Non sa di essere Antognoni…
Una volta Panatta definì John Mc Enroe in modo straordinario: “E’ uno strano tipo, che pensa di essere Mc Enroe”.
Ecco, Giancarlo Antognoni è l’esatto contrario, nel senso che non hai mai pensato davvero di essere Antognoni, con tutto quello che il personaggio rappresenta nelle nostre vite.
Ne fosse appena consapevole, non sarebbe così.
Ad ogni compleanno si ripete il rito degli omaggi, che sono sinceri perché nessuno, ma proprio nessuno, in 48 anni di presenza nel mondo del calcio lo ha mai visto o sentito atteggiarsi come se, appunto, fosse Antognoni, cioè la storia della Fiorentina e uno dei più grandi calciatori di tutti i tempi che però, secondo me, non ha mai espresso completamente le sue doti straordinarie.
Non sentirsi Antognoni è una dote naturale, esattamente come la sua corsa a testa alta col pallone tra i piedi: entrambe sono rarissime.
Aprile 2nd, 2020 alle 09:45
Chi?
Giancarlo Antognoni?
Un solo termine: il pane!
Il pane quotidiano.
Ovvero l’unica cosa che ci vuole tutti i giorni.
L’unica cosa che si parte apposta per rifornirsene se in casa scarseggia.
Via di corsa dal fornaio dei ricordi.
O tanto o poco, o fresco o un po’ indurito e’ comunque quella cosa che nelle nostre case sempre esistera’ e sempre sara’ nella dispensa dei nostri cuori.
Oggi come quasi cinquanta anni addietro.
E come sara’ tra altri cinquantanni.
Immondo
Aprile 2nd, 2020 alle 10:19
mah dopo il messaggio al n° 1 inutile scrivere altro
Aprile 2nd, 2020 alle 11:12
Gentilissimo David, questo tema mi apre il cuore. Il mio “primo amore viola” è stato”pecos bill” Virgili, avevo solo 10 anni e ti esalti con il cannoniere della tua squadra. Poi, il primo mio amore eterno “Hamrin l’uccellino”: grazia ed astuzia calcistica. Quindi, ero già più maturo: Chiarugi che mi ricordava il mio idolo intrernazionale che non era Pelè ma Garrincha. Poi De Sisti, quello dal doppio diploma: geometra e ragioniere del centro campo. Poi nel 1972 ebbi modo di vedere in televisione un ragazzo elegante, con un incredibile cambio di passo (soprattutto nei primi quattro anni di serie A), che non capivi se era lui che seguiva il pallone o ora questo che lo precedeva. Ho sofferto moltissimo nel primo mondiale (1978) quando avendo la tasalgia non riusciva ad esprimersi al meglio e lo vedevo spesso snobbato dai gobbi in nazionale, come se preferissero avere “Sala”.
L’amore per Antognoni è stato viscerale, ma qui lo voglio dire e molto probabilmente non sarete d’accordo con me, intravedevo un suo difetto, proprio in quello che David ha messo in risalto: la sua umiltà che a volte sfociava in mancanza di personalità ed in dipendenza psicologioca dai compagn bianconeri di nazionale.
Quando giocava nella Fiorentina questa non succedeva, ma io lo vedevo chiaramente in nazionale.
Credo che se Antognoni avesse avuto la personalità di Platini, sarebbe stato celebrato a livello mondiale almeno come Beckembauer come uno dei più grandi centrocampisti di sempre. Ricordo due partite in cui ha messo in evidenza cosa era quando ci metteva personalità straripante: Italia-Belgio amichevole pre-mondiale in cui giocò da 10 e lode proponendosi come centro motore della nazionale ed ancor di più nella amichevole Italia contro il resto del mondo, dove, su un campo sintetico, descrisse con il suo modo di giocare “cosa è un campione”. Gli ultimi tre miei idoli sono stati Passarella, Baggio e, ovviamente, Batistuta. Ma chi più avrei voluto conoscere è stato Passarella ero affascinato dalla sua personalità.
Io sono un sostenitore dei Della Valle (poi avremo modo di approfondire questi temi quando il calcio ritornerà ad essere un giusto argomento di conversazione), ma mi sono sentito sempre profondamente ferito del fatto che mi vedevo “orbato” della mia bandiera “Antognoni”, ho gioito moltissimo quando poi è stato chiamato nella società.
Auguri Antognoni e grazie di essere stato la mia bandiera.
Aprile 2nd, 2020 alle 11:44
Antognoni: il più grande in assoluto di tutta la storia della Fiorentina.
