Forse non ci siamo capiti
Stiamo cominciando a conoscere meglio Rocco Commisso, con i suoi pregi e i suoi difetti, come tutti.
Tra le qualità c’è, secondo me, il parlare chiaro e pazienza se qualcuno se la prende a male, l’importante è farsi capire.
Mi pare invece che si stia assistendo ad uno stucchevole balletto intorno alla vicenda stadio, con un recupero mediatico ed inaspettato del partito del “quella è un’opera di interesse artistico rilevante e quindi attenzione a ciò che volete fare”.
E qui mi cascano le braccia: comprendo il tentativo di mediazione tra le varie posizioni, ma il concetto di fondo è uno solo e cioè che o si fa come dice Rocco, che ci mette i suoi soldi, o non se ne fa di niente.
In quanti modi lo deve dire?
E’ prepotente? Non credo, perché ognuno di noi con i nostri soldi decidiamo autonomamente come spenderli
E’ poco diplomatico? Può darsi, ma qui sono 12 anni che si va avanti con i balletti sulle punte e zero risultati.
Niente stadio, niente Fiorentina rinforzata? Può essere, anzi è molto credibile ed è qui che c’è davvero da arrabbiarsi, se si ama il colore viola.
Perché la stragrande maggioranza dei fiorentini non ha mai, e sottolineo mai, considerato il Franchi un’opera d’arte, piuttosto un luogo di culto per esercitare il rito pagano del tifo, con la grandissima rottura di scatole di doversi esporre, senza copertura, all’acqua o alla fastidiosa calura estiva.
E in oltre 40 anni di frequentazione professionale io l’ho visto visitare solo come casa di Antognoni, Baggio, Batistuta, Rui Costa, Mutu, Toni e via a seguire, non certo le scale elicoidali o per una foto alla Torre di Maratona.
Forse però siamo noi, e siamo in tanti, a non capire niente.
Dicembre 3rd, 2020 alle 10:46
È assurdo che in una vicenda squisitamente calcistica ci mettano bocca chi non sa nemmeno se il pallone è tondo o quadrato.
Purtroppo in Toscana c’e tanta mafia, viviamo ormai solo di quello che hanno fatto 4 geni 500 anni fa.
Dicembre 3rd, 2020 alle 10:59
Nervi ideò uno stadio di calcio e non una opera d’arte. Oggi quello stadio è inadeguato, fatiscente e scomodo. Pertanto, per avere uno stadio all’altezza del tempo nel quale viviamo, occorre o abbatterlo o modificarlo integralmente. Se abbandonato perché verrà costruito in altra sede, cadrà a pezzi ugualmente. Quanto a Commisso non cominciamo il balletto Della Valle.
Dicembre 3rd, 2020 alle 11:11
Buongiono,
Io da architetto, trovo che il Franchi sia un’opera veramente straordinaria per l’epoca, infatti la troviamo in molti manuali di architettura, devo dire che rimarrà per sempre in detta letteratura anche se un giorno dovesse essere abbattuta la struttura per limiti di età o quant’altro.
Ricordiamoci che il cemento armato negli anni ’20-’30 del ‘900 si pensava che avesse una vita utile di circa 70 anni. Infatti gli stessi progettisti dell’Empire State Building avevano previsto che fosse raso al suolo e ricostruito nel 2000. Non è andata così..
Dicembre 3rd, 2020 alle 11:12
Oramai sullo stadio di Firenze tutti hanno qualcosa da dire, perfino il Priore di San Miniato. Per carità ognuno è libero di friggere tutta l’aria che vuole ma che almeno ci sia un minimo di relazione con l’argomento dello sproloquio. Ad occhio molti di quelli che parlano dovrebbero prendere il taxi per andare allo stadio perché al massimo l’hanno visto in fotografia.
In tutti q
Dicembre 3rd, 2020 alle 11:29
@ Classe 1937
Penso che la speranza di ogni progettista sia proprio quella di creare qualcosa di “immortale” e di innovativo.
Nervi di lavori memorabili ne ha realizzati, sia da solo e con altri, come la Sala Nervi in Vaticano o il Palasport di Roma, il terminal di Fiumicino o il Pirellone (con Giò Ponti).
Quindi potrebbe anche essere considerato un “grande” nel suo ambito….come lo è stato anche l’Ing. Morandi.
Dicembre 3rd, 2020 alle 11:39
Il discorso è più semplice di quello che vogliono mettere in piazza
Lo stadio a cosa serve?
A portare tanta gente (speriamo presto) in un luogo per vedere uno spettacolo
Deve essere ospitale?
Nel 2020 si pensa che sia almeno coperto, non dico con le poltroncine riscaldate e l’aria condizionata per l’estate, ma coperto dalle intemperie di stagione sicuramente si
Il Franchi ha queste caratteristiche?
No
Qualcuno è mai andato allo stadio per vedere qualcosa di architettonico?
No
Per vedere qualcosa della struttura?
No
Ancora oggi ricattare un popolo per fare politica è obbrobrioso, arrivare a dire che lo stadio Franchi, possa avere qualcosa di prezioso, sotto l’aspetto architettonico è un’offesa al buon senso, inoltre la domanda nasce spontanea, “Se Rocco fa lo stadio a Campi, a Sesto a Scandicci o dove vuole, poi del Franchi il comune che se ne fa?
Lo adatta a museo delle belle arti?
Dicembre 3rd, 2020 alle 11:50
anche il flaminio come il franchi è un’opera d’arte. e farà la stessa fine (il franchi).
lo stadio di firenze è sui libri di storia come esempio per scelte progettuali, per l’epoca ai limiti dell’immaginazione. Al comune di firenze tutto ciò, negli anni, non è mai importato nulla (vedi italia 90 e le coperture in tribuna che non c’erano).
Arriva un signore da lontano che vuole fare un po’ di business (non dimentichiamolo) ed ecco che appare una serie di intenditori, cultori, storici, fondazioni, priori, architetti, soprintendenti, ingegneri che…oops…. ricordano che si tratta di una pietra miliare nell’architettura e nell’ingegneria.
In realtà la legge ha già posto dei vincoli al manufatto in modo automatico avendo più di 70 anni e lo ha confermato la soprintendenza competente qualche mese fa (soprintendenza che non ha ricordiamolo potere di spesa sul manufatto), l’art. 9 della Costituzione è tra l’altro chiaro quindi l’accrocco della legge semplificazioni non produrrà nulla. Cosa si dovrebbe fare? un concorso internazionale che comprenda la valorizzazione di quanto esiste e una porposta di utilizzo nel nuovo secolo, integrata quindi con volumi aggiuntivi e riqualificazione di tutta l’area. Il vincitore costruisce e se lo tiene per 99 anni.
Cose che vengono normalmente fatte in tutti i Paesi seri eccetto in questo dove, ricordiamolo, è nato Pinocchio.
Dicembre 3rd, 2020 alle 11:57
Mi è scappato il messaggio a metà.
Quello che volevo aggiungere è che non credo si tratti solo di un restyling come aggiungere un cesso decente e bar accoglienti. Visto che si tratta di un’opera in cemento armato che va per i novant’anni, molto probabilmente ci vogliono pesanti interventi sulla struttura per metterla in sicurezza sia statica che sismica.
Se questa ipotesi è realistica (architetti e ingegneri strutturisti sicuramente presenti nel blog, illuminateci), Commisso dovrebbe investire non pochi milioni di euro per avere alla fine una struttura che noi frequentatori sappiamo bene essere inadeguata da tutti i punti di vista. Quindi, da parte sua trovo perfettamente legittimo porre condizioni che rendano il suo intervento economico funzionale alla società viola, a noi tifosi ed anche alle sue tasche.
Dicembre 3rd, 2020 alle 12:03
Cos’è diventata la Toscana e Firenze, ancora non l’ho capito o forse si, ma fo finta d’essere grullo. Siamo non ingessati, ma molto ,molto di più,su tutte le opere necessarie, per far crescerci come città. Lo stadio grande opera di Nervi, sicuramente in tutti i libri o manuali d’architettura, tra un po compie 100 anni e lui stesso, ho letto che gli prevedeva una vita di 50, 70 anni, ma di che si ragiona? Si pretende che la struttura, non sia toccata, ma i sovrintendenti i ministri o chiunque ne parli, ce’ mai stato al Franchi? Ho l’abbonamento da 50 anni, ora in tribuna laterale, il 44 di numero di scarpe, non mi c’entrano i piedi e come a me agli altri. La corte dei politicanti, ci sarà mai stata nei bagni del nostro stadio, a vedere e verificare , se simili luoghi siano minimamente a norma? Sempre riferendomi a loro, avranno mai provato , quanto si debba girare con la macchina, per poter parcheggiare e andare alla partita, non sapendo se al ritorno si ritrova? Noi siamo forse ganzi, ma questi di più, prima Mercafir o morte, ora il Franchi, con i soldi d’altri. Se il presidente davvero lo vuol fare, spero e gli auguro di farlo, fuori dal comune di Firenze, qui perde tempo e basta.
Dicembre 3rd, 2020 alle 12:04
Capitolo stadio: il valore storico è incontestabile, ma senza essere utilizzato cadrebbe letteralmente a pezzi. Nel peggior momento di congiuntura economica dalla Seconda Guerra Mondiale ad oggi un investimento ingente in città come quello sullo stadio porterebbe un grande indotto e potrebbe fare da apri-pista ad altri investimenti in città, che saranno quanto mai necessari, visto il turismo azzerato sul quale la città ha prosperato per anni.
In merito a funzionalità e sicurezza, lo stadio è ormai purtroppo letteralmente decrepito: oltre ai problemi di staticità, specialmente in caso di sisma( e quale prefetto si prenderebbe il rischio di tenerlo aperto?), l’annoso problema della pioggia e delle condizioni igieniche dei bagni. Non parliamo poi delle scomodità funzionali come la distanza delle curve dal campo, il poco spazio per le gambe, la mancanza di vie di fuga…pare che non sia neanche a norma UEFA, sia per quanto riguarda la distanza dalle case, sia per altre problematiche.
Chi difende a spada tratta lo status quo deve però fare a patti con la realtà: o si ritiene sia un monumento intoccabile di interesse internazionale, e allora lo si valorizza in quanto tale e si fanno manutenzioni straordinarie a carico dello Stato o ancor meglio dell’Unione Europea o chi per loro, costruendo al contempo uno stadio nuovo altrove; o si ristruttura in modo perlomeno consono rinunciando a parte delle strutture di contorno e valorizzando gli spazi già presenti; o ci si rassegna a perderlo sia nelle funzionalità che nel degrado.
Progetti alternativi come costruire un nuovo stadio al posto di Ridolfi+stadio rugby, spostando Atletica e Rugby al vecchio Franchi e avendo così due grandi stadi vicini non so se sarebbero possibili. Certamente occorrerebbe un progetto di grandissimo concerto e respiro. Cosa ne pensano gli urbanisti del Comune?Come salviamo capra e cavoli?Speriamo presto di saperne di più!
Capitolo Pradè: trovo assurdo che insista in merito al chiamare esuberi Eysseric, Saponara e Montiel. Questo ha più effetti nefasti: 1)demotiva i 3 giocatori, che si alleneranno con meno enfasi, sapendo che comunque non avranno vero spazio in squadra; 2)demotiva i titolari: un Bonaventura sentirà molto meno il fiato sul collo se sa che quelli dietro a lui non avranno comunque spazio 3)i giocatori diventano meno vendibili sul mercato, visto che le altre squadre sapranno già che la Fiorentina vuole “liberarsene”.
Forza viola
Dicembre 3rd, 2020 alle 12:10
Perfettamente d’accordo con te caro David :io aggiungo ci sono andato a vedere Julihno,Montuori,Hamrin,Lojacono,G.Sarti,Albertosi,Amarildo,etc,etc.Anche l’allora Comunale faceva schifo, bagni,indecorosi,caffetteria dove il caffé arrivava freddo e regole di igiene da Congo Belga!E’ la stessa storia della stazione centrale!Firenze politica,vive in un altro secolo!Spariremo da tutto.Io ormai me ne sono andato da lustri ma mi dispiace lo stesso.
Dicembre 3rd, 2020 alle 12:18
Sulla vicenda stadio purtroppo si sta arrivando al surreale.
Uno Stadio architettonicamente all’avanguardia per l’epoca è oggi completamente inadeguato per la sua funzione: ospitare partite di calcio con 40.000 spettatori.
L’opera d’arte, come dice giustamente Classe 1937, può continuare a vivere nei libri ma Non può essere, nel caso di uno stadio, disgiunta dalla sua funzione.
Il Franchi è:
Scomodo
Fatiscente
Senza copertura
Senza servizi decenti
Senza servizi di ristorazione e socializzazione adeguati
Con le curve lontanissime dal campo di gioco
Assurda forma a D
Ma di che si ragiona? Sembra il trionfo del masochismo e non solo. Deve essere raso al suolo e rifatto Mantenendo la torre e le scale elicoidali, cosa facilmente fattibile (esiste già il progetto).
Ma li vediamo gli stadi moderni in Europa? Dovunque, anche in Polonia, Turchia, Olanda, Rep Ceca, Russia. Per non parlare di Gert, Francia, Spagna e Inghilterra.
Stadi funzionali, con servizi, dove assistere allo spettacolo calcio è un piacere e non una tortura fisica. Adatti alle famiglie.
Su questo Commisso, e prima di lui i DV, ha Ragione.
Per Offrire uno spettacolo degno ci vuole una Casa degna. Che faccia aumentare il fatturato.
Ciò non toglie che la squadra debba essere cimunque potenziata anche in attesa dello stadio e non solo DOPO lo stadio, e su questo si sta verificando uno scontro in fieri tra proprietà e tifo.
Invece escono i comitati di difesa di non si sa che.
Amici degli amici che vogliono bloccare una riedificazione per mantenere uno status quo che di fatto vorrebbe intoccabile un’opera che, già oggi, senza Covid, vedrebbe ridotta la sua capienza per problemi di agibilità.
Per me Commisso avrebbe dovuto già annunciare lo Stadio nuovo a Campi e non ho capito perché ancora non l’abbia fatto. Campi scelta migliore.
A Firenze non credo che riesca a uscirne vivo. Nardella è per una riforma con conservazione di alcune parti, ma chi la paga?
Commisso, anche giustamente, vuole la proprietà vusto che paga lui e comunque lo stadio resterebbe poi alla Fiorentina, che sarebbe appunto la squadra di Firenze.
Se non si risolve la questione la vedo buia.
Dicembre 3rd, 2020 alle 12:23
Premetto che uno che dice “i soldi sono miei e ne faccio quello che vuole” un gg si e l’altro pure, mi sta ampiamente antipatico per mia struttura mentale
Fossi credente parlerei di carità cristiana e condivisione.
Fossi comunista parlerei di capitalismo decadente.
Oltretutto, ora, in questo periodo di cassa integrazione a 3.90 euro netti l’ora, ribadire sempre la storia dei soldi mi sembra fuori luogo.
Non discuto del franchi perché non conosco i vincoli che ci sono.
Dico solo da ignorante, che se voglio uno stadio, mi compro il terreno e me lo edifico, visto appunto che i soldi sono suoi.
Riguardo il resto, credo che lo stato d’animo di Commisso, impermalito e offeso, lo porterà a condannarci ad una mesta retrocessione in serie B, per poi vendere in vendibile e mollare la baracca
Dicembre 3rd, 2020 alle 12:33
Quoto Marco 10
Dicembre 3rd, 2020 alle 12:51
Scusate se andrò oltre le 20 righe. La problematica del Franchi abbraccia tre problematiche diverse: 1) necessita di avere uno stadio compatibile con le esigenze di una squadra di calcio di Serie A: 2) utilizzabilità a tal fine dello stadio Franchi, considerando i vari vincoli ivi operanti; 3) funzionalità dello stadio, inteso come cittadella, ad incrementare le entrate della Fiorentina, ammissibili al fair play finanziario.
Quanto al primo punto credo sia chiarissimo a tutti, che per motivi di tenuta del cemento , di assenza di decoro dei servizi interni, copertura dalla pioggia solo per le tribune, il Franchi rischia di perdere l’agibilità. Va fatta subito una doverosa precisazione: lo stadio è proprietà di una entità pubblica e assoggettato a specifici vincoli legali. Questo è un punto fondamentale, per cui una qualsiasi modificazione dello status legale o di quello architettonico deve essere compatibile con la normativa cui è assoggettato in modo specifico il Franchi.
Inoltre, anche se po’ non piacere a pochi, molti o tutti, è oggettiva l’importanza che il Franchi assume nell’ambito del panorama architettonico delle strutture sportive calcistiche, a prescindere dalle visitazioni turistiche. Credo sia inutile fare ironia o sarcasmo su questa funzione riconosciuta anche a livello internazionale. Il tutto, poi, aggravato dal fatto che comunque il Franchi è incastonato in una delle città più artistiche del globo.
Se la Fiorentina compra il Franchi deve sottostare a tutti i vincoli sopra riportati, anche se trovasse la totale benevolenza del Ministro competente, sarebbe comunque aggredita presso i vari livelli giurisdizionali cui potrebbero far ricorso, le entità che non vogliono la sua distruzione.
Quindi, la Fiorentina se vuole radere il Franchi o fare modifiche che ne alterano violentemente la sua struttura, deve prima comprarsi lo stadio e poi rischiare di vedersi negato il progetto.
