Non basta dire basta
Questa è una grande occasione per fare qualcosa di concreto per provare a frenare la continuazione millenaria di una situazione insopportabile
Alla guida del Governo e del maggiore partito di opposizione ci sono due donne: che dimentichino la loro appartenenza politica e costruiscano qualcosa di concreto che freni il vergognoso elenco di chi è morto per mano di un uomo
Poi però è soprattutto un problema “culturale”, anche se diffido sempre di questa parola, di per sé nobile, ma che mi pare sia diventata una macedonia con dentro un po’ di tutto
Sentenze allucinanti, donne invitate a vestirsi in un certo modo per non provocare gli istinti maschili più bassi (definirli animaleschi è un’offesa per gli animali), il giustificazionismo diffuso dei genitori verso il pupo di casa, l’idea folle ma così diffusa che una fidanzata, una moglie sia qualcosa di tuo, un possesso e non una persona libera di scegliere sempre quello che vuole.
Libera anche di dire di no all’ultimo secondo ad un rapporto su cui ha cambiato idea, libera di non avere rapporti coniugali, libera di essere libera
E io mi sono stufato di dire basta, ma al tempo stesso mi faccio un bell’esame di coscienza e ripenso alle tante volte in cui sono finito e ho partecipato a contesti “culturali” in cui la donna è sempre un gradino sotto
Dunque, sono anch’io colpevole. e allora è venuto il momento di confessare che il mondo del giornalismo è estremamente maschilista e anche dei più triti, molto di più ad esempio di quello bancario, che pure conosco bene
Se una giornalista di bella presenza fa carriera “è perché gliel’ha data al direttore”, le vallette o le aiutanti di “feroci conduttori di trasmissioni false” devono essere scosciate almeno fino all’inguine e con una scollatura “da brividi”, altrimenti il maschio davanti al televisore non segue con attenzione, cioè non si “attizza”
E poi le battute a doppio senso, cioè ad un senso unico, in cui si pensa di essere spiritosi e si è solo dei poveri idioti
Ebbene sì, ho partecipato anch’io a questa fiera dell’orrore, che è il brodo primordiale in cui prospera una precisa idea della della donna, anzi della femmina sempre complementare, meglio ancora se compiacente, al Re della Foresta
Proverò a cambiare, nei comportamenti e nella testa, speriamo che lo facciate anche voi, anche se ho molte poche speranze
Novembre 19th, 2023 alle 10:22
Grazie david,cominciare a dirlo è già un primo passo
Novembre 19th, 2023 alle 11:02
tutto giusto david
ma se si cominciasse anche con la certezza della pena?
se ti danno 30 anni, anche se pesi 200 kg te ne rimani in gabbia
purtroppo noi siamo troppo civili, ma per certa gente ci vorrebbe l’evirazione
Novembre 19th, 2023 alle 11:38
E’ una situazione insopportabile. In una coppia nessuno è di proprietà dell’altro, soprattutto il più debole o fragile dei due. Esiste un rapporto di convivenza e condivisione VOLONTARIO, quando questa volontà sparisce anche da parte di uno solo, si deve prendere atto del cambiamento ed accettarlo. Si può provare a ricucire e riparare ma se lo strappo è troppo evidente, non c’è niente da fare. Accettare la situazione e voltare pagina. E’ molto difficile, lo so, è dolorosissimo ma questa è la vita.
Purtroppo ci sarà sempre una percentuale di persone, quasi totalmente maschi, che non riescono ad accettare tutto questo in modo così radicale che la conseguenza scontata è quello che assistiamo continuamente.
Il problema è che impedire queste tragedie è complicato perché anche se ci sono dei forti segnali, intervenire sulle “intenzioni” non è banale. Come, quando, per quanto?
Secondo me possiamo solo informare e formare fin dalle elementari, adottare un più efficace sistema di ordini restrittivi, come prevenzione reprimere duramente i colpevoli di qualsiasi atto contro la compagna.
Non sono d’accordo però con l’accumunare la mentalità bestiale di possedere il proprio compagno con l’indulgere in battute, pensieri maligni, doppi sensi, “unici”. Questo è tutto un altro ambito, universo. La battuta può essere antipatica ma non ha niente a che vedere con la violenza familiare.
Non esageriamo, altrimenti questo dominio assoluto del “politically correct” ucciderà ogni pensiero umano, oltre che sua espressione. Anche perché chi decide cosa va bene e cosa no?
Piuttosto, che sia la donna stessa a rifiutare determinate situazioni, contesti, in cui il suo ruolo viene svalutato e deriso. Ad esempio, perché ci sono ancora concorsi di bellezza? Perché molte ragazze provano a diventare La miss di turno? Che inizino a dire basta anche loro. Nessuna candidata a fare la velina, o letterina, o cose del genere. Perché avere ancora le quote rosa? Perché ancora la donna si ritiene così inferiore? La donna lotti per la donna, voti per la donna, promuova la donna. Non aspetti che sia l’uomo a farlo, perché così non otterrà mai niente.
Cirano
Novembre 19th, 2023 alle 12:52
Bisogna amare le donne solo per il fatto che in quanto donne sono le nostre Stelle Polari.
Bisogna imparare a rispettarle perche’ sono esseri dolcissimi, intelligenti, sognatrici ma concrete.
Un uomo con una donna accanto diviene un uomo migliore.
Vorrei sapere cosa sta accadendo in questo mondo dove ormai troppi son maschi vili, despoti, traditori, che non vedono piu’ oltre il loro naso.
E tralascio le altre civilta’ straniere, le altre religioni, gli altri usi e costumi di cui non mi permetto analisi e/o critiche.
E sopratutto, riroviamo la gioia di amare una donna per tutta la vita.
Invecchiare mano nella mano, nel rispetto, nel sentimento, nella solidarieta, nella gioia di essere un unico insieme di menti e cuori.
Grazie donne, grazie di esistere.
Novembre 19th, 2023 alle 14:09
Certo con la retorica che la donna “rende l”uomo migliore”si va semre nel peggior maschilismo.In questo contesto subculturale,la donna è e rimane,comunque,sempre complementare all’omino di turno,quasi come se la sua missione fosse sempre quella di essere, o Stella Polare o dannazione dell’uomo.Cmq sempre in posizione subordinata all’uomo,come se non potesse vivere di luce propria,sbattendosene i maroni degli uomini,ometti, omuncoli.Chi continua ad assegnare ruoli precostituiti alle donne è,ne più ne meno,un triste maschilista da educare al rispetto.
Novembre 19th, 2023 alle 14:33
Non credo che possa essere la politica a fare qualcosa.
Non credo neppure possa farlo il cambio di culturale.
Se hai dentro di te i cromosomi dell’assassino, quando si rivelano non sarà una legge o un costume sociale adottato a rintuzzare l’istinto primordiale.
Continuiamo a perderci in chiacchiere inutili su questo argomento, quando l’unica soluzione in caso di mancata efficacia della fase di prevenzione, diventa la protezione.
La donna deve essere capace di proteggersi e non sentirsi vittima predestinata dell’altrui violenza.
Quando incontra il MALE sotto mentite vesti di un ex (o di chiunque altro), deve poter contare su se stessa, come unica soluzione, ma soprattutto deve avere coscienza di poterlo fare e saperlo fare.
Viviamo in un mondo in cui il MALE è all’ordine del giorno e da sempre veste quasi sempre gli abiti dell’essere umano chiamato uomo.
Insegnate alle vostre donne a prevenire e poi insegnate loro a difendersi quando la prevenzione non basta più.
Meglio un eccesso di violenza a propria imputazione che i fiori sulla tomba e le lacrime del cielo.
Novembre 19th, 2023 alle 15:10
Ad ogni fatto di questo tipo, sempre i soliti discorsi che non portano a niente. Per casi come questo è necessaria la pena di morte che non dovrebbe essere indolore.se si continua a pensare che merde come quel ragazzo vadano recuperate, siamo complici. Basta col buonismo.
Novembre 19th, 2023 alle 15:31
22 anni, giovani studenti di ingegneria.
Nel 2023 un ragazzo vive un rapporto sentimentale fino a odiare e premeditare un omicidio di una coetanea colpevole di averlo lasciato, di laurearsi e preparare una festa.
Oltre alla violenza verso le donne bisogna riflettere sulla fragilità dei giovani e come in troppi vivono stati di depressione.
Ora silenzio e rispetto per le 2 famiglie che stanno vivendo un dolore enorme.