Aprile 2nd, 2020 alle 11:53
la LUCE
Aprile 2nd, 2020 alle 12:18
Sinceramente i compleanni mi gettano in un angoscia e in una tristezza infinita ….molti li festeggiano(semplicemente non riesco a capire i reali motivi che alimentano tale gioia) a me sembrano dei giorni tristi perchè ti ricordano che è passato un altro anno e che la nostra aspettativa di vita è sempre piú corta …..ecco Giancarlo è uno di quelli da cui non ti vorresti separare mai e vederlo invecchiare mi turba ….il post mi ha fatto venire i classici lucciconi perchè entra nel merito,nel cuore della genesi della grandezza calcistica ed umana di questo calciatore ….l’umiltà quella dote che viene concessa solo agli uomini piú intelligenti e che permette loro di esprimere le proprie capacità ai massimi regimi senza farsi distrarre dai biechi personalismi o protagonismi che di solito fanno smarrire l’orientamento nei quattro punti cardinali della vita…
Ai tempi dell’università avevo un amico di Marsciano gobbo ab imo pectore al quale quando chiedevano da dove venisse non diceva Marsciano ma rispondeva dal paese di Antognoni e notavo che mentre lo diceva aveva il petto un pó piú gonfio del solito …..auguri Campione anche se vorrei che il calendario per te girasse al contrario
Aprile 2nd, 2020 alle 12:23
Giancarlo Antognoni,un Perugino della Firenze Rinascimentale.Un soggetto da Sandro Botticelli!Grazie Lidholm!Altri tempi,altra educazione,altri costumi.
Aprile 2nd, 2020 alle 13:42
Chi come me ha avuto la fortuna di vederlo correre sul campo, difficilmente può trovare e provare per altri campioni viola, per quanto grandi, il sentimento di “devozione” che si prova verso Giancarlo.
Batistuta, Baggio, Rui Costa, De Sisti………tutti grandi, ma Antonio è un altra cosa.
Antonio è il fuoriclasse pulito, su cui tutti si trovano d’accordo.
Un campione trasversale benvoluto da tutti.
Antonio significa Fiorentina in modo inequivocabile.
E sono certo che cede volentieri a David Astori la posizione di “capitano” nel cuore dei tifosi, accontentandosi di essere per tutti noi l'”UNICO 10″….
Auguri Antogno!!!!
Aprile 2nd, 2020 alle 14:27
Tutte le volte che parlo di Antonio mi viene da piangere.
IMMENSO!
Aprile 2nd, 2020 alle 14:31
Una persona a cui non si può non voler bene, onorato e rispettato, da tifoserie all’opposto di noi. I suoi primi anni da calciatore, sono stati i miei primi anni da tifoso, uno con la sua classe,io non l’ho più visto.La sua carriera l’ho vissuta tutta e quanto ho amato lui, nessuno. Grazie immenso capitano e 1000 di questi giorni.
Aprile 2nd, 2020 alle 14:31
Tutte le volte che parlo di Antonio mi viene da piangere.
IMMENSO!
Sono diventato tifoso Viola grazie a Lui, mentre da piccolo, attaccato alle inferriate della fiesole lo vedevo illuminare il campo.
Grazie Giancarlo, grazie davvero.
Unico.
Aprile 2nd, 2020 alle 14:33
Ricreazione. Il Tango a scuola non si può: palla fatta con carta avvolta nello scotch marrone da confezione. Sfide interminabili in tre metri per sei, le finali in palestra, sempre contro i ragazzi più grandi. Colpi bassi, prodezze delusioni sul filo di lana. Ancora mi vedo a piangere in bagno assieme ai miei compagni dopo quella partita. .. ma che forza, ragazzi…. il capitano della mia squadra, Leonardo di nome e con i piedi, innamorato perso di Firenze e della Luce, mi ha sempre fatto pensare ad Antonio. Secondi, ma grandi. Sconfitti ma mai vinti. Campioni.
Iersera.
Alberto Angela che descrive il David di Michelangelo… ecco il David, quello mi ricorda Roberto… altro idolo che, giustamente, sul finale si è più risparmiato, ma era già un altro calcio.
Giancarlo… non so, magari è il Perseo. E la Medusa è….. è chiunque trama, ecco! Toh!!!
Aprile 2nd, 2020 alle 14:36
Triioviper, fai come me.
Inizia a pensare che intanto a un altro compleano ci sei arrivato. Vedrai come festeggi…
Aprile 2nd, 2020 alle 14:42
Negli anni 70 cambiò il calcio e i giocatori dovevano unire capacità tecniche ed atletiche per coprire un più ampio spettro di campo.
Erano gli anni dell’Olanda di Cruyff, Neskens e Van Hanegem, la Germania di Overath, Bonhof e Breitner giocatori con grande tecnica e che giocavano a tutto campo.
In Italia l’unico che univa classe e fisico era Giancarlo un giocatore capace di giocare corto e lungo, di saltare l’uomo e che poteva giocare anche in uno degli squadroni che dominavo in Europa.
Un centrocampista straordinario che a a Firenze non abbiamo più visto e che ha sposato una città ed un popolo.
Aprile 2nd, 2020 alle 16:10
Andavo allo stadio per lui, e non mi stancavo mai di vederlo giocare.
Aprile 2nd, 2020 alle 17:01
“Antonio” ha umiltà, che ha conservato con il tempo. Una dote immensa, che non si impara. È innata.
Un campione di valori in campo e nella vita. Un esempio di semplicità che può insegnare molto.
Ad Antognoni accanto al buon compleanno, aggiungo un grazie.
Aprile 2nd, 2020 alle 19:46
Antonio Roberto Gabriel…
Sono FRATELLI nella nebbia…
Sono LUCE nella notte più buia..
Sono STORIA …
PROFUMANO di BUONO..
