Da rifletterci sopra
Inserito da admin il 11 Apr 2018 5:40 am. Categoria: Attualità.
Il calcio è ormai fuori dalla comprensione umana.
Con il Napoli che gioca il più calcio d’Italia ed in corsa per lo scudetto, i tifosi al San Paolo cominciano a contestare pesantemente prima De Laurentiis e poi Insigne, che li manda giustamente (anche se non si dovrebbe e potrebbe) a quel paese.
La colpa della squadra di Sarri?
Non riuscire a vincere contro il Chievo, dopo aver sbagliato un rigore e almeno una mezza dozzina di occasioni facili facili.
Le colpe del presidnte, peraltro non proprio la persona più simpatica del mondo?
E chi lo sa? Forse qualche sgarbo a chi comanda in curva, vallo a sapere.
Un episodio che deve far riflettere tutti, compresa la proprietà viola perché davvero tutto il mondo è paese.
Aprile 11th, 2018 alle 06:50
Quando un presidente si comporta da “imprenditore” e pensa prima ai conti della società che ai desideri dei tifosi, viene accusato di approfittarsi della situazione per speculare sulla passione dei tifosi…una buona parte dei tifosi napoletani chiama De Laurentis “il pappone” perché tutti gli anni si intascherebbe gran parte degli utili invece di investirli bella squadra…tutto quello che invece ha creato (dal nulla come noi..)viene subito dimenticato e nemmeno essere il lotta per lo scudetto è oramai ritenuto sufficiente per una realtà molto simile alla nostra…
Aprile 11th, 2018 alle 07:25
Io spero solo che stasera non si ripeta quello che è successo ieri sera……spero che il real abbia capito la lezione.
Aprile 11th, 2018 alle 07:38
Si chiama frustrazione ..
E’ un male diffuso
Chi tifa juve lo e’ nella vita
Per gli altri invece, che tifano per le squadre delle loro citta’, quando arrivano a vedere il nettare magico , dopo anni o decenni di magri, iniziano ad esser presi da emozioni impure.
Gettare le proprie speranze di gioia su altri gesta non e’ mai cosa saggia, goderne invece e’ saper vivere
La primula viola
Aprile 11th, 2018 alle 07:45
Mah….qui a lavoro ho tre colleghi napoletani che sono tutto fuorché ultras o persone che hanno interessi personali contro De Laurentis, eppure non lo possono vedere.
Lo accusano di gestire male la società, di non metterci un euro e di non reinvestire tutti i soldi ricavati dalle cessioni eccellenti degli ultimi anni.
Sarà vero? Sarà falso? Magari prima di guardare in casa d’altri dovremmo guardare in casa nostra.
A meno che non fosse il classico post in cui si parla di A per poi ricadere ancora su B.
Aprile 11th, 2018 alle 08:20
…io credo che una società debba essere sana e equilibrata a volte anche a discapito della forza tecnica. I tifosi vorrebbero tutti che i presidenti buttassero nelle squadre oltre al proprio tempo, anche i loro denari. Se sa tutti che questo e pressoché impossibile, salvo fare la fine di gente come Sensi o il ns. CG. De Laurentis e famiglia come prima attività oggi fanno calcio e vengono regolarmente stipendiati dalla società Napoli, come si può vedere anche dai bilanci. Non è un Hobby e hanno poche altre risorse. A chi dice che sono una realtà pari alla ns. si sbaglia di grosso, Napoli è una città che ha quasi 1 milione di abitanti, tutta la Campania e zone limitrofe segue il Napoli (noi max si arriva a Campi).La storia forse è simile alla ns. perché vista dal punto del presidente questi erano anni che veleggiavano nelle serie inferiori prima che De Laurentis la prendesse e li portasse a lottare per l’Europa e lo scudetto. Poi se qualche volta un presidente dice sapete icche a me mi avete rotto i cogl… qualche buona ragione la potrà anche avere o no !!!
