Canzoni e vita
Inserito da admin il 23 Mag 2017 6:39 am. Categoria: Fiorentina.
Domani sera alle 19 racconterò un po’ della mia vita attraverso le canzoni che in qualche modo mi hanno accompagnato in questi fortunati 56 anni.
Sono molto contento e anche un po’ imbarazzato dell’invito ricevuto dalle Nozze di Figaro, anche perché (bontà loro) mi hanno posizionato tra Sergio Staino e Marco Vichi: cercherò di essere all’altezza.
L’appuntamento è alla ZAP (Zona Aromatica Protetta, un nome che promette moltissimo…) presso il Vicolo di Santa Maria Maggiore 1, nel cuore della mia Firenze, con presentazione dell’amico Alessandro Nutini, gran batterista della Bandabardò.
Ad ascoltarmi ci saranno Cristina e i miei figli e per me saranno momenti molto particolari, da vivere con intensità.
Chi avesse voglia di fare un salto….
Maggio 23rd, 2017 alle 06:46
Come per il Berna passo, le autocelebrazioni mi hanno sempre fatto l’effetto contrario sia pure mascherate da “sono stato invitato da”, “hanno avuto il piacere di”.
Ti faccio in ogni caso molti auguri per la serata, ai tuoi ospiti e ai sostenitori.
RISPOSTA
Farò in modo che sia tutto tranne che un’autocelebrazione…
Ciao,
David
Maggio 23rd, 2017 alle 06:48
Radio ga ga !!!!!!!!!!!
Umberto Alessandria
Maggio 23rd, 2017 alle 08:32
Finalmente abbiamo scoperto cos’era la famigerata sera di mercoledì alla quale qualcuno aveva accennato… 🙂
Maggio 23rd, 2017 alle 08:53
Ovviamente presente!
Maggio 23rd, 2017 alle 09:51
Se vuoi qualche canzone live fai un fischio!!
Maggio 23rd, 2017 alle 10:16
David, permettimi di fare tantissimi complimenti alla squadra di rugby de “I Medicei” che per la prima volta ha portato lo sport della palla ovale a Firenze nella massima serie nazionale.
Finalmente una bella notizia per lo sport fiorentino.
Maggio 23rd, 2017 alle 10:25
Immarcescibilmente immondamente presente
Maggio 23rd, 2017 alle 10:37
Io non ci posso essere, ci scrivi la playlist?
RISPOSTA
Eh no, sorpresa….
Maggio 23rd, 2017 alle 11:11
@n 6: Veramente di buone notizie per lo sport fiorentino c’è stata anche quella dello scudetto delle ragazze, ma di quello chi se ne frega, ci sono di mezzo gnigni, i Della Valle, la smania di odiarli ti fa preferire i maschioni del rugby alle belle bimbe viola. Settussebuho, dillo! O si fa per scherzare e..
Maggio 23rd, 2017 alle 11:17
Mia figlia ha il poster di Ariana Grande alla parete del letto……..
Mi dispiace, non riesco a pensare ad altro.
Maggio 23rd, 2017 alle 11:24
@ Razdeganne (9): ahahahahahahahahahah!!
Magari può succedere davvero che alla soglia dei cinquant’anni mi scopra improvvisamente buho…. 😀 😀 😀
A parte le battute, a suo tempo lo dissi: lo scudetto delle ragazze lo avrei accolto con lo stesso spirito di felicità con cui 15 anni fa festeggiai la Coppa delle Coppe della Rari Nantes, così come adesso festeggio la promozione dei rugbysti. Provo soddisfazione per il nome di Firenze, ma niente a che vedere con il tifo per la Fiorentina.
Tra una vittoria della Fiorentina maschile in una qualsivoglia competizione e quella di un’altra squadra di Firenze, in qualsiasi altro sport, per il sottoscritto ci passa come tra una notte di sesso con la Bellucci e una sveltina con una bambola gonfiabile. 🙂
Maggio 23rd, 2017 alle 12:02
@Alessandro B.
E be, certo! Anch’io la penso come te però la Bellucci e’ un po’ peggiorata, diciamo che corrisponde al terzo posto in campionato, le bambole gonfiabili invece bisogna vedere quali! Ci sono quelle che sembrano un materassino a bocca aperta, ma ci sono anche le real doll da 15000 euro! 🙂
Maggio 23rd, 2017 alle 12:12
Cavolo, mi piacerebbe un sacco, David… ma sono fuori zona e non farò in tempo, mi dispiace molto…
Buona serata a te e a tutti gli amici viola.
Maggio 23rd, 2017 alle 12:14
Un grande e particolare saluto a Orla, Cannuccia e Immonda Bestia 🙂
Divertitevi!!!
Maggio 23rd, 2017 alle 14:09
Buon divertimento a tutti!
Paolo Pisa
Maggio 23rd, 2017 alle 14:42
Aromatica.. aromatica.. ma cosa vorranno dire?? 🤔 Forza Viola
Maggio 23rd, 2017 alle 15:21
Bello sarebbe non dover lavorare, né domani, né dopodomani…
Saluti ai presenti e SFV!
Mamo
Maggio 23rd, 2017 alle 16:03
@ razdeganne: preferisco la Bellucci comunque…..tanto alla mia età si diventa di bocca bona, ma per ora preferisco la carne, anche un po’ frollata, al sintetico…. 😀😀😀
Maggio 23rd, 2017 alle 16:04
P.s. magari si raggiungesse un terzo posto in campionato. Con o senza preliminari.
Maggio 23rd, 2017 alle 16:41
Razdeganne @12… Non si sa se ridere o piangere…
Maggio 23rd, 2017 alle 16:58
Là ci sono i miei amici del portale giovani Firenze!
Purtroppo, non potrò esserci causa lavoro 😔
Saluti al grande Nutini, di cui ho visto anche Viola pop!
Maggio 23rd, 2017 alle 17:45
O Sauro, io scherzo, ma le Real dolls esistono davvero! Sono dei veri e propri robot, parlano, muovono la testa, gli occhi.. Insomma sono impressionanti! Bo, una volta i nostri nonni andavano nei casini ora c’è questa roba qui. Ah, ho visto che ci sono anche i pezzi di ricambio e se uno vuole c’è anche la versione maschile! 🙂
Tranquillo, o ho visto solo il sito, anche perché costano una barca di soldi e se ne compro una mi arriva la finanza in bottega!
Maggio 23rd, 2017 alle 18:44
Sarà un piacere…anche se mi fa ridere l’idea che saró io a farti delle domande, nemmeno fossi un giornalista! Spero avrai pietà della mia goffaggine 😉
A domani! :)))))))))
Nuto
Ps viene anche FRANZ PAPEROTT, sapevatelo…
Maggio 24th, 2017 alle 03:09
Il giochino delle dieci canzoni che hanno accompagnato la nostra vita e che sottolineano alcuni momenti della nostra esistenza è veramente interessante, anzi, direi che è filosofia di vita.
Auspicando che gli amici del blog musicalmente più raffinati si cimentino in questa decade, sperando di non annoiare , enuncio la mia playlist, motivandone le scelte.
Sarò leggermente lungo, perdonatemi, ho da recuperare una certa lontananza dal blog, , e poi quando si ragiona di musica, di cinema e di baffona perdo la testa.
