Si può dire di no
Scusate, ma non ce la faccio a solidarizzare con le signore e signorine che dicono di essere state costrette ad avere rapporti di vario tipo con produttori, direttori, industriali, politici, insomma uomini di potere.
Costrette da cosa?
Si può tranquillamente dire di no alle proposte più o meno esplicite di vecchi babbioni o uomini col cervello posizionato nel baricentro basso del corpo, qual è il problema?
Altra cosa è la violenza fisica con cui si costringe una donna ad un rapporto e su quella la legge dovrebbe colpire con maggiore severità e ancor di più dare la certezza della pena.
Avere, per esempio, un rapporto orale con un importante produttore, non il bruciataio dell’arco di San Pierino come avrebbe chiosato il grande Ciuffi, e poi pentirsene vent’anni dopo denunciando la presunta violenza non ha proprio senso, a meno che non si cerchi un bel titolo sul giornale.
VEDO CHE NON CI CAPIAMO: NON HO MAI SCRITTO CHE SI DEVE DENUNCIARE, MA CHE SI PUÒ DIRE DI NO
Ottobre 13th, 2017 alle 07:00
Molto deluso dalla leggerezza con cui affronti questo tema.
RISPOSTA
Non è affatto leggerezza: chi subisce molestie sul luogo di lavoro denunci
Non ci sono altre soluzioni, a meno che non si insegua la chimera di voler cambiare la testa degli idioti che ci provano sempre e comunque sulla base della loro posizione.
Siccome la testa non si può cambiare, si dice di no e, se si ha la voglia e la forza, si denuncia.
Hai altre soluzioni?
Ottobre 13th, 2017 alle 07:19
Stesse cose che ho pensato subito anch’io..
Troppo facile così. ..
Per arrivare al successo arrivano a fare di tutto, poi dopo anni, ripensandoci, si fanno schifo..
La violenza sulle donne è un’altra cosa, e quella si che va punita severamente…
Ottobre 13th, 2017 alle 07:26
Ho altre soluzioni? Una donna non ha la forza di dire no e tu mi chiedi se IO ho altre soluzioni?
La colpa quindi è per te di quelle pavide che non sanno rifiutare o non hanno la forza di denunciare?
Anzi, siccome non hanno denunciato sono delle zoccolone in cerca di pubblicità!!!
La prossima volta che leggerò un tuo post dove parli “delle donne” mi ricorderò di questo.
Immagino a questo punto che per te questa tesi valga a tutti i livelli!
Dall’attrice alla commessa.
Concetto chiarissimo, ho capito perfettamente come ragioni.
RISPOSTA
Non hai capito proprio un bel niente
Ho rispetto di tutte le donne e non ho dato di zoccola a nessuno, quindi sei completamente fuori strada
Si può anche non denunciare per paura e lo capisco benissimo, ma dire di no si può, eccome se si può
Lo fanno in tante, tantissime e non si sentono delle eroine, ma solo persone che hanno rispetto di se stesse
Se poi il dire di no comporta licenziamento o mobbing, si denuncia, non sempre è facile e lo so benissimo, ma dacci te delle alternative
Ottobre 13th, 2017 alle 07:28
Argomento delicatissimo. Prima dei vari distinguo che verranno espressi io sono d’accordo con te nel principio. Si denunci il violentatore. Punto.
L’ipocrisia poi di certi ambienti mi fa ricordare i Clinton.
Ottobre 13th, 2017 alle 07:33
Quella gran passera della moglie, Georgina Chapman, dopo 10 anni di matrimonio, una vita che tante donne desiderano , non ha retto allo schifo e non essendosi accorta mai di nulla, lo ha subito lasciato !
W il matrimonio basato su solide basi
Nella buona e nella cattiva sorte
Quello dello spettacolo e’ un mondo che non mi appartiene , che non conosco.
La sera sto iniziando a leggere sulla poltrona anziche guardare la tv
Di tanto in tanto whatsappo
Lo so un commento del piffero
Ma la prima cosa che ho fatto ieri , leggendo l’articolo sul corriere e quello di approfondire su Georgina
La primula viola
Ottobre 13th, 2017 alle 07:42
Io non ho alternative!
Dovrei capire cosa prova una donna in quei momenti, caso per caso, prima di parlare ed esprimere giudizi assoluti come i tuoi.
Evidentemente a te non serve. Hai la tua verità (devi denunciare, piuttosto perdi il lavoro ma denuncia e rifiuta… altrimenti “troppo facile” farlo anni dopo)!
Contento te contenti tutti.
Dico solo che la tua è una visione molto superficiale.
Tipica degli uomini.
E ti assicuro che sei stato molto chiaro.
Ho capito perfettamente come ragioni sulla materia.
RISPOSTA
Nessun giudizio assoluto, sei tu ad essere superficiale e appiccicare patenti.
Aspetto la tua alternativa
Ottobre 13th, 2017 alle 07:56
secondo me tra qualche anno, anche se spero prima, ripenserai a queste poche righe in libertà e ti pentirai della stupefacente superficialità con cui hai giudicato le persone coinvolte.
Si potrebbero usare termini molto più espliciti, ma son tutti bravissimi a ragionare di principi quando non si trovano in una situazione di merda.
Un potente che sfrutta la propria posizione per la propria utilità: sei proprio così sicuro che dire “no” sia semplice a 40 come a 20?
Pensa a come legge le tue poche righe una persona che ha subito una molestia, che non riesce, non ha il coraggio e vive divorata dalla paura di ciò che diranno gli altri: sarà per sempre “la troia” o “la poveretta”.
Bah, io non ho parole. Specie per la caduta di stile, davvero pessima, sui titoli dei giornali di cui una vittima dovrebbe andare in cerca. Tutto questo fa parte di una cultura che tu stesso dici in altri post di voler avversare.
Sostituisci ai riferimenti ad Asia Argento e Weinstein (che non nomini, ma si capisce) quelli di qualche recente fatto di cronaca cittadina e vedi se non esce un’articolo di Libero (Se la sono cercata, erano sballate, erano consenzienti fino al liberatorio “Si può tranquillamente dire di no”…) fatti un giro in un ospedale dove trattano codici rosa e poi prova a ripensarci. Davvero.
Col principio si cominciano a scrivere dei post. È che il “principio” serve appunto solo per cominciare. Su come si finisce, invece, dipende tutto dalle sensibilità e dal capacita di calarsi davvero nelle situazioni. Che Guetta avrebbe saputo dire no a Weinstein nessuno ha dubbi. Una ragazzina di 20 anni?
Ah, la morale sulla bellezza dell’altra metà del cielo, per favore, ci andrebbe risparmiata. Perché dell’altra metà del cielo andrebbero ricordate le fragilità, che sono di molte. Non solo di figlie o amiche che le sono vicine.
RISPOSTA
Non penso assolutamente che sia facile e la mia condanna verso chi si approfitta di una situazione di forza o della propria posizione è totale: mi fanno schifo senza se e senza ma e in questo caso so di cosa parlo perché un minimo di potere l’ho avuto e ce l’ho anchio.
Comprendo l’amarezza di chi subisce queste avavces e non do aggttivi a nessuno, però, ribadisco, si può dire di no.
Mi spiace se te come altri non mi trovate abbastanza illuminato, ma non vedo altre soluzioni perchè i neuroni di certe teste maschili non li puoi cambiare.
Ottobre 13th, 2017 alle 07:57
non funziona esattamente cosi david. Per le donne è un po piu complesso, bisogna ammetterlo. A noi uomini nella storia non è capitato e forse non capitera mai di essere psicologicamente costretti a far del sesso con una donna per fare carriera, ma ci sono 3 riflessioni da fare: 1) metti una ragazzina di 18 anni in una stanza con uno omone di 1,90 che magari la confonde con promesse di vario tipo, oltre all intimidazione data dall aspetto fisico. è facile che la ragazza non riesca neppure a reagire. 2) vista la penuria di lavoro, tante donne si concedono pur di non rimanere indietro. è squallido che un uomo arrivi a tanto. 3) Si, magari in qualche caso una donna puo rinunciare, ma hai idea all impatto psicologico traumatizzante per il resto della vita di queste ragazze??? Secondo me david sei stato troppo semplicistico in questa tua valutazione, non è che in casi di violenza come questi 1+1 fa 2. E allora dei i bambini\ragazzini violentati da pedofili (Spesso preti) dovresti dire lo stesso: perche tirano fuori la storia dopo 20 anni??? per farsi pubblicita??? o magari è un dolore che si portano dentro per tutto quel tempo senza riuscire a metabolizzarlo??? no david, a questo giro non mi sei piaciuto per niente…
Ottobre 13th, 2017 alle 08:07
@ Marco (6): ti sfugge il particolare a monte della vicenda…qui si sta parlando di fare l’attrice. E non di ottenere o mantenere, sotto ricatto del proprio dirigente, un contratto a tempo indeterminato da cassiera in un grande magazzino a 1.300 euro netti il mese.
Cosa c’entra la penuria di lavoro con una parte in un film? Cosa c’entrano i pedofili? Cosa c’entra il semplicismo?
Abbi pazienza, ma qui sei te che pur di non analizzare la vicenda in esame stai tirando fuori discorsi che, per dirla alla fiorentina, c’entrano quanto il culo con le quarantore.
Ottobre 13th, 2017 alle 08:21
La mia alternativa a cosa?
A non avere il coraggio e la forza di denunciare?
Ovvio che si dovrebbe sempre denunciare ma se una donna non ha quel coraggio e ne parla solo anni dopo non riesco a dire “doveva farlo prima”, a prescindere, come hai fatto te.
Ottobre 13th, 2017 alle 08:23
…a vent’anni si è stupidi davvero…(eskimo- F. Guccini).
