La mia voce in viola 1998/99 – Prima parte
1998/99
Qualche scricchiolio si cominciava qua e là ad avvertire, ma nessuno ci dava troppo peso, ed io meno che mai. Forse perché cresciuto nell’epoca tutto sommato felice dei presidenti “ricchi e scemi” (la definizione era di Giulio Onesti, allora presidente del Coni), pensavo che il calcio fosse immutabile nelle sue certezze e nelle sue anomalie. Tutto a Firenze ci sembrava dovuto. E se Moratti, Berlusconi, Agnelli, Cragnotti, Tanzi e Sensi compravano, Cecchi Gori avrebbe dovuto fare altrettanto: eravamo o no una delle sette sorelle? Sapevamo bene di avere a che fare con uno strano tipo, che andava sopportato per i suoi colpi di testa, ma Vittorio aveva i soldi, e noi solo quelli volevamo per volare in alto. I miliardi che prometteva di spendere servivano a farci dimenticare cosa in realtà valesse il re e tutta la corte di miracoli che si portava dietro. In pratica, barattammo i nostri dubbi con la promessa di un sogno di grandezza che un calcio ormai masochisticamente avviato verso il gigantismo ed il sicuro fallimento vendeva a piene mani. Non tutti ci stettero, qualcuno come Sandro Picchi, Benedetto Ferrara, Alberto Polverosi e Manuela Righini si sforzò di fare il grillo parlante. Io invece ero nel gruppone degli illusi, con l’aggravante del rapporto preferenziale da tempo instaurato con il presidente-senatore-produttore. Quella fu comunque l’ultima stagione veramente felice.
IL MARZIANO TRAP
Trapattoni visto da vicino è esattamente come uno si immagina. Non c’è trucco e non c’è inganno. Quando seppi che sarebbe arrivato alla Fiorentina, mandai Ceccarini a Monaco di Baviera per un’intervista senza preavviso. Fu molto gentile e cominciò a raccontarsi con una semplicità disarmante e qualche strafalcione in italiano. Grazie al Trap arrivai finalmente a scrivere un articolo in prima pagina su La Nazione, solo che era lui a firmarlo. Si trattava infatti del suo saluto ai tifosi, buttato giù da me e approvato al volo da lui, a pochi minuti dall’inizio del suo primo allenamento in viola. Quando dopo pochi giorni ad Abbadia un ragazzo con in mano la bandiera della Fiorentina gli gridò in faccia “vecchio juventino” per offenderlo, lui si fermò per rispondergli: «juventino te lo posso anche passare, ma vecchio, scusa tanto, proprio no». Aveva ragione, perché come spirito dimostrava almeno trent’anni meno dell’età anagrafica. Arrivava sempre per primo al campo, si allenava con i giocatori, faceva le partitelle. Ed era disponibile con tutti, dal grande inviato al ragazzo che scriveva per il giornalino scolastico. Poi, certo, sapeva scegliere benissimo a chi fare le proprie confidenze, e credo che ancora oggi non abbia eguali nell’allenare i giornalisti. Forse Mazzone, ma lo conosco pochissimo.
Dopo gli scontri con Ranieri e le battaglie senza esclusioni di colpi con Malesani, avevo giurato a me stesso che mi sarei morso dieci volte la lingua prima di ingaggiare un nuovo duello con il prossimo tecnico viola, ma con Trapattoni il mio compito fu enormemente avvantaggiato. Entrai subito in sintonia con lui e questo feeling mi aiutò nell’unica volta che lo vidi veramente arrabbiato (e aveva ragione) per una sparata di Mario Ciuffi, che mai aveva digerito l’ingaggio dell’ex bianconero. In una puntata del Pentasport uno scatenato Ciuffi aveva più o meno detto che Trapattoni mandava in campo dei giocatori solo perché aveva degli interessi personali. Cioè, in pratica, prendeva soldi dai procuratori. Il Trap mi chiamò il giorno dopo e mi disse di avere già pronta la querela con risarcimento danni miliardario da chiedere a Ciuffi e devolvere in beneficenza. Gli spiegai che ci sarebbe andata di mezzo Radio Blu e che anch’io, come direttore responsabile, avrei dovuto pagare i danni. Rimase per qualche secondo a riflettere e si calmò un po’ quando gli assicurai che sarebbero arrivate le scuse personali di Ciuffi. Un’ora dopo Mario era allo stadio a parlare e scherzare con lui sulla Juve.
