Ci ha cambiato dentro
Parto dall’autocritica: non ci ho creduto abbastanza e non ci ho lavorato nel modo che sarebbe stato giusto, perché credevo che fosse un’impresa al limite dell’impossibile trovare qualcuno che volesse comprare la Fiorentina e non fosse un avventuriero.
Devo dire che quello che sta succedendo al Milan e alla Roma, oltre alle mancate e più volte annunciate cessioni di Sampdoria e Genoa, rafforza la mia idea di oltre un anno fa, però se non mi fossi fatto troppo assorbire dallo “spirito del tempo” avrei reso un miglior servizio a chi ci segue con fiducia.
Vogliamo ammetterlo con un francesismo: abbiamo avuto culo. Sì, siamo stati fortunati ad aver intercettato Rocco Commisso, sconosciuto (in Italia) miliardario americano poco considerato dalle parti di Milano sponda rossonera e letteralmente sommerso dall’amore di un popolo viola da troppo tempo in astinenza di emozioni.
Rocco ci ha cambiato dentro, scartavetrando rapidamente la patina di apatia che troppi anni di autofinanziamento e isolamento si era depositata nel cuore della maggioranza del tifo. moderato.
L’ho accomunato sin dal primo momento in cui l’ho conosciuto per empatia ed entusiasmo a Mario Cecchi Gori, che comprò la Fiorentina più o meno alla sua età, con la non trascurabile differenza che uno era nato fiorentino e innamorato perso dei colori viola e l’altro invece in Calabria con passioni calcistiche ora completamente dimenticate.
Un anno fa, al suo arrivo a Firenze, è andato in scena uno straordinario corto circuito emotivo inimmaginabile e per questo ancora più bello che è poi la molla per cercare di tornare a stare dove meritiamo di stare.
Giugno 5th, 2020 alle 08:04
Un modo diverso di fare sport, di fare spettacolo, un modo diverso di approcciarsi alla tifoseria, ma nessuno scorda il bagno in vasca di DDV, CON IL SUO ENTUSIASMO SOBRIO E ELEGANTE.
Purtroppo il tempo attanaglia le persone anche più volenterose, in un meccanismo autodistruttivo, il calcio è un po’ un’arancia meccanica, dove o ti allinei, al normale uso (delinquenziale) del calcio, entrando nel palazzo, usando tutti i mezzi borderline, per elemosinare qualche regalo di rinterzo, oppure fai affievolire la fiamma, di pari passo al desiderio di tenere al guinzaglio una moglie un po’ troppo spendacciona, che magari non si presta neppure spesso, alle tue voglie.
Il mestiere del tifoso sarà quello dell’indignazione rumorosa, cosa che non sembra avvenire mai.
La storia di lotito e Zarate, mette a nudo, uno dei sistemi per taroccare i conti, modo che non fa gareggiare ad armi pari i concorrenti.
Se su Zarate non ha pagato circa 10/12 milioni di tasse in 5 anni, moltiplicato per La Rosa, sono 30/40 milioni all’anno, non versati all’erario, che puoi mettere a disposizione di acquisti e stipendi.
Ma non ho sentito, nessuno in questi giorni urlare allo scandalo,
ANZI, COME SEMPRE UN RUMOROSO E PREOCCUPANTE SILENZIO
Giugno 5th, 2020 alle 08:41
Pensate se Milinkovic Savic, ha avuto lo stesso trattamento di Zarate?
Tornerebbe la barzelletta di arrivare a Firenze e ripartire subito?
Giugno 5th, 2020 alle 08:45
Caro David,mi piace molto quanto tu hai scritto su Rocco Commisso.Oltre al tuo francesismo ,credo che dovremmo riconoscere un po’ di merito a Diego della Valla che si é scelto l’acquirente della Fiorentina,scartando profittatori ed altri che non dessero adeguate garanzie.Una dimostrazione di serietà.
Giugno 5th, 2020 alle 09:13
Sì, siamo stati fortunati, ma fino ad un certo punto.
Perché se Commisso ha scelto Firenze e non Milano, Genova o Palermo è perché ha trovato una situazione finanziaria eccellente, una società dove era necessario solo mettere la benzina e dare gas.
Però ormai ci si dimentica di tutto come hanno giustamente sottolineato il Sergente e Vibennal.
Attenzione però, Commisso è un Della Valle con più empatia, più entusiasmo e più soldi, ma come i Della Valle non è un ricco scemo e per dare, pretende qualcosa in cambio. Gli striscioni di affetto fanno piacere, ma non saranno sufficienti.
Glielo sapremo dare ? Un lungo e felice matrimonio dipenderà da questo.
@Sergente: purtroppo temo che sia una crociata inutile. Il tifoso medio ragiona per “tituli” ed ogni fine giustifica i mezzi. E pensare che anche qui su questo blog c’erano quelli che dicevano che i Della Valle truccavnao i bilanci per mettersi in tasca i soldi ed erano i soliti che santificavano Lotito …
Giugno 5th, 2020 alle 09:26
Si, sembrerebbe davvero che avessimo avuto culo,
all’inizio comunque tutte le proprietà che si sono succedute hanno fatto sognare,
da Pontello ai Cecchi Gori ai Della Valle.
E’ dopo che iniziano i casini.
speriamo non questa volta.
Comunque aver trovato Rocco non è stato solo culo,
i DV hanno tenuto i conti a posto
e questo aiuta tanto.
e poi hanno cercato la persona giusta non cedendo ad avventurieri vari.
sono persone serie,
su questo credo siamo tutti d’accordo.
ora speriamo di veder godere Rocco come l’altro Rocco famoso..
Giugno 5th, 2020 alle 09:31
ecco quindi i politicanti, i trafficanti, consiglieri comunali da radio e personaggi vari facciano in modo che non se ne vada, altrimenti sono dolori per tutti.
Ricordatevelo alle elezioni di chi è contro la Fiorentina
Giugno 5th, 2020 alle 10:05
Non credo sia stato Commisso a cambiare il popolo viola ma quest’ultimo ad avere bisogno di un pretesto per emozionarsi dopo 2-3 anni di apatia.
Ricordo quando l’arrivo di Simeone venne celebrato come quello di un fenomeno, perchè argentino e con la garra, solo perchè in quel momento eravamo in debito di emozioni.
Su quest’uomo, tutto ciò che fa Commisso è bello, buono, importante.
Lo si sostiene giustamente nela questione stadio ma quando era la precedente proprietà ad avanzare dubbi sugli iter burocratici o sulla mercafir erano critiche.
E’destino comune a tutti i presidenti: arrivano con gli squilli di tromba e se ne vanno rincorsi da tifosi inviperiti. Vale per i Pontello, per Cecchi Gori, per DVD (che rispetto a stile gli altri se li mangia) e varrà per Commisso.
D’altronde, è valso anche per il presidente che ha portato il Milan sul tetto del mondo ed in parte per quello che ha portato l’Inter a fare il triplete.
Giugno 5th, 2020 alle 11:22
SergenteGarzia
Lotito ha portato avanti, almeno nei primi 5 anni, una politica aggressiva verso i suoi creditori (calciatori ed operatori economici), addivenendo ad accordi tipo “saldo e stralcio” (tu mi fai uno sconto io ti pago subito). Poi, all’inizio, ha avuto una prudentissima politica sul costo della rosa. Oltre il noto accordo di 22 anni sull’ammortamento del debito con l’Erario.
I conti di bilancio sono quasi sempre molto buoni. Ciò detto, c’è qualcosa di intangibile nella gestione di quella società che mi lascia molto perplesso. L’esempio è proprio quello di Milencovich, non solo nell’episodio con la Fiorentina, ma nel fatto che lui, come molti altri, rimangono alla Lazio nonostante le probabili offerte di ingaggio molto più alte.
Fosse vero l’episodio Zarate, allora si spiegherebbero molte cose nell’aspetto calcistico (il motivo perchè riesce ad attirare e trattenere calciatori bravi). Ma dubbi ancora peggiori ne deriverebbero sotto altri aspetti.
Per pagare in nero, devi avere soldi in nero, di solito all’estero. Non credo lui abbia tutta questo import-export con l’estero. Come è stato costruito il fondo per pagare in nero? Quindi fosse vero il fatto di Zarate, veramente sarebbe molto più triste il potenziale negativo della vicenda Lazio. Questo si aggiunge alle tue considerazioni.
Quanto alla Roma. Le idee di Commisso, prima di lui le ha avuto Pallotta e prima ancora Della Valle.
