La mia voce in viola 1994/95 – Seconda parte
IMMENSO BATI
Andò a segno consecutivamente nelle prime undici domeniche di campionato, battendo il record di Pascutti e facendo delirare una città. Era impressionante vedere la rabbia con cui Batistuta cercava e trovava il gol. Il momento più bello fu a Napoli, alla decima giornata, con la Fiorentina in svantaggio a pochi minuti dal termine. Un autogol di Cannavaro ed una prodezza di Cois rovesciarono il risultato e sembrava già andare bene così, solo che Gabriel non aveva ancora timbrato il cartellino e Pascutti avrebbe salvato il suo primato. In sei minuti Batistuta si scatenò, segnando una doppietta. Riuscii a sapere quando saremmo atterrati con la squadra all’aeroporto di Peretola e lo annunciai nel dopo partita: furono in cinquecento ad attendere il capitano per portarlo in trionfo. La domenica successiva contro la Sampdoria, al quarto d’ora della ripresa, Bati entrò nella storia trasformando un rigore. Mai nessuno sarà grande quanto lui.
4 DICEMBRE 1994
Siamo lanciatissimi, nei piani alti della classifica, e giochiamo a Torino contro la Juve. La signora Valeria è in collegamento da Roma, ogni tanto chiama al cellulare Vittorio e trasmetto per lui la radiocronaca personalizzata. Il primo tempo è da non credere: assatanati su ogni pallone, segniamo prima con Baiano e poi con Carbone. Abbiamo in pugno la partita, Manuela Righini accanto a me commenta estasiata e vuole perfino bene a Ranieri. Inizia la ripresa e non cambia nulla. A venti minuti dalla fine, giustamente, il tecnico manda in campo Amerini al posto di Baiano e cominciamo a guardare quanto tempo manca.
Poi, il giudizio universale calcistico. Segna Vialli e si intravedono le prime crepe. E’ un assalto della Juve, non riusciamo a venire fuori dalla nostra area. Segna di nuovo Vialli e siamo delusi, perché ormai avevamo fatto la bocca ai tre punti, ma in fondo un pareggio a Torino… A tre minuti dalla fine, uno dei più bei gol mai visti e commentati dal vivo. Un’autentica pennellata al volo di Del Piero su un lancio senza pretese di Tacchinardi. Non so ancora come ho fatto ad arrivare alla fine della radiocronaca. Dallo studio di Prato, a fine partita, Rinaldo vuole salutare donna Valeria: «allora signora Cecchi Gori, ci sentiamo fra due domeniche… Pronto, pronto, signora…». Scomparsa. Esattamente come la sua Fiorentina.
COME CON IL DUCE
Povero Vittorio, quante volte lo abbiamo ingannato. Ora che ci ha rovinato, glielo possiamo pure confessare: abbiamo usato con lui la stessa tattica che i fedelissimi del Duce usavano con Mussolini. Gli abbiamo fatto credere che le cose andassero in un certo modo, anche se non era vero. All’inizio della guerra, quando Benito passava in rassegna il modesto potenziale bellico italiano, i federali spostavano i pochi carri armati a disposizione da un luogo all’altro per dare più spessore ai folli sogni di grandezza dell’Impero. Noi, molto più modestamente, abbiamo fatto credere per anni a Vittorio di recepire in pieno i suoi desideri. Ad esempio, per suoi misteriosi motivi, Vittorio aveva deciso che Luca Frati de La Nazione, che commentava per noi le gare in diretta, portasse male e non fosse all’altezza del compito assegnato. Non lo voleva assolutamente sentire. E allora Rinaldo, alla fine del primo tempo, prendeva il telefono e raccoglieva gli sfoghi presidenziali, mentre Frati, non ascoltato da Roma, faceva tranquillamente il suo intervento. Una volta Vittorio chiese, sempre tramite Rinaldo, di andare da Luna per trasmettere a Ranieri il seguente perentorio messaggio: togliere Piacentini e mettere dentro Robbiati, il suo preferito. Ovviamente nessuno si mosse dalla tribuna stampa. Ma il capolavoro andò in scena a Canale Dieci, una sera in cui il presidente aveva deciso di esternare. Voleva a tutti i costi che io fossi presente in trasmissione, ma ero in ritardo a causa di una coda in autostrada. Il problema era che a Cecchi Gori non piaceva, chissà perché, Ilaria Masini, la presentatrice della trasmissione. Fu così che venne inventata la figura del “conduttore per una sera”: prendemmo Luigi Laserpe, lo vestimmo da bravo presentatore e lo catapultammo a condurre il programma di maggiore ascolto di Canale Dieci. I telespettatori non capirono bene cosa fosse successo, ma Vittorio si divertì moltissimo.
