La pazienza è finita
Qualcuno deve aver scambiato l’empatia e la simpatia di Rocco con l’ingenuità o peggio ancora con la poca intelligenza imprenditoriale.
E’ passato un anno dal suo arrivo e sullo stadio è tutto fermo all’età dellavalliana, al post cittadella viola.
Il giochino di chi abbia le colpe è inutile e perfino stucchevole, ieri erano le pastoie burocratiche della Mercafir, oggi Pessina e la lite tutta PD tra Franceschini e la Di GIorgi: ma a Commisso che gliene importa di tutto questo?
Se non lo fanno investire sullo stadio, ci ridimensioniamo e lui perde entusiasmo, poi voglio ridere pensando alle prossime campagne acquisti.
Se non vende, perché magari non c’è un altro Commisso che compra, ecco lì dietro l’angolo la parola-incubo: autofinanziamento.
E allora a me viene in mente una sola soluzione: Campi Bisenzio, dove la Fiorentina non ha affatto abbandonato l’idea di costruire lo stadio.
Ne facciamo una questione patriottica?
Ma per piacere, io amo il Franchi da quando era solo il Comunale, adoro Firenze, ma cosa volte che me ne importi se devo andare in un altro Comune a vedere e commentare la Fiorentina?
Diamoci e soprattutto datevi una regolata perché è suonata una doppia campanella, quella dell’ultimo giro e dell’allarme.
Maggio 25th, 2020 alle 07:07
Questione patriottica? Credo che Nardella ne abbia fatto prima di tutto una questione economica. Poi se tutto convergerà contro di lui, da buon politico saprà fare il salto della quaglia e vestire i panni del sindaco metropolitano. Ma prima di mollare l’osso ci metterà l’anima, facendo perdere ancora chissà quanto tempo.
Maggio 25th, 2020 alle 07:25
Un tempo dissi
“ non sbagliamo per l’ennesima volta la sponda del fiume dove schierarci.
Adesso è il momento di scegliere
Chi ci meleggia da sempre
O chi magari vuol sfruttare il nome Fiorentina, ma con il fine nobile di fare anche del bene alla squadra della città?
Io ho già messo la tenda, spero non arrivi la piena
Maggio 25th, 2020 alle 08:09
Quanto prima Commisso ci farà una grande pernacchia e se ne tornerà da dove è venuto
Maggio 25th, 2020 alle 08:54
E’ la storia della nostra città.Firenze non merita i veri Fiorentini.E’ cominciata con Dante ed ha proseguito nei secoli.Pecorari allo sbaraglio.
Maggio 25th, 2020 alle 09:31
quando ormai diversi anni fa si iniziò a parlare di stadio,
e i Della Valle portarono il famoso progetto,
qualcuno gli propose di arrotolarlo e di ficcarselo su per il culo,
con l’approvazione anche di parte della stampa
che vedeva in questa operazione un tentativo di speculazione
usando Firenze e la Fiorentina.
ora c’è Rocco.
a Rocco una cosa del genere non gliela dicono
perchè Rocco non è come i DV,
non ha la loro pazienza e diplomazia.
Personalmente non credo che se ne andrebbe dopo solo un anno a causa dello stadio,
ma certo qualcosa cambierebbe.
sono anche convinto che lo stadio debba essere di proprietà,
se si ristruttura il Franchi e poi si continua a pagare l’affitto al comune,
a che serve?
a prendere qualche acquata di meno e basta.
lo stadio deve essere fatto come quelli europei,
e deve essere della Fiorentina,
poi se lo fanno a Campi, va bene lo stesso.
Vediamo come se la cava Rocco
con i meandri della politica italiana.
Non credo che ci sia qualcuno che lo ha scambiato per l’ingenuone di turno
o per il ricco scemo.
Basta sentirlo parlare un minuto per capire di che pasta è fatto,
e poi si.. è simpatico, suona l’inno, canta,
ma quando ragiona di affari la musica cambia e di parecchio.
di un italo americano che si è costruito un impero da solo,
si possono pensare tante cose
tranne che sia ingenuo.
Maggio 25th, 2020 alle 09:38
Condivido perfettamente il concetto : CHE E’ SUONATA UNA DOPPIA CAMPANELLA , QUELLA DELL’ULTIMO GIRO E DELL’ALLARME!!!!!!!!!
Se non ce ne rendiamo conto noi tifosi , (mi sembra comunque ora si sia molto realisti e convinti), ma più che altro chi , purtroppo , ci comanda da anni a Firenze che è terminato il periodo dei discorsi e che è obbligatorio passare a quello dei fatti , Firenze rimarrà sempre con l’immagine dell’incompiuta , della fanciulla dalle belle ciglia che tutti la vogliono , ma che nessuno la piglia.
Forse ci resterà solo il calcio in costume perché Piazza Santa Croce sarà sufficiente per l’eternità .
Vorrei aggiungere un concetto a quelli espressi da David: la pazienza ha un limite!………dopodiché arrivarono i briganti e cinci al culo a tutti quanti!!!
Maggio 25th, 2020 alle 09:38
Io però non capisco una cosa, se la Fiorentina vuole fare lo stadio a Campi cos’è che glielo impedisce?
Maggio 25th, 2020 alle 09:40
Il gioco di Nardella chiamasi scarica barile prima con i Dv si diceva pronto per la mercafir sapendo che non era vero nulla. Adesso con Rocco non sa che pesci prendere… non per sembrare monotematico ma adesso è lampante che la questione è politica. In Toscana ci mettiamo un amen a fare le iper Coop per il resto addio…
Maggio 25th, 2020 alle 09:43
Restyling Comunale: non si possono demolire le gradinate ed in Curva si continuerebbe a vedere la porta avversaria a oltre 150 metri. Dichiarazioni del burocrate Pessina hanno messo la parola fine.
Mercafir: 50 milioni per il terreno, assunzione rischi a carico del compratore, tempi non definiti. Antieconomico!
Non ci sono alternative a Campi.
Comisso è un imprenditore americano che se non può portare avanti un investimento vende anche rimettendo soldi perché consapevole che nel tempo ci rimetterà ancora più soldi vivacchiando come hanno fatto i DV.
Maggio 25th, 2020 alle 09:47
In realtà David pone due temi: a) Commisso; stadio.
Una premessa: tutto il battage di Commisso lo avevano fatto i Della Valle, ma con gran classe e alla loro maniera. Da imprenditori ittaliani, hanno poi capito,che la loro idea originaria non era praticabile. Questo unito alla quasi completa rottura con il tifo fiorentino, gli ha convinti nel 2015 a mollare tutto e trovare un compratore decente. Possiamo illuderci ma la Fiorentina non ha “appeal” per gli investitori.
Ora Commisso è esattamente il contrario (almeno così appare) dei Della Valle, ciarliero, empatico, trascinatore sui temi sui quali vogliono essere trascinati i tifosi.
Ma mai ha detto “a” o “b” sui suoi progetti, sono totalmente delle incognite. Ad esempio, indica l’obiettivo della luna; a questo punto Barone dice domani vogliamo andare sulla luna, ma subito Commisso precisa vogliamo andare sulla luna, ma quando ne avremo i mezzi.
Altro punto di Commisso, indica i suoi obiettivi, ma non i mezzi e gli interessati a conseguire quegli obiettivi, se c’è qualcosa che si frappone, indica al pubblico ludibrio la cosa , il fatto o la persona che si oppongono al progetto.
A questo punto non ha bisogno di fare altro. Ci penseranno i supporters della squadra ad offendere politici, tecnici, belle arti.
Ora il mantra diventa io voglio spendere e me lo impediscono. Ma continua a tacere sul progetto, sui mezzi finanziari e su chi porterà i mezzi finanziari necessari.
Ora, se lui avesse reso pubblico il progetto, a noi sarebbe noto: cosa implioca esattamente la cittadella.Quale ammontare di risorse richiede.Cosa porta in più alla squadra ed alla città di Firenze. Quali i finanziatori. Quali i costi a carico della Fiorentina, quali quelli a carico di Commisso. Quali i benefici per tutti. Quali gli eventuali problemi legati alla città.
Ma tutto questo non è noto e quindi non si può avere idea a cosa si va incontro aderendo alla sua richiesta, per altro non nota se non nei termini generici: giù il Franchi e lo faccio come voglio io.
Altra informazione nota è il suo atteggiamento irridente verso l’apparato pubblico e politico italiano. In italiano chiamasi mancanza di rispetto istituzionale.Può anche aver ragione sul singolo fatto. Non abbiamo altri elementi oggettivi in materia di stadio.
Quanto allo stadio, fin quando non vedo in linea di massima il progetto, non posso dire nulla di preciso, se non esporre i miei desideri.
Faccio solo un esempio per capirci. Lui afferma che nell’area stadio di fatto vuol attività che permettano alla struttura di essere aperta sette giorni su sette. Fin qui nulla in contrario.
Ma vorrei sapere quali sono le attività collaterali. Mentre
Maggio 25th, 2020 alle 09:49
Sembra sia partito un invio. Non posso continuare poichè non so se l’invio sia veramente partito e dove si è interrotto.
Maggio 25th, 2020 alle 10:02
Ogni euro speso per ristrutturare l’attuale Franchi è un euro buttato al cesso. Figuriamoci se parliamo di milioni. Parlo di ristrutturazione, non manutenzione. Se dobbiamo rimanere così, allora rimaniamo così. Se volete la permanenza a Campo di Marte, bisogna demolire e ricostruire un nuovo stadio con criteri moderni, altrimenti ci teniamo quello che c’è, così com’è.
Unica concessione è dotare lo stadio di uno straccio di copertura, intervento ovviamente a spese dell’amministrazione comunale.
Cirano
Non ci sono alterna
Maggio 25th, 2020 alle 10:04
Scusate mi è partito il colpo, manca il ps.
PS: ovviamente con questa seconda ipotesi possiamo fare ciao ciao zio Rocco.
CIRANO
Maggio 25th, 2020 alle 10:12
Spero che Rocco vada dritto per la sua strada, stadio a Campi? Va benissimo, se serve alla Fiorentina, l’unica cosa che mi interessa. Direi che ormai il giochino è venuto a galla, è chiaro che la classe politica cittadina ha frenato per anni, per insipienza o incapacità fate voi, ogni ipotesi di sviluppo legata allo stadio. Meraviglioso Nardella che se la prende con la legge relativa agli stadi che a suo parere presenta lacune. Tutto meraviglioso, peccato che la legge porti il suo nome…Rocco vada avanti, tanto i politici saliranno tutti sul carro appena vedranno che gli conviene.
Però attenti tutti, spero che i fiorentini appoggino in massa chi vuole investire per la città e per la squadra, e non chi vuole il nulla cosmico (salvo poi fare i finti tifosi in tribuna…)
Maggio 25th, 2020 alle 10:15
Parlavo delle attività collaterali allo stadio. Fin quando parliamo di un bar, una pizzeria, un ristorante, un museo, un’area gadgets, un’area tifosi ove vedere filmati e fare incontri, non solo tutto va bene ma è tutto gradito.
