Grazie Francesco
Guccini compie 80 anni e sento il dovere, io umile “baccelliere” fiorentino, di ringraziarlo perché mi sta tenendo compagnia da quattro decenni abbondanti, e ogni volta è davvero molto bello averlo accanto.
Frammenti di vita personali importanti in cui lui c’è stato, emozioni ascoltate che hanno fatto da colonna sonora della mia vita.
L’incontro è stato con… “Incontro”, nel 1975, una folgorazione, la scoperta di un mondo di parole che io quindicenne non pensavo potessero diventare poesia e musica.
Tre anni dopo sono in una camera d’albergo insieme a quattro amici nell’estate di un…incontro importante, ho la cassetta di Amerigo e torturo gli altri con un ascolto martellante ed estatico. Dopo pochi giorni mi distruggono la cassetta…
Sono presente ad ogni concerto fiorentino fino a quando nel 1987 trasformo un appuntamento galante a Bologna in una folgorazione: vado a provare ad intervistarlo. Suono alle 19 in via Paolo Fabbri 43, lui apre e non solo non mi caccia, ma mi rimanda a due ore più tardi. Scrivo e riscrivo le domande con accanto la rassegnata ragazza e quindi per la prima e unica volta nella vita ci parlo.
Seguono canzoni memorabili, momenti di intimità tra me e lui nei vari abitacoli delle tante auto cambiate e che lo hanno sempre ospitato.
Fino ad arrivare a cinque anni fa, proprio su questo blog.
Scrivo del suo compleanno, mi arriva una telefonata sull’argomento che era però una scusa, l’ennesimo capitolo di una storia putrida di gente fuori di testa che stava da tempo avvelenandomi la vita, chi più, chi meno. In contemporanea, improvvisamente, nello stesso momento si apre un altro mondo, che è stato poi tornare a vivere.
Capisco finalmente che devo chiudere con certe persone e parte “venite pure avanti voi con il caso corto….”, canto a squarciagola e mi libero.
Grazie Francesco.
Giugno 14th, 2020 alle 07:33
Ciao David e grazie di ricordare il compleanno di Guccini le emozioni che mi ha dato ci ha dato sono tantissime x le canzoni per i concerti che non sono mai mancato e per i suoi libri sempre molto interessanti e profondi per me veramente un grande 80 anni sono tanti come passa il tempo forza Francesco Auguri.
Giugno 14th, 2020 alle 09:25
Oggi giornata di grandi compleanni; Fracesco Guccini e’ in grande compagnia.
Il 14 giugno vede la nascita di altri tre grandi uomini che hanno scritto pagine indelebili nella storia umana.
……….
Il grande Ernest Che Guevara
……….
Il grande Donald Trump
……….
e colui che prima o poi ci curera’ tutti 😉 , il dottor Alzheimer.
Immondo
Giugno 14th, 2020 alle 10:11
Immonda , ma te vuoi scatenare il putiferio …..😂😂😂
Giugno 14th, 2020 alle 10:23
Ottobre 1999 nell’infermeria del teatro Ariston trasformata in osteria con decine di aneddoti e diversi fiaschi di rosso.
Serata indimenticabile.
Auguri Francescone.
Giugno 14th, 2020 alle 10:26
Per me, la scoperta di Guccini coincide con la folgorazione per una ragazza. Me lo “presento’” con un disco e da allora non mi sono più separato dalle sue parole. Poi lei si è dileguata, ma ricordo ancora il sapore dei momenti di quel “voglio pensare che ancora mi ascolti e come allora sorridi”… momenti, parole, attimi di poesia che dallo stereo della mia ennesima auto continuano dopo quasi trentacinque anni a tenermi compagnia.
Giugno 14th, 2020 alle 10:31
Ed io aggiungo ai concerti fiorentini quelli dove non era difficile raggiungerlo, e quindi Siena, Livorno, Bologna etc. Dove la mia compagna innamoratissima mi seguiva, sgranando gli occhi la prima volta perché non poteva credere che un ormai “attempato” cantautore potesse fare ancora sold out nei palasport dove si esibiva. Adesso è forse più innamorata del “guccio” che di me, e chissà cosa pagherebbe per poterlo godere ancora una volta in concerto. Grazie per averlo ricordato nel blog
Giugno 14th, 2020 alle 11:30
E’ stato il mio primo concerto “serio”, appena diciottenne, in “trasferta” a Livorno (alla Gran Guardia, se non ricordo male forse era gennaio 1991) da Cecina con gli amici di quinta superiore.
Una serata memorabile …
Sul mio podio personale del cantautorato italiano insieme a Battiato e De André.
Giugno 14th, 2020 alle 12:35
“Noi corriamo sempre in una direzione ma qual sia e che senso abbia chi lo sa”
Auguri grandissimo Francesco!
P.S. Qualcuno ricorda la bellissima serata solo voce e chitarra seduti per terra nei locali abbandonati del Parterre?
P.P.S. Giuro che,se arriva anche qui un commento con riferimenti a contabilita’ e bilanci,mi butto dalla finestra.
Oh si scherza, buona domenica
SFV
Giugno 14th, 2020 alle 13:39
Dallo spunto dell’immonda bestia due versi per accomunare due compleanni (l’altro è irrilevante): “Signor Colonnello, sono Ernesto, il “Che” Guevara.
Mi spari, tanto sarò utile da morto come da vivo.” (Francesco Guccini – “Canzone per il Che” – album “ritratti” – 2004)
Giugno 14th, 2020 alle 15:26
Mi associo agli auguri al maestro (anche se dopo i 21 anni mi fa senso celebrare i compleanni) .. Che poi se li porta benissimo sembra il figlio di Ligabue…
Giugno 14th, 2020 alle 19:37
L’ho ascoltato dal vivo la prima volta nell’agosto 1980 alle Cascine, metà concerto lui e metà Claudio Lolli. Grande serata! Poi quasi tutte le volte che è venuto a Firenze ci sono stato. Oggi ero quasi emozionato come per un compleanno di una persona vicina. Amo quasi tutte le sue canzoni, ma vorrei dare le mie cinque preferite in ordine sparso: Farewell, Cirano, Bisanzio, Autogrill e come non mettere Eskimo!!! Auguri Maestro!
Giugno 14th, 2020 alle 19:46
per me la stessa cosa con Vasco, la colonna sonora della mia vita, così l’ho definito. Provai a intervistarlo insieme a un amico nel 1987 in occasione di un suo memorabile concerto. Naturalmente non si presentò alla conferenza stampa, ma ebbi modo di partecipare al suond check della sua banda. Andai a quell’intervista grazie a te, come inviato di Rabio blu.
un abbraccio
mike
la musica è salvezza
Giugno 14th, 2020 alle 22:49
PANORAMICA
TESTO
ASCOLTA
ALTRE RICERCHE DEGLI UTENTI
Testo
La canzone è una penna e un foglio
Così fragili fra queste dita
È quel che non è, è l’erba voglio
Ma può essere complessa come la vita
La canzone è una vaga farfalla
Che vola via nell’aria leggera
Una macchia azzurra, una rosa gialla
Un respiro di vento la sera
Una lucciola accesa in un prato
Un sospiro fatto di niente
Ma qualche volta se ti ha afferrato
Ti rimane per sempre in mente
E la scrive gente quasi normale
Ma con l’anima come un bambino
Che ogni tanto si mette le ali
E con le parole gioca a rimpiattino
La canzone è una stella filante
Che qualche volta diventa cometa
Una meteora di fuoco bruciante
Però impalpabile come la seta
La canzone può aprirti il cuore
Con la ragione o col sentimento
Fatta di pane, vino, sudore
Lungo una vita, lungo un momento
Si può cantare a voce sguaiata
Quando sei in branco, per allegria
O la sussurri appena accennata
Se ti circonda la malinconia
E ti ricorda quel canto muto
La donna che ha fatto innamorare
Le vite che tu non hai vissuto
E quella che tu vuoi dimenticare
La canzone è una scatola magica
Spesso riempita di cose futili
Ma se la intessi d’ironia tragica
Ti spazza via i ritornelli inutili
È un manifesto che puoi riempire
Con cose e facce da raccontare
Esili vite da rivestire
E storie minime da ripagare
Fatta con sette note essenziali
E quattro accordi cuciti in croce
Sopra chitarre più che normali
Ed una voce che non è voce
Ma con carambola lessicale
Può essere un prisma di rifrazione
Cristallo e pietra filosofale
Svettanti in aria come un falcone
Perché può nascere da un male oscuro
Che è difficile diagnosticare
Fra il passato appeso e il futuro
Lì presente e pronta a scappare
E la canzone diventa un sasso
Lama, martello, una polveriera
Che a volte morde e colpisce basso
E a volte sventola come bandiera
La urli allora un giorno di rabbia
La getti in faccia a chi non ti piace
Un grimaldello che apre ogni gabbia
Pronta ad irridere chi canta e tace
Però alla fine è fatta di fumo
Veste la stoffa delle illusioni
Nebbie, ricordi, pena, profumo
Son tutto questo le mie canzoni
Giugno 15th, 2020 alle 07:29
Vorrei tornare nei posti dove son stato
Spiegarti di quanto tutto sia poi diverso
E per farmi da te spiegare cos’è cambiato
E quale sapore nuovo abbia l’universo
Giugno 15th, 2020 alle 08:24
Ma solo io sono il fortunato che quando me ne vado nella mia Porretta e passo dalla sua Pavana mi capita a volte di accostare l’auto, affacciarmi sopra casa sua, vederlo fuori in veranda fagli una voce e un saluto ed essere pure contraccambiato? Beh, così pare..
Giugno 15th, 2020 alle 09:09
A Fabius da via dell’Oriuolo
Avendo molti parenti da parte di madre a Riola , Ponte di Verzuno, e Castel di Casio, e andando a pescare sempre vicino Lizzano , a Porchia, passo sempre da Pavana anche io.
E’ tutto come prima.
Tutto come cinquanta anni fa.
Immondo
Giugno 15th, 2020 alle 09:47
Per Immonda
A parte la strada crollata poi si direi tutto uguale a cinquant’anni fa 🙂
Giugno 15th, 2020 alle 11:32
Grande Poeta
Grande Cantautore
Grandi Canzoni, ne ho moltissime nel mio canale YT di Guccini
ma uno come lui che ultimamente vuol fare l’ economista e parlare di politica accusando sempre i soliti noti e salvando i soliti noti proprio no, impresentabile.
