Disconnesso
Pare che i principali motivi di stress nella vita siano essenzialmente tre: la perdita di una persona cara, la separazione, il trasloco.
Sono stato per ora fortunato col primo, mentre col secondo e col terzo mi sono portato avanti col lavoro: due divorzi e negli ultimi due anni quattro case cambiate.
Aggiungerei però anche una quarta causa di logoramento psicologico: il cambio del cellulare.
A mia parziale discolpa dirò che che il mio non scattava più le foto, la telecamera non funzionava e da qualche mese era pure dotato di vetro vintage, nel senso che ricordava certe finestre scheggiate prese d’assalto dagli autonomi negli anni settanta
Se devo essere sincero fino in fondo, penso che si potesse sopravvivere lo stesso anche senza immortalare i momenti o le situazioni che un tempo rimanevano semplicemente incollati nella nostra memoria.
Comunque sia, si cambia.
Ed eccolo qui il signore di mezza età (o diversamente giovane, fate voi…), molto parzialmente evoluto digitalmente, alle prese con il primo momento di smarrimento di una giornata difficile: oddio, ma ora starò due ore senza il cellulare a causa dello spostamento dei dati.
Sensazioni: mi manca qualcosa, però…non è poi così drammatico, ma sì, bisogna farlo tutti i giorni di stare un po’ senza (della serie: basta con lo smog, domani lascio la città e vado a vivere in campagna), palpata frequente delle tasche, ma dove l’ho messo? Ah già è dal rivenditore! Ok, sono passate due ore, vado a riprenderlo.
E qui comincia il mal di mare, anche se all’inizio non sembra perché si accendono tutte le lucine, che poi sarebbero le icone, e ti senti come un bambino al luna park: ma allora c’è tutto!
E’ più bello, più elegante, più figo!
Eh no, che non c’è tutto, manca la rubrica, cioè tutti i contatti, e mancano tutte le applicazioni, compresa la famigerata what’sapp! Beh, travaseranno anche quelle, basta chiedere al tipo in divisa.
“Scusi, qual è la password per accedere a iCloud?”, ed è il momento peggiore.
iCloud?
Ti sei sempre tenuto alla larga da queste cose per te quasi volgari e pure con un vago senso di superiorità: tu sei uno di quelli che per esempio i libri li legge sulla carta mica al telefonino, e che diamine! Un uomo (di mezza età) evoluto, ma con sani pincipi…
Sì, però qui senza la password è come avere una ruota bucata ed essere fermo in autostrada, ti ticordi vagamente di un passaggio di dati effettuato forse un anno fa, con tanto di un nome a te caro fornito al tecnico (anche lui ovviamente in camice bianco, tipo ospedale), ma qual è?
Niente, sei perso. Escluso dal mondo.
Suona il cellulare e riconosci magicamente il numero della tua compagna, senza che ci sia bisogno di nome e foto.
Bello, forse anche romantico, ma il resto?
Il vuoto più assoluto.
Vai preoccupato da un altro mago del computer, gli spieghi accorato il dramma che stai vivendo e quello, come con l’infermiera di un ambulatorio medico, ti dà appuntamento per il giorno dopo per “vedere quello che si può fare”
Poi, il miracolo: gli dei della tecnologia ti vengono in soccorso e spunta l’illuminazione della password, che era poi la stessa che ti chiedeva Cosimo per scaricare i giochi, provi chiudendo gli occhi e…non viene rifiutata!
Sei di nuovo nel mondo digitale, tiri un sospiro di sollievo.
E come quando eri bambino e avevi superato il guaio, prometti che ti comporterai bene, sicuramente meglio di prima.
E che tratterai il tiranno che hai in tasca nel giusto modo, per evitare di cambiarlo di nuovo nei prossimi due anni.
Giugno 9th, 2017 alle 06:31
David, sei fatto, suggerisco un periodo di riposo…
RISPOSTA
No, su queste cose per me è la normalità
Sempre stato così!
Ciao,
David
Giugno 9th, 2017 alle 07:25
David non ti crucciare…non sei il solo ad avere questi problemi…..
pensa però che, se cascassero improvvisamente tutti i satelliti e si tornasse all’età pre-digitale, noi sapremmo come muoverci…da qualche parte in cantina dovrei avere pennino e calamaio..ahahah
Hasta la VIOLA Siempre!!!!!!
