Senza pudore e senza vergogna
Celiaco morto per un gelato il ristorante chiede il conto
A pochi giorni dal funerale di Davide, il sedicenne celiaco e poliallergico morto in un ristorante di San Giovanni Rotondo (Foggia) dopo avere mangiato un gelato, la famiglia si è sentita chiedere dal locale il conto per il pranzo, poco meno di 2.000 euro. A rendere nota la amara beffa è stato il padre del ragazzo, il maresciallo dei carabinieri in congedo Luigi Perta, che vive a Bologna: “Ci hanno chiesto il saldo del conto della festa – ha raccontato l’uomo all’emittente bolognese E’tv – quando l’ho saputo mi sono tremate le gambe, è stata un’ulteriore pugnalata al cuore”.
A ricevere la telefonata dal ristorante è stato il cognato: “Mia moglie era presente – ha proseguito Luigi Perta – e quando ha capito che volevano i soldi del pranzo gli ha strappato il telefono e ha gridato ‘vergognatevi’!”. Il padre di Davide ha detto di avere inizialmente pensato a uno scherzo di cattivo gusto, poi ha verificato che la chiamata proveniva effettivamente dal ristorante dove si era svolto il ricevimento.
“Ho chiamato i carabinieri di San Giovanni Rotondo e ho riferito al comandante di questa cosa bestiale”. Davide, in Puglia per le vacanze con i genitori, partecipava a un ricevimento per festeggiare la cresima di un parente. La mamma, secondo la denuncia ai carabinieri, si era raccomandata al ristoratore di servire al figlio cibi senza glutine e gli aveva consegnato una apposita lista. L’autopsia sul corpo del ragazzo, fatta nel giorni scorsi, non ha accertato le cause della morte, per le quali bisognerà attendere l’esito degli esami tossicologici e istologici. Per la vicenda, il titolare del ristorante è indagato per omicidio colposo.
Agosto 17th, 2010 alle 18:06
Sembra uno scherzo! Questa cosa mi ha quasi tolto il respiro! Ma non è possibile! David, ti assicuro… non so nemmeno cosa scriverti per farti capire come mi ha lasciato leggere di questa vicenda….
Io sarei partito anche col ciao forato per andare a prenderli a randellate dopo una telefonata così. Scusa l’esternazione violenta ma è talmente incredibile una cosa del genere che saltano tutti i legami con la realtà a sentire certe cose.
Purtroppo non sono nemmeno tanto rare. Purtroppo.
Agosto 17th, 2010 alle 18:10
Questa volta non sono d’accordo con te David…
Ci vuole un bel coraggio a far richieste del genere..ma conoscendo più di un celiaco non riesco a credere che il ragazzo sia potuto passare a miglior vita per un gelato.
Se poi ha una forma molto grave, mi pare azzardato “raccomandarsi” col ristoratore…
Poi cosa c’entra non pagare…
RISPOSTA
Spero solo che dietro alle assurdità che hai scritto ci sia voglia di scherzare e sarebbe cmq di pessimo gusto.
Se così non fosse, ti chiedo di allontanarti da questo blog perché con gente come te non voglio avere nulla a che fare
Agosto 17th, 2010 alle 18:24
Questo è il paese che ci ritroviamo,ben lontano da quello della mia infanzia.saluti
Agosto 17th, 2010 alle 18:51
Squallido…
Agosto 17th, 2010 alle 20:10
Non penso ci si sia capiti e mi dispiace davvero…
Quel che mi preme aggiungere è soltanto che non ho nè detto nè pensato che il ristoratore abbia fatto bene ad alzare il telefono.
Certe cose non son nemmeno degne di essere considerate.
Il resto se ne potrebbe anche parlare secondo me.
Però calma David…non c’eravamo capiti.
Agosto 17th, 2010 alle 20:56
nn ci sono parole per una richiesta simile, mi piacerebbe invece che presentassero il conto – dopo un accurata indagine – a chi, per negligenza, ha sbagliato togliendo agli affetti dei piu’ cari il ragazzo……ma purtroppo nn lo riporterà in vita …..
Agosto 17th, 2010 alle 21:01
No, no, invece è bene che abbia mandato il conto.
Così ci siamo fugati ogni possibile dubbio su di lui.
