Striscioni
E’ imbarazzante non essere d’accordo una volta tanto con una delle persone che maggiormente stimo, dentro e fuori la professione: Manuela Righini.
Imbarazzante e faticoso perché la statura morale e l’intelligenza della mia interlocutrice mi impone una riflessione ancora più approfondita sulla querelle andata in onda ieri sera a Golden Gol.
Per chi avesse avuto cose più interessanti e divertenti da fare, e mi auguro che siate stati in tanti, riepilogo: Manuela è convinta che lo striscione della Fiesole sulla curva senza colorazione politica sia stato un errore, una forma di qualunquismo, perché in questo modo si equipara i vergognosi e infamanti striscioni di Roma con i vessilli inneggianti al Che Guevara di Livorno.
Vessilli che appartengono ad uno schieramento che si pone all’interno del nostro arco costituzionale.
Il discorso lo avevo iniziato io, plaudendo invece all’apoliticità della tifoseria viola, anche perché quello striscione allo stadio mi era piaciuto subito, soprattutto sapendo dei tentativi di infiltrazione in curva di alcuni estremisti di destra.
Insomma, ero e sono soddisfatto del fatto che lo zoccolo duro del tifo non si fosse prestato ad alcuna strumentalizzazione e non avesse permesso il filtrare di ideologie di nessun genere.
Ora, a freddo, confermo che è stato un buon messaggio, pur non sognandomi nemmeno lontanamente di equiparare i nazi-fascisti di Roma con le Bal di Livorno.
Ma siccome a me non piace neanche vedere allo stadio le bandiere dell’Unione Sovietica (sui cosiddetti messaggi politici avrei fatto un’eccezione solo per le bandiere della pace, prima e durante la guerra in Iraq), resto convinto che tenere la Fiesole e la Ferrovia fuori da ogni disputa ideologica sia un fatto positivo.
Alla partita si va o si dovrebbe andare solo per soffrire e gioire per la propria squadra: se lo imparassero pure le altre tifoserie (compresi i gemellati di Verona, così tendenti al nero…), avremmo certamente meno accoltellati e più famiglie allo stadio.
Febbraio 6th, 2006 alle 18:06
buffo, xchè per me invece è stata la prima volta che mi sono trovato d’accordo con la Righini. Con la frase “fuori la politica dagli stadi” et similia si declassa la vergogna di Roma a semplice “scorrettezza”.
Inoltre la politica fa parte della società, e lo stadio ne è lo specchio. Se avessero esposto striscioni pro Fini o Berlusconi non sarebbe stata la stessa cosa, no? Eppure quella sarebbe stata davvero “politica”.
Febbraio 6th, 2006 alle 18:17
mah i’cché tu voi commentare…….
La Righini è brava ed è una tifosa viola,ma ha delle idee sue un po’ particolari,ieri mi pare abbia dato di barta,non è la prima volta,non sarà l’ultima.Resta una brava professionista magari col vizietto della polemica ad ogni costo(ma a ben pensarci la Fiesole non le è mai stata particolarmente simpatica).
Oh David cero questo post rischia di diventare un cesto di offese gratuite alla Manuela che non se le merita e poi non può replicare,non trovi?
Allora ragazzi,andateci piano,ok????
Febbraio 6th, 2006 alle 18:22
secondo me ieri in fiesole è stata fatta una cosa eccezionale mettendo quegli striscioni,ieri sera a golden goal manuela righini ha detto che non era d’accordo con certe cose e che la politica è ovunque , con gli striscioni della fiesole la politica sarà ovunque ma non in fiesole ,proabilmente la signora righini ha ragione dicendo che non possiamo equiparare le croci celtiche alle bandiere di rifondazione , credo che la fiesole con gli striscioni di ieri sia comunque riuscita a rimanere sopra le parti per me è stata una cosa bellissima,. è vero quelle sono persone che andranno a votare ma allo stadio sono tutti compagni e sono tutti camerati e sopratutto sono tutti fratelli uniti per sostenere la fiorentina
Febbraio 6th, 2006 alle 18:25
E bravo David, la penso esattamente come te,…. sono daccordo sul fatto che allo stadio ci debba essere solo calcio,lasciando fuori dai cancelli per 90minuti tutti i colori o simboli politici, perchè quello che conta è (nel nostro caso) la maglia VIOLA. La curva Fiesole ha dato un segnale, una sorta d’inizio per un calcio migliore,per cercare di cancellare episodi come sono successi a Roma che fanno male al calcio, e non solo… Un saluto a tutti viva lo sport e Forza Viola
Febbraio 6th, 2006 alle 18:38
David, ho visto quel pezzo di trasmissione ed ero dâaccordo con la Righini. Sono stato abbonato in Fiesole per una ventina dâanni: ho cambiato settore perché non mi piaceva lâandazzo. La apoliticità della Fiesole è solo ipocrisia. La Fiesole non ha mai fatto politica, ma negli anni Settanta ed Ottanta era frequentata soprattutto da gente che votava a sinistra; ogni tanto, male che andasse, ti trovavi accanto un democristiano: ma certo lâantifascismo era un valore condiviso da tutti. Di anno in anno la Fiesole è cambiata. Prima è arrivata in curva una generazione di ventenni molto meno informati dei ragazzi degli anni settanta: verso il 1986 è arrivata in curva la marginalità più triste. Poi la curva ha preso ad andare dietro al resto della società . Mi chiedo cosa câentri, con Firenze, il gemellaggio col Verona. Mi chiedo perché sia stata rotta lâamicizia col Livorno, città tradizionalmente amica. Ad ogni squadra meridionale che arrivi a Firenze viene riservato il coretto razzista âtorna nella tua terra etc. etc.â?. Un paio dâanni fa un ragazzo si vide strappare dalle mani la bandiera della pace. Un paio dâanni fa un gruppo neofascista cercò di aprire una sede vicino allo stadio e qualcuno, mi pare il questore, denunciò il rischio dâinfiltrazione in curva da parte dellâestrema destra. In tutto questo, vedo poca apoliticità . Avrei voluto vedere uno striscione tipo âno al fascismo in curvaâ?, ma non lâho visto; in certo modo la curva ha detto: non condanniamo quei simboli, per ora promettiamo solo di non usarli; la curva ha equiparato rosso e nero, ma non ha detto che nero è reato e rosso non lo è. Câè una bella differenza.
Febbraio 6th, 2006 alle 18:48
Sono d’accordo con te assolutamente. Ho seguito Golden Goal e non ero e sono assolutamente d’accordo con la signora Righini sul fatto che si debba fare il distinguo tra simboli comunisti da una parte e simboli fascisti dall’altra. La politica dentro lo stadio non deve esserci punto e basta sia essa di destra, di centro o di sinistra. E non mi è piaciuta nemmeno troppo la puntata di Golden Goal di ieri sera dal punto in cui il signor Giovanni Galli ha dovuto rendere conto della sua fede politica (senza che lui abbia voluto affatto dichiararla) da una parte ad Agroppi (cosa c’entrava quella domanda?) e dell’altra alla Righini che dicendo di non condividere l’opinione dell’ex portierone ci faceva capire la sua di idea politica ( e chi se ne frega!). Mi piacerebbe che nelle trasmissioni di calcio si parlasse di calcio e non di appartenenza politica soprattutto da coloro che nella trasmissione sono i protagonisti. Cordialmente L.
Febbraio 6th, 2006 alle 18:55
Predicare bene significa condannare il marcio a prescindere dal colore da cui proviene.
Predicare male significa condannare il marcio purchè sia nero.
Predicare male significa condannare il marcio purchè sia rosso.
Tutti sanno che il marcio è stato nero e rosso, ed è inutile affanarsi a salvare l’uno o l’altro, o usare due pesi e due misure, o fare graduatorie di quale sia stato il male minore o maggiore.
Sulla legittimità “costituzionale” di talune formazioni politiche di estrema sinistra è lecito porsi dei dubbi.
Se certa destra è stata ritenuta fuori dall’arco costituzionale, non si capisce perchè non sia stato altrettanto per certa sinistra.
Partendo da questa riflessione altro non possiamo fare che applaudire i TIFOSI VIOLA…..altro che qualunquismo, ormai la storia è stata svelata e anche il tifoso la conosce bene…………
Grazie per la vostra accoglienza.
Febbraio 6th, 2006 alle 19:03
Sono d’accordo con te David, la Righini ha perso il controllo della situazione. Il calcio, ti voglio dire, dovrebbe essere anche un gioco e le bandiere politiche di qualunque colore le lasciamo in piazza a chi decide di aggregarsi ad una manifestazione politica.
Un saluto
Febbraio 6th, 2006 alle 19:05
Ho seguito la puntata ieri sera, david, quando posso vi vedo sempre. Agroppi è una sagomaccia, anche se a volte “sbarella” di brutto. Elisa è una grande gnocca e i personaggi sono spesso di primo piano.
Sventolare la bandiera di RC, come ha detto la Righini, non è reato e non è nemmeno equiparabile alle gesta dei nazisti romani.
