Persone, non numeri
Inserito da admin il 22 Mar 2020 7:40 am. Categoria: Senza categoria.
Me lo ricordo bene qual era l’angoscia degli anni settanta: ogni giorno un morto o di più, uomini senza nome, uccisi in un delirio narcisistico da criminali che a distanza di decenni qualche volta provano a spiegarci come si vive.
Anche questa sera alle 18 sapremo quanti se ne sono andati, numeri sempre più impressionanti, paure che ci prendono da dentro e chissà mai quando se ne andranno.
Ma quelli che non ci sono più, esattamente come i caduti vittime delle follie brigatiste, sono persone, non numeri, vittime innocenti di qualcosa che oggi come allora nessuno sa spiegarsi.
E vorrei avere la penna giusta o il microfono sensibile per raccontare la loro storia quando ripartiremo.
Perchè ripartiremo, non so quando, ma torneremo a vivere.
Marzo 22nd, 2020 alle 08:26
Arriverà, il tempo per ricordare. Ricordare oltre a questo piangere, intendo.
Numeri snocciolati, precisi, incolonnati. Al terzo bollettino realizzo che sono uomini, persone. O mio Dio.
E questo silenzio, questo assoluto silenzio, qui tra Pisa e Firenze. È Domenica. Non sento altro che le lacrime.
Tutto quel correre… e adesso….
Credo che tu, giustamente, vedessi il traguardo. Spero che tu lo allontani ancora un pò perché c’è bisogno di voci libere, autorevoli, il numero maggiore possibile. C’è bisogno di spiegare, di trovare. E, senza cattiveria, senza accanimento, ma con giustizia, semplice giustizia, inchiodare alla verità. Non mi posso muovere, ma ho la mia voce. La tua la sentono di più, in più posti, magari la scherzano un po’ ma l’ascoltano. Ora è già tanto. Ora tutto serve.
Ma solo con la verità arriverà quel tempo, perché so che arriverà.
Bergamo. Davide. Tutti quei simpaticoni… Poi questo.
Tutto cancellato. Tutto.
Un passo alla volta… e voce alta.
Poi uno non deve fumare….
Un saluto, sincero.
Marzo 22nd, 2020 alle 09:10
David anch’io ricordo bene quello che racconti ma forse perché anni ormai lontani nel tempo o perché anche se con angoscia ma vissuti con l’incoscienza dei ragazzini, non sono rimasti in maniera indelebile appiccicati alla mia anima ma credo che le immagini dei camion militari che nella notte portano via decine di bare, senza un fiore, senza un parente, lontane da casa loro, queste si sono immagini veramente forti, che mi hanno procurato angoscia, dolore, sgomento, che non potrò mai dimenticare. Se poi uno si sofferma a pensare che questa malattia ti porta via le persone care senza che tu possa vederle durante la malattia e senza rivederle dopo morte……uno strazio infinito.
State a casa.
Marzo 22nd, 2020 alle 09:18
Gent.mo David,hai colto in pieno il fenomeno ed il rischio ad esso collegato. Il concetto non è mio, ma l‘ho fatto mio da tempo immemorabile: un morto è una bara sul letto con dentro il caro estinto ed i suoi parenti ed amici presi dal dolore, tutto questo suscita commozione e pietà umana. Mille, diecimila, centomila morti sono una fredda statistica, che coinvolge la mente per il numero ma non il cuore poiché non si guarda ai mille funerali.
Purtroppo, nel caso di questi eventi eccezionali non c’è al centro “l’individuo” in quanto tale, ma il terribile risultato dell’epidemia.
Quanto agli anni settanta o sessanta (le stragi dell’epoca) è evidente l’assurda dissociazione nei criminali, che quelli stragi hanno provocato e quei delitti compiuti, tra divisa e uomo è orrenda. Ma vorrei associare ai tuoi richiami la strage di “Portella della Ginestra” e gli omicidi della “mafia” ove si colpisce l’uomo dello Stato per intimorire poliziotti, giudici e privati che si ribellano alle loro leggi.
Mi ricordo di un mugnaio (Rocco Gatto) che si ribellò pubblicamente e venne ucciso dalla ‘ndrangheta. Il fatto è che questi ultimi dicono di essere “uomini d’onore” ed i primi (stragisti e brigatisti) “eroi della rivoluzione”.
Ho ancora negli occhi l’invocazione disperata della “vedova Schifani” durante il rito funebre del funerale anche di suo marito.
Marzo 22nd, 2020 alle 10:06
Caro David,
Sai quanto ti stimi, ma credo che quel paragone non regga.
Io quegli anni li ho vissuti da adolescente, in quella Padova cattolicissima e politicizzata che ha visto nascere, crescere e corrompersi l’autonomia operaia una cui parte devio nella lotta armata.lo stesso Tony Negri abitava nel mio quartiere. Gia da quelle parti operava la colonna veneta delle BR (mi viene in mente Savasta, il killer dagli occhi di ghiaccio autore del rapimento dozier)
Erano giorni difficili. Tutte le cosiddette compagnie (comitive) si identificavano in movimenti politici, fin dalle medie. Manifestazioni terribili dove si affrontavano neri e rossi a colpi di catene e spranghe e tutti contro la celere. Io stesso mi sono trovato in mezzo a quelle manifestazioni, autobus bloccati, porte aperte: via Tosi professori di liceo o d un’università minacciato o malmenati.
Finché si passò alle maniere forti.
Qualche gambizzato prima e poi la guerriglia armata e gli omicidi. Grande tensione e grande ansia ed incertezza sull’esito della battaglia.
Eppure ognuno viveva la sua vita normalmente, scuola, lavoro, cinema, ragazze, partite di pallone, e ogni tanto la notizia di un fatto grave di sangue.
Oggi è diverso, abbiamo migliaia di notizie, molte inutili, ma questa epidemia ci vede tutti coinvolti, senza difesa se non quella di stare a casa, sperando di cavarsela. Negozi chiusi, fabbriche chiuse, ormai non si lavora quasi più.
Il nemico è infido, non lo vedi, è difficile da combattere.ci morivano medici, infermieri, forze dell’ordine con abnegazione e senza sosta, come negli anni 70 facevano poliziotti e carabinieri, magistrati, giornalisti, sempre sotto il tiro dei terroristi.
No non c’è paragone, oggi siamo veramente coinvolti tutti e tutti dobbiamo dare un contributo nel rispettare le regole, nel rispetto delle vittime che gia se ne sono andate.
Stiamo a casa, che la fine arriverà, non so quando, ma più cinikoegnamo e prima sarà.
Un saluto ed un abbraccio a tutti voi e ai vostri cari
Lucky
Marzo 22nd, 2020 alle 10:17
Chiedo scusa per gli errori. Un po’ non ci vedo un po’ il t9 che mi tradisce
…via tosi scampé!Professori….
….ci provano medici, infermieri…
….ma più ci impegniamo e prima…
Se fosse un compito d’italiano non avrei preso la sufficienza…😁
Marzo 22nd, 2020 alle 10:41
Giusta considerazione.
L’attuale crisi è più assimilabile al terrorismo che ad una guerra. Con la guerra necessita ricostruire tutto, scordandosi i vantaggi di cui si godeva precedentemente. Nella ricostruzione, ce l’hanno insegnato i nostri “vecchi”, non esiste festa comandata, non esiste diritto sindacale, esiste solo la necessità di fare pr il bene comune.
Il terrorismo invece con il suo stillicidio costringe a cambiare le abitudini alla persona normale, lasciando certe categorie indenni da ogni coinvolgimento.
La guerra, poi, riuscirebbe a far cambiare le prioritàdell’esistenza di ciascuno di noi e, forse, impedirebbe che, miricollego a Viola1946, il fratello della moglie di una vittima di mafia vada a “lavorare” per chi ha ucciso il cognato. L’uomo è spesso infame.
Marzo 22nd, 2020 alle 11:20
Lancio un piccolo sassolino non per provocazione ma solo per cercare di trovare un pó di luce nel tunnel nel quale ci siamo cacciati con le nostre mani e con l’autorevole aiuto dei nuovi capitalisti che nascosti sotto la socializzante egida della falce e del martello forse ci hanno nascosto o semplicemente dilatato nel tempo qualche verità…come cambiano i tempi e come cambiano le ideologie, certo tenendoci tutti a casa ne sapremo sempre di meno ed avremo solo i mezzi di informazione a condurre le danze in cui far ballare i nostri cervelli,ormai ci resta solo di fidarci e affidarci….ma a chi ??questa è la domanda Principe, di chi ci fidiamo dei Medici cinesi, dei virologi autoctoni,dei capi di stato o dell’informazione ? il virus poteva essere messo fuori della porta a tempo debito con la tempestività e il decisionismo degno di un paese civile che ha a cuore il destino del proprio popolo senza temporeggiare,cazzeggiare e sottovalutare ……inoltre con tutti i giri di vite di stampo governativo sempre piú serrati,le misure sempre piú restrittive e dopo aver messo con il culo per terra tutto il settore produttivo nostrano il numero di decessi aumenta esponenzialmente invece di diminuire..oibó …molto strano così come è strano che nel paese asiatico l’escalation è stata contenuta e risolta in tempi rapidi definiti e circoscritti mentre da noi segue un andamento propagativo diffuso e al momento sembra inarrestabile ….. Verrebbe quasi da pensare che oltre alle ideologie stanno cambiando anche le leggi fisico-chimiche che regolano i flussi dinamici della biologia molecolare….e se cambiano anche loro allora certo che siam messi di morto,di morto…….