Qui, è d’obbligo un chiarimento da parte di Commisso, in relazione a chi compra e spende per la costruzione o ristrutturazione dello stadio. Se è la Fiorentina, come io intuisco sia, oppure è Commisso, che deve chiarire se intende farlo a nome suo e con donazione dello stesso alla Fiorentina o intende personalmente finanziare la Fiorentina per la costruzione dello stadio.
Gentilissimo David non regge la proposizione i soldi sono di Commisso e ne fa quello che vuole: esiste una normativa in Italia inerente la costruzione o la modifica ad edifici, cui tutti devono sottostare: sia Commisso se la costruzione è tutta finanziata da lui o la Fiorentina.
Io da persona normale, quindi non da esperto della materia che non sono, dico che se l’obiettivo è lo stadio moderno da costruire secondo l’idea di Commisso allora si vada a Campi o in altra località e, nel rispetto delle norme edilizie faccia il manufatto che lui ritiene più opportuno ne saremo tutti felici.
Il Franchi resterà nella proprietà del Comune di Firenze, che ne deciderà il futuro in termini di opere di mantenimento e ridefinendone la sua destinazione. Questa è l’unica soluzione che va verso il rispetto di tutte le esigenze che le varie entità coinvolte presentano.
Quindi, aspetto una operazione chiarezza da Commisso circa il suo impegno personale finanziario verso lo stadio; una operazione chiarezza anche da parte delle entità pubbliche circa i finanziamenti e la destinazione del Franchi, che tranquillamente può rientrare nel circuito delle opere d’arte fiorentine, se ad esempio usato a anche in chiave museale e di manifestazioni che richiamano un grande pubblico, anche sportive.
La cosa peggiore che si può fare e mischiare i problemi, per scaricare sull’altra parte i propri limiti.
Il terzo punto, lo affronterò in un intervento successivo.
Dicembre 3rd, 2020 alle 13:05
Se fanno lo stadio nuovo, francamente, ora come ora, mi dispiacerebbe più lasciare il bar Marisa che il Comunale.
Dicembre 3rd, 2020 alle 13:46
Bravo David quello che hai detto è la sacrosanta verità 👏🏻👏🏻👏🏻👏🏻.
Dicembre 3rd, 2020 alle 14:05
Fatemi capire, quando volevano far prendere la bidonata mercafir a Rocco andava bene che il Franchi rimanesse alla mercee della muffa?? adesso che Rocco “potrebbe” investire nella ristrutturazione del Franchi si vuole decidere come farla? ma stiamo scherzando?
Penso che Rocco sia un personaggio particolare e può avere tantissimi difetti tra cui sicuramente la poca disinvoltura nel mondo del calcio, ma di certo sulla questione stadio vorrei proprio vedere chi gli da torto.
A me piacerebbe che qualche giornalista ponesse queste domande al sindaco…vedo la fila alla mercafif per investire!!!!
Dicembre 3rd, 2020 alle 14:14
Premetto che come scritto in altri post, l’unica strada percorribile a mio avviso riguardo il franchi è una colonna di camion pieni di tritolo. Ma detto questo, anche io come altri utenti trovo molto antipatico rimarcare ad ogni intervista che rocco con i suoi soldi fa come vuole, perché non è così! Può dire di spenderli come vuole lui, ma non di fare come vuole lui! Perché qui c’è qualcuno che con i soldi può costruire quello che vuole forse? Altra considerazione: qualcuno dovrebbe spiegarmi la convenienza politica che avrebbe chi governa la città, e non solo, a mettere dei paletti all’abbattimento del franchi per fare posto ad una struttura moderna. io credo nessuna! Evidentemente non è così semplice cambiare lo status quo per via delle leggi di protezione dei beni presenti in questo paese, e questo a prescindere da chi governi localmente o a livello nazionale! In soldoni, non credo che nardella, o il pd in generale (lo nomino perché pare che per alcuni le responsabilità siano tutte lì), abbiano nessuna convenienza a ostacolare un ipotetico abbattimento, in quanto sui pareri (ma possiamo parlare di sondaggi, che poi si trasformano in voti) fra “giù lo stadio” per uno nuovo, o “su lo stadio” per poi non so, credo non ci sarebbe partita! E questo lo sanno benissimo! Magari fosse sempre così facile attirare consensi!
Dicembre 3rd, 2020 alle 14:42
Caro Viola 1946,
I tuoi interventi sono sempre interessanti. Se posso solo darti un consiglio, scrivili a paragrafi. Ovvero lascia una riga vuota ogni paragrafo, in modo da facilitarne la lettura. Vedrai che poi anche post di più di 20 righe verranno letti facilmente da tutti.
Il blocco unico di testo stanca l’occhio e spaventa. È fisiologico. Usa i paragrafi e tutto sarà facilmente leggibile.
Scusa e grazie per i tuoi interventi.
Dicembre 3rd, 2020 alle 14:59
Il paesaggio culturale, nelle sue varie forme, ci insegna che la storia del complesso rapporto tra l’uomo e la natura evolve nel tempo in modi strettamente connessi con lo “spirito” dominante di un’epoca e di una specifica cultura. L’unica certezza è la trasformazione nel tempo e nello spazio di questo delicato rapporto. Basta gettare ad esempio uno sguardo d’insieme, una “fotografia” concettuale, sul Chianti fiorentino per notare come l’uomo abbia plasmato il paesaggio circostante secondo retaggi culturali, esigenze produttive, stili abitativi che lo hanno resto unico in Italia e nel mondo, una sorta di “firma digitale” che lo contraddistingue da qualsiasi altro paesaggio. Un elemento fondamentale della trasformazione del paesaggio culturale è la relazione tra estetica e funzionalità, l’intreccio indissolubile tra bellezza e fruibilità del territorio, di cui appunto il Chianti rappresenta uno degli esempli più significativi al mondo.
Il tessuto urbano, pur non presentando la componente “natura” come caratteristica prevalente, segue tuttavia esigenze simili a quelle del paesaggio culturale. Sicuramente il bello, laddove “isolabile” in aree museali (musei veri e propri, oppure piazze/vie artisticamente e storicamente rilevanti, ecc.) può e deve essere tutelato secondo criteri rigorosi di conservazione che ne preservino l’aspetto originario; tuttavia esiste un complesso e ramificato tessuto urbano dove l’esigenza della mera conservazione deve trovare inevitabilmente un connubio con gli aspetti funzionali, di partecipazione viva con il resto della città. E lo stadio è uno degli esempi più eclatanti in tal senso. La conservazione “feticistica” dell’originale a tutti i costi è l’illusione della preservazione degli “oggetti”, escludendoli dal vissuto quotidiano, come a volerli riporre in una sorta di teca virtuale fuori dal tempo e dallo spazio. Quello che va preservato non è l’elemento fisico, in quanto tale, ma lo spirito che Nervi ha posto nella sua opera, trasformando o rifacendo il manufatto originario, adeguandolo alla modernità pur mantenendo i principi estetici che lo hanno ispirato.
Dicembre 3rd, 2020 alle 15:02
A me pare che qualcuno stia facendo un uso pretestuoso della frase di Commisso “Con i miei soldi si fa come dico io”.
Mi pare comprensibile anche per un bambino che lui intende dire “Se le leggi mi consentono di spendere i miei soldi come voglio io li spendo, altrimenti non li spendo.”
Non mi pare impossibile da capire che lui non intende spendere i soldi per comprare una flotta di bombardieri e radere al suolo il Franchi, via. Se poi dà fastidio per partito preso che arrivi l’americano a mettere bocca negli affari della fiorente, modernissima e futuribile Firenze, allora è un altro discorso, ma almeno tra di noi non prendiamoci per le mele.
Dicembre 3rd, 2020 alle 15:04
Questione spinosa, quella della qualità architettonica di un’opera. Tutto dipende dalle valutazioni di singole persone che in quanto tali sono soggettive, anche se filtrate da una più o meno profonda preparazione culturale.
Personalmente diffido storicamente dai comitati culturali, dai manifesti e proclami controfirmati dagli esponenti del cosiddetto ambiente artistico. Ricordo che all’indomani della conclusione dell’EXPO parigino del 1889, quando rimase in piedi la torre metallica realizzata dall’ingegnere Eiffel, ci fu una levata di scudi degli artisti francesi, i quali pubblicarono un manifesto dove chiedevano, scandalizzati, l’immediata rimozione di quell’obbrobrio. O provate a farlo ora e sentirete come reagiscono i parigini.
Detto questo, lo stadio Franchi è indubbiamente un’opera architettonicamente, strutturalmente e storicamente di assoluto valore. Fra i tanti aspetti peculiari che questa struttura vanta è che si tratta dell’unico stadio per calcio ed atletica che ha (aveva) un rettilineo per la gara dei 200 m piani. A questo dobbiamo la conseguente forma a D, che solo di rimando richiama alla memoria il regime fascista.
Fatte queste doverose premesse bisogna decidersi come considerare il Franchi, perché tutto nasce da qui.
Il suo valore storico artistico è superiore a quello funzionale? Quello che rappresenta è prioritario rispetto alla destinazione per cui è stato realizzato? Benissimo allora, che venga restaurato, riportandolo al suo aspetto originario. Si elimini l’oscenità di Italia 90, si ricostruisca la pista di atletica con la dirittura di 200 m. Lo si destini a spazio museale dello sport italico, se ne faccia un monumento vero e proprio ma di avvenimenti sportivi nemmeno l’ombra. Si dia la possibilità alla Fiorentina di costruirsi una nuova casa altrove, con tutti i comfort che l’attualità richiede.
Si ritiene invece che la sua funzione prevalga sull’aspetto storico-artistico di cui sopra? Allora si permetta di ristrutturarlo pesantemente acciocché possa soddisfare tutti i moderni requisiti. Si arrivi addirittura a demolirlo per poterlo ricostruire alla perfezione, se non fosse possibile mantenere le attuali strutture portanti.
Non ci sono alternative, o si sceglie la prima strada o la seconda.
CIRANO
Dicembre 3rd, 2020 alle 15:16
In separata sede vorrei soffermarmi sulla dichiarazione di Rocco circa la sua volontà di investire sul Franchi. Sta nascendo una leggenda metropolitana al pari dei tifosi clienti e dello scudetto nel 2011. Credo che sappiate a cosa mi riferisco.
Commisso ha più volte dichiarato che se i soldi da investire nella stadio di Campo di Marte sono i suoi allora si fa come vuole lui, NEL RISPETTO DELLA LEGGE OVVIAMENTE. questa parte viene sempre omessa.
Lui chiaramente intende significare che ha in mente una precisa strada da intraprendere nell’adeguamento del Franchi. Se le istituzioni preposte al controllo ed alla tutela dell’opera di Nervi sono dello stesso avviso e se la normativa lo consente, benissimo. Il sor Commisso è pronto ad intervenire ed investire i propri capitali. Se invece le autorità hanno altre idee, va benissimo ugualmente, con la differenza che Rocco i propri soldi li dedicherà ad altri progetti (vedi Campi), per cui se il Comune vuol restaurare lo stadio che lo faccia a proprie spese, visto che ne è anche proprietario.
Purtroppamente ognuno vuol sentire e capire solo quello che gli interessa.
CIRANO
Dicembre 3rd, 2020 alle 15:19
Se il Franchi è opera d’arte lo stato o l’Unesco o altri enti lo riportino a com’era con il terreno di gioco non abbassato (che abbassato com’è ora toglie al disegno l’orizzontalità), senza le orribili coperture laterali, senza le tribunette supplementari e le scale di ferro, con la pista di 500 metri (e nn 400…). A questo proposito quando rifecero la pista di atletica di 400 metri la fecero a 6 corsie…non è che la struttura è troppo stretta per contenere 8 o 10 corsie necessarie per le gare internazionali?..e quindi è difficile riconvertirlo per rugby e atletica….
Penso che il Franchi non possa diventare uno stadio moderno con semplici interventi di manutenzione…l’unica è trasformarlo in qualcosaltro…centro congressi centro universitario museo….e il suo stadio la Fiorentina lo faccia pure altrove.
Mi resta il dubbio se i soldi pubblici spesi per il nuovo Franchi siano “giusti” o se è meglio usarli per altri scopi..
Dicembre 3rd, 2020 alle 15:26
scusa Rambaldo,
ma Commisso non è che dice che coi suoi soldi fa quello che vuole,
dice che se decide di spenderli lo vuol fare per fare cose che gli vanno bene.
sembra la stessa cosa ma è molto diverso.
quelli del comune hanno visto l’americano ricco
e vogliono provare a fare come faceva Totò che vendeva la fontana di trevi agli americani,
ma credo proprio che si siano sbagliati.
il comune ha il problema che il Franchi è fatiscente,
poi ci sono le varie associazioni a tutela dei monumenti,
poi c’è Rocco che vorrebbe investire ma sente odore di fregatura.
conclusione secondo me:
lo stadio rimarrà cosi,
il comune lo ristrutturerà quanto basta per non farlo chiudere
e metterà tutti i bastoni possibili che ha tra le ruote
per impedire che venga costruito uno stadio nuovo da un’altra parte.
prevedo altre decine di campionati abbastanza umidi per chi guarda la partita da settori diversi dalla tribuna.
Commisso resterà, se ne andrà.. comunque non investirà più di tanto
e noi avremo perso una grande occasione.
ma ci resterà il sentirsi ganzi,
quello non ce lo leva nessuno.
Dicembre 3rd, 2020 alle 15:50
Caro David, lo stucchevole balletto sullo stadio è stato alimentato in gran parte da quelli come te che accolsero la solita cialtronata elettorale dello “statista di Rignano” col gridolino “ma è l’uovo di Colombo!”. Non venire ora a lamentartene.
Il Franchi è un’opera tutelata perché è di rilevante interesse architettonico e artistico. Punto e basta. Piaccia o non piaccia ai tifosi, ai giornalisti o, tantomeno, a un ricco signore americano che nel suo cervello yankee non concepisce ostacoli di alcun tipo alla potenza del dio dollaro.
Ed è ridicolo che molti di loro si avventurino in giudizi di merito. Grazie a dio, non sono certo loro a decidere cosa va tutelato in quanto “patrimonio storico e artistico della Nazione” (art. 9 Costituz. It.). Ci mancherebbe altro che questa.
Il nostro benefattore d’oltreoceano lo vuole radere al suolo per rifarlo nuovo e, non dimentichiamolo mai, accompagnarlo a un albergo, un centro commerciale, il museo della Fiorentina e chissà cos’altro?
Questo, seppure con tutti i quattrini che a ogni piè sospinto ostenta, mr. Rocco non lo potrà mai fare. Mai. Punto e basta. Diteglielo, per favore.
Se vuol fare lo stadio nuovo (e relativi accessori) deve trovare un’altra soluzione. Come stanno cercando di fare a Roma, Milano e chissà dove.
Sempre a proposito di Rocco, dici che parla chiaro e pazienza se…
Io mi chiedo, invece, se sia intelligente (lascio perdere qualsiasi aspetto legato al bon ton) arrivare in un paese straniero e cominciare da subito con i “politici politicanti”, i cittadini “vacanzieri”, i giornalisti “giornalai”, gli arbitri “disgustosi”, ecc. ecc..
Il tizio che sbraitava “molti nemici, molto onore” fece una brutta fine.
Non è che il nostro Rocco Benito Giorgio Commisso (questo il suo nome completo) pensa la stessa cazzata? Perché sai, in questi casi, arrivare al “me ne ha date tante ma gliene ho dette di tutti i colori” è questione di un attimo.
Abbiamo già avuto due presidenti che, seppur con modi e toni diversi tra loro, arrivarono e pensarono subito a una bella Crociata contro il Palazzo. Lotta dura, senza paura. Solo che, partiti novelli Goffredo da Buglione si ritrovarono ben presto a cavalcioni del Ronzinante di Don Chisciotte (e senza neanche Sancho Panza accanto).
Perché qualcuno, ovviamente col dovuto tatto d’obbligo con i padroni, non glielo fa sommessamente notare? Macché! Chi caccia i soldi ha sempre e solo ragione. E poi, come si fa a sindacare il nuovo Magnifico?
Del resto questi personaggi alla Rocco, con un’immagine di sé, diciamo così, piuttosto robusta, per accorgersi di stare sbagliando devono sbattere il capo contro il muro.
Il timore è che non gli mancheranno le occasioni per rinsavire.
Ci sarebbe altro, ma penso di essere già andato lungo…
Un saluto.
Risposta
Quelli come me?
Mah
Dicembre 3rd, 2020 alle 16:14
Non demolire il Franchi e lasciar fare a Rocco lo stadio a Campi ammesso che possa davvero farlo, è un bagno di sangue per il comune che dovrà mantenere il rudere per anni (senza introiti) e tra 10/20 anni sarà costretto anche a demolirlo (ulteriori costi)…
In questo momento storico, a maggior ragione, non credo che Firenze e l’Italia possano permettersi questo.
Se poi a campi insorge qualche intoppo si fa proprio scacco matto! Spero in una lungimiranza del ministero, ma temo che non ci sarà!
Dicembre 3rd, 2020 alle 16:40
Francamente questa novella dello stadio avrebbe anche stufato, nel senso che David dice cose assolutamente corrette.
