Pagina 31
E noi che credevamo di essere conosciuti nel mondo per quelle due bischerate di Michelangelo, Leonardo e altre figure minori del nostro Rinascimento.
Macché, tutto sbagliato, il vero vanto di Firenze è lo stadio, costruito nel 1931 e assurto a bene di interesse storico solo nel 1984 perché da perfetti ignoranti ci sono voluti 53 anni per capire che non aveva proprio niente da invidiare al Colosseo.
Ora mi spiego perché Diego Della Valle ha scelto Roma per la sua sponsorizzazione da 25 milioni di euro: non poteva farlo col Franchi ed è dovuto scendere di livello.
Eppure era semplice, bastava scorrere il passaporto, operazione comune a tutti i fiorentini (pare che qualcuno lo faccia due volte al giorno, prima dei pasti) e a pagina 31 eccolo lì: lo stadio, così come è stato costruito e che nessuno osi toccarlo, meno che mai quel cattivone di Commisso.
Non lamentatevi più per le code in curva o in maratona per andare nei bagni, che chiamarli così è un esercizio ardimentoso, o per la pioggia (eh sì, pare piova anche sui capolavori architettonici) che vi riduce a stracci da strizzare dopo tre ore passate in questo miracolo dell’era moderna.
E’ lo stadio Franchi, non sei su scherzi a parte, e se te lo dice Pessina ci puoi credere.
Settembre 8th, 2020 alle 07:34
Grande post…. è da secoli che parlo dell’eccezionalità simpatia dei ragazzi della soprintendenza…
Umberto Alessandria
Settembre 8th, 2020 alle 07:55
Questa gente va fermata. Sta emergendo un quadro umano singolare che chiarisce molto di quanto accaduto negli ultimi 20 anni a Firenze.
Settembre 8th, 2020 alle 08:00
Post formidabile David.Da vero Fiorentino .Questa é la Firenze oscurantista che si é fermata al 1865.Temo che non progredirà piu’!
Settembre 8th, 2020 alle 08:06
Siamo ai limiti del cultismo.
Settembre 8th, 2020 alle 08:15
Ho scritto Pessina soprintendente e in testa c’è il suo CV.
Credevo di leggere una importante storia accademica e professionale e invece un laureato in lettere classiche e vari dottorati non cattedre in preistoria che all’improvviso dopo 20 anni dalla laurea nominato soprintendente in Abruzzo; dopo 3 anni il Ministero lo nomina provincia Firenze, Prato e Pistoia.
8 anni di no e non solo per lo Stadio, un incubo per i cittadini che devono fare una richiesta.
Il preistorico senza storia si permette esternazioni fuori luogo sui giornali e TV mentre Franceschini che lo ha nominato sta in silenzio dopo che non ha mai preso posizione nemmeno sull’emendamento.
E’ il momento di chiedere ai ns. amministratori e politici di scuotere il vero segretario PD e allontanare il burocrate.
Settembre 8th, 2020 alle 08:30
Caro david… dovreste indagare su chi ci guadagna a livello di finanziamenti pubblici a tenerlo su. Segui il flusso del denaro…
Settembre 8th, 2020 alle 08:31
Fossi in Commisso andrei a Campi e lascerei marcire tutto…ah già è marcio.
Settembre 8th, 2020 alle 08:44
Ma la soprintendenza dov’era quando Prandelli decideva di deturpare una delle colline più belle di Firenze con il “restauro conservativo” della sua casa??
Settembre 8th, 2020 alle 08:48
David,
mi sorprende un po’ questo tuo post palesemente ironico perché non me lo aspettavo ma lo condivido e ti ringrazio, da abbonato di Maratona ultratrentennale.
Pessina è il perfetto paradigma, il perfetto stereotipo del burocrate attaccato a quello che considera il suo “potere”.
Si è sempre attaccato alla legge, ora la legge è diversa e mi aspetto che la segua senza provare a rompere le uova nel paniere alla Fiorentina. Non so perché ma ci credo poco
Settembre 8th, 2020 alle 08:57
È il classico burocrate che …
Ogni volta che parla …
Settembre 8th, 2020 alle 09:17
L’ispettore coliandro all’ufficio passaporti per punizione aveva l’anomalia 21
Non mi ricordo se scopo’ o no , cmq era scopabile
Noi anomalia 31…
Scopabile
La primula viola
Settembre 8th, 2020 alle 09:22
Non riesco a capirne l’atteggiamento.
Ricapitolando: fino all’altro ieri si è sostenuto che la Fiorentina NON avesse presentato alcun progetto, per cui, di fatto, si parlava del niente c.ca i lavori sul Franchi. In ogni caso si affermava che nelle valutazioni ci si sarebbe attenuti alle disposizioni di legge.
Ora esce questo emendamento e, nello stesso tempo, mentre si parla di disponibilità a sedersi ad un tavolo, esce una premessa come quella circa la “paternità di eventuali oscenità sullo stadio”, che trovo fuori luogo perchè:
– Sicuramente non contribuiscono ad una discussione pacata e costruttiva nell’interesse di tutti
– Visto che Fiorentina, come ho sentito ripetere più volte, non ha presentato alcun progetto ufficiale, trovo queste parole un grosso scivolone, nei tempi e nei modi, perchè odorano di stizza e soprattutto di una posizione prevenuta (il progetto ancora non c’è), e non rivolta ad un dialogo costruttivo.
Io credo che, come prima, ci si debba limitare al rispetto delle disposizioni vigenti.
Settembre 8th, 2020 alle 09:25
anch’io quando ho letto le dichiarazioni di Pessina
che diceva che la Fiorentina sarà responsabile di eventuali scempi allo stadio,
ho pensato che Rocco (che poi è quello che paga)
lo dovrebbe mandare a cahare in tre o quatro lingue
e andare a Campi o da un’altra parte.
oppure restare al franchi altri 90 anni senza spostare un sasso.
questa è la dimostrazione del perchè in Italia
siamo 20 anni indietro rispetto a paesi come l’Inghilterra.
Settembre 8th, 2020 alle 09:31
Il problema non è Pessina ma la legge (fatta male)
che ha consentito a queste persone di avere un potere enorme e decisivo nelle scelte urbanistiche e di conservazione del paesaggio.
Vediamo cosa accadrà quando questo cambio legislativo sarà compiuto.
Credo che il secondo problema da superare sarà la proprietà dell’immobile e sarebbe opportuno che fin da adesso Nardella e Commisso ci dicessero come intendono procedere.
Settembre 8th, 2020 alle 09:35
Il punto su cui riflettere, da tempo (e non soltanto in questo campo) è il seguente: date ad un funzionario qualsiasi un potere personale di veto e ne avrete fatto (entro i perimetri del suo agire) un dittatore!
Siamo ad un paradosso tutto italiano, dove gli Uffizi hanno gli scantinati pieni di opere d’arte colossali, che rischiano di andare in malora – e farebbero la fortuna di molti Paesi privi di capolavori da mostrare – e noi siamo a dibattere per salvare qualche pezzo di cemento armato, ormai ampiamente deteriorato e che, perdendo la sua funzione principale (stadio di calcio per una squadra di rilievo nazionale e (si spera) internazionale, in pochi anni andrebbe in totale rovina. Peraltro dal punto di vista ambientalistico e paesaggistico, è evidente quanto sia meno impattante rifare il Franchi che andare ad impegnare nuove volumetrie altrove…
Settembre 8th, 2020 alle 09:37
Gentilissimo David hai scritto un ottimo post, col difetto di essere di parte.
Personalmente, sono solo per uno stadio comodo e funzionale poco importa se sia il Franchi o Campi o altra zona.
Ma, voglio guardare dall’ottica dei cultori storici e dell’arte.
Il Franchi fa parte del patrimonio storico-culturale, in quanto dotato di alcune peculiarità. Se io fossi il sovrintendente direi le stesse cose, perché oltre alla legge è il ruolo che lo impone.
Credo che ci siano due verità assodate sul Franchi: è sicuramente elegante, ma è anche sicuramente poco funzionale al solo calcio. Il problema non risolvibile è quello delle curve.
Quindi, o lo si butta giù facendo uno sfregio al patrimonio storico culturale di Firenze, o lo si ristruttura continuando a generare un grave disservizio a chi è in curva, o si va in un’altra area e si destina il Franchi ad altri ruoli.
La Fiorentina, non Commisso, volendo un suo stadio ora può decidere quale delle tre soluzioni adottare.
Io ho grande rispetto per i ruoli altrui, il sovrintendente alle belle arti, non deve valutare l’aspetto calcistico, ma quello storico culturale. Non neccessariamente artistico.
Personalmente sono per la terza soluzione: Campi. Poiché consente entrambi gli obiettivi: conservare il manufatto originario, lasciando traccia fisica di una certa epoca, fare uno stadio funzionale e moderno.
Settembre 8th, 2020 alle 09:38
Post da incorniciare!
Il burocrate Pessina che pur di mantenere la sua fettina di potere, grazie alla questione stadio, è assurto a improvvisa fama e parla, straparla e minaccia.Questo fa capire la pochezza del personaggio; lui è semplicemente un funzionario il quale deve avere, come unica stella polare, il rispetto della legge, qualunque essa sia, gli piaccia o meno.Purtroppo questo “omino” si metterà di traverso per qualsiasi cosa relativa alla galassia viola, Centro Sportivo,Franchi oppure Campi. Ma un bel trasferimento o pensione?
Settembre 8th, 2020 alle 09:43
In effetti è uno scandalo che ci siano voluti 53 anni per tutelare una delle massime espressioni dell’ architettura italiana del ‘900.
Settembre 8th, 2020 alle 10:15
Caro David,
è da odiatori – per riprendere un tuo post precedente – additare l’uomo pubblico e non le leggi che rappresenta.
E’ facile pensare che sia Pessina il problema di tutto, quando invece sai benissimo che se al suo posto ci fosse Pessotto o uno qualsiasi di noi – te compreso – che farebbero carte false per essere al suo posto, l’atteggiamento della Sovrintendenza sullo stadio sarebbe stato lo stesso.
A meno che tu non pensi che Pessina stia facendo abuso d’ufficio ma non credo proprio e dovresti dimostrarlo, certo non con chiacchiere da bar.
Partiamo dal cuore del problema: la legislazione sulla conservazione dei monumenti ci ha consentito di preservare un patrimonio millenario che – se messo adeguatamente a frutto – consentirebbe a regioni intere di campare di rendita.
Questo corpo di leggi è stato scritto proprio per tutelare la storia da gente come gli italioti che asfalterebbero anche Campo dei Miracoli per far posto alla LDL o Coop di turno.
Che poi la legge si possa migliorare e calibrare su esigenze più moderne, questo è un altro affare.
Per farlo, pensaci alle prossime elezioni, partendo proprio dalla Toscana.
Dopo, però, nessun rimpianto nè rimorso nè messaggi fuori bersaglio.
Settembre 8th, 2020 alle 10:27
Intervento stupendo, farcito di sarcasmo di prima qualità. Dario Lapi schiuma di rabbia.
Purtroppo il problema non è Pessina. Lui è la punta dell’iceberg, solo la sua rappresentazione più estrema. Il problema è la mentalità ibernizzante della cultura toscana ed in particolar modo fiorentina, riguardo il patrimonio storico-culturale.
Ogni organismo è vivo e si mantiene in vigore se può adattarsi, modificarsi, evolversi, di pari passo con le situazioni contingenti. Quando si ferma, cristallizza, è destinato a soccombere, sparire, morire in poche parole.
Guardate la storia delle lingue. Quelle parlate, usate, cambiano continuamente, si evolvono. Fate caso a come è cambiato il nostro italiano dal 1200 ad oggi. Ora esiste un ente, l?Accademia della Crusca, che monitora e protegge l’integrità della lingua idi Dante. Ma questo non impedisce alla lingua stessa di cambiare lo stesso, l’Accademia non lo può impedire ma ne gestisce in modo oculato l’evoluzione.
Il Latino invece non cambia, è sempre quello dell’età classica. Non per niente è considerato una lingua morta.
Venendo allo stadio, due sono le strade da seguire, ovviamente in alternativa.
1) si considera lo stadio Franchi un’opera funzionale, nata ed utilizzata per assolvere uno scopo preciso. Naturalmente se deve continuare ad assolvere il proprio compito deve essere adeguato alle necessità e leggi contingenti. Sempre a norma ed al passo coi tempi.
2) si considera lo stadio Franchi un capolavoro storico-culturale di assoluto rilievo, per cui se ne tutela il suo aspetto originario come testimonianza sia della sua storia che dell’integrità artistica che rappresenta.Può essere sempre utilizzato, purché le norme vigenti non richiedano un suo stravolgimento in contrasto col valore già accennato.
Quindi, riepilogando, se Il Franchi così com’è può rispettare tutte le norme attuali e le necessità di uno stadio moderno, allora può continuare ad essere casa viola. Ma se l’importanza architettonica è considerata preponderante rispetto al suo uso, allora che venga preservato, riportandolo all’aspetto pre-Italia 90, e trasformandolo in un museo della storia del calcio. Lo si tutela, si consrva a peritura memoria di ciò che è stato. Ma di partite di calcio, bambini mi, non se ne parla proprio.
Ma ci vogliono soldi e allora il discorso cambia…
CIRANO
Settembre 8th, 2020 alle 10:54
Post ineccepibile…
Però vorrei far notare una cosa…gli anni passati di questi tempi (diciamo a Luglio-Agosto che è il corrispondente) si parlava solo di Calciomercato.
Parlava… si infamava la proprietà per gli acquisti non arrivati, ecc… ecc…
Ogni post era buono per infamare, all’epoca a nessuno venne mai in mente di parlare dello Stadio…eppure era un argomento caldo…e decisivo.
Oggi si parla solo di Stadio…della campagna acquisti (che a me frega il giusto) zero…
Anche questo è indirizzare i consensi o dissensi…
Solo per farlo notare…
Vdz
Settembre 8th, 2020 alle 10:55
Al di là del provvedimento “ad personam” che non è la persona di Commisso ma l’irremovibile Pessina, su cui ci sarebbero da fare considerazioni di tipo anche politico, penso che non cambierà nulla.
Non vedo uno come Rocco spendere decine di milioni e lottare contro le probabili (viste le parole fuori da vaso pronunciate prima e dopo le sue ferie) ritorsioni di un sovrintendente scavalcato al fine di restaurare un bene che non sarà mai né suo né della Fiorentina.
La soluzione più adeguata (e per questo osteggiata anche con modi “trasversali”, vedasi “messaggio” su B. a Ripoli) sarebbe Campi ma in questa Italia ha una probabilità di realizzazione prossima allo 0.
Settembre 8th, 2020 alle 11:06
Pessina è peggio di un qualsiasi Trollatore da testiera….una macchietta…
Settembre 8th, 2020 alle 11:28
DAVID UNO DEI MIGLIORI POST DI SEMPRE…
PESSINA MA TI LEVI DI HULOOOOOOOO!
Settembre 8th, 2020 alle 11:30
Nr 21…
Dopo un anno, ancora vedovanza!!!
Non ti passa eh…
Fattene una ragione, sono tornati nelle Marche.
Mettici un punto.