Ma inneggiare a Stalin, anche se non è reato per la costituzione italiani, ha la stessa valenza negativa di chi inneggia al nazifascismo.
Forse la Righini (che non mi pare una giornalista moderata, sia per quanto concerne il calcio, sia per quanto concerne la politica) si è foderata gli occhiali di prosciutto e non ha visto le bandiere dell’Urss e i cori inneggianti a Stalin.
Inoltre, le Bal di livorno, non si limitano a sventolare bandiere rosse…ma dopo la partita contro il messina, un gruppo di oltre 200 persone composto da giovani noglobal e Bal livornesi sono andati a tentare di picchiare Borghezio che aveva organizzato un piccolo incontro sulla Lega & dintorni livornesi. Soggetto che ripugna, ma che il prefetto di livorno ha autorizzato a fare il comizio (al chiuso) e quindi deve essere garantino dalla polizia.
Il fascismo intellettuale di certi personaggi è fastidioso come il fascismo ignorante degli ultrà con slogan orripilianti.
Bravo david, la politica, possibilmente fuori dagli stadi. Soprattutto se estremista.
Febbraio 6th, 2006 alle 19:19
Come sempre d’accordo con te e, per favore, tenete un po’ sotto controllo la Righini che purtroppo spesso sragiona!
RISPOSTA
Io invece la Righini la vorrei avere più spesso in trasmissione la domenica sera, ciao
David
Febbraio 6th, 2006 alle 19:36
Caro David credo abbia ragione Manuela, solo qualunquismo o, peggio, ignoranza. Non si può accostare, e quello striscione in Fiesole, c’è poco da fare, lo faceva, ciò che espongono i tifosi di Lazio e Roma con ciò che accade a Livorno, o a Terni, tanto per citare un’altra curva di sinistra. Non è questione di opinioni, semplicemente non si può fare. La falce e martello può non piacere ma non viola alcuna legge italiana; svastiche, croci celtiche e quant’altro sì, eccome. E non raccontiamoci la barzelletta della bandiera della pace. A te piacerebbe vederla in Fiesole? Qualcuno ci provò ai tempi della guerra in Iraq e venne prontamente “invitato” a desistere. Solo viola, né rosso, né nero…né arcobaleno.
Febbraio 6th, 2006 alle 20:40
Ciao David!Mi sa tanto ke a sto giro la Righini si prendera’una bella frustata dal grande Ciuffi(e senza vasellina)!Come al solito sei stato perfetto nel tuo commento!Ma vorrei aggiungere un cosa! “ONORE AL POMPA”! ciao e Forza VIOLA…..
Febbraio 6th, 2006 alle 20:44
d’accordissimo che il qualunquismo è una cosa oscena, che svastiche e che guevara non sono minimamente comparabili… ma gli stadi è bello vederli liberi da segni politici, non foss’altro che sono “fuori tema” non è quello il loro ambito…
se poi le folle sono frustrate e tutto fa brodo per sfogarsi allora è un altro discorso…
Febbraio 6th, 2006 alle 20:48
Conosco la logica applicata da chi ha scritto lo striscione. Nella Fiesole odierna ci sono molte persone di destra e molte altre di sinistra. Questo era, senza dietrologia, l’unico modo di metterle d’accordo. Sono finiti i tempi che la curva viola era dichiaratamente ed esclusivamente di sinistra. Tutto qui.
Febbraio 6th, 2006 alle 21:11
la differenza che intercorre tra il tuo discorso, David, e quello della Righini è che tu ritieni che allo stadio si va per SOSTENERE UNA SQUADRA (la viola, sempre! :)) mentre lei ritiene che ci si vada per sostenere quel che ti pare, purchè sia nella legge. Se la Righini vuol sventolare bandiera rossa lo faccia pure, ma fuori dallo stadio. Perchè a noi NON INTERESSA. Grande David, ciao
Febbraio 6th, 2006 alle 21:14
APPOGGIO in pieno David,con buona pace della ROSSA Firenze,ma,almeno allo stadio,lasciamo che si possa entrare anche senza la “tessera”,e chi è onesto sà cosa voglio dire…
NE’ ROSSA NE’NERA,SOLO VIOLA LA NOSTRA BANDIERA!e cacciamo dagli stadi chi ci viene solo per sfogare la rabbia che ha dentro,BASTA!!E’bello andare a vedere la Fiorentina,soffrire e…a mecoledì,io ci sarò.FORZA RAGAZZI
Febbraio 6th, 2006 alle 21:34
La politica nel tifo? La politica è ovunque nel bene e nel male. Il problema sono gli estremismi sia che siano politici di destra o di sinistra sia che non abbiano connotati politici. L’importante è che chi sgarra vada in galera. CERTEZZA DELLA PENA!!!!
Febbraio 6th, 2006 alle 22:13
Bravo Guetta. Allo stadio si va per tifare la Fiorentina, non per fare politica. Ricordo inoltre alla Signora Rignini che il comunismo ha commesso più crimini del fascismo. Si dovrebbe vergognare di dire certe stronzate in televisione. Gli oltre 100 milioni di morti non si cancellano. Chi inneggia a Stalin, come fanno i livornesi, dovrebbe essere condannato come chi inneggia a Hitler. Ricordo ancora alla signora Righini che nella “democratica” Cuba si fucilano persone solo per reati di opinione. Forza Viola!!!!!
RISPOSTA
Ma Manuela non ha inneggiato a Stalin, più semplicemente ha detto (ed è vero) che in Italia Rifondazione Comunista può stare a pieno titolo tra i partiti dell’arco costituzionale ed il partito nazi-fascista (per fortuna) no.
Chi inneggia a Stalin o è stupido o non conosce bene la storia, ciao
David
Febbraio 6th, 2006 alle 22:19
Bravo David!!!!
ero venuto qui solo per dire le cose che poi ho trovato scritte da te,quindi non posso fare altro che dirti bravo , anche perche’ all’interno della radio sei l’unico che sembra veramente “politicamente” super partes (Pestuggia docet…).Ti confesso che appena la Righini,che per la sua arroganza starebbe bene insieme alla banda Moggi-Capello,ha detto”saranno bellissimi per te..” ho cambiato canale senza nemmeno sapere come ha continuato. Quando la vedi dille che domenica prossima vada a seguire la partita della Fiorentina in curva del Livorno, lì di politica ne trova quanta ne vuole…
RISPOSTA
Eh no ragazzi, vi ringrazio per la stima, ma paragonare Manuela all’accoppiata Moggi-Capello proprio non ci sta.
Forse sarà l’affetto, ma è tra le più brave giornaliste italiane e vi assicuro che ama davvero la Fiorentina.
Solo che questa volta abbiamo pareri diversi, come sulla Nazionale a Firenze.
Ciao,
David
Febbraio 6th, 2006 alle 22:22
Se c’è una cosa che alla Righini non si può negare è che trova sempre “l’altro punto di vista” più o meno condivisibile ma sempre calzante. Anche io come te ho trovato molto appropiato lo striscione della curva perchè di fronte agli eccessi anacronistici di alcune curve (sia rosse che nere) ribadire che si va allo stadio solo per la VIOLA è stato corretto e civile; detto questo Manuela ha colto un aspetto fine della questione e cioè mettere allo stesso pari eccessi punibili dalla leggi (vedi Olimpico TUTTE le domeniche) e quelli punibili solo moralmente (vedi i livornesi), credo però che alla fine siano tutti punibili perchè dettati come dicevo dall’eccesso politico (come se poi esistero ancora certi valori nelle persone) e quindi ancora una volta: GRANDE FIESOLE !!
RISPOSTA
Infatti Manuela non è mai banale, spesso è “contro” e di certo non è noioso ascoltarla.
ciao,
David
Febbraio 6th, 2006 alle 22:34
è indubbio che tu e manuela vi vogliate bene oltre a rispettarvi e basta 🙂
Febbraio 6th, 2006 alle 22:49
purtroppo caro david io credo che in italia non si arriverà mai a qualcosa di diverso da ora..finchè non verrà fatta giustizia sulle cose piu banali..per esempio la prima cosa da fare secondo me è levare dalla lega il pelato al più presto possibile…sul discorso del tifo hai pienamente ragione..ma dalla testa degli ultras nessuno potrà mai riuscire a togliere che queste cose che succedono fanno parte del calcio…ps:preparati ad urlare GOL GOL GOL GOL GOL BOJINOV BOJINOV BOJINOV..PROPRIO LUI INCREDIBILE…perchè mi sà tanto che il bulgaro glielo imbuzza…ciao grande daviddi come direbbe corvino…
Febbraio 6th, 2006 alle 23:21
Credo che con queste esternazioni “super partes” la Sig.ra Righini si sia conquistata una tessera “honoris causa” delle BAL.
Ma aldilà di questo episodio, potresti per favore dirmi, David, perché stimi tanto la Sig.ra Righini?
