I 50 anni di Bati
Oggi è un giorno importante per chi ama la Fiorentina.
Tutti, o quasi tutti, sapete dei miei rapporti non proprio straordinari con Batistuta, soprattutto nei suoi ultimi tre anni a Firenze, ma come ho sempre detto tra me e lui io, da tifoso, avrei sempre scelto lui anche se non aveva ragione.
Perché Gabriel Omar Batistuta è stato uno dei tre più grandi degli ultimi 50 anni viola: lui le partite le faceva vincere, io al massimo le raccontavo (e le racconto) più o meno bene.
Comunque sia, oggi ho scritto di lui sul Corriere Fiorentino e quindi, per gentile concessione del giornale, vi ripropongo l’articolo.
La sua grande forza è stata voler diventare Batistuta, il più grande a Firenze insieme ad Antognoni e Baggio, ma qui si va sui gusti personali su cui per definizione non si discute Perché se fosse dipeso solo dalle doti tecniche che madre natura gli aveva regalato, sarebbe rimasto solo un buon centravanti e nulla più. E invece Gabriel Omar, che oggi compie 50 anni, e a cui vanno gli auguri di tutto il popolo viola, ha deciso nella sua testa di essere il più forte di tutti. Si è immolato alla causa con il corpo, e questo lo sanno tutti, come testimoniano le sue caviglie martoriate da cento, mille colpi, che a un certo punto hanno anche fatto pensare che non potesse più camminare. Non si è mai risparmiato, un’iniezione di antidolorifico e via: in quanti ieri e soprattutto oggi seguirebbero il suo esempio? Molto più segreto è invece il suo carattere, probabilmente modificato in corsa una volta arrivato a Firenze a poco più di vent’anni. Etichettato come un bidone all’inizio (il paragone con Dertycia da queste parti non lo dimentica nessuno), quando ha cominciato a segnare ha capito con grande intelligenza che non doveva fermarsi, ma lavorare come e più di prima su se stesso, senza cedere ad alcuna lusinga. Eccolo quindi diventare sempre meno ragazzo e sempre più uomo e leader, complice anche la quaterna di figli maschi che Irina gli ha regalato. Un leader urticante all’esterno, che non faceva sconti e che proprio per questo era molto seguito nello spogliatoio. La sua maggiore difficoltà è stata nascondere le emozioni, essere freddo dopo i trionfi, pensare sempre a chi era e al ruolo che aveva. Venne smascherato in una sera dell’ottobre 2014, quando venne consacrato nella Hall of Fame viola. C’era il figlio più grande in platea e Gabriel si commosse parlando dell’amore che aveva ricevuto da Firenze e che sperava di avere in parte restituito, pur aprendosi pochissimo al mondo esterno, al contrario per esempio del suo grande amico Rui Costa. Si è compresa in quel momento la grande fatica di essere e rimanere sempre Batistuta. Un gigante del pallone che ha dato veramente tutto, uscendo sfinito dalle battaglie in campo e fuori. Ci sono voluti anni perché ricominciasse ad interessarsi davvero al calcio, ma anche quando giocava non è che fosse così innamorato del pallone. Guardava pochissimo le partite in televisione, non gli piaceva parlarne e nella sua testa ha sempre pensato di svolgere un lavoro più che assecondare una passione. E siccome uno dei suoi concetti guida è sempre stato quello secondo cui il dovere veniva prima del piacere era normale l’impegno massimo tutti i giorni e ad ogni allenamento. Chi lo marcava nella partitella del giovedì diventava per lui uguale a Nesta, Baresi o Ferrara. Fuori dal campo ha avuto pochi amici, sempre gli stessi dal 1991, quelli che va puntualmente a trovare ogni volta che arriva a Firenze. Non si è mai capito fino in fondo quale fosse il vero sentimento che lo legava a Vittorio Cecchi Gori, il suo scopritore calcistico. Vittorione se ne innamorò osservando su videocassetta La Torre, che era già stato acquistato, e ordinò ai suoi dirigenti di prenderlo ad ogni costo. Dopo i primi anni di armonia assoluta