A vent’anni facevo cose di cui oggi mi vergogno. Bestemmiavo, facevo battute razziste, andavo in curva Fiesole, andavo con una ragazza e il giorno dopo sparivo, correvo in macchina e moto a velocità folle, pensa o che le donne fossero tutte maiale e che noi uomini dei ganzi. E penso che la “dannata” Asia Argento, figlia di uno che quel mondo dorato lo conosceva, sia rimasta coinvolta suo malgrado non vedendo quello che oggi, da madre, rifiuta. Aveva vent’anni lei, li avevo anch’io. E mi vergogno ancora di quelle cose negative che facevo. Fortuna che ho anche avuto dei “maestri” (genitori e persone care) che mi hanno fatto capire che sbagliavo.
Ottobre 13th, 2017 alle 08:39
E’ un argomento molto delicato bisognerebbe analizzarlo secondo molti aspetti.
Generalizzando certamente ci saranno donne che ne aprofittano, prima per la carriere e dopo scoppiato il caso, per passare per vittima e far puntare i riflettori su di loro.
Ma certamente esistono giovani ragazze con dei caratteri un pò deboli, che per paura o condizionate dalla situazione, si trovano in situazioni a cui non riescono a scappare ed in questo caso la violenza è pari a quella fisica.
Ottobre 13th, 2017 alle 08:49
Sono estremamente deluso.Preferisco non commentare.
RISPOSTA
Mi spiace, ti invito invece a dire la tua e proporre alternative, partendo dal presupposto che il problema esiste
Ottobre 13th, 2017 alle 08:59
Le alternative sono che chi é potente come Weinstein , non abusi della sua posizione.Il fatto che alcune abbiano denunciato dopo 20 magari vuol dire che sono più deboli, o che temevano ritorsioni.in nessun caso si deve giustificare. Il fatto che lei concorda con Sallusti la dovrebbe far riflettere…
RISPOSTA
Io non so assolutamente come la pensa Sallusti, ma rivendico di avere un mio pensiero, che può coincidere col suo, con quello di Saviano, Sallusti o Travaglio, non mi interessa
La sua alternativa è perfetta, bisogna solo spiegarla ai tanti Weinstein…
Ottobre 13th, 2017 alle 09:14
Il punto non é che c’era uno scambio, come avviene spesso, c’era una persona che commetteva molestie e abusi e poi essendo potentissimo sapeva benissimo che non gli sarebbe successo nulla. Dovrebbe indignarci che molti sapevano ( probabilmente pure un presidente USA) e non hanno fatto nulla, per comodo.
Ottobre 13th, 2017 alle 09:14
David, io l’ho capito che tu non vuoi giustificare il molestatore di turno
e che l’unica via per rimediare sarebbe la denuncia,
ma chi riceve la molestia non è un uomo come te
ma quasi sempre una ragazza giovane che non ha ne l’esperienza ne la forza per gestire al meglio certe situazioni.
E’ un po come per le vittime del pizzo,
si fa presto a dire che si deve denunciare
stando seduti sul divano di casa nostra,
farlo davvero è un po più difficile
specie se si ha una famiglia sulle spalle.
Se fosse cosi facile affrontare queste situazioni
certi problemi non esisterebbero..
RISPOSTA
No, aspetta: io ho scritto che si può dire di no
Non ho scritto che si deve denunciare sempre e comunque e chi non lo fa sbaglia o ha altri interessi, so bene i ricatti a cui si è sottoposti
Il dire di no, lo ribadisco, però si può fare e se dici di sì in qualche modo sai quello a cui vai incontro
Mi spiace se non sono politicamente corretto, ma la penso così
Ottobre 13th, 2017 alle 09:17
Oh ragazzi, si sta parlando di fare l’attrice a Hollywood e non di un posto da impiegata o da operaia per mantenere la famiglia!!!!!
Sveglia!!!
Quello è un ambiente in cui il do ut des è sempre esistito e sempre esisterà, così come in politica e in tanti altri ambienti (si veda lo scandalo che ha coinvolto l’università un paio di settimane fa).
Non mi si vengano a far passare le donne come vittime in questa situazione perché non lo sono proprio, soprattutto se poi quelle che denunciano sono proprio le stesse che dopo aver subito la presunta violenza hanno anche ottenuto parti importanti in film di successo.
Ottobre 13th, 2017 alle 09:20
Non è che non ti trovo illuminato (chi lo è davvero?). In questo caso ti trovo contraddittorio e per questo, forse, credo tu abbia affrontato la questione con una certa superficialità.
Proprio perché spesso scrivi della bellezza e della complessità dell’altra metà del cielo, della nostra difficoltà a comprenderle e capirle… cosa ti fa davvero credere di essere in grado di calarti nella situazione e comprendere le sensazioni vissute da una ventenne di fronte ad un uomo di potere che fa leva sulla propria posizione per ottenere un favore di natura sessuale?
Sei sicuro che il rifiuto sia così semplice per tutte? Che la paura della conseguenza di un rifiuto (botte? carriera stroncata? reputazione?) non sia terrorizzante?
Io questa certezza francamente non ce l’ho. La testa di certi soggetti probabilmente non si cambia e quindi sono d’accordo. Occorre denunciare. Ma sarebbe tutto molto più convincente se l’invito venisse rivolto in primissima battuta a tutti coloro che osservano e che fanno finta di non vedere certi atteggiamenti, piuttosto che alle vittime che li subiscono.
Cominciamo a scambiare due chiacchiere coi nostri “amici” e colleghi che tengono un comportamento lesivo della dignità e dell’intimità delle altre persone e cominciamo a fargli sentire un po’ di sano disprezzo, mettendo bene in chiaro che se dovessimo venire a conoscenza di qualcosa di sporco non c’è altra via rispetto alla denuncia.
Se chi non ragiona da bestia, lascia che le bestie facciano i propri comodi, fondamentalmente è connivente, quindi molto più vicino alla bestia di quanto non si creda. Può bastare come proposta?
Ottobre 13th, 2017 alle 09:23
Io non lo so,ma qui si parla di un uomo squallido che approfittava di ragazze,promettendo loro cartiere luminose.carriere luminose che effettivamente hanno fatto,probabilmente grazie al fatto che lorole “vittime”,abbiano approfittato della loro bella presenza….io penso alle tante bruttine ma brave che,magari meritando il successo,non hanno potuto averlo perche altre hanno fatto cose con il produttore che ora denunciano…io lascerei fare,le vittime sono altre,loro forse sono complici fi un’ingiustizia…
Ottobre 13th, 2017 alle 09:36
Si, certo si può dire di no
ma poi quello ci riprova con la prossima..
per estirpare il problema la via sarebbe la denuncia
ovviamente se le molestie sono di una certa entità,
ma non è facile per una ragazzina mettersi contro il “padrone” di turno.
E’ un problema molto complesso,
per fortuna non ho figlie
altrimenti per una cosa cosi la galera la rischierei io.
Ottobre 13th, 2017 alle 09:41
Mah….non capisco alcuni sostengono che la paura blocchi ed immobilizzi la ingenua ed innocente ragazza bramosa di scalare le vette della popolarità artistica nell’immediato, ma dopo vent’anni come per incanto (quando probabilmente hanno ottenuto quello che cercavano ) questa paura d’improvviso lascia il posto ad una straripante ed incontenibile voglia di sputtanare l’orco magari scendendo anche a descrivere minuziosamente qualche dettaglio tecnico ….se non è squallida ipocrisia questa ….ah già ma a quarant’anni si ha una forza e consapevolezza maggiore ….si quella di non avere più il fisico per fare i film !!
Ottobre 13th, 2017 alle 10:00
Sono in totale sintonia con il pensiero del Direttore e di Alessandro B.
Qui si sta parlando di attrici non di casalinghe disperate in cerca di un lavoro per mantenere i propri pargoli lasciati dal padre o peggio ancora …..
Allargando il discorso ha ragione il direttore la denuncia si può anche non fare (a volte sembra un atto troppo drastico e vendicativo magari smisurato per quelle che possono essere anche delle semplici avances) ma dire di no (sempre che non lo si gradisca) mi sembra una risposta lecita e di buon senso soprattutto da parte di chi presuppone di avere un talento (non solo per il sesso orale)
Ottobre 13th, 2017 alle 10:06
@Violetviper:
A parte che queste cose accadono in ogni ambiente e non solo in quello del cinema,
ma certo che a quarant’anni si ha una forza e consapevolezza maggiore,
ci mancherebbe altro!
scusa, ma te quanti anni hai?
P.s. se ti sembrano passatelle la Jolie e la Paltrow…
Ottobre 13th, 2017 alle 10:17
A me più del fatto che queste attrici non hanno detto di no, ha fatto più schifo il fatto che altri attori uomini (magari fidanzati / mariti delle stesse di cui sopra)…ho letto che lo sapevano e hanno fatto poco o nulla. (tipo brad pitt).
Altri tipo ben affleck partecipavano alle molestie.
Se è vero, fatevi vedere da uno bravo.
Ottobre 13th, 2017 alle 10:23
Lasciamo perdere le donne coinvolte in tali situazioni di commistione lavoro-potere-sesso ne escono sempre molto male (da qualsiasi angolazione la si voglia vedere)
se la vita si riduce ad un crudo scambio di favori portati il segreto nella tomba ma non fare l’errore di sputtanare di punto in bianco altrimenti oltre a sputtanare anche te stessa dimostri che sei andata in corto circuito neuronale….non so ma in queste vicende emerge tutta la perfidia di alcune donne nel caricare la responsabilità di tali sconvenienze solo sulla figura dell’uomo potente come se loro non fossero parte in causa e non partecipassero all’azione
Ottobre 13th, 2017 alle 10:29
Prima ti asservisci alla pratica, poi te ne godi i frutti…e 20 anni dopo quando i frutti diminuiscono, denunci…
“Se quando lo hai fatto per me valevi zero, ora vali sottozero”
Vdz
Ottobre 13th, 2017 alle 10:37
Complimenti David, ci vuole coraggio ad esprimere pubblicamente un pensiero su un argomento come questo. Materia difficile e complessa che si presta al fraintendimento.