Agosto 17th, 2010 alle 22:34
Roba da pazzi. Da non credere. Sono sconcertato. Assurda una morte del genere, ma il resto è da brividi. Le mie condoglianze più sincere alla famiglia, tutta la mia solidarietà. Spero la Magistratura faccia bene il suo dovere…
Agosto 17th, 2010 alle 22:40
E’ una cosa assurda, non trovo le parole per esprimere lo sdegno che provo. Io David comunque aspetterei l’esito degli altri esami prima di giudicare il ristoratore; dico per quanto riguarda le responsabilità, non per la richiesta di soldi che rimane vergognosa in questo momento, cioè prima ancora di sapere come siano andate realmente le cose. Io non conosco persone celiache, mi domando se in occasione di grandi feste, tipo appunto cerimonie con tanti invitati, non fosse stato meglio prendere qualche precauzione in più. Purtroppo per questi eventi i locali chiamano a lavorare anche personale magari non molto qualificato. La mia è una riflessione senza alcun intento polemico o provocatorio, però questa domanda me la sono posta. Tu cosa ne pensi? Andrea
Agosto 17th, 2010 alle 23:01
Non ci sono parole sufficienti ad esprimere sdegno per il comportamento del ristoratore.Solidarietà ai genitori del ragazzo e tanto, tanto dolore per l’ennesima dimostrazione di superficialità!
Agosto 18th, 2010 alle 00:46
Cosimo,
la celiachia e’una gran brutta bestia,specialmente nei govanissimi.
Una volta una mia cuginetta celiaca
ospite a casa mia si senti’ male solo perche’non avemmo le accortezze necessarie e tagliammo alcune sue cose col coltello con il quale avevamo affettato il nostro pane.
Sembra impensabile,eppure queste persone vivono sotto una costante spada di Damocle.
I genitori di una compagna di mia figlia hanno da tempo rinunciato a mandare la bambinaalle feste e ai ritrovidelle compagne.
Non se la sentono di vivere sotto questo continuo tormento.
A volte tla mandano,ma soltanto se sono loro stessi presenti,e a noi genitori ci viene un cuoricino cosi’,quando le tirano fuori il pacchettino con la sua roba apposta.
In quel ristorante,qualcosa e’maledettamente andato storto e ci puo’stare,purtroppo il diavolo e l’imprudenza ci hanno messo lo zampino e a quei poveri genitori nessun magistrato rendera’il loro ragazzo, ma quella mossa della richiesta di saldare il conto grida davvero sgomento e vergogna.
Agosto 18th, 2010 alle 00:55
Cosimo leggi meglio.
L’articolo dice poliallergico. So per esperienza che si puo’ morire di una reazione allergica. Un ristorante e’ un locale pubblico e se uno fa una domanda sugli ingredienti devono darti la risposta accurata, altrimenti sono responsabili penalmente. Leggerezze e incompetenze vanno fatte pagare altrimenti non si migliora mai.
Per quanto riguarda il conto….E’ una questione di stile.
Agosto 18th, 2010 alle 01:57
La celiachia e’una gran brutta bestia,specialmente nei govanissimi.
Una volta una mia cuginetta celiaca
ospite a casa mia si senti’ male solo perche’non avemmo le accortezze necessarie e tagliammo alcune sue cose col coltello con il quale avevamo affettato il nostro pane.
Sembra impensabile,eppure queste persone vivono sotto una costante spada di Damocle.
I genitori di una compagna di mia figlia hanno da tempo rinunciato a mandare la bambina alle feste e ai ritrovi delle compagne.
Non se la sentono di vivere sotto questo continuo tormento.
A volte la piccina la mandano,ma soltanto se sono loro stessi presenti,e a noi genitori ci viene un cuoricino cosi,quando le tirano fuori il pacchettino con la sua roba apposta.
In quel ristorante,qualcosa e’maledettamente andato storto e ci puo’stare,purtroppo il diavolo e l’imprudenza ci hanno messo lo zampino e a quei poveri genitori neussun magistrato rendera’il loro ragazzo .
Dovranno scoprire,analizzando minuziosamentegli ultimi istanti di vita del ragazzo ,dove finiscono le responsabilita’dei gestori e dove iniziano le colpe della mancata vigilanza dei genitori .
Comunque sia ,rimane una tragedia.
Una tragedia che la richiesta di regolazione del conto del ristorante ha miseramente insozzato.
Sono fermamente convinto che questa e’ stata una mossa ideata e voluta dall’avvocato del ristoratore.
E` la chiara deresponsabilizzazione del proprio assistito.
