Quando la smetteranno?
Inserito da admin il 4 Ott 2017 6:16 am. Categoria: Attualità.
Altri due turni di squalifica per i tifosi della Lazio a causa dei buu razzisti durante le partite con Cagliari e Udinese: ci stancheremo prima noi a parlarne o questi imbecilli?
La Lazio è da tempo in Champions in questa speciale classifica, ma non corre purtroppo un campionato a sè stante perchè di idioti con pochi neuroni nel cervello sono piene le curve d’Italia.
Che gusto ci sia ad insultare un giocatore per il colore della pelle è un mistero che mi porterò nella tomba, ma forse aveva ragione De Gregori: “non c’è niente da capire”.
C’è solo da compatire genitori, fratelli e a volte figli, sì perché alcuni sono pure padri di famiglia, di questi minus habens.
Ottobre 4th, 2017 alle 07:34
C’è poco da fare. Le istituzioni non vogliono risolvere il problema.
E se pensano di farli smettere chiudendo la curva allora sono proprio degli illusi.
Ottobre 4th, 2017 alle 07:35
Ciao David ho visto Radio Bruno sul canale 16 questo significa che vedremo il penta in tv?
RISPOSTA
No, è la programmazione nazionale, ci puoi vedere attraverso violanews su televiola, ma non è un bel vedere…
Ciao
David
Ottobre 4th, 2017 alle 07:39
Caro david, prova a farti un giro nelle periferie romane e i tuoi dubbi verranno sopiti. E chiudendo la curva risolvi poco perche’ questi tra tre domeniche sono di nuovo li.
Ottobre 4th, 2017 alle 07:45
Bisogna nn considerarli . Più uno ne parla più sti poveretti si sentono diversi e quindi speciali .
Ottobre 4th, 2017 alle 07:59
Dunque, ci sono sicuramente due livelli di problemi: il problema sociale che esula dal contesto stadio, perché chi è sistematicamente razzista non lo è solo durante una partita di calcio, e poi il problema legato al semplice evento sportivo. Per quanto riguarda il problema sociale i fattori sono molteplici e di difficile risoluzione, penso serva un lavoro profondissimo di educazione e non solo; l’argomento è di difficile trattazione nella brevità di un post su un blog, per quanto mi riguarda. In merito invece alla problematica legata agli eventi sportivi, giusto essere inflessibili, anche se la cosa migliore sarebbe identificare i singoli colpevoli e dasparli, piuttosto che chiudere una curva in cui sicuramente ci saranno anche persone normali e tranquille che vogliono solo divertirsi vedendo una partita di calcio…a cosa sono servite tessere e tornelli se poi si colpiscono indiscriminatamente nel mucchio colpevoli e innocenti?Così da una parte si “legittimano” i malintenzionati e dall’altra si allontanano i veri tifosi, quelli che vanno allo stadio per passare delle ore divertenti e spensierate, e questo penso sia gravissimo!
Al contempo io penso che la giustizia dovrebbe essere equa e inflessibile, soprattutto negli episodi eclatanti, e che i giornalisti dovrebbero esserne i ferrei controllori(sigh):ad esempio contro l’Atalanta io sono stato perquisito all’ingresso, ma altrettanto non dev’essere stato fatto con dei facinorosi della curva avversaria, che sono riusciti a introdurre nel settore ospiti ben due BOMBE CARTA (perché di questo si tratta, io ho sentito lo spostamento d’aria a più di sessanta metri) senza poi incorrere in alcuna sanzione da parte del giudice sportivo, né singolarmente né collettivamente(e Rizzoli era presente in tribuna, NON PUO’ NON AVER SENTITO E VISTO!!!, così come l’arbitro). Ora io mi chiedo perché i giornalisti non siano fermissimi su questi punti: le regole devono valere per tutti. Io sono stufo di vedere tifoserie un po’ più uguali delle altre. Sono realista ma anche ottimista, e spero che si riesca a debellare ogni violenza dagli stadi, senza allontanare le brave persone facendo di tutta l’erba un fascio. Ma occorrerebbe un sistema efficiente in ogni sua componente. Speriamo che con il tempo e con le strutture nuove le cose migliorino…
Forza viola!
Ottobre 4th, 2017 alle 09:13
La mamma degli stupidi è sempre incinta. E idioti del genere ci saranno sempre nei nostri stadi, almeno fino a quando qualcuno in alto non capirà che foraggiare certi ultras è deleterio per tutto il mondo del calcio.
