Il calcio
Impossibile pensare cosa avrebbe fatto vent’anni dopo o anche quaranta, a confronto con Maradona e Messi, gli unici che si potessero accostare a qualcosa che non si può descrivere compiutamente, specialmente dopo averlo visto giocare
Il calcio più atletico, e va bene.
Una velocità doppia, e siamo d’accordo, ma chi lo sa che non avrebbe fatto le stesse cose aumentando giri e potenza
Pelè era il calcio, l’unico paragone che mi viene in mente è quello di Federer col tennis ed era sempre sorridente, anche quando lo picchiavano
Uno dei primi dolori della vita è stato il suo colpo di testa nella finale del 1970, avevo 9 anni, ero ancora pieno di gioia per lo scudetto di un anno prima e mi sembrava “doveroso” vincere Mondiale e Rimet. Hai voglia te ad apprezzare il superbo gesto atletico del suo stacco aereo…
Mi ricordo della finta pazzesca con l’Uruguay e di quando segnò il millesimo gol con successiva invasione di campo
Tra i pochi rimpianti che ho in 62 anni ci sono tre punti fermi: aver venduto il numero 1 originale di Diabolik per arrivare ai soldi della Vespa, dopo poco quello di Alan Ford per il 125 e soprattutto aver perso chissà dove la maglia originale di Pelè, quando il Santos venne a giocare in amichevole a Firenze negli anni sessanta
Ha vissuto un’esistenza splendida e ci ha regalato tutto quello che il calcio può offrire, più di così non era possibile
Dicembre 30th, 2022 alle 08:26
Questo fine 2022 quante vite sta prendendo. Pele una leggenda. Il calcio. Un uomo che non ha voluto lasciare il proprio Paese. Sarebbe bello pensare che lassù potrai giocare con i grandi del calcio che ti hanno preceduto. Riposa in pace.
Dicembre 30th, 2022 alle 08:42
Perdere la maglia di Pelé è come perdere la chitarra di Keith Richards… Penitenziagite!!!
Risposta
Infatti…
Dicembre 30th, 2022 alle 08:49
La maglia originale di Pelè… minkia..!!
Io invece stamattina mi immaginavo lui e Juliñho che chiacchieravano come due di quei vecchietti di prima, al bar, un pò ricurvi ma belli coriacei e vispi di battuta.
E al tramonto il numero uno diceva che quasi quasi Firenze…
Dicono che dovesse parlare di più, quando i tempi erano più duri, ma magari l’ha fatto.
Gente a quei livelli non deve parlare: deve fare lezione. Deve dare spunti, deve scatenare la fantasia.
Non ha avuto, semmai, bisogno di gesti epocali. Ha semplicemente dettato legge ogni volta che è sceso in campo.
Gesti che si è sentito di fare per esempio un altro che sta lassù a quelle altezze di immaginario collettivo mondiale come Roberto Baggio, raccogliendo un messaggio d’amore, e ricambiando…
L’ho rivisto l’altro giorno nell’intervista a Mareggini sul canale ufficiale.
Ma a proposito, ma Mareggini non ci starebbe proprio bene in questo gruppo.
Buon anno David
Dicembre 30th, 2022 alle 08:59
“Pelè” è stata una parola ripetuta all’infinito su qualsiasi campo di calcio vero o fatto coi giacchetti in terra. Io non l’ho mai visto giocare una partita neppure in diretta tv, ma le poche volte che mi riusciva una finta, un dribling o una rovesciata sul campino di terra, immancabilmente mi veniva rivolta la frase “boia ma chi sei? Pelè?”. Frase che a mia volta ho rivolto a colui che riusciva a fare qualcosa di ganzo in campo. I miei idoli erano altri, ma il Mito Assoluto non poteva che essere Pelè. E col mito anche il metro di paragone. Da Pelè in poi tutti i fuoriclasse sono stati misurati con la “scala Pelè” e mai o quasi mai, qualcuno ha osato valutare un altro giocatore pari a Pelè, tutti sono arrivati a “frazioni” di Pelè. E per me sarà così sempre.