Umberto Alessandria
Aprile 2nd, 2020 alle 20:24
Franz Paperott
Tu hai straragione ….. è un problema tutto mio vado sempre a vedere la parte vuota del bicchiere soprattutto in materia di compleanni ….. peró è vero è già una fortuna arrivarci a vivere un compleanno….mi sforzerò di seguire il tuo prezioso consiglio al prossimo birthday ..
Aprile 2nd, 2020 alle 23:13
Triioviper NI3
Ovviamente ti hanno fatto già notare che il bicchiere può essere visto anche dall’altra parte. Ma ti capisco. Quando ero giovanissimo pensavo con angoscia agli anni tipici della vita: i 33 di Gesù, i 36 di Dante (nel mezzo del cammin di nostra vita), i cinquanta del mezzo secolo e i 72 della vita media. Fino ai cinquanta, a partire dai 33 anni, i compleanni li ho vissuto con un pizzico interno di angoscia, soprattutto il mezzo secolo.
Poi, la mia visione della vita è cambiata naturalmente, ho cominciato a sperare di traguardare gli anni che ha vissuto mio fratello (scarsi 65), mia madre (scarsi 79) e mio padre (scarsi 95). Si è invertita la mia posizione, ad ogni compleanno amichevolmente faccio alla morte il gesto dell’ombrello, ti ho fregato anche quest’anno.
Giancarlo Antognoni grazie di essere esistito, ma soprattutto di essere vissuto con il colore viola pittato nel tuo cuore. A me piaceva anche il tuo primo emulo,un po’ lento ma con la testa alta, ma lui ci ha traditi, non perchè ha cambiato casacca,questo, anche se amaro, è comprensibile, ma lo ha fatto prendendo tempo e facendo scadere il suo contratto, con l’offesa della proposta della sua nuova squadra di anticipare la tua partenza di qualche mese offrendo la metà di due mezzi giocatori. Purtroppo per te esiste la dea Nemesi. Ora, Giancarlo, riviviamo il tuo spirito con alcuni giovanotti molto bravi, uno dei due come te gioca guardando le stelle.
Aprile 3rd, 2020 alle 00:19
Antognoni e Panatta: la magia fatta persona, rispettivamente nel calcio e nel tennis.
Saluti a tutti,
Giampiero
Aprile 3rd, 2020 alle 01:17
Big,
Come sempre i tuoi riferimenti sono importanti e particolarmente nobili.
Secondo me, però, Giancarlo era diverso dai tuoi citati. Era più offensivo di Van Hanegen il cui genio calcistico era dedito alla prima costruzione pur in presenza di una straripante fisicità ed era leggermente meno potente di Neskens che, come giustamente scrivi, rappresentava un mix di tecnica, dinamismo e visione di gioco a tutto campo tracciando un solco che sarebbe stato completato da Zidane un ventennio dopo. Antognoni non ha avuto molti giocatori comparabili. Diverso per caratteristiche da Rivera e superiore per classe a Giannini che in talune situazioni palla al piede avrebbe potuto alla lunga (molto alla lunga )ricordarlo.
All’epoca, il numero 10 nel calcio italiano non rappresentava la fantasia, che sino a fine anno 80 veniva delegata al 7 (Causio, Conti, Sala, Donadoni), bensì la visione di gioco, la tecnica, la razionalità e l’attitudine a giocare sia sul lungo che sul medio che sul breve, se del caso saltando o aggirando l’uomo in costanza di falcata ( nel caso di Giancarlo elegantissima). Tra suoi contemporanei italiani (Di Bartolomei, Zaccarelli, Beccalossi, Di Gennaro, Pecci, Dossena ed altri) non ve ne era alcuno con le sue caratteristiche. Era unico!
Forse un giocatore paragonabile nel modo di star in campo (anche se meno forte di Antognoni) può intravedersi nel belga Ludo Coeck che giocó con scarsi risultati in Italia o nel primo Boban (quello della Dinamo Zagabria e di Bari) che agiva da mezzala con una bellissima corsa e con la testa alta. Qualcosina la di può rinvenire anche nell’ex capitano dello United e dell’Inghilterra Bryan Robson ma quest’ultimo più portato all’inserimento in zona goal.
C’è però una caratteristica di Antognoni che vorrei aggiungere a tutte quelle da voi citate ossia la coordinazione. Qualsiasi fosse la posizione in campo, lo sviluppo dell’azione, la fase di gioco e la velocità della stessa, il nostro capitano era sempre coordinato….
Aprile 3rd, 2020 alle 02:11
Viola1946
Non ti nascondo che anche io sentivo molto quell’orizzonte temporale dei 33 anni,lo vedevo come uno spartiacque prima del quale non ho quasi mai percepito molta apprensione per il tempo che passava, semplicemente non ci pensavo,ma dopo si che mi ha cominciato a dar noia vedere le pagine del calendario volar via con la stessa velocità con cui una tromba d’aria spazza via le foglie da terra ….prima dei 33 sembra che il tempo non passi mai,anche l’invecchiamento somatico è molto lento,quasi impercettibile,quindi ti preoccupi poco ,dopo sembra che tu non sia piú in grado poterlo controllare molto bene per la velocità con cui sfugge dalle mani e dal pensieto…non so io ho avvertito questa percezione nel corso del vissuto….certo che il limite dei 50 un pó mi sconvolge sembra che di fatto si passi definitivamente dall’altra parte della barricata (non mi fraintendere)…..
