La bellezza della radio
Alzandomi molto presto, da qualche giorno sto seguendo ogni mattina fino alle 6 “Tutte le Olimpiadi minuto per minuto” e confermo quello che sto pensando dalla mia prima radiocronaca: se fossi un ascoltatore, mai staccherei da Rai Uno e quindi dal mitico “Tutto il calcio”.
Per la fortuna mia (e dei miei figli…) in tanti nel corso dei decenni non l’hanno pensata come me, ma resta il fatto che il cosiddetto prodotto radiofonico è assolutamente migliore di quello televisivo, per qualità dei cronisti, per ritmo, per completezza delle informazioni.
Non è un caso che tanti colleghi bravissimi alla radio siano poi diventati star televisive, mentre invece non mi risulta il contrario. Anzi, a volte abbiamo assistito a temporanei inserimenti sull’FM motivati solo dall’effimero successo televisivo: dopo pochi mesi di programmazione, non si sono più visti.
La radio è passione pura, adrenalina che scorre quando sei davanti al microfono, cambi di programma in corsa, intuizioni, capacità di capire l’interlocutore anche se non lo vedi negli occhi.
A volte ci riesci, a volte no: quelli della Radio Rai ci riescono quasi sempre.
Luglio 29th, 2021 alle 07:18
Certo che la radio è superiore alla tv, e di gran lunga. Alcune stazioni che trasmettono solo musica non riesco ad ascoltarle come ritengo inutili molti canali televisivi. Delle radio, preferisco quei canali dove ci sono le voci.
Luglio 29th, 2021 alle 08:04
video killed the radio star (Buggles, fine anni 70?)
Luglio 29th, 2021 alle 08:15
Alla famosa domanda “cosa ti porteresti du un’isola deserta?” io ho sempre risposto parole crociate e una radio!
Luglio 29th, 2021 alle 08:24
Diversi i tempi
Diversa la conoscenza, che deve essere accuratissima
Diverso spesso lo spessore culturale
È in fondo serve anche un accenno poetico, che spesso la tv non sa trovare e si rifugia nelle lacrime o dietro la tragedia
Ho vissuto per anni in auto, spesso spendendo dai 90 ai 100 mila km annui e la radio è stata la mia compagna inseparabile, in ogni momento avevo una stazione da ascoltare
La trasmissione di radio 1 per le notizie e il lunedì per gli approfondimenti sportivi
Poi radio 2 che tra satira e cultura ha sempre abbinato molto bene il palinsesto
Radio monte Carlo per il jazz e la musica di nicchia durante i rientri notturni
Quando varcavo l’Appennino la ricerca di radio blu, che era sempre difficile e poi lentamente arrivava più limpida verso barberino, e il Pentasport
Insomma credo che poi alla fine la radio sia parte della storia di ognuno di noi, per me molto piacevole
Luglio 29th, 2021 alle 08:33
La radio perderà il suo fascino quando non ci saranno più le radiocronache di David Guetta.
Luglio 29th, 2021 alle 08:39
La radio.
La meglio invenzione di tutti i tempi.
Rinnovo cosa ho gia’ scritto altre volte:
quando moio nella bara, dentro la giacca ci voglio una scatola di sigari toscani, un apparecchietto mp3 ovviamente con funzione radio e una Fanta.
Tutto il resto puo’ rimanere sulla Terra.
Immondo
Luglio 29th, 2021 alle 09:17
I Love Radio Rock
Esemplificazione straordinariamente pungente di quello che hai appena scritto.
Per me un CAPOLAVORO, non oso pensare cosa possa provare a vederlo uno che fa radio da una vita…
Vdz
Luglio 29th, 2021 alle 09:27
Sono cresciuto con le grandi voci dei conduttori di Stereonotte e con la grande musica che mi hanno fatto conoscere. Non finirò mai di ringraziarli.
Luglio 29th, 2021 alle 09:30
E a 16 anni feci per alcuni mesi una trasmissione rock su Radio Firenze Sud, che trasmetteva dal circolo Vie Nuove. Poi bocciai a scuola… 😉
Luglio 29th, 2021 alle 09:54
Lo spezzatino ha ucciso la trasmissione più emozionante di tutti i tempi: tutto il calcio minuto per minuto. rip.
però concordo in pieno, i giornalisti sportivi rai che fanno le radiocronache sono sempre stati bravissimi. se poi si va sull’intrattenimento, molti di quelli che spopolano in tv provengono dalla radio e quando possono ci ritornano. Il top per me è Fiorello, ma anche gente come Jerry Scotti alla radio è davvero forte. per non parlare della radio dj dei tempi d’oro dove iniziarono la carriera Aldo Giovanni e Giacomo con le lezioni di lingue che sentirle alla radio in macchina era pericolosissimo perchè ridendo come un bischero rischiavi di andare in un burrone! w la radio!
