Nell’educazione dei figli adattiamo inevitabilmente i nostri modelli alla loro vita, filtrando il tutto attraverso le nostre convinzioni e le nostre inclinazioni
Nel gruppetto di bambini che gioca con Cosimo sulla spiaggia uno ha il tablet e gli altri guardano il possessore giocare
Non succede sempre, ma abbastanza per farmi la domanda se tutto questo abbia un senso
Alla fine, con molta fatica mentale, mi sono detto che un senso lo aveva e pur cercando di limitare al massimo la dipendenza tecnologica ho cercato di entrare in quei meccanismi così fuori dal mio mondo
Pare che adesso ci sia una nuova professione destinata a sicuro successo, lo sviluppatore di videogiochi, l’ho scoperto proprio grazie a Cosimo
Sembra un lavoro assurdo, ma si diceva lo stesso di chi aveva deciso che per vivere avrebbe riparato quelle strane scatole chiamate computer…
Luglio 27th, 2017 alle 07:38
David, guarda che lo sviluppatore di videogiochi è una professione che esiste da oltre trenta anni ed è sempre stata redditizia per i più bravi.
Fin dai tempi dell’Atari, dell’Intellivision della Mattel, e poi a seguire con il Vic20 e il Commodore 64 o lo Spectrum della Sinclair.
Giochi come Pacman o Super Mario Bros hanno fatto la fortuna di chi li ha inventati e sviluppati. 🙂
Luglio 27th, 2017 alle 07:57
oggi ci sono ragazzini che passano i pomeriggi su youtube a guardare video di uno che gioca al pc. Ci si prepara un brutto futuro…
Luglio 27th, 2017 alle 07:57
Non capisco perché dovrebbe trattarsi di un lavoro assurdo, quando da decenni ci sono persone che lavorano per sviluppare giochi da tavolo, che lavorano giocando a calcio, che lavorano facendo gli OPINIONISTI sul calcio, che lavorano costruendo pupazzi…Da sviluppatore amatoriale mi spiace vedere come perdurino questi pregiudizi, quando l’industria dell’intrattenimento videoludico ha superato in fatturato e, probabilmente, anche in qualità artistica l’industria cinematografica da diversi anni. Non conoscere un Mondo non attribuisce al suddetto carattere di assurdità, non è certo il commento che mi aspetto da un giornalista, questo.
Che poi non debbano essere l’unica forma di intrattenimento o che i genitori proiettino in modo errato certi meccanismi sociali degli adulti sui propri figli sono d’accordo, ma questi sono fenomeni sociologici che andrebbero affrontati con più profondità senza limitarsi a fare di tutta l’erba un fascio. Insomma, così come esiste alta letteratura e bassa letteratura, così come esistono film d’autore e film d’intrattenimento volgare, lo stesso fenomeno si può riscontrare nell’ambito dei videogiochi.
Per dirne una e senza far nomi per non far pubblicità, ultimamente nella sede milanese di una casa di sviluppo software francese si sta creando un gioco di risonanza mondiale. Meglio essere fieri del fatto che qualcosa si muove anche qui.
Per inciso, lo sviluppo di un videogioco richiede un impegno sicuramente grandemente maggiore a quello degli OPINIONISTI CALCISTICI. Quello sì che a me che sono fuori dal mondo giornalistico sembra un lavoro ASSURDO e PRIVO DI COSTRUTTO, specialmente quando affermano il falso con leggerezza. Come vedi è questione di punti di vista.
Forza viola!
Luglio 27th, 2017 alle 08:04
Lo sviluppatore di videogiochi, come lo chiama lei, è una figura professionale esistente da almeno 40 anni, difficile e ben retribuita tra l’altro. Si ricorda del film “war games” con un giovanissimo Matthew Broderick per caso?
Luglio 27th, 2017 alle 08:05
Non conosco l’informatica ma so usare a fini pratici il computer come guido l’auto non sapendo ripararla o spiegarne il funzionamento. Alla mia età non potrei fare a meno di Internet,è ormai una necessità primaria. Non so se è un bene o un male ma poichè mi è utile non mi pongo la domanda.
Luglio 27th, 2017 alle 08:29
Benvunuto nel 2017!
comunque per fare lo sviluppatore di videogiochi bisogna essere piuttosto bravi
e avere una testa e una preparazione non comuni,
da come ne parli sembra che tu assimili questo lavoro al dog sitter o qualcosa del genere..
non è un lavoro per tutti,
non basta essere uno smanettone,
ci vuole una laurea in informatica
ed essere bravi.
