Una fine anno speciale
Periodo sfigato della mia adolescenza: incidente pauroso con la moto due mesi prima, volto sfregiato, fanciulle che si allontanavano (sarò per sempre grato all’unica che mi dava…una mano), il giornalismo come sogno impossibile da raggiungere senza parenti potenti o giornalisti, la Fiorentina nel cuore e nell’anima.
Per far frullare un po’ le cose avevo convinto i miei genitori a darmi la casa per la festa dell’ultimo dell’anno 1977, fosse mai che ci scappasse qualcosa… e in quel periodo mi sarei davvero accontentato di poco.
Ma il pomeriggio la Fiorentina giocava col Napoli, era penultima, mi pare, in classifica, Mazzone era stato esonerato e in panchina sedeva il grande Mario Mazzoni, cuore (troppo debole) viola come pochi al mondo.
Sto come sempre in curva ferrovia e la partita è orribile, gente non scarsissima come Caso e Casarsa inguardabile, rischiamo pure di prendere gol.
Ma poi arriva lui, Giancarlo Galdiolo, fisico da far paura, piedi come roncole, generosità spaventosa: batte per disperazione una punizione da una distanza siderale, rischia di staccare un paio di teste e la palla va dentro.
Vinciamo non si sa come e la serata comincia a tingersi di rosa (poi non succederà niente, ma era il periodo…): io ringrazio ancora Galdiolo, per quella punizione e per quando due anni prima si mise a parlare con me che mi ero imbucato nel ritiro viola con Rocco per fare domande per il mio ennesimo giornalino scolastico.
E domani a mezzogiorno faticherò molto a non piangere quando ci racconteranno cosa è rimasto di quell’uomo che è stato, insieme a pochi altri, la Fiorentina per dieci anni.
Agosto 22nd, 2010 alle 09:31
Off Topic: ho letto l’intervista a cesare prandelli su ‘repubblica’ di oggi. con mihajlovic vinceremo anche lo scudetto, ma prandelli sarà sempre il mio allenatore. chiamatevi vedova, chiamatelo perdelli, noi un tecnico così a firenze non ce lo meritiamo.altro che le vittorie sul campo,ha provato a fare di piu’: a cambiarci dentro.
dillo al tuo amico leo vonci che è innamorato del serbo, e che chiama prandelli ‘pretino’.vonci non sa neanche dove sta la dignità ed il rispetto.che citofonasse a casa prandelli e gli chiedesse scusa.
Agosto 22nd, 2010 alle 10:33
Essendo di qualche anno più giovane di te, ho dei ricordi un po’ meno sicuri relativi a Galdiolo. Ma me lo ricordo, comunque: difensore arcigno, brutto a vedersi come hai sottolineato te (piedi che parevano delle roncole). Ma era comunque una garanzia, in qualche modo il pallone lo sradicava dai piedi degli avversari. E mi ricordo, qualche mese fa, una sua intervista, mi sembra proprio al Penta (ma non vorrei sbagliare), che mi ha dato un certo brivido a ricordare quella Fiorentina che lottava sempre per salvarsi, anno dopo anno.
Certo che pensarlo ridotto in pessime condizioni fisiche causa malattia (ancora la solita SLA?), mi da una gran tristezza. E mi chiedo che sia successo in quegli anni, dato che gli ex calciatori dell’epoca stanno cadendo uno dopo l’altro: che gli davano? Servirebbe un po’ di chiarezza, una vera e propria indagine accurata, che venissero fuori incartamenti e cartelle cliniche: non è possibile che siano solo delle coincidenze.
Agosto 22nd, 2010 alle 11:32
Personalmente il mio rapporto con la Fiorentina va da Antognoni in su, si parla del 76-77, io di Galdiolo ne ho solo sentito parlare come hai fatto ora te David, cioè di uno che appunto aveva due roncole al posto dei piedi, ma se ci se ne ricorda vuol dire che qualcosa deve pure aver lasciato.
La domanda che pero’ io mi faccio è questa:
ma che era solo a Firenze che i giocatori venivano curati in un certo modo? No perché prima Beatrice, ora lui, e magari in futuro ci sara’ anche qualcun altro, e allora nelle altre squadre che succedeva?
Per me è solo una questione di sculo alla massima potenza
Agosto 22nd, 2010 alle 13:16
e si , stanno male in troppi..veramente troppi e qualcuno purtroppo ci ha gia’ lasciato…. l’inchiesta e’ andata come e’ andata..chissa’ se qualcuno di quegl’anni dorme tranquillo..non ci credo alle favole del fato..li qualcuno sbaglio’ di brutto e ha rovinato la vita a degli atleti….chi ????
