Piangere per la Fiorentina
Momento imbarazzante e molto bello ieri sera nel Pentasport: è accaduto con Alberto Malusci, il “giovane” Malusci, quando gli ho ricordato del suo addio a Firenze nell’agosto del 1996.
Quella sua fuga da uno spogliatoio di provincia, quell’addio frettoloso a dieci di vita, di speranze, gioie e dolori.
Alberto è tornato indietro nel tempo, come in un transfert ha rivissuto le emozioni di quel giorno e non è più riuscito a parlare perché gli salivano le lacrime agli occhi.
Sono andato avanti da solo per un paio di minuti ed è stato per me bellissimo vedere come la Fiorentina sia qualcosa che ad alcuni è rimasta dentro l’anima.
Non importa cosa si è vinto o quanto si è guadagnato, ci sono uomini passati da Firenze che danno a quella maglia un significato che va oltre la professione.
Penso prima di tutto ad Antognoni, quando venne organizzato il suo saluto al calcio, e poi all’addio di Rui Costa davanti alla maratona, alla fuga di Toldo nello spogliatoio all’ultima gara al Franchi, al pianto liberatorio di Batistuta, quando segna la terza rete contro il Venezia nel giorno dell’addio.
Grande Alberto, quel pianto trattenuto a fatica vale più di tanti otto in pagella.
Dicembre 9th, 2010 alle 08:11
sì è vero, grandissimo Alberto!
Dalla sua voce si sentiva come la maglia viola gli sia rimasta addosso. Così come quando si sente parlare Mareggini, Baiano, Carnasciali e tanti altri.
Fu contestato tanto e da tanti il giovane Malusci, però mi piacerebbe averne ora di giocatori attaccati ai colori come lui.
Dicembre 9th, 2010 alle 08:28
Caro David, di quelli che hai rammentato te io potrei mettere la mano sul fuoco relativamente alla genuinità del sentimento soltanto su Antognoni e Toldo.
Su Rui Costa ho qualche dubbio per certi suoi comportamenti successivi, quando tornò col Milan a Firenze. Su Batistuta ho la stessa certezza, inversa, che ho su Antognoni e Toldo.
Piuttosto fa piacere che giocatori come Malusci abbiano un sentimento così forte nei confronti della Fiorentina. Ce ne sono tanti, secondo me, peccato che spesso ricordiamo solo i campioni e non tutti gli altri.
Dicembre 9th, 2010 alle 08:31
Ero in parterre di tribuna, appiccicato al vetro….. Gooooool. Bati entra in porta, su sdraia in terra, si capisce che piange…. Con l’ultimo gol si permette pure di superare un certo Kurt, tra l’altro mio amico di famiglia….. Con lui piangeva uno stadio intero……. Bati Bati Bati Gool Bati gol Batigoooooooool. Ero in maratona anche con Rui. Anche li una forte emozione ma più ricercata, eravamo in diecimila per piangere. Con bati fu più vera, potente, sportivamente parlando incredibile, il più grande che se ne andava in quel modo!!!!!!
Goooooool Bati Bati Bati Gool Bati gol Batigoooooooool
Dicembre 9th, 2010 alle 08:55
Bravo David,
esattamente per questo uno come Donadel andrebbe non tenuto ma BLINDATO,
ciao,
Giacomo
Dicembre 9th, 2010 alle 09:04
Tutto molto bello, però Malusci era un brocco.
va bene l’attaccamento alla maglia, ma prima di tutto ci vogliono buoni giocatori.
non perdiamo di vista il fatto che qui si parla di competizione sportiva.
Dicembre 9th, 2010 alle 09:24
seguir con gli occhi Antognoni su un prato
e ritrovarsi a volare,
sdraiarsi felice sopra l’erba ad ascoltare
un sottile urlo gol gol gol
e di notte passare con lo sguardo la camerina per sapere dove il suo poster va a dormire
domandarsi perchè quando marca un gol
in fondo al cuore
come la neve non fa rumore
e guidar come un pazzo a fari spenti nella notte
per vedere se poi è tanto difficile arrivare tardi alla partita
e stringer le mani per fermare qualcosa che è dentro me ,ma nella mente tua non c’è
capire tu non puoi ,tu chiamale se vuoi
emozioni.
A te Giancarlo, e a tutti quei ragazzi che mi hanno accompagnato in questi anni di amore per la maglia Viola.