Poi ci sono stati tanti pezzi da “novanta”, che nella “scala Pelè” significa sopra il 90% del valore di Pelè. E’ inutile che faccia l’elenco, tanto li sappiamo tutti. Spendo due paroline solo per Mbappé. Ecco Mbappé secondo me è al 99,9% nella scala Pelè…i nostri propronipoti useranno la “scala Mbappé”?
Dicembre 30th, 2022 alle 09:17
.. e un altro che se ne va.. che brutta cosa lo scorrere del tempo! Pelè era Pelè, forse mitizzato dal fatto che ai tempi in cui giocava non c’era la diretta tv secondo per secondo che c’è ora. Sicuramente avrà giocato qualche partitaccia anche lui, ma il mito resterà per sempre e fra 100 anni lo rammenteranno ancora. resta comunque l’unico ad aver vinto tre mondiali da protagonista assoluto.
p.s. un giorno ci spiegherai come cavolo si fa a perdere la maglia originale di Pelè.. 🙂
Dicembre 30th, 2022 alle 09:24
Pelé… Buon viaggio Campione vero e persona nobilissima…
Ha posto fine alle sue sofferenze …ora spero stia palleggiando felice con Diego e Joan…
Grazie di essere esistito…
Umberto Alessandria
Dicembre 30th, 2022 alle 10:02
Rubando le parole di Buffa,
prima del mondiale di Svezia la maglia n° 10 era solamente una maglia come le altre con un numero come gli altri. Dopo, la n° 10 è diventata “LA N° 10!”, grazie a quello che il giovanissimo Pelè fu in grado di mostrare al mondo intiero.
Ciao Edson Arantes do Nascimiento, che la terra ti sia lieve.
Cirano
Dicembre 30th, 2022 alle 10:06
Effettivamente il vero Fenomeno. Credo siano inutili i paragoni ma sarebbe stato bello fosse venuto in Europa a giocare forse sarebbe stato ancora più grande.
Dicembre 30th, 2022 alle 10:09
Davidino mio
ma come, la maglia del Santos, la n° 10, quella del Re…Tu hai perso quella e pensi di passarla liscia? Per punizione dovresti ascoltare la registrazione integrale del CDA juventino appena tenutosi e fare una relazione ponderata del contenuto della chiavetta del famigerato moggi.
Non ti meriti altro, Lapi Dario
Dicembre 30th, 2022 alle 10:43
Eh sì con lui si chiude un’intera epoca calcistica,un’intera unità cronologica di calcio giocato e consumato….come Nedo anche io non l’ho mai visto giocare ma è vero esisteva una scala di paragone con lui quando si dovevano valutare le skills di qualche giocatore emergente….strano ma il suo nome,anche se non calcava più i campi di calcio,sovrastava anche quello di Maradona in termini prettamente iconografici ……
È altrettanto vero che ha vissuto un’esistenza splendida,sicuramente si è potuto addormentare senza rimpianti ….ed è una gran cosa,una gran fortuna soprattutto se parametrata e rapportata ai tempi di oggi..
Non mi si parli di Alan Ford ….mio fratello soffriva di una forte dipendenza ….quando ero piccino me li ritrovavo ovunque,non sapeva più dove metterli…in qualche occasione ci avrò anche dormito sopra…
Dicembre 30th, 2022 alle 11:38
tanti anni fa quando ero piccolo, durante un trasloco la mia mamma mi perse la maglia che mi aveva regalato un mio cugino più grande che giocava nel Forte dei Marmi. L’incazzatura non mi è ancora passata del tutto. Ora, come si possa perdere la maglietta originale di Pelè, credo di non potermelo immaginare, visto che io ci avrei dormito. avrei capito se tu non fossi stato un appassionato di calcio oppure se fosse stata la maglietta di un giocatore della juve. ma cazzo.. la maglietta originale di Pelè!!!!!
dispiace moltissimo di questa scomparsa, purtroppo era nell’aria ma pelè era un mito vivente e farà strano pensare che non c’è più tutte le volte che immancabilmente lo rammentiamo.