Agosto 22nd, 2010 alle 13:39
purtroppo ricordo galdiolo piu per il mitico album panini,che in campo con la MAGICA maglia viola.credo che galdiolo abbia giocato con noi fino verso la fine degli anni 80,ed io essendo nato nel 68,gli anni 80 non erano certamente di mia frequentazione allo stadio.e per di piu quelli erano gli anni,dove oltre ai gol di novantesimo minuto,vedevi soltanto una partita registrata la domenica sera,e mi sembra di ricordare che facessero vedere solo il 2 tempo,e raramente era la nostra amata viola.erano gli anni in cui la domenica aspettavi con la radiolina attaccata all orecchio che a tutto il calcio minuto per minuto,le magiche parole[scusa ameri,ti interrompo dal franchi…la fiorentina e passata in vataggio con una gran punizione di antognoni].e oltrtutto non so perche,anche in questo caso mi sembra di ricordare,che anche alla radio trasmettessero solo i secondi tempi[chiedo lumi,a te david,o a qualsiasi memoria storica del blog].ho fatto questa precisazione,per dirti CARO GIANCARLO,che pur ricordandoti vagamente[ricordo eri un difensore,forse terzino]solo per aver vestito la MAGLIA DEL COLORE PIU BELLO DEL MONDO,con onore,e per molti anni,hai la mia piu totale solidarieta,e stima!.LOTTA ANCORA CAMPIONE!!.p.s scusate i problemi con accenti,apostrofi e punteggiatura,ma mi hanno appena messo windows 7,ed ancora non ho ben imparato a conoscerlo.PP.SS domani dopo un anno di assenza dal nostro BEL PAESE,me ne torno in italia a passare 2 mesi di vacanze.ed ha differnza di tanti che leggo qua dentro,me ne frego ampiamente se arrivera,mister x,o mister y,io domenica saro sicuramente sulle gradinate del franchi ad incitare i viola.
Agosto 22nd, 2010 alle 14:17
Maledizione,mio caro David
avessi qui i diari che da ragazzo per anni ho redatto,annotandovi giorno dopo giorno azioni, sentimenti,e continue osservazioni sugli unici contesti che alloa mi erano cari,politica,musica e pallone ,oggi potrei scrivere una tesi su quei favolosi anni 70.
Potrei rispolverare attimo per attimo cosa era quella Fiorentina per me.
Cosi’ come lo potrebbero fare tanti amici brizzolati che qui dentro hanno spesso narrato di testimonianze,sentimenti,ardori
che ne hanno sinceramente pervaso la loro giovinezza.
Potremmo davvero edificare una memoria storica,che nessuna societa’ del tipo narrata nel romanzo Fahrenheit 451 potrebbe distruggere ropo dopo rogo.
Non si distrugge la memoria del popolo viola.
Non si aliena nel tempo,e nello spazio della lontananza il legame che ci unisce indelebilmente a fatti che non sono piu’ intorno a noi ,ma siamo ,oramai noi stessi quei fatti ,essendone oggi compenetrati visceralmente in un tutt,uno , attori storici di quel tempo che ci vide ieri protagonisti innamorati e struggevolmente testimoni oggi.
Non c’e’ sofferenza,non c’e’ malattia, non c’e’ dipartita passata ne futura che possa stendere l’oblio sul ricordo oramai marmorizzato nei nostri cuori per quegli uomini che abbiamo applaudito,ma che sopratutto abbiamo stimato.
Che il Signore posi il suo sguardo benevolo su Giancarlo e sia,
la Sua Misericordia salvifica il dono ad un uomo che non merita il male.
Forza mio grande uomo.
Ti si vuole tutti tanto,tanto bene.
Niente ancora ti fara’ gol.
Per sempre tu,nel mio cuore.
Antonello Vannucci da Prato
Agosto 22nd, 2010 alle 14:21
C’ero anch’io a quel Fiorentina-Napoli, indimenticabile, avevo nove anni e ancora alle donne non ci pensavo,ma nello stesso periodo Galdiolo venne alla mia scuola elementare ad incontrare i bambini…Un signore! Ho ancora le foto, gli arrivavo al ginocchio…Questa della fiorentina anni ’70 (e prima e dopo) è un’ecatombe che prima o poi dovrà avere dei colpevoli!
P.S. Per Caraibiviola: A Quei tempi lo stadio si chiamava Comunale 🙂
Un saluto
Agosto 22nd, 2010 alle 15:03
ciao a tutti. totalmente a fianco della sara su cio’ che ha scritto su prandelli. ma davvero vonci lo chiama cosi’? che s’e rinbecillito? ha preso troppo sole?.
per galdiolo che dire…c’ero anche io quel giorno dove tutti pensavamo che la punizione fosse arrivata in fiesole…che momenti…fu il gol piu’ inaspettato della mia carriera di tifoso! che tristezza! forza mitico badile!
Agosto 22nd, 2010 alle 15:28
Ma che hanno preso questi giocatori in quel periodo??? Ci sarà un giorno qualcuno che parla…Non può essere una coincidenza! “””””””””””(Tornando alla Fiorentina attuale…Vogliamo Giuseppe Rossi!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!)””””””””””
Agosto 22nd, 2010 alle 16:00
Ciao David,
Anch’io ero in Ferrovia con i miei genitori quel giorno, avevo 9 anni ed era il primo dei miei ininterrotti abbonamenti allo stadio (allora per i bambini c’era la foto sulla tessera) e mi ricordo benissimo di quel gol (tra l’altro il portiere del Napoli era il povero Mattolini) e di come a fine partita il mio babbo e la mia mamma mi portarono all’uscita della tribuna per vedere i giocatori che uscivano e mi ricordo di questo colosso che uscì, con il pallone della partita sotto il braccio fasciato in un giubbottino di pelle stile Fonzie come andava allora; faceva paura ma mi sorrise in una maniera che mi colpì a tale punto che l’anno dopo, quando iniziai a giocare a calcio un pò più sul serio, volli giocare come stopper, ruolo che non ho mai più abbandonato finchè non ho smesso di giocare. Grande Badile, lotta per ritrovare quel tuo magnifico sorriso, io nel mio piccolo una preghierina te la dico….