Luglio 29th, 2021 alle 10:03
Bastano solo le radiocronache degli Europei di Francesco Repice…da Oscar!
Luglio 29th, 2021 alle 10:24
radio di gran lunga superiore alla tv su quasi tutto…per il calcio confrontate le radiocronache di Repice rispetto a quelle televisive dove ti raccontano che la mamma di quello in panchina una volta ha sgonfiato il pallone al figliolo ma poi è arrivato un talent scout e l’ha portato nelle giovanili del treviso e da qui all’atalanta…..intanto l’azione scorre…..oppure “l’ultima volta che due giocatori della stessa squadra e il cognome simile hanno giocato insieme la partita è finita 2-2” ……e altre interessantissime cose simili come se nel calcio le statistiche contassero..
rai uno è forse la miglior radio d’italia.
ho ascoltato anche fin quando non l’hanno chiusa rockfm da milano (mi pare si chiamasse così) quella con pane burro e rock and roll la mattina….
Mi ricordo da piccolo una radio che purtroppo è durata poco, intorno ai 104 fm…telefonavi e chiedevi quasiasi brano e loro te lo mettevano…anche i King Crimson….non mi ricordo però il nome…radio gamma? (non gamma radio che era un’altra cosa)
Luglio 29th, 2021 alle 11:21
Non voglio introdurmi in un argomento infinto come il confronto fra radio e televisione in senso lato, ma rimanere solo nell’ambito delle cronache di sport.
Una cosa la vorrei sottolineare però: trovo insopportabile, inutile e pure controproducente questa moda di fare i canali televisivi delle emittenti radiofoniche. Guardare la radio in TV è assurdo ed incomprensibile.
Venendo alle cronache sportive invece devo ammettere che la differenza fra quella radiofonica e televisiva è simile al confronto libro-film.
Alla Radio ti affidi completamente alle capacità descrittive del cronista che se degne ti permettono di fantasticare e costruire nella tua mente quello che succede. Il pathos che ne deriva è impareggiabile. Però ti perdi la possibilità di ammirare direttamente gesti e gesta che nessun cronista per quando perfetto può darti come invece le immagini sanno fare. In televisione è tutto molto più semplice, ci sono le immagini e da sole basterebbero. Per questo ho sempre ammirato i telecronisti di vecchia scuola che si limitavano a dare un semplice supporto a ciò che accadeva in campo, con poche e semplici informazioni che il video non poteva fornire. Ora invece è tutto diverso, ci sono telecronisti che fanno i fenomeni ed i commentatori che riempiono di parole, urla ed iperboli ogni singolo secondo dell’evento sportivo. Sono solo inquinamento sonoro, sempre più insopportabili sempre più inascoltabili.
spesso mi capita di togliere il sonoro e mettere i rumori del campo, quando possibile, oppure assistere in religioso silenzio. Vi assicuro che è tutto un altro godere.
Così faccio con la motogp, trovando Meda inascoltabile, così ho fatto con la finale di Wimbledon con i cronisti che cazzeggiavano del più e del meno mentre la partita procedeva, così faccio con molte partite di calcio, come i recenti campionati europei.
Questo è uno dei motivi per cui ho da tempo deciso di non seguire più la Viola in televisione, andando in mulo a DAZN e Sky. Se posso vado allo Stadio col mio bravo green pass, altrimenti entro in casa Guetta.
CIRANO
Luglio 29th, 2021 alle 13:08
A differenza di Pier Luca, post 1, io preferisco le radio dove passano molta musica e chiacchierano poco.
Detto questo. la radio è bella, ha storia e fascino, ma penso sia stata salvata dalla rivoluzione tecnologica soprattutto grazie all’automobile, dove tante persone passano molte ore della propria giornata e possono “solo” ascoltare la radio. Senza auto non ci sarebbe più la radio. Penso
Luglio 29th, 2021 alle 13:28
RIP Dusty
Luglio 29th, 2021 alle 13:40
Ogni media ha delle sue caratteristiche precipue. Discutere se sia meglio uno o l’altro mi pare lana caprina poiché in ogni particolarità vive l’aspetto positivo tipico di quel mezzo ma ovviamente ognuno a le sue preferenze.
Si può discutere anche della competenza media che hanno quelli che affollano i vari palinsesti e su questo per carità ognuno è libero di dire la sua.