Riassunto delle puntate precedenti:
1) Della Valle viene attirato a Firenze con la promessa di un investimento vantaggioso da un punto di vista imprenditoriale (stadio più cittadella). Promessa mancata.
2) Sempre a Della Valle si prospetta la possibilità Mercafir. Credo che il medesimo abbia annusato la fregatura (perchè Mercafir era una colossale fregatura) e lasciato cadere la cosa.Dopo di che se ne vanno.
3) Commisso 2° tentativo di fottitura Mercafir e secondo clamoroso gesto dell’ombrello.
4) Commisso imposta (ovvero paga) un bellissimo centro Sportivo e si sentono i primi mugugni politico-lobbistici-ambientalisti.
5) Stadio a Campi: si ventila che le opere di urbanizzazione e di collegamento stradale costeranno moltissimo e che comunque l’iter sarà lungo, la lobby è al lavoro!
6) Rifacimento del Franchi: Commisso vuole fare di testa sua (rifacimento pressochè totale) e riparte il coro della tutela architettonica, anche perchè il Comune ha in mente di portare a Campo di Marte la tramvia ed altri lavori di riqualificazione della zona e quindi il progetto stadio deve essere armonico con tali piani.
Per non tediare ulteriormente: Studio di fattibilità di Campi e concentrarsi su quello, il monumento del Nervi se lo ciuccia il Sindaco perchè tra poco si deteriorerà per davvero.
Rocco spende? Rocco decide, non siamo nella DDR.
Dicembre 3rd, 2020 alle 16:55
@27 Arkady Renko
A parte il primo capoverso che, in tutta sincerità, non condivido, per il resto mi trovo d’accordo con te dalla prima parola (del secondo capoverso) all’ultima.
P.S. Non sono mai stato dalla parte dei cow boys(figurarsi dei cow boys arroganti!!)….semmai da quella degli indiani.
Dicembre 3rd, 2020 alle 16:58
Ripeto quello che ho sempre detto fino alla noia: preferisco di gran lunga chi parla chiaramente a chi miagola sempre alla luna.
Meglio Rocco con il suo parlare verace che un DV che in dieci anni hanno pomiciato lungamente con la giunta fiorentina con la quale c’erano degli intendimenti politici e non (solo) affaristici e che quando hanno visto l’astro di Renzi spostarsi a Roma lasciando Firenze, hanno lasciato anche loro.
Preferisco di gran lunga Brovarone a Calamai.
Se le idee di Rocco non sono in linea con l’assetto normativo, l’ente pubblico si terrà lo stadio con tutti gli obblighi annessi e connessi di salvaguardia e valorizzazione.
Sarà un fallimento sicuro e di questo – stai sicuro – proveranno ad accusare Rocco: lo stadio crollerà da solo, basta lasciarlo così com’è.
Per quanto mi riguarda Rocco può spostare tutto il suo businness plan dello stadio anche a Campi Bisenzio asfaltando i Gigli: io sto con lui, non con Giani.
Dicembre 3rd, 2020 alle 17:15
Carissimo Valencia Viola al 20: grazie per il suggerimento che accoglierò. Condivido il post di Cirano, che trovo anche molto equilibrato.
La motivazione ufficiale sull’utilità dello stadio di proprietà, data dai Della Valle prima e da Commisso poi, è che la costruzione di una “cittadella” consente di alimentare i ricavi extra-calcistici e quindi favorire la crescita del fatturato da investire nell’allestimento della squadra di calcio.
Se in parte poteva essere vera questa affermazione dei Della Valle ante “fair play finanziario”, con l’entrata in vigore dello stesso, la possibilità di associare ricavi extra calcistici si riduce di molto.
Commisso è convinto della bontà del progetto “cittadella” e quindi ne fa una priorità, anche rispetto all’allestimento di un team sportivo di miglior livello.
Bene, proprio la lettura del riflesso economico della “cittadella” fatta dalla Deloitte per conto di Commisso, mi ha confermato la mia precedente convinzione: lo Stadio di proprietà e la cittadella, nel caso della Fiorentina, nella migliore delle ipotesi, difficilmente può dare un reddito aggiuntivo superiore ai 10 milioni. Infatti, in quella presentazione era chiaro che gli incrementi di fatturato erano tutti legati alla qualificazione annuale in Champions e superando anche la fase a girone.
Non solo, avendo analizzato i bilanci della Juventus nel periodo post stadio, ho potuto facilmente constatare che, anche in quel caso l’incremento di fatturato da stadio e cittadella, non era un gran che. Se ricordo bene si viaggiava sotto i 15 milioni. La favola del passaggio dai 20 milioni del 2011 ai 66 milioni del 2019, erano legati al raddoppio dei prezzi e al passaggio da uno stadio di 22 mila posti ad uno di 42 mila posti. Poi, c’erano sicuramente anche le componenti della cittadella, che ne spiegavano solo una minima parte della crescita delle entrate.
Quindi, se i riferimenti sono la Juventus e l’analisi della Deloitte allora non credo che saliremo di molto la scala economica.
Ma, se poi la cittadella la si fa fuori Firenze i problemi di crescita del fatturato aumentano.
Quindi, in conclusione, anche rispetto al mio post precedente, le possibilità sostanzialmente sono due:
• ristrutturazione del Franchi, con particolare attenzione alla sua efficienza statica, ai servizi ed alla copertura. Inoltre, ove possibile, un ridisegno delle curve per avvicinarle al campo di gioco; sfruttamento degli spazi interni ed altri eventuali, per dare luogo ad una cittadella ridotta;
• andare a Campi migliorando notevolmente l’offerta di uno stadio moderno e dotato di tutti i confort e creare la cittadella, sempre nell’ambito di quanto la normativa italiana prevede in merito.
L’opzione di buttare giù o quasi il Franchi non la trovo praticabile anche in funzione di certi numeri di altezza che leggo in giro.
Igor al 21. Ove si radesse al suolo lo stadio, nella tua logica che condivido in pieno, se si desse la possibilità di buttare giù il Franchi, uno stadio moderno alto 40 metri sarebbe un pungo nell’occhio per la città di Firenze.
A me fa molto piacere se Commisso rimane alla Fiorentina; lo trovo simpatico e credo nel suo desiderio di generare successi calcistici. Ma se è scontento dei mugugni del popolo fiorentino, della normativa italiana e della sua burocrazia, bene allora se decide di andarsene lo saluterò con cordialità e simpatia e punto e a capo con la nuova proprietà: la Fiorentina può essere anche eterna, gli uomini che la compongono no!
Dicembre 3rd, 2020 alle 17:45
Arkady, mi sorprende che, con tutto il disprezzo che fai trapelare per gli americani, tu ti sia scelto come nick il nome di un personaggio inventato da un americano.
Mi dispiace però che tu tragga tanta soddisfazione dalle difficoltà a cui va incontro il proprietario della Fiorentina solo perché è americano. Non dirmi che se gli stessi discorsi li facesse un fiorentino la penseresti allo stesso modo, perché non ci credo.
Comunque, ecco, nel mio post precedente mi riferivo proprio a questo tipo di esternazioni.
Ultima cosa, dici che il Franchi è un bene “tutelato”. Che sei sicuro?
Un saluto!
Dicembre 3rd, 2020 alle 17:47
completamente d’accordo con Franz Paperott: almeno tra di noi non ci prendiamo per le mele. a qualcuno stanno sulle palle gli americani, a qualcuno i miliardari, a qualcun altro tutt’e due le cose ed ecco che si inizia a travisare i discorsi. e arriva Arkadi a fare il partigiano del Franchi che il malvagio yankee a suo dire vorrebbe buttar giù con prepotenza. beh tranquillo Arkadi il tuo “palazzo” si sa difendere benissimo da solo e riuscirà ad impedire ad “attila” di buttare giù lo stadio e rifarne uno nuovo addirittura con gli alberghi e i centri commerciali non fosse mai che girasse un po l’economia da queste parti. il problema è che con la tua protervia ed arroganza pensi che debba rinsavire Rocco o chiunque avesse la malagurata idea di investire un po di soldi qui. ti do una brutta notizia: quello che deve rinsavire sei tu perchè se Rocco va via, continuerà a stare benissimo e a fare il suo business in altri modi. A noi ci resterà (a parte l’aspetto sportivo) un rudere da ristrutturare coi soldi nostri, e un pò di posti di lavoro in meno, ma tanto questi sono tempi di vacche grasse, chi se ne frega. ecco dove porta la mentalità di quelli come te.
anch’io come altri credo che lo stadio non si farà ne al Franchi ne altrove perchè troveranno sempre il modo di bloccare tutto come sanno fare benissimo quelli del palazzo e noi vedremo le partite in tv a porte chiuse per un bel po di tempo anche dopo la pandemia. contenti voi..
Dicembre 3rd, 2020 alle 18:06
13 stefano ex andrea c. e almeno un’altra ventina di nick
Facciamo così visto che non perdi occasione per provocare e per gufare la serie b alla Fiorentina: se retrocediamo io ti gufo emorroidi finché non torniamo in serie A e vale anche per ogni volta che provochi e gufi la Fiorentina e ogni volta che cambi nick per farlo.
Altrettanto a te ora e per sempre.
Dicembre 3rd, 2020 alle 18:18
Onestamente se è un’opera d’arte non spetta ne’ a te, ne’ a me ne’ ai fiorentini stabilirlo. La definizione di opera d’arte non è oggetto di volere di popolo. A me sembra normale che al franchi non si possa fare “come vuole commisso”, questo lo abbiamo sempre saputo tutti, quindi non prendiamoci per il sedere. Commisso può chiaramente rifiutarsi di farsi imporre condizioni, ma la logica secondo cui ciò sarebbe giusto perché i soldi sono suoi e’ un’emerita fesseria. Ho casa nelle colline di Firenze, quando ho ristrutturato secondo te ho detto “i soldi sono miei e quindi la ristrutturazione si fa come dico io?”. No, l’ho fatta rispettando i vincoli, a volte secondo me stupidi, imposti dalle leggi sul paesaggio. Potevo scegliere di non farla, certo, i soldi sono miei, ma pretendere di bypassare le regole è roba da far west.
Semmai la notizia è che campi è sparito dal dibattito. La mia impressione è che sia sempre e solo stato uno specchio per le allodole, un diversivo, perché il business dello stadio funziona se lo puoi usare durante la settimana, e tra campi e campo Marte secondo me ce ne passa in termini di profitability. Insomma, sulla questione campi il re è nudo. Sul resto troppe chiacchiere, della politica ma anche di Rocco, che forse ora dovrebbe concentrarsi sull’accrocchio di società che ha messo su.
Dicembre 3rd, 2020 alle 18:41
La questione è semplice:
Uno stadio per una società calcistica anni 2020 non è fattibile al Franchi.
Il comune, la Regione è lo stato devono agevolare lo stadio fuori città.
Il resto sono solo speculazioni politiche e mafiose da parte dei papponi che nel caso di non rifacimento del Franchi perdono molti soldi.
Quindi sostenere Rocco ed avversare a bestia tutti i papponi, politici etc.
Dicembre 3rd, 2020 alle 18:43
Ciao Davide,
Hai pienamente ragione.
Io ho scritto post nelle pagine in questione, per dire: ma quando era da manutenere il Franchi, tutte queste persone e enti, dove erano? Ci sono mai andate ai bagni, hanno visto le crepe sulle colonne in cemento armato?Io penso che non lo abbiano nemmeno visitato in “profondità”. Io fossi Rocco, non aspetterei nemmeno la lettera da roma, in quanto poi ci sarà sicuramente chi ricorrerà in tribunale e quindi,tanto vale andare a Campi e poi che ha sbagliato a fare le scelte le pagherà. Io penso che il Franchi debba essere demolito (Salvo le Teche di cui parlano per salvaguardare alcuni pezzi), perchè nel 2020 lo stadio deve essere all’avanguardia dei tempi e non un ricordo del passato. Anche perchè, come hai sottolineato bene tu i soldi sono di Rocco e non di tutti questi che parlano. “Rocco… da’ retta, vai a Campi”, Davide questo deve essere il motto.
In sostanza pienamente d’accordo con te e con tutti i tifosi che vogliono lo stadio… il dove non è un problema. Basta farlo, anche perchè vi immaginate l’indotto?
Dicembre 3rd, 2020 alle 18:48
Fatemi capire: la proposta di Commisso è ormai(perchè inizialmente non era così quella di abbattere completamente il Franchi e ricostruirlo ex-novo, unitamente a quella che Della Valle chiamava la cittadella?
E’ stata fatta una previsione -sia pure di massima- dei tempi necessari per realizzare l’opera?
E dove si prevede che giocherà la Fiorentina
nel frattempo?
E’ da tempo che faccio queste domande, ma, a meno che mi sia sfuggito, non ho mai ottenuto risposte.
Dicembre 3rd, 2020 alle 18:53
Si parla ancora dello stadio? Parole buttate al vento. Rocco per investire sul Franchi lo vuole radere al suolo, perché i soldi sono i suoi e li vuole spendere come vuole. Buttare giù lo stadio, però è cosa impossibile per i vincoli, le belle arti ecc. Ergo, il Franchi rimarrà così com’è, anche perché una semplice “riaccomodatina” alla Fiorentina non porta nulla a livello di introiti.
Quindi o la stadio viene fatto a Campi oppure nulla, si continua così.
Io penserei di più a come sistemare la squadra, a spendere meglio i soldi sul mercato e a comprare una punta da almeno 15 gol a stagione, che a Firenze non vediamo da anni.
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:00
Il discorso è molto semplice: volete sistemare il Franchi per lasciarlo come da progetto originale? Ok dal punto di visto storico architettonico è comunque apprezzabile. Avete i soldi per farlo? NO. Rocco è disposto a regalarvi i soldi per realizzare il vostro sogno e farvi sentire belli? NO. Rocco può essere obbligato a restaurare il Franchi secondo i vostri desiderata? NO.
Se così è, le soluzioni possibili sono due:
A) trovate in qualche modo i soldi per fare i lavori e riportare il Franchi al suo originale splendore. Già che ci siete rimettete anche la pista d’atletica così incentiverete anche la produzione industriale di binocoli e cannocchiali;
B) lasciate il Franchi così fino a che (non ci vorrà molto tempo) diventerà inagibile o di una bellezza solare come il Flaminio di Roma.
In entrambi i casi sarebbe però il caso di non lesionare i gioielli di famiglia a Rocco se decidesse di fare lo stadio a Campi, in primis perché è l’unica via per non vivacchiare, questo ormai dovrebbero averlo capito anche i muri ma uso il condizionale perché in realtà non è così. Mi sembra poi che a qualcuno non sia chiaro un concetto elementare: se Rocco ci saluta la corsa è finita ed i sogni si ripongono nel cassetto perché del fatto che “noi siamo Firenze” interessa ormai solo ai turisti
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:12
@22 Franz Paperott
Condivido il suo pensiero, si critica per partito preso.
Credo però che non dipenda (se non in minima parte) dal fatto di essere “merigano”, quanto piuttosto dal fatto di essere repubblicano (L ’antipatia da parte di molti nasce dalla notizia sulla donazione fatta a Trunp).
Un’ultima precisazione, non sono di dx e nel proporre la mia opinione non ne faccio assolutamente un caso politico (come fanno questi)..
Saluti e SFV
/Ale\
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:19
Penso che per qualche anno almeno i Della Valle hanno veramente creduto nel progetto nuovo stadio. Poi hanno capito che l’Italia è piccola e che erano facilmente ricattabili politichamente e industrialmente ed è iniziato il teatrino. Rocco non lo è e questo è un dato di fatto, nel bene e nel male.
Riguardo al Franchi, sinceramente non lo so se merita o meno di resistere come opera architettonica. Però sono certo che non può essere il giudizio popolare spinto dalle sensazioni emotive del momento a decidere.
Davide
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:21
Totalmente d’accordo. Commento che fotografa perfettamente la situazione.
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:27
CAMPI
ci vorrà più tempo? Pazienza. Meglio che continuare con questo balletto inutile è certamente. Tanto anche se il ministero dovesse dare parere positivo, cosa molto difficile, ci sarebbero i ricorsi di mille associazioni di dubbia utilità, che rallenterebbero tutto. Meglio andare subito su Campi
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:43
Saluto tutti i tifosi Viola che scrivono su questo Blog, Vi leggo spessissimo ma non scrivo molto…
Volevo fare un paio di considerazioni, sì sullo stadio, ma che esulano dalla ormai stucchevole discussione sul Franchi da considerare un’opera d’arte quasi intoccabile oppure uno stadio vetusto da demolire e ricostruire.
Esistono aspetti che nessuno, ne stampa, ne tifosi, ne Sindaco (che tace in merito) ne addetti ai lavori vari, hanno mai affrontato, ovvero:
– RAPPORTO CONTRATTUALE tra il COMUNE DI FIRENZE / AC FIORENTINA: Il Comune di Firenze ha un contratto tramite il quale si è obbligato, dietro corresponsione di un lauto canone annuale da parte della ACF, a garantire il pieno utilizzo dello stadio, agendo laddove occorre con interventi di ordinaria e straordinaria manutenzione sulla struttura per adempiere alla propria obbligazione.