Novembre 19th, 2023 alle 16:15
@big: …mah…non mi sembra che siano solo giovani.
mi pare anzi che siano di ogni nazionalità,ceto ed età,e questo è molto preoccupante,perchè non puoi neanche dare la “colpa” a qualcosa di preciso,è un fenomeno purtroppo trasversale
Novembre 19th, 2023 alle 16:46
Posso immaginarti dentro l’alba, ogni mattina: il sole che emerge ogni giorno è un nuovo inizio, noi possiamo immaginare questo nuovo inizio e renderlo bellissimo…
Posso, sì: posso fare alla maniera di Guccini, “..pensare che come allora mi ascolti, che come allora sorridi..”
Non avevi sbagliato niente. Eri Albachiara di Vasco, e quante, quante volte ho letto questa storia: sono dieci anni, di già…
Sono dieci anni dalla pubblicazione del libro di Serena Dandini “Ferite a morte”. Mi colpì quella copertina, un volto di pin-up anni cinquanta con la bocca coperta, tappata da un fiore: come a dire sei un soprammobile, una fioriera al massimo nel mezzo del salotto, stai lì che ti chiamo alla bisogna.
Non lo comprai. Anni dopo uscì una ristampa, mia figlia tornò e lo vidi sulla sua scrivania.
La curiosità tornò: storie, ambienti diversi, contesti diversi, ma…..
Ma il copione, quel copione sempre uguale, il finale già scritto, non c’è scampo: già dal primo schiaffo sai già che è inesorabile, inevitabile, chi prima chi dopo ed infine arriva.
Non ho potuto finirlo. Non ho potuto sopportare cosa mi diceva. Ero l’alcolizzato che si alza e se ne va dall’incontro serale degli A. Anonimi “perché non stanno parlando di me, io ‘scelgo’ di bere, io mi controllo…”
Io so.
Io so la merda qui nel mio profondo, la conosco, è lì, mi fa scattare, infuriare, alzare la voce con gli occhi strabuzzanti, e per un attimo in quell’attimo mi vedo come da fuori, non sono io, ma SONO io!!
Sì, è la parte strisciante in me, e come si suol dire, chi striscia non inciampa…
E so che è proprio dell’uomo, di ogni uomo. Di ogni uomo.
E tu non avevi sbagliato niente, la tua commissione di Esame era lì che aspettava il tuo arrivo, il tuo arrivo puntuale alla fine del tuo cerchio, il tuo trionfo che cambia definitivamente il paesaggio, il tuo che diventa ciò che eri destinata ad essere: mondiale, nientedimeno che questo; il suo… cosa? Non lo sapeva neanche lui, ma sapeva che il tempo delle illusioni e dei discorsi monchi era finito, come la loro storia acerba.
Quarant’anni fa in California, cerca su google, Dominique Dunne, giovanissima di belle speranze, molto belle. E’ proprio un film dell’orrore. Ma è solo un nome e cognome, come tantissimi, come tantissime altre.
Uno a caso Michela Noli, scendo un attimo mi dice l’ultima cosa e torno in casa… l’ultima cosa per tutti e due…
Nella mia mente malata in questa settimana di inutile attesa mi sono immaginato il Mostro di Firenze ai giorni nostri: nel ’74 dilaniava i corpi di due giovani sani e belli e spensierati; oggi che sò, magari arrivava(no) e riusciva(no) a salvare una povera vittima da un mostro forse peggiore…
Fantasie malate, appunto. Malate anche di impotenza, stanchezza, solitudine di un padre, un padre la cui figlia, stavolta, oddìo salvami, ha stessa identica età dei protagonisti dell’ultima replica.
Ti seguono, ti telefonano (di continuo e dovunque), ti minacciano, ti sfregiano, nei modi più meschini e invalidanti: non sei Niente. Sei Arredo.
Braccialetto Elettronico? Ah, Sì!!
Un T.I.R. che trasporta merci su strada nel 2023 è seguito passo passo, metro metro, da quando parte a quando arriva; ti dicono dove hai superato i limiti, velocità, percorrenza, riposo, tutto, dove hai pisciato, Porco Giuda, e quanta ne hai fatta e secondo come ti fanno anco le analisi!!
La chiamate galera?? E’ Trasporto Europeo!
Chiedo umilmente, ma adesso, veramente, di trasferire queste conoscenze agli organi preposti: costui minaccia? Costui Segue ed importuna? GPS, subito; di un tipo non eludibile e non distaccabile dalla sua persona a più di dieci (10) metri. La privacy se la mette dove dico io.
P.S. Al momento risulta che è stato catturato vivo: ringrazio Dio. Prego ogni notte da qui fino a quando campa, se non muoio prima io, che lo guardino a vista, 24h7gg, e ogni dì lo interroghino, lo custodiscano, rinnovino in lui la coscienza di sé, che sappia che ormai è l’ultima cosa rimasta su questa terra che possa dare un senso ad una storia che proprio un senso non ce l’ha.
Vedo la mia meschinità ogni volta che tu e chi ti precede appari alla mia mente. Una mente indolente, ahimé. Io campo e tu soccombi.
Davvero da sedarci tutti e ucciderci nel sonno e reimpostarci neonati con le banche del seme.
Davvero da nuclearizzarci…..
Novembre 19th, 2023 alle 17:05
Quando discuto di Fiorentina non sempre sono d’accordo sui concetti , le interpretazioni e le risoluzioni tecniche di Shintaiwaza e qualche volta mi sono ritrovato anche in piccole scaramucce.
Oggi invece leggo il suo commento al numero “6” e oltre a compiacermi devo dire che approvo e condivido dalla prima alla ultima parola su un argomento delicato e di grande attualità . Grande equilibrio e altrettanto buon senso!
Ormai il Guetta nei suoi spunti oggetto dei nostri interventi , non si diletta solo di sport e svaria ad ampio raggio su argomenti di attualità che caratterizzano la vita d’oggi.
Mentre nello sport le sue interpretazioni sono frutto di gesta tecniche e quindi di valenza quasi matematica , quelle su argomenti di ampio raggio non possono esprimere certezze assolute e secondo me dovrebbero avere una maggiore veste cronacale.
La mia non è una critica , solo una constatazione sull’evoluzione letteraria del nostro capo blog.
Novembre 19th, 2023 alle 18:30
Non è detto che essere donna voglia dire per forza avere la sensibilità di fare qualcosa a favore delle donne.
Si deve imparare ad amare e a rispettare un altro essere umano rispettando le sue scelte, i suoi sogni, le sue aspettative.
Rispetto non vuol dire idolatrare la donna “perché rende l’uomo migliore” ma vuol dire considerare la propria compagna o ex compagna di vita come un essere umano con tutti i pregi e i difetti di un essere umano, vuol dire rispettare le sue scelte e vuol dire anche imparare ad accettare un rifiuto senza per questo sentirsi meno “uomo” o smarrito.
Tristezza infinita.
Novembre 19th, 2023 alle 18:57
Sono completamente d’accordo con il 5. Sembra a leggere qualche commento sopra, ( non me ne voglia)che la donna sia un dono un regalo da trattare bene come quando per Natale hanno speso tanto per regalarti il “balocco”più caro. Va rispettato ci devi giocare con garbo e guai se lo sciupi. È anche vero che millenni di patriarcato hanno insegnato questo e uscirne non è semplice. Come in Berlinguer ti voglio bene….pole la donna permettisi di pareggiare con l’omo? No! La donna la donna la donna ….o l’omo?
Novembre 19th, 2023 alle 20:10
Mi pare da quasi nessuna parte si parli del vero problema (il rapporto diabolico possessore/vittima viene subito dopo) e cioè che i pazzi per legge non esistono più.
Poi parliamo dell’educazione nelle scuole, di leggi diverse, di quello che volete. Ma i pazzi esistono e non vengono più curati.
Novembre 19th, 2023 alle 22:27
MAU@
grazie !
PS- i nostri sulla Viola, pareri tra amici, scambiati a’i’bar d’i Guetta!