Ma quali le attività commerciali fuori dello stadio e in perimetro cittadella. Qui il discorso diventa molto più complesso, poichè se si vogliono impiantare attività commerciale di una certa dimensione (alberghi, centri commerciali ed altro) allora i problemi diventano molto ma molto più complessi, poichè spostano gli equilibri economici della città: a danno di alcuni operatori e dipendenti commerciali ed a favore del reddito di una società di calcio. Non solo ma l’amministrazione pubblica dovrebbe anche preoccuparsi di fare le dovute infrastrutture aggiuntive, per rendere la vita più difficile ad un certo numero di cittadini.
Ma potrebbe anche andare bene: ma quale deve essere l’ammontare del fatturato che garantisce utili tali da permettere alla Fiorentina di combattere per i primi posti? Questo è il vero punto che io vorrei capire.
Ma poi avverrà, come è successo con i Della Valle, che a molCchampions hanno preteso lo scudetto. Anche con Commisso sarebbe la stessa cosa. A questo punto che altro fare per far vincere lo scudetto alla Fiorentina: ci si vende agli americani o cinesi le opere d’arte esistenti nei vari musei?
Voglio essere l’ultimo dei Moicani, ma se prima Commisso non mi spiega il suo progetto e mi convince che non ci sono problematiche sociali negative collegate al suo progetto, non mi avrà mai dalla sua parte.
Non vivo a Firenze e quindi per me è indifferente la localizzazione dello stadio.Se fossi fiorentino di residenza non avrei problemi ad andare a Campi se mi si offre uno stadio comodo e sicuro.
Gentilissimo David io vi comprendo e non vi critico, parlo di quelli che si sono schierati con Commisso nel senso da te descritto, ma io mi ritrovo magari solo sull’altra sponda: anche la mi pazienza si sta esaurendo verso Commisso e le sue promesse e ricatti (spero di sbagliarmi).
Maggio 25th, 2020 alle 10:36
Lavorando a NY come sapete (ora sono a casa in Italia perché il tessile è quasi in default)
Ho molti contatti in loco.
Non conosco commisso ne nessuno della Mediacom, ma parlando con amici viola newyorkesi più informati di me, posso solo confermare che Rocco si è rotto veramente.
Ci sta riflettendo sul serio.
Speriamo bene
Maggio 25th, 2020 alle 10:47
Lo scrissi sin dal primo giorno.
Campi tutta la vita.
Un’altra cosa.
In giro per il mondo fanno gli ospedali in una settimana.
Noi lo stadio lo potremmo fare in un anno.
Non importa mica che abbia le scalinate elicoidali autoreggenti .
Basta che sia sicuro, che sia coperto, che ci si veda bene, che ci siano dei bar decenti e che ci siano dei bagni civili.
E ovviamente un po di posteggi.
A questo giro se Rocco perde la pazienza, e quindi l’entusiasmo ci si ritrova in una situazione che gli ultimi anni dei Della Valle in confronto erano splendidi e vincenti.
Immondo
Maggio 25th, 2020 alle 11:13
“purtroppo” abbiamo un grande imprenditore, troppo grande per una realtà modesta, calcisticamente ed economica come Firenze.Del resto basterebbe leggere l’aberrante articolo di una giornalista del Corriere fiorentino, di qualche giorno fa.La nostra era un po dispiaciuta che il centro fosse deserto per la mancanza di turista.Tuttavia era,anche contenta che i bambini in biciclettina con mamma e babbo,potessero ammirare la città esenza il terribile morbo del turismo mordi e fuggi…..senza il quale però, stiamo morendo di inedia.Siamo un cittadina provinciale, rozza e piegata su se stessa.Ecco perché Commisso è troppo per noi.
Maggio 25th, 2020 alle 11:26
Stadio a campi. Benissimo. Costo? Intorno ai 100-150 mln solo per lo stadio. I terreni costano poco quindi non li conto (tanto ci s’ha i babbo ricco no?). Poi un albergo, un centro commerciale (che novità) ed altro. Quanto costano? un altro centone in tutto. E il resto?? Mica mi vorrete far credere che avendo firenze nord a 500 metri basti e avanzi?? Ci viene da prato, empoli, pisa, roma fa come ha sempre fatto e gli altri come ci arrivano??
La tramvia non c’è e non ci sarà per altri 3/4 anni, treno non esiste, poche strade e perennemente intasate da pendolari lavoratori, e frequentatori di asmana, gigli ecc ecc ecc
Mi domando: chi paga tutto questo?? Gli oneri di urbanizzazione, i costi di costruzione chi li sostiene (ammesso che tutto venga passato, al momento solo la variante urbanistica visto che la può fare fossi da sè)??.
Non v’entra in testa che prima di erigere un progetto che sposta fino a 50 mila persone bisogna avere infrastrutture adeguate. Ad oggi non ci sono.
Quindi tornando ai costi, conviene campi a rocco?? Secondo me no e infatti ancora non ci va perchè da imprenditore navigato sa che dietro l’angolo ci sono molti problemi che dovrebbe accollarsi.
E poi, se nella piana ci sono i comitati del rospo smeraldino, dello struzzo granata ecc ecc che si sono messi di mezzo alla nuova pista di peretola, per quale motivo dovrebbero accettare un stadio che aggiungerebbe altro inquinamento??
Maggio 25th, 2020 alle 11:26
Credo che le parole di Viola 46, con cui già nel thread precedente avevo già avuto uno scambio di idee proficuo sul tema, dovrebbe far riflettere prima di abbandonarsi al piove governo ladro.
Maggio 25th, 2020 alle 12:50
Sarebbe il caso che voi che stampa sportiva (che campa di Fiorentina) e tifosi si schierassero a fianco di Commisso per la costruzione del nuovo stadio a Campi, unica soluzione praticabile in tempi brevi poichè non ci sono costruzioni già esistenti da demolire (vedi Franchi o Mercafir).
E mettessero il PD che governa Regione, Comune di Firenze e limitrofi di fronte alle sue responsabilità senza il solito scaricabarile che va avanti da almeno vent’anni.
Occorre tener presente che la costruzione dello stadio e degli annessi porterebbe molti posti di lavoro in zona per anni.
Per impegnarsi realmente su Campi, ritengo che Commisso, si aspetti un sostegno dal sindaco di Firenze e dai comuni interessati per la costruzione delle poche infrastutture necessarie (strade, prolungamento tramvia) delle quali trarrebbe beneficio tutta la comunità e le attività commerciali della zona.
Faccio presente che sulla FI-PI-LI negli anni scorsi è stato costruito uno svincolo dedicato in zona Empoli per servire la nuova Ipercoop in costruzione, e non mi sembra di sembra in quel caso di aver sentito tante osservazioni contrarie dalla politica.
I DV essendo imprenditori che hanno le proprie attività in Italia hanno avuto timore a mettersi contro la politica ed hanno preferito fare un passo indietro con signorilità. Credo invece che Commisso, giustamente, avrebbe un atteggiamento molto più duro e non esiterebbe a smantellare la squadra pur di recuperare i soldi spesi.
Non dobbiamo perdere l’opportunità di avere uno stadio che dia una dimensione Europea ad una città come Firenze.
Purtroppo i ragionamenti di Viola1946 esemplificano il motivo per cui Firenze e la Toscana è rimasta immobile negli ultimi trent’anni, anche rispetto ad una Regione (Emilia Romagna) che pure è stata governata dallo stesso partito, ma probabilmente da politici più lungimiranti.
L natura di noi Toscani è quella dei piccoli bottegai, rissosi e spesso invidiosi del nostro vicino.
Maggio 25th, 2020 alle 13:15
Parlano parlano parlano tutti questi Politi chini, di destra di centro di sinistra di su di giù… Solo per farsi scrivere il proprio nome sui giornali, nella rete, nelle televisioni…. Rocco hai già sprecato troppo tempo dietro a questi omuncoli che sono niente mischiato al nulla. Vai a campi e costruisci lo stadio per la Fiorentina e se neanche a campi te lo fanno fare, fallo a settimello o a Sesto a Quinto a Quarto o in terzollina… Ma fallo e non dare retta ai discorsi e si viene lo stesso allo stadio, anche se non è a campo di Marte,
anzi ne verranno di più perché sono sicuro che lo farai perfetto per tutti
Maggio 25th, 2020 alle 13:23
Ma infatti…. Sinceramente a me non importa dove, ma che venga costruito il prima possibile.
Che la domenica si possa andare a vedere la partita sensa l’incubo di non saper dove parcheggiare (con il rischio di multa), oppure di prendere la pioggia. 10 KM più o meno cosa vuoi che siano… L’importante è avere un impianto confortevole, dove si possa assistere finalmente rilassati alle partite della nostra Fiorentina….
Maggio 25th, 2020 alle 14:02
Penso che il 102% dei tifosi sarebbe favorevole allo stadio a Campi, ci sarebbero tanti pro: dall’economicità del terreno agli zero vincoli, con un contro di una maggiore distanza assolutamente risibile e tuttalpiù qualche aggiustamento a livello di infrastrutture circostanti.
Il problema lì potrebbe essere più “politico”…ma d’altra parte tra perdere lo stadio e perdere Commisso, da sindaco direi che sarebbe meglio rinunciare all’impianto a favore di un comune confinante.
Maggio 25th, 2020 alle 14:38
Ho visto i sondaggi in rete.
93% favorevoli ad uno stadio fuori Firenze, penso che Commisso abbia il lasciapassare per valutare altre aree.
Dieci anni fa visitai l’Allianz di Monaco di Baviera. Dal centro tra metro e camminata ci vuole quasi un’ora. Se non sono 10 km poco vi manca. Perché ci dovremmo porre dei problemi ?
Maggio 25th, 2020 alle 14:46
Ovvia o guardiamo, se ci riesce di farlo andare via, per farci male da noi, siamo fuoriclasse assoluti.Mercafir, impossibile per i costi,senza aver tutte le certezze, e se eventualmente si potrà edificare e quanto.Campo di Marte, sembra che si stia parlando degli Uffizi, poi quando ci sarà il degrado totale, pagheranno per buttarlo giù accetto scommesse. Vada il nostro presidente fuori comune e lo faccia, se aspetta la politica fiorentina, non farà un bel nulla.
Maggio 25th, 2020 alle 15:19
26 novembre 2010
VIA DA FIRENZE. “Per avere una squadra competitiva serve la Cittadella dello Sport – annuncia lapidario DDV – se non possiamo farla a Firenze cercheremo altri Comuni”. “E’ uno strumento – aggiunge – che ci permetterebbe di colmare il gap economico con altre grandi squadre di serie A, un modo per autofinanziarci. I profitti potevano essere usati per consentire alla squadra di avere un budget più alto”
10 anni… Tante cose sono successe, tante
MT
Maggio 25th, 2020 alle 15:31
Parole sante David ,le sottoscrivo tutte una per una . E già che ci sei e visto che una bella fetta di quelli che hanno firmato l’appello per il Franchi li conosci bene ( da Sandrelli a Sconcerti e tanti altri) spiegalo anche a loro che ancora fanno finta di non capire che il problema non è li stadio in se ma tutto quello che c’è assieme .