Come gestore di uomini Trapattoni è ancora il massimo, come tecnico è difficile da giudicare perché in questo campo sono pochissimi i giornalisti che possono davvero permettersi di esprimere pareri. Io, partendo dal presupposto che bisognerebbe almeno aver frequentato un corso di allenatori a Coverciano, preferisco astenermi. E, comunque, il ricordo del Trap fiorentino è tra i più piacevoli dei miei vent’anni di Fiorentina.
MICIDIALI
«Più boschi giri e più lupi trovi», questo disse il Trap a Batistuta, che voleva ancora una volta andarsene da Firenze. Per trattenere Edmundo si ricorse ad un patto scellerato con la società, un accordo per cui il geniale brasiliano avrebbe avuto il permesso di partecipare al Carnevale di Rio, e lì in pratica la Fiorentina perse lo scudetto. Per Rui Costa invece non ci fu bisogno di ricorrere a nessuna astuzia: il portoghese era ben felice di rimanere in viola e non pose nessuna condizione. Per tutto il girone di andata i tre dettero spettacolo, trascinando la Fiorentina al titolo di campione d’inverno, grazie anche alle quattro vittorie consecutive iniziali.
In verità i successi in fila avrebbero potuto essere cinque, se a Roma il Trap avesse dato retta al suo quasi infallibile istinto. Per sua stessa ammissione il tecnico, al momento della sostituzione di Edmundo (che mandò platealmente tutti a quel paese), Trapattoni aveva pensato di buttare dentro Firicano, salvo poi ripensarci per questioni extra campo. La domenica prima, infatti, Robbiati e Rui Costa si erano violentemente scontrati e così il Trap mandò in campo Anselmino, come se volesse rincuorarlo. Con Bati in possesso di palla e la Fiorentina in vantaggio, Sant’Anselmo da Lecco si smarcò solo davanti a Chimenti, ma il capitano fece finta di non vedere, preferendo tirare. Trapattoni a fine partita commentò: «con certi atteggiamenti infantili si perdono i campionati». Chissà a chi e cosa faceva riferimento…
BEAUTY E GEL
Guillermo Martinez Amor è stato il primo giocatore che abbia visto arrivare al campo di allenamento con il beauty in mano. Elegantissimo, attraversava il campo di Abbadia San Salvatore con l’aria distaccata dei grandi nobili spagnoli dell’ottocento e sembrava chiedersi: «ma io che ci faccio qui?». Dopo le sue prime prove, ce lo chiedemmo anche noi. Amor sembrava uno di quei fighetti che venivano a giocare nei nostri campi fangosi e che prima delle successive terrificanti mischie ci ammonivano con un frase sospetta: «ragazzi giochiamo pure, ma stiamo attenti. L’importante è non farsi male, mi raccomando». Ecco, se fosse venuto nella nostra squadra di ragazzi, non mi sarei stupito nel vederlo uscire a fine partita pulito come quando era entrato.
Nella stagione successiva il primato di Amor fu però seriamente insidiato da Mijatovic, che oltre al beauty (deve essere una fissazione di chi ha giocato in Spagna) poteva vantare i capelli più impomatati del campionato. Roba da far schiantare di invidia perfino Ugo Poggi. La signorilità di questi due gentiluomini è stata davvero squisita: mai una parola o uno scatto fuori posto, al bando ogni polemica col tecnico che non li faceva giocare per manifesta inferiorità atletica. Solo nel momento dell’addio hanno dimostrato entrambi una curiosa ed insospettabile forma di vitalità. Amor (tre miliardi netti all’anno) ha ingaggiato, perdendola, una durissima battaglia legale per dei premi promessi e non erogati. Mijatovic (quattro miliardi e mezzo netti a stagione) ha in pratica costretto la nuova Fiorentina a cambiare nome perché il giorno dopo il provvidenziale arrivo di Della Valle si è presentato (con una velocità sorprendente rispetto ai suoi movimenti nell’area di rigore avversaria) dall’imprenditore marchigiano per cercare invano di riscuotere quanto doveva ancora dargli Cecchi Gori. Ah, quando si dice la classe.