Dicembre 30th, 2022 alle 11:42
Non ero nato quando incantava le platee di tutto il mondo,ma dai filmati che ho visto e gli articoli di giornali a lui dedicati che ho letto è stato una leggenda,basta guardare il film fuga per la vittoria!!!riposi in pace insieme ad altre leggende del calcio
Dicembre 30th, 2022 alle 11:47
Federer per quanto grande non è a quell’altezza, se proprio si deve cercare in altri sport gli unici sono bolt e phelps.
Dicembre 30th, 2022 alle 11:58
David hai dato via il numero uno originale di Diabolik per arrivare alla somma necessaria per la Vespa ?
Direi che hai fatto un grande gesto.
La Vespa va avanti ad ogni cosa.
Te lo dice uno che ogni dieci anni il 21 maggio se ne regala una nuova.
Per i 40 anni, per i 50 anni, per i 60 anni.
E se il Signore me lo concede anche per i 70 anni e per gli 80 anni.
Poi mi comprero’ una motocarrozzina.
Dicembre 30th, 2022 alle 12:10
Lui e Diego sopra a tutti.
Gli altri staccati di molto, con i loro atletismi e le loro velocità.
Aver perso quella maglia David, imperdonabile.
Dicembre 30th, 2022 alle 12:26
@guetta,il numero 1 originale di diabolik non si vende,piuttosto si va in bicicletta! 😜😂
*********
R.i.p.
Dicembre 30th, 2022 alle 12:45
Io il numero 1 di Alan Ford ce l’ho ancora…..anzi, la collezione completa……😊
Dicembre 30th, 2022 alle 12:50
Sono tre errori imperdonabili che ben valgono eterni rimpianti.
Anche io, ahimé, ho commesso errori simili con fumetti/videogiochi ma non ho perso una maglia originale di cotanto pregio e valore.
Dicembre 30th, 2022 alle 13:09
Nel 1958 avevo 12 anni e mi sono visto in tv la finale, dire che Pelè fu devastante è dir poco. Ed era ancora un bambino. Io tifavo Svezia per via di Hamrin.
Poi, l’ho rivisto nei mondiali successivi ed in una amichevole dove (se ricordo bene) fu fermato da Trapattoni.
Insieme a lui ho amato calcisticamente Garrincha, grandioso soprattutto nel mondiale del 1962.
Grazie di essere esistito.
Un saluto.
Dicembre 30th, 2022 alle 13:19
Buon viaggio O Rey,sai che discussioni ci saranno adesso la’ dove siete,per capire chi era meglio Maradona o Pelè, sfide di calcio e palleggi per l’eternità, continuate a divertirvi, ci mancate tanto qui.
Dicembre 30th, 2022 alle 13:48
Pelè?
no
D.I.O.
Dicembre 30th, 2022 alle 15:41
La storia di Pelè la conosciamo più o meno tutti.
A me piace soffermarmi su di un fatto:
negli anni 50 un ragazzino di 16 anni era un bimbo in tutti i sensi.
Pensare che lui a quell’età diventò titolare nel Santos e nazionale un anno dopo vincendo un mondiale da protagonista a 17 anni, con una tripletta in semifinale ed un gol in finale, mi da la dimensione della sua grandezza.
Riguarderò per la 10volta il film su Netflix……Stavolta con molta tristezza.
Credo che sia veramente stato il più grande e soprattutto il campione di tutti.
PS- comunque Moratti lo aveva preso eh!
Ma un presidente così a noi toccherà prima o poi?
Dicembre 30th, 2022 alle 18:28
Io ho regalato la bacchetta di Larry Mullen e l’autografo di Bono Vox.
Aladdin Sane firmato da David Bowie invece me lo tengo stretto.
Dicembre 30th, 2022 alle 19:18
su ragazzi, non martorizzate il poero David:
al tempo con la vespa si andava al mare e si cuccava alla grande!
Con Diabolik al massimo potevi cercare di immaginarti dal vivo Eva Kant!!!!😀😂
Dicembre 30th, 2022 alle 20:01
“.. la regina d’Inghilterra era Pelè…”
E sono anche andati via assieme.