Sostanzialmente, la distanza con le tre strisciate è abissale in termini di bacino di utenza internazionale. Quindi la necessità di aggredire calcisticamente nuovi mercati. In particolare per Pallotta e Commisso, trasformare i due team nella squadra del cuore degli americani. Mentre, Della Valle, che aveva una visione internazionale più ampia, puntava al mercato cinese (se ricordate voleva prendere due calciatori cinesi).
L’operazione a Pallotta non è riuscita, poichè la Roma non ha vinto niente nel frattempo e la sua apparizione nelle partite mandate all’estero non ha avvicinato un gran che di tifosi (affermazione gratuita ma logica).
Ma la Roma ha fatto campagne acquisti molto costose, per cui sono schizzati verso l’alto sia i costi degli ammortamenti dei cartellini e sia quelli inerenti gli ingaggi. Credo che Pallotta abbia fatto due immissioni di capitale, ma soprattutto negli ultimi anni ha agito con il ricorso ai prestiti delle società del gruppo (235 milioni di euro nel 2019 i debiti verso il gruppo), oltre l’indebitamento commerciale e quello con gli altri finanziatori.
L’esempio della Roma, che comunque è valutata (se ho letto bene e ricordo bene oltre 500 milioni), ci dice il rischio di spendere senza immettere i propri capitali, ma ricorrendo ai prestiti finanziari da parte dei proprietari.
Se i progetti non riescono diventa tutto molto più triste e a rischio fallimento.
A me non piace l’ubriacatura che il popolo fiorentino sta vivendo in questo momento con Commisso. Il presidente deve sapere che noi li concediamo gli spazi di tempo per rafforzare ulteriormente i settori tecnici, di puntare a produrre parte della rosa con i calciatori del vivaio. Spendendo solo per integrare la rosa. Questo consente bilanci sani e, nel contempo, di arricchire di volta in volta la rosa con calciatori di qualità crescente. Io prendo sempre ad esempio il lavoro fatto con la Fiorentina ye-ye.
Ma se la piazza non ragiona e chiede sempre di più, allora i rischi di fallire nuovamente solo elevatissimi.
Commisso, è un ottimo stratega mediatico, che probabilmente ha sopravalutato le sue capacità gestionali nel calcio. Molto grave ritengo sia l’errore di creare lo staff tecnico Barone-Pradè-Montella. Il primo totalmente al digiuno del fenomeno calcio italiano, il secondo inadatto a gestire un situazione di crescita e di ricerca di talenti nel momento del loro più basso costo, il terzo che sa far giocare solo in un modo.
Corvino poteva andare bene, come qualità tecnica, ma era bruciato sulla piazza, per cui andava preso uno tipo Corvino, possibilmente un po’ meno ombroso di carattere.
Poi, questa battaglia alla Don Chisciotte contro la sovraintendenza ed il sindaco, assurda poichè nessuno dei due può far niente, senza rischiare l’arrivo della Corte dei Conti e dei magistrati penali.
Nardella si è smarcato (operazione che non mi è piaciuta) con il cartello io sto con Commisso, questo priva Commisso di un nemico cui rivolgere le attenzioni e credo lo abbia un po’ spiazzato.
Io ritengo che tutti dobbiamo tornare con i piedi per terra e ragionare in termini realistici. Comunque, assolutamente non mi dispiace Commisso, ma vorrei tanto che si comprasse un “vestito su misura” per gestire una squadra italiana di serie A.
Giugno 5th, 2020 alle 13:12
Credo che su Rocco e sulla serietà e saldezza della sue intenzioni si possa concordare tutti, nonchè sul fatto che dal suo arrivo ha sbagliato ben poco, sia sul piano pratico che comunicativo.
Ora la palla è nel campo dell’amministrazione, vale a dire che se non si chiariscono le idee in Palazzo Vecchio non si va da nessuna parte perchè la Mercafir era un trappolone mica da ridere.
I casi sono due, o lo stadio a Campi o si autorizza una pesante modifica del Franchi con costruzione in zona Campo di Marte degli spazi collaterali ma che creano reddito, la vecchia “cittadella”.
Ma se non si modifica il Franchi in modo sostanziale nessun progetto collaterale può funzionare e quindi Rocco, che non mi sembra uno che si diverte a sprecare quattrini, dovrà virare per forza su Campi o soluzioni simili e mettersi in posizione di urto con il Comune.
Se non bastasse, ora salta fuori la storia (della quale non ho ben capito il succo) dell’incompatibilità tra lo stadio a Campi e la nuova pista di Peretola.
Ma accorgersene prima no?
Giugno 5th, 2020 alle 13:19
Mario Cecchi Gori, pace all’ anima sua, ha avuto un curriculum da presidente breve ma da brividi: due dodicesimi posti e una retrocessione. Chissà cosa cosa sarebbe stato capace di fare se non fosse scomparso prematuramente (per me, avrebbe litigato a sangue col figliolo e uno dei due avrebbe lasciato),ma di certo l’ empatia da sola non basta.
Giugno 5th, 2020 alle 14:03
@ Giacomo
E basta con i soliti commenti qualunquisti su chi votare.
Chiunque guiderà questa città si troverà a combattere per lo stadio contro la burocrazia statale, contro i comitati, contro gli interessi personali.
Se così non dovesse essere allora si capirebbe chi remava contro e di chi fosse la responsabilità di questo ostracismo.
Pensaci, prima di scrivere.
Giugno 5th, 2020 alle 14:33
Un culo enorme! Rocco è una persona straordinaria che ha già fatto i soldi e non ha bisogno della fiorentina per avere visibilità. Sta dando una grande opportunità alla città, forse l’ultima.
Ha 70 anni e ha solo un desiderio, quello di avere un posto nella storia di Firenze.
Non ha interessi economici in Italia come invece hanno altri presidenti di A e quindi se ne fotte di restare scomodo a qualcuno perché lui gli piscia in testa.
Io gli voglio bene, perché ragiona come farei io e nel mio piccolo mi batterò affinché possa ottenere quello che vuole. Con Rocco per sempre!
Giugno 5th, 2020 alle 14:44
ANCHE VITTORIO COME ROCCO S’È “FATTO” DA SE’!
Giugno 5th, 2020 alle 15:30
MARASCHINO ma chi c… sei? e che c… vuoi?
io scrivo quello che mi pare e oggi c’è stata la lenzuolata di Toscana Aeroporti, guidata da tale Carrai, l’amico dello statista di Rignano.
Il messaggio per chi può capirlo, quindi non è il tuo caso, è che è inutile lamentarsi su web se poi alle lezioni si rivotano gli stessi soggetti che, direttamente o tramite società partecipate, continuano a tenere nell’immobilismo Firenze e l’Italia.
Rocco se ne andrà per i Nardella e i Carrai di turno e di sicuro ci sarà chi, pur di difendere i propri interessi, darà la colpa a lui e a ergersi a pseudointellettuale che dà agli altri di qualunquista
Giugno 5th, 2020 alle 15:37
Quando ho letto il titolo pensavo che quel “ci ha cambiato dentro” fosse riferito ancora agli ultimi eventi che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. No, onestamente no, almeno io non provo tutta questa enfasi riguardo Rocco. Lo trovo assolutamente molto simpatico e un gran paraculo, ma rimango al momento su posizioni attendiste. Un po’ come viola1946, che se ricordo bene si è dato tempo un paio di anni per valutare. Poi è chiaro che siamo stati fortunati a trovare un nuovo acquirente che pare di “spessore”, la situazione precedente non poteva durare. Comunque, sempre riprendendo Viola 1946, dal momento che pare un gran furbone, credo che la situazione burocratica di questo paese gli fosse ben chiara, e sapeva benissimo a cosa sarebbe andato incontro. Quindi anche per quanto mi riguarda, non ho ben capito le reali intenzioni riguardo lo stadio (non se lo voglia fare o meno, ma come lo voglia fare, e cosa vorrebbe fare a corredo) e lo strano è che prima si chiedeva ai della valle di essere più concreti, non fidandosi delle reali intenzioni. Adesso si chiede esclusivamente alla politica e alla burocrazia. Riguardo la politica poi, mi fa tenerezza chi, con appelli al voto “giusto”, crede che lo stadio possa orientare eventuali scelte, come se fosse una cosa imprescindibile della vita dei cittadini, o come se lo stadio interessi non a 30000 persone (delle quali molte di fuori Firenze, e fra le quali una buona parte vorrebbe rimanere al franchi, anche così come è) ma a 400000…
Giugno 5th, 2020 alle 16:22
Giacomo, non gli toccare il pd a maraschino perchè si incazza subito come una biscia. sono tutti bravi, onesti e soprattutto intelligenti. sono gli altri che sono fascisti, razzisti e soprattutto ignoranti e mezzi tonti. non lo sapevi? quindi vota Giani e fai il bravo.