Giugno 9th, 2017 alle 08:15
Grazie a questa tecnologia ora siamo tutti uomini soli.
È questo quello che sognavamo per noi ? Ma più drammaticamente, è questo quello che sogniamo per i nostri figli ?
Giugno 9th, 2017 alle 08:22
“Se devo essere sincero fino in fondo, penso che si potesse sopravvivere lo stesso anche senza immortalare i momenti o le situazioni che un tempo rimanevano semplicemente incollati nella nostra memoria”…..con questa frase per me ti sei già guadagnato i famosi 92 minuti di applausi di Fantozzi.
Sono perfettamente d’accordo.
Giugno 9th, 2017 alle 08:44
Metodo facile facile per costruire password sicure: pensa una frase che ha un senso per te e che ricorderai comunque e trasformala in una password. Per esempio, potresti citare il grandissimo Mario Ciuffi: Siamo ufficialmente in lotta per il terzo scudetto può diventare Suilpi3°S. Sicura, te la ricordi perchè ti basta la frase di Mario, difficilmente intuibile anche da chi ti conosce.
Giugno 9th, 2017 alle 09:21
Quindi sei passato a iPhone7…certo che se hai problemi con iOS il cui plus principale è la semplicità stessa di tutte le operazioni, non voglio immaginare cosa sarebbe successo con un Android, Windows o OS10.
Ti do un piccolo consiglio, è assurdo a dirsi ma la password di iCloud è una delle cose più importanti ad oggi da ricordarsi ed è anche molto semplice che te la rubino.
Spero non ti succeda mai, ma è una sensazione bruttissima, sai che qualcuno si è impossessato di tutto quello che prima era tuo e personale…e la procedura per ristabilire tutto è complicata e dura qualche giorno (ottimo il supporto Apple in questo caso).
Il mio consiglio spassionato è utilizzare una pssw complicata, ma che riesci a ricordare, collegata alle famose domande preferite e io aggiungerei anche il doppio controllo con un codice che arriva direttamente al tuo cellulare.
Ad oggi quell’oggetto con chi chiami amici e parenti non conta più niente…tutta la tua vita sta dentro a una password, la password di iCloud!!!! (o Google per Android)
un abbraccio, riposati…
Vdz
Giugno 9th, 2017 alle 09:30
La tecnologia è come un toro al rodeo..bisogna aggrapparsi bene perché sta cambiando le regole del consesso umano..
in meglio, certo.. ma anche in peggio.
Qualche letterato ci scriva su un bel romanzo..tutta l’umanità è come ipnotizzata , anestetizzata da questo nuovo pomo dell’eden
Giugno 9th, 2017 alle 09:31
Sì a me è capitato uguale uguale
Un’altra inevitabile fonte di stress ..
Ma se arriva la tanto temuta tempesta magnetica più intensa di sempre potremmo liberarci definitivamente anche da questa ennesima forma di schiavitù e tornare ,come dice Pinob, alla penna del volatile…..sicuramente più romantica e senza sistemi operativi da dover aggiornare di continuo…..
Giugno 9th, 2017 alle 09:47
Hey! Put the cellphone down for a while
In the night there is something wild
Can you hear it breathing?
Hey! Put the laptop down for a while
In the night there is something wild
I feel it, it’s leaving me
Deep Blue – Arcade Fire
Giugno 9th, 2017 alle 10:59
Davide il mio consiglio è di mettere come password
“ERRATA” almeno quando digiti quella sbagliata
te lo dice da solo “password errata”….
Giugno 9th, 2017 alle 11:04
Ehm… A quando un post sulla presentazione di Pioli?
RISPOSTA
A mai, ne ho parlato in radio e sull’uomo mi sono già espresso
Qui ci sono pensieri in libertà, non è un giornale, ciao
David
Giugno 9th, 2017 alle 12:38
Io vado controcorrente:
secondo me gli smartphone sono una figata pazzesca.
Spesso mi trovo a sognare che il mi povero babbo che amava le novità,
tornasse a vivere per potergli illustrare queste diavolerie.
Chissà come sarebbe entusiasta.
Eppure è morto solo circa 15 anni fa..
Ma scherziamo, tiranno?? amico fidato!
