Solo una questione di culo
Sono schiacciato da mille impegni, figli interamente sulle mie spalle e una tensione che si respira in qualsiasi luogo che frequento, ma ogni giorno che mi alzo penso che sia un giorno fortunato.
Perché posso farlo, perché non sono stato colpito (e spero che sia così ancora fino al termine di questa maledetta pandemia) dai fulmini che vengono scagliati non si capisce come.
Sono ormai tanti gli amici e i conoscenti a casa, chi sta o è stato male, chi freme perché asintomatico e io ogni volta penso: perché a loro?
Eppure saranno stati attenti, come me e come migliaia di altre persone e quindi: perché?
Non ci sono spiegazioni, è solo una questione di culo, nient’altro, anche se il direttore di Radio Maria la pensa diversamente: leggete le allucinanti dichiarazioni di Livio Fanzaga e poi decidete se piangere o ridere.
P.S. Temo che la situazione stia facendo diventare tutti più nervosi e leggo commenti abbastanza piccati.
Allora specifico quanto mi sembrava ovvio, perché già scritto più volte: VANNO RISPETTATE TUTTE LE MISURE CHE OCCORRONO PER EVITARE IL CONTAGIO
Lavarsi le mani, distanze, mascherina, starsene in casa il più possibile.
Il problema è che molte delle persone che conosco e che hanno preso il Covid hanno seguito le disposizioni e quindi ribadisco il concetto: è una questione di fortuna.
Novembre 16th, 2020 alle 07:41
Povera radio Maria, parlo per mia madre, per il resto il covid l ho preso ma sembra sia andato bene….
Novembre 16th, 2020 alle 08:01
Per chi mi attaccherà scrivo direttamente ciò che secondo me (secondo me) doveva essere fatto e non è stato fatto.
– Informazione reale dei rischi, che questa malattia pone verso tutti gli anziani e coloro che hanno patologie croniche. Questo con video delle terapie intensive e magari anche (se serviva) con la reale sofferenza dei malati agli stadi terminali, specialmente (i giovani) nelle scuole, per far capire che essere asintomatico, può significare portare la malattia ai nostri cari a casa e determinare la loro sofferenza
– riapertura e potenziamento (nei mesi di tranquillità estiva) di tutti gli ospedali dismessi, che con una rinfrescata, potevano essere di grande aiuto (vecchio ospedale di empoli, Castelfiorentino e tutte le strutture lasciate al degrado da anni, senza un vero progetto di riqualificazione
– usare i 6 mesi di calma per intraprendere un percorso formativo, di tutti gli operatori sanitari, medici, infermieri e assistenti, perché veder morire di fame, un anziano ammalato di Alzheimer, perché chi, arrivato dell’usl e avendo messo il malato in un reparto COVID, non conosce i metodi per dissetarlo o farlo mangiare, e quindi portarlo lentamente a perdere tutte le difese immunitarie, perché molto debilitato fisicamente, non è da paese civile
– informazione sugli ambienti di lavoro e decisione personale, con piena presa di responsabilità, se chi decideva di continuare a lavorare, lo faceva in piena consapevolezza
– chiusura degli anziani ultra settantenni e ammalati cronici nelle loro dimore, aiutati tramite servizi sociali per spesa e assistenza sanitaria a domicilio (questi dovevano, forzatamente essere posti in lockdown
Omino di ferro
Se la Svezia ha avuto ed ha i nostri numeri, ma nessuno sarà costretto a chiedere l’elemosina, mi spieghi che senso ha avuto, fare tutte queste restrizioni?
Novembre 16th, 2020 alle 08:39
A me viene da piangere e di brutto.
Ma piango ancora di più se penso a quanti – con sfumature diverse – pensano la stessa cosa: che il Covid sia un complotto.
Non è andato tutto bene manco per niente!
Novembre 16th, 2020 alle 08:47
Le dichiarazioni del direttore di radio Maria sono allucinanti e non sono le sole, purtroppo, in questi mesi ne abbiamo sentite troppe.
Poi sicuramente, per non ammalarsi non basta stare attenti, tutti noi abbiamo contatti con tante persone, è indispensabile una buona dose di fortuna.
Novembre 16th, 2020 alle 08:55
Non sono d’accordo David, dicendo che è SOLO questione di culo si sconfessano verità scientifiche.
Certo, una dose di fortuna ci vuole. In particolare se fai lavori ad alto rischio o se il virus ti dovesse entrare ad esempio da un bambino che frequenta la scuola ed è “costretto” a stare in un ambiente ad alto rischio. E tu ovviamente non puoi stare anche in casa 24 ore con la mascherina.
Però penso che la maggioranza delle persone che lo ha contratto, abbia fatto qualche leggerezza. E nelle leggerezze, mi spiace dirlo, io includo anche la frequentazione al chiuso di Bar, Ristoranti e Palestre (consentita fino a pochi giorni fa), luoghi numeri uno del contagio. Se approfondisci, ci sono numerosi studi che dicono che al ristorante al chiuso ci si contagia anche a distanza di 6 metri. E questo lo sappiamo da marzo. C’è uno studio internazionalmente rinomato anche su un ristorante di Capannori.
E’ culo che i 3 negazionisti Trump, Bolsonaro e Johnson l’abbiano preso ? E invece Conte, Merkel e Macron no ? Non credo … Poi la sfortuna ci sta tutta … ma il principio causa-effetto non andrebbe dimenticato.
Nelle due sezioni di età di mio figlio alle elementari ci sono stati due casi. Uno per sezione. Una famiglia il cui nonno rientrato dall’estero non ha fatto la quarantena impestando tutti. L’altra famiglia, negazionista dall’inizio, ha sempre fatto la vita come se il virus non esistesse.
Io vado in bici da corsa per passione da una vita. Ciclisti e podisti spesso usano Strava, un App di condivisione delle uscite. Bene. Ieri tra i miei contatti ben 5 hanno fatto uscite fuori dal comune (vietato) e non solo l’hanno pubblicato online, ma le hanno fatte in gruppi di 4/5 persone (vietato) e con tanto di fotografie sui social. E non si sono fatti mancare la colazione da asporto consumata a 2 metri dall’entrata del bar (vietato).
Ogni mattina che porto il bambino a scuola vedo a 50 metri dall’entrata le solite 5 mamme in piedi in circolo senza distanziamento che si fumano la consueta sigaretta mattutina. E questo da settembre fino ad oggi.
Nel mio vicinato su 10 famiglie, 3 non stanno attente come dovrebbero. Compleanni, cene con i nonni, figli che si incontrano …
Negli uffici dell’azienda dove lavoravo come dipendente fino ad un anno fa, sono in 25 in 5 stanze. Mi dicono gli ex colleghi che solo in 7 o 8 portano la mascherina tutto il giorno. Ambiente chiuso, caffé a gruppetti di 3 o 4 senza protezioni e distanza …
In famiglia abbiano un cugina di mia moglie che si è infettata. E’ giovane, lavora all’estero, se ne è sempre sbattuta di tutto. Movida, cene, vacanze all’estero, aerei come se non ci fosse un domani … e ovviamente l’ha attaccato alla mamma quando è venuta a trovarla. E la mamma si è fatta 15 giorni di febbre per fortuna senza ricovero. Ma ancora oggi dopo 40 giorni non si è negativizzata e non sta ancora al 100%.
Ecco, queste sono solo alcune storie di cui sono a conoscenza e che raccontano di molte, troppe persone che non stanno facendo quello che sarebbe necessario secondo la scienza. E ne potrei aggiungere a decine.
I numeri ci dicono che ad oggi mediamente circa 1 su 50 si è infettato. Io vedo che quelli che stanno attenti sono forse sono 4 su 5. Tanti, tantissimi, l’80%, ma non sufficienti a fermare il virus. Ed ovviamente più il virus si diffonde e più è alta la probabilità che lo prenda, per un colpo di sfortuna, anche chi sta attento.
Ma non è SOLO questione di culo, ma soprattutto di comportamenti sbagliati che ancora continuano.
Novembre 16th, 2020 alle 09:03
ma ti riferisci a padre Livio, il simpatico nonnetto che preso dalla demenza senile legava il terremoto come causa delle unioni civili? Bisogna lasciarlo sfogare, magari non in radio altrimenti qualcuno può pensare che sia vero, avere pazienza…
mike
Novembre 16th, 2020 alle 09:14
Livio Fanzaga andrebbe arrestato subito per disinformazione e istigazione a satana (esisterà un apologia di reato per questo ? )
AHAHAH Arrestiamolo o che il papa lo rimuova immediatamente e lo mandi in un bell’eremo a pregare.
Non è il momento di fare dire queste castronerie a nessuno.
Novembre 16th, 2020 alle 09:18
Del resto lo stupro è meno grave dell’aborto perché nel primo caso non si uccide nessuno…
Lapi Dario
Novembre 16th, 2020 alle 09:20
David mio
è sempre una questione di culo
Lapi Dario
Novembre 16th, 2020 alle 09:21
si, è vero ci vuole anche culo.
ormai credo che ognuno abbia avuto o ha qualche amico o parente colpito.
la stragrande maggioranza di quelli che conosco io
se lo sono preso in casa trovandosi con amici o parenti.
infatti è proprio in quei casi che allenti l’attenzione.
altri se lo sono preso al lavoro.
altri non lo sanno ma prendevano spesso mezzi pubblici.
insomma, è abbastanza facile cascarci.
ma il culo serve dopo che l’hai preso:
la maggior parte la sbarca a casa,
qualcuno non ha proprio sintomi,
ma qualcuno si becca la polmonite e si deve ricoverare.
mi pare che la seconda ondata sia molto più forte della prima,
però mi piacerebbe sapere come sia possibile in soli due giorni passare da gialla a rossa.
mi pare evidente che qualcuno abbia perso il cervello.
in zona rossa ci staremo un bel po perchè risalire è molto difficile.
sarà un natale con virus e miseria..
l’unica consolazione è che forse, speriamo
ma una lucina in fondo al tunnel si intravede
per via dei vaccini e degli anticorpi.
speriamo perchè io mi sarei bell’e divertito.
Novembre 16th, 2020 alle 09:56
Qui a San Giorgio a Cremano, nella settimana appena trascorsa ho perso per coronavirus un caro amico e un conoscente (nel giro del calcio), che lavorava nel palazzo contiguo al mio e spesso ci incrociavamo salutandoci. Poi, è deceduto il mio barbiere per un infarto, conoscenza trentennale quest’ultima, dipartita che mi ha angosciato in modo profondo.
Avevo finalmente ottenuto da Telecom il contratto a 30 euro mensili e linea con velocità 1 giga. Ma poi, mi hanno detto che ci voleva un intervento tecnico di sostituzione di cavi, per cui ho annullato il tutto. Poi, nelle settimane scorse ho disdetto l’appuntamento per l’elettrocardiogramma sotto sforzo, quello con il dentista per rincollare una capsula che si è staccata e quello con Amplfon per il controllo periodico. Non esco di casa da oltre un mese.
Non sono terrorizzato, ma trovo, per le mie peculiari condizioni di salute, molto stupido rischiare la mia vita per una passeggiata a Napoli.
I miei comportamenti non sono correlati solo alle disposizioni normative, ma soprattutto alle mie valutazioni di cautela dovuta al rischio oggettivo, conseguente alla pandemia. Quindi, questa estate ho sempre girato con la mascherina, anche se giuridicamente potevo non indossarla.
I negazionisti non li considero proprio, non per disprezzo ma per una scelta di campo che non ammette discussioni. Quindi, preferisco rivolgermi a chi vede grigio e non bianco o nero.
SergenteGarzia nel tuo ultimo intervento, a proposito di statistiche, hai detto una frase che raccoglie la verità di questo momento. Il concetto espresso è racchiufibile nella considerazione della difficoltà di prendere decisioni in questo particolare momento. La scienza è divisa sulla tonalità di grigio, le misure anti Covid, sono anche misure anti economia, per cui è impossibile trovare la miscela giusta. Ci sono tante strade percorribili, ma tutte impongono sacrificio di libertà e sacrificio economico per molte categorie produttive.
In conclusione, gentilissimo Davide, più che sentirmi fortunato, sono grato di non essere sfortunato.
Un saluto.
Novembre 16th, 2020 alle 10:07
piangere.
Ma magari sono le onde elettromagnetiche delle antenne che Gentiloni e Willer Bordon avrebbero dovuto far brillare. Bello il mio Cavour…. libera chiesa, sì.
E vaccini ai ricchi, così i poveri ci reinfetteranno quando finalmente si abbassa la guardia, e le difese. Soprattutto furbi!
Ma a quel punto, chi più chi meno, vorrà dire essersela meritata.
Tutti i dati a disposizione, legali e non, eppure……. ma lo sapranno loro.
Preghiamo che lo sappiano? Preghiamo.
Novembre 16th, 2020 alle 10:11
anni fa radio maria voleva aprire una succursale olandese. Dissero gli olandesi “ok….naturalmente parlate di TUTTE le religioni…”
non se ne fece ovviamente nulla.
Le dichiarazioni di quel tizio non mi meravigliano….siamo ancora nel 21^ secolo all’olio d’oliva e all’acqua benedetta…..
poveretti
(comunque Fanzaga lo capisco….non è che sia distante da qualche nostro politico eh???? semplicemente ha bisogno di audience e di click anche lui)
Novembre 16th, 2020 alle 10:18
Caro David condivido riguardo a radio maria boh quando l’ho letta mi sono fatto una grossa risata poi forse a ripensarci ci sarebbe davvero da piangere. Buona giornata a tutti.
Novembre 16th, 2020 alle 10:36
caro Davide,
purtroppo ci sono personaggi che speculano e aizzano le persone; fra i PEGGIORI, un tuo amico (o ex amico), fondatore di una radio di Scandicci, la cui pagina facebook è semplicemente ALLUCINANTE, con gente che minaccia di fare fuori Conte, con condivisioni continue dele peggiori bufale, istigazione all’odio, continuo martellamento anti immigrati, esasperazione dei conflitti, inni pro TRUMP con ridicole accuse di complotti mondiali di EBREI, COMUNISTI, BILL GATES, PAPA FRANCESCO (ovviamente Comunista), rifiuto di vaccinarsi, incoraggiamenti ad uscire senza mascherina.
Secondo me le pagine così andrebberi chiuse. Chi ha facebook provi ad entrarci, io pensavo che fosse uno scherzo, invece…
Novembre 16th, 2020 alle 10:54
Vorrei consigliare a chi ha Sky un interessante documentario (mi pare di History channel) reperibile on demand che si intitola “Chiesa nostra”.
Novembre 16th, 2020 alle 11:02
@l’omino di ferro 5
dovremmo stampare il commento, affittare un elicottero e spargere volantini per tutta Italia.
Condivido il pensiero ed è la verità al 100%.
Tutti noi abbiamo esempi vicini e lontani di decine di persone che si comportano proprio come dice l’omino di ferro.
Chi lo nega è sicuramente una tra quelle persone … oppure un monaco che vice in un monastero isolato.
Sicuramente comportandoci bene non dico che si sarebbe estinta la pandemia ma altrettanto sicuramente dico che ora non saremmo dove siamo.
saluti
Novembre 16th, 2020 alle 11:26
Lei ha scritto che non infettarsi “è solo una questione di culo, nient’altro”. Mi meraviglio di come una persona intelligente possa scrivere una cosa del genere. Perché la conseguenza logica di questa affermazione è che rispettare le regole non serve a niente, “è solo una questione di culo”. Preferisco non commentare ulteriormente perché non voglio usare termini pesanti, ma si ricordi che se una persona viene infettata, pur essendo stata attenta, c’è sempre un motivo, un’occasione di contatto in cui è stata abbassata la guardia e di cui nemmeno ci si rende conto o ci si ricorda. Un virus non passa attraverso le porte a cercare quelli che non hanno culo.
Risposta
Non ha letto bene, ho scritto che rispetto tutte le regole, esattamente come le persone che conosco e che sono state infettate
David
Novembre 16th, 2020 alle 11:33
Sergente, visto che mi hai citato a proposito della Svezia ti rispondo anche di qua.
Dico solo che la Svezia andrebbe paragonata a quelle con pari senso civico, clima e densità abitativa: Norvegia, Danimarca e Finlandia. E lì i dati sono impietosi.
Svezia 609 morti per 1 Mil/popolazione
Danimarca 131 morti per 1 Mil/popolazione
Norvegia 54 morti per 1 Mil/popolazione
Finlandia 67 morti per 1 Mil/poplazione
Svezia 10 volte i morti di Finlandia e Norvegia e 5/6 volte quelli della Danimarca.
