Vecchia e piccola borghesia
Contraddizioni di un sedicenne più o meno a metà degli anni settanta, di uno che leggeva molto e parlava il giusto, anche se a vedere cosa poi ha fatto nella vita si stenta a crederlo.
Cantavo Claudio Lolli, soprattutto “vecchia e piccola borghesia, per piccina che tu sia non so dirti se fai più rabbia, pena, schifo o malinconia”.
Non che ne fossi davvero convinto, ma mi piaceva la musicalità delle parole, insieme alla denuncia di ciò che vedevo o leggevo e proprio non digerivo
La contraddizione era che nell’anima non ero certo un rivoluzionario e che ad ogni notte tra il 5 e il 6 gennaio sognavo la fantastica vincita di 150 milioni di lire alla Lotteria di Capodanno per comprare quello che mi sarebbe piaciuto avere e per regalare tanto a molti, per vederli contenti.
Oggi che sono un borghese in tutto e per tutto e che ho molto di più di quello che nemmeno avrei immaginato di avere, ho un po’ di inevitabile nostalgia per quell’albim stampato con la banconota delle cinquemila lire che ascoltavo e riascoltavo fino allo sfinimento di chi abitava con me.
Nostalgia per come eravamo (ingenui, molto ingenui), ma credo che sia normale e quindi… ho ancora tante cose da raccontare per chi vuole ascoltare e a culo tutto il resto.
Agosto 18th, 2018 alle 09:50
Si nasce incendiari
Si muore pompieri
Cosi mi diceva mio nonno e ripete ora mio padre
La primula viola
Agosto 18th, 2018 alle 10:01
Nel 1981, mese più mese meno, un me 22enne fu invitato da una ragazza ad un concerto dove suonava un amico suo con un certo Giorgio Lo Cascio… dico, lo conosco citando gli altri due Lo (Lo Casciuli Lolli)… la ragazza, disse boh? comnunque il concerto era in un piccolo cinema della profonda periferia, al Labaro (che con il labaro viola, ovviamente, non c’entra nulla).
Inutile dire che eravamo meno che gli amici al bar di Gino Paoli… il concerto mi piacque diciamo così così, ma uno dei componenti del trio da me osannato 4 o 5 anni prima, durante le varie introduzioni il Lo Cascio parlò più volte dei colleghi (ovviamente di De Gregori con cui aveva collaborato a più riprese) ed anche degli altri due a cui veniva, chissà perchè, continuamente associato.
PS, qualche anno prima avevo visto il monicelliano borghese piccolo piccolo, film che detestavo (ma che poi, con gli anni, in successive visioni della pellicola, rivalutai alla grande) ed in cui rifiutavo l’appartenenza (che, però esisteva) di piccolo borghese con le aspirazioni negate a me stesso da piccolo borghese e la tristezza conseguenziali a cui la mia generazione (o gran parte di essa) cercava in tutti i modi di evadere.
Agosto 18th, 2018 alle 10:01
Bel commento, David, mi piace.
Una volta, agli inizi degli anni ’90, ero alle superiori e vidi in tv il film “Il grande Blek” con un giovanissimo Sergio Rubini. Il giorno dopo scrissi sullo zaino e nella onnipresente Smemoranda “Malinconia di anni non vissuti”.
E’ il tempo che ci frega ed invecchiare bene è un arte, ma si può sempre resistere all’annacquamento delle passioni, ricordarsi da dove si viene, avere sempre un occhio di rispetto e uno di riguardo per chi è indietro, per chi è rimasto indietro. Questa riflessione interiore è un buon antidoto all’imborghesimento spirituale, non invincibile, ma utile.
Agosto 18th, 2018 alle 10:08
@Antico:
Ieri sera ho cenato al Labaro… Ma tu guarda i casi.
Un saluto a Caludio Lolli. È andato in tournée…
Agosto 18th, 2018 alle 10:27
Franz
Labaro a Roma? (Prima Porta, per intenderci).
PS. anche di Giorgio Lo Cascio è dal 2001 che ne sentiamo la mancanza.
