Ripartire
A dieci giorni di distanza lo dobbiamo fare, portandoci dentro il ricordo di una persona speciale e anche di giorni così eccezionali da rendersene conto solo quando il tempo spazzerà via l’attualità e il momento presente lascerà spazio solo alla profondità del sentire.
Cosa succederà non saprei proprio prevederlo, se cioè davvero la morte di Davide sarà uno spartiacque tra ciò che siamo stati negli ultimi due anni e ciò che invece vorrei che fossimo: una sola comunità calcistica in cui dividerci sulle questioni tecniche, polemizzando su tutto, ma senza mai coltivare il preconcetto e l’astio.
Molto dovranno fare i Della Valle, ma con tempi che sanno solo loro e soprattutto con la loro sensibilità.
Nessuna pressione, sarebbe triste e pericoloso, rischieremmo di tornare a dove eravamo il 3 marzo scorso, con l’enorme differenza di non avere più il capitano a garantire per tutti.
Marzo 14th, 2018 alle 07:50
Per quanto mi riguarda la stagione potrebbe finire qui.
Hai detto bene, questa é un’occasione per ripartire. Ma o la si coglie tutti, e quando dico tutti intendo proprio tutti, oppure fra due mesi l’è ribanda.
Io comunque non nutro molta fiducia.
Anzi, non ne nutro per niente.
Marzo 14th, 2018 alle 07:54
Ripartiamo.
Niente zerbinaggi ma basta cori offensivi, striscioni farneticanti, parole violente. È possibile fare tesoro di quanto successo e avere un calcio migliore. Iniziamo noi senza aspettare gli altri.
Proviamoci.
Marzo 14th, 2018 alle 08:20
E anche su questo blog, sarebbe il caso di smetterla di scrivere “ciabattini, scarpai, dalle balle…etc etc
Marzo 14th, 2018 alle 08:31
Se avremo imparato la lezione di David, silenzioso ma efficace nei confronti dei compagni e della Proprietà, probabilmente riusciremo ad uscirne. In questi momenti dolorosi siamo tutti più disponibili a mediare con gli altri. Le imposizioni, in questo momento, sono ancor più inaccettabili. Tutti, e sottolineo tutti, dovranno fare un passo indietro, ascoltare, attendere, aiutare a riprendere qualcosa che si è rotto anni fa. Arrivare a giugno e vedere se qualcosa sarà cambiato, cominciando da noi, andando allo stadio a ricordare e fare solo tifo a favore della nostra squadra e mai più contro. Perché questo sarà il s3gnale che dimostrerà che siamo cambiati, che abbiamo imparato la lezione di Davide, e che quanto abbiamo scritto alla memoria non era solo una ipocrita sceneggiata.
Marzo 14th, 2018 alle 08:39
Se veramente ognuno di noi ha compreso il grande insegnamento che questa tristissima vicenda ci ha lasciato, beh allorA io sono ottimista. E’ veramente giunto il momento di ripartire tutti uniti e compatti nel ricordo di DAVIDE.
Marzo 14th, 2018 alle 09:11
Si David è proprio un’occasione per ripartire tutti insieme, riconoscendo ognuno i propri errori, facendo tesoro delle emozioni vissute, del ricordo di una persona normale e quindi speciale. Io ci spero.
Marzo 14th, 2018 alle 09:31
Secondo me, in tanti hanno cercato di strumentalizzare questa morte. Voler attribuire un significato differente all’evento, caricarlo di significati in prospettiva è normale sull’onda emotiva anche se sospetto. Il fatto nudo e crudo è più semplice: un personaggio pubblico mediamente famoso e benvoluto da tutti, ha convogliato il cordoglio di tutti. La condivisione di questo sentimento può addolcire i toni di qualsiasi dissidio presente e può forse addirittura sciogliere dei conflitti laddove questi si basassero sulla fuffa, sulle posizioni per partito preso. Quelle pretestuose senza basi concrete. Ma siete sicuri che a Firenze la situazione rientri in questa categoria? Secondo me no. Il problema è semplice e radicale: le ambizioni dei tifosi legatissimi alla loro squadra non collimano con quelle della proprietà. Dubito fortemente che le centinaia di migliaia di tifosi viola cambino tutti le loro aspettative ed i loro sogni. Quindi siamo al punto di prima. Certo magari i toni saranno più dimessi, saranno più edulcorati. Si utilizzeranno epiteti più eleganti da elite o da Rotary Club. Ci daremo tra di noi del “villanzone”, dello “stupidello”, del “disadattato”, dello “scurrile proletario”, ma la sostanza non cambierà.
Invece qualcosa può davvero accadere alla squadra. Questo drammatico lutto vissuto sulla loro pelle, può unire e cementare il gruppo fino ad avere una crescita di squadra quasi inaspettata. Non è detto che accada e non è detto che accada subito. Ci sta anche che qualcuno invece scelga di cambiare aria per non dover rivivere continuamente l’assenza del capitano. Di certo il futuro di questi ragazzi è nelle mani di Pioli e credo stia a lui funzionare da catalizzatore, da lievito di questa torta.
Marzo 14th, 2018 alle 10:30
SI NON DISPERDIAMO QUESTO TESORO DI UMILTA’
E UNIONE , CHE HO VISTO IN TUTTI . E PLEASE DI A LEO , DI SMETTERLA . BUFFON E COMPAGNI SI SONO COMPORTATI DA UOMINI VERI , COMPRESA LA SOCIETA’ JUVENTUS E TUTTE LE ALTRE .
E VORREI SPENDERE UNA PAROLA PER L’ARBITRO SIG PASQUA GRANDE UOMO .
CIAO
Marzo 14th, 2018 alle 10:44
x Nedo post 7
Una cosa che non toglieranno mai all’essere umano è sognare. La tua interpretazione di questa vicenda è un po’ triste, oltretutto i fatti ti hanno smentito, ne cito qualcuno:
l’applauso dei tifosi alla Juventus è stato spontaneo e sincero; il comportamento dell’arbitro Sig Pasqua uguale, la presenza dei DV allo stati idem…
Quindi una cortesia, resta in solitudine con i tuoi incubi e lasciaci sognare
Marzo 14th, 2018 alle 11:01
C’è ancora molto da fare, da vivere.
La morte di Astori ha dato a tutti la possibilità di dare il meglio di sé senza timore di giudizi, contestazioni, offese, permalosità eccetera, perché si è rimesso al centro di tutto la persona.
Come hanno scritto e detto in molti, è un assist incredibile, pagato a un prezzo altissimo, affinché possa essere fatto un grande salto di qualità da parte di tutti.
Per me la regola resta sempre la stessa: prima di guardare qualunque cosa che debba fare l’altro, si comincia noi, ciascuno nel suo.
I tifosi facciano bene i tifosi, senza odio, senza paraocchi, cercando di sostenere l’intera Fiorentina
Le altre componenti (proprietà, società, giocatori, allenatori, giornalisti, politici, se vorranno – e lo spero molto – faranno ciò che spetta loro.
Molto spesso le situazioni si sbloccano grazie a una delle parti che prende l’iniziativa di andare oltre all’ostacolo, di agire già come se le cose andassero bene e ci fosse piena disponibilità dall’altra parte. E questo, sovente, porta davvero ad una risposta e reazione a catena positiva.
Non conosco altri modi.