Fa tutto:
telefona, ti fa da segretaria, ti tiene connesso coi parenti e amici lontani, registra, ti fa vedere la tv, la fiorentina in diretta, ti da notizie continuamente, non conosci il titolo di una canzone l’ascolta lui e te la fa risentire, ti fa rivedere trasmissioni del 1970, perdi una puntata di qualcosa la trovi li, ti devono mandare un documento e tac! whatsapp provvede, hai un collega in difficoltà sul pc dell’ufficio, apri teamviewer e risolvi tutto..
e altre mille cose.
insomma una figata pazzesca che ci aiuta tanto soprattutto nel lavoro
ma anche nello svago.
e poi c’è google che è come il manuale delle giovani marmotte:
sa tutto!
fantastico.
Sono più giovane di David,
ma neanche poi di tantissimo
ma i giovani smanettoni non hanno poi cosi tanto da insegnarmi.
tutto questo a un costo irrisorio,
io possiedo un lumia da 120 euro..
certo, vedere gruppi di persone che anzichè chiaccherare tra loro,
spippolano con chissà chi,
è brutto.
lo smart andrebbe usato in modo corretto altrimenti ti fa rincoglionire
ma è un’ invenzione fantastica.
Giugno 9th, 2017 alle 12:46
Ci sono passato anch’io qualche giorno fa e, da diversamente giovane come te (solo pochi anni di meno), ho avuto gli stessi problemi; per giunta ho proprio cambiato tipologia di cellulare, togliendomi lo sfizio di passare ad un celebre (e costoso!) marchio “fruttifero” il cui fondatore è scomparso di recente.
Comunque per ora riesco a fare e ricevere telefonate il che non è poco, per il futuro si vedrà.
Saluti a tutti e forza viola,
Giampiero
Giugno 9th, 2017 alle 13:40
Solo applausi per Maurino #10!!!
Giugno 9th, 2017 alle 13:49
….iiihh,non me lo dire!
stamani ho scoperto che l’home banking della mia banca(che per me è come il passo gigante di gagarin quando è sbarcato sulla luna!!!) è superato, e da settembre sparirà e andrà sul telefonino!!…
io ho un modello moderno,e lo uso modernamente, ma con moderazione,stanti le mie poche capacità:….beh,sono già nel pallone!!! 🙁 🙁
Giugno 9th, 2017 alle 14:04
Pensa David…
Oggi con il cellulare ci regoli la temperatura della casa al mare distante migliaia di Km oppure ci apri il cancello elettrico di casa…per non parlare che lo passi dallo scanner tipo carta di credito e paghi…o che non hai più mezzo biglietto cartaceo per treni ed aerei…addio anche alle chiavette, ora i codici per le operazioni bancarie li generi con lo smartphone…
Vdz
Giugno 9th, 2017 alle 14:05
Linus 12
Guarda, io sono over 40, ma tecnologicamente molto avanzato (so programmare ad esempio).
Ma non ti è mai venuto il dubbio che alla fine diventi schiavo di tutte le cose che ti permette di fare ?
Citando McLuhan, ormai lo smartphone è diventato una “protesi tecnologica”, un’estensione dei nostri sensi, con logiche conseguenze anche sui nostri comportamenti quotidiani e sul modo di pensare e ragionare.
Ad esempio:
– una ridotta capacità di concentrazione (gli smartphone sono tecnologie dell’interruzione – ogni due minuti ti rubano l’attenzione distraendoti con qualche cosa …)
– una propensione alla superficialità con conseguente perdita della profondità della conoscenza. Twitter con i suoi micro messaggi, le tonnellate di musica scaricabile, i miliardi di foto che girano tra Instagram, Facebook, Snapchat ed affini, i video virali ed altre decine di stimoli per i nostri sensi, formano un vero e proprio bombardamento al nostro cervello. Bombardamento di quantità, perché difficilmente abbiamo il tempo di scavare in profondità ed approfondire i temi. Se perdiamo tempo ad approfondire ci perdiamo le novità dell’ultimo minuto …
Insomma, in fin dei conti, se non mettiamo arbitrariamente delle barriere, le tecnologie moderne ci travolgono e ne diventiamo inesorabilmente vittime.
Credo che la miglior virtù da possedere in questo mondo ipertecnologico, sia la capacità di selezionare, separando ciò che è valido (una piccolissima parte) e cosa è da buttare (la stragrande maggioranza di ciò che ci passa davanti agli schermi).
