Ci vuole più rabbia
C’è nell’aria parecchia paura per la trasferta di Bologna, qualcosa di inspiegabile tecnicamente e che si comprende solo se si ripensa alle quattro rimonte subite nell’ultimo mese.
Bisognerà essere arrabbiati, cattivi agonisticamente, non nervosi.
E qui davvero deve venire fuori il lavoro di Pioli, perché il voltaggio di uno spogliatoio dipende in gran parte dal proprio allenatore.
Non è colpa del tecnico se un giocatore strapagato sbaglia un gol fatto, ma sulla testa dei giocatori il suo lavoro incide moltissimo e nella gara che precede la partita della partite bisognerà non sbagliare una mossa sul piano psicologico.
La formazione, in questo contesto, è quasi un dettaglio perché siamo superiori al Bologna e abbiamo l’obbligo di giocare per vincere.
Novembre 20th, 2018 alle 08:18
Ma non è perr caso che più della rabbia ci voglia più qualità?
Novembre 20th, 2018 alle 08:21
Più che paura mi sembra indifferenza.
Novembre 20th, 2018 alle 08:37
Magari oltre la rabbia proverei anche a dare un gioco alla squadra.
Perché è pur vero che la rosa è gravemente incompleta, ma lo schema “palla a Chiesa e speriamo che inventi qualcosa” mi pare un po’ pochino anche per noi.
Novembre 20th, 2018 alle 09:32
Vero, siamo superiori al Bologna, ma siamo superiori anche al Frosinone, eppure vedi un po’ com’è andata. Fatichiamo tantissimo a far gol e se le partite non le chiudi poi (vedi Frosinone, appunto) magari capita il tiro della domenica, un rimpallo, una svista e non la porti mai a casa.
Poi magari ti si mette bene e a Bologna ne fai quattro, il calcio a volte è imprevedibile, ma è una partita assolutamente da non sottovalutare. Loro hanno bisogno di punti molto più di noi e questa cosa, sinceramente, mi fa stare non troppo tranquillo.
Novembre 20th, 2018 alle 09:39
Puoi avere tutta la rabbia di questo mondo ma se la tua squadra è infarcita di prestiti e scommesse di ragazzini il tecnico ci può fare molto poco….certo che se non si riuscisse a vincere nemmeno contro il Bologna ….quello che più preoccupa è lo stato motivazionale di questa squadra, pensiamo che un pareggio non verrebbe accolto con soddisfazione da tutto l’entourage tecnico amministrativo ??sembra che l’ambiente sia pervaso da un senso di accomodamento misto a rassegnazione,sembra che il colore non sia più il viola da sfoggiare con orgoglio sui campi di serie A memori della propria storia ma quello biancoceleste del Chiavari che deve stare attento alle proprie spese di bilancio per poter restare nella partecipazione alla massima serie.
Il problema è che anche a Frosinone è un problema vincere,l’importante è non perdere per non deludere al massimo grado i propri tifosi anche se i tifosi hanno già perso la speranza di poter tornare a sognare ….e uccidere i sogni non è un bel viatico da seguire per recuperare consensi ed affetto nel mondo del calcio..ma ciò che terrifica ancora di più è lo stato di indifferenza emotiva a cui molti tifosi sono stati portati per mano,il lavaggio del cervello a cui sono stati sottoposti in modo tale che anche un pareggio contro il Frosinone venga deglutito in senso acritico come la più classica delle pillole indorate
Novembre 20th, 2018 alle 10:37
per chi ha fatto bar , sono solo chiacchiere di frustrazione
per chi ha fatto sport agonistico, sa che questi momenti esistono, momenti in cui ti va bene tutto e momenti in cui non ti va bene niente
la primula viola
Novembre 20th, 2018 alle 11:10
Oltre alla cattiveria sotto porta ci vorrebbe anche uno schema. Ho la sensazione che la squadra abbia capito benissimo l’input societario del vivacchiare facendo finta di puntare all’Europa League.
Novembre 20th, 2018 alle 11:23
Parecchia paura da parte di chi?
Chi non vive di calcio, sia giocato, scritto o parlato, quindi la quasi totalità dei fiorentini e dei tifosi fuori porta, pensa che la propria squadra giocherà contro un’avversaria più scarsa e che quindi dovrebbe vincere.
Ma non è che ci pensa tutta la settimana.
Giusto il tempo per godere di uno spettacolo e vivere una passione sportiva.
Poi esiste molto altro.
Novembre 20th, 2018 alle 11:29
Pare che stiano organizzandosi per il prestito secco di 6 mesi per Halilovic, il piccolo Modric.
Arrivato al Milan e mai visto giocare.
Per Gattuso serve farlo giocare un po’ in squadre minori prima di gettarlo nella mischia.
L’idea è piaciuta a Corvino che si prepara al colpaccio.
Che ne pensate vi piace ?
Novembre 20th, 2018 alle 11:40
Ben detto David.Ci vuole più rabbia..
Scusa non avevo letto bene,credevo ti riferissi alla rabbia agonistica(contestazione) dei tifosi verso la proprietà..
Invece tu intendevi da parte della squadra.
Scusa c’è stato un misunderstanding…
Novembre 20th, 2018 alle 11:58
Credo occorrano rabbia agonistica, determinazione e anche gioco.
Occorre soprattutto che i tre davanti buttino la palla in quello spazio compreso tra pali e traversa (Chiesa) e non addosso al portiere (Simeone) e osino di più (Pjaca e Mirallas).
Pioli deve ri-trovare il bandolo di una squadra che si è un po’ persa.
A noi spetta di sostenere la Viola.
A questo ultimo proposito vorrei sottolineare lo strano caso dell’opinionista principe di Radio Bruno, Bernardo Brovarone che, dall’alto di una posizione incontrastabile (no filo diretto) il lunedì pomeriggio e nel momento di ascolto emotivamente più caldo (il dopo partita), può esprimere qualunque idea al massimo della potenza mediatica rabiobrunamente a disposizione.
Ieri, nel commentare l’intervista a Pioli, ha definito il mister “Il Mago di Parma”, incrementando quella che più che una posizione critica nei suoi confronti, sembra una battaglia un po’ personale, dato che è passato dall’analisi tattica alla presa di giro.
Penso che Pioli, discutibilissimo – come è giusto che sia – per le sue scelte tattiche e la sua conduzione della squadra, abbia comunque dimostrato una professionalità ed una statura umane tali che, se per una volta muove delle critiche ai giornalisti, non si creda che abbia smanie di protagonismo e lo si rispetti.
Tra l’altro, condivido il punto di vista del mister nel ritenere che la maggioranza dei giornalisti non abbia capito, in diretta, le varianti tattiche messe in atto col Frosinone (dopo è troppo facile: basta copiare da uno che ci capisce).
Mi dispiace non ci sia la possibilità, in questi spazi di primo ascolto (che tanto influiscono sull’opinione della piazza radiofonica), di esprimere opinioni diverse.
Probabilmente Brovarone è quanto di meglio ci sia, ai fini dell’audience, per ricoprire il ruolo che fu del grande Mario Ciuffi; ma per fornire una lettura sì calda, ma il più possibile obiettiva e con la giusta leggerezza, senza scadere 9 volte su 10 nella polemica, mi sembra poco adatto.
Parere personale.
Novembre 20th, 2018 alle 11:58
Se è per questo, siamo superiori anche al Cagliari. A parte sbagliare gol fatti, io continuo a non veder, una parvenza di gioco. Speriamo che la sosta, ci abbia fatto bene.
Novembre 20th, 2018 alle 12:27
Rabbia? Cattiveria?
Cose impensabili per “ la squadra più giovane d’ Europa “, lo si vede a chiare lettere.
Non ci sono giocatori che picchiano per un pallone….ma ne abbiamo tanti che invece vengono picchiati. Vedi alla voce Gerson. Oppure Chiesa.
Il “centravanti”, che nel “gioco” di Pioli meriterebbe essere più un centroboa, stoppa la palla a due metri di distanza, corre, cade , ma non è lucido sotto porta.
Come disse il presidente del Monopoli calcio “se ci serve amalgama, lo compreremo “..qua bisognerebbe comprare “furia, lotta e determinazione “.
Perché, per me, quelli in rosa non ne hanno nel DNA…sono pimpirulini Bellini, giovanottini, bambini (tranne Pezzella, Hugo e FORSE Biraghi) che si giocano le loro amichevoli in vista del mercato estivo.
Un po’ come vuole la società, giusto?
Una vetrinetta dell’ Ikea.
Dopotutto Pioli non aveva mica chiesto A GIUGNO una rosa fatta da pochi elementi (massimo 20) con pochi innesti ma di carisma ,e GIÀ PRONTI cioè esperti per la serie A ??? Giusto?
Infatti si ritrova una rosa di 28 giocatori (8 dei quali sono in villeggiatura perché il campo non lo vedono MAI..almeno il tecnico è coerente) , con zero giocatori nuovi di carisma ed esperti per la A acquistati.
Non sarebbe il caso di esonerare il DS? No perché qui qualcuno prende in giro….il tecnico chiede una cosa e gliene rifilano un’altra.
Il risultato è la solita frittata insipida di 2 uova di numero (“che abbiamo mangiato in tre”…il rinforzino del Mascetti) con la differenza che il focato portoghese si lamentava.,,mentre l’ ecumenico Pioli accetta e tira innanzi a capo chino.
Ma che rabbia vuoi che abbiano?
Novembre 20th, 2018 alle 12:56
Non ci vuole la rabbia, ci vuole la convinzione e la concentrazione, qualunque avversario affronti.
Tuttavia direi che prevalentemente ci vuole il gioco ed in questo momento siamo un po’ in confusione sia di ruoli che di modo di giocare.
Spero che i ragazzi e il mister con loro, rialzino presto la testa perchè i punti persi sono stati già diversi.
Una botta di c..o poi non guasterebbe!
Un saluto
Lucky
Novembre 20th, 2018 alle 14:50
La rabbia è un veleno che annulla la fede blocca il pensiero e inquina i rapporti. La cattiveria agonistica si può allenare, ma non deve essere disgiunta dal piacere di giocare.
Questa squadra ha tutte le possibilità, a mio parere, per passare a Bologna e rientrare nella corsa per l’Europa, ben ha fatto Pioli ha rimarcare le troppe critiche del dopo Frosinone. Più Fede meno polemiche.