Comunque io penso che la vita (come sosteneva Abatantuono) vada vissuta al contrario nel primo cinquantennio ci si dovrebbe divertire,fare sport,viaggiare etc..etc… perchè il fisico e il cervello ti consentono di godere al meglio di queste ludiche attività e poi nel secondo cinquantennio si dovrebbe cominciare ad andare a scuola, al lavoro etc.perchè si avrebbe la maturità giusta per poterlo fare senza le tipiche distrazioni puberali…
Aprile 3rd, 2020 alle 07:45
Gentilissimo Viola 1946 , la leggo ogni giorno con immenso piacere .
Con proprietà e intelletto Lei commenta ed argomenta con arguzia i post del nostro caro David ma oggi leggendo il Suo primo intervento ho avuto un colpo al cuore .
Ma come Le viene in mente un paragone tra nostro Padre e l’orrendo gobbo ladro ( è una cacofonia ma ci stava ) denominato Platinì ?
A Sua difesa si può dire che la Sua analisi verteva esclusivamente sulla mancanza di personalità, ma nella Sua dissertazione si ravvisano i prodromi della bestemmia e del vilipendio della religione .
Vista l’indubbia buona fede , l’organo competente , riunitosi in videoconferenza dati i tempi , La condanna a battersi il petto , in segno di dolore , tante volte quante sono gli anni del Padre .
Certo della Sua comprensione , voglia nel contempo gradire i miei più sinceri saluti
PS quanto mi manca lo stadio , i cori della Fiesole , i nostri colori , gli abbracci e chissà per quanto tempo ancora … Se il buon Dio o chi per Lui ce la manda bona , la nostra prima volta avrà un sapore memorabile , ma in cuor mio temo che i tempi saranno lunghi.
Aprile 3rd, 2020 alle 09:31
@22 Triloviper3 Dai tuo post mi sembra di capire che devi essere giovane e quindi mi riesce difficile capire la tua avversione per il compleanno, avendo una vita davanti da vivere, sarà perché io che di anni ne ho sicuramente di più, adoro il giorno del compleanno. E’ il mio giorno sono felice di festeggiarlo con mio marito e con tutti i miei cari, sono felice di continuare a vivere accanto a mio marito di continuare a vedere i figli e veder crescere la nipotina, sono felice di aver superato tanti momenti difficili, e ancora non sono terminati, mi guardo indietro e sono felice di quello che ho di quello che ho costruito con mio marito, con tanto lavoro, con sacrificio ma anche con tanto amore e gioia di vivere. E allo stesso modo festeggio il compleanno di mio marito, ai miei figli, nati a 4 giorni di distanza,faccio ancora due torte con le candeline. Ecco il giorno del compleanno è anche tanta voglia di vivere e fiducia al di là dell’età anagrafica. Più il tempo passa e più assaporo le cose vere. Io almeno lo vivo così e ti dirò di più che quando si avvicina non vedo l’ora che arrivi per festeggiare. Un saluto.
Aprile 3rd, 2020 alle 10:40
Grazie di esistere Giancarlo.
Ora un “nanetto”
Tempo fa, all’inizio di questa Pandemia virale, sono andato a Spoleto per un incontro di lavoro con degli architetti locali.
Dopo tale incontro ci siamo messi a parlare del più e del meno. Ovviamente la discussione è virata anche sul tema Coronavirus. In quel momento la regione umbra pareva esente da ogni contagio e abbiamo scherzosamente attribuito tale situazione ai molti santi di questa zona.
S.Francesco, S.Benedetto, S.Rita. Poi da bravi architetti abbiamo parlato dei vari paesi w di quanto siano belli da visitare, sia dal punto di vista artistico che religioso.
A quel punto io ho affermato che se avessi dovuto scegliere un luogo di pellegrinaggio, avrei optato indiscutibilmente per Marsciano.
Gli stolti non hanno capito, erano perplessi.
Dea Eupalla, perdonali perché non sanno quello che fanno.
Cirano
Aprile 3rd, 2020 alle 10:53
@Triioviper NI3
Quoto il tuo intervento come mio, soprattutto la parte inerente la curva di accelerazione della percezione del vissuto e di quanto rimane da vivere. Quanto all’inversione dei tempi e della loro correlazione con il lavoro, hai pienamente ragione. Ma temo non sia praticabile.
Un abbraccio.