cominciarono le prime crepe, ma anche se ci sono stati momenti difficili, come nell’estate del 1997 con Batistuta blindato in albergo a Roma, è facile immaginare che la riconoscenza verso il “suo” presidente non sia mai venuta meno. Con gli allenatori ha sempre avuto un ottimo rapporto, con la sola eccezione di Lazaroni, che lo considerava una riserva. Ne ha collezionati sette in nove stagioni e nella sua classifica Ranieri, l’unico che lo cambiò per scelta tecnica in serie B, viene al primo posto. Insieme condividono la stessa riservatezza nella vita privata e un certo modo di intendere il calcio. In campo Batistuta è stato semplicemente straordinario e a 19 anni dal suo dolorosissimo addio bastano le cifre per raccontarlo ai più giovani: 207 gol in 332 partite, una media mostruosa, miglior realizzatore viola di sempre in serie A. Ha segnato reti memorabili a Wembley e al Camp Nou, quando il dito sul naso aveva un altro significato, ma anche all’Old Trafford, portando la Fiorentina in vantaggio contro il Manchester United. Ha cominciato a metterla dentro per la causa viola il 3 settembre 1991 a Cesena e ha smesso il 14 maggio 2000, con la tripletta al Venezia, quando già sapeva che sarebbe finita lì. In nove anni ha visto di tutto: fotogrammi di grandezza con la Coppa Italia del 1996 e la Supercoppa di Irina te amo e tristezze infinite come la retrocessione, ma almeno si è risparmiato il fallimento, che con lui in squadra non ci sarebbe stato. La prima volta da avversario ha pianto dopo aver segnato a Toldo, la seconda a Firenze non ha letteralmente toccato palla, sopraffatto dall’emozione di dover affrontare una parte di se stesso. E’ stato per almeno un paio di stagioni il miglior centravanti del mondo, solo che giocava nella squadra sbagliata per poter puntare al Pallone d’oro. Alla fine però quella è stata certamente la squadra giusta per il suo mondo.
Febbraio 1st, 2019 alle 12:28
Quando le persone che hanno accompagnato la tua giovinezza compiono 50 anni, capisci di non esser pi giovane…
Grazie per l’amrcord
Bell’articolo.
Ps, leggo da quasi un trentennio che Lazaroni lo riteneva riserva. In realtà, Lazaroni allenò Bati in una stagione in cui vene eseonerato alla quinta giornata.
Bati fu riserva solo nella prima a Torino, entrando nelle ripresa con la Viola in 10, e le altre 4 le giocò tutte da titolare.
Febbraio 1st, 2019 alle 12:49
Tanti auguri MITO ed ancora grazie per tutte le emozioni che ci hai regalato.
Febbraio 1st, 2019 alle 13:02
Auguri di buon compleanno e un miliardo di grazie per tutte le emozioni che mi hai fatto vivere e che quando riguardo vecchi filmati vivo ancora.
Febbraio 1st, 2019 alle 13:15
Scrivo ancora al riguardo:
Anni fa ero in un’isoletta della Malesia con amici, la sera si beveva e si cantava con gente di tutto il mondo sulla spiaggia. I locali chiedevano da dove venissimo; quando chiedono a me, rispondo “I’m from Florence”, “where’s Florence?vi don’t know”. Ci guardiamo con gli altri e diciamo “ma come, questi non conoscono Firenze?” “ahh Firenze, Batigol!”.
Ecco cosa vuol dire avere avuto in squadra, in città, il… “Guerriero mai domo, duro nella lotta, leale nell’animo”.
Febbraio 1st, 2019 alle 14:15
AUGURI BATI!!!!!!!!!!!!!!
Febbraio 1st, 2019 alle 14:15
Tutto perfetto. Mi sono emozionato. Bravo David!
Auguri Grande Bati! Ci manchi……
Un saluto e complimenti per il bell’articolo. Di cuore
Un saluto
Lucky
Febbraio 1st, 2019 alle 14:27
Bati è Bati. Oggi però sono finito sul sito di violachannel e ho rivisto il video su Davide. Ogni volta che lo annunciano in formazione provo un senso di sgomento e mi si riempiono gli occhi di lacrime.
È strano il calcio. Bati per noi è unico, così come il Maestro. Ci hanno regalato vittorie e grandi sogni. Davide però ci ha lasciato qualcosa dentro pur non avendoci fatto vincere niente.