Maggio 25th, 2020 alle 16:11
… discorsi triti e ritriti , chi si avvicina alla mia età lo sa bene, sono stati fatti innumerevoli volte, compreso le posizioni dei tifosi nobili o meno nobili, i DV non ci sono riusciti perché troppo diplomatici o forse ben consci di come va l’andazzo in Italia, ora tutti si giocano Commisso, per le sue innate capacità di Business-man, ma se anche lui fra una decina di anni non avrà cavato il ragno dal buco noi da buoni fiorentini, bravi ironici ma sempre polemici si sacrificherà anche questa proprietà, in nome della scarsa capacita di realizzare i nostri sogni…
Maggio 25th, 2020 alle 16:17
Ma davvero c’è qualcuno che pensa che Commisso si faccia condizionare da tutte le manfrine animate da Nardella, De Giorgi, Franceschini, Renzi et similia? Da calabrese doc persegue gli obiettivi che vuole raggiungere e quindi lui lo stadio lo vuole fare e lo farà. Nessuna sorpresa se alla scadenza del bando Mercafir annuncerà la decisione di farlo a Campi punto.
Maggio 25th, 2020 alle 16:31
Viola 46 hai centrato perfettamente il problema.
Infatti il centro sportivo,senza il commerciale è decollato subito…..
Maggio 25th, 2020 alle 17:42
Campi È Firenze!!! Non capisco che problemi hanno chi è contro questa ipotesi se non quelli di difendere miseri interessi di bottega.
Maggio 25th, 2020 alle 18:36
Bisognerebbe che qualcuno spiegasse al gregge ben sobillato da burattinai, giornalisti & co., che il primo ad avere dubbi (giusti e motivati) su Campi è Mr. Rocco in persona, okkei ?
Maggio 25th, 2020 alle 18:48
Ho fatto una ricerca sullo stadio dell’Atalanta, purtroppo il bilancio al 31/12/2019 non è ancora disponibile e quindi, alcuni elementi di costo e la politica degli ammortamenti non è stato possibile riprendere.
Riporto qui di seguito quanto accertato.
Lo stadio è stato ceduto in proprietà all’Atalanta (un’apposita società nel gruppo Atalanta) per circa 8,5 milioni meno 2,26 milioni di euro (recupero costi lavori fatti dall’Atalanta nel 2015).
Lo stadio è di proprietà, poiché si è girata la proprietà e non una concessione (almeno così si deduce dalla lettura dei documenti), è assoggetto a vincoli urbanistici e storici. In particolare lo schema di convenzione, tra l’altro prevede (https://www.comune.bergamo.it/sites/default/files/2019-01/B17_URB_Schema%20di%20covenzione.pdf):
“f) lo Stadio soggiace alle prescrizioni del decreto di interesse storico culturale in data 25 luglio 2016, oltre che dell’autorizzazione all’alienazione rilasciata in data 3 agosto 2016 dal Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, nonché a vincolo aeroportuale ex art. 707 del codice della navigazione, ferme le facoltà di autorizzazione da parte del Comune di Bergamo ammesse dalla nota ENAC prot. 26/05/2017 – 0053620-P;”.
In, particolare , viene emesso il vincolo 287, con il quale “si prescrive che la tribuna principale verso il Lazzaretto, la sola facciata e le murature della tribuna su Viale Giulio Cesare, riconducibili al progetto originario del 1928 dell’ing. Luigi De Beni, devono essere sottoposte a interventi conservativi, come definiti dall’art. 29 del “Codice dei Beni Culturali. Sono invece ammissibili ipotesi di sostituzione delle curve, delle gradinate e della copertura della tribuna su Viale Giulio Cesare, realizzate rispettivamente negli anni sessanta e novanta del secolo scorso.” (https://territorio.comune.bergamo.it/PGT/VarPGT_2/IBCAA/IBCAA_00287.pdf)
Dalla relazione tecnico illustrativa, (https://www.comune.bergamo.it/sites/default/files/2019-01/B01_Relazione%20Tecnico%20Illustrativa.pdf) inoltre si prevede nella ristrutturazione dello stadio:
“Le nuove superfici commerciali vengono realizzate nel basamento del nuovo edificio sportivo, in modo da poter sviluppare un rapporto quotidiano con lo stadio e renderlo parte delle dinamiche urbane del quartiere. Seppur ancora ad una scala urbanistica, il progetto dà chiari segnali d’indirizzo strategico al fine di poter ricreare il sistema Stadio-Lazzaretto, con quelle vocazioni “civiche” del progetto originario, oggi ancor più evidenti e necessarie alla luce della nuova situazione urbana dell’area.
Il presente Piano Attuativo comporta, oltre …, anche parziale variante al p.g.t., per quanto concerne:
• parametro urbanistico verde drenante (vedi tav.B 11);
• previsione per la realizzazione, quale standard qualitativo, del Parcheggio Interrato, la cui proprietà sarà suddivisa tra l’operatore privato e l’Amministrazione Comunale in relazione alla natura delle aree di superfici: il parcheggio realizzato in sottosuolo rispetto alla proprietà del piazzale sud rimarrà di proprietà pubblica, la quota dello stesso realizzata in proiezione della superficie di proprietà privata che verrà asservita all’uso pubblico rimarrà di proprietà dell’operatore privato (vedi tav.B 10).
Il Piano Attuativo prevede, coerentemente con la scheda dell’ambito di trasformazione “At _i2 – Stadio” interventi di nuova edificazione per una superficie lorda di pavimento ( “s.l.p.” ) pari a mq 4.000,00 (metri quadrati quattromila / 00 ) , suddivise in 2.000 mq a destinazione Commerciale “C” e 2.000 mq a destinazione Terziario Sportivo “TS”.”
Inoltre, da fonti giornalistiche ho ripreso che “L’investimento complessivo dell’Atalanta per il nuovo Stadio, comprensivo dei costi per l’acquisizione del vecchio, è di 35 milioni di euro. La Dea si è aggiudicata all’asta il vecchio Atleti Azzurri d’Italia per 8 milioni e 600 mila euro, ma pagherà soltanto 6 milioni e 80 mila euro, visto che 2 milioni e 260 mila euro erano già stati spesi per i lavori di restyling del 2015, di cui si fece carico la società nerazzurra.
I restanti costi sono legati all’ammodernamento della struttura. “Si tratta di una operazione che non coinvolge solo l’immobile Stadio, – ha sottolineato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori -.ma ha un impatto rilevante su tutta la città L’amministrazione è molto grata alla società Atalanta per questo e per quello che sarà il nuovo stadio e la nuova area”. “
Ora, Percassi ( ex presidente deceduto) ha puntato ad avere uno stadio di proprietà, comodo, con parcheggio, in città e nel massimo dell’economia di costo possibile.
Il progetto, tutto rivolto alla comodità degli spettatori e alla sua trasformazione in luogo “santo” del tifo bergamasco, ha previsto anche un’area commerciale ma di dimensione (2.000 mq) che non sposta gli orientamenti economici della città, ma consente una frequentazione settimanale dello stadio da parte dei tifosi.
Se prediamo i Gigli di Firenze la superficie utile coperta è di mq. 23.000, quella dell’Auchan di Bergamo di 9.500 mq e, la Mongolfiera di Molfetta 42.000 mq coperti (in realtà serve Molfetta ed i comuni limitrofi).
Quindi, è chiaro il concetto di rivitalizzazione dell’area dello stadio con la possibilità della frequentazione giornaliera; parcheggio (365 auto in sottosuolo) e stadio comodo e coperto, anche se ridotto di 2 mila unità, ma misurato sull’Atalanta.
Vi risparmio le denunce al tribunale per prezzo basso, l’opposizione dell’Albinoleffe e quant’altro.
Non faccio commenti.
Maggio 25th, 2020 alle 20:45
Magari a Campi! Mi sembra la soluzione migliore e più fattibile.
Maggio 25th, 2020 alle 22:17
@8 phil: in realtà,almeno qui nella provincia di firenze,non è così veloce aprire un ipercoop… a sesto per esempio ci sono voluti anni
Maggio 25th, 2020 alle 23:34
David tutto vero… però questa polemica è tardiva !!!! Specialmente per chi ha avuto ospite il sindaco quasi tutte le sere per tre mesi…
Perché in questa quarantena il sindaco non ha lavorato a questa opportunità per Firenze ?!?!?
Maggio 26th, 2020 alle 01:35
Io non ho ben chiare le intenzioni di Rocco… Arriva e punta il Franchi ma il progetto di restyling si ferma subito. Poi perde 5/6 mesi dietro la Mercafir:che cosa si dicevano con la task-force del sindaco resta un mistero:costi e tempi non vanno bene..Ma di cosa parlavano allora? Ritorna quindi l’idea restyling del Franchi(ovviamente Rocco comprerebbe il Franchi come altre società hanno fatto) con Barone che va a Roma per parlare non ho capito ancora con chi e di cosa esattamente. Non credo sia sprovveduto e non credo Rocco abbia comprato la Fiorentina non conoscendo queste difficoltà. Ora c’è l’idea Campi (per me ok) ma stavolta l’abbiamo fatta partire noi.Io non sono convinto che rientri nei desideri di Commisso che spesso l’ha utilizzata solo per mettere pressione a Nardella & C. A lui interessa il Franchi secondo me.E per me sbaglia.Io preferivo la Mercafir, ma ovviamente non alle condizioni di quel ridicolo bando che hanno fatto… Tra 3 anni, sono sicuro, non avremo più una giunta di sinistra.
Maggio 26th, 2020 alle 01:37
Sbaglierò, ma anche sentendo vari opinionisti ed addetti ai lavori, c’è chi trova indispensabile rimanere al Franchi. Guarda caso sono solo personaggi che comunque vanno a vedere la partita in tribuna. Facile eh? Vicini al campo, se piove sono all’asciutto, se c’è il sole non si cuociono, se vogliono un caffè bar con personale in uniforme, bagni decorosi. Gli altri tifosi? Lasciati ai maiali purtroppo, affoghiamo quando piove, ci bruciamo quando c’è il sole, bagni INDECOROSI! Si sente la puzza da dieci metri. Io ho l’abbonamento in Fiesole da 37 anni, non ne posso più! Basta! Costruiamolo a Campi, a Prato, a Scandicci, a Signa, a Bagno a Ripoli, ma usciamo per favore da questa vergogna. Un ultima cosa, ci sono centinaia di bambini in curva a patire questo schifo, vi pare giusto?
Maggio 26th, 2020 alle 06:30
E’ incredibile quello che sta succedendo sullo stadio e rappresenta in pieno i motivi della nostra decadenza come Paese.
Maggio 26th, 2020 alle 09:54
Sta succedendo quello che temevo, cioè che si mischiassero insieme necessità diverse, per cui il problema non lo si riesce a risolvere bene.