AI LAVORI FORZATI
La sciagurata idea fu di Roberto Sassi, il taciturno e velenoso preparatore atletico di Ranieri, che decise per dicembre, durante la sosta natalizia, un richiamo della preparazione fisica. Più che un richiamo, fu un vero e proprio urlo, una scudisciata inopportuna sui preziosi muscoli dei nostri eroi, che da quelle fatiche non si ripresero più. Arrivai a San Vincenzo, dove la squadra era in ritiro, alla fine dei lavori e trovai gente stravolta. Robbiati, esile com’era, non sembrava più lui: lo avevano torturato per fargli ingrossare i muscoli ed il risultato fu che non giocò per tutto il resto della stagione. Per colpa in gran parte di quella settimana da incubo la Fiorentina terminò il campionato in avvitamento su se stessa, al decimo posto. Nelle ultime cinque partite fece appena tre punti, ma opportunamente Luna, Cinquini e Antognoni scongiurarono il licenziamento di Ranieri, ormai quasi messo in atto da Cecchi Gori.
VI FACCIO CHIUDERE
Bettega mi era sempre stato antipatico per la supponenza dimostrata in tante interviste, ma non avrei mai creduto che fosse capace di dire quello che disse al termine di una dilagante vittoria della Juve a Firenze. La partita era andata malissimo, Batistuta aveva sbagliato un rigore e ai bianconeri ne era stato assegnato uno, inesistente, per un presunto fallo di Toldo su Ravanelli. Appena aveva visto Francesco in uscita, l’attaccante si era chiaramente buttato per terra e non c’era stato alcun contatto. Nel dopo partita riuscii ad agganciare Bettega per portarlo davanti alle telecamere. Alla terza domanda, gli chiesi del rigore inesistente e lui rispose che il fallo era netto.
«Mi scusi signor Bettega, ora se permette rivediamo le immagini»
«Va bene, non ci sono problemi»
Scorrono i fotogrammi al rallentatore ed è chiaro che si è trattato di un errore arbitrale.
«Come commenta signor Bettega queste immagini?»
«Non le commento, dico solo che ho fatto male ad accettare di essere intervistato da una televisione viola, lo dovevo sapere che era una trappola». E se ne andò, senza salutare.
Mentre stava per uscire dallo sgabuzzino adibito a studio televisivo, pronunciò a denti stretti, ma perfettamente udibile, la fatidica frase «io vi faccio chiudere».
Lì per lì passai cinque minuti con un grosso dubbio: che faccio, la riferisco o no? Poi ne parlai con Sandrelli, che ebbe l’ottima pensata di rilanciare l’infelice espressione in tutte le salse possibili. In fondo era un modo per dimenticare, almeno in parte, il fatto che la Fiorentina aveva perso 4 a 1 in casa contro la Juventus e per mandare Canale Dieci sulle prime pagine dei giornali. Scoppiò un putiferio. La signora Valeria, proprietaria della televisione, uscì dall’abituale riserbo e fu durissima con Bettega, che ebbe almeno il pudore di non smentire la minaccia. Da quel giorno però non mi ha più concesso un’intervista.
