Essere adulti
Comportarsi da adulti, avere una relazione adulti: frasi che entrano sempre di più nel lessico cinematografico e forse anche, senza che ce ne rendiamo conto, nelle nostre case, ma cosa significa veramente?
Confesso di avere sull’argomento idee abbastanza confuse. A pensarci bene sono riuscito solo ad individuare due discriminanti: non è molto, ma da qualche parte si dovrà pure cominciare.
La prima è fisiologica e riguarda la differenza tra chi ha e chi non ha figli. Ci sono modi di pensare e di agire completamente diversi, non esiste un meglio o un peggio, semplicemente si hanno o non si hanno compiti e affanni indifferibili e inestinguibili. Per chi li sente, naturalmente.
La seconda riguarda l’assunzione delle proprie responsabilità verso ciò che ci succede nella vita. Perché, a parte le malattie o gli incidenti, tutto ciò che accade è frutto delle nostre scelte, del nostro egoismo, di ciò che pensiamo e di quanta voglia abbiamo di soffrire e di sacrificarci. Se si dà sempre la colpa agli altri, non si è adulti.
Spero di andare avanti nella ricerca…
Febbraio 14th, 2020 alle 08:35
Dici cose vere. Io non ho figli, e constato sempre quella differenza di cui parli con chi li ha. Cambiano totalmente le priorità e anche la visione della vita. Chi ha figli deve essere comunque ottimista e positivo, pena il controsenso. Chi non ne ha può anche fare lo scettico blu. Quanto alle responsabilità cresce sicuramente la capacità di prenderle. Magari cresce anche un po’ la capacità di perdonarsi…
Febbraio 14th, 2020 alle 09:05
Si, diventare adulti è sinonimo di maturi, ovvero prendere coscienza di se stessi soprattutto attraverso il sacrificio e la sofferenza.
Febbraio 14th, 2020 alle 09:56
Carino l’argomento. A volo, aggiungerei un terzo profilo, la genetica. L’animale, siamo una evoluzione ma la nostra genetica è quella, davanti al pericolo, può agire in tre modi: nascondendosi, fuggendo o affrontando il pericolo, in questo terzo caso lottando o sottomettendosi. Di solito, il primo istinto è quello della bugia, se si è fatta un’azione non dovuta (con la meditazione si può anche cambiare atteggiamento) e di fuggire se c’è pericolo corporeo. L’assunzione di responsabilità implica un tempo più lungo di riflessione, che spesso porta all’azione “adulta”anche perchè si valutano i pro i contro delle varie conseguenze possibili. Ma non sempre la scelta è facile. Ho fatto il militare da Auc, nel primo periodo (soldato auc) il capitano mi rimproverò (per un qualcosa che non ricordo) ed io da persona educata mi scusai Ma il capitano con fare serio mi riproverò perchè mi ero scusato, dicendomi:”Un “ufficiale” non si scusa mai, non per ineducazione, ma perchè è pronto ad accettare le conseguenze del suo atto”.
Quella frase non solo è rimasta eternamente nella mia memoria, ma mi ha sempre aiutato nelle riflessioni, ma spesso anche io ho cercato la fuga dalle responsabilità o nascondendomi o scusandomi.
Febbraio 14th, 2020 alle 09:58
Perfetto. Aggiungo che essere adulti comporta anche accettare di non essere infiniti. In questo i figli aiutano
Febbraio 14th, 2020 alle 12:11
@3 il primo istinto analizza quanto accaduto in passato e lo associa.
Da adulto ho imparato a gestire l’emozione immediata e a rispettarla.
Febbraio 14th, 2020 alle 12:16
scusa il fuori tema david ma si impone una no stop radiofonica dopo i macigni lanciati da Rocco questa mattina.
ha ridicolizzato dieci anni di politica (o di non politica) fiorentina in un minuto.
(quindi i dv non erano brutti e sporchi….?)
nardella dovrebbe minimo dimettersi
Febbraio 14th, 2020 alle 12:36
E’ un modo di dire e la tua discriminante è giusta ma non assoluta.
Nel senso che ci sono persone che si comportano da deficenti pur avendo figli e viceversa.
Certo avere figli può aiutare ma anche essere destabilizzante se non si è consapevoli della grande responsabilità che si ha.
