Il calcio perimetrale e noi fiorentini
Cosa sia il calcio perimetrale non lo ha capito nessuno, ma suonava così bene che tutti ce ne siamo un po’ invaghiti e lo abbiamo fatto nostro
Il calcio perimetrale del quasi fiorentino Spalletti, raccontato insieme a diverse altre affabulazioni linguistiche di alto profilo, assomiglia alle convergenze parallele di Aldo Moro di fine anni sessanta, anche quelle non significavano niente, ma avevano un bell’effetto
Nel vedere la più brutta Nazionale degli cinquant’anni, ho pensato alla nostra eccessiva bulimia linguistica e un po’ anche al bombardamento tattico a cui Italiano ha sottoposto la Fiorentina, specialmente nell’ultima stagione
Conosco un po’ Spalletti, mi ci sono scontrato qualche volta, e lo ammiro per come allena e anche per come sa sempre tenere la scena, con lui non ci si annoia mai, è uno dei nostri: le galline del Cioni, la testa battuta sul bancone della sala stampa, i polpastrelli di Hugo e molto altro ancora.
Ho però l’impressione che pensasse di allenare ancora una squadra di club e non la Nazionale, dove devi fare bene e in fretta, non sciorinare tutto il tuo sapere calcistico, lo sapevano benissimo Bearzot, Valcareggi e Lippi, molto pragmatici, e anche il massimo filosofo del pallone, Arrigo Sacchi, deve solo ringraziare il divino e detestato Baggio se non è finito a casa contro la Nigeria
Abbiamo visto una squadra penosa, che dava l’impressione di cercare mandare a memoria schemi frettolosamente provati in poche settimane, in cui la fantasia era bandita, un po’ come è accaduto spesso nell’ultima stagione viola: tieni le distanze, fai quella sovrapposizione, se parte tizio te devi essere pronto a fare la diagonale, insomma un bel calcio perimetrale
E credo che a tutto questo gigantesco equivoco abbia dato un discreto aiuto la nostra incontenibile incontinenza verbale: per una battuta noi fiorentini e toscani ci giochiamo le amicizie, ma il calcio è molto più semplice di quanto vogliano farci credere gli scienziati del pallone e il già citato Sacchi, se al posto di Tassotti, Baresi, Costacurta, Maldini, Donadoni, Gullit, Van Basten avesse avuto Dodo, Milenkovic, Quarta, Biraghi, Ikone, Barak e Nzola forse avrebbe vinto un po’ meno, anche con gli schemi più geniali del mondo
Giugno 30th, 2024 alle 08:09
Pezzo tutto da leggere ed approvare in toto.Meno seghe mentali,meno analisi psico-psichiatriche e più semplicità ,stiamo parlando di un gioco con molte variabili e non di matematica.
Come dice giustamente Guetta,chiamiamo Guardiola ,Ancelotti Klopp a Firenze ,e vediamo quanti scudetti riusciremmo a vincere anche con il totem stadio di proprietà.
Giugno 30th, 2024 alle 08:38
Uno che chiama un giocatore dopo 7 mesi di inattività per scommesse. Uno che chiama Di Lorenzo dopo una annata disastrosa, solo per fare 2 esempi, deve fare festa con la Nazionale. La Nazionale non è un club dove lavori sul lungo periodo e puoi permetterti voli pindarici.
Comunque per tutti quelli che si sentono italiani solo quando gioca l’Italia e non nel quotidiano questa umiliazione, perché di umiliazione si tratta, gli sta a pennello. Siamo fuori dall’Europa calcistica ma purtroppo non solo da quella calcistica.
Se si riparte in questo modo sarà la terza volta consecutiva che non andremo ai mondiali.
Giugno 30th, 2024 alle 08:53
Infatti. Per me l’allenatore conta poco, ci vogliono i giocatori. Dai d Allegri Nzola al posto di vlahovic. Poi si ride.
Giugno 30th, 2024 alle 09:29
…mah… la fiorentina a volte,dove non è arrivata con la tecnica ci è arrivata con la tigna e il sudore,questo a italiano non glielo possiamo negare.
in questi europei manco quella!!
Giugno 30th, 2024 alle 09:35
comunque almeno io non contesto spalletti come allenatore in sè,ma un ct non ha il lavoro quotidiano per mettere a punto i suoi dogmi,con i giocatori ci lavora qualche giorno ogni tanto,quindi non ha il tempo materiale per “trasformarli”,dovrebbe semplicemente cercare il meglio che c’è e farlo giocare al meglio come sa.
per esempio darmian,che non sarà pelè ma neanche un brocco,dalla parte opposta alla sua solita è sembrato proprio un pesce fuor d’acqua
Giugno 30th, 2024 alle 09:56
Mi piacerebbe che qualcuno avesse per una volta il coraggio di pescare anche dalla serie B.
Giugno 30th, 2024 alle 10:36
Aritanga con Italiano, ditemi cosa centra lui…
il problema sono i giocatori scarsi e demotivati e l’Italia ne è piena. Se la federazione poi impone determinaste convocazioni il mister può farci poco. Spalletti ha cercato di cavare i pochi ragni dai tantissimi buchi e non ci è riuscito. Credevo che riuscisse ad imporsi ai dirigenti, invece per la vil pecunia anche lui si è adattato.
Dopo 2 mondiali mancati ed un europeo disastroso, pensate che il problema sia il selezionatore? Beh, allora state freschi. Finché ci saranno questi personaggi a capo del calcio italiano che consentono ai soliti maneggioni affaristi di fare quello che vogliono ai danni di chi si fa il mazzo sul serio, il calcio partorirà questi “talenti” e ne porterà ai massimi livelli solo quelli che fanno comodo e non i migliori. Il mal voluto non è mai troppo.
Ieri ho goduto di un pomeriggio sportivo stupendo. La prima tappa del Tour che parte da Firenze. fa l’inchino al Viola Park, attraversa terre a me carissime ed arriva a Rimini, mi ha lasciato emozioni uniche. Vedere un ragazzo (Van De Broek) che parte in fuga a 200 (duecento) km dal traguardo, poi ad un certo punto aspetta il suo capitano Bardet che era nel frattempo scattato, per portarlo in solitaria all’arrivo è stato strepitoso. Il francese al suo ultimo tour della carriera ha dichiarato che voleva lasciare il segno e ce l’ha fatta subito, indossando la sua prima maglia gialla. Ammirare i primi piani del suo viso durante i momenti più duri della fuga ha fatto capire cosa significhi, volontà, determinazione, voglia di andare oltre, capacità di sconfiggere il caldo e la fatica. Mi sono francamente emozionato tanto che qualche mia lacrimuccia sia è mescolata ad i rivoli di sudore che colavano dal viso di Bardet.
Questo è sport, quello vero, autentico.