Io la conosco solo per quanto mi trasmette via viedeo e via carta stampata e la trovo decisamente sotto la media rispetto agli altri giornalisti sportivi fiorentini. Niente di personale nei suoi confronti, ma queste sue posizioni confermano ai miei occhi, anzi abbassano la mia scarsa considerazione verso il personaggio (non verso la persona che non conosco e quindi non mi permetto di giudicare).
Ciao e grazie della risposta.
RISPOSTA
1) E’ molto preparata
2) E’ di un’onestà rara intellettuale e morale nel mondo, quasi introvabile nel mondo giornalistico
3) Non tiene assolutamente ad apparire (al contrario di molti, compreso il sottoscritto) nonostante abbia una posizione di eccellenza nel panorama giornalistico nazionale (non sportivo)
4) Secondo me è molto più brava fuori dal calcio, ma questo lo sa perché l’ho ripetuto a lei diverse volte
Ti basta?
Ciao,
David
Febbraio 6th, 2006 alle 23:39
La Signora Righini è sicuramente una ottima gionalista, ma purtroppo è schierata. Tutto qui, ha quell’atteggiamneto un po’ snob e un po’ elitario della sinistra chic.Quell’aria da perseguitata ideologica che sinceramente non mi piace.
Sottolineo che sono di idee di centro-sinistra.
In questo caso confermo la tua linea caro David, grande fiesole!!Allo stadio ci si va per la viola punto e basta!
Febbraio 6th, 2006 alle 23:40
Credo che Manuela Righini per una volta abbia ragione. In fondo la costituzione repubblicana vieta la ricostituzione del partito fascista e porta la firma di Umberto Terracini comunista e presidente dell’assemblea costituente. A me lo striscione è apparso qualunquista, e dare di “politico” e non di “criminale” a chi parla di forni fargli un complimento. Si sa che la Fiesole è politicamente divisa e che si vede qualche testa rapata in più (e anche un tricolore..) e forse restare nella “apoliticità” è il male minore. Ho preferito di gran lunga gli striscioni “cattivi” su padre Fedele.
P.S
Non ritengo casuale che Forza Nuova avesse scelto come propria sede a Firenze il quartiere di Campo di Marte:l’unico ad aver avuto un’amministrazione di centro destra fra il 95 ed il 99, quartiere dove sorge lo stadio..e dove si trova un negozio del Cav…
Febbraio 7th, 2006 alle 00:12
Grazie Davide, condivido in pieno le parole che hai scritto nel tuo pezzo, la politica è sicuramente una nobile arte ma deve rimanere fuori dagli studi, del resto ieri sera alla tua trasmissione hai dato prova di equilibrio dando spazio a Giovanni Galli (ammettendo di votare Berlusconi) e la Righini che rappresenta una visione politica ed etica diversa da lui. Tutto bene ma mi chiedo se la signora Righini no vede il calcio e la vita come una contrapposizione continua tra due mondi, il suo giusto e coerente, come dice lei, e l’altro fatto di interessi e intrallazzi. Non ho la capacità di dire se la Righini ha ragione, ma posso dire che la Fiorentina è un patrimoni di tutti noi tifosi, amanti della maglia viola. Mi chiedo se dopo il tentativo, grazie a Dio sventato, di infiltrazioni di destra nello stadio, qualcuno stia cercando di fare la stessa con la sinistra, altrimenti non capirei l’acredine, ai limiti dell’isterismo della Righini, nei confronti dello striscione della Fiesole. Te Davide sei uno che ama scherzare e molto, io ne so qualcosa, ma non hai mai ceduto ai valori dello sport e della convivenza, e ci mancherebbe altro. Insomma Davide lasciamo stare le bandiere politiche fuori dallo stadio penso che per ora ci basti Giani, onnipresente, a farci ricordare di chi è il merito della venuta di Della Valle a Firenze, ma per carità evitiamo l’ipocrisia e il tentativo di omologazione nel dipingere una tifoseria viola di sinistra, temo che chi vorrebbe farlo produrrebbe un danno estremo alla società e alla città. Del resto la fedelcalcio vieta ogni tipo ti striscione politico, razzista o discriminante senza eccezzione alcuna. La Fiorentina è una fede e non si discute, si può cambiare moglie, un partito ma mai la squadre del cuore.
Febbraio 7th, 2006 alle 00:45
caro david ti sei aCCORTO SOLO ORA CON CHI PARLI?IO TI DICO CHE LA TRASMISSIONE GOLDEN GOL E’ VERGOGNOSA E ANCHE TE CI SEI DENTRO FINO AL COLLO.
PER NON PARLARE DELLE TUE TELECRONACHE SEMPRE PESSIMISTICHE E CON TEMPI SEMPRE SBAGLIATI,RIMPIANGO IL GUETTA DI UNA VOLTA,LIBERO E SPASSIONATO,PERO’ TIFOSO VERO.
FORSE SIETE PRESI DALLA CONCORRENZA DALLA POLEMICA MA A NOI DI QUESTE COSE NON CE NE PUO’ FREGARE DI MENO,SONO UN PRESIDENTE DI UN VIOLA CLUB CHE CONTA PIU’ DI DUECENTO ISCRITTI E PENSO DI VOLERE BENE ALLA FIORENTINA QUANTO TE ,DATO CHE A ME NON DA NEANCHE DA MANGIARE MA SOPRATTUTTO MI LEVA SOLDI ,VI SUPPLICO DI OSCURARE LA VOSTRA TRASMISSIONE DI VERI COMPETENTI DELLA MALIGNA POLEMICA STUDIATA AD ARTE PER PURA INVIDIA.
SPERO CHE TU TE NE ACCORGA IN TEMPO E ABBANDONI GOLDEN GOL
VERGOGNATEVI
RISPOSTA
Capitolo radiocronaca: sinceramente non credo di avere “i tempi sbagliati”, tecnicamente la radiocronaca è sempre quella, come ritmo e stessa percentuale di giocatori sbagliati.
Quanto al pessimismo, può darsi che fino a quando non facciamo gol venga fuori una certa “ansia da prestazione”, nel senso che adesso ci ho preso gusto alla Champions e vorrei arrivare il primo possibile al gol e alla vittoria per tenere lontana la Roma. Mi scuso se questo atteggiamento può essere scambiato con pessimismo e prometto di stare più attento.
Sul versante televisivo una sola domanda: ma tu Golden Gol la guardi o preferisci le messe cantate in onda da altre parti?
No, perché il compito di un programma è soprattutto quello di farsi seguire e siccome negli ultimi due anni Golden Gol strabatte ogni altra trasmissione della domenica, forse il risultato è stato ottenuto…
E ti assicuro che dentro la redazione tutti tifano e vogliono bene alla Fiorentina, con punte perfino imbarazzanti, come nel caso di Luis Laserpe.
Ciao,
David
Febbraio 7th, 2006 alle 00:51
Il calcio non è politica non mi è parso di vedere in curva Fiesole mai una bandiera o striscione facente riferimento a partiti politici o altro!
Lancio una proposta e se si vietasse di mostrare vessilli politici allo stadio pena prima una multa poi multa e diffida poi squalifica campo così facendo la politica non invaderebbe lo sport che ne dici David?
Febbraio 7th, 2006 alle 02:31
I tifosi fuori dalla politica, ok. Le società ed il palazzo pure, ma sappiamo che non sarà mai così.
A proposito, avete sentito dell’ennesimo accoltellato dai Romanisti ?
Stano vero ? Nessun TG ha dato risalto.
Leggetevi la notizia qui:
http://www.comesefosseantani.com
RISPOSTA
Eh sì, molto strano, però temo che ormai siamo assuefatti a tutto e quindi un accoltellato non faccia più notizia.
Se poi chi è mena il fendente fa parte di una tifoseria tra le più violente d’Italia, la notizia non esiste proprio, o quasi.
Ciao,
David
Febbraio 7th, 2006 alle 06:00
Sinceramente non vedo moltissima differenza tra la politica fatta dai romani o dai livornesi, se non nel colore delle bandiere.
Credo che siano due estremismi e non penso che i piu’ accesi tifosi amaranto possono essere collocabili nell'”arco costituzionale”.
E’ solo che in Italia si puo’ liberamente inneggiare al comunismo, non esiste nessuna legge che lo vieti, mentre e’ illegale esporre simboli fascisti.
Ad ognuno il giudizio se questo sia giusto o meno, la Signora Righini ha la sua idea e lo si vede anche dal colore dei capelli.
Forza Viola.
Febbraio 7th, 2006 alle 07:06
Il qualunquismo in politica oggi come oggi non ha ragione di esistere; esiste, invece, il volersi estraniare da una classe politica che, come ti schieri, ti schieri male. Perché, ritornando a donna Letizia, possiamo senza tema di essere smentiti che lei ha fatto più danni della grandine, ma anche Berlinguer (nel senso di Luigi), se non lo avessero fermato, era sulla buona strada. E queste sono convinzioni personali e, fors’anche, lobbistiche. Se poi, noi che abbiamo studiato a Firenze negli anni della contestazione e delle occupazioni delle aule, amiamo più il rosso del nero (ma mai entrambi uniti!), questo lo manifestiamo in altre sedi. Mentre tifiamo siamo solo viola, viola di rabbia o viola di gioia.