Marzo 22nd, 2020 alle 11:41
Non sono complessivamente d’accordo con te, David. Di fronte a questa tragedia c’è soltanto da fare il possibile – concretamente e nel nostro “piccolo”, con i nostri comportamenti – per rendere il tutto meno negativo e in tempi non biblici. Poi verrà il tempo, a mio modestissimo modo di vedere, di fare un po’ di conti: in primo luogo con la nostra accettazione (anche mia, in parte) di un modo di produrre e di vivere che magnificava il fatto che bisognasse smantellare tutto quello che i nostri vecchi, con lotte e sacrifici, avevano contribuito a realizzare, cioè lo stato sociale. Con la scusa delle sue patologie, certo da combattere e da ridurre comunque al minimo, si è dato mandato a tutti (a destra, naturalmente, al centro e ad una pseudo-“sinistra”) di tagliare tutto ciò che era possibile a livello pubblico: la sanità (ne vediamo le conseguenze), l’istruzione e le tutele al lavoro dipendente. Eravamo quasi tutti convinti che così facendo si arrivasse prima io poi a chissà quale paradiso in terra. Credo che su questo “modello” si debba ragionare. Intanto, per quanta mi riguarda, mi emoziona/commuove il lavoro incredibile che tanti medici e infermieri stanno facendo. Ci aggiungo anche un po’ di insegnanti che con il digitale riescono comunque ad assicura un pizzico di normalità quotidiana ai nostri figli. Ciao.
Marzo 22nd, 2020 alle 12:35
Avendo vissuto quegli anni, li sento diversi da ora. Certo, c’era l’angoscia quasi quotidiana di scoprire che qualche servitore dello Stato era stato vigliaccamente trucidato. C’erano delle minime limitazioni delle liberta’ individuali. Percorrendo spesso il Viuale Europa sosno stato fermato piu’, volte da posti di blocco con mitragliette spianate. Ma c’era la sensazione che non sarebbe capitato nulla ne’ a me ne’ alla mia famiglia. Oggi questacertezza non ce l’ho e questi mi fa stare male. Nel dominio del Covid19, quello che mi ha lasciato basito e’ un articolo apparso ieri su Repubblica dove si confrontava la nostra situazione con quella della Corea del Sud, paese di cui non conosco il livello di democrazia che e’, in ogni caso, superiore a quello della Cina. Il grafico riportato mostra come ad otto giorni dalla scoperta del paziente uno, il livello dei contagiati era simile in entrambi i paesi: circa 5000. Dopo tre settimane noi siamo a 53578 positivi e 4825 morti. Loro sono sotto i 10000 contagiati e a poco piu’ di 90 morti senza essere ricorsi a particolari strette sulla mobilita’ delle persone!!!! Si puo’ dire: micojoni! La diversita’ sta nel modo con cui hanno affrontato l’epidemia. Quando scoprono un positivo, ne tracciano gli spostamenti nei giorni immediatamente precedenti al manifestarsi della malattia. Usano le celle telefoniche, il gps, le telecamere stradali con riconoscimento facciale, bancomat, carte di credito etc. In questa maniera scoprono dove e’ stato e con chi si puo’ essere incontrato. Sanificano gli ambienti e fanno il test ai potenziali contagiati decidendo se metterli in quarantena o no. I nostri “esperti” dicono che e’ un buon sistema e studiano come applicarlo qui da noi da ora in poi!!! Mi sembra che ci stiano pigliando per le mele anche perche’ la principale scusa che esibiscono per il ritardo e’ il rispetto della privacy. Non piu’ tardi di ieri una assessora al comune di Firenze diceva che stanno provando ad utilizzare i telefonini per valutare in quanti si spostano ma si sbracciava ad informarci che i dati sono aggregati e quindi tutto e’ assolutamente anonimo. Sara’ perche’ pago tutte le tasse, non ho la ganza ne’ vado a troie ma a me della privacy non fotte una beata minchia. E queste anime belle che ci governano hanno fatto probabilmente morire qualche migliaio di persone per rispettarne la privacy? Sai quanto gliene importa a loro ed alle loro famiglie?
Marzo 22nd, 2020 alle 13:37
Gli imprenditori Pratesi ( meno dell’1% del tessuto mondiale prodotto), in rivolta contro la stretta del governo.
Pensano al fatturato e non alle persone
Marzo 22nd, 2020 alle 17:08
Su corriere.it c’e’ oggi un efficace articolo a firma Paolo Giirfano. a mio modo di vedere da leggere e immagazzinare. Fa riflettere. Come potrà o non potrà essere il dopo Coronavirus. Le crisi sono sempre state un momento di cambiamento. Questa è trasversale, non considera le frontiere ma sì i comportamenti. E’ un’altalena. Si può salire o scendere. Riusciremo a farlo? Non sarà semplice ma, come sempre, dipende ANCHE da noi, non solo dai governi o dalla BCE. A volte deleghiamo per non avere responsabilità, altri invece sono in perenne ricerca del facile nemico su cui riversare i guai o le proprie furbizie.
Certo, poi gli interessi particolari sono spesso invadenti o troppo forti. Diremo anche che le decisioni che contano davvero non saremo noi a prenderle. Vero, ma possiamo influire? Possiamo cambiare un ordine di priorità? E se sì, con quale misura? Il ritmo dell’altalena può essere più o meno rapido? L’esperienza dice che non tutti lo faranno, né i governi né parte delle persone. L’economia farà fatica, ne siamo consapevoli. Ciò non toglie che il momento sia adesso. Ci vorrà un po’ di creatività. Il Coronavirus non ha valori. Lui va avanti e si nutre dei nostri errori. Fagocita il disprezzo dell’ambiente e dell’equilibrio. Non dà giudizi ma rende manifesto un dato, che qualcosa dovrà cambiare. Se potrà farlo, dipende da tutti noi.
I 7.000 medici volontari, quelli arrivati da Cuba, hanno già scelto la rotta, senza pensarci neanche un momento. Così funzionerebbe nel mondo ideale. Poi c’è quello reale. Hasta la victoria siempre, direbbe con un di po’ melanconia il vecchio Che… ed è curioso il dato che una piccola Nazione sotto embargo manda medici e altri Paesi dichiaratamente sovranitsti intercettano le mascherine destinate all’Italia… E’ quando serve che ci si rende conto di quanto uno Stato organizzato sia importante. Che i servizi pubblici debbano funzionare. Come andrà non lo so, ma so che gli alibi sono finiti.
Marzo 22nd, 2020 alle 17:09
Paolo Giordano
Marzo 22nd, 2020 alle 17:27
@7 Triioviper NI3
Al di là del credo politico che ognuno di noi nutre dentro di sè, più o meno accentuato e più o meno radicato, tu stai facendo un po’ quello che si fa nelle partite di calcio: a partita giocata tutti bravi allenatori ed esperti.
Intanto, non puoi pensare di rendere simili il popolo cinese e quello italiano. Presso i due popoli la credibilità governativa (non mi riferisco alle persone ma alle istituzioni) è del tutto diversa. In Cina il dispositivo governativo è stato durissimo ed immediato rispetto al momento della certezza del fenomeno. Istantanea è stata la risposta della popolazione.
Qui da noi, il fenomeno essendo arrivato dopo, era poco conosciuto e soprattutto non vi era chiarezza informativa verso gli esperti (mancavano molte informazioni). Certo con il senno di poi si sarebbe dovuto fare con immediatezza la quarantena obbligatoria per tutti i cittadini con sanzioni pesantissime, compresa la detenzione immediata per i trasgressori.
Ricordiamoci i dibattiti dei primi giorni a anche tra di noi, oltre che tra i medici, gli esperti ed i politici.
Immagino i commenti dei bastian contrari per mestiere (non metto te tra questi), questi per uno starnuto hanno bloccato l’Italia. Non parliamo dei tifosi e così via.
Pensa un po’ cosa hanno detto i nostri amici europei, sono passati da deriderci al darci dell’untore.
Personalmente, fossi stato il decisore o un consulente, forse avrei proibito le partite di calcio a porte aperte e le manifestazioni pubbliche, per il resto sostanzialmente sarei stato inizialmente attendista. Certo con il senno di poi forse avrei sbagliato.