Novembre 20th, 2018 alle 15:29
buongiorno sempre i soliti discorsi altro che rabbia ci vuole un gioco e giocatori messi bene in campo saluti
Novembre 20th, 2018 alle 17:47
leggere i commenti, ANCHE SE SOLO 10, RENDE L’IDEA PRECISA, CHE ORMAI DA UN PO’ DI TEMPO MI SONO FATTO DEL TIFOSO.
Vorrei sapere quale è la fonte del sapere del giudizio che un tifoso può dare ad una squadra, sicuramente quello personale, che è frutto di cosa? Di un passato da giocatore?
Di quale Categoria?
Di un presente da allenatore oppure un passato?
O quella di un esperto delle frasi fatte da bar?
La domanda nasce da una valutazione dei primi commenti
Alessandro B. “proverei a dare un gioco alla squadra”
Triioduro di Azoto “squadra piena di presti e scommesse di ragazzini”
Partiamo da cosa penso del giudizio nel calcio, addirittura del voto, un giornalista che ogni volta esprime un voto e allarga lo stesso ad un giudizio, lo fa, partendo dal suo modo di interpretare il calcio, spesso, senza aver vissuto uno spogliatoio, più o meno importante, senza tener conto delle situazioni personali, del momento psicologico di un calciatore e tanto meno, l’essere a conoscenza delle richieste del suo allenatore, viziato lo stesso, da giudizi personali, ormai, maturati sulla persona, la squadra, la società e magari la proprietà e l’umore del tifo, come se si potesse racchiudere in un rigo e un voto 95 minuti di fatica, dopo tutta la fatica settimanale, per preparare la partita senza sapere appunto niente del vissuto e di ciò che un allenatore e uno staff ha richiesto ad ogni singolo, allo stesso tempo cercando di scindere il giudizio da una cosa che funziona o non funziona solo nel suo complesso, cioè la SQUADRA.
Cosa vuol dire, proverei a dar un gioco alla squadra? che tu Alessandro B. ne saresti capace, che ahi tali informazioni, da capire dove vuole arrivare Pioli, quali sono i suoi obbiettivi, cosa sta cercando di costruire, quale è la forma attuale della squadra? quanti km percorre complessivamente in questo momento a differenza di un mese fa? o quanti km percorrono alcuni giocatori? se alcuni hanno fatto un piccolo lavoro di richiamo sulla forza, perchè, magari tornati in ritardo dal mondiale, non l’avevano potuta fare con il resto della squadra, sai se il baldo giovane ha litigato con la fidanzata o se magari ha a casa nel suo paese di origine un familiare in fin di vita?
Sei veramente sicuro, di saper da dove si parte nel voler dare un gioco ad una squadra di serie A? Come lavoreresti? Per schemi? per principi di gioco?
Troppo facile digitare le lettere, ogni volta.
Triioduro
per te il quesito è più rapido e forse più indolore, cercando di rivolgerlo anche a tutti coloro che, parlano di prestiti, ricompra e tutte le cazzate di cui ci si riempe la bocca.
Come si fa a pensare che un giocatore, vada in campo, giocando con il pensiero
“posso giocare male, almeno torno alla Roma?”
oppure
“Che me ne frega, tanto c’è sempre la rubentus?”
Un giocatore, qualsiasi sia la categoria, il campionato e il suo status contrattuale, lotta una battaglia contro se stesso, sempre ogni istante per migliorare le sue prestazioni, pensando solo a far bene, pensando solo a giocare la miglior partita della propria carriera, ogni volta, e quando esce dal campo, di solito, si rivolge al suo amico, al suo procuratore oppure al suo familiare, chiedendo “Come ho giocato?”
Ma anche qua libero pensiero e libertà di parola, ma mi dispiace, non riesco più a partecipare a tali idiozie da tifoso del bar, per questo limito gli interventi, andando spesso fuori tema e postando solo o quasi, dati e impressioni personali, che non vanno mai a minare le prestazioni di nessun giocatore, e forse lo farò sempre più spesso.
Scusate, ma non ci riesco.
Novembre 20th, 2018 alle 18:10
La rabbia agonistica fa parte del bagaglio di un calciatore, come le qualità tecniche. E l’una e le altre, come il coraggio di Don Abbondio, se uno non ce l’ha….
La Fiorentina è questa: viene dopo 6 squadre che sono più forti e meglio costruite, e al suo pari ne trova altre 4. Morale: se ci va bene(ma bene, bene, bene) siamo 7° se ci va male siamo 11°. Direi che stando nel mezzo si sbaglia poco: siamo noni e credo che sia la nostra dimensione esatta. Certo, se al posto di Pioli ci fosse un allenatore (intendo uno con le qualità da allenatore), potremmo per lo meno giocare a calcio e non a pallonate, magari fare qualche punto in più. Soprattutto con quelli meno forti di noi. Però la dimensione è questa. Se abbiamo un DG che ha fatto qualcosina solo a Casarano, vorrà pure dire qualcosa….. E se non abbiamo neppure un VERO Presidente, vorrà dire qualcos’altro. O no?
Inutile continuare a fare discorsi sulla squadra e sulle partite, il discorso alla base di tutto è un altro e ben chiaro: quali sono i programmi della Società? Perchè se tieni un Presidente, un DG e un Allenatore di questa caratura, non credo proprio che voglia cercare di andare in Europa, o forse si, ma ….con Alpitour (come diceva lo striscione della Fiesole)
Novembre 20th, 2018 alle 19:16
La paura della trasferta di Bologna è “qualcosa di inspiegabile tecnicamente”?
Scusami, ma è un’affermazione che fa il paio con “una vittoria bellissima” dopo la pessima partita con l’Atalanta, che non a caso è stata l’ultima, e rubacchiata, della Fiorentina.
Se non avessero almeno apprensione per la partita di domenica, oltre che una squadra senza gioco sarebbero anche una squadra senza cervello.
Una squadra che non è riuscita a vincere a Frosinone, pur essendo passata in vantaggio, dovrebbe non temere la trasferta di Bologna?
Perché, secondo te, il Bologna è peggio del Frosinone?
Le quattro vittorie in casa hanno fatto velo per tanti a una pochezza della squadra che nemmeno con Mijhailovic.
La litania che l’allenatore non può nulla se si sbagliano gol a porta vuota è ridicola.
Bisognerebbe quantomeno rovesciare il ragionamento. Come fa un attaccante che non sia Icardi o simili, e quelli della Fiorentina sono tutt’altro, a fare gol quando ti capita un’occasione per partita se va bene, se Chiesa inventa qualcosa grazie alla sua classe superiore,perché altrimenti il gioco della squadra consiste in qualche lancione alla sperandio?
Ci vorrebbe un gioco, almeno uno straccio di gioco. Ma la Fiorentina di Pioli ancora non ce l’ha.
Non ci mancherebbe altro che i viola fossero così sciagurati da non rendersene conto (e quindi non temere gli avversari).
Novembre 20th, 2018 alle 20:02
Post 17 Sergente Garzia, bello me lo imparo a memoria per me centra il problema ,ma vorrei una risposta solo su Simeone ormai ha giocato parecchie partite è stato messo alla prova con lui si gioca in dieci e se consideriamo arbitraggi tipo Mazzoleni in 10 contro 11+1+1 ,non ha i fondamentali punto. non dribla nemmeno la bandierina del calcio d’angolo ,,passaggi o assist facili Sbagliati ,sempre o quasi in fuorigioco e da la palla agli avversari ,le punizioni a differenza di Toni sono tutte contro ,di quanto ha bisogno per vedere che è un brocco? e credo che non saranno la fidanzata o problemi familiari non può mica averceli di continuo! se ti va di rispondermi mi farà piacere la mia è solo una constatazione e tu secondo che hai giocato di calcio ne capisci abbastanza .Un cordiale saluto Valdo.
Novembre 20th, 2018 alle 20:15
Sergente Garzia…
Guarda che stiamo parlando di calcio, di pallone!
Non stiamo parlando di medicina, giurisprudenza o di alta finanza…
Stiamo parlando di un gioco.
Novembre 20th, 2018 alle 21:06
il termine “cattiveria” nel calcio in attacco mi fa schiantare da ridere.
cosa vuol dire essere cattivi?
fare gol senza cercare di fare il fenomeno?
impegnarsi?
bo.
Questo concetto si allaccia al meraviglioso post n 17 del sergente Garzia semplicemente perfetto.
l’ho scritto molte volte anch’io,
parlare di calcio è divertentissimo
ma non ci prendiamo sul serio tra noi che fondamentalmente si sa una sega di quel che succede.
ma ci se ne rende conto?
si da importanza alle pagelle che fanno i giornali,
che fanno a radio Bruno,
che fa il Pestuggia!
e stica..
roba da matti.
e poi chi sarebbero gli espertoni?
Prizio?
petri?
bucchioni/calamai/rialti?
ma per piacere.
si da troppa importanza a chi chiacchera
e questo a prescindere che la Fiorentina vada bene, vada male e da chi sia il tecnico, il Ds e il proprietario.
Ripeto, noi tifosi abbiamo tutto il diritto di parlare di calcio,
ma non ci autoproclamiamo esperti perchè nessuno di noi lo è.
Novembre 20th, 2018 alle 21:53
Questa cosa dei giocatori che giocherebbero a scartamento ridotto perché sono giovani o perché sono in prestito, o della squadra che vivacchia perché questi sono i dettami della società, mi pare una leggenda metropolitana.
Talmente assurda, talmente contraria alla logica, alla vita reale e allo sport professionistico che, per magia, DIVENTA OPINIONE DI UN FRACCO DI BOCCALONI.
Cioè, più che un’idea è astrusa, complottistica, dietrologica e più vi (voi contorti) convince?
Ma con quale logica perversa volete entrare nella testa di un calciatore (Gerson o Pjaca) che è stato di fatto scartato dalla propria squadra e mandato in prestito a GIOCARE e DIMOSTRARE di valere Roma e Juventus, e credere che giocherà ALLA MENO perché è in prestito, quindi appeso a un filo?
Ma cosa è successo ai vostri neuroni?
Vi rendete conto fella stronzata a cui credete e che alimentate?
E secondo voi lo scorso anno gli alti (pochi) e bassi (molti) di Gerson erano dovuti al fatto che sapeva che sarebbe finito alla Fiorentina a vivacchiare (i DV avevano già colpa allora)?
Dovete fare pace con il cervello. Datemi retta.
Voi siete gli stessi che hanno creduto che Montella avesse schierato Brillante contro la Roma e Sousa Chiesa al Gobbentus nelle partite di esordio per protestare contro la società. Non per sorprendere, non per giocare una carta alternativa e provare a fare risultato, no: per autolesionismo di protesta.