GODIAMO E RIGODIAMO
Sono i titoli di Stadio in quei fantastici mesi del 1998. Il 15 dicembre è la serata magica in cui crediamo davvero di poter vincere lo scudetto. Una Juve ormai in caduta libera viene battuta a Firenze per uno a zero, con una splendida rete di testa di Batistuta. Ho rivisto decine di volte l’azione del gol con l’audio ambientale dal campo, ad un certo punto si sente un grido: «allarga su Lulù!». Era il Trap dalla panchina che teleguidava Amoroso: palla sulla fascia per Oliveira, cross perfetto per Bati e Peruzzi infilato. Forse Amoroso avrebbe passato lo stesso il pallone sulla sinistra, chissà, ma intanto quella era la dimostrazione che a quasi sessanta anni Trapattoni “viveva” ancora come pochi la partita dalla panchina.
Poi ci rubano due punti a Perugia, dove Cesari (ancora lui!) fischia in pieno recupero un rigore che non c’era per fallo di mano di Amor, ma all’inizio del 1999 riusciamo ad ottenere quattro vittorie nelle prime cinque partite. Ormai non ci ferma più nessuno.
Aprile 1st, 2009 alle 17:24
Che notte, quella notte !!! Ancora lo vedo il Bati che stacca di testa ed insacca !!!!
Aprile 1st, 2009 alle 17:52
Quella sera ero allo stadio, ho visto Bati colpire di testa e poi più nulla! 😀 Quella sera è stata anche la mia serata di gloria perchè dopo l’azione del gol sono stato inquadrato da un cameraman che avevamo corrotto prestandogli i guanti che lui aveva imprudentemente dimenticato. La mia immagine è rimbalzata su tutti i tg sportivi ed è finita anche nella cassetta dei gol di Bati che io ovviamente ho in ben due copie! 😉
Aprile 1st, 2009 alle 18:03
che rabbia quell’anno! l’unica volta dal 1982 che ci ho creduto per davvero. Mi ricordo una gara difficilissima in casa contro il Cagliari, sempre sotto tutta la partita ma con la squadra che proprio non mollava e che ribaltò il risultato con una potenza e una mentalità vincente da grande squadra. Lì pensai che lo scudetto era nostro. Le mie speranze crollarono subito dopo l’infortunio a Bati contro il Milan. Peccato perchè chissà se e quando ricapiterà.
Aprile 1st, 2009 alle 20:08
Che ricordo il goal di Bati. Da pochi mesi arrivato a Londra me la sono vista in una pizzeria, 3 viola in un mare di bianconeri. Come d’incanto anche io mi trovai a schitarrare come un pazzo.
Aprile 1st, 2009 alle 23:03
e lì tutti a dare la colpa a Edmundo,quando invece lui era in accordo con Cecchi Gori per andare al carnevale.
sarebbe bastato non farne un dramma,lui andava come andò…saltava 2 al massimo 3 partite e tornava più forte di prima.
invece tutti a rimarcare questo fatto..a mettere zizzagna tra i big della squadra…risultato:tutti lo guardavano in cagnesco e lui non giocò più.addio speranze di vittoria!!!
come ora del resto…siamo nella posizione che ci compete,a lottare per la champions…tutti a criticare..a pensare a Pazzini…a Liverani..ecc ecc.
Firenze non cresce mai..
Aprile 1st, 2009 alle 23:15
Mamma mia i titoli di stadio,mi viene quasi da piange,col bati che smitraglia.