Carissimo Triioviper NI3 il vero problema è quello dei nostri “connazionali che non si vogliono arrendere allo stare in casa 2 settimane”. Questi vanno decisamente combattuti, anche con strumenti più persuasivi di quelli messi fin ora in campo.
Marzo 22nd, 2020 alle 18:41
In guerra, perché di questo si tratta, ci sono storie che narrano di persone eroiche e altrettanto di persone che compiono errori di strategia..
Ora è il tempo di raccontare le storie dei primi…Onore a chi serve lo Stato senza tregua..
Avere mamma, nonna e papà lottare contro un nemico invisibile fortunatamente per ora in isolamento domestico con sintomi severi in attesa di tampone è … devastante…in una settimana cambia tutto..
Poi penso ad amici che stanno attaccati ad un tubo e allora…Forza, coraggio, azione e nessun rimpianto per quel che sarà…in ogni senso..
Chi può resti a casa..
RESTI A CASA…
Umberto Alessandria
Marzo 22nd, 2020 alle 18:54
@9 Nanni47
Premesso che sul piano logico tu hai perfettamente ragione, riuscire a tracciare i contatti di chi ha preso il virus è una operazione molto intelligente, resta un problema: non sempre questo è possibile. Oltre che per la ragione della “privacy”, ovviamente aggirabile e sterilizzabile per un breve periodo, essendo superiore l’interesse della collettività, ve ne è una pratica: sai tracciarmi di tutti gli spettatori della partita dell’Atalanta i movimenti e le persone vicine agli spettatori di quell’incontro di calcio.
Detto questo in situazioni normali ed all’inizio dell’epidemia, quella da te indicata è la prima strada da percorrere.
Marzo 22nd, 2020 alle 19:01
@Nanni 47
Aggiungo un particolare al tuo commento che condivido in pieno : quelli che parlano di privacy poi sul loro telefono hanno scaricato tutti i social del mondo , hanno la mail con Google, le chat e sono tracciati 24h per 365gg l’anno . Però se serve per salvare delle vite cominciano le domande sul dove finiscono i dati … Informatevi che fine fanno i vs. dati che vanno sui cloud di Facebook e simili in Usa che diventano automaticamente di proprietà dei suddetti social .
Marzo 22nd, 2020 alle 19:29
Viola1946
Bé un pó bastian contrario forse lo sono ma non su queste vicende …in una partita di calcio le variabili sono tantissime qui si trattava solo di chiudere le frontiere al primo focolaio in Cina a maggior ragione se il virus era sconosciuto ….la prudenza non è mai troppa quando si ha a che fare con la salute ….ma al di là di questo il mio interrogativo verteva piú sui motivi che hanno permesso a questo virus di diffondere con effetti cosí diversi tra i due paesi …e mi riferisco alla durata e soprattutto agli indici di mortalità sensibilmente diversi tra i due paesi …..non penso sia dovuto solo all’età media che forse nel nostro paese è leggermente piú elevata ….
Marzo 22nd, 2020 alle 19:40
Permettetemi un pensiero per la scomparsa di Gianni Mura, morto per complicazioni dopo un infarto.
Era il mio giornalista preferito, un punto di riferimento per il modo di raccontare lo sport. Le vicende del ciclismo mescolate alle descrizioni dei piatti mangiati e dei vini degustati tra una tappa e l’altra del Tour de France e il pezzo domenicale sul campionato di calcio valevano il prezzo di Repubblica.
Addio maestro.
Accidenti, affogati in questo magma di sospensione e incertezza da libro distopico, si arriva al punto di essere contenti di sentire che oggi sono morte 600 persone invece delle 700 di ieri.
Povere famiglie e poveri morti.
Marzo 23rd, 2020 alle 07:57
Buongiorno ,sono bellissimi questi commenti e li condivido. Spero soltanto che continuino anche passata questa emergenza. Cioè che per i Bergamaschi non tornino ad essere degli infami,e che i milanesi, ora così giustamente pianti per i loro morti, non vengono accolti negli stadi con i cartelli tipo appestati o coronavirussati.Un po’ come facevano loro come i meridionali quando li chiamavano colerosi, oppure con altre parole di questo tipo. Mi auguro anche che i medici rimangano Angeli e non ,come fino a ieri ,fossero insultati e financo denunciati,per uno sbaglio giusto o presunto. Speriamo che questa lezione ci serva.Un ultimo pensiero ai delinquenti evasori di tasse :Che la peste li colga.
Marzo 23rd, 2020 alle 09:46
gli anni di piombo del terrorismo
erano una passeggiata di salute in confronto a questa pandemia,
una allegra scampagnata in confronto a quello che stiamo vivendo in questi giorni
con i pericoli che corriamo TUTTI per la salute nostra
e delle persone a noi care
senza contare le tremende ripercussioni economiche
principalmente su chi si deve costruire uno stipendio da solo
e su chi vive su settori come il turismo.
questa è una tragedia a livello mondiale,
altro che le brigare rosse nere e gialle.
la situazione di adesso può essere assimilata ad una guerra
ma la guerra credo sia peggio.
il mio nonno è partito militare a 20 anni
e tra Libia, prima guerra mondiale è tornato a 28.
si è preso una fucilata in una gamba che lo ha reso zoppetto a vita
e il tifo.
ha vissuto otto anni tra fucilate, cannonate e vita di trincea.
ed è stato uno dei più fortunati perchè (per fortuna anche mia)
ha riportato la buccia a casa.
a noi viene chiesto di restare in casa in pigiama con le nostre famiglie.
molto meglio, direi.
da questa settimana si dovrebbero vedere gli effetti del blocco che stiamo attuando.
speriamo.
intanto che tutto vada per il meglio,
poi ci saranno moltissime cose di cui discutere
per primi i tagli alla sanità che è la cosa più fondamentale da preservare e ora lo stiamo vedendo.
andrà tutto bene non lo scrivo,
perchè purtroppo a molte persone non è andato tutto bene.
Marzo 23rd, 2020 alle 10:09
-DAL LIBRO ROSSO DI JUNG-
“Capitano, il mozzo è preoccupato e molto agitato per la quarantena che ci hanno imposto al porto. Potete parlarci voi?”
“Cosa vi turba, ragazzo? Non avete abbastanza cibo? Non dormite abbastanza?”
“Non è questo, Capitano, non sopporto di non poter scendere a terra, di non poter abbracciare i miei cari”.
“E se vi facessero scendere e foste contagioso, sopportereste la colpa di infettare qualcuno che non può reggere la malattia?”
“Non me lo perdonerei mai, anche se per me l’hanno inventata questa peste!”
“Può darsi, ma se così non fosse?”
“Ho capito quel che volete dire, ma mi sento privato della libertà, Capitano, mi hanno privato di qualcosa”.
“E voi privatevi di ancor più cose, ragazzo”.
“Mi prendete in giro?”
“Affatto… Se vi fate privare di qualcosa senza rispondere adeguatamente avete perso”.
“Quindi, secondo voi, se mi tolgono qualcosa, per vincere devo togliermene altre da solo?”
“Certo. Io lo feci nella quarantena di sette anni fa”.
“E di cosa vi privaste?”
“Dovevo attendere più di venti giorni sulla nave. Erano mesi che aspettavo di far porto e di godermi un po’ di primavera a terra. Ci fu un’epidemia. A Port April ci vietarono di scendere. I primi giorni furono duri. Mi sentivo come voi. Poi iniziai a rispondere a quelle imposizioni non usando la logica. Sapevo che dopo ventuno giorni di un comportamento si crea un’abitudine, e invece di lamentarmi e crearne di terribili, iniziai a comportarmi in modo diverso da tutti gli altri. Prima iniziai a riflettere su chi, di privazioni, ne ha molte e per tutti i giorni della sua miserabile vita, per entrare nella giusta ottica, poi mi adoperai per vincere.
Cominciai con il cibo. Mi imposi di mangiare la metà di quanto mangiassi normalmente, poi iniziai a selezionare dei cibi più facilmente digeribili, che non sovraccaricassero il mio corpo. Passai a nutrirmi di cibi che, per tradizione, contribuivano a far stare l’uomo in salute.
Il passo successivo fu di unire a questo una depurazione di malsani pensieri, di averne sempre di più elevati e nobili. Mi imposi di leggere almeno una pagina al giorno di un libro su un argomento che non conoscevo. Mi imposi di fare esercizi fisici sul ponte all’alba. Un vecchio indiano mi aveva detto,anni prima, che il corpo si potenzia trattenendo il respiro. Mi imposi di fare delle profonde respirazioni ogni mattina. Credo che i miei polmoni non abbiano mai raggiunto una tale forza. La sera era l’ora delle preghiere, l’ora di ringraziare una qualche entità che tutto regola, per non avermi dato il destino di avere privazioni serie per tutta la mia vita.