Per la cronaca, non trovo molta differenza tra dare del ciccione di m…. a Higuain e i buu per i giocatori di colore. Ma come sempre in Italia ci indignamo solo quando vengono coinvolti soggetti considerati più deboli, anche se sono dei privilegiati come i calciatori. Senza renderci conto che così facendo continuiamo implicitamente a trattare queste persone come se fossero diverse.
Filippo da Prao
Ottobre 4th, 2017 alle 09:48
Un P.S. più lieve: tutti allo stadio stasera a sostenere le nostre ragazze viola!
Ottobre 4th, 2017 alle 11:05
Non è colpa loro ,la colpa è del paese in cui sono nati e vissuti,paese che vergognosamente macchiato dal passaggio storico del fascismo e dell’odio razziale vissuto sulla propria pelle,non ha fatto nulla per evitare che le scorie di tale aberrazione umana rimanessero a decantare per anni con il pericolo di rinfocolare vecchi rigurgiti di intolleranza che trovano terreno fertile soprattutto nei momenti di maggiore crisi (c’è ancora chi rimpiange quel periodo quando si scontra con i problemi della vita reale ed istituzionale…ah se c’era ancora lui !! esclamano in preda allo smarrimento più totale) ed ha deliberatamente concesso alle generazioni postbelliche di nutrirsi di quell’equivoco culturale e se vogliamo anche concettuale (non risulta ad esempio dalle mappe geografiche ufficialmente depositate che Roma giaccia a nord del 50°parallelo quindi già qui ci dovremmo fermare perché c’è un grossolano errore di fondo) secondo il quale noi italiani avremmo una presunta superiorità razziale ed etnica …e qui altro paradosso ed errore concettuale -ideologico visto che la storia ci insegna che l’italia è forse il paese che ha subito le più numerose dominazioni estere dai tedeschi agli arabi passando per gli austriaci ,i francesi ecc…ecc… concludendo l’italiano per definizione storica dovrebbe essere l’ultimo a cui si possano giustificare tali comportamenti … così ragionando per pura logica ed invece è un paese dove si riesce a discriminare anche per il colore di un paio di scarpe…
Ottobre 4th, 2017 alle 11:14
È una vergogna! Gli unici buuuuuh che avrebbero senso sono quelli verso i marchigiani…😀
Ottobre 4th, 2017 alle 11:43
Bene. Anche in un argomento che nulla aveva a che fare con la Fiorentina s’è trovato il modo di offendere i Della Valle. Continuiamo pure a farci del male. Se non capiamo che non porta da nessuna parte inacerbire i rapporti penso che ci meritiamo epiloghi nefasti. Che poi uno esulti il giorno che i Della Valle venderanno la Fiorentina è un altro discorso. Se il nuovo “padrone” (e uso non a caso questo termine) dimostrerà la volontà di portarci in alto, potrò anche unirmi ai festeggiamenti.
Ottobre 4th, 2017 alle 12:10
buuuuh, baaaah,
ma ?
e i cori che offendono le mamme o altri non sono altrettanto gravi ?
nb non sono razzists, tutt’ altro
Ottobre 4th, 2017 alle 15:58
Perchè stupirsi David…
Anche al Franchi debellare quelli che cantavano -39 è stato duro, e tu ne sai qualche cosa personalmente dato che ne hai fatto una battaglia personale (con tutta la mia ammirazione) e nonostante questo ogni tanto qualcuno che ci prova c’è sempre…
Vdz
Ottobre 4th, 2017 alle 17:33
La massa fa diventare leoni anche delle pecore.Frustrati che si fanno forza nel mucchio.
Ottobre 4th, 2017 alle 17:36
purtroppo l’italia è un paese razzista
Ottobre 4th, 2017 alle 18:03
David, da te non mi aspettavo un «se stante» senza l’accento…
Ottobre 4th, 2017 alle 18:22
Approvo tutto quello che ha scritto il mio figlioccio.
Bravo Violetviper !!!
Un caro saluto.
Ottobre 4th, 2017 alle 19:01
La tifoseria laziale, e in generale la Lazio, devo dire che mi sta parecchio sulle palle.