I provvedimenti di Danimarca, Finlandia e Norvegia sono stati addirittura un po’ più soft di quelli italiani. Le scuole erano aperte anche in primavera. Però lì le regole le rispettano, non come qui da noi o in altri paesi latini o anglosassoni. Tanto per dire l’evasione fiscale dell’IVA in scandinavia è intorno al 7/8%, in Italia del 26% … dirai, che c’entra ? C’entra eccome quando si parla di senso civico !
Gli unici che hanno capito il comportamento da fare sono i paesi orientali (non parlo della Cina perché lì restringere la libertà è fin troppo facile). Ma nessuno li cita mai … Io ci sono stato ed in una scala di valori il loro senso civico e rispetto del prossimo viene molto, ma molto prima delle presunte “libertà” (ma io direi egoismi e narcisismi) tipiche delle civiltà occidentali.
Novembre 16th, 2020 alle 12:21
E se avesse ragione Fanzaga? Come fai ad essere così certo del contrario? E’ scritto che prima o dopo verrà la fine di tutto come ogni cosa o no?
Novembre 16th, 2020 alle 12:44
Per carita’ il culo aiuta sempre ma questa volta possiamo essere noi a dargli una mano. Lo incentiviamo seguendo pedissequamente le semplici misure che ci vengono indicate come risolutive. Magari controllando attentamente i luoghi dove entriamo e prendendoci qualche vaffan@@lo se invitiamo gli altri presenti a comportarsi correttamente.
Non aiutano certo i Fanzaga ed i negazionisti in genere. Ho discusso con una paio di loro ed e’ una esperienza allucinante per la totale assenza in loro di spirito critico. Per carita’, ognuno e’ libero di pensarla come vuole ma le incrollabili certezze di questi signori sono preoccupanti. Dicono tutti le stesse cose senza essere attraversati dal minimo dubbio che magari il virus esiste davvero e non fa poi un gran bene.
Ultima cosa sui numeri. Basta avere una minima infarinatura matematica per capire che quelli che circolano hanno l’affidabilita’ di una estrazione di un Bingo. Non permettono di crearsi un quadro credibile della situazione anche perchè non si capisce se si riferiscono tutti allo stesso periodo di tempo o sono legati a quando le Regioni li trasmettono. E poi 21 parametri sono troppi per prendere decisioni rapide. Ne bastano tre/quattro di quelli affidabili e che evolvono rapidamente senza dover aspettare una settimana per raccoglierli ed elaborarli.
Novembre 16th, 2020 alle 12:47
Interessante questo post che contiene, secondo me, due questioni.
La prima è quella del contagio, serve culo ma anche testa.
Io ho passato i sessanta e da certe imprudenze mi guardo bene, a certe cose, anche piacevoli tipo cene di gruppo, riunioni ecc. ecc. mi tengo più che posso a distanza, pur non avendo mai smesso di lavorare.
Ho fatto il vaccino antinfluenzale e quello antipneumococco e via così, anche le vacanze estive le ho ridotte al minimo del rischio.
Ciò non garantisce nulla ma è bene che ognuno faccia almeno quello che può.
Tutto questo al netto di una gestione della pandemia con più ombre che luci e fatta senza uno straccio di piano ma solo inseguendo gli eventi e con discreto ritardo.
L’altra questione è il discorso del Direttore di Radio Maria il quale dice cose sì allucinanti, ma pericolose in quanto almeno un piccolo nucleo di verità la contengono, almeno secondo me, e quindi possono fare presa su qualcuno.
Alludo al fatto che dalla crisi del 2008 in poi, con il soprannumero della pandemia, si è di fatto azzerata la classe media che è l’architrave della società e si è messo fuori gioco il cosiddetto ascensore sociale.
I ricchi sempre più ricchi, i poveri aumentano e le possibilità di progredire diminuiscono fino ad azzerarsi.
Se sommiamo il diminuire della qualità dell’insegnamento (problema enorme) può succedere che qualcuno abbocchi al grande complotto mondiale, con o senza satana.
Una uscita pericolosa ed al limite della disonestà. E parla un credente che si sforza di tenere la mente laica.
Novembre 16th, 2020 alle 13:12
Sono ultraottantenne e quindi ovviamente a rischio. Ho interrotto, consensualmente, rapporti con amici e parenti. Mio figlio lavora in Lux e quindi non mi costa il suo distacco. Pratico un intenso lavoro fisico. Ritengo che sia importante la fortuna ma non è tutto. Indubbiamente il mio stato di pensionato mi favorisce. Frequento solo la Coop una volta la settimana alle 7.45 con Salta la fila. Auguri a tutti.
Novembre 16th, 2020 alle 13:22
Non sono credente ma non sono anticlericale, amo e ammiro la Chiesa e la sua cultura, i suoi meriti storici. Ma ritengo che il Direttore di Radio Maria debba essere censurato. Pensare il male è peccato. Ritengo peraltro un miglioramento del possibile intervento negativo, avrebbe potuto affermare che Il Covid è il castigo divino per i nostri peccati. Rinnovo gli auguri. A presto
Novembre 16th, 2020 alle 13:46
Si ci vuole un po’ di culo o ti isoli come ha fatto Viola 1946.
La pandemia sta attaccando le città industriali e anche nella ns regione la zona più colpita è la città metropolitana di Firenze Prato Pistoia, come lo sono le città di Milano, Torino dove la popolazione va a lavoro e non a fare aperitivi.
Di fronte a questa ondata di dolore i negazionisti continuano ad imperversare e la loro idiozia aumenta di intensità.
Nei prossimi 2 mesi il virus sarà circoscritto e mentre si organizzerà la distribuzione del vaccino prenderanno vigore i no vax e le loro elucubrazioni sui complotti delle società farmaceutiche con portavoci i populisti di destra e sinistra.
La cheerleader di Trump ieri ha iniziato la campagna affermando che è sufficiente una dose di idrossiclorochina per guarire ma che non la usano perché costa troppo poco.
Novembre 16th, 2020 alle 14:47
Omino di ferro
Nella tua risposta non fai altro che avvalorare la tesi che io sostengo da sempre
Parti con la frase
“Andrebbe paragonata a popolazioni con lo stesso SENSO CIVICO “
Questo sotto intende, che l’Italia, il suo popolo, non ha nessun o quasi nessun senso civico.
Questo determina, Che chi detiene il potere, fa bene a proporre una quasi dittatura perché, il popolo ha bisogno di questa, in quanto, non ha cultura e senso civico per autoregolarsi.
Di seguito ti posto un messaggio che, avrei voluto girare sul gruppo di whatsapp dei ragazzi che alleno, visto i tanti errori di ortografia, che continuamente pongono nei loro messaggi.
Ho evitato, perché, avrei scatenato sicuramente l’ira di qualche genitore
Spero tu abbia la pazienza di leggere e di fare il dovuto pensiero, abbinando il discorso alla politica e al popolo italiano
“Il QI medio della popolazione mondiale, che dal dopoguerra alla fine degli anni ’90 era sempre aumentato, nell’ultimo ventennio è invece in diminuzione…
È l’inversione dell’effetto Flynn. Sembra che il livello d’intelligenza misurato dai test diminuisca nei paesi più sviluppati. Molte possono essere le cause di questo fenomeno. Una di queste potrebbe essere l’impoverimento del linguaggio. Diversi studi dimostrano infatti la diminuzione della conoscenza lessicale e l’impoverimento della lingua: non si tratta solo della riduzione del vocabolario utilizzato, ma anche delle sottigliezze linguistiche che permettono di elaborare e formulare un pensiero complesso. La graduale scomparsa dei tempi (congiuntivo, imperfetto, forme composte del futuro, participio passato) dà luogo a un pensiero quasi sempre al presente, limitato al momento: incapace di proiezioni nel tempo. La semplificazione dei tutorial, la scomparsa delle maiuscole e della punteggiatura sono esempi di “colpi mortali” alla precisione e alla varietà dell’espressione. Solo un esempio: eliminare la parola “signorina” (ormai desueta) non vuol dire solo rinunciare all’estetica di una parola, ma anche promuovere involontariamente l’idea che tra una bambina e una donna non ci siano fasi intermedie.
Meno parole e meno verbi coniugati implicano meno capacità di esprimere le emozioni e meno possibilità di elaborare un pensiero. Gli studi hanno dimostrato come parte della violenza nella sfera pubblica e privata derivi direttamente dall’incapacità di descrivere le proprie emozioni attraverso le parole. Senza parole per costruire un ragionamento, il pensiero complesso è reso impossibile. Più povero è il linguaggio, più il pensiero scompare. La storia è ricca di esempi e molti libri (Georges Orwell – 1984; Ray Bradbury – Fahrenheit 451) hanno raccontato come tutti i regimi totalitari hanno sempre ostacolato il pensiero, attraverso una riduzione del numero e del senso delle parole. Se non esistono pensieri, non esistono pensieri critici. E non c’è pensiero senza parole. Come si può costruire un pensiero ipotetico-deduttivo senza il condizionale? Come si può prendere in considerazione il futuro senza una coniugazione al futuro? Come è possibile catturare una temporalità, una successione di elementi nel tempo, siano essi passati o futuri, e la loro durata relativa, senza una lingua che distingue tra ciò che avrebbe potuto essere, ciò che è stato, ciò che è, ciò che potrebbe essere, e ciò che sarà dopo che ciò che sarebbe potuto accadere, è realmente accaduto? Cari genitori e insegnanti: facciamo parlare, leggere e scrivere i nostri figli, i nostri studenti. Insegnare e praticare la lingua nelle sue forme più diverse. Anche se sembra complicata. Soprattutto se è complicata. Perché in questo sforzo c’è la libertà. Coloro che affermano la necessità di semplificare l’ortografia, scontare la lingua dei suoi “difetti”, abolire i generi, i tempi, le sfumature, tutto ciò che crea complessità, sono i veri artefici dell’impoverimento della mente umana.
Non c’è libertà senza necessità. Non c’è bellezza senza il pensiero della bellezza.”
Christophe Clavé
Novembre 16th, 2020 alle 14:52
Mar Tirreno, scusa, indò gli è scritto? Mi garberebbe dargli un’occhiata.
Novembre 16th, 2020 alle 14:53
@15 bernardo: stai parlando del gh.. …se è lui te lo raccomando! bei tempi quando 40 anni fa faceva solo musica ed era uno dei migliori speaker!
Novembre 16th, 2020 alle 15:14
Caro classe 1937, ti mando un grande e sincero abbraccio.
E non smettere di scrivere, soprattutto di bellissimi aneddoti come quello del tranvai su cui ci soffermammo troppo poco l’altra volta.
La forza e la salute siano con te.
Novembre 16th, 2020 alle 16:02
Mia figlia piu’ grande e’ infermiera .
Mia moglie lavora in una scuola .
Io tutti i giorni sono in mezzo a ditte di stranieri che solo a guardare dove mangiano e dove lavorano mi piglia lo svenimento.
Ogni giorno ringrazio il Signore per aver posato fino ad oggi il Suo sguardo benevolo sulla mia Famiglia.
Ho gia’ perso alcuni parenti ed un giovane amico.
Tempo addietro mi dicevo che speravo di campare quel tanto per arrivare a vedere il terzo scudetto Viola.
Ora mi dico… speriamo di arrivare a campare quel tanto per vedere la prossima qualificazione in Europa League.
Immondo
Novembre 16th, 2020 alle 19:06
Sì, Sergente. Sostengo proprio questo, che in Italia (ma in generale in Occidente) stiamo smarrendo senso civico e cultura.
L’argomento mi sta molto a cuore e ti risponderò con calma … ora sono un po’ incasinato. Intanto faccio come Bucchioni e mi autocito con due miei commenti in tema sul blog di marzo e agosto.
Come potrai leggere, sostengo queste cose da sempre ed il Covid in questi mesi le sta mettendo a nudo in maniera esemplare.
————————————————–
Marzo 6th, 2020 alle 10:36
… la vedo dura dal momento che per molti sembra non sia cambiato un bel niente e continuano a fare la vita che facevano prima.
Dalle webcam vedo località sciistiche affollate come sempre, il sindaco di Livigno (Lombardia) che ironizza sulle mascherine di Fontana con una fatta con la bresaola, a Venezia offrono l’aperitivo gratis per far tornare un po’ di gente in giro, alcuni conoscenti che stasera si fanno una bella cena al ristorante con tanto di famiglie …
Mi sembra sempre la solita incivile ed egoista Italia, la mancanza di rispetto per l’altro è ormai un nostro tratto distintivo. Per lo meno per la maggioranza degli italiani. Poi c’è una minoranza più sensibile che paga le tasse, che rispetta ed aiuta il prossimo, che lavora anche per dare e non solo per avere. Per questi sarà sempre più dura vivere in un paese cinico ed utilitarista come il nostro.
—————————————————–
L’Omino di Ferro ha scritto:
Agosto 20th, 2020 alle 12:58
Ecco a distanza di 5 mesi e mezzo posso dire che mi sbagliavo … Sì, perché ci sono paesi che se ne infiaschiano del prossimo più o meno come facciamo noi. Spagna e Francia viaggiano a 3700 contagi al giorno, Germania che stamani ha raggiunto quota 1700, per non parlare degli ammerigani che vanno da mesi a 5 cifre …
Il tutto in nome della “libertà di fare il c@zzo che ci pare” come diceva Guzzanti in uno sketch degli anni 90. Credevo che il diritto alla vita e alla salute venisse prima del diritto alle libertà. Evidentemente mi sbagliavo. Le piazze piene in tutto il mondo contro l’uso della mascherina non me le sarei mai aspettate.
Dal 25 febbraio al 9 marzo gli italiani non hanno dato prova di essere responsabili costringendoci al lockdown. Ora, magari in misura minore, ma ci stiamo cascando di nuovo, ben consapevoli (io almeno lo sono) che un altro lockdown economicamente e psicologicamente non ce lo possiamo permettere.
Credo che lo stile di vita indotto dal consumismo sfrenato (non solo materiale, ma anche e soprattutto di “esperienze” … feste, cene, vacanze, divertimento) abbia azzerato il ruolo della responsabilità civile.
Leggo oggi l’intervista ad una ragazza 17enne della “Roma-bene” (Parioli) asintomatica che sta passando la quarantena nella villa al mare di famiglia ad Ansedonia. Il 6 agosto, dopo una settimana a Ponza e dopo un aperitivo con la sorella rientrata da Ibiza, anche lei contagiata. “Conosco tanta gente qui in zona, ai Parioli, frequentiamo tutti lo stesso giro: Ponza, Panarea, Argentario, Sardegna. Temo che in tanti siano infetti”.
Ecco, mi chiedo cosa ci dobbiamo aspettare in futuro quando i rampolli di oggi con in mano “il capitale” (concentrato sempre in meno mani) saranno chiamati alle responsabilità. (Badate bene, non do la colpa a loro ma soprattutto a chi li ha educati …).
Novembre 16th, 2020 alle 19:21
Caro Immonda, non sperare di campare fino all’inaugurazione dello stadio nuovo perché di Matusalemme nella storia ce n’è stato già uno e le grazie sono finite…..
Novembre 16th, 2020 alle 19:24
Caro Sergente,
tu scrivi:
Questo sotto intende, che l’Italia, il suo popolo, non ha nessun o quasi nessun senso civico.
Se la tua è una domanda, la risposta è si.
Continui scrivendo:
Questo determina, Che chi detiene il potere, fa bene a proporre una quasi dittatura perché, il popolo ha bisogno di questa, in quanto, non ha cultura e senso civico per autoregolarsi.
Se è un’altra domanda, la risposta è anche.
Novembre 16th, 2020 alle 20:33
Bagno a Ripoli Ti ringrazio per gli auguri, continuerò a scrivere ogni tanto.
Novembre 16th, 2020 alle 21:13
Tenuto conto che oltre il 95% dei positivi è asintomatico o sintomatico lieve, mi pare che il vero culo sia quello di non perdere il lavoro o di non dover chiudere per sempre la propria attività.
Ah già….ma come disse qualcuno su questo blog ad aprile “prima battiamo il virus, poi penseremo all’economia”.
Vero genio.
Novembre 16th, 2020 alle 21:35
Scusa david se al mio @28 ho fatto un nome e cognome,e giustamente non puoi riportarlo. Non ci ho pensato,mi è venuto d’istinto!
Novembre 17th, 2020 alle 00:46
“E’ solo questione di culo”
Vuoi scherzare?
Ma ti rendi conto di quello che stai dicendo?
Come puoi pensare che se non hai beccato il virus sia solo questione di culo, visto che prendi le dovute precauzioni?
