Il nuovo è sempre meglio del vecchio, almeno così sembra, perché è vero che siamo animali abitudinari, ma quanto ci piace l’idea di cambiare: macchina, lavoro, vacanze, magari fidanzata/o o moglie/marito, poi magari ci accorgiamo che era meglio prima, ma l’istinto è quello

E così è nel calcio, qualcuno però mi deve convincere di come, a parità di condizione fisica, un ottimo calciatore islandese di una squadra di bassa classifica sia meglio di un quasi titolare della Nazionale argentina Campione del Mondo e fresco vincitore della Coppa America

Hanno più o meno la stessa età, però uno è abituato a giocare con Messi e Lautaro, l’altro con Thorsteinsson e Willumsson, ma nonostante tutte queste oggettive considerazioni ormai è scattata la convinzione che Gudmundsson sia meglio di Nico, sulla base di cosa non si sa, ma la novità, appunto, eccita la fantasia viola, messa peraltro a dura prova dallo stagnante mercato estivo

Vediamo come andrà a finire