Discutendo di radio comunque parliamo anche delle varie rubriche abbastanza stupide che ogni trasmissione al mattino lancia: del tipo ”
oggi parliamo di quando è stata la prima volta che vi siete dichiarati. Aspettiamo i vostri messaggi”, oppure parliamo dei servizi che vengono mandati e rimandati magari con altre firme ma sempre gli stessi. Del tipo: tutta la trafila dei terzini destri passati da Firenze e che hanno fallito. Oppure ogni volta che c’è ll’assegnazione dei numeri di maglia tutta la trafila degli ultimi numeri 9, con le solite battute sul Tanke o su qualche altro fenomeno.
l calcio è visivo, non mi raccontate che le partite sono meglio per radio. Una volta sentii uno dire, semplicemente perché voleva fare il figo alternativo, che per lui il calcio è: o allo stadio o alla radio. Sulla prima affermazione non ci vuole un genio per farla ma sulla seconda avrei da discutere. Se poi le si mettono una in correlazione con l’altra cioè SOLO o stadio o radio, allora giusto un ebete. Perché o vai sempre allo stadio, oppure non ditemi che c’è chi riesce a giudicare una partita per radio. In tal caso fatemi il nome del fenomeno che riesce a vedere le partite per radio. Altra considerazione da fare qua è quella sul tifoso. Vale a dire: se uno è semplicemente un tifoso e si accontenta del risultato, poiché non gli interessa vedere quello che c’è in una partita, allora tanto vale sentire la radio con una telecronaca da tifoso per potersi esaltare.
Se invece ad uno gli piace proprio il calcio mi dispiace ma la TV vince sempre.
Parlando di telecronisti anche qui bisogna fare un distinguo, personalmente io spesso nemmeno sento quello che dicono ma comunque il distinguo da fare è proprio sul mezzo che si usa. Infatti la TV ha bisogno di una descrizione relativa proprio perché in fondo le immagini parlano ed allora c’è quello che si perde in racconti e statistiche assurde ma c’è anche quello bravo.
Poi parlando di TV proprio come mezzo, io preferisco sempre vedere il Casanova di Federico Fellini o Quarto Potere piuttosto che sentire un qualsiasi grande prodotto radio. Non parlatemi poi di musica perché come la si sente su CD, vinile o Spotify con le proprie cuffie non c’è paragone.
Tutto ciò dal mio punto di vista naturalmente.
Luglio 29th, 2021 alle 13:57
Mi associo a Marco 15 nel ricordo del grande Dusty Hill…
Luglio 29th, 2021 alle 14:16
Mi scuso per gli errori presenti nel mio scritto, purtroppo scrivo a spizzichi e bocconi e sempre di fretta mente lavoro sul mio telefono.
Luglio 29th, 2021 alle 14:27
Con la radio è come con le donne: meno vedi, più immagini, più immagini più godi…
La televisione è come un film porno: più vedi, meno immagini, meno immagini meno godi…..
Luglio 29th, 2021 alle 15:00
GOOOOOLLL
GOOOOOOOLLL
GOOOOOOLLLLLL
GOOOOOOOOLLLLLL
Grazie David!
Grande energia anche quando vado a correre!
FORZA VIOLA
Luglio 29th, 2021 alle 15:06
@13 cirano: mi è rimasta impressa una frase del grande sandro ciotti (per me un poeta) per descrivere una giornata uggiosa: “c’è un cielo greve di umori”…
Tanta roba!
Luglio 29th, 2021 alle 15:42
allora, precisiamo: per quel che riguarda l’intrattenimento la radio se c’è chi la sa fare è tanta roba: ti diverte e non ti impegna, puoi fare altre cose mentre l’ascolti mentre la tv ti obbliga a guardarla. mi ripeto: Fiorello alla tv è bravissimo ma alla radio è un fenomeno, per fare un esempio ma ci sono molti che sono dj bravissimi.
capitolo calcio: mi spiace dirlo su un blog di un radiocronista ma sono d’accordo con chiamami iena.
unica eccezione, tutto il calcio minuto per minuto, però obiettivamente, quanto avremmo pagato all’epoca per avere un tutto il calcio minuto per minuto televisivo?
il calcio è visivo non ci sono cazzi, come si fa a dire o allo stadio o alla radio, è inconcepibile, la radio viene molto dopo allo streaming in ceceno che fa le righe. le partite vanno viste, poi dice bene iena, se t’importa una sega le puoi anche ascoltare oppure se c’hai la moglie che ti rompe le scatole.. ma le partite si guardano, ma che si scherza davvero???
siamo anche d’accordo che ci sono telecronisti insopportabili ma più che i telecronisti è la moda dell’urlare, di accalorarsi anche per un gol del Pizzighettone che è fastidiosa. ogni tanto su you tube riguardo spezzoni degli anni 70 con le telecronache di Martellini che secondo me erano il massimo, poche chiacchere, ogni tanto sbagliava un giocatore ma era un signore e aveva un tono di voce fantastico.
bello è anche l’incontro tra radio e smartphone che ti consente di ascoltare per esempio radio bruno anche in australia.