Marzo 14th, 2018 alle 11:29
Almeno a titolo personale cercherò di essere meno esigente sui risultati di squadra e società anche se ahimè mi risulta molto difficile ma mi piaceva l’umiltà del capitano e voglio ereditarla a piene mani durante l’esercizio del tifoso medio…. però a questo punto il segnale lo dovrebbero dare i DVs anzi nello specifico Andreino (si può usare il diminutivo al solo scopo di renderlo più familiare ed eufonico o qualcuno si offende ?) ….basta con questa pantomima dell’assenza reiterata per permalosità atavica ed ingiustificata in un mondo fatto di eccessi e dove la parola di troppo ha un peso minimale nell’economia del sistema….che siano loro i primi ad onorare la perdita del capitano tendendo una mano simbolo di riconciliazione tra le parti anche con quelle più intransigenti …fa parte del gioco che per quanto perverso ed incomprensibile possa essere rimane pur sempre un gioco dove ognuno ha diritto ad esprimere la propria opinione giusta o sbagliata o esagerata che sia
Marzo 14th, 2018 alle 11:51
@Nedo
Avevo evitato di rispondere sul gemellaggio col Benevento non fattibile per oscuri motivi Ultras,notoriamente depositari del vangelo,ma come non commentarti oggi?
Che si ricomincia subito ?
Ogni cammino inizia con un passo e caxxo facciamoglielo fare,vediamo dove porta.
Ricordiamoci che una partita di calcio è solo una partita di calcio credevo che almeno questo,in questi giorni,fosse finalmente stato compreso
Marzo 14th, 2018 alle 12:03
Sarebbe sbagliato aspettarsi dai fratelli Della Valle una reazione del tipo:”adesso torniamo a fare calcio investendo” e sarebbe sbagliato per me che Andrea parli alla città già in questi gg:che siano tornati vicini alla squadra mi basta,che tornino vicini alla città richiede più tempo.
Spero come ho sempre sperato che al momento giusto decidano di accettare un confronto privato con Antonio e qualche giocatore e una delegazione della tifoseria.
Ho inviato una mail alla segreteria della Fiorentina per capire se ad ogni partita interna lo speaker alla lettura della formazione possa inserire sempre “con il numero 13… Davide ASTORI”
Marzo 14th, 2018 alle 12:17
Io non ho capito in quale relazione siano la tragedia di Astori e questa fantomatica “occasione per ripartire”. Si riparte solo se Della Valle decide di investire, punto e basta. Ho trovato perfino di cattivo gusto parlare continuamente di “occasione” in una settimana nella quale, si dice, saremmo stati tutti perfetti. Della Valle metterà la grana? speriamo.
Marzo 14th, 2018 alle 12:27
Quando qualcuno è in preda ad una crisi isterica,
uno dei modi per riportarlo alla normalità è di prenderlo a schiaffoni.
Questo urla, piange, da di matto,
arriva l’infermiere gli da du botte e quello ritorna come prima.
Stessa cosa è successa a noi.
Eravamo in preda tutti ad una crisi isterica,
abbiamo preso una legnata di quelle grosse e ci siamo calmati.
Siamo tornati come prima.
Ora bisogna restare buoni però,
già si riaffacciano inizi dei vecchi discorsi.
Se ricominciamo non onoriamo la morte del nostro capitano.
che nella sua tragicità può servire almeno a qualcosa.
I Dv si devono riavvicinare
e tutto verrà di conseguenza.
Lo dobbiamo ad Astori,
con la scelta che aveva fatto prima di lasciarci
di rinnovare il contratto, aveva dimostrato di tenere a questa squadra e a questa città.
Vediamo di non deluderlo.
Marzo 14th, 2018 alle 12:32
@ inca (12): non c’è alcun motivo oscuro e nessun deposito del vangelo.
I gemellaggi nascono spesso da segni di rispetto ma tengono conto di mille altre questioni e si sviluppano nel tempo.
Prova ne sia che la tifoseria fiorentina ha soltanto tre gemellaggi storici così come quasi tutte le tifoserie più antiche.
Quindi se ti restano sul culo i ragazzi della Fiesole il problema è tuo, non loro.
E vedi di risolvertelo da te, il problema, anziché venire a sfogare le tue frustrazioni su questo blog.
Marzo 14th, 2018 alle 12:57
Stiamo qui da otto giorni e ancora per certi versi non riusciamo a farcene una ragione per quanto accaduto. Dato che ne parlano tutti e molti anche a sproposito ho cercato anche io di guardare cosa questa tragica vicenda ci ha lasciato, quale messaggio potevamo raccogliere. Sicuramente Davide Astori era uno che amava la Fiorentina e sicuramente Davide credeva nel futuro di questa squadra tanto da voler finire la sua carriera qui, noi non sappiamo quanto fosse il contratto ma la certezza che abbiamo e che credesse nel progetto ( era di Bergamo poteva finire la carriera li), l’altro messaggio sicuramente è, che i DV sono molto legati alla Fiorentina, cosa categoricamente esclusa dai vari detrattori della proprietà, io non dimentico le lacrime di Andrea o di Diego, altro cosa che ci ha lasciato è un gruppo di ragazzi legatissimi fra di loro e bisognosi di sostegno e di affetto tanto da chiedere espressamente di non lasciarli mai soli, cosa che si addice a una tifoseria, giustamente apprezzata per quello che è riuscita a dare in questo momento tragico. (una volta si diceva che il centro sportivo portava 6/7 punti per campionato, io ritengo che il sostegno incondizionato con tutti i mezzi compreso questo diabolico di internet di punti ne possa portare anche 10) Tralascio volutamente l’affetto del mondo del calcio per uno come Davide o la solidarietà per noi come citta e tifoseria perché di quella ne ero certo. Non mi è mai piaciuto tifare contro (cosa fra l’altro in voga solo qui in Italia), ma sportivamente ho solo visto avversari e mai nemici. Il messaggio principale per me rimane unità di intenti, insieme possiamo fare qualcosa se manca una componente non si arriva da nessuna parte. Se invece per voi, come leggo a giro, il messaggio è sempre lo stesso “bisogna spendere” allora che vi devo dire forse anche io ci ho capito poco!!! Comunque ribadisco anche io un concetto il calcio è un gioco, e lo scopo principale dovrebbe essere divertire …
Marzo 14th, 2018 alle 12:59
Condivido quanto scritto da David al 100%.
Da parte mia fino al termine del campionato cercherò di evitare la polemica, anche su questo blog, e di seguire la squadra con meno accanimento critico. Spero gli altri facciano altrettanto.
Filippo da Prao
Marzo 14th, 2018 alle 13:02
Vorrei vedere tifosi spensierati e sorridenti a guardare una partita di calcio
Vorrei vedere giocatori sorridenti e sinceri ogni giorni, più vicini al mondo reale, come ha insegnato David
Vorrei una dirigenza e una proprietà che ogni tanto rischia una battuta, sorride, si allaccia all’humus della città.
Ripartiremo, perché la vita ci obbliga a non voltarsi spesso lungo il cammino e a correre veloci verso la nostra meta immaginaria.
Ma per me niente sarà uguale, non scenderò mai a compromessi con la mia intelligenza per entrare in polemiche senza senso, penso che il “GIOCO” del calcio debba avere dei principi ben precisi e cercherò di stare aggrappato a questo fino a quando la forza me lo permetterà
Marzo 14th, 2018 alle 13:20
nedo sei veramente un pessimista.
mi avessero detto che avrei visto i giocatori della gobbentus applauditi per una qualsiasi situazione avrei scommesso mille euro sapendo di vincerle a mani basse.
invece?
tac……
che tu debba fare un metro o mille chilometri, dicono i cinesi, vai! comincia a camminare.
cominciamo a camminare.
gli insensibili rimarrano a spartirsi i loro rancori e i loro benaltrismi.
