Single con la fede al dito
La definizione non è mia, ma l’ho trovata perfetta per raccontare un certo modo di essere del mondo maschile, a cui appartengo con soddisfazione da quasi 58 anni.
Ci vogliono anni di introspezione e di sportellate prese in faccia per “saper scegliere il tempo, non arrivarci per contrarietà”, per capire insomma cosa voglia dire veramente stare insieme ad una donna.
C’è chi ci arriva presto e chi non ci arriva mai.
A volte, mi verrebbe da dire spesso, dipende anche dal fatto di incontrare la donna giusta che ti spinge ad iniziare questo viaggio molto faticoso.
Il single con la fede al dito è chi pensa di fare e dire cose da famiglia, tipo “mi sacrifico tanto per voi lavorando ogni giorno come un matto”, “siete l’unica mia ragione di vita”, e invece ragiona sempre in modo autoreferenziale, assolvendosi inevitabilmente per le proprie mancanze o tradimenti. Non inizia mai il processo, dando semmai sempre la colpa agli altri.
Ci vuole testa, cuore e molta pazienza per condividere la vita con chi viene da Venere mentre è ormai chiaro che noi discendiamo da Marte: non è facile per loro, ma è ancora più difficile per noi che abbiamo uno scarso senso dell’accudimento e una sensibilità che ad essere generosi potremmo definire completamente diversa da quella femminile.
Comunque sia, se dopo notti passate in bianco e molti mal di stomaco si è convinti di aver trovato la persona giusta, vale la pena di provarci con tutto l’impegno possibile, perché poi la vita comincia a colorarsi come neanche potevi immaginare.
Agosto 31st, 2018 alle 07:25
“se dopo notti passate in bianco e molti mal di stomaco si è convinti di aver trovato la persona giusta”…fino a quella successiva.
Umano, troppo umano.
Agosto 31st, 2018 alle 08:09
Buongiorno a tutti e a tutte.
“Single con la fede al dito” non lo avevo mai sentito… Chissà se gli anglo-americani avranno coniato un acronimo ad hoc (lo fanno sempre)…
A me, comunque, suona un po’ fumoso.
A 50 anni non ho una ricetta non dico universale, ma nemmeno nazional-popolare per le relazioni: davvero.
Vedo intorno a me una tale quantità di coppie appiccicate con lo sputo della codipendenza economica e affettiva destinate al piattume o alla futura guerra giudiziaria, di dui sgangherati che navigano a tastoni e di single da mojito (rampanti fuori e disperati dentro), rispetto ad un numero apparentemente così esiguo di coppie/famiglie solide e serene, da chiedermi come avranno mai fatto i miei genitori e i tanti della loro generazione a tenere duro fino alle nozze d’oro con una forma di amore nobile e preistorico come mi appare…
E non ho risposta.
Ho solo una ricettina personale per me, che vedo funzionare abbastanza bene, visto che ho figli già grandi (a differenza di molti coetanei, ancora alle prese con bambini o appena adolescenti): essersi reso indipendente e autosufficiente nel quotidiano, cercare di realizzarmi nel lavoro, nei rapporti con le persone e il territorio, cercare di restare aperto alla Vita e alle sue richieste e sorprese.
Ogni tanto donne di età e condizioni simili o compatibili condividono aspetti, principi e a volte brevi tratti di questo mio quotidiano, nel quale l’incontrarsi con rispetto e scambiarsi esperienze e un po’ di calore sono una ricchezza aggiuntiva, quella che mi sembra più a mia misura, almeno adesso.
Certo, l’avere figli indipendenti e una lunga esperienza di famiglia alle spalle aiuta: ti senti meno bisognoso di creartene un’altra dello stesso genere, vedi forse meglio vantaggi e svantaggi del vivere in coppia e sviluppi un certo palletico nei confronti delle venusiane, le cui doti migliori risaltano meglio quando non ce le hai appiccicate…
Manca qualcosa? Sì, certo.
Ma credo manchi sempre qualcosa nella vita in generale e nelle relazioni amorose in particolare.
Se ti leghi ti manca la libertà.
Se sei libero ti manca la stabilità.
È un’equazione imperfetta, credo.
E forse, per ciascuno di noi, la sfida consiste nel darsi l’imperfezione che ci va più su misura al presente e con un occhio al domani, sapendo che la Vita è un continuo rimescolio e che le priorità possono cambiare col tempo…
Agosto 31st, 2018 alle 08:44
Quest’anno son trentadue anni di matrimonio e otto di fidanzamento.