Lasciatemelo dentro i dischi, dentro le cassette, in macchina e in antichi concerti.
Non serve altro Guccini grazie
Giugno 15th, 2020 alle 12:31
Si, e’ franato un pezzo proprio vicino Pavana lo scorso luglio.
Fanno bypassare da Sambuca Pistoiese al Ponte alla Venturina.
Bellissimo panorama peccato che con due macchine nelle curve non ci si scambia e hanno messo interminabili semafori a senso unico alternato.
A parte i moccoli che scappano sarebbe una bella girata . 😉
Immondo
Giugno 15th, 2020 alle 14:24
IG, io l’ho pensato, tu l’hai scritto.
E quelle battute sopra la musica di Bella Ciao son state molto di cattivo gusto.
Bella Ciao l’andrebbe ascoltata in ginocchioni e gia’ alla seconda strofa bisognerebbe versare due lacrime solo a pensare cosa e’ successo e che tragedia rappresenta.
E invece ancora una volta questo canto e’ divenuto roba da Uomini e Donne e mi manda la D’urso.
Una volta Francesco non l’avrebbe fatto.
E chiedo scusa a David se in un post di grande slancio e gratitudine alla carriera di Guccino mi son permesso questa tirata di orecchie a un uomo che rimane comunque una pietra angolare della nostra musica e sopratutto della nostra storia.
Immondo
Giugno 15th, 2020 alle 18:10
Premetto che parlo da profano perché per ovvie ragioni anagrafiche e culturali il maestro è distante anni luce dai miei gusti musicali ed ignoro completamente cosa abbia detto ultimamente in materia di politica ed economia ma così per sentito dire sembra che il maestro sia sempre stato politicamente impegnato nello scrivere le sue liriche o comunque abbia di sovente usato il mezzo musicale per veicolare dei messaggi diretti all’umanità senza utilizzare particolari filtri depolarizzanti..purtroppo quando si parla all’uomo anche attraverso le canzoni si deve per forza spesso sfiorare il tasto politico in quanto sovente, ob torto collo, le vicende e i destini umani ne rappresentano la sua diretta e colpevole emanazione, in termini di responsabilità e di conseguenze sociali, una volta pigiato il bottone.. Poi può piacere o meno che un autore tocchi temi politici e li approfondisca o usi il mezzo musicale per fare propaganda a buon fine (non certo di quella strumentale, non conoscerete mai un musicista che lo fa, per ovvie ragioni di umana sensibilità, stesso motivo per cui conosce un solo tipo di strumento) Nella storia della musica ci sono stati i Kiss (che parlavano solo di gnocca e parties dove ovviamente si potesse trovare della gnocca) e i Clash (a cui piaceva sovente aprire e far aprire gli occhi a chi li voleva ascoltare) …. Non so c’è chi predilige e cerca solo l’evasione nella musica e chi ci vuol trovare anche un lato di militanza e di impegno sociale o politico… A me vanno bene tutte e due basta che sappiano scaldare il cuore a modino se poi ci fanno anche riflettere su qualcosa che avevamo superficialmente sottovalutato ancor meglio…. certo che io mi fiderei più della singola esperienza di vita di un Guccini che di quella della media aritmetica di tutti i politici della terra messi assieme….
Giugno 15th, 2020 alle 21:14
@20 Immonda Bestia
Durante il lockdown ho visionato una serie televisiva Netflix denominata “La Casa di Carta”di origine spagnola. Meravigliosamente e improvvisamente il protagonista principale e un suo primo collaboratore prima di iniziare una audace impresa criminale(contro il sistema capitalistico)intonano appassionatamente “Bella Ciao”. Il protagonista afferma di averla imparata dal nonno che aveva partecipato alla resistenza italiana contro il nazifascismo.
La circostanza mi ha emozionato lieto che il Nostro inno resistenziale abbia assunto una dimensione internazionale.
Mi scuso per la mia ignoranza sul lavoro artistico di Guccini. Un saluto
Giugno 15th, 2020 alle 22:16
Wow ! Il canale YouTube d’IG !
Dacci il link, questa chicca non ce la vorremmo perdere !
Giugno 15th, 2020 alle 23:12
Lei sulla Casa di Carta non mi dice niente di nuovo, visto che vi compaio nelle riprese.
Mi puo’ vedere in alcune scene a fianco di Berlino e del Professore.
Sa, anno scorso mi prese la fittonata del cinema.
Mi son detto …voglio stare un po anche dall’altra parte.
Pensi, in una recente fiction Rai impersonavo il marito di Katia Beni e il collega di Sergio Castellitto e di Giorgio Panariello.
Due mostri di bravura.
Sono stato un mese a fianco di
Cinzia Th.Torrini , una donna eccezionale.
Non l’ho mai detto, non mi son mai reclamizzato, ora m’e’ scappato.
Anzi, me l’ha involontariamente tirate fuori Lei.
Pardon.
Se un giorno ci si incontra le dico anche in quali altri recenti film compaio.
Vedere il proprio nome e cognome nei titoli fa ingrassare di diversi chili.
M’e’ toccato mettermi a dieta.
Sa, io son da bosco e da riviera.
Le dico una cosa : dietro le quinte ci hanno ripreso mentre io e Panariello si ragionava di Fiorentina.
Le diro’ che Giorgio e’ malato della Viola e si intende pure assai di calcio.
Un giorno le faro’ vedere quel video.
Le confesso un’altra cosa.
Il povero cane di Giorgio da poco scomparso era grande amico del mio cane.
Giocavano sempre insieme.
Per forza, Giorgio ha una villa proprio a trecento metri da casa mia.
O io o mia figlia passavamo sempre a salutarlo e a giocarci.
Che riposi in pace.
Immondo
Giugno 16th, 2020 alle 07:48
@24 Immonda Bestia
Sono lieto di di avere,involontariamente,provocato le rivelazioni sulla tua presenza in alcune fiction televisive. Sono uso non usare il Lei non per mancanza di rispetto ma per instaurare un rapporto di sana intimità con l’interlocutore. Anche quando lavoravo esigevo il Tu dai miei colleghi più giovani. Io e mia moglie ci siamo appassionati alle vicende della “Casa d Carta”,circostanza che ha attenuato la tristezza del lockdown.
La fiction “Pezzi unici”è stata seguita solo da mia moglie. Confesso che saperti attore suscita la mia ammirazione.
Siamo anonimi ma chissà potremmo anche incontrarci.Un saluto
Giugno 16th, 2020 alle 09:32
Classe 1937,
la mia non era una risposta polemica nei tuoi confronti,ci mancherebbe, tu mi sei assai simpatico e caro nel novero degli utenti di questo blog.
Le migliori cose
Immondo
Giugno 16th, 2020 alle 12:04
IG al 18 – certe affermazioni su Guccini fanno meraviglia. Pare come se lo avessi scoperto recentemente. Guccini ha sempre esternato il suo pensiero, per lo più perché sempre sollecitato (o solleticato) dall’intervistatore di turno, dato che ancora oggi alla veneranda età c’è sempre una lunga lista di chi lo cerca, che siano radio (stasera ad esempio è su radio24 per “notte prima degli esami”) tv, giornali o piazze. Quindi dove sta lo stupore? Riguardo il suo orientamento poi, non credo abbia mai nascosto di non essere certo di destra (seppur recentemente abbia svelato di non essete mai stato comunista).
immonda Bestia – complimenti per i tuoi trascorsi da attore, ti invidio l’aver avuto a che fare con i personaggi che hai citato.
Riguardo quel che hai scritto su Bella ciao, convengo che sarebbe da inginocchiarsi tanto è sacra. Ma forse proprio per questo perdono a Guccini l’aver modificato le parole in quel breve video, in risposta ai soliti e noti cialtroni che immancabilmente tutti gli anni cercano di sminuire il significato della canzone e del 25 aprile per questo paese. Sinceramente avrebbero proprio rotto i maroni! (fa più francesismo ma considerate che intimamente lo urlo alla toscana!) E finché ci sono questi Cialtroni, ben venga un Guccini a ricordarglielo e ricordarlo a tutti!
Giugno 16th, 2020 alle 12:20
@ immondo
non ho mai partecipato a riprese televisive o cinematografiche, ma ho avuto il “vezzo” di raccontare una storia della vita di mia madre a un importante romanziere fiorentino, Marco Vichi, il quale mi ha chiesto di poterla pubblicare come racconto in un suo libro del commissario Bordelli. nelle pagine finali risultava il mio nome tra i ringraziamenti.
…ha ragione, fanno ingrassare sia il cuore oltre che ahimè, il fisico…
un abbraccio
mike
Giugno 16th, 2020 alle 14:32
#28 …bello mike,che libro è? adoro vichi e il suo bordelli!
Giugno 16th, 2020 alle 15:00
Mike, dopo tanti scontri tra di noi negli anni passati su questo blog , non sai quanto l’abbraccio che mi mandi mi fa contento.
Lo ricambio con gran piacere.
Ciao
Immondo
Giugno 16th, 2020 alle 15:27
mi tocca essere d’accordo con IG e immonda bestia. bella ciao è un canto partigiano che appartiene ad un epoca ed ha un significato ben preciso, ma viene usata molto spesso dai soliti rincoglioniti che vedono fascisti dappertutto e che non hanno altri argomenti. Guccini ha pisciato fuori dal vaso perchè in democrazia si rispetta chi la pensa diversamente da te e questo vale per lui come per tutti; il bello è che chi non accetta l’altrui pensiero è il primo ad usare il termine “fascista” nei confronti degli altri. della serie: poche idee ma confuse. non credo che siano tanti quelli che non apprezzano il 25 aprile per quello che rappresenta, può accadere che molti non apprezzino i beoti che prendono spunto da questa festa per offendere il prossimo.
Detto tutto questo, Guccini mi sta anche simpatico, mi piacciono poche canzoni perchè è di una tristezza tremenda, però canzoni come l’avvelenata, il vecchio e il bambino. la locomotiva e buona parte di quelle portate al successo dai Nomadi, fanno parte della storia della musica italiana che a me non piace ma è questione di gusti.
p.s.
la canzone delle anatre che volano al sud mi mette un’angoscia da schiantare.
Giugno 16th, 2020 alle 16:36
Ho visto il servizio su Rai tre dove hanno detto che i tifosi della Fiesole faranno una manifestazione per il Franchi. Cosa vuol dire? Qualcuno sa qualcosa di preciso?