E ora, andiamo con i 10 brani.
1- “AZZURRO” (Celentano)
2-“STASERA MI BUTTO” (Rocky Roberts)
Gli anni dell’infanzia e delle Canzonissime, in bianco e nero, viste al bar, in compagnia di una spuma da venti lire, perchè i miei genitori lavoravano al cinema fino a tardi e mi portavano con loro.
Andavo a letto alla fine dell’ultimo spettacolo mezzanotte e mezzo quasi sempre.
Roba da telefono azzurro.
A volte rigiravo a mano la ruzzola della pellicola pronta per il giorno dopo.
Avete presente il film Piccolo cinema Paradiso?
Ecco, il bambino sono io, i Philippe Noiret è mio papà.
C’hanno copiati.
Però mai pagato ai cine. 🙂
Ero amico di tutte le maschere.
Spettacolo!
Altro che telefonini!
Bastava un Carosello, Un Calindri col suo Cynar in mezzo alla strada, un Ava come lava,
bastava Zum Zum Zum o Tuca Tuca e gli italiani eran contenti, lavoravano e non rompevano i coglioni.
Ma sopratutto si ricordavano che per avere i diritti bisogna avere i doveri.
Struggente.
3- “ELOISE” (Barry Ryan)
Il primo 45 giri non regalato dai miei, ma comprato da me, di mia scelta, all’Upim.
Il libero arbitrio musicale entra in azione.
Il primo mattone di una stanzata di dischi.
Di li a poco seguiranno Viso d’angelo dei Camaleonti, Bada bambina di Little Tony e via e via, fino all’ingresso in punta di piedi nel mondo del POP con l’acquisto del primo vinile 33 giri, “Per un Amico” della Premiata Forneria Marconi.
I miei non son dischi.
Son reliquie.
Orgoglio!
4- ALONE AGAIN” (Gilbert O’ Sullivan)
Canzone regina dei juke box di un’estate che al mare mi vide innamorato perso di una francesina ;
un mese a stare mano nella mano, comunicare a versi, ridere, nuotare, e solo un bacio d’addio.
Ci siamo rivisti per altri due anni.
Ci siamo scritti per anni
Ogni volta,amore qui , amore la’, ti amo, ti penso, bla bla e poi… palo!
Castità romantica!
5- “IN A GADDA DA VIDA” (IRON BUTTERFLAY)
La storica sigla di “Supersonic dischi a mach 2”, ovverola Bibbia musicale radiofonica della mia generazione.
La scossa, la corrente elettrica che arrivava al cervello e si partiva per un viaggio.
Per anni , alle 20,05, finito “si fa sera” quello è stato il mio pane, il nostro pane.
Una generazione è cresciuta con quella trasmissione radiofonica.
Gigi Marziali il suo profeta.
E subito dopo, a ruota, POP OFF, altra trasmissione radiofonica cult, con i giovanissimi Carlo Massarini, Mario Luzzatto Fegiz, Dario Salvadori, Maria Laura Giulietti, ovvero l’università del contrabbando musicale.
I dischi Americani e Inglesi inarrivabili e introvabili in Italia.
Assieme , il Ciao 2001, settimanale musicale che spiegava cosa succedeva nel mondo della musica mondiale.
Prima di loro Il buio assoluto, s’annaspava ancora tra “la tramontana” e “abbronzatissima”; uno come Mal dei Primitives era il nostro Neil Diamond.
S’aveva il Pil al 6 per cento a quei giorni, ma cazzarola, Sergio Endrigo era il nostro Antonio Carlos Jobim, e i Ricchi e Poveri erano i nostri Manatthan Transfer.
Wess e Dori Ghezzi erano i nostri Ike e Tina Turner.
Si beveva a boccia, bastava un Mungo Jerry o un George Moustaky per essere primi da Lelio Luttazzi…
Foppeddire : “Popcorn” quattro mesi primo in classifica e gli inglesi in testa avevano Tarkus degli Emerson Lake Palmer.
Noi si metteva in campo il guardiano del faro, e gli inglesi il top del polistrumentismo, il sor Mike Oldfield o un mago mondiale delle tastiere come Steve Winwood.
Noi ci si beava di Franco I e Franco IV e la loro “ho scritto T’amo sulla sabbia”, e più in là veleggiavano Paul Simon e Art Garfunkel e il laureato con l’Alfa Duetto .
Uguale.
Hahahahahah !!!
E vorrei tacere dei films : di la’ Tommy, Quadrophenia, Jesus Christ Supestar, Pink Floyd at Pompei, tanto peddire, e noi ? “Non stuzzicate la zanzara con la Rita pavone e “il suo nome è donna Rosa” con Pippo Baudo.
Mi dite come facevano a pigliarci sul serio?!
Ma Supersonic e Pop Off sbaragliarono tutti e tutto.
Furono aperte le finestre e fatto luce.
Quando mai alla RAI del 1972 sarebbe passato un brano come “Walk in the wide side” di Lou Reed che parlava chiaramente di pompin… o la sessualità efebica antetempo di David Bowie.
In quegli anni furono censurate persino le gemelle Kessler : gambe gnude? Giammai, calze nere e via andare.
Pop Off e Supersonic ci portarono in Europa meglio dell’euro grazie alle tendenze musicali dell’epoca importate dall’estero. Robe che andrebbero oggi fatte sentire in ginocchioni sui ceci per punzione dei nuovi Mengoni e di quello con la scimmia sempre appresso.
Signore Pietà, Cristo salvaci!
6-DO IT AGAIN ( Steely Dan)
La scoperta della musica psichedelica, la ribellione ai festivalbar ai Sanremo, la consapevolezza che fuori stava nascendo un mondo nuovo, dove ribellione non erano solo le chitarre spaccate di Jimi Hendrix o di Peter Townshend degli Who, ma il modo di esternare dal cervello una nuova musica.
Avete mai provato ad ascoltare Do it again anche venti volte di seguito ogni volta pigiando il tasto rewind?
Provate.
Vi libererete di ogni ancora mentale per un’oretta.
La trascendenza nella propria cameretta!
7- “NON MI ROMPETE” (Banco Mutuo Soccorso)
Il mio vaffanculo al mondo perbenino, la consapevolezza di camminare per la mia strada, la scelta di non studiare, la scelta di dire no, la scelta di scappare di casa, con in tasca mille lire e in testa venti grammi di cervello.
E poi via, verso i concerti degli Area, di Claudio Lolli, di De Gregori, Dalla , Bennato, Orme, Finardi, Venditti,Graziani, e di cento altri, di un un mondo sinistroso che ho sempre combattuto ma che tanto mi affascinava.
Essere spedito dal Preside alle superiori era il mio vanto.
Oggi, alla soglia dei sessanta anni , la notte porgo indegne scuse a Cristo,e pur ancora vantandomi delle mie minchiate giovanili chiedo perdono lassù a mio Padre e a mia Madre per i dispiaceri a loro arrecati.
Adesso sanno che io so.
Sanno che ora io so con certezza che ero una testa di cazz….
Altezzosamente impresentabile!
8- “JUST THE WAY YOU ARE ” (Billy Joel)
Il primo lento ballato con la bellissima ragazza poi divenuta la mia santa Moglie.