Febbraio 10th, 2009 alle 06:38
SIETE CONTENTI CHE ELUANA E’ …
RISPOSTA
Me ne sono accorto in ritardo, ma il tuo post è intollerabile,
David
Febbraio 10th, 2009 alle 09:05
Ciao David, grazie per le pillole de “La mia voce in Viola”; avevo già letto il libro ma rileggerlo ora man mano che pubblichi le varie puntate è fantastico…oltre a ricordare i “vecchi tempi” mi fa apprezzare ancora di più quelli “nuovi”
Febbraio 10th, 2009 alle 09:36
Eluana ha finito di soffrire, e sono contento sia riuscita a farlo prima che il governo (e la politica in generale) ci mettesse mano dopo averci messo già troppe volte la bocca. Ennesima ignobile dimostrazione di quanto valga questo governo e ennesima volta in cui mi vergogno di avere dei politici come i nostri che dopo un momento di silenzio per la morte di una persona, sfiorano la rissa in Parlamento…
Febbraio 10th, 2009 alle 09:49
Caro David,
vado fuori tema, scusami, ma c’è un limite a tutto… perché fare passare un messaggio offensivo per tutti, che la si pensi in un modo o nell’altro, come quello di Michele, che evidentemente della libertà di pensiero (e di rispetto nei confronti degli altri) non sa che farsene?
Entrando nel merito: se fossi un cattolico praticante pregherei per Eluana e per suo padre (che ha preso una decisione difficilissima, contro tutto e – quasi – tutti), con la massima pietas possibile (certo non farei un titolo come quello vergognoso dell’ “Avvenire”: il padre giudice e boia; da quale pulpito viene poi la predica… ci sarà pure un disegno della Provvidenza, ma storicamente le religioni istituite sono state un disastro: guerre, uccisioni, soprusi e quanto mai…). Dato che non lo sono (praticante), prendo atto che c’è qualcuno che, al di là di qualsiasi normativa, vuole decidere a tutti i costi della mia vita e che accanto a questo c’è qualche politico (ma su questo basterà l’ “anima” della Resistenza partigiana, caso mai…) che pensa di cancellare l’equilibrio, e quindi il controllo reciproco, dei poteri sui quali si fonda una democrazia.
P. S. Non credo di avere pregiudizi rispetto al cosiddetto sistema dei partiti e voglio sottolineare il comportamento impeccabile del Presidente della Camera (di fronte ai vari sciacalli), che appartiene ad una cultura molto diversa dalla mia. Grazie e ciao.
Febbraio 10th, 2009 alle 09:59
Caro Ubaldo , il mio messaggio non è offensivo…solo esame di coscienza chiedo…
Febbraio 10th, 2009 alle 10:02
Ubaldo rispetto per chi? non di certo per eluana che non ha potuto decidere se morire o vivere, quale rispetto ha avuto…se per te rispetto è quello di poter decidere per un’altra persona perchè non può decidere di se stessa…cmq non volevo essere offensivo…grazie
Febbraio 10th, 2009 alle 10:11
Tutto giusto David ma io sono un tipo puntiglioso e ti dico che il lancio x il terzo goal dei Gobbi non fu di Tacchinardi ma di Alessandro Orlando. Per la precisione!!!
Febbraio 10th, 2009 alle 10:21
Mamma mia roba da circo equestre. Ma voi che vivete l’ambiente adesso. La differenza è palpabile?
Febbraio 10th, 2009 alle 11:29
Michele falla finita. Non sai nemmono di che cosa stai parlando.
Febbraio 10th, 2009 alle 11:34
Non voglio farla lunga, perché questo spazio di David è oggi dedicato al calcio, ma vorrei ribadire a Michele che anche in un quadro normativo, cioè condiviso e non imposto (e noi non ce l’abbiamo), il principio dell’autodeterminazione, rispettoso della determinazione altrui, è fondamentale. In quest’ottca vale comunque il fatto che preferirei essere accompagnato alla morte (che poi per un cristiano è “passaggio”) dai miei genitori o dalle persone a me care, non potendo io scegliere. Non credo che sia tollerabile che a decidere per me sia un potere non legittimato, anche da me, a farlo: sia questa una religione o una parte politica. Penso che sia inoltre sciacallaggio puro (e non spirito cristiano: sono stato educato al rispetto e alla eventuale condivisione di tale “spirito”, che è “cosa” straordinaria) infamare le persone che prendono decisioni al limite dell’impossibile, etichettandole come assassini e simili. Personalmente, ho un grande rispetto e una ammirazione sconfinata per una persona veramente umana come il padre di Eluana (non ce l’ho invece per chi esprime violenza, odio, per nascondere la propria piccineria e viltà d’animo).
Mi scuso per la lunghezza e ringrazio Michele per la sua attenzione.