Piuttosto, è già buono che nel gruppo degli amichetti di tuo figlio ce ne sia solo uno con il tablet,
spesso nei ristoranti nelle comitive con bambini
li vedi tutti in disparte che strusciano il ditino.
Non lo so se è un bene
ma il tablet ha preso il posto della baby sitter.
Luglio 27th, 2017 alle 08:33
Ciao David, lo sviluppatore di videogiochi non è un mestiere nuovo, o almeno nuovissimo, è una figura che esiste da almeno 30 anni.
Inoltre un gioco di successo non nasce necessariamente dalla mente di un supertecnico ma, sempre più spesso, da un “pensatore” qualsiasi che sia semplicemente innovatore, coraggioso e geniale.
L’idea è sempre la protagonista indiscussa , e questo, come esseri umani e pensanti, ci conforta.
Luglio 27th, 2017 alle 08:39
Assolutamente vero.mio figlio di 9 anni è una pippa a giocare a calcio.è stato accettato dal “gruppo” perché un assoluto fuoriclasse sul tablet…..non che io sia particolarmente contento ma lui è felice de suo ruolo.
Luglio 27th, 2017 alle 09:36
Sei abbondantemente in ritardo ormai sviluppare videogiochi è roba da major holliwoodiane hanno dei budget esagerati.
Forse è rimasta qualche nicchia nei prodotti per cellulare ma si stanno riducendo anche quelle.
Comunque la cosa triste più che i ragazzini che guardano un loro amico giocare,come succedeva alla mia generazione quando qualcuno giocava a flipper,è vedere al ristorante coppie che dopo essersi scambiate due parole tirano fuori cellulare e tablet e non si guardano più se non per scambiare qualche schermata.
Finisco con un nota polemica dovuta alla mia ormai vecchia e obsoleta capacità per la programmazione,se trovi assurdo campare creando videogiochi cosa dovrebbe pensare chi non ama il calcio sul fatto ,assurdo, che certi pseudo giornalisti campino parlando di calcio
Luglio 27th, 2017 alle 09:58
“nuova” ?? Guarda che sono almeno 20 anni che sviluppare videogiochi è una professione. E almeno 10 che il budget per un videogioco di successo è pari a quello di un film.
La Blizzard (società di videogiochi) ha fatturato 6.6 miliardi di dollari nel 2016, mentre la sua principale concorrente (Electronic Arts) si è accontentata di 4.5.
Questo premesso, un bambino sulla spiaggia col tablet è tristezza infinita.
Luglio 27th, 2017 alle 10:03
Lo sviluppatore di videogiochi esiste da 40 anni…ora di videogiochi se ne producono molti di più, quello sicuro.
Non è affatto una professione di sicuro successo, è un campo super inflazionato dove emergere è difficilissimo e i ritmi di lavoro sono serratissimi. È vero che oggi i costi iniziali per cominciare a fare qualcosa (di piccolo) con un piccolo team sono più bassi di un tempo, ma anche per questo c’è tantissima concorrenza. Mentre le grosse produzioni vedono i loro budget crescere in maniera esponenziale e molte case produttrici non riescono a sopravvivere al fallimento di una loro pubblicazione.
È un lavoro come qualsiasi altro appartenente alla sfera dell’intrattenimento, il cinema non viene ritenuto (più) assurdo, così come la musica, la tv e lo sport.
Ci sono lavori più importanti per la società? Certo. Il che è vero pure per la professione di giornalista sportivo però.
Non vuole essere un attacco personale, figurati, solo un tentativo di darti una prospettiva a mio parere utile sull’argomento.
Buona giornata David,
forza Viola!
Luglio 27th, 2017 alle 10:13
Forse il tablet era del babbo
Luglio 27th, 2017 alle 10:26
lo vedo solo io un potenziale esercito di zombi cerebrolesi?? Giovani ignoranti (istruzione zero) che vegetano con quel cazzo di smartphone in mano…che tristezza!!
Luglio 27th, 2017 alle 10:28
“Pare che adesso” è un’affermazione sbagliata caro David, la professione di “sviluppatore di videogiochi” esiste da 50 anni. Pensa, la prima applicazione nella storia dei computer è stata proprio un gioco, molto rudimentale ovviamente, ma era un gioco. E ti dirò di più, l’industria dei videogiochi globalmente fattura quanto, e forse più, di cinema e musica messi insieme. Trai tu le conclusioni.