Marzo 14th, 2018 alle 13:23
@9: l’applauso tu dici che era alla Juventus o a quelle specifiche persone? Poi ci sta che i miei sogni (la Fiorentina che vince e diverte) siano i tuoi incubi…
Marzo 14th, 2018 alle 13:24
@12: si ricomincia icché?
Marzo 14th, 2018 alle 13:58
@14 Lorenzo
Si piange una persona perchè la conoscevamo, perchè avevamo affinità d’intenti, perchè vedevamo in lui qualcosa che ci accomunava.
Astori non lo conoscevamo, non sapevamo chi era fuori dal campo, cosa faceva di buono oltre a giocare per la Fiorentina, che era l’unica cosa che, da vivo, ci accomunava.
E’ morto in un modo inaspettato, coinvolgendo il suo (non il nostro) mondo fatto di giocatori e di persone altolocate. Se non fosse stato così struggente tutta la partecipazione della gente non so quanti si sarebbero sentiti coinvolti. E la paura era quella di vedere il classico “Turismo della sofferenza”, quello che vede la gente andare a fotografare le città sconvolte dai terremoti o da altri eventi luttuosi.
A Firenze ci siamo tutti resi partecipi per un motivo molto Fiorentino: quando qualcosa ci colpisce direttamente sappiamo ricompattarci. E Davide era un nostro giocatore che aveva preso per mano i suoi compagni in un momento di depressione totale: gioco, umore, proprietà, tifosi tutti latitanti per energia immessa nella squadra.
E’ stato l’unico a crederci e, per questo, avrebbe anche rinnovato. Ed è questo che ci dovrebbe imporre di crederci, perchè fondamentalmente è il motivo per cui piangiamo la perdita di qualcuno di importante per la nostra squadra. Il Capitano che con tutte le sue forze voleva essere parte della rinascita. Lo voleva Lui, lo vogliamo anche noi?
Marzo 14th, 2018 alle 14:00
Avete ragione voi scusate
Marzo 14th, 2018 alle 14:04
Manca una virgola e …
Avete ragione voi,scusatemi.
Marzo 14th, 2018 alle 14:45
Non cambierà niente,passato il dolore e l’emozione ,tutti i cialtroni ritorneranno a vomitare insulti e violenza.A tale proposito ricordo l’orribile performance radiofonica del solito Sandrelli a Radio Bruno ..Di vero resterà il dolore ed il ricordo delle persone civili ,per una persona perbene che se ne è andata
Marzo 14th, 2018 alle 14:57
Francamente non capisco tutto questa disapprovazione nel pensiero di Nedo…è stato semplicemente realista.
Vuturo, da Uomo, ha salutato l’Uomo Chiellini
La piazza ha salutato gli Uomini, che giocano nella Juve, non la squadra che rappresentano. E soprattutto, loro son venuti a salutare un loro amico, non un giocatore della Fiorentina.
L’arbitro Pasqua ha salutato la curva da uomo, non da arbitro.
Tutti abbiamo condiviso un dolore e una perdita comune. Ci siamo comportati tutti da uomini e basta!
Non voglio neanche leggere che questa tragedia possa servire a riavvicinare posizioni opposte. Dovevamo arrivarci comunque senza la morte del nostro Capitano!
Piangiamo Astori senza strumentalizzazioni!
Marzo 14th, 2018 alle 16:37
Molto dovremo fare anche noi tifosi e anche voi della stampa perche’ il clima di spaccatura che si era venuto a creare non può essere addebitato solo ad una parte . Tutti a partire dalla proprietà fino all’ultimo dei tifosi spero che da questa tragica vicenda traggano insegnamento per riportare la discussione dentro i confini della civiltà e del rispetto reciproco.
Marzo 14th, 2018 alle 17:03
@21 Nedo
Alfo in termini diversi rispetto ai miei ( post precedente 91 ) ti dice le stesse cose .
Ripeto , puoi non aver del tutto torto ma ” ogni cammino inizia con un passo “( cit. Inca ) e cortesemente non togliere il sogno , l’illusione ai nostri dolenti occhi e cuore .
Marzo 14th, 2018 alle 17:53
@ Ale B
Non capisco la tua risposta ad Inca oltretutto con un’animosità sproporzionata rispetto alla questione
Pure io ho chiesto come mai non sia stato subito proposto un gemellaggio, mi sembra una domanda lecita, naturale che può venire in mente a tutti, e si attende una risposta di garbo e non un’invettiva come se qualcuno avesse violato chissà quale segreto ultras.
Non ci sono elementi sufficienti? Sono nemici di altri gemellati con noi? Ci vuole un rapporto più duraturo nel tempo?
Sono tutte risposte che potevano essere date in tranquillità.
Rimane il fatto che agli occhi esterni del calcio sarebbe stata una bella cosa .
Vdz
Marzo 14th, 2018 alle 17:58
Il pluralismo delle opinioni e delle loro esternazioni costituisce un valore aggiunto nelle relazioni umane. Quindi un ritorno al pre/tragedia non solo è inevitabile ma auspicabile. Ovviamente è importante che il confronto dialettico avvenga nei limiti della educazione e del rispetto reciproco. Le offese non rafforzano le opinioni, avviliscono solo il confronto. Un saluto.
Marzo 14th, 2018 alle 18:03
Di progetto non aveva parlato solo Astori, ma anche Pioli.
L’ha sempre detto.
Spontaneamente e anche in risposta alle solite domande tese a stanare polemiche tra mister e proprietà.
Un po’ di fiducia farebbe bene a tutti.
Marzo 14th, 2018 alle 18:57
La logica dell’escalation aveva portato il conflitto tra le parti fuori controllo. Di queste cose, purtroppo, ho una certa esperienza: a una provocazione si risponde con un’altra provocazione e alla fine non si capisce più chi aveva torto e chi ragione (posto che raramente, anche all’inizio, torni e ragioni stanno tutti da una parte). Il conflitto diventa la ragione del conflitto in una logica spesso senza ritorno.
A Firenze eravamo più o meno a questo punto. Mi sono spesso chiesto cosa avessi a che spartire con tanti, anche presenti su questo blog. E certamente loro si sono fatti la stessa domanda su di me.
Poi a volte accadono cose.
Eventi eccezionali, spesso purtroppo eccezionalmente dolorosi. Ma che per loro natura, spingono ad unirsi, a riconoscersi parte di una comunità. E a vedere che la diatriba che ci divideva era al confronto ben poca cosa.
Il dolore resetta tutto e diventa un’occasione.
Astori ci ha offerto l’occasione per tirare una riga, fare una moratoria delle cose che avevano portato alla rottura e ricominciare da capo.
Io, nel mio piccolo, sono pronto. Per me potremmo riavvolgere il nastro al giorno in cui i DV acquistarono la Fiorentina.
E’ chiaro che devono volerlo tutti, ma è assurdo porre condizioni agli uni e gli altri. Come dice David, molto dovranno fare i Della Valle, ma con tempi che sanno solo loro e soprattutto con la loro sensibilità.
Sarebbe bello. Come ho detto spesso anche prima di tutto questo, c’è vita anche nell’autofinanziamento. C’è modo di divertirsi e fare bene calcio anche così.
Marzo 14th, 2018 alle 19:29
Ripartiamo parlando di tecnica, di calcio.