Poi ho visto la disfatta dell’Italia e mi sono emozionato di nuovo. Perché non è stata una disfatta in realtà ma la logica conseguenza di quello che il calcio italiano è riuscito a partorire in questi decenni. La sorpresa, il dato dissonante è stata l’impensabile vittoria degli europei precedenti, un mistero calcistico difficilmente spiegabile.
Prosit
Giugno 30th, 2024 alle 10:41
Mi dispiace per Spalletti, a me sta simpatico. In Italia mancano i campioni, non ci si può rammaricare più di tanto per qualcuno lasciato a casa e questo è indicativo. L”allenatore conta proprio perché quando non hai Gullit e Van Basten é solo con un buon allenatore che puoi provare a fare qualcosa di buono con quelli che hai. Vedi Gasperini. Credevo che avessero impostato la preparazione per le gare ad eliminazione e che il colpo di culo contro la Croazia avesse sei buoni effetti sulla squadra ma mi sbagliavo. Comunque qualche giocatore é sopravalutato:siamo sicuri che Retegui e Scamacca valgano tutti quei soldi?
Giugno 30th, 2024 alle 10:46
Il fallimento di Spalletti è solo l’ennesimo episodio del romanzo gattopardesco chiamato Calcio Italiano. Cambiare tutto (o paventare di doverlo fare) per non cambiare assolutamente nulla.
Il tiro al piccione é già partito contro tutto e tutti. Durerà una settimana, giusto il tempo di sfogare l’intelletto di grandi soluzioni e poi inizieranno le preparazioni dei club. E i club ritorneranno ad essere la prima attenzione, vengono prima della nazionale ricordiamolo, la nazionale oltre che espressione del movimento è espressione del volere dei club. E infatti i risultati da 15 anni a questa parte si vedono.
Non tutti gli allenatori possono fare i selezionatori, i cosiddetti commissari tecnici. Una nazionale non si allena per definizione, per tempistiche, per volontà dei club. Abbiamo la scuola di allenatori migliori al mondo, a detta di parecchi, ma salvo il miracolo di mancini e quello accennato di conte nel 2016 la federazione italiana sta sbagliando qualsiasi scelta sul Ct da prandelli in poi. Io non credo che Spalletti sia un Ct, non ha le qualità per farlo e dopo questo europeo disastroso dovrbbe essere chiaro.
Non ho idea di come andare avanti, è giusto esonerare Spalletti?? Nella fattispecie si, sono fin troppo evidente le sue colpe. Ma quando si parla di nazionale la prospettiva è nel lungo periodo. Come si fa portare avanti un progetto in questo modo?
Hai ragione David, il calcio italiano è fin troppo tattico ma il motivo principale è evidente. Dobbiamo compensare la quasi totale assenza di qualità, fantasia, estro, tecnica individuale che sono scomparse da 20 a questa parte. Come ha fatto conte che ebbe una nazionale se possibile ancora più scarsa, si cerca di conlfuire tutte le chances nel collettivo, nella forza del gruppo, negli automatismi tattici. Ma è tutto inutile quando poi sono i giocatori in campo a deludere, stanchi, scarichi, demotivati, oltre che scarsi. E qui si ritorna al discorso di prima, del rapporto tra nazionale e club di serie a, dei calendari sempre. Più folli che il calcio italiano non regge come gli altri paesi, del punto di rottura tra le Under italiane, i settori giovanili e il calcio vero e poi altre infinite problematiche.
Tutto cambia per non cambiare nulla
Giugno 30th, 2024 alle 10:48
Benefreghista:come farebbe uno che gioca a calcio ad essere demotivato giocando le finali degli europei con la propria nazionale, non mi riesce di immaginarlo..quando io ho giocato una semifinale di un torneo tra bar, la notte prima non ho dormito per l’emozione. E’impossibile, dai..
Giugno 30th, 2024 alle 10:53
Il declino del calcio italiano, soprattutto a livello dei singoli calciatori, ovviamente ha tante cause.
Io ne individuo almeno tre:
– l’attrattivita’ di altri sport come l’atletica, il nuoto, il tennis, dove ormai siamo una delle nazioni più forti del mondo. Ormai, il tenore di vita in Italia consente di iscrivere i figli a sport ‘costosi, per cui si indirizzano i figli in sport ed in ambienti più apparentemente sani e volti a sviluppare il corpo in modo più armonico. Mia moglie pretese e ci riuscì a togliere dal calcio mio figlio, pulcino di 9 anni, dopo aver sentito l’allenatore della squadra avversaria rimproverare in modo volgare i bambini della sua squadra.
– là qualità delle singole federazioni. Qui purtroppo le colpe della FIGC e delle leghe fono notevoli , per fare un esempio stanno allargando le fasce di età di alcune giovanili. Si perseguono gli interessi dei più forti, etc.
– società che non puntano su vivaio e giovani, per cui i nostri ragazzi maturano tardi, mentre le altre nazioni puntano a far giocare anche ad età inferiore ai 18 anni.
In un certo senso si dà corpo ad una battuta che scherzosamente mio nipote attribuiva a berlusconi: io alla tua età ero più grande di te.
I ragazzini avversari, a 23 anni hanno magari 6 anni di prima squadra in un campionato di primo livello. Il nostro giovane a 22 anni viene usato con il contagocce o mandato in serie inferiori a farsi le ossa.
David pur condividendo il tuo ragionamento, credo che Spalletti ed i ragazzi centrino poco con la decadenza della nazionale italiana, ma siano il frutto di scelte politiche calcistiche.
Un saluto.
Giugno 30th, 2024 alle 11:38
Non tifo più la Nazionale da tempo. Trovo immorale che gente che guadagna milioni pretenda per portare il vessillo della propria nazione (direi Patria, se non fosse troppo retorico) un premio aggiuntivo per il risultato economico.
Vero che oramai contano i procuratori, che uno straniero abbia un trisavolo con geni italiani, etc, ma la Nazionale dovrebbe essere, solo per esserci, un premio in termini d’ingaggio da parte della squadra di club.
La Nazionale diventa, quindi, una entità come qualsiasi club, in più con giocatori che durante l’anno li rendono odiosi. Neanche la bandiera, o la scritta sulle spalle della giacca di Armani,li accomuna al mio Paese, quello per cui mi commuovo quando ne sento l’inno.
Ovviamente la questione non è solo nostra, leggo che riguarda la Spagna, altro Paese dove i giocatori sono iper pagati.
Giugno 30th, 2024 alle 11:48
Il valore del calcio italiano é questo.Spalletti non c’entra.
Giugno 30th, 2024 alle 11:52
La Fiorentina, la stagione che è finita da poco, qualche partita è riuscita nel ribaltare il risultato.
Magari pareggiando nel 1°tempo. Per poi impegnarsi e vincere nel 2° tempo.