Immonda bestia
Dicembre 9th, 2010 alle 09:37
Presenti a tutti e tre gli episodi:
Il pianto di Bati dopo essersi scaraventato contro la rete fu l’epigolo della grande storia d’amore con la Fiorentina. Mi ricordo di uno stadio soffocante, in ebollizione al grido “Bati Bati gol”. E poi l’agonia di quel pomeriggio con l’argentino che dichiara di voler lasciare Firenze: una pugnalata al cuore. L’addio di Toldo fu dopo un Fiorentina Atalanta: in quell’occasione venne sotto la curva e per un pelo non riuscii a prendere la maglia lanciata, facendomi del male…Momenti indimenticabili. Però all’addio di Rui piansi a dirotto per tutto il pomeriggio: era un mix di commozione per la situazione e di rabbia perchè stavamo sprofondando non si sapeva dove. Quel pomeriggio, appoggiato alle ringhiere delle Maratona, rimarrà sempre un momento di cui andrò sempre fiero: le lacrime per la Fiorentina. C’è chi mi prende in giro, c’è chi non capisce quando mi commuovo per Lei, ma non possono capire, è un qualcosa di inspiegabile ma solamente da vivere e io sono fiero di aver vissuto certe esperienze ma soprattutto sono fiero di continuare a viverle fino a che il nostro Signore decreterà il triplice fischio…EMOZIONI VIOLA.
P.S.Roberto Massara, a volte valgono più le lacrime di un giocatore mediocre, che le giocate di un campione indifferente
Dicembre 9th, 2010 alle 09:58
x nippo: io ero in curva ma ero contentissimo per il record battuto ed uscii felice dallo stadio. poi, a novantesimo minuto la tragedia: sento il bati che dice che andrà via. ma c’eravamo abituati, e pensai: ora arriva vittorio e smentisce tutto come al solito. invece, era l’inizio della fine, vittorio non era piu battagliero come sempre era stato quando si parlava del bati e da li iniziò lo smantellamento. ci rimasi malissimo..la sensazione era piu o meno quella che si prova quando la fidanzata ti lascia per un altro. ma oggi a distanza di anni lo ammiro ancora come prima e ogni tanto vado su youtube a farmi del male rivedendo i suoi gol. il miglior attaccante che abbia mai visto vestito di viola.
Dicembre 9th, 2010 alle 10:06
Grande Malusci mio concittadino,a vent’anni o giù di lì aveva già più di cento presenze in serie A e sarebbe diventato un grandissimo difensore se non fosse incorso in quell’infortunio con il Parma mi sembra?. Per favore non c’imbrogliamo sulle sue qualità, tanti difensori che ora giocano in serie A non valgono la metà
Dicembre 9th, 2010 alle 10:21
E chissà come sarà l’addio di un altro “Alberto” che ormai all’unisono danno tutti per scontato.
Riuscirà a ringraziare la Fiorentina per la rivalsa che gli ha concesso?
Riuscirà a regalarci prestazioni (e gol) più simili a quelle della prima stagione in viola? …Ai posteri l’ardua sentenza!
Marco CECINA
Dicembre 9th, 2010 alle 10:51
Presente sia a viva Antognoni,sia per Bati sia per Rui…Che Toldo
Per Bati pianti per un pomeriggio e piu’ per Rui pianti e rabbia come per Toldo tutti sapevamo quello che stava succedendo solo che non volevamo crederci.
Firenze ti prende dentro ti coccola di condiziona alle volte ti critica troppo…ma alla fine sono in pochi a non potersi innamorare di questa città
Dicembre 9th, 2010 alle 11:02
x baraccobama: altro che miglior attaccante della viola, è stato il miglior centravanti degli anni 90, prototipo del calciatore moderno, fosse stato a giocare in squadre tipo milanesi, gobbi o altre grandi europee almeno 1 pallone d’oro l’avrebbe preso, invece…
Dicembre 9th, 2010 alle 11:08
Questo è uno dei motivi per i quali LA FIORENTINA può essere considerata UN’AZIENDA , e non può essere gestita come tale , altrimenti si specula su i sentimenti della gente , e per me è un fatto schifoso .Quando il calcio sarà come il cinema , sarà finito il calcio.