Quarantanni che si sta insieme da quella lontana serata del 22 Aprile 1978 alla discoteca Zero6.
Primo bacio durante il lento “Jast the way you are” di Billy Joel.
Foppeddire.
Quarantanni dopo c’e’ meno passione, ma tanto piu’ amore rispetto , convinzione.
Oggi sembriamo ancora due ragazzini rimpiattati in una stanza dopo aver commesso una marachella.
Sapere di gia’ cosa dira’ l’altra o l’altro ancor prima che apra bocca non e’ noia, non e’ routine stroncacoppia , ma simpatico divertimento.
E’ come indovinare l’estrazione dei numeri durante una tombola.
Uno si convince d’essere davvero un ganzo.
O un fortunato.
O uno che ha capito come funzionail gioco, anzi la vita.
Insomma, l’altro giorno per scherzo su fb a mia moglie ho scritto:
“Quarantanni fa scrissi t’amo sulla sabbia ma il vento l”ha portato via , pazienza, tanto ora l’ho scritto anche sul mio cuore”
Responso:
Le figliole….”babbo ma che fai…fai ridere tutti”
La moglie : Paola ti e’ piaciuto cosa ti ho scritto?… “si tanto… mi arrivi a fare la spesa?
Prendimi anche la settimana enigmistica.
Prendi la mia che sono in riserva cosi tu mi fai il pieno”
L’ammazzo?
La volo dal terzo piano ?
No, l”amo piu’ che mai.
E poi una moglie che non scassa le palle non sarebbe umana.
Se volevo vincere facile non diventavo per la Fiorentina e non mi sposavo.
Si fa per ruzzare.
Datemi retta:(ora son serio) amatevi e soltanto amatevi.
Ma solo per sempre.
Le migliori cose a tutti
Immondo
Agosto 31st, 2018 alle 08:44
Che apparteniamo a mondi diversi (“Venere” “Marte”) è ormai chiaro. Complicato capirsi. Sessualità molto diversa, esigenze differenti, esplicazione diversa. Tutto sembrerebbe congiurare contro. Eppure. Eppure es. genitori di Picchio o tantissime altre storie (felici). Difficile avere ricette anche quando si è arrivati oltre i 50. Comprensione, rispetto, tenacia e … passione. Forse. Il mondo di prima era più semplice, le donne dipendevano economicamente, il potere della religione, ecc… Erano persone con meno pretese, più concrete. Probabilmente questa la ricetta. Oggi siamo immersi in una realtà che fa dell’incertezza il tratto distintivo. Incertezza, intolleranza, paura, difficoltà a volte insormontabili ad avere un confronto vero. Uomini sicuramente in difficoltà, come presi in contropiede. Protagonismo femminile a volte pertinente a volte no. Spesso ragazzine cresciute come dico io, come figli unici maschi (ovvero tutti i vantaggi nessun impegno vero, serio e dunque senso di responsabilità zero).A tutto questo si sommano le difficoltà storiche di rapporto fra i sessi. Un certo consumismo snche dei sentimenti ha reso sbrigativi, meno profondi, per nulla pazienti mentre la “tela del matrimonio” va curata e accudita continuamente. Penso però che anche la libertà sia un grande valore, Che va difeso. Però biosgna scegliere. Non sopporto, da single, appunto i “single con la fede al dito”. Quelli che hanno giurato fedeltà ad una persona e vanno in giro sognando e praticando avventure vantandosene magari poi con gli amici (fa tanto macho “modello tacche sul fucile”…). Eh no, troppo comodo. Tema vastissimo stamani, caro David. Ho provato a dare un piccolo contributo. Grazie dell’eventuale attenzione e saluti viola a tutti.
Agosto 31st, 2018 alle 08:49
“perché poi la vita comincia a colorarsi come neanche potevi immaginare”.
Ma sei proprio innamorato!!!!
Agosto 31st, 2018 alle 08:53
Dopo 20 anni fra convivenza e matrimonio ho maturato una convinzione. L’unico modo per avere una vita se non felice almeno serena con una donna è darle sempre ragione anche, anzi soprattutto, quando non ce l’ha.Inoltre bisogna imparare a rispondere alle domande trabocchetto che loro pongono in modo perfetto, ovvero non con la verità (non sia mai) ma con quello che loro si aspettano che noi rispondiamo.