Giugno 16th, 2020 alle 16:36
Mike, essendo avido lettore dei libri di Marco da sempre, posso chiederti in quale libro ha raccontato la storia di tua mamma?
Di Bordelli mi mancano da leggere gli ultimi due e, ovviamente, quello a cui sta lavroando.
Ovviamente mi scuso se sono stato indiscreto.
Giugno 16th, 2020 alle 18:33
Classe 1937
Abbiamo altre due cose in comune: a) la sacralità di “Bella ciao” diventato inno internazionale di chi si vuol ribellare, l’ho sentito cantare anche dai coreani e cinesi; b) la scarsa conoscenza di Guccini, nel mio caso perchè il 9 luglio 1969 partiii militare e smisi per sempre di sentire la radio e quindi di essere aggiornato sul mondo delle canzoni. Credo che “Generale” di De Gregori sia una delle poche canzoni di quel periodo e di quel gruppo che io conosco ed apprezzo.
Ma qualche verso che è stato riportato in questo blog mi fa apprezzare il poeta Guccini.
Un saluto.
Giugno 16th, 2020 alle 19:40
@34 viola,si vede che hai smesso,perché”generale” non è propriamente di quel periodo! 😜
Giugno 16th, 2020 alle 20:00
Guccini negli anni 80 era accusato dai comunisti di essere craxiano e quindi tacciato di nemico.
Oggi canta Bella Ciao inno antifascista degli uomini liberi e ironizza sui leader della destra e ci stupiamo che si dichiari anticomunista?
Giugno 16th, 2020 alle 20:42
Caro Viola 1946, credo che tu abbia i ricordi musicali un attimino annebbiati.
Generale , di De Gregori è della primavera del 1978, non del 1969
Per un breve ripasso ti incollo la Hit parade ddei dischi più venduti del 1969.
Ciao,
Immondo
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Lo Straniero- Georges Moustaki
Storia d’amore – Adriano Celentano
Non credere – Mina
Lisa dagli occhi blu – Mario Tessuto
Pensiero d’amore – Mal
Rose rosse – Massimo Ranieri
Eloise – Barry Ryan
Pensando a te – Al Bano
Ma che freddo fa – Nada
Belinda – Gianni Morandi
Mi ritorni in mente – Lucio Battisti
Quanto t’amo – Johnny Hallyday
Tutta mia la città – Equipe 84
Come together – The Beatles
La Storia di Serafino – Adriano Celentano
Ob-la-di, ob-la-da – The Beatles
Viso d’angelo – I Camaleonti
Scende la pioggia – Gianni Morandi
Acqua azzurra acqua chiara – Lucio Battisti
La Pioggia – Gigliola Cinquetti
Il Primo giorno di primavera – I Dik Dik
Irresistibilmente – Sylvie Vartan
Acqua di mare – Romina Power
Zingara – Bobby Solo
Tu sei bella come sei – Mal
Bada bambina – Little Tony
Soli si muore – Patrick Samson
Oh Lady Mary – David Alexandre Winter
Parlami d’amore – Gianni Morandi
Some velvet morning – Vanilla Fudge
Agata – Nino Ferrer
Una Spina e una rosa – Tony Del Monaco
Ti voglio tanto bene – Rossano
L’Altalena – Orietta Berti
Un’Ora fa – Fausto Leali
Occhi neri occhi neri – Mal
Che male fa la gelosia – Nada
Mamma mia – I Camaleonti
Il Carnevale – Caterina Caselli
Davanti agli occhi miei – I New Trolls
Mattino – Al Bano
Sole – Franco IV e Franco I
Il Paradiso – Patty Pravo
I want to live – Aphrodite’s Child
Un Sorriso – Don Backy
Get back – The Beatles
Buonasera buonasera – Sylvie Vartan
Casatchock (Katiusha) – Dori Ghezzi
Tripoli ’69 – Patty Pravo
Zingara – Iva Zanicchi
L’Amore è blu ma ci sei tu – Maurizio
Je t’aime moi non plus – Jane Birkin & Serge Gainsbourg
L’Attore – Adriano Celentano
Lirica d’inverno – Adriano Celentano
End of the world – Aphrodite’s Child
La Donna di picche – Little Tony
Bambina – Sergio Leonardi
The Ballad of John and Yoko – The Beatles]
Non sono Maddalena – Rosanna Fratello
Oh Lady Mary – Dalida
Pomeriggio ore 6 (Marley purt drive) – Equipe 84
Non è una festa – Little Tony
Zucchero – Rita Pavone
Elizabeth – Maurizio
Cuore innamorato – Isabella Iannetti
Gli Occhi verdi dell’amore (Angel of the morning) – I Profeti
Perdona bambina – Maurizio Vandelli
Ragazzina ragazzina (Mendocino) – Giuliano e i Notturni
Nel giardino dell’amore (Rain) – Patty Pravo
Un’Avventura – Lucio Battisti
Lettere d’amore – The Renegades
Una Ragione di più – Ornella Vanoni
Cosa hai messo nel caffè – Antoine
Celeste – Gian Pieretti
Emanuel – Caterina Caselli
Crimson and clover – Tommy James and the Shondels
Insieme a lei – I Gens
Ragazzina ragazzina (Mendocino) – I Nuovi Angeli
Il Gioco dell’amore – Caterina Caselli
La Pioggia – France Gall
Atlantis – Donovan
Nasino in su – Mario Tessuto
Donna Rosa – Nino Ferrer
Cuore stanco – Nada
Tutto da rifare – Caterina Caselli
La Vigna – Louiselle
Povero cuore – Claudio Villa
Ti amo ed io di più – Giorgio Albertazzi & Anna Proclemer
Primavera Primavera – I Dik Dik
Se m’innamoro di un ragazzo come te – Orietta Berti [
Lontano dagli occhi – Mary Hopkin
Honky tonk women – The Rolling Stones
Proud Mary – Creedence Clearwater Revival
Blackberry way (Tutta mia la città) – Move
Blam, blam, blam – Sylvie Vartan
In fondo al viale – I Gens
Lacrime – Little Tony
Biancaneve – Nada
Ahi le Haway – Herbert Pagani
Giugno 16th, 2020 alle 20:49
Immonda Bestia, innanzitutto devo complimentarmi con te per i tuoi trascorsi e spero anche futuri da attore televisivo. Al di la delle polemiche e degli sfottò, che negli ultimi tempi hai generosamente abbondato nei miei confronti, fa sempre piacere sapere che un compagno di blog ha avuto belle soddisfazioni nella sua vita.
Poi, ho speranza dopo le parole al miele da te spese per Mike, un domani possa godere anch’io di tale trattamento.
Credimi io di tutte le persone che conosco cerco di individuarne i pregi ed i difetti, ove possibile, ma ho un brutto vizio: dimentico i difetti e ricordo solo i pregi.
Monica, la mia ignoranza in materia di musica post 1969 è sostanzialmente totale, pensa che “Bohemian rhapsody” dei Queen l’ho sentita casualmente per la prima volta sette otto anni fa, quando mio figlio dimenticò in autoradio il compact con questa canzone dentro. We will rock you, pensavo fosse stata scritta per un film dove prima di un torneo medioevale il pubblica cantava ritmando questa canzone. Ma dopo il militare sono entrato in una spirale del lavoro, per cui se volevo sentire musica a casa, ascoltavo ciò che già conoscevo. Avevo all’epoca circa 800 LP poi regalati e riacquistati in CD.
Un abbraccio a tutti.
Giugno 16th, 2020 alle 21:04
Razdeganne – se in democrazia si rispetta chi non la pensa come te, perché non perdi occasione tutte le volte che l’argomento è politico di offendere chi la vede diversamente da te? Tu stai male ragazzo mio! Almeno rileggi quello che scrivi. Non sarà mica che qualche donna ti ha fatto becco con qualcuno del pd, o peggio ancora con qualcuno più a sinistra?
Classe1937 – dici bene, bella ciao è diventato un canto di resistenza internazionale. Io personalmente l’ho sentito intonare anche in Turkia dai movimenti di opposizione al regime di erdogan. Addirittura un giorno a istanbul la passavano nello store del Galatasaray tanto che rimasi sorpreso (piacevolmente) non poco (per mettere l’accento sportivo al post)
Giugno 17th, 2020 alle 07:48
Anch’io sono una lettrice di Vichi, adoro il commissario Bordelli, è piacevole trovare altri lettori qui sul blog.
Giugno 17th, 2020 alle 07:50
Immondo
Complimenti!
Giugno 17th, 2020 alle 09:05
@ VIOLA1946
Eresia!
Hai regalato i vinili e poi li hai riacquistati in CD!!!!
Negli anni 70, con l’avvento dell’HI-FI, avevo realizzato in camera un’area di ascolto molto accogliente. Prevedeva, al centro della stanza, una zona dove la stereofonia ti poteva coinvolgere.
Ma la potevi ascoltare solo con i vinili, con la testina del braccetto che dovevo cambiare ogni anno per evitare che rovinasse il disco, che a sua volta andava pulito con attenzione maniacale, addirittura riponendolo senza mai toccarlo con le dita (ma neanche con la presina in tessuto morbido, che avrebbe potuto schiacciare il granello che si fosse intrufolato.
Era, quella zona, la mia nuvola esclusiva, e nessuno poteva entrare senza autorizzazione. Che veniva concessa solo a chi la meritava, bimbe incluse.
Poi arrivò il CD, la perfezione di ascolto, ovvero la falsità musicale che, pur se eseguita magistralmente, deve avere quel tocco di umano del “difetto”. Con il CD non si sentiva alcun rumore di fondo, nessun “tic”, alcun calore.
Piano piano ho perso il piacere di ascoltare in stereofonia, mi sono massificato all’ascolto di musica che da poche sensazioni. E i concerti di Guccini, affabulatore coinvolgente e mai uguale, e di altri hanno sostituito quei momenti ineguagliabili. Poi anche i “live” sono diventati un prodotto industriale.
Giugno 17th, 2020 alle 09:20
Rambaldo chi non sta bene sei te. hai dato sessanta volte del cialtrone nel tuo post e neanche te lo ricordi; infatti le offese che ho messo erano in risposta alle tue. se vuoi il rispetto lo devi portare caro democratico di sta cippa. e vedi, insisti e fai le battutine sulle fidanzate come i bimbi di terza media,, io penso alle mie te pensa alle tue visto che ti sei scelto anche un nick di un personaggio che con le donne non aveva tanta fortuna. forse hai trovato te un primario di centro destra che ti gironzola vicino casa..