Discoteca Zero 6, 22 aprile 1978.
E poi dopo via via, a ruota altri brani di miele, … How deep is your love dei Bee Gees …Your are my everythink dei Santa Esmeralda,…Easy dei Commodors…It’s a heartacke di Bonnye Tyler…Baby come back dei Player… Wuthering Heights di Kate Bush … no via giue!! , ma che si scherza davvero, marianna cane!
Che sera quella sera.
Fatto il biglietto, bevuto il mio Cointreau con ghiaccio come di prassi, avvicinata la bimba, et voilà… messo da parte il grullarello e sfornato un uomo che ogni giorno ama di più la sua donna.
L’Angiolino Custode mio e l’Angiolino Custode di mia moglie si trovarono, si presero per mano e anche loro ballarono dolcissimi lenti, che oggi, dopo trentanove anni ancora ballano assieme.
Il giuramento sull’altare parla chiaro: finchè morte non ci separi.
9- ” WHAT’S UP” ( Four no blonde)
Canzone che le radio davano a palla nei notturni musicali del 1993.
Avessi un euro per ogni volta che l’ho ascoltata in quei tre-quattro mesi sarei un signore.
Con la cuffia in quel periodo camminavo per ore la notte in salotto e in camera con in braccio mia figlia appena nata la quale, tipico dei neonati aveva scambiato il giorno con la notte.
Oggi, quando riascolto questa canzone mi si strugge il cuore vedendo la mia giovane laureata all’epoca passerottino da prendere a morsi.
Si però, che moccoli tra me e me alle quattro di notte quell’anno…!
Peccato che all’epoca non c’era CaffItaly .
Mi sarebbero partite aimmen tre cialde a nottata.
Infina, infine…
10- WISH YOU WERE HERE (Pink Floyd)
La più bella canzone di tutti i tempi, assieme a Blowin in the wind di Bob Dylan e Yesterday dei Beatles ( entrambe appena staccate di un millimetro )
Son quarantadue anni che l’ascolto.
Ogni volta ne vengo rapito.
E’ un regalo che Dio ha fatto agli uomini servendosi di Gilmour, Waters, Mason e del povero Wright.
Ebbene :
la decisione è presa, il dado è tratto: ho dato disposizione che quando muoio venga suonata in chiesa durante l’ Eucarestia.
E se il Sacerdote non la fa suonare, sospensione delle offerte e annullamento del piccolo lascito alla parrocchia.
Eccheccazzo.
Son cliente?
Il cliente ha sempre ragione.
Sicchene, in chiesa si suonerà Wish you were here.
Amici , vi saluto tutti e mi scuso nuovamente per aver dilungato.
Scrivete anche voi delle vostre musiche.
Le migliori cose a tutti
Immonda Bestia
Maggio 24th, 2017 alle 07:38
Razdeganne, con 15.000 euro sai quante escort in carne e ossa ci possiamo permettere??!! 😀
Il problema è trovare i 15.000 euro….
Maggio 24th, 2017 alle 08:24
Non c’entra niente: complimenti ai Medicei!!!Grandissimi!Viva lo sport fiorentino!
Maggio 24th, 2017 alle 08:29
L’Immonda bestia è sempre l’Immonda bestia!
grandissimo post!
Maggio 24th, 2017 alle 08:43
Alessandro B. Ahaha hai ragione! Il problema principale sono i 15000 euro! Però ripensandoci… Secondo il listino di Silvio che era un po’ nel giro diciamo così, con 15000 euro se ne prendono tre. Insomma, mica tante! Poi quella e’ roba che da dipendenza, pensiamo alla Fiorentina vai!
Maggio 24th, 2017 alle 08:45
Antonello carissimo
il tuo non è un intervento ma un trattato musicale. So che sei modesto ma in fondo consapevole della tua capacità narrativa.
In poche righe sei riuscito a raccontare la tua vita, l’evoluzione della società italiana negli ultimi 50 anni e soprattutto hai centrato esattamente il tema di Davide. Le canzoni della vita, non necessariamente le migliori, ma quelle che hanno rappresentato qualcosa.
Complimenti, molti scrittori sono meno efficaci nella sintesi ed eleganti di te nello scrivere. Complimenti davvero. Volevo cimentarmi anche io ma ora mi sento bloccato.
CIRANO
PS, vorrei rispondere ad Alessandro B.
n° 11: hai ragione ma io preciserei che lo scudetto della Fiorentina womens non è quello di un’altra squadra. E’ proprio la nostra Fiorentina.
n°c 25: purtroppo poche
Maggio 24th, 2017 alle 09:09
Il post di Immonda Bestia al 24 è di rara bellezza, pur non amando il 90% delle canzoni citate e avendo un’età differente è da incorniciare.
Perfettissimo.
Maggio 24th, 2017 alle 09:20
Insomma, Razdeganne….non ho mai avuto simpatia per mister B, ma gli devo riconoscere un certo gusto nelle signorine compiacenti. Tre olgettine sarebbero tanta roba!!
Comunque sì…hai ragione…è meglio pensare al nuovo allenatore… 🙁
Maggio 24th, 2017 alle 09:55
Passo volentieri anche se abito a San Miniato
( sono presente anche domani): ho qualche annetto più di te ma sono sicuro che tante canzoni racconteranno anche un po’ della mia vita….
Maggio 24th, 2017 alle 10:06
AVARIZIA
Io non voglio spendere denaro che non ho
per fare colpo su persone che non stimo,
acquistando giocatori per il vostro sogno
Non voglio più partecipare
alla corsa a comprare.
Ho cose più importanti, più eccitanti:
dei Progetti entusiasmanti
conosciuti solo da me.
Io non voglio più arricchire con la mia bontà
quelle terribili persone che non dico.
Dispettose contestazioni adesso
non le sopporto più.
Non mi voglio più sentire
come un osso da spolpare.
Io non sono la befana,
la Champions League è ormai lontana,
la mia vita è più importante.
C’è qualcosa di eccitante:
un Progetto entusiasmante
riservato solo a me
Un abbraccio dal vostro
Scudetto nel 2011
Maggio 24th, 2017 alle 10:57
Immondo …..grazie!
Ho letto e riletto….
Ma tu in radio a parlare mai, eh?
Immenso!
Maggio 24th, 2017 alle 11:04
10-David Bowie: Moonage daydream.
Lo spazio infinito in musica. Buona tournée, Duca Bianco.
9- The Stooges: I wanna be your dog.
Il punk, prima del punk.
8- Hoagy Carmichael: The nearness of you.
La più bella canzone d’amore mai scritta.
7- The Clash: London Calling.
L’inghilterra degli anni ’70, l’avvento della Thatcher, gli operai e il proletariato, il Nottingham Forest di Brian Clough.
6- Velvet Underground: Venus in furs.
New York. Quella marcia e geniale.
5- Robert Johnson: Cross road blues.
Il nonno di chiunque ami la musica rock.
Il crocicchio, il diavolo, la mitologia popolare.
4- Elvis Presley: Hound dog. The King.
3- Bob Dylan: Like a rolling stone.
La canzone che ha cambiato il rock,l’uomo che ha insegnato a tutti. Anche ai Beatles, anche agli Stones.
2- The Beatles: I wanna hold your hand.