Le esigenze sono essenzialmente due:a) il diritto ad avere uno stadio comodo in termini logistici e di praticabilità interna dello stadio:servizi igienici funzionanti, struttura adeguata a far vedere bene le partite in tutti i settori; copertura per tutte le aree e bouvette da stadio;
b) fornire alla tifoseria una struttura aperta sette giorni su sette, esattamente come funziona una parrocchia o un oratorio. Offrire nell’ambito dello stadio una serie di strutture vivibili bar, ristorante-pizzeria, sala visioni, area gadgets e prodotti Fiorentina; anche un supermercato non enorme ed una area museale; c) creare attività esterne al calcio volte ad incrementare il fatturato della Fiorentina.
Se questi tre problemi li si affrontano separatamente, anche se si può, poi, dare una soluzione unitaria, forse si arrivare a qualche risultato.
C’è un dato di base incontrovertibile: l’attuale stadio o viene trasformato un una struttura efficiente o i frequentatori dello stesso dovranno vivere con tutti i disagi del caso e questo non va bene.
Dovendo fare attività di restyling del Franchi, si possono prevedere quegli spazi indicati al punto b), cosa fatta a Bergamo, a Torino e in parte anche ad Udine.
Quindi, il punta a) e b) sono risolvibili sia in ambito pubblico che in ambito privato. Il Franchi resta di proprietà del Comune che provvede a fare i lavori di rinforzo, dei servizi igienici, della copertura ed eventualmente riuscire a ricavare spazi interni per quelle attività aggiuntive a favore dei tifosi.
Come si è fatto a Bergamo si valuta e si vende lo stadio con tutti i vincoli da trasferire in caso di ulteriori passaggi di mano dello stesso; oppure come fatto ad Udinese Torino dare in concessione per 99 anni lo stadio, da ristrutturare a carico di chi prende in concessione lo stesso.
In entrambi i casi, scordiamoci che i vincoli storico-paesaggistici possano essere rimossi. Se non li hanno potuto rimuovere a Bergamo, dove i vincoli sono stati molto più invasivi di quanto previsto a Firenze, figuriamoci con gli occhi addosso del mondo, se si può a Firenze ignorare o sorvolare sui detti vincoli.
Quindi, per il momento soprassediamo al punto c), la scelta di Commisso diventa, fare uno stadio ultra moderno ed in questo caso non può restare a Firenze e andare a cercarsi un’area adatta allo scopo. Oppure se a Firenze esistono aree private disponibili e dove lo stadio nuovo non trova vincoli (estrema periferia), allora Commisso si compra l’area e si fa lo stadio a Firenze come vuole lui.Potrebbe concordare con il Comune la divisione delle opere di urbanizzazione da fare. Quelle intorno allo stadio a carico suo, quello di accesso all’area a carico del Comune.
Poi, c’è sempre la soluzione, esterna a Firenze, sempre in una ottica estremamente privata. Ma in questo caso, il problema delle opere di urbanizzazione diventerebbe molto più pesante, se la zona non ha collegamenti completi, solo da potenziare.
Ma credo che se questo sta bene ad almeno il 70% di tifosi e cittadini di Firenze e dintorni, non sta bene a Commisso. In tal caso il problema sarebbe stato già risolto.
IN questi termini sono d’accordo anche io, infatti, ho sempre detto che ho trovato fantastica la soluzione del San Nicola di Bari, di fatto nella campagna barese a meno di un chilometro dalla tangenziale e dall’autostrada. Hanno allestito circa se non oltre 3.000 posti auto.
IL problema dei ricavi aggiuntivi di attività commerciali da porre in essere dalla Fiorentina in area cittadella intorno allo stadio. Non può essere affrontato nei termini di uno slogan lanciato da Commisso. Come detto qui si tratta di modificare il flusso di ricavi da dove ora tali flussi sono diretti verso la Fiorentina, stravolgendo a molti cittadini la loro vita, di bottegai.
Se vuole fare questo, allora Commisso ci porta dei piani seri, in cui si prevede la dimensione di tali struttre, le problematiche logistiche ed economiche che crea, ed infine, i benfici per la Fiorentina.
Infatti, si tratta di trasformare la Fiorentina da una società di calcio ad un concorrente sul mercato della ricezione e del commercio, avverso a qualcuno che a Firenze già opera in quel settore.
Vi pongo un solo problema aggiuntivo, ove va male l’attività economica extra, cosa succede?
Si può entrre in una spirale economico-finanziaria negativa che riporta al fallimento, dopo aver sconvolto per molti fiorentini la loro vita.
Non basta uno slogan, porta i piani e li si discutono sul piano economico-finanziario e soprattutto delle ricadute sulla città.
Quindi, almeno in questo blog, di gente che ragiona evitando di usare gli slogan, ma portando di solito ragionamenti assolutamente accettabili, magari cambiando punti di vista, cerchiamo di analizzare i problemi in modo più disincantato.
Ribadisco non sono contro Commisso e le sue proposte, ma voglio capire cosa implicano e cosa c’è dietro a queste proposte.
Maggio 26th, 2020 alle 10:27
L”Auchan di Bergamo é oramai quasi un negozio di vicinato, vista l’ubicazione (tra l’altro, a pochi metri, c’é un edificio opera di Casamonti), ma piú prossimi allo stadio ci sono ORIOcenter e Iper Seriate che insieme fanno 40.000mq. Un centro commerciale allo stadio sarebbe ridondante.
Maggio 26th, 2020 alle 10:35
Ombanching (33) quindi se, come da te scritto, Rocco ha dei dubbi su Campi e, come letto, ha dei dubbi sul Franchi e sulla Mercafir, dove lo vuole fare lo stadio? Perchè io a questo punto non lo capisco.
Maggio 26th, 2020 alle 10:47
Ha ragione David: la pazienza e’ finita specialmente di noi tifosi che non frequentiamo la tribuna. Io al Franchi sono affezionato se non altro perche’ ci vado da piu’ di sessant’anni. Ma, cominciando ad avere una certa eta’ e problemi di prostata, mi sarei stufato di prendere tutto cio che il buon Dio manda giu’ e dover frequentare dei cessi che fanno schifo gia’ a venti metri di distanza. Questo stadio non e’ recuperabile: specialmente d’inverno ci dobbiamo incastrare come sardine e se hai piu’ del 42 di piede di tocca a stare a piedi divaricati come una papera. Non credo possano cambiare la dimensione dei gradoni. In un paese normale uno lo buttava giu’ (vedi Wembley) e magari lo rifaceva nel mezzo al Campo di Marte inglobandoci la torre, le scale elicoidali e tutte le menate architettoniche care al sovrintendente. Se cosi’ non e’, che lo facciano dove e’ possibile. Va bene anche Campi anche se ad occhio ci sono problemi di collegamenti che non siano la macchina privata e certe strutture complementari non sarebbero molto frequentate. Magari se si sbrigassero farebbero un piacere a noi vecchietti visto che forse ce la facciamo a sopravvivere al Covid19.
Maggio 26th, 2020 alle 11:18
Indipendentemente dalle parti politiche mi piacerebbe che qualcuno mi spigasse in maniera coerente il perchè si deve rinunciare ad una persona che vuole investire per il bene della ns. squadra del cuore , spende tanti soldi in Italia
(tra acquisto squadra, centro sportivo e mercato quasi 300 milioni), darebbe lavoro a tante altre persone in un momento in cui solo Dio sà quanto c’è n’è bisogno. Farebbe un servizio a tutti noi tifosi che prendiamo acqua e renderebbe più decoroso un bene di proprietà. (I bagni sono una vergogna. Nemmeno da militare avevamo bagni simili)
Eppure prima gli viene consigliata La Mercafir in modo tale che con i soldi del privato si sposta il mercato pubblico (furbi i ns. politicanti) e poi si ripropone il Franchi dove non esiste di snellire la viabilità, non esiste la possibilità di parcheggi idonei se non sotterranei, e per il quale Franchi le amministrazioni di Regione, Comune e ministro beni culturali non si trovano d’accordo pur essendo dello stesso partito politico. Roba che può succedere solo in Italia e non è certo da vantarsene.- Personalmente trovo ridicolo che il sindaco della città metropolitana non si adoperi per costruirlo nell’hinterland fiorentino.- Rinunciamo a soldi immessi nella ns. regione, a posti di lavoro ecc. per una miopia politica. E poi c’è dell’altro. Se il sig. Commisso o chi per lui costruiscono lo stadio e ci dicono che poi potremmo anche competere per posizioni di livello e non glielo facciamo fare gli diamo un alibi di eventuali mancanze per costruire squadre migliori. Di cosa abbiamo paura ? Lo stadio rimane alla Fiorentina anche dopo Commisso. Non viene mica portato in America.- Povera Italia. Come siamo messi
Maggio 26th, 2020 alle 11:24
Io credo che commisso lo stadio lo voglia dare a Campi.
Il suo timore, confermato dalle parole di oggi di nardella, è che vengano messi i bastoni tra le ruote per le infrastrutture necessarie.
Sembra incredibile, ma potrebbe essere così…
Maggio 26th, 2020 alle 14:09
Su 46 post un solo post contro Campi, tra l’altro espresso da un mio amico fraterno e dotato di mezzi culturali superiori alla media.
Mi fanno piacere i 45 post a favore di Campi e ancor più mi fa piacere il post contrario, segno di larghezza di pareri e di vedute a 360 gradi.
Se il nostro amato sor Rocco legge questo Blog, a luglio c’è la posa della prima pietra a Campi
Perdonatemi De Sisti, Brizi, Amarildo e soci,vi ho amati sotto il sole a fianco di mio Papà, il mio cuore rimane al Comunale, ma la mente è già a Campi.
Il problema è : dicono gli scienziati che senza cuore non si campa.
Ma senza mente si rimane a sedere in mezzo al sudicio, all’acqua, alle scomodità, in parole povere al dopoguerra.
Vediamo icchè s’inventa.
In mezzo a tutto questo un solo grido:
……… FORZA VIOLA …………..
Immondo
Maggio 26th, 2020 alle 14:44
Io non mi addentrerò in disquisizioni tecnicho urbanistiche o di convenienza economica e finanziaria che, a mio modesto avviso, interessano a pochi tifosi; a me che vivo lontano da Firenze cambia davvero poco dove sarà lo stadio nuovo. Tanto devo fare talmente tanti km che 10 più 10 meno, mi cambia davvero poco.
Anzi considerato che i miei parenti stanno a Firenze Nord, Campi o Mercafir forse anche più comodi logisticamente.
La domanda è non dove deve essere fatto lo stadio nuovo, ma piuttosto, a Commisso glielo vogliono far fare lo stadio nuovo o ristrutturato che sia, si o no?
Il busillis è tutto lì.
Un saluto
Lucky
Maggio 26th, 2020 alle 14:59
come detto molti mesi fa…..a settembre il nostro caro rocco ci saluta
Maggio 26th, 2020 alle 15:11
David Firenze
Da quello che ho capito, la priorità per zio Rocco è ristrutturare il Franchi ma all’americana e non all’italiana. Ovvero buttandolo sostanzialmente giù e rifacendolo nuovo invece di mantenerlo così com’è aggiungendoci copertura e negozi negli spazi vuoti.