Il calcio è questo, questo è ciò che chi non lo ama non capisce. Una magia particolare. Il Bati alla bandierina, il silenzio dello stadio e l’urlo di Giancarlo e poi Fiorentina – Benevento, la partita a cui non vorresti mai assistere.
Tre capitani, tre grandi condottieri, tre pezzi del nostro cuore. Tre uomini che ho amato visceralmente, ma uno dal 4 marzo ha uno spazio più grande.
Auguri Bati e scusa se sono stato malinconico e triste in questo giorno, ma sono convinto che sia tu che Giancarlo avreste amato il Capitano proprio come lo amiamo noi tifosi viola, a volte eccessivi e pesanti, ma i soli capaci del grande amore.
Febbraio 1st, 2019 alle 14:30
Grande calciatore, grande trascinatore, idolo indiscusso di Firenze e anche in Argentina…il mondo conosce la Firenze calcistica anche grazie a lui.
Batigol ti auguro tantissimi di questi giorni.
Febbraio 1st, 2019 alle 14:35
Auguri IDOLO… sempre giocato pensando di essere te…
Umberto Alessandria
Febbraio 1st, 2019 alle 15:06
Oltre ai bei ricordi di Davide,mi rimarrà’ sempre in mente,anche perché’ ero allo stadio,un Fiorentina Bologna 2-2 con doppietta di Bati dopo che era tornato il venerdì dall’impegno con la nazionale stanco morto e al primo gol in tuffo di testa si sdraia sull’erba e si copre con il telo della pubblicità mimando una grassa dormita,giocatore indimenticabile,pronto sempre a dare tutto e per quanto mi riguarda giocatore più forte e decisivo dell’epoca Viola da quando seguo la Fiorentina.
Auguri Campione
Febbraio 1st, 2019 alle 15:07
Per quelli della mia generazione, che non hanno vissuto l’era di Antognoni, Batistuta è stato il primo (e ultimo) vero mito viola.
Un uomo che ha scelto di rimanere a Firenze, quando qualsiasi squadra d’Europa lo avrebbe fatto giocare titolare.
Un uomo che ha saputo e voluto superare i propri limiti, fisici e tecnici, grazie alla propria forza di volontà al duro lavoro.
Un uomo che ha trascinato la propria squadra in imprese (Wembley, la Supercoppa) che per i tifosi viola sono diventate epiche.
Un Uomo con la U maiuscola, non una figurina come tanti, troppi calciatori di oggi.
Tanti auguri Batigol, coltivo ancora la speranza di vederti di nuovo legato in qualche modo alla Fiorentina, chissà…
Filippo da Prao
P.s. Qualche mese fa ho comprato su internet la maglia n. 9 dell’annata 95/96, quella della Reebok con lo sponsor Sammontana: la conserverò come cimelio finchè campo.
Febbraio 1st, 2019 alle 15:08
Dall’affetto e dall’ammirazione che trapelano da questo pezzo, dì la verità: te con Bati ti ci saresti anche fidanzato…
Febbraio 1st, 2019 alle 15:12
Accidenti a te Guetta, mi ha fatto venire i lucciconi.
Buon compleanno e 500 di questi giorni Arcangelo Gabriele
CIRANO
PS: scusate ma ora torno a guardarmi il 7:1 registrato su Roma Channel. Son gioie della vita
Febbraio 1st, 2019 alle 15:13
http://www.youtube.com/watch?v=wPhPS04dHxc
Per te Guido, babbino mio…
Per il poco che sei riuscito a vederlo coi tuoi occhi e per il “dopo”, quando da chissà dove, sei riuscito a vederlo attraverso i miei.
Marco
Febbraio 1st, 2019 alle 15:34
Ho avuto la fortuna di poter vedere tre miti: Antonio, Baggio e il Bati. Uno diverso dall’altro, per caratteristiche ed epoca.
Il Bati era la forza, fisica e d’animo, l’applicazione maniacale, il professionismo assoluto. Pretendeva di essere pagato bene, ma poi si guadagnava tutto fino all’ultimo centesimo.
Febbraio 1st, 2019 alle 15:58
David mi manca troppo il ciribè a te no?