@sempre presente: Rocco garba anche a me e concordo col fatto che s’è avuto culo (a meno di sorprese clamorose), ma che l’unico desiderio che l’ha spinto qui sia quello di avere un posto nella storia di Firenze è una barzelletta. sono anni che tenta di prendere una squadra di calcio italiana, i motivi non li so ovviamente, ma ho il sospetto che abbia già studiato tutto e pensi di avere una qualche convenienza. poi che una volta arrivato si stia divertendo è un altro discorso e siamo tutti contenti, ma chi muove milioni lo fa per motivi molto poco romantici (giustamente).
Giugno 5th, 2020 alle 16:49
Silenzio assordante
Lucida follia
Disgustoso piacere
Illustre sconosciuto
Sono molte le locuzioni comunemente usate nel linguaggio corrente che ci consentono di applicare una delle figure retoriche di maggiore suggestione lessicale al nostro contributo espressivo con il fine di aumentare la tensione narrativa ma Fiorentina e culo
No non lo posso accettare…. Questo va ben oltre un uso se pur estremo della letteratura fantastica e romantica… Cioè voglio dire costruire un iperbole dell’ossimoro o un ossimoro iperbolico come dir si voglia mi sembra troppo anche per una lingua duttile e variegata come il nostro parlare gentile…
Giugno 5th, 2020 alle 17:56
Viola1946
Sembra che, (ripeto sembra, non avendo letto niente di ufficiale), che il gioco sia inserire nella trattativa un agente Fifa con sede in paradiso fiscale, (quello di Zarate, sede Londra, con off-shore) dire che ha partecipato alla trattativa è che i compensi essendo pagato all’estero, non sono passibili di tassazione, mentre se si prevedesse il corrispettivo per intero, andrebbe raddoppiato per tasse.
Per capirsi
Zarate, 18 milioni per l’acquisto E 20 per compensi nei 5 anni di contratto
Agente personale e giocatore accettano
Alla firma Lotito, dice 7 milioni lo stipendio reale, il resto lo appoggio a questo agente Fifa alla sua azienda straniera (come compensi di trasferimento) che poi a sua volta l’agente girerà ad una azienda intestata a tuo fratello nel suo paese, 13 milioni
Quindi lotito sulla parte che gira all’agente non paga tasse.
Giugno 5th, 2020 alle 18:38
La fortuna di aver trovato NOI un Commisso e altre no è direttamente proporzionale alle tante invettive che i famosi tifosi DOC lanciavano contro i DV.
Commisso lo hanno scelto loro e la cessione si è concretizzata in quattro ecquattr’otto (fast fast fast) solo perché i conti erano sani e cristallini.
Ora tutti striscioni a sostegno per lo stesso problema per cui gli altri erano indicati come speculatori che pretedendevano che il Comune gli regalasse.
Coerenza, questa sconosciuta.
#IOSTOCONROCCO perché è il mio presidente perché #IOSTOSEMPRECONLAFIORENTINA..
MT
Giugno 5th, 2020 alle 19:53
Solo io penso che nel finale di stagione con Castrovilli, Ribery, Chiesa e forse Kouamé potremmo divertirci parecchio? Altre due domande per tutti: Ribery rimane, lo regge un altro anno sui livelli di inizio stagione? E se rimane, con Vhlaovic e Kouamé, siamo sicuri non si possa rinunciare a Chiesa per aggiungere quel centrocampista che ci manca come il pane?!
Giugno 5th, 2020 alle 22:22
scusa @10 bandolero,ma nell’anno della retrocessione non fu vittorio che esonerò radice e poi siamo andati a catafascio?? c’era ancora marione?
Giugno 5th, 2020 alle 22:32
Dopo 3 anni di brutto calcio, di discussioni dentro e fuori dallo Stadio, di una proprietà disinteressata, l’arrivo di Comisso dopo un finale di stagione grottesco ha riacceso l’entusiasmo.
I disinteressati hanno venduto a furor di popolo una società sana senza debiti con una rosa abnorme ma con tanti giovani di valore e fin dal suo arrivo si è concentrato sull’obiettivo di patrimonializzare una società priva di assets se non Il marchio e ha comprato subito i terreni per il centro sportivo mettendo alle strette il Comune sulle sue intenzioni di realizzare uno Stadio di proprietà.
Un imprenditore degli anni 2000 con una cultura anglosassone che se investe vuole vedere un ritorno economico immediato senza passare da favoritismi o magheggi in stile italico.
Un uomo così capace e determinato, di rottura contro le paludi burocratiche, con capacità comunicativa, ha fatto innamorare tutti convinti di avere culo perché ci farà fare un salto di qualità che resterà nel tempo.
Non deve dimenticare il calcio, la passione sportiva e iniziare a realizzare fin dal prossimo anno una squadra che giochi a calcio per competere ogni anno nelle prime sette posizioni.
Giugno 6th, 2020 alle 00:25
SergenteGarzia al 18
Il problema che la Lazio abbia pagato in nero parte dello stipendio di un calciatore o di tutti i calciatori, di per sè è un problema grave. Ma la vera gravità è rappresentata da chi e come ha costituito il fondo nero da cui si va ad attingere i fondi. Non solo si è nel campo del riciclaggio, ma potrebbe essere anche peggio. Ovviamente, non fosse vero il pagamento in nero del calciatore, tutti i timori da me espressi crollerebbero facilmente come un castello di sabbia sommerso da un’onda.
Big al 22.
In questi giorni ho letto il bilancio 2019 della Fiorentina. Io capisco che tu possa non avere una conoscenza ragioneristica (magari mi sbaglio). Ma, assolutamente, Commisso non ha patrimonializzato la Fiorentina. Il concetto di patrimonializzazione implica necessariamente il trasferimento in proprietà di denaro o beni da un soggetto ad una società.
L’acquisto del terreno è stato fatto dalla Fiorentina con il denaro della Fiorentina. La perdita di 28 milioni registrata nell’anno è stata coperta riducendo il patrimonio netto della Fiorentina della stessa cifra. La campagna acquisti l’ha fatta la Fiorentina. Però, va detto Commisso ha prestato a tre anni alla Fiorentina credo 30 milioni. Inoltre ha, sembra ma non ho approfondito, versato 3 milioni circa come sponsorizzazione con una sua società.
Tutto questo non vuol dire ancora niente, perchè forse anche io avrei fatto la stessa cosa al suo posto. Ma, assolutamente, non si può affermare che Commisso ha patrimonializzato la Fiorentina, salvo dare un significato non proprio al termine “patrimonializzare”.
Comunque spettiamo un paio di anni e poi valutiamo Commisso. Nel frattempo, ovviamente, ognuno è libero di pensarla come vuole.
Poi, cortesemente, lasciamo da parte la politica ed i politici, veramente in questo caso non centra niente. Seriamente pensate che il sindaco fosse un qualunque tifoso che sta infangando Nardella, al posto suo si comporterebbe diversamente e farebbe abbattere il Franchi?
Tutti gli oppositori prima di andare al Governo dicono che abbatteranno le tasse, che rimanderanno a casa gli immigrati clandestini, e quant’altro. Salvo, poi, una volta arrivati al governo dire “io lo voglio fare ma me lo impediscono”. Che non si poteva fare già lo sapevano prima.
Io ho le mie idee politiche, certamente possono trovare espressione in alcuni partiti italiani, ma non mi piace mischiare i “problemi politici” con “lo sport”. Fossi io il sindaco di Firenze, direi chiaramente che lo stadio già esiste e va consolidato e ammodernato fin dove la legge lo consente. Io sindaco non avrei scritto “sto con Commisso”, avrei scritto “sto con Firenze”. Avrei sicuramente perso le elezioni ma non la dignità.
Giugno 6th, 2020 alle 09:19
Di là me la sono presa col mito della Germania.
Su queste pagine invece me la prendo con un’altra leggenda metropolitana.
Mi riferisco all’Imprenditore che acquista una squadra di serie A che viene “accusato” di farlo perché ha intravisto un tornaconto personale.
Cosa c’è di male in questo?