Siccome non lo vogliono accontentare, la sua alternativa è la Mercafir. Purtroppo ha sentito odor di trappola, nel senso di truffa, per cui se ne guarda bene.
Rimane Campi che non è la sua scelta preferita ma semplicemente la meno complicata. Peccato che il sindaco fiorentino, anche presidente dell’Area Metropolitana, non intende autorizzare le opere infrastrutturali necessarie per tale operazione.
La sintesi di tutto questo è che Nardella vuole che Rocco realizzi il suo stadio solo nel comune di Firenze ma fa di tutto per rendere questa operazione complicata ed antieconomica.
Quindi, intravedo un bel ciaone…
CIRANO
Maggio 26th, 2020 alle 16:44
Dopo 50 post,per me rimane valido quanto espresso da viola 46.
La fiorentina non ha ancora presentato un progetto, che permetta di capire dove finisce la parte sportiva (stadio)e dove inizia la parte commerciale,con tutte le implicazioni che ne derivano.
Maggio 26th, 2020 alle 16:46
Come dicono in Montalbano………“Mi sono fatto persuaso” di Campi Bisenzio.
Forza Viola
Maggio 26th, 2020 alle 16:49
A proposito delle voci che Commisso vorrebbe andarsene, ricordo un’intervista di febbraio dove disse:
“Se la Fiorentina non diventa competitiva, i tifosi prima o poi si stancheranno anche di Rocco Commisso. Ma può darsi che io mi stanchi prima“
In pratica va dicendo che lui la fine dei Della Valle non la farà mai. I DV ebbero 8 anni di buon feeling con città e tifoseria … poi sappiamo tutti come andata a finire.
Rocco non vivacchierà, questo è certo, ma non vedo il pericolo di una sua partenza almeno fino alla conclusione dei lavori al centro sportivo prevista per fine 2021, inizio 2022.
Maggio 26th, 2020 alle 18:00
Cirano, grazie per la spiegazione.
Maggio 26th, 2020 alle 18:15
Caro Cirano, mi dici chi è che non vuole accontentare il nostro Rocco.
Riprendo da Violanews del 30 agosto 2019,
L’architetto: “Vi spiego i vincoli del Franchi”
Parla Valerio Tesi, architetto e dirigente dell’area funzionale patrimonio architettonico. E’ lui a tenere in mano i vincoli de Franchi insieme al soprintendente Andrea Pessina
Sul Corriere Fiorentino troviamo le parole di Valerio Tesi, architetto e dirigente dell’area funzionale patrimonio architettonico. E’ lui a tenere in mano i vincoli de Franchi insieme al soprintendente Andrea Pessina:
Non esiste una specificazione di parti vincolate da altre che non lo sono. Anche perché non c’è un decreto specifico di vincolo sullo stadio, ma una deflatoria di Angelo Calvani, soprintendente nei primi anni ’80. Fu lui, nel 1983, a stabilire che l’opera doveva essere soggetto alla tutela secondo la legge 1089/39, la legge Bottai.
E’ questo il passaggio fondamentale: il vincolo non deriva da un decreto ministeriale, ma da una decisione della soprintendenza locale perché il Franchi aveva appena compito mezzo secolo. Calvani “allega una planimetria che circoscrive l’intera area come bene culturale“. Tutto vincolato? L’esatto opposto dice Tesi: “Vincolo non vuole intangibilità o giogo della sovrintendenza ma che a quel bene è riconosciuto un interesse culturale”.
La chiave per avere successo nella proposta del restyling è evitare che “vengano fatte proposte progettuali che non muovono dallo studio e analisi degli elementi significativi della struttura. Non si può fare tutto, ma molto: basta che venga fatto un progetto di restauro che riesca a far funzionare quella struttura in accordo alle esigenze e agli standard di oggi. Rispettando i suoi elementi più rilevanti, quelli di maggior quoziente culturale“.
Qui si chiude l’articolo di Violanews.
Emerge da questa intervista come chiaramente il Franchi deve sottostare alle previsione della legge Bottai.
Come è successo per l’Atalanta e come sta succedendo per il Bologna, la legge non può essere ignorata, se non viene modificata dal Parlamento italiano.
Qui, il problema non è se è bella o non è bella la scala elicoidale, ma che o il progetto si adegua alla normativa vigente, o non si può fare.
Infatti, i Della Valle non avevano il progetto sul Franchi, probabilmente perchè lo spazio era insufficiente ed in merito avevano bravi consulenti.
Nardella o chi per lui non ci può fare assolutamente niente, non ha poteri in merito.
Scusate chiedetevi per cortesia perchè Commisso vuole il Franchi giù, quando benissimo ristrutturandolo (come hanno fatto a Bergamo e come stanno per fare a Bologna) può avere il suo ed il nostro stadio efficiente, comodo e sicuro.
Se i tanti tifosi, giornalisti ed opinionisti, anzichè correre con le bandiere garrule al vento, gli pongono alcune semplici domande forse tutti staremmo un poco più tranquilli e faremmo la cosa più giusta per la Fiorentina e per Firenze.
Conclusione,. il Franchi non sarà, fino a quando non si risolve il problem, nè ristrutturato e nè messo a posto.
Non so se si farà un nuovo stadio a Campi, perchè non so quanto possa tirare in termini di redditività una tale situazione.
Tutti quelli che hanno rifatto gli stadi, se sottoposti a vincoli, li hanno ristrutturati nel rispetto della legge, con costi molto contenuti: dai 36 milioni dell’Atalanta ai 150 della Juventus.
Spero di non dover sentire tra un anno o tre la frase, già circolata in questi giorni, “io volevo portare in alto la Fiorentina ma me lo hanno impedito”. “Volevo investire e me lo hanno impedito.”
Bene Commisso, Nardella può dire quello che vuole, ma lui non ha “i poteri” per accontentarla.
Quindi, compri il terreno dove vuole come un qualsiasi privato, lo paghi il giusto, faccia lo stadio, gli alberghi, i centri commerciali e quanto altro lei creda, previo ottenimento delle dovute autorizzazioni stabilite dalla legge italiana.
Daniele al 45.
Bravo ti poni la domanda giusta e da non esperto chiedi di avere chiarimenti sul tuo dubbio.
Il fatto è che nessuno nega a Commisso il diritto di investire i soldi che vuole, non lo Stato italiano, non la Regione Toscana, non il sindaco di Firenze e men che mai il Sovraintedente alle Belle arti.
Ma esistono delle leggi che pongono una serie di vincoli, che, volere o volare, devono essere rispettati.
Se Commisso va in Gran Bretagna e si compra un rudere industriale o agricolo, non può muovere una pietra se prima non ha concordato con il “Corrispettivo Belle arti britannico”, il rispetto esterno del manufatto originario.
Semplicemente esistono delle regole e vanno rispettate.
Io capovolgo la domanda, perchè Commisso non ci spiega esattamente quello che vuole fare, con quali capitali li vuole fare, con quali risultati e rischi, per la Fiorentina e per la Città di Firenze o qualunque altro luogo lui scelga.
Possiamo avere queste informazioni prima di decidere anche come popolo tifoso della Fiorentina?
Possiamo chiedergli quale sarà la politica dei prezzi praticati allo stadio.
Perchè non dobbiamo avere queste informazioni importanti prima di prendere una decisione, che non può che essere una soluzione diversa dal Franchi: lì il problema lo risolvi in Parlamento e non nel Comune di Firenze.
Quindi carissimo “Daniele” il problema è molto semplice: nessuno sta creando ostacoli a Commisso; è lui che non vuole sottostare alle leggi italiane.
Immonda, giustamente mi hai considerato tra i favorevoli a Campi, perchè è l’unica soluzione, ma è una soluzione, che ha in mano Commisso, per quello che vuol fare lui.
Maggio 26th, 2020 alle 18:53
Bellissimi post Viola46, giustissime riflessioni, acqua fresca dopo quello che rimpiange che non si sia fatta la ridicola cittadella viola dei della valle. Ve la immaginate ora una struttura con mega alberghi, la Disneyland deL calcio e altre amenità proposte dai foulardati. In tempi in cui finalmente si ridiscute il modello di sviluppo di Firenze e si cerca una cura per la sua Dutch disease, sentir parlare di mega investimenti per generare redditi che nulla hanno a che fare col calcio non mi fa neanche più ridere. Mi mette solo tristezza.
Che Commisso ci dica che cosa vuole invece di fare il capopopolo da quattro soldi. Io voglio solo un bello stadio funzionale che possa stare aperto durante la settimana (a e b Viola46). E quello si fa velocemente, secondo me anche a campo di Marte. O a campi. Ovunque.
Maggio 26th, 2020 alle 22:18
Rocco Comisso in 1 anno:
Ha acquistato i terreni a Bagno a Ripoli con il progetto Centro Sportivo dopo 40 anni di discorsi delle 3 precedenti proprietà e nello stesso tempo ha stabilito un prezzo.
Ha svelato come il progetto Mercafir di cui si parla da 10 anni sia antieconomico con un’asta che andrà deserta.
Ha chiarito che la ristrutturazione del Franchi deve lasciare intatte gradinate pensate per una partita di calcio con Petrone su un campo abbassato nel 90.
Ha fatto emergere la possibilità di costruire uno Stadio a Campi.
Come cittadino di Firenze chiedo al Sindaco come utilizzerà il Franchi e quali costi a ns carico si dovranno sostenere per il mantenimento e lo stesso sull’Area Mercafir già in declino utilizzata forse per 1/5 .
Le periferie devono essere riqualificate con l’intervento dei privati e non abbandonate per non essere capaci di prendere decisioni.
Maggio 27th, 2020 alle 07:36
Che la pazienza sia finita mi sembra chiaro.
Non è forse ancora così chiaro che Pessina stà pregiudicando il futuro di una società di calcio e di un bilancio comunale di una città fortemente in crisi come la nostra appellandosi a una legge che gli consente di porre condizioni e vincoli a suo insindacabile giudizio.Se non si cambia la legge Pessina può fare quello che vuole e il sindaco deve obbedire a quello che Pessina dice.L’errore di Nardella e prima di lui di Domenici e Renzi è stato quello di non porre subito il problema.
Non dimenticando l’anima bella che per i mondiali del 1990 ebbe la bella idea di far vincolare lo stadio alle belle arti per paura di scempi nelle ristrutturazioni future
Maggio 27th, 2020 alle 09:26
Caro n 56:
averla avuta adesso la disneyland del calcio!
certo, ora i turisti non ci sono per via della pandemia
ma chi è che può prevedere una cosa simile??
l’avessimo avuta,
forse avremmo ancora i Dv,
forse avremmo avuto Commisso senza rischiare che da un momento all’altro si levi da tre passi,
sicuramente saremmo stati meglio ,
su questo non c’è dubbio.