Febbraio 10th, 2009 alle 11:37
x michele
hai perso un’occasione per tacere
Febbraio 10th, 2009 alle 12:40
Ma che è successo a radioblu? In val d’elsa su 91.9 si sente molto male e su 91.7 c’è un’altra radio….dovrete aggiornare i dati audiradio…. 😉
Febbraio 10th, 2009 alle 12:43
IL COLPO DI GRAZIA…
E’ quello che viene riservato al milite in battaglia che fra mille sofferenze non vedrà l’alba del giorno dopo. Sono atti di pietà umana in cui è moralmente e legalmente lecito terminare le sofferenze con la Misericordia(un tipo di spada) di chi si trovi purtroppo in quello stato. Si badi bene che l’uso di questa(la misericordia) era perfettamente previsto dal codice canonico. Nelle guerre moderne si è ovviato alla lama con il più veloce e risolutivo colpo alla nuca. Chi ha fatto il militare può confermarlo. Bene sappiate che in questi casi non si parla di assassinio. E notate bene che la vittima è ben cosciente di quello che gli accadrà.
Certo CASI LIMITE, ma è importante considerare il relativismo del contesto e come l’uso dei media abbia storpiato l’essenza dei fatti. Le EVIDENZE.
Ma questa non è la sede per un approfondimento storico-giurisprudenziale, cosa che i paladini dell’ortodossia cattolico-ideologica mal digeriscono…
O no?
E’ infatti più facile ridurre tutto al solito schema di chi è per la vita e chi no. Scordandosi che nel frattempo la GIUSTIZIA ITALIANA SI E’ PRONUNCIATA AI SUOI MASSIMI ORGANI! E che i LIBERI CREDENTI dovrebbero si interrogare le proprie coscienze ma senza piegarsi necessariamente al verbo del Vaticano.
Quanto al concetto di VITA per la legge italiana e non per il CIRCO MEDIATICO quando la linea dell’elettroencefalogramma è piatta si stacca la spina anche se il cuore continua a battere.E’ per questo che tante persone ricevono oragani e possono continuare a vivere! Bene sappiate che qualche decina di anni fa la Chiesa Cattolica storceva il naso agli espianti, complice la teologia che la condizionava, e che ancor oggi in tante regioni( poco secolarizzate..vi lascio immaginare dove in Italia) si muore in attesa di un espianto. Strano come non ci si preoccupi di QUELLE VITE O NO?
E per finire visto che ai provocatori è bene non rispondere ma che in questi casi si tura la vena, sappiate che l’autopsia sul corpo di Eluana dimostrerà come nel caso di Terri Schiavo che quello era da tempo un cervello in stato di putrefazione. In rete per chi volesse c’è un ampia letteratura per farsi un’idea…
Saluto tutti gli sciacalli di questa vicenda con un bel…beh…sapete dove andare!
Saluti a tutt*
m
Febbraio 10th, 2009 alle 16:37
Sapete chi ostacolò la diffusione del parafulmine,invenzione del sig.B.Franklin fisico americano,che lo installò con successo per la prima volta a Parigi il 10 maggio 1752 ???
Il Clero ! Perché detto dispositivo,secondo loro, modificava il volere di Dio,cioè i fulmini erano indirizzati sulla terra dal volere divino e non potevano quindi essere deviati e/o intercettati…..
Perdeva così di valenza il detto che Dio ti fulmini!!
Son passati molti anni,ma i lupi perdono il pelo, ma non il vizio.
Febbraio 10th, 2009 alle 16:56
Bettega è stato una delle persone più nere della storia del calcio, come uomo e come giocatore. Questo detto proprio da persone che lo conoscono benissimo. Purtroppo, ha sempre avuto la furbizia di non apparire troppo – l’opposto di Moggi, ad esempio – e quindi riusciva a tramare nell’ombra, così come in campo picchiava come un fabbro ferraio a cattivo e non veniva beccato mai.
Febbraio 10th, 2009 alle 17:05
Quella trasferta a Napoli c’ero anch’io! fu una goduria immensa, come immenso era Bati!
Che orgoglio e gioia provai quella domenica, il centravanti più forte del mondo che vestiva la casacca viola e demoliva un record che resisteva da decenni… il più grande di tutti!!