Non è semplice, ci vuole esperienza ma prima o poi accade. Fidatevi…
CIRANO
Agosto 31st, 2018 alle 09:00
10settembre 2018 sono 46 anni di matrimonio 2 figli e 3 nipoti le discussioni sui soldi che non bastano mai e controversie sulla condotta dell’educazione ai bambini un po’ più rigida io e dolce la mamma con qualche ceffone al bisogno ….orgoglioso di tutto questo,aspettando di festeggiare i 50anni ………tutto è un compromesso si deve cedere per avere e non dividersi per un dentifricio strizzato in cima ……
.
Agosto 31st, 2018 alle 09:06
Ho dimenticato una cosa importante ,sono stato una settimana in vacanza in albergo ed ho notato quante coppie durante la cena sono state con il loro rispettivo cellulare senza scambiarsi una parola dico una parola …che futuro avranno?
Agosto 31st, 2018 alle 09:19
Strapazzando guccini si potrebbe dire:
“Filosofando pure sui… clichè”
Agosto 31st, 2018 alle 10:03
Ho conosciuto mia moglie nel settembre del 90,ci mettemmo insieme a fine ottobre,sposati nel 2000.
Confesso che a volte la tentazione di……dare fuoco alla dolce metà c’è stata,probabilmente reciproca.Ma ci vogliamo per fortuna bene,ci confrontiamo,abbiamo idee spesso diverse ma parliamo. Forse,anzi sicuramente non c’è più la passione degli inizi,ma c’è sentimento,amore,affetto,fate voi,e la consapevolezza di voler andare avanti insieme.Forse siamo solo un pizzico più fortunati di altri…..In bocca al lupo David per questa tua storia !!!!!!!
Agosto 31st, 2018 alle 10:23
Ti capisco David , ma Antonello mi ha suscitato emozioni.
Agosto 31st, 2018 alle 10:32
Grande Cirano .
Agosto 31st, 2018 alle 10:51
Voglio raccontarvi un aneddoto che ci è capitato durante una vacanza in un villaggio ,dunque facemmo amicizia con un animatore di Firenze ,un bel ragazzo e naturalmente spigliato e simpatico ,nel parlare della Fiorentina anche lui tifoso…gli domandai ma te con tutte queste donne dai il numerino come alla Coop ,adesso serviamo il n* ……..e lui mi disse in confidenza e credo che un po’ di verità ci sia che le maggiori percentuali di successo le aveva avute con le coppie in viaggio di nozze ……non aggiungo altro……….
Agosto 31st, 2018 alle 11:04
Loro sono migliori di noi ma io mai e poi mai vorrei essere loro…perché loro sono zucchero nel mio caffè amaro…mai e poi mai ci rinuncerei…19 anni insieme…una avventura..meravigliosa anche senza pargoli…
Un abbraccio a tutti ..
Umberto Alessandria
Agosto 31st, 2018 alle 11:18
Insieme dal 1982 (anno memorabile: accoppiata amore-campioni del mondo), sposati dal 1 settembre 1990 (mancata doppietta, solo terzi al mondiale).
Litigi? Spesso. Amore? Sempre.
Il nostro segreto è divertirsi insieme, cioè avere voglia di fare insieme le cose, con alcuni limiti: lei niente stadio, io niente outlet.
Abbiamo superato malattie, disgrazie e morte di parenti cari, periodi di tensioni, perdite di lavoro, figli che non volevano arrivare.
Capita a chi vive, cose umane.
Amore di testa e di fisicità, di comprensione e pazienza, condite da inevitabili litigi, ci hanno condotti fino a qua.
E si continua, cercandoci le mani.
Agosto 31st, 2018 alle 12:03
Picchio ti ho letto con molta attenzione,è sacrosanto ciò che dici nella vita manca sempre qualcosa , bellissimo post.
secondo me da singol ma anche da persona di un passato coniugato credo che in due con la persona giusta ovviamente e con il rispetto dovuto abbia la sensazione che si costruisca di più e meglio. Anche stare da soli ha una routine di convivenza con se stessi,che può portare anche a scontri ricevere amore e dare amore sono tra le cose più belle ed uniche che un essere umano possa fare.
Facendo un passo indietro vivere con una donna porta necessariamente dei compromessi e delle rinunce sul propio IO , è sempre una bilancia che deve essere in equilibrio .
Agosto 31st, 2018 alle 12:40
Caro Shimon..