Se non fosse da piangere sarebbe da ridere quando dici, riferendoti a chi invece è stato infettato: “Eppure saranno stati attenti come me…”. Manca il punto interrogativo. E la risposta: “Probabilmente no.”
O puoi in qualche modo dimostrare il contrario?
Scusa, ma trovo incredibile che un giornalista che dedica quotidianamente spazio (giustamente, molto giustamente) al covid19 nel Pentasport si lasci andare a una cavolata del genere.
Il mio sommesso suggerimento è che dovresti rileggere bene quello che hai scritto e agire di conseguenza.
#26 SergenteGarzia
Grazie e un plauso per la splendida considerazione di Clavé.
Andrebbe proposta da ogni insegnante di italiano ai propri alunni. Ma non solo.
RISPOSTA
E invece ti ribadisco che è una questione di fortuna
Perché le persone che conosco e che hanno preso il Covid sono state attente, poi tieniti la tua opinione
Novembre 17th, 2020 alle 05:12
quindi a che servono?
Quando un prete parla di Dio non dici che dice cose deliranti? in fin dei conti hai la prova della sua esistenza?
RISPOSTA
Ma anche su queste cose mi dai contro?
Santo cielo, è proprio il caso di dire, ma rasserenati
Novembre 17th, 2020 alle 05:32
Pazzesco .
RISPOSTA
Cosa?
Novembre 17th, 2020 alle 08:33
La propaganda ha bisogno di slogan, poche parole chiare semplici quasi stupide adatte all’orecchio e alla mente di chi le metabolizza.
Twitter, ma non solo sono strumenti di propaganda perfetti. Ogni partito ha il suo slogan da “we can” a “Usa first” che è sono più conosciuti del programma politico.
Si conosce l’inno nazionale, almeno nelle parti nazionali , ma pochissimi sanno quanti sono gli articoli della propria costituzione, figuriamoci la conoscenza del contenuto. Di qualsiasi stato.
Lo sciopero e la seguente manifestazione, ancorché infarcita di slogan, finiva con l’intervento di qualche politico o sindacalista che disegnava uno scenario in cui muoversi con le prospettive possibili. Adesso i social convocano il flash mob che nasce e muore con gli slogan.
Pensare è faticoso. Elaborare lo è ancora di più. E’ meglio trovarlo già prodotto e confezionato per i nostri usi e i nostri consumi.
Anche in questa pandemia si vedono i frutti della propaganda: dalle elucubrazioni di Fanzaga a quelle di Tiani e il suo medaglione, dalle teorie cospirazioniste alle aggressioni verbali contro i medici impegnati al fronte, dal minimalismo subumano dei “sono solo vecchi che dovevano comunque morire” alle conclusioni di Luttwak che l’Italia è un paese di vecchiacci che non possiamo proteggere per sacrificare l’economia (soprattutto quella concentrata nelle mani dei pochi NDR).
Novembre 17th, 2020 alle 08:46
Poi c’è il cinismo di chi come al 35 pensa che l’economia abbia il primato su tutto, aderendo perfettamente ai palinsesti del potere dominante.
La libertà è solo quella del mercato e del consumo, il diritto alla vita ormai è calpestato perfino da una coda al Lidl per un paio di orrende scarpe da 12,99 euro. Il problema è il cenone di Natale. Che ormai il valore di una vita non conti più nulla, lo avevamo visto in numerose occasioni negli ultimi anni.
La retorica del “Si può morire di Covid ma si può morire anche di fame” non sta in piedi, specie in un’economia matura come quelle occidentali, dove da anni si cerca solo la massimizzazione del profitto e non la mera sussistenza.
La forbice tra chi ha garanzie e chi non ce l’ha al giorno d’oggi può essere tranquillamente colmata con gli aiuti pubblici ed è quello a cui assistiamo (leggo ad esempio che i ristori sono puntualmente già arrivati). Abbiamo soldi a pioggia ovunque: ristori, cassa integrazione, blocco licenziamenti, reddito di cittadinanza). Di fame non muore nessuno. Certo, siamo in guerra. E dopo le guerre il mondo è sempre in cerca di nuovi equlibri.
Se un’economia che si regge per il 90% sul superfluo, in appena un anno facesse morire di fame dei cittadini, sarebbe un’economia fortemente malata e dovremmo rivedere tutto. Ma non mi sembra stia succedendo questo. Di fame non morirà nessuno, di Covid oltre 1 milione di persone e chissà quanti altri ancora.
Non mi inteneriscono un paio di ristoratori della mia zona, abituati a scorrazzare con i loro SUV da 100.000 euro, piangere sulle cronache locali. Se con la pandemia dovranno vendere il loro bolide per prenderne uno da 50.000 ce ne faremo una ragione. Come ci faremo una ragione di quelli che denunciavano 10.000 euro l’anno e ora vorrebbero il ristoro da 10.000 euro al mese.
NB: parlo io che di 3 entrate in famiglia (2 partite iva e 1 affitto) in questo momento ne ha mezza.
Novembre 17th, 2020 alle 09:28
Era tanto che non scrivevo e non venivo su questa pagina ma leggere ancora chi parla di asintomatici e di precedenza all’economia mi fa capire che ancora non ha perso nessuno grazie a questo virus maledetto.
David specifica, per piacere, che oltre al culo si deve stare alle regole.
Perché il mondo è ancora pieno di fenomeni senza mascherina o con la mascherina sotto il naso ai quali auguro il peggior covid.
Parola di chi ha perso il padre grazie a sto covid del cazzo.
P.S. Mio padre era sano, nessuna altra malattia.
Perchè è certamente vero che esistono mille complotti e complottisti ma esistono altrettanti che vedono questo covid 19 come un raffreddore e non sorprenderò nessuno se chiedo a questi ultimi, quando e se contrarranno il virus, di stare a casa e non cacaarsi a dosso ed intasare gli ospedali.
Insomma schiattate a casa con la vostra idea, coerenza pls .
Novembre 17th, 2020 alle 10:40
41 Giusy
La penso esattamente come te e l’ho anche scritto e pensa che c’è chi si è risentito e ha fatto un post su di me che voleva essere denigratorio. Ciao e mi dispiace per la tua perdita.
Novembre 17th, 2020 alle 10:46
@ L’OMINO DI FRERRO: meglio cinico che ipocondriaco e impaurito come te.
I soggetti a rischio, secondo le statistiche dei decessi con Covid, in Italia rappresentano al massimo il 10% della popolazione. Di solito se una minoranza è a rischio si protegge la minoranza e non si blocca completamente la stragrande maggioranza degli italiani.
Risparmiami la lezioncina sul superfluo e i luoghi comuni sugli evasori, del resto la vera ricchezza in Italia è stata prodotta proprio quando l’evasione era più diffusa ma il denaro circolava alla grande. Molti di coloro che scrivono qui sopra se hanno una casa di proprietà (e anche più di una) lo devono proprio a nonni e padri che se la sono comprata o costruita fino agli anni ’80.
Nel frattempo ti informo che ieri un cinquantenne, aiuto cuoco in un ristorante, si è tolto la vita a Firenze (è il secondo in tre mesi) e di suicidi dovuti alla crisi ce ne sono stati già più di una novantina.
Ma tranquillo, per te conta solo la salute quindi puoi campare d’aria e di salute.
Novembre 17th, 2020 alle 10:54
censis.it/economia/460000-piccole-imprese-rischio-chiusura
460mila piccole imprese a rischio chiusura.
adnkronos.com/fatti/cronaca/2020/10/17/covid-caritas-boom-nuovi-poveri_TvAAyFpCmFSydNtp3dEpCI.html
Nel frattempo la Caritas denuncia un incremento di quasi mezzo milione di nuovi poveri (per lo più donne e famiglie con bimbi piccoli)
Ma non ci sono problemi, abbiamo il Gualtieri di turno che ci dice che di crisi e di fame non si muore. Allora chiudiamoci tutti in casa fino a San Giovanni 2021.
Novembre 17th, 2020 alle 11:07
bravo david,hai fatto bene a specificare,io avevo capito benissimo il tuo concetto e la penso come te. evidentemente qualcuno non ti legge/ascolta spesso,altrimenti avrebbe saputo come la pensi!
Novembre 17th, 2020 alle 11:12
Direttore
Dissento fortemente dalle sue dichiarazioni
Per alcuni aspetti, probabilmente, può anche essere, per altri la formazione e disinformazione, fanno la differenza. Oserei dire che qualche corso ben fatto e qualche trasmissione “formativa” al posto dei consueti dibattiti sul nulla cosmico in tv, non avrebbe fatto male.
Porto sempre esempi personali
Mia moglie lavora come professionista della sanità, in una struttura per anziani, oltre 85 positivi, tra anziani e operatori, purtroppo, oltre 20 decessi.
Bene lei è al quarto tampone in un mese sempre negativa
Il piano sotto la sua direzione, conta un contagio, per colpa di un turno notturno, da parte di un esterno al piano, risultato negativo.
Sia ben chiaro mia moglie, non è un fenomeno e tanto meno una fortunata stellare
Però sa come vestirsi, è attenta ai percorsi “chiamati sporchi” Come spogliarsi, disinfettarsi, arriva a casa e senza toccare niente entra direttamente sotto la doccia. Insomma, si comporta in modo professionale, cosa che molti, troppi non fanno, perché, quando c’è stato un piccolo corso formativo in struttura, hanno preferito andare a casa, a fine turno, oppure non sono stati molto attenti, oppure erano in malattia, perché si erano fatti fare un “favorino” un certificato dal dottore per paura di mettersi in pericolo.
Io ho fatto sedute di allenamento con 30 ragazzi fino a venerdì e i miei figli si sono allenati fino alla settimana passata
Nessuno di noi è mai stato positivo
Mio figlio piccolo è tutt’ora in punizione, per un selfie di sabato con gli amici, fatto senza mascherina
Più che la fortuna forse è proprio attenzione maniacale ai particolari e informazione reale, che io e mia moglie abbiamo fatto a più riprese anche con i nostri figli.
Novembre 17th, 2020 alle 11:15
@37 arkady : leggo solo ora il tuo commento e spiego perchè prima ho scritto come la penso.
credo proprio che-in qualche caso-sia come dice david,perchè anche stando attento una minima probabilità di prenderlo ce l’hai(nulla ti protegge al 100%),e magari da asintomatico puoi trasmetterlo inconsapevolmente agli altri.
nella famiglia di un mio parente è successo così.
Novembre 17th, 2020 alle 11:21
…ah. un’ultima cosa.
@ alessandro b.,scusa se alcuni di noi hanno a cuore la salute prima di altre cose,perchè sai com’è,se non hai salute la vedo dura che tu possa lavorare.
giusto perchè tu lo sappia,io la casa me la sono pagata soldino su soldino col lavoro,che ho potutto svolgere perchè grazio a dio ho sempre avuto una buona salute
Novembre 17th, 2020 alle 11:25
sempre per @alessandro b.
“del resto la vera ricchezza in Italia è stata prodotta proprio quando l’evasione era più diffusa ma il denaro circolava alla grande.”
…grande teoria…
quasi quasi ti preferivo quando si litigava per la fiore
Novembre 17th, 2020 alle 11:38
Ah certo, la ristorazione è in crisi, le mescite, bar beirrerie vinerie caffetterie con servizi al tavolo per 107 tipi di te diverso,sono in crisi… Certo, Firenze è in crisi per le sue centinaia di trattorie… gelaterie pasticcerie ecc.
Poi c’è la pandemia, quindi, restando a Firenze, i superaffollamenti si sonno spenti da soli; il giapponese, il russo pieno di soldi, il tedesco col portafoglio gonfio, l’americano in vacanza ed altri personaggi che tenevano viva l’economia fiorentina o, quantomeno, ne rappresentavano un fetta tutt’altro che trascurabile, tutti sti prototipi son restati a casa, nelle loro città, nelle loro nazioni.
Ovviamente il discorso è valido in tutta Italia anzi meglio n tutta Europa, per cui la zona
anzi le zone turistiche
erano già rosseggianti per firza di cose.
Il tutto è abbattuto dalle circostanze, per cui è tempo di “ristori” e ce ne dobbiamo fare una ragione, si sta soffrendo tutti in larga scala e la fortuna o meno nel contrarre o meno il covid19 va a tutti i costi affrontata. Ormai è tutto il 2020 che è un bollettino “di guerra” in tutto il globo terracqueo; ignorarne le cause e gli effetti non è assolutamente possibile. Poi che il governo sbagli in qualcosa è anche normale, che ci siano negazionisti o colpevolisti è ancora più normale; fatto sta che le regole ci devono essere e saranno giudicate dai posteri, senza per questo gridare alla dittatura sanitaria.
Le regole non saranno eterne, ben altro l’umanità ha sopportato nei secoli e ne è sempre venuta fuori più o meno con le ossa rotte, ripartendo con tenacia fino ri-ottenere un minimo di ottimismo con cui è bello andare avanti.
Novembre 17th, 2020 alle 11:38
Sono medico epidemiologo. Bisogna rispettare assolutamente le regole. Poi, come dice giustamente David, è questione di culo. Conosco persone attendibili e i prudenti che si sono prese il covid. Visto che non si possono passare 24 ore con una tuta ermetica da astronauta, esiste sempre un margine di rischio; se rispettiamo le regole è minimo, ma pur sempre esiste, se invece sbrachiamo la percentuale aumenta tantissimo. Evito volutamente di parlare di cose più tecniche, come la recettività individuale, eccetera. Forza Viola!!! Non vedo l’ora che si torni in campo sperando di veder finalmente la nostra amata squadra giocare a calcio, e non tirare a vivacchiare!!!!
Novembre 17th, 2020 alle 12:29
Il culo è inversamente proporzionale all’attenzione: meno ne hai e più culo ci vuole.
Se poi sei uno che di culo ne ha poco in assoluto (come il sottoscritto) è meglio avere massima attenzione.
Che poi… In molti dicono “io ho faccio sempre attenzione a tutto, non rischio mai nulla” e poi li vedi tramestare con quelle mascherine come se fossero sciarpe. Sempre a toccarle: su e giù, su e giù, su e giù, leva metti, leva metti, leva metti. Un balletto.
E così sei convinto di essere protetto e di aver fatto tutto bene, ma nel frattempo ti infetti perché in uno dei mille leva-metti hai inavvertitamente toccato anche l’interno della mascherina o ti sei strusciato l’occhio o le labbra per benino rinfilandola.
Quindi mi ripeto: più si sta attenti e meno culo ci vuole. E l’attenzione dipende da te, ne hai il controllo.
Il culo invece non si controlla mai, a volte nemmeno quando cerchi di trattenere una scurreggia. Figuriamoci un virus.
Novembre 17th, 2020 alle 12:33
Sento di dover intervenire di nuovo. Innanzitutto, per condividere di base l’idea che in tutto ci vuole fortuna o per lo meno non ci vuole sfortuna. Possiamo prendere tutte le precauzioni del mondo, ma c’è sempre una probabilità che l’evento da cui ci vogliamo proteggere accada. Nell’universo intero c’è sempre la possibilità che succeda un episodio catastrofico. Ancora di più questo avviene nella vita di ognuno di noi. IL rischio è ineliminabile, ma lo possiamo ridurre o gestire. La gestione del rischio è sia individuale (le scelte delle singole persone) e sia collettiva, come nel caso del coronavirus con misure comuni adottate dalle autorità governative. Quindi, mi sento di condividere quanto in materia esposto da David Guetta: “ci vuole fortuna a non essere sfortunati”.
Per chi non è d’accordo, voglio solo far presente che la somma delle misure di cautela, minimizza non annulla il rischio di contagio, per cui probabilisticamente ognuno di quelli che si protegge ha, comunque, un minimo di probabilita di ammalarsi di coronavirus.
Altro argomento, il passaggio dalla logica dei numeri ai comportamenti: ho letto con piacere l’intervento di SergenteGarzia in merito. Magari sono io che leggevo in modo sbagliato i suoi post e quindi ritenevo fosse un po’ minimalista, non in modo eccessivo. Invece, lui evidenzia, ciò che io ho affermato in teoria, che il rischio di infettarsi, in funzione di alcune attività, a livello individuale, si può gestire, senza isolarsi come ho fatto io.
Ma ciò che traspare con evidente fermezza è l’insieme delle tante precauzioni che la moglie prende, adeguate alla sua situazione di lavoro.
Questo però contrasta in parte con le idee che mi ero fatto su di lui con post precedenti, che però guardavano alle statistiche e non ai comportamenti (ovviamente potevo essere io a interpretare male il suo pensiero).