Giugno 17th, 2020 alle 10:01
Maraschino
Come hai ragione!!! Io, più o meno, ho fatto il tuo ragionamento iniziale: attribuivo ai CD tre caratteristiche positive:a) minore ingombro di CD e lettore, rispetto allo stereo (regalato anche quello alla stessa persona); b) purezza di ascolto (su questo concordiamo); c) master indistruttibile da cui poter ricavare quanti duplicati, tutti master a loro volta.
Ti confesso quando è uscito lo stereo di casa, ho avuto una stretta al cuore.
Il pentimento è stato totale: a) quando non vedevo i bordi zigrinati del piatto girare creando un’atmosfera particolare anche nei colori; b) quando ho scoperto che l’indistruttibilità del CD era una balla e mi sono ritrovato con molti CD che gracchiavano cose strane.
Sono un pentito, che si è auto punito, non potendo godere più di quelle piccole imperfezioni a cui fai riferimento tu.
Il tuo grido accusatorio è, purtroppo per me,
molto giusto.
Un caro saluto.
Giugno 17th, 2020 alle 10:05
Rosetta, se vai su VN c’è un articolo che riporta il comunicato della Curva Fiesole in merito alla manifestazione.
A mio avviso, il solito scritto sconclusionato e generico. Leggendolo mi è venuto in mente il film di Fellini, “otto e mezzo”, Dove Ingrassia in cima ad un albero urla disperato, “voglio una donna!!!”.
Loro vogliono lo stadio. Ma che significa? Uno stadio già lo hanno, questo Franchi.
Ne vogliono un altro? lo scrivano.
Vogliono il Franchi rinnovato? Lo scrivano.
Vogliono che le partite a porte chiuse finiscano? Lo scrivano.
Solita confusa approssimazione.
CIRANO
Giugno 17th, 2020 alle 10:16
Com’è il detto?
3 di giugnante, 40 dì durante.
Lapi Dario
Giugno 17th, 2020 alle 10:17
Allora, dunque, vediamo…
Verona – Cagliari in chiaro. Già sento l’entusiasmo per “El partido del siglo”
Lapi Dario
Giugno 17th, 2020 alle 10:20
Immonda al 37.
Sono stato sicuramente molto infelice nello scrivere la frase che ha indotto te e Monica a rettificare quanto da me scritto. Io intendevo dire che, di tutto ciò che è successo dopo il 9 luglio 1969, del gruppo di cantanti che ne vedevo le copertine degli album e ne sentivo i nomi,intendevo dire -scrivendolo in modo infelice- che del post 1969 ho apprezzato quel brano di De Gregori. Il mio intento fallito era quello di dire che mi dispiace non poter apprezzare i tanti bravissimi cantautori post 1969, per colpa mia.
Delle canzoni riportate da te ne conosco oltre la metà e molte me le sento ancora utilizzando you tube.
Un saluto.
Giugno 17th, 2020 alle 10:22
Scusami la ripetizione nella frase centrale, ma mi è partito l’invio mentre rettificavo.
Giugno 17th, 2020 alle 10:59
Viola 1946
quanto al punto b)confesso la mia ignoranza non solo dell’opera di Guccini ma della musica leggera in generale. Conosco Celentano, Lucio Battisti, per avere ascoltato ininterrottamente le loro canzoni durante periodici e ripetuti viaggi in auto nei primi anni 80. Il mio preferito è però Charles Aznavour , che ho ascoltato dal vivo ben due volte.
Quanto a Bella Ciao ritengo che meriti il successo internazionale doverosamente puntualizzato da Rambaldo.
Domanda : Chi è o chi sono gli autori?Oppure si ignora la fonte?
Giugno 17th, 2020 alle 11:08
maraschino, ora mi attirerò le critiche di molti,
ma anch’io ho fatto come Viola1937.
Dischi in vinile non regalati ma usati come trofei.
non ho più un giradischi e sinceramente non lo rimpiango.
in una chiavina ci sta un negozio di dischi
e in un secondo decidi cosa ascoltare.
e poi ci sono i tablet o le altre periferiche.
suono perfetto, nessun problema.
col disco:
io che sono no spreciso a bestia,
tutte le volte che appoggiavo la testina, un colpo.
se volevi cambiare canzone il dramma:
se non facevi attenzione massima,
ti partiva il dito e.. sgraaaat!
da li l’incubo di aver graffiato il costosissimo lp che tanti sacrifici ti era costato.
e allora pulisci, strofina, alcool
ma niente quando arrivavi a quel punto o saltava o tornava indietro.
nono, viva il digitale!
Giugno 17th, 2020 alle 11:09
Razdeganne – mi ricordo benissimo, ma il cialtrone mi pare evidente a chi fosse riferito! Sai, se uno da della “zecca comunista” a chiunque lo critichi, come dovrei chiamarlo? Cialtrone mi pare il minimo! Anche perché uno che aspira a cariche di governo e usa linguaggi da bar non credo possa aspirare a trattamenti migliori. Anzi, cialtrone mi pare anche poco!
Giugno 17th, 2020 alle 11:25
Razdeganne – riguardo il nick devo darti ragione…un modesto architetto trombato non può competere con un sex symbol universalmente riconosciuto…
Giugno 17th, 2020 alle 11:41
A Maraschino
mio gentile amico, il sor Viola1946 ha fatto invece un’ottimo gesto.
Musicalmente forse ha perso qualcosa, ma sul tabellone della sua coscienza ha apposto una medaglia.
Regalare ciò che si ha di più caro è meritevole, fa bene al cuore, perchè ogni bel gesto fa stare meglio.
Egli ha regalato la sua collezione di LP e in un secondo momento l’ha ricomposta a suon di CD.
Ho qualcosa in comune con lui.
Da ragazzo, regalai tutte la mie collezioni di Tex e di Topolino, almanacchi compresi, la collezione di macchinine scala 1/43, e poi, la pista Policar ,il monopoli, insomma tutti i giochi che avevo a due mei cuginetti di Bologna rimati orfani in tenera età.
Son contento di quel gesto e lo rifarei ancora.
Ma con la vecchiaia m’è presa brutta, e da anni giro tutti i mercatini di antiquariato e le mostre d’auto d’epoca per ricomprare tutte quelle macchinine, che ancora ricordo bene a mente una per una.
Un bagno di sangue.
Ma prima di morire le rivoglio tutte nelle mie vetrine.
Stesso discorso per Tex e Topolini,
se tu vieni al mio magazzino, c’è più giornalini che pancali di cotone.
E poi te ne dico un’altra.
Appena passa questo covid di sta minchia e i mercatini dell’antiquariato ritorneranno ad essere gremiti di espositori, voglio rifare la collezione di Ciao 2001, una rivista musicale alla quale debbo l’a b c della mia cultura musicale.
ciao, le migliori cose
Immondo
Giugno 17th, 2020 alle 14:50
@44 Viola1946
@51 Linus
@54 Immondo
Ricordavo ciò che ho perso, ma è una cosa marginale tra le tante cose che, invece, oggi esalto nel campo delle innovazioni.
E il pensiero ai vinili mi è venuto spontaneo perchè, pochi giorni fa, mi si è allagata la cantina dove erano sistemati, assieme ai fumetti, ai Lego dei figli, e a tutto quello che anche l’Immondo rammenta.
Anch’io, oggi, alloco la musica nella scheda SD del telefono, e l’ascolto ovunque. Ma nel piattume dell’MP3 non riesco più ad esaltarmi. Salvo occasioni particolari come è accaduto oggi. “Notte prima degli Esami” a rotazione continua. E una domanda a cui non ho mai saputo dare una risposta mi si è riproposta, come la peperonata: “ma come fanno, le segretarie con gli occhiali, a farsi sposare dagli avvocati?”
E un sincero In bocca al lupo ai maturandi.
Abbracci sinceri.
Riccardo
Giugno 17th, 2020 alle 14:57
https://cultura.comune.fi.it/system/files/2019-04/LoStadioBerta.pdf
Il progetto dello stadio e tra le righe i veri problemi e/o motivi, per cui non può essere distrutto
Giugno 17th, 2020 alle 15:10
Ho due piatti e ancora tutti i vinili raccolti in una vita. Anzi, frequento regolarmente il mio pusher di vinili di fiducia. Dietro a un disco, in particolare dell’epoca in cui aveva ancora un senso fare musica, c’è un mondo. C’è un mondo dietro la scelta di ogni piccolo suono, di ogni parola, di ogni immagine della copertina. Ci sono persone che hanno suonato e lavorato. C’è passione, impegno, sudore e sogni. Un disco necessita di attenzione, non solo all’ascolto. Bisogna fare attenzione alla puntina, alla pulizia, bisogna saperlo maneggiare e soprattutto bisogna saperlo ascoltare. Tutto questo in un impalpabile file non ci sta. Il suono perfetto non basta, anzi. Un disco è un brivido, tutto il resto è letteratura… (cit.)
Giugno 17th, 2020 alle 17:12
45 Cirano
Grazie! Anche a me è sembrato una gran confusione. Prima si parla di Campi poi del Franchi non ci si capisce nulla.
Giugno 17th, 2020 alle 18:09
Caro Maraschino,
la caduta dal LP al CD è seconda soltanto a quella da CD a MP3: aumentare la quantità anche a costo della qualità, nella musica come un po’ in tutti i settori della vita.
Il costo di avere 1000 canzoni in un player è il prezzo di sentirle tutte e non ascoltarne nessuna, l’insoddisfazione del lato B che non esiste perché, a guardare bene, nessuna di esse è un lato A vero e proprio.
E siccome la quantità scaccia la qualità, chi ha ferito di MP3 è perito di youtube, dove la musica si ascolta in orizzontale sì ma non disteso, perché chi è disteso o dorme con le cuffiette in testa del mangianastri o muore di noia.
Non certo perchè con mille canzoni in una ci fai l’amore a qualche infermiera.
Il fast food bulimico che ha ucciso quel dio di Guccini ha portato via con se la musica che batte il tempo o il sole sul campo di pallone: io ho messo via alcuni vinili, qualche CD ma non riesco a mettere via un file del ….tubo.