Luglio 27th, 2017 alle 10:35
Mia figlia, che ha 6 anni non ancora compiuti, mi chiede di continuo il mio vecchio ipad per fare giochini e guardare cartoni animati. Io cerco di limitarla, ma non voglio demonizzare questi strumenti come fanno molti benpensanti. Con le dovute precauzioni secondo me possono usarli nè più nè meno della televisione, anzi trovo che molti contenuti televisivi siano ben peggiori della maggior parte dei giochini e delle app dedicati a bambini e ragazzi.
La mia generazione è cresciuta con i giochi da bar (street fighter e mortal kombat su tutti) e i primi videogiochi per console e pc…io per esempio passavo le ore a giocare a sensible soccer, allenando la Fiorentina per la quale compravo Ronaldo e Maradona!
Sono cambiati i tempi e gli strumenti, ma i ragazzi sono sempre uguali; sta a noi genitori evitare che diventino dipendenti dalla tecnologia (e soprattutto dai social, che detesto) e si discostino dal mondo reale.
Filippo da Prao
Luglio 27th, 2017 alle 10:43
Non è per niente nuova come professione, sono decenni che esistono software house specializzate in videogiochi. Semmai gli smartphone hanno (temporaneamente) riaperto il mercato ai piccoli sviluppatori, è comunque una cosa che durerà poco in quanto all’aumentare della complessità dei giochi, aumentano gli investimenti necessari per creare un prodotto di successo.
Luglio 27th, 2017 alle 10:46
E’ un po’ come quando eravamo ragazzi noi:il possessore delle 100lire giocava al flipper e gli altri lo guardavano ai lati di quel fantastico mobile fatto di sfere d’acciaio, vetro e lucine colorate. Anche oggi come allora vige quel leggero soffio di egoismo con cui uno fa perché ha un diritto acquisito e gli altri stanno a guardare perché sono invece comuni mortali. Questa è la società in cui viviamo.
Poi c’è la faccenda della tecnologia che alla faccia dell’era della comunicazione come dicono quelli bravi, siamo sempre più soli e isolati, al flipper facevamo anche delle risate assieme, adesso i figli li vedi ripiegati su quello schermo zitti e immobili con gli occhi rapiti per cui non si accorgerebbero neppure se gli scoppiasse un raudo accanto.
Il tutto mi rende molto perplesso…
Luglio 27th, 2017 alle 11:18
quello dei videogiochi è anche un business incredibile, un settore in crescita vertiginosa che ingaggia cervelli creativi e talenti progettuali che sfornano appicativi sempre piu realistici e accattivanti..i genitori però devono sapere che a tutt’oggi non è stato messo a fuoco l’impatto psicologico di queste robe sullo sviluppo mentale dei pargoli..guardo i miei nipotini e i loro coetanei cosidetti “nativi digitali”..se noi avevamo nelll’abuso di tv lo spauracchio succhiacervello ..beh questi appena nati si trovano in mano di tutto…al buon senso critico dei babbi e mamme saper trovar una misura..
Luglio 27th, 2017 alle 11:21
secondo me è ora di inizare a capire anche sti poveri ragazzotti che passano le notti a mettere striscioni contro i Della Valle. Ma più che dirgli che è in vendita cosa vogliono? anche i soldi?
Luglio 27th, 2017 alle 11:41
Magari sulla spiaggia un tablet è di troppo.
Però sono sulla spiaggia e sto digitando su un telefonino…
Todo cambia.
Luglio 27th, 2017 alle 11:46
Sembra un lavoro assurdo lo sviluppatore di videogiochi? Madonna David, non ti facevo cosi’ neanderthal…
Luglio 27th, 2017 alle 12:09
Io invece pensavo che adesso andasse a bestia il mestiere dello sviluppatore notturno di lenzuoli…
Luglio 27th, 2017 alle 12:27
Per riprendere il post favoloso di “liberopensiero” al numero 13, lo sai qual’è il problema David?
Che se si aspetta che ci mandino in pensione questi fruitori celebrolesi di smartphone e tablet, stiamo freschi.