Vedrete che presto saltera` fuori anche una richiesta danni per i danni morali e d`immagine arrecati al titolare e al locale.
Ecco perche` io sto tanto bene col mio gatto.
Amari saluti.
Antonello da letto.
Agosto 18th, 2010 alle 08:49
Mi sa’ che questo ristorante d’ora in poi avra’ sempre piu’ il fitto di clienti che bisognera’ prenotare 15 gg. prima…..ma chiudete i battenti che e’ meglio…..Solidarieta’ ai genitori di Davide.
Agosto 18th, 2010 alle 09:22
Altro che mandare il conto, questi è bene che mettano i soldi da parte perché dovranno pagare un risarcimento milionario. Poi, dopo questa gaffe incredibile che è andata su tutti i giornali, si son fatti una bella pubblicità negativa. E c’è anche chi scrive “cosa c’entra non pagare?”, ma ti rendi conto?
Agosto 18th, 2010 alle 09:29
A me non mi stupisce. Affatto. Viviamo in una società che è l’equivalente di una vasca di pescecani affamati. I “valori” morali e umani sono solo ricordi di un tempo che fu, oggi conta solo la logica del profitto a tutti i costi. Questi sono i frutti degli ultimi 20 anni di vita sociale di una nazione governata allo stesso modo di un “basso” impero in decadenza……
Agosto 18th, 2010 alle 09:44
Non riesco a capire cosa possa passare per la testa di colui che ha fatto questa telefonata. Non si rende conto di quel che sta facendo e – ancor più grave – di quello che è successo?
Spero – ma non credo – che si tratti di un errore magari fatto da un ragioniere esterno a cui non sono tornati conti e che non sapeva nemmeno dell’accaduto. Speranza vana suppongo…
Agosto 18th, 2010 alle 10:07
Io ho già scritto su questo argomento, riflettendoci meglio mi son venuti sempre più dubbi su come siano andate le cose. Perchè dovevano pagare loro il conto se erano invitati alla Cresima di un parente? Quando ha dato la lista al ristoratore? Voi, genitori di un bimbo celiaco e poliallergico lo avreste portato in un posto non di fiducia? Siccome la notizia così come è stata data fa un pò acqua, prima aspettiamo i risultati e aspettiamo la magistratura( in che mani…). Resta lo sdegno e il dolore per la tragedia, non voglio assolutamente essere frainteso. Andrea
Agosto 18th, 2010 alle 10:50
Mi accodo alla pia illusione di Nicols. Se la richiesta fosse stata fatta direttamente dal ristoratore sarebbe inquietante… P.s.: scusa, David, se cambio argomento; ma che bella la storia che hai scritto di Romeo Florio!
Agosto 18th, 2010 alle 11:00
ci sono cose che non tornano: perchè il conto di una festa organizzata in puglia viene recapitato ad un semplice partecipante di bologna che oltretutto ha subito una tragedia immane? poi, possibile che un genitore che ha un figlio poliallergico e celiaco si affidi cosi a bischero alla memoria di un gestore di un ristorante che neanche conosce e non faccia come tutti i celiaci che, come faceva notare l’immonda bestia (bentornato bighellone!), si portano il sacchettino della roba anche quando vanno in casa di amici? troppe cose strane, ma se fosse andata come scritto, le colpe dei genitori, al di la del geesto della richiesta del conto, sarebbero di gran lunga superiori a quelle del gestore del ristorante. se avessi un figlio con quei problemi, lo porterei al ristorante sperando che i gestori si ricordino delle mie raccomandazioni? ma chi lo farebbe? no.. questa storia cosi come riportata non torna..
Agosto 18th, 2010 alle 11:29
Oh…
Perfettamente d’accordo con Baraccobama e con Andrea Lucca…
Nei msg iniziali volevo semplicemente esprimere certe perplessità su tutta questa storia.
Ciò non toglie lo sdegno nei confronti dei ristoratori…ma questa storia, così, non sta in piedi.
Agosto 18th, 2010 alle 11:48
X Cosimo, Baraccobama, etc: nell’articolo viene scritto che “A ricevere la telefonata dal ristorante è stato il cognato”. Quindi la telefonata non l’hanno ricevuta direttamente i genitori del ragazzo.