In primis la società con divieto assoluto di parlare di Bilanci e con Dirigenti che devono tornare a fare calcio ed a seguire in ogni momento i ragazzi ed i tecnici.
Poi gli opinionisti che devono abbozzarla di denigrare proprietà e calciatori e facendo tacere gli orribili personaggi che infestano le radio con le loro cattiverie gratuite.
Noi tifosi che abbiamo il diritto di tifare ma anche contestare con rispetto tutti dalla proprietà, ai dirigenti, ai tecnici ed anche i calciatori, se non sono trasparenti e non fanno Calcio.
Marzo 14th, 2018 alle 19:50
@Roberto Rapallo:
secondo me non è che questa tragedia serva per riavvicinare posizioni opposte.
Avrei preferito che i DV ci avessero venduto ad un cialtrone che ci avesse portato in serie c
piuttosto che veder morire quel povero ragazzo di 30 anni con una bimba di due.
Non scherziamo..
Però questa cosa nella sua gravità ci può aiutare a far capire che stavamo esagerando.
Che in questi momenti di merda, scusate il termine,
siamo tutti insieme
dagli 1926 ai Della Valle con in mezzo tutti gli altri.
E quando siamo tutti insieme siamo molto più forti.
Secondo me questa tragedia deve servire a questo,
a farci rendere conto che divisi non si va da nessuna parte,
anzi facciamo il gioco degli altri.
Stesso discorso per i rapporti con la Juve,
nessuno parla di gemellaggi, amicizie o cose varie,
non le vorrebbero neanche loro.
Personalmente continuerò a fare il tifo per la squadra che gioca contro di loro
specialmente in Europa.
Smetterò di infamare i giocatori, questo si..
ammetto di aver cantato diecimila volte il coro sulla mamma di BUffon,
non lo farò più.
E poi è vero che i giocatori sono tutti amici,
ma quelli della Juve
si sono alzati alle quattro e si sono pagati il volo.
Non tutti lo avrebbero fatto, bisogna ammetterlo
e anche l’episodio dei tifosi a Wembley
o della primavera cosi maltrattata dal Vonci,
che è andata alla zitta ad omaggiare il capitano,
sono cose importanti.
Poi da domani “nemici” come prima,
ma più per gioco che per altro.
Questo è un po il senso del discorso, secondo me.
personalmente non l’ho ancora digerita questa batosta
e per me potrebbero anche ritirare la squadra per quest’anno
perchè mi resta difficile guardare le partite della Fiorentina in questo momento.
Marzo 14th, 2018 alle 21:55
Fatemi capire: il riavvicinamento di una parte di tifoseria sarebbe subordinato a quanto spenderanno i Della Valle nel futuro?
Ma non vi vergognate nemmeno un pochino?
Ma davvero non trovate altri valori nello sport?
Caro David. Ripartire? Con queste premesse?
Si ma peggio di prima.
Staremo a vedere.
Marzo 14th, 2018 alle 22:31
comunque il post 14 è allucinante!
Marzo 14th, 2018 alle 22:44
Credo che almeno per noi tifosi sia tempo di lasciare alla sensibilità di ciascuno, il ricordo del capitano che se ne è andato!
C’è un tempo e un modo per ogni cosa e credo che il tempo delle parole stia per finire e che solo con i fatti ci dimostreremo veramente diversi.
Continuare a leggere gli stessi concetti triti e ritriti, da il senso di una misura che manca e di qualcosa di costruito.
Ricordiamo il capitano nelle nostre preghiere, durante le partite, nelle iniziative che potranno nascere, portiamolo nel nostro cuore, ma evitiamo di essere stucchevoli e inutilmente ripetitivi, come sta facendo e continua a fare buona parte della stampa fiorentina.
Il tempo del cordoglio sta per finire ma non termina il dolore, il senso di vuoto, il rispetto e l’amore che questo ragazzo ha saputo tirar fuori da tanti di noi.
Io non sono preoccupato di cosa faranno i DV, mi sembra tutto secondario e marginale.
Voglio però ringraziarli perchè sono stati all’altezza del loro ruolo e hanno dato spessore ad un momento delicato e difficile, che solo a noi viola poteva accadere.
E anche grazie a loro ci siamo sentiti più uniti.
Così come non sono più preoccupato dei gol mancati da Giovannino nostro che domenica avrei voluto abbracciare e consolare nella sua desolazione per questo gol che non arriva.
E’ tempo di ripartire, certo, ma questo non significa dimenticare!
Marzo 14th, 2018 alle 23:00
Sinceramente trovo di cattivo gusto parlare , della morte di un ragazzo come possibilità di unione fra la società e i suoi tifosi ma chi se ne frega !!!la morte è una tragedia punto e basta. I della valle erano presenti per rispetto alla commemorazione del ragazzo e per stare vicino alla squadra,stop .continueranno a investire quello che ritengono opportuno ed a essere presenti o assenti se lo ritengono oppurtuno o meno .alla stessa maniera i tifosi continueranno a giudicarli per il loro operato un morto non fa unire proprio nessuno un morto si piange e basta il calcio è una cosa la vita un altra.
Marzo 15th, 2018 alle 00:05
Ricostruire una normalità, fatta di piccoli gesti nuovi che separano il vuoto lasciato da chi se ne va dal dolore. Non c’è altro modo di ripartire, fare un sospiro e riaccendere il motore, portandoci dentro l’esperienza vissuta come nuovo bagaglio di emozioni.
La ferita sarà sempre visibile e ci rende diversi, ma tornerà il sereno, sta a noi soffiare via i nuvoloni.
Ri.partire è anche dividere tra più persone e quello che abbiamo con.diviso insieme spero non sia dimenticato in fretta.
Marzo 15th, 2018 alle 08:03
Nedo mi sembra più realista non un gufo, più realista.
Certo penso che x qualche domenica o anche per tutto il campionato non vedremo lenzuoli o sentiremo i cori anti DV.
E questa potrebbe essere un occasione PER ENTRAMBE LE PARTI per cambiare registro.
È un auspicio non una certezza.
Qualcuno in questo blog sta strumentalizzando di già e non mi piace
Marzo 15th, 2018 alle 08:34
Linus l’hai azzeccata. Almeno per me
Sarò emotivamente coinvolto e sconvolto ma del calcio in questo momento non me ne frega molto.
Marzo 15th, 2018 alle 09:33
A domanda non fatta non c’è risposta
Ognuno di noi sarà libero di contribuire e continuare il percorso di tifoso come meglio crede, con il proprio amore per la sua squadra e l’acredine contro chi gli pare.
Per il mio punto di vista il silenzio diventa quasi obbligato, dovremo anche ripartire, io lo farò nel silenzio e con le mie emozioni nel cuore, pensando che il calcio che sogno sia quello giusto
Marzo 15th, 2018 alle 09:37
@ Zachini (30): l’animosità deriva dal sarcasmo e dall’acidità della critica.
” Avevo evitato di rispondere sul gemellaggio col Benevento non fattibile per oscuri motivi Ultras, notoriamente depositari del vangelo”, tu come la interpreti questa frase?
Inoltre abbi pazienza, ma a me tutto questo buonismo d’accatto sta iniziando ad infastidire parecchio. Lo scrissi subito, in medio stat virtus, e lo ribadisco adesso ancora più fermamente: ci vuole equilibrio soprattutto davanti alla morte e invece sono iniziate le corse in avanti di certi utenti del blog per strumentalizzare una vicenda tragica che dovrebbe restare nell’ambito personale e che invece vuole essere allargata ad ambiti che non le competono.