Luglio 27th, 2017 alle 13:02
E tu David gli compri un sacchetto di biglie con le facce di baronchelli, saronni, argentin e moser …
poi ne ribalti uno a terra come faceva Roncaglia ( ad avercelo ancora mito !) ..
a seguire lo pigli per le gambe e col sederino del pargolo tu ci fai una pista da paura nella sabbia bollente che modellerete a piacimento tramite acqua di mare con paraboliche e tanto altro ancora…
il tablet, infine, lo piazzi come possibile rampa di lancio per le suddette biglie .. e poi vedi se non si divertono i fanciulli !!!
Auguri e Buone Vacanze!!
Umberto Alessandria
Luglio 27th, 2017 alle 13:05
Ops ..dimenticavo ..ciao Tata ( ricordo ancora quella tua uscita mostruosa col Tottenham ) e grazie di tutto …
Lenzuolo odierno semplicemente vomitevole … han già detto che son disposti ad andarsene … basta … miii siete duri …
Umberto Alessandria
Luglio 27th, 2017 alle 13:10
In realta la professione dello sviluppatore di videogames è gia sulla via del tramonto, anche li è arrivata la globalizzazione, adesso li sciluppano a “compartimenti stagni” tutto fanno tutto ma nessuno è capace di fare da solo..
La cosa cambia se si va verso il giappone dove tutto questo ha un’altro modo di essere, esistono poi gli sviluppatori di app , ma David fidati, tra app e videogame c è la differenza come mangiare o stare a guardare.
Luglio 27th, 2017 alle 13:11
cmq, tutti sti bambini chini sui tablet a 4 o 5 anni a me non piacciono. Tra l’altro a 6 anni so già tutti miopi abituati a guardare gli schermi da vicino.
Nessuno si chiede come mai chi viene dall’Africa non porta occhiali da vista?
Luglio 27th, 2017 alle 13:18
Buongiorno David!!!! eppure sei anche mio coetaneo, ti stupisci di questo?
Lo sviluppatore di videogiochi sarebbe un gran bel lavoro!!! il fatto è che per farlo ci vogliono le palle , se mio figlio ci riuscisse ne sarei fiero!!!
Luglio 27th, 2017 alle 13:31
Nel lontano 1986, un amico che “inventava videogiochi” mi suggerì d’imparare a programmare. Seguii il suo suggerimento ed è stata la mia fortuna. Non ti dico la sua… Oggi i nostri figli hanno due lauree e lavorano come ricercatori nelle università (ovviamente una americana e una norvegese…)
Oggi continuo a giocare. Ad Hattrick per esempio… 😏
Luglio 27th, 2017 alle 13:33
@ #2 In che modo guardare video di gente che gioca un videogame differisce dal guardare video di gente che gioca a calcio?
Luglio 27th, 2017 alle 13:40
Problematiche molto comuni: noi abbiamo installato sul cellulare https://screentimelabs.com/ che consiglio vivamente non solo per gestire il tempo speso su cellulare o tablet, ma anche e soprattutto per gestire i contenuti visualizzati. ottimizzato per sistemi android
Luglio 27th, 2017 alle 13:57
Mio figlio ha iniziato con i videogiochi (e continua) poi é passato ai video di videogiochi su YouTube e poi ai video su tecnologia fisica ecc. devo dire che a 14 anni da compiere sa molte più cose e in modo più profondo di me quando ho finito L ITI. Non tutto é negativo se lo si usa bene
Sfv
Luglio 27th, 2017 alle 14:31
Non è facile ma è sicuramente segno di intelligenza cercare di capire ciò che è nato dopo gli anni della nostra formazione, non incorrendo nel facile rifiuto o peggio ancora nella demonizzazione di quello che semplicemente non riusciamo a capire; spacciando, in certi casi, per migliore in assoluto il tempo passato, che spesso era “migliore” solo perché coincideva con gli anni della nostra giovinezza.
Luglio 27th, 2017 alle 14:34
io sono nel pieno dei casini con due figli di 16 e quasi 18!!!
Luglio 27th, 2017 alle 14:51
Ai figli bisogna soltanto volergli bene.
Capirli è difficile aĺlo stesso modo di essere da loro capiti.
Io ci ho rinunciato da tempo.
Però continuo a volergli bene.
Luglio 27th, 2017 alle 15:37
X Roberto M post 22: le nonne fiorentine son disperate! Son sparite tutte le vecchie lenzuola dai cassettoni! 😂🤣
Luglio 27th, 2017 alle 15:53
Nel campo dei programmatori, quello di videogiochi è (generalmente) molto più bravo della media. E anche io te la meno con il fatto che è una professione che esite da almeno trenta anni.
