Libidine granata
E’ stato più forte di me, ma proprio non ce la faccio perchè si ha un bel dire che nell’82 lo scudetto era nostro e che…meglio secondi che ladri, però alla fine il campionato l’ha vinto “lei” e noi a leccarci le ferite.
Il mio scudetto, certo in tono minore rispetto a quello che potrebbe succedere se fosse colorato di viola (quello del 1969 lo ricordo pochissimo), è datato 1976: in tre partite il Toro riprese la Juve e la sorpassò, rimandendo in testa fino all’ultima giornata.
Una gioia irrefrenabile, vissuta con l’irruenza dei (quasi) sedici anni, un’età particolarmente complessa in cui il calcio è molto, ma molto importante.
Ecco perchè ieri sera mi sono scatentato quando al telefono ho avuto la possibilità di parlare con Claudio Sala, detto banana per irriferibili motivi (cit. Pecci), che di quella magnifica squadra era il capitano, oltre che dal sottoscritto il giocatore più ammirato.
Un’ala destra meravigliosa, capace di scartare tre volte lo stesso giocatore in cinque metri e il pallone non glielo toglievi mai, poi arrivava il cross per Graziani e Pulici, ma non sapevi quando, decideva lui il momento di liberarsi dell’amato bene.
Se penso al ragazzo che ero, mi emoziono e davvero non mi sembra vero di aver parlato con lui e di aver passato molti momenti insieme a Graziani e Pecci: che grande fortuna lavorare in radio!
Ottobre 6th, 2017 alle 06:51
David, prendila come battuta con un fondo di verità: ma sei sicuro di voler passare le consegne?
Quando scrivi con questo entusiasmo mi ricordi il ragazzino che faceva le telecronache all’inizio degli anni ’80… 😀
RISPOSTA
Grazie Alessandro, ma non è un passaggio assoluto di consegne: continuerò almeno in questa stagione a fare un bel po’ di trasferte e comunque tutte le radiocronache al Franchi.
Questo mi permetterà di avere più tempo per il Pentasport, che avevo trascurato per via dei mille impegni e anche della stanchezza, ciao
David
Ottobre 6th, 2017 alle 06:51
* radiocronache, non telecronache.
Pardon. 🙂
Ottobre 6th, 2017 alle 07:10
La nostalgia canaglia, io ricordo quando mi innamorai della squadra viola nei ritiri di Pinzolo. Ero un ragazzino veneziano che dopo aver visto gli allenament di Antognoni, Pecci, Oriali, Galli, Monelli etc. no ebbi dubbi nel sciegliere i nostri colori a discapito di essere in minoranza contro le strisciate, le più amate in terra veneta.
A distanza di anni, dopo aver gioito e sofferto (molto dopo il fallimento), continuo a seguire la mia viola dalle terre spagnole, dove risiedo da ormai 20 anni.
Certe emozioni non si dimenticano e lo scudetto del 69 segnò l’anno della mia nascita, spero un giorno di poter gioire di nuovo (anche per una semplice coppa italia). Forza viola sempre e comunque.
Ottobre 6th, 2017 alle 07:24
Franveneto grazie!!
Ottobre 6th, 2017 alle 07:36
Ma lo sai che il sorpasso del Toro sui gobbi, per qualche strano motivo, lo ricordo nitidamente? Ero un ragazzino, avevo dodici anni, i gobbi erano in testa al campionato e sembrava che nessuno potesse togliergli lo scudetto dal petto. E invece successe il miracolo. Ricordo le immagini in bianco e nero a novantesimo minuto, con Radice portato in trionfo e mille bandiere granata che sventolavano in campo.
Altri tempi, proprio. Paolo Valenti a novantesimo minuto e una quarantina di anni in meno sul groppone. 😀
Ottobre 6th, 2017 alle 07:36
Bei ricordi! Quando segno’ De Ponti, in Cesena Juventus, il mio babbo esulto’; gia’ allora non si poteva sopportare quella squadra!