I Beatles al primo posto in classifica in America. L’evento che ha cambiato il mondo. Più della morte di Kennedy. Più dell’11 settembre.
1- The Rolling Stones: Honky tonk women.
Il Rock, gli Stones, la mia vita.
Maggio 24th, 2017 alle 11:24
Porcaloca sono in Germania per lavoro altrimenti sarei passato volentierissimo…..
Visto che ci siamo piccolo o.t. per il grande Franz Paperott
Gimme danger l’ho visto ,avevi ragione te veramente bello e ricco di elementi e retroscena che ignoravo totalmente..mi è piaciuto molto (a tratti anche commovente)adesso devo trovare il tempo per vedere gli altri 2 che mi hai cortesemente consigliato…..great!
Thread veramente bizzarro questo dove tra bambole gonfiabili e le ben più sofisticate real Dolls (che peraltro non ti obbligano ad avere figli…opss qui il poeta si inca..a)emerge tra tutti per una maggiore connotazione evolutiva del pensiero e dell’animo umano quello del poeta……..ora si aspetta la play-list sulla baffona…..ma non di quella in silicone
PS avrei voluto scriverne anche io una musicale su invito dell’immondo ma mi astengo perché sarebbe poco decifrabile ai più (forse ci riuscirebbe solo Franz)
Maggio 24th, 2017 alle 11:26
MI accodo al giochino della playlist ma solo perché introdotto dall’Immonda.
Dopo quello che è successo ai nostri figli a Manchester ho poca voglia di gioire, non so come faccia David a cantare domani sera.
1.) Ti amo – Umberto Tozzi
La prima ragazza cui mi sono avvicinato senza prenderla per i capelli e senza prendere un calcio nelle palle.
2.) Hey Jude – Beatles
L’amicizia vera fra cinque amici che solo una donna poteva rovinare.
3.) Amico – Renato Zero
La confusione di un adolescente, la natura e la voglia di tutto.
4.) Rimmel – De Gregori
Il primo amore adulto, magari quello che non dura per sempre ma che ti cambia per sempre la vita.
5.) Candle in the wind – Elton Jhon
L’unica canzone che poteva rompere il silenzio sacro di un funerale.
6.) It must have been love – Roxette
Tanti rimpianti, ma nessun rimorso.
7.) The winner takes it all – ABBA
Come urlarsi ti amo andando via di schiena.
8.) Another brick on the wall – Pink Floyd
L’urlo di Munch in musica.
9.) Mille giorni di te e di me – C. Baglioni
Amare un ricordo e chiedersi dove sia e cosa faccia adesso.
10) La prima cosa bella – Di Bari
Il primo e l’ultimo sorriso della mia vita.
Maggio 24th, 2017 alle 11:26
Bella iniziativa all’insegna della nostalgia musicale e non.
Approfitto per fare i complimenti all’Immondo che quando si parla di musica degli anni passati, in particolare quella degli anni 70) comincia a sobbollire come un minestrone vivente finchè non deborda dal pentolone (rigorosamente di coccio) con passione ed impeto.
Non ho il tempo di motivare e non mi riesce di fare una classifica, perciò metto a caso le prime canzoni che mi vengono di getto Escludendo i Beatles che per me vanno in una sezione a parte.
ALONE AGAIN e Claire (Gilbert O’ Sullivan)
JUST THE WAY YOU ARE ” (Billy Joel)
Baby come back dei Player
I can tell you why degli Eagles
Tin man degli America
Hold the line dei Toto
If you leave me now degli Chicago
Sugar baby love dei rubettes
Night fever dei Bee Gees
Thriller di M. Jackson
Save the prayer dei Duran Duran
True deGli Spandau Ballet
Quanno chiove, Napul’é e Anna di Pino Daniele
L’anno che verrà,Futura e Anna e Marco di Lucio Dalla
Prendila Così, Aver paura di innamorarsi troppo di L.Battisti
Fiore di Maggio, Ti ricordo ancora, Telefono Azzurro di Concato
Devo fermarmi perchè sto andando di fuori e sono incapace di mettere limiti. Ne dimentico tantissime ma mi devo fermare.
Un saluto
Lucky
P.S. Antonello ho adorato il tuo post ma il tuo commento sul cinema italiano anni 70 spero si riferisse ai soli titoli di film musicali (tra l’altro i due musicarelli da te citati sono degli anni 60), altrimenti sei da querela! 🙂
Cito solo:
Indagine su un cittadino al di sopra di ogni sospetto;
Profumo di donna
Amici miei
Novecento
Amarcord
Giù la Testa
Un Borghese piccolo piccolo
Un giornata particolare
ecc. ecc…
Maggio 24th, 2017 alle 11:42
@ CIRANO: con tutto il rispetto, per me la Fiorentina è quella maschile. Quella di Giancarlo, Claudio, Giovanni, Daniel, Manuel, Gabriel Omar, Francesco, Enrico, Luca, Adrian, Sebastian, Borja.
E non quella di Giovanna, Carla e Antonella.
Se la Fiorentina fosse una polisportiva (come il Barcellona), maschile e femminile, tiferei per la Fiorentina calcio maschile e simpatizzerei per tutte le altre squadre della polisportiva ma non proverei certo l’amore viscerale che ho per il calcio maschile.
Quando vinceremo lo scudetto della serie A maschile sarò ebbro di gioia.
Per quello femminile, con tutto il rispetto, non vado oltre che la soddisfazione.
Altrimenti facciamo come Corvino che in una conferenza stampa sulla Fiorentina uomini ha detto che alla fine la stagione non è stata male perché la primavera è alle finali e le donne hanno vinto lo scudetto.
Un po’ come se DV dicesse che le vendite di scarpe e borse della Tod’s sono in netto calo ma la stagione non è stata pessima perché hanno venduto più foulard.
Via, lasciamo perdere. Quando fa comodo la Fiorentina è una società del gruppo come le altre, quando invece fa comodo l’opposto allora la Fiorentina ha caratteristiche peculiari rispetto a tutte le altre.
Maggio 24th, 2017 alle 11:57
Ci sto anch’io al giochino.
Non sono un intenditore musicale, quindi scelgo dieci canzoni ricollegate a momenti belli della mia vita….soprattutto a ricordi di gioventù.
Sono in ordine completamente sparso e senza alcun intento di considerare i brani che seguono pietre miliari o meno della musica italiana o straniera.
Sono solo preferenze personali legate a ricordi belli.
1) Sowing the Seeds of Love (Tears for Fears)
2) Storie di tutti i giorni (Riccardo Fogli)
3) Certe notti (Ligabue)
4) Enjoy the Silence (Depeche Mode)
5) Still got the blues (Gary Moore)
6) November Rain (Guns n’ Roses)
7) Una donna per amico (Lucio Battisti)
8) Fotoromanza (Gianna Nannini)
9) Come saprei (Giorgia)
10) Life on Mars (David Bowie)
Maggio 24th, 2017 alle 11:59
In musica sono un dilettante, mi vergognerei troppo a stilare la mia play list.
Ai miei tempi sono stato un fan dei Beatles, ma li mi fermo.
Resto ammirato per la profonda conoscenza della materia di tanti frequentatori del Blog e faccio tanto di cappello al post dell’amico Immonda che ha dipinto un ritratto musicalsociale di rara bellezza.