Sempre l’indiano mi consigliò, anni prima, di prendere l’abitudine di immaginare della luce entrarmi dentro e rendermi più forte. Poteva funzionare anche per quei cari che mi erano lontani, e così, anche questa pratica, fece la comparsa in ogni giorno che passai sulla nave.
Invece di pensare a tutto ciò che non potevo fare, pensai a ciò che avrei fatto una volta sceso. Vedevo le scene ogni giorno, le vivevo intensamente e mi godevo l’attesa. Tutto ciò che si può avere subito non è mai interessante. L’ attesa serve a sublimare il desiderio, a renderlo più potente.
Mi ero privato di cibi succulenti, di tante bottiglie di rum, di bestemmie ed imprecazioni da elencare davanti al resto dell’equipaggio. Mi ero privato di giocare a carte, di dormire molto, di oziare, di pensare solo a ciò di cui mi stavano privando”.
“Come andò a finire, Capitano?”
“Acquisii tutte quelle abitudini nuove, ragazzo. Mi fecero scendere dopo molto più tempo del previsto”.
“Vi privarono anche della primavera, ordunque?”
“Sì, quell’anno mi privarono della primavera, e di tante altre cose, ma io ero fiorito ugualmente, mi ero portato la primavera dentro, e nessuno avrebbe potuto rubarmela piu”.
Marzo 23rd, 2020 alle 11:37
Età vita media in Italia 82,7 anni Cina 76,1.
Marzo 23rd, 2020 alle 11:53
20 linus
Chi diceva che i tagli alla sanità non dovevano essere fatti veniva guardato con compassione “poverino è ancorato al passato” in Lombardia dal 1999 al 2018 sono state vinte le elezioni con lo slogan “potenziamo la sanità privata”.
Marzo 23rd, 2020 alle 12:37
Rambaldo Melandri, n. 21
GRAZIE!
La più bella cosa che abbia letto in questi giorni.
Coraggio, credevamo di avere costruito un mondo perfetto e meraviglioso, di essere invincibili, moderni, di avere superato ogni limite ed invece……
Ce la faremo perchè possiamo mettere in campo mezzi ed intelligenze ma poi dovremo ripensare, sia come individui che come collettività, un modo diverso di vivere.
Non alludo a certe tendenze modaiole come l’ecologismo di facciata, parlo di prevedere ed organizzare preventivamente sistemi di protezione sociale ed economica, cominciare a proteggere il territorio e dare a chi lavora certezze e miglior livello di vita.
Ovviamente in questo quadretto, chi ruba va impiccato al primo lampione, metaforicamente ma fino ad un certo punto.
Non ho detto nulla di meraviglioso, solo due ideuzze ma, con il dovuto rispetto per le vittime e per chi soffre, anche questa potrebbe essere una opportunità, non buttiamola via.
Marzo 23rd, 2020 alle 13:14
Un mio collega ritorna da una settimana di febbre e raffreddore… e sta lì senza mascherina. Ci sono anche queste persone. Questa, è vera fatica…
Marzo 23rd, 2020 alle 13:52
La guerra era peggio! Certo, durante una guerra non sei sicuro da nessuna parte, men che meno dentro casa. L’economia durante la gurra viene rasa a zero, indipendentemente se la vinci o la perdi e in termine di vite umane il conto è sempre salatissimo. La guerra però, quando arriva la sua fine, è come una rinascita, tutti ripartono da zero, tutti hanno l’opportunità di costruire. Questo cazzo di virus invece è più subdolo, lascerà meno vittime, ma farà tanti feriti e dal punto di vista economico saranno amplificate le differenze sociali che in Italia erano notevoli anche prima.
Saranno anni durissimi, altro che storie.
Marzo 23rd, 2020 alle 15:26
24 gatto pancione
….dare a chi lavora certezze e miglior livello di vita”. Ci voleva il coronavirus perché ci si accorgesse che il lavoro precario a vita è sbagliato, così come il lavoro filtrato attraverso le agenzie interinali (società quotate in borsa), o l’abolizione delle protezioni (art.18), chissà se si riuscirà a fare un mondo un po’ più equo e un po’ più meritocratico.
Marzo 23rd, 2020 alle 15:56
Rosetta, non lo so in Lombardia perchè non ci vivo,
può darsi che sia come dici tu perchè era il ritornello nazionale.
Ma è comunque la regione messa meglio in Italia,
fosse scoppiato il focolaio al sud
sarebbe stato uno sterminio micidiale,
speriamo che non succeda mai.
io vivo in toscana e qui Rossi andrebbe rincorso coi forconi.
Ci sono delle eccellenze di ospedali come Pisa, Massa, anche Firenze
ma c’è stata una corsa a chiudere gli ospedali più piccoli che ha del disgustoso.
so di realtà dove gli infermieri compravano le cose basilari coi loro soldi.
tagli, tagli, tagli.
poi arriva la pandemia e sono cazzi
anche perchè hanno messo il numero chiuso a medicina
e ora mancano i medici,
li vorrebbero far rientrare dalla pensione
per mandarli a rischiare di morire in Lombardia.
roba da rivoluzione.
Quando tutto questo sarà finito,
perchè finirà sicuramente anche se qualcuno di noi ci lascerà le penne,
dovranno essere riviste molte cose nel campo sanitario.
subito.
@sempre presente:
non ho vissuto il dopoguerra,
ma dai racconti e dai libri e documentari vari non credo sia stato rose e fiori,
chi aveva la fortuna di avere ancora una casa, ha patito comunque una miseria che noi non ci si immagina nemmeno.
poi, il boom degli anni 60
ma la guerra è finita nel 45..
saranno anni durissimi anche per noi ma non in quel modo.
e l’effetto rimbalzo ci sarà ancora più accentuato.
l’importante sarà arrivarci fisicamente.
Marzo 23rd, 2020 alle 17:48
OT
a milano la comunità etiope dona prodotti alimentari,per l’infanzia e per l’igiene alla croce rossa:”avete aiutato noi e ora noi contraccambiamo i milanesi”
…beh…
Marzo 23rd, 2020 alle 18:06
28 linus
Se vai a rileggere il mio primo intervento di qualche post fa ho iniziato il mio intervento dicendo “quando sarà finito tutto forse avremo capito che la Sanità pubblica va finanziata e non tagliata””, ma eravamo pochi a sostenere questo, io sono stata molto dura con la sanità toscana per i tagli, in diversi post di qualche mese fa e c’è chi mi ha criticata.
La sanità pubblica è un bene nazionale, si deve lavorare per farlo funzionare sempre meglio e non lavorare per smantellarla.
Marzo 23rd, 2020 alle 18:30
@Linus
Vivo vicinissimo alla prima zona rossa,quando hai finito col forcone per Rossi,passamelo,perché qui di piccoli ospedali ne hanno chiuso il doppio della Toscana.
@Umberto
È dura,resisti e buona fortuna.Io ci sono passato…..
Marzo 23rd, 2020 alle 18:43
@23 Rosetta
Vedi hai toccato il vero problema di questa “era” che stiamo vivendo. Il coronavirus ci sta riportando nella stragrande massa dei cittadini ad essere nuovamente un popolo unito e consapevole della enorme fragilità della razza umana, non solo per le calamità non collegate agli esseri viventi (terremoti, maremoti, inondazioni, etc.) ma anche per quelle legate al “morbo infettivo” qualunque esso sia. In questo tipo di discorso escludo l’evento guerra, che è ovviamente un peggiorativo.
Ora, e non stiamo in vera gravissima emergenza sanitaria (solo potenziale e si spera resti tale), il coronavirus ci ha riportati all’importanza del concetto della sanità, particolarmente quella pubblica. Al momento, per rendere più semplice il discorso, ignoriamo che esistono le ruberie e le disfunzioni, elementi inevitabili legati alla presenza dell’uomo, ma che bisogna cercare comunque di minimizzare.
Il vero problema è quello di stabilire le priorità nazionali e destinare a quelle, in via prioritaria parte delle nostre risorse. Il contrappeso di questa necessità è il pagamento delle dovute tasse. Estendendo il discorso alle altre priorità pubbliche emerge un netto ripensamento collettivo di quanta parte dei nostri guadagni debba essere destinato ai servizi pubblici e di quanto a ai bisogni individuali privati.
Il servizio sanitario nazionale è sicuramente normalmente sovracaricato, ma comunque ha una buona efficienza di base.
Il sistema sanitario pubblico per principio deve essere efficiente? Sicuramente si! Quindi il sistema ospedaliero deve avere sia bravi manager gestionali e sia bravi medici al fine di conciliare efficienza con qualità tecnica e umana del servizio medico.
Ma questo costa. Quindi, tralasciando la destra, il centro e la sinistra storica e parlamentare, la vera battaglia politica è di chi mette al centro del discorso “la comunità” con il suo “benessere collettivo” e chi, invece, mette al centro “l’individuo” con il suo benessere individuale.