Ottobre 6th, 2017 alle 08:21
Gentile Guetta,
Se c’è una cosa che l’ha resa soggetto a meno polemiche nell’ambito della Sua professione è stato proprio il Suo entusiasmo, mai soggetto a facili piacionerie e spesso coerente con i suoi pensieri e non con quelle della massa. A differenza di certi Soloni, giornalisti con la barba bianca o meno, non ha mai cercato di darsi un tono solo per dimostrare quel che non era. Però questo Suo entusiasmo, a volte, diventa quasi irriverente nei confronti dell’ospite: ieri, ad esempio, ho seguito la telefonata con “La sorpresa” Claudio Sala. La sua voglia di ricordare, la gioia di sentire un vecchio calciatore non consueto interlocutore radiofonico, ha mostrato la Sua foga nel volerlo ricordare, sovrapponendosi spesso a ciò che diceva l’ex giocatore granata. Bellissimo, non si fosse trattato di una trasmissione destinata anche, e soprattutto, agli ascoltatori. In futuro, La prego, cerchi di mediare il Suo entusiasmo perché, cribbio, anche lei comincia ad avere una certa età…..
RISPOSTA
Non credo che sarà possibile e, pensi un po’, credo pure che alla maggioranza di chi ascoltava il dialogo sia piaciuto.
Mi spiace che non sia stata la stessa cosa per lei, ma si può avere la’pprovazione di tutti, buona giornata,
David
Ottobre 6th, 2017 alle 08:33
Ero praticamente un bambino ma mi ricordo quella squadra
che piaceva tantissimo al mio povero babbo,
noi mi sembra che arrivammo terzi in quel campionato.
Un mio amico fraterno tifosissimo del Toro,
ha comprato un sedile del nuovo Filadelfia
e questo gli ha dato il diritto di partecipare alla cerimonia con relativa cena per l’inaugurazione.
C’erano tutti i giocatori attuali e quelli del passato compresi quelli di quella grande squadra.
Ebbene sembra strano ma l’unico che mancava era Ciccio Graziani
di cui hanno parlato poco bene tutti i suoi ex compagni per tutta la sera.
E Pulici e Graziani sembra che non fossero proprio amici neanche da giovani.
Non l’avrei mai immaginato.
Il mio amico mi ha parlato della grandissima semplicità e simpatia dei vari Sala, Pulici, Pecci e compagnia.
Il Toro è davvero un grande ambiente
e il calcio è davvero cambiato.
p.s.
noi ci stiamo a rammaricare del monte ingaggi risicato che non ci permette di avere i campioni ecc.
tutto vero e tutto giusto.
Ma com’è possibile che una squadra che potrebbe schierare a scelta un attacco con
Messi, Dybala, Higuain, Aguero, Icardi
abbia il peggior attacco del girone di qualificazione ai mondiali??
Il calcio è strano parecchio!!
Ottobre 6th, 2017 alle 08:42
@ Linus (8): ti giuro che stavo dicendo la stessa cosa sull’Argentina con il mio collega di stanza e poi ho letto il tuo post. Roba da matti!
Ottobre 6th, 2017 alle 09:46
“Una gioia irrefrenabile”…pensa al rovescio della medaglia…era il 1976 e tu provavi una gioia irrefrenabile per uno scudetto non viola. Immaginati che gioia proveresti per uno scudetto viola…purtroppo creperemo senza.
Ottobre 6th, 2017 alle 10:20
indegnamente ispirato a Qualcuno era comunista di Gaber
Qualcuno era fiorentino perché era nato a Firenze.
Qualcuno era fiorentino perché il nonno lo zio il papà. La mamma no, gobba.
Qualcuno era fiorentino perché vedeva la Viola come una promessa, Antognoni come una poesia, la Fiorentina come il paradiso terrestre.
Qualcuno era fiorentino perché si sentiva solo.
Qualcuno era fiorentino perché aveva avuto una educazione troppo gobba. Ahi ahi ahi ahi
Qualcuno era fiorentino perché al cinema glieran tutti gobbi, al teatro pure, alle cascine anche…
Qualcuno era fiorentino perché glielo avevano detto.
Qualcuno era fiorentino perché non gli avevano detto tutto.
Qualcuno era fiorentino perché prima, prima prima, era gobbo.
Qualcuno era fiorentino perché aveva capito che la Viola andava piano, ma lontano.
Qualcuno era fiorentino perché Antognoni era una brava persona.
Qualcuno era fiorentino perché Battistutta non era una brava persona.
Qualcuno era fiorentino perché era ricco ma amava il popolo.
Qualcuno era fiorentino perché beveva il vino e si commuoveva nella Fiesole in festa.
Qualcuno era fiorentino perché era così gobbo che aveva bisogno di un altro Juve.