Agosto 18th, 2018 alle 10:38
Si, eravamo ingenui, ma che nostalgia di quei viaggi in treno con Stefano ed altri 3 o 4 matti come me che, con ogni tempo, si sciroppavano più di 500 km A/R da Roma Termini solo per vederla giocare, con sole o pioggia, vento e/o neve.
Agosto 18th, 2018 alle 10:58
Siamo nati per esibire un’eterna contraddizione dell’essere
Forse essere contestatore e allo stesso tempo borghese, fa parte del nostro essere del nostro quotidiano vivere.
Nel mio essere ci sono tutte le canzoni di Lolli e Guccini, del primo Venditti e De Gregori, ma ci sono le melodie ricercate di David Sylvian, Petrucciani e Keith Jarret.
Ci sono gli amori mai vissuti, di un sorriso rubato mentre attraverso un semaforo, di una ragazza mia conosciuta e per sempre amata e il sesso sfrenato all’ombra della Luna in Paraguay con la sconosciuta a cui non ho mai chiesto il nome.
Le cene da capo unto e le bistecche del Sanesi, la pizza al pipistrello alle 2 di notte dopo le partite di coppa contro il Barcellona e l’enoteca Pinchiorri
Insomma siamo la contraddizione, siamo rivoluzione e benessere, forse per essere sempre in una sorta di equilibrio costante, con la speranza di non perdere mai la vena di pazzia rivoluzionaria
Grazie Lolli e buon viaggio, unica rivoluzione che tocca ad ognuno, dopo il nostro veloce passaggio
Agosto 18th, 2018 alle 11:55
Mio gentilissimo David, rammento un post di ben dieci anni addietro dove io parlavo del calcio degli anni 70, di Antognoni e delle mie serate trascorse ad ascoltare Claudio Lolli nella mia cameretta e tu mi rispondesti citando l’album “ho visto anche degli zingari felici”e del tuo caro amico Alberto che non amava la musica italiana ma che quel disco te lo faceva sempre ascoltare .
Ecco qui la ricchezza e i doni della vita:
I ricordi
La memoria.
Gli amici
La musica
La crescita
L’esserci ancora.
Se non erro quel tuo amico fece anche una bellissima mostra a Firenze che venni a vedere quasi ventanni fa.
Ciao David, un abbraccio
Antonello
Agosto 18th, 2018 alle 12:13
Mio carissimo David , sono andato a ricercare quel post:
E’ dell’ottobre 2010, il tuo tread era”tifosi,non sudditi”
Pochi post sotto al mio compariva un post del povero Tanai, un medico tifosissimo della Viola che scomparve da li a pochi mesi.
Una persona splendida.
Poco dopo scomparve anche “il Giardiniere” suo carissimo amico anch’esso personaggio godibilissimo di questo blog.
Essi sono ancora qui nel mio cuore.
I vecchi senatori del blog li ricorderanno certamente.
Ciao
Antonello
Agosto 18th, 2018 alle 13:36
Antico, sì, a Roma sulla Flaminia.
Agosto 18th, 2018 alle 14:02
Lolli in una sua intervista di un paio di anni fa disse che quella canzone che tu citi, Davide, era stata ispirata dalla sua famiglia. Evidentemente certe caratteristiche descritte (magari anche in forma paradossale o amplificata) nella canzone le ha viste e vissute a suo tempo con i propri occhi, dall’interno. Oggi che possiamo dire? In una certa misura le cose sono rimaste uguali, ma sono anche cambiate: possiamo sempre dire che la “piccola borghesia” è un “nemico” (ovviamente in senso politico-culturale)? Oppure è stata ridotta dalla globalizzazione anch’essa nel ruolo di vittima? A parte questo, cambiando discorso, “Ho visto anche degli zingari felici” è uno dei più bei dischi prodotti in Italia negli anni 70, sia poeticamente che musicalmente, e sono orgoglioso di averlo ancora nella mia ormai datata collezione di vinili.