Giugno 9th, 2017 alle 14:37
Linus, sono d’accordo … con un però
Lo smartphone è uno strumento, come un martello o un coltello da cucina e come tale va trattato.
Quello che la maggior parte kdelle persone non fa è studiare per imparare a usarlo in modo corretto.
Eppure abbiamo imparato a usare martello e coltello perché qualcuno ci ha insegnato a farlo altrimenti ci tagliamo o ci schiacciamo un dito.
Giugno 9th, 2017 alle 14:51
Quoto Lunus #12
E dico un’eresia che solo pochi eletti potranno capire.
Sto vivendo delle emozioni a distanza che sarebbero state impossibili anni fa.
Un messaggio vocale che lasci o che ti arriva nel mezzo di dove sei.
Di ovunque tu sia.
Che ti collega con chi ti fa battere il cuore.
E lo riascolti, riascolti, riascolti…
Quando la distanza renderebbe impossibile vivere, almeno virtualmente, il suono della voce della persona amata.
In attesa di ri-sentirla dal vivo.
Scoperta bellissima.
Giugno 9th, 2017 alle 18:12
Un consiglio per tutti:
fate il back up e scrivete le psw oin un foglio appositamente dedicato.
Se poi vi succede qualcosa che va oltre una mancanza di memoria i vostri cari si troveranno nella m….. ve lo dico per esperienza personale
Segnatele e dite ad una persona fidata dove si trova.
Giugno 9th, 2017 alle 18:19
Io non mi vergogno a dire che posseggo ed uso un primitivo Nokia 208 (senza pw) che altro non è se non un modestissimo “telefonino” – come si diceva una volta – che soddisfa le mie necessità: telefono, rubrica, sms e mms, radio fm, foto (scarse), agenda e poco altro (ci posso inserire delle suonerie a mio piacimento che scarico da Youtube), ve le ricorderete, voi connessi l’avete avuto sicuramente prima di questi mostri odierni. Tutti, dicansi tutti, i miei amici e conoscenti e parenti dispongono dell’ultimo modello di smartphone con whats’app, fotocamera 10.000 pixel è 30 flash, iperconnesso, etc.., seguono la posta elettronica, vanno su internet, tutta roba per me interdetta… e mi danno del retrogrado se non anzi dello snob perchè io non ho un aggeggio più aggiornato: di fronte alle mie rimostranze che preferisco vedere comodamente la posta elettronica sul PC con uno schermo più grade che su uno sputo di display mi obiettano: ma non puoi fare questo e quest’altro, e il navigatore e la bussola e selfie e foto a qualunque cosa (l’altra sera l’hanno fatta in una trattoria ad una splendida bistecca, mah…poi la facevano vedere alle mogli…) e la puttana della miseria….. ed io: ma che me ne frega di essere sempre connesso, non sono mica un Marchionne che logicamente DEVE essere sempre up-todate visti i suoi impegni, o Corvino per seguire qualche ragazzo-pacco in qualche squadra di sottolega Z…..forse sarebbe il caso di dare la giusta importanza a quello che abbiamo a disposizione senza farsi condizionare da mode o altro, freghiamocene se non effettivamente necessario: usiamo quello che effettivamnete ci occorre, eviteremo di doverci ricordare password per accedere qua e là: per tenere un orto di casa (cosa da cui mi guarderei bene, preciso) basta una zappa e poco più, il trattore non serve. Come dire, non mettiamoci nella condizione di doverci far condizionare da certi vincoli, o per lo meno proviamoci.
: detto senza la presunzione di essere perfetto.
Giugno 9th, 2017 alle 19:02
Io la penso come Linus: lo smartphone è una figata pazzesca. E si che anch’io non sono proprio di primo pelo (ad agosto avrò passato il mezzo secolo da tre anni). Però lo trovo utilissimo, in certe circostanze. Certo, come dico sempre, sono io che uso lui, non lui che usa me. Insomma, sono ancora uno di quelli che al ristorante due chiacchiere le faccio con chi è al mio tavolo.
Giugno 9th, 2017 alle 19:50
@Omino di ferro:
come tutte le cose ha le sue controindicazioni
e internet con gli smartphone ne hanno a bizzeffe,
ma i lati positivi sono di gran lunga maggiori.