La violenza fisica sulle donne è cosa riprovevole e come tale andrebbe perseguita in modo duro e “certo”, come giustamente affermi. Credo però che anche la violenza psicologica, benché molto più difficile da delineare, sia altrettanto grave e spesso più profonda nelle conseguenze per chi l’ha subita.
Diverso, se ho capito il punto, è l’atteggiamento da avere verso le varie suffragette della fellatio che dispensano interessanti (ed interessate) prestazioni a destra e manca in cambio di qualcosa, che sia carriera, che siano soldi che sia uno status sociale diverso da quello di appartenenza, salvo poi fare le santarelline a carriera acquisita o le povere vittime a carriera saltata.
Ecco, queste signore sono equiparabili ai loro carnefici, perché oltre a fare volontariamente una cosa spacciandola poi per obbligata, agli occhi della popolazione alleviano l’orrore dei veri drammi gettando discredito su tutta la categoria femminile che ha subito una reale e terribile violenza.
Solo che le prime a dover inquisire tali dispensatrici di piacere interessato, distinguendole chiaramente dalle vittime di stupri, dovrebbero essere le donne stesse. Invece molto spesso non è così. Anzi, basta accendere la tivvù su un qualsiasi canale ed attendere le prime trasmissioni pomeridiane in stile salotto buono per capire immediatamente il grande inganno: la conduttrice che intavolerà la discussione sulla violenza sessuale delle donne in ambito lavorativo sarà sicuramente in minigonna, su uno sgabello piuttosto alto, con un seno chirurgicamente corretto ed una storia alle spalle di sofferenza cronica di ginocchio della lavandaia.
Ottobre 13th, 2017 alle 10:47
Concordo pienamente David .
Ottobre 13th, 2017 alle 10:52
Linus
Passatelle proprio no, ma per me, non per le dinamiche frenetiche del cinema sempre in cerca di nuovi talenti per creare la novità…. ed è indubbio che la loro popolarità sta cominciando a scemare inesorabilmente si stanno incamminando lungo il viale del tramonto (purtroppo per le attrici di Hollywood la durata artistica media è molto bassa, sei “on fire” per pochi anni poi incalzano le giovani emergenze… che ce l’hanno pure loro eh)
Però permettimi fa sorridere pensare che si rivelino spudoratamente queste vicende dandole in pasto ai media solo dopo venti anni che sono successe ….a parer mio la donna raggiunge la propria maturità e consapevolezza molto prima dell’uomo e a 25-30 anni è già bella che formata altro che una pargoletta timida ed impaurita… inoltre fa sorridere anche l’effetto a catena,parla una parlano tutte le altre ..io nonostante sia più giovane della Jolie non sono mai stato violentato da una procace produttrice per farmi fare una parte ma giuro che se mi dovesse succedere non la denuncerei mai (figurarsi dopo vent’anni)
Ottobre 13th, 2017 alle 11:07
Delle attrici o stelline varie che inseguono il successo e che per farlo la danno via più o meno volentieri, non me ne frega nulla. Zero assoluto. Penso che avranno ciò che cercano: eventuale successo/notorietà/soldi e una serie di vuoti cosmici nelle relazioni che contano, vista la pochezza interiore alla base.
Ma son persone che ritengo autonome nella loro scelta, responsabili pienamente – nel bene e nel male – delle loro azioni.
Delle donne in generale (e come insegnante alle superiori ho a che fare con tante giovanissime, quindi in età estremamente critica per la formazione della loro coscienza) sì, mi importa.
E non so cosa pensare.
David ha ragione: si può sempre dire di no.
Ma dire di no ha un prezzo. Sempre. A volte molto, molto alto. A volte apparentemente basso, ma con una povertà morale o di autostima tale in chi dovrebbe prendere una decisione scomoda, che appare insormontabile. Altre esattamente all’opposto. Variabilità infinita umana.
Il problema, secondo me, è educarsi e formarsi a dare valore a ciò che conta davvero e saper rinunciare a ciò che è meno importante. Qualità che si costruisce mattone dopo mattone, anche nelle relazioni familiari e col proprio ragazzo.
Ed è una questione che riguarda ogni singola donna in primis, ma anche ogni uomo, nel modo in cui si rapporta alle donne intorno a sé.
Perché non esiste un mondo femminile e un mondo maschile, ma una correlazione continua.
Ottobre 13th, 2017 alle 11:17
Pienamente d’accordo. Ed è un concetto espresso in questi giorni da varie parti. Solo che aggiungerei un’altra categoria oltre ai casi di stupro e alle attricette o simili che sottostanno direi volontariamente a richieste di tipo sessuale. E cioè quella dei capo uffici, direttori o titolari che pretendono “servizi” particolari ad impiegate che rischiano sennò di perdere il posto di lavoro. Beh, è un’altra cosa che “darsi” per far carriera nel mondo dello spettacolo!!!
Ottobre 13th, 2017 alle 11:19
Ci stupiamo di questo tourbillon hollywoodiano.
Sarà.Moralmente ed eticamente brutto, ok.
Ma
Ci stiamo per caso mi dimenticando del burlesque di un premier, che ha basato le sue fortune sullo show business (calcio compreso) prima di scendere in campo in politica ???
Ah già…ma lui non molestava…lui pagava e poi le metteva in TV/ cinema..perciò non è la stessa cosa, giusto?
Ehm no….alcune non avevano nemmeno 20 anni…anche loro potevano dire di no,giusto?
Ottobre 13th, 2017 alle 11:31
Mi immaginavo i distinguo, che sono corretti per carità. Ma qui occorre separare le questioni e i contesti. E credo a questo David si riferisse. Siamo tutti d’accordo che chi solo pensa di abusare di una donna per il potere che ha sia un uomo di m… ecc…
siamo credo tutti abbastanza adulti e persone di mondo per considerare che in alcuni casi (attrici et similia) la cosa assuma tutt’altro aspetto.
Ottobre 13th, 2017 alle 11:47
Poi Linus e concludo
Sì accade in tutti gli ambienti ma qui il caso è molto diverso ….diciamo meno disperato . è ovvio che il baco si annida nel cervello dell’uomo ,ma se vuoi fare veramente quel lavoro e hai un talento indiscutibile ci riesci anche dicendo di no altrimenti cambi target non è che ti crolli il mondo in dosso….esiste come per la musica anche un cinema indipendente se nel circuito mainstream vieni ricattata ti giri il tuo bel film homemade e se hai vero talento emergerai lo stesso sarà la gente a decretare il tuo successo …..ma è ovvio che la scorciatoia è meno faticosa ed insidiosa,ma se la percorri non puoi poi rinnegarla ….peraltro qui si parla di agenzie private e la denuncia non serve a molto …..non so se esista un reato di moralità ma se una azienda l’ho creata io in teoria sarei libero di assumere chi mi pare anche in funzione di parametri moralmente discutibili …in fin dei conti sto abusando di una cosa che è mia ma certo non ti costringono a farla….ecco perché esiste il fai da te …..
Ottobre 13th, 2017 alle 12:11
Come se tu non sapessi che in USA per denunciare ci vogliono prove altrimenti vai in galera.
E se tu ragazzina di 20 anni denunci un fantaproduttore di 50 sai già che verrai additata da puttanella da tutto il mondo, nessuno ti crederà, tutti penseranno che “non avevi la pistola puntata alla gola”, la tua vita lavorativa finisce lì e anche la tua credibilità.
“Bisogna denunciare” dici. Eh già.
Speriamo non capiti mai alle nostre figlie eh, che se la comprensione popolare è quella che hai scritto tu da queste righe siamo rovinati.
Ottobre 13th, 2017 alle 12:43
Non ho il tempo per scrivere, ma devo esprimere un ringraziamento: a David per essere riuscito, oggi, ad ospitare un dibattito molto costruttivo, con conseguenze che magari non molti saprebbero accettare, riguardo ai propri limiti, dando prova di forza interiore notevole, lui e i suoi interlocutori tutti.
Risposte chiare su accadimenti dai contorni nebulosi. Grazie a tutti.
Ottobre 13th, 2017 alle 12:46
David,
Ti sei infilato in un bel ginepraio. Meglio parlare di calcio perché, anche se sul tuo blog non ci capisce nulla nessuno, almeno non ci si ferisce nell’anima. Se vuoi un bel tema di attualità, suggerisco i taxi a Firenze. Che non si trovano mai e in questo modo provocano danni di ogni genere.
Ottobre 13th, 2017 alle 12:47
Come sempre accade, a mio parere, bisogna fare dei distinguo: la ragazza madre che deve portare la pagnotta a casa e sa che lasciando un posto di lavoro difficilmente ne troverà un altro, sicuramente ha molte più difficoltà a dire no al capo “porco” rispetto a quella che vive in una famiglia normale e lo stipendio lo utilizza per comprare l’ultimo cellulare o le scarpe di moda. In linea di massima le attrici che dicono no avranno più difficoltà a trovare una parte in un film o una trasmissione TV, soprattutto se il talento non rientra nel pacchetto e puntano tutto sul lato fisico, anche perché per i “porci” trovare quelle che “ci stanno” non è così difficile. Anni dopo, magari avendo fatto una discreta carriera, arrivano le denunce, ma intanto il posto al momento giusto è toccato a loro, e in quel momento andava bene… Poi ci sono quelle che hanno detto no, avevano talento e sono arrivate comunque e quelle che per guadagnare hanno dovuto fare l’impiegata o la cameriera.