Comunque non credo che Rocco dopo un solo anno,
dopo aver speso per il centro sportivo,
stia pensando a lasciare
anche perchè servirebbe un matto che compra
e di questi tempi la vedo parecchio dura.
Maggio 27th, 2020 alle 09:50
Ciao David, da vecchio frequentatore del blog, mi permetterai un piccolo sfogo (puoi anche non prenderlo ovviamente in considerazione…). Una premessa: sono cresciuto a Campo di Marte, da piccolo andavo a giocare al campino davanti allo stadio, vicino a dove c’era il cinema, o a tirare pallonate proprio sotto lo stadio (allora si poteva). Mio padre mi portava a vedere le partite della Fiorentina. Questo per dire quanto sia affezionato alla squadra della mia città. Ho poi continuato a seguirla, senza entrare a far parte di club, associazioni varie o altro ancora: troppo indisciplinato o sostanzialmente quasi “anarchico”. Questa premessa, un po’ lunga, per dire che mi sta nauseando il baraccone mediatico (e anche un po’ “politico”) messo in piedi sullo stadio, oltretutto in un momento dove in testa ci sono altri pensieri, diversi da quelli che affollano la testa di presidenti, giocatori superpagati e tutto il serpentone che si muove accanto. Mi dico basta, rimpiangendo la mia passione per un calcio fatto di poche lire, di passione, di voglia di divertimento, in un qualche campetto di periferia. Basta con questo circo, basta con tutti questi giornalisti, ex calciatori, procuratori, amici di…, maneggioni vari, che infestano le tv locali (le radio le ascolto poco). Stando di più in casa, in questo maledetto periodo, guardo infatti di più la televisione e a parte qualche immagine di vecchie partire (belle), lo spettacolo è sconfortante: una ripetizione continua di frasi fatte, del niente travestito da polemica, per farsi notare, magari riproponendo i luoghi comuni, pur celati, dei propri opportunistici posizionamenti politici “e” giornalistici. Forse sarebbe il caso di ascoltare qualcosa di più: e a causa di questa “speranza” che ci casco spesso. Ma dura poco: gli stessi giornalisti che da 30 anni si muovono sempre alla stessa maniera, tanto che è possibile, a partire dalla contingenza data, già indovinare che cosa diranno. “Società dello spettacolo”, diceva qualcuno e forse non a torto. Ma il calcio che vedevo io e che giocavo da ragazzino, forse non era la stessa cosa. Scusami per lo sfogo e per queste parole troppo in libertà. Ciao.
Maggio 27th, 2020 alle 09:57
Viola 1946.
Ma ti riesce per una volta a non fare l’enciclopedico didascalico dupallico ogni volta che intervieni? Per caso lavori come redattore alla Treccani?
Tu affermi che Nardella può fare poco. Forse non sai che lo stadio è di sua proprietà (in quanto sindaco), quindi può fare e se può fare. Ti pare che se due amministrazioni pubbliche si mettano a discutere, non ne possa uscire qualcosa? Inoltre Franceschini, come titolare del relativo dicastero, secondo te non può far qualcosa, tipo sostituire l’ottuso burocrate Pessina? E’ tutta una questione di volontà.
Inoltre io ho semplicemente esposto la situazione dal punto di vista di zio Rocco, con le sue aspettative e mentalità.
Ogni tanto scendi dal piedistallo, smetti di tenere lectio magistralis, anzi lectiones magistrales, e goditi un po’ di libero cazzeggio sul blog.
CIRANO
Maggio 27th, 2020 alle 10:00
mi fa ridere l’opposizione a Campi di chi dice “ma allora del Franchi che ne facciamo?”. E che è un probelma della Fiorentina il destino del Franchi?
Maggio 27th, 2020 alle 10:16
Angelo
Fai notare che Commisso non ha ancora presentato un progetto “…che permetta di capire dove finisce la parte sportiva (stadio)e dove inizia la parte commerciale…”
1) Sei così sicuro che la questione sia di tua competenza? Ti cambia la vita venire a conoscenza di tali specificazioni?
2) Mi spieghi dove e come potrebbe presentare tale progetto se non sa dove, come, quando realizzarlo? Firenze? Sesto? Campi? Scandicci?
E’ stato un anno a combattere per avere il bando per la Mercafir e gli hanno servito una sòla.
Ma perché se uno vuol investire a Firenze viene sempre massacrato? Non mi sembra che i Della Valle se ne siano andati su dei red carpets circondati da folla esultante…
CIRANO
Maggio 27th, 2020 alle 10:32
Scusatemi questo ulteriore post, vi prometto, che interverrò molto meno, d’ora in poi, ma in questo momento mi sento unpo’ Don Chisciotte e un po’ Cassandra.
Voglio ancora una volta ribadire che non sono anti Commisso. Sono una persona anziana che nella vita si è battezzato in nome della “ragioneria” (in particolare della partita doppia), ove si spiega che i numeri vanno letti nella doppia faccia che ogni operazione presenta. Se compro un libro: nel mio patrimonio entra un libro ma esce una somma di denaro. Gli equilibri della ragioneria, gli studi economico aziendalistici, mi hanno portato, insieme all’esperienza di vita e lavorativa, a misurare i passi. Altra linea di vita è stato il rispetto per le norme e l’ordine costituito, quest’ultimo si può sempre modificare ed adattare ai mutamenti sociali. Ma fin quando esistono le norme vanno rispettate, altrimenti non c’è vivere civile.
Ieri ho letto questo articolo su “violanews”, non me ne voglia la redazione ed il giornalista Basile, ma prendo spunto da quell’articolo, per evidenziare il clima ora vigente a Firenze.
Da: Violanews del 26 maggio 2020
“Massimo Basile, corrispondete da New York per Il Corriere dello Sport, ha parlato a Radio Bruno: “Rocco è arrabbiato e deluso ma vorrei rassicurare: non c’è aria di smobilitazione. Commisso non è matto. Penso che parlerà dopo la chiusura del bando per l’area Mercafir (28/05, ndr). Autofinanziamento? E’ un concetto logico, siamo noi a dargli un’accezione negativa perché con i Della Valle era sinonimo di auto riduzione continuativa. Se vogliamo una Fiorentina protagonista in Europa come la vuole Commisso, lo stadio nuovo con le aree commerciali annesse serve. Stadio a Campi? Bisogna vedere se a Commisso lo lasciano fare. Nardella è il sindaco di Firenze ma anche dell’area metropolitana… Franchi? Rocco non vuole fare lo stadio dentro un altro stadio, come gli è stato proposto”.”
Commento.
1) “Commisso non è matto”. Infatti, il problema è questo: cosa è Commisso? Perché ha voluto entrare nel calcio italiano? Da Juventino ci ha provato prima con il Milan e poi è riuscito a prendere la Fiorentina? Perché? Con quali obiettivi? Con quali investimenti personali veri?
2) “Autofinanziamento? È un concetto logico, siamo noi a dargli un’accezione negativa perché con i Della Valle era sinonimo di autoriduzione continua”. Qui, il giornalista diventa sublime e degno del nobel per l’economia.” Autofinanziamento” significa per i normali conoscitori dell’economia aziendale, tirare fuori da una parte fatturato (in pratica dal cash flow) quel reddito liquido aggiuntivo con il quale crescere, in funzione della redditività aziendale. I Della Valle hanno detto a chiare lettere che in termini economici il bacino di utenza della Fiorentina era insufficiente per programmare in via permanente posizioni importanti nel calcio italiano. Infatti, per raggiungere gli obiettivi europei, sul campo raggiunti 8 volte, hanno immesso liquidità patrimonializzando il capitale di rischio fino al 2012, poi salvo due piccoli successivi interventi (in totale 220 milioni circa la patrimonializzazione dei Della Valle) hanno, iniziato ad immettere capitali non più di rischio ma di prestito. Ma avevano già deciso di uscire. Per sopperire al piccolo bacino di utenza della Fiorentina, hanno presentato l’idea della cittadella, individuando in Firenze due siti, ma non il Franchi. Ovviamente, i Della valle sapevano perfettamente che lì c’erano problemi seri di cubatura e di vincoli giuridici. Il popolo fiorentino ha risposto, nella maggioranza, dando ai Della Valle l’attributo di potenziali speculatori edilizi.
Arriva Commisso e tutto questo non vale più. L’autofinanziamento è giusto, se non basta il normale bacino di utenza calcistica della Fiorentina, trasformiamoci in commercianti, albergatori e quanto altro. Perché quelli erano speculatori e Commisso no è un bravo imprenditore a cui gli si nega la possibilità di investire?
3) “Se vogliamo una Fiorentina protagonista in Europa come la vuole Commisso, lo stadio nuovo con le aree commerciali serve! “ Come detto non sono negativo contro questa ipotesi, ma prima voglio capire dove andiamo a parare: a) in termini di costi per la Fiorentina; b) in termini di realizzabilità del progetto; c) in termini di costi per il pubblico pagante; d) in termini di fallimento del progetto commerciale, se ad esempio la concorrenza risponde con l’abbassamento dei prezzi e/o la qualità dei prodotti. In quest’ultimo caso la perdita di chi è? Questo è importante, perché di norma le altre società calcistiche hanno creato una società che ha la proprietà e la gestione dello stadio. Per ottenere i finanziamenti, chi da le garanzie a questa società. Poi, se il progetto commerciale malauguratamente non va bene è la società titolare delle attività fallisce, interviene Commisso sanando le perdite. Questa è una considerazione-domanda molto importante.
4) Egregio sig. Basile,perché non chiede a Commisso quanto intende investire direttamente nel capitale della Fiorentina e quanto direttamente nel capitale della società che costruirà lo stadio. Perché non chiede a Commisso chi sono i cofinanziatori? Perche non chiede alla Juventus le motivazioni rispetto alle quali l’Hotel è di proprietà di un fondo chiuso e l’area commerciale l’hanno venduta ad un’altra azienda.
5) Ora Sig. Basile, mi spieghi ancora, se si fa non solo lo stadio ma tutta la cittadella a Campi, quali sono i costi di urbanizzazione pubblica e privata richiesti. Se si fa il centro commerciale che garantisca con i suoi utili la crescita del fatturato, ovviamente questo avverrà a scapito di chi qualcun altro. Quindi, lei, senza alcun altro tipo di riflessione, chiede al sindaco di favorire il passaggio di fatturato e di reddito dai centri commerciali esistenti a dai bottegai e albergatori fiorentini a favore di una società di calcio, spendendo non so quanto denaro pubblico per danneggiare alcuni cittadini fiorentini.
Avessimo da lei tutte queste risposte, allora si che potremmo gioire nel portar avanti con razionale intelligenza il progetto o, se non convincente, fermarci in tempo utile.
Con ossequi. Viola1946.
Scusatemi il tono apparentemente sarcastico verso il sig. Basile, ma queste mie riflessioni non sono rivolte a lui in particolare, che mi è servito solo come destinatario formale dei miei dubbi.