Aprile 3rd, 2020 alle 12:50
Rosetta 24
Ti ringrazio per il giovane ma sono del 77 (peraltro uno splendido anno ne sono orgoglioso,se ti stai chiedendo il perché potresti chiedere lumi a Franz Paperott) quindi ho superato gli anta da un po’ e mi sento nel mezzo del cammino (ammesso che mi vada bene) ed è proprio questo che mi angoscia vedere che i migliori anni della vita sono dietro alle spalle e non davanti allo sterno..per intenderci vorrei vivere due vite da quarant’anni ciascuna che una da ottanta..certo non possiamo farci niente,ma a me piace molto di più la prima parte della vita che la seconda perché è più spensierata, il tuo fisico regge di più e se nel caso dovessi commettere degli errori avrei tutto il tempo per rimediare …..per questo motivo a parer mio i compleanni avrebbero logica di essere festeggiati solo per i pargoli e massimo fino al 21 esimo anno di vita (quando dicono gli scienziati che la “rate cardiaca “ comincia a rallentare,cioè se guardi un grafico per noi umani al 21 esimo compleanno si è in cima poi si comincia solo a scendere inesorabilmente) poi permettimi ma a parer mio diventano un po’ patetici e stucchevoli ma non fraintendermi io mi riferisco solo alla curva del grafico della vita e quindi alle aspettative di vita in termini fisici (fossi Charlie Watts certo sarei in generale più festeggiante nei compleanni ma non ho quella genetica particolare,se ti stai chiedendo chi è codesto chiedi sempre alla stessa persona di cui sopra)ma è ovvio che se ragioniamo sul piano delle esperienze accumulate e dei traguardi raggiunti nella vita ci sarebbe da festeggiare ogni anno e sempre di più per ogni anno che passa come giustamente sostieni tu …poi ci sono tante altre variabili che andrebbero considerate ma non voglio fare il logorroico
Un caro saluto anche a te e sentirti felice per quello che hai fatto nella tua vita mi rallegra
Viola 1946
Certo era solo una battuta di un comico ovviamente impossibile da attuare per come è impostato il nostro modello di società …..però vedo che incontra molti consensi quando la si narra vuol dire che tanto battuta alla fine non è ….nasconde una sua verità ……scusa altrimenti stanotte un riesco a prender sonno ma te ti riferivi a Platini come dice il magico ?
Io avevo capito a Montolivo …..ma ci sta di non averci preso una s…
Aprile 3rd, 2020 alle 12:54
Chiedo venia per il nick a volte faccio confusione tra triioduro e triioviper …..tutta colpa dell’Antigufo che mi ha costretto a cambiare nick per farmi apparire più Marvelliano
Aprile 3rd, 2020 alle 13:13
@23Magico Alverman
Grazie per la simpatica ironia. Ma il paragone con l’innominabile purtroppo è “azzeccato”. Intanto è un problema relativo, nel senso se se quoto Antognoni 10 e lode per tecnica e potenziale, lo quoto 8 per personalità (non zero) quando giocava con la Fiorentina e 6 in nazionale. L’innominabile è il contrario vale sicuramente 10 per personalità e credo almeno 8 per tecnica. Avrei potuto riprendere Bekembauer, ma quello era da dieci in tutte due gli aspetti e quindi il “top”. Non a caso l’innominabile è diventato capo dell’Uefa e il nostro grande Antognoni forse stenta ad imporsi anche oggi nella Fiorentina come dirigente. In quest’ultimo caso credo sia soprattutto perchè è troppo educato. Si dovrebbe distinguere tra personalità e prepotenza (abuso di personalità) ma non è facile.
Più che battermi il petto mi sono auto punito indossando un pullover viola, anche stando in casa.Grazie mi hai fatto sorridere.
Cirano molto simpatico il tuo “nanetto”
Per Rosetta, perdonami ma chissà perchè non mi hai sorpreso come “festaiola dei compleanni” e come “mamma tutto”, lo intuivo. Un abbraccio.
Aprile 3rd, 2020 alle 13:35
Rosetta al 24
Ciò che hai scritto è paragonabile a una bellissima strada di campagna con ai lati colline e vigne e antichi casali in pietra e all’orizzonte un’alba bellissima.
Tuo marito e i tuoi figli sono fortunati ad averti e a nutrirsi della tua sensibilità.
Un abbraccio sincero.
L’Antigufo
Aprile 3rd, 2020 alle 15:28
27 Trioviper. Sei del 77, appunto sei giovane, hai ancora tutto il tempo per realizzare tutti i sogni che hai. Un caro saluto.
Aprile 3rd, 2020 alle 18:57
Dopo lo scontro col portiere Martina del Genoa, dove veramente rischio’ la vita, al suo ritorno in campo la curva viola lo accolse con uno striscione “niente ti ha distrutto, sei come il sole, risorgi ed illumini tutto! Bellissimo.
Aprile 4th, 2020 alle 08:34
Triioviper al 28
Così dopo i Genesis, ecco un’altra gravissima colpa della quale mi son macchiato…
La prima mi duole dirtelo, non è assolutamente espiabile.
Ergo, onde porre rimedio alla seconda e in onore della tua band preferita, ti “ribattezzerei” ufficialmente con:
RamoneViper
O in alternativa:
PunkViper
Saluti.
L’Antigufo
Aprile 4th, 2020 alle 11:30
Al suo rientro in campo dopo l’infortunio saltai la rete ed entrai in campo per appendere uno striscione che feci io con il suo ritratto ed una scritta di bentornato.
Alla fine della partita qualcuno lo prese e lo portò nella sede del viola club Stella della Versilia.