Ma di cameriere laureate è piena l’Italia… Come di maschi che approfittano di una posizione di comando per chiedere favori sessuali e lo trovano la cosa più normale del mondo.
Forse qualche denuncia in più potrebbe migliorare le cose.
SFV
Ottobre 13th, 2017 alle 12:54
Io penso che le donne vadano rispettate
sia che facciano o tentino di fare le attrici
o che facciano le commesse.
Poi che anche tra di loro ci sia chi ci marcia su queste cose è evidente
ma il discorso è in generale.
@Trollhunter:
lungi da me difendere Berlusconi,
ma il suo caso è totalmente diverso,
è assimilabile ad un ricco puttaniere.
Lui le ragazze le pagava e loro,
sentendo le varie intercettazioni che ci sono anche su youtube
erano ben felici, anzi lo cercavano,.
Ottobre 13th, 2017 alle 13:27
Brutto scivolone David… deluso.
Ottobre 13th, 2017 alle 13:34
Hai sicuramente affrontato un tema sul cui non potevi e/o dovevi esprimere opinioni in poche righe.
Vi sono decine di aspetti sociali, personali e psicologici che intervengono in certe situazioni che credo tu non sia in grado di poter o dover giudicare.
In senso assoluto quel che dici, anche se non condivisibile, potrebbe essere comprensibile ma l’argomento è così vasto e complesso che trovo presuntuoso da parte tua dare dei giudizi, opinioni o ricette.
Te lo dice uno che ti ascolta e ti segue da decenni.
Ci può stare di pestare una merd….. ma a questo punto pulisciti le scarpe invece di continuare a pesticciare……..
UN abbraccio e alla prossima.
Ottobre 13th, 2017 alle 15:32
Siamo in un mondo dove se guardi una donna rischi la denuncia per atalking dove se per caso giochi con un bimbo ad un parco devi stare attento perche ti possono dare del pedofilo, dove un ricatto (vile) viene chiamato stupro.
Tanta della colpa è delle bestie che commettono questi crimini (che punirei molto piu seriamente) e parte della colpa è sempre degli uomini che si genoflettono nella speranza di un sorriso da tante, troppe donne aride ed arriviste..
Meglio non parlare dei divorzi e di come molte donne riescono ad ottenere i peggio soldi e la rovina del marito con la scusa dei figli..
Societá maschilista un paio di zebidei.
L uomo onesto viene bastonato per colpa dell uomo di merda ..e tante (non tutte)donne di merda ci sguaZzano.
Asia argento faceva meglio a dire di no, ma non voleva rinunciare ai benefici del si ed ora pero denuncia.
👏👏👏👏👏👏
Ottobre 13th, 2017 alle 15:33
sonny (41) questo è uno dei grandi bluff e ipocrisie di questo tempo occupato in gran parte dai social: “…credo tu non sia in grado di poter o dover giudicare”.
Nella vita di tutti giorni la gente da’ giudizi. Io giudico se scrivere o non scrivere su questo blog in base ad argomenti, interventi, ospiti, iscritti, ecc.
Io giudico un comportamento di una qualsiasi persona da ciò che mi riportano i media.
Io giudico che accodarsi alla lista dei tiratori di sassi (metaforici) contro una persona che ha contribuito al tuo successo dopo X anni sia assolutamente inutile e deleterio e comunque se proprio lo vuoi fare gli fai una bella querela di cui nessuno saprà nulla. Non lo scrivi su un tuitter.
Ci riempiamo di frasi fatte e di “no, così non va” invece è così che va: se ne deve parlare.
il “chi sono io per giudicare” è l’ipocrisia del XXI secolo, con tutti i distinguo che ti pare.
Ottobre 13th, 2017 alle 15:53
La visione che hai deciso di dare a questo tema e’ molto fastidiosa, perche’ e’ superficiale, paternalisitica e presuntuosa.
Sono molte le cose he non mi sono piaciute in questa presa di posizione, a partire dal titolo (un bel punto interrogativo alla fine ci sarebbe stato bene anche se avrebbe stonato con tono prepotente del resto). Molte di piu’ quelle contenute nelle tue risposte (insolitamente numerose), tipo l’infantile quanto cocciuta richiesta che muovi a Daniele chiedendogli di fornirti delle alternative a non si sa bene cosa.
Ma c’e’ una frase, quella finale, che condensa tutto il mio fastidio per l’ipocrisia di cui e’ intriso questo post. Ed e’ questa: “pentirsene vent’anni dopo denunciando la presunta violenza non ha proprio senso”.
Le ragioni del mio fastidio sono molte, ma provo a sintetizzarle in tre punti.
Primo, trovo avvilente continuare a gettare lo stigma su chi si pente. Frutto di una cultura vecchia, di un machismo stantio di chi attrubuisce una fittizia scadenza all’etica (solo quella degli altri pero’). Penso invece, che ogni riflessione critica sulla rispettiva condotta debba essere incoraggiata anziche’ demonizzata (e possibilmente esercitata).
Secondo, ci si puo’ pentire di qualcosa che si e’ fatto (o omesso di fare), ma non di qualcosa che si e’ subito – per il quale semmai si puo’ provare vergogna. In questo caso (mi auguro che tu lo abbia capito nonostante tu lo abbia scritto) il pentimento e’ relativo alla non denuncia.
Terzo, a chi scrive non e’ venuto in mente nemmeno per un attimo che la denuncia, anche se distante dai fatti, possa servire per capire (e magari in futuro prevenire) la magnitudine predatoria e le condizioni in cui ha agito (o potuto agire) il soggetto incriminato.
La cifra di della coscienza civile che trasuda da questo post e’ francamente insopportabile. Concordo con sonnyd612, sarebbe meglio fermarsi a togliersi le scarpe.
Saluti.
Ottobre 13th, 2017 alle 16:22
Post maschilista.
Credo però alla buona fede dell’autore, perchè certi argomenti così delicati sono quasi impossibili da trattare per iscritto e con così poche righe a disposizione.
Sicuramente parlandone a voce saremmo tutti d’accordo.
Ottobre 13th, 2017 alle 16:47
Uhm, molestie sessuali, violenze sessuali, scambio lavoro per sesso e chi più ne ha più ne metta sono cose molto diverse fra loro.
La piena responsabilità della donna sta nell’ultima fattispecie. Scorciatoie per il successo nella vita ve ne son tante, per questo tipo di donne l’integrità vale meno di un qualche facile vantaggio economico. Direi che il post di David volesse riferirsi a questo.
Sulle molestie sessuali ci si incammina su un terreno inerpicato. Per alcune donne è “molestia” uno sguardo lascivo di un vecchio bavoso e non di George Clooney, per altre ci vuole “roba più pesa”. E su questo ci si divide anche in Cassazione. Per altre anche il semplice flirt di un imbranato potrebbe risultare molesto. E qui siamo alle comiche.
Ma peggio di tutto è il politically correct di origine americana, impacchettato e distribuito in tutte le filiali del mondo occidentale. Anche in Italia siamo avviati ben bene su quel livello di inutile combattività che alza i muri anziché stimolare qualche riflessione in più che poi sarebbe la ragione per cui si dibatte.
Io trovo che il coraggio sia agire per la cosa giusta senza fare calcoli circa cosa mi conviene fare e quali appoggi posso perdere.
Ottobre 13th, 2017 alle 16:49
Molto deluso anch’io. Il tema e’ molto semplice in realta’. Le donne, nel cinema come in moltissimi altri campi, sono spesso in posizione asimmetrica rispetto all’uomo e per emergere capita che ci sia solo una via, perche’ il merito non conta per il capo, uomo e schifoso. Denunciare, dire no, certo, facile. Per poi ritrovarsi soli e privi di futuro. Ammirazione per chi lo fa. Ma chi non lo fa molto spesso (non sempre sia chiaro) e’ per paura delle conseguenze, in una societa’ che le donne non le tutela affatto.
Quindi quel costrette da cosa e’ una domanda quasi retorica per me…
Ottobre 13th, 2017 alle 17:35
@DoctorSanchez 37:
Guarda, lasciamo perdere, se potessi darei l’otto per mille a Uber…
Ottobre 13th, 2017 alle 17:49
ohibò,sono una delle poche donne che scrive su questo blog,e francamente mi stupisco di non avere ancora letto il commento di un’amica!
quanto all’argomento,david,non sarei così drastico.
non si può fare tutto un buglione,c’è caso e caso:c’è quella che lo cerca e non gli pare il vero,ma c’è anche quella che ci si trova coinvolta suo malgrado e non è così facile dire di no come dici tu,e questo vale per l’operaia che difende il posto da 1000 euro come per la giovane che vuol fare carriera nello spettacolo.
c’è anche quella che è brava e fa la sua onesta carriera senza dire “grazie” a nessuno,ma in certi casi è difficile smarcarsi da certe situazioni,pensi che se viene fuori qualcosa a chi crederanno? al potente di turno conosciuto da tutti o alla pischella che uno pensa “chissà cosa sarebbe disposta a fare per il successo o per salvare il posto di lavoro”?
poi magari la faccenda è talmente grande e ripetuta che per fortuna esce fuori da sola,vedi il caso berlusconi che ha rammentato qualcuno(anche se quella è tutta un’altra storia,ma è per fare un esempio).
ma è come la storia del pizzo,facile parlarne da fuori.
quando sei giovincella o moralmente/materialmente indifesa non è per niente facile dire di no
Ottobre 13th, 2017 alle 18:00
Anche se non si può mettere sullo stesso piano la cassiera con l’aspirante attrice, come dice Alessandro b, credo comunque che inimicarsi un produttore potente di Hollywood per un rifiuto possa equivalere a stroncare sul nascere una carriera: una prospettiva del genere pone l’uomo in questione in una posizione di potere, dalla quale emerge inevitabilmente un ricatto. E’ vero, si può dire no, si dovrebbe denunciare, ma non credo sia così semplice, specialmente per una ragazza giovane e inesperta. Ci vuole coraggio, ci vuole consapevolezza di se stesse e della propria dignità, ci vuole sostegno da parte di chi ti sta intorno e da parte delle istituzioni. Non sono cose così scontate, nemmeno nel “dorato” mondo dello spettacolo.