Anche l’automobile ne ha di lati begativi
e crea dipendenza.
Oggi non potremmo vivere senza auto e senza internet,
quando manca “la linea” si ferma il mondo.
Mi ritengo fortunato perchè ho vissuto l’evoluzione
dal commodore64, anzi dallo spectrum a questa roba qua
i bambini di oggi questo passaggio se lo sono perso,
e mi sento fortunato anche perchè
se quando avevo 13-14 anni ci fosse stato youporn
probabilmente sarei morto.. 🙂
Giugno 9th, 2017 alle 21:34
Boia Picchio come tu sei poetico…ma per quel messaggio bono ne devi sentire 50 che ti sfondano gli zebedei, e poi ora non si scrive più né si legge più, si mandano solo messaggi vocali e si guardano solo immagini.
Io non ne posso più. Ero amante della fotografia d’antan ma adesso ho il disgusto e ho venduto tutte le macchine che avevo.
La mi donna mi chiede di fare una foto e poi m’infama perché fa schifo (la foto:). Ha ragione, perché faccio le foto svogliatamente con il cellulare, in sostanza non me ne frega più nulla. Mi hanno saturato.
Beato te, caro picchio se riesci ad avere una visione così poetica senza avere mai anche un leggero gesto di stizza.
Giugno 9th, 2017 alle 21:46
Anche io quoto Linus e Picchio.
Ho vissuto per lavoro gli ultimi anni fuori da Firenze e lo smartphone e l’iPad sono strumenti fantastici con cui sei sempre vicino ai tuoi ed agli amici.
Giugno 9th, 2017 alle 22:21
monica era armstrong…..
gagarin non è mai stato sulla luna…..(scusa)
la penso come l’omino….ci deve essere un limite, occorre sempre il discernimento e occorre una funzione fondamentale che è “togli volume” perchè se ho voglia di rispondere o guardare bene latrimenti lo farò dopo. Ho girato l’europa senza telefonare a casa e macchian fotografica tradizionale….e insieme a me c’erano milioni di altri giovani e meno giovani che se la sono cavata….
non ho uotsap…
non “scarico” le canzoni ma le “compro”….
perchè devo continuamente scattare foto che non guarderò mai?
l’altro giorno ho trovato le foto di mi’ figliolo sul computer scaricate dal cellulare….saranno state 300…..non si ricordava nemmeno di averle fatte…… e il 99% di esse non servivano a nulla, erano autoscatti senza importanza…
la password è facilissimo ricordarsela perchè è collegata ad un giorno importantissimo (tradotto per esempio nel santo del giorno) o un indirizzo che non si può non ricordare…(che so vialefanti9)
Giugno 9th, 2017 alle 23:50
Il cellulare?
Bellissimo, ma nulla a che vedere con la famiglia. … Con tutto il rispetto….
Parliamo di viola Va. …..
Giugno 9th, 2017 alle 23:56
Monicaaa!!! Gagarin???? 🙂
Giugno 10th, 2017 alle 06:52
#17 Omino di Ferro
Tutto vero.
E la nostra intelligenza è inesorabilmente cambiata.
La dimensione interiore risente enormemente di tutto questo.
Ma penso che, come in tutte le fasi dell’evoluzione umana, anche in questo caso le insopprimibili esigenze di bellezza e verità che ci animano troveranno il loro modo di ri-creare spazi di incontro con la parte più autentica di noi.
Nuova arte, nuova meditazione, nuova ascesi. Non “nonostante” la tecnologia, ma “attraverso” un’integrazione tra vita fisica e spirituale che integrerà la tecnologia con l’interezza di noi e della vita.
E sempre con quel cono d’ombra, quella nostalgia misteriosa di un Qualcosa che è oltre e non si raggiunge mai.
Lo spero. Ma in realtà, ci credo proprio.
Giugno 10th, 2017 alle 07:50
Tutta la mia vita pratica è fortemente agevolata da Internet per mezzo di un computer portatile in quanto non lavorando passo molte ore in casa ed è molto più comodo operare con un mezzo che permette una lettura e una digitazione più agevole. Non frequento i social network, per comunicare uso la posta elettronica. Possiedo uno smartphone ma lo uso molto meno del computer. Altrettanto importante è il mio EPSON per fotocopie, fax e scanner. Odio fotografare, la fotografia digitale permette migliaia di fotografie che poi è difficile gestire, quando si usavano i rollini facevamo meno fotografie ma le stampavamo e, conservate in un album, assicuravano felici ricordi.