Febbraio 7th, 2006 alle 08:20
Caro David questa volta sono più d’accordo con Manuela Righini che con Te !! Pensare che la politica possa rimanere fuori dagli stadi è un atteggiamento ingenuo ed anche un pò ipocrita!!! Tutto è politica !! Anche interessarsi di calcio o tifare per una squadra piuttosto che un’altra è politica !!Pur senza scomodare Gramsci, questo è un concetto ormai pacificamente accettato da tutti !! Tutto quello che ruota intorno al sistema calcio è politica !! La battaglia per i diritti TV è politica !! L’acquisto della Fiorentina da parte di DDV è politica !! Il comportamento del clan Galliani, Carraro, Giraudo è politica !! Pretendere o illudersi che solo i tifosi quando entrano nello stadio si spoglino di ogni atteggiamento politico e diventino delle anime candide e bacino in bocca i tifosi avversari di opposta tendenza politica non mi pare francamente realistico !!
La faccenda degli striscioni è figlia di tutto questo !! E’ chiaro che le persone più civili e mature non vanno certamente allo stadio a manifestare le proprie opinioni politiche, non ne hanno bisogno : dispongono di altri mezzi e canali !! Molta parte della tifoseria non appartiene purtroppo a questa categoria di persone e riesce ad avere voce e visibilità solo attraverso gli striscioni esposti allo stadio. Come vedi il problema è forse un pò più complesso e investe tematiche, che hanno molto a che fare con il concetto di democrazia e con la crisi dei sistemi di rappresentanza che dovrebbero essere tipici di una vera e non fittizia democrazia.
Febbraio 7th, 2006 alle 09:12
Caro Davide,sono sorpreso del tuo commento.Soprattutto perche’ viene dopo prove non esaltanti dei tuoi adorati ulras: le botte un paio di anni fa a chi esibiva bandiere multicolore della pace,oppure dopo gli striscioni violenti e pari a quelli nazisti,esposti in occasione della morte di Agnelli,senza voler ricordare quelli dedicati a Baggio-padre figlia con dedica al mostro.Sono ripeto, sorpreso Davide,perche’ al tuo bel pezzo sulla Shoa segue questa qualunquistica difesa di striscioni cretini e falsamente apolitici,che sono la radice dalla quale nasce il nazismo,la violenza contro i piu’ deboli,contri i diversi,contro la parte minoritaria,qualunque essa sia.Perche’ vedi caro Davide,dai qualunquisti nasce l’ignoranza,e da li’ si parte : si bruciano i libri,le persone. Dai diamanti ( il qualunquismo sfolgoranre)non nasce niente,dal letame (le ideee)nascono i fiori.Brutto articolo Davide,che francamente non mi aspettavo.
RISPOSTA
Mah, per me quello di domenica non era uno striscione cretino e falsamente apolitico.
E neanche qualunquistico, piuttosto un’affermazione di indipendenza dalla politica, ma non ho la pretesa di essere il depositario della verità.
Ciao,
David
Febbraio 7th, 2006 alle 09:12
Sì, tutto vero, eh, per carità, tutto e il contrario di tutto… i tifosi dovrebbero pensare a tifare e incitare (la loro squadra, senza far troppi casini con quegli altri), la politica negli stadi non c’entra nulla, e certi vessilli hanno una valenza e una storia un po’ più grande dell’essere esposti la domenica in una curva di uno stadio, magari da gente che la storia la conosce pure “a modo suo” o non la conosce per nulla. Com’è vero che tutto è politica, ed è anche giusto, perché se ci fosse più coscienza politica (e soprattutto storica), il mondo sarebbe un posto migliore. Ora, poste queste premesse, bisognerebbe ricordare anche due cose: fascismo, nazismo e comunismo sono tre cose diverse. Si fa molto presto a bollarle come tre dittature e via. In particolare, una distinzione va fatta: il nazismo (e in maniera assai più confusa e limitata, con tanti elementi che vi convergevano dentro) nasce come ideologia di offesa tout-court, aggressivo e violento; il comunismo, almeno inizialmente, no, ed anche la sua portata rivoluzionaria è ben altra cosa rispetto alla aggressione vitalistica e “di supremazia” in sé e per sé del nazismo. Che poi questo sia stato presto distorto e trasformato in dittatura è altro discorso. Ma Marx ed Hitler NON sono la stessa cosa. E parimenti, non è corretto equiparare Stalin e comunismo, perché non è la realtà storica. In sintesi, l’egualitarismo comunista proponeva una ridistribuzione, qualcosa come un “tutti uguali e in armonia davanti allo stato, che HA tutto, e mette a disposizione di tutti quel che è necessario”; con Stalin (e non solo con lui – anche se diciamo subito che Fidel Castro, Che Guevara, ecc fanno altra storia e altri casi, tanto è lontana e differente nella sostanza rispetto al mondo occidentale la situazione centro-sudamericana) si è avuta l’identificazione della persona con lo stato. Degenerazione, lo stato identificato in un individuo, che dispone di tutto e tutti, e che concede e nega secondo il suo capriccio e le sue opinioni. Certo, si potrà argomentare di come fosse difficile mettere in pratica un’ideologia tanto labile ed esposta a possibili corruzioni (e che poi Marx abbia sbagliato previsione storica – si ricordi “socialismo e socialdemocrazia” di Burke – è altro discorso ancora), però il discorso e la differenza di fondo rimangono. Quanto al fascismo: il fascismo nasce in italia in anni molto particolari, pieni di fervore e di spirito di rinascita; è un movimento confuso, in cui inizialmente convergono egualitarismo, spunti comunisti, populisti, nazionalisti, e in cui, da un certo punto in poi, tutto sembra prendere una piega più precisa, anche furba, con la consapevolezza che se non ci si accoda ai potenti si fa poca strada. Finché non si diventa potenti noi stessi. E i confusi e molteplici spunti iniziali si riducono sempre più, e ne viene fuori un’ideologia simile a quella nazista: vitalismo, velleità di potenza e grandezza, volontà di dominare il prossimo anche e soprattutto con la violenza. Un’ideologia di assalto, anche se, rispetto al nazismo, più edulcorata, meno serrata e decisa. Anche lì, l’identificazione di Uno col Tutto è cosa presto fatta. Poi, il corso della storia porterà, grazie all’illuminato comando del Duce, il paese-Italia a toccare uno dei punti più bassi della sua storia: invasione tedesca, fuga dei vertici e dell’esecutivo, paese distrutto, guerra civile. E’ anche e soprattutto in virtù di tutto questo che la nuova italia, l’italia repubblicana che sorse nel secondo dopoguerra bandì da tutto e per tutto ogni eredità o sospetto di fascismo, dalla (nuova) Costituzione del 1948 in giù. Da allora, nulla è (sarebbe) cambiato: l’apologia di fascismo è sempre un reato (e anche qui starebbe la differenza fra le croci celtiche di roma e il Che di livorno). Ma ormai son discorsi di forma, e poco più. Il tempo passa, e l’italiano ci riscasca (tra l’altro, bello esser nostalgici senza aver vissuto!), magari da fuori liquida il tutto frettoloso con un “nazismo e comunismo, pari dittature sono!”, e censura tutto e tutti, facendo (è proprio il caso di dirlo) di tutta un’erba un fascio…
Febbraio 7th, 2006 alle 09:12
Caro David, la discussione con l’ottima Manuela mi pare il classico dialogo tra sordi.
Tutti e due avete ragione. Da un lato, bene che la Fiesole precisi che il nostro primo tifo è la fiorentina e che le azioni della curva sono dettate esclusivamente dal tifo… viola!
D’altro lato, è anche vero che nulla ha a che vedere il nazismo ed il fascismo con l’immane tragedia di morti (e il carico di disvalori) con il pur criticabile comunismo (che quanto meno in astratto non postula il razzismo), che in Italia ha significato lotta al totalitarismo e battaglie civili. Equiparazione sbagliata e giusta precisazione di Manuela. D’altronde il fatto che la curva sostenga di essere ispirata al tifo non pregiudica che in momenti straordinari – vedi guerra in Iraq – possa prendere posizione su fatti politico-civili. Se mi permetti, la linea di essere tifosi non di partito ma attenti alle battaglie civili, mi sembra il miglior modo per essere appassionati di calcio e buoni cittadini. Al pari degli onesti lavoratori, che non vivono nella lotta quotidiana di classe, ma che pensano a lavorare tutti i gioni ed allo stesso tempo non esitano a scioperare se è necessario.
Febbraio 7th, 2006 alle 09:25
PERFETTAMENTE D’ ACCORDO CON DAVID!!!!
Febbraio 7th, 2006 alle 09:35
La politica è giusto che non entri negli stadi e gli striscioni della Fiesole erano pienamente condivisibili.