Aprile 11th, 2018 alle 08:25
sotto sotto sono contento per la roma, perchè la spocchia catalana non la sopporto
poi un bel roma-liverpool in semifinale…
per stasera invece non ho dubbi
da sportivo io non tifo mai contro le squadre avversarie per cui contro “lei” non tifo mai.
tifo solo a FAVORE di chi ci gioca contro……ahah
Aprile 11th, 2018 alle 08:32
Onestamente degli altri a me importa poco.Io spero solo che questa meravigliosa fiaba che si é creata intorno alla Fiorentina ,possa trasformarsi in una seria e costante realtà con i giusti ritocchi ed atteggiamenti.
Io quel giorno ero in curva Fiesole:26 apr. 1959 Fiorentina – SPAL SPAL 1-2 37′ rig. Lojacono, 49′ Oltramari (S), 78′ Morbello (S) .Due stagioni dopo Fiorentina -Spal 0-3Massei,Massei,Broccini.Ci fecero perdere due scudetti perché arrivammo secondi.
Aprile 11th, 2018 alle 08:36
Quoto Primula #3 e Ale B #4.
Basta, in piccolo, organizzare un’iniziativa di gruppo, anche ludica, per capire che nella vita pochi fanno, molti vengono a ruota, e chi fa meno è il primo a criticare quelli che fanno.
Non conosco la situazione al Napoli, quindi mi limito a perle di banalità.
Noi speriamo di creare qualcosa di buono, tutti insieme.
Aprile 11th, 2018 alle 08:42
tutto il mondo è paese: un paese di imbecilli
Aprile 11th, 2018 alle 08:57
Anch’io conosco diversi tifosi napoletani
e tutti ce l’hanno con De laurentis.
Secondo me, la forza del Napoli di quest’anno nasce proprio nel mercato dove non hanno comprato quasi niente.
la squadra era già forte e ora gioca a memoria.
però i tifosi napoletani fanno gli stessi discorsi che si sentivano a Firenze nel 2016,
il mercato di gennaio li ha fatti imbufalire.
Mah..
è vero che De laurentis non mette un euro
anzi è stipendiato,
ma il Napoli era in serie c (e ci stava proprio bene..)
e ora se la gioca con la juve.
Non ci mette un euro ma bisogna riconoscere che sono bravissimi a comprare e rivendere i giocatori,
hanno pescato i jolly Lavezzi, Cavani, Hamsik, Higuain, Maertens, Callejon, Insigne e altri
e non è fortuna.
Lamentarsi è pura follia, secondo me
ma siccome il Napoli è l’unica squadra che mi fa apprezzare il fatto che lei vinca lo scudetto,
spero che i tifosi continuino cosi.
Mi associo ad Alessandro del commento n 2.
Sinceramente, mi è dispiaciuto molto che la Roma abbia eliminato il Barcellona.
Antisportivo?
si!
ma chi se ne frega.
Hanno meritato perchè il Barca ieri era inguardabile ed è giusto che sia uscito,
ma io avrei preferito se li avesse presi a pallonate.
Non parliamo poi di stasera,
ma il Real è una squadra molto tosta e non credo che ci darà dei dispiaceri.
Ci mancherebbe solo avere juve e Roma in semifinale di champions..
Aprile 11th, 2018 alle 09:36
forse perche’ha fatto una campagna acquisti invernale paragonabile a quella dei della valle quando anche noi eravamo primi e necessitavamo di innesti…
Aprile 11th, 2018 alle 09:38
Minchia oh, questo tuo post apre ad un ventaglio enorme di considerazioni. Tu citi Napoli ma potresti citare Torino, Udine e pure Londra, Madrid, perfino Barcellona…e forse guarda ti dico anche New York. Ma se vuoi limitiamoci ai nostri dintorni, si può citare Livorno, Pisa, Arezzo…ma anche Montecalvoli volendo eh. Se poi ci spostiamo sulla politica citerei pure il Movimento 5 Stelle ed anche la Lega eh. E’ un po’ tutto lo stesso fenomeno. Che la gente è cambiata ovunque soprattutto per la quantità di informazioni che ognuno di noi oggi ha. Informazioni che la maggior parte delle volte sono negative. Sappiamo tutto di tutti: quanto guadagna Tizio, quanto spende Caio, Sempronio arriva agli allenamenti in elicottero, quell’altro sniffa al club privè il mercoledì sera. “Il presidente arriva col jet privato e riparte per la sua villa nei mari del sud dopo pranzo”. “L’ex AD ha preso il premio produzione consistente in 30 milioni di euro per il fantastico risultato raggiunto di aver licenziato 300 hostess e 200 personale di terra”…per la gente comune, per chi ha i figli ancora disoccupati nonostante la laurea, per chi ha genitori anziani e malati, per chi deve mantenere mogli separate e figli universitari, è tutto molto pesante e sostanzialmente schifoso. Il mondo dorato del calcio moderno, fa invidia e fa rabbia e non c’è nessuna pietà per gli “idoli” se non fanno il loro “dovere”. E qual è il dovere di uno sportivo professionista? Vincere…la sua vittoria è al vittoria dei suoi tifosi. Se perdi sono casini.
