Una radio diversa
Ho sempre pensato che ci volesse molto tatto e mota educazione per entrare nelle case, nelle macchine e nella vita di altri attraverso quel magnifico strumento che è la radio.
Da un mese in qua ce ne vuole ancora di più, perché la gente che ascolta sta male: non esiste concittadino che viva peggio rispetto a febbraio e temo che aprile sarà ancora più duro.
Negli ultimi anni ho pensato meno a “come fare” radio, approfittando di quanto avevo costruito e cioè una squadra che funzionava molto bene e che semmai aveva bisogno di stimoli, non di impostazione di base.
Ma sì, confessiamolo in questo blog che è il mio Facebook, Instagram e altro che non ho mai avuto e che pensò mai avrò: mi ero un po’ impigrito.
Questa tragedia mi ha risvegliato e mi sono sentito ancora più responsabile di quello che stiamo facendo.
Comincio a pensare alla programmazione sotto la doccia poco dopo le 5 del mattino, col gettito dell’acqua calda, che adoro, arrivano idee da assecondare o da scartare.
Ho ritrovato una passione mai scomparsa, ma in qualche modo appannata dalle multiformi vicende della mia vita privata e mi piace pensare di fare davvero compagnia a chi è in difficoltà.
Marzo 29th, 2020 alle 09:43
Ciao David, non so se ti è ricapitato di pensare ai temi che avevamo sul tavolo prima di tutto questo e di come adesso appaiano adesso.
Prendi lo Stadio, prendi il Franchi. C’è un uomo che vuole investire 250 milioni di euro in una struttura per portare divertimento, innovazione, occupazione.
Ma noi da 19 anni difendiamo delle scale di cemento armato, con atteggiamenti da signor No. Ci trinceriamo dietro un regolamento che pare immutabile, come la Bibbia. Adesso poi, non ci saranno i soldi, per fare quasi niente, figuriamoci per mantenere in piedi un mausoleo del nulla.
Che ne pensi, visto che credo tu possa fare poco o nulla in campo medico, proprio nel segno della ripartenza, del rilancio dell’occupazione, di muovere qualche interruttore di questa situazione?
Anche solo rilanciare il tema per distrarci un po’.
Marzo 29th, 2020 alle 12:19
David ci aspetta un Mondo stravolto in cui tutti dovremo abbandonare il pilota automatico.
Marzo 29th, 2020 alle 14:25
Ho fatto il consueto giro col canino nei giardini di Via Firenze.
Son passato davanti al bar a cento metri dallo stadio.
Bandoni tirati giù.
Mi son seduto dieci minuti su una panchina e mi son messo a fissare quelle due saracinesche.
E m’è venuto da pensare a quando giocava il prato e la fermata a quel bar era d’obbligo.
Dieci persone almeno al bancone a prendere il caffè , tutti assieme, spalla contro spalla, in un tripudio di battute, saluti, abbraci tra conoscenti da una vita.
e poi i frigoriferi dove la gente si accalcava a prendere birre, lattine, esta tè, e poi la fila alla cassa , gli ultimi a comprare i biglietti per la partita, e i gratta e vinci, le sigarette, i sigari, le caramelle , le gomme, un via vai degno di un formicaio, e poi, qualche discorso fuori ai tavolini, i pronostici, le battute sul calcio, sulla politica, in una enfasi gioiosa, e davanti le solite due auto dei Carabinieri ai quali per anni ho lasciato il caffè pagato,e poi tutti a sciamare verso le entrate, e le scale, e i cori, la musica , lo speaker , bandiere, tamburi, e le gioie di gol, le arrabbiature delle sconfitte, ma poi, finita la partita, tutti più contenti di prima.
E ora.
tutto finito.
Tutto sprangato, in tutto il viale in un’ora mi hanno fatto compagnia soltanto un milione di margherite, e la mia solita musica , che invece di alleggerirmi mi intristisce ancora di più.
Prima di uscire ho messo a registrare Colombo,
registrerei anche le purghe di Maria Antonietta per passare la nottata senza tutti quei servizi sulla situazione attuale, che nel bolognese vede già la scomparsa di due anziani miei parenti.
Ma verrà in giorno che riabbraccerò i miei amici, i miei parenti, e li ringraziertò di esserci ancora, e un grazie lo invierò a Lui se grazierà me e i miei familiari.
E una preghiera , un pensiero, c’è anche per te mio caro David,genitore e lavoratore eccezionale, che ti stai proponendo in modo magnifico, e doni quarantanni di passione, esperienza, intelligenza a tutti noi.
Forza ragazzi, torneremo a prendere tutti il caffè assieme, a Prato, al Marisa, con le nostre sciarpe biancoazzurre e viola, e ci vorremo bene, e saremo contenti di vedere i bimbi con i genitori mano nella mano con i Babbi, e i nonni, fare le scale , entrare davanti a quel magico rettangolo verde e gridare Forza Prato e Forza Fiorentina.
Che l’Angelo Custode ci protegga tutti.
Vi abbraccio uno ad uno
Immondo
Marzo 29th, 2020 alle 22:32
Davide ma sei diventato primo ministro dell’Albania?
Marzo 30th, 2020 alle 07:19
Un abbraccio e condoglianze ad Antonello…
Non smettiamo di lottare.. è ancora lunghissima ma passerà..
Umberto Alessandria
Marzo 30th, 2020 alle 10:20
Immondp un abbraccio forte anche a te.
Marzo 30th, 2020 alle 12:18
Grazie .
Umberto, non so che darei per tornare ai tempi di Marescalco.
Antonello
Aprile 1st, 2020 alle 11:12
In merito a ciò, ieri sera avete dato notizia, sul finire di trasmissione, che il bonus agli autonomi sarebbe stato dato in ordine cronologico, ossia chi primo arriva meglio alloggia, commentando il tutto col termine “follia”. Essendone direttamente interessato ho cercato conferme, non trovandolee anzi, avendo rassicurazioni sui tempi di preparazione della domanda. Vi rammento che è vostro preciso dovere non creare ansia negli ascoltatori, ed è il vostro primo dovere dare notizie dopo che si è certi della loro veridicità. Un saluto
Risposta
Guarda che era una notizia apparsa sul sito dell’INPS, poi la notizia è scomparsa ma dopo che avevamo chiuso il Pentasport
Ergo: abbiamo raccontato qualcosa di vero
Al momento
Aprile 1st, 2020 alle 17:28
Scusa David ma al telegiornale sia ieri che ieri l’altro avevano raccomandato di non fare le corse perché non era a chi arrivava prima.
Ciao