Agosto 18th, 2018 alle 14:48
Qualche anno fa ero in macchina con mio figlio, penso che avesse sui venticinque anni, repper e appassionato di musica elettronica. L’emittente sulla quale ero sintonizzato trasmise Michel: come si sentì la voce del cantante, mio figlio non fece parola, e alla fine della canzone disse: “Mado…, come è bella! Chi è questo?” Era Claudio Lolli
Agosto 18th, 2018 alle 14:50
rapper…
Agosto 18th, 2018 alle 15:19
Non lo conoscevo ma traspare amore dai vostri post…e in giornate come queste serve…
Umberto Alessandria
Agosto 18th, 2018 alle 16:50
quando la morte avrà ormai …..allora t’amerò…. anche aspettando godot è un capolavoro.. avevo 13 anni.. primi baci.. prime botte con gli amici.. anni di rivoluzione.. feci anche per un po di tempo lo speaker.. ad una radio da poco nata .. radiocentofiori.. ma lolli non fu compreso da tutti non fu commercializzato come guccini.. un po anche perche piu di difficile lettura..va bhe il tempo scivola via fra le dita come sabbia.. maremma zoppa..
Agosto 18th, 2018 alle 21:10
@15 Fioraio
“compagno” fioraio!!!
Dino, Massimo, Luca, CIF, i’Pini, il Beccarone (???), poi Benedetto, il Miniati…che tempi!
Agosto 18th, 2018 alle 21:25
@2 antico: “un borghese piccolo piccolo”?
ottimo film,magistrale alberto sordi e ancora più ottimo il libro! …però non mi ricordo chi lo ha scritto! 🙁
qualcuno me lo può rammentare? può darsi vincenzo cerami??
Agosto 18th, 2018 alle 21:25
scusa antico,ho sbagliato commento: il numero @2
Agosto 18th, 2018 alle 21:26
ah no,scusa ancora,avevo scritto giusto! ;-D
Agosto 18th, 2018 alle 22:38
Immonda Bestia del n. 9
Non ho la pretesa di essere un senatore del blog, ma Tanai lo ricordo molto bene e ricordo anche quando la sua compagna annunciò proprio su questo blog la sua scomparsa e tu presenziasti alle sue esequie…
Ricordo di aver pianto come un bambino quando appresi la notizia che il nostro portierone aveva perso la sua battaglia contro un male incurabile…
E ricordo molto bene anche il livello intellettuale del blog di quei tempi, dove coloro che intervenivano, si riconoscevano per lo stile, ancor prima che dal nick.
Era come aprire tutti i giorni un libro dalla trama imprevedibile… una sorta di “droga virtuale” della quale non si poteva fare a meno…
C’erano molti “off topic” e tutti appetibili sotto il profilo della discussione creativa… oserei dire che a quei tempi aleggiava nel blog un’indisciplina disciplinata…
E gli indisciplinati erano davvero “penne” raffinate.
Uno dava “l’imbeccata” e in pochi attimi si scatenava una tempesta di idee con la I maiuscola… e le conseguenze erano “catastrofiche”, nel senso più avvincente del termine.
That’s it.
Marco Ciulli
Agosto 19th, 2018 alle 06:54
Ricordo una sera alle Cascine, estate 1980, concerto diviso in due; la prima metà Guccini, la seconda Lolli; serata indimenticabile al prato del Quercione, chi c’era?
Agosto 19th, 2018 alle 07:57
La realtà di oggi ha un sapore diverso .
Agosto 19th, 2018 alle 09:11
Belli i peana su claudio Lolli, ma noi tutti che ci siamo imborghesiti all’ennesima potenza cosa abbiamo fatto per essere più generosi nei confronti di coloro meno fortunati di noi? Abbiamo lottato per noi stessi, per raggiungere i maggiori successi e i maggiori guadagni, sfidando altri e costringendoli spesso a desistere dai loro sogni (eravamo più bravi, più forti, più determinati, più fortunnati, più raccomandati….), scegliendo auto sempre più grandi e smartphone sempre più performanti. E ricordarsi di loro, dei più disagiati e sfortunati, solo per poterlo inserire nel codice etico delle nostre aziende. Siamo stati una generazione di merda, non siamo degni di piangere chi, per tutta la sua vita, ha accettato di essere cantore di disagi. E ha continuato a farlo cantando in piccoli locali, tra pochi intimi fin che ha potuto.