Aprile 11th, 2018 alle 09:58
Se è per quello ci sono anche tanti tifosi giuventini che contestano Allegri perchè fa giocare male la squadra e non è riuscito a vincere la CL. Ricordo un mio conoscente (anche lui gobbo, sarà un caso?) che ce l’aveva a morte con Zidane, perchè secondo lui faceva solo giocate inutili e fini e se stesse. Cosa si può fare con certa gente? Poco purtroppo, nel mondo gli stupidi sono tanti, è inevitabile che anche fra i tifosi di calcio ce ne siano parecchi.
Concordo comunque con @la primula viola, a volte la delusione per un traguardo sognato e non raggiunto ti può portare a svalvolare. E’ anche per questo che predico calma per la Fiorentina, perchè è improbabile che continuino ad andarci tutte bene come in questo momento, e non vorrei che un’eventuale mancata qualificazione all’EL facesse sclerare qualcuno.
Un’ultima cosa: evitiamo per piacere di riaprire discussioni sterili sulle proprietà delle squadre di calcio, compresa la nostra.
Filippo da Prao
P.s. Nonostante la Roma sia da sempre ai vertici delle mie antipatie calcistiche, devo dire che ieri sera ho tifato per loro, perchè ci hanno creduto fino alla fine e hanno meritatamente sconfitto un Barcellona supponente, irritante e ingiustamente aiutato dagli arbitri. Queste imprese fanno bene al calcio, in particolare a quello italiano: ora però basta miracoli, mi aspetto che il Real faccia il suo dovere fino in fondo!!
Aprile 11th, 2018 alle 10:04
io devo sottolineare che la vittoria della roma ieri sera mi ha fatto godere.
per come hanno giocato per la voglia la fatica la dedizione la volontà di arrivare ad un traguardo sulla crata impossibile, di fornte ad una squadra di mostri che ha mostrato una sufficienza e una assenza di nerbo pazzesche. E i titoli dei giornali dopo il sorteggio e i regali dell’andata hanno ancora di più condizionato l’ambiente e la squadra arrivando alla frittata di ieri sera. Siccome sono a roma per lavoro devo dire che ho trovato assonanze con la nostra tifoseria, per lo meno anche loro hanno un amore viscerale e indescrivibile e fanno festa quando vincono una grande partita in champions contro un mostro sacro del calcio attuale e non.
Spero il real stasera faccia tesoro dell’esperienza di ieri.
Aprile 11th, 2018 alle 10:20
David,
è nell’indole del tifoso medio, quasi ovunque…poi la cultura del paese può alleviare o meno questa tendenza, ma il succo è quello, purtroppo.
Vdz
Aprile 11th, 2018 alle 10:41
La nostra generazione e molto di più in quelle seguenti, non è accettato il protocollo della sconfitta. È dunque certamente banale ridurre la sconfitta a semplice rassegnazione dignitosa di fronte ad un risultato avverso, specialmente nell’ambito sportivo. Un’accezione ancora più alta è quella che lega la cultura della sconfitta ad una nuova cultura della vittoria: saper perdere per saper vincere, sparita e svanita nel dimenticatoio, la nostra società vuole vincere e vincere subito, da qua parte la ricerca del problema o di chi ne ha scatenato moralmente e fattivamente lo stesso, spesso non prendendo neppure le proprie responsabilità.