Il campionato purtroppo l’abbiamo perso in casa col milan,quando si è rotto bati.
Paolo da Siena te eri quello in maratona che saltellava insieme ad un altro ????? ahahah se sei tu mi ricordo perfettamente
Aprile 2nd, 2009 alle 00:01
me la ricordo ancora quella notte con la juve. Ero in parterre di fiesole vidi quella palla in aria che scendeva. Riuscii ad intravedere la zuccata di bati e poi più niente. Fu un delirio lo stadio era impazzito. Mi ritrovai al vetro portato dalla massa travolgente. Che serata. Chi non salta bianconere eh eh
Aprile 2nd, 2009 alle 01:41
Bei tempi quei tempi…
Aprile 2nd, 2009 alle 07:13
beh che ricordi. Sono qui a guardare un noiossimo programma su History channel, figlia e moglie dormono e io che cerco di dimenticare la crisi economica che ci ha colpito cosi duramente mi leggo il Guetta. Che malinconia !
Comunque mi hai fatto venire in mente un goal di Edmundo a due dalla fine contro l’Udinese. Pioveva ed oramai non credevo avremmo piu’ vinto. Gran goal e che bel giocatore sarebbe stato se c’avesse avuto un po’ di voglia. Mi ricordo anche d’averlo visto fare un incidente in via… non mi ricordo piu’ il nome … era vicino a pzza Alberti. Che fenomeno … in tutti i sensi.
Aprile 2nd, 2009 alle 08:16
caro california l’incidente lo fece con uno che guidava un apino che pur di nn contraddirlo gli si prostrò ai piedi…
ah il gol del bati…ricordo che avevo un dente provvisorio e al momento del gol lo persi in mezzo alla fiesole…300 mila lire di denti!!!ma in quella sera mi importava veramente una sexx…certo tornato a casa il giorno dopo mi autofustigai per la spesa dal dentista!
Aprile 2nd, 2009 alle 08:27
Che momenti…che bei ricordi…quanta euforia…
Campionato 98/99 terza giornata Milan-Fiorentina si gioca di sabato con la Viola a punteggio pieno, io prendo il treno da Firenze il venerdì e vado a Monaco all’oktoberfest, domenica torno a Firenze sperando di aver portato via un punto da Milano, alla stazione di S.M.Novella mi avvicino all’edicola, cerco la rosea e leggo un titolo a caratteri cubitali “BATIGOOOOL!” che gioia!
Aprile 2nd, 2009 alle 09:18
Quella sera me la ricordo benissimo. Ero a fare il soldato, serata durissima, lo spaccio era pieno di gobbi che ci infamavano, poi segno il Bati. Godo ancora se ci penso!!!!
Aprile 2nd, 2009 alle 09:21
nei miei ricordi trentennali della Viola i 2 anni del trap sono tra i + felici.. sicuramente gli 11 titolari 1998/1999 valevano il titolo.. peccato per la ciliegine ficini e esposito.. e che sfiga l’infortunio del bati..ma come antognoni 1981-1982 e 1983-1984.. quando conta ci si rompe sempre il fuoriclasse.. 3 anni su 30 al vertice e 3 infortuni (ps penso che la Viola 1983/1984 giocasse il calcio migliore…)
ps penso che nel 1998/1999 avremmo fatto anche una gran coppa uefa se l’ennesimo torto a salerno non ci avesse derubato.. che ne pensate???
Aprile 2nd, 2009 alle 09:44
Ecco,
son questi i commenti e i ricordi che più mi lasciano malinconico.
Purtroppo se non cambiamo marcia, certe emozioni non le rivivremo di certo.
Ma a volte, per cambiare marcia, tocca cambiare la macchina. Molte auto più della quinta non ce l’hanno….
Aprile 2nd, 2009 alle 10:04
Se penso che Trapattoni è stato quasi malmenato alla fine del campionato successivo, trattato come un povero rimbambito che non ci capiva nulla, come la disgrazia della Fiorentina, e poi ieri sera l’ho rivisto sulla panchina dell’Irlanda ancora più voglioso, convinto, grintoso, con un palmaresa sempre più ricco mentre nel frattempo noi siamo falliti e ora ci si crede chissà cosa, dato che lottiamo ‘solo’ per il quarto posto da 4 anni…..