A Gabriel non gli si puo’ che dire grazie per tutte le emozioni che ci ha fatto provare a noi tifosi
Febbraio 1st, 2019 alle 15:59
Bati e Baggio sono miei coetanei: ho l’orgoglio che hanno indossato la maglia viola ed il rimpianto di non averli visti giocare insieme.
Oggi in campo vedo ragazzi coetanei dei miei figli e provo emozioni diverse.
Febbraio 1st, 2019 alle 16:45
Grazie David: in questo periodo sei particolarmente ispirato!
E tanti auguri all’inarrivabile Batigol!
Non avevi la classe di Van Basten, ma col lavoro, la voglia e la perseveranza sei diventato forte come e forse più di lui.
La classe nostra invece ti ha aiutato (mitico ’69).
Che momenti c’hai regalato. Grazie davvero anche a te!!!
SFV
Mamo
Febbraio 1st, 2019 alle 17:19
Antigufo…… Maremma Impestata….. Tra te e i’ guetta….
Febbraio 1st, 2019 alle 17:28
“Ha cominciato a metterla dentro per la causa viola il 3 settembre 1991 a Cesena e ha smesso il 14 maggio 2000, con la tripletta al Venezia, quando già sapeva che sarebbe finita lì.”
Sicuro David?
Ma i suoi ultimi 3 gol non furono in casa contro il Lecce? controlla bene 🙂
Risposta
Sicuro
Febbraio 1st, 2019 alle 18:42
Il 3 settembre ero a Cesena. Quando é entrato in campo mi é sembrato un dio greco.
Febbraio 1st, 2019 alle 19:05
David accidenti a te, se tu scrivi articoli così, tu ci fai piangere. Ultimamente tu ne hai fatti alcuni stupendi, rallenta un po’ e ho una certa età. Auguri Gabriel mille di questi giorni e auguri anche a Giuseppe Rossi, che una domenica d’ottobre di 5 anni fa, ci fece morire. Grazie David.
Febbraio 1st, 2019 alle 19:26
Mi piacerebbe tanto vedere te e Bati che vi stringete la mano e dimenticate le vecchie ruggini. Magari con una bella intervista esclusiva al più grande bomber della Fiorentina. Mi piacerebbe perchè alcuni dei momenti più belli della mia adolescenza e giovinezza sono coincisi con i goal di Batistuta e le conseguenti urla di David Guetta. Un binomio inscindibile. Ricordi fantastici.
Febbraio 1st, 2019 alle 20:03
Macché pallone d’oro, quella è roba da fighetti, il suo pallone d’oro siamo stati noi. Grande Bati, è stato un onore
Febbraio 1st, 2019 alle 20:05
Non sono particolarmente affezionato all’Argentino.
Tra i tre che nomini se proprio devo collocarlo, lo metto in fondo.
Ho vissuto Antogno, l’orgoglio di vederlo rappresentarci in nazionale.
Mai una parola fuori posto…..mai un atteggiamento sbagliato.
Un attaccamento alla maglia e alla città unici per un ragazzo perbene che ci ha fatto anxhe soffrire non poco.
Ho visto Baggio, dalle prime apparizioni anxhe in primavera per tornare in condizione.
Un vero fenomeno che si è dovuto inchinare al potere.
Batistuta mi ha lasciato oltre ai gol le sceneggiate in albergo, le sue presunte crisi da rinnovo un anno si e l’altro pure…. e altre storielle di opportunismo che se vere c’e poco di cui andare fieri.
Lui e il suo procuratore che quando arrivava in Italia c’era solo da immaginarsi di li a poco cosa ci aspettava.
Tuttavia gli auguri non si negano a nessuno.
Buon Compleanno Bati !
Febbraio 1st, 2019 alle 20:59
Mi unisco agli auguri al più grande centravanti che abbia mai visto indossare la nostra maglia.
I mostri sacri della nostra storia più recente, per me sono lui e Antonio,
Baggio non lo considero neanche,
grandissimo campione ma lui fa parte della storia della juve e della nazionale.
Antonio ha fatto una scelta di vita,
Bati ha fatto qualche bizza
e con le regole di adesso lo avremmo tenuto due anni,
però poi è rimasto e tutte le volte che su you tube riguardo i suoi gol,
mi vengono i brividi.