Agosto 22nd, 2010 alle 16:48
@ Umberto
“l’inchiesta e’ andata come e’ andata…”
@Guetta
“faticherò molto a non piangere”
Allora io mi chiedo
Ma c’è stata un’inchiesta?
E giusto limitarsi ai coccodrilli?
A chi è sentimentalmente legato a questi UOMINI, che muoiono TUTTI per la stessa malattia, oltre alle azioni umanitarie stile Stefano, non passa per la testa di spulciare tutto lo spulciabile riguardo Fiorentina- o meglio ancora Calcio e Sla?
Possibile rassegnarsi a parlare di qualcosa di ineluttabile e adoperarsi solo per aiuti umanitari come facciamo per le calamità naturali?
Mi scuso se non sono a conoscenza di particolari importanti a riguardo
Agosto 22nd, 2010 alle 17:10
Io ricordo invece che fu chiamato dal portiere a rimettere la palla in gioco dal fondo. Tirò una gran botta che rimbalzò vicino all’area avversaria e volò sul fondo dalla parte opposta……
Agosto 22nd, 2010 alle 17:29
X i più giovani del blog
Lo avessimo adesso un difensore come Galdiolo…
E’ stato comunque appurato, che la parola rispetto per le disgrazie altrui non rientra nel vocabolario della sedicente Sara Faletti, la quale non perde occasione per inondare il blog con off-topic che non ci intarsiano nulla con l’argomento trattato…
Pazienza… ce ne faremo tutti una ragione…
Con il cuore accanto a Giancarlo Galdiolo e alla sua bella famiglia, che vive degli insegnamenti e dell’umiltà di questo gigante cattivo in campo, ma buonissimo nella vita di tutti i giorni…
Non mollare!
Sara Ferguson
Agosto 22nd, 2010 alle 17:37
Intanto oggi tu hai fatto piangere me nel ricordare questo “gladiatore”. Anche io ricordo quella domenica e quel goal, quando tutti si scansarono proprio per non essere “sacrificati”.
Domani puoi anche piangere ma prima, per favore, vedi di fargli sapere quanto lo amiamo e gli siamo vicini . Firenze ed i Fiorentini non dimenticano e quando amano , amano per sempre; Giancarlo fa parte di quella Fiorentina che forse è stata amata di più.
Grazie David, come sempre sai andare dritto al punto scegliendo i temi più importanti …questo lo è davvero, non si può rimanere indifferenti.Vorrei che si potesse fare qualcosa di tangibile per lui e per la sua famiglia , magari attraverso la Fondazione Borgonovo e/o l’associazione degli ex viola. Se hai un’idea faccela sapere, siamo qui e siamo tanti.
Forza Giancarlo, non mollare!
Agosto 22nd, 2010 alle 17:41
Mi associo a quanto detto da Sara Faletti; da conoscente di Leo Vonci, mi dispiace molto sentirlo parlare in maniera sgarbata ed offensiva di Prandelli da più di un anno, mentre mi stupisce molto la sua completa genuflessione senza se e senza ma verso la società, lui che, come me, sa per esperienze personali e di famiglia cosa sia la libertà, anche di parola, e quanto sia costata alle generazioni passate.
Agosto 22nd, 2010 alle 18:35
ma Mazzoni quello della Floriagafir?…mitico!Mio padre lo conosceva bene… io lavoro con il figlio!