Dicembre 9th, 2010 alle 11:56
CI SERVE UNA BANDIERA…
(o un capitano carismatico)
Dunque si può ancora investire sul cuore e suoi sentimenti, sulle bandiere. Siamo proprio sicuri che il calcio attuale non possa consentirci di tirar sù nuove bandiere? Possibile che non possa esistere una strategia su questo? Guardando vicino Firenze penso alla lungimiranza di Corsi con l’Empoli che con il nuovo centro sportivo riesce a tenere insieme tanti giovani che fin da piccoli si appassionano al calcio(sano) e anche alla società che ha dato loro luoghi di socialità e strutture dove vivere lo sport. Penso a uno come Messi che per il cuore può resistere a fantastiche lusinghe(non che guadagni poco, chiaro) ma il concetto è che se si investe bene anche su scale economiche diverse si può ancora coniugare il sogno di crescere un campione in casa(che resti)…
Per fare questo non c’è bisogno di cittadelle credetemi…
Saluti
m
Dicembre 9th, 2010 alle 12:05
io penso anche a christian RIGANO’…il meno forte di quelli sopra-elencati..ma di sicuro il più legato a firenze
Dicembre 9th, 2010 alle 12:34
Sono tanti i giocatori che hanno dato tanto di loro stessi alla squadra e alla città e tra questi mi piacerebbe ricordare soldatino di livio. Forse per i suoi trascorsi bianconeri è stato un pò trascurato dai media locali, ma come dimenticare la sua grinta e l’attaccamento alla maglia dimostrata nel campo. Era il capitano di quella florenzia viola che lo portò dal mondiale in nazionale alla serie c2. Certo non gli mancarono le offerte in serie a ma lui fece una scelta di vita e dide sempre il massimo in campo, un vero esempio di gladiatore.
Dicembre 9th, 2010 alle 12:54
CaneSciorto: molto meglio un ottimo professionista che sappia giocare a pallone, che un brocco attaccato alla maglia.
molto, molto meglio.
per le scene da libro cuore mi leggo un buon libro. per la fiorentina spero nelle vittorie sul campo, e quelle non vengono con le lacrime o baciando la maglietta sudata, ma disponendo di atleti tecnicamente, fisicamente e psicologicamente in grado di ottenere risultati sportivi al di sopra della media.
Dicembre 9th, 2010 alle 13:28
Ero giovane ma di malusci mi ricordo, ma ricordo meglio Rui e la macchiana posteggiata fuori dallo stadio per non negarsi a nessuno grandi e piccoli, Bati un grande calciatore, rui anche un grande uomo e per questo che una settimana fa a mio figlio ho messo nome Manuel!!!
Dicembre 9th, 2010 alle 13:57
malusci è una persona splendida è molto sensibile, ho avuto modo di conoscerlo grande alberto! è una persona unica e lo posso testimoniare baci david a te e ai miei splendidi ragazzi della redazione
Dicembre 9th, 2010 alle 14:16
Forse è per questo che, nonostante la voglia che cresce, non si decide di chiudere col calcio e si resta… perché c’è sempre un sentimento o un sogno in agguato.
Dicembre 9th, 2010 alle 14:32
Il migliore quello più attaccato alla maglia è sempre stato e sempre sarà il grande
Amor
Il resto Batistuti, Baggi, Antonionis tutte meteore. A lui
Amor
dedicherei la sala trofei.
Dicembre 9th, 2010 alle 14:46
Ora lo so perché mi moriva un pezzo dentro tutte le volte che li vedevo andare via: perché non ero abituato a vedere i fuoriclasse a Firenze e quando ne andava via uno c’era sempre il terrore che non tornasse più.
Ed infatti era così.
Batistuta: che dire, il più forte centravanti di tutti i tempi a Firenze. Fuori dal campo sarà quel che sarà, ma quando entrava in campo era il simbolo del nostro riscatto. Non perché faceva un gol a partita, ma perché faceva i sombrero a Baresi o montava in capo a Tudor o tirava in porta che spaccava tutto.
Insomma, perché almeno per una volta il più forte di tutti ce l’avevamo noi.
Rui Costa: l’eleganza. Soltanto Antognoni era più elegante di lui, pennellava le gambe per cinquanta-sessanta metri, ho visto soltanto Van Basten correre come se il pallone dovesse seguire il giocatore e non viceversa.
Antognoni: non ci sono parole.