Novembre 20th, 2023 alle 02:36
Ho letto l’intervista sul Corriere del padre del ragazzo (anche quella è una famiglia distrutta) che a un certo punto dice: “Non riusciamo a capire come possa aver fatto una cosa così un ragazzo a cui abbiamo cercato di dare tutto quello che potevamo dare”. Forse uno (non il solo) dei problemi è proprio questo. Dare tutto a un bambino prima, ad un adolescente poi, perché? Sarà che io appartengo ad una generazione che è stata cresciuta avendo ben chiara la differenza tra il necessario e il superfluo. E il superfluo c’era ogni tanto. Era una concessione, un premio, ed era atteso e apprezzato. Ho preso la patente a 20 anni quando mi ero messo da parte i soldi per pagarmela. La prima auto, una 500 usata, a 23 anni dopo che avevo cominciato a lavorare. Eppure il necessario i miei me lo hanno sempre dato, ed era vivere dignitosamente e farmi studiare, fino alla laurea, con tanti sacrifici. Io questo lo capivo, e apprezzavo il loro sforzo. Ma ho fatto, per me, anche parecchie rinunce. Le rinunce fanno parte della vita, perché non si può avere tutto ciò che si desidera. Da adolescente avrei tanto desiderato una Vespa, ma dovevo accontentarmi della bicicletta. La pizza e il cinema con gli amici non erano possibili tutte le settimane. Si deve imparare a saper rinunciare alle cose che non si possono avere. Nelle ossessioni di alcune menti, come quella del ragazzo, anche una ragazza può diventare una “cosa” da avere. Oggi il superfluo è diventato necessario, se un ragazzo non ha e non fa quello che hanno e fanno tutti si sente un diverso. La rinuncia, il sacrificio, non sono contemplati. E questo, David, è anche un fatto culturale, di educazione.
Novembre 20th, 2023 alle 08:30
Occorre però vedere le cose nella prospettiva più scientifica possibile. Altrimenti ci facciamo condizionare dalla demagogia imperante.
Dati sugli omicidi in Italia nel 2021 (ho questi disponibili):
1- abbiamo il tasso più basso di tutta Europa sia come totale di omicidi (maschi e femmine) sia come totale di femminicidi;
2- sono stati ammazzati 184 maschi e 119 femmine;
3- delle 119 vittime femmine, 24 sono state uccise da stranieri, pari al 20% delle vittime femminili- ricordo che gli stranieri in Italia rappresentano l’8% della popolazione italiana;
4- nessuna donna straniera è stata uccisa da un assassino/a italiana;
5- gli omicidi in famiglia sono 139 di cui 39 maschi(!) e 100 femmine;
6- di queste 100 femmine 58 sono state uccise dal partner o dall’ex.
Esiste un problema che è sempre esistito ed era pure molto peggiore nel passato nostro. E’ un problema molto più comune in tutto il mondo che non legato alla nostra particolare “cultura” dato che in buona parte del pianeta c’è chi è ancora convinto che le femmine siano inferiori ai maschi e non hanno gli stessi diritti. Scritto questo, che è fondamentale per inquadrare il problema e dargli il giusto peso (cioè, parliamoci chiaro, di fronte a quante vittime muoiono sulle strade annualmente o a quanti palestinesi/ebrei sono stati sterminati nell’ultimo mese, è irrisorio), occorre guardare soprattutto al lato degli assassini più che dal lato delle vittime. Dal lato delle vittime vengono uccisi più maschi che femmine. E’ dal lato degli assassini che immagino ma non ho i dati, che la maggior parte sono maschi. A voi l’elenco dei motivi ma l’immaturità psichica probabilmente, oltre ad essere un motivo marginale, è trasversale ai due sessi.
Novembre 20th, 2023 alle 08:48
16 Protagora
Hai ragione il non saper accettare un rifiuto può essere uno dei motivi che scatena la violenza. Purtroppo ci sono ancora tante persone che non accettano che la donna segua le sue aspirazioni i suoi desideri al di fuori di un rapporto. Purtroppo è un problema diffuso infatti i femminicidi sono perpetrati da uomini di tutte le età. La donna è cambiata sta cambiando e l’uomo no (per fortuna tanti si è accettano e collaborano con la propria donna).
Novembre 20th, 2023 alle 09:18
@nedo,io spero di aver capito male quello che intendi dire,altrimenti perdonami se te lo dico,ma sei completamente fuori di testa.
Cosa c’entrano gli incidenti stradali o la guerra in palestina con i femminicidi? Qui si parla di uomini che VOLONTARIAMENTE decidono che quella non è una persona,ma un oggetto di sua proprietà e VOLONTARIAMENTE ne fanno quello che gli pare,anche toglierle la vita.
Fosse anche successo una volta sola,sarebbe una volta di troppo
Novembre 20th, 2023 alle 09:21
nedo, le statistiche vanno bene per i gol fatti, i gol subiti, il possesso palla, i passaggi sbagliati e quelli fatti bene. non vanno bene per i morti ammazzati, specialmente per casi come quello di Giulia che non conta 1, non si può quantificare il valore della sua vita spezzata da un cretino. il brutto di queste vicende è che dopo che sono successe si sentono fare migliaia di discorsi a ombrello tipo “si deve partire dalle scuole”, gli psicologi, gli influencer..tutte cazzate. ci vogliono leggi severissime e il coraggio di applicarle altrimenti saremo sempre qui a piangere e non risolvere niente.
Novembre 20th, 2023 alle 10:08
No mi spiace, qui si rischia di mettere sull’altare il politically correct e qui non ci sto, la più grande demenza dei nostri giorni.
Innanzi tutti bisogna vedere se i reati sono aumentati oppure sono aumentate le conoscenze dei reati.
Detto questo anche un solo reato di questo tipo è di troppo ma le cause vanno analizzate soprattutto dall’educazione che molte volte viene data ai figli. Io se vedo la demenza di tanta gente a giro, sinceramente non mi stupisco più di tanto se accadono certe cose.
Le donne scosciate in tv ci sono sempre state e sono contente di esserlo, basta vedere i video sull’EICMA il 50% sono sulle vallette e loro contente di essere li perchè fighe e pubblicizzano i loro profili instagram e vari… se non peggio… e non è colpa degli uomini…
Poi spiegatemi perchè quando uno che ammazza la ragazza con 40 coltellate esce di galera dopo 6 anni STIAMO TUTTI ZITTI ????
Femministe comprese??
Iniziamo con la certezza delle pena, questi non devono mai più vedere la luce del sole !!!
iniziamo anche a considerare i genitori che si vedono l’assassino dopo pochi anni andare a fare la spesa… ah ma in Italia i giudici e leggi non si possono toccare nemmeno se sono fuori di testa …
La battuta più bella è il …si deve partire dalle scuole???
Ma alle scuole sanno a malapena insegnare quello che devono ora gli facciamo fare gli psicologi ???
I figlioli tornano a casa che dobbiamo rispiegargli sia le divisioni che l’analisi grammaticale, che a scuola se la capisci alla prima bene altrimenti cazzi tua… e della famiglia…ora che facciamo creiamo un corpo docenti dal nulla per l’educazione emotiva ??
Roba ridicola
Vdz
Novembre 20th, 2023 alle 10:32
Il mondo e’ cambiato.
Da ultrasessantenne ho ricordi della mia infanzia e gioventu’ :
tra ragazzi maschi (parlo degli anni 70) ci si prendeva a botte perche’ ci si leticava le ragazzine e perche’ qualche amico o compagno di classe ci provava a portarci via la ragazzina.
Ma mai abbiamo preso a botte le nostre ragazze.
Ora e’ troppo spesso l’incontrario.
Ora cazzottano le ragazze.
Novembre 20th, 2023 alle 10:46
Sì tutto vero ed esprimendo il cordoglio e tutta la comprensione umana possibile alle famiglie della vittima e dell’assassino,resta da capire però il perché in Italia un evento criminale (perché alla fine di tale si tratta) venga sempre e sistematicamente cavalcato per inasprire i già precari equilibri su cui si fonda una vita di coppia al solo fine di trarne conclusioni e definizioni di matrice ideologica e politica invece di veicolarlo e farlo concludere in un aula di tribunale come è giusto che sia …..il perché si voglia sempre ingigantire e generalizzare tout court un omicidio per contrapporre nettamente le parti in gioco uomo e donna fino a caldeggiare una vera e propria rivolta di genere che in quanto tale non può che portare alla fine dei conti alla ineluttabilità della fatal guerra (sempre di genere) ….cui prodest direbbero i latini …all’uomo o alla donna?