A parziale giustificazione di David bisogna però ammettere che ci sono casi abbastanza simili in cui il comportamento femminile è deplorevole quasi quanto quello maschile, come quando le ragazze accettano l’offerta del maiale di turno e utilizzano il proprio corpo solo per avvantaggiarsi senza sforzo, ad esempio per superare un esame universitario, oppure mi vengono in mente quelle donne che vanno a letto con il personaggio famoso di turno per poi denunciare presunte molestie, solo per ricavarne soldi e pubblicità.
Il confine tra queste situazioni è spesso labile, per questo sarebbe meglio sospendere i giudizi in attesa che venga fatta chiarezza (se mai verrà fatta). Di sicuro però se gli uomini ragionassero con il proprio cervello e non con la fava non saremmo qui a discutere…
Filippo da Prao
Ottobre 13th, 2017 alle 18:35
Imbarazzante David per la tua superficialità. Spero qualcuno ti abbia hackerato il profilo.
Con mutata stima
Francesco
Risposta
Mi spiace per la stima mutata, ciao
David
Ottobre 13th, 2017 alle 18:47
Non vedo differenza fra subire un rapporto sessuale per fare carriera o per mantenere un lavoro per sopravvivere.
È sempre violenza e le differenziazioni della nostra giurisprudenza sono figlie di una cultura catto borbonica.
Una giustizia severa senza se e senza ma non farebbe male ai maiali e le donne che subiscono violenza potrebbero dire no e denunciare con la tranquillità di essere tutelate e non di subire un processo alle reali intenzioni.
Ottobre 13th, 2017 alle 19:17
David,sono d’accordo con te, per quel che vale. Mi dispiace che un certo numero di lettori abbia equivocato sul contenuto. Eppure mi sembrava molto chiaro…
Fausto
Ottobre 13th, 2017 alle 19:53
D’accordissimo, David.
Niente da aggiungere.
Ottobre 13th, 2017 alle 19:55
“La dittatura del politicamente corretto”.
Io fossi in te cambierei così il titolo di questo post.
Ottobre 13th, 2017 alle 20:54
Io tutta questa indignazione finto-perbenista nei confronti di David non la capisco. Non stiamo parlando di stupri con violenza stiamo parlando di subdoli ricatti che però restano tali, e ai quali ci si può anche rifiutare. Ci sono migliaia di donne che, purtroppo, quotidianamente lo devono fare. Ma si può fare. M.T.
Ottobre 13th, 2017 alle 21:03
Vogliamo parlare di ambienti?
Vogliamo allora dire che in certi ambienti il senso morale è diverso da quello di altri; e che là, per arrivare a certi livelli, sembra assolutamente normale scendere a certi compromessi? e che pertanto in quell’ambito è del tutto normale ricevere certe proposte? e che fare il pentito vent’anni dopo, magari dopo che sei arrivato a quei livelli grazie anche a quei compromessi, suscita qualche perplessità?
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Passiamo ad altro
Dopo qualche ammattimento non di poco conto, sono riuscito ad acquistare il biglietto per la partita di domenica.
Ripeto quanto già detto in altra occasione; il bar che sino allo scorso campionato vendeva a Pisa i biglietti della Fiorentina è uscito dal circuito ticketonee ora è diventato arduo acquistare un biglietto di colore viola a Pisa.
Ho scelto l’unica via che mi è apparsa possibile: ho telefonato al Centro di Cordinamento, ho parlato col Sig. Mazzanti dichiarandomi socio del VIOLA CLUB CALCI ed ho prenotato il biglietto per la Maratona.
Sin qui tutto semplice, se non che questo iter comporta che io mi presenti con discreto anticipo rispetto all’inizio della partita per ritirare il biglietto e che non abbia avuto la visione della posizione del posto richiesto, limitandomi a qualche indicazione generica.
Ma, dico io, la FIORENTINA non potrebbe agevolare i tifosi che risiedono fuori Firenze affidando la vendita ad un altro circuito o società o in qualunque altra maniera? Non comprende che così facendo corre il rischio di sdubbiare tanti tifosi che rinunciano poi a venire per queste difficoltà?
Ma per stavolta pazienza.
E giacchè sarò nei pressi del Franchi con buon anticipo, potrei approfittarne per conoscere gli aficionados di questo Blog se ancora si riuniranno davanti al bar Marisa, come in occasione della partita col Bologna alla quale arrivai in ritardo causa orario dei treni.
In caso affermativo PASSATE PAROLA!
Ottobre 13th, 2017 alle 21:36
Il mio pensiero continua ad andare alla ex moglie, Georgina Chapman
Questa vicenda non mi tocca…
La primula
Ottobre 13th, 2017 alle 21:41
Hai fatto la tua David… in un colpo solo ti sei preso di maschilista, superficiale, fastidioso, paternalistico e superficiale.
La carica dei finto-perbenisti è inarrestabile, potente, travolgente.
Usano bene le parole, strappano le lacrime, giocano con i sentimenti del giorno dopo.
Nel sottile dicotomismo che c’e tra la mercificazione del proprio corpo e la violenza sessuale ed intellettuale, i crociati dei 20 anni dopo non hanno dubbi, non hanno assolutamente la minima indecisione nel stilare classifiche.
E quindi da approfittatrici si diventa vittime in un attimo come da vittime si diventa approfittatrici nello stesso momento, cosi perche’
stasera ci va di fare i fighi e dare giudizi di merito.
C’e un pero’ che tutti questi paladini dell’ultima ora stanno tralasciando in tutte le loro arringhe: ma quelle che invece hanno rifiutato? Quelle che non hanno ottenuto il lavoro xche’ troppo rispettose di loro stesse?
Dove le mettiamo? Che ne facciamo? Becche e bastonate?
Quindi chi accetta la proposta del diavolo e se ne gode i frutti poi diventa anche l’eroina del giorno, adulata e compassionata, mentre chi per orgoglio e rispetto di se stessa non ha ceduto al ricatto ed è restata nell’oscurita’ si sente tutto ad un tratto la cogliona di turno…allora, durante e dopo 20 anni…
Vdz
Ottobre 13th, 2017 alle 23:11
Nessuno dice che l'”ORCO” non esiste!
Esiste. Eccome se esiste purtroppo.
Però, questo non toglie che esistono anche donzelle che non dicono di no. Arriviste e senza scrupoli pronte a tutto pur di arrivare ad un loro preciso obiettivo.
Sicuramente una minoranza.
Ma l’uno non esclude l’altro.
Capisco sia politicamente corretto definire gli uomini sempre porci e senza scrupoli.
Ed invece le donne, solo angeli romantici caste e pure.
Ma non è così.
E sapete chi lo dice con grande fermezza? Le donne stesse.
Molto più severe verso il sesso femminile rispetto a noi maschietti.
Forse perché in quanto donne sanno benissimo che dietro un visino angelico e sorridente può nascondersi un animo molto furbo e calcolatore.
Chi detiene il potere ha sempre torto.
Ma c’è una grande differenza tra una ragazza madre ricattata sessualmente con lo spauracchio di un presunto licenziamento, e una attricetta arrivista di facili costumi pronta a tutto pur di partecipare al grande fratello, o fare la velina a canale 5
Probabilmente tra mille, una sola dai facili costumi.
Chi nega questo, nega la realtà.
Agli uomini è stata data la forza. Il potere.
Alle donne la bellezza, ma anche la seduzione.
Anche le donne devono sgomitare nella vita per farsi spazio. Ed usano le armi a loro disposizione.
Quasi tutte le donne non scendono a compromessi. Qualcuna probabilmente si.
Detto questo, l’uomo che se ne approfitta è però sempre uno schifo. Un vero schifo.
Ottobre 13th, 2017 alle 23:37
Questa faccenda non è chiara, o non ancora almeno. Qualche comportamento maleodorante quasi sicuramente c’è stato, ma il tizio nega categoricamente le accuse di pressioni psicologiche o tantomeno di rapporti sessuali non consenzienti. Quindi inizio a far notare che nessuno è colpevole fino a prova contraria, e che i processi a mezzo stampa mi fanno schifo.
Ovviamente magari mente e i ricatti ci sono stati, e allora poco da dire: ha molestato sessualmente dozzine di persone e non è difendibile.
Invece ora supponiamo che il produttore dica la verità, per amore del discorso. Se “semplicemente” invitava le attrici in una camera d’albergo con una scusa e poi ci provava e l’attrice ci stava, è una molestia? È uno stupro addirittura? Diventa una molestia se venti anni dopo si ricorda della storia e a posteriori se ne è pentita?
Secondo me no. È un comportamento viscido, e non simpatizzo, ma un conto è dire “oh se vuoi quella parte nel film devi fare sesso con me, altrimenti ciao ciao, la parte va a un’altra che ci sta”; altro conto è provarci anche platealmente con una collega più giovane da cui sei attratto. Anche i potenti e i viscidi hanno una sessualità, mica possiamo negargliela solo perché fanno i produttori cinematografici.