Qualcuno era fiorentino perché era talmente affascinato dai tifosi viola che voleva essere uno di loro.
Qualcuno era fiorentino perché non ne poteva più di fare il tifoso viola.
Qualcuno era fiorentino perché voleva vincere onestamente.
Qualcuno era fiorentino perché lo scudetto oggi no, domani forse, ma dopodomani sicuramente.
Qualcuno era fiorentino perché, le strisciate, gli arbitri la lotta al palazzo cazzo.
Qualcuno era fiorentino per fare rabbia a suo padre gobbo.
Qualcuno era fiorentino perché guardava la frustata del Ciuffi in tv.
Qualcuno era fiorentino per moda, qualcuno per principio, qualcuno per frustrazione.
Qualcuno era fiorentino perché voleva vincere tutto. Minchia.
Qualcuno era fiorentino perché non conosceva la Figc, La Lega, l’Aia, l’Uefa et cetera et cetera…
Qualcuno era fiorentino perché il tasso tecnico di Rui Costa gli ricordava quello di Baggio.
Qualcuno era fiorentino perché era convinto di avere dietro di sé tutta Firenze. O cazzo.
Qualcuno era fiorentino perché era più viola degli altri.
Qualcuno era fiorentino perché c’era il grande collettivo autonomo viola.
Qualcuno era fiorentino malgrado ci fosse il grande collettivo autonomo viola
Qualcuno era fiorentino perché non c’era niente di meglio.
Qualcuno era fiorentino perché abbiamo avuto la peggior classe arbitrale d’Europa.
Qualcuno era fiorentino perché la distribuzione dei diritti tv peggio che da noi, solo l’Uganda.
Qualcuno era fiorentino perché non ne poteva più di quarant’anni di scudetti juventini corrotti e mafiosi.
Qualcuno era fiorentino perché Cagliari, Catanzaro, Avellino, Monaco eccetera eccetera eccetera
Qualcuno era fiorentino perché chi era contro era fiorentino.
Qualcuno era fiorentino perché non sopportava più quella cosa sporca che ci ostiniamo a chiamare Serie A.
Qualcuno credeva di essere fiorentino, e forse era qualcos’altro.
Qualcuno era fiorentino perché sognava una viola diversa da quella dei Della Valle.
Qualcuno era fiorentino perché credeva di poter essere vivo e felice, solo se la viola vinceva al Franchi.
Qualcuno era fiorentino perché aveva bisogno di una spinta verso qualcosa di nuovo. Perché sentiva la necessità di una morale diversa.
Perché forse era solo una forza, un volo, un sogno, era solo uno slancio, un desiderio di cambiare le cose, di vincere un trofeo, di non stare solo a pensare a chi vendere.
Sì, qualcuno era fiorentino perché con accanto questo slancio ognuno era come, più di sé stesso. Era come due persone in una.
Da una parte la personale fatica quotidiana di contare i quattrini per poter pagare il biglietto allo stadio, e dall’altra il senso di appartenenza a una razza, che voleva spiccare il volo, per cambiare veramente la sorte.
No, niente rimpianti. Forse anche allora molti, avevano aperto le ali, senza essere capaci di volare, come dei gabbiani ipotetici.
E ora? Anche ora, ci si sente come in due. Da una parte il tifoso inserito che attraversa ossequiosamente lo squallore della propria sopravvivenza dellavalliana a contare le plusvalenze e dall’altra, il gabbiano senza più neanche l’intenzione del volo, perché ormai il sogno si è rattrappito.
Due miserie in un corpo solo.
Ottobre 6th, 2017 alle 10:23
Le trasmissioni del Pentasport in cui si parla del passato, con lei a condurre, sono in assoluto le mie preferite perché sono piene di aneddoti che solo chi lavora dietro le quinte del calcio italiano può conoscere. Mi piacerebbe sentire i retroscena di un passato anche meno remoto: per esempio dell’era Prandelli, Mihajlovic, Rossi, Montella e Sousa ,perché alcuni eventi sportivi e di spogliatoio restano per me ancora un mistero.
Ottobre 6th, 2017 alle 10:43
Bravo nedo, sempre le parole giuste al momento giusto…
“Memento mori…”
Che allegria…..purtroppo per lo scudetto al toro anziche’ ai gobbi non puoi incolpare i dv…..peccato.