Settembre 8th, 2020 alle 11:34
burocrate
/bu·rò·cra·te/
sostantivo maschile e femminile
Funzionario, pubblico o privato, che esercita le sue mansioni con formalismo eccessivo e gretto.
Settembre 8th, 2020 alle 11:37
…stamani tutti a guardare pag.31 😂😂😂
La primula viola
Settembre 8th, 2020 alle 11:42
Bravo David,sottoscrivo ogni parola. Già la figura del soprintendente è una anomalia Italiana,per giustificare altre poltrone ed altri stipendi della nostra pachidermica macchina statale,in più questo signore la rende ancora meno sopportabile con dichiarazioni quotidiane ormai che oltrepassano il senso del ridicolo. Se ogni Pessina di Italia (come carica ovviamente..) non esistesse o meglio ancora non fosse mai esistito sai cosa sarebbe cambiato? Nulla. Figure marginali lautamente pagate,esperte di nulla. Di “scempi” come dice lui,nonostante questi solerti individui, ne è piena l’Italia,ne è piena Firenze. Ma accanirsi sullo stadio di questi tempi porta tanta notorietà,vuoi mettere. Il sabato sera a cena con gli amici può vantarsi di essere il baluardo della storia e dell’arte. Ed è solo per questo che lo fa,non c’è altra spiegazione.
Settembre 8th, 2020 alle 11:44
Altra considerazione da fare:
Non mi torna il discorso circa il trincerarsi dietro le leggi vigenti.
Certo, le leggi vanno applicate correttamente ma fosse solo per questo, non ci sarebbe bisogno di una sovrintendenza, di un sovrintendente. Basterebbe leggere ed applicare i disposti normativi.
Stiamo entrando nel campo delle valutazioni e questo è un mare magnum dal quale non se ne esce integri. I burocrati devono fare uso del loro bagaglio culturale, della loro sensibilità artistica per valutare caso per caso, quanto ci sia realmente da preservare e quanto invece possa essere sacrificato in nome della evoluzione della società. In una realtà come Firenze, ci sono delle eccellenze da preservare e quello stadio non lo può essere. Se invece lo si vuol far passare come novello Colosseo, allora che lo si distolga dal suo attuale uso, destinandolo a funzioni prettamente culturali.
Quando Pessina si mascherava dietro la legge, sbagliava, sapendo di sbagliare, perché il suo compito non è la mera applicazione della Legge ma valutare quanto la proposta progettuale incida su quei valori che la Legge stessa intende preservare.
Pessina sbaglia ancora, quando si lamenta della nuova normativa, perché sconfessa quello affermato in precedenza. O la legge si applica senza discutere oppure si discute della legge senza applicarla.
SE la nuova norma toglie determinati beni dal controllo della sovrintendenza, che Pessina ne prenda atto e taccia.
CMQ, ripeto, il problema è alla fonte, ovvero alla istituzione del vincolo su di uno stadio ancor in uso.
CIRANO
Settembre 8th, 2020 alle 11:52
Incredibile!!! Una volta di più si comprende del perchè si vada bene in Italia. La stupidità e l’inadeguatezza di questo personaggio è lampante anche agli occhi di chi non frega nulla dello stadio nuovo. Io credo che chi ha dato questa mansione a questo personaggio debba rivedere in fretta e furia l’operato. Onestamente, anche l’aver “promosso” il Franchi a bene di interesse storico è veramente una gran c….a. Il fine di un impianto sportivo è la fruizione per il tifoso…punto e basta.
Dici bene, caro David, citando i Della Valle. Non sono contro ne pro i DDV ma credo che sullo stadio avessero già capito tutto e quindi non hanno voluto fare una guerra contro i mulini a vento. Spero però che si sia al traboccar del vaso e che i tempi siano ormai maturi!!!
Sempre FV
Settembre 8th, 2020 alle 11:55
vero, e a pagina 32 c’è il ponte morandi di genova
Settembre 8th, 2020 alle 11:56
Secono Pessian il Franchi non si deve stravolgere perché si deve preservare il suo valore storico architettonico.
Ok voglio essere d’accordo, la Fiorentina se ne va a Campi ed il Franchi se lo gestiscono il suo proprietario e la sovrintendenza senza stravolgimenti. Su una presa di posizione di questo tipo secondo me non ci sarebbe niente da dire.
Il problema è che il Comune non è minimamente in grado di fare fronte alle spese di manutenzione ormai indifferibile del Franchi (non ci vuole certo un luminare per accorgersi che cade a pezzi ed è in condizioni indecorose).
Secondo i nostri eroi quindi la Fiorentina non dovrebbe andare a Campi ma a sistemare a sue spese il Franchi per lasciarlo sostanzialmente come è. Ovviamente poi dovrebbe continuare a pagarne l’affitto o il canone per la concessione per continuare ad utilizzare una struttura inadeguata di cui non diventerebbe proprietaria. Ho infatti i miei dubbi che il Comune possa vendere lo stadio e a che prezzo poi visto come è andata la questione della vlutazione della Mercafir?.
Questa geniale soluzione risolverebbe il problema scaricandolo su un privato, strano quindi che Commisso non intenda togliere le castagne dal fuoco ad altri spendendo una barca di soldi senza sostanzialmente avere alcun beneficio neppure dal punto di vista del fair play finanziario.
A questo proposito è peraltro incredibile l’uscita di Pessina secondo cui “si spendono tanti soldi per gli stipendi dei giocatori e non si spendono poche decine di milioni per preservare la storia dell’architettura?”.
A parte il fatto che poche decine di milioni non sono certo due spiccioli, ma la storia dell’architettura la dovrebbe preservare la Fiorentina che dello stadio è solo l’inquilina mettendoceli di tasca?????????????????
A questo punto se Campi non fosse fattibile fossi in Commisso resterei al Franchi senza fare toccare nulla. Vediamo poi come ne escono Comune e sovrintendenza
Settembre 8th, 2020 alle 12:06
io credo che Commisso non ci metterà comunque mano: nessuna dichiarazione, nessuna presa di posizione da uno a cui piace anche troppo comunicare in prima persona significa probabilmente che la nuova legge non è funzionale alle sue intenzioni. Mi sbaglierò … comunque, se invece di parlare di stadio ecc si parlasse dello sconclusionato lavoro di Pradè, che ha sperperato soldi a gennaio per Cutrone/Kouamè/Igor/Agudelo salvo accorgersi che “manca il bomber” e se ora non è dato sapere che profili cerca la Fiorentina – se non quelli a parametro zero, le occasioni, i cavalli di ritorno, i rotti da rilanciare … senza alcun progetto tecnico intelligibile, il tutto mascherato dalla cortina fumogena della stampa fiorentina, che rilancia improbabili trattative per Milik, De Paul … per non parlare della figuretta fatta coi vari Thiago Silva, Javi, Vertonghen (ve lo siete già scordato? io no…). Non siamo messi bene, fidatevi.
Settembre 8th, 2020 alle 12:13
ROBA DA MATTI!!!!!
questo poi ci fa capire quanto questa gente , questa élite sia lontana anni luce dalla realtà.
Settembre 8th, 2020 alle 12:16
Licenziatelo…accidenti al “pubblico”(cosi non serve a nessuno).
Settembre 8th, 2020 alle 12:19
Guarda David che è una cosa normale..
Faccio un esempio, se tu hai un’aiuola vicino a casa completamente abbandonata, piena di sporcizia ed erbacce e per senso civico decidi di rimetterla un po’ a posto senza chiedere niente a nessuno…APRITI CIELO! Ti arrivano anche le forze speciali in assetto anti sommossa. Se si pensa cosa dovette subire alla fine dell’800 l’architetto Poggi quando decise che il Piazzale Michelangelo doveva essere a disposizione di tutto il mondo e non di pochi eletti, fa capire com’è difficile vivere su questo pianeta.
Settembre 8th, 2020 alle 12:24
Nessuno conosceva pagina 31 , vai con le magline. Siamo diventati propio strani.
Settembre 8th, 2020 alle 12:28
Ecco i negazionisti della cultura!
David, perché non scendi in piazza a dire che l´architettura razionalista non esiste?!
Abbiamo appena imparato che é pericoloso chi parla di virus senza aver studiato medicina, dovrebbe valere lo stesso anche per altre discipline.
É figo bullizzare l´ing. Nervi, le sue opere e chi prova a difenderle. Un po´ come si fa da piccoli con chi ha piú voglia di studiare…ci infastidisce l´eccellenza.
Penso tu sappia meglio di me che se a Firenze abbiamo un problema stadio non é colpa né di Nervi, né di Pessina né delle scale elicoidali (raro esempio di innovazione), ma di pessimi amministratori;
Penso tu sappia meglio di me che l´unico interesse del “nostro” sindaco sia di trattenere lo stadio della Fiorentina nel comune di Firenze, a tutti i costi;
Penso tu sappia meglio di me che il “salvastadi” sia molto pericoloso.
Penso tu sappia meglio di me che sarebbe urbanisticamente piú responsabile e piú fast fare lo stadio a Campi.
Lo stadio Franchi é un monumento, mi spiace.
E non é adatto ad ospitare partite di sere A, siamo d´accordo.
Un monumento in un paese normale dovrebbe essere una fonte di interesse, orgoglio e pure di reddito, non di problemi e di scherno!
Cosa farne…museo del calcio? Museo dell´architettura moderna e design? Cittadella della tecnologia applicata al calcestruzzo? Nardellaland?…con spazio per eventi speciali, sportivi e non, inseriti in un parco urbano? …boh non é mio compito dirlo ma ti svelo un segreto: non c´é solo Firenze e basta prendere esempio da chi ha le strade piene di turisti e studenti anche senza essere stati la culla del Rinascimento!
Ascolto sempre il Penta, siete in gamba ma sentire bistrattare ormai quotidianamente la memoria di chi non si é limitato a fare il compitino fa male, é populista, semplicistico e culturalmente dannoso.
Settembre 8th, 2020 alle 12:53
Le leggi più complesse di un limite di velocità stradale , vanno interpretate e applicate caso per caso .
Ma per interpretrarle serve la competenza per fare atti che comportano responsabilita .
Questo è lo scopo del suo lavoro , derogare la legge quando è necessario .
Se invece le opere non si possono toccare mai ,
che ci sta a fare Pessina ??
Settembre 8th, 2020 alle 12:55
P.S. In bocca al lupo a Zaniolo, veramente una sfortuna pazzesca.
Settembre 8th, 2020 alle 13:03
Uno dei problemi e’ che i sovrintendenti sono funzionari dello Stato che vengono mandati di qua e di la’ secondo criteri meramente burocratici. Non avendo nessun legame o responsabilita’ nei confronti del luogo dove capitano fanno e disfano a loro piacimento. Quando poi capitano in posti di prestigio come Firenze allora sono grossi problemi. Ce ne sono stati alcuni nel recente passato che pubblicamente si comportavano come se la bellezza di Firenze fosse merito loro. Altri che hanno fatto solo troiai come testimoniano il contrsoffitto del Corridoio Vasariano tipico da cesso pubblico od il rifacimento di Piazza Signoria con lastre che sembravano fatte da un piastrellaio e scannalte controverso.
Siccome la legge offre margini di discrezionalita’, le loro decisioni sono prese spesso su pressioni politiche e non di stretta tutela dei beni architettonici o paesaggistici. Non si spiegherebbe altrimenti lo sputtanamento architettonico proprio del Franchi per Italia90 o la mitica pensilina appena fuori dalla Stazione.
Comunque il ragionamento di Cirano, per me, non fa una grinza. Penso solo che se ci fosse stato Pessina agli inizi del 1400 Brunelleschi col cacchio che riusciva a fare la cupola del Duomo.
Settembre 8th, 2020 alle 13:14
Ma è del mestiere questo? (cit.)
Settembre 8th, 2020 alle 13:20
Pessina…..Pessina……
Pessina chi???? Per caso quello che , dall’alto del suo incarico, avrà dato sicuramente il suo avallo alla costruzione di quella stupenda scalinata che dalla Badia Fiesolana, ad uso e consumo della Università Europea, scende maestosamente verso la via Faentina allietando la visione di tutti coloro che scendono dalla via Bolognese sulla via Salviati????
Un vero baluardo contro gli scempi urbanistici….. dio ce lo conservi
Settembre 8th, 2020 alle 13:27
@25
Io penso che tu abbia problemi seri… ah ah ah se scrivi ancora queste cose…
Se non ti è passato in un anno dubito tu abbia speranza per il futuro
VDz
Settembre 8th, 2020 alle 13:31
il problema non è pessina….pessina, bacci o un altro cognome a caso non cambia nulla.
il problema sono le leggi italiane. sia quelle di tutela sia quelle come questa ultima elettorale (che mai verrà convertita in legge) che non risolvono nulla.
in Italia la norma tutela gli edifici pubblici dopo 70 anni dalla loro costruzione, volente o nolente. La soprintendenza può abolire il vincolo dopo una richiesta apposita del committente. In questo caso siamo davanti ad un opera a suo tempo “avveniristica” e suscettibile di tutela come recentemente confermato.
Pessina non farà mai demolire le curve e il soprintendente che lo sostituirà farà lo stesso, perchè creerebbe un pericoloso precedente: che le opere tutelate non sono in fondo così tutelabili.
La verità è che a parte lo studio Gilardi nessuno ha presentato un vero progetto per il Franchi demolendo poco o nulla.
Quindi stiamo al momento parlando del nulla come il nulla è rappresentato dalle frasi di tutti i politici che fino ad oggi si sono sperticati in auto elogi o in proclami elettorali.
E tutto questo senza sapere chi paga l’eventuale ristrutturazione del franchi….non scordiamocelo.
E che l’area intera del campo di marte è destinata a verde pubblico e servizi e non attività commerciali e turistico ricettive…..avoglia di tranvia……
Settembre 8th, 2020 alle 13:34
comunque a me sembra più il palazzo dello sport di roma…………….
Settembre 8th, 2020 alle 13:38
Una curiosità che non c’entra nulla: ma Pedullà gliel’ha mai perdonata a Brovarone quell’allusione in diretta Pentasport che lo fece riattaccare?
Spero di sì e che il rapporto si sia interrotto per altri motivi, ma mi è tornato in mente.
Settembre 8th, 2020 alle 13:41
https://www.teknoring.com/news/progettazione/pier-luigi-nervi-per-le-olimpiadi-di-roma-un-sistema-mai-eguagliato/
Settembre 8th, 2020 alle 14:19
Quando sei cosi in forma io ti lovo Davide!!!
Settembre 8th, 2020 alle 14:57
David scusa il fuori tema.
Ma il Selvi aggredito da grillo è il tuo Francesco Selvi?
Risposta
È il mio…ciao
Settembre 8th, 2020 alle 15:00
Sembra i promessi sposi di Manzoni…lo stadio a Campi non s’ha da fare!!! A quanto capisco, sono probabilmente l’unico fiorentino ad essere d’accordo con Pessina sul fatto che lo stadio andrebbe tutelato: non sarà il Duomo, non sarà Santa Croce, non sarà il Battistero, non sarà il Colosseo citato da David, ma secondo me è testimonianza del suo tempo ed andrebbe preservata, magari con altre funzioni (stadio di atletica?). Ma soprattutto, perché accanirsi su Campo di Marte? Anche se si potesse fare uno stadio al passo coi tempi, ci si rende conto che la zona per la viabilità è quel che è (non saranno certo la tranvia o i mezzi pubblici attuali a migliorare la situazione…) e che mancano assolutamente gli spazi per rendere l’investimento produttivo, con zone commerciali o ricettive?