Bei ricordi
Aprile 4th, 2020 alle 14:03
@27 Triioduro NI3
Rileggendomi ho visto che sono stato infelice nell’italiano nelle ultime due frasi. 1) il riferimento di base è l’innominabile (inizia con la “P” prosegue con la “l” e finisce con l “i”), quale riferimento di calciatore dall’alta personalità. 2) Invece, con riferimento a chi mi richiamava il grande Antognoni hai capito benissimo era Montolivo; al riguardo, mi dispiace se un nostro campione va via ma non mi rammarico, è la legge del mercato sia quello dei successi sia quello economico. Ma un calciatore, improbabile tre quartista per via della sua lentezza, trasformato da Michelangelo (Prandelli) in un’ottima mezzala, che tra infortuni e mancate decisioni ti annuncia l’anno di scadenza del contratto che non rinnova, lo metto nella categoria degli “irriconoscenti” vorrei usare un termine più pesante ma ho una grande remora a farlo. Se proprio vuoi andare via rinnova due anni o almeno uno (quello della malattia) e lasci alla Fiorentina la possibilità di cederti recuperando il giusto tuo prezzo. Invece, a chi ti ha fatto del bene, rilanciandoti con successo in un nuovo ruolo e curandoti nella malattia, gli hai rifilato un danno economico rilevante. Ormai lo accosto nel mio negativo a Carnevale il “top” di questa categoria, che se fossi barista, tassista, albergatore o ristoratore gli rifiuterei il servizio.
Un abbraccio.
Aprile 4th, 2020 alle 17:23
Carissimo Antigufo 33
Tu lo sai benissimo ,anche se te tu mi fai i’nesci sulla questione, che la prima colpa,quella che tu sostieni non sia espiabile (perchè poi ? basta semplicemente convertirsi e la colpa viene aumomaticamente estinta) è quella piú grave ….la seconda è una di quelle simpatiche della quale anzi ti ringrazio perchè mi fa apparire piú ganzo… piú supereroe …..comunque terrò in conto anche gli altri due suggerimenti punkviper mi piace molto (ramoneviper pure ma mi sembra un pó ostracizzante per tutti quegli altri gruppi che mi piacciono al pari dei ramones) perchè si riferisce al genere nella sua completezza e anche perchè mi ricorda I vipers un gruppo Americano non proprio punk (piú “roots” oriented) ma che comunque ho apprezzato…comunque la parola Ramones fa sempre il suo effetto quando la si pronuncia non a caso sembra sia stato lo pseudonimo scelto da Paul McCartney per dimorare negli alberghi senza essere riconoscibile…..
Ps
Certo progviper è brutto …. è talmente awful che anche a scriverlo mi prende male
Saluti da un limitato ma autentico picchiatore
Aprile 5th, 2020 alle 00:18
Viola1946
Colpa mia chiedo scusa,avevo letto solo il tuo secondo post e non trovavo riferimenti espliciti al francese di cui parli invece nel post 3 che mi era sfuggito …. perció non capivo …..per il resto sono completamente in sintonia con te,la mancanza di riconoscenza,e non solo nel mondo del calcio,è la questione che mi avvilisce di piú …. è una sorta di espressione moralmente peggiorativa del tradimento….e il fatto che il mondo del calcio sia pieno di questi cattivi esempi non dovrebbe aumomaticamente consentirne lo sdoganamento…il cuore del tifoso ama il calcio non essere preso a calci …..e questo riguarda anche le società che dovrebbero tutelare maggiormente il tifoso e anche loro stesse
Un abbraccio anche a te.
Aprile 5th, 2020 alle 09:06
Triio.
Paul Ramone. È vero, era lo pseudonimo di McCartney. Complimenti, sono cose che sanno in pochi.
Aprile 5th, 2020 alle 10:05
Triioviper al 33
Non sapevo dello pseudonimo di Paul usato negli alberghi.
Mi togli una curiosità?
Perché ogni membro della band e ne sono succeduti molti, si chiama Ramone di cognome?
Chiesto da un awful ma appassionato ProgGufo, che non limita il proprio ascolto a un solo genere.
Se ti va raccontami.
Buona domenica e grazie per la tua piacevole ironia… un sorriso è sempre ben accetto di questi tempi.
L’Antigufo (awful q. b.)
Aprile 5th, 2020 alle 10:07
Triioviper al 36
Chiedo venia.
Aprile 5th, 2020 alle 15:11
Franz Paperott
Si anche se sulla cronologia della vicenda aleggia un alone di mistero misto a confusione…
c’è chi dice che lo abbia utilizzato all’apice del successo per non farsi frantumare gli zebedei quando era chiuso nella sua stanza in albergo e chi al contrario sostiene che invece lo utilizzò proprio all’inizio della carriera quando lo conoscevano in pochissimi e I Beatles si chiamavano Silver Beatles o qualcosa del genere …..poi va bé c’è anche chi sostiene che lui sia morto nel 1966 e che colui che adesso che va a giro sia un sosia (ricordo una puntata del Letterman in cui si disquisiva proprio di questo tema) ….questione di conspiracy theories ….come per i virus
Antigufo 39
Awful era riferito alla dicitura progviper non ad altro ….progGufo invece va bene è molto piú eufonica
Mahh non so a me sembra che Dee Dee Ramone fosse un fan accanito di Paul McCartney e da qui l’idea di chiamarsi cosí,che poi fu estesa a tutto il gruppo indentificandolo come una famiglia…quindi chiunque vi si aggiungesse (hanno cambiato soprattutto i batteristi …tu lo sai quella non è una razza tanto normale) doveva poi sposare quel nome per far parte integrante della famiglia ….. comunque Franz Paperott senza dubbio ne sa piú di me ….potrei anche sbagliarmi….