E le lacrime dopo il gol che ci segnò con la maglia della roma,
secondo me erano autentiche.
e’ stato il calciatore che ho amato di più insieme a Antonio
che però ho visto quando ero un pischello.
Tanti auguri Bati!!
Febbraio 1st, 2019 alle 21:06
Tanti auguri a Batistuta per i suoi 50 anni.Uno dei nostri grandi centravanti veri.
Per me,avanti negli anni, i piu’ grandi giocatori della Fiorentina sono stati:Julinho,Hamrin et Sarti.Poi la nostra storia passata é piena di grandi giocatori.L’elenco non finirebbe mai.Ancora un pensiero per Egisto Pandolfini,grande centrocampista.Ero un bambino quando torno’ a Firenze da Ferrara.
Febbraio 1st, 2019 alle 21:59
….o buon dio…oggi giornata da lucciconi…
non sapevo che bati e pepito compissero gli anni lo stesso giorno!
…in più aggiungici che al pentasport,ad accompagnare le interviste dolcissime del nostro mister e di conti jr.(deve essere uno bello tosto,a firenze lo avremmo amato di sicuro!), hanno messo una bellissima musica struggente…
Febbraio 1st, 2019 alle 23:03
Caro SHINTAIWAZA, forse tutti tutti i torti non ce l’hai. Ci sono molti aneddoti sulla sua “venalita’” che credo (o voglio) credere voluta, per non farsi coinvolgere troppo sentimentalmente..
Ma è innegabile la sua grande statura di calciatore e di capitano. Almeno a me ha dato emozioni che non riesco a scordare.
Ciò detto lasciami aggiungere altre due cose che forse saranno ritenute blasfeme.
Antonio, altro capitano e calciatore che ha dato lustro alla nostra Fiorentina e che stimo e “amo” alla follia, ha vissuto un altro calcio, quando i giocatori non avevano la stessa forza contrattuale. Non possiamo quindi fare paragoni in questo senso. E Baggio, se avesse voluto avrebbe potuto rifiutare, anche se credo non sarebbe stato facile.
Parliamo di tre mostri sacri, due dei quali, Antonio e Bati, hanno poi mantenuto, anche se in modi diversi, un legame con Firenze che dimostra il loro reale grande affetto per la città e la Fiorentina.
Antonio é diventato fiorentino e Bati non manca occasione per dichiararsi e farci almeno due/tre visite ogni anno
MT
Febbraio 2nd, 2019 alle 02:19
Bell’articolo. Bravo David.
Auguri Immenso Batigol…
Febbraio 2nd, 2019 alle 03:18
Nel mio cuore il più grande di sempre in maglia viola
Mito!
Febbraio 2nd, 2019 alle 07:39
Bell’articolo. Emozionante.
Febbraio 2nd, 2019 alle 08:02
Un Dio in campo, estremamente riservato nella vita di tutti i giorni.
Tanti auguri al più grande centravanti nella storia della Fiorentina.
E auguri anche a Pepito !!
Febbraio 2nd, 2019 alle 09:16
Corri alla bandierina, bomber della Fiorentina… Era il dio del calcio ed aveva la maglia viola, la mia maglia… sfondava barriere, portieri e reti, pallonate come tagli di scure, quintali di tritolo nel quadricipite… lo rivedo una volta come tante correre al largo verso il vertice destro dell’area grande, ricevere il lancio teso addomesticando di forza il pallone, senza perdere il tempo della corsa… lo mette giù toccandolo una volta sola con l’interno collo, e si decentra spalla a spalla con un difensore qualunque, un centravanti normale avrebbe ciccato o svirgolato, esterno della rete nel migliore dei casi… ma a lui basta una falcata per caricare il tiro, piantando a terra il sinistro come una leva d’acciaio e in curva si fermano cuori e polmoni, tratteniamo il respiro ma solo un istante, perché la palla si è appena insaccata e allora urliamo come matti con la stessa potenza del suo calcio, un sol grido si alza e gonfia la rete… gool gool gooooool… lo ha inchiodato ancora una volta sul primo palo, dal basso in alto… e mi sento il nove sulla pelle della schiena e il giglio sul petto, mentre lui si rialza con una capriola e già corre verso il corner, io corro insieme a lui, anzi no io sono lui in quel momento e ciccio baiano salta in collo a me quando salta in collo a lui… siamo la Fiorentina, la squadra col centravanti più forte del mondo… abbiamo il cuore gigliato e abbiamo tutti poco più di vent’anni…
Febbraio 2nd, 2019 alle 10:41
Bati è come me del 69 perció solo posso dire grande classe 🙂
Per quanto riguarda le emozioni degli anni 90, io essendo veneziano ed avendo assistito al franchi a pochissime partite (2 fiore juve ed un fiore milan)fiore gobbi 1-0 Fuser (Baggio che non batte il rigore) e fiore gobbi 2-0 con inzuccata di bati il primo gol, mi ritengo fortunato.