Come può un player arginare i ricordi se è fatto di memoria riscrivibile ?
Dimmi quando un influencer mi farà cambiare prospettiva su Stravinskj o sui film di Eisentein sulla rivoluzione se non mi da nemmeno la cura per l’influenza vera e propria.
Io mi ricordo quattro canzoni capaci di cambiare il mondo: Yesterday, We are the champion, Imagine e Pensieri e parole.
Tutto il resto è noia.
Giugno 17th, 2020 alle 18:33
….immondo…ciao2001… ma che scherzi!!?
io non lo potevo comprare perchè la paghetta non sapevo manco indo’stava di casa,ma il fratello della mia migliore amica sì,quindi mi è capitato di leggerlo diverse volte da lei!
…e mi sembra che in mezzo alla musica a volte parlasse anche di altri argomenti,che a due ragazzettine come eravamo io e lei sembravano molto piccanti!! 😀
Giugno 17th, 2020 alle 19:03
SergenteGarzia
A prescindere dalla problematica nuovo stadio, bellissimo documento, complimenti per l’ottima ricerca.
Un saluto.
Giugno 17th, 2020 alle 19:04
si si ragazzi voi avete ragione,
il vinile ci ricorda tante cose s’era più giovani, ma..
aver pensato ai tempi che potevi avere a disposizione una marea di concerti da vedere
di tutti gli artisti e di tutte le epoche,
di poter ascoltare quando volevi anche la canzone più strana che ti ritornava in mente,
non ti sarebbe sembrato vero,
avresti pagato chissà cosa per avere un you tube a disposizione.
a volte non ci si rende conto di quanto grande sia l’invenzione della rete.
i dischi saranno stati anche ganzi ma erano limitati e costavano uno stonfo.
e i miei duravano pochissimo a causa della mia sprecisione cronica.
l’altra sera mi prese la voglia di sentire come nel tempo Mark Knopfler ha cambiato l’assolo di sultan of swing,
o fallo coi dischi..
no, mi dispiace ma io preferisco di gran lunga come siamo ora.
Giugno 17th, 2020 alle 19:53
Mio diletto Maladetto Toscano
mio gioioso commensale Paperott
al sapiente Maraschino
concordo con voi perfettamente al 50 per cento.
I File mp3 non sono rimembranti e caldi come i vecchi vinili, ma hanno un grande pregio.
Te li puoi portare tutti con te, cinquantanni di musica pop dentro un gingillino che ti porti dentro il taschino della camicia, assieme ai sigari, l’accendino e il rotolino di sacchettini per le cosine lasciate dal canino.
Che comodità.
Tu sei al mare, tu stai tre ore sulla battigia a cercar conchiglie e intanto ti godi i brani della tua vita con le cuffie, immerso in un mondo tutto tuo.
Come portare con se , dentro il portafogli l’intera casa dove abitavi da bimbo e dove abiti ora da adulto.
Niente camion, niente gru, niente operai a smontare e rimontare: solo un cosino elettronico dove guardi dentro, pigi un tastino e ti appare cinquantanni di musica.
Certo, sentire il Parsifal di Wagner o il basso di Pastorius su un Mc Kintosh o un Pioneer è un conto, sentirlo su un lettore MP3 Philips da cento euro è un altro conto.
Ma quando hai fame va bene anche un panino del McDonald, di Cracco ne fai anche a meno.
In quanto ai quattro assi bada bene di un colore solo di Maladetto concordo a metà.
Appoggio in pieno Yesterday e Pensieri e Parole, anche se il massimo i Beatles l’hanno toccato con Across the Universe, con la quale tu voli nel cielo appeso ad un fiore mentre sotto ti scorre il mondo.
“Imagine” la odio perchè nel video compare Yoko Ono, la persona più odiosa del mondo.
Tra lei e Bettega accidenti a chi odio di più.
Gli altri due assi, bada bene di colori diversi ritengo siano Blowing in the wind di Bob Dylan e Jampin jack Flash degli Stones…
Ogni volta la sento mi par d’essere un telefonino con la carica al 3 per cento ed essere improvvisamente messo in ricarica.
Che Dio li benedica.
Ora ho preso una fittonata per un veccchio brano di Fabio Concato :” Non smetto di aspettarti”, elegia di un amore che non c’è e che lui aspetta in silenzio si presenti, si avveri, per poter amare davvero la donna dei suoi sogni che ancora non ha incontrato.
Attenzione , è un brano trappola ; metterla e sentirla anche dieci volte di seguito è cosa sicura e certa come è certo che domani sorge il sole, o che la juve è me…a
eccolo…. ascoltatelo, siccome vi voglio bene vi auguro lucciconi e pace dentro
https://www.youtube.com/watch?v=kL7GkIEmGbs
A Monica.
Mia lady, il Ciao 2001 trattava di musica , di gioventù, appena appena di politica e in modo molto corretto.
Ma già aveva insito le curiosità degli adolescenti e dei ragazzini.
Un esempio: alle elementari spesso chiedevo al mio amorino una casta visione delle sue cosce.
Perchè ?
Boh!
Me lo chiedeva l’istinto , non sapevo neppure in vetta a quelle cosce cosa c’era.
Piano piano capii.
Un pochino lo debbo anche al Ciao 2001 che trattava l’amore, e tutto quel che c’è dietro, sopra e sotto.
Ora vanno su internet è li finisce la poesia.
Le migliori cose a tutti
Immondo
Giugno 17th, 2020 alle 21:08
@62….oddio linus…non è che i cd siano propriamente gratis!
Giugno 17th, 2020 alle 21:15
Linus, ti rispetto, ma il tuo post 62 è il manifesto dell’anti-musica, soprattutto quel “costavano uno stonfo”. Bah, bella fica sei, qualcuno lavora per produrre musica e qualcun altro se la scarica aggratis.
Siamo su due pianeti lontani, succede.
Sicuramente te ne farai una ragione. Un saluto.
Giugno 18th, 2020 alle 10:10
@ Monica
il libro è “Fantasmi del passato”.
il mio racconto è uno dei racconti durante la classica cena con i mitici personaggi che contornano Bordelli. Botta, Dante, Colonnello Arcieri etc…è successo veramente a mia madre durante la guerra.
un abbraccio Monica
mike
Giugno 18th, 2020 alle 10:31
@ Franz Paperott
Figurati, non si è mai indiscreti se ci si pone con educazione.
il libro è “fantasmi dal passato”, come ho scritto sopra.
il mio vero nome è Michele Giusti (che con una botta di fantasia diventa Mike Rights in anglofona trasposizione…)
Adoro Vichi, ho letto tutti i suoi libri, anzi divorato, sarebbe il termine giusto.
“Morte a Firenze” e il seguito “La forza del destino” sono due capolavori assoluti.
mike
Giugno 18th, 2020 alle 14:52
Negli anni 80 per i vinili rigorosamente anglosassoni andavo ogni 2/3 settimane in un paio di negozi in centro dopo ricerche su nuove uscite su riviste come Rolling Stones o ascoltando Radio One ed è ancora la musica che mi accompagna.
Mi ricordo che i vinili li trasferivo sulle cassette per poterli ascoltare con il walkman o in auto.
Oggi se ti interessa un gruppo o un cantante vai su internet e ti scegli i pezzi da scaricare e li riascolti con 2 clic in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento.
Mi associo a Linus e preferisco di gran lunga come siamo ora anche se non ci sarà più il gusto della ricerca e della scoperta degli anni prima del digitale e dell’ascolto con lo stereo rigorosamente comprato da Dolfi.
Giugno 18th, 2020 alle 14:53
e comunque Roma sede della finale di Coppa Italia è una presa di giro. più volentieri giocare su un piano inclinato, almeno ti diverti a vedere la partita, come a Stasera tutto è possibile.
Così, proprio, è troppo palese…
Giugno 18th, 2020 alle 20:42
Ero contraria alla riapertura del calcio giocato, le immagini di Napoli dicono che avevo ragione.
Giugno 19th, 2020 alle 07:54
@66 mike: non l’ho letto! Provvedo prima che posso!
Giugno 19th, 2020 alle 08:02
@Immondo:
Figurati, non sono un talebano e anch’io nel telefono ho i miei dischi preferiti per quando sono fuori, così come 40 anni fa avevo il Walkman, però ho le copie di dischi che ho anche in originale. Cerco di usare la musica aggratis per “informarmi” su cosa poi acquistare. Come sai è un discorso che mi tocca da vicino, quindi forse sono poco obiettivo, non lo so. Ma immagina se da un giorno a un altro la gente potesse avere i tuoi prodotti gratis. Quello che proprio non mi va giù del discorso dell’amico Linus è quello della musica “un tanto al chilo” come la mortadella. Il vinile costa troppo e c’è poca musica. Costa troppo se un disco è brutto, se è Revolver o la Quinta di Beethoven costa poco, secondo me. T’immagini Beethoven… “In questa sinfonia mi ci son cascati un paio di movimenti in più, che faccio, lascio?” No, dai, non è giusto.
Giugno 19th, 2020 alle 08:08
@Mike:
Splendido. Ora mi sto chiedendo quale sia la storia… Ho appena finito di leggerlo e stasera attacco il successivo che ho appena acquistato. Anch’io sono nei ringraziamenti de “Il nuovo venuto” per un piccola consulenza musicale. Marco è un vecchio amico, quando uscì il suo primo libro (L’inquilino), mi venne a prendere a casa e mi portò in libreria “obbligandomi” a comprarlo. Poi non me ne sono più perso uno. L’altro giorno gli ho scritto per fargli i complimenti per Fantasmi del passato e mi ha confidato che il nuovo Bordelli è in lavorazione.
Un saluto.
Giugno 19th, 2020 alle 08:11
Immondo, bella la citazione nascosta nel tuo post!
Giugno 19th, 2020 alle 08:28
Con il paragone fra Yoko Ono e Bettega l’Immonda balza d’imperio in vetta alla classifica dei migliori filosofi post millennio.
Uno come Poppe gli fa una pippa a lui.
Mai trovato uno come lui che spazi dal gossip canzonettaro alle cose serie della vita come la straordinaria antipatia di Bettega, secondo forse al solo Guidolin con Gasperini terzo staccato di una ruota.
Meno male non gli ho citato Patty Pravo, altrimenti lui ti tirava fuori Moggi e non la finivamo più.
Ma questo blog ha un Asso solo e non è Celentano.