Oggi penso di aver letto l’ultimo articolo degno della Gazzetta dello sport a firma Luigi Garlando. Ormai è un giornale da amarcord e poco altro.
Dicembre 30th, 2022 alle 20:23
e comunque è “O Rei”,che in portoghese vuole dire “il re” e non quel fritto misto fra napoletano e inglese che hanno scritto anche su acffiorentina…
Dicembre 31st, 2022 alle 09:56
Siamo tutti a decantare le gesta della leggenda del calcio, della sua grandezza io vorrei far presente quale era la differenza per cui era il più grande, quella differenza palese che differenza i grandi dagli immortali.
Pelé era innanzitutto Uomo, disponibile, garbato, educato e mai arrogante o fuori le riga in campo o fuori.
Si Pelé era innanzitutto una grande persona, un esempio e aveva anche la consapevolezza di esserlo.
Forse la differenza tra quel calcio, quelle persone ed il calcio di oggi, era proprio tutta in quella educazione profonda in quel rispetto dovuto, nel sapere di far parte di uno spettacolo ed essere consapevoli della fortuna di potervi partecipare. La sua arte, la loro arte non aveva secondi fini, non cadevi se non dovevi cadere, non urlavi senza dolore alcuno, anzi spesso tendevi a nascondere con dignità lo stesso dolore, ma soprattutto non giocavi per i soldi, ma quasi esclusivamente per il desiderio di essere parte del gioco.
Oggi i soldi sono talmente tanti che ogni scelta non è più libera e nessuno è più libero di far parte del gioco.
Continuerò a ricordarti nei sogni
Grazie per avermeli regalati
Dicembre 31st, 2022 alle 11:22
Amatucci è un giovanissimo prospetto che si è messo in luce nelle amichevoli con i più “grandi”. Alla sua età l giovane Pelè aveva debuttato nel campionato statale Paulista da 2 anni, aveva nel primo anno ottenuto il titolo di capocannoniere e l’anno dopo è stato il più giovane calciatore a vincere la coppa del mondo segnando anche 6 reti.
Brera lo considerava un alieno: cuore e polmoni di acciaio e gambe forti come tronchi. Scrisse che se mai calciatore dovesse avvicinarsi alla perfezione questo era il fuoriclasse brasiliano.
Tanto diverso che il regime nazionalista di allora varò una norma che lo assimilò ad un monumento nazionale: per questo non poté trasferirsi all’estero a differenza di tanti suoi connazionali. Solo lui.
Il fromboliere Burgnich, fortissimo di testa, tentò di marcarlo nella finale del 1970, ma il fuoriclasse galleggiò in aria e segnò contro la nostra nazionale, e riuscì ad intuire l’inserimento laterale di Carlos Alberto e a passargli la palla del quarto gol quasi avesse un terzo occhio.
Un fuoriclasse completo. Ambidestro dal calcio simile a Gigi Riva, potente e preciso. Abilissimo nelle finte, nei tunnel, un mostro nei dribbling, elevazione da cestista, finte e controfinte in cui lasciava il marcatore a terra, corsa, passaggio, sponda, calci da fermo, rovesciate ed acrobazie alla Piola. Sempre corretto e sorridente.
Nella stucchevole diatriba fra chi fosse il più grande di tutti i tempi, diatriba che non può essere mai oggettiva per le differenze temporali dei sistemi del calcio, si può dire che probabilmente lui è stato il giocatore col repertorio più completo. E che molti gesti dei fuoriclasse lui li avesse fatti decenni prima.
https://www.ilpost.it/flashes/pele-video-futuro/
Dicembre 31st, 2022 alle 13:26
Pelé e il ricordo dei Mondiali 70 i primi visti da bambino.
La stella di un Brasile fantastico con Clodoaldo, Jairzinho, Rivelino.
Oltre il ricordo, i racconti e le storie di un giocatore che ha vinto tutto con il Brasile e con il Santos.
Dicembre 31st, 2022 alle 15:15
io non trovo piu la foto con un 13 enne Kobe Bryant. estate 1991 ! ho ritrovato quella con il suo babbo Joe e d il grande Charlie Yelverton… sempre del 1991
Uscirà fuori.