Linus che il calcio sia strano non c’e’ dubbbio come rimane un mistero il perche’ Messi con l’argentina non compicci nulla….
Questione di clan e equilibri interni?
Ottobre 6th, 2017 alle 11:18
Il banana???
Grande Nedo ….mi hai fatto commuovere
e anche sorridere …hai scritto Batistuta usando lo spelling di Vittorino ah ah….
dopotutto dice di averlo scoperto lui..quindi sapeva anche come si pronuncia …..aspettando che anche i DVs ne scoprano uno di tale valore ….non costa nulla
Ottobre 6th, 2017 alle 11:37
Bravo Neto.
A me, è piaciuta molto.
Ottobre 6th, 2017 alle 11:37
Neto ???
Poerannoi !
NEDO
Ottobre 6th, 2017 alle 11:58
No, dispiace, la mia immagine da bambino, quindi per sempre, e` quella maglia così coraggiosa, moderna: grande simbolo-piccolo sponsor. Lucida, come un segno del destino, indossata da una squadra leggendaria.
Secondi, come Cruijff. Loro tulipani, noi giardino.
Non cambio la mia sposa. Non cambio il mio credo. Giancarlo anagramma di Arcangelo. E Luce fu. Eterna. Sopra ogni bassezza.
E tu guardi quella maglia, ed hai un fremito. Eterno.
Onore a Torino.
Onore a Firenze.
Ottobre 6th, 2017 alle 13:05
Vado controcorrente.
Lo zio che mi fece diventare Viola non era simpatizzante torinista e proprio in quella annata mi parlò delle due sconfitte in campionato contro il Toro.
Se non ricordo male rammentava una sconfitta 4-3 a Torino con partita rubata per i granata…
Da quel ricordo da bambino non nutro nessuna simpatia per il Torino.
Ciccio Graziani è un personaggio ambiguo:
Quando è a Torino è tifoso granata, a Roma è tifoso romanista e a Firenze è Viola.
Ricordo la prima pagina di tuttosport,2 anni fa, in cui augura al Torino di vincere a firenze.
Ottobre 6th, 2017 alle 13:31
Se puo esserti di consolazione nei confronti del post #7, ti dico che io avrei usato lo stesso entusiasmo nell’intervistare il “poeta del gol”, né più né meno.
Gran giocatore il brianzolo, peccato che in Nazionale fosse immeritatamente chiuso da Causio.
Ottobre 6th, 2017 alle 13:44
El marascon:
Ora che Messi compicci poco..
è il miglior marcatore della nazionale Argentina
e nell’Argentina c’hanno giocato dei giocatori abbastanza boni..
Certo, nel barca è un extraterrestre..
Comunque che un attacco che a occhio e croce costerebbe quanto una finanziaria,
sia il meno prolifico del girone,
secondo me è incredibile!
Rischiano seriamente di stare a casa (come l’Italia)
@Nedo:
qualcuno è fiorentino perchè tifa Fiorentina senza farsi tante seghe al cervello.
Ma davvero i DV t’hanno ridotto cosi?
eppure sono credo quelli che hanno fatto più punti..
Nell’Agosto del 2002 non ti sei suicidato??
il calcio è divertimento
se ti pigliano codeste crisi
o cambi squadra o cambi sport,
sennò ci rimetti di salute.
E poi perchè l’hai messa al passato?
noi SIAMO fiorentini,
coi Della Valle, Coi Del Monte, Coi Del poggio, con Sundas, con Gallazzi col Taruffi e con l’emiro.
a leggerti sembra che siamo morti!
eppure si direbbe che hai più di 15 anni..
Ottobre 6th, 2017 alle 16:15
LInus, uno come Messi (e mi potresti dire: e uno come cruyjff?) che non vince praticamente nulla in nazionale è una cosa da non rendersi conto (maremma impestata) …ha vinto alle olimpiadi del 2008 e ti ricordi come……per il resto nulla di che………..
e cmq con l’attacco che hanno dovrebbero pesticciarsi davanti alla porta….
ma ho fatto appunto il paragone con la grande Olanda che per mille motivi non vinse praticamente nulla….
Ottobre 6th, 2017 alle 16:30
OT,ma neanche poi tanto.
premetto,io mi sono emozionata perchè alla mia bella età non mi era mai successo di vederne uno così da vicino,ma anche perchè per me avrà sempre un posto speciale nel cuore.