Il problema è l’interdipendenza tra le persone, ormai arrivata ad avere carattere mondiale, per cui in poche ore un problema cinese diventa un problema mondiale (ora è capitato alla Cina, ma la fonte potrebbe domani essere un altro Paese).
In questo discorso, fatti salvo brevi periodi eccezionali, non vorrei sentire di trovare copertura del nostro maggiore fabbisogno nell’aumento del debito pubblico, questa non è la soluzione ma l’aggravamento dl problema.
Qui la chiudo, poichè su questo argomento bisognerebbe scrivere biblioteche intere di libri.
Spero solo che questa esperienza ci lasci l’eredità di una nuova discussione pubblica su quali sono le priorità collettive e come finanziarle.
Marzo 23rd, 2020 alle 20:14
Linus… Mi aggrappo a Te, speriamo che tu abbia ragione, ci vole un bel rimbarzo però…
Marzo 23rd, 2020 alle 23:08
Rambaldo 21
Come trasformare il veleno in medicina… grazie
Marzo 24th, 2020 alle 07:52
Potrebbero adibire gli F35 a reparti di terapia intensiva…
Marzo 24th, 2020 alle 09:49
sempre presente:
lo spero tanto anch’io
perchè sennò chi lavora per conto suo
se scampa al virus muore di fame.
@ Rosetta:
guarda, io non sono religioso
ma mi metto nei panni del Dio che ci ha creato se esistesse:
cazzo, vi ho dato tutte le materie prime di cui avete bisogno,
vi ho dato l’intelligenza,
avete tutto.
e.. per quale motivo non riuscite a curarvi come si deve in molti casi?
perchè vi mancano i soldi!
cioè una cosa che in natura non esiste e che avete inventato voi.
allora siete scemi!
vi meritate l’estinzione!
Marzo 24th, 2020 alle 10:05
Colgo l’occasione per salutare i reduci della guerra “pro e contro Della Valle”. Dopo l’avvento del nuovo proprietario Rocco Commisso, personaggio eccellente foriero di eccellenti risultati sportivi della Nostra Amata Fiorentina, mi sono ritirato(o quasi) dal Blog, vi partecipo solo come lettore. Ho ricordi vivissimi della II Guerra Mondiale e dell’immediato dopoguerra. Ora vivo come spettatore questa tragica esperienza che ha mietuto vittime a me coetanee.
Auguro a tutti di superare indenni questa calamità. L’unica nota positiva consisterà nel riassaporare le piccole ma ricchissime gioie della vita come quella di fare una girata in centro a stretto contatto di fiorentini e turisti.
Marzo 24th, 2020 alle 10:15
32 Viola 1946
Vedi purtroppo la gente si accomuna solo quando ha bisogno altrimenti pensa x sé, un problema (salute o lavoro o qualsiasi) lo capisce solo se lo vive in prima persona altrimenti guarda con distacco addirittura con condanna chi ha un problema (sicuramente non è bravo, ha fatto qualcosa di sbagliato….) cioè è profondamente egoista e crede che le cose brutte capitino solo agli altri e anche in questo frangente lo dimostra purtroppo, altrimenti non si capiscono le persone denunciate perché non stanno alle regole o chi va a fare la spesa più volte in una settimana. Ecco perché se arriva uno che dice sanità privata anziché pubblica, uno che ha benessere dice lo voto almeno se ho da essere ricoverato sono coccolato e chi se ne frega degli altri e così mattoncino su mattoncino ti trovi a pagare sempre di più un’analisi o gli ospedali pubblici sono sempre più sottorganico e così via. Quando si capirà, non nelle emergenze ma nella normalità, che la società è come la catena della bicicletta se tutti gli anelli sono al loro posto si cammina se ne salta anche solo uno ci si ferma, avremo una società migliore. Quando si giudicherà una persona per quello che é e per quello che fa e non solo dal titolo di studio, forse miglioreremo.
Un saluto
Un caro saluto anche a Umberto da Alessandria.
Marzo 24th, 2020 alle 10:26
Linus, certo che meritiamo l’estinzione!
15 giorni che ci siamo levati dai coglioni e i cinghiali girano liberi per Sassari, delfini nel porto di Trieste, i canali di Venezia con l’acqua trasparente(!) come a Bora Bora, si vedono i pesci(!),Cigni e Anatre come se piovesse…Quando tutto sarà finito avremo imparato la lezione? No
Marzo 24th, 2020 alle 10:44
@36Linus
Stupenda la tua osservazione, di come Dio la vedrebbe se esistesse.
Purtroppo è difficile barattare tra oltre sei miliardi di persone per cui inevitabilmente si doveva inventare qualcosa che permettesse comodamente questi scambi tra miliardi di persone.
Il problema non è tanto quello che noi abbiamo inventato e che Dio non ci ha dato, ma quello che Dio ci ha dato e stiamo distruggendo.
Marzo 24th, 2020 alle 11:04
Un ricordo per i martiri Italiani delle fosse Ardeatine. ( 24 marzo 1944)
Marzo 24th, 2020 alle 11:06
Mi congratulo con linus per l’ultima affermazione ….beh si forse meriteremmo tutti l’estinzione e chissà se codesto virus non sia arrivato proprio per riportare tutti con i piedi sulla terra per farci capire quanto siamo effimeri e al tempo stesso uguali tra noi visto che il virus adotta modalità di diffusione trasversali restando terribilmente refrattario al ceto o al rango sociale al quale si appartiene,alla professione che si svolge o alla nazione della quale si è cittadini …..ma soprattutto non fa distinzioni tra sanità pubblica e privata ….I tagli molto spesso vengono attuati oltre che per esigenze macroeconomiche anche per spingere verso la capitalizzazione individuale ….questo secondo i fautori della privatizzazione porterebbe ad una sanità piú efficiente in termini di competenza perchè stimolerebbe la competività tra i Medici e gli operatori sanitari (peccato che peró tale emersione la paghi solo il cittadino a prezzi anche molto salati) mentre il pubblico viene visto come un sistema adagiato e livellato nelle prospettive di crescita e funzionalità da un certo tipo di assistenzialismo e protezione statale….io penso che in un paese che funzioni (ma che funzioni veramente) dal pubblico ne ne possano trarre soltanto vantaggi e non solo economici per l’utenza ma anche relativi al merito e alla competenza del personale assunto e retribuito,proprio perchè il tutto sarebbe regolamentato e gestito da una supervisione esterna basata su valori piú oggettivi e democratici …..
Se poi mi dai la medesima retribuzione all’infermiere e al primario e al custode dell’ospedale ancora meglio, perchè a quel punto ti accorgeresti che solo la passione e la vera vocazione in quello che si esercita costituisce il motore che potrebbe far girare il mondo in cui viviamo a regimi molto piú alti ed efficienti senza parlare di tutte le invidie,gelosie ,rancori finanche guerre e forse chissà anche virus che un sistema a gerarchia piradimale incentiva e alla fine produce …..siamo tutti uguali diceva una song di Di Risio se non ricordo male ….va bé scusate la divagazione musicale bubble gum oriented torno alla musica pensata strizzacervelli,ho ancora una ristampa dei Genesis da portare a termine ….. è dura ma ce la faró !!
Marzo 24th, 2020 alle 11:27
Appunto, persone non numeri, quando tutto sarà finito mi piacerebbe parlare sul come mai sono stati fatti i tamponi a persone dello spettacolo, calciatori e personalità di spicco, completamente asintomatici, gente con numeri importanti in banca e ci sono medici e persone normali con sintomi importanti non gravi, ai quali i tamponi non sono stati fatti o verranno fatti con colpevole ritardo.
Sono nauseato.
Marzo 24th, 2020 alle 11:28
Ricordare serve per imparare la lezione.
La impareremo oppure considereremo eroi quegli stessi politici che prima ci hanno ficcato nella m…a tagliando in vent’anni il 50% di posti letto e ora vorrebbero accreditarsi come salvatori della patria?
Marzo 24th, 2020 alle 11:51
Ovviamente volevo scrivere piramidale
Marzo 24th, 2020 alle 13:05
Linus 28
Parole perfette e più che altro vere in risposta a Rosetta che nei suoi interventi mostra una conoscenza raffazzonata che non consentirebbe commenti su argomenti più grandi di lei. Gli stimoli barricadieri non hanno portato lontano mai nessuno.
Sono la fotocopia di ciò che scrive Linus e ho forti sentimenti e ringraziamenti per Rambaldo Melandri al 21.
Marzo 24th, 2020 alle 14:54
46 Mau 46
Menomale che ci sei te chiaro, preciso, offensivo, saccente l’esempio perfetto della nostra società.
Marzo 24th, 2020 alle 14:58
Sembra, secondo alcuni, di vivere nel terzo mondo.