Ebbene, restrizioni dovute al Covid-19 a parte, ad oggi lo stadio risulta essere in larga parte non agibile, e se confermato, ad andar bene solo il 50% dei tifosi (se non meno) potranno entrare allo stadio e godersi la partita alla riapertura al pubblico. Questo perchè il Franchi è vetusto, strutturalmente insicuro e a rischio crollo… Faccio inoltre presente che qualora la Fiorentina dovesse (non si sa come visto il momentaccio…) qualificarsi per una coppa europea sarebbe obbligata a giocare in campo neutro! Questo perchè il Franchi non rispetta assolutamente in alcun modo i requisiti minimi di sicurezza imposti dall’UEFA!.
Fermo questo, mi chiedo… Il Comune (in qualità di proprietario della struttura) sa di essere palesemente inadempiente nei confronti dlla Fiorentina (in qualità di conduttore) e che si espone a possibili (magari non probabili) azioni di risarcimento di danno economico subito e subendo da parte della ACF stessa?
E come si pone il Comune di Firenze nei confronti del servizio pubblico che deve offrire e garantire a tutti i tifosi?
Trovo veramente questa situazione tanto surreale quanto pazzesca!
Sarebbe bello che qualche giornalista ponesse queste domande a chi di dovere…
Sempre Forza Viola!!!
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:48
A) Non esiste alcuna “bidonata” con la Mercafir trattandosi di procedura pubblica e non di truffa alla Totò, tanto è vero che, una volta pubblicato il bando di gara, Commisso si è tirato indietro in quattro e quattr’ otto. B) Il progetto Franchi, di cui peraltro si sa poco, non è circoscritto al solo impianto sportivo ma comporta un’ impatto radicale su un quartiere residenziale con piccole attività commerciali e infrastrutture limitate. C) Se la strada del Franchi è notoriamente irta di vincoli di natura pubblicistica e difficilmente percorribile, come mai Commisso non si ancora è buttato a Campi? D) Ma soprattutto, perchè si continua a parlare di un mattone futuribile a fronte di un fallimento tecnico ormai evidente e di un pallone che sta rotolando verso la lotta per la salvezza ?
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:51
La domanda è una, ma se I l Franchi viene giù, o crolla parzialmente, la fiorentina dove gioca?
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:54
Ma buttatelo giù quel troiaio!!!
Dicembre 3rd, 2020 alle 19:57
Applausi e complimenti David !! Commento equilibrato e senza una piega.
È incredibile come noi fiorentini che ci dividiamo sempre su tutto, questa volta siamo nella stragrande maggioranza della stessa opinione. Ma come ormai accade da molto nel nostro paese il pensiero dei cittadini non viene preso in considerazione purtroppo perché prevalgono altre logiche.
Dicembre 3rd, 2020 alle 20:00
Io penso che se ci fosse Nervi, quello vero e non gli eredi, sarebbe il primo a dire che uno stadio dovrebbe essere prima di tutto funzionale e che quindi andrebbe profondamente rivisto.
Ho quasi sessant’anni, se in tempi relativamente brevi ci sarà un nuovo stadio a Campi mi piacerebbe davvero tornare a tifare, diversamente me ne sto a casa e tuttalpiù ascolto la radio cronaca.
Pier
Dicembre 3rd, 2020 alle 20:14
L’Italia è stracolma di opere edificatorie di notevole interesse storico/artistico. La maggior parte di esse va in malora per l’indisponibilità di fondi adeguati alla loro conservazione e si salvano soltanto quelle al “top”, che diventano auto-remunerative.
Di questi tempi immaginare che lo stadio di Firenze, di 90 anni di età, in cemento armato, possa diventare “meta” in quanto tale, fino al punto di mantenersi con le proprie visite, mi sembra follia.
L’ho guardato e riguardato più volte in foto e non riesco ad appassionarmi più di tanto alla struttura, se non alla torre di Maratona ed alla sua pensilina,che ben facilmente potrebbero essere mantenute nella nuova struttura.
Del pari, se proprio si vogliono salvare le scale elicoidali, credo che si possano trovare mille modi per mantenerle in piedi ed anche utilizzarle in qualche modo (anche solo per farle visitare).
Stesso discorso per la limitata copertura della tribuna centrale.
Dopo di che tutto il resto (gradinate) non hanno alcunchè di particolare e ben potrebbero essere abbattute, con ristrutturazione di tutto lo stadio mediante realizzazione di una nuova struttura in grado di inglobare i pochi elementi da salvare, a ricordo del lavoro dell’originario progettista.
Capita con una certa frequenza, ormai, nelle opere di architettura/ingegneria civile, di ristrutturare costruzioni salvando pochi elementi originari e demolendo per poi ricostruire tutto il resto.
A Firenze, per fare un esempio, basti pensare al complesso delle ex Murate, che hanno un’origine ben più antica dello stadio.
Dicembre 3rd, 2020 alle 20:21
Lo stadio di Firenze è stato uno degli’impianti più belli d’Europa nel secolo scorso. Già negli anni 80 del ‘900, era vecchio e Italia90 lo ha danneggiato nel drenaggio e nella bellezza.
Nel millennio scorso.
La sua unica funzione è ospitare gare di calcio. Concerti al Visarno, atletica al Ridolfi, Baseball e Rugby hanno i loro impianti.
Comprendo l’eccitazione di chi ne difende l’architettura e la genialità delle forme, ma finito l’orgasmo, se lo si riesce ad avere per ciò, resta solo un fatto: la sua funzionalità è cessata. La sua sicurezza è venuta meno.
Come cittadino di Firenze non sono disposto a “mantenerlo”.
Come tifoso della Fiorentina sono stanco di pagare per scadenti servizi, pioggia e scarsa sicurezza e visione dalle curve o tribune laterali o maratona laterale.
Basta. Preferisco un completo intervento di demolizione e ricostruzione che sarebbero a carico del proprietario, che regala alla città una struttura che per altri 100 anni sarà utile, godibile, funzionale e sicura. Magari anche architettonicamente altrettanto bella.
Altrimenti fanculo e stadio nuovo a Campi.
Altrimenti fanculo ai difensori a oltranza delle cose inutili.
Dicembre 3rd, 2020 alle 23:41
La mi’ mamma si dispiace quando pensa che buttò via la radio di quand’era piccina.
Sembrava un troiaio a quell’epoca … ora sarebbe un cimelio ricercato.
E chissà quanti grammofoni saranno stati buttati nel secchio dai borghesi inizio novecento.
A me piacerebbe invece poter recuperare una tv in bianco e nero della Magnadyne con 6 canali, che sostituimmo con una fiammante Kronosystem a colori nel 1982 (per i mondiali). E invece la scaricammo alla discarica (regolare a quei tempi) con il 128 del mi’ babbo.
Non sono un architetto e cosa sarà “bello” domani non lo posso sapere e forse non lo sanno neanche loro. Per non sbagliarci intanto lo lasciamo in piedi. Poi si vedrà … avesse a diventare il nuovo Colosseo tra 2.000 anni.
Da tifoso viola in tutta sincerità vedo difficile poter costruire qualcosa di valido al posto del Franchi e per me l’ipotesi Campi è l’unica che può stare in piedi.
Dai recenti sondaggi mi sembra pure che il 90% della tifoseria sia d’accordo.
Quindi David, vista l’estrema sincerità di Rocco, perché non chiedere in dettaglio quali problemi ci sono per Campi ?
Dicembre 3rd, 2020 alle 23:42
Ma se è così bello come dicono perché non mi si vende ai crucchi?!?!?
Magari con i loro gusti post moderni e un po’ discutibili ni garba davvero!
Dicembre 4th, 2020 alle 00:46
A Firenze nel XIII secolo c’era una cattedrale, era dedicata a Santa Reparata. Nel corso del ‘300 fu buttata giù e col tempo al suo posto venne edificata la nuova cattedrale di Santa Maria del Fiore che, architettonicamente parlando, niente aveva a che vedere con la vecchia.
Fra il 30 a.C. e il 1333 a Firenze furono costruite 5-6 cerchie murarie: forse qualche edificio monumentale sarà andato distrutto, o no?
Palazzo Pitti: Brunelleschi (o chi per lui) lo progettò con solo sette aperture in facciata, quindi enormemente più piccolo di quello che è oggi.
La chiesa di Santa Cecilia, situata su un lato di Piazza Signoria, fu demolita per fare spazio a quell’obbrobrio del Palazzo delle Assicurazioni Generali.
Mi fermo qui, ma si potrebbe continuare molto a lungo: lo sventramento dell’antico Mercato Vecchio alla fine dell’800, la distruzione di case-torri, palazzi e case nei pressi del Duomo e del Battistero, ecc. ecc.
Insomma, la storia di Firenze, come del resto quella di qualsiasi altra città, è tutta un costruire, distruggere, ingrandire, cambiare, ecc. ecc.
Ho voluto fare questi esempi per dire che l’idea che lo stadio, proprio come monumento, si possa toccare solo, al massimo, per ripristinarne le condizioni di 90 anni fa, mi pare sinceramente ridicola.
La miglior cosa che si possa fare è realizzarne uno nuovo ma con la presenza funzionale di quegli elementi (scale elicoidali, torre di Maratona, copertura autoreggente e qualcos’altro) che servano per ricordare il vecchio Franchi e poter concretizzare l’idea di una continuità fra il vecchio e il nuovo: di padre in figlio.
Dicembre 4th, 2020 alle 01:29
David,
volevo solo dire che dopo la tua intervista a Renzi sul Dl Semplificazione – che in quell’occasione definisti “l’uovo di Colombo” – il Penta ha fatto passare,per settimane intere, l’idea che potesse essere una soluzione per il Franchi.
Per questo penso che anche voi, non certo soli, abbiate contribuito per la vostra parte a rendere stucchevole il continuo e vuoto parlare di stadio. Tutto qui.
#33 Franz Paperott
Non nutro affatto disprezzo per gli americani. Come tutti hanno pregi e difetti.
Ho spiccata antipatia e enorme diffidenza per chi pensa che il denaro sia qualcosa capace di spianare qualsiasi ostacolo – anche in barba a leggi, normative o culture diverse – viste come insopportabili impedimenti alle proprie aspirazioni che, va da sé, sono quelle di impiegare il suo ostentato denaro per fare “il bene”, per portare lavoro e ricchezza, e per lasciare “qualcosa di bello” ai posteri, ecc. ecc..
Nel caso di Rocco c’è poi, non meno importante, la mia grande incazzatura per una conduzione disastrosa della Fiorentina, squadra e società, che discende direttamente dal suo sciagurato modo di essere e di pensare. E che ci porterà, temo, a sbattere.
Io non godo affatto delle difficoltà che incontra.
Mi imbestialisco nel vedere come la sua presunzione e la sua arroganza generino e alimentino ogni giorno queste difficoltà.
Se riuscisse a cambiare registro, smettendo di fare il cow boy e adeguandosi alla realtà in cui ha deciso di calarsi, si faciliterebbe nel raggiungimento del suo obiettivo imprenditoriale, allora assolutamente legittimo e capace di generare anche le risorse da destinare alla squadra.
Quel giorno, stanne certo, diventerò un suo convinto sostenitore.
Un saluto.
Dicembre 4th, 2020 alle 02:39
Bravo Guetta ottimo articolo! Rocco è chiarissimo!
Dicembre 4th, 2020 alle 05:49
Il Comune non altri decida il destino dello Stadio se concederlo in concessione con un progetto approvato o ristrutturarlo a proprie spese.
Con una struttura a rischio ormai impraticabile il Sindaco e la Giunta si devono assumere la responsabilità di scegliere il destino di tutto un quartiere; per 20 anni hanno giocato sul tempo ma questa volta è il tempo a mettere fretta.
Il Sig, Comisso farà le sue valutazioni.
Quando potremo ritornare allo Stadio dobbiamo organizzare un incontro sulle gradinate della curva sulla punta della D durante una partita con il Prof Montanari e accoliti inorriditi.
Dicembre 4th, 2020 alle 08:48
Purtroppo la politica rovina sempre tutto…
… ricordo bene i proclami di Nardella e Lotti a luglio scorso, sembrava che lo stadio si potesse fare il giorno dopo.
Purtroppo non è così e mi chiedo cosa si possa imputare a Commisso, un investimento del genere si fa se si è convinti, sennò come ha detto lui, il restyling lo faccia lo Stato o la Regione se vogliono mettere dei paletti insormontabili.
Dicembre 4th, 2020 alle 09:04
La distanza causa covid di Rocco, l’assenza del pubblico fiorentino allo stadio, ha portato qualcuno a monopolizzare i social per far passare certi messaggi. Io dietro ci ho visto proprio questo: distogliere Rocco e i tifosi dalla questione stadio. In tempi normali non sarebbe stato possibile.
È buffo che per decenni si sia parlato di mercafir e adesso invece sia venuto fuori questo “movimento” il cui intento è quello di tenere vivo il Franchi. Allora tutta la vicenda mercafir?…non ho idea di cosa accadrà ma certamente se non butteremo giù nemmeno il Franchi, vorrà dire che questo paese è conservatore senza speranza, senza prospettive di crescita o di sviluppo. Non c’è in ballo solo la Fiorentina, c’è in ballo l’apertura al cambiamento di una regione che a me appare sempre più “fascista nell’anima”. Spero Commisso non lasci.
Dicembre 4th, 2020 alle 09:05
Arkady Renko?
Il discorso è molto terra terra
La politica sfrutta la notizia per abbindolare il popolo, mettendo così il popolo al servizio della stessa
Dovrebbe essere totalmente l’inverso
Io politico faccio eliminando le chiacchiere, in modo che il consenso sia sui fatti
Però?
Lo scrivo da AGNOSTICO, politicamente parlando
Niente funziona, ma a governare sono sempre gli stessi
Vedete, e lo dico alle persone che vedono ancora la sinistra come una panacea per la soluzione del terzo mistero di Fatima
Se ogni tanto, si cambiasse pagina, magari ci sarebbero meno chiacchiere e più fatti
Io ho un’età che ha visto e sentito le promesse più disparate
Ne menziono una
Negli anni ‘80 Vi era un progetto di un’autostrada che collegasse, tagliando centralmente la val d’Elsa Poggibonsi a Montecatini, negli anni era stata declassata a superstrada adesso è diventata una variante alla statale della morte (se non sbaglio 426 o 429) quindi doppia corsia semplice, senza barriere centrali, insomma un’altra strada della morte, che non collega nemmeno Poggibonsi a Montecatini, ma solo Poggibonsi ad Empoli (quando sarà finita.
Bene la politica ogni lotto, si presenta come alfiere della modernizzazione mondiale e risolutore di tutti i problemi dei cittadini
Secondo il mio punto di vista, visto che i partiti sono sempre gli stessi (hanno solo cambiato il vestito) avendo atteso 35 anni per fare un obbrobrio fatiscente, che ha visto fallire 6/7 aziende sui vari lotti, spendere il doppio, del quantificato per l’autostrada al tempo
DOVEVA PRESENTARSI E CHIEDERE UMILMENTE SCUSA AI CITTADINI PER IL FALLIMENTO ISTITUZIONALE E POLITICO DI TUTTI QUESTI ANNI
MA COME DISSE QUELLO
“Mai male è più giusto, di quello voluto “
Dicembre 4th, 2020 alle 09:25
@lorenzo n 36:
hai fatto l’esempio giusto ma hai travisato le parole di Commisso.
Rocco non pretende di fare qualcosa che non rispetti la legge,
non l’ha mai detto.
come nell’esempio che hai fatto,
il comune ti ha obbligato a ristrutturare la tua casa in un certo modo.
tu la volevi ristrutturare in un altro che però non rispettava le regole.
stessa situazione dello stadio.
tu hai deciso di ristrutturare lo stesso
perchè li ci abiti e sentivi il bisogno di farlo.
Rocco non abita allo stadio e decide di non ristrutturare seguendo le regole.
sono tutte e due conclusioni lecite di una vicenda simile.
lo stadio a Campi sarebbe l’ideale,
ma il comune vuole assolutamente evitare la grana del Franchi dismesso
quindi cercherà ogni strada per rendere difficile il percorso a Commisso.
spunteranno associazioni naturalistiche,
spunteranno inconvenienti di ogni tipo.
secondo me se siamo tutti vivi, tra quindici anni saremo sempre qui a fare i soliti discorsi sullo stadio
e non per colpa di Commisso.
Dicembre 4th, 2020 alle 09:52
Accomunare il Franchi al calcio: l’inghippo è tutto qui.
Il tifoso parla di stadio per vedere (bene) le partite.
I protezionisti parlano di opera d’arte da preservare.
Con i soldi pubblici queste due necessità sono coniugabili.
Con soldi di Rocco, no.
Ai primi interessa la Fiorentina e quanto ne consegue dall’avere uno stadio all’avanguardia.
Ai secondi della Fiorentina non frega nulla.
I primi hanno più rilevanza numerica.
I secondi hanno più rilevanza sui media.
I primi sono dei signor nessuno.
I secondi sono nomi pesanti, a partire dalla fondazione Nervi.
I primi sono schierati con Rocco.
I secondi lo detestano per le sue dichiarazioni.
Dicembre 4th, 2020 alle 09:56
Ma davvero ci saranno persone che dopo le riaperture vorranno ancora andare in quello stadio?
Dicembre 4th, 2020 alle 10:02
Sergente
chi sarebbe questo signor La Politica?
Lapi Dario
Dicembre 4th, 2020 alle 10:04
Francamente il discorso stadio è piuttosto nitido.