Pensiamo alla contestazione di domenica a Napoli, cosa scaturisce e può scaturire nella testa di Insigne?
Ritroverà la forza di essere protagonista oppure mollerà additando il tifoso napoletano immeritevole delle proprie prestazioni?
Il bello della sconfitta sta innanzitutto nel saperla accettare. Non sempre è la conseguenza di un demerito: a volte sono solo stati più bravi gli altri. Più sei disposto a riconoscerlo – quando è vero, quando non stai cercando di costruirti un alibi – più aumentano le possibilità di superarla. Anche di ribaltarla.
La sconfitta va vissuta come una pedana di lancio: è così nella vita di tutti i giorni, così dev’essere nello sport.
Bisogna sforzarsi di trasformarla in un riaccumulo di energie, prima psichiche, nervose, e poi fisiche.
Nello sport, così come nella vita, ogni sconfitta è utile, a patto di saperla leggere.
I nemici dello sport sono tanti: il male peggiore, il più pericoloso, per me è la mancanza di un’adeguata cultura della sconfitta, quella che oggi io ho riscontrato spesso nei genitori, nei figli che praticano sport e in quasi tutti i tifosi, come se la vittoria e l’affermazione diretta o interposta nel figlio, nella squadra del cuore, fosse un obbligo e null’altro viene contemplato.
I napoletani stanno lottando con ogni forza per raggiungere un obbiettivo quasi insperato, certo le contestazioni di domenica tra l’aLoro premature potrebbero suscitare problemi in tutto il gruppo e la società, chissà se alla fine oltre alla sconfitta i tifosi napoletani saranno pronti anche a fare il mea culpa?
Aprile 11th, 2018 alle 10:46
Negli ultimi anni, anche grazie all’ausilio di maggiori fonti di informazione (o, in alcuni casi, di disinformazione),la preparazione media del tifoso si è notevolmente infarcita di concetti, numeri, prinicipi anche in ambito extracalcistico. Basti pensare alle discussione sul fair play finanziario (talvolta frutto di nozioni errate come quando sento discutere di fatturati anzichè di bilanci), sui sistemi di allenamanento, sui concetti calcistici (e qui mi ci metto pure io) sull’aspetto economico, sulla struttura societaria e, da quest’anno, sul protocollo VAR. C’è solo un ambito in cui l’evoluzione del tifoso medio non segue i tempi, ovverosia il “comprendere” come alcuni fattori propri della passione come il sogno, la voglia di vincere e la competitivtà non siano sempre compatibili con l’esigenza di mantenere i conti (e non solo) in ordine. Anche a me non piace l’idea del tifoso “cliente” ma devo arrendermi, mio malgrado, all’idea del tifoso “utente”.
De Laurentis può aver toppato dialetticamente in qualche uscita ma sta cercando di portare il Napoli Calcio ind una dimensione meno “partenopea” (detto con tutto il rispetto), sì da togliersi di torno una serie di pregiudizi e di luoghi comuni che tanto danneggiano la meravigliosa città di Napoli ma che altrettanto campati in aria non sono. E’ un salto molto complesso perchè quando ci si espone al fine di evidenziare che il primo risultato da conseguire sia una gestione sana della società, si viene accusati di non essere passionali, di far morire i sogni dei tifosi ecc. In realtà, se Napoli oggi può vivere un sogno lo deve proprio al lavoro di De laurentis in tal senso. Solo grazie alla tipologia di gestione che la società ha conseguito, la squadra oggi è stabilmente in Champions league e si propone come avversario della Juve. Di sciuro, devono esserci anche delle idee di calcio, ed in questo la scelta dell’alenatore è stata strategica, ma, come capitato in altre realtà ove i presidenti sono criticati per le cessioni illustri, a lungo andare anche i risultati sportivi (per quanto possibile) sono gratificanti.