Che facciano ululati razzisti non mi stupisce, purtroppo, perché li conosco. Quando avevo 14 anni e ne dimostravo 10 mi portarono via la sciarpa dei Fedelissimi dal collo, fuori dallo stadio, quando ebbi la sciagurata idea di passare da solo dai campini per tornare a Bellariva. Vigliacchi e infami.
In generale, allo stadio tantissima gente si sfoga. Troppo.
Non mi piace che si dia del figlio di puttana all’arbitro, o ad Agnelli, o ai DV o a qualsiasi giocatore avversario o a Sousa.
Non mi piace.
Fa schifo.
Non mi piacerà mai.
Il fatto che un buuh razzista venga sanzionato, mentre dare di gobbo di merda al proprio (o altrui) allenatore no, non mi va bene.
Lo so che il razzismo è un’offesa al quadrato.
Ma nessuna grave offesa va bene.
Nessuna.
La stragrande maggioranza di quelli che protetti da un monitor o dal branco in curva offendono qualcuno non avrebbero il coraggio di urlare la stessa offesa in faccia – e da soli – a coloro che infamano impunemente.
Quindi, sfogo di vigliacchi frustrati, quasi sempre.
Non mi piace.
Ottobre 4th, 2017 alle 19:12
Non ho ancora letto i commenti precedenti, è già arrivato il post “ma non è razzismo, è solo folklore per mettere in difficoltà l’avversario, come un qualsiasi altro insulto da stadio”?
Ottobre 4th, 2017 alle 19:45
Nel titolo chiedi quando la smetteranno. Non la smetteranno, altrimenti l’avrebbero smessa già da un po’. Anzi, nemmeno l’avrebbero iniziata.
Ottobre 5th, 2017 alle 00:10
La gente vomita quello che ha dentro. E questi hanno tanta m…….
Maledetti.
Ottobre 5th, 2017 alle 00:46
X Caccia alla zebra
Grazie Maestro mio illustre precettore…e padre adottivo, volevo congratularmi con te in occasione del brillante e divertentissimo post che hai scritto con la tua abituale capacità narrativa intensa e pulsante in occasione della sconfitta contro il Chievo ma poi qualcuno mi ha anticipato(e peraltro anche molto bene) e non ho voluto tediarti con una sorta di ripetizione…..un carissimo saluto anche a te.
PS non sai quanto mi mancano gli interventi del Prof. Piro Scafista !!
Ottobre 5th, 2017 alle 07:18
Condivido e sottoscrivo Marco gruppo a sè e Picchio. Ineccepibili.
Ottobre 5th, 2017 alle 08:00
david,,, guarda cosa sta succedendo in germania. Il partito neonazista ha preso non so quanti voti. no, dico: GERMANIA,NEONAZISMO. purtoppo la mamma degli imbecilli è incinta un po dappertutto (e te lo dice uno che tutto è, fuorche di sinistra)
Ottobre 5th, 2017 alle 08:45
Marco, molto spesso imbecilli si diventa e non si nasce.La responsabilità è solo di chi educa e di chi insegna. In secondo luogo, l’uomo è sempre un animale che di umano non ha poco o nulla e per quanto egli si sforzi, l’intelligenza non aumenta.
Ottobre 5th, 2017 alle 09:26
Caro David, ti confesso che sono arrivato ad un punto della vita che questi temi mi appassionano sempre meno.
Nella gioventù di fervore politico ho combattuto contro il pregiudizio e l’emarginazione, con forza e convinzione. Ora invece…
Vicende di vita e questione di salute famigliari mi hanno messo a contatto in questi ultimi anni con una realtà italiana ben diversa da quella dell’integrazione che immaginavamo e che auspicavamo negli anni della giovinezza. Quando ti trovi a vivere determinate situazioni diventi molto sensibile al trattamento che ti viene riservato come cittadino “uguale” a tutti.
Anzi, in verità meno “uguale” di altri. Ed è questo il grande problema.