Quindi sarà una banalità ma tutto è relativo.
E’ una questione di maturità che o la si ha o non la si ha e questo dipende in gran parte dall’educazione che si è avuta in famiglia e a scuola.
E’ un percorso che si fà che rende o meno adulti.
Questo è il mio pensiero.
Comunque complimenti per questi pensieri estemporanei che esulano dai soliti argomenti calcistici!
Febbraio 14th, 2020 alle 12:44
Bel post,bell’argomento da discutere….
Maturità, tranne quella del liceo e quella delle pesche non capisco cosa sia e cosa veramente voglia significare fino in fondo…..mi risulta difficile trovarne una chiave interpretativa giusta che possa indovinare la combinazione corretta (personalmente gioco ancora con trenini elettrici e macchinine telecomandate,magari ascoltando Ramones mentre fo scoppiare fragorosamente una big babol tra le ganasce… non so se posso essere considerato perfettamente maturo o mi tocca stare appeso ancora un pò all’albero della vita secondo i protocolli vigenti in materia)…..mi sembra che semanticamente parlando però sia un termine che nasconde implicazioni psicologiche ben diverse da quelle dell’altruismo se è ciò che si voglia far intendere……ma al di là di tutto gli uomini troppo maturi,che si prendono troppo sul serio, li vedo anche eccessivamente tristi e disillusi nonchè precocemente attigui al capolinea…..poi stop,stop se fosse valido l’assioma recitato nelle ultime frasi del post e cioè che a parte malattie ed incidenti tutto ciò che ci accade è frutto delle nostre scelte e del nostro egoismo ,allora dovremmo pensare giusto per fare un esempio,che Rocco nella questione inerente allo stadio si stia comportando come un bimbo piccolo piccolo che non fa altro che rinfacciare la colpa ad altri (eppure a me sembra adulto e maturo anche troppo) ……almeno che non si voglia includere la burocrazia italiana tra le condizioni di morbilità….che ci può stare eh…….
Febbraio 14th, 2020 alle 13:17
Bella figura l'”amico Dario” e tutta la politica fiorentina…
Gli serviranno diverse ore di interviste radiofoniche non ostili per pareggiare…
Febbraio 14th, 2020 alle 15:33
Nella piana ci sono la maggioranza di sindaci della stessa parte politica. Sono tutti sindaci regolarmente eletti che desiderano portare a casa miglioramenti per la città che amministrano. Spesso tra loro sono anche avversari, guarda l’inceneritore o la pista dell’aeroporto.
Qualcuno vincerà, altri dovranno riporre i sogni di gloria. Fa parte del gioco. Ma la politica non c’entra.
In Svizzera i Cantoni conquistano residenti abbattendo le tasse, è più o meno lo stesso che sta capitando con lo Stadio.
Febbraio 14th, 2020 alle 15:44
Provo a parafrasare in salsa viola l’argomento lanciato da David.
Con la questione Chiesa la Fiorentina è adulta e lui, Chiesa, si sta comportando da adulto?
A me pare che no, ci stiamo danneggiando nella gestione di Federico Chiesa.
Leggo continui riferimenti al contratto da allungare, che sarebbe pronto a 4 milioni a stagione, e che lui, poverino, adesso si sente partecipe cel progetto… ma nessuno nota che sempre Chiesino remava di brutto contro Montella? Un tesserato lautamente pagato, per di più lautamente pagato, fa quello che gli dice l’all, tanto più se ha solo 23 anni e tutto da dimostrare.
Invece di fare la cosa logica, ovvero di schierarlo esterno sulla fascia a correre e dare assist, che è ciò che sa fare, lo si schiera attaccante, che non è e che non sa fare, costringendo Vlahovic e Cutrone a un’assurda staffetta che non serve a nessuno, li demoralizza entrambi e, addirittura, sciupa tre giocatori in un colpo solo: i due giovani, che si completano benissimo, e Chiesa stesso, che ha una percentuale realizzativa che se l’avesse avuta Simeone sarebbe stato impalato in Piazza della Signoria.
Per non scontentare il bambin chiesa, che vuol giocare davanti per tirare sempre e comunque, si rovina un assetto logico a due punte che ci farebbe alzare anche un baricentro che l’attuale iachinismo rischia di portare a livelli di fossato con i coccodrilli al limite dell’area di rigore.