State male. Ve lo dico.
E ci sono dei buffoni di giornalisti e opinionisti che senza uno straccio di prova, senza un motivo diverso dalla loro prelettura antisocietaria, continuano a diffondere l’idea che esistano professionisti che si danno le martellate nelle palle apposta.
Ve lo ripeto: fate pace col cervello.
Se mi dite che Pjaca e Gerson e altri per voi sono SCARSI, io rispetto il vostro (sbagliato) parere.
Se mi dite che i DV hanno perso la passione e non hanno una spinta vigorosa, io rispetto il vostro (spero sbagliato) parere.
Perché entrambi hanno un senso al mondo. Anche se non li condivido.
Ma se fate a cazzotti con la logica e la realtà delle cose, rendetevi conto che avete dei pregiudizi giganteschi: inutile provare a ragionare con voi.
Novembre 20th, 2018 alle 22:12
Paura d’icché?
Più che altro ci vuole un po’ più di coraggio da parte dell’allenatore.
Ripeto… giocatori nei propri ruoli e giocare semplice e rischiare qualche nome che tra un po’ a forza di stare in panca senza nemmeno essere provato, va oltre la data del “consumare preferibilmente entro il”.
L’Antigufo
P.S.: Yuri Oslo, ma per scrivere ciò che hai scritto al tuo post 7, che sei prima scivolato in un fiordo di bischerate?
Novembre 20th, 2018 alle 22:34
SergenteGarzia, post da applausi.
Roberto M
Novembre 20th, 2018 alle 22:48
#5 Trioduro
Ma perché parlare per slogan stereotipati?
Piena di prestiti. Uno. Due se vogliamo considerare tale Piaja.
Piena di ragazzini. Quali ragazzini? Milenkovich? Pezzella? Biraghi? Veretout? Benassi? Chiesa? Simeone?
Giovani forse ma non ragazzini. L’unico forse Lafont.
Non facciamo solo considerazioni distruttive! Basta!
Che bello stasera ascoltare Civolani! Un eloquio di altri tempi, parole misurate, considerazioni pacate, tifo misurato per la sua squadra, serena accettazione della realtà, senza scadere in inutili disfattismi.
MT
Novembre 21st, 2018 alle 00:13
Perdonami Sergente ma mi sembra leggermente pretenzioso da parte tua voler disquisire della materia calcio solo con tifosi dotati di un expertise paragonabile a quello degli addetti al lavoro, (perlomeno in un blog)….ti ricordo che il 99% dei tifosi generalmente si occupa di altro e per svago o semplice dilettevole passione spara qualche bischerata sulla materia senza, per carità, con questo voler dimostrare che è a conoscenza di tutti i segreti e i tecnicismi che si annidano nei meandri di uno spogliatoio…questo tuo disprezzare il tifoso medio ti pone evidentemente in una posizione di superiorità probabilmente acquisita attraverso militanza nella categoria, ma a questo punto ti dovresti relazionare solo con allenatori, Direttori sportivi e calciatori e non con i tifosi da bar o da blog….. però perdonami ancora, ma seguendo il tuo discorso nessuno potrebbe sognarsi di esprimere una critica ad un quadro,una scultura,una fotografia,un disco,un film senza aver preso prima in mano un pennello,uno scalpello una macchina fotografica,una chitarra o una telecamera…ed invece tutti si accorgono, pur non avendo conoscenze specifiche nella singola materia,se quel prodotto stimola, alletta le proprie emozioni o meno,se convince,soddisfa il proprio desiderio o meno…si chiama istinto e tutti lo possono avvertire altrimenti i Rolling Stones non avrebbero mai venduto milioni di copie o i quadri di Van Gogh sarebbero stati battuti alle aste per pochi spiccioli…penso che per il calcio si possa fare più o meno lo stesso discorso anche se bene o male tutti abbiamo dato qualche calcio a livello amatoriale…
Entrando nello specifico, dubito che un calciatore in prestito secco si danni l’anima sapendo che al 100 % l’anno successivo giocherà altrove (pensiamo anche alla paura di incorrere in infortunii) ma non per mettere in dubbio la professionalità o le ambizioni personali del medesimo ma perché nel subconscio viene frenato per una questione temporale ,le sue prestazioni non possono essere paragonabili a quelle di un giocatore con contratto pluriennale che sa di doversi guadagnare la riconferma …. comunque al di là di questo io mi riferivo più al fatto che la squadra costruita con prestiti non funziona perché non permette una programmazione seria ed oculata a lungo termine…. e meno male che questo doveva essere l’anno della rifondazione dopo la transizione dell’anno precedente … comunque te ne sai sicuramente più di me e quindi mi cheto però adesso ti voglio lasciare anche io con un quesito …siamo tanto sicuri che continuando a giustificare sempre tutto con la storia della dimensione o con quella del tifoso analfabeta facciamo veramente il bene di questa squadra ??
Novembre 21st, 2018 alle 00:52
Ma iniziare a dare un gioco alla squadra no? Sempre piu’spesso mi viene in mente il Ciribe’ del mai abbastanza compianto Mario anche se i protagonisti erano ben altri.A me sembra tanto strano continuare ad incolpare solamente chi scende in campo ma forse no…Probabilmente rappresentano mediaticamente l’anello piu’ debole o forse la parte meno rischiosa da colpire.C’e’ chi crede che ai piedi degli arcobaleni viola ci sia davvero la pentola d’oro..o forse qualcuno l’ha gia’ trovata sia pure sotto altre sembianze.
Novembre 21st, 2018 alle 07:15
Caro SergenteGarzia (17), la prima reazione ad un discorso come il tuo sarebbe quella di riderti in faccia. Ma poi faresti la vittima e non mi pare il caso.
La seconda reazione sarebbe quella di risponderti come Arrigo Sacchi a Berlusconi quando queat’ultimo, prima di fargli firmare il contratto, gli fece notare che il buon Arrigo non aveva mai giocato a grandi livelli. “Per essere un bravo fantino non si deve essere stati ottimi cavalli”.
O come dico io, per apprezzare o fischiare un cantante lirico non devo essere Carreras o Pavarotti.
Ma anche questa seconda risposta la potresti interpretare male.
Allora arriviamo nel merito del discorso.
Io non sono un tecnico, e neppure un esperto allenatore dilettante. Ciò non mi impedisce, tuttavia, di vedere una squadra con evidenti difficoltà quando è in possesso di palla, una squadra che cerca sempre e soltanto il suo uomo migliore (Chiesa) affinché inventi qualcosa. Una squadra che, quando passa in vantaggio, inizia ad arretrare il baricentro rinunciando ad attaccare. Cosa comprensibile con la Roma, ma non certo con il Cagliari o il Frosinone.
Insomma, una squadra noiosa e prevedibile.
Lo posso dire da tifoso e spettatore oppure devo aver preso il patentino da allenatore a Coverciano per dire che spesso sugli spalti mi rompo le palle a vedere la Fiorentina attuale che non riesce ad esprimere alcun gioco se non quello di non far giocare gli altri?
Io non dico che sarà così tutto l’anno (lo spero con tutto il cuore), ma in questo momento la Fiorentina non ha gioco.
Se poi, dall’alto delle tue competenze, ritieni che sia l’opposto sono pronto ad ascoltarti e a cambiare idea. Il problema é che, se anche cambiassi idea, poi ripenserei agli ultimi 4 pareggi e mi direi “si sarà giocato anche tanto bene, ma io mi sono davvero annoiato”. E tornerei al punto di partenza.
Ciao.
Novembre 21st, 2018 alle 08:12
Diciamo che è andato perduto un mio commento…in risposta dicevo che un pareggio a Bologna non è un cattivo risultato per la Fiorentina. Dicevo inoltre che è inutile insistere su Simeone e fare paragoni assurdi (come fatto da un tuo collaboratore) con Icardi. L’interista costa un botto e piglia un botto di ingaggio proprio perché la palla la butta più spesso dentro. Il mondo è pieno di attaccanti che sbagliano il gol, di difensori che perdono l’uomo e di portieri che fanno la papera e nonostante questo sono tutti super pagati.
Infine due note a margine del pentasport:
ben tornato Bardazzi che a me pare molto maturato ed in grado di dare di più di altri in conduzione e complimenti per la spassosa puntata con Brovarone ed i suoi aneddoti ai margini e pure estranei al mondo del pallone. Davvero godibile.
Sulla frase “mago di Parma” direi che è tipica ironia toscana, d’altronde praticamente tutti i personaggi pubblici hanno un qualche nomignolo canzonatorio. Questo desiderio di censura ha un pessimo odore di ventennio…
Novembre 21st, 2018 alle 08:15
Su Pioli.
Le colpe di Pioli sono solo quelle di essere complice. Non è lui che ha fatto la squadra, non è lui che ha scelto la strategia, non è lui che gestisce le risorse economiche. Per questa Fiorentina non c’è un mister migliore di Pioli, perché se tanto tanto arriva uno con più determinazione sportiva, con più ambizione professionale, in Fiorentina succede un quarantotto.
Novembre 21st, 2018 alle 10:24
E’ inutile negare che questa squadra abbia dei limiti, chi non lo ammette ha il paraocchi. Ci sono limiti legati all’età media della squadra, che non deve essere una scusante ma logicamente ti fa pagare qualcosa in termini di esperienza e carisma, soprattutto nella gestione delle partite; ci sono limiti tecnici, perchè a centrocampo servirebbero muscoli ma soprattutto un elemento che dia ordine alla manovra e in attacco stiamo pagando l’assenza di Pjaca e l’isolamento di Simeone; ci sono limiti tattici, perchè il gioco rapido e verticale auspicato da Pioli si è visto solo a tratti nelle prime partite; abbiamo limiti nella costruzione della squadra, perchè alcuni elementi della rosa sono esuberi e al momento ci mancano, salvo sorprese (Vlahovic? Norgaard?) un vice Simeone e il centrocampista esperto di cui sopra.
Tutto ciò premesso, io aspetterei però ad essere così sconsolato: secondo me siamo superiori alla Samp e al Torino, per l’Europa ce la giochiamo con l’Atalanta, che oggi ci è sicuramente superiore ma è già al 100% de proprio potenziale, mentre noi dobbiamo ancora esprimerlo. E’ molto dura, ma tutto ciò era ampiamente prevedibile prima dell’inizio del campionato, lo stesso ADV lo aveva detto chiaramente senza voli pindarici. Pioli non mi esalta, ma in questo momento dobbiamo solo sperare che sia lui a trovare la quadra e ridare entusiasmo ai suoi giocatori, non ci sono alternative. E secondo me a Bologna la vinciamo, magari non giocando bene, ma la vinciamo.