Luglio 29th, 2021 alle 16:24
@Raz:
Hai ragione, da piccoli un “Tutto il calcio” televisivo era il sogno. Ricordo che lo fecero un anno per il torneo di Viareggio insieme all’esperimento del calcio d’angolo corto, forse a cavallo tra gli anni ’70 e ’80 e sembrava un miracolo.
Luglio 29th, 2021 alle 16:40
La televisione è prosa, la radio è poesia.
In entrambe ci trovi capolavori e troiai, ma con la poesia lavori di fantasia e tutte le porte si aprono, con la prosa ti deve bastare la concretezza, provi piacere nella lettura, ma il fantastico ti viene precluso.
Così alla radio il bravo narratore può trasformre Biraghi in Roberto Carlos, alla televisione il bravo cronista nomina Biraghi e Biraghi rimane.
Luglio 29th, 2021 alle 16:40
Raz
stai uscendo dal seminato. Davide stava confrontando la capacità dei cronisti radio nei confronti di quelli televisivi. Non si è messo a confrontare i due media.
Vorrei pure farti notare che la radio non si sente più dallo smartphone. Puoi usare il podcast, o streaming come su ogni apparecchio informatico, ma le app radio non ci sono più.
CIRANO
Luglio 29th, 2021 alle 17:34
Caro Raz,
l’ottimo per me sarebbe tuttora come era quando ero bastraone.
La partita allo stadio di Firenze quando c’era, poi tutto il pomeriggio alla radio, un’ora di contributi televisivi la sera, facciamo ….. alle 18, a tutto concedere un passaggio di calcio un pochino più corposo degli altri sport di giornata verso…. chessò, le 22.30.
Poi tutti a letto, aspettando un domani migliore, vedi mai che riesco a sbirciarle nella camicetta……
Luglio 29th, 2021 alle 17:35
Vado fuori tema.
Ma che emozioni le ragazze e i ragazzi alle Olimpiadi. Ragazze e ragazzi semplici, che praticano sport poveri e a volte sconosciuti e faticosissimi, che danno tutto e che mi fanno emozionare come un bambino. Lo senti dalle interviste lo spessore, la passione che ci mettono.
Ecco nulla a che vedere con quei (quasi tutti) montati, mercenari, che in 11 tirano pedate a una palla.
Questi sono i miei nazionali, questi mi fanno sentire orgoglioso di essere italiano;
Sì questi, non i “nipotini” di Matarrese.
Luglio 29th, 2021 alle 17:42
Cirano: Davide no, ma c’è chi ha detto che o stadio o radio, di li la mia risposta.
poi mi riferivo ovviamente allo streaming degli smart phone, non alle app con la radio in fm che comunque sul mio c’è ancora.
Luglio 29th, 2021 alle 18:30
Markmas67
Viene fuori il valore dello sport e la totale differenza tra gli sport comuni e il calcio
Chi ha delle doti nello sport comune e si impegna con tutto se stesso viene ripagato dello sforzo, nel calcio il tuo valore viene vanificato dalla totale incapacità di tanti troppi addetti ai lavori e di conseguenza anche tutto il tuo impegno
Amo sempre meno il calcio e sempre di più lo sport in generale
Luglio 29th, 2021 alle 18:33
La radio non ha limiti , è frizzante e ricca di sfaccettature .
Luglio 29th, 2021 alle 19:45
Non potrei guidare una macchina senza radio.
Luglio 30th, 2021 alle 09:38
solo alla radio sono state partorite invenzioni della parola tipo:
“partita finita a reti bianche”
” i gigliati meritavano di più..”
” i blucerchiati non sono nella migliore giornata..”
” Sarti si rialza fresco e giulivo come non mai”
sicuramente confondo la mia giovinezza con le emozioni che mi dava la radio,però oggi quando vedo una partita ddi calcio in tivvù tolgo sempre l’audio perchè non sopporto le castronerie tutte uguali dei vari chiaccheratori.
pertanto viva la radio!
Chloro Dont
Luglio 30th, 2021 alle 10:20
non ci dimentichiamo Chloro le invenzioni di Ciotti:
sottomisura (che nessuno ha mai saputo cosa volesse dire)
mediano a sostegno
interni di centrocampo
ventilazione inapprezzabile
Luglio 30th, 2021 alle 12:53
“Nell’Inter esce Merlo ed entra Pavone.
Ornitologicamente non cambia nulla.”
Sandro Ciotti
Luglio 30th, 2021 alle 12:59
Scusate, leggo che lo disse Nando Martellini.
Comunque geniale.
– “Scusa, Ameri…”
– “Sono Ciotti, ma ti scuso lo stesso.”
Luglio 30th, 2021 alle 14:51
@33 el marascon, “ventilazione inapprezzabile”,giusto,me l’ero dimenticata! Mi sembra anche che fu lui a inventare “terzino fluidificante”?
…che poeta…
Luglio 30th, 2021 alle 17:29
Brava Monica!!!!!