Stavo per scriverlo io..
Il Guetta è andato! 🙂
Comunque come al solito ha ragione l Immonda.
Lui ha avuto la fortuna di trovare subito il pezzo del puzzle della vita che si incastra con lui.
A me ci è voluto più tempo ma quando trovi questa situazione bisogna tenersela stretta.
E te ne accorgi dalle piccole cose, dalle premure che ha per te che non hanno prezzo.
Tipo l altra sera ero andato a correre e lei dice.. Ti ho messo un po di te in fresco cosi se hai sete.
Ecco una cosa cosi dopo quasi 10 anni
Per me vale più di cento viaggi alle Maldive!
La mi mamma un l ha mai fatto,! 🙂 (E ha fatto bene)
E ha ragionissima Valdo!
Sembra una cazzata ma le coppie che sono a cena
Ma smessaggiano di continuo sono deprimenti.
Per loro ovviamente.
Agosto 31st, 2018 alle 13:14
CHI SIAMO NOI?
UOMINI!!
E COSA VOGLIAMO NOI?
FARE IL C*ZZO CHE CI PARE!
E QUANDO LO VOGLIAMO FARE?
aspetta,aspetta che chiedo a mia moglie…..
Agosto 31st, 2018 alle 14:04
David , ma il sig. Brovarone veramente e’ il solo che conosce Firenze , la Fiesole e i tifosi , ma scusa lo ascolti??
Agosto 31st, 2018 alle 14:14
Sì Sì Linus, il Guetta è partito per la tangente!
Che dire, un po’ lo invidio.
Intendiamoci, io sono in una condizione simile a quella di Antonello: tanti, tanti anni insieme da essere oramai un tutt’uno. Ci somigliamo persino.
We’re one, but we’re not the same.
Anche se qualcosa di fresco dopo la corsa col piffero che me la mette da parte… Anzi, più facile che sbotti: ancora quella caxxo di corsa?!?! (devo dire che io ci vado parecchiotto)
Certo, la sensazione che provi nella fase in cui ora è David, quando ti innamori e tutto ciò che fai con lei sembra meglio, anzi è meglio di come anche solo speravi che fosse, è straordinaria e per questo provo una punta di invidia.
Forse mi sbaglio, ma in qualche post deve aver detto di aver infine ritrovato il vecchio amore adolescenziale: beh, così fosse, tanta roba, tanta roba davvero. Si perde sì il capo per robine così.
Agosto 31st, 2018 alle 15:01
Quoto Shimon 20: ritrovare da adulti un amore si ragazzi è tantissimissima roba.
Qualcosa che dentro suona come un “finalmente” stupito.
Vabbè.
W l’amore, che dire?
In realtà avrei da quotare anche Immonda, Robertodisanjacopino, Valdo, Linus e altri (pochi, perché i thread devioluzzati raccolgono sempre pochi commenti) per le belle cose scritte. Che fanno sorridere, emozionare, riflettere e anche pensare (pensierosamente).
Confermo però che anche la beata solitudo ha delle bellezze e prelibatezze di categoria.
L’ideale sarebbe clonarsi.
Se fosse per questo scopo, favorirei la ricerca scientifica mirata a darci questa possibilità.
Agosto 31st, 2018 alle 16:37
Ma possibile che anche in un thread così bello, così intimista, in cui tutti aprono una parte del proprio privato, ci sia quello con Brovarone e la curva? Ragazzi ma c’e’ qualcos’ altro nella vita…
Agosto 31st, 2018 alle 16:53
Circa 500/600 anni prima di Cristo fu scritto un racconto che forse alcuni di voi conosceranno…narra di un certo Adamo, primo uomo sulla Terra, che pur avendo a disposizione l’intero Paradiso non riusciva a sentirsi completamente felice e realizzato. Fu allora che suo Padre creò per lui la donna, non un animale da compagnia ma una compagna di vita, con cui condividere gioia, dolori, felicità e sofferenza. Penso che la verità semplice e straordinaria della Genesi sia sempre il modo migliore per spiegare l’attrazione che l’uomo prova per queste creature misteriose, caparbie ma al tempo stesso sensibili, forti ma insicure, generose ma gelose, creature che noi maschietti non riusciremo mai a capire fino in fondo.