L’immaturita’ della faccenda assume poi aspetti grotteschi quando si nota che alcuni in Fiorentina pensano che giocando così Chiesa acquisti valore e venderlo meglio a giugno, quando è l’esatto contrario. Lui si deprezza e noi ci incartiamo tatticamente, con il Genoa in netta ripresa a soli sei punti di distanza.
Attenzione che qui si rischia grosso. Facciamo gli adulti e diciamo a Chiesa di andar sulla fascia a pedalare e piantiamola di lisciarlo da mattina a sera. Nel 3-5-2, nel 4-3-3 o nel 3-4-1-2 basta che davanti giochino Vlahovic e Cutrone insieme.
Adulto a bestia mi è parso stamattina Commisso. Si va pare decisi verso lo Stadio a Campi, unica soluzione logica e rapida. Bene, così Immonda c’arriva di novo in Vespa.
No comment sulla miopia fiorentina.
Febbraio 15th, 2020 alle 00:45
Ciao David, ciao a tutti, credo che la strada per diventare adulti sia una presa di coscienza quotidiana, alla base della quale regna il dubbio. Penso che il pensare che non siamo eterni possa aiutarci in questo processo. Operare per il bene del prossimo, della collettività è un dovere civile di tutti noi. Troppo spesso nelle giornate lavorative siamo schiacciati da problemi veri, ma anche da problemi inesistenti. Regalare un saluto, un sorriso ma allo stesso tempo la propria vicinanza in tutti i sensi alla propria famiglia ma anche a chi ne ha bisogno dovrebbe essere il comune denominatore. In Italia muoiono 100 persone anziane e nascono 62 bambini. Credo sia doveroso tutelare le future famiglie, tutelare i bambini, non lasciar sole le persone anziane e dare un lavoro che possa essere definito tale a coloro che hanno la volontà di lavorare. Se non ripartiamo da queste cose non ci rialzeremo mai. È necessario sentire dentro di noi un forte senso civico. FORZA VIOLA
Febbraio 15th, 2020 alle 03:10
Scollinareil periodo dell’io e mettere in prima posizione le scelte e gli indirizzi per i figli.
Primo step della vita.
Scomparsa dei genitori e riposizionamento di valori morali e , perchè no, di ordine pratico e giornaliero.
Ecco , a mio modesto avviso l’esperienza che è entrata far parte del mio curriculum vitae.
Ritrovarsi padre è esperienza meravigliosa, che tutto copre come magica coltre di neve.
Scompaiono le scelte per noi stessi, scompaiono le beghe del nostro mondo , scompaiono le piccolezze del tran tran quotidiano che ci siamo costruiti attorno a noi stessi, e la mattina monti in macchina chiedendoti cosa devi fare, cosa devi comprare, dove devi andare, cosa devi pensare , insomma, si diventa i contadini di una piantagione che all’improvviso ha solo bisogno di noi e della donna che abbiamo al fianco.
E noi cresciamo con i nostri figli.
Ogni età dei nostri figli ci porta a nuovi dibattiti interiori, ci porta a valutazioni che mai avremmo pensato di mettere in piedi, ci porta a dare il meglio per loro invece che per noi stessi.
L’amore filiale, le responsabilità paterne ci rapiscono e ci portano nello spazio come tromba di vento, si fa il grande salto, si staccano i piedi dal nostro mondo personale e si comincia a ruotare attorno a un nuovo sole.
Ecco, da entità di un mondo già formato in noi, diveniamo nuovo pianeta, e diventiamo pianeta amabile, diamo acqua pane frutti e amore a chi abita nel nuovo pianeta che i figli hanno creato in noi nel nostro cuore ,nella nostra mente, nella nostra parola, nelle nostre mani.
Onore ai nostri genitori che ci hanno resi padri con moralità degna e rispettosa, onore a Dio che ci ha resi uomini giusti, onore al Destino che percorre la strada con noi , a volte ci offre delizioso conforto, a volte buca le ruote della nostra vita.
Oggi la maturità degli individui troppo frequentemente non passa più dalla paternità.
anzi, ci troviamo attorno persone che fuggono da questo nuovo status, e che vedono i figli solo come ancora che preclude la loro sversata navigazione.