Toldo: era uno di noi, un ragazzotto un po’ sgraziato che diventava bello soltanto in porta. Ma in porta era il più forte e speravi che gli spuntassero sempre le ali per metterci una pezza; ma lo sguardo allibito di Kanu ce l’abbiamo soltanto noi.
E quando se ne sono andati si son portati con sè un pezzo di me.
Dicembre 9th, 2010 alle 14:59
OTTIMO !!!!!!!!!
MA PERCHE’ TI 6 DIMENTICATO DI SCRIVERE DI DAINELLI??
ASPETTO UN P.S PER INTEGRARE QUESTO TUO BELL’ARTICOLO…
ENRICO
Dicembre 9th, 2010 alle 16:13
Anche io presente a tutti e tre gli addii sopraelencati e ci metto pure quello di Riganò citanto da fabio(15). Del Bati più o meno si sapeva e si sapeva che voleva a tutti i costi il gol per dare un addio in linea con i tanti gol fatti. E’ vero che era almeno un paio d’anni che se ne voleva andare ma ha sempre dato tutto per la viola, facendoci sognare per più di dieci anni. Ma noi senza di lui cosa eravamo! Non avendo conosciuto Antonio in campo, anche se ero presente al suo addio al calcio al Franchi, le vere emozioni me le ha date il Bati, euguagliate poi solo dalla vittoria di Torino e dalla rovesciata di Osvaldo(quanto mi piaceva, e come vorrei ripigliarlo visto che Prandelli non c’è più). Alcune trasferte di C2 e lo spareggio sia a Perugia che in casa per tornare in A. M ase penso al Bati mi vengono in mente le vittorie di CI E SCI, i gol ai gobbi(che serata quella della schitarrata), il gol a Udine in rovesciata, le tante punizioni da tutte le parti del campo. Riganò emozionava per l’attaccamento alla maglia. Così come Di Livio. Poi i bomber che ci hanno fatto esultare finora si sono dimostrati validi e se vogliamo anche onesti con noi tifosi, in un calcio con sempre meno bandiere e col dio denaro pronto a far cambiare idee in ogni momento, sono stati Toni, Pazzini, e ora Mutu e Gilardino, ma loro devona ancora scrivere la parola fine al rapporto e quindi aspettiamo a giudicare.
Per andare a salutare Rui io e un mio amico siamo partiti a fine lavoro, tardissimo, anzi forse lo show era già iniziato. Ho preso una multa in superstrada, siamo arrivati a corsa mentre Rui iniziava l’ultimo saluto: NE E’ VALSA LA PENA!
Dicembre 9th, 2010 alle 16:33
FUORI TEMA
COSA NE PENSI DAVID DEL FATTO CHE IL CODACONS
HA DELIBERATO CHE I TIFOSI DELLA ROMA- ANCHE SENZA TESSERA DEL TIFOSO- POSSONO ANDARE A MILANO E INVECE QUELLI DI BRESCIA-LECCE PALERMO NO ?????????
FABRIZIO
RISPOSTA
Sono semplicemente allibito e schifato, ciao
David
Dicembre 9th, 2010 alle 16:40
O.T.
Classico esempio di come farsi del male da soli e passare da una grande ragione (bombe) a una compartecipazione del torto
Adesso i “cantori” del coro potranno dirsi soddisfatti. Mi sfugge cosa ci abbiano (loro) guadagnato, mentre so per certo che cosa (noi tutti tifosi viola) ci abbiamo rimesso: lasciare ai soli tifosi strisciati la palma di imbecilli e poterli additare al pubblico ludibrio……
A volte connettere il cervello prima di dare fiato alla bocca converrebbe moltissimo. Peccato che per taluni tale connessione è un’optional.
MARIO T.