Al di là dei luoghi comuni, per far durare un rapporto è evidente che è indispensabile scendere a compromessi: io credo che il succo del matrimonio sia proprio questo, sacrificare una parte della propria libertà per costruire insieme qualcosa di nuovo, una famiglia. Chi continua a vivere la propria vita senza rinunciare a niente sarà sempre un single, come dice David.
Personalmente ho avuto la tremenda botta di c.lo di trovare una persona che ha la pazienza di sopportare me e i nostri tre marmocchi, e mi guardo bene dal lasciarmela scappare!
Filippo da Prao
Agosto 31st, 2018 alle 17:29
Primo matrimonio senza figli nonostante voluti 1961/1979. Dal 1979/1985 single libertino.1985 nuovo matrimonio con figlio ormai 31 anni.Fine matrimonio attuale non determinabile,forse usque ad mortem .Semplicemente.
Agosto 31st, 2018 alle 19:21
@Picchio:
Woody Allen ha dato una definizione del matrimonio più o meno cosi:
è quella situazione in cui due persone, si uniscono e affrontano insieme i problemi della vita che se fossero rimasti single non avrebbero mai avuto. 🙂
è proprio vero non c’è che dire.
Anch’io penso che la condizione del singol per scelta
(non perchè non lo caga nessuno)
sia anche divertente.
L’ho provata anch’io tra un legame e l’altro.
Come tutte le cose, ci sono i pro e i contro
basta viverle nel modo giusto.
Agosto 31st, 2018 alle 19:26
A Gennaio saranno 44, a cui aggiungere 5 di fidanzamento.
Una vita, con tutti i suoi alti e bassi. Dividersi agli inizi 1000 lire per la giornata e fare i conti a fine mese. Imparare a scoprire i reciproci difetti e abitudini che solo la convivenza tira fuori. Poi i figli, due, a dieci anni di distanza l’uno dall’altro con 4 aborti nel mezzo. Gioie e dolori. La crescita sana dei figli, la nascita dei nipotini, la scomparsa lungo il cammino di tante persone care, anche in modo prematuro, che speravi fossero eterne.
E alla soglia dei 70 ritrovarsi di nuovo come 40 anni prima, mano nella mano, senza grandi problemi economici e con una bella famiglia, a girare la Sicilia come due ragazzini.
E non giudicateci i male se,se fine serata, a cena, nell’attesa delle portate, lei postava i momenti più belli della giornata su Instagram e io approfittavo per leggere il blog o la chat degli amici.
Non è da un calcio di rigore che si giudica un giocatore.
Il rispetto, l’amore, la complicità, il dialogo fortunatamente non sono mai mancati e credo ci accompagneranno ormai fino al giorno in cui uno dei due resterà solo di quella solitudine che anche gli altri affetti, per importanti che siano, non riusciranno mai a colmare.
MT
Agosto 31st, 2018 alle 20:46
Come faccio a non quotare M.T. ?
Agosto 31st, 2018 alle 20:47
David, i post extracalcistici rimettono in pace col blog. Consiglio di farne di più.
Agosto 31st, 2018 alle 21:37
Anchio quoto M.T.
Belle cose, Mario
Agosto 31st, 2018 alle 22:11
Io sono rimasto col cerino in mano dopo 25 anni di matrimonio. L’amore “di quando erano ragazzi” l’ha ritrovato lei! Non sono single per scelta, ogni tanto si fa davvero fatica ma, come dice Picchio, a volte la beata solitudo ha delle prelibatezze di un certo livello. E meno male!
Agosto 31st, 2018 alle 22:17
Che belle testimonianze di amore e di tenerezza. Grazie.
Agosto 31st, 2018 alle 22:29
Confermo lo stato di grazia del Guetta. Come scrissi 2/3 post fa, avendolo vicino di tavolo in pizzeria al gol del Milan a Napoli non fece una piega e non si giro a vedere la partita trasmessa .Anzi era proprio di spalle.
Settembre 1st, 2018 alle 08:15
Sarò dissacrante, ma la nuvola rosa in cui si dimentica tutto per perdersi negli occhi dell’amata sarà pure la più bella e poetica degli stati fuori di testa, ma sempre di “follia” si tratta.
Anch’io “per amore” non ho sentito (troppa) fatica nello spengere la radiolina o uscire dal bar in Casentino mentre la Viola stava massacrando 3-0 la Roma in EL, perché “tanto ormai la qualificazione era sicura”.