Ognuno tiri le sue conclusioni.
PS: Berva, se ti può consolare, a me si ruppero gli occhiali mentre mi rotlavo sui gradoni della Fiesole, ma una gioia intensa come quella, calcisticamente parlando, resta indelebile.
Aprile 2nd, 2009 alle 10:32
Tanto per fare una precisazione a Marco…è vero che gli anni del trap sono state ricchi di buoni risultati..eppure c’erano tanti troppi lamenti anche quell’anno lì..un classico ritornello definibile come le solite caxxxte fiorentine!
mi ricordo ancora il coretto stupido “trapattoni ascolta gli amici torna a vende le lavatrici”
Aprile 2nd, 2009 alle 10:38
pelle d’oca e brividi…
Aprile 2nd, 2009 alle 10:52
Che tempi, quei tempi. Alla fine della stagione precedente, parlando con un amico dissi “sarebbe bello se arrivasse il Trap”: se avessi scommesso qualcosa, avrei vinto di sicuro. Il Trap, anche se ex giuventino, è comunque un Signor Allenatore, non molla mai. Eh, quel prim’anno fu memorabile: se non ci fossero stati gli scricchiolii che dici, caro David, probabilmente ci saremmo tolti parecchie soddisfazioni….
Aprile 2nd, 2009 alle 11:25
C’ero anch’io al Franchi quella notte, e solo a ripensarci provo ancora un’emozione forte, con il Bati che insaccò di testa e il tripudio dello stadio che a quei tempi era una vera bolgia!
A ripensare a quei tempi, a quei giocatori provo molta nostalgia e mi viene in mente una frase scritta su un volantino che circolava per Firenze i giorni dell’addio di Bati, che citava una celebre canzone di Modugno: “penso che un sogno così non ritorni mai più”
Aprile 2nd, 2009 alle 11:29
Ghebbe penso possa bastare il 3 a 2 a Gobbentus, i go di Semioli col Parma e la rovesciata di Osvaldo. Anche queste sono gioie pazzesche che non scroderò mai
Aprile 2nd, 2009 alle 11:40
mamma mia mi viene i bordoni…..
MAI COSI’ VICINI da quando vado allo stadio il lontano 1989…….
HO TRE FLASH di quella stagione
– lo stendardo in fiesole contro la Juve (-10!!!!!)
– Lo stadio in un silenzio glaciale con il bati a terra
– Edmundo che gioca a pallavolo sulla spiaggia mentre noi perdiamo a Udine…
DANNATA DANNATA DANNATA MALEDETTA SFORTUNA!!!!!!
forza viola
Aprile 2nd, 2009 alle 11:43
Mamma mia che emozioni!!!! Che spettacolo quella Fiorentina,secondo me la piu forte degli ultimi 25 anni…Edmundo era un fenomeno,peccato poi come andò a finire.,.cmq il problema non fu che Edmundo andò al carnevale( saltò SOLO UNA PARTITA)..il problema è che da quando tornò tutti gli fecero la guerra e lui smise di giocare.
Aprile 2nd, 2009 alle 12:03
Ci passai le ferie ad Abbadia,col bambino di 8 mesi vestito di Viola…tutti i giorni al campo a vedere l’allenamento…e quanti eravamo…!Siamo matti Noi Fiorentini!!!
Aprile 2nd, 2009 alle 12:14
Che uomini dal trap al Bati .
Credo che non rivedremo mai piu’ una squadra
cosi’.
p.s Facciano vedere agli uomini di Prandelli
quelle partite e vedrete come cambiano atteggiamento.