Se una collega, o un collega omosessuale, più anziana ci provasse pesantemente con me (e non fossi attratto io stesso naturalmente), sicuramente sarei imbarazzato, e magari anche dispiaciuto di farla rimanere male, ma declinerei. Anche perché finché non mi esprimo come fa a sapere che non fa piacere anche a me? Magari ha scambiato una mia gentilezza per un malcelato invito a procedere…
Chiaramente se una volta che la collega sapesse ESPLICITAMENTE che io non voglio, e ci provasse ancora, magari ricattandomi, beh allora la storia cambia totalmente e a quel punto si, mi sentirei molestato.
Secondo la versione dell’accusato queste donne, allora ragazze, non solo non gli hanno mai detto di no, ma sono andate avanti in allegria. E ora anni dopo raccontano che in realtà non volevano. Ma se non gliel’avevano detto dove sta la molestia? Sicuro che il tizio era pure convinto di essere un bellone e un dongiovanni…
A mio parere è molto più sessista la posizione di chi rifiuta queste osservazioni (a leggere certi messaggi pare che pensiate che le donne siano delle minorate mentali che non sono in grado di dire di no quando vorrebbero dire di no) di quella di chi le fa.
A generi invertiti (produttrice ninfomane e giovani attori che non hanno saputo dire di no per paura di ritorsioni magari temute dagli attori, ma mai davvero paventate dalla produttrice) avreste giudicato allo stesso modo?
Se la risposta è “no”, chi sta discriminando siete voi eh…
Ripeto: quello che ho scritto è scritto per amore del discorso e ipotizzando che sia vera la versione del produttore. Se è vera quelle della attrici, c’è poco da disquisire. Chi stia dicendo la verità io non lo posso sapere, e neanche voi.
Ottobre 14th, 2017 alle 00:04
Te sei meravigliosamente ingenuo ad affrontare con un nome e cognome un tema come questo su una pagina fatta di nickname alla cazzo di cane.
Come se tu ti lanciassi contromano a piedi contro le auto sull’A1.
Cmq sono d’accordo con te.
Ottobre 14th, 2017 alle 05:44
Bravo David.
A parte le eccezioni dovute a sostanze stupefacenti messe nel bicchiere per abusare della povera malcapitata…
La cosa incredibile è la protesta fatta 20 anni dopo!
20 anni…
Ottobre 14th, 2017 alle 06:14
Hai pienamente ragione David e mi dispiace per i tanti moralisti del cazzo che ti attaccano!!! Come ha detto giustamente Alessandro B, qui stiamo parlando di una che ha ceduto alle vergognose avance di un potente x poter far carriera televisiva e non per avere un contratto a tempo determinato x poter riuscire a campare dignitosamente, questa e’ altra cosa, troppo facile dopo 20 anni denunciare quanto subito. A che pro oltretutto ? Non poteva denunciare il fatto 5-10-25 anni fa? La verita’ e’ che molte donne per far carriera,soprattutto in campo televisivo, sono disposte a qualunque cosa pur di avere successo o notorieta’. Le molestie e la violenza sessuale sono ben altra vergognosa ed orribilante cosa ed e’ questo che David voleva dire!!!
Ottobre 14th, 2017 alle 07:19
Ciao Guetta, è tanto che non scrivo, ma quando spari queste buscherate proprio non posso non rispondere.
Hai proprio sbagliato punto di vista, come solo uomo può fare, parlando di questo tema.
Il problema non è il tempismo, il problema è il sacco di merda che sfrutta la sua posizione per fare quello che vuole con ragazze (ragazze!) che magari li per li neanche si rendono conto della cavolaia che hanno fatto, ma che, in seguito, le rimane dentro (come è successo ad Asia) e ti fa male, molto male.
Lo hanno denunciato 20 anni più tardi, e allora? È un problema?
Sei come la maggioranza di noi uomini, ti fai paladino delle donne quando è comodo.
Bravo, bravo davvero!
Ora quando posterai i tuoi solenni post di condanna sarai credibile come Berlusconi che parla della difesa sugli abusi nei confronti delle minorenni.
Ciao con immutata (disi)stima.
Vittorio Belli
Risposta
Caro Vittorio, non hai proprio capito nulla di quello che ho scritto
Io non giustifico in nessun modo l’uomo, ma siccome la testa di certe persone non si cambia l’unica possibilità è dire no
È difficile? Sì, ma va fatto
E non ho mai scritto che si debba denunciare sempre e comunque perché so bene le ritorsioni che ci possono esser
Ma se non ci arrivi, che ci posso fare?
Ottobre 14th, 2017 alle 07:55
La penso come David. Provo tanta pena per questa gente, non per quello che è successo loro, ma per quello che sono… Alla faccia dei loro milioni…
Ottobre 14th, 2017 alle 08:52
Sinceramente non mi aspettavo tanti uomini in difesa delle donne. È un argomento complesso difficile da trattare in due parole molto diffuso in tutti gli ambienti sicuramente nel mondo dello spettacolo di più. Ci sono donne che dicono di no e altre che non lo fanno ma è difficile giudicare una cosa è certa bisogna educare i propri figli maschi e femmine al rispetto di se stessi e quindi degli altri
Ottobre 14th, 2017 alle 09:00
Argomento spinoso.
non conosco i fatti per cui non posso giudicarli. Però è lecito fare considerazioni generali.
Secondo me ci sono diverse situazioni a seconda dell’esito che la vicenda può avere.
Mi spiego:
Il produttore spiega all’attrice che se vuole la parte deve prima concedersi sessualmente e lei accetta. Moralmente e deontologicamente discutibile, ma non vedo nient’altro di losco.
Il produttore espone, la ragazza si rifiuta ed esce. Non ha la parte ma rimane moralmente integra. La cosa finisce qui.
Il produttore espone, la ragazza rifiuta ma poi il primo si vendica e fa terra bruciata intorno a lei. a questo punto una bella denuncia sui rotocalchi, per sputtanare il produttore è d’obbligo. lui non mi fa più lavorare perchè non mi sono concessa. Bello sputtanamento.
Lui espone lei si rifiuta ma lui la blocca ed abusa di lei comunque. beh, allora le cose cambiano e si parla di violenza vera e propria.
Ogni situazione è diversa e merita giudizi diversi. Ma denunciare tutto dopo 20 anni sa molto di ipocrita, soprattutto se a farlo sono delle dive acclamate.
Concludo citando Groucho Marx. Lui a suo tempo disse:
“E’ da tanto che sto in giro, mi ricordo perfino di quando Doris Day non era ancora vergine”.
Mi sembra che questo spieghi tante cose.
CIRANO
Ottobre 14th, 2017 alle 09:05
Maremma maiala quanti babbioni….. CHI VIOLENTA UNA DONNA/UOMO da solo o in gruppo, per me va fucilato.
Chiaro il concetto??
Sulla vicenda “WEINSTEIN” invece condanno sia lui che le signorine che per fare carriera fanno pompini e dopo 20 anni lo denunciano. Sia ben chiaro, avevo i pantaloni corti ( e ho 65 anni) quando già mi ero noto che per fare carriera la danno, eccome se la danno! Poi fanno tutte le verginelle. Ci vuole IL RIFIUTO E LA DEUNCIA, subito però non dopo 20 anni per andare sui giornali. Sono pertanto d’accordissimo con David.
Ottobre 14th, 2017 alle 09:08
Però penso che la donna deve anche imparare a pretendere che gli altri la giudichino per quello che pensa per come affronta la vita per il proprio cervello senza volere favoritismi in quanto donna. Questo io ho imparato nella mia lontana adolescenza e soprattutto che un conto è essere donna e un’altro femmina così come uomo e maschio.
Ottobre 14th, 2017 alle 09:30
La questione di Asia Argento non la conosco, è quindi non la voglio commentare. Ma in linea generale non tutte le donne sono uguali. E meno male. Ci sono bellissime giovani ragazze che tutte le mattine si svegliano alle 5 del mattino per andare in autobus a pulire cessi e portare in famiglia 1000 euro al mese. E l’altro opposto ci sono giovani ragazze ospiti di Arcore e chissà quanti altri posti come quello che girano in SUV e la mattina dormono. Ha ragione David si può dire anche di no se non c’è ricatto. Ma non tutti i casi sono uguali ed è difficile generalizzare.
Ottobre 14th, 2017 alle 09:51
Alessandro B, (55) sia messo a verbale che oggi sono d’accordo con te.
Ottobre 14th, 2017 alle 11:03
Caro David,
Scusa se non ci arrivo, ma dalla tua risposta si capisce il tuo arrampicarsi sugli specchi.
Mi dispiace molto dirtelo ma, da personaggio pubblico, e con la possibilità di influenzare o comunque di condizionare i pareri delle persone, prima di esprimere così superficialmente un parere su cose così complesse, ti pregherei di pensarci non una, ma cento volte.
E comunque se hai questo parere esprimilo un pelino meglio, visto che sei anche giornalista.
altrimenti diventi il Salvini o il Grillo di turno, buono solo a provocare, senza tenere conto che si sta parlando di persone che comunque stanno vivendo un momento di difficoltà.
Che ti piaccia o meno.
Ottobre 14th, 2017 alle 11:18
Ho letto dei giudizi di condanna su David che ritengo eccessivi. Soprattutto dopo che ha risposto individualmente, chiarendo alcuni punti che potevano essere fraintesi.
Ottobre 14th, 2017 alle 11:29
#57 Mauroilgrigio
Caro amico viola, se hai internet, una stampante e una carta di credito il gioco è fatto.