Agosto 18th, 2010 alle 13:52
Di prima mattina avevo scritto un post sulla stessa lunghezza d’onda di Baraccobama e Andrea. Poi ho cancellato tutto perchè temevo di essere frainteso e vista la reazione che hai avuto con Cosimo ho preferito evitare. Condivido totalmente le loro riflessioni, mai mi è capitato da ospite (perchè dall’articolo questo è ciò che si presume) dover essere sollecitato per un conto di una cerimonia che, a quanto si legge, dovrebbe essere di terzi. Inoltre non voglio infierire sui genitori già abbastanza provati ma con un figlio così sensibile, mi sarei portato come dice Antonello il pacchettino da casa, e mi sarei assicurato mille volte sulla composizione dei cibi serviti potenzialmente a rischio. Comunque dal di fuori non è mai facile giudicare il perchè e il percome di una certa azione e quindi preferisco dare la mia solidarietà di genitore perchè temo che al dolore per la grave perdita si aggiunga anche il rimorso per non aver fatto tutto quello che poteva essere fatto per evitare che accadesse.
MARIO T.
Agosto 18th, 2010 alle 14:04
Anche a me sembra strana la cosa, la famiglia del povero bimbo era tra gli invitati e quindi è strana la richiesta del conto caso mai si richiede a chi ha organizzato la cresima, quindi ritengo sia stato sciacallaggio da parte di qualcuno anche del ristorante ma non credo possa essere il proprietario sarebbe assurdo e controproducente.
La raccomandazione da parte della mamma mi sembra molto superficiale perchè con un figlio in quelle condizioni non mi fiderei assolutamente anche se il ristorante fosse abilitato a quelle prestazioni.
Credo anche che il post iniziale di Cosimo sia stato interpretato o sia stato esposto male senza nessuna assoluzione per il ristoratore, anche se l’avviso di garanzia (atto dovuto) non è una prova di colpevolezza, aspetterei l’esame tossicologico prima di condannare qualcuno.
Agosto 18th, 2010 alle 14:17
Non so nel caso specifico come siano andate le cose ma posso assicurare che alcuni ristoratori non siano in grado di fare il proprio mestiere.
Io ho una figlia allergica all’uovo, una sera al ristorante avevo chiesto gli spaghetti al pomodoro raccomandandomi che non fosse pasta all’uovo, la bimba si sentì male alla prima boccata, appena passato il malessere andai in cucina a protestare e i cuochi volevano aver ragione perchè la pasta era effettivamente senza uovo, si accanirono contro di me mostrandomi la scatola della pasta utilizzata, peccato che l’avessero cotta nel bollitore assieme agli altri tipi di pasta.
Questo è un piccolo esempio di quale sia la scarsa preparazione di ristoratori improvvisati, peccato che il locale in questione sia ancora aperto e si trovi vicino al mare a Lido di Camaiore.
Dopo aver detto ciò tengo a precisare che molti ristoratori sono molto attenti a queste problematiche ed episodi di questo genere non si sono più verificati, quella volta però è andata bene.
Naturalmente il conto non lo pagai.
Agosto 18th, 2010 alle 14:46
che vergogna.
Agosto 18th, 2010 alle 15:22
spezzo una lancia a favore di Cosimo.
Premesso che il ristoratore poteva passare sopra la questione del saldo, penso che il concetto da far emergere è quello per cui il ristoratore non va considerato criminale a prescindere. Ho alcuni amici celiaci e so che purtroppo sono costretti a frequentare locali certificati. Purtroppo questi locali sono ancora pochi, posso pensare che questa festa con numerosi ospiti (il conto di 2mila euro mi fa pensare a ciò) sia stata gestita con leggerezza nei confronti di questo ragazzo celiaco tra l’altro con altre complicazioni non da poco. Forse anche i genitori e/o responsabili della salute di questo ragazzo data la situazione caotica che si probabilmente si presentava in occasione della festa avrebbero dovuto assumere maggior cautela. Se poi dall’autopsia emerge che è stato servito un pasto fregandosene totalmente delle prescrizioni necessarie per i celiaci allora si può parlare di dolo ed è giusto che il ristoratore si prenda le sue responsabilità. Mi sembra invece eccessivo criminalizzarlo a prescindere, senza prima aver accertato i fatti, dopotutto stava svolgendo il suo lavoro in una situazione comunque di caos.
Agosto 18th, 2010 alle 15:41
Cosimo vergognati mi fai ribrezzo!!!