Forza viola!
Filippo da Prao
Novembre 21st, 2018 alle 10:35
Non ho mai particolarmente apprezzato Mourinho per la sua simpatia e per la sua idea di calcio ma è innegabile che sia riuscito a ottenere con le sue squadre risultati importanti.
Anche se non credo che l’atteggiamento sia tutto, vorrei riportare virgolettata, unica modifica la partita anzichè il derby, una sua dichiarazione.
“La partita non è un pranzo di gala, non è una festa letteraria, non è un disegno o un ricamo, non si può fare con tanta eleganza, con tanta serenità e delicatezza, con tanta grazia e cortesia, la partita è un atto di agonismo estremo”
Detto questo il calcio è un gioco “ignorante” dove si avvicina la perfezione quando a tutto ciò si aggiungono dei meravigliosi artisti, che noi non abbiamo, che trasformano il princisbecco in oro.
Ma mi aspetto, domenica, il prossimo 1 Dicembre e in ogni futura partita della Fiorentina, di vedere il mio allenatore e i miei giocatori fare almeno questo. SFV
No
Novembre 21st, 2018 alle 10:43
@Picchio #11
Ho ascoltato anch’io in parte il commento di Brovarone all’intervista di Pioli, ed in effetti ho avvertito un’eccesso di critica nei confronti di Pioli, a mio modesto parere esagerata.
Ogni allenatore ha il suo stile, ma francamente non ho mai sentito nessuno criticare di fronte ai media i propri giocatori, e non capisco a cosa gioverebbe farlo: forse se Pioli dicesse ai giornalisti che Pjaca sta giocando di schifo, aiuterebbe a migliorare le sue prestazioni? Io ne dubito. Capisco che lì per lì le frasi fatte del mister siano quasi irritanti, ma fa parte del suo ruolo e criticarlo per questo mi sembra assurdo, semmai lo si può discutere per come (non) fa giocare la squadra.
@Franco Rossi #18
La rabbia agonistica è una caratteristica innata, ma è anche vero che ci sono situazioni, persone, circostanze che possono dare stimoli anche a chi solitamente non è di per sè un “mastino”. Pensiamo a come giocava la Fiorentina dopo la morte di Astori, oppure alla carica che aveva l’Inter di Mourinho, tanto per fare degli esempi. Chiunque abbia fatto un minimo di sport può raccontare di episodi o momenti, anche all’interno di una stessa gara o partita, che gli hanno fatto trovare stimoli ed energie inaspettate. Dire o hai la rabbia agonistica o non ce l’hai è una grossa banalità.
@SergenteGarzia #17
Concordo con te, e fai bene ad evidenziare le cose più o meno scontate che tutti noi diciamo, ma questo fa anche parte dell’esser tifoso…se non potessimo commentare e dire la nostra, facendo un po’ gli “sboroni”, che gusto ci sarebbe? Anche io non amo le frasi lapidarie buttate lì come sentenze, preferisco semmai cercare di argomentare per quanto possibile ciò che dico, ma ognuno ha il suo stile.
Filippo da Prao
Novembre 21st, 2018 alle 10:59
Il “problema” di Brovarone, secondo me, è che non è possibile sapere quando parla da tifoso o quando parla da intermediario di mercato.
Questo “conflitto di interessi”purtroppo è endemico, e dato dalla sua qualifica che in se stessa direttamente si interfaccia con l’operato di una società.
Tale correlazione è invece indiretta nel caso di un giornalista, opinionista, commentatore tv ed altri ruoli-professioni che non hanno bisogno di azioni/rapporti formali con una Società di calcio.
Tutto questo, sempre a mio modesto parere, porta sempre a domandarsi quando lo si ascolta alla radio o in altri media:
“Ma lui sta parlando così perché è un semplice tifoso, oppure perché ciò che dice si conforma ed è utile all’attività professionale sua e di coloro che collaborano/hanno collaborato con lui, o alle quali è anche naturalmente riconoscente ec.. ec..?”
Purtroppo questa anomalia permane e non può essere eliminata, condividendo o meno ciò che Brovarone dice, così come rimarrebbe per ogni altro professionista che per l’essenza stessa del suo lavoro debba avere contatti diretti con soggetti dei quali, pur in altra veste, successivamente e pubblicamente ne analizza l’operato
Novembre 21st, 2018 alle 11:54
Più che rabbia agonistica vorrei;
1.) una squadra con giocatori un tantino più dotati tecnicamente;
2.) un allenatore meno aziendalista e più incisivo nel dare una svolta alla squadra, nella tattica (schema diverso, vedi Pjaca vicino a Simeone), nella grinta (soprattutto a centrocampo), nella tecnica (un po’ tutti).
3.) un minimo di dialogo fra Chiesa e Simeone e qui si apre un capitolo a parte.
Chi ha masticato un pochino di calcio sa benissimo che i centravanti hanno bisogno di un giocatore a servizio: Graziani e Pulici avevano Claudio Sala, Dossena, Zaccarelli, Pruzzo aveva Bruno Conti, Altobelli aveva Beccalossi, Paolo Rossi li ha avuti tutti anche se a lui bastava se stesso, Monelli aveva Pasquale Iachini (avenne uno come lui, adesso), Van Basten aveva Donadoni e Evani e via cantando.
Simeone avrebbe bisogno di un Chiesa più a suo servizio ma uno come Chiesa, che si fa cinquanta metri di scatto a fine partita, quando entra in area di rigore tira, non la passa.
Il manuale del perfetto calciatore direbbe che non va bene così ma chi ha giocato a calcio sa che quando uno si carica sulle spalle tutto l’attacco da solo per tutta la partita, poi fa quello che gli pare; Chiesa senza Simeone gioca bene, Simeone senza Chiesa no.
Qui dovrebbe intervenire l’allenatore, che invece latita e poi si vedono i risultati: Simeone non tocca palla in area, non vede i passaggi di Chiesa (rari) e poi si siede in panchina a piangere mentre l’altro va a giocare titolare in nazionale.
E poi il problema è la rabbia agonistica….
Novembre 22nd, 2018 alle 08:22
Alessandro B
Nella risposta si evince il limite
La squadra avrà sempre dei limiti con chi chiude gli spazi e non fa giocare il nostro calcio di contropiede
Anche quando vai in vantaggio rimangono chiuse sugli esterni con raddoppio sistematico
Diverso con le grandi squadre, dove devono impostare la partita.
La domanda nasce spontanea
Gli uomini sono gli stessi delle partite giocate bene e appassionanti, dell’inizio, l’alle Il solito
Quindi cosa è successo?
Novembre 22nd, 2018 alle 08:25
Triioduro
Infatti
Ho motivato il perché scrivo poco e lo farò sempre meno
Novembre 22nd, 2018 alle 08:35
Bravo sergente non c è dubbio….
Ma Alessandro b non è che l’ha data tanto di fori eh???? Saranno frasi fatte ma la sensazione che il nostro mister tecnicamente sia poca roba sussiste..
Novembre 22nd, 2018 alle 08:56
MT post 26
Mi riferivo all’età complessiva della squadra considerando il fatto inconfutabile (o vogliamo contestare anche questo?)che è la più giovane in serie A ….anche quelli che hai citato hanno esperienza ma non si possono considerare dei veri e propri veterani,inoltre a parer mio Lafont è un rischio che stiamo correndo e che ci costerà qualche punto all’inizio perché è troppo giovane per quel ruolo e alla sua prima esperienza in un calcio diverso da quello francese doveva almeno essere affiancato da un portiere italiano di navigata esperienza in modo da poterlo istruire su alcuni fondamentali e perché no alternarlo in periodi di appannamento o di insicurezza…..il goal preso contro il Frosinone da quaranta metri e non solo quello ce lo dovrebbero far capire
Comunque vox populi vox dei, se il ventre della piazza rimarca sempre alcuni concetti qualche flebile fondamento di verità ci sarà pure anche se mi rendo conto che a qualcuno da fastidio sentirselo ripetere ossessivamente ma non penso che siano”slogan stereotipati”così buttati lì giusto per soffiare sul fuoco della polemica …..ripeto continuando a giustificare tutto e dando la colpa sempre e solo al tifoso e al suo presunto analfabetismo tecnico non penso che si contribuisca a fare il bene reale di questa squadra….poi ognuno faccia quel che vole eh
Novembre 22nd, 2018 alle 09:07
@ SergenteGarzia: scusa, mi dici quante “partite giocate bene” hai visto ad inizio campionato?
Io ne conto due ad essere buoni: quella con un Chievo alla deriva e quella con la Spal. Poi, onestamente, ho visto una squadra con evidenti difficoltà nel costruire gioco, anche nelle partite vinte con Atalanta e Udinese.
Cosa sia successo non lo so, ma non è che un giorno la Fiorentina assomigliava al Milan di Sacchi e il giorno dopo alla Fiorentina di Bersellini.
Novembre 22nd, 2018 alle 09:09
Nippo
Stiamo parlando di professionisti, di persone che praticano questo sport da professionisti, mettendo lo stesso impegno dell’avv E del medico. Certamente nessuno vuole confrontare le cose determinando la stessa scala di valori di utilità sociale.
Ma sei sicuro di sapere tutto della medicina, come sai di calcio?
Sono due ricercatori Pisani che hanno elaborato un vaccino per il tumore al seno
Novembre 22nd, 2018 alle 09:20
Qualcuno di voi ha visto l’azione bellissima del gol di Dybala su assist di Simeone dell’Argentina? Simeone scatta in contropiede (bellissimo) e Dybala al centro corre guardando Simeone per essere pronto a raccogliere l’assist e fare gol. Nella fiorentina anche se capita che parta in contropiede è costretto a fermarsi perché nessuno lo segue. Comunque SFV
Novembre 22nd, 2018 alle 09:48
Ci vuole piu’ figa !
Novembre 22nd, 2018 alle 09:52
Caro Nedo, se ricominci con la bambola del fascismo e nazismo ogni volta che esprimo il mio parere (che è, appunto, un parere, ed è questo: non mi piacciono i giornalisti/opinionisti faziosi e soprattutto aggressivi, che fanno da capipopolo e creano un sacco di leggende, guarda caso prevalentemente negative), io ti ripeto, come già feci a suo tempo, che scomodi termini di paragone inadeguati.
Libero di farlo, ovviamente..