Giugno 10th, 2017 alle 08:26
Odio i messaggi vocali, li cancello senza passare dal via.
Se mi vuoi dire qualche cosa ti prendi la briga di scriverla (e se hai le mani occupate usi il dettatore vocale), altrimenti vuol dire che è una cazzata che può essere cancellata senza ascoltarla…
Vdz
Giugno 10th, 2017 alle 09:16
Duca, te tu sei come la mi donna,
Lei anzi è anche piu indietro di te,
Ha un nokia che io usavo 10 anni fa che non scatta neanche le foto.
Vive benissimo.
Fa un mestiere incui lo smart non serve
Quindi credo che terrà qiel telefono almeno altri 10 anni se c’arriva (il telefono..)
Io faccio un lavoro in cui scambiarsi documenti è all ordine del giorno.
Fare le foto mi serve a quello tramite whatsapp.
Mai fatto un serlfie in vita mia
Anche se li reputo una cosa simpatica nelle dosi giuste.
Il navigatore mi ha sslvato mille volte,
L’altto giorno ero con un cliente tedesco che parlava solo tedesco
Non ci fosse stato il traduttore di google sarei dovuto ricorrere al linguaggio dei sordomuti che non so..
Per dire che usato nei giusti modi e nelle giusta dosi,
Gli smart sono una figata pazzesca
Sia per lo svago che per il lavoro.
Anzi per alcuni tipi di lavoro sono ormai indispensabili,
Ma si puo vivere anche senza e stare benissimo lo stesso.
Sono scelte, però ti perdi tante cose.
Giugno 10th, 2017 alle 09:24
Ah…, per me… problema risolto: fase 1, figlia quindicenne; fase 2, cell rigorosamente nella tasca posteriore dei pantaloni; fase 3, vetro incrinato (che ti speravi, nina…) “questo un lo voglio più! “, passaggio di consegne tanto c’è l’offerta ad hoc bell’e pronta, no? Fase 4, voti medio alti in tutte le materie: che fai, non gli compri l’agognato i-phone? Avanti c’è Posto!
Aspettando la secondogenita, naturalmente.
Giugno 10th, 2017 alle 09:37
Duca sono sulla tua lunghezza d’onda
anche se sto scrivendo da uno smartfon.
come quasi sempre nelle cose, ci vuole equilibrio.
e se sono a tavola con qualcuno cerco di parlare
sono riuscito a proibire la televisione a pranzo e cena e secondo me a qualcosa e’ servito.
perche’ il cervello deve rimanere acceso
perche’ se vado in un posto non uso il navigatore (tranne una volta a Praga ma cavolo…..era impossibile)
Perche’ le foto le faccio con la macchina fotografica e poi le stampo.
perche’ se mi vuoi dire una cosa mi chiami e ci si vede
perche’ allo stadio guardo verso il campo
certo, scaip e’ una figata!!!!
(D’accordo con linus su iuporn)
Giugno 10th, 2017 alle 09:50
#24
Boris, certo che mi incazzo anch’io. Per tante cose. Come chiunque.
Facevo un ragionamento più a lungo termine.
Peccato non ti appassioni più fare le foto… Io ho avuto fasi in cui non ho più avuto voglia di farle o riguardarle. Ma sono momenti, penso. Non credo che la passione la tolgano i cellulari. Mica sono i Della Valle 😀
Giugno 10th, 2017 alle 09:53
Anni fa, mi sembra fosse il 2013, lavai il mio vecchio cellulare anni novanta. Che problema c’è, mi dissi, compro uno dei nuovi smartphone (allora assai meno complessi degli attuali). Dramma kafkiano, impossibile da gestire, incomprensibile. E’ rimasto due mesi nel cassetto e io giravo senza cellulare.Oggi mi sembra da ridere, ma all’epoca era una cosa seria. Quindi di che ti preoccupi?
Giugno 10th, 2017 alle 10:18
L’altro giorno un tipo distinto s’è piazzato davanti alla cassa di un bar in stazione .. coda di un quarto d’ora perchè non c’era verso di connettere l’orologio allo smartphone per poi piazzarlo fronte il pos per pagare, tramite carta di credito, 1.10 per un caffè … si è proprio vero : come sono antico e pirla io che non ho manco la carta di credito ….