Occupandomi di questi aspetti anche per lavoro, credo sia il passo più complesso da affrontare perchè il tifoso, in quanto tale, non sarà mai razionale e preventivo; poi, come deduce David, c’è l’aspetto riferito alle guerre interne con le fronde della tifoseria che pretendono di vendere il loro materiale allo stadio, di entrare gratis (soprattutto se sotto daspo) e tante questioni che tengono ad oggi le società (TUTTE)sotto ricatto. Anche in questo caso, però, a lungo andare i risultati danno ragione a chi ha la forza ed il coraggio di provare a dissipare questi malcostumi.
Aprile 11th, 2018 alle 10:47
Sì è proprio così, sfiorare e non centrare un obiettivo importante è peggio che non averci nemmen provato…e infatti a ben ricordare quando siamo arrivati in semifinale le ultime volte con Montella, anche noi viola abbiamo contestato tutto…anzi addirittura abbiamo irriso i nostri giocatori mentre ancora giocavano…così gli juventini rinfacciano ad Allegri di non averla vinta la champions…e così via. Tutti uguali.
Aprile 11th, 2018 alle 11:05
Quoto il Sergente #16.
Vera e inestimabile sconfitta, la ferita originaria, la caduta da cui proviene ogni crescita, perché incontro con la verità.
Lezione necessaria e continuamente da rinnovare. Senza la quale rischiamo di restare eternamente il bambino per il quale il babbo doveva lasciar passare sotto le gambe la palla per farlo vincere, sennò smetteva di giocare…
Aprile 11th, 2018 alle 11:14
Volendo fare un discorso più generale, direi che il mondo di oggi non aiuta a far emergere il meglio delle persone, anzi. I fischi allo stadio sono forse una delle reazioni più innocue, pensate ad esempio alla marea di cacca che viene sparsa verso chiunque attraverso i social!
C’è pieno di gente incazzata, pronta a dare la colpa agli altri delle proprie frustrazioni e in procinto esplodere per qualsiasi inezia. Gente ottusa, non disposta a dialogare con nessuno, e per questo pericolosa, nel calcio, in politica come in ogni altro aspetto della vita.
Tornando al Napoli, prima di eventuali critiche ricordiamoci di come abbiamo infamato la nostra squadra durante e dopo la partita col Siviglia…
Filippo da Prao
Aprile 11th, 2018 alle 11:25
Poche volte ho esultato per una squadra che non fosse la Fiorentina o la Nazionale.
Ieri sera è stata una di quelle, vista anche l’antipatia che provo per il Barça, una delle squadre più spocchiose e antisportive d’Europa.
La Roma di ieri è stata veramente impressionante per carattere, gestione della partita. Dzeko ha fatto una partita incredibile.
Per stasera, invece “Hala Madrid!”
Aprile 11th, 2018 alle 11:43
De Laurentis ha preso una squadra che dopo anni in B era fallita e retrocessa in C e in pochi anni l’ha riportata costantemente fra le prime tre in Italia.
Antipatico, saccente, senza grandi disponibilità ma negli anni ha fatto calcio come nessun altro gestendo la società senza fare affari con procuratori.
La risposta sono 6.000 abbonati e contestazioni al primo intoppo da parte degli amici della carogna.
Aprile 11th, 2018 alle 11:47
Bravissimo il sergente García 16!!!!
Per il resto dico solo forza Violaaaaaaa
Nell’ora di sconforto e di vittoria
Aprile 11th, 2018 alle 12:08
Sergente, è troppo sottile il confine tra “cultura della sconfitta” ed “attitudine alla sconfitta”. Il nostro è un mondo di rampanti…sono loro che emergono. Gli altri finiscono sugli spalti di uno stadio a sfogare le frustrazioni.
Aprile 11th, 2018 alle 12:12
E ieri, prima della partita, le pesanti offese a Pallotta.
Aprile 11th, 2018 alle 12:28
Io credo che la piega che sta prendendo questa stagione dimostri che il tifoso viola voglia attaccamento alla maglia, alla storia e, appunto, al tifoso. Nessuno ha mai chiesto scudetti o coppe. Non si può pretendere però che il tifoso ragioni sempre razionalmente, altrimenti non sarebbe un tifoso
Aprile 11th, 2018 alle 13:13
Non c’è da meravigliarsi. Gli appassionati di calcio(come quelli di altro sport)sono chiamati “tifosi”cioè affetti da patologia comportante alta febbre. Quindi siamo tifosi, “malati”. In effetti molte volte mi domando come io, “ormai al limitar di Dite”, venga condizionato nel mio umore, dall’esito di uno scontro di 22 giovani in pantaloni corti. La risposta ovvia:sono “malato”.Chi non tifa si meraviglia, i più severi dubitano delle capacità intellettive dei “tifosi”.