Come è ovvio che io ti faccia notare che mentre mi accusi di voler censurare gli altri, fai la stessa cosa con me.
Fammi capire: perché un leone da tastiera o da microfono può permettersi giudizi trancianti e/o risatine e/o accanimento su qualcuno (giocatore, allenatore, presidente ecc.) ed io, senza offendere nessuno, non posso dire che quel leone da tastierano quel microfono d’assalto non mi piace?
Voglio impedirgli di scrivere o parlare con la forza o subdolamente.
No.
Esercito lo stesso diritto tuo e di loro di dire che qualcosa o qualcuno NON MI PIACE.
E a differenza di alcuni casi umani, che mordono in tre righe e si nascondono, mi espongo, argomento e accetto il confronto.
Cerco, fondamentalmente, di portare il mio contributo alla discussione, con la forte convinzione che, sebbene le opinioni siano tutte libere di essere espresse, non tutte (e soprattutto non tutti i modi) giovano alla causa viola.
Ne sono convinto e penso di avere delle buone ragioni dalla mia parte.
Potrò avere lo straca**o di diritto di esprimerlo, quando qua dentro e là fuori c’è gente che, con la competenza tecnica e finanziaria di un criceto, vuole insegnare a Pioli ad allenare e a Corvino a fare i contratti?
Grazie per l’attenzione.
Novembre 22nd, 2018 alle 10:09
Ogni considerazione tecnico/tattico/supercazzolo/mistica sulla Fiorentina e soprattutto Pioli per me ha un senso in presenza di giocatori di calcio.
Quando Simeone non aggancia bene un pallone o lo spara in faccia al portiere, il fattore MODULO o POSIZIONE IN CAMPO o NUMERO DI ATTACCANTI SCHIERATI è secondario. Ne sono convinto.
Non perché la disposizione in campo, gli schemi e i cambi non siano importanti: certo che lo sono.
Voglio solo ribadire, però, che quando un attaccante regredisce e manca anche nei fondamentali, hai voglia a studiare tattiche.
Lasagna in Nazionale ha sbagliato tre gol incredibili, sempre per lo stesso motivo:se l’è fatta addosso di fronte al portiere.
Come i Simeone e Pjaca attuali.
Il Cholito lo scorso anno ha difeso palla, fatto a sportellate, preso falli, segnato di destro, sinistro e testa, al 3′ e al 93′. Sempre? No.
QUANDO STAVA BENE LUI.
Si è trovato da solo come quest’anno contro Koulibaly e Manolas e li ha distrutti.
Con questo non sto dicendo che Pioli stiafacendo bene: non lo so.
Né che una sola punta vera sia il modulo migliore: non sono in grado di valutarlo.
Dico che al momento abbiamo dei giocatori offensivi che, per motivi diversi, rendono pochissimo in generale, non i quella posizione: sbagliano controlli, passaggi, tiri e decisioni.
Anch’io sono convinto che schemi funzionanti e un gioco chiaro aiutino i singoli giocatori: grazie al ca**o. Ma la crisi personale delle nostre punte (Chiesa compreso, che in fase di tiro perde sempre lucidità, anche se gioca molto bene nel creare superiorità numerica e occasioni) è al momento, secondo me, il fattore primario delle nostre difficoltà.
Poi, se vogliamo lambiccarci in fantatattica, fantamercato e fantavivacchiamento voluto, accomodatevi pure.
Io aspetto solo che Simeone, Pjaca, Mirallas e Chiesa trovino o ritrovino la condizione psico-fisica che è nelle loro corde. A mio parere si aggiusta molto, se non tutto.
Novembre 22nd, 2018 alle 10:22
credo che non abbiate afferrato tutti cosa voleva dire Sergente Garzia.
Il problema non è il parlare di calcio e dire la nostra.
ci mancherebbe altro non poterlo fare,
che si guarderebbero a fare le partite sennò?
il problema è che davvero qualcuno pensa di poter insegnare qualcosa al Pioli o al Corvino di turno.
E’ quella la cosa buffa,
pretendere di insegnare calcio a uno che sono 35 anni che lo vive dal dentro.
E’ ridicolo, non trovate?
possiamo tutti dire la nostra ma restando consapevoli che ognuno di noi fa un altro mestiere.
mi sembra una cosa cosi ovvia.
p.s.
viene rimproverato da molti a Pioli di essere aziendalista.
Io credo che invece questo sia un grosso pregio.
la cosa peggiore che ti può capitare, e parlo in generale perchè vale per tutti,
è di avere un allenatore anche bravo ma che pensa di essere sacrificato
e di allenare una squadra inferiore a quella che si sente di meritare.
Trovare uno cosi è una disgrazia.
Perchè poi cercherà alibi rifacendosela con la proprietà, coi giocatori ecc. ritenendosi superiore,
avvelenando l’ambiente.
Ben venga l’allenatore entusiasta che fa gruppo e si prende le responsabilità.
Poi, ogni allenatore ha le sue fisse e i suoi metodi,
ma questa cosa è fondamentale.
Novembre 22nd, 2018 alle 10:48
Picchio, i personaggi pubblici sono esposti a questo genere di prese di giro. Tutti. Perfino dio e allah sono oggetto di prese di culo vedi Charlie Hebdo…
Articolo 19 Dichiarazione Universale dei Diritti Umani.
Espressioni come “Perdelli”, “Perdella”, “Mago di Vernole”, “braccini” etc canzonatorie e dissacratorie, sono del tutto legittime e fanno parte del “colore” della comunicazione e della libertà di espressione. Perfino Mussolini veniva chiamato “il pelatone”. Ritenere l’espressione “Mago di Parma” eccessiva mi pare ridicolo, anzi proprio stupido. Per me è perfino insipido come appellativo…e forse è giusto che sia insipido chissà.
Speriamo che a Bologna non venga fuori un altro pioleggio!
Novembre 22nd, 2018 alle 10:52
Linus la tua è una logica aristocratica…secondo il tuo modo di vedere il diritto di critica lo potrebbe esercitare solo chi svolge la stessa professione. Ma da che mondo è mondo la gente critica chiunque. Perfino la Fornero che è una professoressa di chiara fama, viene giornalmente criticata e perfino infamata per la sua “illuminata” riforma pensionistica. Fai te se non si può criticare un allenatore o un arbitro.
Novembre 22nd, 2018 alle 10:53
Mi aggancio a Linus su Pioli.
Non so se sia aziendalista (che poi, che vuol dire?). Ma mi sento di dire che è un gran professionista, un uomo corretto e cooperativo, uno che non ha smanie narcisistiche di protagonismo perché umanamente solido. Mi arrogo il diritto di esprimere un parere così categorico perché credo di avere sufficienti elementi per affermarlo.
Una cosa che apprezzo di lui, tra le molte, è che in conferenza stampa riesce ad essere chiaro, trasparente, esaustivo nelle risposte senza bisogno né di scaricare le colpe su altri (sotto o sopra) e senza entrare in aperto conflitto con i giornalisti provocatori.
Che si rompeva le palle a sentirsi sempre chiedere se aveva parlato con ADV, se la Società era vicina, se il mercato bla bla bla si capiva bene: garbatamente faceva notare che aveva già risposto e che non potevano tutte le volte chiedegli la stessa cosa.
Sousa entrava in scontro obliquo: si chiudeva e o evitava con una supercazzola di rispondere, o aggrediva. E gli rimprovero molto di non aver saputo fare il Comandante della nave viola: di aver anteposto motivi personali tecnici e di ego alle esigenze della causa viola.
Pioli mi sembra uomo di rara integrità.
Sulla gestione tattica delle partite non mi pronuncio, perché già lo fanno qui tanti laureati a pieni voti al supercorso di Coverciano; sul modo di rappresentare se stesso, la squadra e la società, invece, come di comunicare e interagire col pubblico e i giornalisti, mi esprimo e dico che è particolarmente ammirevole.
Mantenere l’unità non solo a parole ma con i fatti e gli atteggiamenti, in qualsiasi realtà cooperativa umana, rappresenta un capitale di inestimabile valore. A mio parere Pioli è un eccellente amministratore.
Novembre 22nd, 2018 alle 11:09
Rimettere Milenkovic centrale e mettere Laurini in fascia i tre davanti devono giocare dentro l’area di rigore… vanno messi ai paletti subito…
Novembre 22nd, 2018 alle 11:31
Io non voglio insegnare nulla a Pioli,
però guardando lo storico di alcuni giocatori vedo che:
– Gerson ha giocato la maggiorparte delle partite in carriera da attaccante ala destra;
– Edimilson la maggiorparte delle partite in carriera da trequartista o centrocampista di destra. Nell’ultima partita, giocata da titolare in nazionale, ha reso molto bene ricoprendo il ruolo di centrocampista di destra in un 442 facendo anche un bel assist a Seferovic, sarà un caso?
– Eysseric la maggiorparte delle partite in carriera da trequartista;
– Dabo da centrale e mediano;
– Milekonvic sappiamo tutti anche se da terzino non sta sfigurando;
– Veretout idem, anche se quest’ultimo essendo davvero forte è riuscito a calarsi meglio di tutti nel ruolo diverso assegnatgli;
Le domande che farei al Mister, sicuramente con una certa vena polemica e critica, ma anche suffragata da questi dati è molto semplice. Non è che si possono schierare alcuni giocatori in ruoli diversi? non è possibile che cambiando l’ordine degli addendi potrebbe migliorare il gioco e cambiare il risultato?
Forza Viola
Novembre 22nd, 2018 alle 11:41
ci mancherebbe altro che un dilettante insegnasse ad un professionista. è un pò come quando attrici, mamme, e compagnia cantante parlano di vaccini. come direbbe conte “è agghiacciante quello che dicono”. gente che non sa leggere un grafico, e non conosce un epsilon di statistica, eppure parla.
premesso ciò, almeno si può dire che le partite della fiorentina sono di una noia mortale? e che oltre alla noia stiamo viaggiando a un tasso punti/partite da retrocessione? che ce ne sono pochi che possiedono i fondamentali? si può dire che fiorentina – juventus 4 -2 con il gioco di pioli e i giocatori attuali ce la sogniamo?
che dire? che sia una questione estetica? che quello che per me è non gioco è in realtà qualcosa di molto raffinato che io non comprendo? così come tutta la gestione tecnico-sportiva-finanziaria?
Novembre 22nd, 2018 alle 11:44
@ Linus: mi puoi spiegare cosa significa “qualcuno pensa di poter insegnare qualcosa al Pioli o al Corvino di turno”?