Settembre 8th, 2020 alle 15:32
leggo adesso la risposta della on Di Giorgi del Pd a Pessina.
ma chi glielo fa fare a Rocco di mettere mano al Franchi??????
O Campi o meglio restare cosi.
Settembre 8th, 2020 alle 15:43
post di convenienza.. dai David puoi fare di meglio.. sei quasi alla stregua di brovardone..
grazie a Dio ci sono anche i Pessina di turno,
si puo migliorare, anzi si deve migliorare; ma lasciare in mano le decisioni di cosa fare del nostro patrimonio artistico culturale architettonico(italiano) al primo americanotto arricchito che arriva o alle pulsioni del tifoso becero.. mi sembra abbastanza da tafaziani.. concordo con viiola 1946 e con i maledetto
Settembre 8th, 2020 alle 15:49
C’è un Pessina ovunque, in sopraintendenza, in comune, negli uffici delle agenzie delle entrate..c’è e ci sarà sempre un Pessina proventiente dal pianeta burocrazia con cui chi vive sul pianeta terra mondo reale si dovrà confrontare…
Settembre 8th, 2020 alle 16:52
Quindi il centro sportivo no, perché potrebbino esserci rifiuti tossici nel terreno e gli affreschi della villa abbandonati a se stessi per decenni rischierebbino di essere danneggiati e poi i campi di calcio all’interno del centro sportivo, creerebbino un enorme impatto ambientale e pesaggistico.
Poi lo stadio a Campi no, perché dovrebbino creare la viabilità e poi non sarebbe a Firenze, mentre adesso interverrebbino sul Franchi, perché ora dovrebbino aver legiferato qualcosa di simile a “il Franchi non è più intoccabile”.
Però attenzione che Pessina, uomo del reo incapace Franceschini, s’è incatenato alla ringhiera di una scala elicoidale al grido di “il Franchi non si tocca” perché alla pagina 31 del passaporto c’è la tribuna coperta del Franchi, rapportabile al Colosseo di Roma e quindi patrimonio culturale insieme a tutto lo stadio!”
Al che infine mi domando, perché mi preme:
Almeno la tribuna coperta alla pagina 31 del nostro passaporto potrà essere abbattuta e ricostruita, o anch’essa è vincolata dalle Belle Arti e quindi intoccabile?
Settembre 8th, 2020 alle 17:16
PAGINA TRENTUNO COME SE FOSSE ANTANI DELLA SUPECAZZOLA PREVENTIVA
Settembre 8th, 2020 alle 17:30
Ecco i negazionisti della cultura!
David, perché non scendi in piazza a dire che l´architettura razionalista non esiste?!
Abbiamo appena imparato che é pericoloso chi parla di virus senza aver studiato medicina, dovrebbe valere lo stesso anche per altre discipline.
É figo bullizzare l´ing. Nervi, le sue opere e chi prova a difenderle. Un po´ come si fa da piccoli con chi ha piú voglia di studiare…ci infastidisce l´eccellenza.
Penso tu sappia meglio di me che se a Firenze abbiamo un problema stadio non é colpa né di Nervi, né di Pessina né delle scale elicoidali (raro esempio di innovazione), ma di pessimi amministratori;
Penso tu sappia meglio di me che l´unico interesse del “nostro” sindaco sia di trattenere lo stadio della Fiorentina nel comune di Firenze, a tutti i costi;
Penso tu sappia meglio di me che il “salvastadi” sia molto pericoloso.
Penso tu sappia meglio di me che sarebbe urbanisticamente piú responsabile e piú fast fare lo stadio a Campi.
Lo stadio Franchi é un monumento, mi spiace.
E non é adatto ad ospitare partite di sere A, siamo d´accordo.
Un monumento in un paese normale dovrebbe essere una fonte di interesse, orgoglio e pure di reddito, non di problemi e di scherno!
Cosa farne…museo del calcio? Museo dell´architettura moderna e design? Cittadella della tecnologia applicata al calcestruzzo? Nardellaland?…con spazio per eventi speciali, sportivi e non, inseriti in un parco urbano? …boh non é mio compito dirlo ma ti svelo un segreto: non c´é solo Firenze e basta prendere esempio da chi ha le strade piene di turisti e studenti anche senza essere stati la culla del Rinascimento!
Ascolto sempre il Penta, siete in gamba ma sentire bistrattare ormai quotidianamente la memoria di chi non si é limitato a fare il compitino fa male, é populista, semplicistico e culturalmente dannoso.
Settembre 8th, 2020 alle 17:37
Permettimi David, dopo un po’ di mosciume estivo, riesce fuori un bel pezzo grintoso ed ironico a par tuo.
Qui si sente tanta fiorentinità.
Per il resto, a me il passaporto è scaduto da quel dì e ci metto di più a ritrovarlo che a credere che effettivamente ci sia la tribuna a pagina 31. Visto che lo devo rifare nuovo magari non mi ce la faccio mettere la Tribuna a sto giro! 🙂
Sulla questione Franchi, sono d’accordo con il buon Cirano che oltretutto è del mestiere ma soprattutto penso che la legge se c’è va applicata, se non ci piace si tenta di fare qualcosa affinchè cambi. Se adesso è statao approvatao un emendamento o comunque una modifica della legge vigente fino ad ieri, si rispetta anche quella, perciò non capisco per quale motivo un funzionario dello Stato debba preventivamente commentare una legge nella sua applicazione al fatto specifco ed emettere dei sibillini pareri o opinioni preventivi/e quando non è stata ancora nemmeno presentata un bozza, ma che dico!6 Un pezzetto di carta che dimostri un interesse a ristrutturare il Franchi.
Che poi, a mio avviso, se non butti giù tutto (magari conservando a parte le famose scale e la torre) per rifarlo come si conviene agli standard attuali, non vale la pena nemmeno perderci tempo.
Ritengo quindi che il dott. Pessina, già passato per la soprintendenza di Chieti, debba attenersi alle sue funzioni, altrimenti sembrerebbe malato di protagonismo e con interssi che eccedono appunto la sua funzione pubblica.
Secondo me
Un saluto
Lucky
Settembre 8th, 2020 alle 17:41
PESSIMO PESSINA!
Settembre 8th, 2020 alle 17:43
Premessa: quando di una cosa se ne parla all’infinito e niente si muove di un millimetro, io mi stufo. Ma mi stufo proprio tanto. E lo stadio, ovviamente, non fa eccezione. Per questo motivo è già un bel po’ di tempo che non leggo articoli, interviste e chiacchiere varie sull’argomento. E dunque chiedo, dopo aver letto questo post: c’è qualche motivo particolare che impedisce a Commisso di dire: “signori, mi avete spappolato le palle, tenetevelo lo stadio e fateci quello che vi pare”? Sono sorti problemi particolari anche a Campi? E non mi stupirebbe nemmeno troppo, sinceramente. Insomma, cos’è di preciso che impedisce di mettere fine a questo teatrino?
Settembre 8th, 2020 alle 17:47
…il bello è che c’è anche il comitato pro Franchi… ma se si era portato avanti la storia di Campi non era meglio ?? tanto più che voglio vedere che patrimonio acquisisce la Fiorentina calcio restaurando il Franchi….
Settembre 8th, 2020 alle 18:40
Un post di un’ignoranza talmente crassa che nemmeno il puerile tentativo di battutine goliardiche può coprire. A mala pena riesci a dirci il nome giusto dei calciatori sul campo (negli ultimi anni un disastro, ma degli occhiali?), ora ti cimenti nella critica architettonica con le tue conoscenze da istituto tecnico?
Ma quindi tutti quelli che nel settore lo hanno considerato per anni un monumento sono degli imbecilli? Lo è sempre stato ed è sempre stato un vanto. Oggi però dobbiamo metterci a 90 gradi con l’americano (e la sua cultura yankie) e ci divertiamo a dileggiare uno dei nostri vanti nel mondo? Ma un po’ di amor proprio? E pazienza se abbiamo anche michelangelo e brunelleschi, questo non toglie valore ad un’opera trattata nei libri e studiata in tutto il mondo. Nemmeno Fattori vale la Cappella Sistina e quindi? Chi non ci arriva è ignorante. Punto!
Pazienza eh.. si può essere ignoranti, mica si deve essere per forza onniscienti. Ma almeno si abbia il buon gusto di evitare pareri che non competono. ormai siamo nell’epoca in cui mammine pancine ci dicono se è giusto vaccinarsi o meno… figurarsi parlare d’arte. Il problema è che siete ridicoli allo stesso modo.
Siete una maggioranza becera, mi prenderò i soliti insulti e quant’altro ma resta il fatto che la storia del Franchi è già stata scritta ed il suo valore non dipende dal numero di turisti presenti. Solo dei superficiali potrebbero dare valore ad un’opera con questa valutazione. Fatevene una ragione. parlate di fuorigioco e robette simili, non di arte.
ps. io sono un abbonato di curva da 9 anni e mi son preso tutte le acquate di questi ultimi 9 anni. Tutte!!
Settembre 8th, 2020 alle 19:55
Grande David !!! Sei il numero 1 !!!
Settembre 8th, 2020 alle 20:19
la colpa non è di pessina…
ma se il Comunale l’è un monumento storico perchè il ministro competente non ci dà i soldi per ristrutturarlo?
o s’aspetta che qualcuno si pigli un pezzo di cemento in testa e ci rimanga secco?
se succede un ponte morandi 2 icchè fa il signor pessina?
ma le mura di pistoia da chi dipendono?
siamo alla follia burocratica, paragonare lo stadio al ponte vecchio…
che dire, accidenti ai tedeschi, invece di far saltare i ponti di Firenze dovevano far saltare lo stadio…magari non lo sapevano che lo stadio era più importante…
la vedo buia…
Settembre 8th, 2020 alle 20:23
Bravo David, davvero un post superbo. Di noi che dire, ci sarebbe dal schiantare dal ridere, ma purtroppo leggendo anche, quello che ha affermato, la deputata del PD, ci faranno piangere dalla rabbia. Spero solo in Campi e che Commisso un ci mandi tutti a pattinare.
Settembre 8th, 2020 alle 21:13
Xela e Stefano non la toccano propriamente piano ma il loro detto è una boccata d’ossigeno in un mare di ipocrisia e di ignoranza.
Dove si cela anche un po’ di tornaconto personale.
Avevo scritto le stesse cose in un post non pubblicato ma mi schierò con voi così dividiamo gli insulti in tre.
Settembre 8th, 2020 alle 21:32
@Xela 62….Spero la tua sia un’iperbole. Uno scherzo. Una provocazione.
Scegli te… Ma non puoi essere serio.
Pazienza se abbbbiamo Michelangelo e Brunelleschi?
Uno dei nostri vanti nel mondo?
Ma rileggi quello che scrivi?
Firenze e la sua promozione sono stati la mia vita e ti giuro mai una volta che mi siano state chieste informazioni su questa location ne l’ho mai visto citato tra i luoghi di Firenze da non perdere.
Guarda, la mia speranza è che lo stadio si faccia nuovo a Campi.
Poi voglio vedere che fine fa il Franchi e chi “curerà” questo reperto del quale fuori le mura di Firenze pochi conoscono le le peculiarità.
Il rischio che si trasformi in un rudere è molto alto
MT
Settembre 8th, 2020 alle 22:43
Quando torna alle 18 il Pentasport al posto della tribuna politica ? Cambiate nome
Settembre 9th, 2020 alle 01:08
Posso anche capire le tesi di xela e di Stefano,
Tutti credo che amiamo il vecchio Franchi.
Anzi il comunale,
Però xela non diciamo bischerate del mettersi a novanta davanti allo yankee.
La fiorentina avrebbe bisogno,
Come tutte le altre squadre,
Di uno stadio all’altezza.
Credo che in Europa, gli stadi peggio siano in Italia.
Commisso come prima i DV vorrebbe costruire un altro stadio da un altra parte.
Ma tra tutti tentano di costringerlo a ristrutturare il franchi
Per la paura di trovarsi un rudere sul groppone.
Ma poi spunta Pessina.
Quindi se c’è qualcuno che ha il diritto di sfavarsi,
Questo è Rocco.
È ricordiamoci che non è che ci sia la fila di persone pronte a investire qui..
Settembre 9th, 2020 alle 07:24
Se si stava dietro alla sovrintendenza nel 400 il duomo non si costruiva.. Una cattedrale immensa con una sfera in cima!! Cose da pazzi! Invece negli ultimi dieci anni si è riempito Firenze di cavi e pali per la tranvia che è nata vecchia. Se penso che fu buttata giù la pensilina alla stazione perché ottundeva la facciata della stazione…ora piazza stazione sembra una ragnatela inguardabile..
Settembre 9th, 2020 alle 07:30
Comunque l’idea che un monumento non sia tale perché i turisti non ci vanno la dice lunga.
Su di noi come popolo
Sulla cultura in generale
Sulle condizioni di questo paese
E più nello specifico sulle competenze in ambito di manutenzione a molti non chiare o semplicemente non interessano. Qualcuno scrive che la soprintendenza dovrebbe finanziare il restauro. Mah.
Comunque non c’è solo lo stadio a pag. 31 ma una serie di disegni che rappresentano in parte l’opera di Nervi. Un genio.
Come restaurare e migliorare l’opera di questo genio dovrebbe avvenire in due fasi. 1 decidere chi paga e stanziare i soldi. 2 fare un concorso che coinvolga il resto del campo di Marte.
E comunque dopo le elezioni non si parlerà più di questa vicenda che ha ben poche soluzioni pratiche e immediate.
Settembre 9th, 2020 alle 08:09
Trovati rifiuti edili, interrati a 5 metri sottoterra nel terreno destinato alla costruzione del centro sportivo della Fiorentina.
Quello che più insospettisce in quest’ennesima losca vicenda, è come si sia ordinato un sopralluogo alla ricerca di rifiuti interrati, poco tempo dopo che Commisso aveva dato inizio ai lavori, ovviamente previo acquisto del terreno.
Possibile che nessuno nel corso di anni e anni fosse a conoscenza di questo schifo, onde avvisare preventivamente Commisso, diffidandolo dall’acquistare il terreno?
Hai voglia che qualcuno lo sapeva!
Si parla di stadio, ma credo che dovremo arrenderci anche sul centro sportivo.
Si dice che tre sospetti facciano una prova e qui CARI AMICI VIOLA, i sospetti sono andati ben oltre una semplice prova diventando inesorabilmente una certezza: il Signor Rocco Commisso non è il benvenuto a Firenze, colpevole di portare troppe innovazioni in una città che nel 2020 è rimasta al medioevo.
Settembre 9th, 2020 alle 09:00
Xela, rientro col botto, eh?