Le nostre dispute, i nostri litigi appaiono ad un esame critico del tutto inadeguati quasi ridicoli rispetto alla drammaticità delle vicende umane. Sono orgoglioso di essere “tifoso”viola.
Aprile 11th, 2018 alle 14:41
Sinceramente mi ha emozionato di più il tuffo del loro presidente nella fontana in pieno stile da dolce vita romana con una sensualità criptata che nulla ha da invidiare alla Anitona che la partita in se contro una banda di pensionati senza idee (a giudicare dalle prestazioni il Real Madrid sembra di tre categorie superiori al Barcellona anche solo volendo confrontare il reparto di centrocampo)
Per quanto riguarda i mercati non sono d’accordo con chi paragona quello nostro del 2016 con quello dei partenopei ….noi sprofondammo in una crisi di gioco e di morale che ci fece perdere anche il treno per l’Europa mentre loro sono stabili al secondo posto e se la giocheranno fino all’ultimo per il titolo nazionale ….mi sembra ci sia una leggerissima differenza…inoltre a noi capita una volta ogni quindici anni mentre per loro ultimamente è diventata una consuetudine quella di lottare per lo scudetto ….inoltre hanno una squadra già rodata e completa in ogni reparto con diversi top players …. sinceramente il tifoso fiorentino nel paragone mi pare leggermente penalizzato…se poi vogliamo omologare tutto e fare di tutta un’erba un fascio è un altro discorso ma noi nelle nostre polemiche dovremmo essere più giustificati e compresi….
Aprile 11th, 2018 alle 15:00
La contestazione a De Laurentis da parte dei tifosi napoletani, mi sembra inspiegabile e soprattutto ingenerosa, visto dove li ha presi e dove li ha portati, anche perché tranne il periodo legato a Maradona, non mi sembra che il Napoli potesse vantare piazzamenti europei e/o trofei degni di nota!!!
Aprile 11th, 2018 alle 15:21
Interessante dibattito in questo sempre più piacevole luogo bar sport virtuale che è diventato il blog del Guetta.
Avete notato come da 40 giorni a questa parte l’aria qui sia più respirabile, le tastiere più pacate, le riflessioni più argute e profonde?
La tragedia del Capitano ha ristabilito i veri valori, ciò per cui vale la pena… far cosa mettiamocelo noi. Davide Astori ha dato forza ai ragazzi della Fiore e a tutto l’ambiente, ha presentato una Società che in una fase così drammatica non avrebbe potuto far meglio, una tifoseria unita come da tanto non si vedeva. Ebbene sì, uniti si vince. E’ cosa nota, solo che a volte lo si dimentica presi dal troppo amore che acceca la mente e intristisce il cuore.
Spariti i provocatori a prescindere e gli spalmatori professionali d’odio, i post si sono stabilizzati in meno ma migliori. Si ragiona senza berciare, si ascolta provando a capire le ragioni dell’altro. Si usa la testa più della pancia, e siam contenti, sì, siam davvero felici di vedere una ventina di ragazzi dar tutto per la nostra maglia. Raddopppiare, triplicare, Saponara smistare palloni che un mese fa gli passavano intorno, Simeone sfondare le linee alla Bati e iniziare a trarre i frutti dell’allenamento sul primo controllo di cui ha parlato il saggio Pioli.
La Viola è unita e va avanti con umiltà. Bene. La riprova arriverà al primo pareggio, che certo arriverà da qui alla finem, o alla prima sconfitta. Sapremo mantenere l’equilibrio? Riusciremo a capire che, a volte, gli altri possono giocar meglio? Daremo il tempo a questo gruppo di crescere insieme a noi?
Secondo me si può fare e tutti ne trarremo notevole godimento, così come Picchio sa godere anche con l’acqua che rimesta nel vino.