L’Italia di Spalletti, nemmeno quello!
Bella figura di…
Giugno 30th, 2024 alle 11:57
Abbiamo perso contro una Svizzera che ha schierato 4 giocatori offensivi Embolo, Rieder, Ndoye e Vargas che in una stagione tutti insieme hanno fatto 10 gol.
Se presentano un attacco come quello svizzero alla Fiorentina ci sarebbe una rivolta quando gli altri hanno in attacco Scamacca, Zaccagni e Chiesa, in panchina mr 30 milioni Retegui, Raspadori e a casa Orsolini e Politano.
Il Ct aveva il compito di scegliere una difesa e un centrocampo affidabile che sapeva almeno difendere.
Tanti proclami, tante belle parole ma tanta troppa confusione.
Ieri ha dato il massimo confermando il tragico Di Lorenzo, schierato fuori ruolo Darmian e tutto il centrocampo con Barella mezzala destra a sinistra, Cristante centrale mezzala sinistra, e il capolavoro Fagioli davanti alla difesa.
Per non parlare di Mancini che ha convocato per l’infortunio di Acerbi e Scalvini e preferito a Bongiorno.
Non abbiamo una squadra competitiva per vincere ma non possiamo non vedere palla contro la Svizzera dopo essere passati agli ottavi con un gol al 98 e avere sofferto con l’Albania e giocato 3 partite oscene con Spagna e Croazia.
Spalletti ha fallito come un Ventura e dimostrato di essere inferiore a tecnici come Mancini e Conte.
Giugno 30th, 2024 alle 12:04
Beh alzi la mano chi non ha rivisto la Fiorentina dell’ultimo Italiano in questa nazionale ….un moto di tenerezza tendente al pietismo attanaglia il tifoso che in novanta minuti spera di violare la porta avversaria sapendo con matematica certezza in cuor suo che ciò non avverrà mai se non per un caso fortuito o un incidente accorso all’avversario, ma mai cercato e trovato con la forza delle idee ……poi vedi l’Uruguay di Mr.Bielsa e capisci che il calcio è ben altra cosa e c’è ancora chi lo sa esprimere con semplicità,concretezza e quella verticalità intesa non solo come direzionalità impressa al pallone ma anche come termine di propensione collettiva a cercare e trovare il tesoro nascosto invece di girarci intorno,invece di circumnavigare l’area avversaria aspettando la fine della partita …..una volta gli allenatori nostrani erano richiesti in tutto il mondo ora sono solo un’immagine rifratta allo specchio dello stato in cui versa il calcio in patria …auguri a tutti e un po’ di Coppa America per riconciliarsi con il gioco del calcio magari buttando un occhio su qualche giovane prospetto che potrebbe far molto comodo alla nostra squadra …..si boooooooonaaaaaaaa!!!!
Giugno 30th, 2024 alle 12:18
Bravo David bella disamina tutto centrato. Bravo
Giugno 30th, 2024 alle 12:19
Ma dire molto semplicemente che la liberalizzazione degli stranieri ha ucciso le giovanili e tutto il campionato di serie A si può dire ?
Si può dire che non solo non hai un attaccante italiano ma che addirittura ti devi affidare agli ‘oriundi’ come Retegui si può dire ?
Che, insomma, per tutta una serie di motivi i giocatori italiani sono scarsi si.puo dire ?
Che in questo Europeo hanno segnato tte giocatori del Bologna si può dire ?
Che l’Italia non sa fare il Tiki taka e non sa (più) fare il contropiede si può dire ?
Che in Italia non c’è più un giocatore italiano che salti l’uomo si può dire ?
Che una volta dietro a Zoff c’erano minimo tre portieri che potevano prendere tranquillamente il suo posto (Bordon, Castellini, Terraneo, Galli) e ora dietro a Gigione non ce ne è uno che giochi nelle prime quattro del campionato?
Spalletti, poi, è un Mourinho di noantri: in sala stampa ti riempie di supercazzole che non ci capisci niente e sembra che abbia vinto anche quando ha perso. Il problema è che le dice anche ai giocatori……
Giugno 30th, 2024 alle 12:31
Non sono d’accordo con chi è convinto che l’allenatore conti da poco a nulla nei risultati conseguiti da una squadra….allenatore e giocatori sono un corpo unico che vive di continue osmosi mutualistiche tra i due componenti ….sono come due reagenti messi in provetta …dalla loro unione si può generare un’ esplosione nucleare o solo un’innocua quanto fastidiosa cureggia che si dissolve in aria in pochi istanti…questioni di alchimie,empatie tra chi deve generare idee e chi le deve applicare in campo …..questo senza nulla togliere,nello specifico,a Spalletti che a parer mio resta un buon allenatore ma che ahimè non è proprio un tardigrado del calcio ……
Giugno 30th, 2024 alle 13:37
Dici bene David: la fantasia e l’estro sono stati volutamente distrutti da questo calcio più parlato che giocato.
Ieri l’Italia sembrava la Fiorentina delle partite più noiose, sbadiglianti e inutili, però senza Bonaventura e Nico che potevano inventare sempre qualcosa anche nelle prestazioni più inguardabili.
Ora spero che salti anche Spalletti, ma bisognerebbe buttare giù tutti i sepolcri imbiancati dei massimi dirigenti.
Rifondare, si era già detto dopo Ventura e dopo Montella, ma temo che niente cambierà ai massimi livelli.
Eppure basterebbero tre-quattro regole per ricominciare:
– Le squadre Primavera si fermano ai 17 anni, dopo o esordisci in prima squadra o ti cerchi un altro lavoro;
– Massimo di quattro stranieri in campo per partita, compresi i cinque cambi permessi;
– Abolizione della figura del procuratore.
– Campagna acquisti/cessioni che termina il giorno prima della prima di campionato.
– Tetto agli stipendi: non si possono guadagnare milioni di euro ed uscire agli ottavi di finale nel campionato europeo e non qualificarsi ai Mondiali dal 2014, dove peraltro uscimmo nei gironi.
Giugno 30th, 2024 alle 13:55
Giusto David, sembrava la Fiorentina, lunghe fasi di possesso e non si fa goal nemmeno con le mani.
Peccato.
Ora tutti concentrati sul vero campionato, l’unico che conta: sua maestà il mercato.
Giugno 30th, 2024 alle 16:14
C’è un motivo troppo evidente per mandare immediatamente via, a calci nel sedere, Spalletti.
Il calcio certamente non è matematica, ma agonismo certamente sì.
Si può sbagliare tatticamente una partita, si può perdere per un clamoroso errore tecnico momentaneo anche del migliore in campo.
Si può perdere perfino per una cantonata di un arbitro non corretta dal VAR.
E’ tutto possibile e giustificabile per una partita di calcio.