è successo che ieri sera alla festa della gnoccata a serpiolle,a un tavolo c’era mario tenerani con altri (che non so chi fossero,forse famosi o forse gente comune,non so) e il nostro muratore riganò!!!
…embè,se permetti prima di andar via mi sono fermata a salutarlo e a farmi una foto(no che sia stata la prima,eh?? 😉 ), e gli ho anche detto che ci manca tanto!!
…oh,gente,a me mi sono venuti i bordoni!!!
Ottobre 6th, 2017 alle 16:32
giusto per dare il tempo al marito di tirare fuori lo smartphone,gli ho anche detto”insomma sei rimastoa vivere a firenze?”
e lui: “certo,dal 2002 non mi sono più mosso”
…che dolce…. 🙂 🙂 🙂
Ottobre 6th, 2017 alle 17:22
#3 Grande Franveneto!
Ottobre 6th, 2017 alle 17:28
@19 giampiero
Direttore
Io volevo rimarcare la verve quasi fanciullesca che Guetta mette quando una cosa lo entusiasma. E, beato lui, gli capita sovente.
Ma è importante anche che gli ascoltatori capiscano il dialogo che ne scaturisce. E a volte, quel positivo entusiasmo, porta a non far capire quello che l’ospite voleva esprimere.
E l’intervista è piaciuta anche a me.
Ottobre 6th, 2017 alle 18:19
Sono stati 15 minuti molto belli ed emozionanti, però non si puo dire che Sala era superiore a Causio.
Inoltre il Torino aveva dato il meglio nel 76 e nel 77, mentre ai mondiali 1978 bisogna riconoscere che P.Rossi e Bettega erano superiori a Graziani e Pulici.
Posso sapere da cosa deriva il disgusto quando parla di Bettega?
Risposta
Dal fatto che è… Bettega
E nel 1995 voleva far chiudere Canale Dieci perché non gli piacque una mia intervista
Ottobre 6th, 2017 alle 18:57
Aspettando la cena sono ripassato da queste parti a leggere qualche commento e mi sono fermato a pensare…ma quanto sarebbe bello se la facessimo noi una roba del genere? Strappargli lo scudetto e mettercelo sul petto. Mamma mia….non so se preferirei più questa cosa o una Champions.
Vabbè (s)fortunatamente non corro nessun rischio di dover scegliere.
Buona cena.
Ottobre 6th, 2017 alle 19:27
Nedo
Per me stai male..ti sei ammalato di Dellavallite…
Comuque se sei guarito dalla Pontellite e dalla Cecchigorite vedrai che ci sono ampie speranze che tu possa guarire anche della Dellavallite…
Ottobre 6th, 2017 alle 19:32
Linus chiedo a Gaber perché non é al presente…aspetta qui eh…
Ottobre 6th, 2017 alle 21:15
@Nedo Clap, clap, clap
Ottobre 6th, 2017 alle 23:35
Bacigalupo,Ballarin, Maroso….me la ricordo ancora la squadra scomparsa a Superga e di recente a Torino ho festeggiato il gemellaggio con un custode del MUSEO Egizio che mi ha offerto l’aperitivo.
Ottobre 7th, 2017 alle 08:23
Sinceramente del Toro un me ne frega nulla
Ottobre 7th, 2017 alle 11:06
@nedo:
l’hai cambiata tutta potevi cambiare anche il tempo.
Comunque davvero, dovresti fare il motivatore..
metti un ottimismo addosso che porta via!
Ottobre 7th, 2017 alle 16:54
Intervista interessante e godibilissima come del resto diventa il Pentasport sotto la tua conduzione.Addirittura riesco a non cambiare radio durante le fasce pubblicitarie.
Unico appunto come diceva Maraschino a volte tendi ad interrompere colui che parla mentre sta esprimendo un concetto centrale.Non so se questo e’dettato da tempi tecnici o da altro ma almeno per me interrompe la piacevolezza e il divertimento dell’intervista.Ovvio questo e’ un mio parere,non te la prendere.