Perdonami, ma a me i “je suis Charlie” sono sempre restati sulle palle e non di meno mi restano sulle palle, dal basso del mio noto cinismo, quelli che con ipocrita aria affranta adesso continuano a ripetere come un mantra “niente sarà più come prima”. Sappiamo entrambi, caro Zachini, visto che siamo persone intelligenti e scafate, che non sarà così.
Ma come sempre ci devono essere quelli che dall’alto di un’autoproclamata superiorità morale giudicano gli altri. E il messaggio di Inca mi è parso uno di quelli.
Comunque, se vuoi una risposta sul gemellaggio te la do io: come avevo accennato nel messaggio al n. 16 i gemellaggi nascono dopo anni. Prima nasce il rispetto, poi nasce una sorta di amicizia più o meno velata e alla fine il tutto viene suggellato dal gemellaggio.
Sicuramente i beneventani si sono comportati da grande tifoseria, signorile e rispettosa, e questo depone nettamente a loro favore. Ci vorrebbe una “frequentazione” più assidua per capire se ci fossero i margini, ma temo che l’anno prossimo il Benevento non sarà più in serie A. E comunque, così per la cronaca, la tifoseria del Benevento vanta una profonda e storica amicizia con la Salernitana. Hai presente quali siano i nostri rapporti con i salernitani dopo la bomba che ci portò alla squalifica della squadra?
Solo per dirtene una. Ecco perché i gemellaggi non sono semplici e veloci da fare.
Ciao.
Marzo 15th, 2018 alle 09:46
Birraio, condivido totalmente il tuo auspicio.
Da parte mia ce la metterò tutta per cercare di portare qualcosa di positivo alla causa viola.
Questo evento e la partecipazione di tutti mi ha segnato parecchio. Speriamo davvero.
Marzo 15th, 2018 alle 10:01
Ho fortissimi dubbi che qualcosa cambierà in meglio. Temo che passata l’emozione tutto ritornerà come prima, sia per il calcio in generale, che per le vicende che riguardano la Fiorentina. Mi è capitato di vedere Inter-Napoli l’altra sera e durante il minuto di silenzio per Davide da una parte e dall’altra sono partiti i soliti cori idioti, tipo Milano in fiamme e Napoli colera. Certi buzzurri non hanno un minimo di rispetto e, purtroppo, la memoria troppo corta.
In ogni caso, speriamo, ma ci credo poco.
Marzo 15th, 2018 alle 10:56
sono d’accordo col birraio,
questa cosa è un’occasione per resettarci e cambiare tutti registro.
è un auspicio anche mio.
p.s. per il gemellaggio col Benevento,
credo ci sia anche il problema che loro col Verona non so se siano proprio amici.
Un po come il vecchio discorso con il Livorno che poi è finito come è finito.
Marzo 15th, 2018 alle 11:11
Hai ancora ragione
Ovvio,sei un ultras.
Aggiungici pure Non Plus e sei perfetto.
Marzo 15th, 2018 alle 12:01
Non credevo che i gemellaggi fossero così complessi. Vabbè, speriamo, sarebbe bello.
A Ferrara sono andato in gradinata con gli spallini, avevamo le sciarpe viola e siamo stati tutta la mattina tranquilli a giro per la città.
Questo è il calcio che mi piace.
Marzo 15th, 2018 alle 12:13
A proposito di mondo ultras e di gemellaggi, ho sfiorato in passato quel mondo anche se non vi sono mai appartenuto. Un tempo c’era un giornalino unicamente dedicato agli ultras con le foto delle tifoserie in casa ed in trasferta, con le coreografie etc etc. Non c’era manco mezzo risultato sportivo, né una foto di un gol. E’ completamente un mondo parallelo con propri codici e “regole d’ingaggio” (purtroppo), al punto che gli ultras sono una cosa e gli altri tifosi completamente un’altra. L’argomento è complesso e non so se sono in grado di sviscerarlo in maniera equilibrata ed organica. Semplicemente chi non appartiene a quel mondo in genere non ne conosce le logiche e tanto meno le può condividere. Provo un paragone difficile: mi ricordano le logiche del Palio di Siena, ecco l’ho detto! Se non appartieni paiono proprio stupide. Storicamente mi sono fatto l’idea che il mondo ultras sia nato, almeno in Italia, all’epoca degli anni di piombo, col fine di togliere più giovani possibili dalla piazze. A cavallo tra gli anni settanta e gli anni ottanta si è avuto il boom delle curve e progressivamente, sempre secondo me, è calata anche la tensione sociale. Il codice ultras (non scritto) credo sia di derivazione anglosassone e ribalta o modifica quasi totalmente le gerarchie sportive del campo. Le “graduatorie” dei tifosi si basano su ben altre cose: i numeri di quelli che vanno in trasferta, l’organizzazione del tifo e la capacità di sostenere la squadra “fino alla fine”, ma anche la concreta capacità di menare a mani nude in caso di scontri con altri tifosi o polizia (nel codice ultras in genere, chi usa le lame è un infame, come chi assalta i tifosi dei club et simili, ma anche in questo campo c’è stata ampia degenerazione). Sono (o forse erano) bande urbane con una certa tendenza a delinquere (non tutti ci mancherebbe, ma spesso gli esponenti più esagitati erano i leader). Un mondo tipicamente giovanile e maschile che sembra trovare terreno fertile in quella esuberanza fisica e nella ribellione dell’età post adolescenziale e nel gusto e nel brivido di adrenalina che si prova a sentirsi “borderline”. A suo tempo lessi un’analisi sociologica del fenomeno molto interessante, ricordo solo come argomenti, per chi può essere interessato, “la comunicazione nei gruppi”, “le emozioni ed il pensiero nei gruppi”, i “fenomeni collettivi” tra statistica, psichiatria e sociologia. In Inghilterra mi pare che una delle più rinomate tifoserie sia quella del Millwall che credo sia un sobborgo di Londra. Questa tifoseria ultras pare sia (o era) particolarmente violenta e temuta. La società di calcio invece credo che non abbia mai vinto nulla o quasi e stazioni nella serie B inglese da tempo. Di fatto gli ultras sono in genere in grado di mettere su meravigliose coreografie e di coordinare in maniera fantastica il tifo durante tutta la partita e queste sono cose certamente importanti e pure rilevanti sia per lo spettacolo, sia per il risultato sportivo che una squadra può ottenere sul campo. Non è assolutamente raro che i giocatori di calcio conoscono il mondo ultras e ne sposino le logiche.
Tornando a noi, non ho conoscenza specifica della curva Fiesole. Non ho conoscenza delle storie sotterranee che non troverete mai scritte sui giornali, ma che vengono tramandate in gran segreto di bocca in bocca nel mondo ultras. I gemellaggi rientrano in queste amicizie nate nel mondo degli ultras e spesso sono legate a vicende che non sono così chiare e spesso neppure granché “potabili”. Capita peraltro che le logiche degli ultras, per far arrivare forte e chiaro un segnale spingano all’estremo la comunicazione fino a suscitare scandalo e risonanza con cose aberranti come certi cori che in questi giorni mettiamo giustamente nel mirino; sono cose che nascono e dovrebbero morire nel mondo ultras, ma avvenendo in un luogo pubblico come lo stadio, travalicano ampiamente il loro significato. Così i cori di vilipendio a Scirea, quelli di Superga, quelli sull’Heysel, ma quelli su Paparelli (tifoso laziale ucciso in curva lo ricorderete) qualcosa mi sa anche su Ivan Dall’Oglio, e, per restare a casa mia, i cori dei veronesi, carissimi amici dei viola, all’indomani della morte di Morosini. Roba schifosissima, che trova spazio in quel mondo lì e dovrebbe esaurirsi in quel mondo lì.