saluti
Agosto 22nd, 2010 alle 19:24
galdiolo (badile) ha giocato per tutti gli anni ’70 come stopper nella fiorentina
allora i ruoli erano diversi e soprattutto si marcava ad uomo, e a galdiolo veniva dato il compito di marcare sempre il centravanti avversario, come se non ricordo male a beatrice la mezzala avversaria
è stato un difensore dal gran fisico, almeno per quei tempi, adesso anche i più esili diventano dei marcantoni soprattutto alla juve
io ero un bambinetto e andavo allo stadio con il mio babbo, di sicuro mi ricordo che il pubblico gli voleva bene ed aveva piena fiducia nei suoi mezzi invero non illimitati
fu sostituto dopo quasi un decennio (ho letto su wikipedia) da tal zagano, che mi ricordo come il peggior acquisto della fiorentina in senso assoluto
Agosto 22nd, 2010 alle 20:22
Ricordo benissimo quella punizione, anch’io ero in Ferrovia, anche perché poco prima che calciasse la punizione dissi che quella punizione sarebbe finita in curva fiesole. E invece il mitico Galdiolo mi smentí. Eh che tempi… FORZA GALDIOLO
Agosto 22nd, 2010 alle 22:06
Galdiolo come purtroppo molti altri, sarebbe l’ora veramente di capire le ragioni VERE di quastra strage “degli innocenti”
@ Sara
Pure io sono stato “innamorato” di prandelli e lo avrei fatto allenatore a vita, non per quasto pero’ non devo stimare Sinisha
@ Antonello l’Immondo
Ho visto con colpevole ritardo solo ora la sua classifica alla simpatica diatriba spiaggia libera-non libera, le ho risposto nell’ apposito tread “Un passo indietro”
Zachini
Agosto 22nd, 2010 alle 22:22
Sono abbastanza “grande” per ricordare bene il Pappa, giocatore di un calcio che purtroppo non c’è più e che ricordo con grande nostalgia. Quando la domenica ci si metteva la camicia per andare allo stadio e tutte le partite cominciavano alla stessa ora e solo alla fine del 1° tempo si sapevano i risultati delle altre. L’altoparlante trasmetteva musica e pubblicità e non c’era il tabellone elettronico. I giocatori uscivano a piedi dallo stadio alla fine degli allenamenti o della partita e si fermavano al Bar Marisa a chiacchierare con in tifosi. Il biglietto si poteva comprare anche 5 minuti prima della partita a uno dei botteghini dello stadio e la parola “tornello” non si sapeva neppure cosa fosse. E non si sapeva neppure cosa fossero i procuratori. I giocatori erano gestiti dalle Società e si vendevano se si volevano vendere e si compravano se l’altra società te li voleva vendere. Al massimo qualche discussione sull’ingaggio a inizio stagione e chi non si accordava, come mi diceva i’ babbo, andava “sull’Aventino”, Per quanto tempo mi sono chiesto dove fosse questo Monte e perchè i giocatori ci andassero! Si andava allo stadio sereni, senza stress o pressioni. Molte partite erano scontate e a volte con con risultato molto rotondo. Gli scontri dubbi, con un po’ di adrenalina erano solo con Milan, Inter e Juve. Roma, Samp, Genoa, Napoli, Lazio e molte altre ci stavano dietro e galleggiavano tra A e B. I tifosi facevano i tifosi, i presidenti i presidenti e i giocatori i giocatori.
Il Pappa era uno di questi, un uomo semplice, non un idolo, consapevole dei suoi limiti e proprio per questo amato da noi tifosi al pari di quelli più dotati. A volte dagli spalti lo prendevi bonariamente in giro ma gli volevi bene perchè sapevi che dava sempre il massimo e ogni tanto qualche sua roncolata ti dava la stessa soddisfazione di un gol. Mi è capitato di vederlo sorridere, lui per primo, dopo qualche “badilata”. Ma nessuno lo fischiava, nessun “bhuu”, nessuna richiesta di cambiarlo a fine anno con uno migliore- Ci sentivamo legati a quel ragazzone biondo, coi capelli ciondoloni che caracollava sgraziato sull’erba del Comunale. Forza Pappa, hai fermato a roncolate tanti bomber celebrati, roncola anche questa!
MARIO T.
Agosto 22nd, 2010 alle 22:58
Io non posso ricordarmelo… sarei nato solo dopo pochi giorni da quell’ultimo dell’anno di cui parli, ma mio padre se lo ricorda eccome.
Gli ho detto di quello che sta succedendo e chiesto se se lo ricorda.
“Come no… tranciava le gambe, ma non passavi con lui”
Che tristezza vedere cosa succede ai campioni di un tempo per scelleratezze fatte senza cognizione. Mi domando se c’è un vero responsabile/i e se un giorno qualcuno ne dovrà mai render di conto.
Agosto 22nd, 2010 alle 23:11
Finalmente posso scrivere di Galdiolo. Giocatore sempre da me amato per la sua generosità, schiettezza esuberanza e voglia di lottare su ogni pallone. Emerso con quel gran allenatore Oronzo Pugliese (che ci tolse dalla melma quell’anno) continuò GianCarlo a calcare la scena del rettangolo di gioco con l’etichetta di roncolatore. Io però ricordo una gomitata sull’occhio subita in un contrasto aereo che gli affibiò quel grande st….o di Bettega a Torino in una azione che si svolgeva distante dall’area di rigore (tra l’altro poi, il gobbo segnò il gol che fece perdere la Viola e venne ricoverato al lunedì per una grave indisposizione)e lui senza fiatare continuò a giocare come niente fosse. Aveva due caviglie sottili (se paragonata alla sua mole) da cavallo di razza, capelli lisci e castani e volto rude che poteva spaventare qualsiasi avversario ma era buono ed aveva un bel sorriso. Oronzo di lui fece necessità di virtù: messo in squadra in un momento poco felice, con la consegna di non far passare nessuno, assolse così bene il suo compito che non si mosse più da Firenze. La sua tecnica non fu sopraffina ma lui la causa Viola la servì molto bene. Si, era falloso perchè giocava col Cuore. Io ho amato GianCarlo Galdiolo e lo amerò sempre perchè l’ho sempre apprezzato.
Agosto 22nd, 2010 alle 23:34
Amici,perdonatemi,ma mi scappa un grosso off topic.
Non ce la faccio , mi scappa, mi scappa… Eccolo…
Oggi ho girellato un po’ sui vari siti universitari.