Non penso si possano estrarre vincitori e vinti da questa guerra insensata se non un peggioramento ulteriore e sempre più accentuato dei rapporti umani e civili tra i due sessi…..un apartheid di genere che non prefigura all’orizzonte nessun futuro di costruzione e cooperazione tra le parti in gioco…..ma evidentemente al sistema neoliberale del pensiero unico dominante dei nostri giorni interessano più le lotte di genere che quelle di classe,quelle sociali,quelle politiche,quelle razziali, cioè quelle di reale stampo ideologico, quelle insomma in cui sia l’uomo che la donna sono impegnate tutti i giorni della propria vita per renderla migliore e più sicura …..qui si vuol far passare a tutti i costi il distorto messaggio che tutti gli uomini in quanto portatori del cromosoma Y sono malvagi,criminali,aggressivi,violenti etc .etc …senza distinzioni e senza che la donna possa essere dotata dei mezzi opportuni per difendersi quando invece basterebbe un po’ di acume in più la prima volta che si esce per la fatidica cena alla flebile e soffusa luce della candela per evitare la tragedia … perché il detto popolare dice che l’uomo non cambia mai… la donna potrebbe (ma solo dopo il matrimonio)….
Novembre 20th, 2023 alle 11:12
nel mio mondo non è così. Assumo una persona perchè è valida, non per il sesso. Offriamo cifre allineate al mercato non al sesso. La violenza non è mai una soluzione. Educo così i miei figli. Il mondo è maschilista è vero, ma sta cambiando rispetto a 20, 30 o 50 anni fa. Grazie a persone come me e te. Certo l’istinto mi fa sognare che quella bella ragazza possa innamorarsi di me, e di lei diventare il suo eroe, ma finisce al sogno. Non ho mai importunato nessuno.
mike
Novembre 20th, 2023 alle 11:40
Post 23 di Triioviper
DA INCORNICIARE !!!!
Vdz
Novembre 20th, 2023 alle 11:40
Stamane mia moglie mi dice che l’assassino in questione deve essere cretino perchè ha commesso tutte le sciocchezze che in questo caso si possono commettere.
Ovviamente, non conosco la persona in discussione, ma se sono vere le cose dette prima della scoperta dell’omicidio siamo in presenza di un apparente bravo ragazzo o che per un certo periodo ha dimenticato di esserlo.
Tutta la fase che va dall’appuntamento all’occultamento del cadavere è improntata alla collera e alla superficialità. Quindi, sarà pure premeditato (credo che lo sia ma solo dopo il rifiuto a mettersi di nuovo insieme), ma ha lasciato tantissime tracce e prove.
Quindi, se accettiamo la tesi del “bravo ragazzo”, siamo in presenza di una persona normale in uno stato di follia omicida, che annulla ogni cultura o freno inibitorio.
Ovviamente, chi è caratterialmente fragile ha più possibilità di essere preso da un prolungato raptus omicida.
Quanto alle statistiche, credo che Nedo abbia fatto riferimento agli omicidi a sfondo amoroso e familiare, altrimenti sarebbero troppo pochi gli assassinii.
Purtroppo, seguendo sempre la logica di Nedo (che condivido), è normale che su 60 milioni di persone che all’incirca vivono in Italia, si possa assistere a eccezioni di questo tipo.
Fino a tutti gli anni cinquanta, se ricordo bene, esisteva il così detto “omicidio di onore”, quando un uomo ammazzava una donna per finito amore o tradimento otteneva un consistente sconto di pena.
Sotto questo aspetto i miglioramenti sono decisamente tantissimi.
Poi, c’è il problema pratico per le denunce di stalking, bene cosa si può fare in questi casi: temo pochissimo o nulla. Non si possono mettere scorte ad ogni persona che denuncia il reato, è impossibile, se la numerosità è elevata, poichè poi, la sorveglianza deve essere 24 ore su 24.
Io ritengo, che le ragazze e le donne che hanno l’ex che non si rassegna debbano evitare di incontrarsi da sole con l’ex, poichè le probabilità di farsi male sono elevate.
Comunque, premunirsi di sistemi antiaggressione, tipo spry urticanti o altro.
Poi, ci si augura una continua crescita culturale che comporti sempre meno casi del genere.
Un saluto.
Novembre 20th, 2023 alle 11:44
@trio,nessuno dice che tutti gli uomini sono delinquenti, per fortuna la maggioranza è “normale”. Ma è un dato di fatto che raramente,se non mai,una donna uccide l’ex perché lasciata. Qui si parla di uomini che non accettano che una donna faccia le sue scelte,arrivando alla soluzione estrema di eliminarle. Sono crimini come gli altri, certo. Ma mi sembra giusto rimarcarne la matrice.
Potrei essere la peggio tr@@ia del mondo e anche la più stronza,ma se io decido di lasciarti,te lo accetti.
Punto.
Novembre 20th, 2023 alle 11:46
Dimitri Fricano uccise Erika Preti. Fatti pochi anni di galera (mi pare 5). Ora agli arresti domiciliari perché obeso ,(ha preso 100 kg in carcere e fuma 100 sigarette al giorno)
Questa è la giustizia italiana…..
Novembre 20th, 2023 alle 11:46
Vorrei aggiungere una cosa….sulle cose che si possono fare…
Prevenzione
Bisognerebbe anche iniziare ad “educare” le nostre ragazze e lo dico da padre di una bambina di 9 anni.
Bisognerebbe fin da piccole (ora non 9 anni ma già a 14) insegnargli di stare lontane dai fidanzatini molesti e cosi a salire con l’età.
Fare attenzione a come si comportano, perchè gli psicopatici non nascono dal nulla, ma hanno sempre comportamenti iniziali che possono far intravedere una predisposizione alle violenze.
Poi è chiaro che il “bello e dannato” fa sempre presa, ma dipende da quanto è “dannato” .
Cerchiamo di fargli capire di stare lontane da certi soggetti, oggi è una delle poche armi che abbiamo come genitori.
Vdz
Novembre 20th, 2023 alle 12:17
..verso uno stadio terminale, sia a livello psicologico sia a livello storico-culturale..abbandonare ogni illusione bellica, ogni follia omicida..per aprire una nuova stagione di libertà e di gioia creativa nella storia di questo pianeta al collasso..
..l’emergenza planetaria richiede un salto di coscienza: solo una mente più globale potrà governare i prossimi anni..
..siamo tutti feriti e ci sentiamo perciò tutti offesi, non riconosciuti, non amati, non rispettati..
..in attesa del giorno che torna a soleggiare, dell’ineluttabile compimento: della resa di tutti i conti..
Poveri noi.
Novembre 20th, 2023 alle 12:18
Ti fa onore David dire che hai partecipato anche tu e riconosci che devi cambiare.
Non voglio fare il moralista, ma quando ero dipendente ho assistito più volte a scene inqualificabili di colleghi che molestavano colleghe con battutine oscene e, devo dire il vero, mi vergognavo per loro e quando passavano il limite gliel’ho pure detto.
Bando ai personalismi, devo dare però ragione in parte a Nedo per i numeri che ha portato (e che ho visto anche io), perché qualcosa vogliono pur dire.
Voglio solo prendere la difesa dei ragazzi di oggi. Sì, perché sento dare la colpa da qualche boomer – oggi si dice così – all’educazione moderna, ai figli coccolati ed altre menate del genere …
Ebbene i numeri dicono che nel 1992 il tasso in Italia di femminicidi era dello 0,62% ogni 100.000 abitanti, oggi è dello 0,29% … in 30 anni si è più che dimezzato.
Vuol dire che qualche cosa è stato fatto qui in Italia. Soprattutto se si pensa che in alcuni paesi dell’Est Europeo siamo a tassi del 3,00% … 10 volte l’Italia. Nell’UE solo Austria e Lussemburgo hanno dati migliori dei nostri.
Questo vuol dire che non è un problema psichiatrico, come molti vorrebbero archiviare il caso. Certo, un caso ogni tanto può essere di natura psichiatrica, ma i dati mondiali dimostrano che soprattutto è un fatto culturale.
I nativi americani avevano un tasso di femmincidi altissimo, 8,00% ogni 100.000 persone proprio perché la donna veniva considerata un oggetto da possedere, comandare e disporre a proprio piacimento.
Quindi ben vengano e continuino iniziative di ogni genere nella scuola, nel sociale, nelle istituzioni, nella politica, nelle famiglie e dovunque una persona possa attingere sapere, conoscenza e formazione.
Voglio spezzare infine una lancia per la famiglia del ragazzo. Ovviamente non posso conoscere come abbiano educato il ragazzo, però posso affermare che oggi la famiglia non è che solo “uno” dei “players” nella formazione di ragazzo.
Come persone di questo mondo siamo quello che vediamo, ascoltiamo, leggiamo e quindi siamo sottoposto a innumerevoli stimoli: dalla famiglia alla scuola, dalla religione alla politica, dalle amicizie ai rapporti di lavoro, dai media tradizionali a quelli moderni della rete … e quindi addossare la colpa SOLO all’educazione della famiglia (per quanto importante, sicuramente la più importante) nella società moderna è alquanto riduttivo.