Nel 1989-90 ho lavorato in una filiale inserita in uno dei territori maggiormente infiltrati dalla camorra: 6 clienti ammazzati in 5 mesi. Non sapevi mai chi avevi di fronte, soprattutto io che ero forestiero. In quel caso non mi sono potuto isolare ed ho gestito le mie azioni in modo da non nè confliggere con questa gente è nè amoreggiare.
Quindi, il problema non è la libera scelta della migliore opzione rispetto al coronavirus che è giusto che abbia anche una rispost0a individuale, ma non avere comportamenti chiaramente rischiosi per gli altri, per negazionismo o minimalismo.
Stessa cosa per la questione economica: è evidente che le autorità pubbliche devono agire per minimizzare il rischio collettivo di ammalarsi. Ma nel contempo devono fare in modo da ridurre al minimo possibile la caduta economica e ovviamente aiutare chi si vede venire meno il reddito per vivere. Aiutare costoro non significa permettere il mantenimento del tenore di vita precedente, ma consentire loro di superare il momento di difficoltà.
Infine, bisogna che ognuno capisca che, almeno fin quando dura l’epidemia nella maniera più grave, anche chi ha il reddito garantito deve contribuire a sostenere la spesa pubblica. E’ un sacrifico temporalmente limitato, che salvaguarda i rischi di perdere quel reddito se tutto va a scatafascio.
Un saluto.
Novembre 17th, 2020 alle 12:37
@ Monica (49): i latini dicevano che “in medio stat virtus”, ma ormai l’equilibrio in tutte le cose è merce troppo rara.
Se qualche latino arrivasse nell’epoca contemporanea al massimo direbbe “in testa sta il virus”, perché non c’è altra spiegazione al fatto che non capiate che in questo momento si deve fare fronte a due gravissime emergenze e non ad una sola.
P.s. sono contento che la casa te la sia pagata soldino su soldino, ma non mi pare che avessi scritto altro sopra. Evidentemente appena sentite una voce dissenziente sull’ambito sanitario vi si obnubila la mente.
Novembre 17th, 2020 alle 12:41
Un cenno sulla fortuna, culo o caso. Indubbiamente fà parte della vita. In molti casi.
Tuttavia nel caso dell’infezione da coronavirus la fortuna è relativa. Idealmente, il distacco sociale, il lavarsi le mani e la mascherina dovrebbero ridurre la possibilità di contagio a zero o dintorni.
Ma quanti di questi aspetti vengono osservati? tu puoi essere ligio, ma se il tuo dirimpettaio non li osserva diventano quasi inutili. I tre fondamenti citati hanno valore per gli altri e diventano protezione SOLO se applicati da tutti. Basta un solo asintomatico incivile a infettare gli altri anche se rispettosi alle regole.
Ecco perché una buona educazione civica è alla base di comportamenti virtuosi dei propri cittadini. E in Italia non siamo messi benissimo. Anzi.
Dunque se abbiamo 30000 casi giornalieri di infezione vuol dire circa 250/300 morti, circa 1500 ricoverati di cui 100/150 in terapia intensiva e circa 28.000 in autoisolamento. Il costo sociale è terribile, si tratta di persone che hanno parenti, amici una storia dietro, emozioni e paure. Persone che non possono nemmeno interagire nelle circostanze più drammatiche con chi li conosce e li ama.
Ma oltre a questo va ribadito, a chi ha la sensibilità di un goebbels, che la pandemia costa. COSTA. Le terapie intensive e sub-intensive costano oltre mille euro per giorno, il ricovero nei reparti costa oltre la metà, i dipendenti che si auto-isolano vengono trattati come in malattia. Gli sforzi che fanno le varie unità ospedaliere sia in dislocamenti adeguamenti e risorse umane (termine odioso) sono costosi, molto costosi.
E allora si arriva alla conclusione che spesso chi in nome della libertà personale se ne sbatte delle regole sociali non solo può uccidere gli altri ma anche caricare i costi anche sulle spalle dei più virtuosi. Compresi anche quelli che hanno attività economiche fragili, non solo in conseguenza della pandemia.
Voler separare in modo netto la salute dai problemi economici è ideologia, demagogia o più facilmente carenza culturale.
PS: in terapia intensiva non ci vanno i casi più disperati. Chi ha fragilità estrema ha la certezza di morire di terapia. I protocolli sanitari sono chiari. Le terapie sono piene di malati da 40 anni in sù che hanno sintomi gravi. Ovviamente i fragilissimi vengono curati con terapie adeguate ma senza l’accanimento intensivo.
Novembre 17th, 2020 alle 12:42
@45 Alessandro B
Hai ragione, ci sono tanti che si stanno impoverendo, ma soprattutto POCHI che si stanno arricchendo oltremodo.
E’ il capitalismo, il COVID ne accelera soltanto i tempi, lasciando a quei “pochi” il futuro monopolio del commercio, potendo un domani gestirne la diffusione alla gente. Sta capitando con i libri, dopo aver fatto chiudere le librerie, succederà domani con beni “di prima necessità” (per me anche i libri lo sono).
Purtroppo siamo noi stessi con i nostri stili di vita, e non solo Gualtieri, che stiamo distruggendo le piccole aziende.
Novembre 17th, 2020 alle 12:54
@ 45
Non si può essere perfetti come te.
Il giorno che leggerò che una cosa al mondo, una sola, ti andrà bene, berrò un bel rosso alla tua salute. Qui intorno a Bolgheri non mancano.
Ma quanto ti divertirà fare sempre il bastian contrario …
Novembre 17th, 2020 alle 13:04
Omino, anch’io di 3 redditi ne ho persi due, evidentemente quello che ci è rimasto consente sia a me che a te di vivere dignitosamente. Ma c’è tanta gente che di reddito ne aveva uno e l’ha perso. Ho amici senza reddito con due figli in età scolare e mutuo sul groppone che in 9 messi ha avuto 2800 euro dallo stato, sono poco più di 300 euro al mese con cui non pagano neanche metà mutuo. E poi non è che al mondo hanno perso il lavoro solo i ristoratori, eh. Sinceramente credo che affermare che “di fame non muore nessuno” sia abbastanza riduttivo.
Un saluto.
Novembre 17th, 2020 alle 15:09
Franz 59, il mutuo lo puoi sospendere con il decreto Cura Italia fino a 18 mesi in caso di sospensione o riduzione del lavoro. Diglielo, forse non lo sanno.
Se hai il mutuo il reddito di cittadinanza arriva fino a 980 euro al mese.
Se stai per morire di fame hai i requisiti per entrambi i sussidi.
E con 1000 euro al mese qualcosa ci fai, visto che comunque metà italiani abitualmente non paga tasse perché guadagna proprio 1000 euro al mese di reddito e l’altra metà degli italiani paga tutta l’Irpef.
Credo che nei bellissimi e neocapitalisti Stati Uniti, dove qualcuno ha fatto a pezzi il Welfare, queste opportunità non credo ci siano. In Europa siamo messi molto meglio. Non siamo i primi, ma nemmeno gli ultimi.
Io ho notizia di 45000 morti per Covid, nessuno per fame. Di sicuro si stava meglio prima, avrebbe detto Catalano.
Novembre 17th, 2020 alle 15:15
Ho dovuto spezzare il commento in due altrimenti non lo inviava … Boh
Quello che guadagno non mi basterebbe a vivere dignitosamente se la cosa durasse per un bel po’. Vivo senza troppi patemi d’animo perché qualcosa da parte lo abbiamo messo, come un po’ tutti gli italiani, visto che siamo il paese più risparmioso del mondo e con il patrimonio più elevato.
Certo che se fai come un mio amico che mediamente ha 10 cose a rate contemporaneamente – dall’Harley, alla Casa, fino all’Iphone – è un bel c.sino.
Novembre 17th, 2020 alle 15:18
David, ma che blog “bacchettone” e “perbenista” hai ?
Non mi faceva passare il messaggio per la parola c@sino con la a normale … 🙂 Scherzo eh … però sappiate che i messaggi con quella parola non passano.
Novembre 17th, 2020 alle 15:18
La definizione di Rischio nel mondo della Safety è
R = P x D
dove
R: Rischio
P: Probabilità di Accadimento
D: Danno Conseguente
E’ evidente che la probabiltà dipenda dalle precauzioni prese da ognuno di noi.
La componente “culo” magari esiste a livello individuale, ma certamente non a livello di un gruppo di persone sufficientemente numeroso da poter essere valutato a livello statistico.
Novembre 17th, 2020 alle 15:30
Monica 50
Ma se il capitano, sua “musa ispiratrice”, va da giorni dicendo che ora è il mio momento di tre condoni: “Fiscale, Tombale ed Edilizio !”
E noi bischeri che abbiamo sempre pagato fino all’ultimo spicciolo …
Ed Warner 53, chapeau, la tua frase in calce è fantastica. Andrebbe scritta ovunque. Se non te n’hai a male la riscrivo se qualcuno l’avesse persa.
“Il culo è inversamente proporzionale all’attenzione: meno ne hai e più culo ci vuole.”
Novembre 17th, 2020 alle 15:53
ci sono dei discorsi che quando li sento mi si tappa la vena. uno è l’auto incolparsi di questa situazione. ci sono molti che non si comportano come si deve ma su 60 milioni è anche normale. la colpa principale è di quel branco di scappati di casa che è al governo, che chiude i ristoranti che ha fatto mettere a norma mentre stipa centinaia di persone nelle metropolitane, mette all’indice chi si abbassa la mascherina e lascia circolare impunemente migliaia di clandestini positivi che oltretutto per la maggior parte spacciano tenendo la roba nascosta in bocca. Omino di ferro, te probabilmente sei uno col culino bellino al caldo, la tua battuta sui ristoratori che se passano dall’avere il suv da 100000 euro ad averlo da 50000 è una delle più stupide che abbia mai letto in un blog. a parte che ci sono molti modi per comprare le macchine ma il problema non è il ristoratore in se quanto tutto l’indotto che hanno i ristoranti e i bar. il settore della ristorazione muove il 15%del pil, ci sono i camerieri i cuochi i fornitori le lavanderie gli allevatori..migliaia di lavoratori. non c’è solo quello che vedi passare e che evidentemente ti sta sulle palle. comunque visto che i ristoratori li inquadri cosi, potresti licenziarti e comprare un bel ristorantino, perchè non lo fai? guarda che lo trovi di sicuro se lo vuoi comprare.
Alessandro B. ha scritto cose sante purtroppo la gente non ragiona. quando dice che la ricchezza la creano i soldi che girano è una verità inconfutabile. se girano i soldi stiamo tutti bene, se lo stato ne prende per se il 60% e tutti siamo poveri si rimane poveri tutti. non è un elogio all’evasione, non stiamo parlando certo degli evasori totali ma se lo stato è arrogante e rapace preferisco pagare qualcosa senza fattura e pagarlo meno e alzi la mano chi non lo fa.
voglio precisare che per fortuna non sono un ristoratore, ma da ragazzo ci ho lavorato e ho visto che vita di merda fanno:_ lavoro tutti i giorni soprattutto i festivi, poche ferie non possibilità di ammalarsi e stress a palla dalla mattina alla sera. se qualcuno guadagna tanto sono soldi più che meritati, il problema è che molti vanno male anche in tempi normali, figuriamoci adesso. se non finisce l’epidemia mi sa che va a finire male.
Novembre 17th, 2020 alle 15:56
Concordo con Alessandro B.
Rifacendomi al titolo del post, per molti qui è una questione di culo…degli altri.
Vorrei vedere quanti dei benpensanti del blog accetterebbe di buon grado di rimanere a casa per non si sa quanto senza lavorare con un sussidio di 600€ al mese.
Filippo da Prao
Novembre 17th, 2020 alle 16:00
E se invece di questione di culo fosse qualcos’altro che appartenga al mondo oscuro di questo virus ancora sconosciuto ? 2 settimane fa è scoppiato un focolaio in un reparto della ditta in cui lavoro. Ufficio open space, distanziamento delle scrivanie 5 metri una dall’altra, protocollo aziendale che prevede sempre l’utilizzo della mascherina anche alla propria postazione e ricambio di aria ogni ora. Una collega ha la pessima idea di venire al lavoro nonostante sia in attesa del risultato del tampone fatto dal marito (che poi è risultato positivo).Risultato: di dieci impiegati uno è finito in terapia intensiva, un altro ha avuto la febbre a 40 per 3 giorni, 5 positivi asintomatici e 3 negativi. Mi domando, ma questi 3 come mai non hanno preso il virus, pur essendo nello stesso ambiente e per lo stesso tempo degli altri colleghi ? Ho cercato di informarmi sui dati dei contagi nelle RSA della mia zona e ho notato che fortunatamente (se così si può dire…) mai si raggiunge il 100% dei contagi degli assistiti, in alcuni casi neanche il 50%, pur trattandosi di persone anziane e malate. Che la risposta sia in qualche fattore genetico ?
Novembre 17th, 2020 alle 16:16
@alessandro b.
…mah…mi sembrava di aver letto che la maggior parte la casa ce l’aveva grazie ai nonni…
Novembre 17th, 2020 alle 16:18
…e mi pareva anche di aver capito che per te l’emergenza era una sola…
…boh…evidentemente in vecchiaia comincio a confondere le frasi!
Novembre 17th, 2020 alle 16:26
Quello che,semplificando, voglio dire è che se non hai lavoro è brutto(ne so qualcosa),ma magari prima o poi lo ritrovi.oppure puoi avere un qualche aiuto per superare un periodo di difficoltà,e poi alla fine magari il momentaccio passa.
Ma se non hai la salute ti attacchi al tranvai.
Quindi le due cose non si possono scindere
Novembre 17th, 2020 alle 16:41
Due situazioni di cui ho conoscenza diretta:
2 soci in negozio/magazzino, lavoravano a stretto conatto, uno deceduto l’altro neanche ammalato
Marito e moglie ovviamente conviventi, marito deceduto la moglie neanche ammalata…
Novembre 17th, 2020 alle 16:48
Fortuna a parte quale è il problema di questa pandemia?
La mortalità?
No la percentuale dei decessi è bassa anche rispetto a malattie simili
La giovane età dei morti?
No la media è oltre gli ottanta anni
La percentuale di invalidità che lascia?
Nemmeno pur con alcuni strascichi è risibile.
Allora dove sta il problema?
Semplicemente nei numeri e nel tempo di guarigione ,lungo,dei casi problematici.
Un governo serio oltre a,giustamente, definire alcune misure precauzionali avrebbe dovuto saper gestire queste criticità,ma forse è stato più figo regalare monopattini e banchi a rotelle.
Forse sarò cinico anche io ma non sono moto distante dal pensiero di Alessandro B.
Se poi qualcuno ieri sera ha guardato Report si sarà fatto un’idea di come vanno le cose, senza bisogno di scomodare Satana.
Novembre 17th, 2020 alle 17:36
In questo giorno di ennesima tristezza, anche oggi ecco dove ho trovato tre minuti di conforto.
————————————–
Benvenuto raggio di sole
A questa terra di terra e sassi
A questi laghi bianchi come la neve
Sotto i tuoi passi
A questo amore, a questa distrazione
A questo carnevale
Dove nessuno ti vuole bene
Dove nessuno ti vuole male
A questa musica che non ha orecchi
A questi libri senza parole
Benvenuto raggio di sole
Avrai matite per giocare
E un bicchiere per bere forte
E un bicchiere per bere piano
Un sorriso per difenderti
E un passaporto per andare via lontano
Benvenuto a questa finestra
A questo cielo sereno
A tutti i clacson della mattina
A questo mondo già troppo pieno
A questa strana ferrovia
Unica al mondo per dove può andare
Ti porta dove tira il vento
Ti porta dove scegli di ritornare
A questa luna tranquilla
Che si siede dolcemente
In mezzo al mare c’è qualche nuvola
Ma non fa niente
Perché lontano passa una nave
Tutte le luci accese
Benvenuto figlio di nessuno
In questo paese
(Francesco de Gregori)
https://www.youtube.com/watch?v=hzjMfawx2KQ&ab_channel=AnnaLumino
Novembre 17th, 2020 alle 18:53
Beh, sulla mancanza di senso civico degli Italiani, Omino di Ferro con me sfonda una porta aperta, ma visto che oltre all’importanza della vita umana c’è una vita economica da salvare, appurato ormai da mesi che l’età media dei morti e quindi immagino di coloro che “occupano” le terapie intensive, è di 80 anni, mi chiedo perchè non si pensa a un lockdown totale per quella fascia di età che già vive di pensione.