Stupendo, ti preoccupi anche di prenderti i soliti insulti…
Vabbè, buona giornata a tutti e SFV
Mamo
Settembre 9th, 2020 alle 09:41
Discorso un po’ limitante. Pensare che il pregio archittettonico di un’opera vada ponderata sull’ “attrattività turistica” è un ragionamento a cui purtroppo ci hanno abituato. Il valore dell’opera di Nervi è indiscutibile: ciò non significa che l’opera per il suo utilizzo siano totalmente obsoleti e che sia necessario rivederlo nella sua interezza, sacrificando il valore storico del progetto dello stadio (già comunque fortemente “ritoccato” per Italia 90 senza che volassero tutti questi stracci da parte della Soprintendenza). Cerchiamo tutti, sia stampa che tifosi, di smetterla con questo ragionamento che “se non vengono i turisti a spendere soldi per vederlo” qualcosa non abbia valore intrinseco.
Settembre 9th, 2020 alle 09:52
A me pare che la situazione sia piuttosto chiara, vediamo di fare un riassuntino.
Mercafir: per un anno hanno portato in giro Rocco con questa mirabolante storia, cercando di accollargli i costi del risanamento di una struttura che, come lo stadio è in condizioni pietose, poi Rocco ha sgamato, ha ripreso le sue fiches e si è alzato dal tavolo del poker.
Centro Sportivo, hanno cominciato a bubare le associazioni ambientaliste e, guarda caso, sono saltati fuori i rifiuti, poi arriva la sovrintendenza e mette bocca sul progetto quasi un anno dopo che era stato reso noto, ma a Voi non puzza di imboscata.
Emendamento Renzi (tanto per dargli un nome).
Quale sarà il reale impatto sulla modificabilità del Franchi? Vale a dire quali modifiche veramente si potranno fare e tali modifiche renderanno il Franchi moderno ed idoneo anche economicamente? Non si è ancora capito ma è chiaro che il Comune vuole che quella patata bollente se la sbucci il buon Rocco.
Campi. Qui tutto sembrerebbe più facile, si scrive su di una lavagna bianca. Invece il messaggio è già arrivato, manca la viabilità, il treno, la tranvia, l’aeroporto, il campo di bocce e tutto l’ambaradam.
E se Rocco si rompesse gli zebedei?
In fondo, con modalità diverse, anche i Della Valle ( che piacciano o no) hanno passato lo stesso percorso.
La variabile di oggi sono le elezioni, ma passate quelle ………….
Settembre 9th, 2020 alle 10:17
Non ho una posizione ben definita a riguardo, oltretutto io a pagina 31 non ci vedo una sega, è tutto coperto da visti…(pre Covid)
Però ammetto che il post di Stefano è molto interessante, si, mi è piaciuto veramente tanto.
Non ho quindi un’idea chiara sul Franchi, come non l’avevo sul covid in quanto a ognuno il suo…ho però un’idea chiara su un burocrate come Pessina perchè le interruzioni fatte al Campo Sportivo sono tutte registrate e consultabili e sono a mio avviso esclusivamente un modo per mettere i bastoni tra le ruote su chi sta investendo in strutture e questo lo trovo da terzo mondo.
Detto questo la diatriba Franchi mi interessa il giusto (pur avendoci abitato per 40 anni), nella questione Fiorentina per me il Franchi non si pone in quanto troverei assurda una sua ristrutturazione in quella particolare zona della città e come già detto Rocco non è nato ieri, sa benissimo che a CdM averebbe le mani legate su tutto, su tutto quello che serve per far rendere un investimento del genere.
quindi la pagina 31 del passaporto è carina, tutto l’interesse attuale sul Franchi è politico e serve se non altro a rimandare ulteriormente il vero problema, vino a quando Rocco si sfaverà e ci manderà in culo.
Vdz
Settembre 9th, 2020 alle 10:40
Per Bagno a Ripoli al 72. Non sono del mestiere, ma quando facemmo (condominio) un parcheggio sotterraneo, la prima cosa che l’ingegnere responsabile predisposte fu il carotaggio del terreno.
Qualunque cosa vuoi fare su un terreno si impone di sapere cosa c’è sotto quel terreno, sia per motivi di sicurezza e sia per motivi archeologici.
Ora, correttamente, il responsabile del progetto ha provveduto a carotare il terreno e sono emersi, da quanto riportato dalla stampa, sia reperti storici e sia elementi da discarica.
A questo punto la magistratura avvia una indagine per verificare se c’è un’ipotesi di reato e la sovraintendenza si deve interessare dei reperti.
Non c’è alcun complotto contro la Fiorentina.
Mi scuso con gli esperti se ho scritto qualche inesattezza, ma non credo di essere andato fuori logica.
Scrivo questo perché ci si deve concentrare sui problemi reali e non vedere l’uomo nero dappertutto o il complottismo.
Qui a Napoli quando hanno scavato per la Metropolitana sono emersi una serie di manufatti storici, i lavori hanno avuto fortissimi rallentamenti, ma oggi si è completata la metropolitana in quei tratti e contemporaneamente sono esposti nel percorso a piedi i detti ritrovamenti.
Quanto poi al problema della correlazione monumenti affluenza turisti e opera d’arte turisti, voglio solo dire che sono stato ad Olimpia ed il manufatto di riferimento (stadio) erano uno spazio vuoto, qualche pezzo di colonna o di pietra e niente più. Ma si godeva l’emozione di vedere con la mente i giovani di allora che si sfidavano in quel luogo. Non vedo differenze logiche con il Franchi, a prescindere dalla Fiorentina, vanno fatte le opere di manutenzione. Poi, la Fiorentina è interessata a giocarci, allora presenti un progetto che nel rispetto dell’enorme vigenti pro tepore, ristruttura il manufatto. Non è interessata, allora il Comune è le strutture pubbliche competenti né decidono la futura destinazione.
Ribadisco, se vogliamo vivere l’emozione della storia della Fiorentina ci teniamo il Franchi con la ristrutturazione possibile. Preferiamo la comodità e la modernità,allora vi va a Campi o altro sito.
Ma lasciamo da parte i complotti e il burocratismo becero, in molti casi i beceri siamo noi quando critichiamo senza formazione e informazioni specifiche i burocrati.
Senza acrimnia, un abbraccio.
Settembre 9th, 2020 alle 11:00
Argomento piuttosto spinoso e proprio per questo da risolvere subito. Prima di tutto va risolto da un punto di vista filosofico, cioè di idee e di progetti per l’Italia ( ho detto Italia e non Firenze solamente), perché dobbiamo finalmente, sarebbe ora, decidere se continuare su una strada conservatoria, passatista, decrepita, immobile o decidere di fare un passo oltre, più in là rispetto a quel che abbiamo per progettare ciò che potremmo avere.
Il quesito di riferimento è semplice, ed è: vogliamo chiudere l’Italia intera in una bolla di vetro, continuare a sfruttare ciò che ci hanno costruito i nostri illustri predecessori, fra l’altro senza badare troppo a quel che li precedeva ed esaltando loro stessi e le loro idee in un circolo virtuoso di innovazioni, o vogliamo lanciarci in un futuro che senza il cemento nelle scarpe della burocrazia e dei burocrati polverosi potrebbe essere fantastico?
La nostra civiltà nasce grazie ad accumuli di esperienze e di innovazioni che spesso hanno modificato e smantellato il passato oppure che si sono accorpate ad esso. In molte delle nostre chiese o costruzioni antiche sono ben visibili elementi con canoni costruttivi successivi allo loro costruzione. Parliamo di Santa Maria del fiore e della sua facciata? Parliamo di santa croce e della sua facciata? Parliamo del Baldacchino del Bernini costruito con i bronzi del Pantheon? Parliamo del Colosseo saccheggiato anche in quel rinascimento che ci ha resi i più grandi?
Quindi rimane la domanda da me posta in principio quale è la risposta che ognuno si dà?
Adesso dico la mia e la mia è che dobbiamo portare il nostro passato nel futuro e non rimanere ancorati ad esso come stiamo facendo.
Il monumento Franchi
Il Franchi ha certamente parti che testimoniano innovazione e intuizione ma quelle parti possono tenere bloccata un’intero progetto di rinnovamento che gioverebbe alla comunità tutta? Allora si butti giù tutto, si tengano piccole porzioni di quelle parti che si integrino con il Nuovo impianto e si realizzi un po’ di futuro. Dico piccole parti proprio per lasciare testimonianza e non perché debbano essere studiate dato che ormai quelle tecniche sono state ben introiettate ed assimilate.
Non mi inoltro più in là sennò la cosa diventa troppo lunga, comunque ” stretta la foglia larga la via, dite la vostra che io ho detto la mia”
Settembre 9th, 2020 alle 11:19
Buongiorno signor Xela.
Ho letto il suo moderato intervento, nel quale ho intuito una leggera critica nei confronti dei talebani della demolizione che, senza alcuna preparazione sull’argomento, si lanciano in crociate estreme.
Deduco che Lei abbia conoscenza in materia e voglia approfondire la questione con cognizione di causa. Mi metto pertanto a Sua disposizione per iniziare una proficua corrispondenza in questo blog, acciocché tutti possano farsi un’idea di come sia lo stato dell’arte.
Si legga i miei interventi ai nn. 20 e 29 e mi faccia sapere il Suo punto di vista.
Rimanendo in attesa di un Suo riscontro, La saluto cordialmente.
CIRANO
Settembre 9th, 2020 alle 11:36
62 xela Non sono uno storico dell’arte ma in architettura ecclesiale moltissime chiese presentano stili differenti come visibile nella stessa Piazza dei Miracoli a Pisa o la Chiesa di S. Miniato a Firenze. La Basilica di S. Pietro nacque distruggendo la precedente centenaria Basilica. Per non parlare poi delle trasformazioni interne dopo il Concilio di Trento. Nella storia dell’arte niente è stato fisso e inamovibile, tutto nasce sovrapponendo al precedente. Cari saluti
Settembre 9th, 2020 alle 11:53
Trasformare il Franchi mantentenendo alcuni tratti salienti del grande Nervi potrebbe attuare una nuova opera adatta alle esigenze sportive attuali e allo stesso tempo apparire una grande opera d’arte. La chiesa di S. MINIATO p presenta caratteristiche romaniche e gotiche ed è meravigliosa. La ristrutturazione del Franchi potrebbe essere una grande sgida.
Settembre 9th, 2020 alle 11:54
Sfida non Sgida
Settembre 9th, 2020 alle 11:57
Con questo post scopro in David un’ironia che ammetto non pensavo avesse!!!Qui si rasenta la perfezione dell’uomo,allora!
Sempre corretto prenderla sul ridere altrimenti potrebbero volare labbrate se qualcuno vede Pessina per strada…Tra l’altro credo che lui faccia solo il suo lavoro e solo in parte giustifico anche alcune esternazioni.
Io rest contrario alla pesante restaurazione del Franchi.Ma Rocco secondo me la vede diversamente:del resto la sua prima idea era il Franchi e quindi tornerà su quella.Tante squadre si muoveranno per la ristrutturazione del proprio stadio assieme al comune(come sta succedendo a Bologna dove il comune però si impegna con 30 milioni!A Firenze non credo):non vedo però come la Fiorentina possa fare il salto di categoria se poi tutte le altre faranno lo stesso “passo”.Ovviamente noi a differenza di alcune abbiamo la carta del turismo.
Settembre 9th, 2020 alle 12:18
pur condividendo in parte quello che pensano xela, Stefano e altri riguarda all’importanza storica del nostro caro vecchio stadio, rilevo che come ha fatto notare gatto pancione, Commisso (come prima i Della Valle) tutte le volte che si muove viene stoppato subito da miriadi di intoppi burocratici. I Della Valle sono italiani, sono abituati e ci hanno messo un bel po a sfavarsi definitivamente, Rocco è americano, in america fanno le cose fast (e non è un modo di dire) e presumibilmente sarà anche fast nello stufarsi. per come si stanno mettendo le cose, la meglio per me è restare cosi come siamo e buonanotte. d’altra parte siamo abituati, a parte qualche punta in alto e in basso, siamo sempre stati una squadra di seconda fascia, vorrà dire che resteremo cosi anche perchè non sarebbe comunque detto che anche con lo stadio nuovo sarebbe cambiato chissà che. continueremo a prendere le acquate (con il virus mi iniziano a mancare anche quelle) e cercheremo di usare i bagni il meno possibile come sempre. io mi sono già rassegnato ma se dovessi scegliere, stadio nuovo fuori Firenze tutta la vita. Per ristrutturare il Franchi ci vogliono anni e tornare a Perugia non mi sembra proprio il caso.
Settembre 9th, 2020 alle 12:46
Se strappo la pagina 31 del passaporto, è sempre valido?
Settembre 9th, 2020 alle 12:48
avrò sbagliato… ieri sera su tg38 Bonaventura a Firenze… ma in Gazzetta stamani nisba… avrò sbagliato…
Settembre 9th, 2020 alle 13:00
In tutto questo bailamme di pareri riguardo l’artemio franchi la mia curiosità è quella di sentire il prossimo intervento di rocco…
Settembre 9th, 2020 alle 14:17
Il 9 settembre di molti anni fa ci lasciava Lucio Battisti.
Queste son le cose che fanno male al cuore.
Altro che le vanverate di Pessina.
Immondo
Settembre 9th, 2020 alle 14:45
Uno dei tuoi migliori post in assoluto!!
Settembre 9th, 2020 alle 15:07
Lo scorso anno sono stato a Roma e ho visitato l’anfiteatro Flavio (Colosseo) e sono rimasto colpito dalla sua storia.
Non sapevo assolutamente che per secoli fosse stato abitato, trasformato in luogo di culto ma, soprattutto, utilizzato come cava di travertino per la costruzione di palazzi romani. E addirittura il nome Colosseo, proviene dall’enorme statua di Nerone fatta da lui stesso costruire nei pressi dell’anfiteatro. Oggi non c’è più traccia perché, probabilmente, nel medioevo il bronzo venne fuso e riutilizzato.
Ora, tutto questo pippone (che sicuramente conterrà delle inesattezze) è solo per “giustificare” la fermezza che porta avanti la soprintendenza.
Oggi, come nel medioevo, ce ne freghiamo bellamente delle scale elicoidali e della tribuna a sbalzo, però forse occorre avere anche rispetto per un architetto che non è stata una star come gli attuali Piano, Isozaki, etc. ma che, nelle sue opere, si ammira l’intraprendenza nelle costruzioni (bellissimo il capannone delle cartiere Burgo di Mantova)
Alla fine, personalmente, sono contrario a una qualsiasi forma di trasformazione del nostro vecchio comunale, ma bensì sono per un restauro conservativo, che però non si adatta alle esigenze della nostra squadra. Quindi, mi auspico che facciano un impianto nuovo, moderno, funzionale, anche a Campi, ma non toccate il Franchi!
Settembre 9th, 2020 alle 15:31
Quando iniziarono a costruire l’ipercoop a sesto, trovarono i resti di una villa romana. L’ipercoop l’hanno costruita lo stesso e una parte di quei resti sono stati ingabbiati e resi visibili al pubblico. Se Commisso si fosse chiamato commissovic, di stadi nuovi ce ne sarebbero 2
Settembre 9th, 2020 alle 15:43
77 Viola 1946
Premesso che Napoli non è Firenze, che leggo sempre molto volentieri i tuoi interessanti approfondimenti e che infine possano esserci sul luogo del nostro pacifico “contendere” importanti reperti storici, permettimi innanzitutto di darti del tu, dopodiché di chiederti, fermo restando che parliamo di Magistratura e di Belle Arti, ossia di due pratiche che viaggiano su binari diversi e con tempi tecnici diversi, quanto tempo è trascorso a Napoli, prima che i lavori potessero essere portati a termine?