Novembre 20th, 2023 alle 12:29
Zachini e Triioviper …
Ma davvero pensate che la soluzione sia quella di “educare” le donne ad avere più acume ? La via maestra è quella di Giambruno per evitare il lupo?
Quindi per evitare di essere borseggiato in tram non devo come società “educare” il borseggiatore affinché smetta, bensì dotarmi di tasche interne a prova di furto ed occhio vigile?
Mi fate rimanere allibito …
Novembre 20th, 2023 alle 12:35
Viola 1946
Fino al 1965 l’uomo aveva potere decisionale.
Ricordo ancora lo scalpore che fece la ragazza siciliana che rifiutò di sposare chi l’aveva rapita e stuprata. Tutti erano contro di lei.
Il nuovo diritto di famiglia è del 21 settembre 1975, fino ad allora “la donna deve seguire il narito”.
Tanta strada da percorrere ancora.
Novembre 20th, 2023 alle 12:36
Viola 1946: con le leggi come sono oggi, una ragazza o donna che sia che abbia a che fare con uno stalker di quelli veri, non ha la benchè minima possibilità di salvarsi. se le va bene finisce all’ospedale, se le va male viene deturpata a vita o ammazzata. a meno che, come successe a Napoli qualche anno fa, i fratelli presero una tanica di benzina e dettero fuoco al molestatore. Però finirono in galera loro. cosa può fare una donna che ha un criminale alle calcagna? niente. prima o poi la trova, prima o poi la becca. denunciare? si certo, come no. non gli fanno niente. denunciare dopo le percosse? lui sta un anno in galera ed esce più incazzato di prima. le soluzioni oggi stanno nel dark web, solo li puoi trovare chi ti risolve il problema se hai un po di soldi. ma non è commissionando omicidi che si può vivere in un mondo normale. nell’era della tecnologia ci sarà pure un sistema per impedire ad una persona di avvicinarne un altra. che so.. una carica esplosiva impiantata sul cuore che esplode automaticamente se ti avvicini troppo. oppure l’unico deterrente sarebbe una pena cosi dura e certa che facesse riflettere il coglione di turno sulla eventualità di lasciar perdere le eventuali vendette sulla ex. le soluzioni buoniste non servono a niente. per me Caino va toccato, eccome. ma siccome c’è anche chi pensa che “nessuno tocchi Caino” e purtroppo da noi si va in quella direzione, saremo costretti a continuare a piangere tragedie come quella di Giulia. un po ce lo siamo voluto.
Novembre 20th, 2023 alle 15:17
David la politica aveva già fatto nella scorsa legislatura una legge antiviolenza che ora verrà ulteriormente rafforzata, però a maggio al Parlamento Europeo due partiti di maggioranza si astennero dal votare un rafforzamento alla legge antiviolenza europea.
Novembre 20th, 2023 alle 15:39
Rosetta,
credo Tu ti riferisca alla vicenda di Franca Viola (che bel cognome).
L’ho citata di recente ad una conferenza sull’Iran quando, parlando della condizione della donna, facevo riferimento al fatto che il caso è del 1965 ma l’istituto del matrimonio riparatore (così come il delitto dìonore) è stato abolito in Italia solo nel 1981.
E il 1981 è ieri…
Novembre 20th, 2023 alle 15:47
@Rosetta n. 33
Se è per questo il delitto d’onore, che dava clamorose attenuanti al marito omicida perchè tradito ed il matrimonio riparatore, che estinueva il delitto di violenza carnale, sono stati abrogati nel 1981.
C’é molta strada da fare. come dici tu.
Novembre 20th, 2023 alle 15:53
Concordo con Zachini: prevenzione.
Sono convinto che una volta formulata una giurisprudenza correlativamente punitiva per gli omicidi (legge ed applicazione della stessA), resta il problema che si vuole evitare l’omicidio.
Qui, è la potenziale vittima (specie di stalking) che deve attrezzarsi, in capacità di discernere gli affetti e le amicizie. Come detto, nella materia specifica lo Stato, come prevenzione di polizia, credo possa fare ben poco, se il fenomeno è esteso.
Sicuramente famiglia e scuola possono far molto, ma non tutto.
Condivido i numeri che dimostrano che il fenomeno del femminicidio, anche se gravissimo, comunque è in riduzione; mentre in aumento è l’evidenziazione mediatica di tali delitti.
Rosetta,
voglio raccontarti un episodio che mi è capitato. Nel mio primo anno di lavoro in banca (allora ero allo sportello riscontro) lavoravo con una cassiera. Era molto brava, e parlando con i miei amici la complimentavo dicendo: “è molto brava sembra un uomo”.
L’enormità di quella frase, poi, mi è rimbombata in seguito (abbastanza dopo). Di fatto ho lavorato moltissimo con colleghe, con le quali ho lavorato sempre alla pari o (sottoposto di grado in 2 casi) e devo dire che non ho più fatto caso alle differenze uomo donna, ma mi era naturale che eravamo alla pari.
La riforma del diritto di famiglia del 1975 è stata molto importante nel portare nel nostro sistema giuridico la parità di diritto nella famiglia.
Ultimamente, non ricordo quando, completata con il diritto per i figli di aggiungere il cognome della madre.
Anche nella mia esperienza di insegnamento ho potuto constatare la maggiore dedizione delle donne agli studi, con conseguenti risultati migliori (nella media) rispetto ai compagni (di studio) uomini.
Quindi, grazie all’educazione sociale e del lavoro, sono passato dallo status del maschio di famiglia al paritario. Anche se, nella divisione del lavoro familiare, nei lavori domestici contribuisco poco; in questo agevolato dal fatto che mia moglie a sua volta ha ricevuto l’educazione “dell’angelo del focolare”.
In caso di bisogno, ovviamente, faccio tutto ciò che mi viene richiesto.
Ma se posso, non per una questione di onore, ma perchè non mi piacciono, evito di fare i lavori domestici usuali.
Il minestrone di parole che ho fornito è solo per dire che, grazie alla vita vissuta, sono cresciuto nella convinzione della parità di diritti/doveri tra uomo donna e tra coniugi.
Il mio scarso entusiasmo per i lavori domestici deriva anche, dalla tacita e gradita (ad entrambi)divisione dei compiti che ci siamo dati.
Un saluto.
Novembre 20th, 2023 alle 16:02
Monica 27
Sono stradaccordo con te e soprattutto con l’ultimo pensiero con cui concludi l’intervento…
Quello che non capisco e che volevo rimarcare è perché,se per esempio l’assassino avesse ucciso un suo collega maschio di università,non si sarebbero richieste mozioni parlamentari e non si sarebbe sicuramente generato l’eco mediatico che sta lievitando in questi giorni sullo specifico episodio …tutto sarebbe stato archiviato come un delitto e basta ….se invece succede tra i due sessi opposti tutto assume valenze e connotazioni diverse come se i delitti che si compiono tra sessi opposti pesino di più sul piatto della bilancia penale rispetto a quelli tra sessi uguali …. è ovvio che si è alla ricerca di qualcosa che in tutti i modi cerchi di creare sempre più attrito e odio relazionale tra i due sessi, prova ne sia che di codesto problema se ne parla più adesso che non trenta anni fa quando il problema era molto più radicato e giustificato….per me un assassino rimane un assassino che compia il gesto inconsulto contro un uomo o una donna ….poi del problema culturale ed educativo del maschio italiano (ma anche Svedese) ne possiamo discutere quanto se ne vole……ma soprattutto della natura diversa dell’uomo rispetto alla donna…qui però non ci possiamo fare niente se il testosterone a volte fa danni o in alcuni soggetti è iperdosato(ecco perché come dici te una donna non commetterebbe mai un gesto simile)
ma ritengo che tentare di risolvere questi drammi con un intervento politico sugli stilemi culturali ed educativi che da sempre caratterizzano questo paese e non solo ,e qui rispondo anche ad OdF,sia più palliativo che risolutivo …..in parole povere se un individuo cova un istinto criminale,a parer mio non c’è educazione o livello di istruzione acquisito che possa farlo desistere dal compiere il gesto estremo….certo può aiutare a curare i sintomi ma non la malattia ….spesso si tratta di raptus che non si possono nemmeno lontanamente immaginare o pronosticare ma ridurre tutto ad un discorso di genere a me sembra molto superficiale e a volte,permettimi, anche strumentale ….