Umberto Alessandria
ps mercoledi la mia città si sposta in Curva Fiesole ..spero che si comportino bene ( come hanno sempre fatto ) e Firenze li spinga all’impresa … poi sabato , nel caso , si vedrà….
Giugno 10th, 2017 alle 10:24
Caro David, io invece ho già dato ampiamente per il primo dei motivi di stress e traslochi ne ho fatti un bel po’. Tengo duro sul versante separazione. 😉
Detto questo, se fosse per me butterei il telefonino dalla finestra insieme all’acqua sporca e tornerei ai tempi in cui mia madre mi diceva “quando arrivi fai uno squillo! ”
Una cabina telefonia, un gettone , poi gli spicci, poi la scheda e via. Sopravvivevamo a quella preistoria tecnologica!
Purtroppo non si può tornare indietro, per motivi anagrafici e perchè il progresso incombe e se non sai se il tuo amico è andato bene di corpo la mattina tramite messaggiono con relativo simbolo su wattsapp, la giornata potrebbe non essere completa. 🙂
Percìò noi che siamo nati analogici ci adattiamo, qualcuno più bravo si trasforma,in digitale, prendendo il buono e i tanti fastidi di questa tecnologia e si va avanti, ognuno con le sue password e con il livello di intrusione nella propria vita privata che si decide di accettare.
Poi, con il cellulare, qualche volta zachini permettendo, io ci telefono pure! 🙂
Un saluto
Lucky
Giugno 10th, 2017 alle 10:30
Breaking news
Manco i cinesi lo vogliono. Che abbia iniziato a fare le sue supercazzole anche nel Katai?
CIRANO
Giugno 10th, 2017 alle 10:33
@ Picchio
Caro Picchio,
con il @19 mi hai fatto venire le carie ai denti, ma il @29 seppur “lievemente” utopico e non vicinissimo al mio “taglio pratico di facciata”, mi piaciuto molto, è una visione positiva dell’attualità ed è scritto veramente bene.
Mica l’hai copiato? 🙂
Un salutone
Lucky
Giugno 10th, 2017 alle 10:59
scusate il ritardo,ma sono tornato da una breve vacanza,il titolo DISCONNESSO forse si addice più al personaggio che imperversa su questo sito con frasi che riporto in copia incolla:
roberto ha scritto:
maggio 10th, 2017 alle 11:28 am
road to CARDIFF… IS TIME TO WIN…
FINO ALLA FINE FORZA JUVENTUS
LA TOSCANA ERA E RESTERA’ BIANCONERA
consiglio non richiesto per roberto? vai a scrivere minchiate su hurrajuvemeexxx…
Giugno 10th, 2017 alle 13:30
vedo tanti entusiasti per la tecnologia, ma se non si padroneggia (ho letto diverse castronerie in alcuni post e non mi va di fare il professorino) con la giusta conoscenza diventa pericoloso . Poche settimane fa Wannacry a criptato i dati di molte macchine oltre a degli ospedali in Inghilterra rendendoli inaccessibili, purtroppo, spesso, non basta ricordarsi la password di iCloud ma ci si deve proteggere molto bene e con più soluzioni simultanee. Per il mondo Mac c’è KeRanger che cripta tutto quindi non vi fidate e salvate i vostri i dati.
Alessandro Boldrini da Galleno
Giugno 10th, 2017 alle 13:35
Ma un post lungo così che te l’ha scritto Picchio?
Giugno 10th, 2017 alle 19:39
@43. È una delle sue omelie domenicali.
Io, solitamente, quando so che predica lui, vado alla prefestiv
Giugno 10th, 2017 alle 23:55
@Picchio #19
Vero… Probabilmente solo chi vive una situazione come un rapporto a distanza può capire quanto questa tecnologia ti permetta di vivere qualcosa che altrimenti non sarebbe possibile…
Internet e lo Smartphone ha tanti difetti… ma spesso questi difetti sono causati dall’utilizzo sbagliato che se ne fa…
Come del resto, moltissime altre cose.
Giugno 11th, 2017 alle 01:17
@Lucky 63
No, sono parole mie. Grazie. Un caro saluto.