E ancora, a tuo modo di vedere e alla luce di quanto in precedenza scritto, quanto pensi che ci voglia per portare a termine dei lavori stimati in due anni e che già hanno subìto notevoli ritardi, oltre ovviamente a ciò di cui tu e io stiamo discutendo?
Infine nel mio precedente post ho chiesto come sia possibile che nessuno sapesse dell’interramento di materiali da discarica prima della vendita del terreno a Commisso, ossia una domanda che pone degli interrogativi e non una visione dell’uomo nero reincarnato in un qualsivoglia burocrate.
Nessuno a suo tempo ha mai visto nemmeno un escavatrice (per arrivare a cinque metri di profondità non credo che abbiano scavato a mano), o a scavo effettuato nemmeno un camion che scaricasse materiali all’interno?
Comprendo tutte le operazioni di carotaggio e quant’altro necessario, ma il quesito è il perché escano problemi come funghi senza soluzione di continuità, solo dopo che i lavori sono iniziati e a terreno acquisito, uomo nero esente.
Senza acrimonia e con stima.
Settembre 9th, 2020 alle 18:41
Carissimo Bagno a Ripoli, non solo ci diamo del tu, ma io ritengo amici di blog tutte le persone che vi intervengono, anche se a volte con le asprezze e franchezze del proprio carattere. Come ho sempre detto, avere idee diverse è un arricchimento. Dibattere con positività non significa farsi la guerra, ma trovare soluzioni condivise. Io non sono un talebano dei moduli di gioco, anche se fortemente condizionato dalle teorie contropiedistiche italiote (ero un gran seguace di Gianni Brera), eppure SergenteGarzia mi ha convinto, che comunque uno schema aggressivo possibilmente alto, porta risultati migliori, rispetto a qualunque modulo (si parla in termini di confronto tra i risultato dello stesso modulo aggressivo e non aggressivo). In base a queste informazioni teoriche ho osservato le squadre che adottano tali moduli aggressivi e mi sono convinto della giustezza di base di quanto asserito da SergenteGarzia.
Quindi, il confronto mi ha fatto riflettere e, non cambiato idea, ma migliorata la mia conoscenza personale di base e modificato le mie idee introducendo la variabile “SergenteGarzia”.
La linea 1 della metropolitana di Napoli sostanzialmente nasce dopo 1976 sotto la guida del sindaco Velenzi. All’avvio degli scavi, in particolare nelle fermate di Piazza Dante e Piazza Municipio, vengono reperiti dei manufatti, che pongono una serie di problemi. Di fatto il primo tratto (quello inerente Piazza Dante) viene inaugurato nel 1993. Poi man mano hanno aperto altre stazioni fino a Piazza Garibaldi (credo 2005). Se ricordo bene le notizie giornaliitche si stimava in 10 anni la costruzione della Metropolitana. I ritardi, oltre ai problemi dei ritrovamenti archeologici, vanno attribuiti anche ai finanziamenti, che i maggiori costi e i tempi più lunghi hanno richiesto rispetto la piano originale.
Ora, venendo alla Fiorentina, pochi reperti archeologici e non manufatti, impongono tempi molto brevi di ritardo e qualche piccola modifica progettuale. Quindi credo su questo punto non ci dovrebbero essere troppi problemi. Diverso il discorso sul materiale di risulta sepolto a cinque metri, lì si è aperta una indagine della magistratura, non risulta dalla stampa che vi sia un sequestro del terreno. Anche qui sono fiducioso di brevi tempi di ritardo.
Non si hanno notizie precise sul materiale discaricato, anche se si leggono ipotesi. Può darsi pure che non sia una discarica illegale, ma sicuramente una discarica 5 metri sotto il livello del suolo si genera solo con apposite scavatrice e non con le mani o il piccone o la zappa, visto che è un terreno agricolo. Quindi, la tua domanda è perfettamente legittima.
Se il materiale è stato discaricato legalmente non c’è problema. Ma se, invece, lo si è fatto senza le dovute autorizzazioni,sarebbe spettato al comando dei vigili urbani fermare il tutto e fare accertamenti. La sopraintendenza non centra niente, interviene successivamente a chiamata, se sul terreno vi sono vincoli o vengono scoperti reperti storici.
Io per nascita (meridionale) e per mestiere (aziendalista) sono molto cauto ed esprimo i miei pareri se ho tutte le informazioni e ho fatto i dovuti approfondimenti tecnici, anche sulla mia materia.
Il mio invito è quello di evidenziare le anomalie evitando di cercare colpevoli, per di più in mala fede. Questa affermazione non è rivolta a te, per come hai replicato al mio intervento, ma alla canea che ho trovato sia su “fiorentina.it” e sia su “viola.news”, in particolari dei visitatori interventisti di questi siti.
Alla luce delle nuove norme, quando saranno rese chiare, io vedo tre soluzioni ideali:
a) un Franchi ristrutturato con il massimo possibile di fruibilità per gli spettatori, lasciando tratti distintivi del vecchio Franchi. Si va a miscelare il moderno con l’antico. La vedo molto difficile per il problema delle curve;
b) un Franchi rimesso a nuovo non assegnato alla Fiorentina e al calcio che conta. L’esempio è l’Arena di Verona. Si tratta di trovare un utilizzo pubblico della struttura, che in una città come Firenze non dovrebbe essere un problema (è la soluzione più probabile e vantaggiosa per il frequentatore delle partite: l’andata a Campi);
c) una ristrutturazione pesante che salvi ad esempio solo le scale elicoidali e metta in teca una parte delle curve e dedichi parte del museo della Fiorentina, ai progetti, alla storia e alle foto del Franchi (la vedo difficile) e molto legata all’interpretazione estensiva delle nuove norme approvate.
Quanto all’ultima parte del tuo intervento credo che purtroppo usciranno altri problemi. Temo soprattutto quelli portati da chi è contrario al progetto, con intervento presso il Tar e la Magistratura ordinaria. Poi, ci sono i pompieri che potrebbero chiedere a lavori ultimati ulteriori rettifiche e quant’altro. Sguo molto su Sky questo tipo di trasmissioni e ti giuro che non è solo un problema italiano, ma anche inglese, francese e spagnolo, le latre nazioni non vengono trattate.
Un caro saluto.
Settembre 9th, 2020 alle 18:46
Gionny 86
Hai sbagliato a leggere la gazzetta…
Lapi Dario
Settembre 9th, 2020 alle 21:21
Gionny 86- Lapi Dario
Cos’è “la gazzetta”?
Settembre 9th, 2020 alle 21:49
Caro David..
Erano anni che aspettavo da te un post cosi,sagace e sarcastico ma puntuale,scevro da “buonismi” di facciata;un capolavoro,chapeau.
C.te UdF
Settembre 9th, 2020 alle 21:50
È una Vicenda surreale , ancora non mi capacito di tutto ciò .
Settembre 10th, 2020 alle 00:07
@viola46,io mi ricordo che quando i dellavalle hanno cominciato i lavori ai campini,sono stati trovati interrati i rifiuti dei lavori per italia90,e gli è costato un botto bonificare! Evidentemente in italia abbiamo questo vizietto!
Settembre 10th, 2020 alle 06:47
Comisso ha un grande pregio che è quello di valutare un business forte delle sue esperienze nelle Banche d’affari.
Dopo anni di Mercafir con presentazione di plastici in poche settimane ha smontato il progetto come insostenibile visti costi e rischi e farà lo stesso per il Comunale.
Ora è il momento di parlare del ritorno di Nonno Valero ingaggio forse per il ruolo di allenatore in seconda. Pradè ha convocato conferenza stampa in cui lo presenterà come hanno fatto con Pirlo che poi è passato in prima squadra?
Settembre 10th, 2020 alle 09:42
ragazzi, scusate l’OT ma sono troppo contento per il ritorno di Borja.
lo so, è vecchiotto
ma io gli voglio troppo bene e sono contento che sia tornato a casa.
lui e la sua famiglia.
e poi nel post lock down ha giocato sempre titolare nell’inter
facendo buonissime prestazioni.
bene!
quest’anno sono molto fiducioso.
Settembre 10th, 2020 alle 09:44
E’ l’ora di demolire totalmente il rudere di 90 anni, e fare uno stadio adeguato ai tempi. Rimane una soluzione minore rispetto a quella che potrebbe essere stata la Mercafir, ma comunque migliore di una cattedrale nel deserto a Campi. A patto che venga nettamente migliorata la viabilità nella zona, e che vengano realizzati adeguati parcheggi.
Settembre 10th, 2020 alle 10:26
NON HO MAI SENTITO PESSINA, LA SOPRINTENDENZA O IL MiBACT proferire parola su QUANTO SEGUE, mentre sul Franchi c’è ANCHE LA PAG. 31 DEL passaporto…
https://www.comune.fi.it/comunicati-stampa/ex-caserma-vittorio-veneto-avanti-con-il-recupero-del-complesso-adottata-la?language_content_entity=it
comunicato del 29 gennaio 2020
Ok della giunta alla delibera presentata dall’assessore Del Re
Avanti con il recupero dell’ex caserma Vittorio Veneto in Costa San Giorgio. La giunta di Palazzo Vecchio, su proposta dell’assessore all’Urbanistica Cecilia Del Re, ha adottato nell’ultima seduta la VARIANTE SEMPLIFICATA che definisce le destinazioni d’uso del complesso, aggiornando le prescrizioni e le compensazioni legate all’intervento di recupero. Le destinazioni individuate sono quelle turistico-ricettiva (86%), commerciale relativa alle medie strutture di vendita (9%) e direzionale comprensiva delle attività private di servizio (5%). Il masterplan prevede anche la sistemazione e utilizzazione delle aree esterne della ex caserma, con l’obiettivo di far rivivere gli antichi orti e le disposizioni ottocentesche a giardino. Il tutto con la previsione di attività aperte al pubblico per la fruizione da parte dei cittadini e con la destinazione degli oneri a opere di riqualificazione della zona di Costa San Giorgio. “Andiamo avanti con il percorso urbanistico per arrivare a recuperare questo luogo importante del centro storico – ha detto l’assessore Del Re -, da anni ormai in disuso dopo essere stato da ultimo una caserma militare. Un intervento complesso che, oltre al restauro degli ambienti interni di pregio dietro le indicazioni della Soprintendenza, riguarda anche la sistemazione dell’area esterna, con la previsione di ricostituire gli orti e giardini ottocenteschi, a partire da un fondamentale approfondimento storico in modo da arrivare a una riqualificazione inserita in un contesto di enorme pregio ambientale e architettonico. Come prescrizioni, abbiamo inserito la fruizione di parte della struttura al pubblico e anche la verifica della fattibilità di un collegamento tra Boboli e il Forte Belvedere. Un’opera che agevolerebbe nell’accessibilità del Forte Belvedere e contribuirebbe anche a un miglior governo dei flussi turistici”.
L’intervento è soggetto a una serie di prescrizioni, tra le quali: l’inserimento nella parte nord-ovest del complesso di attività aperte al pubblico, in modo da consentire la fruizione di parte della struttura conventuale e dello spazio aperto di pregio storico-architettonico; l’apertura al pubblico, anche attraverso visite guidate, dei chiostri di San Girolamo e San Giorgio, dell’ex chiesa di San Girolamo, degli affreschi ‘L’ultima cena’, ‘Le nozze di Cana’ e ‘I quattro santi evangelisti ed i quattro santi martiri coronati’ (modalità e tempi dovranno essere concordati con Soprintendenza e Amministrazione comunale); la verifica della possibilità di collegamento con il giardino di Boboli e con Forte Belvedere.
La compensazione per l’impatto generato dalla modifica della destinazione d’uso sarà impegnata principalmente per le opere di riqualificazione di costa San Giorgio (da piazza dei Rossi a vicolo della Cava), dello snodo tra costa San Giorgio e costa dei Magnoli, della scalinata tra costa San Giorgio e piazza di Santa Maria Soprarno.
La richiesta di variante al regolamento urbanistico per avviare la progettazione definitiva era stata presentata dal privato a marzo 2018 e si configura come ‘variante semplificata’. Alla delibera di oggi si arriva a seguito del concorso internazionale svolto dal privato nel 2016, che aveva portato all’individuazione delle destinazioni d’uso di progetto, non definite dal regolamento urbanistico per i casi di elevata complessità. Il progetto presentato dal privato è stato sottoposto a verifica di valutazione ambientale strategica, con successiva esclusione. Il complesso dell’ex caserma Vittorio Veneto, su una superficie di 16.137 mq, è stato edificato in epoche successive a partire dal 14esimo secolo ed è caratterizzato da una complessa articolazione di volumi con una significativa presenza di aree verdi a diretto contatto con la collina di Forte Belvedere e il giardino di Boboli. Il progetto complessivo ripropone una serie di elementi storici: i percorsi del 1808/1810 a sottolineare i terrazzamenti della collina di San Giorgio; la sagoma dell’orto-giardino del convento di San Giorgio e dello Spirito Santo sulla copertura degli edifici esistenti; il giardino dei Semplici dell’ex convento posto di fronte all’antico refettorio; le piscine a evocare le antiche vasche utilizzate in epoca conventuale come cisterne, vivai di pesci e lavatoi; un pozzo che rievoca il pozzo miracoloso di San Mamiliano; gli antichi percorsi di preghiera con scala penitenziale che parte dal giardino dei Semplici e arriva sotto il Forte Belvedere; i terrazzamenti a uso orto dell’antico convento di San Girolamo e San Francesco con recupero delle coltivazioni storiche. (sc)
Questo invece è quanto si legge dal sito perunaltracitta.org sull’argomento
https://www.perunaltracitta.org/2020/02/24/costa-san-giorgio-a-firenze-il-luxury-virus-colpisce-ancora/
Prosegue la colonizzazione di Firenze. Costa San Giorgio, a due passi dal Ponte Vecchio con vista mozzafiato sulla città, è al centro di una trasformazione all’insegna del lusso e della rapina del bene comune. In nome del turismo.
Uno dei versanti collinari fiorentini di più antico insediamento – il Podium San Georgii – si sta trasformando in collina del lusso. L’operazione immobiliare che muta l’ex Caserma Vittorio Veneto in struttura alberghiera d’eccellenza sarà gestita da alcune società che fanno capo alla multinazionale Lionstone Development della famiglia argentina dei Lowenstein.
Il complesso architettonico già pubblico, svenduto dalla Cassa Depositi e Prestiti agli argentini per 19 milioni di euro, si compone delle strutture di due conventi, San Girolamo alla Costa e San Giorgio e dello Spirito Santo, risalenti all’anno Mille, e si estende per circa tre ettari in un contesto di elevata qualità storico-paesaggistica e naturalistica.
Eppure, a fronte di tali qualità, il Regolamento Urbanistico decide che «la complessità del manufatto e la sua particolare ubicazione non consentono di operare in questa fase scelte previsionali che permettano di garantire un adeguato recupero del bene».
Ovvero: l’Amministrazione comunale, eludendo i suoi compiti, lascia in mano al privato le sorti di un pezzo cospicuo di città. Proprio in ragione della complessità di tale area, l’amministrazione avrebbe dovuto operare con la massima cautela, individuare indirizzi, limiti e regole della trasformazione. Saranno invece i coniugi Lowenstein in vena di patetica filantropia a poter determinare destinazioni d’uso e superfici a loro più convenienti. Al Comune non resta che approvare.