Come ha scritto già qualcuno, le norme sui vincoli sono abbastanza chiare. Se non cambiano difficilmente si può fare qualcosa al franchi che sia diverso dal lasciare tutto com’è salvo rinforzare la struttura, rifare forse i bagni, cambiare i seggiolini, cambiare la capienza per far stare i tifosi più larghi ecc.
A nulla servendo le opinioni di ognuno di noi sulla vetustà di questa struttura o sulla effettiva importanza artistica architettonica e storica dello Stadio.
Detto questo il Presidente della Fiorentina può decidere di investire in questa struttura con tutti i rischi e benefici del caso oppure no. Lasciare che sia il Comune o il ministero dei beni culturali a provvedere al mantenimento del siffatto monumento e cercare di costruire un nuovo stadio fuori città (Campi?) Che si rispondente ai requisiti uefa, confortevole e foriero di nuove attività indotte e maggio fatturato. Oppure aspetta e continua a pagare quasi un milione di euro annui per l’affitto senza grandi prospettive direi.
Personalmente lo stadio a Campi rappresenterebbe una maggiore comodità arrivando da fuori Regione, per accesso diretto, parcheggio e perché di solito esco proprio a Firenze Nord per da quelle parti ho i miei parenti.
Ecco lho personalizzata.
E Commisso farà lo stesso visto che personali sono i quattrini da spendere.
Un saluto
Lucky
Dicembre 4th, 2020 alle 10:13
Molti, alcuni, forse un paio, si pongono la questione Campi e i come sia momentaneamente caduta nel dimenticatoio.
Lungi da me credere di avere la verità in tasca. credo che la strategia di Rocco si semplice.
La sua priorità è costruire un stdio nuovo a sua immagine e somiglianza a Campi Bisenzio, così come sta facendo per il centro sportivo a Bagno a Ripoli.
Il problema è cosa fare del Franchi e come uscirne indenni?
Lui inizialmente si è buttato proprio anima e corpo sull’idea di “rimodernare” lo stadio attuale. Ha spinto per avere una normativa più aperta possibile alla sua strategia, poi ha presentato il suo progetto “estremo” direttamente al Ministero competente.
Se gli danno il via libera perfetto ma siccome il progetto è decisamente border line, Rocco si aspetta un diniego netto, un rifiuto totale.
Solo a questo punto avrà le spalle coperte per poter proseguire la sua idea iniziale, a meno che il Comune decida di intervenire a proprie spese per rimodernare il Franchi, come tra l’altro sarebbe obbligato a fare.
Mi sbaglierò ma secondo me lo scenario è questo.
CIRANO
Dicembre 4th, 2020 alle 10:22
E’ chiaro che in molti vogliono lucrare su quella che potrebbe essere l’ultima grande opera della città; per farlo provano a darsi importanza, mettendo per quanto possibile i bastoni tra le ruote a qualsiasi progetto di Commisso prima ancora che diventi tale.
Lo stesso emendamento sponsorizzato da Renzi non è altro che un tentativo di fornire un ultimo appiglio all’amico Nardella per non farsi sfuggire l’occasione.
Oltre alla schiera di avvoltoi ci sono poi i presunti idealisti, che non perdono occasione per attaccare il capitalista americano che vuol far soldi “sulla pelle” di Firenze…
Fossi in Rocco manderei tutti a cagare e farei lo stadio ovunque tranne che nel comune di Firenze. Perchè dovrebbe preoccuparsi di che fine farà il Franchi, visto che è di proprietà della città? Parlare poi di stadio “dentro i confini della città”, nell’era della globalizzazione, dà la dimensione del pensiero ottuso e anacronistico di certi personaggi….
Filippo da Prao
Dicembre 4th, 2020 alle 10:28
Caro Davide come spesso mi capita non condivido affatto il tuo punto di vista e sinceramente le argomentazioni non mi convincono. Dire i soldi sono miei ci faccio quello che mi pare é legittimo, ma quelle che sono regole di convivenza civile e di tutela del patrimonio culturale sono da rispettare nel nostro interesse di cittadini prima che tifosi. Il fatto che ci siano incoerenze nella gestione di questo patrimonio (condivido evidenti) non vuol dire cia giusto ritenerle sbagliate. Ancor peggio assecondare in questo senso il ricatto dei soldi e la logica economica tout court che ci sta dietro, cioè davanti ai soldi non si può dire di no in nome di un imprecisato progresso che a me pare a vantaggio delle tasche di Rocco in cambio di una Fiorentina ipoteticamente più forte. Ipoteticamente appunto perché per fare calcio ad alto livello non bastano i soldi come vari esempi dimostrano e non vorrei che sia la stessa scusa che usavano in Dv. Che le amministrazioni siano criticabili rimane vero appunto, ma l’arroganza di Rocco imprenditore é giustificata dalla poca chiarezza che ha dovuto affrontare con i vari giochini del nostro sindaco piazzista, ma non nella sostanza cioè dicendo che il Franchi é giusto sia buttato giù. Le argomentazioni “democratiche” del siamo tanti a non considerarla opera d’arte quindi chi se ne frega si può buttare giù le trovo squisitamente populiste. Piuttosto sarebbe bello tu esortassi a far conoscere il valore culturale del nostro patrimonio a tutti noi e alimentare una discussione se e come sia possibile mettere insieme modernizzazione della struttura per interessi dei fruitori e dall’altra degli interessi dell’investitore Rocco. Premesso che questa logica mercantilizia per me resta devastante per il nostro mondo.
Dicembre 4th, 2020 alle 11:21
Tutto giusto,ma in un paese dove le autostrade crollano,gli ospedali sono dei tuguri e l’edilizia pubblica è fatiscente,cosa vogliamo aspettarci.Nel mio piccolissimo,ho lavorato per 40 anni nel turismo, e posso assicurarti che mai, mai,a nessun viaggiatore, anche il più sprovveduto,è mai venuta l’idea che Il Franchi fosse un’opera degna di essere visitata.
Se lo tengano,fra 5 anni sarà una discarica.
Dicembre 4th, 2020 alle 11:25
@estintore di flame
Non ho capito cosa caxxo tu voglia da me e in base a quale ragionamento la tua testolina mi avvicini ad altri utenti.
Se hai qualche problema…. fatti curare.
Se non condividi i miei punti punti di vista….chi se ne frega.
Dicembre 4th, 2020 alle 11:29
Volevo segnalare che Commisso ha già assaggiato la burocrazia italiana e l’ostilità diffusa con tutto ciò che può modificare lo status quo. Sa pefettamente che non può fare come gli pare ma deve seguire le indicazioni previste dalla legge. La costruzione del centro sportivo a Bagno a Ripoli che ora sta procedendo tranquillamente, ha avuto un iter travagliato sia per gli interventi della Soprintendenza sia per l’ostilità di chi abita nei dintorni del Centro. Risulta che Commisso chiese a suo tempo al sindaco Casini la sua disponibilità ad accettare lo stadio nel teritorio comunale ricevendone una risposta negativa e, quindi, decise di fare il centro sportivo. Ha sbattuto contro la Soprintendenza ai beni paesaggistici che valutava le strutture aggiuntive quelle già esistenti impattanti negativamente sul profilo collinare e riteneva un alterazione del classico paesaggio la sostituzione dei terreni agricoli (peraltro incolti) con i campi di calcio.
A questo intoppo va aggiunto il comportamento dei cittadini ripolesi che hanno segnalato di tutto pur di rallentare i lavori. Tre muriccioli venduti come rovine etrusche, due dipinti abbandonati da tempo nelle strutture in rovina segnalati come affreschi imperdibili, movimenti di camion e scavi indicati come sopsetti sono alcuni esempi dei bastoni infilati tra le ruote di Commisso. Ora è tutto superato ma Commisso avrà capito che muoverso per innovare da queste parti non è semplice.
Durante l’ultimo campionato dei DV ho avuto la fortuna di ricevere due inviti per assistere alla partita dalla tribuna autorità. Specialmente al ricco buffet c’erano tutte le autorità ed il “meglio” della società fiorentina. Visti quegli ambienti capisco la levata di scudi per difendere il Franchi. Poltroncine comode, bagni decenti, tutto il mangiare del mondo, un tetto sulla testa ed il tutto a due passi da casa!!
Dicembre 4th, 2020 alle 12:05
Lapi Dario
Sarei curioso, di sapere, quante simpatie, voti, e cambio di idea politica, la “motivazione stadio” tramite sondaggi pubblici ha portato.
Mi spiego
Renzi prima e Nardella dopo, hanno usato lo stadio nel proprio percorso politico e specialmente in prossimità del programma elettorale a più riprese
Quindi o i due politici sono stupidi! Oppure pensano che questo argomento sposti alcuni voti?
Il “problema Commisso” a parte, a mettere a nudo l’impossibilità di usare l’argomento stadio in altre occasioni, ha accelerato il dubbio da parte dell’opinione pubblica nei confronti dei politici fiorentini, che in realtà doveva nascere prima.
Pensi che questo possa creare qualche frizione tra le parti?
Il signor politica è nudo
Si può dire?
Dicembre 4th, 2020 alle 12:05
Il problema è che la gente poi si scorda di tutto
Dicembre 4th, 2020 alle 12:22
Addio con affetto a Maraschi, il centravanti dell’unico scudetto che ho vissuto.
Dicembre 4th, 2020 alle 12:25
Beh, come già detto in passato, Commisso non è riuscito a costruire la stadio neppure a NY, tant’è che i suoi Cosmos giocano all’MCU park a Coney che, mi sembra anche peggio del campo polivalente di Prato Nord (quello dell’atletica)
Parlo x cognizione di causa perché vivevo a NY fino a prima del Covid
Gli auguro di riuscire a Firenze a fare lo stadio😁
Dicembre 4th, 2020 alle 12:46
Bravissimo David!
Queste persone, Enti, istituti, Vedove ecc.. stanno facendo un danno enorme non solo alla Fiorentina ed ai suoi tifosi, ma a tutta la città di Firenze.
– Uno Stadio dove 30mila persone prendono l’acqua è davvero un opera d’arte immodificabile?
-Uno Stadio dove 20mila persone – le curve- intravedono una partita a 100 metri di distanza è davvero un opera d’arte da salvaguardare?
-Quest’opera d’arte è ripetibile per chi lo vorrebbe ? assolutamente si
– I progetti e l’archivio di Nervi è ben tenuto e valorizzato? no ! ce lo ha confermato a radio Bruno uno dei professori dell’Università di architettura di Firenze.
– Dove si studia il Franchi? sui libri e nei progetti originali non andando allo Stadio
-Dove erano tutti questi figuri ed Enti e Istituzioni nei decenni passati mentre lo stadio veniva lasciato al suo decadimento?
-Come mai tutti questi enti istituti e migliaia di persone, anche ricche e famose, non hanno mai sganciato un euro per prendersene cura?
-Come mai non hanno nemmeno speso una lira ed il loro tempo per creare un degno archivio di Nervi?
-Come mai l’amministrazione comunale da decenni ha fatto di tutto per farlo abbandonare e spingere per la costruzione di altro stadio e cemento in zone verdi ? quindi cementificando zone verdi e lascindo al degrado una parte cnetrale della città?
-Come mai nessuno di loro riconosce che il cemento armato senza la formula usata dagli antichi romani per il calcestruzzo (https://www.lescienze.it/news/2017/07/05/news/minerali_segreto_calcestruzzo_romano-3591389/), tra poco collasserà e servirannno sempre più danari per tenerlo in piedi per non si sa cosa?
– Il Franchi è destinato a breve a collassare? si, questa è una certezza! Già oggi il 60% circa dei tifosi non potrebbe più vedere la partita e la Fiorentina non può giocare le coppe a Firenze, qualora riuscissimo a tornare in Europa!
Questa è la vera VERGOGNA di Firenze!!!
Ma il problema è Rocco vero?
Queste persone, Enti ed Istituzioni sono mossi solo da interessi biechi e tutt’altro che nobili, questo è quello che penso; e devono essere smascherati. Infatti, di fronte ad altri interventi, molto probabilmente assai pericolosi e, sicuramente, molto più invasivi ed impattanti nessuno di Loro ha detto niente… anzi, vero Sindaco!?
Ecco uno spunto interessante per capire le dinamiche della tutela e della levata di scudi a solo quando vogliono… (https://www.perunaltracitta.org/2020/07/20/lasciamo-in-pace-costa-san-giorgio-linstabile-collina-delle-rovinate/)
Forza Viola
Dicembre 4th, 2020 alle 12:49
Tanto pure a campi saltano fuori ricorsi e controricorsi. I tempi si allungano pure lì.
Dicembre 4th, 2020 alle 13:00
Come temevo il problema stadio sta diventando un mix ingestibile di cose diverse tra di loro. E’ vero che questo è un salotto virtuale, per cui non può avere influenze sulle decisione nelle stanze dei vari poteri (Commisso, Comune, Governo, Parlamento), ma ragionare sulle cose oggettive e cercare la via migliore, comunque rappresenta un passo in avanti, almeno per ognuno di noi.
Io direi di eliminare le dietrologie riferite a Commisso e tutti gli altri soggetti chiamati in merito al problema stadio Sindaco, Sovraintndente e quant’altro).
Innanzitutto, ognuno degli attori si assuma le proprie responsabilità.
Quindi, il Sindaco e l’Amministrazione comunale decidano, senza appoggiarsi alla Fiorentina, cosa fare del Franchi se si fa uno stadio a Campi (o altro posto) o se la Fiorentina (Commisso) decide di non avere uno stadio di proprietà.
Ne deriva che il Sindaco deve avere un progetto per il Franchi, in termini di rafforzamento ed ammodernamento dello stesso. Progetto anche di natura finanziaria. Poi, Commisso accetta di rivedere le sue posizioni e rimanere al Franchi, benissimo il Comune fa un nuovo progetto e si scarta il precedente.
Commisso, a sua volta, si prenda le sue responsabilità, nel senso che: a) deve essere chiaro su cosa realmente voglia in termini di stadio. A tutt’oggi non si capisce quale è la reale volontà di Commisso, al di fuori di buttare giù il Franchi e rifarlo come vuole lui, anche nel rispetto delle norme vigenti. Dica quale è il suo vero obiettivo se solo il Franchi o va bene uno stadio fuori Firenze. Altrimenti, caro Cirano, i miei e i tuoi discorsi convergenti sull’opportunità di Campi vanno a farsi benedire.
Se continuiamo a vedere dietrologie con riferimento al sindaco, alla politica e a Commisso, non ne usciamo mai.
In conclusione, il Sindaco informi la cittadinanza su cosa intende fare del Franchi se non si raggiunge un accordo con Commisso. Al di là del mettere il sicurezza lo stadio, ricoprirlo e sistemare la fruibilità igienica dello stesso, resterebbe il grosso problema delle curve, che in un qualche modo andrebbe risolto.
Commisso, nel rispetto delle leggi italiane, renda pubblico quale è la sua reale volontà di avere lo stadio e se può fare a meno del Franchi. Inoltre, specificare se lo stadio di proprietà è vincolato alla cittadella. Oltre alla chiarezza da dare sui finanziamenti dello stadio, nel senso di quanta parte grava realmente sulla Fiorentina.
Così potremo uscire nel modo migliore da questo problema.
Dicembre 4th, 2020 alle 13:12
ascoltato ieri sera l’interessante puntata del penta, il tuo accorato appello e l’intervento di Selvi.
Sono d’accordo su quasi tutto quello che ho sentito, solo due precisazioni:
-) il valore di un’opera d’arte non si misura dalla quantità di persone che vanno a vederla nè tantomeno dai biglietti che fa vendere.
E’ una cosa che ha valore in sè e come tale dev’essere tutelata.
-) il paragone con la Pyramide del Louvre non sta in piedi.Lì c’è un manufatto che è stato costruito, qui ce n’è uno che si vuole abbattere.
Per il resto come detto, assolutamente d’accordo. Lo stadio di Nervi non è un museo e, secondo me, nemmeno un’opera d’arte. Può avere dei pregi architettonici (peraltro storicamente assai discutibili) che non possono però essere decontestualizzati dal suo utilizzo. Altrimenti non è più uno stadio, è un’altra cosa.
Dicembre 4th, 2020 alle 13:20
Io sono Stefano e basta. Ex Andrea C.
E chi è?
Prendi un abbaglio.
Chiedi al propietario del blog il mio ip.
La mia mail te la do anche pubblicamente
dumpster.diving@libero.it.
Mi scrivi li.
Inoltre, minacciare non è simpatico e il tuo ultimo periodo mi pare proprio una minaccia
Vediamo se hai il coraggio di contattarmi in mail privata, fenomeno.
Nascondersi dietro una tastiera è molto semplice.
Per me si chiude qui.
Se sei un uomo, usa la mail
Dicembre 4th, 2020 alle 13:31
Il Franchi è oggettivamente un riferimento per l’architettura moderna.
Detto questo, adesso sta cadendo a pezzi.
Se non si permette a Commisso di metterci mano, qualcuno (il Comune) dovrà prendere atto di doverci spendere tanti ma tanti bei soldini (i nostri, per inciso) per evitare che l’usura e l’incuria finiscano per produrre gli stessi effetti (se non peggiori) delle ruspe dello Zio Rocco.