Scrivi a fiorentinapoint@acffiorentina.it e richiedi i moduli da compilare per te e altri tifosi. Li stampi, li compili, fai loro la foto e li rimandi a Fiorentina Point. Loro ti addebitano l’importo su carta di credito e ti inviano sempre via mail il biglietto da stampare per lo stadio.
Il tutto è molto rapido.
Anch’io domenica sono in Maratona.
Appuntamento per un caffè al bar Marisa, di fronte alla cabina del telefono, alle 11.30, se vuoi conoscere altri amici del blog.
Ottobre 14th, 2017 alle 11:30
Essere d’accordo con franco sicuri e Ale b mi
mette i brividi… speriamo sia temporaneo…e domani si rinizi a parlare di Viola…
🙂
Vdz
Ottobre 14th, 2017 alle 11:41
@ Rosetta
Sei proprio sicura che compassionare l’Argento sicnifichi essere in difesa delle donne?
E quella donna, attrice a cui Asia con un pompino ha rubato il posto, magari con molto piu’ talento di lei, che magari per la sua scelta fa ancora la cameriera… lei non è una donna? Lei chi la difende? A lei chi la rende la carriera defunta?
Chi ha mercificato il proprio corpo fa un danno alle donne stesse, se tutte denunciassero subito, forse tante altre si sarebbero salvate, tante di valore avrebbero ottenuto quello che meritavano, ma no, dopo 20 anni a carriera finita, no cara… non provo compassione, anzi inizio a pensare che forse tanto talento non lo avevi oltre
ad essere anche un po’ t…a.
Compatire chi ha costruito una carriera grazie a un pompino è assolutamente denigratorio nei confronti di quelle che quel pompino lo hanno rifiutato a costo della loro carriera.
Vdz
Ottobre 14th, 2017 alle 12:22
Zachini, il brivido è reciproco! 😀
A parte le battute….mi mette tristezza che a dividerci sia la Fiorentina. O per meglio dire la società.
Ottobre 14th, 2017 alle 12:43
Perdonami David, ma credo che certe situazioni siano mal giudicabili se non vissute in prima persona. Trovo questo commento superficiale anche se devo ammettere che è stato anche il mio all’inizio. Ma ti invito a parlare con chi ha vissuto esperienze simili. Parlaci, ascolta. Male non farà e se poi la penserai uguale non sarà stato comunque una perdita di tempo, te lo assicuro
Ottobre 14th, 2017 alle 13:11
Se parla di Fiorentina…mazzate!
Se parla di politica…..mazzate!
Se parla di gossip…….mazzate!
Se parla…se parla…se parla…
Ma limitarsi a scrivere il proprio punto di vista no?
Umberto Alessandria
Sono clamorosamente d’accordo con il Zac pure io…indi per cui domani si vince…
Ottobre 14th, 2017 alle 14:25
Concordo con il commento di M.T.
Non c’è molto altro da aggiungere.
Ottobre 14th, 2017 alle 14:32
Essere d’accordo con Zachini è un caso più unico che raro…..
Ottobre 14th, 2017 alle 15:06
Se questo post avesse un pregio, esso sarebbe quello di aver finalmente scoperchiato la fossa sui caratteri di alcuni dei visitatori del blog. Se fossi un antropologo o un sociologo lo troverei estremamente interessante e divertente da studiare. Provo a fare una piccola lista dei caratteri che mi hanno colpito maggiormente.
– ci sono gli estremisti, a cui prudono sempre le mani e che non lesinerebbero qualche fucilata (cosi, tanto per fare un po’ di chiasso come a Las Vegas);
– ci sono gli innocentisti e i colpevolisti che assolvono o condannano a seconda di chi la spara piu’ grossa;
– ci sono i seguaci, che non hanno nulla da aggiungere e che sono sempre d’accordo con David (ma non si capisce di preciso su cosa e perché);
– ci sono i bastiancontrari, che sono contro i seguaci (ma sono anche contro tutti gli altri);
– ci sono i ma-anchisti, che si barcamenano tra posizioni inconciliabili. Alcuni sostengono che ha fatto male l’attrice a denunciare, ma-anche il produttore a violentare; o, ad esempio, che ha fatto bene il produttore a violentare ma-anche l’attrice a denunciare;
– ci sono i discorsivisti, quelli che a parole saremo tutti d’accordo (ma non ci spiegano perché dovremmo, poiché per iscritto non lo siamo per nulla);
ci sono gli spettacolisti, come Alessandro B, per i quali si sta parlando di attrici e non di operaie ed impiegate che difendono uno stipendio da 1.300 euro al mese. Vorrei chiedere a costoro se magnanimamente ci informassero su quali professioni dovremmo concentrarci per avere il diritto di denunciare una violenza, o in alternativa sulla cifra esatta dello stipendio entro il quale ci sarebbe concesso reagire, gli saremmo tutti molto grati.
– E poi c’e’ zachini, a cui mancano solo pochi anni al diploma e si sta ancora baloccando col vocabolario cercando le parole difficili (e quando non ci riesce se le inventa direttamente, cfr dicotomismo). Ha provato a dire la sua, ma non si è capito cosa ha detto.
In mezzo a questa fauna ci sono anche tanti commenti che sono difficili da caratterizzare. Anche per scherzo come un questo caso. Essi tuttavia hanno un filo rosso che li lega, ed è costituto dalla semplicità e dalla modestia con cui sono espressi. Mi compiaccio con tutti gli autori.
Sta a vedere che alla fine mi tocca ringraziare David per averceli fatti leggere.
Saluti.
PS.
Ops. Mi ero dimenticato… Alessandro B e’ nella stessa classe di zachini.
Ottobre 14th, 2017 alle 15:26
Certo, si può sempre dire no, si può sempre fare una scelta.
Certo, si può andare tranquillamente contro le avances dell’uomo più potente di Hollywood e rovinarsi la potenziale carriera per la quale, magari, si è lavorato più che duramente.
Certo, si può mantenere la propria dignità lavorando come cameriera(e non dico ASSOLUTAMENTE che non vi sia dignità in alcun tipo di lavoro, sia chiaro), perché un nostro “NO” detto alla persona potente che abusa del suo potere indiscusso, ci ha tagliato le gambe dall’inizio ed ha tarpato le ali ad ogni sogno che avevamo.
Mi dispiace ma sono in pieno accordo con quanto asserito da Nicco : “Sostituisci ai riferimenti ad Asia Argento e Weinstein (che non nomini, ma si capisce) quelli di qualche recente fatto di cronaca cittadina e vedi se non esce un’articolo di Libero (Se la sono cercata, erano sballate, erano consenzienti fino al liberatorio “Si può tranquillamente dire di no”…) fatti un giro in un ospedale dove trattano codici rosa e poi prova a ripensarci. Davvero.”
A certe condizioni si può sempre dire di no, ma la libertà di un abuso di potere non dovrebbe avere scusanti, e qui ne ho lette fin troppe. Invece di condannare l’abusatore, si parla delle colpe di chi ha subito gli abusi, e questo è insensato, sempre e comunque. Opinione mia.
Forza Viola.
Ottobre 14th, 2017 alle 15:57
David perdonami, nel primo post mi rispondi “chi subisce molestie sul luogo di lavoro denunci” e poi scrivi una appendice al tuo post, tutta in maiuscolo, dove dici “NON HO MAI SCRITTO CHE SI DEVE DENUNCIARE”!
Ottobre 14th, 2017 alle 16:33
Caro David, sono perfettamente in sintonia con te.
SFV
Mamo
Ottobre 14th, 2017 alle 16:50
E poi una domandqa:
Ma che gl’ha fatto al Belli???
Ottobre 14th, 2017 alle 16:50
hai…
Ottobre 14th, 2017 alle 18:26
UNA PROPOSTA
Per tutti i maschietti scandalizzati da quanto scritto da David.
Provate a proporre ad un gruppo di persone (uomini e donne) questo argomento di discussione. Vedrete che le più critiche nei confronti delle signore in questione saranno le vs compagne.
Un motivo ci sarà.
Forse che loro conoscono meglio di noi come vanno queste cose?
Ottobre 14th, 2017 alle 19:47
Atletico e Bar©a che si abbracciano prima dell’inizio…
Da brividi.
Ottobre 14th, 2017 alle 19:50
Si può dire tranquillamente di no a una proposta, non credo sia altrettanto facile dirlo di fronte a un ricatto. Credo che quell’uomo non facesse proposte: “vuoi fare sesso?” è una proposta. “Se vuoi fare l’attrice fai sesso con me” è un ricatto. O sono brava per fare l’attrice, o non lo sono e finisce lì. La terza opzione, non è una proposta, ma un ricatto. Se ti trovi in una posizione di debolezza, di fronte a un uomo che ha il potere assoluto di esaudire i tuoi desideri, è difficile dirgli di no. Forse, tutta questa possibilità di scegliere e dire di no, a volte, non c’è. E probabilmente ci vuole del tempo per capire il senso di quello che ti è successo, per comprendere il peso della vergogna che ti porti dentro. Non credo ci sia molta differenza tra subire e accettare di subire. Ma per un uomo è difficile comprenderlo. La violenza non è solo fisica. Si può essere plagiati senza subire un graffio. Fino a non rendersi conto di ciò che stai facendo, se non a distanza di tempo: che quello che hai accettato di fare non era giusto, che non ti doveva essere chiesto, che non è colpa tua se ti è successo.
Ottobre 14th, 2017 alle 20:51
Ale e Vdz che si abbracciano….
Da ribrividi!!!
Ottobre 14th, 2017 alle 21:05
Ahahaha
Leonardo colpito affondato…
Un classico, punto nell’orgoglio, si ribella, si dimena e cerca la via piu’ breve Per screditare quelli che lui considera: gli avversari.