Il fatto è che nel dolce c’ erano ben 5 cereali e per giunta ci stava un medico proprio alla festa che nel momento cruciale quando il ragazzo stava peggiorando ha detto:”beviti un grappino che ti passa”.
non mi sono inventato nulla è tutto frutto della Nazione di Firenze il giorno dopo la morte…di un povero ragazzo che non può permettersi di mangiare in un ristorante sconosciuto perchè non sono preparati per tutte le problematiche delle intossicazioni alimentari!!!
VERGOGNA FANNNO BENE A CHIUDERE IL LOCALE E DEVONO MARCIRE IN CARCERE TUTTI PURE IL MEDICO!!!
ESCLUSO I COMMIS E QUELLI CHE NON CONTANO NIENTE.
VERGOGNA SIAMO NEL 2010 E STIAMO TORNANDO INDIETRO COME I GAMBERI!!!
Agosto 18th, 2010 alle 15:56
… un momento, fermiamoci un attimo a riflettere. una cosa è l’atto meschino e deplorevole fatto da chi ha chiesto il conto , una cosa è accusare di omicidio.
In un dramma cosi’ terribile bisogna cercare di capire come è andata.. pure io ho diversi amici celiaci e quadno usciamo loro prendono solo gelato di soia (quindi sanno bene che cosa possono mangiare)poi andiamo in pizzerie che usano farine senza glutine e loro sono molto, molto attenti… . mi hanno parlato di danni gravi fino al ricovero in ospedale, ma mai della morte per una singola porzione. Essendo un ragazzo pluri allergico lo shock anafilattico puo’ essere stato anche provocato da altro. E’ cmq una storia triste che ci deve far porre attenzione su certe malattie che talvolta sottovalutiamo.
Agosto 18th, 2010 alle 15:57
OFF TOPIC
Ma alla fiorentina hanno perso la testa o cosa???
Ancora non siamo riusciti a definire la rosa, e adesso cediamo anche l’ unico talento delle giovanili mahhh!!!
Io non sò più che dire eppure miha pensa che con le parole (domani non perderemo, quest’ anno arriviamo 4, firenze diventerà imbattibile) possa plagiare tutti e far credere che siamo una squadra fortissima.
E allora no non ci siamo proprio caro ciccio molte squadre ormai ci hanno raggiunto e superato vedi Napoli Sampdoria Genoa Palermo noi siamo rimasti indietro ma di molto!!!
Infatti la fiducia in voi cara viola dei della valliani non c’ è più!!! (BASTA VEDERE GLI ABBONAMENTI) ( E BASTA COL DIRE SENZA DI LORO NON ANDIAMO AVANTI oppure GUARDA DA DOVE CI HANNO SALVATI) SONO STUFOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO
Forse non c’ è quasi mai stata la fiducia in voi cari braccini ….molti avevano come uomo di fiducia il carissimo e indimenticabile CESARE!!!(pure io)
Scommetto che Cesare non è entusiasta di allenare la nazionale lui voleva vincere con noi ,ma non gli è stato permesso vero braccini corti???!!! VERGOGNA !!!
Agosto 18th, 2010 alle 16:03
Perdonatemi, copio incollo questa notizia tratta da Violanews che non ha niente a che vedere con questo contesto ma mi pare estremamente adeguata al titolo che David ha dato a questo blog, in particolare il caso Trezeguet.
Spero che i nostri non abbiamo mai fatto niente di simile, preferirei una pesante sconfitta sul campo che una figura così meschina nella vita.
Siamo più “bischeri” noi a idolatrare certa gente di così infimo profilo morale!
MARIO T.
“Non c’è mai stato un gran feeling tra gli attaccanti della Juventus e le forze dell’ordine. L’ultimo episodio, in ordine di tempo, è la denuncia ricevuta da Amauri martedì sera per oltraggio a pubblico ufficiale. Ma nel maggio scorso era già toccato a David Trezeguet essere citato in giudizio per “false generalità”. La Bmw dell’attaccante francese non si fermò fermata al’alt di un posto di blocco, alla guida c’era un amico di Trezeguet. All’autista, ubriaco, venne ritirata la patente. Mentre gli agenti chiesero le generalità al bomber bianconero che rispose “Mi chiamo Vincenzo Iaquinta” poi “Sono Alessandro Del Piero”, infine si corresse rivelando il suo vero nome ma fornì luogo e data di nascita errati.