Scavando un po’ più realisticamente dentro, però, mi rendo conto che allora sentivo addosso il (pre)giudizio di infantilismo e superficialità dato da quegli occhi belli che preso m’avevano, e per non deluderli (e non vederli guardarmi delusi e disapprovanti), nel sacro fuoco dell’innamoramento percepivo stravolte tutte le mie naturali priorità e sceglievo sempre lei e cose con lei.
Spontaneamente e liberamente.
Però mi snaturavo.
Quindi, caro Guetta che manco ti giri a vedere il gol decisivo della favolosa rimonta del Napoli, occhio…
Parlavo ieri con una cara amica, coetanea e le chiedevo come fosse finita sposata con un demente che adesso, da ex marito e padre della loro adolescente, si rivela appunto un demente incapace di collaborare, prendersi le sue responsabilità e fare il padre decentemente, storia tristissimamente comune (ma esiste la versione altrettanto frequente della fatina in fidanzamento, rivelatasi spietata ipermamma nel matrimonio e che, in nome della sacrosanta maternità, si spolpa l’ex marito in fase di divorzio).
Sapete cosa mi ha risposto?
Che nel fidanzamento era perso per lei, tutte attenzioni e rinunce, Fiorentina in primis (della quale, per un anno, manco aveva mai parlato, meno che mai guardato una partita, in presenza di lei). Dissipatasi la nuvola rosa, tutte le passioni individuali, Viola compresa (non ne perdeva un’azione nemmeno se cascava il mondo) son tornate fuori prepotentemente.
Pensi ti avesse voluto ingannare, sembrare diverso prima?, le ho chiesto.
Mi ha risposto di no. Che secondo lei era stato proprio un effetto dell’imbenzinamento da innamoramento, quello stato che ti fa dimenticare chi sei temporaneamente, anziché integrarlo nella coppia con qualche normale e sana rinuncia.
Ecco.
Io sono d’accordissimo con lei.
C’è una frase che ho sentito a Romena, in Casentino, nel 2005, nel momento più drammatico (finora) della mia vita, ed è diventata un faro: “Noi sposiamo per davvero solo chi ci fa sposare con noi stessi”.
L’altro, per diventare compagno/a vero/a di una vita, deve amare davvero la persona che sei davvero, quella nella normalità, non la versione migliore di te che va in scena quando sei al massimo dell’entusiasmo (e sforzo) nel bellissimo ma ingannevolissimo stato dell’innamoramento, dove tutto sembra magicamente incastrarsi e ogni rinuncia facile e doverosa.
Io la vedo così.
Le testimonianze bellissime degli amici viola sposati/accompagnati da una o mezza vita che leggo sopra mi toccano molto: perché sono persone, evidentemente, che hanno attraversato abbondantemente la riprova della realtà: diversamente, come si spiegano decenni insieme e parole tenere e attuali verso l’altra metà della coppia?
Ecco, a questo amore credo, anche se qualche domandina l’avrei (ma la tengo per me).
Ai proclami dalla nuvola rosa do lo stesso valore della grande prestazione di Gerson di domenica scorsa: benissimo, vediamo. Siamo a 1/38 del percorso.
E sorrido di fronte a tifosi e giornalisti che già si rammaricano perché tornerà alla Roma…
Calma. Sono nuvole rosa.
C’è (e ci vuole) tempo per vedere cosa c’è di solido dentro.
Dopo si potrà pensare, eventualmente, a come renderlo stabile.
Buon sabato di spesa con la moglie a tutti gli sposati! 🙂
Settembre 1st, 2018 alle 08:21
Il mio amico Mario Tintori.
Gente di una volta.
Morale di una volta.
Una morale che e’ scoglio nel mare in tempesta al quale la societa’ attuale dovrebbe aggrapparsi.
Immondo
Settembre 1st, 2018 alle 08:40
@3 Immonda
Felice di sapere che probabilmente il 22 aprile del 1978 alla discoteca Zero6 Vi ho servito da bere .
Mentre studiavo facevo il barman . Ho rifatto tutti i calcoli , le sinapsi ormai non si attivano se non ad intermittenza, ed era proprio il 78 che ero al mitico 06 , l’anno dopo al Lord Byron .
Tutte le sere mettevo un elisir d’amore nei drink che preparavo , una miscelata speciale che vedo ha funzionato alla grande .
L’impressione che funzionava l’ebbi l’anno dopo quando incontrai quella povera ragazza che poi è diventata mia moglie .