Ma non mi sento neanche di dare torto alla Righini quando dice che le due “fazioni” non sono paragonabili.
Se non ricordo male fascismo e nazismo hanno provocato lutti e disastri nel nostro paese e si parla di fatti avvenuti 50 anni fa, quindi in un passato ancora recente.
Il partito comunista italiano non ha avuto niente a che vedere con i gulag o le stragi staliniane. L’equazione “bandiera rossa” = “stalin” mi sembra una forzatura in puro stile berlusconiano!
E, comunque, mi sento sempre di apprezzare e rispettare chi, come la Righini, non ha mai la paura di dire quello che pensa, anche se la sua opinione è diversa da quella del resto del volgo. Si può condividere o meno quello che dice, si può essere d’accordo o non esserlo, ma ritengo comunque che la signora Righini meriti rispetto.
Febbraio 7th, 2006 alle 10:05
Manuela Righini si comporta spesso più da militante politica (dichiaratamente comunista) che da opinionista ed anche questa volta a perso una buona occasione per tacere.
Forse la domenica preferirebbe veder inneggiare a Prodi, D’Alema e Fassino piuttosto che a Toni……
Se la tifoseria si sforza, per quanto possibile, di essere apolitica anche per rispetto delle decine di migliaia di tifosi viola di centro-destra, i giornalisti fiorentini non lesinano certo commenti fuovianti e davvero indecenti.
Vorrei stigmatizzare l’intervento di Alessandro Rialti di ieri al Pentasport dove si è vanatato di essere stato un militante di sinistra vicino a Lotta Continua e di “avere ancora nel cuore bandiere e cori della curva livornese” (nota tifoseria comunista).
A due mesi dalle elezioni politiche questa è PROPAGANDA POLITICA altro che giornalismo sportivo.
E’ cosa oltremodo oltraggiosa ed indegna approffittare degli spazi radiotelevisivi per cercare di etichettare politicamente ad ogni costo le tifoserie e l’uso dei mezzi massmediatici fatto dai giornalisti fiorentini è scandaloso.
Fà specie poi prendere le distanze quando il dardo è tratto. Sa tanto di presa in giro…..caro David.
Febbraio 7th, 2006 alle 10:07
Ciao David, ti ho detto la mia posizione ieri su una discussione non appropriata. Tuttavia è inutile che mi ripeta.
Ho avuto riscontro anche da Saverio e che dire ……. meno male che un po’ di gnegnero nella zucca ancora c’è.
Sfruttare la propria posizione nei media e la propria intelligenza per fare propaganda ideologica come ha fatto la Sig.ra Righini è davvero brutto, specie se penso che quell’ideologismo si manifesta sempre come portatore unico e sano di verità e moralità.
Se quella è la parte sana …….. vabbhé stiamo zitti, che qualunque cosa si dica si casca sempre male!!!!!
Saluti.
Febbraio 7th, 2006 alle 10:13
Ciao DAVID, e’ vero, la politica dovrebbe essere tenuta fuori dagli stadi, ma anche il pallone ormai e’ diventato un fatto politico e lo sai benissimo. Gli stadi spesso sembrano + luoghi di schieramenti politici o per esternare, da imbecilli e con violenza, un malcontento latente. Detto questo pero’ devo dare ragione a Manuela, non possiamo mettere sullo stesso piano striscioni nazifascisti, che hanno fatto piangere milioni di persone (ed io lo so) con le bandiere rosse. Purtroppo, oggi in Italia, si sta assistendo ad un calpestamento della democrazia sotto tutte le forme. Sinceramente io comincio a non riconoscermi piu’ in questo Paese dove addirittuta si vuole riabilitare le squadre fasciste paragonandole a quelle partigiane, e dove un Presidente del Consiglio, con la sua arroganza, forte del proprio potere, continua a fare leggi “ad personam” e ci racconta storie che non stanno ne in cielo ne in terra, facendoci passare tutti per degli imbecilli. Scusa se ho divagato, ma ti giuro che da qualche tempo mi sveglio con un gran giramento di p…., perche’ mi sento preso in giro, pensando alle condizioni in cui siamo; e tutto cio’ inevitabilmente, si ripercuote anche nel mondo del pallone, in tutte le sue componenti, dove 2 PESI E 2 MISURE, e’ ormai la normale routine, con buona pace chi si ribella. UN SALUTO VIOLA, con stima.
Febbraio 7th, 2006 alle 10:23
Ciao DAVID, riporto virgolettato un passo del Sig. PIERSILVIO:
“E’ cosa oltremodo oltraggiosa ed indegna approffittare degli spazi radiotelevisivi per cercare di etichettare politicamente ad ogni costo le tifoserie e l’uso dei mezzi massmediatici…..”
Io credo che ad una affermazione del genere NON SI DEBBA NEANCHE prendersi la briga di rispondere, si perche’ mentre ASSISTIAMO ALLA PREPOTENTE INVASIONE MEDIATICA a 360 gradi dell’amico di Piersilvio, che alla faccia del conflitto di interessi e della par condicio (in quell’ America che tanto porta ad esempio, sarebbe impensabile), lui e i suoi adepti sostengono il contrario… Caro Piersilvio, ma ci hai preso per imbecilli? che tristezza…..
Febbraio 7th, 2006 alle 10:57
Caro David, trovo del tutto assurda e ipocrita la frase (quella sì, veramente qualunquista) “fuori la politica dagli stadi”. Lo stadio è un luogo pubblico e quindi chi vuole ha il diritto di manifestarvi, civilmente, le proprie idee politiche. Anche la neutralità è una scelta politica, diversamente da quello che sembra credere chi ha esposto lo striscione di domenica. Una scelta del tutto legittima, peraltro, che si può condividere o meno (io personalmente non la condivido, ma da tempo non condivido molte delle scelte della tifoseria fiorentina, ma tant’è). Gli striscioni dei romanisti però (e dei laziali, e dei nostri “amici” veronesi, e dei triestini…) sono semplicemente stupidi e criminali, non politici. Io non dico fuori la politica dagli stadi, dico fuori la feccia nazi-fascista dagli stadi (e fuori dalle città, dalle piazze, dalla società, dalla storia). Se una curva diventa una sezione di AN può dispiacermi, ma non c’è nulla di male. Secondo me la Fiesole ha dato la risposta sbagliata, nel senso che ha sbagliato oggetto. Non si risponde ai simboli nazisti dicendo che noi non facciamo politica. Avrei preferito una curva che dicesse: “siamo di destra, ma rigettiamo nella spazzatura della storia i nazisti”. Invece questo è “cerchiobottismo”.
Febbraio 7th, 2006 alle 11:01
So che non c’entra con l’argomento però vi faccio presente che Materazzi marcherà Toni(ricordiamoci dell’ andata)e avete visto chi è l’arbitro Trefoloni e fidatevi se vi dico che l’arbitro senese non ama la Viola!
Febbraio 7th, 2006 alle 11:09
Saranno pure imparagonabili le 2 fazioni ma coloro che inneggiano al “che” dovrebbero sapere che il “pacifistissimo” che guevara voleva a tutti i costi lanciare i missili da Cuba agli USA per dimostrare la potenza dello stato di fidel! Questa è storia,non la invento io.
Detto questo sono pienamente daccordo con i ragazzi che hanno esposto lo striscione.
Via la politica dagli stadi a tutti i costi!!!
Febbraio 7th, 2006 alle 11:15
x MARCO66
sentirmi dire che “prendo tutti per imbecilli” credo meriti una puntaulizzazione.
premmesso che la mia è stata una constatazione, riportando parole e commenti fatti da altri, ed un evidenza: Firenze è una città di sinistra da pirca 40 anni con ovvie connivenze ideologiche e clientelari in tutti i settori pubblici e professionali che operano in città (Righini e Rialti ne sono esempio lampante)
L’uso “privatistico” fatto dal PARTITO COMUNISTA della cosa pubblica a Firenze e le interferenze ideologiche sulla vita dei cittadini forse a te sfuggono ma non certo a chi ogni giorno devi confrontarsi con un idea diversa e per questo deriso o peggio compatito sulla base di presunte superiorità ideologiche della sinistra (essere di centro-destra è cosa inammissibile persino su un sito sportivo come questo dove dovrebbero essere rispettate le idee di tutti).
Quello che ha fatto (e io spero continui a fare) il Governo Berlusconi non è di interesse in questa sede anche se Prodi pare non essere stato da me meno quando era al Governo visto che “piazzava” nomine ogni 3 minuti per occupare capillarmente i posti pubblici (leggi: regioni, Provincie, Comuni, USL, Aziende a Partecipazione Pubblica) ma la cosa a te è sfuggita forse perchè ritenuta meno grave di andare a raccontare il rendiconto di 5 anni di governo da Vespa o Costanzo (noto berlusconiano, peraltro mediatore di tutti i congressi PCI-PDS-DS).