Ma c’è una cosa che assolutamente non trova giustificazione e che ieri è stata clamorosamente decisiva: a quei livelli non si può scendere in campo con una squadra letteralmente morta, non so se per questioni strettamente atletiche (forma fisica) o psicologiche (approccio mentale); o per entrambe le cose messe insieme.
Vale a dire esattamente l’ABC di un selezionatore nazionale e del suo staff, incapace di rendersi conto (e nelle partite precedenti c’erano stati molti segnali premonitori) che la squadra fosse assolutamente molle, al rallentatore, sostanzialmente non in campo. né con i muscoli, né con la testa.
E questo non è proprio tollerabile.
Giugno 30th, 2024 alle 17:21
Spalletti, un allenatore mediocre dai tempi di Empoli, logorroico e presuntuoso, basta cedere cosa ha combinato a Roma. non mi meraviglia la figura cacina della Nazionale, mi ha meravigliato lo scudetto a Napoli. da dove ha pensato bene di darsela a gambe…
poi un allenatore che allena la Nazionale non si può basare sui Figli perché i figli sono spesso una grande delusione. Non avevamo né Totti né del Piero ma portare Fagioli che non giocava da settembre…
spero tanto che si rimetta gli stivali e torni a zappare in quel di Certaldo
Giugno 30th, 2024 alle 18:04
C’era un tempo in cui la federazione, guidata saggiamente, aveva i propri selezionatori e non si affidava agli allenatori del giro della serie A.
Era una sorta di catena gerarchica, dalle nazionali Under…..fino all’unger 21…..Nazionale Maggiore.
I selezionatori crescevano e facevano esperienza negli anni, studiando e scalando le gerarchie, rimanendo sempre nel club Italia, con la maglia azzurra indosso. Un vero e proprio clan di cui ricordo i vari Bearzot, Vicini, Maldini e anche Di Biagio era in quella scia….
Erano gli anni, quelli che ricordo tali, dei mondiali in Argentina, In Spagna, in Italia, anni nei quali il selezionatore era un mestiere diverso dall’allenatore e la nazionale italiana aveva una linearità di competitività stabile, tra le prime al mondo.
Oggi si da la colpa alla poca qualità dei giocatori e del calcio italiano in genere, dimenticando che negli ultimi anni siamo sempre entrati tra le prime 4 di ogni competizione europea, vincendo qualcosa e andando spesso in finale.
Quindi significa che gli allenatori sono validi e lo sono anche i calciatori.
Dunque?….qual’è il vero problema?
Faccio una domanda da profano in materia:
Non è che giocando a 20 squadre+Coppa Italia+coppe europee+super-coppa, si stia giocando troppo e i giocatori arrivano a fine stagione bolliti?
Ho visto Calafiori, bello fresco e pimpante rispetto a De Marco Bastoni e Di Lorenzo (mai visto così scadente), veramente di un altro livello.
Sarà mica un caso che ha giocato 10/12 partite meno dei colleghi?
Giugno 30th, 2024 alle 18:29
A chi parla della convocazione di Fagioli: avete ragione!
Ma anche io quando Bearzot convocò dopo la lunga squalifica Paolo Rossi per il Mondiale di Spagna pensai la stessa cosa, e non solo per lo scarso allenamento, che non era il problema da quanto poi abbiamo potuto vedere.
Però lo convocò. Io (in numerosa compagnia) un po’ borbottai.
Ma sapete come è andata e tutte le paturnie sono state dimenticate.
Il problema visto in quella ottica è che Rossi si trasmutò in Pablito e Fagioli non poteva diventare Bohnen…
Giugno 30th, 2024 alle 19:17
Copio e incollo Fabrizio Roncone dal Corriere della Sera
Sentite, è un po’ complicata da scrivere.
Ma è una sensazione precisa. Questa: visti dal vivo, qui, adesso, sul prato dell’Olympiastadion, mentre indugiano prima di uscire, e si danno pacche, e si soffiano frasi tenendo la mano sulla bocca, osservati attentamente, ecco, gli azzurri paiono come sollevati.
Ma andiamo subito al nocciolo: Luciano
Spalletti ha colpe? Sì, certo, per forza. Va bene: quali? Bisogna spiegarla così: il cittì ha un’alta considerazione di sé, e la merita (o meritava, obietterà qualcuno). Comunque: quando arriva alla guida della Nazionale si accorge di avere a disposizione un materiale umano a dir poco modesto. Non ha giocatori di rango internazionale (a parte Donnarumma). Non ha uomini di personalità ed esperienza. Non ha fantasisti. Non ha centravanti.
MEME SVIZZERA ITALIA
MEME SVIZZERA ITALIA
Deve scegliere tra quel pochissimo che offre il nostro campionato. Però invece di immaginare una squadra che giochi un calcio semplice, accessibile, dignitoso, decide che la strada migliore sia quella di metterci del suo. Cioè, più o meno, pensa: questi ragazzi li miglioro con le mie visioni. Non è presunzione: è Spalletti. Walter Sabatini, amandolo, sostiene che è un «dirimpettaio della follia».
Perché il calcio di Spalletti è sempre stato un meraviglioso miscuglio di puro genio tattico e di pignoleria prossima all’ossessione. Così, arrivati in Germania, lui ha cominciato a spiegarci il suo «calcio perimetrale», che poi doveva diventare «relazionale». Noi cronisti, francamente, ci abbiamo capito poco. Il guaio, enorme, è che non l’hanno capito nemmeno i suoi calciatori (per insegnare certi schemi occorrono esercitazioni quotidiane, e mesi di sedute psicologiche).
La partita contro l’Albania è stato un colossale equivoco. La Spagna, poi, ci ha preso a pallate. Con la Croazia soffriamo fino al minuto 98’, quando entra Zaccagni, che la butta dentro. Zaccagni, a quel punto, viene descritto in qualche titolo generoso come un incrocio tra Bruno Conti e Claudio Sala: ma è Zaccagni. Spalletti, contro gli svizzeri, gli preferisce addirittura El Shaarawy, che nella Roma fa la riserva. Cambiando, di nuovo, formazione e schemi. Stavolta dovrebbe essere un 4-3-3 piuttosto scolastico, però fatichiamo in modo spaventoso.
Chiudiamo, sotto di un gol, forse il peggior primo tempo mai giocato dagli azzurri negli ultimi cinquanta anni. Sono quasi solo appunti della memoria. È tutto talmente brutto che resta impresso. Di Lorenzo, imbarazzante. Scamacca, irritante. Loro hanno questo Xhaka, che è un ottimo regista: ma sembra Schiaffino, tra Barella (male male) e Fagioli. Che gioca al posto di Jorginho. Diciamo che, vedendolo in azione, resta piuttosto incomprensibile il motivo per cui sia stato convocato, nonostante avesse ancora addosso il tanfo di una squalifica, e non giocasse da sette mesi.