Tra qualche mese la figliola grande dovra’ cominciare a guardarsi attorno per scegliere la facolta’ piu’ idonea.
Nella mia infinita curiosita’ vado a guardare il mondo ,ma lungi da me assolutamente ogni minima forma di pressione o di consiglio.
Ho finito le medie per posta,figuriamoci se mi metto a consigliare le facolta’ universitarie agli studenti liceali.
E poi figurarsi se foglio un domani rinfacciamenti se le cose non andassero bene.
Che ognun nella sua vita si imbrogli da solo come meglio crede.
Ma veniamo a noi.
Ecco il succo dell’off topic amici .
Sono andato sui forum della Sapienza,della Cattolica;sui forum delle migliori facolta’ di giurisprudenza e di scienze politiche e vi ho trovato dei commenti di una stupidita’ ,di una insulsaggine , e spesso
di una volgarita’ sconosciute persino ai piu’ veraci blog calcistici.
Questi dunque sarebbero i nostri futuri colletti bianchi ?
Questa sarebbe la nuova classe dirigente ?
Che sia la riforma Gelmini a rovinare il mondo universitario ?
Che sia stato il corrottissimo e sporcacciosissimo S.B. a rovinare il mondo studentesco ?
Che sia colpa di Italia uno ?
Io dico che qui se non si ricomincia a darsi del Voi e a rimettersi un po’ sugli attenti va veramente tutto a scatafascio.
Sono anni che non vedo piu’ cedere il posto ad un anziano .
Sono anni che non vedo piu’ togliersi il cappello davanti ad una signora.
Sono anni che non vedo un muro senza un imbrattamento .
Attendo gli amici; amichevolmente e garbatamente come consueto.
immondamente in cor suo ancor …
non ve lo dico,non ho voglia di leticare.
Agosto 23rd, 2010 alle 06:14
Per Antonello, mi scappa di risponderti: un mio amico e collega spesso mi dice “abbiamo creato una generazione di mostri!”
Vuoi vedere che ha ragione?
Un abbraccio e…ad maiora!
Agosto 23rd, 2010 alle 09:25
Ciao, David, scusami se scrivo poco, ma è un brutto periodo, un abbraccio forte e permettimi un fuori tema per IB: O Immonda, dillo a qualcun alto che tu hai preso la terza media per corrispondenza, sono strasicura, dopo una trentennale esperienza di correzione di compiti, che gli errori che appaiono nei tuoi scritti sono certamente voluti, non fai a caso certe citazioni. Questo semplicemente per ringraziarti del richiamo alla memoria storica, ho avuto un sussulto e mi sono venuti alla mente quei personaggi che vagavano per i campi ripetendo a memoria i classici della letteratura. Una piccola preziosissima perla che ho veramente apprezzato. Un abbraccio anche a te. Violissimo, naturamente.
Agosto 23rd, 2010 alle 10:39
Scusa David ma ha usato il mio pc di lavoro un mio collega, che ha usato il mio modulo, non so cosa abbia scritto, forse contro Mihajlovic, nel caso puoi cancellarlo..
scusa se io non scrivo più ma non vedo mai i miei commenti pubblicati…un bacio
Agosto 23rd, 2010 alle 11:13
Per Immonda Bestia (post n. 23): [proseguo l’OT] guarda che la colpa prima di tutto è nostra (trentenni, quarantenni e cinquantenni in primis) perchè l’educazione dei ragazzi dovrebbe venire da genitori, zii e persone più grandi: a casa come a scuola.
A me è capitato di vedere ragazzini di 16-18 anni non alzarsi sul bus davanti a degli anziani, ho battuto loro su una spalla e senza neppure bisogno di aprire bocca hanno capito che dovevano fare come Lazzaro, alzarsi e camminare. Non sono grosso, non incuto timore con lo sguardo, ma sono uno abbastanza deciso e che sa covincere gli altri sia con le buone che con le cattive (se proprio è necessario). E’ inutile fare come tanti, che si lamentano, che borbottano sul grado di decadenza della società attuale e poi però hanno paura di riprendere il maleducato o il furbo di turno.
Sarà che a me litigare con la gente non ha mai preoccupato, ma l’educazione e le buone maniere si insegnao sia dando il buon esempio sia riprendendo i maleducati, i furbi e gli strafottenti.
Questo a casa mia si chiama senso civico.
[Chiuso anche il mio OT].
Un saluto a tutti e un augurio forte forte a Galdiolo che ricordo a malapena visto che io iniziai a tifare viola a 7-9 anni quindi poco prima che lui lasciasse la Fiorentina.
Agosto 23rd, 2010 alle 11:14
Un caro saluto all’amico Fabrizio .
Che il tuo rientro in Italia sia foriero di buone cose e di Vittorie della Fiorentina .
Il primo sabato di settembre faro’ un salto nei pressi del Franchi.
Diciamo zona …bar Marisa.
Chi vuol fare una bevuta al mio fianco sapra’ come fare .
E sara’ molto gradito.