Prendo l’esempio da uno scritto di Raz, perché solo l’ultimo in ordine di tempo
“(Rocco)…sono anni che tenta di prendere una squadra di calcio italiana, i motivi non li so ovviamente, ma ho il sospetto che abbia già studiato tutto e pensi di avere una qualche convenienza…”
Hai il sospetto? Scusa, uno che prende qualche centinaio di milioni di euro e li versa sull’unghia ai DV, lo fa solo perché si sveglia la mattina e non sa cosa fare prima di pranzo?
Lui DEVE aver studiato tutto, lui DEVE avere una convenienza. Non l’avesse sarebbe un idiota e se fosse un idiota a quest’ora potrebbe gestire al massimo la pizzeria “La Calabrisella” nel New Jersey, non certo aver accumulato uno dei maggiori patrimoni USA. Ma scherziamo?
Mi spiegate cosa c’è di male ad fare una onerosissima operazione finanziaria per avere un rendiconto personale. Un qualsiasi tipo di rendiconto, non strettamente economico. Oppure pretendete che lo faccia solo per far divertire qualche milione di cittadini italiani? Così, a fondo perduto, a babbo morto. Altro che reddito di cittadinanza.
CIRANO
Giugno 6th, 2020 alle 09:30
@14 Giacomo
@16 Raz
Se il mio commento vi porta a pensare quello che avete scritto, penso che non abbiate letto oppure non capito.
Non ho preso alcuna posizione politica (a proposito, Raz, voto la persona, non il partito con cui si presenta) ma faccio presente a chi ha questioni personali contro chi ha votato l’attuale Sindaco (non sono iscritto alle Liste elettorali di Firenze, quindi non ne sono responsabile) che anche se avesse vinto Ubaldo Bocci (che avrei anche potuto votare, avendolo conosciuto ed apprezzato in ambienti cattolici) i problemi da risolvere per dare uno stadio nuovo, o rinnovato, a Firenze sarebbero stati gli stessi.
Il Sindaco non può fare il prezzo del terreno, il Sindaco non può esimersi da far rispettare le prescrizioni sui beni artistici e culturali, il Sindaco non può prendere posizione su un progetto di allargamento dell’aeroporto, sottoposto a valutazioni “strategiche” da parte di Enti sovra comunali. Poi ci sono i comitati cittadini ostili, ci sono coloro che hanno interessi privati sullo sviluppo dell’area e quelli contrari.
Quelli che hanno cantato vittoria per l’abbandono dei Della Valle hanno guardato solo in superficie il problema e oggi Commisso si trova nelle stesse pastoie burocratiche e di contrapposizioni.
Nel caso, quindi, è pleonastico parlare di destra e sinistra, non risolve ma instilla nei meno attenti dei dubbi sulle responsabilità.
Infine capisco che la questione accalori il tifoso, ma ci sono anche tanti cittadini, la maggioranza, a cui dello Stadio interessa il giusto, e che non possono rimanere inascoltati. Ad esempio la preoccupazione dei cittadini del Campo di Marte, che rischiano di trovarsi un rudere al centro del quartiere, merita lo stesso rispetto di coloro che invece lo Stadio lo vogliono.
Quindi, se per fare lo Stadio nuovo bastasse cambiare il Sindaco, allora si capirebbe chi remava contro e di chi fosse la responsabilità della mancata costruzione. E mi preoccuperei.
Giugno 6th, 2020 alle 10:28
SergenteGarzia
Scusami sono stato frettoloso nel risponderti. Con riferimento all’intermediazione dei procuratori, i costi se associati agli acquisti calciatori vanno sommati a quelli pagati alla società venditrice. Se, invece, collegati a rinnovi, vanno imputati direttamente a conto economico alla voci “costi per attività sportive”. Nell’esempio da te ipotizzato, si dovrebbe trovare una somma discretamente consistente alla detta voce. Nella fattispecie della Lazio la voce richiamata o è pari a zero o le cifre sono irrisorie. Ma ho visto che la Lazio nel conto economico sempre in quell’area riporta la voce “costi per intermediazione tesserati (negli ultimi quattro anni: 1,7 milioni nel 2019; 4,6 nel 2018; 2,3 nel 2017 e 2,8 nel 2016).
Fosse valida la tua ipotesi scolastica emergerebbe che la Lazio non utilizza normalmente questo metodo o non concede compensi in nero.
Se lo fa: a) si limita a pochissimi casi nel metodo da te indicato; b) utilizza altre modalità. Se non lo fa: onore a Lotito poichè ha la migliore gestione operativa (in termini economici) del calcio italiano.
Le mie perplessità peggiorative sono legate solo alla eventualità della costituzione di fondi neri.
Un saluto.
Giugno 6th, 2020 alle 10:57
Leggo dell’algoritmo in caso di nuova interruzione del campionato.
In realtà è già operante da almeno 8 anni. Ve lo svelo. I non matematici si fidino dei complicatissimi passaggi…
Lo scudetto alla juve.
Piazzamenti Champions, dipende da quanto pagano le romane e le milanesi.
Piazzamenti UEFA, dipende da quanto pagano le milanesi e le romane.
Retrocessioni, dipende da quanti giocatori vengono regalati alla juve dalle pericolanti.
Questo algoritmo lo ha elaborato un genio del MIT mio amico di infanzia.
CIRANO
Giugno 6th, 2020 alle 11:48
GIACOMO ha ragione!
Sono sicuro che alle prossime (e)lezioni si ricorderà quanto hanno fatto Lega e Fratelli d’Italia nell’esposto contro il nuovo centro sportivo a bagno a Ripoli:
//www.quinewsfirenze.it/bagno-a-ripoli-esposto-al-prefetto-sul-nuovo-centro-sportivo.htm
La becera propaganda con virulenza si sta sostituendo all’informazione.
#IONONSTOCONGLISLoPs
Giugno 6th, 2020 alle 13:45
@26cirano: 😀 😀 !!!
…ma ti sbagli!…sono circa 40 anni che esiste!! 😉
Giugno 6th, 2020 alle 14:50
Si Monica, l’ anno della retrocessione Mario c’ era sempre anche se non stava bene (per questo motivo, penso, il figlio cominciò a prendersi la ribalta, vedi il teatrino con Radice). È scomparso l’ anno successivo, quando eravamo in B.
Giugno 6th, 2020 alle 14:58
Per Viola46,domanda da profano. Ho letto che le perdite dell’ ultimo esercizio sono state coperte con le riserve a bilancio.Si tratta dei fondi accantonati a tale titolo dalla precedente proprietà?
Giugno 6th, 2020 alle 15:21
Cirano.. Non hai capito o mi sono spiegato male! Non rimprovero certo a Rocco di essersi mosso per convenienza.. Infatti ho risposto a qualcuno che pensava che Commisso foose venuto qua per entrare nella storia di Firenze. Sono anni che vuole entrare in questo mondo, i motivi li sa lui e sono senza dubbio economici. Chi muove milioni lo fa per qualche scopo ma quando mai io l ho criticato per questo?? Pensi che viva sulla luna??
Giugno 6th, 2020 alle 16:39
Viola1946
Così come stanno le cose, non serve fare del nero, la parte dove non pagano le tasse , viene fatturata alla voce compensi intermediazioni.
Giugno 6th, 2020 alle 16:44
Come ben sai in passato abbiamo / ho avuto qualche scontro con te . Ma devo darti atto hai fatto la domanda migliore a Rocco oggi è stai facendo un gran lavoro al penta . Complimenti.
Giugno 6th, 2020 alle 16:55
@Viola 1946
Io ho parlato di obiettivo di investire e per il momento ha acquistato per 6 milioni il terreno.
Comisso non ha aumentato il patrimonio ma ha finanziato con un prestito oneroso di 30 milioni che ha permesso l’investimento e di dotare la società di cassa per la gestione d’esercizio in perdita.
I Della Valle avrebbero coperto il deficit economico e finanziario con una campagna acquisti di ulteriore ridimensionamento con un saldo positivo pari ai 24 milioni immessi da Comisso vista la autogestione degli ultimi 3 anni.
Il Bilancio della Fiorentina è in perdita strutturale di circa 40 milioni con fatturato se escludiamo i diritti televisivi di circa 37 milioni se escludiamo la sponsorizzazione Mediacom in linea con il 2010 mentre la Juve nello stesso periodo ha quadruplicato gli incassi.
Senza aumentare i ricavi commerciali che devono coprire i costi del personale ogni anno siamo costretti a vendere i migliori giocatori per ripianare le perdite e se sbagli una campagna acquisti rischi un ulteriore ridimensionamento o sperare in un ricco scemo disposto ogni anno a immettere 20/30 per vivacchiare che in 10 anni diventano una cifra irrecuperabile.