Penso che in questa vicenda stiano collassando, da un lato, una certa “arroganza” (o comunque un modo di agire percepito come arrogante) di un uomo abituato a intraprendere in un contesto economico-politico (e certamente anche culturale) totalmente diverso dal nostro e, dall’altro, i (soliti) vizi della politica made in italy…
Temo che la vicenda possa non finire bene.
Tutto ciò detto osservo anche che:
– se fosse vero che quando a Commisso è stata proposta la possibilità di intervenire anche pesantemente sul Franchi, lui ha rilanciato ancora più in alto, la cosa sarebbe molto grave e lancerebbe “un’ombra” sulle sue reali intenzioni;
– non si capisce perchè, a questo punto, il buon Rocco non manda tutti a quel paese e va a Campi (troppi oneri correlati all’opera)?
Conclusione: altri 12 anni di chiacchiere…
SFV
Dicembre 4th, 2020 alle 14:03
@72 e relative multiple identità
Aggiungo alla lista del mio post 35 anche le offese gratuite e ogni volta che la Fiorentina perde.
Che ti si rigiri tutto contro, compreso l’odio ingiustificato che hai nei confronti della Gente Americana della quale sei assolutamente indegno di fare menzione, possa essere sotto forma di agente segreto dal nome russo o ancora nelle sembianze di architetto goliardico che ‘poi ci si pente’.
Te lo ripeto: tornatene in quello sfogatoio virtuale maleodorante che già ho avuto modo di nominarti in un mio precedente post.
Dicembre 4th, 2020 alle 14:13
Scusate ma condizionare il valore artistico e culturale di un’ opera al numero dei turisti che vanno a visitarla é privo di senso, si possono fare decine di esempi di monumenti o opere d’arte che non godono di grande popolarità ma non per questo si buttano nel cassonetto. Non si capisce perché non sia possibile contemperare le esigenze di salvaguardia culturale del Franchi con gli interventi di ammodernamento. Possibile che l’unica soluzione sia la demolizione? Forse perché è l’unica che garba a Commisso?
Dicembre 4th, 2020 alle 14:40
No, io credo che non abbia capito lei signor Guetta. Quest’uomo è arrivato a Firenze dicendoci subito che avrebbe voluto comprare la Roma o il Milan e che ha comprato per ripiego la Fiorentina. Le sue scelte da un punto di vista sportivo sono state deludenti, e i risultati sul campo sono molto deludenti. E’ venuto a dirci che se non gli facciamo fare business facendogli costruire come gli pare a lui, non possiamo competere con l’Atalanta.
Io voglio ricordare che la Fiorentina è quinta nella classifica della serie A di tutti i tempi (sopra la Lazio, sopra il Napoli, che per inciso non hanno stadio di proprietà) e l’Atalanta è 11esima. Ci sono 1000 punti di differenza tra Fiorentina e Atalanta. L’atalanta è cresciuta per un progetto imprenditoriale e sportivo serio. Alla fine di tutto questo è venuto lo stadio (tra l’altro hanno comprato il comunale di Bergamo, vincolato anche se un po’ meno del Franchi) e hanno fatto un progetto architettonico serio, senza chiedere a qualche parlamentare di scrivergli un emendamento ad hoc.
Prima devono tornare a esserci le ambizioni sportive, poi si potrà parlare di stadio. In questo momento lo stadio è l’ultimo dei problemi. Certo ci si bagna con la pioggia, i cessi sono fuori norma ma questo è l’ultimo dei problemi. Un tempo si andava a cantare sotto l’acqua forza viola alé, e la fiorentina se la giocava in champions con Manchester, Liverpool, Bayern. Ora si parla solo di stadio e si perde col Benevento. Almeno i Della Valle, prima di mollare le ambizioni ci hanno messo qualche anno, e per un po’ di anni ci hanno fatto divertire. Ascoltare Commisso che parla solo di soldi e costruzioni e assistere ai suoi silenzi assordanti dopo prestazioni penose, fa disamorare del calcio e della fiorentina. Oltretutto è arrivato qui a criticare tutto e tutti, la città, le istituzioni, l’Italia, il Franchi. Ci sono troppi vincoli a Firenze? Certo, ma è anche grazie a quei vincoli che Firenze è Firenze. Se dal piazzale michelangelo si vede un panorama che il mondo ci invidia, è perché sono stati messi dei vincoli, perché non si può costruire a bischero come in tanti altri posti d’Italia e del mondo. Commisso vuole meno vincoli? Compri la dinamo Bucarest, o compri lo Shaktar donesk. Di sicuro avrà meno vincoli in ucraina e in romania a costruire centri commerciali e stadi, ma avrà anche meno prestigio. Lui vuole il prestigio di Firenze ma non vuole i vincoli, vuole la moglie piena e la botte ubriaca. E trova seguito tra persone che si vantano di avere la “città più bella del mondo” ma che si indispettiscono se qualcuno gli fa notare che hanno uno stadio che è un patrimonio nazionale e mondiale, che ci si può mettere le mani sopra certo, ma con garbo, lungimiranza e con competenza (tutte cose che al gringo calabro mancano).
Dicembre 4th, 2020 alle 14:47
botte piena e moglie ubriaca, ovviamente scritta al contrario è un refuso
Dicembre 4th, 2020 alle 14:58
OT
Vorrei portare un mio personale ricordo del grande Mario Maraschi,centravanti del secondo scudetto, che ieri se n’è andato.
29 settembre 1968, Roma-Fiorentina, prima giornata di campionato.
Io,diciassettenne che viveva quasi solo di passione calcistica, con tre amici coetanei, sul Treno Viola e via.
Olimpico stracolmo, entusiasmo dei romanisti alle stelle. Era arrivato il mago Herrera e aveva naturalmente promesso lo scudetto.
Nell’attesa della partita, in curva Nord, parliamo del prossimo inizio dell’anno scolastico.
Quelli davanti a noi, trenta-quarantenni con un bambino, sentono che siamo fiorentini e vanno per le spicce: “Aho!, quanno comincia ‘a partita zitti, si nno ve famo volà ‘n campo”.
Per quei tempi fu uno shock.
Finalmente il calcio d’inizio.
Passano appena una trentina di secondi e la Roma segna con Taccola.
Novantamila letteralmente in delirio. Lo stadio ribolle e l’urlo “Roma, Roma” fa tremare le gambe. Quelli davanti a noi si voltano con facce feroci. Noi piccini piccini, seduti in religioso silenzio.
In quel momento avrei pagato perché la partita fosse già finita. Per scappare via da quella bolgia. Non si può credere l’eccitazione e la tensione che c’erano in quello stadio.
La Fiorentina, tuttavia, piano piano, inizia a prendere in mano il pallino del gioco.
Su un’azione di calcio d’angolo, nel secondo tempo, pareggia Amarildo.
Mancano tre o quattro minuti alla fine e un pareggio mi sembrava già un risultato eccezionale, quando Merlo (grande!) fa una lunga discesa lungo la Tevere e dà una bellissima palla a Maraschi, marcato da Bet, quasi al limite dell’area. Mario si aggiusta il pallone, fa qualche passo e con il più classico dei suoi “striscini” la butta alla spalle di Ginulfi.
Mi sembra ancora di vederlo.
Mi prenderete in giro, ma in quel momento provai l’emozione più violenta, non ho dubbio alcuno, della mia vita.
Ho sempre pensato che se fossi stato adulto e non un ragazzo il cuore non mi avrebbe retto.
Anche perché fu una gioia che non potette trovare sfogo. Ricordo che strinsi la mano del mio amico Andrea fino a fargli male, ma nessuno di noi quattro, penso, emise un benché minimo suono.
Ebbi paura di scoppiare.
Il tizio che ci aveva “minacciato” e che aveva in mano una bella radio a transistor che pareva nuova di zecca, color avorio con le manopole dorate, si voltò verso di noi al fischio finale. Ricordo come fosse ora la sua faccia tirata, cattiva, rabbiosa.
Per un attimo avemmo davvero paura e rimanemmo a bocca aperta quando lui, dopo averci sputato in faccia il più classico dei “li mortacci vostra…”, sfogò tutta la sua rabbia scagliando la radiolina a terra e mandandola in pezzi.
Demmo sfogo a tutta la nostra gioia solo quando alla stazione Termini ci ritrovammo con gli altri tifosi viola.
28 agosto 2016, festa per i 90 anni della Fiorentina.
Un mio amico, figlio di un grande viola del passato, aveva ricevuto due accrediti. Mi invita a fargli compagnia perché il fratello non era a Firenze.
Al Centro Sportivo dei campini mi ritrovo in mezzo a tutti i miei eroi di gioventù.
In una sala vedo un tavolo con tante bottiglie. Ho sete e entro. C’erano solo tre persone in un angolo. Due parlottano un po’ concitatamente mentre la terza, la più giovane, si limita ad ascoltare.
Uno è Chiarugi, l’altro lo riconosco solo dopo qualche secondo, è Maraschi.
La prima cosa che mi passa per la mente è di ringraziarlo per quel gol indimenticabile.
Mi faccio forza e decido di avvicinarmi un po’. Sento che parlano di calcio, non di altro. Un educato sorriso al mio indirizzo del terzo, il più giovane (che poi era il figlio di Mario), mi dà il coraggio di accostarmi ancora un po’.
Sento Maraschi che ricorda a Chiarugi l’incazzatura che si era preso con Pesaola quando aveva saputo dell’esclusione di Luciano dalla formazione per la partita di Coppa dei Campioni a Glasgow contro il Celtic. “Gli dissi, Mister ma che ci faccio io solo contro tutta la difesa del Celtic? Lei mi deve mettere accanto Chiarugi. Con lui li possiamo mettere in difficoltà, ma da solo…”
A quel punto si lasciò andare a un’esilarante imitazione della famosa vocina nasale di Pesaola: “Maraschi, guardi che l’allenatore sono io, non lei. Lei pensi a giocare…”. Maraschi,chiuse il ricordo con un rotondo “Ma vaffa…” rivolto al povero Petisso.
Mi sembrava di sognare nel sentirgli raccontare quell’episodio che tanto fece discutere, al tempo, tutti noi tifosi. (La Fiorentina, con Carpenetti al posto di Chiarugi, perse poi per tre a zero in Scozia).
A quel punto, il figlio si rivolse a me sorridendo: “Non ci faccia caso, sarà la cinquantesima volta che glielo sento raccontare. E sempre con la stessa foga. E’ una cosa che non gli andrà mai giù.”
Maraschi sentì e sbottò: “Ci credo che non mi va giù, quella Coppa dei Campioni noi potevamo anche vincerla quell’anno, se quel c…ne avesse avuto un po’ più di coraggio!”
Chiarugi intanto se la rideva, concordando ovviamente con l’ex compagno.
Appena si fermò un attimo per riprendere fiato, mi feci coraggio: “Mi scusi Maraschi, ma vorrei ringraziarla per un suo gol che mi ha regalato un’emozione incredibile…”.
Non mi fece finire: “Sì, ho capito. Il gol di Torino con la Juve, ma segnò anche lui…” disse indicando Chiarugi.
Gli spiegai che non alludevo a quello che ci regalò la matematica certezza dello scudetto, ma a quello di Roma.
Gli raccontai un po’ perché mi era rimasto tanto impresso nel cuore e nella mente e gli chiesi se se lo ricordava.
Ovviamente ricordava tutto benissimo e me lo raccontò così come era rimasto nel suo ricordo.
Alla fine, una stretta di mano e un abbraccio.
Dire che fu una cosa bella e emozionante, quarantotto anni dopo i fatti, è solo una banalità.
Che tu possa riposare in pace, mio grande eroe di una meravigliosa pagina della mia ormai lontana gioventù.
Dicembre 4th, 2020 alle 15:10
https://www.violanews.com/news-viola/barone-non-abbiamo-paura-franchi-se-non-ce-lo-faranno-rifare-dovra-farlo-il-comune/
Ecco qua, se c’è ne fosse bisogno, la posizione della proprietà.
Se posso farlo secondo i progetti da me presentati OK,, diversamente sarà onere del Comune mettere in sicurezza la struttura e noi si paga l’affitto.
Non fa una piega….. Nessun ricatto.
MTl
Dicembre 4th, 2020 alle 16:06
Dal fare uno stadio con albergo e commerciale a Campi,o farli a Firenze,penso che ci sia un abisso in termine di possibili future entrate.
Probabilmente,vista l’impossibilità di farlo in città, finirà tutto molto presto.
Dicembre 4th, 2020 alle 16:15
La questione è politica non c’è altro da dire ogni Sindaco prima Renzi o Nardella ha usato lo stadio in campagna elettorale per poi mandarla nel dimenticatoio…
Viene da dire se era una Coop vedi come era già tutto fatto.
Fossi in Commisso direi signori qui dicono che si può fare ma non vogliono fare…
Dicembre 4th, 2020 alle 16:27
@ 88 Arkady Renko:
grazie per aver condiviso questo stupendo spaccato di vita con chi legge questo blog!
SFV
Mamo
Dicembre 4th, 2020 alle 16:41
Arkady renko il vero problema è che qui in Italia non viviamo “anche” ma viviamo “solo” di normative,decreti, leggi, postille e clausole… Ci sono più leggi in Italia che nella somma delle costituzioni di tutti i paesi europei…se causi un incidente in auto in Inghilterra ti si chiede solo di mettere una firma prova a farlo in Italia e mi dirai… . Siamo ancora incatenati agli anelli della cultura postfascista… Abbiamo bisogno dell’autocertificazione anche per mettere il becco fuori di casa per ossigenare i neuroni…di conseguenza capisco che non essendo culturalmente preparati a questo, possa ingenerare un po’ di invidia o di smarrimento vedere un uomo voglioso e volenteroso di processare gli elementi di novità in cui è coinvolta la res pubblica secondo una visione più liberista e progressista ma se si continua su questa strada non lamentiamoci poi se si scivola incautamente verso la recessione (che nel caso nostro si tradurrebbe proprio con la parola retrocessione) economica, culturale e sociale… Pensiamo che le rendite su cui vive questo paese siano illimitate tanto da poterci sollazzare ad libitum in sterili diatribe verbali che non fanno altro che alimentare la confusione e l’immobilismo in cui la burocrazia ci vuole trascinare?
Perché gli Stati Uniti dominano il mondo soprattutto a livello economico e sociale solo perché hanno vinto la guerra delle guerre o perché hanno un concetto di libertà diverso e più avanguardistico del nostro?
I soldi a parer mio c’entrano poco, tantomeno la loro ostentazione (che poi verrebbero comunque utilizzati a fin di bene) il sig. Commisso vorrebbe solo dare una spallata alle dighe mentali che albergano nei nostri funzionari di turno a quei muri maltati di conservatorismo eccessivo e radicale che si innalzano non appena ci precettano per confrontarci con il cambio di passo imposto dall’evoluzione naturale dei fenomeni futuri…
Non scherziamo in altre parti di Europa lo hanno già fatto.. hanno mantenuto lo scheletro di un impianto sportivo avviluppandolo in un esoscheletro moderno e funzionale senza stravolgere più di tanto i tratti architettonici più salienti dello stesso e mantenendo il luogo di origine dell’impianto che per me è una questione molto importante anche per ragioni affettive… E poi cosa potrà mai diventare il nostro comunale una volta abbandonato dalla Fiorentina se non cedere al declino strutturale e funzionale?
Commisso pensa allo stadio perché è un imprenditore, alla gestione della squadra c’è un DS pagato per questo tipo di lavoro certo non facile ma esclusivamente di sua competenza e responsabilità….se poi vogliamo dare a Commisso anche la colpa di un tiro in porta cannato….facciamolo pure ma non risolviamo il problema del vivacchiamento
Dicembre 4th, 2020 alle 16:54
@84 estintore di flame
I casi sono due:
1) o tu sei un povero psicolabile con manie di persecuzione…..e allora sarà bene che tu ti faccia curare
2) o sei un provocatore da due soldi …..e allora sara bene che tu te ne vada aff***** ed eviti di rompere il caxxo al prossimo
Dicembre 4th, 2020 alle 17:23
Non ne posso più della vicenda stadio:comincia a salirmi anche un fastidio talmente acceso da farmi paura.Non mi interessa più…
Rabbia e delusione(io avevo abboccato alla grande):Renzi e poi Nardella per 8 anni hanno portato avanti un iter sulla Mercafir che per come si è tradotto non dovrebbero avere voce in capitolo dalla vergogna.Nessuno ha mai avuto il coraggio di chiedere a Nardella la verità sul trasferimento mancato della Mercafir:promesso come imminente prima della campagna elettorale del 2019 e poi scomparso proprio durante la stessa campagna…
Sospetto:per me i Della Valle hanno velocizzato la vendita della società (il periodo coincide…) proprio quando hanno capito che la Mercafir (tutta l’area non quel mozzicone che hanno proposto a Rocco)restava solo un miraggio:ed essendo imprenditori in Italia hanno optato strategicamente per non scontrarsi brutalmente contro il Comune e il PD,coalizione politica spesso discutibile ma importante.
Speranza:seppur spesso poco diplomatico Rocco prova a portare avanti il discorso:vediamo se e quando si annoierà e cosa riuscirà ad ottenere.Anche se l’opzione Campi che per me sarebbe valida a lui sono convinto interessi pochissimo.Qualunque cosa decida vedrò di farmela andare bene…
Convinzione:per un po’ancora continuerò ad andare in curva,a mettermi il pannolone perché mi rifiuto di andare in quei bagni, a mettermi il giallone se piove poco,ad andare in scooter(in macchina quando ci ho provato ho rischiato il tso) poi il mio posto lo prenderà qualcun’altro.