Novembre 20th, 2023 alle 16:09
Purtroppo mi capita, professionalmente, di imbattermi in questioni uomo/donna.
Posso solo dire di avere maturato, in tanti anni, una certa attenzione al tema, una particolare sensibilità nel trattare delicate questioni intersoggettive.
In questo mi sento di esprimere una “sentenza”: andrà benissimo lavorare sulle future generazioni con profili formativi, informativi, di sensibilizzazione.
Però rimarrà sempre un fatto, in qualche modo “insuperabile”, direi “atavico”: ad un certo punto scatta una molla, nella testa di un uomo e partono gli atti violenti.
Ovviamente, per fortuna, in percentuali basse rispetta all’intera umanità, ma non certo così basse da essere trascurabili (anzi: tutt’altro!).
Quando va bene si parte con un semplice atto modestamente lesivo.
E’ lì che si deve intervenire, facendo sì che fin da subito si introduca una distanza fisica insormontabile, tra l’uomo e la donna.
Perché non ci sarà percorso culturale in grado di impedire al cento per cento che scatti quella molla.
Ovviamente si debbono parificare a tale fatto (primo atto lesivo) tutti quei comportamenti che, senza arrivare a ledere l’incolumità della donna, si debbono intendere opprimenti a livello psichico e come tali persecutori anche senza contatto fisico.
Insomma si deve agire soprattutto in ambito preventivo, ma con riferimento al profilo penale, per anticipare e rafforzare la barriera protettiva (anche attivabile d’ufficio, ad esempio su denuncia di altre persone vicine alla donna, che non abbia la forza di denunciare) che alle prime avvisaglie di “morbosità” metta in sicurezza la donna.
Ma servono molte risorse per attuare per bene tale sistema di protezione, non bastano solo le leggi scritte!
Novembre 20th, 2023 alle 16:24
Omino di Ferro
Fammi capire una cosa…
se tu dai un motorino a tuo figlio non gli dici di fare attenzione alla strada?
Non gli dici anche se ha la precedenza di avere cento occhi, perchè anche se ha ragione poi al camposanto la ragione se la mette dove non batte il sole ???
Dimmelo in tutta sincerità invece di sparare ad alzo zero con slogan idealisti che non hanno mai risolto niente.
Ma non si dice sempre alle bambine di non accettare le caramelle dagli sconosciuti??
Dai dimmelo
Non gli spieghi che la prima difesa è cercare di evitare una potenziale situazione di pericolo ??? (tipo quelle due ragazze che hanno seguito i 2 magrebini nella casa occupata…)
Oppure sei un purista di nome e poco di fatto???
Lo volete capire che il Lupo cattivo esiste e la prima difesa è stargli lontano?
La seconda come dice l’ottimo Raz al 34 è punire pesantemente Caino, pesantemente e certamente
Amico Omino, sono io da genitore che rimango allibito quando vedo questi discorsi idealisti (e molto ipocriti), il mondo fuori l’idealismo se lo mette nel culo, se ne sbatte, il mondo la fuori è una jungla… questo è il primo insegnamento che va dato alle nostre bambine, non basta, sicuro ma è qualche cosa…
Diciamogli che devono stare attente a tutto e tutti, che purtroppo è cosi, che se si vogliono ubriacare lo facciano dove sono sicure, perchè dopo non si torna indietro… non è giusto, ma non è un mondo giusto, ma la cosa più ingiusta in questi casi è l’ipocrisia che non aiuta le ragazze.
La soluzione non esiste, non è mai esistita, ma si possono fare tante cose per migliorare, chiaro che stare attenti al lupo non avrebbe risolto il caso in questione che è del tutto particolare.
Poi vanno cambiate altre cose, in primis l’atteggiamento dei magistrati, la legge sullo stalking fortunatamente c’è (ricordiamo il merito…) ma non basta, vanno attenzionate tutte le denunce, bisogna veramente fare qualche cosa sulle situazioni conosciute per evitare che succeda il dramma…ma non si fa niente, come dice Raz…non toccare Caino è lo slogan di molti…
Vdz
Novembre 20th, 2023 alle 16:43
Buonismo, politically correct, woke ovverosia le sette ideologiche si cibano di stereotipi da ripetere ossessivamente? Ma si, in fondo ognuno ha il suo linguaggio e la sua appartenenza, come i terrapiattisti che sostengono che l’ora legale ha aumentato di 1000 anni il calendario. In fondo e per certi aspetti sembra di essere tornati nel medioevo o ancora prima fra Ateniesi e Spartani.
Nel sondaggio Istat 2018 e poi in quello di Youtrend, circa 1/4 degli intervistati ritiene che le violenze di genere dipendano dai vestiti delle donne e circa il 40% che se le donne non vogliono non vengono violentate. Quindi molti, troppi a mio avviso, sostengono che ci sia almeno una compartecipazione nelle violenze.
Ecco che un’educazione alla gestione dei sentimenti non può essere, a mio modo di vedere, disgiunta da quella di saper vivere con gli e per gli altri. E dove i genitori non ne siano capaci la scuola dovrebbe integrare la formazione insieme al servizio civile e al volontariato. Per ragazzi e ragazze.
Ma qui si parla di omicidi e ci si addentra in un discorso diverso e più complesso. Ogni essere umano, anche il più gentile, ha un retroterra genetico che si perde nella notte dei tempi e che per evidenza scientifica comprende anche assassini e che per ragioni, ancora in parte oscure, ogni tanto riemerge in maniera casuale.
Li non si può intervenire solo con la prevenzione della “cultura della convivenza” ma occorre anche dare la possibilità di difendersi. O almeno di ridurre l’arbitrio dei maniaci. Io non so come, ma credo che la tecnologia qualcosa possa fare.
Ovviamente questo istinto omicida è virtuale come lo è in quelli che tirano in ballo il taglione o il linciaggio ma è lo stesso di chi lo sdogana in atti concreti. E crescere in un’ambiente di odio e di violenza seppur verbale sicuramente può aiutare il detonatore.
Per concludere i sondaggi dicono che le destre premono sull’ aspetto penale ( il bastone) e le sinistre sulla formazione preventiva (la carota). Probabilmente la soluzione meno peggiore è un mix delle due cose.
Novembre 20th, 2023 alle 16:54
Mi chiedo,con tutto il rispetto:
Ma il padre e la sorella di Giulia, cosa ci fanno in televisione ogni minuto a parlare e dare interviste?Io ho perso una persona di famiglia di 19 anni,non ho avuto la forza di dire una parola per mesi.I social fanno della vita e della morte delle persone un spettacolo da mostrare,anziché viverlo ognuno con le proprie angosce e dolori.
Novembre 20th, 2023 alle 18:13
Zachini, stai prendendo il toro per la coda quando invece va preso per le corna.
Gli insegnamenti si danno per tutte le cose del mondo, ma qui stiamo cercando di risolvere un problema. Ed i problemi si risolvono andando alla radice e non SOLO difendendosi da essi.
Se un ubriaco in auto ti viene addosso non lo risolvi dicendo a tuo figlio di stare attento.
Il mio intervento era palesemente contro a chi NON pensa sia un fatto culturale, ma che sia un fatto psichiatrico. La diversa distribuzione nel mondo dimostra che non 95% dei casi si tratta della prima opzione.
PS: penso di essere l’ultimo ad essere tacciato di ideologia legata ai partiti. Le mie recenti posizioni su Israele-Hamas o sul PD della Schlein te lo hanno dimostrato. Mi posso sbagliare, ma le tue invece collimano quasi sempre con quelle di Salvini 🙂
Novembre 20th, 2023 alle 18:20
Vai … eccone un altro che dà la colpa addirittura ad una motivazione “atavica” e non culturale.
Caro danik (40), mi spieghi perché in Italia abbiamo una percentuale dello 0,29 e in Lettonia del 3,00? 10 volte tanto.
Atavicamente i Lettoni sono più inclini alle reazioni rabbiose? Sono geneticamente modificati? Non è che forse culturalmente da quelle parti la donna è considerata in un certo modo diverso dal nostro? E meno male che ti ci imbatti professionalmente …
Novembre 20th, 2023 alle 18:28
Raz 34
Italia, nessuna pena di morte, tasso di omicidi (uomini e donne) 0,53. In dimunuzione da anni.
Stati Uniti, pena di morte e carcere durissimo, tasso di omicidi 5,00. In aumento.