Come ogni barman che si rispetti , assaggiavo i cocktail che preparavo e dai oggi dai domani ho preso tanto elisir che quando sono arrivato a bordo della mia Kawasaki a Porta Romana , vicino all’ingresso dell’Istituto d’Arte , e l’ho vista e sono restato fulminato .
Cane e gatto, alti e bassi , litigate come nessuno ma siamo ancora qui con due figlie ( in casa mia anche il cane è femmina ) e questo anno nei 10 giorni che ci siamo presi per andare in montagna, si sembrava due fidanzatini .
Sono enormemente felice che molti dei partecipanti al blog siano persone che dalla vita hanno ricevuto tanto ( parlo in termini di amore ) e che tu , David caro , abbia provato sia pur in tarda età l’effetto che fa l’amore .
Come giustamente diceva l’esimio Immonda che l’amore sia con voi e vi accompagni tutta la vita . Come la Viola .
Settembre 1st, 2018 alle 10:22
@Shimon:
ecco perchè non fa più neanche le trasferte!!
prima andava fino in Transilvania, in Cecenia..
ora non va più neanche a Empoli! 🙂
segnaccio! 🙂
Settembre 1st, 2018 alle 11:31
Al magico ma sopratutto splendido Alverman.
E cosi t’eri a preparare i drink quella sera che mi misi con la ragazza poi divenuta mia moglie!
Mi vien la pelle d’oca.
Andare allo Zero6 il sabato sera era come andare alla messa alla domenica: era una funzione religiosa.
Io prendevo sempre il Cointreau con il coca cola se ben rammento.
Quindi me lo hai servito tu.
Occhetaevi … com’e’ piccino il mondo.
C’era il DJ Drago alla Consolle.
Io poi diventai il suo assicuratore, sconti e gadget a iosa,
lui mi registrava le serate sulle cassette.
Le ho ancora tutte.
Alle nove e mezzo partiva la serata…si accendevano le luci colorate e partiva Star Wars di Meco.
E poi tanta febbre del sabato sera.
A mezzanotte e mezzo sulle note di Vangelis si riaccendevano le luci e tutti a casa.
E dopo con gli amici e le ragazze tutti al Ragno a farsi una pizza.
Che tempi.
La domenica pomeriggio invece s’andava al Lord Byron.
3000 lire l’ingresso contro le 1500 dello zero6.
Ma c’era le tope piu belle di Prato e noi ragazzi tutti in cravatta.
Col Dj di cui ora non rammento il nome ma solo che s’era fatto la visita di leva insieme e a trippa all”epoca mi batteva.
Negli anni 90 il Lord Byron chiuse e di li a poco vi misero una confezione cinese.
Passare da Santa Lucia e vedere i cinesi nella mia Chiesa era per me una forca caudina.
Mi si spenge tuttora il motore della Vespa quando ci passo.
E poi Alverman rammenti l’In’s Gap?
Quella era la discoteca dove s’andava il sabato pomeriggio.
C’era proprietario il sor Guarducci per anni mio vicino di casa.
Con suo figlio a volte ci si incontra a portare fuori il cane.
L”Ins Gap era come buttare la canna nel vivaio delle trote.
Tutti i sabati c’era le feste di qualche ragazza delle magistrali.
Tutte bimbine di sedicianni.
Non c’era verso padellare.
Io poi prima d’entrare facevo aimmen dieci passaggi davanti all’entrata con l’Alfetta del babbo.
Che pottaione che ero. 🙂
Dove non andavo mai era il Georgia.
Era il supermercato delle separate e delle milfs.
Uguale al Garden on the River
Qualche anno dopo mi trasferii con la mia ragazza e con gli amici armi e bagagli al Concorde, all’Apogeo,e allo Jab Jum.
Pero’ che tempi.
Scusate, mi son fatto pigliare , ma e’
Qualcosa che …
E’ dentro me
Ma nella mente tua non c’e’
Capire tu non puoi
Tu chiamale se vuoi
Emozioni
Immondo
Settembre 1st, 2018 alle 11:41
15 robertosanjacopino: …allora io ho fatto meglio! 82 accoppiata mondiali-matrimonio (abbiamo interrotto l’imbiancatura della camera per vedere italia-brasile!) e 90 mondiali-figlio! 😁😁
Settembre 1st, 2018 alle 12:42
Immonda
A dire il vero il dj Drago e un melo ricordo …
E rifacendo i conti con la mi moglie forse l’anno dello Zero6 era il 1979 perché prima di iniziare il Dj metteva a foco l’album dei Police … Message in a bottle & C.