Penna sopraffina e talento sprecato.
Ah se si fosse applicato di più! 🙂
M.T.
Maggio 24th, 2017 alle 12:44
non posso resistere all’ invito anche se mi riesce più facile parlare di album che canzoni singole. la butto lì
concerto alunni del sole
daniel elton john
musical box genesis
refugees van der graaf generator
thank you led zeppelin
in memory of elizabeth reed allman brothers band
I want to talk about you john coltrane
radici guccini
formentera lady king crimson
perfect skin lloyd cole and the commotions
Maggio 24th, 2017 alle 13:08
La mia top 11:
Confortably Numb Pink Floyd
Starway to heaven Led Zeppelin
Old Man Neil Young
The River Bruce Springsteen
Heroes David Bowie
London Calling Clash
Every Breath you take Police
Wish you were here Pink Floyd
Nursery crime Genesis
Just like a woman Bob Dylan
Sheep Pink Floyd
Maggio 24th, 2017 alle 13:26
Franz Paperott
Degli Stones hai citato a parer mio la migliore in assoluto
Nota di merito per London calling (certo i significati…. io avrei messo White Riot per le sonorità)e I Wanna be your dog……ma ahimè mancano i Ramones…..certo difficile farci entrare tutti ma i Ramones ….e avrei messo anche i Kinks va be’ mi fermo altrimenti anche io vo di matto…..
Maggio 24th, 2017 alle 14:12
Antonello, il tuo commento è aria fresca. E come si suol dire, piatto ricco mi ci fico.
Non in ordine né di uscita nè di importanza, ma così come mi viene.
1. Eagles – Hotel California. Amore a primo ascolto. Una di quelle canzoni che intrasenti da una radio e ti entra nel cuore e nel cervello per sempre. L’assolo di chitarra nella versione Live è qualcosa che sempre mi fa rizzare peli delle braccia.
2. Simple Minds – Don’t You. Pezzo bellino, in cui la cosa migliore è la batteria di Mel Gainor, ma il juke box del bagno di Sestri Levante passava questa canzone la sera in cui la baciai. Don’t You forget about me.
3. Ivano Fossati – È l’aurora. Ricordo di una notte passata con gli amici su una spiaggia dell’Elba. Alle prime luci dell’alba si accende lo stereo con la cassetta e si balla tutti intorno al fuoco.
4. Fabrizio De André – Creuza de Ma. Di Faber ne potrei inserire a decine. Ma questa rimanda a un’avventura in barca con gli amici di cui sopra. Il rollio che coincide con il ritmo della canzone, il sole a picco, il mare. Eravamo ebbri e felici.
5. Francesco Guccini – Canzone quasi d’amore. È solo dei grandi autori scrivere qualcosa che sembra scritto per te, per la tua storia, in modo che tu possa riconoscerti pienamente. Come se lui avesse saputo leggerti nell’anima.
6. Francesco De Gregori – Pezzi di vetro. Come sopra, più di una volta ho pensato di essere l’uomo che cammina sui pezzi di vetro.
7. Pink Floyd – Welcome to the machine.
8. Deep Purple – Child in Time.
9. Bruce Springsteen – No Surrender.
10. The Cure – Plainsong
Maggio 24th, 2017 alle 14:37
Alla rinfusa:
Can’t Hide Love (Earth Wind & Fire)
What I Do (Donald Fagen)
Maggie’s Farm (Bob Dylan, versione 1975)
The Weight (The Band)
Let’s Go Out Tonight (The Blue Nile)
You Get Whay You Give (New Radicals)
Fire (Ohio Players)
Barangrill (Joni Mitchell)
Terra (Caetano Veloso)
Todos Vuelven (Ruben Blades)
Rainy Night In Georgia (Brook Benton)
Maggio 24th, 2017 alle 14:51
Ciao David, fuori argomento, vorrei fare una domanda a te e agli altri lettori. Quali sono le colpe di Sousa? Perchè leggo critiche e offese, soprattutto perchè ha messo in campo giocatori fuori ruolo ma, se questo è il motivo, io non sono d’accordo. Io credo che in questa stagione di transizione e risanamento del bilancio, l’obiettivo più importante che gli è stato dato dalla società è di valorizzare la rosa. Una rosa con molte carenze, sopratutto in difesa. Sousa ha fatto giocare un po’ tutti, provando qualcuno fuori ruolo per farlo crescere, tutto per far aumentare il valore dei giocatori. Certo non è un lavoro facile, e per questo c’è stata un po’ di insofferenza da parte sua, ma allo stesso tempo la società non si è mai lamentata di lui. Poi ci sono i giornalisti e i tifosi delusi o arrabbiati, che se la sono presa o con Sosa, o con la società, o con tutti e due. Concludo dicendo che Bernardeschi ed altri giocatori forti hanno più probablità di restare se possono allenarsi e giocare in un ambiente (societa, tifosi, giornalisti) forte e unito.
Maggio 24th, 2017 alle 15:57
…bentornato antonello!!
…lo zero6, noooo! 😀 😀 😀
….10 sole, ma come si fa??!
comunque concordo con lucky 63, il cinema di quegli anni per fortuna è stato anche altro!!!
Maggio 24th, 2017 alle 16:49
Oggi leggo persone, anzi, amici cari, dotati di neuroni guizzanti e sbarazzini che hanno riversato il cuore e la mente su queste pagine virtuali e mi hanno allietato e arricchito dentro.
La musica e i ricordi di vita vissuta son le uniche casette dove il prossimo , il vicino non e’ mai ne competitore ne individuo da diffidare.
Insomma, niente steccati, niente porte blindate, niente allarmi perimetrali, si lascia le porte aperte, basta bussare…ciao, vieni, entra pure, che bevi?
Oggi abbiamo acceso un fuoco sulla spiaggia, abbiamo stappato birre e abbiamo parlato e cantato.
Oggi, leggendovi , mi si e’ acuito il mio vecchio cruccio.
Se fossi nato qualche anno prima, invece che fare una macchinata e con i sacchi a pelo andare all’apertura alle trote al lago di Suviana, o nel Limentra, o nel Magra, si poteva preparare qualche panino, un par di Fanta e fare una macchinata per Woodstock.
Sara’ per quest’altro giro.
E se quando moio mi dicano che in Paradiso ci son nuvolette eteree e angeli senza sesso con i ricciolini biondi , ma all’Inferno mi dicono che c’e’ il girarrosto sempre acceso e un giradischi con le casse a millanta, ecco, voglio andare all’Inferno.
Si si, mandatemi all’Inferno.
M’importa sega delle nuvolette celesti.
Le migliori cose a tutti
Immondo
Maggio 24th, 2017 alle 17:34
Ovvia ci provo anche io, fra il serio ed il faceto.
Canzoni della vita, per cui parto dall’inizio:
01) Johnny il bassotto.
Questa è stata la mia prima fissa di bimbo che io ricordi. Ero completamente innamorato di questa sigla di un programma RAI, cantata da Toffolo ed animata da Bozzetto, che pretesi il 45 giri. Voglio dire, musica di Caruso e testo di Lauzi. Mica pizza e fichi.