Nel frattempo mio fratello m’ha fregato la maglia originale di Baggio , sponsor la nazione.
ma se resta in famiglia, diventerà un cimelio….
Ma come si fa a perdere la maglia di Pelè?oppure era quella di Pellè dopo il rigore alla Germania 🙂
E’ Morto O’Rey
W O’Rey
la primula O’viola
Dicembre 31st, 2022 alle 15:19
Auguro al nostro Direttore e a tutto il suo staff. a tutti i blogghisti della chat un felice buon 2023!!!
un abbraccio viola
la primula viola
Dicembre 31st, 2022 alle 18:02
Se si parla di rimpianti fumettistici io ne ho due: aver lasciato in casa vecchia, durante il trasloco di 50 anni fa, tre annate del Corriere dei Piccoli, dal ’63 al ’65, e almeno un centinaio di albi di Nembo Kid (Superman, per chi è più giovane).
I miei mondiali del ’70, invece, stanno tutti in Italia-Germania 4-3. Col ricordo di mia mamma che a un certo punto dei supplementari se ne andò in cucina perché non ce la faceva più a soffrire.
Buon anno e buona salute a tutti.
Dicembre 31st, 2022 alle 19:05
Classe 40: Pelè Proietti Bruce Lee
Nati per primeggiare
Gennaio 1st, 2023 alle 11:18
Bruce Lee? Oimmena…o power Hanoi…
Lapi Dario
Gennaio 1st, 2023 alle 12:12
Innanzi tutto buon 2023 a tutti e buone treppartite in settegiorni della Viola a Firenze.
Avevo scritto un post su Pelè ma chissà dove è andato a finire. Oltre ai doverosi omaggi al mito, avevo riportato liberamente le parole di Buffa sul mondiale in Svezia del 58.
Prima di Pelè la maglia n°10 era solo la n° 10, dopo è diventata LA N° 10.
A questo punto aggiungo uma considerazione:
mentre O’Rei ci lasciava, CR7 ha firmato un contratto che gli frutterà 1 miliardo di euro in 3 anni, compreso tutti gli annessi e connessi.
Una schifezza morale senza appello, oltre che la condanna a morte del calcio inteso come sport e non come business. Osceno, imbarazzante, vomitevole.
Concludo con un altro scandalo che spero venga immediatamente soppresso, ovvero il nomignolo affibbiato a quell’ammasso ossigenato di Neymar, ovvero O’Ney. Vilipendio, blasfemia.
Cirano
Gennaio 1st, 2023 alle 20:13
Curiosità: e come te l’eri procurata la maglia nr 10?
Risposta
Non so come abbia fatto, ma mio babbo era riuscito ad entrare in campo come aiuto fotografo e aveva anticipato tutti nell’amichevole del 1967
Gennaio 2nd, 2023 alle 09:54
@Cirano: a me fa più schifo il gioco che fanno i procuratori e i giocatori all’approssimarsi della scadenza del contratto quando un giocatore fa un annata buona. A quel che si legge, Cr7 si prenderà un miliardo non in tre anni ma fino al 2030 e dovrà essere l’ambasciatore per tentare di aggiudicarsi l’organizzazione dei mondiali di calcio. Si tratta di un investimento che gli arabi hanno fatto puntando su un mito del calcio. i soldi vanno ai soldi e il calcio inteso come sport e non come inteso come sport e non come business è già morto da un bel po..
Gennaio 2nd, 2023 alle 11:18
Giocatore precoce, completo e forte come mai nessun altro, il piu forte delle storia, Maradona poteva avere piu tecnica, ma gli mancavano una gamba, mezza altezza e l’atleticita’ di Pele’.
Pele’ era un marziano e lo era anche a 16 anni.