Così, dopo una vita di sacrifici, di duro lavoro, di tasse regolarmente pagate e di ineccepibile servizio svolto proprio per lo stato italiano, la persona a me molto cara si è trovata a combattere con una sanità che da la precedenza all’immigrato. Detta così sembra stupida e banale propaganda leghista, ma purtroppo è una sconsolante verità, almeno nella gestione delle ASL sulla costa. E la mia personale insofferenza verso persone non autoctone sta lentamente aumentando. Così comprendo coloro che, in modo incivile (lo ammetto assolutamente), sfogano rabbia e risentimento urlando “negro di merda”, “zingaro di merda”, ecc. ad un calciatore non italiano. In fin dei conti, tale calciatore, percepirà uno stipendio immensamente più alto e condurrà una vita molto più agiata del becero tifoso che (molto spesso) con immenso sacrificio acquista il biglietto per andare allo stadio.
Rendiamoci conto che il problema vero sarebbe se al calciatore non italiano fosse precluso il giuoco del calcio nella Serie A o se percepisse uno stipendio da fame rispetto ai giocatori di nostra nazionalità. Allora si che saremmo veri razzisti. Qualche coro dagli spalti non necessariamente significa vero razzismo (anche se la tifoseria in questione è “particolare”), ma a livello nazionale potrebbe essere il disagio che negli utlimi mesi ha assalito prepotentemente anche me.
Il problema sta a monte, in questa ridicola gestione delle politiche sociali e di integrazione che inevitabilmente ci porterà al conflitto con coloro che riterremo nemici dei nostri diritti e delle nostre libertà.
Scusami lo sfogo.
Ottobre 5th, 2017 alle 10:45
@ Marco 23
Chiaramente come prima cosa bisogna indignarsi.
Poi però come seconda cosa dovremmo cercare di capirne le ragioni…perchè altrimenti indignarsi e basta non serve assolutamente a niente
Vdz
Ottobre 5th, 2017 alle 10:51
Ed Warner 25
“Il problema sta a monte, in questa ridicola gestione delle politiche sociali e di integrazione che inevitabilmente ci porterà al conflitto con coloro che riterremo nemici dei nostri diritti e delle nostre libertà.”
Copio incollo il tuo finale perchè è una sacrosanta verità.
Purtroppo il che ne dica la Boldrini (sono tutte risorse) la situazione si fa sempre più drammatica e non potrà che scaturire in un conflitto sociale
Vdz
Ottobre 5th, 2017 alle 11:55
Chi come me è diversamente giovane ricorderà che il grande Miguel Montuori era comunemente chiamato “Cita” dal nome dello scimpanzé di Tarzan. Era un appellativo affettuoso, e lui non si offese mai, oggi gli autori andrebbero sotto processo per razzismo.
Detto questo, è una stupidaggine prima che un’infamia, praticamente tutte le squadre hanno giocatori neri e qualsiasi tifoso farebbe carte false per avere Mbappé.
Ottobre 5th, 2017 alle 12:17
Non smetteranno
Anzi
Aumenteranno !
Un nuovo conflitto sociale e’ alle porte …
Dalla famosa nave albanese dei 10mila disperati ad oggi, non solo e’ stato fatto poco, quel poco e’ fatto male
Oltre alle pensioni , i nostri figli avranno anche altri problemi
E la nave va, non si ferma !
La primula viola
Ottobre 5th, 2017 alle 12:22
Sento cori molto piu pesanti ed offensivi dei classici uh uh uh che nessuno vuole ma che in tanti pensano.
Ottobre 5th, 2017 alle 13:21
Ah, ecco il post minimazionista (e subito chi lo applaude). Picchio aveva già pericolosamente sfiorato la cosa, ma ora ci siamo.
Scusa Ed Warner, ma il problema dei flussi migratori centra con i cori razzisti come il culo con le 40 ore.
I cori razzisti ci sono da oltre 15 anni, da molto prima che i migranti diventassero un problema sociale (che non nego affatto, ma la razza non centra nulla).
E quando i cori riguardano gli ebrei, è perché pensi che anche noi abbiamo corsie preferenziali nei servizi socio-sanitari?
Va ia va ia va ia.
Ottobre 5th, 2017 alle 13:57
Ed Warner, ti faccio un esempio, cercando così di confutare il tuo ragionamento e la tua conclusione.
Venticinque anni fa una macchina taglia la strada a mio nipote in moto. Mio nipote, 19 anni, sbatte la testa in terra, nonostante il casco, morendo sul colpo. Una tragedia che ancora mi fa tremare le mani.
Il pilota assassino, senese di nascita e fabbro di mestiere, va al processo, pena lieve e via andare.