Invece, nonostante i tagli, abbiamo la sanità migliore in Europa, quarta nel mondo (fonte Bloomberg) . Tutte le regioni, salvo la Calabria, offrono livelli di servizio superiore alla media europea. La riorganizzazione é stata Naturale evoluzione tra miglioramento della qualità di vita, innalzamento dell’aspettativa di vita e tanta prevenzione. Per raggiungere questo i costi della Sanità sono passati da 70miliardi del 2003 ai 115 di un paio di anni fa.
Se poi dobbiamo vivere con strutture ospedaliere dimensionate per le epidemie….
P.s.: la Toscana é la seconda, la Lombardia quarta, ma parzialmente svolta in collaborazione con il privato.
Marzo 24th, 2020 alle 15:32
Un grande e sincero abbraccio a Umberto Alessandria, ai suoi cari e ai suoi amici da lui citati al suo post 14.
E un sincero GRAZIE a chi come lui, seppur con il cuore distrutto dagli eventi, trova il coragggio di combattere in prima linea TUTTI I GIORNI per la salvaguardia della nostra salute.
GRAZIE UMBERTO… GRAZIE DI CUORE!
Marco Ciulli
Marzo 24th, 2020 alle 15:38
Manu Dibango RIP
Marzo 24th, 2020 alle 16:12
Signor Mau 46 di nick e di post, potrebbe spiegare a chi legge e dall’alto della sua conoscenza cosa intende con:
*Parole perfette e più che altro vere in risposta a Rosetta che nei suoi interventi mostra una conoscenza raffazzonata che non consentirebbe commenti su argomenti più grandi di lei*?
Potrebbe inoltre spiegare cos’avrebbe scritto di così tanto grave la Signora Rosetta nei suoi interventi, al punto da non avere il sacrosanto diritto di esprimere una propria opinione?
E infine, visto che condivido in pieno ciò che la signora Rosetta afferma quando scrive:
*Quando si giudicherà una persona per quello che é e per quello che fa e non solo dal titolo di studio, forse miglioreremo*
crede che mi sia consentito, dirle signor Mau 46 che lei come chiunque in questo blog, non sia nella posizione di dire con senso di superiorità a chi è e a chi non è consentito scrivere qualcosa?
La saluto signor Mau 46 e se vorrà, una di queste sere, potrà unirsi a me e a Rambaldo per il quale a quanto leggo, ha forti sentimenti e ringraziamenti, nel regolamento di conti contro il clan dei Marsigliesi.
Marzo 24th, 2020 alle 16:44
@46 Mau
Scusami ma forse è un mio limite, ma rileggendomi gli interventi di Rosetta, non sono riuscito a trovare situazioni “raffazzonate”; forse qualche posizione è estrema, ma anche così non vedo quello che tu indichi.
Rosetta pone l’accento sulla necessità di rafforzare e non indebolire la sanità pubblica: è questo il leit-motiv dei suoi interventi. Non sto facendo l’avvocato di Rosetta, ma anche se con qualche gradualità di grigio in meno, quello è anche il mio pensiero.
Non posso personalmente criticarti (in senso positivo) poichè tu non hai espresso il tuo pensiero ma ti sei affidato a delle risposte che non le vedo così contrapposte a ciò che dice Rosetta.
Quindi, prima ancora di poter esprimere un qualunque giudizio sul tuo pensiero, vorrei conoscere con chiarezza il suo contenuto. Per cui mi piacerebbe sapere se tu sei per lasciare le cose come stanno, se sei per indebolire il sistema sanitario pubblico a favore di quello privato o, a prescindere dal sistema sanitario privato, rafforzare quello pubblico. Soprassiedo al momento al tema della copertura finanziaria, poichè non va dimenticato che un aumento di spesa del settore sanitario pubblico richiede in via alternativa o combinata: a) un aumento della pressione fiscale; b) la riduzione di uno o più altri servizi pubblici; c) ricorso ad ulteriore crescita permanente del debito pubblico.
Marzo 24th, 2020 alle 18:28
37 classe 1937
Un caro saluto.
Marzo 24th, 2020 alle 20:12
Un forte abbraccio ad Umberto.
Fatti forza, siamo tutti con te e con i tuoi cari.
Ogni giorno che trascorre ci avvicina ad una nuova ritrovata liberta’ , un tipo di liberta’ pratica e morale che mai avremmo immaginato di agognare.
Forza ragazzi .
Cuore e testa.
Immondo
Marzo 24th, 2020 alle 20:35
In questo periodo di sommessi pensieri, un intervento cafone come quello di Mau46 stride ancora di più.
Marzo 24th, 2020 alle 21:55
Grazie a tutti ma purtroppo per il lavoro un pochino devo mollare…del Piemonte si parla poco ma la lotta è dura anche qui..durissima visto il numero dei “sommersi” come li chiamo io…tutti gli anziani malati senza diagnosi ( perché lo sapete tutti che sono senza diagnosi certe..no esami oggettivi.. no strumentali) che restano a casa lottando come dei leoni con il terrore di avere una crisi respiratoria…
Umberto Alessandria
Marzo 25th, 2020 alle 00:35
Imperterriti saltellano, manifestandosi dal nulla così, improvvisamente, esibendosi in teatrali excerpt tratti da letture di libri non comuni, o in diari di viaggio autoincensanti, lodandosi e complimentandosi vicendevolmente laddove il pensiero “degli altri” passa sempre in secondo piano…
Troppo bisognosi di esibire e imporre al prossimo la loro inutile sapienza e il loro EGO SMISURATO, per rendersi conto di quanto le loro parole risultino completamente fuori luogo al cospetto della drammatica disperazione che traspare da alcuni interventi.
L’Antigufo
Marzo 25th, 2020 alle 00:42
Classe 1937 al 37
Un post BELLISSIMO.
Auguro anche a te la parte finale del tuo intervento.
E voglio augurarmi e augurare a tutti che non ti limiterai solo alla lettura del blog.
Un grande abbraccio.
Marco Ciulli
Marzo 25th, 2020 alle 09:01
Guido Necchi e Viola1946 GRAZIE
vorrei comunque chiarire ancora di più il mio pensiero. Non ho mai scritto che la nostra Sanità non è valida anzi in un post di risposta a Viola 46 ho scritto che nonostante l’epidemia la nostra Sanità teneva botta, ho scritto più volte che la Sanità in toscana negli ultimi anni era peggiorata, ma peggiorata non vuol dire che fa schifo. Sono dell’idea che non si debba mai tagliare la Sanità, perché la salute è importante e quando manca la salute si diventa tutti fragili, deboli impauriti. Tutto qui, potrei portare esempi ma non ne vedo la necessità, poi se qualcuno la vede in modo diverso lo faccia ma senza dare dell’imbecille a chi ha espresso un parere diverso dal suo.
Voglio ancora una volta fare i miei applausi a tutti i medici e agli infermieri in prima linea ma anche a tutte quelle categorie, camionisti, forze dell’ordine ecc.., che lavorano per noi in questi giorni bui. Un augurio a tutti qui sul blog per riuscire a scampare a questa malattia. Buona giornata.
Marzo 25th, 2020 alle 09:05
David volevo ringraziare anche te per il tuo blog perché in giorni così bui poter avere una parvenza di normalità, come leggere e scrivere il tuo blog, è importante. Buona giornata.
Marzo 25th, 2020 alle 09:10
Carissimo Triioviper al 42
Visto l’andazzo, mi sembra che questo virus ci porti coi piedi sottoterra…
Lapi Dario
Marzo 25th, 2020 alle 09:29
maraschino:
la sanità toscana al secondo posto in Italia e quindi in Europa???
e allora si sta freschi!
come ho scritto prima, accanto a vede e proprie eccellenze come il cnr o l’ospedale di Massa,
posti che purtroppo ho dovuto frequentare per parenti malati,
che sono incredibilmente efficienti,
c’è una realtà fatta di zone isolate con piccoli ospedali taglieggiati selvaggiamente e questo è abominevole.
non si può risolvere tutto portando i pazienti con l’elicottero,
ribadisco che bisognerebbe usare i forconi
perchè sulla salute non si scherza.
e, permettimi anche di avere dei serissimi dubbi sul fatto che sia vero che la sanità italiana sia la migliore d’Europa.
perchè se in toscana siamo messi cosi,
al sud ci sono le pantegane in giro per i reparti.
qualcuna anche col camice indossato..
non penso proprio che la Germania o i paesi del nord Europa abbiano una sanità peggiore della nostra.
Marzo 25th, 2020 alle 09:34
Per Monica
Al thread precedente al @17 ti do la spiegazione dell’uso del termine “ramanzina”, che voleva essere solo scherzoso, avrei dovuto specificare in parentesi tale qualifica al termine. Questo per non lasciare antipatici sospesi tra di noi.
Marzo 25th, 2020 alle 11:03
L’aspettativa di vita in Italia è la più alta in Europa insieme alla Spagna.
Nelle regioni del Nord e in Toscana è al livello più alto nel Mondo.
Se non ci va bene possiamo sposare il modello liberista anglosassone con la sanità che diventa un business che favorisce la crescita del livello di assistenza per chi se lo può permettere non per la massa.