Giugno 19th, 2020 alle 08:36
@rosetta,è la gente, non il calcio!
Giugno 19th, 2020 alle 09:31
Ragazzi, Linus e Big non dicono male, anzi,
Giugno 19th, 2020 alle 10:03
Franz Paperott, ti capisco.
sei dall’altra parte ed è giusto che la pensi cosi.
però considera anche che anche prima compravi un disco,
poi venivano in 25 a portarti le cassette per duplicarlo.
inoltre credo sia cambiato un po il mercato,
è più facile ascoltare i tuoi pezzi,
presumibilmente verranno più persone ai tuoi concerti.
ti metti su istagram e guadagni soldi,
il mio era un discorso più di fruibilità che di risparmio.
il mondo è cambiato,
con la rete è possibile fare cose che prima erano impossibili..
la musica, il cinema hanno visto cambiare totalmente il loro mondo
ma come sempre ci sono i lati positivi e negativi.
un saluto.
Giugno 19th, 2020 alle 10:39
Linus, non hai tutti, tutti, tutti i torti, ma il discorso è più complesso. Per me il filesharing è anche uno dei motivi che ha portato alla morte della musica, a causa dell’offerta ormai sconsiderata.
Per me è ovviamente argomento delicato e difficile da affrontare via chat. Sarebbe ganzo una volta parlarne “live”.
Giugno 19th, 2020 alle 12:23
Immondo se non sono indiscreto e rompigonadi ti chiederei perché detesti così tanto yoko Ono… Te lo chiedo perché anche a me non risulta molto simpatica ma il bello è che non so spiegarmi il perché..per la sua sovraesposizione, per la sua indole leggermente propagandistica??
Boh sinceramente non so spiegarmelo, se è un antipatia epidermica o dettata da altro….
Un po’ come in quel film di Banfi che dice al fidanzato della figlia “tu mi stai sulle pelle” (palle detto in dialetto barese)
E il fidanzato risponde” come papà in senso epidermico? ”
E il papà” no pelle nel senso di pelle!! ”
Linus certo che il mondo di internet ha stravolto determinate dinamiche e flussi, anche le edicole immagino ad oggi realizzino dei profitti nettamente inferiori al periodo preinformatico, però c’è sempre stata questa radicata nonché errata e cattiva abitudine di considerare le forme di espressione artistica come dei prodotti di basso valore economico e di consumo così largo da poterne giustificare il basso prezzo di acquisto o del tutto azzerato per loro facile replicabilità…. L’altro giorno parlando con un pittore che realizza quadri fantastici, costui mi ha confidato che dovrebbe vendere i suoi pezzi almeno sopra i 2000 euro anche per rientrare delle spese di affitto locale, colori vernici attrezzature etc.. Etc.. ma mi ha detto che spesso trova persone che restano sorprese dalla richiesta economica come se realizzare un quadro fosse paragonabile a realizzare una birra industriale…. stessi costi, stessi tempi, stessa dedizione e stessa inventiva, capacità e specificità ….. Non penso che sia esattamente così
Giugno 19th, 2020 alle 12:54
@71 Monica
Fantasmi del passato in questo momento credo che sia disponibile solo da IBS, l’ho preso giusto ieri dopo aver girato diverse librerie (non sono un appassionato di Amazon che per queste cose è sicuramente più efficace) era l’ultimo della serie del commissario bordelli che mi mancava
Giugno 19th, 2020 alle 13:29
Ma voi ricordate quando a metà anni 80 cominciarono a nascere come funghi i negozi di vendita e noleggio di videocassette VHR ?
Sembrava l’inizio della fine del cinema.
E trentanni dopo il cinema è vivo e vegeto.
Per esempio, io alle mie figlie ho comprato decine di cassette dei cartoni storici , dalla Carica dei 101, agli Aristogatti,da Cenerentola a Nemo , re Leone, fino allo splendido Balto.
Forse la Disney c’ha rimesso ?
In quanto a me di cassette ne ho solo 3 :
Amici miei
Amici miei 2
Pink Floyd at Pompei
Potevo comprare il Ferrari, ma poi dopo tre giorni mi sarebbe toccato ammazzammi.
E forse SKY, non ha creato qualche disagio al cinema?
Esempio tera tera… il film “come un gatto in tangenziale” con la Cortellesi sky l’ha dato dopo neanche tre mesi dall’uscita nelle sale.
Tu dirai …non si fa così.
Io, temo che sotto sotto, gira tanti quattrini nel cinema , come nella musica proprio perchè c’è un giro di visioni abnorme, ovunque, dai telefonini, ai tablet ai pc.
Porto un altro piccolo esempio sulla rotazione del business: tanti anni fa ascoltavo ore ed ore il “Notturno” di Radio Blu.
Passavano il meglio della musica , anche brani in piena auge.
C’avrò registrato centinaio di cassette.
Unn’ho ferito gravemente nessuno, non ho impoverito nessuno.
Anche perchè quella radio mandava reclami su reclami.
E quelle reclami hanno fatto girare lavoro, quindi quattrini.
Ciao giovani
Immondo
Giugno 19th, 2020 alle 14:50
Monica che la gente è così si sa e non solo la gente ma anche gli addetti, infatti anche i festeggiamenti in campo mi hanno dato veramente fastidio, e quindi non andava riaperto perché tutto questo era preventivabile. Inoltre ho forti dubbi che si arriverà a fine campionato o che a settembre si possa ripartire in modo normale.
Giugno 19th, 2020 alle 14:51
Antonello, per qualsiasi altro tipo di distribuzione di un’opera cinematografica (home video, sky, piattaforme online e cazzi vari) gli autori, i produttori e chiunque ne abbia diritto viene pagato. Quando un nostro disco viene scaricato illegalmente a noi nessuno dà niente.
Chiedi al “cinema” se la pirateria online gli crea qualche disagio, poi tu mi racconti.
Un abbraccione.
Giugno 19th, 2020 alle 14:53
A TrioviperN13
Perche’ odio Yoko Ono?
Niente di che, la odio solo per una sciocchezzuola che costei ha inavvertitamente causato, figurati, nel mondo non se n’e’ accorto nessuno di questa sua marachella.
L’ha semplicemente smantellato il complesso dei Beatles mettendo il suo uomo contro gli altri tre del gruppo.
Cosa vuoi che sia?
Si puo’ sapere che perdita sara’ mai!
Uno s’incazza di piu’ se non trova la settimana enigmistica terminata in edicola o trova la fila ai bancone degli alimentari alla Coop.
Ciao
Immondo
Giugno 19th, 2020 alle 15:32
Stano anche a me la Yoko Ono non mi ha mai suscitato simpatia, ma una latente lieve antipatia. Eppure, anche se mi piacevano tantissime canzoni dei Beatles, non ero un loro fans, quindi della Yoko Ono doveva fregarmene niente.
Infine, sulla questione dei vinili e dei moderni “file”, devo dire che apprezzo tutti e due, il primo per la qualità e quel pizzico di trasporto in più che dà; il secondo perchè mi ha permesso di rintracciare e sentire anche oggi, tante vecchie canzoni anche della mia infanzia non rintracciabili in negozio. Ad esempio “Madonnina del mare” un inno/preghiera marinaresca originale di Grado e che noi bambini (dai 6 ai 10 anni) si cantava nella colonia marina di Molfetta; oppure “Little darling” nella versione Franco e i G5. Quindi, apprezzo entrambi gli approcci.
Giugno 19th, 2020 alle 15:37
Scusa Immondo avevo dimenticato questo piccolissimo particolare non essendo un gran conoscitore della storia dei Beatles…. Pensavo che i Beatles fossero finiti già ben prima dell’ingresso in scena di Yoko….evidentemente mi sbagliavo nella cronologia degli eventi e pensavo ci fossero altri motivi
Salutoni.
Per penitenza vo subito a fare la spesa alla Coop sperando che ci sia una fila interminabile…
Giugno 19th, 2020 alle 15:50
Immondo, leggendo la più recente biografia di McCartney emerge che Yoko Ono abbia avuto un ruolo marginale nello scioglimento dei Beatles, dovuto più alla diatriba (Paul da una parte e gli altri tre dall’alta) su a chi affidare la gestione degli interessi della band (Paul voleva coinvolgere suocero e cognato). Devo dire che ai miei occhi Yoko Ono è soprattutto una donna a cui hanno ucciso sotto gli occhi l’uomo di cui era innamorata, padre del suo bambino di cinque anni. Faccio fatica a volerle male.
Giugno 19th, 2020 alle 16:32
Franz Paperott, ma mi rivlgo anche a Trioviper in parte..
tutto vero quello ceh dite ma,
quanto costava incidere un disco?
dovevi trovare un produttore, un discografico da solo come avresti fatto?
Franz un gruppo come il tuo che peraltro a me piace molto
ma che è un po di nicchia,
avrebbe avuto lo stesso successo nell’epoca del vinile?
non lo so.
cioè, il discorso musica ha numerosissime sfaccettature.
a chi ha avuto un grandissimo successo
l’industria discografica ha portato enorme ricchezza,
ma questi guadagnano anche oggi con canali diversi
tipo netfix dove scarichi a pagamento
oppure stando sui social
e, dove la musica è inarrivabilmente bella,
dal vivo.
ma poi c’è un mondo di mezzo che senza la rete sarebbe rimasto sconosciuto.
posto un link di un pezzo storico:
child in time dei deep purple
eseguito da 5 ragazzini che tra tutti non fanno 90 anni.
in particolare, il ragazzino romeno che suona la chitarra
e la batterista, una incredibile ragazzina tedesca
che grazie alla rete è stata notata da gente come Terry Williams
e soprattutto Ian Paice
e che è stata chiamata a suonare con Donovan,
sono la dimostrazione di quel che dico,
nel mondo di ieri probabilmente avrebbero suonato al matrimonio della sorella
invece oggi, con tre lire possono avere visibilità a livello mondiale.
come tutti del resto in tutti i campi.
p.s.
vedere ragazzi cosi giovani appassionati di un certo tipo di musica,
mi fa pensare che forse non ci estingueremo.
https://www.youtube.com/watch?v=IGedPHeLYOs&list=RDIGedPHeLYOs&start_radio=1
Giugno 19th, 2020 alle 17:11
@81 luca: …ah. davvero? vabbè,vedremo! grazie!