Certezza:la Fiorentina sempre nel cuore
Dicembre 4th, 2020 alle 17:27
… mi premeva sottolineare una cosa a cui secondo me non diamo il giusto valore. Voi pensate che con il nuovo stadio la Fiorentina farà passi in avanti per quanto riguarda il notevole potenziamento della squadra per farla stare nelle posizioni di vertice. Io penso invece che lo stadio di proprietà ci servirà semplicemente per stare al passo con quelle squadre come Cagliari Atalanta e Udinese che lo stadio ce l’hanno già o lo costruiranno. Guardate che la differenza non è da poco se ci fate caso !!!!
Dicembre 4th, 2020 alle 17:30
Arkady 57:
Prendo atto della tua imparzialità sugli americani. Continuo a non essere d’accordo sul fatto che Rocco si stia muovendo “in barba a leggi e norme” e sono piuttosto scettico sul fatto che “adeguarsi alla realtà in cui ha deciso di calarsi” possa portare benefici, considerando come “viaggia” il nostro paese e anche la nostra città, ma il discorso sarebbe lungo. Non posso che concordare sui disastrosi risultati sportivi, pur sottolineando che nessuna proprietà, almeno a Firenze in tempi più o meno recenti, ha fatto sfracelli nei primi anni di gestione.
Però non hai risposto alla mia domanda: secondo te il Franchi è un’opera tutelata?
Saluti
P.S. Bello il ricordo di Maraschi.
Dicembre 4th, 2020 alle 17:35
Con vergogna devo ammettere che ha pienamente ragione Nanni 47,in quanto ho potuto usufruire tantissime volte dello spazio riservato ai V.I.P,e tante volte mi sono vergognato nel vedere tanti poveri disgraziati beccarsi ddosso neve e pioggia solo per amore della loro squadra del cuore. Vorrei tanto che chi oggi disquisisce tanto di
arte,di architettura,di arte offesa,si mettesse un bel giorno di gelo sugli spalti scoperti e poi con un bel rafreddore ci dicesse se è rimasto della stessa opinione.
Dicembre 4th, 2020 alle 18:31
Questi gran dirigenti di Rocco e Barone a forza di infamare il Franchi alla fine si son martellati le palle, glielo hanno reso inagibile, quindi niente pubblico nemmeno dopo il covid… Se si continua così altro che serie b, si fa la fine dei cosmos…
Dicembre 4th, 2020 alle 18:32
Caro Viola1946 al@32,
da persona competente e preparata quale sei, mi permetto, in punta di piedi, di suggerire alcuni argomenti che potresti considerare per offrirci ulteriori spunti di analisi sulla questione introiti da Stadio ed annessi. Per quanto riguarda il nuovo Stadio, credo che la premessa, doverosa, prima che economica sia qualitativa, di civiltà. Nel 2020, permettere a 45 mila persone di stare comode, al coperto e al max a 10 20 metri dalla partita è qualcosa di assolutamente imprescindibile per una città come Firenze.
Fatta la premessa, il ragionamento sui ricavi possibili ed eventuali è certamente assai complesso. Se si analizzano, per esempio, i ricavi da Stadio di alcuni importanti club (anno 2014) si può osservare come questi siano stati piuttosto variabili e quello della giuve sia risultato il più basso:
-Real Madrid ricavi totali 549.5ml, ricavi stadio 119ml, perc. 21.65%;
-Barcellona ricavi totali 484.6ml, stadio 117ml, perc. 24.14%
-Man Utd ricavi totali 518ml, stadio 127ml, perc. 24.51%;
-Juventus ricavi totali 279.4ml, stadio 38ml, percentuale 13.6%;
-Arsenal ricavi totali 359.3ml, 108ml, percentuale 30.05%;
-Bayern Monaco ricavi totali 487ml, 87ml, percentuale 17.86%.
Il nostro fatturato, attualmente ai minimi (85-90 m)l, è arrivato, in un recente passato, ai 170 milioni circa. Ergo, la Fiorentina potrebbe riuscire ad aumentare i propri ricavi dai 10 ai 30 milioni circa l’anno (dipenderà da tanti fattori sicuramente) e non mi sembra poco.
Per meglio ritenere plausibile la possibilità di determinati aumenti dei ricavi da Stadio (non solo macth day ovviamente), come prospettato da alcuni, si devono considerare, però, altri importanti fattori. Ad esempio, i nuovi spazi museali specifici (sport e calcio), commerciali e ricettivi, dentro una città quale è Firenze, vorrebbero e potrebbero intercettare e richiamare una quantità di tifosi e fruitori che non tutte le altre realtà, anche di squadre ben più blasonate, possono offrire.
Altro aspetto che credo debba essere debitamente considerato è quello degli sponsor (mediacom in primis, ma anche altri) che potrebbero essere allettati da sponsorizzare, con cifre non più modeste, una nuova realtà calcistica e non solo come quella che potrebbe crearsi a Firenze, con il nuovo Stadio e spazi annessi (che secondo me, a Campo di Marte, non dovrebbero essere troppi sia chiaro). Solo Mediacom, ad esempio, potrebbe giustificare una sponsorizzazione ben maggiore di quella attuale (25ml all’anno per 2 anni) già di per se, non certo marginale. Anche il merchandising, sotto una nuova spinta e con spazi adeguati di vendita dentro lo stadio nuovo, potrebbero, certamente con una necessaria crescita della squadra (coppe europee), aumentare considerevolmente (facendo salire chissà, anche il numero dei simpatizzanti e/o tifosi Viola).
Del resto, permettimi questa banale considerazione: se a Natale prossimo, ogni tifoso della Fiorentina regalasse o si facesse regalare una maglia, la Società incrementerebbe di alcune decine di milioni il proprio fatturato. Peccato che questo non avvenga già adesso, a prescindere da tutto.
Ultimo, ma non ultimo, il fair play finanziario.
Se non ricordo male, le norme UEFA prevedono la possibilità, nei primi anni contestuali e successivi alla costruzione di nuovi impianti, di accordare e rendere lecito uno sforamento di bilancio significativo per le Società. In altre parole la Fiorentina, senza incorrere in sanzioni, sarebbe autorizzata a sforare il bilancio per più anni. Secondo alcuni articoli che ho letto qualche anno fa, si parlava di 45 milioni all’anno per i primi due e 30 per i successivi 3 (potrei sbagliarmi sulle cifre esatte).
Ecco perché, secondo me, al di là di alcune oscillazione ed incertezze, il discorso dell’importanza dello Stadio di proprietà con i controfiocchi e del relativo aumento dei fatturati ipotizzato, ben oltre i 10 milioni da te prospettati, può essere credibile e fattibile.
In sintesi:
– nuovi ricavi da stadio, spazi museali commerciali, ricettivi, aumento ricavi da merchandising;
– nuovi ricavi da sponsor importanti tra cui non più solo Mediacom;
– possibilità, almeno nei primi anni, di poter sforare di 40-50 ml il bilancio senza conseguenze;
Spero che tu raccolga questi miei input di riflessione e possa offrirmi altre interessanti disamine.
Saluti Viola
Dicembre 4th, 2020 alle 18:52
Sergente
alla fine hai dato un nome al signor La Politica.
Ci voleva tanto?
Lapi Dario
Dicembre 4th, 2020 alle 18:54
QUANDO UN UOMO CON LA MAIL INCONTRA UN ALTRO UOMO CON UN BLOG, L’UOMO CON LA MAIL E’ UN UOMO MORTO.
Dicembre 4th, 2020 alle 19:00
Scusa David ma scrivere una lettera ai vari archistar, Mattarella, Franceschini, eccetera in cui si chiede a lorsignori (archistar di tutto il mondo) di fare un progetto di riqualificazione come vogliono loro, e successivamente di impegnarsi in prima persona per realizzarlo economicamente, firmata “città di Firenze” o “tifosi che hanno finito i soldi” non è possibile? Facciamoli venire allo scoperto e mettiamoli con le spalle al muro..
In fondo in un periodo di crisi come questo farlo pagare dai “poveracci” con le tasse non mi pare “politically corret”..
Facciamo un po’ di “strategia politica” anche noi !
/Ale\
Dicembre 4th, 2020 alle 20:22
@87 come diceva il grande Massimo Bordin nei refusi c’è la verità.
Dicembre 4th, 2020 alle 20:56
Voglio ringraziare Arkady Renko per il commovente ricordo di Maraschi.
Mi ricordo benissimo la partita che ha descritto, facendo rivivere il gesto tipico di Maraschi nel trafiggere il portiere avversario.
“Rizzo (Esposito), Merlo, Maraschi, De Sisti, Chiarugi”. Un attacco messo insieme dal bravo Chiappella, di cui Pesaola seppe astutamente cogliere i frutti con l’accompagnamento nello spogliatoio delle canzoni di Peppino Gagliardi!
Quella volta non ero presente allo Stadio a Roma, ma in quella stagione molte volte ebbi modo di prendere il treno viola, rifacendomi del primo scudetto quando purtroppo ero militare.
Lasciate ad un anziano tifoso rintronato di ricordare con tanta nostalgia quelle stagioni d’oro.
Dicembre 4th, 2020 alle 22:10
Alessandro (post 104)
Mi rammenti Massimo Bordin.
Mi prende un sussulto al cuore.
Quanto lo stimavo.
E quanto mi manca.
Dicembre 5th, 2020 alle 06:23
Riguardo allo stadio, ci sono enti che dicono che è un monumento storico.
Che quindi non lo tocchi per nulla.
Al massimo lo restauri o puoi fare poche modifiche.
Mio padre ha la fissazione che , prima di Italia 90 , con le modifiche fatte allo stesso è stato rovinato o modificato troppo.
Mettiamo che è vero.
La sovrintendenza all’epoca dov’era?
Dormivano?
Dicembre 5th, 2020 alle 08:51
Stenterello, aggiungi pure la mia firma al 103…
Dicembre 5th, 2020 alle 08:52
Eh si Immonda, le sue rassegne stampa ancora oggi inimitabili come i suoi colpi d tosse.
Dicembre 5th, 2020 alle 11:34
A Barcellona si va a visitare il camp nou e la maggior parte dei turisti tornano a casa con una maglietta o altro souvenir del barca. Ma chi, e sono tanti, ama il calcio, non perde occasione per portarsi a casa qualcosa delle squadre dei luoghi che visita. Firenze, senza covid, ha potenzialità importanti. Non so oggi quanti sono i turisti che se ne tornano a casa con qualcosa di viola in valigia ma certamente Firenze ha più turismo di quasi qualsiasi altra città italiana. Uno stadio nuovo con servizi annessi e museo viola, con squadra forte in Europa, be’ potrebbe davvero funzionare da volano per entrare stabilmente nell’elite italiana ed europea. D’altronde non c’è alternativa…non è che puoi fare volantinaggio con un Piper lungo le spiagge d’estate eh…
Dicembre 5th, 2020 alle 12:23
Sferino al 100. Ti ringrazio per gli spunti che mi dai, sicuramente alcuni li approfondirò, in particolare ho intenzione di analizzare la bolla economico-finanziaria che si è creata nel calcio, approfondendone le caratteristiche ed i rischi. Ti sono sincero è una settimana che non riesco a concentrarmi e ad avviare il meccanismo mentale di raccogliere dati, analisi eventuali già presenti, elaborazioni e considerazioni. Ma credo che non appena avvierò il lavoro automaticamente andrò in full immersion.
Qualche breve considerazione su quanto da te esposto. Differenziale ricavi da stadio tra Juventus e le altre big internazionali. Gli incassi sono funzione del numero di partite, del numero di spettatori e del costo medio del biglietto.
In quell’anno (2014) la Juventus è arrivata terza nella fase a gironi e quindi non ha avuto l’accesso agli ottavi. E’ andata in Europa Legue dove è stata eliminata in semifinale. Questo ha inciso, non sul numero di partite ma sulla qualità delle partite e quindi sui prezzi applicati. Capienza stadi: Juventus 42.000 Camp Nou 99.000; Bernabeu 81.000; Stade de France 81.000; Old Trafford 76.000 e Allianz 75.000.
A questi dati davi affiancare il tasso di riempimento medio stagionale: Bayern 100%; Arsenal 99%; Manchester United 99%, Juventus 93%, Real Madrid 84% e Barcellona 73%.
I ricavi da stadio no match day grosso modo evidenziano, sempre per la Juventus: circa 6,5 milioni annui per il nomen right (anche se la sponsorizzazione complessiva è di 11,5 milioni anno); l’attività museale 12,3 (2,1 milioni anno di media)milioni complessivo per il periodo 2011-2017.
Questi sono numeri riferiti alla Juventus , grazie ala suo bacino di utenza nazionale. Però, questi ricavi aggiuntivi comportano un aumento di costi non facilmente determinabili e solo per presunzioni ripartitorie di costi più generali.
Poi, se si allarga l’analisi del fatturato dallo stadio alle altre voci il discorso cambia completamente ed è peggiorativo per la Fiorentina, in quanto abbraccia anche il bacino di utenza internazionale.
Venendo alla iorentina, analizzando la “presentazione Deloitte” i ricavi no match day ammonterebbero nell’ipotesi di crescita del fatturato da 97 a 225 milioni all’1%, ovvero a 2,25 milioni. A questi andrebbero aggiunti 10 milioni per fitto locali del centro commerciale.
Quindi nella migliore delle ipotesi il reddito aggiuntivo sarebbe di 2,5 milioni per lo stadio di proprietà e di 10 milioni per il fitto locali da cittadella.
La componente di crescita dei ricavi da 93 a 225 milioni sarebbe costituita per 49 milioni da ricavi commerciali e per 66 milioni da partecipazione a campionati di Lega e alle coppe europee.
Come vedi i ricavi aggiuntivi da stadio di proprietà sono poca cosa, un po’ di più quelli collegati alla cittadella (10 milioni).
Ma l’ipotesi di base essenziale per raggiungere i detti obiettivi, non è lo stadio nuovo di proprietà, ma bensì la partecipazione alla Champions. Quale sia il link che lega le due cose non è detto nella conferenza.
Quei numeri sparati da Deloitte mi trovano d’accordo sulla compatibilità dell’ipotesi di base taciuta, ovvero: la partecipazione alla Champions, che significa un campionato almeno da 4° posto.
Ma purtroppo, non certo per cattiva volontà di Commisso, le cose stanno andando diversamente.
Quanto agli altri spunti li terrò presente per eventuali approfondimenti.
Dicembre 5th, 2020 alle 12:59
Alessandro, tra Massimo Bordin e Giacinto Pannella quando facevano le rassegne stampe su Radio Radicale parea d’essere a sentir due vecchi all’ospizio tra tosse, catarri starnuti , ma appena aprivan bocca tu sentivi parlare del mondo e della società come da nessuna altra parte.
Onorato d’aver votato Pannella per ventanni.
Immondo
Dicembre 5th, 2020 alle 13:37
Il ricordo di Arkady su Maraschi e l’episodio di Roma del ’68 è degno di entrare in un libro di memorie, di quelle che rendevano affascinante e necessario il gioco del calcio.
Complimenti.
Dicembre 5th, 2020 alle 14:49
Wreath al 107. Credo, ma non sono sicuro in quanto mi affido alla memoria, che nel 1990 lo stadio non avesse ancora il numero di anni sufficiente per rientrare nella normativa di monumento architettonico.
Nedo al 110. In parte sono d’accordo con te. E’ molto probabile che se qualche tifoso internazionale passa per Firenze, se ha tempo, mezzi di comunicazione e denaro, vada a vedere lo stadio ed esca con qualche gadget (maglietta compresa). Questo, normalmente lo fa mio figlio, ma lui fa collezione di magliette di Serie A e delle tappe europee con squadre note.
Ma purtroppo se non ci si qualifica per l’Europa, soprattutto nella Champions, si avranno o stabilizzazione o cali e non aumenti di fatturato.
Dicembre 5th, 2020 alle 15:53
Splendido doppio ricordo di Maraschi, Arkady Renko #88. Davvero.
Sullo stadio dico solo che non è possibile essere ancora a questo punto dopo tutti questi anni.
Non è possibile.
Sconfortante.
Dubito che il Franchi potrà mai diventare uno stadio moderno con visuale e accessibilità adatte ai nostri tempi, quindi temo che resterà com’è, oppure verrà sostituito da uno stadio nuovo e perderà di senso, se non quello “storico”.
E mi rammarico che per i mondiali ’90 sia stata eliminata la pista di atletica: a 6 corsie, è vero, ma che poteva almeno dare un senso a quello che rischia di diventare un Flaminio 2: un rudere inutile, con un costo pubblico di mantenimento sproporzionato alla sua utilità.
Dicembre 5th, 2020 alle 15:57
Franz, io purtroppo non ho ne le conoscenze ne tantomeno le competenze per fare una cosa del genere, per questo chiedevo lumi a David.
Credo che chiedere a lorsignori una garanzia pratica e non solo teorica (soldi non parole) potrebbe essere un bello smarcamento.
Ma capisco anche che nessuno di quelli “in vista” farà mai niente con il rischio di inimicarsi la “politica”.