Chi critica si schieri su una delle scelte e non faccia un minestrone pretendendo sanità caduta dal cielo.
Marzo 25th, 2020 alle 12:32
Scusatemi vado completamente fuori tema
“ministro specifica: “L’economia meridionale ha una vasta zona grigia di sommerso che ha riflessi anche sull’economia legale”. Finora, chiaramente, le misure del governo a sostegno dei lavoratori hanno riguardato “l’emerso”. Ma, sostiene Provenzano, “se la crisi si prolunga, dobbiamo prendere misure universalistiche per raggiungere anche le fasce sociali più vulnerabili: le famiglie numerose, oltre a chi lavorava in nero.”
Credo non ci sia bisogno di aggiungere altro , un ministro della Repubblica Italiana che parla di dare sostegno a chi lavora in nero .
Avrei mal tollerato un simile intervento se fosse venuto da ambienti clericali , figuriamoci ora che devo ingoiare pure questo rospo in ambienti laici .
Ne avrei tante da dire in merito alla nostra classe politica di tutti i colori , ma per amor di patria taccio sino alla fine dell’emergenza poi mi faccio esplodere .
Un immenso abbraccio a tutti , uno speciale per Classe 1937
Marzo 25th, 2020 alle 13:46
Notizie di pubblica utilità…
https://www.iene.mediaset.it/2020/news/coronavirus-spesa-supermercato-scontrino_733304.shtml
https://www.lanazione.it/pistoia/cronaca/coronavirus-decreto-1.5074477
Chiunque vada a fare la spesa, non getti lo scontrino, poiché potrebbe essere utilizzato per controlli da parte delle forze dell’ordine anche in giorni successivi.
Tenete presente che adesso nel decreto, non troppo pubblicizzato, esiste un comma che autorizza polizia, polizia municipale, carabinieri ecc. a filmare la nostra auto e relativa targa e qualora non fossimo in grado di dimostrare che quel giorno a quella data ora (non troppo distante dall’orario dell’eventuale controllo) eravamo usciti per fare la spesa, ossia non avessimo lo scontrino della spesa stessa, incorreremmo inesorabilmente in una denuncia penale con relativa pesantissima sanzione accessoria (adesso si parla di migliaia e non più centinaia di Euro).
Ricordatevi che non basta esibire solo la spesa stipata nella bauliera dell’auto, in quanto, come constaterete dai due link che ho condiviso, una persona è stata fermata ben 5 ore dopo aver fatto la spesa e lo scontrino è stato fondamentale per fare la denuncia.
Spero di esservi stato utile.
Buona giornata a tutti, meno ai furbini e agli sprezzanti l’altrui salute.
L’Antigufo
Marzo 25th, 2020 alle 13:47
Intanto in Africa episodi di razzismo contro lo sporco bianco…
Marzo 25th, 2020 alle 13:51
Notizie di pubblica utilità…
Chiunque vada a fare la spesa, non getti lo scontrino, poiché potrebbe essere utilizzato per controlli da parte delle forze dell’ordine anche in giorni successivi.
Tenete presente che adesso nel decreto, non troppo pubblicizzato, esiste un comma che autorizza polizia, polizia municipale, carabinieri ecc. a filmare la nostra auto e relativa targa e qualora non fossimo in grado di dimostrare che quel giorno a quella data ora (non troppo distante dall’orario dell’eventuale controllo) eravamo usciti per fare la spesa, ossia non avessimo lo scontrino della spesa stessa, incorreremmo inesorabilmente in una denuncia penale con relativa pesantissima sanzione accessoria (adesso si parla di migliaia e non più centinaia di Euro).
Ricordatevi che non basta esibire solo la spesa stipata nella bauliera dell’auto, in quanto, una persona è stata fermata ben 5 ore dopo aver fatto la spesa (la persona ha dichiarato che era APPENA STATA A FARE LA SPESA) e lo scontrino è stato fondamentale per denunciare la sua falsa testimonianza.
Spero di esservi stato utile.
Buona giornata a tutti, meno ai camaleontici furbini e agli sprezzanti l’altrui salute.
L’Antigufo
Marzo 25th, 2020 alle 17:14
@Antigufo 67:
Marco, è una bufala. Confermata dalla polizia.
Marzo 25th, 2020 alle 18:41
Questo intervento è un po’ rivolto a tutti. Io, ovviamente, non conosco il livello generale dell sanità nel Mezzogiorno e del Centro Nord. Quindi, non riesco a dare notizie “santificate”.
Diciamo che lo svantaggio delle regioni che ritengono di avere un ottimo livello di qualità sanitaria, sono per loro fortuna o sfortuna l’essere densamente popolate, per cui chiaramente un virus ha più probabilità di diffondersi. Fatta eccezione per Napoli, la cui provincia ha un tasso di densità elevatissima, le altre aree meridionali sono popolate ma in modo accettabile.
Le eccellenze vi sono anche nel Mezzogiorno, il problema è quello dei piccoli paesi particolarmente quelli di montagna, che forse sono meno assistiti.
Il problema principale della sanità meridionale, non è la qualità dell’assistenza, ma la pressione quasi tutta concentrata su quella pubblica e spesso gravante su Napoli e Bari, anche da fuori regione.
Poi, è vero che mediamente l’efficienza generata nel passato da una storia positiva di gestione pubblica delle regioni a tradizione “rossa” ha creato una migliore qualità di questa tipologia di servizi.
Purtroppo oggi è deceduta per coronavirus una mia concittadina, con la quale avevo un ottimo rapporto. Questo mostro invisibile è molto più vicino a noi di quanto pensiamo.
Marzo 25th, 2020 alle 19:05
Le “follie brigatiste” ne avranno uccise forse 200 in 10 anni, già, ma son persone non numeri. Non si capisce quale sia il comune denominatore fra scelte umane e un virus. Poi sono persone e non solo numeri anche tutte quelle che muoiono per cause naturali, morte sul lavoro, di tumore, sulla strada, tutti i giorni, tutti gli anni. Oppure sono persone quando ci va di far passare un concetto giusto o sbagliato che sia? Retorica da 4 soldi.
RISPOSTA
Sono persone sempre, sarà retorica da quattro soldi, ma non hai capito niente.
Forse per colpa mia,
David
Marzo 25th, 2020 alle 20:09
Lo dico senza nessun retro pensiero politico, potrebbe essere di qualsiasi colore, per me Conte è la persona nel posto giusto, nel momento giusto.
Marzo 25th, 2020 alle 23:30
Dario Lapi 61
Rimanendo sul black humor
È vero sarebbe piú corretto dire cosí
E poi detta da Lapi Dario …..
Marzo 25th, 2020 alle 23:58
@62 Linus
Sfortunatamente le classifiche si basano su dati reali e non sulle situazioni personali.
Bloomberg,ma anche altri certificatori, da anni ci pongono ai vertici mondiali. È un merito di cui dovremmo essere orgogliosi. E non ho detto che la Sanità Toscana é al secondo posto in Europa ma, per qualità non é seconda sicuramente a quella tedesca. Che é ben lontana dalle prime posizioni.
Poi rispetto il Tuo parere, ma strutture pediatriche come quelle italiane, per qualità ed umanità sono un esempio difficilmente replicabile.
Marzo 26th, 2020 alle 08:52
@68
Ti correggo !!
E’un antibufala!😉
La primula viola
Marzo 26th, 2020 alle 09:03
Buongiorno Franz Paperott al 68
Ti ringrazio per la precisazione e mi scuso con tutti i lettori del blog.
La notizia mi era pervenuta via Whatsapp da una persona a me molto cara e l’ho presa per attendibile, sbagliando clamorosamente.
http://www.laleggepertutti.it/381001_conservazione-dello-scontrino-del-supermercato-la-bufala
A proposito Franz, fermo restando che non so se in questo difficile momento tu sia in Italia o in America, ma nell’ipotesi della seconda, com’è la situazione a New York?
Un saluto.
Marco
Marzo 26th, 2020 alle 09:15
Ringrazio Rosetta, Magico Alverman e L’Antigufo per l’attenzione dimostratami. Rinnovo gli auguri a tutti.
Marzo 26th, 2020 alle 10:17
maraschino,
se la sanità italiana è la migliore in Europa conviene spararsi subito.
appuntamenti per esami anche importanti dati a mesi di distanza,
mancanza anche di attrezzature minime,
disservizi continui,
personale insufficiente numericamente,
mancanza di medici e di medicinali,
posti letto e attrezzature limitate.
hai mai avuto bisogno del pronto soccorso?