Giugno 19th, 2020 alle 17:13
rosetta,intendevo che la gente a volte è stupida ma non per colpa del calcio! va beh,speriamo in bene!
Giugno 19th, 2020 alle 18:14
No, Linus, fidati di me, il tuo è per molti versi un discorso sbagliato in partenza. Il problema è proprio la troppa visibilità per tutti. L’unica cosa che posso dirti con certezza è che noi i primi anni di dischi (CD, era l’epoca in cui i vinili non si facevano, e comunque i CD costavano anche di più) ne vendevamo abbastanza (non un’esagerazione, per carità), siamo arrivati quattro volte al settimo posto in classifica, pur essendo senz’altro un gruppo di nicchia.
Però davvero, non ho tempo purtroppo per parlarne in chat come vorrei, anche perché essendo un argomento a cui tengo troppo tendo a diventare un po’ “autoritario” e rischio di essere frainteso.
Auspico piuttosto una bella cena tra i musicofili del blog per parlare di questo e altri argomenti legati alla musica.
Salutoni
Giugno 19th, 2020 alle 19:27
Al mio carissimo Linus
Chi?
Paperott ?
Ma che si scherza davvero ?!
Un ripara a vendere i suoi dischi.
Guarda cosa ho ritrovato usando l’ultimo neurone di memoria non ancora invaso dall’Alzheimer.
Robina di solo 6 anni fa.
Lo copio e lo incollo.
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Immonda Bestia ha scritto:
Luglio 27th, 2014 alle 11:12
Paperott, son nel corso di Senigallia davanti ad un negozio di dischi.
C’è in vetrina il tuo ultimo cd in mezzo agli ultimi di Roby Facchinetti a destra, , Ben Harper a sinistra, Anastacia sopra e i Pearl Jam sotto.
Mi scappa un inevitabile “sticazzi !!!!”
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Ti rendi conto?
lo mettano tra Ben Harper e Anastasia.
A questo punto,visto che a sessantanni mi son accorto che nella vita accontenta più la musica della baffona quando moio voglio andare al cimitero egli artisti a Parigi in mezzo alla Callas e a Jim Morrison.
Anzi, visto che son lettore di Topolino e Tex voglio andare in terra vicino a Walt Disney e a Sergio Bonelli.
Bonaa
Immondo
Giugno 19th, 2020 alle 19:31
Caro Franz Paperott,
su Yoko Ono hai ragione: che fosse stata la Patty Pravo dei Beatles è una critica sulla quale i giornali hanno campato anni e forse John e Paul ci hanno anche marciato un po’ sopra, non foss’altro per fare pubblicità alla Plastic Ono band.
Paul ha poi più volte chiarito che all’arrivo della Ono i Beatles erano già sull’orlo della rottura soprattutto per questioni artistiche: agli inizi, i Beatles passavano le giornate insieme – Paul attraversava Penny Lane per andare a casa di John – e così scrivevano canzoni sulle quali non importava chi figurasse nei credits e, soprattutto, era molto facile scartare le canzoni che chiunque portava.
Pensa che in Hey Jude John partecipa soltanto ai ritmi, sembra quasi in disparte ed abbiamo saputo poi che non era disprezzo per la canzone dedicata da Paul al figlio dell’amico ma rispetto per quella dedica: pensa come cambiano le prospettive….
Poi, con la crescita, ognuno aveva i suoi impegni, stare insieme con spontaneità diventava sempre più difficile come sempre più difficile diventava dire “questa canzone fa pena, facciamo la mia”.
Vennero poi le discussioni – soprattutto per questioni di royalties – sui credits; poi John volle forzare la mano a Paul perché era patto esplicito nel gruppo che le donne dei singoli non dovevano entrare in sala d’incisione tanto che nemmeno Linda aveva accesso, nemmeno per fare le sue famose fotografie quando i Quattro lavoravano; un giorno John fece entrare Yoko e fu la fine annunciata del decennio musicale più importante di tutti i tempi.
Ti basti pensare che anche George e Ringo, ai quali non accettavano mai una canzone, da ultimo si stavano scocciando ma soprattutto Ringo faceva buon viso a cattivo gioco.
Negli ultimi tempi poi Yoko e Paul si sono frequentati anche in diverse occasioni pubbliche, non saranno diventati amici ma l’astio fra loro è diminuito molto.
Per Linus.
Sulla pubblicità hai ragione ma quando aumenta la quantità diminuisce almeno il prezzo della qualità.
Certi gruppi del Tubo guadagnano quella popolarità che dura fino a quando un altro gruppo del Tubo non prenderà il loro posto e se produci una canzone che non costa nulla perchè la scarichi a gratis, quella canzone non vale nulla.
Scusa il mio pragmatismo ma da amante folle della musica – soprattutto cantautorale ed italiana – non posso dissociare la qualità dalla ricercatezza: la Caselli o la Maionchi hanno individuato soggetti musicali probabilmente eterni nel panorama italiano, voglio vedere quanto sopravvivono quelli individuati e (non)prodotti tramite Tubo o tramite la succursale del Tubo che è “Amici” o talent vari.
Ti faccio un esempio: da buon baglioniano, sono stato quattro anni in attesa davanti al mio negozio di dischi in attesa dell’uscita di “Oltre”.
Quando uscì, “Oltre” ha gareggiato con “La vita è adesso” come LP italiano più venduto di tutti i tempi ed in quella raccolta ci sono perle di valore musicale inestimabile come “Mille giorni di te e di me” ed altre.
Non posso riscontrare gli stessi valori in un file elettronico scaricabile aggratisse che te lo tirano dietro se non lo ascolti.
Non volermene…..
Giugno 19th, 2020 alle 20:14
Forza Alex, lotta come sai ancora una volta.
Non ci lasciare, e Tu Lassù, Ti prego, aiutalo, ha già pagato tanto nella vita.
Fai che sorrida ancora alla vita.
Giugno 19th, 2020 alle 21:23
Immonda, se non è una cosa riservata, potrei sapere Franz Paperott cosa rappresenta per la musica italiana. Se c’è riserbo in materia, non fa niente mi fa piacere lo stesso che di Franz ci sia una traccia discografica della sua attività, non se solo se passata o anche presente. Comunque complimenti.
Un abbraccio ad entrambi.
Giugno 19th, 2020 alle 21:26
Franz, io parlo cosi da esterno e da appassionato di musica,
da te ho solo da imparare quindi non ti preoccupare,
è come se parlassi di pallone con un giocatore di serie a,
dico la mia ma ascolto con venerazione quello che dice un professionista.
e poi partiamo da due punti di vista diversi,
io che sono un utente che ho provato le due situazioni,
ora mi trovo sicuramente meglio.
Poi non vorrei averti offeso tirando in ballo il tuo gruppo
che ho anche visto due volte
quindi un po di soldi te li ho portati 🙂
e che è tanta roba,
ma avendo sempre sentito che solo pochi arrivavano in sala di incisione,
mi è venuto in mente questo esempio.
e dico anche a maledetto,
il mondo è cambiato e ci sono fior di musicisti anche su you tube
che non avranno fortuna
perchè il mondo della musica non è sempre meritocratico.
però se quei ragazzini che ho postato suonano
i deep purple, i genesis, gli ac dc i led zeppelin i police i dire straits
è perchè hanno a disposizione questo strumento per me eccezionale che è la rete
che ti permette di vedere tutto.
Giugno 19th, 2020 alle 23:02
Mike fantasmi del passato mi è piaciuto molto, mi mancano morte a Firenze e la forza del destino provvederò a comprarli prima possibile.
Giugno 20th, 2020 alle 08:35
Linus: no, macché offeso, anzi! E grazie di essere venuto a sentirci. Ci tengo comunque a dire che io, prima ancora che musicista, nasco, vivo e morirò fan! Certo, quando parlo di pirateria parlo da diretto interessato, ma quando parlo del piacere di mettere su un vinile parlo solo ed esclusivamente da appassionato di musica. E soprattutto come appassionato di musica te da me non hai da imparare niente.
Viola1946.
Niente di trascendentale e soprattutto niente di riservato. Suono la chitarra in un gruppo che si chiama Bandabardò. Siamo insieme da 27 anni, abbiamo fatto un po’ di dischi e tanti, tanti concerti. Non siamo rock star, siamo delle persone che amano viaggiare e suonare la propria musica nelle piazze “per chi vuole ascoltare” (tanto per rimanere nel thread). Cerco il più possibile di evitare di parlarne nel blog perché mi imbarazza un po’.
Rosetta.
Morte a Firenze è un capolavoro. Peccato aver letto prima Fantasmi del passato, porca paletta…
Giugno 20th, 2020 alle 11:46
Maledetto toscano, scusa ma non sono d’accordo.
Nella musica più è facile farsi sentire meglio è.
Non va bene come era prima dipendere dai gusti della caselli o maionchi di turno.
E amici e you tube sono due cose diversissime
Proprio perché per andare ad amici o a qualunque talent
C’è una selezione incredibile
Mentre il tubo è libero.
Quella ragazzina che suona la batteria nel video che ho postato, per esempio,
È stata notata da alcune leggende della batteria tipo appunto Ian Paice
È si è trovata a suonare con Donovan.
Ha una strada aperta adesso.
Se tutto è in mano ai discografici
Ti toccano anche i mahmoud o le giusy ferreri
Io la vedo così.. Più libertà c’è.
Meglio è.
Giugno 20th, 2020 alle 13:19
A Viola 1946
Dopo permesso scritto dell’interessato ti racconto di Paperott.
Il sor Franz Paperott è il chitarrista del comlesso BandaBardo’.
Un complesso che non definirei più di nicchia, dal momento che riempie sempre i concerti nelle piazze e negli spazi appositi ovunque vada.
In quanto a lui personalmente, ti incanti a sentirlo parlare, e ti godi anche tre ore di spettacolo eccezionale col suo gruppo di cover dei Rolling Stones .
Anni addietro alla Feltrinelli fece la presentazione di un suo libro sui Beatles di cui conosce vita morte e miracoli, la gente era tutta a bocca aperta.
Un complesso composto da ragazzi (ragazzi si fa peddire) di una simpatia di una umanità e di una umiltà straordinaria.
Sai perchè lui vive moralmente bene e meglio di tanti?
Perchè quando non ha da incidere o è in un periodo che non fa concerti, nei tempi morti, piglia mogliera, baracca e chicchi, e se ne va per mesi a giro per il mondo.