Io vado a vedere una partita, vedo uno spettacolo di una noia mortale, so già che se passeremo in vantaggio arretreremo la squadra di 30 metri a difesa del gol di scarto, non vedo azioni manovrate, abbiamo difficoltà ad uscire palla al piede dalla difesa, in attacco i giocatori non riescono a trovarsi, il movimento senza palla è cosa a molti sconosciuti tanto che il fallo laterale a Frosinone in cui i nostri ragazzi parevano giocatori si Subbuteo da quanto erano fermi è paradigmatico. Io non mi permetto di dire “compra questo, sposta in altro ruolo quello, non far giocare quell’altro”, ma potrò dire che non vedo uno schema, che non mi diverto e che non si vince?
Oppure questo significa insegnare il mestiere a Corvino e Pioli?
Guarda che io non critico per partito preso, spero di vedere già col Bologna una Fiorentina spumeggiante, o quanto meno cinica, che faccia gol e non giochi con la paura per il resto della partita. Ma se mi guardo alle spalle il bilancio, per adesso, è abbastanza negativo.
Novembre 22nd, 2018 alle 13:26
Mi fate un pò ridere tutti,dal primo all’ultimo.Chi critica Pioli,chi i giocatori,la rabbia….la rabbia.
Non lo vedete che questi giocatori schiumano di rabbia per arrivare settimi? E secondo voi questa rabbia eccezionale chi volete che gliela trasmetta ai giocatori la dirigenza Bonomelli?(che forse i più giovani di voi manco sanno chi è Bonomelli..
In genere i lavoratori di un azienda rispecchiano perfettamente(o se non rispecchiano si ADEGUANO) i padroni della loro azienda.Tutto questo nell’eventualità che ci sia qualcuno di voi che si beva la novella che la rabbia è una caratteristica fondamentale per giocare al calcio…Ma venendo invece alle cose serie.Squadra modesta,costruita male,(come sempre negli ultimi anni),che si barcamenerà nelle posizioni di centro classifica.Tutto questo per merito delle due figure più importanti della società Fiorentina e che VOI non nominate mai.Disquisite su tutto ma fatevene una ragione;siete fuori tema,a scuola prendereste 4.
Novembre 22nd, 2018 alle 14:06
Ovvia, adesso per giudicare come gioca una squadra di calcio bisognerà fare come minimo un master a Coverciano…
Novembre 22nd, 2018 alle 14:59
Troppa poesia.
La poesia la assaporano meglio edonisti ed idealisti.
Poi c’è la realtà, che di poetico non ha una sega. Si, sono volutamente prosaico.
Qui si parla di atleti professionisti….che altro non sono che persone tra i 20 ed i 30 anni….che vengono sommersi di quattrini. Dei privilegiati assoluti. Che ovviamente sono prima di tutto persone..con le nostre stesse passioni..solo con le porte spalancate grazie ai quattrini che li imbottiscono.
Che si pensa si comportino come tali, da professionisti dentro e fuori…ebbene, da conoscitore di determinati ambienti, vi posso garantire che sapendo determinate cose forse l’ abbozzereste di credere che siano atleti ligi e zelanti…quando in realtà si comportano esattamente come “le amicizie particolari” che frequentano . A pagamento.
Chi va con lo zoppo impara a zoppicare.
L’ unico scevro da tale atteggiamento è Chiesa….probabilmente anche Simeone…che guarda il caso sono ricchi di famiglia.
Ma persino ex primavera imberbi…beh….a livello morale se solo sapeste i loro giri…beh….diciamo che probabilmente tutte le poesie sulla professionalità di certi elementi le potreste buttare al macero.
Ma almeno forse vi verrebbe il dubbio che qualcuno qua mangia stipendi senza nemmeno doversi applicare nè in campo nè in allenamento….
E non solo tra i giocatori…ma pure tra chi dirige…e non solo a Firenze ma ovunque in Serie A, B, C….
Novembre 22nd, 2018 alle 15:13
Buon pomeriggio a tutti.
Ho qualcosa da proporvi, se David non ha nulla in contrario ovviamente e se, chi vorrà, avrà un’oretta di tempo da dedicare a ciò che segue.
Ieri sera, spulciando su Raiplay alla voce “documentari” ho trovato un titolo che mi ha molto incuriosito: “Viola contro tutti”… clicco sull’anteprima e sin dall’inizio ho la sensazione di accingermi a guardare qualcosa che non è il solito documentario…
E infatti mi son trovato dentro a qualcosa di davvero emozionante, laddove unione di intenti, amore per la maglia e spirito di sacrificio di tutti, porteranno dopo un percorso a dir poco incredibile, a un miracolo sportivo senza precedenti…
Una storia composta da mille storie e aneddoti… insomma una bellissima e commovente storia di sport.
Se vorrete guardarlo, digitate su google “viola contro tutti”, dopodiché cliccate sul video la cui durata è di 58:18… vi troverete nella pagina di raiplay a cui potrete accedere attraverso un vostro profilo se lo avete, oppure cliccando sull’icona di facebook inserendo poi la mail e la password.
Buona visione… se vorrete.
L’Antigufo
Novembre 22nd, 2018 alle 15:21
Grazie Linus
In effetti odio il giudizio lapidario, il voto, l’arroga “Del so tutto io “
Una società di calcio, una squadra, un allenatore, cercano sempre di dare il massimo, facendo bene, sbagliando o cercando di arrivare al proprio limite e il giudizio è sempre sbagliato.
Vi dono una chicca di mercato 99% corvino si getta nel suo terreno a godersi la pensione, 1% per un’a Annata
Novembre 22nd, 2018 alle 16:25
Si certo solo responsabilità al Mister, alla società MAI..ottimo così.
Novembre 22nd, 2018 alle 17:01
Mandare via Pioli subito, serve una scossa a questa squadra di bidoni.
Novembre 22nd, 2018 alle 17:28
Sergente,
Stiamo parlando di professionisti nel mondo dello spettacolo.
Seguendo il tuo ragionamento non potremmo commentare un film, una canzone, un libro, uno spettacolo al teatro senza essere esperti in materia.
Novembre 22nd, 2018 alle 18:14
Ma discutere con i nasini rossi che senso ha? Da chi nasce clown non può venir fuori qualcosa di intelligente.
Altre due slogan tirati fuori dai critici:
Aziendalista: come fa un dipendente a non esserlo? come fa ad essere un anti-aziendalista a non essere sbattuto fuori dall’organico? E l’azienda come si chiama? Sbaglio o si chiama Fiorentina.
Complice: il termine ha rilevanza penale, non è usato nel senso positivo di coppia. Questo gergo sa di tribunale speciale che è in antitesi col senso profondo del tifoso, del supporter. E questo atteggiamento nemmeno tanto latente suggerisce una falla nel tentativo di portare all’attenzione una valutazione, quanto piuttosto un lato oscuro non propriamente disinteressato.
Un consiglio agli antiproprietà: ogni tanto diversificate i vostri commenti negativi. La metodica e costante bocciatura, il selezionare solo i fatti che sono propedeutici alla polemica, a gioco lungo finiscono per avere una reazione contraria su quella porzione di tifo che vuole vivere in pace la propria passione e l’amore per i propri colori.
Novembre 22nd, 2018 alle 21:19
Vedi, Nedo, purtroppo tra noi ci dev’essere un disturbo, un’interferenza di quelle forti. Peccato.
Qualcosa che fa sì che se ti faccio una domanda tu non mi risponda.
Che se dico mela, tu mi metta in bocca pera.
Che se vuoi esprimere un concetto condivisibile (ritenere eccessivo “mago di Parma” mi pare ridicolo) poi ti scappi l’offesa (anzi, proprio stupido) così, tanto per ribadire l’incomunicabilità e la mancanza di rispetto verso di me.
Peccato.
Davvero i personaggi pubblici vengono presi in giro? Dici sul serio?
Madonna, una rivelazione! Mo’ me lo segno, avrebbe detto Troisi…
Pensa invece che io, da fascionazista quale sono, pensavo che l’opinione pubblica dovesse incensare i personaggi e allinearsi e coprirsi alle direttive…
Mi illumini di democrazia!
Mi ci hai messo pure l’art. 19 della Dichiarazione dei Diritti Umani (alla cui celebrazione del prossimo 11 dicembre porterò la mia quarta dell’alberghiero), che io speravo di infrangere con le mie manie censorie, ma che tu hai provvidenzialmente eretto di fronte a me…
Grazie. La democrazia è salva.
E Pelatone a Mussolini?
Certo… come no?
Il Brovarone dell’EIAR che fu, e la voce dei cinegiornali fascisti di allora, commentando la presenza del Duce allo Stadio Berta, annotavano che Pelatone aveva preso posto in tribuna autorità…
Bene.
Erano più aperti di me perfino nel ventennio…
Visto che non posso sperare che le mie idee vengano da te comprese e/o rispettate (sempre per l’interferenza cui sopra), rinuncio a spiegarmi e ti ripropongo semplicemente la domanda che precedentemente hai lasciato nel vuoto: posso esprimere il mio ca**o di parere su chi interviene a Radio Bruno, affermando – ad esempio – che per me è troppo polemico con Pioli, anzi, che sembra averci un conto aperto, e che mi rammarico che abbia una posizione radiofonica di particolare influenza, perché secondo me non fa il bene della Fiorentina, o sono un fascista nemico della libertà di espressione (di cui tu devi essere il garante per tutti, tranne che per me)?
Ovvero: in un blog ed etere dove tutti criticano tutto e tutti, dove gente che ne sa di tattica e gestione di una squadra professionistica quanto un criceto e spara a zero su Pioli e Corvino, posso osare di dire che questo Brovarone non mi piace e che mi piacerebbe che il pulpito principale viola ce lo avessero voci meno polemiche, o sono l’unico Goebbels che devi fustigare?
Ce la fai a rispondermi gentilmente?
Grazie.
Novembre 22nd, 2018 alle 21:31
Alessandro B; significa che per esempio io non posso insegnare a te qualcosa nel lavoro che fai tutti i giorni.
Dici che ti annoi a vedere le partite dalla Fiorentina,
e io anche, purtroppo abbastanza spesso.
ma che c’entra?
non dico mica che i professionisti siano infallibili.
ma cosa posso insegnare io a Pioli?
non sono mai entrato in uno spogliatoio di una squadra di serie a,
la partita più importante che ho giocato è una semifinale di un torneo amatori,
non ho studiato, non ho amici nell’ambiente calcio.
l’unica cosa, ho visto qualche migliaio di partite di tutte le serie dalla a alla 3 categoria.