Comunque anche a me piacciono tanti altri generi quasi tutti a dir il vero ma prog ,jazz e mainstream pop mi annoiano ….non è che li detesto ma semplicemente mi annoiano
Buona Domenica anche a te…..anche la tua ironia è molto piacevole ti leggo sempre molto volentieri ma quando sei ironico (con qualche goccia di vetriolo a speziare) ti leggo ancora piú volentieri
Aprile 5th, 2020 alle 21:58
Tutti gli anni racconto lo stesso episodio.
Luglio, una coda stile pellegrinaggio alla Mecca alla Gelateria il Sorriso.
In fondo alla fila due 40enni in ciabatte: Giancarlo e Daniel (Bertoni). Il gelataio li riconosce e dice Antonio passa avanti, La folla si gli si apre davanti tipo il mar rosso e lui No, no traquillo servi chi è arrivato prima
Aprile 6th, 2020 alle 08:39
Triioviper al 41
Al riguardo dei Ramones mi basta ciò che con semplicità mi hai scritto tu e ti ringrazio.
Non vorrei mai costringere qualcuno a lasciare la propria “abitazione” per partecipare alla discussione, visti i severissimi “decreti” antivirus e anti…gufo (ironia con qualche goccia di vetriolo a speziare) posti in essere dal governo e dal “governo”! 😀
Proprio vero… i batteristi non sono una razza tanto normale, ma credo che sia un bene non essere tanto normali in un mondo di “troppo normali” e troppo perbenino.
Buona Giornata e ricordati quando mi scrivi di usare la mascherina per evitare ch’io ti contagi, altrimenti dopo tu lo senti Nardella, ormai a tutti gli effetti clone conclamato del Governatore della Lombardia, il quale, se decidesse quest’ultimo di creare un filtro da applicare “a tergo” per evitare che scorregge infette si propaghino nell’aria, ci obbligherebbe con ordinanza d’urgenza, a uscire tutti con la pezzuola al culo.
L’Antigufo
Aprile 6th, 2020 alle 09:01
“Chi è il tuo idolo sportivo? Quello che ti fa battere il cuore? Beh…che domanda! Hai 47 anni…sei gobbo…sarà Scirea…o Platini..Tardelli..Cabrini..o forse Baggio? Nahh.. Del Piero…? Insomma chi è?
Giancarlo Antognoni…
Ma che cavolo dici? Antognoni? E che c’entra con te..? Che c’entri te con Antognoni?”
Beh…questo il dialogo ideale con un alterego tifoso viola… In effetti che c’entro io col.momdo viola e con Antonio? Beh…non è colpa mia se da gobbo ormai fin da piccolo…mi sono innamorato di Antognoni… Ho una foto autografata da lui… Io ho un anno ed ero alla.Misericordia di Rifredi… Mio padre incontrò Giancarlo non so dove e , da tifoso viola, volle siglare con la firma autorevole di quello che ancora doveva diventare la bandiera, la naturale fede viola del figlio. Questo figlio degenerato invece divenne gobbo…perdendosi il.gusto (lo ammetto) di condividere e respirare con i propri amici la bellezza del viola…del poter gioire e parlare di calcio insieme senza sentirsi dire (ma vaia gobbo di m.). In effetti me lo.meritavo..non era colpa mia e.ci soffrivo ma.me.lo.meritavo. Nato a Firenze e gobbo! “Te tu ti dovresti confessare da i’Papa! Codesto peccato io un te lo posso assolvere!” Mi diceva scherzando ma non troppo il mio amico prete… Nessuno capiva e non era da biasimare…sono gobbo e non ho qualità. Ma poi vidi lui…in una.domenica in.cui il nonno, come estremo tentativo di convertitemi, mi portò in Ferrovia, quando ancora non si aveva paura di incontrare il.tifoso dell’Avellino o del Catanzaro. Vidi lui…passo lento…testa alta…e poi gran progressione…e poi di.nuovo a.trottare in mezzo al campo…la testa alta…e la visione di campo che se davvero fosse stato consapevole di chi fosse…sentiremmo i grandi Iniesta…Pirlo e compagnia bella sussurrare “sono forte ma vorrei essere come lui”.
Giancarlo Antognoni è il mio idolo e io, bambino già contaminato dalle strisce bianconere, piansi quando il.suo corpo cadde inanimato dopo l’impatto col ginocchio di Martina. Piansi…e probabilmente…io, già peccatore irreversibilmente gobbo e inassolvibile, in.quella domenica piena di ansia per l’unico mio idolo sportivo, devi una delle.preghiere più spontanee e vere della mia vita..
Ah…secondo me la più grande ingiustizia sportiva (ok…dopo il gol annullato a Graziani…una cosa inaudita) e aver tolto.il.gol.regolare a Giancarlo contro il Brasile.
Un ultimo encomio va a.David per l’onesta intellettuale da sempre dimostrata anche bei confronti di Antonio..