Nella vita c’è un dare e un avere, c’è un prima e un dopo, c’è l’ordine e c’è l’obbedienza.
Ecco, che un nuovo processo di vita, un nuovo percorso si srotola avanti a noi, per sempre, inesorabilmente : la morte dei genitori.
Ecco l’altro fosso che ognun di noi deve saltare.
E’ una scomparsa che a differenza della paternità che apparecchia mille nuovi aspetti eventi, emozioni, stavolta non è ne somma ne moltiplicazione, ma è sottrazione, non è creazione, è disillusione, non è l’acqua pura portata dai figli, innocenti creature che dissetano l’arsura delle problematiche del nostro vivere, è l’essiccazione della fonte che tiene in vita le nostre radici, è spengere la luce in una stanza dove abbiamo vissuto per tanti anni; quella luce che ha illuminato la nostra formazione, il nostro divenire uomini.
La vita è un intreccio di vie, viuzze, viali, autostrade, fiumi, laghi pescosi e stagni putridi,strade senza sfondo, ponti e incroci pericolosi, strade alberate con brezza primaverile e viottoli tortuosi pieni di buche, e con precipizi ai lati .
La vita : per dirla alla Beatles, The long and winding road.
E noi , sin dal primo giorno siamo chiamati a calzare scarpe giuste, e passo dopo passo prendere la strada giusta, dove il navigatore che ci guida sono la nostra coscienza e il nostro istinto.
Che sia istruzione, che sia professione, che sia amore, che sia rapporti con il prossimo, che sia in ogni caso come intendiamo spenderci in questo mondo, abbiamo due soli alleati ; il nostro modo di vedere le cose valutando il giusto e l’ingiusto, e sopratutto la nostra forza di carattere, quella corazza che noi stessi dal giorno della nostra nascita abbiamo saldato maglia dopo maglia, per proteggere ciò che siamo e sopratutto ciò che diventeremo.
Nella valigia che portiamo nel nostro cammino abbiamo alcuni doni : l’amore di chi ci sta accanto, la Fede e la Speranza, che son i veri bracci destri e sinistri di ciò che stiamo costruendo, e sopratutto la forza e la dolcezza, il faro della nostra esistenza che sono le esperienze passate e i ricordi.
Noi non sappiamo davvero chi siamo, non sappiamo dove andiamo domani e non sappiamo da dove veniamo.
Ma abbiamo un dato certo, abbiamo una scia luminosa che ci da spinta , da luce, fiducia, amore : i ricordi.
Ma voi amici, vi capita mai di andare a letto , spengere la lmpadina sul comò e per ore e ore riavvolgere il nastro del vostro passato, ritrovare nei cancelli della memoria le impronte del vostro cammino, gli avvenimenti, le scene, i flash, i dialoghi, i contorni , la sceneggiatura che vi circondava, insomma, il mondo che vi ha vissuto addosso.
Emozione unica, ma sopratutto è solidificazione di qualcosa che sembra empireo, e invece è muro portante della abitazione del nostro essere se stessi.
E’ il convincimento che ci siamo, che ci siamo stati, che siamo entità vera, che siamo cellule in movimento e in progressione verso il miglioramento esistenziale.
Perchè solo valutando e riscoprendo il nostro ieri , oggi sappiamo quanto siamo stati fortunati, e sappiamo dove abbiamo sbagliato, e dove abbiamo scelto giusto e vissuto bene.
Invecchiare è bello, è la continuazione di un miglioramento psichico e morale costruito giorno dopo giorno.
Si certo, non abbiamo più il fiato e le gambe di quando eravamo ragazzi, ma dentro ogni giorno che trascorriamo su questa Terra la nostra batteria cerebrale carica una energia che ci porta a vivere in modo sempre più complesso , troviamo risposte alle nostre domande, troviamo nuove domande a cui porre altre risposte, in un crescendo di complicanze talvolta piacevoli, talvolta deleterie e costose , ma che da ragazzi mai avremmo pensato di esporre alla nostra attenzione.
Eppur, la complessità dell’esistenza è comunque racchiusa in ben poche righe, e merce che a rimetterla insieme si riempie una scatola di cartone.
Abbracciare un vecchio amico, sentire un vecchio amato disco, fare un favore alla moglie, la propria squadra che vince, perchè no, leggere un bel libro… ma che ci vuole per essere contenti?