In ultimo un consiglio figlio ancora di una constatazione: lo spostamento di voti tra le due coalizioni avviene da DX a SX mai il contrario; forse gli imbecilli sono coloro che pur nella certezza di non veder realizzate le cose promesse dalla propria parte politica continuano a votarla al motto di “becchi e bastonati”.
Gli imbecilli caro Marco66 sono quelli che invece di valutare la politica “tifano in politica” ed a sinistra gli “stadi” sono pieni di “abbonati”.
La tragedia caro Marco66 e che non sono io che prendo voi per imbecilli ma voi me e questo, se permetti, ha precedenti in Italia solo durante il FASCISMO (Togliatti, Ministro della Giustizia fece come primo atto l’Amnistia per i fascisti. Come pensi abbia ottenuti tutte le tessere il PCI di allora? sarà mica che chi era fascita allora il giorno dopo la caduta del regime tolta la “gallina in capo” l’Ha sostituita con “la falce e martello”? i metodi usati, ancora oggi, sono gli stessi.
Febbraio 7th, 2006 alle 12:16
Anche se il sistema calcio, che muove centinaia di milioni di euro, non può più essere(o forse non è mai stato) estraneo alla politica, il tifo è doveroso che lo sia perchè ogni fiorentino ha il diritto di tifare Fiorentina qualunque siano le sue simpatie politiche. Quanto a nazismo e comunismo la differenza è in primo luogo di rilevanza penale, data la nostra storia nazionale. Ma ad un giudizio storico più generale, a prescindere dalla natura delle ideologie, il comunismo ha fatto altrettanti disastri e provocato altrettanti lutti del nazismo, basta ricordare l’Unione Sovietica di Stalin, La Rivoluzione Culturale Cinese, La Cambogia di Pol Pot.
Ciao e Forza Viola!
Febbraio 7th, 2006 alle 12:20
LA CURVA FIESOLE IN MANO AI COMUNISTI?
NO GRAZIE!
Forza Italia
Febbraio 7th, 2006 alle 12:31
CARO PIERSILVIIO
nelle tue parole la solita DEMAGOGIA DISONESTA della tua parte politica, che sa rigirare le frittate secondo come torna + comodo. A seconda delle circostanze e quando vi sta bene, TOGLIATTI e i SUOI COMUNISTI, sono stati degli ASSASSINI, per gli inevitabili “regolamenti di conti”, oppure e’ colpa sempre LORO perche’ hanno perdonato i FASCISTI, con l’amnistia, cercando di accaparrarsi i voti! In questo ultimo caso, se questa E’ LA TUA CHIAVE DI LETTURA, c’e’una grossa differenza: LA TREAGEDIA E LE NEFANDEZZE DI QUEL TEMPO, non le hanno fatte certo gli SPORCHI COMUNISTI ITALIANI. Forse a te sono VENUTI IN CASA CON UN LITRO DI OLIO DI RICINO E TI HANNO FICCATO UN IMBUTO IN GOLA, solo perche’ non avevi la tesser, i COMUNISTI? caro Piersilvio AUGURO A TE TUTTO IL bene possibile, MA PER FAVORE, LASCIA PERDERE DAI…
Febbraio 7th, 2006 alle 13:28
Premetto che è la prima volta che scrivo su questo forum e a giudicare da quanto leggo il pretesto per parlare di politica non manca mai. Sono rimasto molto colpito dall’intervento di Piersilvio, purtroppo non favorevolmente.
Si parla tanto di separare la politica dallo sport e io devo dire di trovarmi perfettamente d’accordo con questo punto di vista: secondo me si rischia di snaturare la natura dello sport e di confonderla con argomenti che con questa hanno poco a che fare. Devo confessare però che le interferenze della politica in materia di sport sono sempre state frequenti e ammetto che il fatto mi innervosisce un po’, perchè mi viene il sospetto che si tratti solo di manovre utili per guadagnare un favore popolare troppo difficile da conseguire altrimenti. Come fa a non risultare più simpatico un politico che dice di apprezzare il nostro stesso sport, rispetto a uno che fa solo discorsi noiosi sui bilanci dello Stato, sull’economia, sulla politica estera…
Ed ecco che si profila all’orizzonte un’altra differenza tra politica e sport; infatti la prima deve anche saper affrontare temi difficili e saper cedere ad alcuni compromessi (anche avversi a quella che chiamiamo “ideologia”) per salvaguardare i diritti e la salute di tutti i cittadini, mentre lo sport non ne ha bisogno per promuovere i valori di cui dovrebbe essere l’emblema: il divertimento, il rispetto dell’avversario, lo sforzo per essere il migliore.
Invece di cogliere questa spinta positiva, alcune tifoserie sembrano essere più interessate a promuovere una visione violenta e ideologica dello sport con cui leggere lo scontro tra due squadre di calcio; in questo caso mi riferisco al penoso spettacolo che ci hanno dato e continuano a darci ad ogni occasione i tifosi laziali e romani. Nel loro caso si tratta solo di gente che frequenta gli stadi per dare sfogo a quella rabbia e a quella insoddisfazione che accumulano in una settimana di lavoro (o di nullafacenza, dipende dai casi), il seguito che riescono a trovare proprio in quei luoghi è addirittura intollerabile. Quale ideologia si presta meglio se non quella fascista e nazista? Risulta sospetto il motivo per cui questi gruppi, proporzionalmente agli atti commessi, siano sempre stati i meno puniti: avrà avuto qualche ruolo la attuale politica?
Febbraio 7th, 2006 alle 13:31
mamma mia che uggia questi striscioni…
ma allo stadio, dove 22 elementi vestiti di colori diversi dovrebbero divertirsi e farci divertire giocando a pallone, mi spiegate che cavolo c’entra la politica???
che barba, già ce la ritroviamo in ogni salsa alla televisione, con facce di vario tipo…
almeno per 90 minuti siamo capaci di dimenticarcene o no??
E divertiamoci ogni tanto!!! Non dico sempre, sarebbe assurdo…ma per 90 minuti si può e secondo me si deve…
ciao ciao
Febbraio 7th, 2006 alle 13:41
Vorrei sapere dalla stimatissima persona di David Guetta quali sono i suoi parametri di giudizio sul nazifascimo e sul comunismo. Se si giudicano i movimenti in base ai milioni di morti e le atrocita’ commessi da entrambi credo non ci sia nessuna ragione storica per definire il nazifascismo piu’ crudele del comunismo. Se invece si ragiona sulla etnia cui questi movimenti hanno commesso delitti forse e’ comprensibile che lei con spirito di appartenenza serba piu’ rancore nei confronti del nazionalsocialismo.
Complimeti per il sito e grazie del tempo concessomi. Gradirei una risposta per capire realmente le suoe opinioni we per non giudicarla un’ottimo giornakllista solo dal punto di vista sportivo.
RISPOSTA
L’etnia non c’entra proprio niente, semmai il sentire come essere umano.
L’idea socialista, da cui poi in Italia e in URSS è nato il comunismo, mi appartiene certamente di più, facendo però salvi i concetti meritocratici nel lavoro e nella vita di tutti i giorni.
Ergo: se fatichi e se vali, vai avanti, altrimenti niente.
Il mito del superuomo, la supremazia della razza, le speculazioni filosofiche di alcuni autorevoli pensatori mi fanno paura e non entrano proprio parte nel mio modo di pensare.
La mia società astratta partirebbe da alcuni modelli di socialdemocrazia applicati nella penisola scandinava.
Soddisfatto?
David
Febbraio 7th, 2006 alle 13:50
Il delirio di piersilvio in risposta a marco66 dimostra perchè la politica non possa entrare in curva, anche a costo di apparire qualunquisti. Curve rosse e curve nere, si riportano ad ideologie non equiparabili tra loro, ma sono accomunate dall’inutilità di una connotazione politica, per di più estremista. Sono orgoglioso della “mia” curva fatta di persone magari assai differenti nelle idee, ma che si uniscono per sostenere una squadra: allo stadio, quando c’è la partita, dovrebbe essere una cosa normale…
Febbraio 7th, 2006 alle 14:17
oh Piersilvio, ma se in Sicilia c’è mezza forza italia e mezzo udc indagato per associazione mafiosa, ma con che faccia mi vieni a parlare di clientelismo a Firenze??? ma taci va…
Febbraio 7th, 2006 alle 14:25
Come non darti ragione David.
Come ascoltatore del pentasport noto spesso che gli interventi della Righini hanno sempre qualcosa di contrario rispetto a quello che in molti pensano.
Per carita’ ognuno puo’ eprimere la propria opinione ma a me sembra che se la Fiorentina va bene la Righini trova sempre il pelo nell’uovo e quando va male sembra che lei avesse gia previsto tutto.
Domenica ero allo stadio e quando è stato esposto lo striscione avrei voluto abbracciare tutta la fiesole e tutti coloro che la pensano come loro.
FUORI LA POLITICA DAGLI STADI!
Ciao David.
Febbraio 7th, 2006 alle 14:45
Nella disputa con la Righini sono in pieno dalla tua parte, David.