Agosto 19th, 2018 alle 15:42
compagno forse non lo sono stato mai.. non mi sono mai attaccato etichette.. ero uno spirito libero come nonostante un mondo completamente diverso a mio modo lo sono ancora.. non saprei darmi una definizione politica.. io giudico le persone.. i fatti.. non mi curo se appartengono ad uno schieramento .. ma soprattutto non mi aggrego al gregge.. anzi il piu delle volte d’istinto vado controsenso come in uno splendido film.. fuga di mezzanotte.. quando per ricordarsi che nn era impazzito si mise a girare nel senso contrario..comunque qualcuno dei nomi che hai fatto non li ricordo .. (maraschino).. se erano persone della radio non ho conosciuto tutti ricordo che a volte arrivavo in quella stanza e parlavamo al microfono ..ma poche volte una decina al massimo..
Agosto 19th, 2018 alle 16:32
Si, Monica, V. Cerami.
Agosto 19th, 2018 alle 19:07
Gentile Maraschino e’ vero: la nostra generazione non ha brillato per slancio umanitario.
Abbiamo corso sempre per noi stessi.
E d’altronde cosa dovevamo fare?
I nostri nonni e genitori erano appena passati dalle macerie della guerra.
Ambivano a rifarsi una vita e ambivano a dare un mondo migliore a noi figli.
Non e’ cristiano?
Non e’ etico?
E noi figli degli anni 60 e 70 non abbiamo cercato di spiccare il volo?
Mio Padre a 18 anni mi compro’ una fiat 126 arancione di seconda mano con 80.000 chilometri .
Secondo lei non doveva?
Doveva comprarmi una bicicletta e quei soldi risparmiati li doveva dare a qualche centro sociale?
E io una volta ingranato nel mio mestiere invece che comprarmi un bel magazzino e togliermi dall’affitto dovevo foraggiare qualche onlus?
E invece di comprar casa alle mie figlie e farle laureare dovevo farle stare in affitto e invece di pagare il mutuo, girare quei soldi a qualche associazione umanitaria?
No, mi perdoni, sono un pessimo cittadino e ho pensato solo al mio orticello.
Mi son tolto la voglina di avere le piu’ belle Alfa e Lancia degli anni 90 e 2000.
Dovevo andare in autobus e i 60 milioni della Lancia K li dovevo dare a qualche parrocchia?
E invece che nelle isole dell’Oceano Indiano dovevo andare a prendere il sole in Bisenzio ?
E quindi allora non posso sentire ipocritamente Claudio Lolli?
Non son degno di Lui?
Guardi, io ho i calli alle mani, la schiena a pezzi a forza di scaricare pancali di filati.
Lo stato italiano mi mandera’ in pensione fra dieci anni con 1300 euro che tradotti al netto non mi basteranno tra sigari libri macchinine e antichi giochi di latta di cui mi piace circondarmi.
Io spero che qualcun m’arroti o che qualche squalo mi mangi, aimmen la mia famiglia la sara’ veramente sistemata grazie alle polizze esose che mi son fatto sul mio prezioso groppone.
Penso sempre alle plusvalenze della mia famiglia.
Son come Diego e Andreino.
Sa che ora che mi ci fa pensare nei beneficiari della polizza in caso di morte non ho indicato associazioni umanitarie?
E pensi, persino il mio 5 per mille lo do all’associazione “caduti sul dovere” che riconosce borse di studio ai figli di Carabinieri, Polizia e Finanzieri caduti in servizio.
Lo potevo dare a qualche barbone davanti alla Coop invece che limitarmi a lasciarli sempre l’euro del carrello.