Cosa mai occorre per dire oggi ho speso bene il mio tempo , oggi ho amato il mio mondo e la mia vita.
Domenica scorsa ad un mercato di antiquariato ho comprato una vecchia lampada ad olio trasformata in lampada elettrica.
Per almen una settiman son l’uomo più appagato del mondo,mi basta cos’ poco.
E’ bellissima, sontuosa, mi fa pensare quanta gente ha illuminato nel buio della notte.
Ora illumina la mia scrivania, e nella sua luce, nella sua storia prosegue di fronte a me la sua esistenza e la sua utilità, nei canoni per me sacri della cura e salvaguardia degli oggetti del passato.
Si, davvero, rallentiamo, voltiamoci indietro, riscopriamo, troveremo i gioielli che ci sfameranno nella nostra esistenza futura.
Nella responsabilità del nostro vivere quotidiano , nelle nostre scelte, nei nostri sentimenti e azioni ogni giorno incameriamo sacrifici, rinunce, vittorie, sconfitte, siamo attori registi musicanti della splendida tragedia che è la nostra esistenza.
Godiamo di ciò che siamo diventati, godiamo per ciò che non siamo, e non avviliamoci per ciò che potevamo essere.
Siamo granelli di sabbia ma ognun di noi è spiaggia immensa.
Siamo gocce d’acqua ma tutti insieme abbiamo l’onere e l’onore di essere Oceano.
Chiudo e chiedo scusa per il pippone.
Mi hanno fatto compagnia :
yogurt
pacchetto di tuc
sigaro
canino
Ravi Shankar sul giradischi
scrivania dove non facevo mai i compiti ma dove ora scrivo tante boiate.
Ma con la lampada antica con stemma dei Borboni. Impagabile.
A proposito di cose fuori dell’ordinanza…
oggi posteggiato vicino alla mia macchina c’era un autotreno con foto giganti di Giacinto Facchetti su entrambi gli sportelli.
Bellissimo pensiero.
Leale, artistico, storico e moderno contemporaneamente.
Quasi quasi ora fo sviluppare una gigantografia di Giancarlo Antognoni e l’attacco sull’uscio di casa.
Le migliori cose a tutti.
Che Campi sia la nostra meta, il nostro avvenire, la nostra ricchezza.
Immondo
Febbraio 15th, 2020 alle 09:43
@ Immondo
Sei riuscito ad esprimere i miei sentimenti, il mio comportamento e la mia evoluzione. Ma dobbiamo, soprattutto i nati tra il 1945 e il 1955, essere felici di aver vissuto tutte le esperienze che la vita ti può concedere: scarsa ed incompleta nutrizione nei primissimi anni di vita, povertà anche se non indigenza, scuola ancora severa con dominio dei professori sui genitori, sviluppo economico del Paese e conseguente crescita economica delle famiglie, gli anni della contestazione studentesca che hanno fatto crescere le coscenze di tutti poichè si è discusso e dibattuto, a prescindere dalla barricata che si presidiava. Poi la violenza degli anni settanta e l’egoismo degli anni ottanta, la trasformazione leopardesca degli anni novanta (tutto cambia per nulla cambiare), poi mi ritrovo anziano con l’ingresso nel nuovo millennio. Ma un’altra bellissima caratteristica che abbiamo vissuto è quello della socialità, poco importa se impostata nell’oratorio (don Camillo) o nella casa del popolo (Peppone). Io ho aggiunto alle tue memorie gli scenari socio-economici esterni.
La maturità è frutto appunto di un percorso di sentimenti ed educazione personale e di scenario. Quando ho avuto dei, dubbi su come comportarmi ho sempre pensato ma vivendo nel west americano dell’ottocento come avrei risolto quel problema specifico.
Grazie per la full immertion che mi hai generato riportandomi al mio vissuto. Mancano solo i ricordi e il carattere legati al luogo vissuto: non riesco a liberarmi del mio amato “mare Adriatico”.
Febbraio 15th, 2020 alle 14:21
@Scusa Valencia sono d’accordo sul comportamento da bimbo di Chiesa e sulla sua avversione nei confronti di Montella ma non sono d’accordo che è lui a imporre di giocare attaccante a tutto campo e non ala.