E manda foto agli amici, me compreso.
Credo non esista più un angolo della terra che ha visto concerti storici, case natali dei più grandi artisti del mondo, e location dove sono stati girati film storici che lui non abbia visitato.
E poi ci fa : “icchè vi ricorda questo posto?”
Ma con me lo piglia ni’ bocciolo perchè io son vissuto nei cinema e i suoi quesiti li sgamo sempre.
C’ha un solo difetto quest’omo.
MI vuota i vassoi ogni volta si mette a tavola accanto a me.
Ma non posso non sedermi accanto a lui quando si fa le cene.
E’ il nemico giurato del cinghiale e del maiale.
quando nel menù vede scritto cinghiale e maiale un capisce più nulla.
Il suo karma è segnato.
Quando tra centanni more, rinascerà cinghiale, e finirà dentro un vassoio di pappardelle.
Così gl’impara a ordinare sempre il cignale.
Ciao Viola
Immondo
Giugno 20th, 2020 alle 16:20
….e no! ora ci/mi dovete dire chi è franz! cosa devo scrivere sul tubo per sentirlo?
(franz,scusa la mia ignoranza!)
Giugno 20th, 2020 alle 16:20
un abbraccione a alex,accidenti!
Giugno 20th, 2020 alle 19:21
Antonello, grazie, sei un amico.
Sei stato fin troppo gentile, ma hai detto tante cose vere, soprattutto sui viaggi e sul cignale, anche se in questo momento ho sul girarrosto una porchetta di cinque chili. Ti perdono il lapsus, il libro l’ho scritto sui Rolling Stones, pur adorando anche i Beatles. Non vedo l’ora si faccia la prossima cena, per mangiare ma soprattutto per (s)ragionare con voi.
Giugno 20th, 2020 alle 19:25
Monica, ci manca solo che ti scusi. Ma che scherzi!
Giugno 20th, 2020 alle 19:26
Grazie Immonda per la bella presentazione che mi hai fatto di Franz Paperott, nonostante qualche diversa veduta su un singolo problema, sento con tutti voi (frequentatori di questo blog) lo stesso rapporto/sentimento che avevo con tutti i miei compagni di scuola.
Franz Paperott, non ci crederai, ma avevo chiesto notizie su di te a Immonda, proprio perchè, su questo argomento, mi sembravi molto schivo, ovviamente speravo anche in una tua risposta.
Io, come dice Immonda, sono “sor ragionier Filini”, ovvero una persona molto razionale e portata per la logica matematica e della doppia visione dei problemi (cerco sempre il rovescio della medglia). Purtroppo, pur sognando di essere Fred Astaire nel ballo e Mario Lanza nel canto, sono totalmente nell’altro estremo dell’umanità. Questo, stranamente, anzichè crearmi invidie, mi fa sentire più vicino a coloro che invece sono portai per le arti.
Un saluto a tutti.
Giugno 20th, 2020 alle 22:05
Cazzarola Franz, e’ vero, la presentazione del libro era sugli Stones, non sui Beatles.
Poeramme.
Son passati tanti anni da quella serata,ma qui urge pasticchina.
Giugno 20th, 2020 alle 22:33
….franz,ho letto!
…accidenti,la bandabardò?!
…wow… bravi! 😀
Giugno 21st, 2020 alle 06:56
Franz e Antonello siete ufficialmente invitati
Nel periodo natalizio, ogni anno, con i genitori del calcio, del figlio piccolo, organizziamo la cena delle bolle ( nel senso, che non ci alziamo, se tutti non facciamo le bolle)
Il menù è sempre lo stesso
Antipasto toscano
Pappardelle al cinghiale e al daino
Arrosto di uccelli vari girato in un girarrosto alle nostre spalle su brace di legno pregiato
Cinghiale e daino in umido
Torta della nonna e tiramisù
Tutto accompagnato da Chianti di buona qualità
Sarà un piacere fare bolle insieme
Giugno 21st, 2020 alle 08:29
99 Franz Paperott
Perché mi sciupa un po’ la lettura?
Io di Vichi ho letto “il commissario Bordelli” “fantasmi del passato” “l’anno dei misteri” “nel più bel sogno”
Giugno 21st, 2020 alle 08:34
Franz Paperot piacere di sapere che fai parte della bandabardo, la conosco.
Giugno 21st, 2020 alle 10:19
Sergente Garzia, ti ringrazioper l’invito, non manchero’ e stanne certo, verra’ anche Paperott.
Ricambieremo molto presto con l’invito alla prossima cena del Blog che renderemo pubblico, perche’ qui ci sono persone che vogliamo conoscere di persona.
Ciao dottore.
Antonello
Giugno 21st, 2020 alle 11:42
Antonello
Noi abbiamo preso un caffè, in un bar che ha più fallimenti negli ultimi 20 anni di Ricucci.
Già una decina di anni fa
Giugno 21st, 2020 alle 12:48
Ho comprato i due libri di Vichi e già che c’ero anche il primo romanzo di Maria Letizia Grossi “l’ordine imperfetto” mi è piaciuta la trama e poi c’è scritto “è un giallo tutto toscano per gli amanti di Vichi e Fusco”.
Che piacere, dopo tanto tempo, riappropriarsi delle librerie.
Buona domenica a tutti.
Giugno 21st, 2020 alle 15:52
Sergente, eppure quel bar ora e’ uno dei must della gioventu’ pratese.
Ti farei vedere all’ora dell’apericena
Bisogna tornarci
Ciao, a presto
Antonello
Giugno 21st, 2020 alle 17:38
seguo sempre il blog ma scrivo pochissimo
non posso però desistere dall’inchinarmi di fronte al grande Franz Paperott, che seguo in pratica da inizio carriera con la sua band e che ho visto dal vivo decine e decine di volte .
Sapere che è un cultore (come me e si deduce dal mio nick) degli Stones me lo fa apprezzare ancora di più.
Chapeau
Giugno 21st, 2020 alle 20:53
Oh comunque in questo blog
Tra musicisti, attori, esperti di contabilità..match analizer
Siamo messi bene!
Meno male ci sono anche io
Che un son bono a una sega
Che abbasso un po’ il livello 😁
Giugno 21st, 2020 alle 21:15
Intanto grazie a tutti per i complimenti per la Banda, mi fa molto piacere che apprezziate il gruppo. Un plauso speciale a sticky fingers per il nickname che mi fa scappare la lacrimuccia
Grazie al sergente per l’invito. Non mancherò e sottoscrivo l’Immondo rispetto alla prossima cena del blog. Grande Linus, mi hai strappato un sorriso.
Rosetta, fantasmi del passato spoilera un po’ i due libri precedenti, ma ti piaceranno lo stesso.
Giugno 21st, 2020 alle 22:53
Viola 1946.
Adoro Fred Astaire, passione ereditata dal mio babbo.
Devo dire però che la splendida Ginger Rogers faceva le stesse cose, ma con 12 centimetri di tacchi. Standing ovation.
Un saluto.
Giugno 22nd, 2020 alle 10:43
Linus, ti si vole alla prossima cena te e diversi altri.
Giugno 22nd, 2020 alle 10:59
Franz Paperott
Nella mia collezione di CD video ho quattro film di Fred Astaire e tre di Gene Kelly (compreso i Tre moschettieri). Il mio preferito è “Cappello a cilindro” per le bellissime canzoni e scenografie.
In chiave assoluta il film che più mi piace nell’ambito del music hall è “My fair lady” che mi vedo almeno una volta l’anno.
Un saluto.
Giugno 22nd, 2020 alle 11:48
Viola 1946:
Cappello a cilindro è senz’altro il mio preferito con Fred Astaire.
In quanto ai musical voto al primo posto “Singin’ in the rain” seguito da “Hair”.
Saluti.
Giugno 22nd, 2020 alle 18:49
Grande Linus … sei stato forte … 🙂
Franz, il fatto che tu fossi della Banda era già venuto fuori qualche anno fa qui sul blog … però non avevi specificato chi fossi. Vedendo alcune interviste sui siti viola presumo tu sia quello con i capelli tra i chitarristi … 🙂
Vi ho visti almeno tre volte da giovane (sono del ’72). Una volta Livorno alla Rotonda lungomare, una volta al Museo Pecci in una serata con i 99 Posse e un’altra (se non ricordo male) all’Easy Rider di Castelfranco di Sotto.
Gran locale di quei tempi dove ho visto altre band di quell’epoca come Modena City Ramblers, Verdena, Subsonica, Blue Vertigo, Marlene Kuntz, alcune ancora semi-sconosciute.
Mi ricordo, essendo di Cecina, che alcuni della tua Band (Erriquez e Finaz di sicuro, a volte anche qualcun’altro) venivano al Take Away di Marina di Cecina a fare qualche serata “acustica” con la “formazione ridotta, quella da calcetto 🙂 ” e si chiamavano i “W Fernandez” … te ci sei mai venuto ?
Giugno 22nd, 2020 alle 23:48
Oggi ricorre il 130° anniversario della nascita di Stan Laurel. Riallacciandomi a quello che ha scritto Antonello, due location che ho visitato di cui vado enormemente fiero sono la scalinata della pianola e la casa di arrivedorci.
Giugno 23rd, 2020 alle 13:26
Panariello è milanista… lo sanno tutti
Giugno 23rd, 2020 alle 14:57
Franz, devo concordare in pieno con te su Stan Laurel, di cui ho visto, un anno fa circa, un bellissimo documentario su Sky 400.
Ma vorrei ricordarti un altro grandissimo personaggio che in Italia ha reso famosi quei due: la voce di Oliver Hardy di Alberto Sordi.La scena del pianoforte è davvero fantastica.
Un abbraccio.
Giugno 23rd, 2020 alle 16:02
Omino, mi ricordo benissimo tutti e tre i concerti da te citati, bellissimi ricordi, come anche i capelli… Diciamo che tra i chitarristi sono quello che li ha persi più tardi. Il Take Away lo conosco, ma non ci sono mai venuto a suonare.
Giugno 23rd, 2020 alle 20:33
Panariello e’ milanista ma ama la Fiorentina.
E si ricorda piu’ dei giocatori Viola che di quelli rossoneri.
Fidati
Giugno 25th, 2020 alle 10:06
Grazie Franz 🙂
Peccato che molti di quei locali che facevano ottima musica dal vivo negli anni ’90 abbiano chiuso i battenti …