Maggio 27th, 2020 alle 10:35
viola 1946 ….applausi.
mi pare anche chiaro che la soluzione campi non sia agevolissima per rocco dati i vincoli di natura infrastrutturale posti dalle normative attuali. Senza dimenticare i vari comitati a favore del ragno cenerino o della falena di capalle che sorgeranno come funghi al grido di “ma te ttu ci voi guadagnare!!!! no ehh?????”
Maggio 27th, 2020 alle 10:38
…dillo al TUO amico Dario…
Maggio 27th, 2020 alle 11:29
Caro David,
secondo me dovresti prendere Viola1946 come consulente ufficiale del tuo blog.
Hai preso l’Immonda per la radio che ti ha dato una connotazione più popolare che certo avevi perso dopo la dipartita del Ciuffi.
Viola1946 – chiunque sia – è’ un fenomeno nello scovare documentazione cantante per dare un orientamento oggettivo alle nostre discussioni in materia di calcio e sa leggere gli atti in maniera ineccepibile.
Pensaci, non fartelo scappare…..
Maggio 27th, 2020 alle 11:38
@Cejas 46:
il suo timore, confermato dalle parole di oggi di nardella, è che vengano messi i bastoni tra le ruote per le infrastrutture necessarie.
Sembra incredibile, ma potrebbe essere così…
Incredibile? No, no è perfettamente normale in QUESTA città e in questo paese.
Questi pseudoricatti qui funzionano eccome
Maggio 27th, 2020 alle 11:51
Grazie David per l’opportunità che dai ai tifosi con questo articolo…la faccio breve perchè in molti già sanno il mio pensiero in merito essendo che da mesi “battaglio” nei vari siti per fare capire l’importanza di uno stadio nuovo per la Fiorentina…ormai ho scritto a tutti ( sindaci compresi…) ma quello che ora voglio ribadire in questo blog è che SOLO con lo stadio nuovo la nostra amata potrà pensare di fare un salto nell’olimpo calcistico oltre che rappresentare una grande occasione di rilancio per l’economia…le uscite di questi mesi, di ieri e di qualche minuto fa mi rendono tremendamente triste perchè testimonia che la nostra classe politica proprio non ci vuole sentire…premetto, qua non ci sono colori siano essi rossi,gialli o verdi perchè l’unico colore che a noi conta è quello VIOLA…fortunatamente la bagarre di queste settimane è riuscita a fare emergere la vera verità ma ora tutti noi dobiamo remare uniti e coesi per dimostrare che il bene UNICO deve essere SOLO e SOLTANTO la FIORENTINA…
Maggio 27th, 2020 alle 11:54
Il problema di nardella è che i della valle facevano finta di voler costruire lo stadio, rocco, invece fa sul serio.
Prima le due parti rinviavano a vicenda la questione, il tempo è passato e Berta non si è maritata.
Adesso commisso non perde tempo, ha già dimostrato con il centro sportivo di voler veramente fare le cose.
Ancora oggi nardella cerca di palleggiare sul filo del fallo laterale…
Stadio a campi e che la regione e la città metropolitana agevolino, nel rispetto ovviamente della legge, la costruzione di ogni infrastruttura necessaria, che siano strade, tramvie… Quello che serve.
Perché perdere l’investimento che commisso è disposto a a fare mi sembra veramente, ripeto, incredibile.
Per ora sui giornali il sindaco ha campo libero, credo che che al momento che rocco dirà la sua, ci vorrà ben altro di un intervistina a dx e una a sx…
Maggio 27th, 2020 alle 12:27
Dammi retta ROCCO, fregatene di questi POLITICANTI INCAPACI fiorentini.
Guarda come hanno ridotto l’Italia dopo 8 anni di governo continuo PD.
Dal 2012 ad oggi, in italia, economia distrutta disoccupazione, Rating BBB- , Scuola morta, fallimenti, Suicidi . Record di Morte!
Quale credibilita’ possono avere? meno di ZERO, cosi’ come hanno distrutto in 8 anni l’ italia distruggeranno i tuoi progetti a Firenze
e mettiti daccordo con privati, fai un bel progetto 100% privato. Io ti suggerisco di parlare con FRATINI e fare un bellissimo stadio all’ OSMANNORO il vero punto strategico per il calcio fiorentino, vicino a tutto, ad un tiro di schioppo da Aereoporto, Ferrovia, sull’ autostrada e quando dico sull’ autostrada dico sull’ autostrada, tra Firenze e Prato divise da 10 km di autostrada, un bacino da 1 mil di persone. Dai retta ai iG
Maggio 27th, 2020 alle 12:27
Viola1946
Sai se esiste documentazione sulla spesa per progetto di fattibilità, conversione e progetto di massima, da parte del comune sull’area Mercafir?
Questi soldi, spesi male, sono la colpa di Nardella, che, con un incontro con qualsiasi studio di ingegneria, non avrebbe mai speso, perché insostenibile, come si erano già accorti i Della Valle.
Soldi spesi per finanziare la propria campagna elettorale, senza nessuna giustificazione
Maggio 27th, 2020 alle 12:46
Viola46, i tuoi commenti sull’ argomento sono illuminanti. Però la tua è una fatica improba, è un po’ come spiegare Keynes a chi fatica a fare le addizioni con il calcolatore.
Maggio 27th, 2020 alle 12:53
Prima la Mercafir, poi ora il Franchi ad ogni costo.- Che schifo la politica. Ha rovinato l’Italia intera. No la politica ma questi pseudo politici.-
Maggio 27th, 2020 alle 13:06
@63 cirano
No! Non è di mia competenza.Non sono di Firenze….
Sono convinto che se Comisso presenta un progetto per lo stadio,magari fuori Firenze,i lavori partiranno.Se per rientrare dalle spese vuole allargarsi al commerciale,alberghiero ecc…..non partirà mai,con o senza Nardella.
anche a Torino,Bergamo,Udine non ci sono cittadelle commerciali.
Maggio 27th, 2020 alle 14:25
Cirano al # 61 PERFETTO.
Ed il #64 di Viola1946 lo dimostra.
Ma si sa, il vero tifoso viola non vuol certo “danneggiare alcuni cittadini fiorentini”…
SFV
Mamo
Maggio 27th, 2020 alle 14:43
Ma campi è Firenze, bagno a ripoli è Firenze, Fiesole è Firenze, Scandicci è Firenze e così via. Sennò siam bischeri davvero…invece di andarci a prendere la Toscana ci chiudiamo da soli nel nostro cortile
Maggio 27th, 2020 alle 15:47
Mi sfugge una cosa in questa querelle al limite dell’incredibile, da cui già sono passati i DDV ed ora è il momento di Commisso (che però parte assolutamente avvantaggiato rispetto ai primi: 1) ha il favore del tifo, 2) sa e sapeva cosa lo aspettava)
Ma tutte queste chiacchere cosa ci spiegano?
Sembra che siano i giornalisti o tifosi a dover decidere
Di che si parla?
Se la soluzione migliore è Campi ed al momento mi pare fattuale, cosa frena Commisso a costruire a Campi?
Sicuramente il parere dei tifosi, che poi vanno allo stadio, ma che poi cmq si abituano a tutto, è importante e mi pare che vi sia una netta maggioranza favorevole, almeno di quella che si fa sentire.
Allora dove sta il problema?
Di che parliamo? Vai a Campi ed inizia una trattativa…
Oppure non è che Rocco voglia tenere l’opzione Campi per ottenere più da Mercafir?
Non capisco questo “Rocco si sta stufando”… ma di cosa???
Lo sa che il Comune è quello, la giunta quella, gli rifilano ogni volta un sacco di panzane come le hanno rifilate ai DDV…
Vai e costruisci a Campi, fast fast fast…
Vdz
Maggio 27th, 2020 alle 20:09
Commisso è un imprenditore e non il principe azzurro. Da imprenditore credo abbia scartato Campi che è un po’ fuori dai giri turistici. Dovunque decida, farà lo stadio e annessi in base ai parametri di costo e di possibile rientro che giustifichino l’esborso.
Investitore, mica investito.
Maggio 27th, 2020 alle 21:52
Grande Davide…hai detto tutto e con chiarezza…l’appello patetico di nardella alla fiorentinita’ e al rispetto dei confini comunali e’ stata vomitevole…questo soggetto deve smettere di remare contro lo stadio a Campi…basta!!! E i tifosi devono sostenere Rocco con tutta la forza
Maggio 27th, 2020 alle 22:01
Mi scuso del ritardo ma la lettura delle encicliche, che trovo sempre piu’ spesso in questo blog, richiedono tempo e concentrazione.Quindi evito cazzeggi e mi limito a riportare una notizia che spero con tutto il cuore si riveli fake new.
CAPOLINEA DELLA TRAMVIA DAVANTI A PALAZZO MEDICI RICCARDI!!!
E stiamo qui a ragionare di sovrintendente, sindaco, senatrice, ministro e di curve, scale elicoidali, infrastrutture. e di piani dettagliati che il buon Commisso dovrebbe esporci in anteprima assoluta. Supercazzule.
Altro che frustate del Ciuffi, trattamento sanitario obbligatorio!
SFV
Maggio 28th, 2020 alle 05:46
Si dovrebbe parlare di calcio e di stadio, del rapporto tra un imprenditore, una città e i tifosi. Si pretende invece di imporre delle scelte per favorire una minoranza di cittadini (i tifosi) che pur essendo molti sono sempre meno di coloro a cui del calcio interessa meno o, addirittura, niente.
Si tratta di piani strutturali che secondo le loro scelte impatteranno su mobilità, espansione della città, qualità della vita, rinascita o decadenza di un quartiere.
Non ci sono parti politiche, si parla di cittadini e di città, prescindendo dal colore, perchè le decisioni impatteranno noi ma, soprattutto, i nostri figli. Il mondo come lo abbiamo conosciuto noi piano piano non esisterà più e certe posizioni consolidate spariranno.
Maggio 28th, 2020 alle 09:03
78: personalmente credo che l’idea di rocco sia ampliare volumetricamente campo di Marte rifare completamente lo stadio e attaccarci le parti che rendono. Cioè comprare lo stadio che, attenzione, non è invendibile.
Il comune incassa soldi anche daigli oneri dei nuovi volumi.
Cambio destinazione da sportivo a terziario turistico… Tempo 2 anni compresa la vendita dello stadio.
Torre di maratona e scale in piedi, progetto bellissimo di tale Gilardi. Un architetto.
Campi lo sventola come arma verso il caro sindaco
Maggio 28th, 2020 alle 10:02
Maupassant
tu affermi che lo stadio non è invendibile. Hai perfettamente ragione.
Ma c’è un ma. In caso di alienazione di beni vincolati come lo stadio, lo Stato ha diritto di prelazione.
Mi spiego meglio. A seguito dell’accordo sulla vendita, il Comune deve darne comunicazione al Ministero, il quale può esercitare il diritto di prelazione e rilevare direttamente il bene, diventando così statale.
Considerando la situazione, temo che questa sia una eventualità tutt’altro che remota. Per cui se Rocco vuol investire sul Franchi, questo deve rimanere di proprietà comunale.