Ma siamo al pettegolezzo.
La verità è che i nostri,anche per tutta la ripresa, faticano in modo oscuro, quasi irrazionale, sbagliando raddoppi, diagonali, in uscita perdiamo palloni assurdi e allora s’intuisce che non solo hanno un problema di autostima (comprensibile, dopo che hai visto da vicino gente tipo Rodri, Yamal, Modric), ma che sono come confusi, stanchi di testa. Il ritiro blindato imposto da Spalletti — e qui, probabilmente, c’è un altro suo grave errore di valutazione — li ha precipitati in una condizione di pura claustrofobia.
L’arbitro che fischia la fine li porta fuori da un incubo. I loro sguardi sollevati, di cui parlavo all’inizio del pezzo, si spiegano così.
Certo, poi resta tanto ancora da spiegare.
Dov’è il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina? Che pensa di questo disastro, di questa nostra crisi abissale? Lo sa, presidente, che adesso è purtroppo anche legittimo farsi assalire dal dubbio che a Londra, tre anni fa, vincemmo solo per una generosa botta di benevolenza — chiamiamola così — del destino? Ma Gravina non parla. L’hanno visto andare via con il ministro per lo Sport, Andrea Abodi. Pure Spalletti ora va verso il pullman.
Gli azzurri sono già bordo. Con le cuffie alle orecchie e i loro nécessaire pieni di oli giapponesi e cremine antirughe. Solo una cosa, ragazzi: in vacanza — quando sarete alle Maldive e a Porto Cervo — ripensateci. E un po’ di vergogna, comunque, provatela.
Giugno 30th, 2024 alle 19:43
Nel calcio i limiti tecnici possono essere mascherati dalla “garra”: se a questa subentrano supponenza e presunzione, unite da una scarsa condizione fisica, si può perdere, non solo da una squadra non eccelsa come la Svizzera, ma anche dalla Macedonia del Nord.
In Italia ora non ci sono campioni del calcio (tranne – forse – il portiere) e quindi si può perdere da tutti, avendo l’allenatore l’attenuante che in Italia può scegliere solo fra il 36;2% dei giocatori dalla serie A. Ma era lo stesso anche per Ventura, che fu messo in croce dalla critica sportiva.
Io comunque, da tifoso viola “provinciale”, dormo lo stesso.
Giugno 30th, 2024 alle 22:09
manca il talento, fondamentalmente. Piccole nazionali che non hanno un briciolo della nostra storia calcistica hanno oggi giocatori con più qualità di molti dei nostri.
Poi si gioca troppo. 18 squadre sarebbero già tante. Avanzerebbe tempo per stage e partite di preparazione. Ma vaglielo a spiegare a Dazn, cui mancherebbe la scusa per aumentare ancora i prezzi o ai giornaloni del nord che vivono come una scocciatura le pause per la nazionale, tranne poi lamentarsi platealmente e ipocritamente al momento dell’ennesima umiliazione.
Gli allenatori citati, da Bearzot a Lippi, campavano con un blocco di giocatori di una delle tre strisciate di riferimento, quella che al momento se la passava meglio. Le strisciate di riferimento sono sempre lì, più arroganti, ciniche e indebitate che mai, ma i blocchi sono spariti, dato che sono più farcite di stranieri di un hamburger ipercalorico del mc donald. Si arriva al paradosso che la più titolata e prestigiosa delle tre sorelle non fornisce più alcun elemento alla squadra nazionale italiana. Semplicemente perchè di italiani,in quella squadra,non ve ne sono.
Infine Spalletti. Lo considero un ottimo allenatore di club ma un cattivo selezionatore. Mi stava anche umanamente simpatico, ma la convocazione del signor Fagioli lo ha fatto scadere di brutto nella mia stima, e credo in quella di tanti altri.
Le sue conferenze stampa sono simpatiche quando si vince, e allora lo chiamano addirittura filosofo. Quando invece si perde, le sue masturbazioni cerebrali (cito Bertoli)lo fanno definire un pirla che straparla e che ha perfino l’ardire di perculare qualche giornalista di passaggio.
Comunque sia, la vedo gravina.
Giugno 30th, 2024 alle 23:30
@SHINTA:
-Arriviamo in fondo alle competizioni europee con squadre imbottite di stranieri.
-I campionati a 20 squadre, le coppe nazionali e le coppe europee le hanno anche all’estero.
Giugno 30th, 2024 alle 23:31
@Sleepy, Fagioli è diventato uccelletto.
Luglio 1st, 2024 alle 00:09
Ricordo bene l’ultima volta in cui ci rimasi male per la nazionale, sono passati 24 anni era il 2000, quel golden goal della francia, da quel giorno uno scemare sempre di più, non mi interessa la nazionale “quasi” sono più felice se perde.
Poi vedo La Russa…
Poveri noi.
Luglio 1st, 2024 alle 07:16
Ringraziamenti a Spalletti per averci risparmiato le sfilate di popolo ai Fori Imperiali della eroica Nazionale Italica.Soprattutto per averci risparmiato i fiati di tromba/etta dei cantori governativi.A casa…..
Luglio 1st, 2024 alle 07:41
Adesso tu che fai tanta ironia mi dici nome e cognome…al di là che non si è più all’asilo, al di là delle prestazioni ignobili e che ad essere offesa doveva sentirsi la Panda, che è macchina che se ben guidata almeno il suo lo fa, la domanda che suona come vaga minaccia di collocamento nel libro nero delle ritorsioni contro la stampa l’avrà imparata in Toscana o da certi ambienti napoletani? Spalletti non sa perdere, ci era già cascato a Milano con il giornalista Stoppini e oggi come allora rifacciamogli la stessa domanda: Spalla chi ha fatto palo?
Luglio 1st, 2024 alle 08:09
Ma tu non hai avuto la sensazione che a Spalletti non fregasse assolutamente niente di quello che era appena capitato.
L’intervista post partita è stata disarmante. Fiumi di parole e sottintesi detti senza passione, senza dispiacere.
La squadra era messa in campo a caso, con giocatori fuori ruolo, o gente ripescata dalle sue esperienze personali palesemente fuori forma o bollita.
Saremmo probabilmente usciti con l’Inghilterra se avesse fatto scelte diverse, ma diamine, così la poteva allenare un tifoso della domenica.
Luglio 1st, 2024 alle 09:00
Già i primi segnali si erano avuti nel 2006: pur con l’ultima squadra di campioni veri (Totti, Del Piero, Gilardino, Toni, Cannavaro, Buffon…..) vincemmo il mondiale giocando da far pena.
Cannavaro insuperabile e qualcuno là davanti un gol l’avrebbe fatto…
Non a caso, il primo mondiale dal quale non uscì un protagonista assoluto (alla Paolo Rossi, Gary Lineker per intendersi….) ma fu tutta una gran marmellata dalla quale uscimmo – chissà come – vincitori.