La più grande emozione l’ho vissuta a San Siro la finale di super coppa, quando con 4 amici viola veneziani abbiamo assistito alla partita in mezzo ai mmilanisti con la nostra sciarpa viola al collo ed orgogliosi della nostra viola (in terra veneta è dura essere tifosi viola perché prevalgono le strisciate, ma non cambierei mai la mia passione nata da ragazzino quando mi innamorai della viola a pinzolo dove fece due ritiri estivi consecutivi).
Da più di vent’anni abito ormai in spagna e continuo a gioire e soffrire per i nostri colori.
Anche quí se dici fiorentina tutti dicono BATIGOL un mito, un grazie di cuore e forza viola sempre ed ovunque.
Francesco
Febbraio 2nd, 2019 alle 10:54
ANTIGUFO
Se cambiassi il nome del babbo,
Sarebbe anche la mia storia esatta.
Come dice El Marascon ….maremma impestata!!
Un grande saluto a tutti imbambolati della Viola.
Febbraio 2nd, 2019 alle 11:33
Come tifoso sono stato “folgorato” da subito; un’amichevole vista in tv in cui entrò per sostituire Branca (o Borgonovo non ricordo bene) e su un cross fece gol, di testa, che però fu annullato; pensai: questo è fortissimo e non ho più dubitato del suo essere campione, quel campione che diventò in seguito un fuoriclasse assoluto, il miglior centravanti del calcio moderno (l’unico che poteva essere ai suoi livelli era Van Basten, grandissimo campione ma con un tipo di gioco diametralmente opposto a quello di Gabriel, come tecnica certamente superiore a Batigol, ma come interprete delruolo, a mio parere il nostro eroe era più forte del superMarco milanista); mai dubitato anche quando un giornalista di pressing lo definì un Derticya con i capelli… giornalista che fece ammenda pubblicamente sempre a Pressing affermando che si, era vero, si era sbagliato completamente e lo riconobbe.
Batigol come simbolo che i risultati, i suoi, eclatanti, mettono a tacere i pregiudizi, il più delle volte faziosi ed interessati a definire le persone in un certo modo, anche e soprattutto nel lavoro… lui
Gabriel Omar Batistuta,
queste etichette preconfezionate le ha smentite alla grande e lo ha fatto sul campo, senza polemiche, solo primeggiando e di parecchio in quel che faceva: il centravanti, il bomber, il supercannoniere che ha vestito viola per centinaia di partite zittendo fischi e lazzi, vedi Nou Camp, e non solo su quello, di campo.
Idolo assoluto della mia giovinezza.
Febbraio 2nd, 2019 alle 12:11
Articolo emozionante..come emozionante è sempre ripensare cosa ha significato per noi Batistuta.auguri Re Leone
Febbraio 2nd, 2019 alle 12:40
Carissimo MT@
condivido la tua analisi, nel senso che ha basi di valutazione corrette.
Del resto parlando di sentimenti, la razionalità talvolta va in cantina.
Il MIO ANTOGNO lo vivevo anche in campo, in quanto era il periodo della mia esperienza di calciatore contemporanea alla sua in maglia viola.
La sua quasi-morte in campo e la sua gamba a pezzi, uniti all’attaccamento ai colori, me lo hanno reso fratello per sempre.