Da allora provo disprezzo e odio per questa persona, fra l’altro mai presentatasi a chiedere scusa ai genitori del ragazzo, ma mai ho pensato da allora di disprezzare i senesi o i fabbri in generale.
La responsabilità è sempre individuale.
Dire negro di merda comunque è come minimo sintomo di ignoranza e l’ignoranza va combattuta e contribuito a diminuirla, non esistono, per me, giustificazioni di alcuna natura che allarghino ad una comunità le colpe del singolo, comprese quelle che hai portato a favore del tuo pensiero.
Cari saluti.
Ottobre 5th, 2017 alle 14:12
@ Marco (23): è abbastanza singolare definire “neonazista” un partito iperliberista, filoisraeliano condotto da una donna dichiaratamente lesbica che convive con la propria compagna di origine asiatica con la quale ha avuto due figli.
Parafrasando uno dei miti cinematografici del padrone di casa: “Chi parla male, pensa male e vive male. Bisogna trovare le parole giuste: le parole sono importanti!”
Ottobre 5th, 2017 alle 17:29
@ robertodisanjacopino, sono toccato dalla tua tragedia e mi spiace per il tuo dolore. Le strade sono sempre più jungla e meno civiltà, purtroppo. Ma il tuo esempio non è propriamente calzante con la situazione che descrivo. Banalmente, se tu avessi a che fare con Senesi che tutte le volte che incontri per strada non rispettano le file, passano col rosso, non ti danno la precedenza, ti mandano in culo, vedrai che cambieresti opinione sui Senesi stessi.
Ripeto, esempio banale, ma volevo chiarire.
@ Shimon, credo tu abbia frainteso il significato del mio post, ma ti rispondo dicendo che i cori razzisti esistono da ben più di 15 anni ed anzi, una certa Italia dell’inizio del secolo scorso è stata ben più razzista di quella di ora. Sui Laziali, come detto anche nel mio scritto, una certa base “nera” è indubbiamente presente, ma non è solo limitato a loro il problema. Anzi, si sta diffondendo nuovamente. E se te pensi che la questione dei flussi migratori non sia correlata all’aumento dell’insoffere4nza degli italiani con le razze differenti, temo tu abbia una visione della realtà politico sociale italiana troppo ottimista. Al tuo vaia vaia risponderò col mio più congeniale “ma ti levi di ‘ulo, deh”
Un abbraccio ad entrambi
Ottobre 5th, 2017 alle 17:49
Shimon,
chiaramente ero ben certo che tu avresti avuto difficoltà a comprendere un ragionamento di più ben ampio respiro.
Partiamo dal presupposto che il razzismo è una merda, altrimenti non ci capiamo.
Ma pensi che la situazione attuale aiuti a combattere il razzismo?
Assolutamente no, è una miccia pronta ad esplodere, non ci vuole tanto a capirlo.
Le contraddizioni che si creano, non aiutano, anzi allontanano.
E le distanze aumenteranno ancora di più con la prossima generazione, quella che sta crescendo ora, la storia lo insegna.
Vdz
Ottobre 5th, 2017 alle 18:32
Leggo su un sito laziale che la chiusura della Curva e’ stata richiesta dall’Europa che fa del calcio una questione politica in una fase storica in cui l’immigrazione è all’ordine del giorno, anzi, dei minuti e chi non è d’accordo e’ un moralista.
Traduzione: siamo pieni di neri, di diversi e ne vediamo sempre di più per colpa dei moralisti di sinistra e dei burocrati europei e allo stadio un tifoso viene ingiustamente punito se vede un giocatore nero e si sfoga, lo insulta, lo sbeffeggia.
Ottobre 5th, 2017 alle 19:56
La tifoseria laziale (romana in genere) si è sempre distinta per imbecillità e cafoneria. Purtroppo certi personaggi sono stati TOLLERATI (e protetti) per anni! Di cosa ci meravigliamo? Di Casa Pound, di un idiota che va sulle Apuane a sventolare la bandiera della RSI?! L’ERBACCIA VA ELIMINATA SUBITO, ALTRIMENTI DEVASTA IL GIARDINO!
Ottobre 5th, 2017 alle 20:25
Shimon #31
Avevo pericolosamente sfiorato cosa?
Ottobre 5th, 2017 alle 22:03
Ed warner, non ti conosco ma mi fai paura. Perche’ e’ evidente che quello che scrivi lo pensi veramente. Cioe’ alcuni giocatori e’ giusto offenderli perche’ guadagnano soldi e i loro connazionali hanno la pretesa di farsi curare se ammalati?