Che dice?…Claudio Lolli si incazzera?
Boh!
Spero che da lassu’ almen lui mi comprenda.
E mi perdoni.
In fondo io son mezzo bolognese, sorbole, bisogna aitassi tra concittadini.
In fondo in fondo sono un ipocrita onesto.
Pensi, son quarantanni che ascolto musica psichedelica senza farmi neanche mai una canna.
Che dice? … i Pink Floyd ,i Doors e Jimi Hendrix verranno a casa a ripigliarmi i dischi?
Mi diranno… “senti ciccio, te da quinnanzi tu devi sentire solo i rappers milionari americani con le Cadillac con il volante impestato di brillanti e i sedili in pelle umana, a noi lasciaci stare, ci possan mettere sul piatto solo gli operai licenziati e a tempo determinato”
Pazienza
La saluto cordialmente
Immondo
Agosto 19th, 2018 alle 22:47
@Immondo
Senatore o deputato, mi ricordo anche io, come l’antigufo, il povero Tanai, giovane dentista scomparso troppo giovane, se non sbaglio a luglio 2012.
Ero nel blog da non molto, forse un anno ( sono sicuro che Antonello potrebbe dirmelo con maggior certezza) e ricordo anche la vivacità delle discussioni di allora calcistiche e non.
È la nostalgia che ci frega… gli anni della adolescenza, le conquiste fatte a poco a poco, dal motorino alle prime ragazzine, la socializzazione obbligata dalla mancanza dei sociale media.
I dischi sentiti e risentiti centinaia di volte, l’attivismo politico di quegli anni che ti obbligava, pur se non impegnato, come me figlio della piccola borghesia, ad interessarti e confrontarti tutti i giorni con quel clima.
Lolli non lo seguivo, ma sapevo chi era ieri come oggi. Lo saluto come simbolo di un periodo vivo, con il suo bello e con la sua tragicità.
Forse qualcosa di interessante da dire e da raccontare c’è l’abbiamo ancora David….
Un saluto
Lucky.
Agosto 20th, 2018 alle 03:37
Appisolatomi sulla sdraio in terrazza, e svegliatomi ora, in mancanza di sonno riprendo il discorso dell’Antigufo che mi preme assai.
Ebbene si Marco, hai perfettamente ragione; sono spariti molti amici che facevano di questo blog un momento imperdibile.
Fortuna che tuttavia ancora molti reggono e che altri nuovi utenti si sono ben inseriti.
Ma la mancanza di certuni di sente .
Mi riferisco per esempio ai miei diletti Maladetto Toscano, Goderiger, Nippo, Gatto Pancione, Aristarco, Pico, Massimiliano 71, il dr Ernesto Gasperini in arte Ribot.
Gente che leggevamo con gran piacere perche’ scriveva veramente bene, con giudizio e simpatia.
E poi Max Vinella, Canesciorto, Vibennal, Chianti Giano,Cairolibrothers, Simo V.C Alta Garfagnana, EnricoC., Uguccione della Faggiola,Rudi Disco Gambola, Conteviola,Passione Viola,David Torrini , Marco-San ,Asher, Viola78, Claudia… insomma tanti amici.
In quanto agli of Topic… che dire ? … sono il sale del blog ; a volte son divertentissimi.
Rammento quando in molti prendemmo la fittonata di Masterchef.
Che spettacolo: ci scoprimmo tutti cuochi.
E poi musica e film , sempre regine di mille tematiche , attualita’, politica, religione, lavoro, la scuola , la storia della nostra Italia, i figli, la coppia.
E bordate su bordate sulla baffona.
Dove come quando e come.
Ci scoprimmo ogni volta un popolo di strappamutande.
Beh…lo volete sapere?
Che rinfrancamento della propria colpa giovanile saper ad esempio che a quindici anni eravamo tutti quasi ciechi.
Chi per colpa della Brigitte Bardott chi per colpa della Serena Grandi , chi per colpa della Nadia Cassini o della Kim Basinger.