Baggio era magico. Un ragazzino accompagnato anch’esso da una sorta di destino malefico, oltre agli infortuni, Baretti che pare lo avesse voluto nonostante l’infortunio patito in campo con il Vicenza, morì in modo assurdo senza poterne godere la crescita.
Baggio era uno di quei calciatori che fanno innamorare del calcio e che comunque, come Antogno, aveva legato con la città e con la maglia in modo particolare.
Certo che avrebbe potuto rifiutarsi, contrattualmente parlando era una sua opzione, ma quando c’è un presidente che vuole vendere il gioiello e dall’altra parte Agnelli che lo aspetta……i margini si riducono notevolmente.
Di lui oltre alle magie, il ricordo del rifiuto a calciare il rigore contro di noi, quella sciarpa raccolta e messa al collo mentre usciva dal campo, il saluto con la mano alla Fiesole……….
Piccoli gesti di un grande uomo.
Giravano voci al tempo, che Mario CG volesse prendere la Fiorentina con Baggio e che i Pontello invece non l’avrebbero venduta se prima non avessero conclusa l’operazione con la Juve.
Batistuta è stato un grandissimo centravanti……il numero uno al mondo per un certo periodo, ma come persona non mi ha lasciato nulla.
Lo ricordo come bomber e basta.
Febbraio 2nd, 2019 alle 13:18
In ogni caso, insieme a Bati, Antognoni e Baggio aggiungerei Rui Costa e …Chiesa F.
Febbraio 2nd, 2019 alle 13:33
Bati è stato l’immenso attaccante e capitano che ci faceva sentire più forti, per mostruosa media-gol, per forza e determinazione in campo, per essere un riferimento costante fuori.
Mi sembrava incredibile fosse il nostro centravanti: però erano tempi diversi ed oggi, purtroppo sarebbe impossibile davvero avere uno così nel pieno della maturità calcistica in squadra, mentre all’espoca si trattò di una scelta coraggiosa e controcorrente da parte sua, corteggiato da tutto il mondo.
Ricordo con enorme emozione i gol a Wembley e al Camp Nou, quelli con il Milan in Supercoppa e la serie mostruosa di bordate con cui castigò non so quante volte Pagliuca dell’Inter, di cui eravamo diventati la bestia nera.
Tanti auguri, Bati.
Febbraio 2nd, 2019 alle 13:51
Ricordo come fosse oggi il giorno che arrivò. Un gobbetto che lavora con me mi disse: ora vu gli fate perdere i capelli anche a questo. Riferendosi al problema di Dertycia. E insomma, mi sembra che, a parte i capelli che gli sono rimasti tutti, un tantino meglio di Dertycia abbia fatto.
Quando ci segnò con la Roma non ce la feci nemmeno a mandarlo a cacare. Pensai: ha fatto quello che ha fatto sempre.
Giocatore immenso.
Auguri Re Leone.
Febbraio 2nd, 2019 alle 14:14
https://www.youtube.com/watch?v=p0EUCcU0GFw
A 2′ e 58”
Commovente
Febbraio 2nd, 2019 alle 16:07
Auguri al mito della mia adolescenza, ho avuto la fortuna di godermelo tutto.
Febbraio 2nd, 2019 alle 17:04
Il più forte attaccante della Fiorentina di tutti i tempi è stato un matto di nome Edmundo,poi Batistuta e terzo pari Salah,Hamrin,Julinho.( Parere personale)
Febbraio 2nd, 2019 alle 18:00
Quanto ti ho amato… Auguri Bati
Febbraio 2nd, 2019 alle 19:31
Auguri a tutti,Bati Pepito e anche a Chiesa per domani….che possa continuare ad estasiarci seguendo le orme dei grandi che hanno onorato questa maglia….che alla sua età è tantissimo !
Domani si torna ad Udine …..e il viluppo alla gola ti sale rapido come un ascensore nei grattacieli americani ……fino a portarti gli occhi alla congestione ….
Grande Giuliano al 45 ….io la penso pari pari a te se quel giocatore lì avesse avuto la testa del Bati se li metteva tutti nel taschino ….Messi Maradona Pelé e Ronaldo ……tutti nel taschino laterale !