Fai te……
Ottobre 6th, 2017 alle 03:44
Alessandro B. Non è proprio così (penso che tu ti stia riferendo ad AID). Non lo sanno neanche loro cosa sono. il leader fondante (se non sbaglio) se ne è andato. La tizia in questione ha scontri forti su vari temi, omosessualità inclusa naturalmente. Sono d’ accordo che originariamente fossero ultra liberisti, Adesso la linea è poco chiara e i neonazisti all’ interno ci sono eccome.
Ottobre 6th, 2017 alle 07:48
Il partito di Alternativa per la Germania (AfD) nato nel 2013 da un economista conservatore, certo Lucke, per l’insofferenza della grande unione e per dare alla destra una credibilità anche a governare ha visto nella sua breve storia due virate a destra e la conseguente radicalizzazione delle tematiche politiche.
La prima quando è salita al potere la Petry che ha spostato decisamente il baricentro sulla xenofobia e l’euroscetticismo ma in carta patinata un po’ come Farage in Inghilterra o Salvini in Italia. Il populismo a cui sta approdando anche Marine Le Pen. Populismo che ha come leit-motiv la rimozione del passato, almeno a livello pubblico, proprio in funzione di essere accettato e digerito dalla pubblica opinione. Lucke è costretto a dimettersi dichiarando la sua avversità a questa radicalizzazione.
La linea Petry però è relativamente fragile e cominciano ad emergere istanze più radicali. Non è facile parlare di presente e futuro nascondendo il passato: emergono le figure di Gauland e Weigel, che difendono sia il leader antisemita dell’Afd in Turingia, Bjoern Hoecke, uno che ha detto che “non tutto di Adolf Hitler è da buttar via” e che il monumento berlinese all’Olocausto è “una vergogna” sia di una candidata regionale turingia che dirà che “Hitler si era dimenticato dei musulmani”.
Il putsh dell’ala radicale porterà alla fuoriuscita della Petry, soprattutto grazie al balzo di consensi delle elezioni anche in conseguenza alla politica della Merkel sugli immigrati Turchi ( e qui si può notare che il successo elettorale della estrema destra moderna sia inversamente proporzionale ai risultati della sua politica xenofoba).
Il movimento non è lo stesso di quello che era l’intenzione del suo fondatore. Ma proprio per quella intenzione ancora non suscita grosse paure nel cittadino medio. Resta però il nodo irrisolto se prendere definitivamente le tracce dei neonazisti dell’NPD o fare una scelta più borghese come era nell’intenzioni del fondatore.
Concludo con la Weigel che ha fatto outing quando è stata costretta dalle voci insistenti, che è contraria all’introduzione delle tematiche gender nelle scuole e che è stata abile a convincere il suo elettorato che la sua omosessualità era un contraltare da opporre alla bigotteria antistorica in temi sessuali della cultura islamica ortodossa.
Ottobre 6th, 2017 alle 07:57
Ed Warner, io non sottovaluto per nulla il fatto che il fenomeno migratorio stia determinando evidenti fenomeni di disagio sociale, che sfociano spesso in atteggiamenti di intolleranza. Ma si tratta di intolleranza, appunto, alimentata dal disagio e si manifesta contro qualsiasi immigrato, indipendentemente dal colore o dall’etnia.
Ma ribadisco che questo non centra una cippa lippa di nulla con i cori da stadio, che esistevano da molto prima e colpiscono bersagli ben definiti: il negro, lo zingaro, l’ebreo. Gli zingari ci sono da sempre e non sono né aumentati né diminuiti. Tra l’altro, viene dato di zingaro a qualsiasi giocatore slavo, che con l’etnia Rom centra meno di un italiano. Il rapporto tra ebrei e immigrazione mi pare oggettivamente labile.
Picchio, hai pericolosamente (pericolosamente a mio giudizio) sfiorato la banalizzazione del tema. Perché metti insieme il razzismo (che certamente condanni) con qualsiasi altro tipo di offesa. Beh, non sono la stessa cosa. No.