Del resto se Firenze è una palude da sempre, la colpa è anche di chi appoggia e si nasconde dietro questo sistema “clientelare”..
/Ale\
Dicembre 5th, 2020 alle 16:03
PS
Logicamente non parlavo di David, altrimenti non avrei chiesto lumi proprio a lui…
Dicembre 5th, 2020 alle 17:01
Immonda e Alessandro mi unisco nel ricordo di Bordin un uomo indipendente che ha accompagnato tante mie mattine con la sua intelligenza ed ironia
Dicembre 5th, 2020 alle 20:36
@105 e Amarildo?
Dicembre 5th, 2020 alle 23:26
Angelo 119. Una distrazione imperdonabile: Mì è rimasto nella penna il nome del brasiliano che con Maraschi formò la coppia vincente di quel campionato. Ti ringrazio per avermi dato modo di rimediare.
Dicembre 6th, 2020 alle 10:46
Volete un esempio di integrazione fra vecchio e nuovo ?
Guardate la City di Londra: a destra del Tamigi c è la Torre di Londra, a sinistra i nuovi palazzi in vetro della cittadella finanziaria con uno che somiglia alla punta di una supposta.
Neanche ad una supposta, solo alla punta.
A destra si conserva la bellezza di una storia millenaria, a sinistra si fanno i soldi.
Ad ognuno la sua valutazione.
Ad ognuno le sue valutazioni.
Dicembre 6th, 2020 alle 16:51
Montiel neanche convocato.
Che ostracismo strano e controproducente; mi sorge il dubbio che, essendo acquisto di Corvino, Prade’ sta facendo di tutto per distruggere il ragazzo talentuoso, per non passare alla storia come quello che ha venduto Tofol.
Mah … chissà forse esagero, lo scoprirò a gennaio quando sarà dato in prestito ad una squadra scozzese della equivalente serie B di Scozia.
Dicembre 6th, 2020 alle 19:33
No Rocco no party..
In questi giorni in cui manca il “capo”
tutti a dire qualunque bischerata gl’esca dalla bocca,giusto per dar fiato agli starnazzatori seriali dei media cittadini.
Mi manca Rocco con le sue certezze ed out-out
mi mancano i suoi okkei e il suo sorriso
mi manca il capo..
Manca chi da la sveglia a questo popolo di opportunisti e debosciati della “politica”
fine solo a se stessa..
Ma davvero crediamo alla storia del Franchi ristrutturato? No,dai,siamo adulti ed alle favole oramai non ci crediamo più da un pezzo..
Quando “il capo” tornerà dopo le feste,si spera con la viola con qualche punto in più,vedremo a che punto siamo,si perchè il tempo delle cazzate per il “vecchio” è finito..
Ho gli fanno fare lo stadio,come vuole lui,sia a Campo di Marte che a Campi,o i giochi sono chiusi. Gl’importa una sega a lui(come me..)delle scale ad elica o della torre maratona,lui a Firenze c’è venuto a fare business,giustamente,con un bacino turistico importane da poter sfruttare insieme al richiamo di una squadra che rappresenta la città nel suo insieme.
Uno stadio bello nuovo e confortevole,insieme ad una squadra,allora si,formata per girare l’europa,porterebbe a Firenze gente da fuori oltre a noi appassionati autoctoni,i quali non parrebbe vero di “invadere”uno stadio con i crismi dovuti,insieme a famiglia ed annessi..
Ed ecco che il sogno del”vecchio” si coronerebbe,affari,gente allo stadio,merchandising,alberghi sold out e tutto il circo che ne segue.
Oltre oceano lo sport lo vivono cosi,da sempre,ed anche in Europa,i più illuminati,lo fanno da tempo.
Basta guardare gli stadi tedeschi,inglesi e spagnoli e non si parla solo delle squadre simbolo,ma di tutte quelle che orbitano nell’EL
che puntualmente riempiono i loro stadi.
Ma noi siamo i nipoti di Tafazzi,buoni solo a bubare,tuttologi e rompicoglioni,guelfi e ghibellini,poi ci s’incazza se danno dei proviciali,poveri bischeri…
C.te UdF
p.s
Fabrizio,57 anni,capitano di lungo corso
di stanza a Ravenna dal 1994,moglie professionista,figlia studente e tutti con una passione smisurata per la Viola
Presenti in tribuna tutte le volte che si giocava in casa anche con la scusa di andare a Firenze a far shopping o in parenti.
Ultima partita vista Fiorentina-Pescara,c’era ancora Montella 1,dopo il nulla..
Mia figlia cresciuta a pane e Toni,mi chiede perchè non ci andiamo più,alchè gli ho risposto
che fare 300 km per vedere uno spettacolo deprimente in una location del genere devono pagare me..
Ad oggi le cose non sono cambiate,attendiamo
fiduciosi..
Dicembre 6th, 2020 alle 22:53
Al Franchi ci vado una volta l’anno se va bene perché vivo lontano, l’ultima volta ero in maratona centrale e quando mi sono seduto ho esclamato: questo stadio è una meraviglia, come si fa a toccarlo è perfetto così com’è!
Naturalmente questo è un vero dramma civico, tutti sappiamo che nello scatolone c’è del marcio e non è pensabile andare avanti ancora per molto. Ma questa è una vicenda prettamente fiorentina e chi non vive Firenze tutti i giorni secondo me non ha diritto di parola.
Una cosa sola non capisco di questo momento storico dell’amata Viola. Uno che corre, scarta, gioca bene, segna pure… dritto in tribuna!
Che gli ha fatto Montiel a Prandelli???
Trovo l’esclusione di dubbio gusto, se non scandalosa, dal punto di vista psicologico per l’ambiente tutto.
Dicembre 6th, 2020 alle 23:55
Pontello, Cecchi Gori e Della Valle all’inizio avevano portato la Fiorentina ai vertici del calcio italiano ed europeo…Commisso direttamente a lottare per non retrocedere !!! Forse non ci siamo intesi davvero !!
Dicembre 7th, 2020 alle 11:11
Carlo 125:
Veramente “all’inizio”, con i Cecchi Gori due volte al 12° posto e poi serie B e con i Della Valle il primo anno di A ci siamo salvati “a buo”. Poi, per carità, magari Rocco riuscisse a vincere un paio di trofei come Vittorio e a stare stabilmente in Europa per diversi anni come i Della Valle. Però cerchiamo almeno di essere onesti, a meno che non si abbia tempo da perdere per trolleggiare, allora buon per te.
Dicembre 7th, 2020 alle 11:27
#122 Antico
Premetto che a me Montiel piace molto, perché adoro i giocatori dai piedi buoni ed idee luminose, ma credo di aver capito bene quanto affermato da Prandelli in conferenza stampa post Coppa Italia: giocatore interessante, col sinistro fa quello che vuole, fisicamente ancora non pronto; disse anche che nel momento in cui rientravano Ribery, Callejon e Bonaventura, essendoci in squadra anche Eysseric e Saponara, non avrebbe trovato posto e di avere pazienza.
Non credo ci debbano essere manovre o segreti dietro una scelta tecnica abbastanza ragionevole; e – lo ripeto – lo dico con dispiacere, perché Montiel mi piace assai.
Non so nemmeno cosa augurarmi, sinceramente, perché se Tofol diventasse “indispensabile” mentre chi lo allena lo ritiene ancora fisicamente non pronto, significherebbe che dei centrocampisti fatti (e ben pagati) cui sopra non se ne fa davvero uno…
Quindi sono combattuto tra il desiderio di vederlo in prima squadra e quello di veder ri-fiorire e convincere i giocatori fatti che abbiamo.
Preferirei vederlo mandare in campo non per necessità “disperata” (v. finale con l’Udinese) ma perché, nonostante una buona concorrenza, si dimostra superiore al punto tale da rischiare qualcosa, pur di mandarlo nella mischia.
Dicembre 7th, 2020 alle 12:26
Benissimo, bel post su cui non si può essere d’accordo. Però allora la prossima volta che il sindaco Nardella (anzi, “Dario”” come lo chiama amichevolmente lei caro Guetta, mancano solo gli uccellini che cinguettano quando vi parlate) proviamo a chiedere conto di un decennio di insabbiamenti dello stato pensoso in cui versava il Franchi e come si siano persi anni e anni dietro l’idea Mercafir. Così, tanto per fare i giornalisti e non le solite interviste a base di zucchero filato che ci tocca sentire
Dicembre 7th, 2020 alle 13:09
Quel multinick che mi scambia x altri peraltro offendendo, ed al quale ho dato la mia mail per un confronto diretto, onde non intasare in blog, ovviamente non si è fatto vivo.
Io non ho la possibilità ne la voglia di indagare, ma posso solo dire che non ha le palle e non è un uomo vero
Un uomo vero nome non si sottrae al confronto
In ogni caso sfiamma flame o come cavolo ti chiami, ribadisco
dumpster.diving@libero.it
Dicembre 7th, 2020 alle 14:58
# 97 Franz Paperott
A proposito della tutela del Franchi,qui di seguito ti riporto un ampio estratto del comunicato del MiBACT in risposta all’interrogazione dell’on. G. Toccafondi (Italia Viva):
[…]
Tutti gli edifici di proprietà pubblica aventi più di 70 anni e di autore non più vivente sono sottoposti alle disposizioni di tutela fino a quando non sia effettuata una verifica sul loro effettivo interesse culturale.
Il Franchi è una delle più importanti opere di architettura del ‘900 riportata in tutti i libri di storia dell’architettura del secolo scorso.
Su tale presupposto, il procedimento di verifica si è concluso con un espresso PROVVEDIMENTO DI TUTELA (rep. n. 15 del 20 maggio 2020) con la seguente motivazione:
“Presenta un rilevantissimo interesse culturale in quanto testimonia un’incessante ricerca sul rapporto tra programma funzionale, applicazione del calcolo strutturale e invenzione della forma. La sintesi di questi tre fattori ha prodotto un’architettura che, per le sue notevoli innovazioni tecniche e per le significative soluzioni estetiche, ha contribuito al rinnovamento della cultura del progetto, avvenuto negli anni ’20 in Italia e nel mondo. Nel merito specifico, l’articolazione della struttura di cemento armato in blocchi separati, 24 in totale, non introduce distinzioni o separazioni tra la continuità dei telai portanti, che definiscono nella loro reiterata successione l’aspetto esterno dello stadio, la cui immagine appare comunque fortemente qualificata dagli elementi formalmente e strutturalmente più complessi, ovvero la sottile, snella pensilina a copertura della tribuna centrale, le scale elicoidali e la torre di Maratona. […]
Il comunicato nella sua interezza lo trovi facilmente in rete.
Un saluto (incrociando le dita per stasera)
Dicembre 7th, 2020 alle 22:52
Orrore
Dicembre 8th, 2020 alle 00:07
Disastrosi Caceres, Ribery, Callejon, Borja Valero;
male Cutrone, Pulgar e Ambarabat ma almeno hanno lottato su ogni pallone;
hanno retto Dragoski, Vlahovic, Biraghi, Pezzella, Eysseric e Bonaventura.
Unico giocatore fuori ns. categoria Milenkovic dopo aver venduto Chiesa e Veretout.
Prandelli se non si chiamasse Prandelli……
Cosa deve succedere per cacciare un Direttore Sportivo?
Dicembre 8th, 2020 alle 08:39
Arkady, scusami, non hai colto la mia provocazione. Intendevo dire che è tutelato a discorsi, ma in realtà cade a pezzi. Vabbè, dai, chi vivrà vedrà.
Alla prossima discussione.
Dicembre 8th, 2020 alle 08:47
127 Picchio
Montiel è un 10 cioè fantasia e l’unico che potrebbe dare i palloni alle punte. L’altro è Ribery. Gli altri nostri centrocampisti non sono 10, neanche Castrovilli che è un 8 con piedi buoni.
Dicembre 9th, 2020 alle 22:13
#134 Rosetta
In verità ci sarebbero anche Eyseeric e Saponara, secondo me. Sono i giocatori dell’ultimo passaggio, che verticalizzano.
A me Montiel (che ho visto pochissimo) come sensazione piace; il fatto che né Montella, né Iachini né Prandelli lo considerino/abbiano considerato non dico titolare, ma in grado di stare stabilmente tra i convocati fa pensare che davvero gli manchi ancora qualcosa.
Che dire?
Dicembre 10th, 2020 alle 09:18
Buongiorno
Non richiesto, metto il mio commento ugualmente su MONTIEL, che ho visto spesso in primavera dal vivo.
Inutile dire che tecnicamente il ragazzo ha qualità eccelse, si sa muovere tra le linee e buon suggeritore di assist, ma spesso si trova estraniato dal gioco.
Il mio dubbio è proprio sulla qualità della sua continuità e possibilità di giocare un calcio così aggressivo, come quello di serie A.
Spesso anche in primavera viene tolto dal campo, prima della fine della partita.
La domanda che mi pongo (mi sembra che si stiano ponendo anche tutti gli allenatori) in quale ruolo il ragazzo potrebbe essere utile alla causa?
In primavera è spesso usato da esterno, dove si abbassa sulla linea dei centrocampisti e punta l’avversario palla al piede, altre volte è stato usato dietro le punte, ma non è mai stato troppo efficace.
Adesso la domanda che pongo alla platea dei suoi sostenitori è la seguente
Al posto di chi dovrebbe giocare?
Io credo (come già detto) che sia Calleon che Ribery, debbano trovare la miglior forma per essere utili alla squadra, ma questa su raggiunge solo giocando e pian piano ci stanno arrivando e secondo voi si può sacrificare uno dei due, per attenderci cosa da Montiel?
Dicembre 10th, 2020 alle 11:47
Caro Sergente, la mia risposta attuale è che potrebbe essere un jolly avanzato da inserire, come felicemente è stato fatto in Coppa Italia da Montella e Prandelli, in finale di partita, quando probabilmente il divario fisico si attenua, le geometrie si allentano e l’anarchia tattica e la creatività possono salire meglio in cattedra.
Non lo trovo riduttivo per niente, ma molto realistico. Concordo con te sulla priorità di recuperare alla piena causa viola Ribery e Callejon, così come trovo intelligente tatticamente puntare sulla continuità di Vlahovic dall’inizio, per poi giocare altre varianti.
Dicembre 10th, 2020 alle 14:58
Non facciamo finta di nin aver capito che il ragazzo “vede” il gol, non solo in grado di realizzare ma anche in grado di far realizzare gli altri.
La primavera fa testo quasi per niente, prova ne è che, fin quando giocavano lui e Dusan erano gol a grappoli (o quasi) e lo slavo praticamente segnava ogni partita (Tofol …. quasi), dopo di che lo spagnolo si è afflisciato, vuoi per la delusione di non essere passato in prima squadra, vuoi per mancanza di dialogo calcistico trovandosi a giocare con delle emerite pippe calcistiche (hai voglia tu a vedere il gol se Spalluto è il tuo riferimento…)
Ma poi il problema non è al posto di chi, quello lo decide la partita ed un allenatore che la sa leggere, ma è il fatto che il ds si è affrettato a dichiarare che lui, Eysseric e Saponara sono degli esuberi, nessuno glie lo aveva chiesto e comunque Eysseric da esubero sta diventando una risora utile a partita in corso… e allora boh, a me oare ci sia qualcosa che non quadra, non quadra per niente.
Mi scuso per eventuali errori di grammatica o altro.
Dicembre 10th, 2020 alle 19:13
Concordo, Antico.
Dichiarazioni di Pradè incomprensibili (per me) e (sempre a mio avviso) inopportune.
Vero è che le ha fatte regnante Iachini, e che Prandelli non era tenuto ad essere in linea col progetto tecnico attuato, però l’immagine resa è abbastanza imbarazzante.
Dicembre 10th, 2020 alle 22:42
Sergente: partire con Ribéry a sinistra, Cutrone centrale e Vlahovic a destra.
Montiel subentri a Ribery quando il francese nel secondo tempo non ne ha piú.
A 20 anni se hai i numeri (e Montiel li ha in fantasia, tecnica, divertimento nel giocare, leggerezza di movimento, velocità di esecuzione e capacità di trovarsi nel punto giusto al momento giusto) devi giocare in serie A, altrimenti lo vendano definitivamente e che faccia la sua strada.
Ma in tribuna no, con in campo invece alcuni atleti che con il gioco del calcio ci incastrano pochino.
Dicembre 11th, 2020 alle 10:29
Scusami Picchio, ma le dichiarazioni su Montiel esubero nin erano state fatte dopo la partita di Udine?
Oppure sono state tirate fuori ad hoc dalla stampa? Mi pare strano prendere una conferenza stampa di tipo un mese prima per farle passare come fresche di giornata. Io le ho lette dopo la partita di coppa.
Vabbè… continueremmo così a farci del male, per dirla alla Nanni Moretti.
Dicembre 11th, 2020 alle 15:42
141 Antico
Non so, dovrei guardare meglio, forse, perché sul sito dell’ACF non ci sono dichiarazioni del Direttore post-Udine.
Io ricordo per certo di aver udito Pradè a fine mercato parlare di giocatori non piazzati ma fuori dal progetto tecnico.
Tra questi ricordo Saponara ed Eysseric, ma credo anche Montiel.
Dicembre 22nd, 2020 alle 20:09
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Dicembre 23rd, 2020 alle 02:50
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