Tutti gli altri vengono dopo
Vdz
Gennaio 2nd, 2023 alle 12:20
Tra le tante interviste fatte a Pelè e rimandate in onda per il tragico evento una mi ha colpito più delle altre e cioè l’interlocutore non ricordo chi chiede a Pelè la differenza tra il calcio brasiliano e quello italiano e Lui risponde così :Noi in Brasile giochiamo per far gol voi in Italia giocate solo per vincere::::
R.I.P
Gennaio 2nd, 2023 alle 12:22
Manca una virgola …non ricordo chi, chiede….
Gennaio 2nd, 2023 alle 17:20
Valdo, se è per quello ne mancano due. 🙂 🙂 🙂
Gennaio 2nd, 2023 alle 17:29
Pelè era fortissimo ma giocava in un calcio-moviola.
Maradona vinceva le partite da solo con marcatori tipo Gentile e Contratto, se ve lo siete dimenticati.
La prima volta che Maradona venne a Firenze Contratto gli dette una stecca che fece rabbrividire anche quelli in tribuna, ho ancora il rumore negli orecchi.
Lui si rialzò senza battere ciglio e Contratto gliene dette dell’altre per tutta la partita.
Pelè numero due della storia del calcio.
Gennaio 2nd, 2023 alle 19:13
Il calcio è Pelè!
La cosa più intelligente che ho letto è che qualsiasi cosa abbiano fatto dopo altri grandi calciatori, lui lo aveva già fatto prima di loro…
E anche dal punto di vista etico è stato una spanna sopra a tutti gli altri grandi o presunti tali.
Chi ha osato scrivere, in Argentina, che è morto il terzo più grande di sempre (dopo Maradona e Messi) si deve solo vergognare!
Pelè, rimarrà nella storia del calcio avanti a chiunque altro.
Viva Pelè!
Gennaio 2nd, 2023 alle 19:30
In realtà Pelè e Maradona, anche essendo due numeri 10, erano molto diversi:
il primo molto più portato a fare la punta ed a segnare, meno portato (di Maradona) ad essere riferimento di gioco;
Maradona, aveva una visione di gioco più ampia di quella di Pelè, ma era meno cannoniere.
Maledetto Toscano, vero che il calcio ante gioco totale dell’Olanda era più lento, ma Pelè era anche un buon atleta ed aveva ottima potenza muscolare.
Personalmente, ma di pochissimo metto davanti Pelè, ma anche io sono dell’idea che le epoche diverse, non permettono confronti.
Quanto a simulazione, per quello che ho visto io, nessuno dei due faceva “sceneggiate”.
Un saluto.
Gennaio 2nd, 2023 alle 19:44
MALEDETTOTOSCANO@
non necessariamente devi scrivere di calcio, anche il biliardo ha la palla che rotola!
PS- non ti viene in mente che il Pelè stratosferico tecnicamente e straripante fisicamente del calcio moviola come lo chiamo te, nella moderna epoca sarebbe stato allenato e gestito con mezzi moderni, come è stato fatto con Maradona?
Riva quindi sarebbe stato nessuno o quasi?
Facchetti?..idem
Burnich?….si proprio quel che sovrastò di mezzo busto nel gol in finale contro i nostri azzurri.
Ma te il calcio lo vedi alla play station?
Gennaio 2nd, 2023 alle 20:52
Benedetto Maladetto
perché devi essere sempre contro?
Pelè giocava in un calcio moviola ma quelle cose le faceva solo lui. Pure dopo, in un calcio più veloce, nessun altro le ha fatte.
Secondo te, benedetto Maladetto, se lui avesse giocato 20 anni dopo, li avrebbe fatto alla stessa velocità, oppure si sarebbe adeguato al gioco del momento?
Ma hai visto i ghouls che ripropongono in questi giochi? Ti paiono cose semplici?
Infine, Maradona ha vinto un mondiale da solo ma Pelè ne ha vinti 3 ed è stato l’unico brasiliano a farlo.
Non vi è ombra di dubbio che Edson sia l’unico, inarrivabile. Poi ci sono tutti gli altri, chi prima chi dopo.