Buon conoscitore della lingua italiana, declama pistoloni al volgo, sperando di impressionare gli interlocutori, purtroppo in questo caso il ‘buon’ non è attributo che restituisce una connotazione positiva, bensì limitativa…”un buon conoscitore…”, ma non “ un conoscitore”
Neologismo: termine o costrutto di recente introduzione nella lingua, motivato da nuove esigenze tecniche o di costume.
Un po’ il caso del termine a me caro:”“depensante” a me molto caro, termine coniato da Carmelo Bene che qui molte volte viene scambiato per offesa ma che non ha né piu’ ne meno lo stesso significato del “Il Re e’nudo” tanto caro all’amico Galleno (solo che il re è nudo non viene vista come offesa ….)
Dicotomismo: “dal dicotomismo schizoparanoide alla desolazione dell’integralisco”
Capitolo terzo del”Colpa, vendetta, perdono”di Tiziana Pastore”
Spero i professori abbiano compassione ed io possa conseguire questo diploma per poter essere all’altezza in futuro di disquisire senza complessi di inferiorità con l’amico Leonardo di etica, valori e onestà intellettuale.
Nel caso non riuscissi a passarlo, c’e sempre la seconda “strada”…poi tanto tra 20 anni mi pento…
Vdz
Ottobre 14th, 2017 alle 21:30
E poi c’è Leonardo, che come Fantozzi prima delle elezioni ascolta tutti e poi é talmente confuso da non partorire uno straccio di idea.
Eccolo, alle prese con la lettura di questo post:
https://youtu.be/-cMKnrkxXFQ
Ottobre 14th, 2017 alle 23:55
Secondo me David il post avrebbe reso meglio l’idea se alla frase
” produttori, direttori, industriali, politici, insomma uomini di potere”, toglievi quel “uomini di potere” in senso lato; perchè di fronte alla donna che dice di si per diventare una star o comunque arrampicarsi socialmente non si può stare come di fronte all’immigrata che fa la fame che dice di si all'”uomo di potere” proprietario di un bar o di una cooperativa di pulizie, pur di lavorare.
Ottobre 15th, 2017 alle 07:45
Sarebbe interessante leggere i commenti dei vari radical-chic , politicamente corretti, sinistrosi o finti sinistroidi, cosa pensano del terrorista Battisti e del suo brindisi…..
La primula viola
Ottobre 15th, 2017 alle 11:01
Io, David, appartengo a quell’ambiente. E resto perplesso davanti al fatto che lo scandalo in atto riguardi solo star e attrici importanti, e soprattutto figlie di registi, e/o produttori, e/o divi. Il ricatto sessuale è purtroppo normalissimo nel mondo dello spettacolo, e spesso, a livello di attrici sconosciute, non necessariamente porta i risultati sperati. E’ sottilissima la linea che demarca il ricatto esplicito dalla profferta implicita. Sicuramente, se tutti i produttori dovessero essere denunciati per questo, le aule giudiziarie sarebbero piene. E vale anche per il lato omosessuale, naturalmente. Il discrimine è quello che dici tu: si può dire di no. Altro discorso è l’uso della violenza, ovviamente.
Certo la carriera, se dici di no, può non decollare. Ma se è poi decollata, svegliarsi decenni dopo è sospetto. E se poi a essere colpito è uno solo, e a quei livelli, c’è da giurare che colui non sta scontando certo la sua depravazione ricattatoria, che pure è meritevole di flagellazione pubblica e penale, ma chissà cosa altro. Avrà pestato i piedi a qualcuno. Il fatto che sia un porco non è l’origine di questa levata di scudi. Un po’ come quando fecero irruzione da Cecchi Gori per beccarlo con la cocaina, consumata normalmente dal settanta per cento degli ambienti alti della società italiana, parlamentari non esclusi… evidentemente certe coperture erano saltate.
Una brutta storia, dove una nota figlia d’arte, adesso, raccoglie insulti femminili invece che solidarietà. Anche lì, stesso ragionamento. Ce l’hanno con lei non perché lei non abbia qualche ragione, ma perché lei è, da sempre, una tipa antipatica, viziata, privilegiata, protetta, eccetera… e che fino ad oggi ha sempre esibito una fastidiosa e iattante disinvoltura nei comportamenti sociali, una voluta coatteria, una strapponaggine esibita come fosse un titolo di studio.
Le donne, sotto questo aspetto, sono solidali con riserva. Si direbbe che tutte loro sanno bene quello che dici tu, cioè che si può dire di no. L’argomento rimane scivoloso. I buuu allo stadio sono sempre andati in conto razzismo, se il destinatario è di colore. Poco importa se magari quel destinatario se li meriterebbe per manifesta antipatia. E allora bisogna far buon viso a cattivo gioco, e tenersi il vaffa in tasca. La strumentalizzazione sociale è sempre in agguato, e la recrudescenza della violenza contro le donne, in tutti i suoi aspetti, è visibile. E quindi: orrore per il ricatto sessuale, e comprensione per le dive holliwoodiane, tardone in tutti i sensi, che soffrono da una vita, in silenzio, i propri altarini. In realtà hai ragione tu. Ma è meglio che ce lo diciamo solo qui… uff, che fatica non fare nomi, si devono fare perifrasi assurde…
Ottobre 15th, 2017 alle 11:37
Raubritter bravissimo!
Ottobre 15th, 2017 alle 11:41
Leonardo ci mancavi…..uno che ci dicesse chi siamo ma che non riuscisse a dirci (cito il grande Guzzanti) “dove stiamo antanto..?!”
Ottobre 15th, 2017 alle 11:52
@Zachini
Guarda che io non compatisco nessuno anzi asserisco che una donna deve essere tale cioè essere una persona sicura forte senza false moine senza scegliere scappatoie e avere rispetto di se stessa. Questo vuol dire essere donna.
Ottobre 15th, 2017 alle 13:58
L’uomo e’ cacciatore,
la donna e’ pescatrice.
La dignita’ non ha prezzo.
SFV
Ottobre 15th, 2017 alle 14:23
@ 83. P.L.F.
Ottobre 15th, 2017 alle 14:55
Zachini, tranquillo. Ti passo il compito.
E Leonardo prosegue a farsi le pippe sociologiche.
Ottobre 15th, 2017 alle 15:24
@96 la primula viola: ….ma per chi ci hai presi???
Ottobre 15th, 2017 alle 15:29
Di molestia si tratta, se la si subisce con la forza. Oppure con il ricatto.
La donna che subisce un abuso non se la cerca MAI. Ripeto MAI. Nemmeno girasse nuda per strada. Ed un eventuale abusatore non potrebbe mai essere giustificato.
CHIARO?
Per esempio le 2 ragazze a Firenze e i carabinieri. Non ci sono scuse o giustificazioni. Il torto è tutto dei carabinieri ed è stato sicuramente un abuso.
Ma detto quanto sopra: mi dite di cosa si tratta, quando con un pompino CONSENZIENTE una femmina raggiunge un suo scopo prefissato?
Non solo non dice di no, ma per certi versi la tipa, benedice il pompino come mezzo di scambio per arrivare dove vuole arrivare.
La “pompinara” (scusate la volgarità ma quando ci vuole ci vuole) è ancora vittima? O carnefice?
Proviamo a ragionarci sopra: considererei comunque un abuso il pompino consenziente, se la tipa in questione non avesse altra possibilità. (Ma davvero al giorno d’oggi non ci sono altre possibilità?)
Ma se invece il pompino fosse solo una triste scorciatoia in mancanza di capacità o voglia, o per passare davanti a donne più meritevoli? Per ottenere un posto di lavoro? O la parte in un film?
In tal caso come giudichereste tutto quanto?
Vorrei far presente che nell’universo femminile, tra la totalità di bravissime donne, c’è anche qualche mignotta.
Fò pe’ dirvelo!!!
Ottobre 15th, 2017 alle 19:03
Siamo arrivati alla sociologia della fellatio.
L’argomento ha indubbiamente risvolti interessanti, Marziale sull’argomento ha scritto tre-quattro epigrammi meravigliosi, ma temo che, di questo passo, tra qualche post cominceranno ad essere citate le varie “Osteria n.1, 2, 1000”.
Ottobre 15th, 2017 alle 19:35
Ale B
Ho già dato…ti ringrazio, ma i tuoi scarti non posso accettarli.
Altrimenti che figura ci faccio?
Vdz
Ottobre 16th, 2017 alle 07:13
Zachini, torneresti più umano. Il tuttologo del blog, in difficoltà, che accetta il compito dal penultimo della classe. 😀
Ottobre 16th, 2017 alle 16:35
Ale B
Ti stai sminuendo troppo…
Di calcio ci capisci per quel poco che ho avuto il piacere di discorrerne con te, di bilanci anche, di calciomercato sei troppo prevenuto…
Diciamo che se tu non avessi l’ossessione DDV potresti ambire al ruolo di “supplente” (oltre che vivresti il calcio e la Fiorentina molto meglio)
-)
Ottobre 17th, 2017 alle 00:02
anch’io sono d’accordo. perchè adesso ? perchè una è uscita allo scoperto allora le altre hanno preso coraggio? considero le donne piu’ forti degli uomini ma a volte proprio non le capisco
Ottobre 17th, 2017 alle 01:38
Vi faccio presente che avete capito male chi praticava sesso orale a chi.
Ottobre 17th, 2017 alle 08:22
@111 Purple
Si nel caso dell’Argento è l’incontrario…a quanto lei narra…e se si potesse dare una classifica al tipo di mercificazione..questa mi sembra la meno grave…
Ma i contenuti cmq non cambiano
Vdz
Ottobre 18th, 2017 alle 16:23
troppa superficialità in questo articolo.
Gli anni passano… e purtroppo anche al Guetta …