Salviamoli impedendogli di girare, almeno fino al vaccino e facciamo lavorare chi deve lavorare, ovviamente con obbligo di mascherina sempre.
D’accordo con le misure del Governo per la prima ondata, quando non si conosceva niente di questo virus e le fasce di popolazione che poteva colpire, adesso che abbiamo più chiare queste cose, mi sembra che con queste regole si scenda un pò sul ridicolo, ma forse mi sbaglio.
Novembre 17th, 2020 alle 20:00
Conosco poche persone che hanno/hanno avuto il covid, una decina direi e fin da subito sono stato e sto tutt’ora molto attento a seguire regole e buon senso. Fortunatamente lavoro ed ho lavorato anche durante il lockdown totale, quello di marzo-aprile, prendendo regolarmente lo stipendio, che di questi tempi e visto come vanno le cose è davvero cosa da non sottovalutare. Attualmente ho la socialità di un coleottero, ma non mi interessa, non ho malattie pregresse, ma non sono più un giovincello (56 anni, che non sono 80, ma neanche 20 o 30) e fumo (lo so, sono un idiota)e se non lo prendo sono più contento, diciamo.
Una cosa voglio dire, da quando questo virus è esploso in tutta la sua violenza, ho sentito dei discorsi fatti da persone che conosco e che reputavo intelligenti, che mi hanno davvero lasciato basito.
Non che questo non mi faccia dormire, sia chiaro, ma quando tutta sta storia sarà finita (chissà quando) le vedrò sicuramente con occhi diversi.
Novembre 17th, 2020 alle 22:08
@ L’OMINO:io perfetto? Detto da uno come te che imperversa sul blog suona davvero comico.
Bastian contrario? No, cerco di analizzare le situazioni senza farsi prendere dal panico. Ma per te significa non essere mai contenti.
Il fatto poi che tu pensi che voti Lega la dice lunga sulla tua lucidità mentale in questo periodo.
Io leghista…..vabbè….il cobtooooo!!!!
Novembre 17th, 2020 alle 22:18
Razdeganne, io con il culino al caldo non ci sono, perché ho partita iva, ho un fatturato dimezzato e nessun ristoro.
Sono un libero professionista, ho avuto due volte i 600 euro e non ho avuto i 1000 euro perché hanno fatto una legge assurda che invece di conteggiare la competenza dei guadagni, ha conteggiato gli incassi per cassa (se ho riscosso ad aprile un lavoro di gennaio l’ho preso in tasca).
Mia moglie, partita iva, zero di zero. Affitto Airbnb chiuso. Quindi stai calmino con le accuse.
E i lavoratori autonomi come me e mia moglie lasciali stare perché denunciano in media 46.000 euro e pagano più tasse di tutti, mentre gli imprenditori che ti piacciono così tanto 20.940 euro, 100 euro in più dei loro dipendenti (20.820).
Novembre 17th, 2020 alle 22:22
Capitolo ristoratori. I ristoratori, a seconda del fatturato, la scorsa settimana hanno avuto dai 5.000 ai 15.000 euro a seconda del fatturato. Capito ? 5.000-15.000 euro di ristoro. Hai visto come sono zitti da qualche giorno ? I dipendenti hanno la cassa integrazione, sono garantiti.
Si lamentano solo quelli che evadevano e ovviamente non possono dimostrare di avere certi fatturati.
Novembre 17th, 2020 alle 22:26
Parlavo giusto oggi con il commerci@lista.
Mi diceva che qui da noi al mare, ci sono ristoranti che hanno fatturato d’estate anche il 50% in più degli anni scorsi vista l’affluenza che c’è stata. E prendono ugualmente i ristori, perché i ristori si basano sul fatturato di Aprile quando tutti erano chiusi.
Forse era più giusto dare i ristori sul fatturato marzo – ottobre. Ma te le cose non le sai e non fai che ripetere quello che dice il tuo amico Salvini che difende una e una sola categoria.
Novembre 17th, 2020 alle 22:27
Omino, non ho tempo per scrivere troppo, scusami se sono sbrigativo e argomento poco, ma la situazione in molti casi non è affatto così semplice. A leggerti sembra che schiocchi le dita, ti sospendono il mutuo e ti danno mille euro al mese. Manca solo la leggendaria fettina di culo. Francamente non mi risulta.
Novembre 17th, 2020 alle 22:32
David, questo blog fa impazzire … devo spezzettare i commenti per capire quali sono le parole che non passano, tipo commerci@lista … perché all’interno ha la parola ci@lis, un famoso indurente per pelli mosce.
Poerannoi che banda …
Risposta
Mi spiace, ma succede solo a te e non so perché
Novembre 17th, 2020 alle 23:11
Massimo G 74
Il governo ha sbagliato di nuovo come fece a Febbraio. Misure troppo tardive. Dovevano farle 15 giorni prima ed avremmo salvato centinaia di vite e pure un po’ di economia, perché magari tra una settimana si ripartiva.
E stavolta non c’è neanche la scusa dell’effeto sorpresa perché Francia, Spagna e Belgio stavano anticipando di circa 10/15 giorni quello che sarebbe successo qui.
La Germania le ha varate per tempo e viaggiano a poco più di 10.000 contagi. Spagna e Francia sono già sotto i 20.000 e noi siamo di nuovo secondi al mondo per morti dopo gli Stati Uniti …
Purtroppo però certe misure qui in Italia tanta gente fatica ancora a digerirle ora che ci sono 700 morti in un giorno, figuriamoci se le avessero fatte il 15 di ottobre.
In Italia non si vede mai più in là del proprio naso. C’e zero programmazione in tutto. Te lo dice uno che per 25 anni ha lavorato in una delle 5 maggiori aziende toscane e che le cose le decidevano oggi per domani.
Italiani, popolo di santi, poeti e navigatori … a vista.
Novembre 18th, 2020 alle 00:36
Il vero culo non è beccare o non beccare il covid. Quello se stai chiuso in casa e non hai contatti con il mondo sei sicuro al 100% che non lo becchi. Se vai fuori ogni contatto è un’ occasione potenziale di contagio : semmai il culo sta in chi sono i tuoi contatti. Se un asintomatico ti si avvicina e ti parla ( sputacchia ) da 1 metro senza mascherina hai avuto sculo? No, hai forse incontrato uno str*** che, anche se ti vede diligente con la tua mascherina correttamente indossata, ti ha fregato. Questo è solo un esempio, chiaramente. Ma il vero culo sta nel beccarlo e non finire in terapia intensiva, da dove , per quanto leggiamo, riporterai danni cronici anche se sopravvivi. Da una certa età in poi ci dicono anche, che non si muore se non si hanno patologie croniche. Poi ti informi e scopri che una di queste patologie croniche è l’ipertensione. Cioè se becchi il covid, hai più di 50 anni sei iperteso e finisci in terapia intensiva non si meraviglia nessuno. Poi leggi che L’ipertensione arteriosa è un problema che colpisce in Italia in media il 33% degli uomini e il 31% delle donne, dai 50 in poi. per non parlare poi del fumatore che pensa di averla passata liscia e di essere sano come un pesce. Insomma nella nostra Italia, con un forte sistema sanitario, fatta da popolazione anziana e ben curata, un ultra cinquantenne affetto da patologia cronica rappresenta la maggior parte degli individui ultracinquantenni. Quindi il vero culo è beccare il covid ma non finire in terapia intensiva. Quello è il vero culo, perchè da quello che si diceva in estate sembrava che, una volta studiata la sorpresa covid si fossero messe a punto fantasmagoriche terapie. Invece si capisce , appunto, che tuttora bisogna avere un gran culo se si becca il covid a non finire in terapia intensiva. Il vero culo è questo.
Novembre 18th, 2020 alle 08:37
Ammappatelo Omino de fero
Sai tutto, conosci tutto, non c’è nessuno all’infuori di te. Peccato tu non sia nato negli USA, altrimenti la Casa Bianca non l’avrebbe tolta nessuno. Altro che Baidenne, Iron Man!!!
Lapi Dario
Novembre 18th, 2020 alle 09:10
Omino, questa cosa che il sistema ti blocca i messaggi mi fa schiantare dal ridere. Ma poi solo a te…
Forse è un sistema di autodifesa del blog che scatta dopo 32.876 post…
Scherzo, eh! Saluti.
Novembre 18th, 2020 alle 09:30
Dario Lapi, sarò Lapidario.
Lo sai che esiste internet ?
Basta fare qualche copia incolla di idee simili alle tue e in 10 minuti scrivi 500 righe …
Novembre 18th, 2020 alle 10:18
omino di ferro ha ragione, scrivere qui è impossibile quattro volte che provo a rispondergli ma il post sparisce
Novembre 18th, 2020 alle 10:25
volevo dirgli che se il suo comm. gli ha detto che i ristoranti e i bar quest’anno hanno guadagnato di più, di prendere in considerazione l’idea di cambiare consulente perchè evidentemente il suo vive sulla via lattea..
Novembre 18th, 2020 alle 10:27
le perdite stimate per il settore del turismo sono stimate al 70% e non abbiamo ancora passato natale e ultimo dell’anno dove prenderanno un’altra mazzata c’è stato un boom ad agosto, è vero ma i mesi purtroppo sono sempre 12 anche col covid
Novembre 18th, 2020 alle 10:31
@ Dario Lapi
Aggiungo che, se ti interessa, il 90% di quello che ho scritto è preso dagli editoriali di Aldo Cazzullo del Corriere e da Cartabellotta della Fondazione Gimbe. Due di cui condivido le idee al 100%.
Novembre 18th, 2020 alle 10:33
se sei una partita iva come me non capisco davvero il tuo modo di ragionare. forse le tue convinzioni politiche ti fanno vedere la realtà in un modo diverso. mia moglie ha preso la cig fino a maggio poi più niente. 1800 euro in nove mesi. questi promettono tanto ma prendono per il c…
Novembre 18th, 2020 alle 12:44
Diciamo che il culo è una componente importante della vita. Il culo più grande lo devi avere alla nascita, a seconda di dove nasci e di chi sei figlio, poi devi avere culo nelle scelte della vita. In questo caso, per me, il culo c’entra in minima parte, spesso chi ha preso il covid ti dice di essere stato attento al 100%,ma chissà se lo è stato davvero, o magari ha abbassato la mascherina per fumare a 50cm da un positivo e ci ha parlato fitto fitto pet mezz’ora e nemmeno se lo ricorda. Quest’estate mi hanno raccontato di scene da incubo nei luoghi di vacanza. Però forae sbaglio io che in vacanza un ci sono andato. Boh
Novembre 18th, 2020 alle 13:05
Da oltre un mese mi sono trasferito in Svezia e dubito fortemente di rientrare in Italia fino a quando la Toscana non tornerà alla normalità. Qui nessuna mascherina, neppure negli ospedali, poche restrzioni come, ad esempio, discoteche chiuse, un massimo di 8 persone al ristorante e stop alla somministrazione degli alcolici dalle 22. Per il resto, vita normale e tutto aperto. Ora… a prescindere dal fatto che qui una raccomandazione del governo viene recepita come legge mentre da noi spesso una legge è poco più di una raccomandazione, c’è una cosa che salta agli occhi immediatamente: i trasporti pubblici. Una delle prime raccomandazioni fatte dal governo è stata quella di evitare i mezzi pubblici se non strettamente necessario ed effettivamente, qui a Malmö, città di circa 400 mila abitanti, non ho mai visto un autobus che trasportasse più di 10 persone. Sicuramente qui la gente è abituata a recarsi al lavoro o a scuola in bicicletta, visto che le piste ciclabili sono ovunque. Possiamo discutere su un popolo diverso dal nostro molto più unito familiarmente. Qui a 18 anni un ragazzo non chiede l’auto ma l’indipendenza e difficilmente, molto difficilmente, trovi un 20enne che vive ancora con i propri genitori. Quindi, anche prendesse il covid non lo porta in famiglia. Idem per gli anziani che quando non hanno più una totale indipendenza, affittano appartamenti, non camere, in residences appositi dove hanno assistenza paramedica e altre facilitazioni. Quindi completamente diverso da una nostra rsa. Però… prendiamo ad esempio Milano e consideriamo gli studenti, i pendolari che arrivano in città dalle periferie o dalla provincia. Saranno sicuramente più di 1 milione che, in settembre, ottobre si sono trovati a condividere la metro con i milanesi per un totale mostruoso di assembramento nella metro alle 7, alle 13 e alle 18. Concordo sul fattore fortuna ma penso che per uno studente, un pendolare che debba utilizzare treni, tram, autobus, la possibilità di prendersi il Covid aumenti a dismisura. Alle precauzioni di David, lavarsi le mani, distanze, ecc… aggiungo: evitate i mezzi pubblici se potete.
Novembre 18th, 2020 alle 13:13
@ Omino di Ferro.
Sei uno dei miei preferiti, e adoro il posto in cui vivi.
Il pediatra delle mie due bambine… ieri sera come prima notizia a Tg38… solo due settimane fa, al telefono, rassicurava e prescriveva solo un Bentelan per la più giovane…
Ho pensieri brutti, credo di capire come siano i tuoi.
Ci stiamo indurendo, come carattere, ma soprattutto come comprensione. Comprensione del momento, intendo.
I nonni… I babbi… poi arriva il nostro turno di decidere, di scegliere.
Sarà così anche non facendo né scegliendo niente, o nessuno.
Ma è il turno.
Poi passerà e ci ricorderanno. Temo non positivamente. Ma magari….forse.
….
Un saluto a voi sul mare, anche voi malati.
Malati di Firenze, come me. O allora?
Novembre 18th, 2020 alle 13:23
Oh Franz, o che ti devo di’ … discriminazione verso i livornesi o gli spippolatori incalliti.
Però secondo me non funziona a tutti. Non solo a me. L’ha detto David ma mi sa che di tecnologia ci capisce poco o niente 😉
Prova a scrivere c@sino o commerci@lista con la a normale … vedrai che anche a te non ti fa l’anteprima e non passa. L’ha fatto anche a Razdeganne.
Comunque non sono solito scrivere così tanto, ma ieri mattina ho portato la macchina a cambiare le gomme estive con le invernali (1 ora e mezzo ad aspettare); il pomeriggio la mi’ moglie a una visita e io ad aspettare quasi due ore nel parcheggio perché non potevo entrare. Non avendo di meglio da fare nell’attesa, ho scritto due putt@nate sul blog … Poi il messaggio non passava e allora l’ho salvato su Keep e l’ho mandato dopo cena tutto spezzettato, tanto la consorte guardava un programma di m…a …
Novembre 18th, 2020 alle 14:25
Raz … oggi ho poco tempo.
Le mie convinzioni politiche oggi non hanno nessun rappresentante tra i partiti attuali. Sono comunque un moderato di sinistra. Blair, Clinton, la cosiddetta terza via che però in Italia è naufragata con D’Alema prima (il peggiore secondo me, peggio di Silvio) e Renzi dopo (meglio ma si è rovinato con le sue stesse mani).
Franz diceva della leggendaria “fettina di culo” … ecco secondo, in questo momento storico di vera e propria guerra, la fettina la stanno chiedendo i cittadini.
Sono d’accordissimo che alcune cose potevano essere fatte meglio e soprattutto più equamente, però per privilegiare la velocità hanno tirato un po’ via, ma comunque hanno messo sul piatto oltre 120 miliardi di aiuti veri. Soldi sonanti. Sono 2.000 euro a chiorba di media (in casa mia ne sono entrati 2400 e siamo in tre, qualcuno più bisognoso ne avrà presi di più).
L’equivalente del 6% del PIL e di 3 manovre finanziarie. Il calo del PIl sarà del 8/9% dicono. Quindi lo Stato ha coperto due terzi della perdita.
Ovviamente si poteva fare meglio, ma insomma, non è che prima del Covid l’Italia era il bengodi. Diversi problemi esistono da decenni …
PS: a Firenze e nelle città turistiche i ristoranti sono andati in crisi. Ma sul mare e in montagna, in tanti posti hanno avuto un boom che erano anni che non vedevano …
Ora bisogna che lavori … ciao !
Novembre 18th, 2020 alle 14:26
Padre Livio è sconvolto dal momento in cui Trump ha perso le elezioni.
Da quel giorno ha cominciato a sbarellare più del solito (spesso lo ascolto la mattina durante la sua rubrica “lettura cristiana della cronaca e della storia” )
Credo che Papa Francesco non starà molto con le mani in mano prima di prendere provvedimenti.