Luglio 27th, 2017 alle 16:45
forse più che videogiochi intendevi app?
In ogni caso anche sviluppare un app “seria” richiede alte conoscenze informatiche e molto denaro specialmnente in fase di analisi/ingegnerizzazione e in fase di update e debug post progettazione.
E comunque secondo me è colpa dei Della Valle
Alessandro Boldrini da Galleno IL PC E’ NUDO
Luglio 27th, 2017 alle 19:22
Tutte le generazioni hanno avuto problemi coi loro figli.
Ma in qualche modo hanno voluto loro bene e il mondo è andato avanti. E infatti siamo ancora qui 🙂
Luglio 27th, 2017 alle 19:49
Il film Big, con Tom Hanks, è datato 1988 e vede l’attore trasformarsi da bambino ad adulto. Vista la sua “reale” età diventa apprezzato consulente per una ditta di giochi, ma si accorge che più viene coinvolto nella macchina degli affari, più aumenta la sua voglia di tornare bambino. Anche perchè capisce che il gioco che sta creando non riuscirà mai ad accontentare i bambini.
Oggi, con l’elettronica non ci sono più limiti e i giochi creati possono coinvolgere tutti. E con i costi minimi, ma con la grandissima platea di utenti, diventano un business milionario.
Di quel film ricordo la bella scena di Hanks e di Robert Loggia che suonano “gli spaghetti” su una tastiera da pavimento che, realmente, era presente nel negozio FAO SCHWARZ di New York dove tutti potevano divertirsi a farlo.
Oggi invece i genitori parcheggiano i figli davanti ad uno schermo, senza desiderare che sviluppino la loro fantasia.
Luglio 27th, 2017 alle 21:53
Mi limito ad aggiungere: ho letto che molti fra i migliori programmatori di videogiochi nel mondo sono italiani.
Luglio 27th, 2017 alle 23:51
Post un po incomprensibile e offensivo per la professione… uno youtubber è un coglione e siamo d’accordo ma uno che crea un videogioco è solo un professionista.
Certo c è vari livelli come nel calcio o nel cinema, dall amatore a cristiano ronaldo, ma chi sviluppa i video giochi di grido per le grandi case prende milioni r milioni…
Te lo dice un anzianotto come me che al massimo gioca a tetris!
Luglio 28th, 2017 alle 06:05
E quindi decenni che si ingurgita televisione. Un meccanismo molto affinato, e inevitabilmente straniante. Ma non ho tempo neanche di scriverlo, perché ho da vedere gli altri siti….
Già… Potente.
Luglio 28th, 2017 alle 08:26
Non è tanto l’inventore di video giochi ma in e tutto ciò che gira attorno alle nuove tecnologie. Federmeccanica dice che nel caso 2020 mancheranno 200000 informatici.
Luglio 28th, 2017 alle 08:28
David:
anno 1997 “Final Fantasy VII” è costato 45 milioni di dollari e ci ha lavorato un team superiore alle 100 persone…
mi pare un pò fuoritempo il tuo post…
Vdz
Luglio 28th, 2017 alle 09:21
Tra l’altro,aggiungo, dietro allo sviluppo di videogiochi ci sono anche registi cinematografici, soprattutto per giochi che adottano la realtà virtuale.
Non é proprio una cosina da nulla….
Luglio 28th, 2017 alle 10:27
@Lore,
la tua domanda allora andrebbe bene per qualsiasi cosa. Perchè guardi il golf, il tennis, l’atletica…
Ba, socuramente sarà un pregiudizio mio, ma un conto è vedere professionisti che fanno uno sport professionista, un conto è giuardare su youtube un ragazzino di 10 anni che gioca ad giochino, anche bruttino, tra l’altro.
Luglio 28th, 2017 alle 15:00
Sei mai stato a guardare giocare a flipper gli altri nella tua infanzia/gioventù?
Non mi sembra tanto diverso, sono un’evoluzione tecnologica, non mentale.
Sleepy
Luglio 28th, 2017 alle 17:10
Son cresciuto a Monopoli , a Scarabeo , a mari monti fiumi e città finchè non ho scoperto il gioco degli scacchi che giudico una delle dieci cose più belle del mondo.
Non ho mai giocato con quei troiai elettronici, anche se negli anni ottanta comprai la consolle del Nintendo perchè appunto c’era anche la cassetta del gioco degli scacchi con nove livelli di dificoltà.