Non a caso, la successiva nazionale di Lippi fu un fallimento come furono un fallimento tutte le nazioni successive ad eccetto dell’Europeo di Mancini, anche quello vinto chissà come….
Ma siamo in Italia: quando si vince, si festeggia e non ci si mette a lavorare per eliminare dei problemi già evidenti nonostante le vittorie.
Quando si perde (perchè ad esempio, non si gioca più un mondiale da dieci anni…..), tutti a piangere e battersi il petto…
A proposito di allenatori: Spalletti non è poi tanto diverso da Mancini.
Mancini, vinto l’Europeo, se ne andò dalla sera alla mattina per i soldi arabi, Spalletti – vinto lo scudetto – se n’è andato dichiarando di aver bisogno di una pausa di riflessione salvo poi accettare la nazionale dopo due mesi…
Bella gente, sì…..
Luglio 1st, 2024 alle 09:22
ma si gioca troppo dove? in Italia si gioca come e anche meno rispetto ad altre nazioni come per esempio l’Inghilterra. Dicevano in tv che il capitano della svizzera Xhaka. (gran bel giocatore) che gioca in Germania nel Leverkusen, ha disputato 64 partite quest’anno. ma di che si ragiona? noi abbiamo giocatori scarsi, il problema è solo questo.
Comunque c’è gente qui che mette la politica dappertutto, ma non vi stancate mai? c’è gente tipo Dario che ormai fa il tifo solo per le nazionali italiane dove c’è qualche atleta di colore tanto per dar contro (a sproposito tra l’altro) a Vannacci. ma rilassatevi, che tanto i politici che sono in Italia non contano niente, il monda va come vuole andare perchè decidono in altre sedi, questo tifo calcistico per la politica è ridicolo e deprimente. Se proprio non potete fare a meno, iscrivetevi ad un blog dove parlano di politica e lasciateci in pace. grazie.
Luglio 1st, 2024 alle 10:04
David, ma sai che anche a me è venuto di fare il parallelismo tra la Fiorentina e l’Italia? La nostra finale di Conference è stretta parente di questo ignobile ottavo di finale giocato dalla nazionale.
Concordo su tutto ciò che hai scritto.
Aggiungo che il calcio sarebbe anche molto semplice da gestire in un mondo sportivo perfetto: non ottieni risultati? A casa. Invece guida tecnica e federale rimarranno al loro posto.
Bhè, almeno su questo la Fiorentina si è differenziata, visto che l’allenatore è stato cambiato. Speriamo solo che non sia una decisione peggiorativa. Perché nella capacità di peggiorare non siamo secondi a nessuno.
Luglio 1st, 2024 alle 10:16
Sinceramente l’Italia corre poco. Siamo arrivati sempre secondi sulle palle e ci hanno mangiato d un punto di vista atletico come già successo con la Croazia e con la Spagna (nei confronti della quale esiste anche un concreto gap tecnico). Diciamo che siamo arrivati fuori forma e fuori condizione e non l’abbiamo trovata in tempo. Non è una novità. Europei e Mondiali sono competizioni molto brevi e in genere vince chi ha la fortuna di arrivare o trovare la migliore condizione di più giocatori possibili contemporaneamente. Il mister di turno c’entra poco e si sa che per cercare di aiutare la squadra, sarà costretto in queste occasioni, a fare cambiamenti sempre più “fantasiosi”. Spalletti non è sfuggito alla regola. Ditemi però se avete visto in campo un giocatore ai livelli visti in campionato. Di Lorenzo, de marco, Darmian non li scambierei mai con Biragone nostro e meno che mai con kayodone nostro. Scamacca è sembrato un paracarro ampiamente inferiore a Cabral o perfino Boateng. Retegui vale un terzo di Beltran. Fagioli che è? Visto agli Europei è da bassa serie B. Alla fine stringi stringi per la Fiorentina andrebbe bene Donnarumma e issato. Il resto è sembrata fritturaccia. Quando è così, quando la debacle è così generalizzata, vuol dire che c’è stato un grosso problema di forma e per esperienza quella della condizione in queste competizioni brevi è anche questione di culo…basterebbe ricordare gli europei vinti dalla Danimarca senza preparazione, o dalla Grecia o i gironi qualificatorio dell’ Italia nel mondiale del 1982.
Poi va detto che da anni abbiamo poco talento, nasce poco talento in Italia. Anche l’europeo vinto nel 2021 è stato vinto più col fisico e la determinazione (ricordarsi di Vialli e dell’ esempio di coraggio che dava) che con la qualità.
Luglio 1st, 2024 alle 10:27
Caro David, intervengo raramente nel blog e lo frequento più da lettore. Tuttavia, sfruttare il totale fallimento di Spalletti per criticare ancora una volta Italiano mi sembra intellettualmente poco corretto. Italiano avrà fatto un gioco perimetrale come dici tu ma ha fatto già tanto con il parco giocatori che aveva a disposizione. Spalletti ha vinto un campionato perché aveva una squadra più forte della Viola. Punto.
Un europeo o un mondiale, e su questo punto, concordo con te, sono ben altra cosa rispetto ad torneo nazionale per cui serve un’altra gestione sia dei giocatori e del gioco. Ma lascia perdere Italiano che, qui in questo contesto, è come il cavolo a merenda.
La cosa vergognosa, a mio avviso, sono invece le mancate dimissioni di Spalletti e Gravina. Se si fosse dimesso Spalletti, avrebbe dovuto fare altrettanto anche Gravina. Entrambi, fin dove possono, difendono le proprie posizioni di potere con le unghie e con i denti anche a costo di apparire ridicoli. Ecco qui ci starebbe bene un parallelo con la Viola … ma mi mi fermo
Luglio 1st, 2024 alle 10:45
A mio parere questo intervento del direttore Guetta sconta un livello di semplificazione eccessivo, che mi auguro sia frutto dello scoramento post gara e non del suo pensiero.
Al netto del fatto che ne esce malissimo Aldo Moro, che a prescindere dalle ns idee personali non puà essere derubricato quale “uomo del nulla”, si rendono necessarie alcune precisazioni.
Il calcio che il nostro direttore dileggia è la base di qualsiasi espressione calcistica attuale. Guetta fa passare un concetto secondo cui con il calcio predicato da Spalletti si perde, o meglio, ci si perde.
La realtà ci dice altro: la Spagna che ci ha massacrato ha praticato e come il calcio perimetrale. Per permettere ai suoi solisti il tanto famigerato 1 contro 1, che poi 1 contro 1 non è, al fine di isolare gli uomini si sfruttano proprio le situazioni di cui al calcio perimetrale. Distanze, diagonali, coperture e tempi sono fondamentali per arrivare al buon esito delle azioni. Posso avere anche i migliori calciatori ma fuori da un sistema faticano a fare la differenza. E infatti quattro anni Mbappe all’europeo non segnò manco un goal.