Situazione storicamente appurata, certo ; o un si sa che a quindici anni erimo tutti mezzi non vedenti, ma leggerlo messo per iscritto da un intero popolo viola era rinfrancante, divertente e mi si consenta, edificante visto il mondo come sta andando.
E poi le auto, le moto, i vecchi ricordi scolastici, la pesca, gli animali di casa, cani gatti e persino gli acquari.
Una volta fu preso la discussione anche sugli addobbi all’albero di Natale.
Si comincio’ a litigare io e tale Cisco su come sistemare le palle sull’albero e se comprarle di vetro o plastica.
Poi tanti ci venneto dietro.
Roba da non credere.
Abbiam scritto tante boiate ma anche tante verita’ e storie di vita incredibili.
Il dr Guetta partiva , cito a caso , con un post su Prandelli e noi si finiva a ragionare su dove andare a sciare e dove c’era la neve piu’ bella.
Che bellezza scrivere : apparecchiare sul tavolo le proprie convinzioni , i propri dubbi , le proprie esperienze e sapere che la’ fuori tanti ti leggono e ri rispondono.
Continuamo cosi’ , in questo blog che rimane unico .
Grazie David.
Ciao Marco
Le migliori cose a tutti
RISPOSTA
Grazie a te Antonello per il conributo che dai 8quando ne hai voglia) a questo blog.
Un abbraccio,
David
Immondo
Agosto 20th, 2018 alle 07:02
Caro Immonda,
Ha fotografato, più o meno, quello che ho fatto Anch’io.
Che è però tutto diverso da quello che volevo e potevo fare.
Ed oggi sento il peso di non aver provato a cambiare ciò sarebbe stato necessario.
Faccio miei gli ultimi versi di una canzone di Venditti ricordandomericordandomene nel contempo altri di De Gregori: ” i poeti, che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa…”
“primi vagiti di un ’68
ancora lungo da venire
e troppo breve, da dimenticare!
E il tuo impegno che cresceva
sempre più forte in te…
“Compagno di scuola, compagno di niente
ti sei salvato dal fumo delle barricate?
Compagno di scuola,
compagno per niente
ti sei salvato
o sei entrato in banca pure tu?”
La ringrazio per la Sua bella risposta.
Con stima
Riccardo Pierattelli
Agosto 20th, 2018 alle 07:56
E’ un piacere dialogare con persone intelligenti.
E se poi mi citano testi di “Le storie di ieri” e di “compagno di scuola” il mio cuore e la mia mente ne godono .
Come svegliarsi, tirare su il rotolante e accorgersi che fuori e’ una bella giornata.
I nuovi capi hanno facce serene e cravatte intonate alla camicia.
Maraschino propongo il tu.
Ciao e grazie
Antonello
Risposta
Sabato ho visto con Cristina il concerto di Venditti a Villa Bertelli: STREPITOSO!
Agosto 20th, 2018 alle 07:57
David, siamo tutti noi che ringraziamo te.
Contraccambio l’abbraccio.
Antonello
Agosto 20th, 2018 alle 08:03
Lucky, Tanai mori’ intorno al 27 o 28 luglio del 2011.
Ero in autobus, stavo tornando a MarsaAlam da una escursione , mi giunse la telefonata dal dr Ernesto Gasperini.
Peggio telefonata non mi poteva arrivare.
Ciao Gianluca
Immondo
Agosto 20th, 2018 alle 08:50
X 29 Maraschino
mi scusi se metto bocca nella vostra discussione con l’Egregio Immonda,ma,con tutto il rispetto per le “poesie” di Venditti,il personaggio cantautore come esempio di quello che avrebbe dovuto fare per cambiare l’Italia è molto contraddittorio. Facile parlare,difficile agire.