Martedì sera invece l’autore della bravata è stato Amauri. Il brasiliano, all’uscita di un noto ristorante-pizzeria a Moncalieri (TO), si è visto contestare un’infrazione per divieto di sosta. Secondo la versione degli agenti di polizia, l’attaccante (fresco di convocazione in Nazionale) avrebbe reagito in modo scomposto, fino al punto da indurre i Carabinieri della Compagnia di Moncalieri a denunciarlo per oltraggio a pubblico ufficiale.
Agosto 18th, 2010 alle 16:30
Vicenda molto inquetante. Credo che sia molto importante la conduzione di indagini accurate e approfondite per verificare tutte le responsabilità in gioco. Resta se non altro di cattivissimo gusto chiedere il “saldo” del conto dopo l’accaduto.
Comunque occorrono tutti i dettagli.
Agosto 18th, 2010 alle 16:58
notizia brutta; credo, però, che sia opportuno inquadrare meglio la situazione, o si rischia di fare disinformazione…
chi ha tempo legga questo comunicato della associazione dei malati di celiachia, in cui si chiarisce che non può essere la malattia la causa della morte…
http://www.celiachia.it/comunicazione/res/doc/comunicato_morte_celiaco_ago2010.pdf
..quindi la causa andrebbe ricercata in un qualche altro alimento a cui il giovane era allergico, magari ad insaputa sua e della madre…
…certo che presentare il conto è stato decisamente indelicato e inopportuno ma non è giusto neanche crocifiggere un ristoratore che, magari, ha seguito alla lettera le indicazioni della madre e che, quindi, non ha nulla di cui rimproverarsi…
…personalmente credo che, aldilà della tragedia, qualora fosse provato che il ristoratore ha seguito scrupolosamente le richieste della madre, abbia tutto il diritto a chiedere i soldi della prestazione eseguita…
Agosto 18th, 2010 alle 17:07
Condivido l’amarezza e la vergogna. Ma trovo ancor più inquietante che di fronte ad una tragedia del genere i mass media possano pubblicare storie del genere senza entrare nei dettagli, considerando che la magistratuta ha aperto un’indagine. Siamo veramente un paese merda! Lotto e lottero per meigliorarlo ma se i miei figli un domani decidessero di andare a vivere altrove sarei quasi contento!
Agosto 18th, 2010 alle 19:10
Davvero senza vergogna!
Agosto 18th, 2010 alle 19:39
Chiudiamo il cerchio…
http://www.sanmarcoinlamisweb.it/2010/08/18/ragazzo-celiaco-morto-al-ristorante-%C2%ABun-equivoco-non-chiediamo-il-conto%C2%BB/
Agosto 18th, 2010 alle 22:40
Tutti d’accordo sul comportamento squallido del ristoratore e, sicuramente, sullo zampino del suo legale. Chi potrebbe pensare il contrario? Però nessun medico che si sia soffermato a denunciare lo sciacallaggio dei giornalisti riguardo all’enfasi che è stata data al glutine e al morbo celiaco nella notizia. Dolori addominali, diarrea, nausea e vomito, ma il glutine nel celiaco non determina eventi drammatici che possono essere responsabili del decesso in così pochi attimi dall’assunzione del glutine. Mi chiedo perchè un giornalista non chieda un parere medico autorevole prima di scrivere;che razza di professionista è? Morto per un gelato! Perchè non si scrive è morto di shock anafilattico al ristorante, visto che era poliallergico? Evidentemente il ristoratore può aver dato da mangiare al ragazzo un piatto (non necessariamente l’ultimo)con l’allergene responsabile del decesso.MUORE di shock anafilattico al ristorante, punto da un’ape, dopo la somministrazione di un farmaco etc … tuuti sanno che può accadere ai soggetti gravemente allergici, e scrivendo semplicemente la verità si fa meno notizia. Perchè per vendere i giornali non ci si limita a scrivere la verità? Dell’allarmismo che si crea fra i celiaci ce ne infischiamo, l’importante è arricchire la notizia con particolari (la lista dei cibi senza glutine !)che con la morte improvvisa del ragazzo non hanno niente a che vedere. Perchè quando in Italia si muore per malattia si deve sempre cercare un colpevole a tutti i costi? Un paese è civile quando si puniscono i colpevoli, ma una volta che i colpevoli sono stati GIUDICATI tali. Ritengo sia incivile quando si fanno illazioni sulla morte di un essere umano, trovando carnefici che ancora non sono stati giudicati tali. Se ci troviamo con l’ignominia della “legge bavaglio” è anche perchè la classe dei giornalisti scrive, come in questo caso, improvvisando sulle nozioni tecniche, con l’unico scopo di vendere i giornali.Grazie giornalisti italiani (e degli altri paesi, che si comportano allo stesso modo).