Aprile 2nd, 2009 alle 12:15
Dimenticavo:
LE NOSTRE ERANO VITTORIE PULITE
Aprile 2nd, 2009 alle 12:40
Oh Beppino anche io ero sotto le armi in quel periodo, mi ricordo ancora come fosse oggi quella sera del goal del Bati, ero ufficiale di picchetto e in guardiola stavo ascoltando la partita alla radio, sentivo che la viola attaccava ma non riusciva a segnare all’improvviso la rete e io, tutto bardato, che sono scappato sul piazzale ad esultare come un mattocon una coda pazzesca alla carraia che aspettava di entrare.
Che tempi maremma bona!
Aprile 2nd, 2009 alle 12:55
Caro CaneSciorto,
paragonare dei bei piazzamenti o l’unica partita importante vinta in 4 anni a una stagione che fino alla 20^ giornata ci vedeva primi a 5 punti dalla seconda sinceramente mi sembrerebbe come paragonare la Hunziker alla Zanicchi.
Aprile 2nd, 2009 alle 13:20
Non credo che la denigrazione di Mijatovic sia giusta. Quei soldini, che erano un anno circa di arretrati, gli spettavano, non importa come avesse (non) giocato, o chi glie li dovesse dare. Io, nei suoi panni, avrei agito ugualmente. E deploro anche, in un precedente post, la denigrazione psico-antropologica di Morfeo. Scavate nella memoria, forse qualcosa, e ben di più di Mijatovic, ha fatto per noi in campo.
RISPOSTA
O bravo!
Tientelo te Morfeo e vai ad infamare Della Valle perché non ha dato quanto spettava a Mijatovic, che ci ha costretto a cambiare nome.
Ora, mi raccomando, scaviamo tutti per vedere il buono che ha fatto Morfeo con la sua fascite plantare.
Ma ditemi voi che gente c’è nel mondo…
Aprile 2nd, 2009 alle 14:11
bravo cane sciorto…questi sono ricordi bellissimi e indimenticabili…ma nn ci dimentichiamo quelli recenti!!
perchè perchè…2 a 1 2 a 2 2 a 3!!!!!!!!!!!
Aprile 2nd, 2009 alle 15:17
inutile negarlo..in quegli anni si godeva come ricci ma se vi ricordate bene le checche isteriche c’erano anche a quei tempi ed erano forse più agguerrite di adesso. si salvava dalle critiche (e avrei voluto anche vedere..) il solo grandissimo batistuta che era ovviamente inattaccabile, ma tutti gli altri a turno, da toldo a rui e soprattutto al trap, si trovavano lo stesso nel centro delle critiche nonstante che quello, per due terzi, sia stato il campionato piu esaltante della viola degli ultimi trent’anni. col tempo si tende a ricordare solo le cose belle, ma la righini e il sandrelli imperversavano anche allora. comunque, è vero in quegli anni abbiamo avuto uno squadrone con dei giocatori da paura, ma solo due anni dopo, per le spese folli sostenute, ci siamo ritrovati a giocare in coppa italia in casa con l’aglianese a perdere tre a zero! ricordiamoci sempre da dove arriviamo prima di fare discorsi a bischero ora!
Aprile 2nd, 2009 alle 16:31
Ghebbe non ho paragonato le varie gioie anche perchè ognuna fa storia a sè. Però quando dici che le emozioni simili non le abbiamo provate ti stoppo subito e te ne ho citate un paio. almeno personalmente le emozioni dello spareggio col Perugia, del 2-3 con la Giuve, e della Champions a Torino non sono molto da meno, in comune hanno la stesso elemento: il pianto dopo l’esultanza rabbiosa, un pianto di gioia, di godimento, di rabbia per tutti i torti che abbiamo subito. Ogni emozione è tale anche se in modi differenti, però ritenere che ultimamente non le abbiamo avute è come bestemmiare issignore. Un saluto
Aprile 2nd, 2009 alle 16:54
Grande stagione, davvero incredibile, dopo quella, la migliore degli ultimi anni insieme alla 2005/2006.
Che ricordi, è da quando hai iniziato a scrivere “La mia voce in viola” che aspetto di leggere 98/99 e 99/00.