Ottobre 6th, 2017 alle 08:31
@ el marascon (il provinciale), ti assicuro che di me non devi assolutamente avere paura. Mi spiace tu abbia frainteso quello che ho voluto comunicare, riducendo il tutto alla banale concetto che “è giusto offendere i giocatori stranieri perché guadagnano soldi”, cosa che non ho scritto, ne affermato.
Relativamente alla “pretesa dei loro connazionali di farsi curare”, devo dire che voglio vantare la medesima pretesa, anzi è più giusto dire diritto, di curare anche i miei di connazionali. Cosa che, ti assicuro, è diventata piuttosto complicata in una gestione sanitaria nella quale, nonostante il servizio nazionale si regga sulle tasse (da me, dai miei genitori, dai miei nonni) pagate, mette al primo posto persone che non hanno mai versato un euro nelle casse dello stato. E questo, purtroppo, accade non solo nel comparto sanitario di questo paese allo sfascio, ma in molti altri uffici.
Ed è questo che crea un maggior disagio sociale ed una indubbia recrudescenza di razzismo.
Peccato tu ti sia fermato alla superficiale banalità della libertà di insulto al negro o zingaro che guadagna di più, ma magari ho scritto male il concetto io.
Le persone che fanno paura sono altre.
Un saluto.
Ottobre 6th, 2017 alle 08:54
@ Shimon, è una questione di opinioni. Io invece penso che c’entrino e che, grazie all’intolleranza in aumento, saranno sempre più appoggiati e diffusi. L’intolleranza è terreno fertile per coltivare l’odio del diverso. E le sacche di razzismo (o antisemitismo, visto che sollevi la questione ebraica), piuttosto contenute fino pochi anni fa, avranno una nuova espansione, grazie ad una gestione ridicola ed affaristica dei flussi migratori. Il problema sta altrove, fuori dallo stadio. Molti “tifosi” insultano il negro, l’ebreo, lo zingaro, come insulterebbero il vicino di casa chiamandolo figlio di puttana, finocchio del cazzo, grassone di merda, e via discorrendo. Però in un contesto sociale come l’odierno, la trasformazione di un offesa verbale in un convinto credo raziale sta diventando molto probabile.
Ed allora si che ci sarà da fare i conti con il colore della pelle ed il credo religioso.
Ottobre 6th, 2017 alle 10:52
Ed Warner
A parer mio stai (non so se volutamente o meno ) spostando leggermente il tiro della discussione e del tema in oggetto su di un problema certamente complesso,mal regolamentato e gestito ma di natura diversa…mi sembra che il post del giorno verta più che altro su una sorta di riflessione circa la presenza di determinati gruppi di estrema destra che in Italia continuano a professare il proprio spirito nazionalistico ed intollerante verso etnie diverse come se gli ITALIANI appartenessero ad una razza pura , superiore,geneticamente incontaminata e dominante rispetto ad altre etnie o paesi di origine, quando conosciamo tutti la storia di questo paese e le innumerevoli dominazioni subite dalla fine dell’impero romano ai giorni d’oggi(e molti di quelli che ci hanno dominato sono rimasti e hanno lasciato cadere il proprio polline … non è che se ne sono tornati nel loro paese natale una volta terminato il periodo egemonico)
A me fa sorridere (se non fosse un tema dalle implicazioni sociali estremamente pericolose) il fatto che, in Italia soprattutto,ancora esistano delle ideologie così radicalizzate nell’era della globalizzazione,oggi nemmeno un tedesco o un inglese o persino uno svedese può più vantare od ostentare una appartenenza ideologica fondata su tali convinzioni e suffragata da elementi e dati incontrovertibili..tradotto è meglio dare una rispolverata ai libri genealogici dei propri avi prima di svilire la dignità umana di una particolare razza o etnia perché non vorrei che si commettesse il comico errore di offendere se stessi
Se poi si vuole andare a giro con le croci celtiche che si faccia pure c’è libertà di espressione e di credo in un paese democratico ma che il tutto resti confinato ad una espressione di tendenza (anche se di dubbio gusto) e null’altro
Questi discorsi lasciamoli a chi deve rastrellare consensi elettorali perché la storia parla un’altra lingua e come la matematica non può essere confutata o peggio ancora essere riscritta….detto ciò nulla toglie che i flussi attuali stiano provocando dei grandi disagi sociali,ma questo è un altro problema non di natura ideologica ma amministrativo e spetta ai politici europei risolverli pragmaticamente invece di sbandierarli per aizzare lo scontro e la propaganda elettorale
Ottobre 6th, 2017 alle 11:45
#42 Shimon
“Lo so che il razzismo è un’offesa al quadrato.