Grande anche Paolo Valenti e grazie a Franz per aver postato quell’indimenticabile video…..questi sì che erano giornalisti seri,preparati ed equilibrati …..che fosse tifoso viola lo si poteva intuire solo tra le righe, solo se prestavi accortezza alla delicatezza con cui pronunciava il nome della sua squadra insomma dovevi avere un sesto senso molto sviluppato,un empatia che si può accendere solo tra tifosi dello stesso club altrimenti non te ne saresti accorto mai!! Immenso se paragonato ai suoi colleghi contemporanei ……
Febbraio 2nd, 2019 alle 19:46
Il più forte centravanti dei due emisferi.
Cit.Mario Ciuffi
Febbraio 2nd, 2019 alle 21:35
e comunque il record l’è ancora suo
quagliarella riprova un’altra volta….
Febbraio 3rd, 2019 alle 01:47
Grande pezzo David. Bati….Cosa abbiamo visto con questi nostri occhi.
Febbraio 3rd, 2019 alle 06:53
Grande Bati!!! quanti gol, quante esultanze, quanti sogni. Alcuni realizzati, altri infranti da quella corsa contro il diavolo…
Speriamo di tornare a sognare in grande come allora.
Oggi Voglio una bella vittoria!!!! Forza ragazzi mettetecela tutta…
Forza Viola
Febbraio 3rd, 2019 alle 10:18
gran bell’articolo, molto sentito
Febbraio 3rd, 2019 alle 10:43
Batistuta . . . Perché non ce la faccio a non pensare al tuo maledetto bolide che supera Toldo e che consegna lo scudetto alla Roma ? Mi sembri come un gatto che tromba e . . . Piange, nei miei ricordi. Via . . . Ho bisogno di rivedere subito il 7 a 1 alla squadra dove tu sei andato a guadagnare registrato su Roma Channel. Chiedo scusa ma ci sono momenti incancellabili per un tifoso, nel bene e nel male.
Febbraio 3rd, 2019 alle 14:52
Bravo David!
Sto apprezzando molto i tuoi ultimi post sportivi.
Sei un tifoso viola ma sei anche un buon giornalista, e non è frequente di questi tempi.
Febbraio 3rd, 2019 alle 18:00
@Shintawaza:
capisco tutte le simpatie o antipatie personali,
ma Bati ha fatto 152 gol nella Fiorentina ed è stato qui nove anni,
Baggio è stato qui tre anni e poi ha fatto le fortune della Juventus,
a me se c’è uno che proprio non mi fa ne caldo ne freddo è lui.
massima stima per il campione che è stato
ma non è roba nostra purtroppo.
Febbraio 3rd, 2019 alle 18:50
Puntuale come un orologio svizzero arriva il mezzo passo falso.
arbitro “strano” – tanto per cambiare (già che non ha espulso nessuno dei viola è una bella notizia), stanchezza (Muriel ha giocato 5 patite in 3 settimane dopo essere stato praticamente fermo per dei mesi), i friulani chiusi a riccio (, che brutta fine una squadra che lanciava giocatori e faceva bel gioco al “primo non prenderle” attuale… meriterebbero la retrocessione) e soprattutto la voglia di strafare di Pioli, (con le sue due fissazioni Gerson e, de nuevo, Pjaca che vuole rilanciare a tutti i costi) ecc. hanno portato al pareggino di oggi.
Non attenua per niente la gioia del 7 a 1 alla roma, certo un pò di rammarico per una partita che si poteva vincere, l’udinese era tranquillamente battibile, rimane.
PS non so voi, ma a me è parso che l’assenza di Benassi si sia fatta sentire e pure parecchio;
peccato, perchè la squadra non è male ma Gerson, Pjaca e, in parte, Simeone sono un lusso che raramente ci si può permettere.
Febbraio 4th, 2019 alle 07:39
Lui un gigante gli altri erano lillipuziani, auguri Gabriel tu sapevi come far sorridere una città intera .
Febbraio 4th, 2019 alle 15:24
Gran bell’articolo!
Conocordo quando dici che per un paio di stagioni è stato il centravanti più forte del mondo, quando parlo con gli interisti litigo sempre ed immaginerai il perchè..ma lui gli era superiore come centravanti, come numero 9.
Per la mia memoria soltanto Van Basten poteva competere con lui e forse gli era pure un pelo superiore.