Non abbiamo vinto niente, però ci siamo tolti grandi soddisfazioni in quegli anni.
Aprile 2nd, 2009 alle 18:07
x Maicol Da Orentano
Si si ero proprio io e quell’altro è il mi cugino! Ero in parterre di maratona (mi pare si chiami così) proprio davanti al vetro, ma non ci sono più tornato perchè si vedeva da cani.
Aprile 2nd, 2009 alle 18:21
Ah ricordo anche la GRANDE COREOGRAFIA DELLE DUE CURVE TUTTE COLORATE!!
La Fiesole aveva scritto “1926:COMINCIA LA STORIA” e la Marione(all’epoca si chiamava cosi e io l’avrei anche lasciato quel nome) “1998:CONTINUA IL MITO”
GRANDI!GRANDI!GRANDI!
Aprile 2nd, 2009 alle 19:50
X Paolo da Siena
ahahahahh grande Paolo ! allora mi ricordo bene di voi due !avete fatto davvero il giro dei telegiornali…grandi ! Si comunque il parterre fa ribrezzo,c’andai una volta con la lazio ma non ci sono più tornato.
Aprile 2nd, 2009 alle 19:54
Tranquillo David..se qualcuno vuol fare un pò …come dire…di ” revisionismo ” sui fatti di Morfeo e Mijatovic…ne cerchi meriti e altro di questi due ex…beh , faccia pure.. prendila semplicemente come me e come la maggior parte di noi tifosi viola ( almeno spero ! )..cioè come un pesce d’aprile scritto in ritardo .. mettiamola così.
Speriamo solo che non si inizi con la beatificazione di Marco Rossi e Nuno Gomes..
RISPOSTA
Lo so che non mi dovrei arrabbiare, ma per me il fallimento è stata davvero l’unica volta con lo scudetto rubato a Cagliari (ma avevo vent’anni di meno) in cui ho dato al calcio un valore che andava al di là della professione e/o dello sport.
L’ho davvero sofferto fisicamente, tanto da non dormirci la notte e quindi è per me intollerabile sentire o leggere le stronzate (sì, le stronzate) su Morfeo.
Ciao,
David
Aprile 2nd, 2009 alle 20:25
Io invece mi ricordo che ero arrivato a Bahia (Brasile) da 2 giorni, la sera accendo la tv mi sintonizzo su rete globo x vedere il carnevale di rio in diretta tv e chi ti vedo ???? Edmundo!!! spesi 79$ di telefono per chiamare casa, svegliai i miei (in italia erano le 1.00 di notte) per chiedere che cavolo ci faceva Edmundo al carnevale! Giuro che non ci credevo! comunque sicuramente il piu’ talentuoso giocatore di calcio passato per Firenze e parlo di CLASSE non di cervello…
Aprile 2nd, 2009 alle 20:44
Hai ragione, caro Guetta. C’è strana gente al mondo, specie coloro i quali travisano o distorcono gli scritti altrui. Ho “infamato”, per usare il tuo gergo, Della Valle? Non mi pare proprio. Mijatovic era nel pieno diritto di agire a tutela dei propri interessi individuali. Ha perso? Peggio per lui. C’è poco da ironizzare su Morfeo. Lo scavo nella memoria sarebbe esercizio utile per chi ricorda solo la “fascite plantare” e che, magari, sino al novembre 2001 lo acclamava. Non tu, per carità, sì fiero ed eterno nemico del demoniaco lucano. Un po’ più di storicizzazione, suvvia…
RISPOSTA
Senti, uno che difende Morfeo non può essere tifoso della Fiorentina, quindi per favore piantiamola qui perchè credo che tu ci stia prendendo per i fondelli.
Per me è sempre stata una persona detestabile, punto e basta.
Aprile 2nd, 2009 alle 22:06
Mi fermo qui, va bene. La polemica è inutile, finirei per usare il tuo registro, dire che scrivi “stronzate”, mettere in dubbio che tu tifi viola. A te la metafisica, a me la storia: senza nessuna acredine
Aprile 2nd, 2009 alle 23:02
e qui veniamo alle emozioni vere, peccato per il triste epilogo…
p.s. bati- o’animal-rui unici!