Per cui non se ne farà di niente…
CIRANO
Maggio 28th, 2020 alle 10:51
Voglio fare una precisazione, ho letto e leggerò con attenzione tutti gli interventi, compresi e soprattutto quelli che in vari modi criticano i miei post. Come sempre ho detto le critiche costruttive costringono il soggetto a cui sono rivolte a ragionare e potrebbe cambiare parzialmente o totalmente le sue convinzioni.Non risponderò ai richiami sui miei post poichè trovo antipatico fare da contro parte e togliere spazio agli altri. Quindi, non intendo snobbare nessuno.
Senza alcun commento, ho fatto una cosa molto elementare, ho trovato la legge che regolamenta la materia dei beni soggetti a vincoli, e ho estratto i commi più attinenti al nostro dibattito.
Voglio solo far notare in via preventiva che:
a) una legge dello Stato non può essere aggirata da membri della pubblica amministrazione, come minimo si prende una condanno per abuso di ufficio;
b) il sindaco ha il dovere di tutelare i suoi beni, per cui, comunque il Franchi dovrà essere sottoposto ad attività conservativa.
Il problema non sono le scale elicoidali, ma il testo unico di legge che regola la materia.
Non sono un architetto, non ho studiato la normativa in materia. Mi limito a riportare un breve estratto del DL 42 del 2004.
Art. 10
1. Sono beni culturali le cose immobili e mobili appartenenti allo Stato, alle regioni, agli altri enti pubblici territoriali, nonche’ ad ogni altro ente ed istituto pubblico e a persone giuridiche private senza fine di lucro, che presentano interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico.
Art. 12
1. Le cose immobili e mobili indicate all’articolo 10, comma 1, che siano opera di autore non più vivente e la cui esecuzione risalga ad oltre cinquanta anni, sono sottoposte alle disposizioni del presente Titolo fino a quando non sia stata effettuata la verifica di cui al comma 2.
7. L’accertamento dell’interesse artistico, storico, archeologico o etnoantropologico, effettuato in conformità agli indirizzi generali di cui al comma 2, costituisce dichiarazione ai sensi dell’articolo 13 ed il relativo provvedimento e’ trascritto nei modi previsti dall’articolo 15, comma 2. I beni restano definitivamente sottoposti alle disposizioni del presente Titolo.
Art. 13
1. La dichiarazione accerta la sussistenza, nella cosa che ne forma oggetto, dell’interesse richiesto dall’articolo 10, comma 3.
Art. 17
1. Il Ministero, con il concorso delle regioni e degli altri enti pubblici territoriali, assicura la catalogazione dei beni culturali e coordina le relative attività.
Art. 20
1. I beni culturali non possono essere distrutti, danneggiati o adibiti ad usi non compatibili con il loro carattere storico o artistico oppure tali da recare pregiudizio alla loro conservazione.
Art. 21
1. Sono subordinati ad autorizzazione del Ministero:
a) la demolizione delle cose costituenti beni culturali, anche con successiva ricostituzione.
Art. 30
1. Lo Stato, le regioni, gli altri enti pubblici territoriali nonche’ ogni altro ente ed istituto pubblico hanno l’obbligo di garantire la sicurezza e la conservazione dei beni culturali di loro appartenenza.
Art. 55
1. E’ altresì soggetta ad autorizzazione da parte del Ministero:
a) l’alienazione dei beni culturali appartenenti allo Stato, alle regioni e agli altri enti pubblici territoriali, e diversi da quelli indicati negli articoli 54, commi 1 e 2, e 55, comma 1.
Art. 57
3. Il bene alienato non può essere assoggettato ad interventi di alcun genere senza che il relativo progetto sia stato preventivamente autorizzato ai sensi dell’articolo 21, comma 4.
Maggio 28th, 2020 alle 11:07
@maraschino
Si vede che oltre la viola tu ami anche Firenze!
Maggio 28th, 2020 alle 21:50
@84
Il Comune di Torino ha venduto alla Juventus il diritto di superficie per 99 anni rinnovabile.
Lo stesso il Comune di Bologna che partecipa a 1/3 delle spese di ristrutturazione per circa 30 milioni.
Il terreno resta di proprietà del Comune e quanto costruito sopra del privato.
Le soluzioni si trovano e si superano ma di fronte al vincolo culturale che non ti permette di demolire curve distanti 180 metri è inutile parlare ancora del Comunale.
Maggio 29th, 2020 alle 02:12
81 (iris viola) riguardo la tramvia che dovrebbe passare, o fare capolinea di fronte palazzo Medici Riccardi dipende da come fai le opere. Ad esempio a Siviglia la tramvia passa proprio di fronte la cattedrale (il loro duomo), senza nessun traliccio nel tratto centro storico, e non ha nessun tipo di impatto. Questo per la cronaca, come avrebbe detto Massimo Alfredo Maria Buscemi
Maggio 29th, 2020 alle 09:00
Cirano hai ragionissima, il mio è un ragionamento da fantascienza: lo stadio viene venduto, lo stato non esercita il diritto di prelazione, la Soprintendenza grazie a un VERO progetto conservativo (attenzione alla parola in termini tecnici non vuol dire non toccare nulla) approva la modifiche e Rocco e la Fiorentina hanno il loro stadio di proprietà con annesse strutture a varia destinazione.
Questo nell’episodio IV…..prima ci sono gli altri tre….
Maggio 29th, 2020 alle 10:31
Viola 1946
non addentrarti in materie a te oscure. Lungi da me discutere nel merito con te ma vorrei far notare che è sempre riportato “…da parte del Ministero…”
Niente è vietato in assoluto ma deve essere approvato dal Ministro competente. Per cui Franceschini può decidere quello che vuole.
CIRANO
Maggio 29th, 2020 alle 11:50
Cirano #90
Scusami ma non credo di aver usato la parola proibito. Il mio concetto era e resta solo relativo all’obbligo del parere della Sovraintendenza. Quest’ultima deve attenersi a dei criteri e non ha piena libertà. Non ho detto altro, se non che il sindaco, non solo non può scavalcare la sovraintendenza ma risponde anche del mantenimento del Franchi.
Ho detto esplicitamente, nel mio ultimo intervento, che non sono esperto della materia urbanistica.
Poi, sono d’accordo pienamente con la tua seconda frase; ciò a prescindere da chi specificatamente ed entro quali limiti è competente, non perchè tu non dica il vero, ma solo perchè io non lo so.
L’unica cosa che contesto a Commisso e che se sceglie un punto di vista lo deve portare fino in fondo: a) se vuole mani libere, perfettamente d’accordo vada dove crede (nel senso buono dell’espressione), investa quello che ritiene opportuno e ne godrà dei benefici o delle diseconomie che potranno derivare. Può anche chiedere una mano pubblica, ma deve essere secondaria e non vincolante; b) vuole la mano pubblica indispensabile anche economicamente per il suo progetto, allora senza minacce e senza diktat, prendendo il tempo che serve, trovi un compromesso accettabile per entrambe le parti.
La modalità b) è quella che è stata utilizzata,a Torino, Bergamo, Udine e se si conclude Bologna.
La mia filosofia è sempre stata chi spende ha diritto di fare quello che vuole, nell’ambito delle norme esistenti. Io, terzo, posso gradire o non gradire, ciò che l’altro fa nell’ambito della legge, ma non ne posso condizionare o criticare le scelte, a meno che non venga coinvolto dalle stesse.
Comunque, grazie dell’invito amichevole di interessarmi delle cose che conosco, anche perchè ne sono un convinto fautore.
Un caro saluto a tutti.
Maggio 29th, 2020 alle 13:09
La vicenda stadio è diventata davvero penosa. Essendo uno di quelli che “chiappano l’acqua in maratona” è da tanto che sogno uno stadio a livello europeo. Si vede che in questo paese “un sa da fa’” a meno che non sei a capo della più importante industria italiana (e adesso anche squadra di calcio, purtroppo). Ormai i dibattiti, le discussioni, campi o la mercafir, sesto, castello, nardella, commisso, della valle, Renzi, cotta, cruda, media, e chi più ne ha più ne metta, sono diventati stucchevoli. Ma c’è una cosa fra tutte che davvero non riesco a capire per niente… Come si fa ancora oggi nel 2020 a parlare di restyling di uno stadio di quasi 100 anni… Ma davvero c’è qualcuno che pensa e crede a una cazzata del genere? L’unico restyling possibile per quella struttura sarebbe un camion di tritolo! Ma serve essere esperti per capire che certe minkiate servono solo per riempire pagine di giornale, trasmissioni, blog, e per tirare a fare più tardi? Rambaldo Melandri (architetto trombato)
Maggio 29th, 2020 alle 14:18
Rambaldo, Buscemi diceva “per la precisione”, se non sbaglio.
Maggio 29th, 2020 alle 14:24
Maupassant
Il mio sogno invece è che Rocco presenta offerta, comune accetta ma Stato prela e rileva lo Stadio.
A questo punto, Rocco è libero di andare dove vuole, Nardella si è liberato di un fardello e lo Stato si ciuccia l’intoccabile e se lo mantiene per cavoli suoi.
Questo scenario mi garberebbe di morto.
CIRANO
Maggio 29th, 2020 alle 15:23
Campi sarà anche Firenze, ma finora ha impedito, insieme a Sesto ed altri comuni del “contado”, la realizzazione della nuova pista dell’aeroporto di Peretola, ben lieta ora di ospitare il nuovo stadio, magari ponendo a carico di Firenze gli oneri per le infrastrutture (come qualcuno ha detto sopra).
Mi viene a mente Dante (Par.XVI,49/57):
“Ma la cittadinanza,ch’è or è mista/di Campi, di Certaldo e di Fegghine,/pura vediesi ne l’ultimo artista./Oh quanto fora meglio esser vicine/quelle genti ch’io dico, e al Galluzzo/e a Trespiano aver vostro confine/che averle dentro e sostener lo puzzo/del villan D’Aguglion, di quel da Signa,/che già per barattare ha l’occhio aguzzo!”.
Maggio 30th, 2020 alle 01:47
93) Franz. Hai perfettamente ragione, diceva proprio così. La tua osservazione mi ha fatto ricordare “con precisione”!
Maggio 30th, 2020 alle 19:46
Previsione di Nostradamus ……non si farà nulla ne a Campi tanto meno al Franchi e ancora meno alla Mercafir ……nel 2021 avremo una Fiorentina in default perché lo zio d’America si è rotto le palle e manda a fare in culo tutta questa burocrazia che sembra disinteressata ma è molto interessata ………..e non ci sarà governo di9 dx o sx o centro che riuscirà nell’impresa …Nostradamus ha parlato ,anzi no ha scritto……..
Giugno 1st, 2020 alle 16:18
Scusate “ragazzi” ma il ministero/soprintendenza è lo stesso che da più di 30 anni sta restaurando le sale dell’ex archivio di stato che sono passate agli Uffizi e dal 98 aspetta di costruire l’uscita di uno dei musei più importanti del mondo, con appalto vinto da Isozaki…
Via d’icche’ si ragiona..