La mia Sportiva
Capita che qualcuno mi faccia i complimenti per Radio Sportiva, credendo che ne sia ancora il direttore quando invece ho dato le dimissioni più di due anni fa
Così come molti pensano che Sportiva sia stata una mia idea e anche in questo caso si congratulano per la brillantezza dell’intuizione.
L’ho sempre detto ai diretti interlocutori e lo ribadisco pubblicamente: l’idea non è stata mia, ma di Loriano Bessi, che mi propose il progetto nell’estate del 2010: io ne sono stato solo l’ingegnere “giornalistico”, nel senso che con le poche forze che avevamo a disposizione ho costruito una struttura da zero, non occupandomi naturalmente delle questioni economiche che non mi competevano ed intervenendo da pompiere solo quando la situazione stava diventando incandescente.
Con l’aggiunta di un particolare che ci ha condizionato fin dall’inizio: nel primo anno di Sportiva, il 2011, era saltato il sistema di rilevazione degli ascolti, per questa ragione la Radio era splendida da ascoltare (cioè in pratica senza pubblicità, che nessuno pianificava), ma i conti erano ovviamente da brividi.
Comunque sia, abbiamo retto il colpo e siamo andati avanti per oltre quattro anni scalando le classifiche con una dedizione al lavoro dei ragazzi che avevo scelto uno per uno che raramente ho riscontrato in altre redazioni.
A due anni dal mio addio la formula è rimasta quella studiata nel 2010, sono arrivate nuove voci tutte molto professionali, ed è rimasta gran parte della mia squadra che ha continuato a macinare consensi e ascolti.
Per questo motivo mi si è stretto il cuore quando ho letto che quello che tante volte era stato minacciato si verificava davvero: lo sciopero della redazione.
In molti mi hanno chiesto cosa avrei fatto se fossi stato ancora il direttore di Sportiva e sinceramente non ho saputo rispondere perché nelle situazioni bisogna esserci e mi ha sempre dato noia chi spara sentenze da lontano, senza conoscere nulla o quasi.
Posso però con certezza dire quello che non avrei fatto: non sarei mai andato in onda per rispetto alla “mia” redazione e se qualcuno lo avesse fatto al posto mio avrei rassegnato immediatamente le dimissioni.
Febbraio 14th, 2017 alle 09:05
Giudicare dall’esterno è impossibile.
L’unico che può dare un giudizio credibile sei tu che conosci la proprietà e buona parte della redazione.
L’unica cosa che posso dire è che quando sono in ballo stipendi e posti di lavoro non è mai una bella cosa. E la mia solidarietà va comunque a chi, pur lavorando come sempre, non percepisce il salario da parecchi mesi.
Febbraio 14th, 2017 alle 09:15
Ho letto le motivazioni dello sciopero e sono rimasto stupito. Ritardo nei pagamenti, mancato inquadramento contrattuale. Sono un ascoltatore assiduo anche se per pochi minuti giornalieri e mi sembrava una radio di successo, con pubblicità in aumento e indici di ascolto alti. Un saluto.
Febbraio 14th, 2017 alle 09:56
Sono un ascoltatore fisso di Sportiva dal primo giorno ma se non paghi chi lavora per te non vali niente.
Febbraio 14th, 2017 alle 11:23
Solidarietà e rispetto per quei professionisti, tra l’altro ne conosco tanti, che con amore e passione portano avanti quella radio ascoltata in mezza Italia. Poi ci sono le bollette, le famiglie, le cose che ogni famiglia fa abitualmente e non riscuotere lo stipendio non esiste. Punto e basta. Lavoro e prendo un compenso. Se no siamo nel volontariato ma questo è altro. La cosa che mi disturba è che qualche stimato giornalista, che non ha certo bisogno dei 100 Euro o di visibilità, non sia stato solidale con la Redazione, anzi è andato in onda, come se tutto ciò che avveniva non lo riguardasse minimamente. Con un termine obsoleto credo, negli anni 70-80 questi venivano chiamati ” crumiri”. Ed ho anche una mia teoria personale, vale a dire facile farlo in una redazione giornalistica, molto meno facile in fabbrica, con i metalmeccanici o con categorie dove le rappresentanze sindacali hanno iscritti, forza contrattuale, forza fisica. Molto ma molto più difficile. Di un poi mi meraviglio particolarmente, anzi ormai non mi meraviglio più, sta raschiando il barile della sua credibilità.
Febbraio 14th, 2017 alle 11:31
nel mondo dei “normali” ogni azienda deve far quadrare i propri conti..
solo alcune realtà sfuggono ( per un po ) a questa regola: squadre di calcio , grandi aziende che usano il ricatto occupazionale(Fiat), aziende pubbliche ( paga pantalone) e malavita ( riciclaggio) ..
a me dispiace per una radio che ha le carte in regola per stare sul mercato..
Febbraio 14th, 2017 alle 11:49
La situazione economica del gruppo che fa capo a Loriano Bassi è stato il motivo di passare in forze a Radio Bruno? Risponda con sincerità. Saluti
Febbraio 14th, 2017 alle 11:54
Sarebbe interessante che, chi può farlo, ci spiegasse dettagliatamente quello che è accaduto in quanto la lettura dei vari comunicato, come sempre accade, è abbastanza indecifrabile su quelle che sono i motivi e le reali responsabilità.