CI sono eccellenze, è vero,
c’è il Meyer che comunque vive di donazioni,
ci sono centri specializzati soprattutto al nord,
anche in Toscana,
ma in generale la nostra sanità fa abbastanza cahare,
anzi parecchio!
e non è vero che è gratis!
non importa che me lo dica qualcuno,
basta che tu abbia bisogno di qualcosa e te ne accorgi da solo.
la cosa che hai detto:
“Tutte le regioni, salvo la Calabria, offrono livelli di servizio superiore alla media europea.”
rasenta la comicità.
in un qualsiasi paese del nord Europa la maggior parte degli ospedali del sud
verrebbe raso al suolo e incenerito.
gente ricoverata per terra, topi giganti in giro per reparti, piattole in ogni dove
tu giustifichi i tagli con l’effettuare la prevenzione,
e con il fatto che la vita si è allungata.
no.
la salute è una casa seria e gli ospedali non possono essere aziende,
se lo diventano abbiamo il troiaio che c’è adesso.
se i contagiati che ha avuto la lombardia li avesse avuti un’altra qualsiasi regione compresa la toscana,
sarebbe stata una strage immane.
e non ancora detta l’ultima, purtroppo.
le situazioni bisogna viverle, non riportare dati di giornali prezzolati.
Marzo 26th, 2020 alle 10:53
Franz e Antigufo
Forse l’indicazione di Marco ha una sua utilità ed applicazione in caso di controllo dello spesante durante il tragitto di rientro a casa. Allora devi comprovare che effettivamente hai fatto la spesa in quel momento, altrimenti uno può caricare in macchina pasta, zucchero , sale, pomodori pelati e girare tutto il giorno e tutti i giorni per i casi suoi.
Però, una volta rientrato a casa, lo scontrino non vale più come prova, non è necessario tenerlo. In questo caso si tratta di facche nius.
Giusto per contribuire al pensiero comune.
Cirano
Marzo 26th, 2020 alle 11:48
Marco, sono a Firenze, tornato appena in tempo il 15 febbraio.
Gli amici americani sono piuttosto preoccupati, ovviamente, sia per la salute sia per l’economia. So che a New York la situazione è surreale.
Le attività cercano di sopravvivere nei modi più disparati. Molti ristoranti chiedono delle donazioni (chiedono di comprare delle specie di abbonamenti) che verranno restituite sotto forma di pasti quando riapriranno, più che altro per cercare di evitare i licenziamenti.
Niente, come tutti sperano che passi presto e chiedono continuamente notizie a noi.
Se ho ulteriori notizie dirette ti faccio sapere.
Saluti!
Marzo 26th, 2020 alle 11:57
Classe 1937
Io ringrazio te.
E visto cosa mi è dato leggere in taluni casi, ti prego di continuare a scrivere.
Grazie e un abbraccio.
Marco
Marzo 26th, 2020 alle 12:11
Per anni gli statali senza distinzione sono stati criminalizzati, fatti lavorare sottorganico perché fannulloni fino al Coronavirus e allora tutti anche i politici che si scagliavano contro tutti gli statali senza differenziazione di mansioni ora li chiamano eroi! Spero sempre nella memoria!
Marzo 26th, 2020 alle 12:17
viola46,tranquillo avevo capito,infatti ho messo la faccina che ride!
…anzi,pur con il cuore vicino ha chi ha avuto perdite,cerchiamo comunque un modo per riderci su! e questo blog è un buon modo,direi!
Marzo 26th, 2020 alle 12:29
@68 franz,non credo,io l’ho letto sul decreto:
…accidenti,non sono riuscita a trovarlo,ma l’ho letto,non me lo sono sognato!
Marzo 26th, 2020 alle 12:34
antigufo,anche a me è arrivata,appunto perciò mi sono voluta leggere il decreto,e in effetti c’era scritto,solo che ora non riesco a ritrovarlo!!
…mah,conservare uno scontrino comunque non mi costa nulla! 😉
Marzo 26th, 2020 alle 14:13
@80
Direttore ma che ho offeso qualcuno?
No perché le offese non dovrebbero passare…
La primula viola
Marzo 26th, 2020 alle 14:29
@Linus
Da casa siamo tutti bravi a far vedere di essere i migliori. Lo facciamo sul calcio, sull’immigrazione, sulla gestione della cosa pubblica, su ogni questione e problema che accade sul globo terracqueo.
Ci piace (s) parlare di tutto, ed il blog é luogo appropriato, ma dire verità é diverso. Non può essere considerato esemplificativo il dato di quanto successo ad una percentuale minoritaria di Cittadini, ma contano dati concreti. Su questo si basano i giornali che definisci prezzolati e probabilmente tali sono anche agenzie di valutazione internazionali (come Bloomberg ed altre) cheb, rispetto a noi che scriviamo sul blog, hanno il polso di una situazione piú ampia e globale, scevra dalle influenze politiche e personali che possono ottundere la sincerità di un parere.
Una cosa é discutere su una partita di calcio, altra é ragionare su cose che pesano sulla pelle delle persone, soprattutto nel momento in cui accadono. Andrà sicuramente rivisto tanto, dopo questa emergenza, per migliorare e per non farsi cogliere impreparati nel futuro. Questo é il momento di tifare a favore, dimenticando per qualche giorno la nostra idea politica. Ci sono persone che stanno giocando per noi una partita campale.
Marzo 26th, 2020 alle 14:47
@Linus
Aggiungo
Errata corrige del messaggio originario: la Sanità calabrese é l’unica sotto i livelli base europei, non sotto la media europea, cosí vale quindi per quelle regioni appena sopra tale livello.
La Sanità lombarda, invece, gestisce il 35% dei pazienti tramite le private convenzionate, spendendo piú di quanto costino quelli gestiti dal pubblico. Il costo maggiore poi si scarica sulle spalle dei cittadini sottoforma di tassazione. La Sanità é un costo Sociale e che qualcuno ci guadagni é un controsenso. Mi sono stupito quando ho letto della raccolta fondi a favore del SanRaffaele, di proprietà privata (Rotelli). Arricchire gli Angelini, i Rocca, i Rotelli in un momento in cui le offerte dovrebbero essere accentrate sulla Sanità pubblica rende evidente come le persone siano ormai influenzate.
Marzo 26th, 2020 alle 16:08
Franz Paperott al 79
Grazie Andrea.
Marco
Marzo 26th, 2020 alle 16:26
Povero martire benedetto, che prima pigli per il sellino e poi fai l’angioletto.
Ma io non mi riferivo mica al tuo stupendo post così pieno di contenuto e di rispetto per la mia persona, mi dispiace che tu ti sia sentito tirato per la giacca, nonostante il sottoscritto non abbia fatto assolutamente nomi.
Io mi riferivo a quelli che pigliano in giro la gente con battutine stupide, indirette e fuori luogo e continuo a pensare tutto ciò che è stato cancellato su specifica richiesta.
E mi piace soprattutto aver constatato che il messaggio ti sia arrivato forte e chiaro.
Un po’ come quando l’avvocato in aula di tribunale, attraverso una domanda volutamente tendenziosa, lascia sospeso nell’aria un ragionevole dubbio e la controparte grida “Obiezione!”, il giudice l’accoglie e l’avvocato termina l’interrogatorio con “non ho altro da aggiungere”.
Ti saluto con tanti begli occhiolini giocosi e camerateschi.
😉 😉 😉
L’Antigufo
Marzo 26th, 2020 alle 17:55
“…non ho altro da aggiungere…”
Lo spero vivamente. Questo sta diventando il blog di Antigufo. L’Antiblog.
Lapi Dario
Marzo 27th, 2020 alle 01:01
@87 maraschino
Da lombardo condivido ogni parola.
Marzo 27th, 2020 alle 12:11
maraschino, io giudico sulla base delle mie esperienze
e lo stato degli ospedali è quello che ho detto.
non te lo auguro certo,
ma se avrai a che fare con la sanità,
ti imbatterai nei soliti problemi.
e quando hai un parente stretto che forse ha un tumore
e la tac gliela fanno tra un mese e mezzo,
te ne sbatti i coglioni di cosa scrivono gli esperti “che hanno il polso della situazione”.
e quando quel tuo parente avrà bisogno,
correrai al San Raffaele come facciamo tutti
senza chiederti chi sia il proprietario.
che poi sulla sanità non ci dovrebbero entrare i soldi,
è la prima cosa che ho detto
ma si tratta di un’utopia.
Marzo 27th, 2020 alle 13:19
87 maraschino 👍
Marzo 27th, 2020 alle 22:58
Linus, sono dispiaciuto per la Tua dolorosa esperienza e comprendo la Tua posizione.
Ho una nipotina milanese che è stata curata in neurochirurgia del Meyer, che vive ANCHE di contributi privati ma che è sostenuto soprattutto dalla Regione. Anche le mie considerazioni si basano su vita vissuta, anche se l’esito finale non è stato fausto.
Aprile 6th, 2020 alle 21:33
I morti di quegli anni sono solo delle follie criminali brigatiste Guetta? Ma P.zza Fontana, Bologna, Italicus, ecc non te li ricordi? Amnesia? Ma x favore cerchiamo di essere obbiettivi…