Cesare Beccaria è nato nel 1764 e nel 2023 devo sentire ancora ragionamenti sull’efficacia di certe pene per certi delitti?
Te la dico come se la dicessi al barrino: “A questa gente delle eventuali pene esemplari non gliene frega una bella s*g@!!!”
Novembre 20th, 2023 alle 18:34
Alessio Rui gatto pancione
Si era Franca Viola. Non mi ricordavo che il delitto d’onore è stato abrogato nel 1981, grazie a tutti e due e come dici te Alessio Rui il 1981, 42 anni, nella storia è ieri.
Novembre 20th, 2023 alle 18:53
Viola 1946
La frase è brava sembra un uomo era nata dalla mancanza di abitudine di lavorare con le donne ed anche dalla cultura di qualche decennio fa, la donna è brava in casa e l’uomo fuori, poi le donne hanno cominciato a riempire gli uffici e gli uomini intelligenti come te si sono accorti che non solo possono essere belle ma possono essere anche brave anzi sono organizzate ed instancabili perché quando escono dal lavoro fanno le mamme e le casalinghe.
La suddivisione dei compiti casalinghi rispecchia un equilibrio di coppia, e tra moglie e marito non mettere il dito.
Buona serata.
Novembre 20th, 2023 alle 21:18
Omino,
Ho per caso detto che si risolve il problema???
Ho detto che è la prima cosa da fare, non che risolve il problema.
Guarda ne abbiamo parlato a cena proprio stasera dato che c’era il telegiornale e mia moglie mi ha detto che la femmina la prima cosa che gli ha detto è di fare sempre attenzione a tutti, amici e non, alle situazioni a cercare di capire il pericolo che puo arrivare da chiunque.
Perché non lo,possiamo dire ? Non è politically correct? Che si fottano
MFranz,
Sai quale è la differenza che tu dici tra dx e sx… che la destra cerca di fare dove si puo’, la sinistra come sempre filosofeggia, la legge sullo stalking se non era per la dx era ancora un sogno, le pene certe sono le prime cose concrete su cui possiamo agire ora, iniziamo a puntare il patrimonio di quelli segnalati che non si possono avvicinare questo è un fatto concreto, certamente non lo è il solo pensare di poter mettere a scuola l’educazione sessuale e sentimentale, una puttanata megagalattica , la scuola è il primo posto dove si crea bullismo , non riescono a fare educazione civica e si pensa di fare educazione sentimentale .
A proposito, perche poi parlano i numeri, lo sapere che l’Italia in questa spregevole classifica e’ tra le ultime ??? Lo sapete che i tanto progressisti paesi del nord europa con tutte le loro puttanate di parità di genere hanno i piu alti tassi di violenza sulle donne ???
Parliamo di fatti e di numeri.
Infine una cosa che non volevo affrontare, ma sdoganata da Dario e quindi aggiungo il mio pensiero.
Tutto il rispetto per il dolore dei pareti di una vittima, ma se tu vai in tv piu volte dopo un fatto del genere, allora poi timesponi forzatamente alle critiche xche non è che hai subito una morte in casa puoi sparare una serie di puttanate come ha sparato la sorella della vittima:
Patriarcato, uomini tutti coplevoli , catcalling … per finire l’attacco fuori luogo a Salvini, che pio’ essere attaccato su tutto ma non certo su questo.
Io sono un uomo e non mi sento,per un cazzo colpevole, ma nemmeno mi sfiore l’idea, basta con le generalizzazioni ad minkiam , come quella che un uomo lasciato e un potenziale assassino, ma che cazzo di stronzate sono, ma che cazzo vogliamo instillare nella mente dei giovani???
Vdz
Novembre 20th, 2023 alle 21:19
Che qualcuno, come in questo thread, possa pensare che non si tratti di un problema culturale (e di conseguenza educativo, sia a livello familiare sia scolastico), lascia parecchio stupiti.
Casualmente sabato scorso il Corriere ha intervistato Alessia Merz, che oltre trent’anni fa divenne popolarissima grazie a uno dei vertici della storia del trash cone Non è la RAI, la trasmissione ideata da quel Boncompagni che (lo racconta la Merz, non io), all’epoca già sessantenne, era solito invitare a casa sua le ragazzine che facevano carte false (ma soprattutto le facevano le loro famiglie) per essere ingaggiate in quello show.
Chi a quei tempi c’era ricorderà benissimo che la RAI, con trasmissioni del genere, cercava di mettersi in diretta competizione con il vuoto pneumatico delle reti commerciali del Berlusca, le quali già da tempo cavalcavano la tigre dell’ideologia del successo e che sdoganavano una serie di comportamenti poi culminati nell’allegro bordello delle Olgettine e compagnia cantante. Ma gente come Lele Mora ve la ricordate?
E nel momento in cui anche le famiglie e il sistema scolastico diventano complici più o meno tacite di derive del genere, nel momento in cui nella testa dei ragazzi si inculca a forza l’idea che il successo e il denaro sono le uniche cose che contano, va da sé che non c’è più filtro alle cazzate.
È ovvio che poi l’immagine della donna, nella mente di un uomo che è stato educato all’usa e getta, diventa poco più di un fazzolettino di carta con cui ci si soffia il naso e che poi si butta via.
Non è un problema nato oggi – nel mondo del cinema è sempre andata così fin dai tempi del famoso “divano del produttore” nella Hollywood degli anni Trenta e Quaranta per finire a Harvey Weinstein – ma è evidente che nel Ventunesimo secolo, in cui la gente vive praticamente sui social, certi modelli comportamentali non solo hanno smesso di suscitare scalpore, ma anzi diventano esempi da imitare.
E purtroppo l’Italia è un paese culturalmente devastato, ridotto in macerie da classi politiche sempre più meschine, composte in larga parte da personaggi che nella politica hanno visto solo il modo di assicurarsi un lauto stipendio a fine mese perché altrimenti sarebbero rimasti, in molti casi, a vendere bibite sui gradoni di qualche stadio.
Con queste premesse, quindi, si va ben poco lontano.
Novembre 20th, 2023 alle 23:32
@triio,di un femminicidio se ne parla di più perché 9 volte su 10 alla base c’è un motivo aberrante. Fosse un omicidio “normale”,se capisci cosa intendo,se ne parlerebbe nello stesso modo di altri
Novembre 20th, 2023 alle 23:39
@dario,è quello che mi chiedo anch’io tutte le volte che vedo certe interviste.
I giornalisti saranno anche sciacalli,ma fanno il loro lavoro.
Io se avessi perso un figlio avrei voglia solo di scaraventare loro o me stessa giù per la tromba delle scale
Novembre 21st, 2023 alle 09:11
IL POST DI HA al 50 è il classico esempio che la gente apre bocca per dargli fiato, parla di paese culturalmente devastato, il nostro, chiaramente addossando le colpe dei femminicidi a questo fatto, scordandosi che in Europa siamo al terzultimo posto prima di lussemburgo e irlanda
Non aggiungo altro
Vdz
Novembre 21st, 2023 alle 09:23
Omino di Ferro (45), non c’è cosa più inutile che guardare una simile statistica (che non ho idea da dove sia saltata fuori e, soprattutto, come sia stata rilevata): quello che è certo è che il livello zero non è raggiungibile pertanto servono strumenti preventivi forti che, alle primissime avvisaglie, determinino un intervento di protezione anche se non richiesto dalla donna. Per esemplificare: nel caso della povera Giulia doveva esistere (ma oggi non c’è) un meccanismo per il quale a semplice segnalazione di un familiare (sorella) o di un’amica, si prendeva atto dell’atteggiamento persecutorio iniziato da Filippo e che (ormai è noto), ha sempre un percorso incrementale (cioè l’ossessione diventa sempre più pressante).
E’ proprio in questo che è insito un qualcosa di irrefrenabile. E’ come il numero delle coltellate, in tutti i delitti passionali: non è mai una, perché quando viene data la prima scatta un meccanismo ripetitivo e diventano 20,30,40.
Non mi sono mai occupato di giustizia lettone, ma di quella italiana sì, dunque mi debbo preoccupare di gestire al meglio il fenomeno per quello che accade qui da noi.
Ricordiamoci che per una certa interpretazione dell’Islam la donna è di proprietà del suo uomo (prima del padre e poi del marito): è necessario scomodare le statistiche confrontando i femminicidi nei paesi islamici per confrontarli con i dati italiani? Non credo proprio!