E un.grande pensiero a Sandro Rialti…voce calda avvolta di viola
Aprile 6th, 2020 alle 10:33
Davide al 44: anche io ho ammirato Scirea, campione inimitabile di stile e signorilità, ma non mi definisco di sicuro “Viola atipico”.
Questa captatio benevolentiae è un classico del gobbo vero quale tu sei, apparentemente sportivo, ma con la foto della coppa insanguinata sui ripiani di qualche mobile di casa.
Aprile 6th, 2020 alle 11:37
Antigufo 43
Sarebbe bello poterlo fare soprattutto in questo momento…..sottoscrivo ogni parola sull’universo dei batteristi …..ed è semplicemente magnifica la scena della pezza al deretano (questa volta me lo hai strappato tu non un sorriso ma una fragorosa risata….laugh out loud) e ti diró di piú forse ci siamo vicini a questa nuova ordinanza…….uscire tutti cosí per strada sarebbe una scena magnifica molto piú “unpolite” ed audace della ordinaria e ripetitiva mascherina
Un caro saluto
Aprile 6th, 2020 alle 14:13
Triioviper per concludere.
La cosa più drammatica e al contempo divertente, è che il “nostro ha emesso un’ordinanza sull’uso obbligatorio delle mascherine, ancor prima che ne inizi la distribuzione “door to door” da parte della Protezione Civile!
Un po’ come dire che m’asciugo con l’accappatoio 5 ore prima di fare la doccia!
Tant’è che io, essendone sprovvisto (delle mascherine e non dell’accappatoio) e non trovandone una nemmeno dai bagarini dello stadio a 100 Euro, ho provveduto ritagliando la patta di tutte le boxer presenti nel mio guardaroba e applicandovi gli elastici, risolvendo momentaneamente un problema, ma purtroppo creandone un altro a dir poco imbarazzante: adesso son rimasto senza mutande!
That’s life!
Un saluto a te.
L’Antigufo
Aprile 6th, 2020 alle 15:28
Al 45: nessuna captatio benevolentiae…figuriamoci cosa me ne frega arruffianarmi degli sconosciuti. Il termine “atipico” era per allontanarmi dal comportamento dei gobbi antisportivi. E sono atipico perché la.mia non è ammirazione: Antognoni è proprio il mio.idolo in assoluto e non è tipico che l’idolo non sia dei propri colori… Poi ammiro Totti…Rui Costa…ammiro Batistuta…Zanetti…ma parlo di idolo di tutti gli sport.
La captatio benevolentiae sarà forse tipico del.gobbo ma non c’entra niente col.senso del mio post. Ma è la.tua.opinione…sbagliata ma rispettabile…
Aprile 7th, 2020 alle 01:08
Mio gentile DavideGobboAtipico,
io ti comprendo, e ti do il mio personale benvenuto, perchè ho vissuto oltre trentanni con un suocero juventino col quale vedevo le partite assieme ,che esultava quando marcava la Fiorentina, e che l’anno della retrocessione quando sbagliammo un gol già fatto che tanto ci poteva far comodo , tirò una imprecazione e un cazzotto sul tavolo manca poco lo rompe.
C’è modo e modo di tifare una squadra.
C’è modo e modo di vivere il Pianeta Calcio.
E c’è modo e modo di rapportarsi con chi tifa un’altra squadra .
Quando morì e con mia moglie andammo a rimettere a posto casa sua, in un mobile trovammo una piccola scatola con tutti gli inserti dei giocatori più importanti che davano assieme a Stadio.
Roba di fine anni 90.
Quella scatola di inserti con foto e giocatori della vecchia juve ce l’ho ancora e ne faccio ben di conto.
Per rispetto della sua memoria.
Poi, sia chiaro, se vinco contro la juve, la sera è cena fuori e spumante.
E sulla torta di compleanno di mia moglie ci faccio scrivere sempre “auguri Paola, e sotto Juve Mer…
Non scherzo, le foto l’han viste mezzo blog.
Ma si fa per ruzzare con gli amici.
Ciao.
Immondo
Aprile 14th, 2020 alle 17:22
Ho ritrovato un vecchio post, in cui narravo le vicende di mio suocero juventino verace che nonostante tutto aveva assai a cuore la Fiorentina.
Questo , per allentare la incomprensioni tra tifoserie.
copio ed incollo
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Immonda Bestia ha scritto:
ottobre 9th, 2012 alle 5:20 pm
A parte gli scherzi, mio suocero era un tifoso verace juventino.
Amo raccontare di lui quanto rispettasse la Fiorentina e quanto avesse dispiacere nel vederla retrocedere nell’anno buio dell’ultimo Vittorino.
Firenze non può andare in serie B.
E’ la fine del calcio diceva.
Rammento come fosse ieri, nell’anno della retrocessione un gol sbagliato a porta vuota da Chiesa.
Mio suocero dallo smacco per quel gol sbagliato tirò un cazzotto sulla tavola che trema ancora.
I miracoli esistono.
Ci sono anche juventini perbene.
In compenso, negli ultimi mesi del grande male che l’ha portato via anch’io ho fatto il tifo per la juve nelle serate di coppe, accanto a lui, nella saletta dell’ospedale.
Non era un vero tifo per la juve, era un tifo per lui .
A parte tutti gli scherzi,il calcio è anche rispetto .
Immonda Bestia