Ricordo che già una volta è stato sospeso per 6 mesi
Staremo a vedere
Novembre 18th, 2020 alle 14:40
Avevo scritto un commento esponendo come si vive altrove, visto che, al momento, sono all’estero (che culo!) ma, probabilmente, non interessa o è bene che non si sappia. Detto ciò, acco il mio consiglio: evitate i mezzi pubblici e la fortuna vi sorriderà.
Novembre 18th, 2020 alle 15:32
Una mia cara collega, scomparsa poco prima del Covid per un male incurabile, ha lasciato sulla lavagna nel suo ufficio una frase: la statistica è antifascista.
Sembra un’assurdità, allora in pochi capimmo.
Adesso è tutto chiaro. E non so se la statistica sia antifascista, ma sicuramente previene dall’idiozia.
Piccolo esempio.
Qualche negazionista sostiene che le ambulanze girano vuote per le nostre città. Beh, un’ambulanza quando esce per un servizio fa 3 viaggi. Dalla sede alla chiamata; dalla chiamata all’ospedale e dall’ospedale alla sede. Dei 3 viaggi, 2 sono vuoti. Quindi, si ha sempre il 66% di possibilità di vedere un’ambulanza vuota.
Oppure. Citando virologi all’amatriciana, c’è chi strilla: solo il 7% dei malati di Covid è grave! Meno di una influenza!
Ma bravi. Solo che l’influenza ha una capacità di contagiare infinitamente inferiore e, per capirsi, il 7% di 1 milione e mezzo di malati fa oltre 100.000 persone. Che non sono proprio pochine.
Viene in mente una memorabile scena di “Trinità”, in cui gli sgherri del Maggiore dicono a Terence Hill: “Noi siamo in 7, sbirro, e nella tua pistola ci sono soltanto sei colpi… non so se ti ho reso bene l’idea, sbirro!” E Trinità: “Beh, se paghi prima, scommetto che non sarai tu quello che resterà in piedi… non so se ho reso bene l’idea…”
Novembre 18th, 2020 alle 15:54
Beh, in realta` quali siano le modalita` principali di contagio e` ormai piuttosto chiaro (su questo c’e` fra l’altro uno studio pubblicato su nature giusto qualche giorno fa).
I luoghi in cui ci si contagia maggiormente sono logicamente tutti quelli in cui non si puo’ indossare la mascherina, ovvero ristoranti, bar e palestre. E chi poi se lo becca in queste occasioni lo passa facilmente ai propri familiari. Direi che un caso emblematico e` quello della germania: a inizio novembre si e` deciso di fare un cosidetto lockdown “light” in cui si sono chiusi solo ristoranti, bar, e luoghi simili e per il resto la vita va avanti normalmente come prima (senza coprifuochi o bisogno di autocertificazioni per farsi una passeggiata come in italia). E difatti, dopo una ventina di giorni, la curva dei contagi e` gia` in netto rallentamento e il famoso indice di riproduzione R se ne sta tornando sotto 1.
Novembre 18th, 2020 alle 17:47
Tanti dicono che il microfono di una radio è un’arma. Non so dire se questa definizione sia giusta o meno, ma effettivamente quando quest’arma è nelle mani di gente come tale Padre Livio, penso lo sia e penso anche dovrebbero togliergliela di mano. Parecchi anni fa, lottando in macchina per prendere una stazione, in una zona un po’ sfortunata, capitò che si prendeva solo e solamente Radio Maria (nulla di strano, secondo me si prende anche nel bel mezzo del Sahara…), e mi capitò di sentirgli tessere le lodi di George W. Bush perché “..sì, avrà anche fatto la guerra, ma almeno lui dal Papa ci è andato, Clinton no!”. Ecco, a proposito di papi, mi domando che ne possa pensare Papa Francesco di un personaggino del genere…
Padre Livio a parte, se mi è permessa una critica piccolissima ed assolutamente bonaria al Pentasport, fatta con estrema umiltà, capisco il momento, ma ultimamente si sentono un po’ troppi politici…per il resto, complimenti a te e alla redazione per l’ottimo lavoro!
Novembre 18th, 2020 alle 18:05
Ci vuole culo !!!
Cari atei, credenti e anonimi riuniti, che Vi piaccia o no !
Credo anche che non si possa vivere h24 cercando di stare attenti su tutto: è umanamente impossibile.
Esci sano di corpo ma impazzisci di testa.
Le precauzioni vanno prese, ma dobbiamo vivere !!
la primula viola
Novembre 18th, 2020 alle 18:13
sono molto preoccupato , invece per la ripresa della economia
Non riesco a capire se sono incapaci, perchè le attuali soluzioni sono imbarazzanti oppure essendo comunisti sono dei criminali economici finanziari buoni solo a distruggere la ricchezza altrui , ma non la propria
la primula viola
Novembre 18th, 2020 alle 19:36
Scenarieconomici.it/non-ce-neanche-il-rimbalzo-del-gatto-morto-crollo-consumi-e-dei-redditi-confermato-da-altri-importanti-indicatori-la-soluzione/
Questa è la situazione. E la grande mamma Europa tra un po’ arriverà a dettarci le regoline come alla Grecia.
Novembre 18th, 2020 alle 19:54
LapiDario?
😁😁😁😁
Questa è degna del buon caccia alla zebra
Novembre 18th, 2020 alle 20:06
Ma in quanti ascoltate Radio Maria?
Novembre 18th, 2020 alle 20:16
Omino di Ferro
Ho letto solo “Clinton” e mi è venuto il voltastomaco… una delle famiglie più corrotte e lobbiste in assoluto negli USA, uno schifo nello schifo, al quale aggiungiamo che lui è un vero predatore sessuale e lei una donna isterica senza il minimo scrupolo, fortuna non diventò presidente degli stati uniti.
Vdz
Novembre 18th, 2020 alle 20:23
Omino di Ferro
Alessandro B leghista??
Se analizzi lo status Covid con annessi e connessi con questa lucidità, porannoi…
Alessandro B se non sbaglio vota Rizzo o qualche cosa di simile (che per me è nettamente meglio che il PD).
Vdz
Novembre 18th, 2020 alle 20:27
PRIMULAVIOLA@
dove tu veda i comunisti, lo sai solo te!!!!
Magari ci fossero, almeno sapremmo a chi dare la colpa.
Comunque ti capisco, questo è il paese in cui i luoghi comuni votano.
Novembre 18th, 2020 alle 21:57
Zachini, mi sorprende che tu non sappia che in politica gli estremi opposti sono molto più vicini di quanto si creda.
La Lega ha un enorme serbatoio di voti dagli ex rifondazione. Ho un ex collega bertinottiano acceso sostenitore di Salvini.
La Ceccardi alle ulime regionali era sostenuta da un ex assessore di Carrara di Rifondazione.
Novembre 18th, 2020 alle 22:00
Gionny, non ho capito nulla di quello che hai scritto, però ti voglio tanto bene anch’io.
Novembre 19th, 2020 alle 01:14
Sono rimasto molto colpito dalla testimonianza di Irene, un’allieva di quinta della mia scuola, che nei giorni scorsi ha attraversato una durissima esperienza di contagio ed ha deciso di condividerla su Facebook.
Nonostante lo scritto sia pubblico e lei maggiorenne, preferisco oscurarne il cognome, per tutelare lei e la sua famiglia dai rischi del navigare in web aperto.
Non ho avuto in classe questa ragazza, ma due anni fa ha partecipato, insieme alla sua terza, ad una bella gita a Napoli con la mia quarta, durante la quale ho avuto modo di conoscerla e parlarci un po’. Non immaginavo che sapesse esprimersi per scritto così bene, e nel condividete la sua testimonianza voglio esprimere a lei la mia riconoscenza per il suo messaggio, e a tutti il mio sconcerto per la gravità di questa malattia e la sottovalutazione di cui mi sembra ancora oggetto da parte di troppi.
*************************
“Sono un volontaria della Misericordia di San Giovanni Valdarno, per questo motivo ho cercato sempre di rispettare tutte le regole per la prevenzione del virus, ma questo non è stato sufficiente: mi sono ammalata ed è iniziato un incubo. Il 27 ottobre ho iniziato l’isolamento a casa a causa della positività di una mia compagna di classe. Mi sono isolata nella mia stanza dato che con me vive mia nonna di 84 anni con una patologia polmonare importante e non avrei voluto in qualche modo metterla in pericolo. Dopo qualche giorno si sono presentati alcuni possibili sintomi, mal di testa e febbre. Ho fatto il quindi il tampone e con grande sorpresa, nonostante tutta la prevenzione, era positivo. Mi sono messa in contatto con l’Unità Speciale di Continuità assistenziale (USCA), che mi ha subito dato assistenza. Il mio stato di salute però peggiorava di giorno in giorno e mi è stata diagnosticata una polmonite bilaterale interstiziale con crisi respiratorie e tosse. A un certo punto la saturazione in movimento si era abbassata a tal punto che i medici hanno deciso di ricoverarmi”.
“In un primo momento non si sapeva dove mi avrebbero ricoverato in quanto il San Donato di Arezzo era al completo e non c’era nessun letto disponibile. Ci hanno comunicato che gli ospedali con qualche posto libero potevano essere quello Grosseto o quello di Città di Castello. Fortunatamente però alla fine mi hanno trovato un letto in pneumologia ad Arezzo. Il colpo psicologico del ricovero è stato fortissimo: il terrore di andare da sola verso un percorso dal quale non sapevo cosa aspettarmi e la paura della solitudine mi facevano stare in uno stato d’ansia continuo, che si aggiungeva alla sofferenza fisica. Appena arrivata in ospedale, appurata la gravità del mia insufficienza respiratoria, mi hanno messo subito il casco, imbracandomelo sotto alle braccia e facendomi stare in posizione supina per far meno pressione sui polmoni, posizione non comoda visto l’ingombro di quel casco, che però mi stava aiutando a respirare. Indossare il casco non è stata una passeggiata. Sento ancora il rumore costante del fischio continuo nelle mie orecchie, nella mia mente è stato un suono ipnotico che mi isolava dal resto del mondo”.
Il drammatico racconto di Irene continua: “Le ore non passavano mai, sono stati giorni lunghissimi, i più difficili di tutta la mia vita. Quando poi ho cominciato a reagire il casco mi è stato sostituito con una noiosissima strumentazione nasale che dominava il mio respira naturale assumendone il controllo. Mi sembrava di non saper più respirare, una cosa che mi era sembrata scontata per tutta la vita era diventata difficilissima. Il mio respiro tornava indietro, ero molto affannata, non avevo alcun potere su quella macchina. Non nascondo di essermi disperata parecchio. Ho pianto, ho pianto molto e avevo tanta paura, nonostante cercassi di farmi forza. Fortunatamente mi hanno permesso di tenere il telefono che è stato il mio unico mezzo di contatto con la mia famiglia, che mi ha tenuto compagnia facendomi distrarre quando possibile, con semplici gesti e importanti parole di conforto”.
“Durante le interminabili giornate pensavo solo al presente perché non vedevo futuro. L’unica preoccupazione era quella di respirare in autonomia, dovevo reimparare a farlo, mi dicevo ‘dai, è semplice lo hai sempre fatto, forza’. Ho pensato spesso alla morte, anche se non sembrerebbe esserci niente di più lontano della morte quando si ha 18 anni. Vicino a me c’erano persone che purtroppo non ce l’hanno fatta, e nonostante i sanitari mi abbiano tutelato, mettendomi in una camera in disparte per non vivere lo strazio di chi non ce la fa, lo sapevo benissimo. Non pensavo di uscirne indenne. Pensavo solo alla mia famiglia, a casa, che non poteva vedermi, che si aggrappava alle parole dei medici e a qualche messaggio. Pensavo a loro e pensavo alla morte. A come avrebbero potuto continuare la loro vita senza una figlia, perché credo che non ci sia niente al mondo di più straziante del dolore di un genitore che sopravvive a un figlio. Pensavo a quanto voglio loro bene e quanto sono importanti per me. Ho sofferto molto la solitudine”.
“Poi di giorno in giorno qualche piccolo miglioramento, la situazione si stava mettendo per il meglio. finalmente stavo vincendo, ero stata più forte del virus e mi sono sentita come un super eroe che ha sconfitto il male. Il covid lo possiamo prendere davvero tutti, non conta l’età, e il rischio di stare davvero davvero male c’è, non conta l’età, e io ne so qualcosa. Dobbiamo continuare a rispettare le regole, seriamente, per noi e per le persone a cui vogliamo bene. Da stare bene a stare male è un attimo. Voglio ringraziare le tante persone che mi sono state accanto in questo periodo molto difficile, voglio ringraziare il dottor Scala e la suo equipe infermieristica, il dott Bocci dell’USCA. Grazie di avermi salvato la vita. Grazie alla dottoressa del mio cuore, Tamara Taddei, che non ha lasciato mai da soli, né me e né i miei. Grazie, davvero, a tutti Irene”.
Novembre 19th, 2020 alle 08:28
Grazie Picchio di averci fatto leggere questa testimonianza. Speriamo che in tanti capiscano.
Novembre 19th, 2020 alle 09:42
lo struggente post di Picchio non fa che confermare il titolo del post:
ci vuole culo a non prendere il virus
e ci vuole culo che il tuo fisico non reagisca come quello della ragazza di cui narrava Picchio
che poverina a dispetto della giovane età si è trovata a soffrire non poco.
la saluto indirettamente da qui.
il fatto è che per esperienza personale,
ho visto gente prendere il covid ed avere solo un po di febbre,
anche ultra sessantenni.
ho visto giovani essere positivi e non accorgersene neanche se non per tamponi fatti per tracciamento,
i calciatori nella stragrande maggioranza, per esempio
ma anche la maggior parte degli under 35.
ma ho visto gente sana di mezza età rasentare il decesso,
ho visto giovani soffrire non come la ragazza di cui si è parlato
ma comunque ricoverati,
e ho visto gente che si, aveva già altre patologie,
ma che comunque ci ha lasciato le penne.
sono cose che non si possono dominare,
come disse una volta shimon e mi è rimasto molto impresso,
ogni giorno c’è qualcuno che da le carte,
se peschi il gobbo nero, buonanotte.
possiamo solo cercare di essere prudenti.
in sostanza però solo in pochi negano l’evidenza dell’esistenza di questo virus
la discussione verte su come viene affrontata l’emergenza,
su come qualcuno si approfitta,
e sulle immani minchiate che vengono fatte spesso.
ci si avvicina al vaccino,
c’è chi non ne vuol sentir parlare di vaccinarsi ma a quel punto sarà una scelta personale.
personalmente non vedo l’ora di prenderlo
anche se fosse somministrato tipo clistere.
si vede una lucina in fondo al tunnel.
p.s. Omino di ferro:
non lo so al mare,
ma nel resto del mondo per i ristoranti è stata ed è una tragedia.
nelle cosiddette città d’arte hanno lavorato bene solo in agosto e parte di settembre.
molti non si sa se ce la faranno a riaprire
e si parla di un settore che da lavoro a milioni di persone.
mi pare comunque strano che qualcuno di loro sia riuscito a guadagnare più nel 2020
che nel 2019.
anzi, mi pare proprio impossibile.
in ogni caso anche qui ci sarebbe voluto tanto culo
perchè sarebbero pochi, ma pochi pochi.
Novembre 19th, 2020 alle 10:03
Picchio, scusami la familiarità che quanto da te riportato mi impone. Questa ragazza con grandissima capacità di scrivere, mi ha fatto partecipare al suo calvario. Veramente notevole. Qualche volta ho scritto che un funerale è un momento di tristezza e dolore e cento funerali, invece sono una statistica. Questo scritto ci fa uscire dalla statistica e ci fa provare quanto dolore, fisico e mentale, questo male provoca.
Ci dice anche come facilmente si trasmette anche a chi si protegge.
Immagino che qualcuno che ha perso il reddito, con altrettanto patos, ci possa raccontare la sua vita difficile e disperata.
Non è facile gestire i due problemi, essendo in antitesi tra di loro.
‘Speriamo che me la cavo’ in senso collettivo.
Un abbraccio.
Novembre 19th, 2020 alle 10:30
Grazie a voi, Rosetta, Linus, Viola 1946 e a tutti quelli che, magari senza scriverlo qui, hanno letto le parole di Irene e le hanno apprezzato.
Le riferisco la vostra vicinanza e le farà molto piacere.
Novembre 19th, 2020 alle 10:32
@ Zachini (108): esatto, in tutte le ultime elezioni ho votato Rizzo.
Ma il nostro genio sa che gli estremi si toccano e quindi io la penserei come Salvini. Un fine politologo che prende ispirazione da Cazzullo arriva sempre a queste conclusioni, non ne eri consapevole?