…
Ricorderete l’epoca dei treni degli ultras, fino a che un vagone non prese fuoco… Ricorderete tutti l’omicidio Raciti da parte dei catanesi. C’era tutto un mondo che si muoveva con certe logiche ed offriva appartenenza, brividi ed avventura a prezzi sociali che nel tempo sono diventati pesanti ed insostenibili. In Italia dopo Raciti c’è stato un giro di chiave pesante. Un giro di chiave che ha costretto tutti, a privarsi di parte della propria libertà, coi prefiltraggi, le perquisizioni, i biglietti nominativi, le tessere del tifoso, le coreografie e gli striscioni sub-censura. Tutte cose che, per essere chiari, io come tanti che scrivono qui, non meritavamo.
Eppoi c’è la politica…anzi c’è sempre la politica dietro questi fenomeni sociali. Molti partiti e movimenti soprattutto estremisti si sono infiltrati nelle curve per somiglianza di metodi e pensieri, a fare proseliti tra i ragazzi. A Roma addirittura ricorderete, che quando la polizia ammazzò quel tifoso laziale in un autogrill, accadde una vera e propria insurrezione con gli ultras della Lazio e della Roma insieme che assaltavano le caserme della polizia e dei carabinieri e questi avevano avuto dall’alto, dal mondo politico, l’ordine di non reagire.
Va detto che da quei tempi, pare le cose siano cambiate parecchio in meglio eh, ma non vorrei portare sfortuna…
Ecco a grandi linee questo lo definirei un merdaio, non certo la esile contestazione di Firenze per alcune campagne acquisti da decrescita felice eh.
Marzo 15th, 2018 alle 12:13
grazie inca,
un giudizio, pieno di spiegazioni e soprattutto di aperture senza veleni .
Marzo 15th, 2018 alle 12:20
@Alessandro B. n. 44
Anch’io non amo il buonismo a tutti i costi, e non vedo come la morte di Astori, per quanto tragica e sentita da tutti noi, possa cambiare il nostro modo di vivere il tifo o addirittura il mondo del calcio, come sostiene qualcuno.
Al massimo potrebbe contribuire a riallacciare i rapporti tra la città e i Della Valle, e sarebbe già un bel successo.
Personalmente mi sono solo ripromesso di essere meno critico con la squadra, che a mio parere deve essere sostenuta più possibile fino al termine di questo inutile campionato.
Poi potremo tornare, si spera, a ragionare di calcio in modo libero, senza dietrologie o giudizi falsati in nome del “volemose tutti bene”. Perchè il calcio deve essere spensieratezza, libertà di sentirsi tutti allenatori o Ds, libertà di polemizzare e sfottersi l’un l’altro, nel rispetto della dignità di ciascuno ma con la consapevolezza che di tratta sempre e comunque, per noi tifosi, di un passatempo.
Per come la vedo io, continuare a fare gli affranti mi sembra una presa di giro nei confronti di chi è sul serio distrutto dal dolore, cioè la famiglia e le persone più vicine a Davide: per loro possiamo dire davvero “niente sarà più come prima”, per gli altri rischia di sembrare, nella migliore delle ipotesi, una forzatura.
Filippo da Prao
Marzo 15th, 2018 alle 12:22
Inca, credo che nel tuo caso valga completamente l’aforisma di Oscar Wilde che inizia con “A volte è meglio tacere [….]”.
Se non lo conosci cercalo su internet.
Marzo 15th, 2018 alle 12:31
@ Alessandro B
Bastava l’ultimo pezzo del tuo scritto il resto è in più.
Ho capito, era la risposta che cercavo, non sapevo che erano gemellati con Salernitana e che erano contro il Verona.
A questo punto ti faccio un’altra domanda, sempre per mia conoscenza personale: tu parli che ci vuole molto tempo e frequentazioni lunghe, ma noi (dimmi se sbaglio forse sono rimasto indietro) non siamo gemellati anche con il Catanzaro? o è solo una squadra simpatica? Dimmelo te io non lo ricordo.
Nel caso fossimo gemellati, ma anche qui la frequentazione non mi sembra tanto assidua (fermo restando gli altri due punti a quanto pare insormontabili)
ciao
grazie
Vdz
Marzo 15th, 2018 alle 12:50
OT?
se i tempi sono cambiati si vedrà a fine campionato.
ricordate il giovane Piccini, autore di una bellissima rete da lontano in occasione della vittoria Viola della Coppa Italia Primaverà?
Bene, è molto probabile che a giugno vada alla Juventus per 30 ML. Il management bianconero è infatti alla ricerca di sostituti causa età avanzata del pacchetto difensivo.
Spero che non accada, ma se dovesse succedere, voglio proprio leggere i commenti dei simpatizzanti Viola.
PS il giovane Piccini è fiorentino di nascita e cresciuto calcisticamente nelle nostre giovanili.
Marzo 15th, 2018 alle 12:58
@50 Nedo
Il paragone tra le “esili contestazioni” per le campagne acquisti e quelle relative ad uno deceduto in circostanze molto particolari, mi sembra un po’ eccessivo.
La reazione al secondo, seppur sbagliata, aveva una motivazione emozionale, quella maleducata nei confronti della Fiorentina nasceva da preconcetti scoppiati 18mesi prima, quasi studiati nei tempi e nei modi.
Marzo 15th, 2018 alle 13:34
#50 Nedo
Nedo, ho letto d’un fiato il tuo interessante intervento, di cui ti ringrazio.
Mi piacerebbe che si esprimesse al proposito Pietro e/o altri che conoscono il mondo del tifo organizzato viola. Fateci capire.
Marzo 15th, 2018 alle 13:40
@39 alessio: guarda che si sta parlando di una ripartenza umana,non una ripartenza tecnico-calcistica.
Marzo 15th, 2018 alle 15:14
Dimmi cosa devo spiegare ?
Spiegatemi voi .
Se nemmeno una occasione così e un comportamento come quello dei tifosi dl Benevento serve per potersi gemellare ?
Perchè poi ?
perchè il cugino dell’amico del parente di uno zio una volta ha fatto una cosa….ma un primo passo verso un modo di vivere il calcio nella sua dimensione di sport mai ?
E con quale supponenza dite cosa si può e non si può fare senza nemmeno fare un sondaggio sul pensare comune.
E’ uno sport ,gli ultras non sono un entità superiore non decidono le sorti del mondo come mi sembra ne siano convinte certe persone.
Quando finisce la partita faccio altro
Sui veleni hai ragione non volevo fare polemica e ci sono infilato con tutte le scarpe,la finisco qui.
Marzo 15th, 2018 alle 16:23
Ripartire…
Niente sarà più come prima…
Siamo cambiati…
In questi gg dopo che Astori si è allontanato(dire scomparsa,perdita,morte ancora non mi piace per niente)ho avuto modo di controllare il movimento dei vari messaggi e commenti.Molti penso siano “cambiati” ma il tono e i contenuti che si stanno piano piano allontando dalla tristezza e dal dolore,mi fanno temere che tra non molto tutto o quasi sarà come prima;raramente mi sono dimostrato così pessimista come in questa caso:ovviamente la mia è solo una prima impressione.
