Ma cosa si pretende, infine, da quel pover’uomo di Rosetti?
Lui va in campo con la massima volontà e cerca di vedere ogni tanto quello che succede tra 22 giocatori che vanno velocissimi, però, se non lo aiutano un po’, che diavolo ci può fare lui, considerato per chissà quale congiunzione astrale il miglior arbitro italiano?
Prendiamo ieri, l’ottavo di finale più latino di tutti, tensione a mille e Tevez che segna in netto fuorigioco.
Lui, biondo, sguardo assassino, bello impossibile e un’antipatia fuori dal comune, convalida senza esitazioni.
Poi viene colto da un minimo dubbio (quello che non ebbe sul rigore su Montolivo col Milan) e chiede ad Ayroldi (che credo sia quello che esultò al gol di Kroldrup contro l’Inter, facendo arrabbiare Mourinho), poi riconvalida di nuovo perché evidentemente il compare gli ha detto che è tutto ok.
Io lo capisco il povero Rosetti, era in una situazione delicata e molto penalizzante: aveva Ayroldi come consulente, mica uno in gamba come Giannichedda, che nel maggio di cinque anni fa che giurò sulla vita di Lotito che Zauri quel pallone su tiro di Jorgensen l’aveva preso con la testa e non con la mano.
Propongo ufficialmente Rosetti come arbitro della finale, con Giannichedda, naturalmente, primo assistente.

P.S.
Sulla vicenda Prizio parlerà a nome di tutta Radio Blu stasera Leonardo Bardazzi.
Voi siete liberi di esprimere il vostro parere, che viene pubblicato senza problemi, ma io non mi faccio tirare per la giacca da nessuno: questo blog, come ho spiegato all’amico Carlo Pallavicino, è stato creato solo per il piacere di scrivere le cose di cui avevo voglia di parlare e infatti non ha alcun fine commerciale e accetta solo banner di solidarietà.
Con Stefano ci siamo sentiti anche recentemente, ci siamo salutati con tristezza al funerale di Manuela e i rapporti sono più che civili, ma, ripeto, non mi va di scriverne.
E’ più facile, e chi mi conosce sa che è più che possibile, che offra a Prizio una collaborazione a Radio Blu piuttosto che scriva sull’argomento delle banalità variamente assortite.