Giugno 11th, 2017 alle 07:43
A leggere Zachini verrebbe da chiedersi come abbiamo fatto a sopravvivere finora….senza poter regolare la temperatura di casa da lontano (ma i conotermostati?)….senza poter aprire un cancello a distanza (ma non c’erano già i telecomandi?)….e poi persino pagare!!!! Pensare che fino a venti anni fa usavamo il baratto…. 😀
Giugno 11th, 2017 alle 11:11
Salve David, ho letto un recente articolo su una altrettanto recente ricerca che rivede la classifica delle cose più stressanti e mette al primo posto proprio lo smarrimento dello smartphone. Quindi tutto normale. Forza Viola
Giugno 11th, 2017 alle 12:46
Sembrerà pura retorica, ma davvero mi piaceva più il mondo senza questi arnesi……
Giugno 11th, 2017 alle 16:34
@26 el marascon: ….cavolo,hai ragione!! 😀 ma vabbè,il concetto si è capito!!!
Giugno 11th, 2017 alle 22:35
Bravi ragazzi…..
Giugno 11th, 2017 alle 23:05
Alessandro B (con manie di polemica)
Io ho detto cosa fanno gli smartphone ad oggi, cos’è fino a qualche anno fa impensabili, non ho detto che siano necessari.
Tutte le volte che apro il cancello scendo da moto o auto e poi risalgo, in inverno rientro dalle vacanze con la casa ghiacciata….
Vedi tu
Vdz
Giugno 11th, 2017 alle 23:21
la password va cambiata per sicurezza ogni due tre mesi caro David. mah, ce la faremo?
saluti da norwich
Giugno 12th, 2017 alle 07:02
Zachini, nessuna mania di polemica.
Lo smartphone è utile, ma alla fine il 98% degli utilizzatori sfrutta solo le 2-3 funzioni principali: telefonate, messaggi e mail.
Le altre funzioni, onestamente, servono a poco alla maggioranza della gente. Ammettiamolo.
E poi, per la casa quando vai in vacanza: basterebbe abbassare le temperature del cronotermostato, ma tenendo accesa la caldaia. Almeno non corri il rischio di spaccare le tubature. 🙂
Giugno 12th, 2017 alle 07:59
A tutti coloro che criticano questa tecnologia… Vorerei chiedere: perché la usate?
Basta non acquistare Smartphone, non collegarsi a internet…
Molti la criticano… ma poi sono i primi ad usarla. Mah….
Giugno 12th, 2017 alle 12:16
@ Ale b
Io ho solo elencato cosa possono fare i cellulari oggi, non che sia necessario farlo…
Questo come punto di riflessione per immaginare tra qualche anno dove arriveremo.
Io sinceramente tra tutte queste funzionalità il plus maggiore lo trovo nell’Home Banking…quello è veramente utile.
Riguardo alla caldaia…certo normalmente la funzione viaggio piazza il termostato a 5 gradi per non far gelare le tubature…chiaro che quando torni è freddo…poterlo accendere a distanza lo trovo comodo.
Personalmente a me non serve, avendo il pellet quando parte devo spengere tutto, le tubature sono salvaguardate dall’antigelo…poi quando rientro (se nessuno è andato fisicamente ad accendermi la caldaia) trovo la casa a 5 gradi… quindi accendo tutto camino a legna compreso ed esco… 🙂
Vdz
Giugno 12th, 2017 alle 16:34
fiorenzo non la critichiamo….ne parliamo…..non la accettiamo e basta….ragioniamo…e a volte stacchiamo…
Giugno 12th, 2017 alle 18:58
Cazzo, Zachini, 5 gradi sono proprio pochi…io di solito lascio il riscaldamento sui 10 gradi. Con 5 gradi in casa tornerei, accenderei la caldaia e andrei a dormire in albergo con tutta la famiglia per la prima notte. 😀
Giugno 14th, 2017 alle 09:16
Alessandro B
Gli svantaggi della campagna…quando abitavo a Campo Marte in appartamento anche dopo 2 settimane rientravo e trovavo 15…
🙂
Giugno 16th, 2017 alle 05:39
io son rimasto “CONNESSO”: se avete coraggio https://fabriziobardelli.wordpress.com/2017/06/10/legge-popolare/#more-19130
NON SI VIVE DI SOLO PALLONE!!!!!!!!!!!!!!!
fabrizio