Mi piace il calcio,
dico come la penso
ma non ho certo la pretesa di poter insegnare qualcosa a qualcuno.
stesso discorso vale per il 95 per cento dei vari giornalisti
che invece questa pretesa ce l’hanno.
Novembre 22nd, 2018 alle 21:32
#49 Nedo
Ma come?
Ora ti metti a fraintendere anche Linus?
Sono geloso! Dove andremo a finire, così?
A breve darai di fascista pure a lui…
Quale parte del concetto “criticare sì, ma ergersi a professionisti in campi dove siamo dilettanti è assurdo” non ti è chiara?
Come fai a non capire che questo non è un attacco al diritto di critica ma un richiamo al buon senso?
Ti sembra che Linus o altri non esprimano loro stessi sovente un sacco di critiche?
Cosa ti impedisce di capire che sta solo facendone (ESATTAMENTE COME ME) una semplice QUESTIONE DI MISURA nella questione DIRITTO DI CRITICARE e non di principio?
Ci arrivi a capire la differenza tra fare ed esagerare?
Novembre 22nd, 2018 alle 21:39
@nedo 48:
a parte che Allah lo prenderanno per il culo quelli di Charlie,
ma non certo i musulmani che sono piuttosto permalosi in materia.
Ma poi permettimi, io quelli che mettono i soprannomi a presa di culo ai PROPRI giocatori e allenatori mi fanno abbastanza cahare.
Ma che senso ha pigliarsi per il culo da soli?
Prandelli chiamiamolo perdelli quando allena la nazionale,
non quando allena la Fiorentina.
Questo si chiama autolesionismo, tafazzismo e in tanti altri modi meno educati che evito di dire.
Poi ognuno ha il suo modo di sostenere la squadra,
ma questo mi sembra tipico di chi gl’importa una sega della Fiorentina
e la usa per fare il simpatico.
Di “tifosi” cosi meno ce n’è e meglio è.
Novembre 22nd, 2018 alle 22:07
Peace and love fratello…
Novembre 22nd, 2018 alle 22:34
SergenteGarzia: non riesco a trovare la logica del tuo ragionamento.
Il calcio è uno spettacolo, lo spettacolo (e qualunque forma di arte si prenda ad esempio) implica un giudizio da parte dello spettatore, che nelle varie espressioni in cui si articola (teatro, cinema, letteratura, sport), può determinare apprezzamento o disapprovazione.
Per giudicare una commedia, un’opera, un libro, non devo per forza aver corsi di sceneggiatura, composizione, giornalismo: si giudica l’emozione che quello spettacolo o testo ci dona e su quello formiamo il nostro giudizio, cioè la sintesi dell’emozione provata.
Poi è vero che se conosco la vita, avendo voluto approfondire gli studi, che so, di Caravaggio, forse riesco a comprendere meglio i suoi periodi più bui da quelli più sereni nei quali si esprimeva con minori contrasti luce-buio e con figure espressivamente meno drammatiche; ma se anche niente so della vita vissuta di Caravaggio, davanti a molte delle sue tele la magia della sua arte mi rapisce e niente del suo vissuto deve influenzare il mio giudizio estetico.
Per questo non capisco, e mi sembra concettualmente sbagliato, perché per giudicare la partita di un giocatore, dovrei tener conto della sua vita privata o dei problemi che potrebbe aver avuto in settimana con l’allenatore o se ha fatto meglio le ripetute del giorno prima.
Concludo con una battuta:se l’impiegato delle Poste ti maltratta quando vai con il bollettino allo sportello, pensi ai problemi che egli può avere avuto in nottata alla cistifellea o gli dai del maleducato?
Novembre 22nd, 2018 alle 22:52
@ Nippo (62): lascia perdere, evidentemente dall’alto delle sue competenze é convinto che chi dice che la Fiorentina gioca male lo faccia o per contestare la società oppure perché gode nel tirare merda addosso ai giocatori.
Non gli viene il dubbio che pur nob essendo tutti Mourinho si possa constatare che la Fiorentina non ha un gioco degno di tale nome.
Noi siamo i lapidari….
Novembre 22nd, 2018 alle 23:10
Sette partite con zero gol dei 6 attaccanti schierati sono tante.
Nell’allestimento dell’attacco non è stato valutato che nello scorso campionato il solo Simeone ha fatto più di 10 gol e tutti gli altri insieme non gli superano.
Con la crisi dell’argentino, la mancata esplosione di Pjaca che non è mai stato un goleador, la leggerezza di Mirallas, siamo in una preoccupante situazione di stitichezza offensiva.
Ci aspettiamo più coraggio da Pioli che avanzi di 20 metri il baricentro offensivo per favorire attaccanti costretti a giocare partendo da 50 metri dalla porta.
Non sono d’accordo con chi offende l’uomo Pioli e lo definisce complice, aziendalista quando siamo di fronte ad un signore serio che lavora per la squadra.
Novembre 23rd, 2018 alle 08:19
A latere a questa particolare discussione sul “diritto di critica” e sulla legittimità che una persona qualunque ha di esprimere non solo delle opinioni, ma delle vere e proprie convinzioni tattiche sul gioco di una squadra, io trovo che il calcio è seguito non tanto per il “mistero agonistico” o il gesto tecnico, quanto se non soprattutto per l’aspetto tattico/strategico del gioco. A dirla tutta non conosco appassionati di calcio che non siano anche appassionati di tattica. E’ probabile che questa conoscenza si sviluppi e si approfondisca mano a mano che la passione si approfondisce come per tutti gli sport. A volta guardo partite di pallavolo di cui non sono appassionato. L’aspetto tattico/strategico mi sfugge completamente. Già nel basket mi sono più chiare le questioni. Nella vela poi, l’aspetto tattico/strategico è proprio il segreto dello spettacolo. Per cui mi pare quasi impossibile che una persona che segue il calcio da anni, non sia appassionato di tattica. Da questo consegue che è del tutto naturale che ognuno di noi abbia una sua idea precisa sull’operato di un allenatore e sulle sue idee. E in effetti poi, ognuno ha le sue idee anche tra gli appassionati eh, non c’è un mono pensiero o un mono colore.
Novembre 23rd, 2018 alle 08:45
Un post di Mfranz dimostra come ci sia qualcosa di profondamente sbagliato in un certo modo di approcciarsi alla questione.
Il nostro invoca “più fede” (e meno critiche, dubbi, osservazioni e quant’altro).
Fede.
Fede?
Mi aiuto con il dizionario. Fede è credere con assoluta convinzione nella verità e giustezza di un assunto.
Per quanto mi riguarda, ebreo non osservante, non ho fede neppure nei precetti religiosi. Non ho più fedi politiche. Trovo del tutto inadeguata, incongrua, sbagliata l’applicazione del concetto di fede ad una squadra di calcio.
Le tifoserie spesso parlano di unica fede, è vero, ma utilizzano volutamente un’iperbole. Mfranz è serissimo. Ed è questa l’anomalia.
Io nei confronti della Fiorentina, intesa come squadra, colori e bandiera provo amore. Amore incondizionato. Quello che continui a provare anche se razionalmente sai che ti tradisce o ti delude. E allora soffri, piangi ma ami. Continui ad amare perché è più forte di te. La testa vede i difetti, i limiti, la mediocrità. Il cuore ama e palpita. Sai che perderai ma la guardi lo stesso perché la ami.
Nei confronti delle persone che, pro tempore, incarnano l’oggetto del mio amore, proprietà, società e squadra, posso nutrire fiducia, eventualmente.
Ma non è questo il caso. Per evidentissimi motivi.
Novembre 23rd, 2018 alle 11:14
Picchio a parte che non sono stato offensivo in nessun punto, mi dici dove avrei affermato che tu non puoi affermare la tua opinione? Ho espresso il mio pensiero sulla espressione “mago di Parma”, annotando come questo desiderio di censura delle opinioni altrui, sia molto puzzolente di fascismo che sta tornando di moda. Che sia tu o sia Linus o chi ti pare a te ad avere questo atteggiamento io non l’ho scritto e a me non interessa. Ma l’atteggiamento diffuso di insofferenza verso le opinioni altrui espresse in qualsiasi forma è un brutto segnale di mancanza di concetti fondamentali come quelli che purtroppo mi trovo costretto a citare. Ancora una volta scrivo in generale ma leggi le cose come se fossero riferite alla persona. Cerca di essere più sereno nella lettura.
Novembre 23rd, 2018 alle 12:12
Il diritto di critica è sacrosanto; ciò che non è affatto sacrosanto è la convinzione ormai diffusa che chiunque possa insegnare, da dilettante, il mestiere a un professionista. Sono due cose parecchio, ma parecchio diverse.
Novembre 23rd, 2018 alle 12:22
E’ vero che bisogna essere sportivamente arrabbiati e determinati ma quello che non mi spiego è il netto ed evidente calo fisico dell’ultimo quarto d’ora dove abbiamo buttato al vento un sacco di punti.
E su questo non possiamo altro che chiedere allo staff tecnico che probabilmente ha calibrato male qualche passaggio atletico.
Novembre 23rd, 2018 alle 13:59
No, Nedo.
No.
Non è “l’atteggiamento diffuso di insofferenza verso le opinioni altrui espresse in qualsiasi forma”.
Continui a travisare.
E a questo punto comincio a sospettare che tu sia più che di coccio. E mi inquieto pure.
Per me (e credo anche per Linus) quello che non va bene sono le opinioni altrui espresse non IN QUALSIASI FORMA come scrivi tu, ma espresse:
– a cazzo
– senza argomentazioni
– offendendo la gente
– con le leggende metropolitane
– forzando la verità
– senza competenza
– accanendosi su qualcuno
– con pregiudizi
– salendo su un piedistallo di stocazzo
e simili.
Io sono insofferente solo verso le opinioni espresse in questi modi, caro Nedo.
A me quando qualcuno la pensa anche molto diversamente da me, ma si esprime argomentando e con rispetto della realtà e del prossimo, mi fa piacere leggere cosa pensa, ci dialogo sempre. E talvolta mi fa pure cambiare idea, pensa un po’…
E, bada bene, mi stanno sulle palle anche quelli che hanno idee che condivido (= la pensano come me), ma che esprimono nei modi cui sopra.
Non è un concetto difficile, davvero.
Mi sta sul culo chi esagera la MISURA. Chi sfoga le sue frustrazioni personali sugli altri. Chi manipola la verità per affermarsi.