Aprile 11th, 2018 alle 15:51
I tifosi sono tutti uguali. A Napoli sono anni che contestano ADL, Lotito gira con la scorta, il Berlusca gli ultimi anni, dopo qualche Champions e qualche scudetto è stato infamato come un pellaio. Che, diciamolo, infamare il Berlusca mi sembra più che lecito, ma per ben altri motivi.
Ieri la Roma mi ha rovinato la serata, in quanto devo ancora decidere se mi resta più sulle palle lei o la Juve. Spero che i giocatori del Real abbiano visto la partita ed abbiano imparato la lezione. Un’altra serata come quella di ieri non la potrei reggere.
Aprile 11th, 2018 alle 17:34
No Sergente Garzia ti prego, no. La cultura della sconfitta no.
A Firenze siamo laureati in sconfitta. Abbiamo un master e PHD in sconfitta. Perché abbiamo perso sempre. Perché per un fiorentino la vittoria è illegale e la legge vuole che perda sempre e sempre quando non dovrebbe. Non vincere un quarto di Coppa dei Campioni. Non due semifinali di Coppa Uefa. Non una finale di Coppa Italia. Non due scudetti. Episodi che sanciscono la biodiversità di un fiorentino. E la sua grande forza. Non nel sopportare. Ma nel crederci sempre, pronto a cogliere il canto della normale felicità, quella che non ci appartiene di natura: la felicità illegale. E vittoriosa.
Se si pensa che la distanza che si era creata con la proprietà fosse legata al fatto che qualcuno voleva vincere, non si è capito nulla.
Aprile 11th, 2018 alle 18:18
OT:
se non l’avete fatto,vi consiglio di leggere l’articolo di marco bucciantitni su skysport.it,dal titolo “è nato l’atletico fiorentina”.
bellissimo,geniale,poetico,commovente.
Aprile 11th, 2018 alle 18:32
La verità è una soltanto: la gente parla perché ha la lingua in bocca. In molti non sanno nulla di come si gestisce una società di calcio. Forse nemmeno come si gestisce una famiglia. Forse non sanno nemmeno gestire la loro persona. E vanno allo stadio a fare cori. O fuori dallo stadio a mettere lenzuola. Vanno isolati, ignorati, considerati il nulla.
Aprile 11th, 2018 alle 21:45
Oh…quasi ce la facevano…..
Vedere chiellini che accusa quelli sell’altra squadra di comprare l’arbitro e’ il paradosso di koenig
Aprile 11th, 2018 alle 22:02
vado OT
vederli illudersi fino al 93^ ed essere buttati fuori con un rigore che in Italia nessuno gli avrebbe mai fischiato contro…..non ha prezzo
Aprile 11th, 2018 alle 22:27
…vedere allegri che si lamenta di un rigore subito non ha prezzo!! 😀
…però da una parte mi dispiace: di roma e juve in sè me ne po’frega’de’meno, ma sarei stata contenta se il piccolo calcio italiano avesse buttato fuori entrambi i giganti…
Aprile 11th, 2018 alle 23:23
Sento Buffon parlare di “sensibilità” (dell’arbitro) e dire, in somma: Se hai un cuore non puoi prendere una decisione del genere e distruggere i sogni e il lavoro di una squadra che sta facendo un’impresa storica.
Ma cosa sarà passato nella testa di Gigi durante il recentissimo Benevento-Juve? Si sarà accorto di come i giocatori del Benev. lottavano per un sogno, e di come gli è andata e perché?
E che dire di quando il Parma voleva vincere uno scudetto (e lo meritava)?
Insomma, Gigi, dentro la tua area di rigore in circa 20 campionati di serie A, quante non ne hai viste, di cose “da insensibili” 🙂
Il calcio ci illustra in quasi ogni partita il senso della canzone di Branduardi Alla Fiera Dell’Est.
Quanto a “Non fare agli altri ciò che non vorresti facessero a te”, è una legge impossibile per gli umani, perché essi vedono la stessa cosa in maniera completamente diversa se è fatta a loro o da loro.
E così, continua la “situazione” Real Madrid (e Barcellona) in Champions, insieme alle “situazioni” nei singoli campionati nazionali.