02) Tragedy – Bee Gees
Qui si passa all’adolescenza e questo fu il mio primo acquisto personale. Siccome non avevo ancora lo stereo (ancora non lo chiamavamo Hi-Fi), presi la cassetta che io finì col mio mangianastri. Prime pulsioni discotecare ballerecce.
03) Sailing – Cristopher Cross
Questo è il mio primo vinile che inaugurò lo stereo regalatomi per il compleanno. La mia “n°1” di paperoniana memoria. Disco verde con fenicottero rosa al centro. Gran bel disco.
04) Grande, Grande, Grande – Mina.
Questa, come altre della tigre di Cremona, rappresenta uno dei pochissimi trait d’union musicali col resto della mia famiglia. Noi veneravamo Mina, e quando capitava di sentirla, scendeva un silenzio tombale di rispetto e concentrazione che si interrompeva molti minuti dopo la fine del brano. A Mina è legata una mia caratteristica particolare, unica, intima direi. Tutte le volte che la ascolto, intendo i classici, in silenzio e ad occhi chiusi, mi viene la pelle d’oca sulle braccia. Sempre. Ho dato dimostrazione di ciò e vinto anche scommesse.
05) Una donna per amico – L. Battisti.
Qui si apre un altro capitolo, le prime cotte. La mia prima fidanzatina la conquistai(si fa per dire) durante una vacanza scolastica in terza media a Napoli-Amalfi. La colonna sonora di quel viaggio in pulmann fu proprio quel LP di battisti e soprattutto La donna per Amico, che la fece da padrone.
06) Every beat of my Heart – R. Stewart
Qui si passa dalla prima fidanzatina alla prima ragazza vera e propria, quella cioè mi introdusse nel dorato mondo dell’eros, quello vero, completo. Il cantante scozzese grande trombeur de femmes mi portò bene perché fu grazie a lui ed a questo suo lentone che avvicinai e feci mia la ragazza che mi avrebbe rubato la verginità…
07)You can call me Al – P. Simon
Questa è una canzone di un album che ha rappresentato per me una svolta nei miei gusti musicali, la scoperta della musica etnica, principalmente africana. Il ricordo è legato anche al grandissimo concerto che Paul tenne in S. Croce l’11 luglio 1991, a cui assistetti e che ancora al pensiero mi da i brividi. Una serata magica, con Simon in gran forma ed un pubblico entusiasta e partecipe. Quando terminarono di suonare proprio la canzone che ho scelto, La band rimase un attimo ferma in silenzio ad ammirare il pubblico in estasi, dopodiché decisero di rifarla da capo. Seguì il delirio. In assoluto il mio concerto più bello.
08) Jockey full of bourbon – T. Waits
Da un pilastro all’altro. Il genio statunitense è il mio preferito in assoluto ed alcuni dei suoi LP sono dei capolavori, ma il migliore è Rain Dogs, da cui scelgo Proprio il brano più alcolico di tutti.
Anche a questo genio è legato il secondo concerto della mia vita, quello del 24 luglio 1999 al Comunale di Firenze. Anche in questa occasione ho assistito ad un evento unico. Alla fine di un brano (purtroppo non ricordo quale), durante il quale il pubblica scandiva il tempo con le mani, Tom si alza dal piano ed applaude il pubblico stesso, che evidentemente aveva tenuto il tempo in modo esemplare. Piccolo inciso, sto scrivendo queste righe ascoltando proprio lui. In questo momento “29$”, un blues fantastico…29 dollars in alligators purse…
09) Sere Nere. T. Ferro
Perché lui? Semplicemente perché quando mia figlia era picola piccola, tutte le volte che rientravo a casa lei voleva venire in collo ed ascoltare proprio questa canzone, dal CD di suo fratello più grande. Tutte le sere e solamente “Sele Nele”. Altrimenti erano musi lunghi. Momenti dolcissimi che rimarranno sempre nel mio cuoricino e spero anche nel suo.
10) A day in the Life – The Beatles
10, numero magico, evocativo. Non poteva che essere accostato agli unici, inarrivabili, incontrastati Dei della musica del ‘900, i 4 scarafaggi beat di Liverpool. E’ impossibile scegliere una canzone, ma io ho provato ed ho scelto proprio questa, Un giorno in vita mia. Un brano particolare perché in realtà sono due in uno. Uno e bino. Perfetta sintesi delle due anime compositrici del gruppo, quella di Paul e quella di John. Anime che si alternano nel brano e che si fondono nel crescendo finale di archi.
Ora mi fermo qui perché state già tutti dormendo. Lascio alla fine la triste notizia: Purtroppo non potrò essere presente all’incontro stasera. Peccato, peccato, peccato.
CIRANO
Maggio 24th, 2017 alle 18:03
ovvia giù.. m’avete fatto venire voglia anche a me di cercare 10 canzoni nella mia memoria.
non le dieci canzoni che mi piacciono di più,
che sono quasi tutte fuori da questa lista,
ma dieci canzoni che mi evocano ricordi belli
e ricordi un po amari di persone a me carissime che purtroppo non ci sono più:
Sloop John B. Beach Boys
Ricominciamo Pappalardo
Like a hurricane Neil Young
Piccola e fragile Drupi
The musical box Genesis
Who want to live forever Queen
Memories Barbara Streisand
Come talk to me Peter Gabriel
Fields of gold Sting
Only You know me R. Williams
Se dovessi scegliere come l’Immonda Bestia, un pezzo da ascoltare per l’ultima volta prima di essere sotterrato sceglierei
Confortably numb dei Pink Floyd che sono sicuro mi farebbe accapponare la pelle anche da morto.
Maggio 24th, 2017 alle 18:50
Tutto davvero molto interessante…
Maggio 24th, 2017 alle 19:45
Shimon #45, leggendoti si direbbe che e invece poi spunta Plainsong. Raccontami di più a questo proposito.
Maggio 24th, 2017 alle 21:02
Provo a scriverlo in più parti se no non me lo prende. Ispirato dal grande Immonda proverò anche io a stilare una mia classifica(a proposito perché non chiamarla così invece che play list)senza avere la sua competenza e sopratutto senza la pretesa che siano capolavori ma solamente canzoni che hanno segnato momenti della mia vita
Maggio 24th, 2017 alle 21:07
1)Bella da morire-New Troll I miei 14anni,i primi fremiti che ti fanno passare direttamente dallo Zecchino d’oro a qualcosa di più serio e inoltre cominciavi a scoprire che c’erano anche le ragazze e non erano male come pensavi.2)My Sharona-Knack La mia prima volta in discoteca questa canzone era fortunatissima.
Maggio 24th, 2017 alle 21:13
3)Running Free-Iron Maiden Eccolo qua,il mio periodo metallaro è ritornato a galla,50 chili e due milioni e mezzo di capelli fa,ma che importa;chiodo nero e via,al concerto(ne ho visti tanti)e questa non mancava mai.4)Cenerentola innamorata-Marco Masini So di meritare tutto il vostro disprezzo ma a quei tempi avevo preso una cotta bestiale
.
Maggio 24th, 2017 alle 21:16
per una a cui piaceva Masini e siccome ero in versione”barbarico” questa canzone rispecchiava perfettamente la mia situazione.5)una a caso dalla Voce del padrone di Battiato perché mi ricorda il bellissimo periodo della scuola e soprattutto la gita di cinque giorni di quinta superiore dove per una serie di equivoci ci accorgemmo che nessuno aveva portato la musica e sul
Maggio 24th, 2017 alle 22:34
Piccola nota.