Al massimo, e mi duole infinitamente dirlo, le mie posizioni politiche potrebbero in qualche modo essere assimilate a una certa destra radicale contraddistintasi per una serie di rivendicazioni sociali e sovraniste. Ma accostarmi alla Lega la dice lunga sul soggetto in questione.
Novembre 19th, 2020 alle 11:29
@ Picchio: fai gli auguri alla ragazza dell’articolo. Di tutto cuore.
Novembre 19th, 2020 alle 11:36
Che bello !
Il Covid ha fatto fare la pace a Zachini e Alessandro B … dove non arriva il calcio arriva il Covid.
Comunque non ci sono andato tanto lontano … ooops
https://www.ilrinascimentonews.it/il-comunista-rizzo-sara-in-piazza-con-meloni-e-salvini/
https://www.oltre.tv/rizzo-imprevedibile-strana-frase-salvini-potere/
https://www.tpi.it/politica/marco-rizzo-comunista-salvini-20190925456867/
Novembre 19th, 2020 alle 11:54
Grazie Marco per l’articolo, una bellissima lettera !!
la primula viola
Novembre 19th, 2020 alle 12:35
Grazie Picchio, bella testimonianza …
Purtroppo il tuo lavoro è tra quelli ad alto rischio e nel tuo caso il culo è davvero necessario. Come per un infermiere, un autista di autobus, una cassiera …
Novembre 19th, 2020 alle 12:41
@Omino:
La questione degli opposti estremismi che si toccano viene da lontano. Zac ti potrà confermare che diverso tempo fa a una cena gliene avevo parlato. Addirittura se ascolti o leggi interviste a dei protagonisti del terrorismo è un tema che ricorre spesso, a dire la verità più da destra che da sinistra, ma comunque non solo, diciamo che a destra avevano meno difficoltà ad ammetterlo.
Novembre 19th, 2020 alle 12:59
Oltra alla splendida testimonianza di Picchio, vorrei far presente questa sui problemi di chi comunque non entra nelle statistiche:
“Sono risultato positivo al virus –racconta Poggio in un lunghissimo post sulla sua pagina Facebook– quando ancora si sapeva poco o nulla a riguardo. Leggera febbriciattola e senso di spossatezza mi hanno portato a effettuare una prima visita di controllo all’ospedale di Novi Ligure. Qualche giorno dopo, a casa, utilizzando un saturimetro, strumento che misura la quantità di ossigeno nel sangue, mi sono accorto che la situazione stava peggiorando e nel giro di pochissimo tempo mi sono ritrovato in coma nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Alessandria”.
“I successivi 15 giorni li ho passati nel reparto di pneumologia, continuando le terapie e assumendo l’eparina contro i coaguli che non permettevano il passaggio dell’ossigeno dai polmoni al sangue. Una volta migliorata la mia capacità di respirare – prosegue il consigliere della Lega -, sono stato dimesso e ho iniziato pian piano a tornare alla normalità. Di certo, è stato un percorso lungo, difficile e doloroso, non solo per me, ma anche per la mia famiglia. Questa malattia, oltre ai danni fisici, causa depressione e stati d’ansia, dai quali sono lentamente uscito anche e soprattutto grazie alla forza che sono riuscite a trasmettermi le persone a me vicine, che non finirò mai di ringraziare”.
“Io ho perso in tutto 25 chili e l’ultima Tac, 10 giorni fa, ha evidenziato cicatrici sui polmoni, ma posso dire di esserne uscito. Quello che mi sento in dovere di suggerire a tutti – sottolinea Poggio – è di non sottovalutare questa malattia. Purtroppo, c’è ancora tanta, troppa gente che agisce con leggerezza, senza pensare alle conseguenze a cui potrebbe andare incontro. Il mio appello è di osservare tutte le disposizioni, stare molto attenti in qualunque situazione, indossare sempre la mascherina e rispettare le distanze di sicurezza”.
Danniele Poggio, 65 anni leghista ed ex minimalista.
—-qualche tempo fà si parlava di terrorismo sanitario……
Novembre 19th, 2020 alle 13:22
Linus, 114
Ti giro un articolo di Agosto:
——————————
TOSCANA 16 agosto 2020 — La carenza spaventosa di turisti stranieri ha portato il 70% delle attività economiche situate nelle città d’arte italiane a restare chiuse durante il weekend di Ferragosto.
Ad affermarlo è la Fipe Confcomercio che parla di un’Italia che viaggia a due velocità nel tentativo di risollevarsi dalla crisi provocata dalla pandemia di Covid.
In compenso le località di mare hanno registrato pienoni mai visti: “Sul litorale, in Toscana, non si trova un posto al ristorante fino al 24 Agosto – spiega l’associazione di categoria – e le prenotazioni sono in aumento con punte del 50% rispetto al 2019”.
————————
Per quello che dico io è che dare un ristoro uguale a tutti sulla base del mese di Aprile è profondamente sbagliato.
Andava fatto con i fatturati da marzo a settembre casomai.
Qui al mare c’è stata letteralmente un’invasione. Per andare a cena in qualche ristorante rinomato ho dovuto prenotare anche 10 giorni prima … Considera che tanti sono fortemente stagionali come incassi e in marzo-aprile-novembre (mesi di lockdown) il fatturato è molto basso. Aggiungi poi che tanti hanno preso spazi pubblici per allargarsi e qualcuno da fare 40 coperti ne ha fatti 60 o anche di più …
Quindi per qualcuno davvero è stato un boom inaspettato. Credo forse che quei 5.000/10.000 euro di ristoro sarebbe stato più giusto darli ad un ristoratore di Firenze o Roma se avessero seguito criteri più equi … ciao !
Novembre 19th, 2020 alle 13:53
Un augurio di cuore alla Ilaria…Forza!!
Umberto Alessandria
Novembre 19th, 2020 alle 14:39
@ Franz
Gaber e Bobbio forse non sarebbero stati d’accordo, ma destra e sinistra (specie se estreme) hanno diversi punti in comune, soprattutto sul ruolo del sociale parlano proprio la stessa lingua.
E non dimentichiamoci che anche quello che finì a testa in giù qualche annetto fa, era stato un importante dirigente del Partito Soci@lista
– senza @ anche la parola soci.lista non passava perché contiene la pillolina indurente 🙂 …
Novembre 19th, 2020 alle 16:53
@ L’OMINO: ovviamente hai letto i titoli e ti sei ben guardato dal leggere gli articoli.
Avresti evitato una triplice figura di m….
Ma tant’è, sei sempre quello che sa tutto. Anche senza leggere quello che posti.
Novembre 19th, 2020 alle 17:25
Irene Sorry..
Umberto Alessandria
Novembre 19th, 2020 alle 17:52
Omino di Ferro
che gli estremi si tocchino come avviene in un cerchio e non in una retta, lo sostengo dai tempi dell’università, era un mio cavallo di battaglia…
Siccome tra i lettori e scrittori del blog, c’è qualcuno che ha fatto l’università con me, ve lo potrà tranquillamente confermare
Detto questo come già esposto da Franz Paperott è un argomento su cui siamo stati sempre concordi, stranamente…
Vdz
Novembre 19th, 2020 alle 20:28
@ Alessandro B
Li ho letti, li ho letti …
È un sentimento inconfessabile, ma c’è del tenero …
Novembre 19th, 2020 alle 21:28
Zachini
“I valori di una certa sinistra, quella di Berlinguer, degli operai e degli insegnanti ora sono stati raccolti dalla Lega. Se il Pd chiude Botteghe Oscure e la Lega riapre sono contento, è un bel segnale”
Alessandro B. arrossirà un po’ ma lo sai chi l’ha detta questa frase ? Lui, il capitano.
E il bello è che un po’ di ragione ce l’ha pure … gli operai che votavano PCI lo votano ed in tantissimi. Quota 100 è indubbiamente politica redistributiva di sinistra. Il lavoro al centro di tutto è un cavallo di battaglia del leader leghista.
Vedi, oggi i social e la stampa tendono a condensare tutto in dicotomie. Una polarizzazione di tutte le idee dove si chiede solo di schierarsi in uno dei due poli. O bianco o nero, o destra o sinistra e con il recente duello politico Trump Biden abbiamo assistito all’esasperazione di tutto questo.
Io invece sono sempre stato attratto dalle sfumature di grigio. In medio stat virtus dicevano i latini. E forse, invece di arroccarsi su dogmi, per governare ci sarebbe solo bisogno di idee buone per ogni tempo.
Da persona di sinistra ad esempio ho sempre invidiato alla destra un valore come la meritocrazia. Renzi è stato criticato a sinistra per averne “profanato” alcuni valori storici. Il problema è che i tempi cambiano, siamo in una società “liquida”, come diceva Bauman e ad esempio parlare oggi di classe operaia in occidente ha poco senso quando la quasi totalità della produzione è delegata all’oriente.
Tutto questo per dire che oggi parlare di destra o sinistra dopo i cambiamenti degli ultimi 20 anni ha poco senso. Ha senso invece parlare di “interpretazione del presente” come valore aggiunto di un partito politico.
Novembre 19th, 2020 alle 21:44
@112 Picchio
Caro Picchio a volte quando intravedo da lontano qualche tuo post troppo lungo, penso che non ce la farò a leggerlo, e sono tentato di saltarlo.
Stavolta ho fatto bene a leggerlo tutto e sono rimasto rapito dalla drammatica testimonianza di Irene.
Grande coraggio nella paura. Non so se potrai farlo ma le mando un saluto e un grande abbraccio.
Un saluto anche a te
Lucky
Novembre 19th, 2020 alle 22:20
Allora il problema è più grave.
Non è leggerli, è capirli.
Novembre 19th, 2020 alle 23:42
Omino di Ferro al 131. Condivido in pieno lo spirito del tuo intervento. Modificandosi la società, si dovrebbero aggiornare le filisofie pratiche e i progetti e gli obiettivi dei vari partiti. Parlare di fascisti e comunisti, intesi come lo erano negli anni ’50 Il MSI ed Il PCI dell’ epoca, non porta ad alcun risultato politico utile. La vera discriminante di fondo tra destra e sinistra è quella della prevalenza della socialità sull’individualismo, che nel tempo tende a sposarsi in combinazioni grigie e non bianco o nero.
Un saluto.
Novembre 20th, 2020 alle 08:17
Alessandro, ognuno li interpreta a modo suo. Magari io ho provato anche ad argomentare un po’ (vedi 131), giuste o sbagliate che siano le mie idee. Te ti limiti all’attacco alla persona (la mia) senza entrare nel merito. Ma non ti preoccupare, ma dici tu manco di luicidità ma fortunatamente non sono permaloso, puoi quindi perseverare.
Viola1946
Sì, ma anche quando si parla di socialità, certa destra di oggi come gli stessi Salvini e Meloni pescano a piene mani dalla “destra sociale” … o anche sinistra sociale nel caso di Salvini, visto che nel 1997 era a capo dei “Comunisti Padani”.
Mentre il PD di oggi si fatica a capire cosa sia, se non un’accozzaglia di personaggi più o meno capaci, che vorrebbero campare di politica ma senza una strategia di fondo.
Personalmente l’unico baluardo che mi rimane come persona di sinistra credo sia l’antifascismo, nelle sue sfaccettature storiche, ma soprattutto ideologiche che questa parola può avere. Come significato di tutela di libertà fondamentali come lotta alle oppressioni, alle violenze di ogni genere e ai razzismi.
Novembre 20th, 2020 alle 10:35
Cito Omino di ferro…
“Personalmente l’unico baluardo che mi rimane come persona di sinistra credo sia l’antifascismo, nelle sue sfaccettature storiche, ma soprattutto ideologiche che questa parola può avere. Come significato di tutela di libertà fondamentali come lotta alle oppressioni, alle violenze di ogni genere e ai razzismi.”
… e mi alzo in piedi ad applaudire!
Novembre 20th, 2020 alle 10:38
Mi permetto di aggiungere la laicità tra i valori della sinistra che non c’è più (e che forse non c’è mai stata, considerando la firma sottoscritta da Togliatti al Concordato).
Novembre 20th, 2020 alle 11:08
Omino di Ferro. Io cercavo di volare alto, nel senso di trovarla regola generale. Ora la società dell’ottocento su cui Marx poggio’ la sua teoria del capitale, non c’è più. Le classi oggi sono molto più articolate e le dinamiche legate alle singole classi in rapida evoluzione (o involuzione). Quindi, è difficile ed anacronistico oggi distinguere ciò che è di destra da ciò che è di sinistra.
Il PD è un tentativo di creare in Italia un partito simile al partito democratico americano, ovvero un partito di centro economico che guarda alla socialità, senza rinunciare a parte dell’individualismo.
Nasce quindi come fusione di tutti i partiti che guardano a sinistra. Ma non riesce ad aggregare tutte le anime di questo insieme.
Ad esempio, la questione migranti è un tema di socialità che divide tra hi guarda al proprio io e chi guarda anche agli altri. Il rinunciare oggi da parte di chi è tutelato per aiutare chi non lo è, rappresenta un’altra linea di demarcazione. Sotto l’aspetto storico quella da te indicata ne è un’altra.
Il movimento ondivago dell’elettorato in gran parte è basato sulla valutazione e attrazione delle persone, cosa che rende ancora più difficile fare distinzioni.
Un saluto.
Novembre 20th, 2020 alle 11:43
Per OMINO e FRANZ,
Ottima definizione che mi permetto di ampliare, a livello di cultura politica che non coincide perfettamente con gli schieramenti politici. La crisi del fondamentalismo ideologico deve portare ad una evoluzione delle idee.
Sinistra oggi, per me, è quella che tende includere tutti, magari attraverso percorsi difficili, tortuosi a volte dolorosi, nel disegno delle attività umane. A farne parte. A sentirsi importanti all’interno e non invisibili o reietti.
Sinistra è la speranza di un mondo migliore per tutti, non per alcuni o solo per se stessi.
Novembre 20th, 2020 alle 12:19
@ L’OMINO: te saresti quello che argomenta?
Ascolta, sono mesi che argomento nel dettagli. Con cifre, riferimenti e articoli. Te hai saputi dire solo che l’importante è la salute e cui se ne frega dell’economia. Ma ogni tanto ti rileggi?
Novembre 20th, 2020 alle 12:22
Dimenticavo, ti richiami ai valori dell’antifascismo e voti PD.
Praticamente come dichiarsi vegano ed essere il miglior cliente del macellaio sotto casa
Meraviglioso.
Novembre 20th, 2020 alle 12:28
Franz e Marco 🙂
Sulla laicità Franz, forse il partito radicale è stato davvero l’unico “immune” ad ogni contaminazione religiosa. E non si trattava di roba proprio di sinistra …
Io quando ho un periodo di m.rda sento il richiamo di andare a Sant’Anna di Stazzema. Prendo la macchina e da Cecina vado ad arrampicarmi su per quelle stradine.
Vado lì e tutti i problemetti della nostra vita moderna spariscono di fronte all’immenso sacrificio di queste persone. Non smetterò mai di ringraziarli per il mondo che ci hanno permesso di costruire.
Novembre 20th, 2020 alle 12:32
@139: ah quindi per osmosi, la destra vorrebbe un mondo peggiore per tutti e buono solo per qualcuno. mah.. ne consegue che a sinistra sono tutti buoni bravi belli e a destra brutti sporchi razzisti cattivi egoisti e menefreghisti.
sinceramente, ti sembra attinente alla realtà??
Novembre 20th, 2020 alle 13:13
139@
Quando la speranza e’ sinistra….. 😂😂😂
La primula viola
Novembre 20th, 2020 alle 13:51
Dopo aver letto l’ultima riga del 139 non posso non intervenire, perché questa nemmeno da Crozza riescono a imitarla seriamente.
Classico discorso di Intellighentia di Sinistra che fa tanto figo ma di fatto non vuol dire una cazzo ed è la cosa piu ipocrita che abbia mai sentito.
Si pensa che far sbarcare 4 neri disperati sia inclusivo, sia per un mondo migliore quando poi sanno che almeno 2 andra a spacciare droga e almeno uno nei campi di pomodori, per non parlare delle donne, tutti a riempirsi la bocca, salgono sulle navi quando governa Salvini e se ne fottono quando governa la sinistra (ci sono navi che sono restate a largo causa covid ben piu di quanto fece Salvini), non voglio immaginare come avrebbero sfruttato il bambino annegato se era la Lega al governo…
Poi son tutti in spiaggia a Capalbio e appena il nero si avvicina alle loro mogli per vendere un pareo lo mandano in culo senza ma.