Antonello
Agosto 23rd, 2010 alle 11:21
X Immonda bestia
credo che le domandi che poni, siano artatamente ironiche. perchè se non lo fossero,si capirebbero tante cose. pensare che la maleducazione imperante tra i giovani, ma non solo, sia tutta colpa della società, anzi esclusivamente del premier e ovviamente delle sue televisioni, farebbe torto alla tua intelligenza. se un ragazzino tira un moccolo o se una ragazzina viggia con i jeans a vita bassa, sicuramente la responsabilità è del ministro dell’istruzione ! di conseguenza, se tu parcheggi in divieto di sosta, come non tirare in ballo, il ministro dei trasporti, soprattutto se appartiene al governo attuale
mi hanno sempre insegnato che la prima fonte di educazione è la famiglia, e qualche sano schiaffo, non ha mai fatto male a nessuno. ho una certa età e forse si percepisce ma ho una certa esperienza nel dire che se un figlio va male in una certa materia, la colpa , da parte dei genitori, è da attribuire ovviamente all’insegnante. quanto ai forum, è ovvio che c’è scritto di tutto. anche perchè l’anonimato
è un grande scudo protettivo ed ognuno si sente libero di eprimersi. anche raccontando balle.
salutoni
Agosto 23rd, 2010 alle 13:15
Come sai bene David, Firenze non dimentica chi ha indossato davvero la sua maglia.
Grazie per questo bel ricordo.
Agosto 23rd, 2010 alle 13:17
Caro Antonello, il tuo secondo post, quello off-topic, si riallaccia in qualche modo al mio (#20). Quando dico le stesse cose mi dicono che sto invecchiando perchè questo è il segnale quando si rimpiange troppo il passato. Sarà anche così, non lo metto in dubbio ma quando alla televisione vedo i vecchi film anni 50 in bianco e nero non me ne perdo uno e mi assale un senso di nostalgia. Niente meglio di tutte quelle camicie bianche sugli spalti degli stadi da il senso di quei tempi. Specifico, se fosse necessario, che non sono un “nostalgico” ma solo una persona che ha vissuto infanzia e adolescenza in un periodo in cui c’erano più regole e più rispetto. Per buttarla sul calcio l’1 era il portiere, il 2 il terzino destro, l’8 un centrocampista e l’11 l’ala. Poi, si è arrivati fono al 15 con i panchinari ma i numeri avevano un senso e le maglie erano sempre uguali, senza scritte, reclam o messaggi. Ai docenti davamo del “lei” e quando entravano in classe ci si alzava.
La pedana sulla quale poggiava la cattedra non mi ha mai fatto nascere complessi di inferiorità, e sentivo mio il rispetto che dovevo al loro ruolo, che ci sarebeb stato anche enza pedana. Per cercare lavoro ci si vestiva ” a modino” e quando si trovava per l’educazione ricevuta rispettavamo il titolare o il capufficio. Le guardie facevano le guardie e i ladri i ladri e se non trovavano niente invece di sfasciarti la casa si accontentavano di quel che trovavano, anche solo “pasta e fagioli” come il mitico Capannelle nei Soliti Ignoti. Oggi, leggendo tutto quello che accade, se un Poliziotto viene in Azienda o ti bussa a casa ti assale il dubbio se sta dalla parte giusta o da quella sbagliata. Scorrazzi liberamente in auto o moto di grossa cilindrata senza patente come Corona e nessuno può farti niente perchè cavilli di legge te lo consentono.
Se ti rapinano augurati di avere qualcosa da dare perchè diversamente rischi la vita.
Non avevo nessun telefonino, ne immaginavo che un giorno potessero esistere gli SMS, ma mia madre non è mai stata in pensiero, anche quando qualche volta tardavo. Oggi, quando cerco uno dei miei figli e non mi rispondono, mi assalgono subito mille pensieri e angosce, specie di notte. Girare di notte è sempre più pericoloso tra ubriachi e sballati che circolano indisturbati e se ti azzardi a un cenno di protesta ti tirano giù dalla macchina quando va bene altrimenti corri anche il rischio di una coltellata.
Per terminare confesso con grande orgoglio che (come si dice) ho fatto “il sessantotto”. Avevo 18 anni e volevo cambiare molte storture dell’epoca, forse anche il mondo. Ho fatto cortei, adunate, scioperi nella speranza di cambiare in meglio ciò che non andava. Oggi mi rendo conto che forse ci è scivolato il piede sull’acceleratore e siamo andati oltre, troppo oltre e da un rigidismo sicuramente eccessivo siamo passati ad un lassismo dilagante che temo non ci porti a niente di buono.
So che molti mi attaccheranno e mi tacceranno di reazionario/oscurantista ma ome dicevano i latini “est modus in rebus”, si possono far valere diritti e cadere insulsi privilegi senza che questo consenta di travalicare il limite delle regole e della civile convivenza.
MARIO T.