Aprile 2nd, 2009 alle 23:10
Secondo me Morfeo è un grande calciatore e lo dimostrano le grandi squadre dove ha giocato (non solo Atalanta e Fiorentina ma soprattutto Milan e Inter). La storia della fascite plantare è stata solo montata dai giornalisti e lui non giocava perchè stava antipatico a troppi (nonostante fosse un ragazzo simpatico)…questo non è revisionimo, tutta Firenze e poi anche la carriera che ha fatto possono testimoniare che Domenico era uno a posto ed è stato solo una vittima.
So che adesso mi stai per ca**iare, ma io non potevo esimermi dal difendere uno dei calciatori e delle persone migliori che ci sono nel calcio.
Aprile 3rd, 2009 alle 00:25
Caro David,
la tua supponenza supera la mia.
Ma cosa pretendi, che tutti sappiano la verità fino in fondo su Morfeo? Il più delle cose le apprendiamo adesso dai tuoi scritti.
Molta gente non sa neanche la vera natura (umana) di Di Livio o di Batistuta, a tutt’oggi. Figurati di un signor nessuno come Morfeo.
Tra l’altro non sono state dette bestialità, perché Morfeo con Malesani fece una bellissima parte di campionato segnando 5 reti e facendo belle gare.
Che poi fosse detestabile, fosse un falso e fosse un poco di buono l’ho sempre saputo anch’io e dai tuoi scritti lo si evince ancora meglio, ma di certo con Malesani giocò diverse belle partite.
Aprile 3rd, 2009 alle 00:38
Ghebbe io leggo sempre volentieri i tuoi commenti che spesso sono ben scritti ed interessanti..
Però ultimamente non ti si regge… t’hai da ridire su tutto, ogni argomento è buono per ritirare fuori la solita zolfa.. s’è capito che ultimamente tu sei deluso e arrabbiato per vari motivi, però non perdi occasione per farlo notare.
Da uno come te ci si può aspettare un po’ più di equilibrio.. che dici?
Ciao!
Aprile 3rd, 2009 alle 08:03
Ciao Andrea,
ti ringrazio per quello che scrivi. Purtroppo è vero, sono più palloso del solito. Mi manca una bella vittoria, e più si avvicinano le partite con la Roma e col Milan e più le temo.
Speriamo di aver la sensazione sbagliata.
Ciao
Aprile 3rd, 2009 alle 13:00
Un consiglio da amico. Qualcuno qua dentro metta in cantina la sciarpa viola e prenda quella del Milan, o meglio ancora della meravigliosa maggica fallitamanessunolodice Roma di Spalletti.
Leggere di Morfeo, di Marco Rossi, di Nuno Gomes e poi dover sorbire anche delle giustificazioni per questa gentaglia è un indicatore di come siamo a Firenze.
Mai una gioia perchè mai contenti, mai orgogliosi di quello che abbiamo, allergici alla serietà, amanti delle balaustre e di chi vende fumo e ci manda in malora. Presuntuosi fino a diventare odiosi, ipercritici fino a diventare schizofrenici.
Mamma mia, siamo messi male, male davvero.
Aprile 4th, 2009 alle 10:30
OH FLOURGON RIPIGLIATI!!!
Morfeo è un … al pari di Marco Rossi!!! …e gli altri che misero in mora!
Maggio 20th, 2009 alle 17:19
David,perdonami se faccio il mio intervento su questo post che non c’entra niente con quello che voglio domandarti.Tu che sei amico di Daniele Balli sai per caso se vuole proseguire la sua carriera calcistica oppure ha deciso di ritirarsi?A febbraio era stato ingaggiato dal Pisa e dopo una settimana ha rescisso il contratto per non meglio specificati problemi familiari.Tu hai qualche informazione a proposito?
RISPOSTA
Sinceramente no, proverò ad informarmi, ciao
David