Un’amministrazione che così palesemente rinuncia alle proprie prerogative può continuare a godere della fiducia dei propri cittadini?
Ci viene da chiedere quale possa essere la visione politica che anima le forze al governo della città, visto che il loro laissez faire genera esclusione, sottrazione della ricchezza comune e banalizzazione turistico immobiliare di Firenze.
Nei circa 17.000 mq di superficie di progetto troveranno posto più di 120 tra camere d’albergo, suite e appartamenti, oltre all’ampio ristorante, cucine e dispense, bar, spazi per eventi, centro benessere e parcheggi sotterranei, il tutto all’insegna del “tema del lusso e, manco a dirlo, dell’esclusività”.L’intervento mette anche a repentaglio il fragile equilibrio idrogeologico del versante che in passato ha manifestato movimenti franosi di non secondaria importanza: oltre ai previsti magazzini interrati a servizio dell’albergo e delle cucine, il progetto prevede due parcheggi interrati ed un tunnel di circa 600 metri che li metterà in comunicazione con l’accesso carrabile di Costa San Giorgio.
Non è un caso che l’attuale Costa dei Magnoli anticamente si chiamasse anche Poggio delle Rovinate per i frequenti smottamenti delcrinale collinare di San Giorgio. Nel 1547 a farne le spese fu proprio l’abitazione del Buontalenti, distrutta dall’ennesimo smottamento del colle soprastante. Nicolò Lapi, all’interno del Palazzo omonimo dell’artefice del Forte Belvedere, in via de’ Servi, ne ha conservato memoria in un affresco intitolato appunto “Bernardo Buontalenti salvato dalle rovine della sua abitazione”.
E che dire della soluzione prevista per il carico e scarico delle merci di una struttura di quelle dimensioni in strade tanto strette e scoscese? La soluzione sembra risiedere nella concessione di una servitù di passaggio nell’attuale area demaniale del Forte Belvedere, sotto le cui mura si assisterebbe alla processione di furgoni per il rifornimento dei viveri e delle vettovaglie alberghiere.
MA SOPRINTENDENZA E COMUNE NON HANNO NULLA DA OBIETTARE?
No, il silenzio regna a fronte dell’intoccabilità degli “investitori”. Niente e nessuno disturba i lavori dei nuovi padroni della città.
Tanto padroni che oltre al Forte di Belvedere si spingono anche nel giardino di Boboli. E perfino in Palazzo Pitti. Entrambi infatti, giardino e palazzo, saranno implicati dall’installazione dell’ascensore verticale e della funicolare orizzontale a cremagliera a servizio dell’albergo ma che i Lowenstein promettono di donare alla città.
Per i clienti dell’albergo è infatti previsto l’ingresso convenzionato da piazza Pitti, gratuito, si immagina, come per i fiorentini residenti (che tuttavia per entrare nel giardino sono costretti a passare dal cancello secondario a Porta Romana). Una volta varcato l’ingresso di Palazzo Pitti, clienti e turisti raggiungeranno la Grotta di Madama, dietro alla quale si troverà l’ascensore che immetterà clienti e visitatori nello spazio di proprietà degli argentini da cui poi partirà la funicolare a cremagliera sino al Forte Belvedere. Al momento non c’è un progetto, ma solo schemi a partire dalla documentazione depositata a febbraio del 2019, cui acciamo riferimento e da confermare in sede di progettazione definitiva.
https://accessoconcertificato.comune.fi.it/OdeProduzione/FIODEWeb4.nsf/PRG_V001_Allegati/2019_G_00116?OpenDocument
La stampa e il Comune attribuiscono grande importanza alla funicolare, ne fanno una formidabile propaganda del millantato rilancio del Forte e del “migliore governo dei flussi turistici”…
Se penso che si vorrebbe far passare l’intoccabilità delle curve di uno stadio del trenta, che sta cadendo a pezzi, ma niente si dice per un progetto di tale portata e possibili conseguenze, mi vengono i brividi…
Saluti con Vincoli Viola
Settembre 10th, 2020 alle 10:43
Si cercava Torreira
Si riprende Borja Valero superscontato
Ma i soldi non erano un problema oppure ho sognato tutta l’estate scorsa???
Bah…spero solo non faccia la fine di Badelj, l’unica sicurezza è che se Conte lo faceva giocare vuol dire che fisicamente c’è… ma ripeto…speriamo bene e speriamo il contratto sia veramente di un anno.
Chiaro che Borja potrà fare qualche apparizione o subentrare in certe partite dove ci serve il possesso…ma non di più
Ma Badelj che fine ha fatto? non cerchiamo di venderlo?
Comunque la mia speranza è un incontro veloce con Ramadani, per il prolungamento di Milenkovic e Vlahovic per me nel giro di pochi anni giocatori da Real Madrid. Se ce li lasciamo scappare spero Rocco licenzi tutti in tronco
Vdz
Settembre 10th, 2020 alle 11:48
X Zac al 100: ma Badelj non era in prestito con diritto di riscatto?
Settembre 10th, 2020 alle 11:57
La Firenze attuale nasce a fine ottocento distruggendo la vecchia Firenze, superfluo precisare i particolari,basta avere la pazienza di consultare fonti appropriate. Mi pare quindi ridicolo discutere sulla ristrutturazione del Franchi.
Settembre 10th, 2020 alle 12:44
Zachini, Badelj era in prestito,
credo sia tornato alla lazio per ora.
peccato, avrei scommesso che avrebbe fatto bene invece..
Comunque per me sta nascendo una bella squadra
sono fiducioso come da anni non mi capitava.
p.s.
per fortuna Rocco è in America,
De laurentis ha infettato tutta la lega di serie a!
che popo di fava d’omo..
Settembre 10th, 2020 alle 17:18
Zachini 100
Infatti i soldi non sembra siano un problema, in un anno ha speso 300 milioni, cioè quello che hanno speso i DV in 15 anni giù di lì.
Sta partendo il centro sportivo, se Dio vuole si riesce a fare anche questo benedetto Stadio, mi sembra che di soldi ce ne siano assai, mi sembra che questo signore stia veramente mettendo l’anima per cercar di spostare in avanti i fatturati della Fiorentina e patrimonializzarla.
Se poi ti riferisci ai giocatori che non arrivano…..beh, siete stati 10 anni a spiegarci che non si poteva spendere per il problema FPF, non è che le regole sono cambiate da un anno ad un’ altro, anzi se ci si vuol mettere i mancati introiti da stadio, la situazione è ancor più deficitaria.
Io questo signore Italo/americano lo giudicherò nell’arco di almeno un lustro, ma per il momento sta facendo ciò che mi aspettavo e ciò che speravo, vediamo.
Settembre 10th, 2020 alle 21:45
Bellissimo post, complimenti. Mi hai fatto piegare dal ridere.
Settembre 11th, 2020 alle 07:19
La verità è che il nostro popolo ha perso un obbiettivo comune, l’egoismo ha invaso ogni poro della nostra pelle e la politica è solo al servizio del nostro grande egoismo, e deve servire solo a mantenere ogni singolo e inutile privilegio, che in realtà distrugge lentamente tutti i privilegi dei comuni mortali, spostandoli verso solo pochi privilegiati, che usano la politica per i propri scopi.
Lo stadio di Firenze è una delle tante macchiette di questo tempo, che adesso, visto il passaggio, tramite emendamento, in parlamento e quindi diventando legge, sarà gonfiato per spostare voti, dell’ultimo minuto, visto il serio pericolo di perdere anche la Toscana, quando in realtà l’emendamento completo “sblocca Italia “ favorisce molto di più, le nuove strutture, con vantaggi estremi, ma queste, sarebbero fuori dal territorio comunale, quindi rifacciamo il trucco al Franchi e vissero tutti felici e contenti.
Noi amiamo il nostro paese solo quando è ferito, ricordiamo i colori della nostra bandiera solo per i mondiali di calcio oppure per uno sport, sconosciuto, fino al giorno che non guadagna una medaglia olimpica, il 99% dei cittadini italiani, non conosce la terza strofa del nostro inno e sempre più spesso non siamo disponibili a tendere la mano a chi ne ha bisogno.
Sempre più spesso troviamo, gesti di grande umanità, da e con persone, che magari non sono nate in Italia, e, questo certamente non per un istinto di appartenenza, ma solo per una civiltà morale, che noi abbiamo perso.
La migliore politica dovrebbe essere un ritrovato amore per ogni angolo del nostro meraviglioso paese, per i nostri contadini, che contro ogni intemperie e ogni problema burocratico, continuano a preservare il nostro territorio e le nostre radici, per ogni operaio, che continua a lavorare per uno stipendio che finisce dopo tre giorni, per ogni persona che non ha perso la passione e continua a remare contro corrente e contro gli schiaffi della vita. In fondo la politica non è che dare conoscenza, conoscenza con cui avere la libertà di scegliere, in fondo la politica è combattere l’ignoranza in cui la nostra “attuale politica” ci vuole mantenere per portare i simpatizzanti che non hanno più riferimenti su quale parte politica sia di dx o sx ad essere tifosi degli spot pubblicitari, ma la pubblicità spesso vende un’idea che non è rappresentata in pieno dal prodotto, un sogno che svanisce con il sorgere del sole.
In fondo io come Gaber
Io non mi sento italiano
ma per fortuna o purtroppo lo sono
Settembre 11th, 2020 alle 08:54
Stadio o non stadio?Amletico problema. Ci lasceranno fare uno stadio moderno all’altezza dei tempi ? Per ora questa Fiorentina dei super chiaccheroni( con pochi fatti),nel mercato estivo,ad una settimana dalla gara col Toro,ha preso uno svincolato,bravo in passato,31enne,con gravi infortunii subiti e niente altro.Buonaventura é un trequartista.Pradé dice che la squadra é al completo? Nessuno gli crede? Io si purtroppo.Non solo,nessuno per ora si fa avanti per Chiesa ma guarda caso, tutti vogliono Milenkovic che é un ottimo difensore!A noi manca un vero centravanti ed un regista piu’ un buon calciatore per la fascia destra.Per ora,niente di tutto cio’!
Settembre 11th, 2020 alle 09:56
se il problema sono i cessi questo è un falso problema dato che si possono trasformare in bagni lindi e accoglienti in poco tempo e con poca spesa;
se il problema sono i tifosi ridotti a stracci da strizzare questo è un falso problema dato che la sovrintendenza non ha mai posto alcun veto sulla totale copertura del franchi;
se vogliamo fare della demagogia spicciola contro le sovrintendenze fatela pure, ma poi per favore evitate di riempirvi la bocca con frasi ipocrite del tipo “la città più bella del mondo”
Settembre 11th, 2020 alle 09:58
Badelj era in prestito. è tornato alla Lazio.
Settembre 11th, 2020 alle 10:37
Bel post.
La soluzione io l’ho già data…una bomba “intelligente” di Trump (tanto dal Cernis in poi…)…
Settembre 11th, 2020 alle 11:18
Nedo, hai trovato l’uovo di Colombo.
Basta far capire alla intelligence americana che all’interno del Franchi si annida una pericolosissima cellula dell’ISIS ed il gioco è fatto…
CIRANO
Settembre 11th, 2020 alle 11:43
David la colpa è tua che sei ignorante, non di tutto il globo terrestre che conosce Firenze per il Franchi e non certo per la Cupola del Brunelleschi…fattela un po’ di cultura ogni tanto!!!
SEI UN GRANDE….
Settembre 11th, 2020 alle 11:59
Massimo g. 104) cammini anche sulle acque per caso? Perché le moltiplicazioni degli euri ti vengono bene…
Settembre 11th, 2020 alle 12:18
Ieri Giancarlo Antognoni è venuto a Prato a far visita ad un ragazzino che compiva 18 anni e che lotta sin da bimbo contro un tumore cerebrale.
Gli ha portato in dono una maglia della Fiorentina e un libro della storia della nostra squadra con una emozionante dedica.
Giancarlo è oggi più che mai il mio grande idolo.
Facciamone di conto di questa gente.
E al ragazzino, un abbraccio, tieni duro e lotta con vigore, ce la farai.
Immondo
Settembre 11th, 2020 alle 14:14
Premessa: sono estimatore di Silvia Noferi (che la pensa come Pessina), amo l’arte e l’architettura. Amo Firenze e lo stadio Franchi.
Tuttavia penso che uno stadio di calcio abbia una funzione: svolgimento di partite di calcio e accoglienza spettatori.
Lo stadio Franchi, nel 2020, non è più in grado di svolgere la sua funzione di accogliere gli spettatori.
Preserviamo la torre di maratona, la tettoia della tribuna centrale (anche rifacendola), le scale elicoidali le possiamo ricostruire uguali, ma rifacciamo lo stadio Franchi nuovo. Oppure Campi e che il Franchi marcisca pure.
Settembre 11th, 2020 alle 14:43
Massimo G. Al 104.
Quando si dice ha speso una certa cifra, bisogna specificare il contenuto, del verbo spendere.
Guardando le informazioni giornalistiche grosso modo Commisso ha dato ai Della Valle 150 milioni per comprarsi la Fiorentina. Questa cifra non rappresenta una spesa corrente per la Fiorentina, ma un suo investimento personale e quindi va esclusa dal conteggio. Anziché avere titoli di Stato si detengono azioni di una Spa. Poi, Mediacom ha sponsorizzato la Fiorentina per 10 milioni e questo è un investimento in pubblicità della sua società americana. Poi ha prestato circa 30 milioni alla Fiorentina, con scadenza se ricordo bene triennale e neanche questa è una spesa. Non mi risulta abbia fatto altri passaggi di denaro riducendo la liquidità del suo portafoglio personale. Le immissioni di patrimonio con spostamento verso la Fiorentina, al momento ammontano a zero dollari o euro o altra valuta.
Io i 300 milioni che Commisso ha speso non li trovo da nessuna parte. L’acquisto del terreno ed il costo della scorsa campagna trasferimenti è avvenuta a carico della Fiorentina e non del patrimonio di Commisso. Non scrivo questo per riprenderti ma per fare chiarezza nell’uso di certi termini.
Un saluto Viola.
Settembre 11th, 2020 alle 15:30
Per chi mi ha risposto su Badelj, lo ringrazio, non ricordavo…ecco perchè non ne parlano.
Per Massimo G.
rifatti i calcoli, hai scritto delle eresie.
Detto questo a me la squadra va benissimo cosi, anche se con Torreira e qualcuno al posto di Lirola sarebbe stato meglio (manca ancora il vice Biraghi), ho enfatizzato il fatto che se uno dice i soldi non sono un problema e tutti dicono (Pradè compreso) che Torreira nel suo ruolo è fortissimo, allora si prende senza tante storie,
Al contrario, i soldi (giustamente) sono un problema x tutti nonostante qualche tifoso pecorone non sia o non sia stato d’accordo.
Vdz
Settembre 11th, 2020 alle 16:51
Caro Viola1946,
come sai e ti ho più volte ribadito, ti leggo sempre volentieri e ti ritengo la mente finanziaria del blog.