PRGMATISMO:
Bearzot e Lippi, che Guetta cita come esempi di pragmtismo, hanno scontato pure loro pesanti fallimenti.
Nel girone di qualificazione ad Euro 84, Bearzot arrivò quarto il che signifca che la nostra nazionale non si sarebbe qualificata nemmeno in caso di fase finale aperta a 48 squadre (altro che le 24 di oggi che son già troppe).
Lippi, nel 2010 non ha vinto una gara contro Paraguay, N. Zelanda e Slovacchia eppure giocavano De Rossi, Pirlo, Gila, Chielini, Cannavaro…
GIOCATORI DI QUALITA’:
E arriviamo ai giocatori di qualita: da 48 ore non faccio altro che sentire citare Bonucci e Chielllini…
Ma vogliamo dirlo ad alta voce che, con Bonucci e Chiellini, per due volte non ci siamo qualificati alla fase finale del campionato del mondo?
Nelle competizioni brevi contano tanti fattori, anche a livello di alchimia.
La Francia nel 2021 è uscita agli ottavi contro la Svizzera nonostante possa contare sui giocatori più forti e nessuno si è sognato di mettere in discussione il CT.
La Spagna che ci ha distrutto è uscita dal mondiale contro il Marocco. La Germania dei talenti viene da un mondiale pessimo ed un europeo disastroso.
Tre anni fa abbiamo vinto l’Europero ma “abbiamo vinto due garae ai rigori”… e dimentichiamo che la nazionale di Mancini per oltre due anni non ha perso una gara giocando spesso bene.
Poi, però, esaltiamo l’Argentina campione del mondo che ne ha vinte anch’essa tante ai rigori e ha pure perso con Arabia Saudita.
BAGGIO-SACCHI
Personalmente riengo Baggio uno dei più grandi calciatori visti in Italia, probabilmente il migliore nel dribbling fronte alla porta e il più essenziale nella conclusine a rete, di sicuro impressionante nelle accelerazioni palla al piede.
Il racconto (onesto) del mondiale 94, tuttavia, dice qualcosa in più rispetto al riferimento del direttore.
Baggio gioca una gara pessima contro l’Eire, e una penosa contro il Messico.
In mezzo una partita contro la Norvegia in cui Sacchi lo toglie perchè, a detta del CT con 40 gradi, un uomo in meno e 70 minuti da giocare, era dovuto.
Contro i norevgesi, seppur in 10 per settanta minuti, L’Italia gioca una gran partita.
Arriviamo agli ottavi dopo aver, come detto, mal figurato contro il Messico. In Italia partono le polemiche e si chiede a Sacchi di toglierlo dall’11 titolare (possiedo ancora i ritagli dei giornali).
I primi 89 minuti contro la Nigeria sono ancor peggio che con il Messico e il grande Pizzul in telecronaca (mai successo nelle storia della rai) se ne esce con la frase “anche oggi Roberto non ne ha azzeccata una” e al momento del cambio di Signori “Tutti noi auspicavamo Zola in campo ma non al posto di Signori” sottendendo che doveva uscire Roby. E Pizzul in quel momento rappresenta la maggior parte degli Italiani.
Personalmente sono sempre aperto al confronto ma chi smentisce la ricostruzione di cui sopra non è onesto.
Nessuna altro allenatore avrebbe lasciato in campo Roberto che alla fine segna un goal alla Baggio ma la giocata decisiva (grazie anche ad un rimpallo) la pone in essere Mussi che lo libera al tiro (come Calafiori con Zaccagni) dopo di che Baggio è un fuoricalsse e Mussi un mediocare.
Poi le cose cambiano e, contro la Spagna, Roby segna dopo aver sbagliato il controllo (segno che l’alchimia è cambiata). Successivamente assistiamo ad uno show contro la Bulgaria sia di abggio che della squadra a riprova che quando il sistema funziona anche i fuoriclasse ne traggono giovamento.
E Sacchi che forse (sottolineo forse) si preclude una finale mondiale per fare giocare un calciatore che non sta in piedi.
Ma se siamo arrivatial l’89 con la Nigeria lo dobbiamo anche alla gara contro la Norvegia.
Questo per dire che a calcio si gioca in 11 e che la palla a Baggio arriva proprio al termine della classica azione sacchiana (andate avederla è l’ABC del calcio di Sacchi) con l’esterno alto che lascia la fascia al terzino e la seconda punta servita a centro area. Poi, lui è Baggio e trova l’angolo ma dire che da solo ha salvato Sacchi non è corretto.
Perchè, lo ribadisco, quella è la più classica azione del calcio che vuole Sacchi. E qualsiasi altro mister avrebbe tolto Roberto che, nell’occasione, calcia di prima da fuoriclasse con il suo modo quasi amorevole di rapportarsi alla palla. Si perchè se Mancini accarezzava la sfera e Totti tendeva a proteggerla, Baggio pareva quasi curarla e ripulirla.
Sacchi potrà anche non piacere ma un grande come Baggio l’apice in carriera l’ha toccato con lui.
GIOCATORI
DA ultimo chiedo scusa a tutti gi amici del blog perchè mi accingo ripetere un concetto di cui ho già scritto spesso, forse troppo.
Quando si scrive che Sacchi è stato fatto grande dai calciatori si scrive un’eresia.
Sacchi cambia il calcio nel suo primo anno al Milan quando Riijkaard non c’è e Van Basten non gioca.
8/11 sono gli stessi dell’anno prima che, con Liedholm, non proprio un signor nessuno, sono finiti sesti a distanza siderale dalle prime.
Le novità sono Gullit (determinante), Colombo (scambiato con Manzo e fu l’Udinese a dare conguaglio!!!) ed Ancelotti.
Prendetevi le carriere di Evani, Filippo Galli, Tassotti e Colombo prima e dopo l’incontro con Sacchi E Traetene le conseguenze. Sono amico di uno di loro e mi racconta che tra Sacchi e gli altri mister avuti (alcuni famosi) ci fosse un abisso.
Ma ragioniamo sul grande Baresi, diciottenne scudettato un decennio prima.
L’anno prima dell’arrivo di Sacchi, il grande Bearzot non lo convoca nemmeno tra i 22 in Messico, preferendolgi Righetti. Avete capito? Righetti…
Ancelotti era uscito dai radar azzurri da due anni e Donadoni veniva da una stagione pessima con i milanisti che lo chiamavano Bluff.
Tre grandissimi non c’è dubbio ma le loro carriere prima e dopo Sacchi sono completamente differenti…
E mi fermo qui perchè sennò mi infamate troppo.