Ma nessuna grave offesa va bene.
Nessuna”.
Avevo scritto questo.
Lo riaffermo.
Ribadisco la “superiorità” del razzismo in termini di crimine e di odiosità. Per una serie di motivi che davo per scontati.
Ma ribadisco anche che le offese generiche o specifiche o di qualsiasi tipo non vanno bene, per me. Dentro e fuori dallo stadio.
Ottobre 6th, 2017 alle 13:42
Ed, si stava parlando di razzisti allo stadio. Personalmente li metto insieme ad altri razzisti che sostengono che esistono uomini provenienti da alcune zone del mondo che non contano nulla. Credo che l’attrito sociale sia conseguenza del razzismo e non che la presenza di questo o quell’individuo faccia diventare qualcuno razzista.
Ottobre 6th, 2017 alle 14:36
@ violetviper, credo che il post del giorno invece intendesse colpire proprio l’imbecillità di quei tifosi che si divertono insultando il prossimo perché di colore, nazionalità o religione differente, così tanto per sport (se poi ho capito male io, mi scuso con David). Quelli sono dementi e tali resteranno, si sfogano e tutto sommato il problema finisce li.
Le questioni di cui parli tu sono altra cosa e sono problematiche molto più profonde e difficili da affrontare.
La cosa che per me è molto preoccupante, come ho cercato di dire nella risposta a Shimon, è che da una rumorosa, ma ancora limitata, frangia estremista, dilaghi un senso di odio razziale, religioso e di colore per l’inettitudine dei nostri governanti nel gestire con intelligenza e sostenibilità l’incredibile flusso migratorio avuto in questi anni in Italia.
Purtroppo anche io, come detto nel mio post principale, nonostante una gioventù spesa nel credo dell’integrazione e della globalizzazione come risorsa, negli ultimi tempi ho iniziato a provare insofferenza. Molta insofferenza. Figuriamoci cosa può scatenare tutto ciò in persone che non partono da una base di tolleranza come la mia.
David, perdonami se sto occupando spazio per botta e risposta. Questo è l’ultimo intervento.
Ottobre 6th, 2017 alle 16:09
@25 ed warner
sono d’accordo con quel che dici,anche io non la pensavo così, ma purtroppo vedere che mio figlio si arrabatta per trovare un qualsiasi straccio di lavoro,anche il più infimo,e non lo trova,e vedere che qualche azienda fa convenzioni con stati esteri e fa lavorare solo loro,mi sta facendo cambiare idea,e lo dico con tanto dispiacere,perchè ho e avuto colleghi stranieri che sono delle perle e colleghi italiani “grannissimi cornutazzi”.
però i laziali,e i romanisti direi(che a una partita degli anni 80 ho visto fare le cose che dice picchio), son sempre stati così,dei tifosi “dde mmerda” !
a prescindere dal momento che staiamo vivendo…
Ottobre 6th, 2017 alle 16:13
scusa ed warner e scusate voi,ho scordato una cosa:
naturalmente non è una giustificazione per i cori razzisti e varie altre offese,era solo una constatazione,certi cori mi fanno ribrezzo e basta,come certe offese,che siano dirette agli avversari,ai nostri giocatori o ai dv
Ottobre 7th, 2017 alle 09:20
Ed Warner rispettoso e molto interessante nei suoi interventi su materia spinosa, scomoda, controversa.
Trovo sempre utile qualsiasi punto di vista quando espresso in modo rispettoso. E lui, secondo me, ha anche il pregio della chiarezza.
Ottobre 8th, 2017 alle 11:17
L’unica medicina è L’INDIFFERENZA TOTALE! Fischiarli, multarli e poi parlare di loro è il peggio che possiamo fare. Se allo stadio TUTTI facciamo finta di nulla, giocatori compresi, dopo qualche volta la cosa finisce. Poi sono del partito che TUTTE LE OFFESE NON VANNO BENE! Offendere i cari ( magari anche defunti) per me è grave quanto il buhhhhh. Però anche ai media piace parlare solo dei buhhhhh, fa più presa…..Ricordo le parole di mio padre ” volersi bene, portare rispetto, NON COSTA NIENTE”