Febbraio 10th, 2009 alle 17:08
X Marco da Rifredi.
BRAVO!!! e chiudo
Febbraio 10th, 2009 alle 19:09
Eluana era in stato vegetativo da decine di anni. stato vegetativo significa essere un vegetale. per quel che mi riguarda han fatto bene.
Febbraio 11th, 2009 alle 01:12
Ero a vedere quella famosa partita persa 1-4 con quella buon anima di mio padre e due mie amiche. Io ricordo un massacro. Andavano il doppio…Paulo Sousa era ovunque, il rigore, il gol di Marocchi…Un dramma. Erano dopati? puddarsi…Ricordo Sottil su Vialli. Io che avevo 14 anni non avrei saputo far peggio.
Febbraio 11th, 2009 alle 12:58
Ricordo che Vialli dopo 9 minuti segnò su girata al volo dopo lancio lungo da lontano. Una sorta di pallonetto capolavoro che colse un po’ di sorpresa Toldo.
Ravanelli simulò così platealmente che mi rovinai la gola, era sotto i miei occhi, all’epoca avevo 14 anni anch’io e andavo in curva Ferrovia.
Andavano veramente il doppio, e Bati sbagliò un rigore con Rampulla che si mise in posizione di parata 5 minuti prima che tirasse. Era il periodo che li sbagliava tutti.
Febbraio 11th, 2009 alle 14:18
Un circo a confronto avrebbe avuto meno pagliacci….di quell’anno ricordo la soddisfazione in trasferta a Napoli e lo sconforto in quella a Torino, dove passammo in un quarto d’ora dalle stelle al peggiore degli incubi…rivista a distanza di tempo però ci si può consolare con il fatto che quella Juve aveva sicuramente non “una marcia in più” ma sette o otto visto come correvano
Febbraio 11th, 2009 alle 19:34
Caro David,
sono un tuo coetaneo e seguo sempre, cascasse il mondo, la tua radiocronaca, anche quando mi capita di vedere i viola in TV (azzero l’audio TV) o quando li seguo su i vari siti internet.
Sono cresciuto nella Sales, che conoscerai benissimo, dove ho avuto la fortuna di crescere insieme ad Anna Cavaciocchi (moglie di Giovanni Galli) e giocare in squadra con Giampiero Hamrin (figlio del mitico Kurt, che insieme alla moglie, sono stati praticamente la mia seconda famiglia).
Da 25 anni sono “in esilio” a Pisa, dove ho una splendida famiglia con 3 figli/e tutti/e rigorosamente tifosi/e viola.
Ti pregherei, se possibile, in una delle tue prossime radiocronache ricordare che sotto la Torre di Pisa batte forte un cuore Viola (io lavoro proprio sotto la Torre dove gestisco la Libreria Salesiana. Non mi interessa che tu faccia pubblicità al negozio (ci mancherebbe) ma solo che tu possa ricordare che “Rainbow” saluta tutto il popolo Viola.
P.S.: Chiaramente se ti capitasse di fare una girata a Pisa, sarai ospite ben gradito nel mio negozio, dove continuamente propino alla clientela la radiocronaca dei tuoi: GOLGOLGOLGOLGOLGOLGOLGOLGOLGOLGOLGOLGOLGOLGOLGOL.
UN SALUTO E UN ABBRACCIO VIOLA CIAO RAINBOW
Febbraio 11th, 2009 alle 20:47
Ciao David
mi appassionano queste pillole…erano gli anni di vita vera in Curva, ma hai saltato ( credo volutamente) quel famigerato 8 a 2 in casa della Lazie….Casiraghi segno’ 4 gol , Divaio che all’epoca avrà avuto 15 anni una doppietta…..E la Nord che cantava “…e Marchegiani facce un gol”…che Domenica mamma mia allucinante..Il Ciccio del Fiorenza che lanciava i cori con ” quel mazzolin di fior”….contestazione a Luppi che a fine partita ci fece il ditino…l’unico che venne a salutarci fu Rui Costa…Ricordi..vita vissuta…
Ciao
Settembre 17th, 2009 alle 11:34
Bettega…. un signore che ha fatto la fine che si meritava. Qualcuno sa dov’è..?!
Inqualificabile.
Agosto 1st, 2014 alle 13:29
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