Ognuno è libero di pensarla come meglio crede,ci mancherebbe,ma Venditti mi sembra proprio l’esempio classico del “furbino” che dicendo quello che la gente vuol sentirsi dire ha fatto una valanga di soldi,quindi..?
se le può interessare a supporto di quanto sopra,molti anni fa il soggetto si esibì alle Cascine in quel di Firenze,fu accolto da un coro da stadio,da una parte dei presenti,che lo dileggiavano vociando Bottegaio! Bottegaio!.
mi creda non è una fake new,io c’ero.
comunque si parla di emozioni e quindi valgono le sue come del resto,anche le mie e soprattutto quelle della Bestia (si fa per dire) di nome Immonda.
Agosto 20th, 2018 alle 09:03
Si David, il Venditti e’ strepitoso tuttora perche’ nonostante una voce non propriamente eccezionale come una volta ancora ci mette l’anima.
E poi … un repertorio come il suo chi ce l’ha?
Ciao
Agosto 20th, 2018 alle 09:19
@33 Balzac
Concordo e, non a caso, ho rimarcato De Gregori:
” i poeti, che brutte creature, ogni volta che parlano è una truffa…”
E quel giorno c’ero anch’io.
Cordialità
Agosto 20th, 2018 alle 12:26
Sull’impegno di Venditti ho sempre avuto dubbi; il famoso cuore a sinistra e portafoglio a destra, ma come ha raccontato lui la nostra generazione di adolescenti non lo ha fatto nessuno. Io mi commuovo ancora su “ compagno di scuola” “ Lilly “, “ sotto il segno dei pesci e notte prima degli esami”.
Agosto 20th, 2018 alle 12:52
Ed ecco l’onda travolgente ironico-riflessiva, diretta conseguenza della ritrovata grafomanìa blogghettara del Vannucci, che finalmente naviga e riprende corpo, in un desolato Oceano di plusvalenze, braccini, lenzòli, mercati, supermercati e outlet del calciatore, mercafir da spostare, stadi da costruire e piste da mettere in tralice anziché in fronte montagna…
Ora lo posso dire…
BENTORNATO ANTONELLO!
E bentornate alle discussioni che le possin chiamassi tali…
Un grande abbraccio.
Marco Ciulli
P.S.: Visto che tu sei in contatto con diversi di codesti che tu hai citato, guarda un po’ se tu li ricolleghi in presa diretta con questi lidi… non sia mai per una bella ritrovata risolàta reciproca tra me e Nippottino tuo! (l’allora Nippo96)… che te lo ricordi cotal affettuoso nomignolo che tu forgiasti nei suoi confronti?… 🙂
Agosto 20th, 2018 alle 15:42
In gioventù ci si sente sempre in dovere di lottare contro i padroni; nella maturità, invece, si finisce col servirli o diventare uno di loro, questo penso io; ne ho visto di gente con l’eskimo sotto di cui si nascondeva il doppiopetto; da buoni borghesi,avendo di sè una stima così pessima, andavano in giro camuffati, fino a quando si tolsero l’eskimo e rimasero col doppipetto.
Agosto 20th, 2018 alle 16:43
Si in effetti un ritrovo sarebbe interessante.
Io ho i numeri telefonici di mezzo blog, ma non ho ne l’ardire ne il carisma del dr David Guetta per organizzare un mega ritrovo.
Se entra in azione lui stanne certo si fa il pienone.
RISPOSTA
Ci penso Antonello, lo sai che su queste cose sono colpevolmente pigro.
Un abbraccio,
David
Agosto 21st, 2018 alle 07:25
Sarebbe fantastico David.
Lo sai; noi non siamo pecore ma tu sei il nostro pastore 🙂 🙂
Agosto 21st, 2018 alle 15:14
@32 Immondo
Antonello si era il 2011 ho sbagliato io a scrivere. Caspita sono passati già 7 anni!
Ricordo un post di David che si intitolava Ciao Ruggero.
Un saluto
Lucky
Agosto 21st, 2018 alle 16:01
I miei amici hanno tentato mille volte di convincermi sulla bontà dei testi e della musica di Claudio Lolli, ma devo essere sincero anche se sembrerò irrisoettoso: l’ho sempre considerato di un palloso insopportabile.
Probabilmente non sono mai stato un vero compagno rivoluzzzionario con tre zeta.