Non conosco la Righini tanto da valutarne la statura morale, ma quando parla di calcio sono in tanti a capirne più di lei. Tanti suoi proclami, sbandierati come certezze, (es. Roma, Lazio e Parma retrocesse quando tutti sapevamo come sarebbe andata a finire) sono stati miseramente smentiti dai fatti.
Lei è schierata politicamente ed è liberissima di farlo, ma non è qualunquismo affermare che la Fiesole deve essere solo VIOLA.
Quando si segna io voglio abbracciare tutti in nome della comune passione per il VIOLA e me ne frego del colore politico. Mi piacerebbe fosse così per tutti.
Saluti
Leonardo
Febbraio 7th, 2006 alle 15:40
due righe due per PierSilvio…
spero per te che tu abbia tanti soldi in banca per poterti curare,al pari di come farà il tuo amico (jena ridens) quando anche a lui capiterà la stessa tua malattia.
Li verificherai oggettivamente la vera differenza sociale,cosa vuol dire avere i soldi o le chiacchiere.Questo alla fine è quello che conta.
Ti auguro tanta salute per vivere nel Bel Paese.
Febbraio 7th, 2006 alle 15:40
David e Piersilvio avete pienamente ragione. Per me la politica non deve entrare nella tifoseria della fiorentina, perchè se tifo viola non vorrei che per questo la gente creda che io sia di uno schieramento politico o di un altro.
Febbraio 7th, 2006 alle 16:51
Ciao David,sono d’accordo la politica non deve entrare negli stadi,lo stadio è un luogo di divertimento dove uno possa passare due ore spensierate in compagnia,questo non vuol dire que uno se ne debba fregare della politica,io ho 58 anni sono un operaio e la politica la considero importantissima, sono 40 anni que sono iscritto alla CGIL e al PCI e ora al PDS e sono 45 anni que vado allo stadio a tifare l’amata Fiorentina e questo è il mio divertimento preferito ed è giusto que lo stadio abbia un solo colore il viola,il colore di tutti noi tifosi,poi uno la può pensare politicamente come vuole,certo non pensarla come quei dementi que hanno portato striscioni nostalgici (fascisti nazzisti)dentro lo stadio dell’olimpico perchè è un’offesa per l’umanità e per tutta la gente que è morta e que ha sofferto e si è sacrificata per portare la liberta alle nostre generazione.Saluti e Forza Viola
Febbraio 7th, 2006 alle 17:08
Caro Guetta,
con l’argomento di oggi mi sembra tu abbia aperto il vaso di Pandora. Considerato che siamo in campagna elettorale, questo non aiuta a stemperare gli animi. Io sono contro la politicizzazione delle curve includendovi in questo anche le cosiddette bandiere della pace, che sono solo un mezzo con cui una certa parte politica manifesta. Vedo con piacere che nel sondaggio di Violanews, più del 90% di chi ha risposto vuole gli stadi sgombri dalla politica. Amen! Cosi sia!
Febbraio 7th, 2006 alle 17:57
Pienamente d’accordo
Febbraio 7th, 2006 alle 18:40
mi sembra così banale questa polemica, ke la riassumo col ricordare ke allo stadio si paga il biglietto x vedere una partita di pallone dunque si parla di sport, tenendo conto ke di politica in TV ce n’è fin troppa ed in Italia pure fatta male anzi malissimo dunque la vogliamo anke portare negli stadi…
tanto x dire 2 esempi poi della politica nel calcio:
1) spinelli presidente del livorno (squadra e città di sinistra) ke va a braccetto cn la politica delle grandi milan compreso e pur di leccare si fa dare il prestito d palladino in diretta Sky da moggi x il prossimo anno in cambio dell’allontanamento del livorno dal gruppo della valle dei ribelli!!! guardatevi le immagini se nn c credete…
poi ieri sera va da biscardi e dice ke il siena e il messina sono squadre materasso gestite dalla juve…
come dice il ciuffi va un pò in qua un pò in là…
2)il milan ke come squadra del cavaliere ceronato dovrebbe essere d destra invece ha la gran parte dei tifosi di sinistra…
tenendo conto forse ke il cavaliere aveva una fraterna amicizia cn craxi ed ha scelto bene nel milan xkè accomuna sia il rosso ke il nero…
capito caro david ke politica si fa nel calcio…
ke senso ha?
Febbraio 7th, 2006 alle 18:46
Caro David
Trovo che la domanda per il sondaggio sia mal posta. E’ scontato che il risultato sia “La curva non deve avere colori”. Avrei proposto un sondaggio più tranchant: “I fascisti debbono stare nelle curve?”. Inoltre i tifosi del Livorno che si mobilitano per i cantieri Orlando o quelli di Terni che lo fanno per le acciaierie meritano un plauso! esibire uno striscione che ricordi licenziamenti e crisi industriali non solo dovrebbe essere lecito, ma pure sacrosanto. Questa è politica e questa dovrebbe entrare negli stadi!
Il resto è apologia di fascismo e di nazismo.
Febbraio 7th, 2006 alle 19:07
Caro David sono completamente daccordo con te e con i ragazzi della curva fiesole, allo stadio si va con la bandiera della propia squadra non con quella del partito, lo dice uno che da trenta anni vota a sinistra ma quelli del Livorno non li capisco davvero, i romani poi sarebbero da arrestare tutti;la signora Righini è propio fuori strada, le bandiere rosse o nere si portano ai comizi non allo stadio!
Febbraio 7th, 2006 alle 19:17
Vedi caro David, qui sotto al mio intervento, e presumo forse anche sopra, sta la dimostrazione del perchè la Righini ha toppato di brutto.
In una curva, per non dire uno stadio, di parte, destra o sinistra, AN, FI, PRC, DS ( per rimanere nell’arco costituzionale ) che sia non fa differenza; gli appartenenti all’altra parte si sentirebbero tifosi di serie B, se non addirittura emarginati quando invece la loro appartenenza a questa splendida città dovrebbe farli sentire insieme agli altri.
In uno stadio politicamente “laico” per usare impropriamente un termine ora molto in voga, siamo tutti viola, tutti uguali e tutti insieme in quella bolgia infernale che mette in soggezione chiunque.
Se mi metto nei panni di un livornese che vota Forza Italia mi chiedo sempre con che spirito possa andare allo stadio e non so, se fossi al suo posto, cosa farei.
Manuela Righini secondo me non ha messo a fuoco questo argomento e si è limitata a fare una distinzione ( giusta peraltro ) di legalità.
Febbraio 7th, 2006 alle 21:36
Caro Davide ho letto molti commenti inerenti hai fatti di domenica e della Righini, forse è stata persa una grande occasione per stare zitti, si ma da parte della Righini….forse qualche volta occorre uscire dai salotti buoni per poter capire come è la realtà, che sia chiaro questo non riguarda te, ma la nostra tifoseria non è come quella della Lazio e nemmeno come quella del Livorno. Firenze è unica e i tanti abbonati dalla C2 alla A sono vicini alla bandiera viola e non a una bandiera politica, che pasticcio, meglio se la Righini stava zitta.
Febbraio 7th, 2006 alle 23:16
guetta vai a letto e non toccare i nostri fratelli veronesi!!!!!!! sei a rompere i coglioni prima per i cori contro la juve poi per l’esultanze del grande bati e ora metti bocca sui gemelaggi….. statene in tribuna alla radio e lascia tifare noi della curva………….. CHIACCHIERONE!!!!!!!!!!!!!!
RISPOSTA
Caro amico,
a te piacciono i veronesi che mettono il pupazzo nero impiccato in curva perché non vogliono in squadra i giocatori di colore oppure quelli che sbandierano i vessilli di Ordine Nuovo? Complimenti, sui gusti non si discute.
Non sopporto sportivamente la Juve, ma è intollerabile ascoltare cori sui 39 poveracci massacrati allo stadio Hysel. Tu vuoi cantare “Montagne verdi” con le parole di scherno per quei morti? Fallo, ma ti dovresti vergognare.
Sul grande Bati (per me, ribadisco, il più grande giocatore viola degli ultimi 40 anni) ho detto solo che la mitragliata non mi pareva il massimo, tutto qui.
In curva ci sono stato dodici anni, adesso vado in tribuna e chiacchiero solo perché per fortuna c’è ancora qualcuno che mi ascolta.
Ora cmq seguo il tuo consiglio e me ne vado a letto, ciao
David
Febbraio 8th, 2006 alle 00:12
ARGOMENTO STRISCIONI:
FATE TACERE A RADIO BLU TONI DAMASCELLI VI PREGO !!!
Capisco il dover far parlare, w la democrazia e la libertà di parola, tutti ma lui NO è un insulto all’intelligenza altrui su tutti gli argomenti !!
Io non ce l’ho mai con nessuno, accetto tutti i pareri, non critico mai un opinionista (vedi il mio post anche in questo forum sulla Righini) ma …. lui … non continuo perchè mi vien da dire solo cose cattivissime !! lasciatelo alle trasmissioni sportive pro-strisciaioli !!