Una nuova proprietà se vuole avere un ritorno dall’investimento è obbligata a investire in strutture quindi a patrimonializzare con ulteriore denaro per le giuste coperture al fine di accendere il volano fatturato oggi spento e di sviluppare incassi Stadio, in conseguenza sponsorizzazioni e merchandising e gli stessi diritti televisivi.
Poi come dici tu alle parole devono seguire i fatti.
Giugno 6th, 2020 alle 18:57
Per Bandolero stanco
In modo schematico molto semplice “Totale attivo” – “Indebitamento” = Patrimonio netto (sto semplificando). Il Patrimonio netto dunque rappresenta la quota ideale(nel senso che non sono individuati beni specifici) di attivo spettante in via residuale dopo aver sottratto i debiti. A sua volta il Patrimonio netto, contabilmente, si scompone in Capitale sociale e vari fondi di riserva. Quando c’è una perdita di esercizio automaticamente il patrimonio netto si riduce per quella perdita. Se formalizzato, si individuano nell’assemblea le specifiche voci costituenti il patrimonio netto da ridurre.
Poi, durante l’esecizio in corso o in quello successivo, la proprietà può immettere a patrimonio denaro in copertura della perdita o aumentando il capitale sociale e/o fondi specifici (Versamenti per futuri aumenti di capitale, versamenti per perdite pregresse, etc.).
Nella fattispecie, Commisso non ha provveduto ad immettere denaro a patrimonio, per cui il patrimonio netto (PN) della Fiorentina è passato da circa 80 milioni a circa 50 milioni.Ma non è un problema, poichè comunque il PN è molto positivo e non c’è bisogno normativo o gestionale di capitalizzare. IL bisogno gestionale lo ha coperto con il prestito di 30 milioni.
Big al 35
La Fiorentina senza plusvalenze ha un fatturato di circa 100 milioni di euro, di cui 10 milioni di ricavi da stadio.
Se la Fiorentina ne spende 130 vuol dire che vuole stare su una dimensione inadatta al suo potenziale economico. Se poi la proprietà non ha problemi a immettere circa 30 milioni l’anno può tranquillamente spenderne 130.
Per salire di fatturato puoi:
a) aumentare i ricavi da stadio facendo pagare di più il biglietto e/o incentivando l’acquisto di prodotti da match (bibite, ristorante interno, etc), comunque sono sempre soldi portati dai tifosi presenti nello stadio. Puoi ancora attivare incassi fuori match (museo e frequentazione fuori partita dello stadio), non credo che il bacino di utenza della Fiorentina consenta grandi incassi in merito;
b) puoi aumentare i ricavi da pubblicità e sponsorizzazioni, a parte qualche sponsorizzazione della proprietà (ci sono dei limiti previsti dal FPF), questa componente è proporzionale al bacino di utenza della squadra. Se per la Roma Pallotta ha rifiutato circa 600 milioni e i Della Valle ne hanno accettato come valutazione 170 milioni, ci sarà una bella differenza di bacino di utenzae dfi marchio tra le due squadre;
c) puoi incentivare il mechandising, ma vale la stessa logica della pubblicità qui conta il bacino di utenza internazionale;
d) infine puoi fare plusvalenze.
I Della Valle, forse studiando l’Arsenal, hanno pensato di aumentare il fatturato costruendo una cittadella che comprendesse, oltre alle attività calcistiche e quelle commerciali strettamente connesse alla squadra, anche quelle alberghiere, ristorative e di centri commerciali. Logica che ha assunto anche Commisso.
Ma qui usciamo dal mondo del calcio e dello stadio di proprietà ed entriamo in piena concorrenza con il resto della città e del territorio metropolitano.
Da qui i problemi di trovare gli spazi, fuori dallo stadio, ma obbligatoriamente nell’ambito dell’area circostante (altrimenti non entrano nel computo del FPF).
Questo significa due cose:
a) spostare risorse dalla città e dell’hinterland di Firenze verso la Fiorentina;
b) dipendere dal risultato economico di queste attività che può essere anche negativo d appesantire ulteriormente il bilancio della squadra. Difficilmente chi si vede aggredito commercialmente non reagisce.
A me non piace la superficilità con cui, non i tifosi che per mestiere fanno altro e per passione i tifosi, ma gli addetti ai lavori esperti di economia (elimino dal negativo i giornalisti strettamente sportivi).
Questa è la verità dei fatti.
Poi, onestamente, devo dire che Commisso è un grande incantatore (non a caso sta nel mondo della comunicazione). Mi è piaciuto molto come è scritto il bilancio. Non mi riferisco alla parte contabile ma alla presentazione della stagione. Io non avrei saputo fare meglio.
Scusami e qui la chiudo, Lotito e De Laurentis, immettendo pochissimo di capitale, stanno veleggiando alla grande. Io non chiedo al proprietario della Fiorentina di dissanguarsi, ma di essere realista e studiare il territorio in cui è venuto ad operare. Di non sparlare del Paese in cui sta lavorando nel calcio. Per la verità, le dichiarazioni di oggi, mi sono piaciute proprio perchè almeno ha rettificato i toni.
,
Giugno 6th, 2020 alle 19:00
Per mera dimenticanza (non passano indenni 74 anni) non ho citato i diritti televisivi e la partecipazione alla coppe europee, che ovviamente aumentano il fatturato sia da stadio che da TV.
Giugno 6th, 2020 alle 21:05
Big al 35
Carissimo due ulteriori precisazioni, al tuo post, molto onesto, ma privo di precisi riferimenti ai bilanci.
Innanzitutto, insisto con il precisare che acquisire immobilizzazioni materiali non implica capitalizzazione dell’impresa. Giusto per chiarire:
• la Juventus ha costruito lo stadio senza immissioni di denaro della proprietà ma attingendo unicamente al conto economico passato (ricavi destinati allo costruzione dello stadio), presente (rate mutuo pagate) e futuro (pagamento rate mutuo);
•l’Udinese a sua volta non ha visto immissioni di capitale dalla proprietà e anche lei si è pagata lo stadio con gli utili;
• infine, anche l’AStalanta non ha visto immissioni di capitale da parte della proprietà. L’ultima nel 2016 per 7,5 milioni a Fondo futuro aumento capitale sociale” restituito nel 2018 alla proprietà in quanto si erano registrati elevati livelli di utile.
Il denaro prestato dal socio non costituisce né contabilmente e né logicamente capitalizzazione, in quanto va restituito. Di solito tale prestito avviene o perché non si ha merito creditizio o perché costa di meno alla società sfruttare il rating della proprietà se migliore di quella della società calcistica. Questi soldi vanno restituiti. Ciò non toglie che comunque anche in questo caso la proprietà corre il rischio di non vedersi restituire il denaro se fallisce la squadra.
La seconda precisazione riguarda i Della Valle. Anche in questo caso la tua affermazione deriva dal fatto che non è appoggiata su precisa analisi di bilancio, ma su ciò che si dice dei Della Valle. Analizzando i bilanci, in merito agli apporti della vecchia proprietà, vanno distinti tre periodi:
a) 2002 – 2009, in cui vi è stata una immissione di capitali a patrimonio pari a 151,2 milioni, senza alcun finanziamento a titolo di prestito;
b) 2010-2015, sistema misto, con 43,9 milioni a titolo di capitale di rischio e non meno di 43 milioni di capitale a titolo di prestito;
c) 2016-2018, zero immissione a titolo di capitale di rischio e 15 milioni a titolo di capitale di prestito.
I Della Valle hanno fatto utili di bilancio solo in quattro anni e l’utile generato è stato integralmente immesso a patrimonio netto. Negli altri anni hanno sempre generato deficit di bilancio. Quanto, al fatto che abbiano utilizzato le plusvalenze nette per coprire i deficit di bilancio è una cosa che dicono i tifosi, poiché ovviamente non avendo una preparazione specifica in materia, fanno dei ragionamenti, anche coerenti, ma errati. Le plusvalenze entrano nel calderone dei ricavi del conto economico. L’utilizzo dei ricavi è esclusivamente fatto per coprire i costi, se generano un utile questo va a patrimonio netto ed è parzialmente disponibile per la distribuzione alla proprietà, cosa che i Della Valle non hanno mai fatto.