Da Violanews
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Lettera aperta dei tifosi della Juventus al presidente della Figc, Giancarlo Abete, rispetto agli insulti nei confronti delle vittime dell’Heysel. In un gruppo su Facebook e poi con un tam tam che da giorni rimbalza sul web, i fan della Vecchia Signora chiedono “sanzioni esemplari” per quegli ultras che hanno “vilipeso la memoria di quel tragico evento”, come spiegano i conduttori Antonello Angelini e Massimo Zampini che dedicheranno questa sera la trasmissione ‘Il bianco e il nero’, proprio a quanto avvenuto “ad esempio” nel corso di una partita della Fiorentina, ad opera di alcuni sostenitori della squadra viola. “Come è possibile vedere da diversi video su youtube le vittime dell’Heysel vengono offese in modo orrendo seguendo il ritornello di una hit degli anni ’80”, si spiega. “Serve la squalifica del campo. E’ un fatto di una gravità assoluta”. Alla puntata in onda su Radio Radio, è annunciata la presenza anche del giornalista di Repubblica, Maurizio Crosetti, che in un corsivo ha sottolineato la gravità degli insulti ai morti dell’Heysel; e di Emilio Targia, autore di un saggio su quella funesta finale di Coppa dei Campioni.
apcom
Dicembre 9th, 2010 alle 16:56
Mi sono letto tutti i post con argomenti diversi, peccato nn essere intervenuto ci sarebbe stato di che discutere,
ma quando il lavoro chiama e per giunta all’estero bisogna correre.
Veniamo alla nostra maglia: è unica, traspira gioia, amore,lealtà, fatica ,disperazione ma sopratutto traspira nobiltà . Quando la pelle di un giocatore assorbe tutto questo diventa per noi un campione a prescindere . Pochi sono riusciti a impregnarsi di queste nobilissime essenze , soltanto colui che giocava guardando le stelle è rimasto e rimarrà per sempre il simbolo della Firenze calcistica: Giancarlo Antognoni.
Dicembre 9th, 2010 alle 17:33
Caro david, davvero bella la puntata con alberto ieri sera.
Credo che in societòà dovrebbero capire dalle parole di questi giocatori che hanno dato tanto alla nostra maglia cosa significhi davvero la Fiorentina.
Abbiamo bisogno di gente che lotti e che ami visceralmente i nostri colori.
Forza viola!!!
Dicembre 9th, 2010 alle 18:26
E il prossimo che si attacchera’ tantissimo ai nostri colori sara’ il giovane Camporese….. che sinceramente mi ricorda molto Alberto!!!!!!!
DONADEL A VITA!!!!!!!!!!!!!
E ORA A VINCERE AD UDINE!!!!!!!!!!!!
Dicembre 9th, 2010 alle 18:29
Ciao david,
ero all’estero e solo ora leggo della lettera del “tifoso bianconero” sui cori di Torino: PREMETTO CHE LI CONDANNO E DAREI VOLENTIERI PIU’ DI UN CALCIO NEL SEDERE (PER NOPN DIRE DI PIU’) A COLORO CHE LI HANNO FATTI.
Però… da che pulpito vien la “predica”! Perche non parliamo dei caroselli dei tifosi di m..da gobbi che festeggiavano la coppa (indegnamente vinta tra l’altro e questa è storia) con i cadaveri ancora caldi di quei poveri disgraziati sull’asfalto. Io ricordo quelle tragiche scene che angosciavano tutti noi tifosi di qualsiasi fede. E loro? a festeggiare: che infami. Poi vogliono il rispetto… Per non parlare dei giocatori infami che hanno preso il premio promettendo di devolverlo alle famiglie di quei poveretti: SOLO UN GIOCATORE LO HA VERSATO, il reesto se lo è tenuto in tasca (penso purtroppo se non sbaglio anche Prandelli). Parliamo si dei cori indegni, ma ricordiamo a tutti LA
LORO VERGOGNA ETERNA. nON SI SONO MAI DEGNATI DI RESTITUIRE QUELLA COPPA PIENA DI SANGUE E VINTA CON L’INGANNO. perche caro David non lo fai presente al tuo collega? Dimmisosa ne pensi. Grazie
Dicembre 9th, 2010 alle 19:12
david ma non puoi chiedere d’intervenire a quella trasmissioni per far valere , con un minimo di par condicio , le nostre ragioni..qualche volta ti ho sentito intervenire a radio radio…è ora che la smettano….
Dicembre 9th, 2010 alle 19:13
Lo conobbi quando giocava e mi dette l’impressione di un ragazzo semplice e umile.
Vorrei ricordare un altro grande ex viola, che in questi giorni ha avuto parole d’amore per la Fiorentina e adesso si appresta a ripartire dalla Rondinella: Christian Riganò. Tanto di cappello.
Dicembre 9th, 2010 alle 19:30
Grazie Alberto e grazie a tutti i nostri “eroi” di ogni tempo, non sempre appariscenti, ma comunque amati!