Febbraio 8th, 2006 alle 00:51
Concordo con te Davide, ovviamente allo stadio si và per fare il tifo per una squadra, che oltre al significato sportivo può avere un legame ‘culturale’ con la città di appartenenza, ma certamente nessun significato politico, e poi all’accusa di qualunquismo preferisco ricordare l’impegno a fini benefici che talvoltà organizza la nostra curva, per il resto ci sono le elezioni ..altro che bandierine di pessimo gusto …
Piuttosto mi sembra strano che anche i romanisti sventolano la svastica come i laziali …sarà che mi son perso qualcosa ma non capisco, erano come il cane e il gatto ..
tra parentesi mi sono sempre domandato se i veri nazisti degli anni 40 avrebbero trucidato i tifosi della roma e della lazio visto che poi in fondo non sono mica ariani.. o sbaglio?? insomma almeno avessero il fascio invece di fare il tifo per qualcuno che magari ha sparato al nonno(e forse non l’ha preso!!) quasi 70 anni fà…ma la storia dove l’avranno studiata…
Febbraio 8th, 2006 alle 00:54
Caro David,
io credo che lo striscioni esposti domenica siano da distinguere.
Il primo (nè rossa nè nera…) era del collettivo ed era una dichiarazione rivolta alla curva, visto che ultimamente non son visti di buon occhio. (bandane, vecchia guardia, onda d’urto, gruppo signa che cambiano di posto o si sciolgono dovrebbero far riflettere…) Da alcuni sono accusati di essere troppo di destra… ma per quello che conosco io all’interno del clu vi è una presenza politica molto eterogenea che non mi sembra influenzare la vita di curva. I problemi i Fiesole sono ben altri! A riguardo mi viene in mente che quando il gruppo piaggie si è presentato con bandiere tricolori (con la Samp? ma potrei confondermi…) che nel mondo delle curve vengono associate ai gruppi di destra, alla partita interna successiva il loro striscione non era presente ed in seguito i tricolori non si sono più visti.
Il secondo striscione (roma:a.a.a. ultras cercasi…) era degli U.V.73 ed era direttamente rivolto ai romanisti. (e chi era a Roma capisce…)
Vorrei poi correggere ANDREA che nell’intervento n.5 afferma che la sud di Milano è una curva di sinistra… Il famoso coro “con le tre dita della mano…” ripreso da un canto partigiano farebbe in effetti pensare così… e così è stato a lungo… ma Brigate e Commandos Tigre son decisamente destroidi… di sinistra rimangono quelli dell’Alternativa, che però leccano i piedi alla Brigate… e questo è uno dei motivi secondari per cui la Fossa si è sciolta.
Febbraio 8th, 2006 alle 01:43
david ti ringrazio per la risposta pero’ dicendomi delle messe cantate rispetto agli altri programmi e della concorrenza vinta mi dai ragione facendomi pensare che conta solo l’audience.
per quanto riguarda l’aNSIA da vittoria ricirdati che a casa non abbiamo bisogno di ansia ma di positivita’
Febbraio 8th, 2006 alle 08:53
Infatti non credo che tu pensi di essere depositario della verita’,diciamo che voi giornalisti,tutti,state sempre dalla parte giusta del tifo,quella che conta e che fa tendenza,la parte che detta ,impone i comportamenti,anchese assolutamente massificati,nel senso piu’ sprezzante del termine.Per certi di voi erano bravi ragazzi perfino quei tipetti che aspettarono Mancini sotto casa…..eh si’ bella genta..bella gente…
RISPOSTA
Guarda che non sempre sono “dalla parte giusta” del tifo, come la chiami te, ti ricordi di quello che successe nel 2001?
Ti assicuro che ogni volta cerco di pensare con la mia testa, se poi sbaglio è un altro discorso, ma non prendo mai posizione per convenienza.
Ciao,
David
Febbraio 8th, 2006 alle 10:39
Che la politica dovrebbe stare fuori dagli stadi è “cosa buona e giusta”, ma dal momento che invade ogni momento e spazio della nostra giornata, vedo improbabile che essa perda l’opportunità di invadere un luogo così esposto ai media, dove un semplice striscione viene trasmesso in prima serata davanti a 8 milioni di persone.
Pur non avendo una mia connotazione politica, vorrei però far notare a quei pochi ignoranti che vedono nella punizione inflitta a Di Canio e agli striscioni romanisti un tentativo di soffocare la legittima libertà di parola (mentre ad altre curve viene permesso impunemente di inneggiare a Che Guevara e Stalin – mi scuso per l’accoppiamento, giuro senza “mens rea”), che per la Costituzione Italiana il primo fatto rappresenta un reato, il secondo no.
Credo che a volte la colpa di molte polemiche sia anche dei giornalisti, i quali hanno molto interesse nel fatto che certe situazioni vengano amplificate e creino sondaggi popolari, crociate, e cacce alle streghe.. da qui viene il mio trovarmi d’accordo con quanto detto da Tommaso (anche se non sul tono e le offese usate) riguardo a Damascelli: l’ho sentito anch’io ieri sera a RadioBlu discutere con Militello sull’esposizione mediatica degli striscioni allo stadio, e francamente l’ho trovato un po’ patetico.
Non posso che sottoscrivere la frase con cui Militello gli ha risposto: “Se a me non piace come cucina tua moglie, non vengo a mangiare a casa tua”..
Febbraio 8th, 2006 alle 10:40
E’ passato qualche anno … Coppa Uefa stagione 89-90, a Perugia c’era Fiorentina-Dinamo di Kiev, il muro di Berlino mi pare fosse appena caduto, l’URSS barcollava (e poi crollò) ed io che ingenuamente (a 21 anni) mi presentai allo stadio con la bandiera americana a mò di scherno per una squadra e per un’ideolgia in evidente ed avanzato stato di putrefazione mi beccai del fascista dai miei “compagni” di curva.
Ricordo che allora pensai due cose:
Ma come fanno i comunisti (per i più giovani: allora c’era ancra il PCI) nostrani a non vedere quello che sta succedendo, come fanno a non capire che la loro ideologia è già cadavere, come fanno a vedere l’America come fascista? ma la storia non l’hanno studiata o vissuta?
e poi
Ma che c’entra la bandiera americana (intesa come simbolo politico) con la Fiorentina? Forse ho sbagliato a portarla.
La riarrotolai e me la riportai a casa, dove tutt’ora è, con negli occhi ancora il mio idolo: un meraviglioso Roberto Baggio.
Sono passati 16 anni e ho cambiato idea solo su Baggio che da lì a pochi mesi avrebbe tradito la mia giovinezza … ma all’epoca non l’avrei mai detto.
Febbraio 8th, 2006 alle 11:23
daccordissimo con davide: le bandiere dell’urss le lascino a casa!!!!!!!!!!
Febbraio 8th, 2006 alle 17:18
In nessun altro sport si fa politica nel tifo, non vedo perchè il calcio debba ancora essere una eccezione alle regole, così come è successo per il doping (drogati e non puniti), buchi finanziari incredibili (le squadre continuano a giocare), soldi elargiti dal coni (una esagerazione se paragonata tutti gli altri sport esistenti)ecc.ecc.
E’ una vergogna.
Forse Manuela Righini ha una inclinazione politica che la porta a certe considerazioni, in verità non capisco neppure come possa non volere la nazionale a Firenze, posso capire un ultrà ma non certo un professionista che nella maniera più obiettiva possibile dovrebbe raccontare i quello che accade giorno dopo giorno.
Non discuto lo spessore della Righini, ma certo che spesso piglia delle discrete cantonate.
Io sono orgoglioso di vedere la curva di un solo colore che è quello poi che mi fa sognare e mi fa dimenticare per 90 minuti la settimana la pochezza della bagarre politica.
Ciao
Febbraio 9th, 2006 alle 09:06
Complimenti a tutti coloro che hanno fomentato il linciaggio verso Manuela Righini,con quello striscione dei soliti noiosi,disgustosi ultras…Complimenti a tutti,soprattutto a chi si scandalizza per le idee di Manuela Righini,e non per l’immondo gemellagio dei tifosi viola con quei ba…di di nazisti veronesi.
Febbraio 28th, 2006 alle 18:26
un saluto a tutti i viola presenti
soo un veronese e sono capitato qui leggendo i vostri commenti
mi spiace che il gemellaggio con noi non sia condiviso da tutti!
il nostro e’ un gemellaggio fantastico tra due tifoserie che pur avendo idee politiche diverse (gia nel 73 al contrario di chi pensa che allora non si faceva politica) non sono mai andate a discuterne: voi avete sempre avuto le vostre e noi le nostre ma ogni volta che ci siamo incontrati della politica non si e’ mai parlato!
che chi dice che siamo tra i tifosi paggiori che possano esistere…venire a Verona, e vedrete come sarete accolti!!
dopo giudicherete!
VIOLA UNICI FRATELLI
HELLAS /=\ VIOLA