Ottobre 8th, 2017 alle 07:17
Linus rifletto esattamente quello che trasmette l’attuale proprietà alla piazza…
Ottobre 8th, 2017 alle 08:50
Tutto vero
Il calcio è passione
Andate a dirlo a della valle che ha ripreso corvino…
Ottobre 8th, 2017 alle 09:26
Ciao aldo…proprio ora che una specie di moviola te l’avevano concessa…riposa in pace…
Umberto Alessandria
Ottobre 8th, 2017 alle 09:48
El marascon post 21
Il grande diego armando maradona, senza la famosa mossa antisportiva “mano de dios”, non avrebbe vinto nulla nemmeno lui con la nazionale…
Ottobre 8th, 2017 alle 10:11
Ho cambiato idea: il gandolfi non e’ il petri. Si tratta in realta’ di nedo.
Personalmente rovinare una cosa bellissima di Gaber alla c. Di c. Mi pare esercizio deleterio figlio evidentemente di uno stato d’animo personale tendente all’autodistruzione e all’autocommiserazione.
Ottobre 8th, 2017 alle 10:46
Ot. Grande Sundas. Dopo aver provato con il Pisa e aver accennato una proposta per la Fiorentina, oggi s’avanza a piè sospinto per il Pontedera…inarrestabile. pensare che qualche tifoso abbocca…e quel che è peggio abboccano i giornalisti.
Ottobre 8th, 2017 alle 16:03
….ma @26 andreaL è juventino,vero??? 😀
Ottobre 8th, 2017 alle 17:09
@Franco Sicuri:
se ci si mette a discutere Maradona siamo arrivati.
é vero, fece il gol di mano,
ma dopo driblo’ tutta la nazionale inglese in uno dei gol più belli di sempre.
lasciamolo in pace.
@Nedo:
quello che riflette a te che hai detto non guardi piu neanche le partite.
A me proprio queste sensazioni non le danno,
forse perchè una delle cose che più odio è piangermi addosso
e incolpare sempre altre persone.
@marascom:
uno come Messi con quella popo di squadre che ha avuto l’Argentina.
incredibile.
L’Olanda ebbe la sfortuna di incappare in una Germania altrettanto forte.
Ottobre 8th, 2017 alle 22:22
Mi sono perso il 26!!!!!!!!!!!scusa che ci fa un gobbo qui?????????
Ottobre 9th, 2017 alle 11:15
Linus: ovvio che è quello che a me suscita l’operato della proprietà- l’ho scritto io…ma pare che io conti per uno come tutti voi eh ed abbia gli stessi diritti vostri…
Ottobre 9th, 2017 alle 11:40
Vero, un piccolo Scudetto.
Aggiungo che negli ultimi anni ho avuto modo di conoscere molto bene Roberto Salvadori che di quel Toro era il terzino sinistro. Non era una stella ma Radice lo mandava in campo anche con una gamba sola. Altro carattere rispetto ai nostri Pecci e Graziani ma grandissima persona.
A Torino questi giocatori sono ancora considerati degli eroi.
Ottobre 9th, 2017 alle 11:49
Via…
ora pare si possa anche scrivere che Maradona vale Mati Fernandez…
Ho letto porprio di tutto qui sul blog…
Vdz
Ottobre 9th, 2017 alle 19:36
Si pare che maradona sia stato un giocatore normale….
Ottobre 11th, 2017 alle 13:00
Linus post 42
Non discuto Maradona…ci mancherebbe.
Volevo far notare come a volte il destino possa darti una mano.
Non mi sta bene veder preso per il culo messi perché non ha combinato nulla con la sua nazionale mentre ha la casa zeppa di Champions e palloni d oro e ha portato la sua nazionale in finale di coppa del mondo.
È come se scrivessi che Diego non è stato un campione perché ha vinto solo 2 miseri scudetti…
Ottobre 11th, 2017 alle 21:27
@Franco Sicuri:
esiste qualcuno che piglia per il culo Messi?
Anche ieri ha fatto vedere chi è.
il calcio però è uno sport di squadra
e per quanto uno possa essere forte
i campionati e i tornei da solo non li vince.
Comunque quando si parla di Maradona, Messi, Ronaldo (Cristiano e non),
si parla di marziani.
Ottobre 14th, 2017 alle 12:03
Io all’epoca abitavo in Val Susa e quel giorno ero allo stadio Comunale con il mio babbo che gioiva e piangeva allo stesso tempo. Era un tifoso sfegatato del Grande Torino. Pareggio col Cesena e scudetto. Magnifico!
Ottobre 17th, 2017 alle 18:50
Linus 49
Esiste, e per esempio “el Marascon” lo.ha fatto è io ho risposto.