Poi, è verissimo che i Della Valle dopo aver investito soldi loro e veri nella Fiorentina, stiamo nel 2016, se si azzardano ad andare a vedere una partita si devono sentire i cori contro per tutta la durata della loro presenza, allora trovo giusto, che a partire dal 2016 hanno messo in vendita la società e l’abbiano totalmente messa in autogestione, ma sempre attenti ai valori di bilancio fondamentali e mai mettendo in crisi finanziaria la squadra. Ma prima non era così. E le qualificazioni sul campo in europa lo dimostrano, oltre i 221 milioni di capitale di rischio immessi nella Fiorentina Questo dicono i freddi numeri del bilancio.
Ciò non toglie che ad oggi Commisso, ha fatto un investimento personale nella Fiorentina di (130 o 170 mln dipende dalle fonti) e che sta cercando di farla crescere. Ciò non toglie che tutti gli dobbiamo dare sostegno per aiutare la Fiorentina e non per fare la guerra all’Italia, al Ministero dei beni culturali ed al sindaco di Firenze. Oggi è stato molto conciliante e questa è una bellissima notizia, se è un cambio di strategia.
Giugno 7th, 2020 alle 09:09
Viola1946
La tua analisi come sempre non è solo corretta ma lucida e distaccata (cosa difficile per un tifoso, ma ammirabile)
Vorrei aggiungere due cose, il giornalismo, meramente sportivo, non dovrebbe parlare di bilanci, ma se lo fa, deve pretendere da chi confeziona la notizia, di divulgare notizie reali senza “maneggiare a proprio piacimento i dati per soffiare su una fiamma o su un’altra.
Cosa purtroppo accaduta, proprio sulle plusvalenze, dei DDV.
L’altra quella che, prevede un modo diverso di approcciarsi allo sport, e in special modo al calcio.
Essere troppo tifoso, annebbia la vista, arrivando spesso a dover guardare una distanza molto relativa nei confronti del futuro calcistico del nostro club.
Oggi si presenta, dopo tanti anni la possibilità di tornare a gioire e divertirsi, guardando la Fiorentina, ma quello che (secondo me ) dovrebbe fare un tifoso, oltre a partecipare accoratamente allo stadio, è pretendere di giocare ad armi pari.
Lotito, come il Milan ed altri club, hanno truccato il calcio, (ricordare quando Galliani, parlava un giorno sì e l’altro pure, di tassazione impari, per i club europei?) sapeva e non voleva adattarsi al gioco, non voleva usare un pizzaiolo calabrese, che vive in Olanda (paradiso fiscale) per taroccare i conti.
La Juventus e altri hanno avuto l’opportunità con vantaggi politici, di costruire stadi bellissimi e funzionali, altri, per problemi burocratici, non possono.
Bene oltre a fare il tifo, il tifoso, si dovrebbe preoccupare di avere uno sport, dove tutti, giocano e lottano ad armi pari, cosa che in questo momento non succede e visto le situazioni non succederà per alcuni anni.
Cerchiamo di guardare oltre e schierarci, non contro il potere, ma a favore di regole comuni, uguali e giuste per tutti.
I bilanci, dovrebbero essere spulciati e se agenti Fifa o procuratori percepiscono compensi più alti dei giocatori, la guardia di finanza deve fare il suo lavoro.
Gli stadi, devono essere fatti, con norme comuni, su tutto il territorio e non con vantaggi per alcuni e svantaggi per altri.
Giugno 7th, 2020 alle 09:13
Per la precisione, la tassazione sul calcio, dovrebbe essere decisa dall’uefa, con un’aliquota comune Per tutti i club europei
Giugno 7th, 2020 alle 10:19
D’accordo su tutto quanto hai scritto fatta eccezione sul fatto che ci avrebbe cambiato:non ci ha cambiato il covid 19(purtroppo.. ) non ci cambia nemmeno lui… Ma ci ha risvegliato,ha risvegliato la nostra passione. Grazie Rocco.Su Iachini ieri non mi è piaciuto come si è espresso. È pericoloso avere usato quelle parole (piene di incertezze) alla vigilia di una ripresa assurda che si presenta per tutte le squadre un campo minato
Giugno 7th, 2020 alle 14:43
A titolo di battuta ma neanche poi tanto,
Direi David che tra i vari opinionisti che hai,
Da Calamai al Sandrelli,
Da Brovarone a Bucchioni
A tutti quelli di radio Bruno
L’unico che parla con competenza
E non alla cazzo
Di bilanci e politiche aziendali e’…
Viola1947!
E te lo fa anche gratis!
Complimenti a lui e a noi che leggiamo
Impariamo a non prendere per oro colato
Il parlare dei tuttologo.
Giugno 7th, 2020 alle 14:47
Mi è partito l’ invio..
Il parlare dei tuttologi
Che imperversano specie in periodo
Come quelli della guerra ai Dv
Quando l’ informazione spazzatura era all’ordine del giorno.
Giugno 7th, 2020 alle 19:01
Viola 46
Riesci a far capire un bilancio persino a me🤑🤑
Giugno 7th, 2020 alle 23:16
Viola1946 … Peccato arrivi tardi su questo blog !
Per anni ho provato io a portare questi argomenti qui sul blog, ma non avevo la tua competenza … Solo reminescenze di ragioneria e più che altro facevo molta ricerca ed elaboravo quello che trovavo in rete soprattutto sui siti di Luca Marotta e Marco Bellinazzo del Sole 24 Ore. Complimenti per i tuoi interventi !
Sergente … La cosa grave è che non erano solo i vari IG & Company a scrivere certe cose (da un tifoso ci si può anche aspettare), ma averle sentite in radio da commentatori e giornalisti o addirittura letti su testate giornalistiche (specie online) credo sia stata una pagina di cattiva informazione veramente vergognosa, roba da Sudamerica … Alcuni agivano per convenienza, altri per ignoranza ed incapacità di approfondimento.
Ora con Commisso sembra tutto ok … Ma occhio che al primo passo falso (magari la vendita di un giocatore amato per esigenze di bilancio) ci saranno già quelli pronti ad attaccarlo con i soliti argomenti.
Per l’aliquota unica per il calcio … Magari lo facessero anche per altre cose ! Pensa che io faccio un lavoro “internazionale” ed i miei concorrenti possono ad esempio essere degli irlandesi che sono tassati neanche al 25% … Mentre io tra Irpef ed Inps gestione separata viaggio intorno al 55/60% … Una bella concorrenza leale, non c’è che dire !
L’armonizzazione fiscale è realmente il più grosso scoglio per una vera Unione Europea, specie in un mondo globalizzato. La competitività di aziende ed operatori italiani (ed anche il calcio non ne è esente) è davvero messa a dura prova dall’eterogeneità delle tassazioni tra i vari paesi.
Giugno 8th, 2020 alle 08:45
Bene Ok grande scelta… o culo come si dice in gergo. Ma facciamo il punto della situazione tanto per onore di cronaca. I vituperati “braccini”, riescono a trovare il giusto acquirente per la ns. Fiorentina, rinunciando si dice a circa 80/90 milioni di euro rispetto a quello che volevano. Consegnano a Commisso una società, a detta di tutti, sana a livello di bilanci senza eccesivi debiti con nessuno., e oltre tutto con un parco giocatori di tutto rispetto, (si dice che se Commisso il giorno dopo che ha preso la Fiorentina avesse deciso di vendere 3 o 4 giocatori per fare mercato avrebbe incassato ca. 200 milioni rientrando in pieno dell’investimento fatto). Detto tutto questo io vorrei sapere, in questo anno a parte il Covid e l’entusiasmo della piazza, cosa è cambiato rispetto alla precedente gestione, Il centro sportivo? per ora come quello di Incisa abbiamo visto il terreno e a differenza di quello di Incisa la grande disponibilità del comune di Bagno poi per il resto da una parte il violone dell’altra le ruspe che hanno ripulito il terreno. Il mantra ripetuto dalla nuova gestione è il Fair Play finanziario, discorso vecchio, la citta piccola, discorso vecchio, lo stadio con gli stessi lacci e lacciuoli che avevamo ai tempi di Italia 90. I giocatori comprati? Ribery gran bel giocatore ma 36 enne (Mario Gomez), Quame giocatore che viene da un infortunio grave (Giuseppe Rossi), Ambarabat giocatore forte sicuramente, ma è venuto fuori in questo campionato, (Simeone aveva fatto bene a Genova) il resto erano e sono giocatori più o meno provenienti dalla vecchia società. Per cui mi sembra che più di tanto le cose non sono migliorate da una parte il tifoso che parla di coppe e scudetti dall’altra la società che predica calma, cerca di salvarci dalla B, e chiede di aprire gli occhi sulle potenzialità di questa citta, con Comisso che strizza l’occhio un po’ alla piazza e poi si tocca in tasca per sentire il portafoglio. Per cui al di la degli errori commessi per non essere stati abbastanza lungimiranti nel vedere in questa presidenza tanto futuro… facciamo tanti Auguri a questa proprietà che possa rinverdire i fasti della ns. Fiorentina, augurandoci comunque che ci riporti prima possibile almeno, fra le prime 5 società italiane nel ranking Uefa, come eravamo negli ultimi anni. Forza Viola e viva Commisso….