Leggo titoli bellissimi. E alcune canzoni che ignoro, ma immagino siano di qualità.
Qualcuno ha associato le canzoni a momenti ed emozioni personali e ha travasato amore per la musica e per la propria vita. Con un’intensità molto alta…
Che cose belle…
Grazie a tutti.
100 di questi commenti, ragazzi 🙂
Maggio 24th, 2017 alle 22:51
@Violetviper:
Innanzitutto sono contento che ti sia piaciuto Gimme danger. Spero tu riesca a vedere presto anche gli altri.
Ramones e Kinks avrebebro seguito a ruota, ma non sapevo chi togliere. Li metto ora:
Here today, gone tomorrow e Lola.
Se mi metto a pensare a chi ho lasciato fuori mi vien da piangere.
Ora aspetto la tua top 10, anche con molta calma.
Saluti!
Maggio 24th, 2017 alle 22:52
Small faces: Afterglow.
Ora smetto
Maggio 25th, 2017 alle 01:55
in bocca al lupo David!!!
Vdz
Maggio 25th, 2017 alle 02:02
Ciao David, volevo ringraziarti per la serata (anzi, approfitto di questo spazio per ringraziare anche gli amici intervenuti, molto dei quali assidui frequentatori del tuo blog)…
Un abbraccio, a presto e come sempre forza viola!
Nuto
RISPOSTA
Grazie a te, è stato emozionante e molto bello vedere Cristina e i miei figli seguire quello che dicevo con tanta partecipazione.
Una serata che mi porterò dentro, un abbraccio,
David
Maggio 25th, 2017 alle 05:17
Antonello, gran post: standing ovation!!
Vuoi il carico da 11?
Wish you were here è la più bella canzone di tutti i tempi, ma non è la più bella dei Pink Floyd. (questa non è per tutti).
Che belle parole… è propio vero, Dio che ci rivela un po’ di se stesso attraverso la Musica, “usando” alcuni uomini prescelti: non può che essere così.
Io però quando proprio desidero volare lassù, alto alto, scelgo l’eletto per eccellenza.
Italiano, per l’appunto.
Chiudo gli occhi.
E non servono nemmeno le parole.
https://youtu.be/-mMd6D1Gw1g
Maggio 25th, 2017 alle 06:57
Oh Immonda, ma se fosse vero che in Paradiso ci attendono cento vergini per uno, che ci si fa mussulmani ?
Maggio 25th, 2017 alle 08:44
10 canzoni per la vita.
Non sono necessariamente le 10 più belle, a mio parere… ma sono legate a momenti speciali.
1. Prima infanzia. Sicuramente lo Zecchino d’Oro dei primi anni ’70. E sicuramente “La sveglia birichina”. Ricordo noi bambini coi grembiulini alla Pilati di Bellariva che la cantavamo; e la bambina che mi piaceva che faceva la solista.
Aggiungo “Ufo robot” per l’entusiasmo epico che portò tra noi maschietti quando arrivò il primo eroe robot dal Giappone. Canzone tuttora energizzante e che mi fa stare benem, quando la sento.
2. Infanzia. “Popcorn”, dei Popcorn Makers, un gruppo nato e finito con questo pezzo che fu un successo strepitoso. E’ il primo 45 giri che ricordo di aver comprato con mio fratello dal Nardi, in Via Gioberti.
3. Adolescenza. “Reality”, di Richard Sanderson, canzone tema del film “Il tempo delle mele”. Nelle feste dell’anno 1981-82, in terza media, ballavamo sempre e solo questa, all’infinito. Primi segnali ormonali e turbamenti d’amore. Indimenticabile.
In contemporeanea, consumavo la mia passione per i Kiss, che ereditavo da mio fratello maggiore. “I was made for lovin’ you”, 1979.
4. Anni ’80: esperienza musicale. Suonavo la batteria in un gruppo con mio fratello e altri ragazzi dell’Oratorio Salesiano di Via Gioberti. Rockettari puri, Deep Purple sopra tutto e tutti. Ovviamente, “Smoke on the water”.
5. Primo amore vero, 1985. L’album “Parade”, degli Spandau Ballet. Tutte indelebili. Scelgo “Round and round” perché mi ricorda i riccioli e il profumo di lei.
6. U2. Loro sono un capitolo a parte. Dal 1987, con “The Joshua tree”, diventano il mio gruppo di sempre, ad oggi. Difficile scegliere una loro canzone simbolo. Ne prendo una meno nota, di una bellezza assoluta: la prima del secondo lato di The Joshua tree: “Red Hill mining town”.
7. “Something”, dei Beatles. Di loro ce ne saranno almeno 15 che potrei mettere al top di ogni classifica. Questa, di George Harrison, ha qualcosa (something) di una grazia e bellezza che non si possono dire…
8. “Message in a bottle”, Police. Della fine anni ’70 ma scoperto da adulto. Un pezzo asciutto, con una sonorità senza tempo; le timbriche dei tre strumenti + la voce sono assolutamente riconoscibili, assolutamente perfette.
9. “Eppure sentire” di Elisa. Lei è la mia voce femminile italiana preferita in assoluto. Anche se il pezzo suo per me più significativo, che mi ha accompagnato e risollevato nel momento più difficile della mia vita nel 2005, è “Labyrinth”.
10. “Prima guardia” dei Litfiba, da “Terremoto”. Anche in questo caso, un grido che riconosci come tuo, come se qualcuno ti cantasse da dentro. Ma tutto l’album è un’eruzione di una massa nera incandescente.
Maggio 25th, 2017 alle 09:56
Maladetto … cento vergini?
E chi ce la fa ?
E’ un affar di nulla!
E poi…troalle cento vergini decenti.
Meglio tre o quattro solo, sui 35-40 , dj quelle che gli danno del “tu”
Un so se mj spiego.
Maggio 25th, 2017 alle 10:19
Vabbè, allora niente mussulmanesimo.
Si resta quelli che s’è sempre stati.
Dei bischeri innamorati davvero soltanto di due cose e la seconda è la Fiorentina.
Maggio 25th, 2017 alle 14:25
Bravo Antonello…la musica compatta e cementa tutto … È il vero e unico salutare oppio dei popoli….
Umberto Alessandria
Ps non lo ha scritto nessuno penso ma nel mia top ci metto il Narciso Parigi…;)
Maggio 25th, 2017 alle 14:32
Ok Franz Paperott ci provo certo che è difficile far entrare tutta la musica in appena dieci nomi
Let’s dig in
1)Husker du (I Apologize) …Sorry per i puntini sulle u ma non li trovo sulla tastiera
2)Kinks (I’m not like everybody else)
3)Ramones (She talks to rainbows)
4)MC5 (over and over)
5)
Maggio 25th, 2017 alle 14:49
5) The Clash (White riot)
6) The Stooges (search and Destroy)
7) Lynyrd Skynyrd (simple man)
8)Stiff Little Fingers (Johnny was)
9) Big Country (Fields of Fire)
10) Cracker (low)
That’s all…..sorted !!
Certo ne avrò tralasciate altre cento di band e relative song…..