Agosto 23rd, 2010 alle 13:22
Io sono del 1968, Galdiolo me lo ricordo vagamente, mi ricordo che faceva parte della formazione, ma francamente le caratteristiche ‘tecniche’ le sto scoprendo ora, leggendo i vostri post. Un grande forza Giancarlo e un rammarico: non avere la possibilità di veder fare giustizia su quegli anni, dove sicuramente qualcosa di losco è successo… X Antonello: io pensavo che la nostra società avesse toccato il fondo quando a dirigerci, giudicarci e ‘insegnarci'( molto fra virgolette) c’erano i sessantottini. E per molti versi forse il fondo lo abbiamo toccato davvero, ma le future classi dirigenti non credo saranno da meno, purtroppo. C’è un degrado culturale, di valori, di etica che mi lascia poco fiducioso. Qualcuno darà la colpa al solito noto, che io non stimo sia chiaro, ma mi sembra la solita scorciatoia per tirare acqua al proprio mulino. Peofondamente preoccupato, ti saluto. Andrea
Agosto 23rd, 2010 alle 13:30
Scusa Davide, perchè Xavier Jacobelli deve parlare della Viola come se ne sapesse qualcosa anche quando non conosce l’argomento?
Mi riferisco alla risposta alle domanda fatta dal tuo staff, data venerdì sulla coppia centrale difensiva.
Secondo me non necessitiamo di così autorevoli commentatori che non sono per niente autorevoli quando si parla di noi.
Consiglio spassionato: RISPARMIARE.
Buon lavoro
Agosto 23rd, 2010 alle 13:49
Ciao David, c’ero anche io quella domenica (come sempre comunque) e ricordo molto bene quel gol…eravamo messi anche molto male in classifica. Non era un campionissimo ma era uno che dava sempre il massimo. AIUTIAMO GALDIOLO, cosa possimao fare David??? FORZA RAGAZZI
Agosto 23rd, 2010 alle 14:30
Ciao David!
Io invece ricordo perfettamente il gol che fece alla juve. Era il 1978, avevo 10 anni, ma riavvolgendo il nastro della memoria riesco a rivivere la grande emozione che provai in quel momento. Segnò con un gran colpo di testa, sotto la curva Fiesole. Era il gol del pareggio (1-1) e quello sarebbe stato il risultato finale della partita.
Grazie Giancarlo, non solo per la gioia che mi regalasti quel giorno ma anche per tutte le volte che hai indossato la maglia viola onorandola con la tua grinta, il tuo coraggio e la tua determinazione! Auguri di cuore!
Agosto 23rd, 2010 alle 14:47
Ho letto ora della conferenza del figlio di Galdiolo. Ho cercato su internet qualche informazione in più e mi si è chiuso lo stomaco a leggere quali sono le conseguenze dell’avanzamento della malattia ed pensare alla tragedia che ha colpito quella famiglia.
David, non è possibile organizzare una raccolta di fondi? La stampa può smuovere molta più gente e noi fiorentini, in questi casi, non ci tiriamo di certo indietro.
Agosto 23rd, 2010 alle 15:54
x sara faletti: anche a me piaceva prandelli e l’avrei tenuto a vita ma ora l’allenatore della fiorentina è un’altra parsona e noi la dobbiamo sostenere. i veri motivi per cui prandelli è andato via non li so e a questo punto nemmeno mi interessano, la cosa importante è la fiorentina e noi abbiamo il dovere di appoggiare sinisa..sennò addio rosa! non te la prendere col vonci..ce ne fossero di tifosi come lui! non mi sembra che sia stato cosi contrario a prandelli..quella del pretino è una battuta molto piu simpatica di chi odiosamente lo chiamava perdelli. x claudio post 34: e come potremmo aiutare una persona che ha contratto una malattia cosi terribile? se fossi io in galdiolo e potessi esprimermi per un secondo chiederei che qualcuno mi facesse una puntura di qualcosa per porre fine a questo tormento. io l’ho sempre detto ai miei familiari e ora allargo la cerchia: io sottoscritto paolo manniini se mi succedesse qualcosa di simile e non potessi chiederlo coni miei mezzi, voglio che qualche mano pietosa mi aiuti a morire senza rischiare per questo la galera!
Agosto 23rd, 2010 alle 16:58
Mio caro grande Mario T. ,
Ieri mi sono imbambolato a vedere un vecchio film di Tarzan.
Stava andando su un televisore nel bar dove mi son fermato a prendee un caffe.
Era gia’ iniziato,ma, sara’che in ferie amo perdermi nei miei mondi antichi,sara’ che era un vecchio avvincente film,sara’che c’era Cita e il suo amico giaguaro…insomma ,mi son seduto e l’ho voluto finir di vedere.
E poi come facevo a lasciare li solo Tarzan contro i cattivi,mentre la gente consumava distrattamente al bancone ?
Ma come ? quello s’ammazza di liana in liana ,sfascia a mani nude le fauci di un coccodrillo che stava per sbranare un ignaro bambino e nel frattempo la gente fa un distratto scontrino alla cassa e persa nei fatti suoi sorbisce un te’ freddo e se ne esce come se nulla attorno accadesse ?
Ma lo sanno cosa si sono persi ?
Si son persi i sogni della nostra generazione,si son persi le speranze del nostro mondo fatto di eroi buoni ,e sopratutto si son persi Cita che mette una pietra nella bocca del cannone del carroarmato del bastardone facendolo esplodere quando questo spara.
Ben gli sta a tutti quelli che se ne sono andati per i fatti loro e hanno perso la scena.