Giugno 8th, 2020 alle 09:25
Carissimo Omino
la tua è una bellissima lettera per Babbo Natale.
Per avere una armonizzazione fiscale nella UE, bisognerebbe che prima lo si facesse per la corruzione ed il sommerso (sia lavoro che reddito).
Pura utopia.
Cirano
Giugno 8th, 2020 alle 09:50
Sì, Cirano, l’ho scritto ma è come dici tu: pura utopia.
I furbi aggirano evadendo, i grossi spostano il domicilio fiscale e gli onesti lo prendono sempre in tasca … gira e rigira si casca sempre lì …
Giugno 8th, 2020 alle 09:53
Viola1946
Visto che è da poco che frequenti questo blog, guarda un po’ come era il “clima” a parlare di questi argomenti solo un paio di anni fa.
L’appellativo più simpatico che mi sono preso è stato “ragioniere addestrato” 🙂
*www.davidguetta.it/8379/*
commenti 5-9-15-121
*www.davidguetta.it/8346/*
commento 10
*www.davidguetta.it/7528/*
(questo è su come “spariscono”, secondo i bene informati, le plusvalenze)
commento 112 ed altri
Ovviamente, come facilmente prospettato, dopo un anno di Commisso siamo di nuovo a parlare delle stesse cose di prima: stadio, cittadella annessa, fatturato, bilanci sostenibili, plusvalenze, diritti tv, eccetera, eccetera … meno male siamo ancora in luna di miele e quanto meno la comunicazione è sensibilmente migliorata.
Buon divertimento !
PS: ho dovuto mettere gli asterischi perché non mi passava il messaggio con i links.
Giugno 8th, 2020 alle 10:11
Una doverosa risposta a SergenteGarzia. Sono perfettamente d’accordo sulla problematica morale da te evidenziata e sul bisogno di uniformità comportamentale.
Hai dimenticato di fare una scappatina dagli sceicchi del City e del PSG, che molto probabilmente utilizzano strani canali per finanziare con falsi sponsor e contratti pubblicitari le loro squadre.
Purtroppo, il FPF nato con scopi nobili, ha finito per diventare una palla al piede, oltre che per le big con proprietà stratosferiche, anche per chi dal basso vuole salire.
Quanto alla problematica fiscale, quello che dici tu purtroppo, non si può fare perchè materia di competenza degli Stati e non dell’Uefa. Ma neanche l’Europa lo può fare poichè se riduci le tasse in Italia crolla il sistema economico pubblico, se aumenti le tasse all’estero, arrivano con i forconi. Però ad un passo la volta si potrebbe mirare ad uniformare i sistemi fiscali e quelli societari.
Omino di Ferro. Per la prima volta nel 2002 ho scoperto casualmente l’esistenza di Fiorentina.it, all’epoca del fallimento cercavo notizie fresche sulla Fiorentina e tramite google scoprii quel sito. Pensavo di utilizzarlo come fonte informativa ad horas, poi, invece vidi che si poteva commentare e senza intervenire ne leggevo i commenti, per avere una sensazione sull’animus dei tifosi. Poi, molto dopo ho scoperto “violanews” ed ho trovato che la tipologia degli interventi era lievemente meno aggressiva. Infine, da poco più di un paio di anni, tra le possibilità offerte da violanews, ho trovato questo blog. Dove, senza partecipare ho letto i vari interventi e dilettandomi per la qualità anche letterale di tantissimi interventi.
Io non ho dimenticato gli striscioni favorevoli dedicati a Corvino nel periodo di luna di miele, oltretutto anche scritti con gradevole spirito toscano.
Purtroppo nel tifo non esiste la mezza misura: o amore o odio.
Un carattere di “onesto amor proprio” è giusto che sia in ognuno di noi, per cui le educate e rarissime levate di scudi dei Della Valle, evidenziavano la profonda ferita che gran parte della tifoseria provocava loro fino alla violenza (nelle parole e negli slogan) del 2015-16, che convinse i Della Valle a mollare tutto. Alla fine, tra i presidenti, la battaglia l’hanno vinta quelli che se ne fregano dei tifosi (per lo meno delle loro contestazioni): Lotito e De Laurentis.
Temo che con Commisso, quando verranno i nodi al pettine, sarà la stessa cosa. I recenti percorsi di Inter, Milan e Roma, insegnano che il calcio è come l’agricoltura: prima si ara, poi si semina, poi si innaffia, poi si fa maturare ed infine si raccoglie. Non ci sono scorciatoie nell’iter.
Il calcio giocato non è una collezione di figurine: è un’arte misteriosa. Fino a qualche tempo fa anche io appartenevo alla logica che l’allenatore può dare poco all’efficienza qualitativa della squadra, che nella logica di base resta vera, ma trova non poche eccezioni: Gasperini, Conte, Mazzarri, Sarri etc. ci dimostrano che una squadra potenzialmente da 70 può rendere al 120%. Ma sono eccezioni che, poi, cambiando società non si ripetono.
Leggendo i suggerimenti a Commisso fatti per la campagna acquisti, io mi sono limitato a chiedere Duncan in mediana per tappare il buco di centro campo, altri interventi (su fiorentina.it e violanes) di ex famosi calciatori, cercavano e cercano le figurine oggi più costose sul mercato, ma anche senza logica di costrutto. La Fiorentina fallirebbe in due anni. Se, invece, diminuiamo la pressione su Commisso, questi ed il suo staff potrebbe costruire con serenità ed efficienza una squadra stabilmente tra le prime sette. Era un’altra epoca, ma notevole fu il lavoro che, in tal senso, fece lo staff di Cecchi Gori già nell’anno della discesa in serie B. Costruirono l’ossatura stabile della squadra di una delle sette sorelle, spendendo inizialmente molto meno delle altre sei sorellone. Non ricordo ma non credo furono pagati uno sproposito Batistuta, Rui Costa e gli altri calciatori presi prima del 1997 (grande fu il lavoro nei primi due anni di Ranieri ed eccellente l’epilogo del lavoro di Trapattoni nell’anno del mancato possibile scudetto), da qui, poi, cominciarono le spese fuori potenziale della Fiorentina e il suo rapido avvicinarsi al precipizio del fallimento.
Giugno 8th, 2020 alle 12:46
Complimenti a Cirano due post centrati in pieno …..il resto tutte chiacchere e distintivi …….informano questo si ma non servono a Nulla….. ai tifosi interessa che la Fiore salga di livello e cioè lo stadio ,poi i bilanci (ben descritti ) ma ripeto a noi cosa servono ,cosa cambiano i tifosi non votano per la sua approvazione …..e francamente il Nardella ,il Pessina e il Franceschini c’hanno belle e divertito di qualunque fazione politica essi siano ……perché anche se oggi sappiamo come sono schierati….del doman non ve certezza ,un caro saluto a tutti molto bravi e con le proprie convinzioni ma qui ci vogliono fatti non Parole!!!!
Giugno 8th, 2020 alle 14:11
@45 omino di ferro: …e forse qualche imprenditore smetterebbe di portare il lavoro all’estero perché costa meno!
Giugno 8th, 2020 alle 16:57
@ monica
Certo, l’avevo scritto nel mio commento n° 48: ” i grossi spostano il domicilio fiscale ”
Per “grossi” intendevo le grandi aziende che se lo possono permettere, da FCA a Telecom, da Illy a Luxottica, da Ferrero a Enel, da Mediaset ad ENI. Ma ci sono pure i Rolling Stones e gli U2 … per non parlare dei colossi americani da Apple a Google, passando per Amazon e Facebook …
Giugno 8th, 2020 alle 17:03
Ah, dimenticavo !
Pure la Fiorentina di Commisso per il giochino delle controllate e controllanti ha sede nel Delaware. Wilmington per la precisione.
Il 100% della Fiorentina è della società italiana New Acf Fiorentina, controllata però al 100% dalla Columbia Soccer Venture Llc, costituita il 17 maggio 2019 nel Delaware.