Semolificare le cose non aiuta nessuno di noi a migliorarci.
Ora so che prenderò critiche ma prima vi lascio con una frase di dacia Maraini
“Per chi crede nel confronto, la cosa che allarma è la semplificazione”
Luglio 1st, 2024 alle 11:33
Ammetto,
questi europei ho tifato contro l’Italia… e se contro la Spagna comq forse dentro di me ero di nascosto per l’italia, contro la Svizzera ho quasi esultato al gol.
L’ultima volta che mi successe ero al Franchi, per Italia Messico… post Baggio.
Una squadra vergognosa, una squadra senza valori non può che fare codeste figure.
Convocare Fagioli è stato il clou di una gestione scandalosa, sia come esempio da dare ai giovani (ma se la Salis va in Europa oramai è sdoganato tutto) sia che non esiste convocare uno che ha 3 partie in un anno nelle gambe.
Se analizziamo la pochezza della rosa, non capisco come non pensare ad un esito differente, anzi meritavamo di uscire nel girone:
Di Lorenzo (che ha fatto cacare tutto l’anno), Jorginho sempre riconvocato giocatore finito da un pezzo, il panchinaro della Juve Cambiaso, Darmian ovvero un manovale del calcio, Di Marco che fa il pari con Darmian, in attacco un italoargentino che 2 anni fa manco sapeva dove stava l’Italia, che ha fatto 7 gol in campionato e non stoppa un pallone… Pellegrini infamato degli stessi romanisti… e la chicca finale El Sharawi… che se lo vedessimo in Viola strapperemmo l’abbonamento.
A questi aggiungiamo i vari Cristante, Raspadori e Frattesi che fenomeni non sono mai stati… rimangoni i portieri, Barella, Calafiori, Buongiorno e Zaccagni (ed uno Scamacca che gioca solo quando vede Viola)
UNA POCHEZZA TECNICA IMBARAZZANTE
A questo aggiungiamo un Gravinia che si è aumentato lo stipendio 5 volte… una federazione che non dico cosa sia per non essere denunciato, i poteri forti e i procuratori che decidono il 50% delle convocazioni…. ditemi voi come cazzo si fa a tifare Italia???
Onestamente speravo nel 5-0 per gli elvetici, in modo da sperare di far saltare il banco…banco che tanto non salta nemmeno dopo questa figura di merda…
Allora per me potete andare tutti a quel paese, c’è solo la Fiorentina!!!
Imparate dal tennis, dopo anni ed anni di anonimato hanno cambiato alle basi…e…
Vdz
Luglio 1st, 2024 alle 12:32
Se ti legge IG diventa un tuo sponsor Platinum!!
Scherzi a parte, il parallelismo gioco Italia / gioco Fiorentina è venuto anche a me.
Con in più aggravante per l’Italia e’ che gli azzurri non facevano neanche lo sterile possesso palla della Viola (non solo di Italiano, anche quella di Montella faceva così…).
Per chi ha visto il calcio anni 80-90-inizio evo, è dura adattarsi.
Il giuoco del calcio è diventato di una noia mortale ed anche le squadre e gli interpreti migliori saltano l’uomo con estrema sporadicità. Io sogno Bertoni tutte le sere ed il gol che fece alla Juve in contropiede saltando Caricola…
Luglio 1st, 2024 alle 13:21
Mi son fermato ad un bar a prendere caffe’ e sigari.
Su un tavolo c’era la gazzetta dello sport.
L’ho sfogliata… ebbene. Non c’era un solo articoluccio sulla Fiorentina.
E pensare che fino ad ora da pagina
35-40 qualcosa scrivevano.
Questa cosa non mi duole, mi preoccupa.
Stiamo scivolando nel baratro della nullita’.
Non vedo l’ora di andare in vacanza al mare per parlare con i miei quarantennali vicini di ombrellone per verificare in giro per l’Italia cosa stiamo rappresentando.
Ho amici del nord Italia che parlano sempre della Viola con gran rispetto e simpatia.
Fermo restando che per me la Viola va avanti a tutto, ma comincio a sentire odor di bruciato.
E pensare che nei secoli addietro noi insegnavano calcio mentre gli altri ancora compavano mungendo pecore, mucche e dormivano nelle caverne.
Luglio 1st, 2024 alle 13:46
Noi insegnavamo calcio,scusa ma dove,quando?Boh …
Luglio 1st, 2024 alle 14:14
FRANZ@
hai demolito il mio ultimo appiglio……
Luglio 1st, 2024 alle 16:49
@ Immonda Bestia (35): da un giornale di Cairo cosa ti aspetti?
E, comunque, diciamocelo: preferirei ci fosse un solo articolo riepilogativo degli acquisti (quelli veri) fatti a luglio piuttosto che leggere nomi lanciati a caso solo per fare un piacere a certi procuratori.
Luglio 1st, 2024 alle 19:36
@Alessio: Standing ovation!
@Shinta: Scusa… 🙂
Luglio 2nd, 2024 alle 10:36
Finchè nelle scuole calcio invece di insegnare la tecnica, insegnare a trattare la palla, si preferirà selezionare degli Ironman i risultati a livello di nazionale saranno sempre peggio.
Luglio 2nd, 2024 alle 10:59
Comunque la faccia triste di Buffon, insopportabile da sempre me lo ricordo quando al Parma vinse la coppa Italia contro di noi, mi dà sempre tanta gioia.
Luglio 2nd, 2024 alle 14:28
Pochezza tecnica (Darmian, Di Lorenzo, Cristante, Pellegrini, Mancini, Frattesi, El Shaarawi, Retegui) ok, condizione fisica imbarazzante (Dimarco, Barella, Chiesa) ok, raccomandati (Fagioli) ok, deliri meteorologici (Spalletti) ok, ma è giocare senza orgoglio e dignità che è inaccettabile. Perché se Gravina fosse una persona seria, subito dopo la fine della partita con la Svizzera sarebbe sceso nello spogliatoio e a Scamacca avrebbe detto: “Allora, se ti piace rivestirti di tatuaggi che sembri coperto di sciolta fai pure, ma fatteli bastare perché la maglia della Nazionale te non la metti più!”
Luglio 2nd, 2024 alle 16:52
tutto giusto…ma Spalletti non lo considero uno dei “nostri”. Sarà pure toscano, di Certaldo, ma lui la Fiorentina l’ha sempre trattata con sufficienza, spesso snobbandola anche professionalmente, spesso dandoci dei maleducati -come quando in faccia al tifoso in tribuna e facendoci la lezioncina di come si sta al mondo- dai famosi polpastrelli di Vitor Hugo dove fu sgradevole e poco oggettivo nel riconoscere che quel rigore era una porcata. Un pò di umiltà depurativa per il profeta di Certaldo e qualche supercazzola in meno forse non farebbero male.