Mario ,io non so se mi si sta intasando la vena,se sto diventando un vecchio rompiscatole,ma a volte mi ritrovo ad emozionarmi ancora se per besempio mi imbatto in qualche vecchia puntata di tre nipoti e un maggiordomo.
Mario ,il fatto e’ che sto cominciando a pensare che ormai le cartucce che avevamo da sparare per cercare di migliorare il mondo le abbiamo terminate,e i cattivoni sono ancora la.
Immondamente la mia prossima auto forse sara’ FURIA cavallo del West.
Senza navigatore,senza cerchi in lega e senza metallizzato.
Solo il viva voce… per avvisarmi quando vuole la biada.
Si,voglio proprio tornare bambino,perche’ mi par di ricordare che ero meglio di ora e mi contentavo di piu’ .
Agosto 23rd, 2010 alle 20:55
Poero badile, mi ricordo di un suo scontro a centrocampo con Romeo “the killer” Benetti, con la palla schizzata via deformata e con il rumore dell’impatto che sovrasto quellò della tifoseria. Ricordo uno stadio strapieno, la tifoseria mischiata, non esisteva il formaggino, un tifo senza se e senza ma. Era un calcio ancora artigianale, dove se le grandi, cioè Inter e Juve, avevano un anno meno brillante potevi veramente vincere: Cagliari Verona Sampdoria Fiorentina Bologna Napoli, il Perugia quasi. Oggi non più. E allora tanta nostalgia di quelle squadre, di quel calcio, di quegli stadi pieni di passione e di gente, poveri ma belli. Il calcio una festa popolare con qualche attore e tanti comprimari come Giancarlo, difensore roccioso, ma uomo sensibile, epigono di un mondo che non esiste ormai più, se non nei ricordi di noi meno giovani.
Agosto 23rd, 2010 alle 21:44
x IB e per Mario T: è vero, si son persi i sogni della nostra generazione, la capacità di emozionarsi e soprattutto quella di accontentarsi…è vero, abbiamo finito le cartucce e non abbiamo cambiato il mondo…ma, amici cari, oggi ho capito che non tutto è perduto… Avete visto i figli di Galdiolo al TG, avete ascoltato le loro parole anche a RadioBlu, l’emozione nella voce, l’amore che esprimevano; bene, se ancora oggi esistono ragazzi così, allora c’è speranza !
x Innamoratipazzi: hai bisogno di aiuto? Non sia mai che un fratello/sorella viola venga abbandonato. Semmai facci un fischio! Ti abbraccio.
Agosto 24th, 2010 alle 01:07
Ricordo perfettamente quella domenica! Non avevo più di 13 anni. Io a differenza di Guetta ero in Curva Fiesole. Era una giornata strana, plumbea. Non ricordo perfettamente, forse aveva anche piovuto. Sicuramente il cielo era abbastanza nuvoloso. Il campo era di un verde intenso, il classico verde invernale. Ricordo perfettamente quella punizione. La barriera avversaria era schierata sulla sinistra dell’area di rigore della Curva Fiesole. La preparazione della barriera non fu cosa rapida, tanto che lentamente cominciò a comparire qualche raggio di sole. Con lo stupore di molti si lancia sulla palla il grande 5. Quel tenue sole invernale, che stava provando a far capolino verso la ferrovia, tutto di un botto si oscura, coperto da un marasma di zolle! da quel cumolo di zolle schizza fuori la palla che si insacca sulla sinistra del portiere…. gooooooaaaaaaalllll Cazzo! ha segnato proprio lui !!! Galdiolo!!! il mitico stopper della viola anni ’70. Un goal incredibile. Uno dei giocatori che ho amato di più, di quella fiorentina. Mi ricordo perfettamente di quel goal…
Agosto 24th, 2010 alle 09:06
C’ero anche io in ferrovia quel giorno e Galdiolo (che se non sbaglio quel giorno era anche capitano)ebbi occasione di conoscerlo personalmente qualche anno fa tramite amici comuni. Non ho molto altro da aggiungere se non che mi dispiace davvero tanto e che spero proprio in qualche modo si trovi la strada di un miracolo.
Agosto 24th, 2010 alle 16:52
Caro david e cari tutti. Anche io ho un ricordo lucidissimo di quella partita con il Napoli. Ricordo bene anche Galdiolo, uno di qui giocatori e sportivi magari non tecnicamente al TOP ma di certo una sicurezza/certezza. Uno di quelli che si ricorda per l’impeto e la generosità. E non é poco. Fra l’altro abitava con la famiglia molto vicino a casa mia (zona Coverciano.
Un grande abbraccio
Paolo
Agosto 25th, 2010 alle 11:02
Caro David, i post dove racconti questi aneddoti sono i migliori in assoluto. Sai scrivere benissimo!
In particolare questo è molto commovente (sapendo purtroppo il destino di Galdiolo).
Bravo!
Agosto 26th, 2010 alle 21:44
Io ricordo vagamente una partita in cui Galdiolo forse fu espulso da Michelotti, accusato di un arbitraggio pessimo. Chi si ricorda qualcosa in più? Mi sembra che in televisione poi Galdiolo fu rincuorato da Facchetti e che la Fiorentina fu penalizzata da gravi squalifiche.