Creano una guerra tra poveri in Italia, scordandosi di quelli per cui una volta Berlinguer lottava, generando tensioni sociali da paura, hanno cavalcato i sindacati che sono stati il male assoluto italiano e che oramai pensano solo ai loro tornaconti, hanno distrutto la sanità, hanno rubata tanto quanto gli altri…ma sinistra è speranza si un mondo migliore… pensavo di averle sentite tutte ma questa è galattica…
Poi comunque chiediamolo ai russi, ai cinesi ai coreani quanto la sinistra è un mondo migliore…
Lo stiamo vivendo attualmente come sanno governare, roba da pazzi.
Speriamo si vada velocemente alle elezioni finita questa pandemia e ci governi finalmente chi è stato votato dai cittadini, desta o sinistra che sia…
Vdz
Novembre 20th, 2020 alle 15:04
Marco Francini, due semplici cose:
– le tue parole, i tuoi pensieri sono il motivo per cui non voto più la sinistra.
– e secondo te quelli di destra sperano che la terra venga centrata da un meteorite?
Lapi Dario
Novembre 20th, 2020 alle 16:00
#132 Lucky 63
Caro Gianluca, le parole di Irene meritavano davvero uno sforzo e sono contento tu le abbia apprezzate.
Quanto ai miei interventi, in effetti sono spesso lunghi. Mi viene da scrivere più un articolo che un commento, è un modo mio di argomentare e capisco perfettamente che possa stancare o allontanare. D’altro canto, per chi invece è interessato a capire bene cosa penso e perché, una certa ricchezza magari è positiva.
Fortunatamente, qui ciascuno non ha l’obbligo di leggere nessuno. E nessuno penso si offenda.
A me dà solo noia quando le parole mie o di qualcun altro vengono distorte, snaturate e strumentalizzate: quello sì.
Comunque, per tua comodità, la prossima volta che pubblico un poema ti metto in cima l’abstract, così sai già di cosa parlo 😀
Un caro saluto.
Novembre 20th, 2020 alle 18:28
Alessandro B.
Io non avrò indovinato a darti del leghista, ma anche te con il PD l’hai buttata di fuori.
Ho votato PD solo una volta quando c’era Renzi (e onestamente non mi sembra fossero le politiche, non ricordo bene).
Negli anni ho votato parecchie volte Di Pietro, una Pannella, una Diliberto e una volta anche il M5S. Diciamo pure che non ho mai trovato la “casa” giusta … Alle ultime regionali non sono andato … tra Giani e la Ceccardi …
Il mio “nemico” politico numero uno poteva essere Silvio, ma alla fine è stato superato da Baffino D’Alema. Una rovina per la sinistra e per l’Italia.
Novembre 20th, 2020 alle 18:53
Zachini, ti voglio chiedere una cosa che chiedo a tutti quelli di destra.
Se non ci fossero gli immigrati, mi spieghi chi potrebbe fare questi lavori di industrie fondamentali italiane:
– Vino. Per lavoro giro spesso Chianti, Bolgherese, Langhe-Roero, zona Prosecco, Alto Adige, Franciacorta … Su 100 lavoratori nelle vigne ci saranno forse 5 italiani (spesso anziani).
– Distribuzione. Vai in un magazzino di Coop, Conad o Esselunga. Specialmente in quelli frigo … Ce li trovi 10 italiani su 100 ? Mmm …
– Edilizia. Tutti Albanesi, Nordafricani e Rumeni. Quando ho costruito casa e avevo poco più di 25 anni, ho fatto qualcosa da solo … E’ dura ragazzi, ma dura !
– Ristorazione. Prova un po’ ad andare ad esempio in Alto Adige o in zone mare turistiche. 80% della forza lavoro di aiuto cuochi, camerieri e pulizie è straniero.
– Badanti e Servizi alle persone. Se trovi un’italiana vai ad accendere un cero.
Insomma il tasso di occupazione degli stranieri è più alto di quello degli italiani (60% contro 58%) … senza contare quanti purtroppo sono sfruttati in nero.
Se poi qualcuno spaccia, il problema è delle forze dell’ordine che non riescono a fare il loro lavoro. Oppure perché dietro c’è sempre l’italiano che li comanda. O anche perché c’è chi la consuma la droga (italiani). In altri paesi occidentali succede in maniera molto minore. D’altronde se gli spacciatori li trova “A Bombazza” in bicicletta su Striscia, mi domando cosa facciano le forze dell’ordine …
Comunque, trovami giovani italiani disoccupati che facciano i lavori di cui sopra … Te lo dico io. Preferiscono sicuramente andare a Londra o in Australia a fare il barman, il cameriere o il fattorino. Ma qualcuno in Italia li deve fare questi lavori …
Novembre 20th, 2020 alle 19:46
Zachini 145) al governo piaccia o meno c’è proprio chi è stato scelto dai cittadini
Novembre 21st, 2020 alle 09:12
Omino di Ferro
Ti seguo da anni e ti ho sempre apprezzato, soprattutto per le vicende Viola, sempre arguto e sul pezzo. Ora mi domando dipove hai messo l’arguzia tanto stimata.
Tu cadi nell’equivoco generale, che pero fa tanto comodo alla sinistra e sul quale la sinistra fa da sempre campagna elettorale, ovvero la destra razzista e contro l’immigrazione
Peccato che è tutto falso nonostante sia un vostro cavallo di battaglia.
Nessuno è contro l’immigrazione, anzi l’immigrazione è assolutamente ben accetta,
SIAMO CONTRO L’ILLEGALITA’
Capisco che il concetto è scomodo perche fa cadere ogni vostra tesi, ma qui si parla di immigrazione clandestina, di persone che arrivano e non possono venire, abbiamo delle leggi che lo impediscono, le abbiamo noi e le ha tutto il mondo moderno.
Dati alla mano il 70% dei migranti attuali arriva dalla Tunisia dove non c’e nessuna guerra
L’immigrazione è una bellissima cosa, lo è stata per i nostri avi, lo è per le persone integrate che ci sono oggi nel nostro territorio, ma non possiamo permettere un INVASIONE di persone che non hanno diritto, non abbiamo il tessuto sociale ed economico per offrirgli una vita migliore, le sfruttiamo e i tanti che le vogliono qui le vogliono per sfruttarle.
Abbiamo già notevoli problemi in casa nostra, dove persone che si sono fatte il culo una vita E HANNO PAGATO LE TASSE PER UNA VITA devono mangiare alla mensa dei poveri e non per colpa loro
Omino da te sinceramente mi aspettavo un’obiezione meno populista, meno ipocrita
Vanno rispettate le leggi, punto. Non c’e altro da dire, ci siamo dati delle leggi e delle regolamentazioni e queste vanno rispettate, altrimenti ognuno poi è autorizzato a fare cosa vuole. Si immigra ed emigra in modo regolare, autorizzato esattamente come funziona per gli altri paesi, niente di piu niente di meno.
Basta col metodo Boffo per il quale la destra è contro l’immigrazione, trovami una frase di Salvini o della Meloni che afferma questo, sinceramente non la sopporto piu.
Guarda, fin da giovane ho sempre viaggiato, ho anche abitato in posti diversi dell’Italia, ho viaggiato lussuosamente per lavoro e con una zaino, sacco a pelo e un paio di scarpe per turismo e divertimento, da giovane tutti i soldi che guadagnavo i week end facendo il cameriere (dato che la settimana studiavo) li spendevo per viaggiare, per conoscere culture differenti, evitavo i posti da turisti, ma cercavo di confondermi con i locali, nel 2000 ho passato un Agosto in una missione cattolica nel centro del Kenia, si girava per i villaggi con i dentisti a fare campi mobili, in viaggio di nozze a Zanzibar mi sono presentato al Villaggio che ci avevano regalato (per me era la prima volta, aborro i villaggi turistici) con lo zaino, short e qualche maglietta, ci guardavano tutti malissimo, ho visitato l’isola non con l’organizzazione ma per i fatti miei, conoscendo la gente del posto, ci guardavano tutti male. Al buffet eravamo gli unici che mangiavamo sempre africano (gli altri senza spaghetti si incazzavano) ed ero l’unico in pareo. E cosi ho fatto per tutti i posti in cui sono stato e ti assicuro che non sono pochi.
Perché questa pappardella, non certo per vantarmi di qualche cosa, ma per farti capire come a me possa o piacere le varie culture del mondo, come possa apprezzarle, quando trovo un vu cunpra’ ci sparo sempre 2 chiacchiere, magari in francese se sento che è di quelle zone africane, oppure col Keniota per fare due risate gli soaro qualche numero in Swahili, o qualche frase basica, poi chiaro l’accendino glielo compro sempre anche se non fumo (ho il camino), mi fanno pena, come mi fanno pena quando durante le retate vengono sequestrate tutte le merci confraffatte a questi poveracci.
Ma è la legge, sono le regole, senza regole non si va da nessuna parte, senza regole la gente poi si accapiglia tra loro, con l’immigrazione clandestina alimentiamo una guerra tra poveri, una guerra che a chi abita ai Parioli non tange di striscio, al massimo manderà affanculo il rumeno lavavetri al semaforo o il negrello sulla spiaggia…perché alla fine è cosi.
Un saluto,
Con immutata stima
Vdz
Novembre 21st, 2020 alle 09:39
Omino
fra le tante, molte (troppe?), cose che hai detto e che non comprendo o condivido, una invece la faccio mia. Da incorniciare ed esporre in tutti i palazzi pubblici, al pari della foto del P.d.R. e puro del crocifisso.
Mi riferisco a:
“Il mio “nemico” politico numero uno poteva essere Silvio, ma alla fine è stato superato da Baffino D’Alema. Una rovina per la sinistra e per l’Italia.”
Sono compiaciuto che ameno un altro in Italia abbia la mia stessa considerazione del Richelieu de noantri.
CIRANO
Novembre 21st, 2020 alle 09:50
Omino e Zac
avete ragione entrambi. Voi esponete dati di fatto inappuntabili. Purtroppo la realtà percorre strade diverse e non sempre, quasi mai, combaciano con le aspettative comuni.
Il problema non è essere favorevoli o contrari all’immigrazione ed agli immigrati. Il problema non è essere più o meno inflessibili con quella clandestina e quindi illegale.
Il problema è che voluti o no, illegali o no, questi disgraziati sono tanti ed arrivano comunque ed ovunque. I problema è come comportarsi con chi entra in Europa clandestinamente. Assisterli, includerli, proteggerli, respingerli, ritornarli?
Ognuno dice la sua, ognuno ha la sua ricetta ma vista l’entità del fenomeno non è ancora stato trovato il bandolo della matassa.
Prima prendiamo coscienza che questo è un fenomeno epocale ed inarrestabile, prima riusciremo a trovare una soluzione per conviverci. Perché di questo si tratta, riuscire a conviverci. Piaccia o meno.
CIRANO
Novembre 21st, 2020 alle 09:52
Scusate se per la fretta non ho controllato la mia sintassi un po’ “sperimentale”.
Cirano
Novembre 21st, 2020 alle 09:54
È buffo come tutti quelli che si definiscono di “sinistra” in realtà si scordino di un concetto fondamentale della critica marxista valido oggi così come 200 anni fa: l’esercito industriale di riserva.
Un tempo dalle campagne ai grandi centri urbani, oggi sall’Africa e dall’Asia all’Europa occidentale.
Ma com’è bello riempirsi la bocca della parola “solidarietà” solo per sembrare più bravi e più belli.
Novembre 21st, 2020 alle 10:14
Alessandro B. al 155. Hai fatto una grande considerazione, più che una dimenticanza della sinistra italiana, è una omissione del mondo occidentale ed ora anche orientale. Anche grazie a questa omissione, ci si spacca sui migranti africani. Ho fatto due crociere nella mia vita, 1998 e 2008, il personale di bordo, cosa stranissima, aveva pochi o nessun nero, pur essendo l’equipaggio di bassa qualificazione marittima numerosissimo, dominavano quelli che avevano le caratteristiche fisiche indocinesi.
Certo, sarebbe interessante discutere dell’argomento da te sollevato. Non come afferma Salvini ed i leghisti in generale: aiutiamoli a casa loro e poi taglia gli aiuti a quei Paesi. Come disse Kennedy nel giorno dell’insediamento alla Casa Bianca, non chiedetevi cosa può fare l’America per voi ma cosa voi potete fare per l’America. Ecco, cosa possiamo fare noi per l’Africa.
Propongo, nel discutere di questo argomento, di azzerare le nostre visioni politiche e di trovare sistemi concreti per aiutare lo sviluppo economico dell’Africa. Se mettiamo in mezzo le opinioni politiche non ne usciamo più e si litiga, ma se astraiamo da queste e puntiamo su fatti concreti e oggettivi, potremo, non dico trovare la soluzione, ma comprendere la difficoltà del problema.
Un caro saluto.
Novembre 22nd, 2020 alle 08:41
Comunque a me fanno ridere quelli di destra che sono per l’accoglienza, ma solo se nel paese c’è la guerra, come se carestia, sconvolgimenti climatici, disoccupazione, persecuzione politiche non fossero una buona ragione per emigrare.
Novembre 22nd, 2020 alle 09:03
149 Omino di ferro
Sai perché? Perché quelli non italiani li puoi sfruttare più degli italiani.
Non conosci nessuno italiano che mette domanda nel settore vino o altri che hai nominato e non viene mai chiamato nonostante i requisiti? Io si
Gli italiani non sono solo figli di papà o snob ci sono tanti ma tanti italiani che lavorerebbero anche in alcuni settori ma si preferisce mano d’opera straniera (che costa meno) a discapito spesso della qualità.
Novembre 22nd, 2020 alle 10:07
@ Viola 1946: hai ragione, accantoniamo le ideologie. Proprio per questo io mi rifaccio al “diritto di non emigrare” pronunciato da Papa Ratzinger nel 2013.
Qualcuno si rifarà al buonismo bergoglian-boldriniano dell’arricchimento culturale. O liberal-schiavista del “fanno i lavori che gli italiani non vogliono più fare” omettendo la parte “a paghe indegne di un Paese civile”.
Eppure io non sono né cristiano né cattolico.
Novembre 22nd, 2020 alle 14:27
Il Benevento ha vinto con merito contro la Fiorentina al Franchi. Non ho altro da aggiungere.
Lapi Dario
Novembre 22nd, 2020 alle 19:07
157 David Firenze
Tu ridi perché sei ingnorante, nel senso che ignori la legge.
Solo i profughi di guerra hanno diritto ad entrare senza visto e passaporto, non lo dico io, lo dice la legge del tuo paese, ripeto IGNORANTE.
Ditemi come si fa a sostenere una discussione con chi non sa manco dove vive e le leggi sia internazionali che del paese dove vive
E fa pure il fenomeno
Vdz
Novembre 22nd, 2020 alle 19:11
Grande verità, piuttosto scomoda scritta da Rosetta.
Importiamo schiavi a basso costo, siamo i negrieri del XX secolo e quelli che non diventano schiavi diventano delinquenti
È questo il mondo che offriamo a questi poveracci?
Vi fa sentire con le coscienze a posto il li ho portati via dal loro paese, per poi abbandonarli a realtà ancora più raccapriccianti?
Vi fa dormire bene?
Quanta ipocrisia
Vdz
Novembre 22nd, 2020 alle 22:02
@158 rosetta: …dio mio,se hai ragione! È proprio vero!
Novembre 22nd, 2020 alle 22:05
Si,zachini,e a certi imprenditori del nord(ma non solo) amici di silviuccio e soprattutto del capitano,fino a qualche anno fa non gli pareva vero che ci fossero gli immigrati più o meno clandestini da sfruttare
Novembre 22nd, 2020 alle 22:50
Io in realtà volevo dire che basta dire che gli italiani non hanno voglia di lavorare.
Poi il problema dell’immigrazione esiste ed è un grosso problema che andrà risolto a livello europeo.
Novembre 22nd, 2020 alle 22:53
@1164 Monica
È proprio vero
Novembre 23rd, 2020 alle 14:48
Hai ragione Monica…
infatti Salvini è sempre stato a favore dell’immigrazione clandestina…
Non so se ridere o piangere…
Vdz
Novembre 24th, 2020 alle 13:58
@167 Zachini,non ho detto questo,ma è innegabile che certi imprenditori-leghisti o forzisti,per la maggior parte-ci hanno marciato con gli immigrati,clandestini o no
Novembre 24th, 2020 alle 18:35
Monica,
a me sembra ci abbiano marciato le Coop rosse più che altro ed i casi di corruzione non mi sembra siano stati pochi.
Ma alla fine sarà colpa della destra anche l’immigrazione clandestina…
Andiamo avanti cosi…
Vdz