Marzo 15th, 2018 alle 23:05
Caro David,
purtroppo l’ idillio è già finito perché da più parti si insinua che la morte di Astori sia dovuta a medicinali somministrati dai nostri medici. Piuttosto ho notato che Renzi , in prima fila al funerale, era clamorosamente assente alla partita, perché?
Con o senza STAISERENO, forza Viola sempre!
Marzo 16th, 2018 alle 07:58
@Bruno lopez: non stai parlando di cazzatelle, stai parlando della vita di un ragazzo di 31 anni.
L’unico che puo insinuare che gli siano state date sostanze strane è il medico legale che ha eseguito l autopsia.
E non l ha fatto.
Stai parlando di cose serie,
Non del mancasto acquistò di Mammana.
Quindi quelli che da piu parti insinuano,
Anche se io per fortuna non li ho ancora sentiti,
Andrebbero denunciati e presi a calci nel culo.
Marzo 16th, 2018 alle 08:44
@balzac:
Il calciò è pieno di casi come quello di Piccini
Che comunque ancora non è un campione.
Immobile, per fare un esempio,
Era l elementoo migliore della primavera della juve
E non ci ha mai giocato.
Lo stesso Astori era cresciuto nel Milan,
Ce ne sono a centinaia di casi cosi.
Il calciò è molto meno facile di quel che sermbra.
Marzo 16th, 2018 alle 09:27
@ Zachini(54): con i catanzaresi il gemellaggio risale agli anni ’70 quanto i giallorossi erano stabilmente in serie A. La “frequentazione” deve essere assidua all’inizio, se poi le vicende societarie ci portano a militare in altre serie non significa che il gemellaggio venga sciolto, anzi….
Marzo 16th, 2018 alle 09:29
@ Filippo da Prao (52): sono perfettamente d’accordo.
Marzo 16th, 2018 alle 09:58
X63 Linus
vero quello che scrivi,però credo tu non abbia capito quello che intendevo sottolineare,visti i rapporti mutevoli con la Juventus se succederà l’acquisto di Piccini,le critiche negative di che forza saranno?
tutto li’.
Marzo 16th, 2018 alle 10:32
@balzac:
non lo so di che forza saranno,
ma la storia ci insegna che sono cose che succedono spesso.
in casa nostra Zanetti fu il caso più eclatante che ha fatto la fortuna delle strisciate.
A volte ci sono giocatori che esplodono tardi o non hanno la fiducia del tecnico del momento,
vengono mandati in giro e poi te li ritrovi che giocano da un’altra parte.
Piccini sembrava bravino
anche se il gol che rammentavi in finale di coppa fu un cross sbagliato,
poi non so perchè è stata fatto restare al Betis,
probabilmente l’allenatore dell’epoca non lo vedeva.
E’ tanto che non lo vedo giocare, ma se si dovesse giocare il posto con Alex Sandro, la vedo dura per lui,
però se andasse alla juve ci andrebbe tramite altre squadre quindi le polemiche le vedrei piuttosto forzate
anche se sicuramente ci sarebbero.
Marzo 16th, 2018 alle 11:19
Ai tanti che, come me, si domandano se e quanto i cambiamenti visti e ripromessi sull’onda emotiva della morte di Astori saranno duraturi e condivisi, vorrei suggerire di prendersi un semplice impegno personale.
In diversi qui l’hanno fatto, tipo mai più offendere avversari, giocatori, mamme di qualcuno, mai più usare nomignoli offensivi, di non urlare più cori infami e cose simili.
Tra le grandi promesse anonime e i piccoli gesti individuali, preferisco i secondi.
Poi, il cambiamento non è mai qualcosa che dobbiamo aspettarci dagli altri, o preconfezionato dall’alto: il cambiamento è la somma (spesso il prodotto) di tanti piccoli impegni personali di rinnovamento, dove ciascuno è responsabile per se stesso.
Spesso l’aspettarsi gesti eclatanti da parte dei vertici o stare a guardare chi fa peggio di noi sono solo scuse.
A me non interessa se Astori e il resto sarà dimenticato nel tempo. O meglio, mi interessa, ma non posso farmi carico di scelte altrui.
Per me conta cosa questa tragedia significa per me.
Cosa posso imparare io.
Poi, spero che molti altri si impegnino a loro modo per cambiare, laddove ne hanno bisogno, ma questo è naturale.
Mi ha un po’ dato dispiacere leggere certi commenti pessimistici perché sono spesso la pre-scusa per restare i soliti, non certo perché non fossero realistici.
Quando si vuole davvero qualcosa, non si sta certo a mettere l’accento sugli ostacoli, che pure esistono, ma si cercano soluzioni e alleati.
Marzo 16th, 2018 alle 12:40
@ Picchio (68): Picchio, sai che io ti stimo, ma per favore queste lettere da festa della mamma (“cara mamma ti prometto che sarò più buono e bravo”) lasciamole in un cassetto.
Lo scrissi subito: lasciamo stare i morti, lasciamo stare le tragedie, ma per me la juve continua ad essere il simbolo della mafia nel calcio e i giocatori juventini la quintessenza della disonestà.
Quindi, con tutto il rispetto per le tue idee, io i cori offensivi contro la juve li continuerò a fare convintamente e serenamente.
Ciao.
Marzo 16th, 2018 alle 14:11
Per “The desert fox” del post 53
Ti garba Oscar Wilde?
Allora lèggiti questo, perché penso che ti garberà parecchio…
“Mai discutere con un idiota, ti trascina al suo livello e ti batte con l’esperienza”
[Oscar Wilde]
L’Antigufo
Marzo 16th, 2018 alle 14:13
Più Picchio a Pulicciano e meno Alessandro B.
L’Antigufo
Marzo 16th, 2018 alle 14:41
@Picchio
Ti leggo sempre con piacere e apprezzo il tuo inguaribile ottimismo, ma stavolta non sono d’accordo con te.
Non ritengo giusto chiedere di cambiare in tutto o in parte il prorio modo di vivere il tifo sull’onda emotiva della scomparsa di Astori, che ci ha colpito tutti più o meno profondamente.
Quello che dici mi ricorda i “fioretti” che facevo quand’ero bambino ai miei genitori in cambio di una ricompensa o dopo una brontolata: sarò più buono, andrò volentieri a scuola, farò il bravo…è anche per questo che, nel mio piccolo, non ho fatto promesse o proclami che sono consapevole di non poter mantenere.
Io cerco sempre di non dare giudizi umani su chi lavora nella Fiorentina, perchè non conosco nessuno di loro personalmente, ma mi piace poter giudicare quello che vedo sul campo o quello che viene fatto e dichiarato fuori dal campo.
E so per certo che quando Simeone o chi per lui farà una cappellata gliene dirò di cotte e di crude, indipendentemente dalla simpatia che posso nutrire per il giocatore o da quanto lui possa essere provato dalla perdita di un amico.
Perchè quando seguo la mia squadra voglio che vinca e dia tutto per riuscirci, non mi interessa se i calciatori, il mister e tutti gli altri addetti ai lavori sono bravi ragazzi. Allo stesso modo i giocatori avversari, durante la partita, sono i nemici sportivi della mia squadra, quindi quando rivedrò in campo i vari Buffon, Chiellini e co. saranno solo gobbi di m…., almeno finchè vestiranno quella odiosa casacca. Potrei promettere di chiamarli da ora in poi “birbanti bianconeri”, perchè ho apprezzato il gesto di partecipare al funerale di Davide, ma capisci che non avrebbe molto senso.