Ho letto con attenzione le tue proposte riguardo lo stadio a Firenze, all’esito delle quali chiedo all’analitico aziendalista: quale degli interventi che proponi farebbe businness ?
Perché caro Viola1946 il problema del calcio moderno non è nemmeno più vedere bene la partita (ti ricordi Marassi, definito “lo stadio per ciechi ?) o non prendere l’acqua (la stragrande maggioranza degli stadi in italia è scoperto) ma generare soldi.
Perché, come ben sai, finita l’epoca dei presidenti magnati (magnati nel senso magnati dalla crisi finanziaria post 2010 – guarda caso ultimo triplete italiano – e dalla caccia al nero – inteso come soldi evasi al fisco e riversati in azienda o, meglio, riversati nel calcio per evadere il fisco) una squadra, ogni squadra è assetata di soldi.
Ricordo a tal proposito una tua analisi dove dimostravi che in realtà erano le qualificazioni alle competizioni europee a dare il maggior introito (quindi, alla fine delle fiere la fonte era sempre la stessa: i diritti televisivi) ma per le squadre che non hanno accesso facile all’Europa lo stadio deve essere una fonte di guadagno.
Non credo che una ristrutturazione come proponi te possa aggiungere molto alle casse della Fiorentina: lo stadio è un fulcro intorno al quale devono ruotare una galassia di attività (centro commerciale, albergo, ristorante, museo, store ufficiale, tutto a tema, ovviamente) per poter portare soldi.
Un Franchi ristrutturato serve soltanto all’amministrazione per togliersi un bubbone dal bilancio, non alla Fiorentina.
Senza considerare, poi, che uno stadio in centro città è assolutamente anacronistico, non foss’altro per i parcheggi: oggi la gente vuole non prendere l’acqua ma anche arrivare, parcheggiare ed entrare.
Te ne parla uno che ha preso l’acqua una vita – mi ricordo un Fiorentina – Ascoli rinviata perché l’acqua arrivava alle ruote dei pullman – e multe ogni domenica per aver parcheggiato anche nei cassoni dell’immondizia lungo i Viali.
Credo che una soluzione decentrata sia imprescindibile.
Settembre 11th, 2020 alle 17:33
x 102 Classe 1937
Ci pensa carissimo Cl.1937 cosa avrebbero detto e scritto i soloni di oggi quando si vide per la prima volta la lapide in pza della repubblica con la scritta qui sotto??
“L’antico centro della città da secolare squallore a vita nuova restituito”.
Settembre 11th, 2020 alle 19:02
xclasse 1937:qualcosa e’ rimasto, anche dopo le demolizioni di fine 800. Affacciati dal Piazzale Michelangiolo e ne avrai la conferma.
Settembre 11th, 2020 alle 20:07
@108 andreasienaviola,veramente mi sembra che sul coprire lo stadio ci siano state discussioni,eccome!
Settembre 11th, 2020 alle 21:02
Viola 46
Ti avevo scritto qualcosa che probabilmente si è perso nei meandri, pazienza.
Mi limito a dirti che ti ringrazio per la risposta e se possiedi un profilo Facebook e ovviamente se avrai tempo e voglia, ti lascio un link che penso possa interessarti molto.
Classe 1937 e Rabagliati
Credo che possa interessare anche a voi.
https://www.facebook.com/454936127902841/posts/3391970174199407/
Un saluto
Settembre 11th, 2020 alle 21:25
é passato un anno,la proprietà è finalmente cambiata,nessuno rimpiange la vecchia,ma c’è ancora qualche “lecca-lecca” nostalgico che non perde occasione per fare paragoni tra la nuova e vecchia presidenza..Siamo alla follia,chiamate la neuro e prenotategli un tso,anche se probabilmente non basterà manco quello,per farlo vivere nel presente..
Settembre 11th, 2020 alle 22:02
Bentornato a casa Borja!!… Insegna Calcio ai nostri ragazzi…
Umberto Alessandria
Settembre 11th, 2020 alle 22:31
Maledetto Toscano al 108.
Voglio aggiornare quanto da me scritto circa le fonti di guadagno delle società di calcio, dopo aver letto il bilancio della Juventus 2019-20.
La pubblicità, la sponsorizzazione e la vendita di prodotti della squadra hanno preso grande piede in quella società. Se ricordo bene circa 140 milioni di euro. Ai quali si aggiungono, poi, i tantissimi milioni legate alla partecipazione alle coppe europee ed al progress dai gironi alla finale. Inoltre, una grande fetta di entrate è anche rappresentata dalle plusvalenze.
Guardando la Juventus, va rilevato che l’effetto stadio (da 20 a 64 milioni dal 2011 al 2020) è dovuto a tre motivazioni: l’aumento degli spettatori (lo stadio provvisoriamente utilizzato in precedenza era di circa 23 posti e si è passati a 42.000; il raddoppio dei prezzi; la partecipazione alle partite di Champions.
Il contributo del nome e del museo è minimale, per quel bilancio, forse meno di 10 milioni anno.
Il diritto al centro commerciale lo hanno venduto ad una grande struttura e sull’albergo non abbiamo informazioni sul guadagno annuale.
Ora, come giustamente molti affermano, la gente non va a Firenze per vedere lo stadio di calcio, nè vecchi e nè nuovo. Quando sono venuto con mia moglie ci siamo goduti il centro e Piazzale Michelangelo.
Il problema, purtroppo, non è finanziario, ma economico. Ovvero, la spesa per costruire e mantenere un albergo e quella per costruire e mantenere un centro commerciale è giustificata dai dovuti incassi. Ovvero quale è la massa critica di supporter e visitatori tali da innescare il superamento del punto di pareggio tra costi e ricavi?
Io queste risposte non le posso dare poichè non ho le informazioni di base per tentare una elaborazione.
Ora, lo stadio di Firenze oggi grosso modo genera 10-12 milioni di euro l’anno. Se raddoppi i prezzi, vai a 20-24 milioni di euro. Se fai uno stadio aperto 7 giorni su 7, potrai anche aumentare gli incassi extra partite, ma contemporaneamente aumentano anche i costi.
Quindi, le migliori soluzioni che vedo, con riferimento allo stadio sono due: a) un progetto Campo di Marte, con il rifacimento sostanziale di tutto lo stadio, lasciando dei reperti museali, da decidere come. In prossimità dello stadio si rivedono le aree esistenti e si decide quali eventualmente associare per attività legate alla Fiorentina come albergo e centro commerciale; b) trovare un’area libera in cui costruire ex novo uno stadio ed eventuali altre fonti di possibili guadagni o perdite.
Io credo, ma è solo una convinzione immotivata, che i Della Valle abbiano abbandonato l’idea della cittadella e dello stadio, quando hanno fatto produrre un business plain, dal quale poi sono emerse forti probabilità di insuccesso economico del progetto. Inoltre, è probabile che nel frattempo, qualche possibile finanziatore si sia sganciato e, forse se non soprattutto, hanno mollato quando nel 2014-15 hanno deciso di uscire dalla Fiorentina.
Voglio solo dire che le variabili di successo di questa operazione sono molto vaghe e anche molto rischiose.
Se Commisso mi chiamasse, gli spiegherei che nel calcio, sotto il profilo del fatturato, conta moltissimo il bacino di utenza, che ti permettere di codominare insieme pochissime altre squadre nel lungo termine. Il bacino di utenza è collegato ai successi della squadra di calcio e alla simpatia che la stessa può generare.Ma non ci si misura più sul piano nazionale, ma su quello internazionale. Per fare questo devi andare in Champions.
Diciamo, e sono molto abbondante, che uno stadio nuovo e confortevole, anche raddoppiando i prezzi non ti fa superare i 30 milioni di euro (sto molto largo, rispetto ai 10-12 di oggi).
Cominciamo a fare questo, poi vediamo se è il caso di allargarsi ad altre attività fisicamente contigue allo stadio.
Tra l’altro, mentre il centro commerciale tarato sui prodotti calcistici e sportivi dovrebbe senz’altro rientrare nei parametri Uefa, non so se è possibile associare anche un classico centro commerciale universale.
Io credo che l’unica strada che rimane alla Fiorentina per scalare posizioni, sia quella delle plusvalenze e lancio giovani fortissimi, da far gestire con le modalità indicate spesso da SergenteGarzia e da allenatori all’uopo specializzati. Sono molto pessimista sulla possibilità che lo stadio e i suoi annessi possano permettere alla Fiorentina di scalare posizioni importanti, nel medio-lungo termine.
Immonda al 114, mi associo alla tua emozione.
Per Rabagliati al 119. Bella la tua citazione, ma non centra nulla con il Franchi e ciò che esso rappresenta per l’architettura. Vedi, nella mia città natale il posto malfamato (non per la delinquenza ma per le condizioni di vita) era “Molfetta vecchia”. A fine anni ’70, qualcuno ha cominciato a comprare appartamenti, a ristrutturarli internamente rafforzandone la struttura portante. A questo punto il Comune ha provveduto a portare in quelle strutture soprattutto le fogne. Oggi, Molfetta vecchia è diventata il “Centro storico” della città, ambito da tutti. Quindi per usufruire di strutture moderne non è necessario abbattere e ricostruire. Lo dico in generale, purtroppo il Franchi ha il problema delle curve che lo rende poco funzionale al calcio odierno e su quello dovresti avere ragione.
Settembre 11th, 2020 alle 23:06
Uno Stadio nuovo non porta un aumento di fatturato senza annessi e connessi?
Sono stato 2 volte a Monaco dove incassano 100 milioni con lo Stadio e non ho visto centri commerciali, alberghi e altro.
Possiamo avere come obiettivo 1/3 dei bavaresi con un biglietto medio che dovrà crescere senza raggiungere gli oltre 60 euro dei gobbi.
Se accendi il volano crescono anche gli incassi commerciali sponsor e merchandising.
Comisso è da rispettare in questa sua battaglia senza se e senza ma dove riterrà opportuno.
Se potrà investire nello stadio allestirà una squadra competitiva altrimenti sarebbe tutto inutile.
Settembre 12th, 2020 alle 07:24
Viola 1946, Rabagliati e Classe 1937
Riprendendo il mio post precedente, vi dico che sarà molto interessante leggere le didascalie e anche i commenti di ciò che vi ho portato all’attenzione.
Questo, e lo dico soprattutto a Viola 1946, per far comprendere come funzioni la soprintendenza da queste parti e non da adesso.
Altro che scale elicoidali, tettoia della tribuna e
torre di Maratona.
Vi dico solo una cosa: Porto del Pignone in luogo dei lavori del nuovo ponte della tramvia e questo è solo uno dei molti esempi.
Il resto scopritelo da soli, sarà molto interessante, credetemi.
Buon Sabato.
Settembre 12th, 2020 alle 08:54
Caro Rabagliati, il tuo nickname mi induce a pensare che tu non sia giovanissimo. Forse sai che Piazza della Repubblica si chiamava Piazza Vittorio e Piazza della Libertà Piazza Cavour. Non rimpiango il tempo passato ma mi domando se oggi fosse stato possibile distruggere le mura michelangiolesche per costruire grandi viali di scorrimento e distruggere il centro storico ancorché degradato a ghetto.Un caro saluto con un pensiero al grande Rabagliati : Ba Baciami piccolina sulle la la…..
Settembre 12th, 2020 alle 10:07
Una domanda per Classe 1937.
Marco Vichi, scrittore di cui abbiamo parlato più volte sul blog, nei suoi libri ambientati negli anni ’60 identifica Piazza della Libertà con Piazza San Gallo e non Cavour. Ti risulta che per un periodo si sia chiamata anche così?
Un saluto.
Settembre 12th, 2020 alle 10:49
Scusa Big, non sono mai stato allo stadio di Monaco
E il Bayern non si può certo paragonare alla fiorentina.
Ma con solo lo stadio,
Come si fanno i maggiori introiti?
Coi biglietti?
Lasciamo tutto così..
È meglio.
Non è una polemica eh, è una constatazione.
Ristrutturare il franchi
Col fiato sul collo di Pessina,
Giocare per mesi e forse anni in campo neutro..
Per cosa?
Fossi chi ci deve mettere i soldi non ci metterei un euro.
Settembre 12th, 2020 alle 12:18
certo Classe 1937 questo anno bisestile ho compiuto la bellezza di 14 lustri e mezzo.
Indubbiamente la piazza sopracitata non si sarebbe potuta chiamare della repubblica,visto che in quegli anni Firenze era stata capitale monarchica di una Italia con la ranocchia sabauda nel tricolore.
però allora le belle arti non avevano il culto ed il cipiglio della conservazione,ma la necessità di rendere le città non più medievali ma funzionali all’avvento della nascente “modernità”.
I viali furono creati demolendo tutte le antiche mura di fortificazione,lasciando soltanto le porte a ricordo perenne.
che dire di quello che succederà oggi?
spero in una rivisitazione del Franchi,mantenendone la sua impronta specifica,rendendolo però funzionale alle attuali esigenze dei fruitori.
un pò come la nuova 500 che ricorda quella che fu un boom di mercato e un giocattolo giovanile ,migliorato ovviamente per le necessità di oggi.
chi vivrà vedrà.
Settembre 12th, 2020 alle 12:23
Il comunicato stampa della Juventus sui conti dell’annata calcistica 2019-20, consente di fare alcune riflessioni sui bilanci calcistici.
La Juventus ha raddoppiato la perdita del’esercizio precedente, a causa soprattutto della discesa del fatturato calcistico, che rispetto all’anno precedente evidenzia: 1) perdite di 21 milioni (da 70 a 49) negli incassi da stadio; 40 milioni per minori contributi televisivi; 3) 10 milioni (da da 34 a 24) per la voce altri.
Quindi, nell’area del fatturato calcistico la Juventus ha un calo di 71 milioni, a causa sia del Coronavirus (per i minori incassi da stadio), ma soprattutto del pessimo andamento nella Champions per i minori incassi da TV (forse c’è anche una incidenza del Coronavirus, la Juventus si è fermata subito nella Champions).
Tale perdita è stata parzialmente compensata da un aumento dl fattore “pubblicitario” (sponsor, pubblicità e vendite dirette) per 8 milioni e dalle plusvalenze aumentate di 15 milioni.
Dal lato dei costi c’è una riduzione di oltre 40 milioni per gli stipendi ed una crescita degli ammortamenti per 33 milioni (di cui 25 per calciatori).
Quindi, il crollo economico della Juventus 71 milioni di deficit (rispetto ai 31 dell’ano precedente), trova la sua principale spiegazione nella volatilità delle remunerazioni da Champions, che ha agito sia sui ricavi da stadio (essendo uscita agli ottavi non ha potuto disputare quarti e semifinali, che comunque sarebbero state senza spettatori a causa del Covid) e sia su quelli televisivi con riferimento all’assenza dai quarti, semifinali e finale.
Emerge in positivo come la riduzione degli stipendi e il contributo delle plusvalenze, hanno evitato un bilancio ancor più disastroso.
Settembre 12th, 2020 alle 12:40
Bagno a Ripoli al 127. Ti ringrazio per l’attenzione e soprattutto per lo spirito costruttivo con imposti il tuo colloquio con gli interlocutori di volta in volta interessati.
Ma devo soprattutto ringraziarti per il reportage di cosa calpestiamo sotto il nostro patrio suolo.