Forse Viola1946 ci sa dare spiegazioni in merito, per me si va in un campo minato …
Giugno 8th, 2020 alle 19:25
Per Valdo. Ovviamente rispetto la tua opinione. Solo che andrebbe dimostrata: a) indicando dove stanno le chiacchiere e i distintivi; b)in contrapposizione quali sono i fatti concreti realizzati con la nuova gestione. Ribadisco non sono anti Commisso e perciò mi sono preso due anni di tempo prima di giudicare le sue azioni che possono essere lette in almeno due modi totalmente diversi.
Quanto al fatto dell’iscrizione della Soccer Ventur Llc costituita nel Delaware, trovo la cosa molto giusta e corretta, anche io se comprassi una impresa estera lo farei con una società italiana, anche soprattutto per questioni legali.
Comunque non ci dovrebbero essere dubbi sul fatto che le tasse sul reddito la Fiorentina le paga in Italia; mentre Commisso pagherà in America quelle inerenti gli utili della società controllante e detentrice del pacchetto di comando.
Non è mia materia la fiscalità internazionale ed il diritto societario internazionale, ma esistono diverse convenzione tra gli stati per regolamentar queste situazioni.
Comunque al momento che mi risulti la lotta è ai veri paradisi fiscali. Tali non sono considerati gli Stati dell’Unione europea, quindi la cosa è molto legittima.
Giugno 8th, 2020 alle 19:34
@54ominodiferro
Copio e incollo
Le tasse sui redditi delle società in Delaware è dell’8.7%
Come mai esiste la convinzione che in Delaware le società non pagano le tasse? Perchè in realtà il Delaware ha una aliquota sui redditi delle società dell’8.7% che viene applicata solo sui redditi prodotti in Delaware.
Poichè il Delaware è uno stato di soli 5000km2 e con meno di un milione di abitanti, è difficile che generi un fatturato di vendita significativo.
In realtà però, le norme fiscali del Delaware sono simili a quelle di molti altri stati. Anche le società costituite nello stato di New York ad esempio pagano le tasse solo sui redditi prodotti nello stato.
Da tenere presente che comunque anche se una società non è tassata nel Delaware deve comunque pagare le tasse a livello federale:
21% aliquota flat per le corporation;
Le aliquote della tassazione personale per le LLC.
Probabilmente il mito della assenza di tassazione nel Delaware è un derivato del completo anonimato circa l’identità di soci ed amministratori di società offerto dal Delaware. Questa tutela della privacy degli amministratori, associato alle norme fiscali sulle LLC che vigevano in passato, ha permesso a molti di sfruttare la situazione per non pagare le tasse nè in Delaware nè in altri paesi.
Il tutto era reso possibile dal fatto che in alcuni paesi si potevano aprire conti correnti bancari intestati ad una LLC del Delaware anche senza registrare la LLC in quel paese, consentendo così un anonimato totale sull’identità di soci ed amministratori. Questa possibilità è sparita da parecchio tempo, ma la leggenda urbana secondo cui in Delaware le società non pagano tasse persiste.
Giugno 8th, 2020 alle 19:50
Complimenti alla chiarezza e alla sapienza di Viola 1946. Ha il pregio di rendere semplici le cose complicate che spiega con una chiarezza più unica che rara. Ottimo argomento scelto da David ,avvincente e attuale.
Questo blog mi appassiona più del Pentasport che mi rifiuto di ascoltare quando sono ospiti Sandrelli che è una vita che si sforza di imitare il compianto vecchio bravissimo Goggioli con pessimi risultati , oppure Brovarone altra delusione continua e costante anche per l’assoluta mancanza di garbo e stile professionale.
Direttore, mi raccomando , non ti far tentare da Valcareggi per il futuro!
Giugno 9th, 2020 alle 08:38
Sulla questione Delaware e aziende italiane con domicilio fiscale in Irlanda, Olanda o UK non voglio dire che sia irregolare o che non paghino le tasse del posto … volevo solo sottolineare come noi “poracci” siamo costretti a pagare quasi il 60% e questi se la cavino con molto meno …
La questione FCA spicca su tutte, non dico sia irregolare. Le regole (discutibili secondo me) glielo permettono, eticamente invece è un altro discorso.
Giugno 9th, 2020 alle 09:32
Viola 1946,
concordo su (quasi)tutto e mi fa piacere leggere che anche tu (mi avevi detto di darti del tu) pensi che il lavoro del mister possa influire.
L’unico punto ove non concordo è sul fatto che citi il lavoro di Ranieri e del Trap mentre io, nell’ottica del miglioramento dei giocatori e delle conoscenza colletive, credo che il lavoro migliore lo abbia svolto, in quegli anni, Malesani con il quale Michele Serena, COis, Falcone, Morfeo, Oliveira ed altri hanno raggiunto picchi di rendimento (e di conoscenza mai più riproposti). I Batistuta, i Rui Costa, i Toldo erano forti di loro e hanno carriere che lo dimostrano. E’ sul rendimento degli altri che, a mio sommesso parere, si misura il lavoro di campo e nell’anno di Malesani fu eccelso, Da quell’anno le conoscenze di tutti i caliatori in rosa aumentarono e con loro anche quelle collettive.
Sono convinto che con quel mister si sarebbe potuto aprire un ciclo all’interno del quale i miglioramenti della rosa avrebbero potuto farne crescere il valore, evitando così di dover giocoforza ricorrere a troppe operazioni di mercato per rinfrorzare la compagine e limitandosi solo a quelle due o tre effettivamente propedeutiche al miglioramento, potendo così investire i soldi in un minor numero di acquisti e quindi più importanti.
E’ un po’ quello che fa il Bayern. Ossia rosa non troppo numerosa con giocatori duttili che possono giocare in più ruoli in modo che posso tenere meno elementi (per la capacità di sfruttarli in più posizioni) e quindi avrò meno propbelmi di spogliatoio con operazioni di acquisto mirate nel numero (non troppe) ed eccellenti in qaulità. Per la serie meglio un acquisto da 30 mln che 3 da 10.
Giugno 9th, 2020 alle 10:15
Il Delaware è interessante solo perché confina con il Maryland e di conseguenza con i suoi favolosi granchi blu…
Giugno 9th, 2020 alle 12:27
Viola 1946 #55 il mio chiacchere e distintivi si riferiva agli amministratori del momento ,Sindaco ,politica e sovrintendenza e non al tuo post come detto da tutti me compreso molto esaustivo e chiaro ,volevo solo precisare un cordiale saluto Valdo.
Giugno 9th, 2020 alle 16:18
Bellissima definizione del Delaware, Franz.
Come quella dell’Alabama. Prima in ordine alfabetico, ultima in tutto il resto.
Lapi Dario
Giugno 9th, 2020 alle 18:59
O vai… Grazie e Viola 1946 molti hanno capito un bilancio, cosa sono i ricavi cos’è il patrimonio, cos’è una plusvalenza… e che se si fattura 100 non si può spendere 130 ….ma un sara mica perché un ci sono più i DV che ora è tutto chiaro !!!
Giugno 9th, 2020 alle 19:39
OK Valdo pensavo la frase fosse rivolta a chi aveva posizioni diverse e quindi anche me, ricambio il tuo saluto modificando il cordiale in fraterno saluto.
Alessio Rui, come ho spesso spiegato non vivo a Firenze, per cui non ho occasione frequente di scambiare pareri sulla Fiorentina e quindi non smepre la mia mente è focalizzata su tutti gli allenatori. Quanto al ciclo di riferimento, ho citato l’ottimo lavoro iniziale fatto da Ranieri che guidò la risalita dalla B e avendo visto allo stadio la partita Napoli-Fiorentina (2-5,) mi lasciai andare qualche commento con mio figlio tipo “così si gioca in paradiso”, cosa che suscitò qualche sguardo tipo “non solo stiamo perdendo questo ci vuole anche sfottere”.
Onestamente, non ho potuto apprezzare Malesani, ma oltretutto non ricordo neanche il suo preciso periodo in Fiorentina. Comunque mi piaceva molto, quindi mi fido pienamente del tuo giudizio e lo condivido pienamente.
Quanto al “tu” da ex oratoriano, da Molfettese dove il lei quando io ero bambino non esisteva, ho sempre preteso il tu. Quindi mi hai fatto felice.
Chiudo esprimendo la mia convinta partecipazione a questo blog, che mi ricompensa di tanti anni passati in solitudine calcistica. Ad esempio, se avessi conosciuto prima SeregenteGarzia sicuramente avremo parlato di Malesani.
Un saluto a tutti.