Chi ha costruito questa squadra si è dimenticato di avere in rosa una delle migliori ai giovani in Europa per schierare un 5-3-2 in cui lo snaturiamo.
Sono curioso di vedere quando rientra Ribery se continueremo nella stessa Sistema e finiranno in panca le ns 2 punte.
Iachini rispetto a Montella ha a disposizione Igor un terzino mancino difensivo e Duncan a centrocampo e potrebbe giocare con un 4-3-3 con Dalbert in panchina ma con il suo pragmatismo non credo che rischierà.
Febbraio 15th, 2020 alle 14:45
Immondo,anzi,Antonello. Ma com’è che tra un telaio,un toscano,un rock d’annata e un moccolo riesci a tirar fuori questi poemi?
💕💕
…giuro che se mi dai il permesso,prima o poi estrapolo tutti i tuoi commenti di questo blog e ne fo un libro,ci stai??
😉
Febbraio 15th, 2020 alle 18:50
Ot) Lecce vince, Genoa Vince. Siamo virtualmente in serie B. Grazie Assai Rocco
Febbraio 15th, 2020 alle 20:39
Le pericolanti giocano tutte per vincere ed i risultati le premiano.Iachini,il salvatore della Patria,gioca per :”prima non prenderne,poi pareggiare”.I risultati si vedono.Domani a Genova giocare per vincere fin dal primo minuto.Altrimenti la b é dietro l’angolo.
Febbraio 16th, 2020 alle 01:00
Monica ti ringrazio del complimento, ma l’editoria e’ gia’ in crisi per conto suo.
Se si pubblica un libro mio gli si da il colpo di grazia.
Lasciamo perdere, comunque grazie, ma ti confesso una cosa: qui dentro di gente che potrebbe scrivere libri ce ne son diversi.
Anzi, il libro ideale sarebbe una raccolta dei post piu’ belli e interessanti che da oramai 12 anni campeggiano in questo blog.
Anni addietro ebbe un discreto successo un libro che una radio privata pubblico’ con i messaggi piu’ belli inviati alla redazione.
Ecco, se fosse fatto una raccolta dei migliori post di questo blog, sono certo verrebbe fuori un”opera di grande interesse e di tematiche a 360 gradi.
E magari con gli incassi devoluti a qualche associazione.
Se il Dr.Guetta ci si mette e da il via, ne vedremmo delle belle.
Cari saluti
Immondo
Febbraio 16th, 2020 alle 08:48
OT. Atalanta/Roma 2 a 1.
Oggi difficilissima forza Viola💜.
Febbraio 16th, 2020 alle 11:15
Ot) la serie B è certa, ma qui si parla di stadio, centri sportivi e del faraonico calcio mercato.
Con la Viola in B, Commisso vende e se ne torna in America
Occhio alla penna
Febbraio 16th, 2020 alle 13:44
Finché non sono diventato padre ritenevo i comportamenti di alcuni amici già genitori irrazionali, illogici e anche umilianti.
Poi, solo in seguito, ho capito che erano comportamenti in cui l’interesse primario era quello della prole mentre il puro egoismo personale veniva accantonato per amore filiale.
Purtroppo in molti, anche da genitori, dimostrano che i propri bisogni vengono prima di tutto. Pessimi genitori e persone di sterco.
Febbraio 16th, 2020 alle 17:25
Ahiahiahi Picchio
😁😁😁😁
Con tutti i difetti della gioventù Dusan rispetto al cholito è un gran passo avanti, almeno è pericoloso per gli avversari e quando acchiappa la giornata, beh, vedasi oggi.
Chiesa? Ma che ce lo dico a fare? 4 gol nella piccola (per ora, numericamente “parlando”) era Iachini. C’è ancora qualcuno, gobbo nell’anima, che ha voglia di mettere in discussione questo ragazzo di 22 anni che, con margini di crescita ancora ignoti, quando è in partita è inarrestabile?
Febbraio 16th, 2020 alle 19:39
antonello,perchè no?!
…e forza5viola!!!
Febbraio 16th, 2020 alle 19:40
…sì,però lasciamo fuori dal libro il bloggaro “7,11 mld di dollari”,per favore,che non lo sopporto più!! 🙁
Febbraio 17th, 2020 alle 08:22
25 Monica 👍👍👏👏💜