Aprile 12th, 2018 alle 05:30
Parafrasando un intervento gia letto scrivo che il Chievo in trasferta non è male. Non mi é piaciuto Sorrentino in occasione del rigore…forse si è abituato male. Chi la fa l’aspetti.
Aprile 12th, 2018 alle 05:42
Veramente una bella sensazione,ci hanno sperato fino alla fine e Cristiano glielo ha messo nel bocciolo,grazie CR7,vedere Chiellini che fa’ il gesto dei soldi e Buffon che sclera come un rimbambito non ha veramente prezzo,ma le altre squadre italiane cosa avrebbero dovuto dire o fare in tutti questi anni?
Aprile 12th, 2018 alle 06:36
Ragazzi questi hanno dato di barta!
Sono impazziti.
Ma parlare dell’arbitro non era da provinciali?
MA COME FA A NON ESSERE RIGOREEE????
no leggetevi le dichiarazioni e anche ovviamente le considerazioni delle varie cortigiane che accorrono in soccorso della maesta’ offesa.
C’e’ solo da dire: cari gobbi, come si sta quando I Gobbi ti infrangono i sogni?
Illludiamoci che facciano tesoro di questa tranvata? Siiie il presidente invoca la var. Cioe’ in Italia e’ una perdita di tempo in europa ci vuole.
Comunque pazzesco ripensando alle parole di bufgon, non e’ che non era rigore: e’ che non lo puoi dare perche’ io avevo fatto un’impresa. Avete presente, no i rigori li tiro io perche’ il pallone e’ mio.
Aprile 12th, 2018 alle 06:45
Shimon
Scusa
Ma il mio post era correlato strettamente all’attegiamento dei tifosi napoletani e in generale
Ma come vedi può essere riferito anche a chi vince sempre
Buffon insegna
Magari se spostava l’energia in concentrazione per parare il rigore?
Per quanto riguarda il popolo viola, cambiano i parametri.
Aprile 12th, 2018 alle 07:27
E’ il regolamento che è sbagliato, visto che non consente ai gobbi di rubare anche all’estero, quindi è tutto da rifare…..comunque per me sarebbe stato il massimo se andavano fuori tutte e due, roma e juve, ma non si può avere tutto, ahimè…..
A parte le battute il rigore c’era, cosa c’entra l’uscita di Buffon “vai a cagare” e “arbitro animale non lo doveva dare”, capisco la tensione e la delusione del momento ma da uno come Buffon non me lo sarei aspettato, doveva essere fuori di testa di brutto. Il gesto di Chiellini delle monetine invece è da condannare senza appello, come le dichiarazioni di Agnelli, semplicemente patetiche.
Aprile 12th, 2018 alle 08:56
#28 Violetviper
Carissimo, effettivamente le due situazioni hanno avuto conseguenze diverse.
Però mi domando: ai fini della classifica finale (ovvero del rendimento in campo), con la differenza di risultati tra andata e ritorno, cosa avrà inciso di più?
– La carenza tecnica (difensore buono in più che non è arrivato)?
– La stanchezza della squadra, che aveva giocato a palla tra precampionato e girone di andata?
– La crisi di Sousa, che a fine campionato si è autocriticato per aver perso entusiasmo e convinzione più del dovuto?
– La pressione della piazza (sgonfiatasi già dalla partita con la Lazio, anzi, prima della gara stessa), che si è quasi annullata sul versante sostegno ed è andata prevalentemente su quello della contestazione alla Proprietà?
– Il clima mediatico, che ha soffiato sul fuoco della polemica e ha fatto di tutto per alimentare la tensione tra Mister e Società?
– L’involuzione di Kalinic, che ha smesso di segnare, di Borja e Gonzalo che sono diventati l’ombra di se stessi, e il fatto che le squadre avversarie hanno cominciato a prenderci le misure?
Forse potremmo aggiungere altre ragioni.
Secondo me, valutare la differenza tra due mercati “scadenti” di gennaio solo sulla base delle conseguenze, senza tenere conto della diversità di situazioni collaterali, è troppo limitante.
Che ne pensi?