Cirano
Gennaio 3rd, 2023 alle 05:51
In una intervista recente, Kareem Abdul Jabbar ricordava la sua amicizia personale con Bruce Lee: in un passaggio di questa intervista, per sottolineare quanto ancora all’ epoca l’attore e atleta cinese fosse snobbato dall’ ambiente in quanto asiatico, il campione dell’ NBA raccconta che “c’era sempre qualche furbo, ad ogni appuntamento pubblico, fosse una prima visione in una sala cinematografica oppure una manifestazione di carattere promozionale, che voleva sfidare Bruce a combattere. Lui tirava sempre dritto, non reagiva alle offese: la regola della sua disciplina era non combattere finché esiste un’ alternativa”.
Credo che Pelè durante quelle amichevoli adottasse la stessa filosofia. Lo colpivano, lo asfissiavano in marcatura, lui voleva onorare il campo e giocare, ma se l’ occasione non contava veramente accettava di fare un passo in meno. Se un difensore è bravo nota la differenza.
Il campione, in ogni disciplina, detesta l’ esibizione, ringrazia di essere nel posto che ha sognato tutta la vita e ringrazia chi lo ha reso possibile; attende l’occasione per dire la sua, e lì mostra il vero volto, il volto completo.
E l’applauso che riceve, anche da un avversario leale, ripaga di tutto il resto.
Lui gioca per fare gol, gli altri giocano per vincere. Quando arrivi a quel livello vedi la differenza.
Il discorso Proietti: Proietti ti strappa la risata, quella liberatoria, quella proprio di diaframma che ti sfiata; quella dei grandi.
Ma se lo guardi, se ascolti la profondità di quella voce, di quella espressione, non puoi non osservare la forza dell’ interpretazione. Non puoi non trasalire: è lui che viene incontro a te, che cerca il contatto, che vuole regalare un momento di grandezza anche nella risata e, perché no, sentire la soddisfazione che c’è a far ridere di gusto la gente, a farla stare bene, semplicemente bene.
Grazie, signor Gigi, grazie ogni volta che ti rivedo.
Questa è classe.
Gennaio 3rd, 2023 alle 08:38
https://www.gazzettadisiena.it/siena-il-responsabile-dello-scouting-amato-non-sono-mai-stato-pagato/?fbclid=IwAR3rNxYUqszmvIPjJmw_GRMqrKTX4WljY2UuT72LUckC0VOv68fB48Dtyno
La lucchese non paga uno stipendio agli allenatori del settore giovanile da settembre
Ieri ha comunicato a 7 ragazzi della primavera di cercarti squadra e non presentarsi alla ripresa degli allenamenti (2 settimane di stop)
Al posto dei sette sono stati presi ragazzi a convitto (che si pagano) in modo da finire la stagione.
Il calcio non è finito è in mano ad incompetenti e furfanti è diverso
Gennaio 3rd, 2023 alle 11:49
Maledetto toscano, Pelè Maradona e Contratto è unn ossimoro.
Gennaio 4th, 2023 alle 17:45
Cari amici, Shintawaza e tutti gli altri,
io sono sempre contro quanto voi siete sempre pro.
Che Pelè giocasse in un calcio – moviola è un dato oggettivo.
Pelè sarebbe stato Pelè anche nel calcio moderno: non lo so, i fenomeni intertemporali ed interdinastici siete voi.
Io rilevo soltanto che in un gioco molto ma molto più difficile Maradona ha fatto vedere gesti tecnici uguali se non superiori a quelli di Pelè e ne traggo le giuste conseguenze.
Così come traggo le giuste conseguenze dal vedere che alcuni centravanti di oggi – con le marcature di oggi a cinque metri – segnano tre gol e vengono inneggiati a fenomeni ed invece sono soltanto gente con una muscolatura da bodybuilder ed un piede da muratore.
Un esempio: Kean della Juve.
E magari vanno anche in nazionale.
Ed allora mi viene da pensare a gente come Selvaggi, Muraro, Pruzzo, Penzo, Altobelli, Galderisi. Virdis, De Vitis, Casiraghi, Serena, Giordano, Pulici, gente che faceva grappoli di gol e la nazionale la vedeva con il binocolo o solo perché non ce n’erano altri.
Quindi, Pelè secondo fenomeno della storia del calcio.