PS ovviamente l’ordine numerico è del tutto puramente casuale
Maggio 25th, 2017 alle 15:08
….noooo, @mauro 55….
non erano i new trolls!!! ma gli homo sapiens!….. toscanacci!…
Maggio 25th, 2017 alle 16:59
@Violetviper:
Una signora classfica. Da intenditori!
Simple man è un must, lasciare fuori gli MC5 è stata dura, diciamo che li ho inclusi nell'”universo Stooges”.
E gli Husker du…Seminali!
Maggio 25th, 2017 alle 17:21
Matteo Castri 53, leggendomi sembra che…? Son curioso! Che sembra?
Ad ogni modo, come ha scritto qualcuno sopra (forse Linus, con cui quando non si parla di calcio sono quasi sempre d’accordo. Potremmo iscriverci a un blog sulla pesca a mosca, che dici?) non sono le 10 canzoni che reputo più belle (anche se alcune lo sono) ma quelle che per qualche ragione hanno scandito momenti importanti.
Plainsong dunque.
I miei gusti musicali sono abbastanza eclettici. Ho amato canzoni Heavy metal e pop new romantic. Ho amato anche alcune band dark. The Cure tra queste. Robert Smith è un cantante e un autore che trovo unico.
I Cure li ho visti una sera di fine anni 80 allo stadio di Prato. Con i debosciati dei miei amici si entrò di nascosto, scavalcando dalla parte della ferrovia. Appena entrati dentro, sbucammo da dietro la tribuna e partí Plainsong. Luci abbaglianti, nell’aria il profumo dei tigli che circondano stadio e stazione. Quella fantastica chitarra con eco e poi la voce di Smith che recita quei versi doclcissimi. And it’s so cold, it’s like the cold if you were dead. And you smile for a second…
Che emozione, ancora oggi.
Maggio 25th, 2017 alle 17:44
10 hits per artista.
1.) Beatles.
Non c’è n’è per nessuno, è come mettere Maradona in competizione con Pelè ed accorgersi che Pelè non è mai esistito, è una fake news come tante altre. Del resto, se non ci fossero stati i Beatles non ci sarebbero stati nemmeno i Rolling Stones.
3.) Beach Boys.
Ogni continente ha i suoi Beatles e l’America non poteva averli che surfisti e cazzari. La versione seria degli Oliver Onions hanno sfidato anche la depressione pur di pareggiare i Beatles: la depressione l’hanno raggiunta, i Beatles no. Ma quando principia ad avviassi una canzone delle loro, ballano anche i morti.
4.) ABBA.
Ogni continente ha i suoi Beatles e gli scandinavi non potevano averli che vichinghi: già una che si chiama Frida alluzza di suo, soprattutto per chi come me sognava gli occhi ghiaccio di Corneliusson. Sembra che vicino alla tomba di Lazzaro ci fosse un chiosco con la musica degli ABBA a palla e qualcuno se ne sia approfittato per fare un passo verso la celebrità.
5.) Luciobattisti.
Se aveva anche la voce era più bravo anche dei Beatles ma, del resto, per essere perfetta mia moglie sarebbe dovuta nascere muta. Non si può avere tutto. Una donna l’ha rovinato prima in vita e poi in morte perché lui ha creduto di avere una donna per amico, così commettendo la cazzata più grossa dopo quella di uno con gli occhialini rotondi che immaginava la pace stando a giornata con la moglie.
6.) De Gregori.
Uno che con la musica ti mette il numero sette sulle spalle non ha prezzo, per tutto il resto c’è Emma Marrone. Non l’uno, o il nove, o il dieci, che sono bravi tutti ma il sette; antesignano dello scandalo di calciopoli perché il portiere lo lasciò passare, con lui Nino non aveva paura di tirare un calcio di rigore perché sui campi sterrati è gol dalle spalle ai piedi del portiere.
7.) U2
Un gruppo che ha il nome di un bombardiere americano non può che passare alla storia, se poi vengono da Dublino ed hanno superato vivi i Troubles di Belfast e di Derry, avranno sempre un posto nel mio cuore. Se sappiamo che è Natale lo dobbiamo a loro.
8.) Renato Zero.
C’ha così tanto dentro che sa parlare a tutti. E’ il teatro musicale di Dario Fo: uno cantava e l’altro recitava ma si sarebbero potuti scambiare di posto e non te ne saresti accorto. Chi non ha mai pensato che un’amicizia potesse essere amore o ha contrabbandato l’amicizia per avere sesso ?
Oggi si chiama cuckold ma sempre triangolo è; mamma Rai è sempre incinta e partorisce un aborto dietro l’altro ma basta nasconderli in un pacco e tutti ridono felici.
9.) Duran Duran
La prima boy band che spaccava davvero e gli Spandau Ballet gli facevano una pippa. Ragazzi selvaggi senza essere né coglioni né sfigati, a confronto di quelli che oggi cadono nella rete della balena blu che, di blu, non ha manco un dente come il più vile dei cellulari. Se mia figlia volesse sposare Simon le bon le direi di si.
10) Viola Valentino.
Quando era in vendita non c’avevo il becco di un quattrino ed ora che c’ho due palanche è meglio che cerchi di recuperare le diottrie che le ho seminate dietro. Vederla cantare in un film con Milian è più di quanto un uomo possa chiedere, sapere che Riccardo Fogli si è sbattuto lei e Patty Pravo mi fa ancora chiedere perché tutto a pochi e niente a molti.
Maggio 26th, 2017 alle 00:45
Franz Paperott
Io adesso mi sono accorto di aver lasciato fuori i New York Dolls…. dieci nomi son troppo pochi per condensarvi tutta la musica ascoltata ed apprezzata
Mi fa piacere che conosci gli Husker… è stato il mio primo concerto mi ci portò mio fratello,dovevo avere 14 anni o giù di lì…..quel muro di suono mi ha segnato per tutta la vita….grandiosi!!
Tempo fa ho rivisto Bob Mould a Roma ….c’erano forse una ventina di persone ma ha scaldato il cuore come pochi sanno fare
Un caro saluto
Maggio 26th, 2017 alle 13:41
@Maladetto Toscano
Spero di esprimermi bene, caro amico viola… non vorrei essere frainteso in ciò che sto per scrivere.
Leggo il tuo bellissimo post sui tuoi 10 gruppi/artisti preferiti.
Si sente il respiro, lo spessore, si sente la vita e un forte sentire che si esprime in modo chiaro ma rispettoso, che ti lascia sensazioni e domande.
Sembri un altro uomo rispetto a tante occasioni in cui ti intorvi sulla Fiorentina e sembri contro tutto e tutti.
Perché?
Io se fossi in te ci penserei.
Perdonami la libertà che mi sono preso e che forse non avrei dovuto.
Un caro saluto.
Settembre 8th, 2018 alle 20:27
La hanzone delle hanzoni: un’emozione da poho, Anna Oxa, grande passera tra l’altro, ma é un partiholare sehondario.
Sanremo 78, la Violetta in fondo, Antonio e la tarsalgia, Sella, l’ultima domeniha di maggio, 0-0 hoi’ Genoa, Scanziani, i’fischio finale e quella bella hanzone he da febbraio la rimava tutto in A.
Violetta mia.