Certo lo Zero6 era più popolare e per ragazzi più giovani , al Lord Byron c’erano ragazzi più grandi e i pottini . Me ne ricordo uno che era seduto al bar con una faccia depressa tale che gli chiesi il perché . Era incxxato duro perché i babbo gli aveva comprato la mitica Lancia Statos invece della Ferrari . Se eunnera per il direttore del locale ( proprietà Pastacaldi ) gli avrei lasciato andare un sifone nel capo .
Per gli altri locali i ricordi si affievoliscono considerato che son di Firenze e lavorando nei locali notturni ho avuto una vita molto piena che , visto l’eleganza dei commenti , non mi sembra il caso di elencare .
Comunque ho lavorato in quasi tutti i più famosi alberghi fiorentini ( come cameriere , chef de range mica cionfoli ) e al mitico Match 2 di via torta ( dietro a Vivoli in zona Santa Croce .
Ma i Sancta Sanctorum erano lo Space Elettronic , il Red Garter e il Full Up .
Bei tempi si …
PS al Garden on the river ( e ci vole coraggio a chiamare il Bisenzio river )
ci andava spesso un caro amico a rimorchiare le diversamente giovani , io ci feci delle gran partite di pallavolo all’aperto . Ad un punto della partita mentre ero in fase di ricezione , sento un colpetto sulla spalla . Mi girai convinto che l’alzatore mi chiamasse lo schema ma era una zanzara monstre !!!
Settembre 1st, 2018 alle 12:43
Robertodisanjacopino
Auguri , da quello che hai scritto oggi è l’anniversario .
Un caro saluto anche alla Santa che ti accompagna in questo cammino
Settembre 1st, 2018 alle 12:46
Immonda e Magico: carrambata meravigliosa.
Quando qui nel blog si incrociano ricordi ed esperienze della giovinezza, specie se extracalcistici (ha ragione Franz Paperott), arriva una cascata di bellezza nostalgica che ci fa bene a tutti.
100 di questi incroci! E di Cointreau con Coca Cola…
Settembre 1st, 2018 alle 15:01
43 anni di matrimonio e 3 di fidanzamento 2figli 1 nipotina, se mi guardo indietro vedo due ragazzi appena ventenni che decidevano di vivere insieme e insieme hanno superato tante difficoltà e gioito per le cose belle e ancora mano nella mano continuano ad amarsi, a parlarsi e adesso l’amore è anche più bello di prima perché c’è sempre più complicità.
Settembre 1st, 2018 alle 15:54
Antonello, Cointreau e coca cola? Ti mancava di inzupparci il tiramisù…
Settembre 1st, 2018 alle 17:18
@ Franz Paperot
Beh…dipende quali…non certo quelli di politica… ahahah
Un saluto
Vdz
Settembre 1st, 2018 alle 18:47
…brava rosetta! Io un po’meno di te,il 4 settembre son 36… Però pur con tutte le rogne si va… 😊😍
Settembre 1st, 2018 alle 19:19
O che ci siamo tutti sposati di settembre qua sopra (almeno sembra per chi l’ha dichiarato)!
Magico Alverman grazie. Santa, ma non martire…
Settembre 1st, 2018 alle 19:26
Zac, hai ragione! :-))))
Settembre 2nd, 2018 alle 11:34
Cointreau e coca cola
Cazzo che sbronza
2 giorni prima dell’orale della maturita
A casa mia ( i miei al mare )
Io , un mio amico e 3 americane imbroccate
Spaghettino alle vongole a cena e nell’attesa che arrivasse il terzo amico… Che non arrivo’
Iniziammo a bere
Trovai un cointreau pieno ed uno mezzo
Avevo la coca cola
A fine serata erano vuoti. .
Alle 6 di mattina , all’alba accompagnai Nicole , in via cavuor
Passai il ponte di ferro di viale matteotti ( ora non c’e’ piu)
Ciabatte, pantaloncini rossi del ponterosso e magliettina
Lei in pantoloncini e reggiseno
( la maglietta non si trovava )
…Non l’ho piu trovata…
Tornando vidi una bottiglia di vodka vuota davanti alla porta di casa aperta
Un divano ribaltato e il cd di jimmy sommerville con i communards incantato
Son passati i ladri pensai
No ero la prima serata da uomo
Cointreau e coca
La mia prima trombata
La primula viola