Nove livelli una minchia ! era regolato solo per vincere.
Ma passiamo oltre.
Sembra leggendovi che chi si perde nei videogiochi sia un disadattato.
Errore.
Da ragazzi lo siamo tutti.
Pesonalmente in quegli anni son bocciato a scuola due anni a fila , son scappato di casa due volte, ho mandato assalaffangala il mondo intero e l’uniche cose mi riuscivan bene era andare a vedere allenamenti e partite della Fiorentina in motorino, comprar dischi e ogni giorno diventare cieco tramite adeguata manipolazione corporale.
Ma poi si cresce.
E si diventa uomini.
Si diventa lavoratori, si diventa mariti, si diventa padri,si va ai ricevimenti dei professori , si fa laureare le figlie e si risparmia per sistemarle.
Si insegna l’educazione, e ci scappa
persino … “questa casa non è un albergo!”
Quindi amici, lasciamo correre , le nuove generazioni hanno pregi e difetti diversi da noi oggi sessantenni e cinquantenni .
I ragazzi di oggi son il futuro, aiutiamoli e vogliamoli bene.
Le migliori cose a tutti
Immondo
Luglio 28th, 2017 alle 20:44
immonda grande. tra lo sviluppattore di video giochi e il chitarrista rock non c’è paragone. va bene anche il bassista. anche le tastiere. pentitevi infedeli e riascoltate a wither shade of pale, che come scrisse qualcuno su rolling stone, nelle lunghe notti d’ estate vorresti non ti lasciasse mai. tante care cose.
Luglio 28th, 2017 alle 21:41
Gentile IMMONDA,
perfetta analisi e verità su tutti i fronti. Il fatto è che il problema non sono le nuove generazioni, ma i loro genitori.
Con stima
Riccardo
Luglio 29th, 2017 alle 04:10
Un caloroso applauso a Immonda Bestia. Mi sono riconosciuto nelle tue parole, e come me tanti altri, immagino. Bravo!
Fausto
Luglio 29th, 2017 alle 06:49
Grande Immonda! Perfetta analisi! E a queste aggiungerei,il giocare a pallone con gli amici da mattina a sera in ogni spiazzo disponibile vicino casa con il fischio finale stabilito dal bercio della mamma dalla terrazza e la visione di certi filmini senza trama anche prima dell’età consentita grazie a bigliettai compiacenti
Luglio 29th, 2017 alle 14:48
Volevo scrivere qualcosa ma dopo Antonello e’ inutile si fa brutta figura, via
Ma una domanda ve la pongo..
Ma perche dobbiamo capirli?
Perche non li educhiamo a capire , a capire il prossimo ?
Son cresciuto con ” il cerca di capire, il babbo e’ stanco!” , etc etc
Mille generazioni son cresciute con il rispetto ( onore ) verso il padre e la madre…
Lo trovo piu’ educativo, rispettoso e soprattutto formativo
La primula viola
Luglio 29th, 2017 alle 15:56
Immonda sempre numero 1!
Luglio 29th, 2017 alle 16:12
Immondooooo!!! Perfetto!
Te lo scrissi qualche anno fa ma ripeto il mio suggerimento:
Ma andare in radio a parlare al posto di qualche illustre opinionista??
Facciamo petizione a favore? Si prova a convincere David?? 😂😂😂
No eh!
Peccato….
( immensa stima )
Luglio 29th, 2017 alle 20:09
Antonello in radio?
Io sottoscrivo subito la petizione!
Luglio 30th, 2017 alle 13:37
Dove si firma per lo spazio autogestito dell Immonda bestia???
Luglio 30th, 2017 alle 13:44
Comunque i videogiochi non sono solo per i giovani.
Io adoro gli scacchi,
La musica come dice ccp,
Ma adoro anche i videogiochi
Soprattutto Fifa chge ritengo una figata mostruosa
E chi scrive è un amante del subbuteo.
Non è questione di capire i giovani,
Ma cercare di stare al passo coi tempi
Senza rinnegare il passato.
Io forse sono avvantaggiato perche i giovani li frequento,
Ma bisogna sforzarsi altrimenti si resta indietro mentre il mondo corre.
Luglio 31st, 2017 alle 22:22
Ragazzi Vi ringrazio delle bellissime parole e della stima.
Contraccambio di cuore.