Noi ci dobbiamo preoccupare del fatto che, proprio prescindendo da certi profili culturali e/o religiosi, il rischio zero non è raggiungibile nel comportamento umano, anche nello stato più evoluto civilmente.
A prendere sul serio quella statistica, qualcuno potrebbe sostenere che allora va benissimo così, cosa che non può essere!
Quindi serve costruire gli argini adeguati e le modalità di prontissima attivazione non appena si verifica un primo sintomo, che si deve saper riconoscere. Nel tristissimo caso che ci occupa mediaticamente in questi giorni il fatto che Filippo si fosse presentato alla fermata dell’autobus ove arrivava Giulia, contro il di lei volere bastava ed avanzava quale campanello di allarme (a dire il vero bastavano anche i continui tentativi di contatto telefonico). Ma ancora si minimizzano troppo i singoli comportamenti, solo apparentemente innocui.
Novembre 21st, 2023 alle 11:26
Monica 51
Di aberrante c’è solo un fattore …e cioè che l’uomo approfitta della propria differenza fisica per non dare scampo alla vittima … cioè nella colluttazione uno può difendersi ma l’altro molto spesso no….beh questo è effettivamente aberrante oltre che vile e meschino ….ma per tutto il resto non vedo differenze giuridiche o particolari esigenze per buttarla sul piano politico,ideologico o massmediologico finendo per strumentalizzare il tutto
Novembre 21st, 2023 alle 12:19
@ Danik
Istat, guarda il grafico 1. Da 0,64 (1992) a 0,29 (2018). Non è che si sono svegliati ieri a fare queste rilevazioni eh … se non le prendi sul serio il problema è tuo.
Credo l’Istat sia affidabile … oppure no?
https://www.istat.it/it/archivio/274826
https://www4.istat.it/it/violenza-sulle-donne/il-fenomeno/omicidi-di-donne
Nel mio post precedente ho scritto che nel 95% dei casi è un problema culturale. Certo lo zero non è raggiungibile, ma possiamo migliorare molto.
Anche perché il femminicidio è l’apice di una piramide che alla base ha un numero enorme di molestie, soprusi, violenze, stupri e chi più ne ha più ne metta e dimostra che ancoa a livello culturale ci sia da fare parecchio.
Il caso di Giulia non mi sembra da ascrivere al maniaco psicopatico. O ad un problema di giustizia di un braccialetto elettronico che non ha funzionato.
Piuttosto, come stanno dicendo tanti che ci capiscono più di me, c’è un’incapacità dell’uomo, in particolar modo giovane, di accettare i no, in una società dove vige l’imperativo di primeggiare ovunque e del “potere è volere”. Ma li ascolti i testi di quelli che fanno trap? E’ lì che bisogna lavorare.
Novembre 21st, 2023 alle 13:31
Dario @43, io con tutto il rispetto ti rispondo e 19 anni spezzano il cuore, in questa sede suona parecchio ovattato scriverti che mi dispiace davvero, ma qui si parla di qualcosa che nasce, cresce dentro, e nessun uomo veramente lo ha voluto affrontare; qui si parla di una sorella maggiore che ha visto un sentimento tramutarsi in paura, ha visto una dinamica che conosceva da una vita e che uno spera non accada mai a noi o a chi conosciamo, e infine accaduta. E accaduta perché partita dalle cazzate, dai modi di dire e poi da quelli di fare. Accade a me accade a te accade a tutti. La società moderna lo ha amplificato: alla fine lo ha reso in-so-ppo-rta-bi-le. Lo vedi crescere ogni giorno: lei lo ha visto e prima di piangere in silenzio (e quel momento arriverà perché non è di legno come tutti noi), prima deve cercare di perdonarsi, come se avesse visto la sorella affogare ed ogni momento sarebbe stato quello giusto ma no, nessuno è riuscito a salvarla…
Non c’è pace, in un gesto che si ripete da sempre, si, ma che ora veramente toglie il fiato, toglie la vita, toglie il senso di sé stessi. Non esiste cura? La differenza sta tutta nella risposta, e nel “tipo”, di risposta.
Oppure il sole non tornerà, per me.
Novembre 21st, 2023 alle 17:12
Omino di Ferro (56).
Evidentemente ragioniamo su piani diversi, però quando affermi: “c’è un’incapacità dell’uomo, in particolar modo giovane, di accettare i no, in una società dove vige l’imperativo di primeggiare ovunque e del “potere è volere”, senza accorgertene, mi dai pienamente ragione! Si possono affrontare tutti i profili culturali che si vogliono ma – questo vorrei far capire – c’è un limite invalicabile, oltre il quale non si può più operare sul piano culturale (perché scattano molle recondite, poco controllabili), ma solo sul piano preventivo-repressivo. Io mi devo occupare di quello, a prescindere dal fatto che in un Paese il dato sia al 3% piuttosto che allo 0.3%: mi devo occupare del singolo caso che accade in concreto, senza chiedermi se è uno dei pochi od uno dei tanti; debbo limitare il danno che quel singolo caso può provocare.
I numeri, semmai, servono per approntare le strutture necessarie e quindi individuare le risorse indispensabili.
Sono due piani distinti, io opero sul secondo e non sul primo. Saranno altri a doversi occupare del profilo culturale (che ovviamente non nego, ma tengo a ribadire che non è il tutto).
Ecco spiegato perché per me in questo contesto, le statistiche contano zero, anche le più affidabili. E comunque le statistiche sono affidabili nei grandi numeri, perché nei piccoli sono molto fallaci (se io mangio due polli e tu zero, per la statistica abbiamo mangiato un pollo a testa!). Le statistiche le lascio volentieri ai sociologi. Chi opera sul campo del singolo caso deve cercare di agire al meglio in quella vicenda, senza farsi distrarre da troppe teorie, più o meno astratte.
Novembre 21st, 2023 alle 17:13
Zachini, possibile che quelli che non la pensano come te “aprono bocca e danno fiato”? Io non la penso come te, ma queste tue espressioni non le ho mai usate. Dovresti imparare a portare rispetto, secondo me.
Novembre 22nd, 2023 alle 07:54
Danik, mi dispiace ma non mi trovi d’accordo su niente.
Neanche sul modo in cui usi la mia frase per dire che siamo sullo stesso piano (non ci vedo proprio nessun affinità di pensiero).
Forse il tuo lavoro ti porta a vedere solo uno dei due aspetti del ruolo dello Stato, quello repressivo. Ma esiste anche quello ideologico (leggito quello che ho scritto nel thread seguente).
Le statistiche lette come le legge Trilussa non servono a niente, quelle invece che dicono che chi guadagna meno di 10.000 euro mangia zero polli e chi ne guadagna 100.000 ne mangia 10 servono eccome. Basta saperle leggere.
La termino qui, mi sembra che siamo su due rette parallele su questo argomento. Ciao!
Novembre 22nd, 2023 alle 11:36
Amico Protagora…
Se tu affermi che il problema sta tutto nel fatto di essere un paese culturalmente devastato e siamo terzultimi in classifica
Poi vai a vedere che i cosiddetti paesi culturalmente avanzati e progressisti sono tra i primi in classifca
Vuol dire che scrivi per sentito dire, perchè non puoi affermare una cosa che i fatti smentiscono categoricamente
Vdz
Novembre 22nd, 2023 alle 14:13
Caro Zachini, non mi mettere in bocca cose che non ho detto. Io non ho “addossato le colpe dei femminicidi” alla devastazione culturale di questo paese (che peraltro è sotto gli occhi di chiunque e non da oggi, esclusi evidentemente te e il tuo giro di nostalgici).
Mi sono limitato a far notare, come già aveva capito benissimo Goya con la sua acquaforte di 226 anni fa, che “il sonno della ragione genera mostri”, e che in Italia altro che sonno, siamo ampiamente in letargo.
E, perdona l’eufemismo, m’importa una beata sega se “in classifica” siamo al terzultimo posto. Anche un solo femminicidio è sempre un femminicidio di troppo. Perché, come dice Harry Bosch nei libri di Michael Connelly e nella serie tv, “Se non contano tutti, non conta nessuno”.
Novembre 23rd, 2023 alle 10:11
HH 62
Invece le classifiche sono imposrtanti, servono a vedere se le azioni producono effetti oppure no.
Ed è dimostrato che il patriarcato non c’entra una sega, lo dimostrano i paesi del nord europa.
Che poi ogni omicidio sia di troppo è una bella frase, scoperta dell’acqua calda, ma da persona intelligente sai benissimo che il tasso zero di omicidi o femminicidi lo raggiungi solo nei sogni
Vdz