Dicembre 9th, 2010 alle 19:58
o roberto messora ma icchè tu dici??
a me mi garba la gente che ci sente mica mercenari alla ibraimovic che si ti faranno vince ,pellamordiddio, ma poi… un ti fanno piange come malusci, mareggini, toldo, bati, rui e anche rigano
Dicembre 9th, 2010 alle 20:33
Ciao David!
Un giocatore che dava il cuore e l’anima per la maglia viola era Beppe Iachini
Che fu mandato via per il fatidico miliardo!
Non so voi ma io rimasi veramente male…
Dicembre 10th, 2010 alle 00:13
David, a proposito di piangere per la Fiorentina…
http://www.youtube.com/watch?v=DTLysAhjrwY&NR=1&feature=fvwp
E’ passato appena un anno e poche ore da quella serata, la speranza è che presto si torni a riviverle certe grandissime emozioni….FORZA VIOLA!!!!
Dicembre 10th, 2010 alle 00:17
Gente come Malusci ci è servita a coltivare il sogno di poter vincere uno scudetto con gente fatta in casa.
Una tifoseria come la nostra è servita a giocatori come Malusci a dare un senso ad una carriera.
Se poi il sogno di vincere lo scudetto e quello di una carriera ai massimi livelli non si sono avverati, beh, non importa.
La Fiorentina è una fede che non si misura con il numero degli scudetti vinti, ma con la passione, la riconoscenza, i ricordi e il senso di appartenenza a questi colori; un legame forte, quello tra chi ha indossato la maglia viola e la gente del Franchi, fatto di tante sofferenze, tante ingiustizie, ma anche di storie come quella del “Giovane Malusci”.
Dicembre 10th, 2010 alle 00:18
Anch’io sono per quei giocatori che danno tutto per la maglia, che sul campo ci lasciano il cuore piuttosto che un assist di tacco. A questa lista aggiungerei anch’io Riganò e per quanto riguarda Bati si può dire tranquillamente che fuori dal campo sia “vagamente” stronzo ma vi posso assicurare che anche dopo che andò via dalla viola firenze gli rimase nel cuore e le lacrime che ha versato sia contro il venezia che contro di noi quando ci segnò erano vere. Non è il tipo che riesce a fare questi teatrini. Questo tipo di giocatori ci mancano come il pane.
Dicembre 10th, 2010 alle 02:10
Ricordo qaunto piansi per l’addio forzato di
quel grande centravanti che si chiamava Miguel Montuori ero giovanissimo,ma tifosissimo sin da allora della ” splendida FIORENTINA”-Mi rammarico di non vivere in Toscana purtroppo ho avuto poche occasioni di seguire da vicino la MAGNIFICA Viola,comunque, grazie anche alla vostra Radio,possiamo, noi ” VERI TIFOSI “seguirla meglio ed essere sempre meglio aggiornati.
grazie e sempre più FORZA VIOLA”
Dicembre 10th, 2010 alle 08:39
Se devo ricordare i giocatori che hanno onorato la nostra maglia e hanno vissuto un rapporto “speciale” con Firenze, oltre a quelli già citati, penso ci siano molti di quelli che hanno vissuto quel fantastico (e sottolineo fantastico) campionato di C2, l’immenso Riga in testa. Voglio ricordare anche un altro addio in lacrime, questa volta non in campo, quello di Thomas Repka, venduto l’anno del fallimento a gennaio e costretto solo da un ricatto morale a trasferirsi al West Ham per raccattare i soldi con cui mandare avanti la baracca per qualche mese.
Dicembre 10th, 2010 alle 18:53
perchè a Firenze, con giocatori così, abbiamo vinto così poco?
Dicembre 11th, 2010 alle 12:26
Non so se sarà stato per l’attaccamento alla maglia viola, ma oggi Batistuta è costretto a camminare con le stampelle perchè ha le caviglie disintegrate dalle botte prese quando giocava nella Fiorentina, sempre in campo anche se in condizioni precarie, altro che Toni e Gilardino…….
Dicembre 11th, 2010 alle 19:56
io e piango ma dopo l partita di stasera a Udine, semplicemente DISGUSTOSA….grazie infinite alla soceità e alla proprietà per lo sconcio al quale ci hanno abituato ad assistere…