Sono rimasto esterefatto dalla bellezza e dalla storia dei manufatti nascosti. Mi chiedevo quanto sarebbe stata bella la visione di Palazzo Vecchio, se anzichè venire eretto in danno dell’esistenza dell’anfiteatro ne fosse stato allo stesso in qualche modo collegato architettonicamente.Quello che tu hai evidenziato per Firenze, per Napoli e Roma è la stessa cosa, non so per gli altri comuni italiani.
Quanto, poi, alla sovraintendenza di Firenze, non mi permetto di fare commenti, per il fatto che le analisi sono abituato a farle mettendo i pesi in entrambi i piatti della bilancia. Io non ho difeso la Sovraintendenza di Firenze, ma in generale il concetto di Sovraintendenza e di leggi a salvaguardia del patrimonio culturale, storico e artistico di un Paese.
Ti ringrazio ancora e ti saluto amichevolmente.
Settembre 12th, 2020 alle 13:43
Viola 1946 è un piacere confrontarmi con te
131 Classe 1937
E il viale Spartaco Lavagnini che sfocia in Piazza della Libertà, un tempo si chiamava Viale Principessa Margherita.
Settembre 12th, 2020 alle 14:24
@132 Franz Paperott Ti ringrazio per l’attenzione. Innegabile l’autorità del vichi, del quale sono accanito lettore. Ti parlo degli anni ’40 / 50.Per me era Piazza Cavour, forse erroneamente. Ricordo i palazzi della Fondiaria distrutti dai bombardamenti nel 1943 o 1944, erano rimaste solo le facciate. Fu colpita anche la mensa Ataf causando la morte di alcuni tranvieri. Un caro saluto.
Settembre 12th, 2020 alle 14:36
@123 Emilio Firenze Ti ringrazio per l’attenzione. È innegabile certamente. Ma anche il Piazzale Michelangelo.i Viale dei Colli, Piazzale Galileo, il Bobolino videro la luce in quella ormai lontana epoca di febbrile attività finalizzata alla edificazione di una città più funzionale e moderna. Se più bella o meno non mi esprimo. Certo i Viali al posto delle Mura fu operazione corta. ggiosa . Un caro saluto.Dimenticavo fu aggiunto al panorama anche il Campanile neogotico della Chiesa di S. Croce.
Settembre 12th, 2020 alle 18:04
@Classe
Non somse fu un’operazione coraggiosa o no, diciamo che fu necessaria dato che con Firenze capitale si doveva assolutamente permettere all’esercito si spostarsi veloce ente da una parte all’ Della città . Non penso si misero a pensarci troppo…
Vdz
Settembre 12th, 2020 alle 18:12
@132 Bagno a Ripoli Ti ringrazio per la preziosa (per me) informazione. Certo il cambio di denominazione fu totale da una principessa al capo della scissione di Livorno del 1921.Un caro saluto.
Settembre 12th, 2020 alle 18:54
@140 Zachini ritengo il tuo intervento azzeccato, sapevo che i Viali avrebbero dovuto permettere le sfilate militari. Il tuo intervento presuppone anche motivi di ordine pubblico, o mi sbaglio?
Settembre 12th, 2020 alle 19:59
132 Franz Paperott
Mi intrometto nel “contendere” su Piazza della Libertà.
Il primo nome fu Piazza di Porta San Gallo per la presenza appunto della Porta superstite all’abbattimento delle antiche mura, che si trova proprio dietro l’Arco di Trionfo nei giardini della Piazza.
Poi come dici tu, divenne Piazza Cavour e ancora nel periodo del regime venne chiamata Piazza Ciano per differenziarla da Via Cavour, dopodiché divenne Piazza Muti, per poi alla fine della guerra diventare stabilmente Piazza della Libertà.
Visto che siamo in zona, ti aggiungo un interessante aggiunta che è quella dell’antica e non più esistente Porta a Pinti (sorgeva all’angolo tra Borgo Pinti e Piazzale Donatello) dalla quale ai tempi, iniziava la nuova strada per Fiesole, che sostituiva la vecchia via Fiesolana (quella in centro).
Proprio all’angolo Borgo Pinti/Donatello si nota un grande cancello (sempre chiuso) proprio laddove c’era Porta a Pinti, attraverso il quale si accede al meraviglioso Giardino della Gherardesca, adesso parco dell’Hotel Four Seasons, il cui ingresso principale è appunto in Borgo Pinti.
Un saluto.
Settembre 12th, 2020 alle 23:33
cari amici meno giovani di me,io ho 57 anni,e mi ricordo che da piccola mio padre diceva che quella piazza aveva tutti quei 3 nomi,quindi… 😉
Settembre 13th, 2020 alle 07:26
Viola 1946 e Zachini.
Ho sicuramente scritto un eresia, seguo la Fiorentina in maniera un po’ più distaccata rispetto a qualche anno fa, quello che non ho mai seguito sono i conti della società, cosa che è diventata di moda negli ultimi anni.
Lo ammetto senza i dovuti controlli mi sono accodato alle informazioni provenienti dalle testate giornalistiche, dove un po tutti riportano le parole di Commisso e Company, che sbandiera i 300 milioni in 7/8 mesi.
Spero solo che qualche giornalista serio si farà spiegare per filo e per segno, dove li ha spesi.
Comunque non ci sono problemi, se sbaglio lo ammetto e mi compiaccio se qualcuno me lo fa notare con i giusti toni.
Rambaldo Melandri :
No, purtroppo il camminare sulle acque mi manca, però so passare 20 monete da 1 €, dal gomito al palmo della mano, dello stesso braccio, tu ci riesci ?
Settembre 13th, 2020 alle 09:16
x132 Franz Paperott
mi permetto di inserirmi nella tua richiesta circa pza della Libertà.
in effetti anche io normalmente chiamo la piazza in questione San Gallo ,in virtù di un passato adolescenziale di abitante delle Cure.Tutti nel quartiere chiamavano quella piazza San Gallo,ricordo che con la bella stagione il giardino veniva adibito alla sosta di baracconi di un modesto “luna park” .In quella piazza al Parterre,di fronte all’Arco di Trionfo. si svolgeva la famosa Mostra dell’Artigianato.
questa piazza nel tempo ha cambiato tanti nomi,da Cavour poi abbandonato,da Ciano per diventare con la Liberazione pza della Libertà.
però per i Fiorentini datati resta sempre pza San Gallo,dall’omonima porta, anche se ufficialmente tale dizione non è mai esistita.
Settembre 13th, 2020 alle 10:39
Massimo G. In effetti hai ragione, spesso si leggono articoli riguardo le spese di commisso che non stanno né in cielo né in terra. Per questo mi fido molto di più dei post di viola 1946, che riguardo il punto di vista finanziario (della viola) è il “faro” per molti in questo blog pare. Riguardo i magheggi con le monete da 1 euro ti batto alla grande! Io riesco a far sparire le banconote di qualsiasi taglio dalle tasche senza accorgermene!
Settembre 13th, 2020 alle 11:23
Classe 1937,quindi qualche volta tu avrai preso i’ tranvai, visto che venne soppresso nel lontano 1958 in luogo del trasporto su gomma.
Stò parlando ovviamente del primo sistema tramviario a Firenze chiamato Tramways Fiorentini (poi simpaticamente e fiorentinamente “storpiato” in Tranvai) che ci pose come una delle città più all’avanguardia in Europa per il trasporto pubblico.
Un saluto.
P.S.: È bellissimo e avvincente parlare di Firenze com’era.
Settembre 13th, 2020 alle 13:15
Vi giro un articolo ben curato Firenze dell’inizio del ‘900, di Martina Lo Blundo
https://viaggimarilore.wordpress.com/2015/12/28/firenze-900-percorsi-nella-firenze-di-inizio-secolo-1-giubbe-rosse-e-piazza-della-repubblica/
Settembre 13th, 2020 alle 14:34
Bagno a Ripoli viaggiavo molto in tranvai anzi ci vivevo in quanto mio padre lavorava all’Ataf fin dal 1935 e il mensile sicuro, 350 lire al mese, lo convinse a sposarsi. Io nacqi due anni dopo. Mio padre divenuto capoperaio guidò l’avulsione delle verghe.
Settembre 13th, 2020 alle 14:52
Il “tranvai” passava per il Viale Viale dei Colli ma il “manovratore” doveva avere una patente particolare in quanto il percorso prevedeva salta e scesa. Scusate ma i ricordi sono troppo forti. Non 6
Settembre 13th, 2020 alle 16:28
@Classe1937
Parate?
Quelle si fanno ora, erano tempi di guerra quelli, l’esercito doveva potersi muovere velocemente per poter difendere la Capidale d’Italia da eventuali attacchi dei nemici.
@Franz
Cresciuto in viale dei Mille ho sempre continuato a chiamare quella piazza, Piazza San Gallo. Ma non per affezione, proprio,perche’ mi veniva naturale…poi mi correggevo.
Non sapevo manco che avesse nuovamente cambiato nome…ma ultimamente bazzico meno Firenze
Vdz
Settembre 13th, 2020 alle 23:10
Classe 1937 e Rabagliati:
Ho mandato un messaggio a Marco Vichi per chiedere lumi su piazza San Gallo e mi ha dato esattamente la stessa spiegazione di Rabagliati. La piazza sì è chiamata Cavour, poi Ciano nell’epoca buia e dal ’45 piazza della Libertà. Piazza San Gallo era il nome medievale, ma i ragazzi dell’epoca hanno continuato a chiamarla così. Bellissimo, non lo sapevo!
P.S. Rabagliati, ti puoi permettere tutte le volte che vuoi, ci mancherebbe altro.
Settembre 13th, 2020 alle 23:14
Bagno a Ripoli:
Grazie mille dell’aneddoto su Porta a Pinti. Abito all’inizio di via degli Alfani, per cui il cancello lo vedo tutti i giorni e questa cosa non la sapevo.
Saluti.
Settembre 14th, 2020 alle 07:37
Aver trasformato “le mura” nei viali di circonvallazione forse ha distrutto delle mura storiche, ma oggi ci permette di avere una viabilità, se pur molto trafficata, per lo meno sostenibile. Siamo rimasti l’unica città italiana senza un anello esterno, che permetta di evitare di utilizzare la viabilità cittadina, per le solite questioni che impediscono a Firenze di diventare una città europea.
E di questo va dato atto al “vituperato” Poggi che, sotto i viali, pose anche una fognatura che tutt’oggi sostiene gli scarichi di una città da 300mila abitanti.
Settembre 14th, 2020 alle 09:13
X Bagno a Ripoli,Classe 1937 e Franz Paperott
scusate di nuovo l’intromissione,ma volevo solo sottolineare che quello che ho scritto è frutto di mia memoria su racconti di mie zie e di mio nonno materno,tutti abitanti alla Cure.
volevo correggermi sulla definizione di Pzza San Gallo che hai tempi delle mura,funzionando da porta,forse fuori di essa c’erano campi e poderi..poi ho cercato sul web e ho trovato che si chiamava prima Cavour poi Pza Costanzo Ciano,dedicandola all’Ammiraglio del Regime e non al genero del Duce.
Poi caro Franz,il periodo più buio anzi terribile ,per Firenze,fù quando quella Pza si chiamò Muti,quando comandavano i gerarchi della RSI. Ovviamente con l’11 agosto 1944 Firenze ricominciò ad essere libera dalla dittatura e ,come logico, iniziarono i cambi delle denominazioni date dal Regime.
In quuell’occasione anche lo Stadio Comunale G.Berta,cambiò in semplice Stadio Comunale.
scusate il pippone,ma la memoria serve, eccome se serve!
Settembre 14th, 2020 alle 09:15
mi è scappato un hai con l’acca..correttore non pensante..
Settembre 14th, 2020 alle 11:50
Vi regalo una dritta per i rifiuti edili trovati a Bagno a Ripoli ,ditta edile Baldassini e Tognozzi e Arch. Fiaschi Qualche anno fa era stato transennato ma non so per fare cosa!!
Settembre 14th, 2020 alle 11:54
Maraschino, per parlare, però mi pare una affermazione molto azzardata definire Firenze l’unica città italiana senza anello esterno di circonvallazione. Con quali città la confronti dato che come hai giustamente detto si parla di 300000/350000 abitanti, e quindi di piccola provincia si tratta? Non basta poi una autostrada diventata nel frattempo a 3 corsie che la costeggia da nord a sud con ben 5 uscite in soli 15km?
Settembre 14th, 2020 alle 13:24
Io abito a Firenze Sud e quando devo prendere la FIPILI o la Firenze Mare uso sempre la bretella autostradale.
Settembre 14th, 2020 alle 14:15
SergenteGarzia. Grazie. Per il bel articolo sulla Firenze primi novecento.
Settembre 14th, 2020 alle 15:11
159@ R. Melandri
Si chiacchiera, e fa piacere farlo proprio per parlare.
Ovviamente il mio paragone va a molte città del centro nord: Bologna, Padova, Venezia, Brescia, Bergamo, Perugia e tante alte godono di anelli, spesso con due carreggiate a due corsie, o strade ad alto scorrimento veicolare. Se poi penso che da noi per fare la Perfetti Ricasoli, da Campi a Sesto, c’hanno messo trent’anni….
Il tratto di autostrada dintorno a Firenze, a differenza di Venezia, non è stata declassata. Parlavano, anni fa, di “tagliare” l’A1 dal Valdarno ricollegandola a Barberino in galleria, permettendo a Firenze di avere così un raccordo anulare con un traffico solo cittadino che avrebbe smaltito molto del traffico che l’attraversa abbattendo così anche l’inquinamento.
Poi non se n’è fatto di niente.
Settembre 14th, 2020 alle 15:47
Su piazza della libertà i miei genitori, nati negli anni 20, l’hanno sempre chiamata piazza san Gallo io l’ho sempre chiamata piazza della libertà.
Settembre 14th, 2020 alle 17:34
Maraschino mio, dal momento che fuori le mura non vi erano che campi, più o meno, nulla ostava a fare i viali, magari anche più larghi lungo le mura, rimaste intatte. Sarebbe stata una goduria unica. Stesso ampliamento Poggiano all’esterno dei viali e all’interno tutta la fortificazione. Oggi come oggi saremmo ancora più unici nel mondo.
Senza tener conto che per trovare posto alle macerie hanno in pratica interrato metà della Fortezza. Ci pensi Come sarebbe ammirare la fortezza da tutti i lati, così come lo facciamo solo da piazzale Montelungo?
Penso tu abbia presente il tratto di viale Petrarca fra p.zza Tasso e Porta Romana. Immaginalo giro giro tutta Firenze. No via sto sognando. Vedete, quando si tratta di preservare le autentiche memorie storico culturali della città, io sono in prima fila. Sullo Stadio, beh, insomma, a pensarci bene, ecco, tutto sommato, se venisse giù non ci perderei il sonno.
Cirano
Settembre 14th, 2020 alle 19:03
Classe 1937, davvero molto bella la tua testimonianza diretta sul tranvai, su tuo padre e sulla tua giovinezza Fiorentina.
Grazie
Settembre 16th, 2020 alle 14:44
@ 164 Cirano
C’è un bel pezzo di mura anche tra S.Niccolò e il Forte…
Sul resto concordo su quasi tutto.
p.s.: indovina quel “quasi”.