E
La frase “l’atteggiamento diffuso di insofferenza verso le opinioni altrui espresse in qualsiasi forma” con me non la adopri, Nedo.
Non mi si addice. Usala con chi è fascista per davvero.
P.s.: riguardo all’offendere: hai scritto che il mio pensiero sull’espressione “mago di Parma” era stupido.
Giudica tu se era offensivo…
Che dici?
Ma non è così importante. Il punto è che, per l’ennesima volta, ho scritto mela e mi fai passare per uno che afferma pera, o melina o melone.
Questo proprio mi fa incazzare.
Non sono così pissero da non capire l’ironia, Nedo.
Mago di Parma di per sé è una battuta.
Io evidenziavo l’escalation di Brovarone, che a mio parere conduce una personale missione di critica eccessiva, accanita, contro Pioli.
È l’insieme delle affermazioni e dei modi con cui ne parla che costituisce il quadro, nel quale “mago di Parma” acquisisce un significato che va ben oltre la battuta.
Pioli si era risentito verso i giornalisti per critiche che riteneva eccessive e senza la dovuta competenza. E Brovarone ha immediatamente reagito con fastidio, esprimendo un concetto che più o meno suonava come un “chi ti credi di essere?”.
Ecco.
Io non discuto il diritto di Brovarone di criticare Pioli. Stigmatizzo semplicemente quelle che per me sono arroganza, supponenza e una spiacevole veste a presa di culo con cui si esprime quando parla del Mister.
Che dici, paladino della libertà di critica?
Mi è concesso di dire la mia su questo personaggio pubblico, o sono fascista?
Novembre 23rd, 2018 alle 16:38
Ribertosanjacopino
Nessuno vuol togliere il diritto di critica, io sto parlando del giudizio lapidario.
Provo a fare un esempio, nel cinema andiamo a vedere un film, entriamo già avendo un’iDea della trama, dello stile etc. Usciamo, e giudichiamo ciò che abbiamo potuto osservare per una critica personale, (bada bene spesso senza pensare se al ruolo di protagonista c’era l’attr E l’atto Preferito) e allo stesso modo non ci interessiamo del budget, ma il giudizio che il film sia piaciuto oppure no, non è lapidario, di solito, buono il primo tempo, fiacco il finale, grandissimi effetti speciali, buona la fotografia etc. Dando sempre il demerito o il merito al regista. Alla scala, chi è appassionato, sa distinguere una stecca, un’orcheStra fuori tempo etc. Il fischio diventa un accessorio normale, nel calcio non ci limitiamo, se la squadra gioca bene ad applaudire e se gioca male a fischiare, ma, vogliamo cercare il colpevole ad ogni costo etichettando il suo contributo in modo esemplare senza sapere se ciò che ha eseguito (spesso) era ciò che gli chiedeva il mister.
Alessandro B
Io non conosco niente nel calcio come nella vita, studio ogni giorno per cercare di essere un po’ più informato, nell’immenso mare della mia ignoranza, diversa cosa fai te
Consigli a Pioli di dare un gioco alla squadra
E per dare questo consiglio, si presume, che, tu sappia quale sia il modo?
Buon w. E. A tutti e scusate se non sono d’accordo con alcune etichette troppo facili.
Novembre 23rd, 2018 alle 17:50
Picchio ho scritto forse “picchio è stupido perché se la prende per la frase “mago di Parma”? Ho scritto che è stupido prendersela per “mago di Parma”. È una cosa stupida. Sai quante cose stupide si fanno giornalmente? Capita… per il resto glisso perché non sei lucido oppure sei fascista dentro e non lo sai.
Novembre 23rd, 2018 alle 19:08
SergenteGarzia scusa se mi intrometto ancora, questo OFF TOPIC mi diverte…
Ti cito, così mi risulta più semplice: “Consigli a Pioli di dare un gioco alla squadra
E per dare questo consiglio, si presume, che, tu sappia quale sia il modo?”.
Perdonami ma stai parlando di pere e citi le mele…
Se vedo una squadra che gioca male, che non è organizzata in campo… In poche parole il gioco non diverte, credo sia legittimo chiedere all’allenatore di “dare un gioco alla squadra”.
Il come darlo non sta a me dirlo, è lui il “professionista” pagato 150.000€ netti al mese, per organizzarsi ed attrezzarsi e “dare un CAVOLO DI gioco migliore alla squadra”.
Continuo a non capire il senso di quello che dici, anzi, stai rigirando quello che credo sia il pensiero comune.
Secondo te non possiamo criticare il gioco in quanto loro sono professionisti.
Secondo me posso criticare il gioco in quanto loro sono professionisiti.
Hai giustamente parlato di cinema.
Guarda che capita anche di dire “questo film fa schifo”…
Dall’inizio alla fine.
Io, per esempio, da qualche anno a questa parte sono diventato un divoratore di libri.
A volte, dopo un capitolo, lo chiudo e non lo finisco proprio perché non mi piace (grazie Internet).
Eppure io non sarei in grado di scrivere un libro.
Stesso discorso vale per i Della Valle.
A me non piacciono e vorrei andassero via e mi viene risposto “trovalo te un’altro”.
Ti giuro non ne capisco il senso.
E come se tu andassi in un ristorante e, dopo un tuo commento negativo, il proprietario (o gli altri avventori, come nel caso dei tifosi) ti dicessero “vacci te a cucinare”…
Punti di vista.
Il mondo è bello per questo.
Novembre 23rd, 2018 alle 19:53
Grande Nedo, glissa. Chissà quante cose argomentate avevi da dirmi…
Sono fascistissimo dentro, supernazista. Superfascinazista e pure poco lucido.
Infatti nel blog litigo con tutti, è evidente…
Grazie per avermi illuminato.
Novembre 24th, 2018 alle 12:42
Nippo #80
Scusa se mi intrometto nell’intromissione.
Forse il Sergente è stato troppo categorico nell’affermare un principio condivisibile.
Il principio è questo: quando si parla di/a professionisti, ci vorrebbero o competenza oppure meno sicumera e fresconeria, perché si passa da arroganti e/o da fresconi.
Io sono d’accordo.
Questo non vuol dire non esprimere il proprio parere, il gusto, fare delle critiche, ci mancherebbe.
Però attenzione…
Qui c’è diversa gente che ama dare una risposta a ca**o tipica di fronte a un’obiezione tipica.
L’obiezione tipica è questa:
– stai esagerando
oppure
– credi di essere in grado di tranciare dei giudizi così taglienti dal basso della tua incompetenza?
Risposta a ca**o tipica:
– qui non si può nemmeno criticare
oppure, nella versione di Nedo
– sei un fascista.
Ieri c’era una zanzara in camera e non mi faceva dormire.
Ed io ero stanco.
A un certo punto ho preso una mazza ferrata e ho tirato delle gran bordate sui muri e alla fine l’ho fatta fuori.
I vicini e il padrone di casa si sono risentiti con me perché ho svegliato il casamento e ho semidistrutto il muro.
Perché sono dei fascisti.
Ora uno deve per forza tenersi le zanzare?
Ecco.
C’è chi ragiona così.
E’ quasi sempre una questione di MISURA, semplicemente.
Le persone intelligenti, tra le varie cose, hanno il senso della MISURA, quindi evitano di esagerare.
Gli ottusi ragionano per schemi e se fai notare loro che danno le martellate sui muri, ti rispondono che hanno il diritto di uccidere le zanzare.
Quelli di supercoccio ti danno pure del fascista.
Buon sabato a tutti.
Novembre 24th, 2018 alle 15:41
Picchio
Grazie
Ho conosciuto Pioli e altri allenatori, dietro una squadra professionistica c’è Un lavoro certosino, ricercato nei minimi particolari, alcune volte, decidi di impostare un tipo di lavoro, certo, di avere risultati e valorizzare alcuni elementi, poi, per tante situazioni, quei giovani su cui avevi puntato, imbiffano una stagione storta, cosa fai riparti dall’inizio? Oppure insisti sullo stesso percorso?
Però etichettare un professionista, come incapace, mi disturba,
Tutto qua
Novembre 26th, 2018 alle 08:56
@ SergenteGarzia: non ho be capito se pigli per il culo o dici sul serio.
Pioli viene profumatamente pagato per dare un gioco alla squadra, se è per questo io non “consiglio” ma da abbonato “chiedo” che mi venga mostrato uno spettacolo sportivo degno di tale nome.
Te, caro Sergente, non studi proprio una mazza: hai la tipica arroganza di chi pensa che di certi argomenti possano parlare solo gli esperti. E accusi gli altri dei tuoi peccati.
Abbi pazienza, ma ti sei messo in un ginepraio e non sai più come uscirne. Ti do un consiglio: torna tra noi comuni mortali e ricomincia a parlare di calcio come facciamo tutti.
Ciao.
Novembre 26th, 2018 alle 12:34
La rabbia tra un pò ce l’avranno di più i tifosi, se continua con sta roba qua della pareggite (veramente improponibile che con un possesso palla del 60% non si segna mai, oppure ci vuole 1 ora).
Io mi trovo d’accordo con Alessandro B. (64)…scusate se mi intrometto.
Chi va allo stadio con l’abbonamento , spende/ha speso anche parecchio.
Quindi non dico esige prestazioni di alto livello tutte le volte, ma almeno chiede prestazioni decenti.
Poi il calcio è strano, c’è anche il fattore C (a favore tuo o no)..con rimpalli strani.
Tipo il pallone batte sul palo, poi batte sulla schiena del portiere e entra (oppure va fuori)..può essere la porta nostra oppure quella degli avversari.
Aggiungo anche allo stadio uno si vuol divertire.
Magari a chi va allo stadio gli girano le pelotas, e dice: “Vado allo stadio per rilassarmi/divertirmi”
E si arrabbia pure lì.
Novembre 26th, 2018 alle 16:41
Alessandro B
Io sono sempre stato tra le persone normali e per quanto voglio rimanere tra i tali non ti rispondo più, come già fatto interminabili volte
Sei il tipico personaggio che se trovi tre persone che guardano il cielo, si ferma ad osservare senza chiedere il perché
Novembre 27th, 2018 alle 10:14
SergenteGarzia: no, sei il finto modesto che fa il moderato di facciata.
“Io non conosco niente nel calcio come nella vita, studio ogni giorno per cercare di essere un po’ più informato, nell’immenso mare della mia ignoranza, diversa cosa fai te”
Questa è la tipica frase di chi si sente superiore tentando, ipocritamente, di mascherarla da modestia.
Torna tra i comuni mortali, se ci riesci dall’alto della tua arroganza.