Agosto 18th, 2010 alle 23:20
non c’entra nulla col topic ma io non capisco perchè si continua…specialmente tra i giornalisti, ad accostare il nome di quel Lucarelli alla Fiorentina! ma che ci dice??? quando venne acquistato Vieri ci fu un polverone perchè era vecchio…. e questo allora che cos’è??? senza contare il fatto che volente o nolente spaccherebbe la tifoseria. secondo me non serve a nulla
Agosto 19th, 2010 alle 00:33
X giacomo jo jo
se prendi per vero tutto quello che dice la nazione,allora siamo a posto.senti io faccio il cuoco e nel ristorante dove lavoro gelati,che facciamo noi,a celiaci non vengono mai serviti,perché sono molto a rischio per le farine che vengono messe negli stabilizzatori.purtroppo conoscendo l’ambiente ristorativo invito tutti a tutelarsi,perché molti pensano a far cassa fregandosene delle più basilari norme igienico sanitarie e della conservazione degli alimenti.
Per quanto riguarda la vicenda del conto io aspetterei a buttare il mostro in prima pagina,i” giornali” ci sguazzano in queste notizie ora poi d’estate.
Alla prossima Francesco
Agosto 19th, 2010 alle 08:51
Rimango basito dal qualunquismo strisciante che pervade tanti commenti !!! L’unica cosa certa e terribile è che un povero ragazzo è morto, tutto il resto, per adesso, sono solo patetiche illazioni !! Quoto Antonello anche per la motivazione per la quale è stato richiesto il pagamento. Bentornato Immondo !
Agosto 19th, 2010 alle 09:06
Messa come l’hai messa, è una notizia che suscita sdegno. Però sembra una notizia fatta per suscitare sdegno, ed a me sembra un racconto pieno di forzature; forzature non tue, ma della fonte cui hai attinto. Generalmente, in caso di forme gravi di celiachia o allergia, non ci si limita ad avvisare “a voce” il ristoratore. E poi la richiesta di saldo rivolta alla persona sbagliata. Anni fa mi sono trovato a scrivere lettere ad un giornale per difendere una persona sulla quale una giornalista aveva deciso di forzare una notizia: so quanta distanza può esistere fra un fatto accaduto ed una sua ricostruzione mirata a far scandalo. Ovviamente resta il dolore. Meglio non ricamarci sopra. Meglio non volerci campare sopra.
Agosto 19th, 2010 alle 09:08
P.S. ho una parente celiaca e so cosa è tale malattia. Coloro che non la conoscono sono pregati di starsene zitti, almeno evitano di dire ca**ate !!!!
Agosto 19th, 2010 alle 10:14
E’ il solito sensazionalismo giornalistico, come per ogni cosa.
Anzi, quando c’è un povero defunto nel mezzo è proprio il momento in cui ci sguazzano.
Agosto 19th, 2010 alle 11:34
Mi sono preso qualche giorno e la lettura dei commenti prima di scrivere.
Come sempre accade quando si legge una notizia del genere, specialmente se si tratta di un giovane, si e’ immediatamente portati a dare giuduizi e pubblicar sentenze con la sola conoscenza dei fatti raccontati attraverso un giornale.
Io ci andrei piano con i giudizi e le colpe. In tutta la storia c’e’ qualcosa che non torna o che ci e’ sfuggito o che per la voglia imminente di scoop d chi ha scritto l’ articolo ha in buona fede omesso.
Mi sembra molto strano che una famiglia consapevole della gravita’ e del rischio delle patologie del figlio si limiti a dare indicazioni verbali e che cosi’ superficialmente si accomodi intorno al tavolo di un ristorante mai visto prima. Cosi come mi sembra altrettanto strano che un gestore conscio della responsabilita’ che ha (avvertimento dei genitori) nel prepare il mangiare possa commettere un errore del genere.
L’ unica cosa che sinceramente mi colpisce e mi ferisce e’ la consapevolezza che un ragazzo 15 anni piu’ piccolo di me non abbia avuto la possibilita’ di continuare a vivere…..il come e il perche’ sono sicuramente importanti, ma le risposte che attendiamo o le colpe che verranno attribuite non gli daranno di nuovo la vita.
Un saluto
Viola78