Lasciamo che si calmino le acque, e che si vedano i primi passi di chi ha un ruolo più o meno importante nel mondo viola, perchè i gesti che contano davvero li fanno loro, non i singoli tifosi. Se ci sarà un gesto distensivo da parte dei Della Valle credo che in questo momento potrà essere accolto anche dalla parte più accesa della tifoseria, ma questo non significa che non ci saranno più contestazioni contro la proprietà o la squadra.
Il cliente/tifoso, anche il meno intelligente, ha il diritto di far sentire la sua voce, anche se dovrebbe farlo senza sfociare nell’offesa (e questo è un auspicio che condivido al 100%); questo evento così tragico e inatteso ha avuto il grande merito di farci stringere tutti attorno alla maglia viola, ma la tristezza che ci accomuna in questo momento non deve diventare una scusa per esentare da critiche e osservazioni chi lavora per la Fiorentina e ha il dovere di onorarla nel migliore dei modi.
Filippo da Prao
Marzo 16th, 2018 alle 17:17
Il calcio è un gioco bellissimo, ma probabilmente non fa per me.
Leggo i commenti qui sopra ed in molti traspare odio per l’avversario.
Dare di gobbi dei merda ai giocatori della juventus è una follia.
Come è una follia offendere il proprio Presidente o i propri calciatori allo stadio.
Viene da pensare se alcuni tifosi avessero in mano delle armi da fuoco durante la partita, probabilmente si sparerebbero a vicenda.
Roba da pazzi psicopatici.
E non è questione di buonismo.
Ma di intelligenza, di buon senso, di equilibrio.
Il calcio che vorrei io? Tutti insieme prima durante e dopo la partita e che vinca il migliore. E poi a bere tutti assieme.
Il rugby potrebbe insegnare molto a tutti i tifosi di calcio.
Anzi potrebbe insegnare tutto.
Marzo 16th, 2018 alle 19:07
Antigufo, mi fa molto piacere la tua disistima.
Date le fregnacce che stai sparando da quando sei rientrato é un bella riprova che sono nel giusto.
Grazie.
P.s. ah….genio….quella frase viene erroneamente accreditata ad Oscar Wilde ma è di Arthur Bloch. Ma una per sbaglio riesci ad indovinarla?
Marzo 16th, 2018 alle 19:34
@Ale B e Filippo da Prao
Forse non mi sono spiegato. Ci riprovo.
1. Ognuno faccia come crede.
2. Io mi impegno a non offendere nessuno (già era così) e mi auguro che chi cantava i cori dell’Heisel o dava di pezzi di merda ai DV trovi un altro modo, più degno, di esprimere nel primo caso la sana rivalità sportiva e antigobba e nel secondo il sano diritto di critica.
3. Se lo stadio tornerà ad essere un luogo dove la normalità è offendere pesantemente (sfogatoio) e l’eccezione è la sportività, smetterò di fare l’abbonamento.
Mi sembrano tre affermazioni da adulto e vaccinato.
Penso che il calcio guadagnerebbe in tutto, se quello che ho scritto aumentasse, senza perdere niente.
Personalmente, mercoledì ho sperato che la Roma, con quel tamarro di speaker allo stadio e quegli striscioni “fatece largo” da padroni del mondo quali si sentono, venisse buttata fuori dalla Champions. Ma le offese, gli auguri di morte ed altre infamità no…
Non c’entrano una beatissima sega nulla con la rivalità sportiva.
Se vi sembrano idee da Libro Cuore, liberissimi di pensarlo.
Marzo 17th, 2018 alle 00:53
Alessandro B. = Alessandro Bloch
Marzo 17th, 2018 alle 08:30
Standing Ovation per Giglio Rosso
Vdz
Marzo 17th, 2018 alle 11:08
Anch’io condivido il pensiero di Giglio Rosso #73. Non conosco il rugby, ma molti me lo hanno descritto come fa lui.
Marzo 17th, 2018 alle 19:29
Ascolta David, a che gioco giochiamo?
Mi hai cancellato due post di risposta a quello sfigato in cerca di attenzioni morbose.
Non eri quello tanto liberale? Poi quando i toni si scaldano gli amici non si toccano?
Basta dirlo….almeno sappiamo chi sono gli intoccabili e continuo a polemizzare con Zachini che, evidentemente, può essere attaccato da chiunque.
Risposta
Ma vi sembra il caso di usare certe parole?
Ho cancellato post anche a lui
Marzo 18th, 2018 alle 00:18
Sfigato in cerca di attenzioni morbose io?… 😀
Ma se sei fisso su questo blog a scrivere e offendere chiunque non la pensi come te, cercando in tutti i modi di farti notare!…
Intoccabile io?… 😀
Non t’immagini nemmeno caro fenomeno, quanti post mi abbia cassato David da quando scrivo qui dentro, soprattutto quando discuto con gente ottusa come te…
Mi ha cassato anche il post di risposta al tuo 74, che ho sbagliato nei toni, ma certamente non sbagliato nei riguardi del tuo fondamentalismo e la tua prepotenza, che spesso e volentieri ti rendono ridicolo di fronte alla maggior parte della gente, che qui dentro vorrebbe solo esprimere le proprie idee e i propri punti di vista.
Hai avuto da parlare di colpevoli anche in un thread che si intitola “Ripartire”, dopo una lunga e generale pausa di riflessione in seguito alla morte del nostro Capitano… vergognati!…
Lo sai i Della Valle e Corvino che cosa hanno dimostrato in tutta questa triste vicenda?
SENSIBILITA’ E SIGNORILITA’!… virtù delle quali tu ignori totalmente il significato!
Sei solo capace di andare a leggere su Wikipedia a chi appartenga la paternità degli aforismi, che tra l’altro usi per offendere gli altri, come nel caso di Inca al tuo post 53.
Molta gente ha compreso il momento e si è guardata dentro, su tutti Vuturo che ha scritto che cercherà da qui in avanti di essere una persona migliore!… cosa c’è di sbagliato in questo?
Poi dal coro escono i bulli da tastiera come te che riducono il tutto in una bolla di sapone, come se nulla fosse accaduto, richiamando l’attenzione su una campagna acquisti sbagliata e sulle solite inutili menate che tutti gli anni ci propini, al grido di “io ve l’avevo detto, braccini a casa e Corvino vattene!…”
Se vuoi fare il ganzo e uscire sempre dal coro, allora devi metterti nell’ordine d’idee che sei in un blog dove altri scrivono, commentano e leggono.
E un’ultima cosa… la vicenda di Davide Astori, ha fatto notare quante persone vorrebbero andare allo stadio solo per vedere e commentare una partita, anziché sentire cori beceri e offese rivolte alla proprietà e “ooolléee” a presa di giro nei confronti dei nostri giocatori, quando quelli del Siviglia avevano il possesso di palla.
E questo post per favore David non togliermelo, perché cavolo, mi sia dato almeno il diritto di rispondere a questo galletto con la cresta ritta, che crede d’essere il migliore di tutti.
L’Antigufo
Marzo 18th, 2018 alle 10:48
Non ha bisogno l’antigufo della mia solidarieta’ ma gliela do ugualmente condividendo ogni parola del post 80.
Marzo 18th, 2018 alle 11:27
Mi sono fermato alla seconda riga. Ma se ti serve prosegui pure.
Vediamo se almeno questo me lo passi, David.
P.s. David racconta ciò che vuoi, ma com Zachini, Linus e molti altri ci siamo detti e ci diciamo ben di peggio. Quindi qui la questione non è delle parole ma del destinatario.