Non so se si possa fare ma sarebbe utile per essere ancora più vicini a coloro che lavorano e che vedono a rischio il loro posto.
Febbraio 14th, 2017 alle 11:54
Giornalisti mai regolarmente assunti sono stati inviati a seguire Olimpiadi e campionati del mondo. Nell’ultimo anno, stanchi di uno stato di cose non più sostenibile, i redattori di Radio sportiva hanno portato avanti, d’intesa con il sindacato, le legittime richieste di regolarizzazione dei rapporti di lavoro… Ma non è successo niente. Al contrario è continuato il cronico e sistematico ritardo nei pagamenti, fino ad arrivare al recente diniego da parte dell’azienda a corrispondere le mensilità da settembre in poi, mettendo in discussione anche i diritti già acquisiti e intimando l’accettazione di nuove condizioni unilaterali e retroattive. In risposta alle legittime rivendicazioni dei giornalisti, l’editore ha tentato di censurare un precedente comunicato sindacale, facendo sfumare il volume e recapitando poi una lettera in cui si annunciano querele contro coloro che avevano letto il comunicato a nome della redazione. Oltre a ciò, la proprietà di Radio Sportiva attua costantemente un’ingerenza diretta nell’attività giornalistica
Febbraio 14th, 2017 alle 13:43
Sono molto dispiaciuto per quanto ho appreso sulla Radio Sportiva, che è divenuta la mia abituale compagna durante le lunghe ore di insonnia. Una piacevole compagnia che mi ha permesso di scoprire ottimi redattori, che non conoscevo, ed anche ottimi “opinionisti” che conoscevo solo in parte, di cui qualcuno è stato una sorprendente rivelazione. Interessante poi l’ascolto dei tifosi delle altre squadre, con la conferma – purtroppo — della loro appartenenza in larga maggioranza alle grandi a strisce ed in particolare alla Juventus. Ma in questo caso almeno sono i tifosi a determinare l’entità degli ascolti.
Sono molto dispiaciuto quindi per quanto ho appreso ora da Guetta circa le difficoltà economiche della Radio Sportiva, anche se mi dicono essere comuni alla maggior parte delle emittenti radio e TV “private”, per non parlare della carta stampata, in netto calo di tiratura.
Segni dei tempi, brutti almeno per me, vecchio ed accanito lettore di quotidiani ed ascoltatore notturno di radio, un mezzo di comunicazione da cui son sempre stato attratto, più che dalla TV e dai moderni mezzi dell’etere, che aborro, anche se sono costretto a non ignorare.
Febbraio 14th, 2017 alle 14:07
per maraschino post n.6
a parte che David non ha certo bisogno di difensori e che è libero di fare come meglio crede, ma mi spieghi che significa il tuo discorso? cosa c’entrano le motivazioni di david con quello che succede a radio sportiva, di cui mi dispiace immensamente perchè fanno un bellissimo prodotto a livello nazionale (anche se io essendo abituato al prodotto Viola mi sento un pò sportivamente infastidito dalla maggioranza di commenti e discussioni sulle squadre metropolitane..ma comunque ci sono tanti bellissimi servizi sugli altri sport)-
certo che a volte alimentare il cervello prima di aprire la bocca sarebbe doveroso…..
Febbraio 14th, 2017 alle 14:57
@10 pinob
Dici bene, il Direttore non ha bisogno di difensori ma, soprattutto, alimentare il cervello prima di scrivere sarebbe altrettanto doveroso da parte Tua.
Ho fatto la domanda, posta in modo cortese, perchè fino ad oggi non ero certo delle motivazioni della divisione di due brand vincenti: Blu e la banda Guetta. Il Gruppo di Loriano Bessi soffre da tempo per motivi economici.
Se lo ha fatto per tutelare la sua squadra, ha fatto bene, dimostrando di esserne oltre che Direttore anche bravo come manager.
Le professionalità, quando non sono retribuite, si accasano altrove.
Niente di più.
Febbraio 14th, 2017 alle 15:07
Piuttosto, David, come vanno i conti a Radio Bruno ?
La copertura per i 180.000 euro all’anno per pagare la radiocronaca delle partite della Fiorentina in esclusiva ?
A me sembrano un’enormità, visto il calo vertiginoso in un settore come quello radiofonico dove il target esclusivamente maschile e medio basso limita moltissimo l’introito pubblicitario, già in ribasso di suo.
Rassicuraci presto.
RISPOSTA
Vai ci siamo…
I 180.000 sono una tua fantasia del tutto campata in aria e siamo molto lontani dalle vere cifre
Ti do solo questi dati: giugno 2015, ultimo mese di presenza del Pentasport a Radio Blu: Radio Blu 108.000, Bruno 62.000
Ultimo dato uscito oggi: Bruno 90.000, Blu 39.000
Fai te, ciao
David
Febbraio 14th, 2017 alle 15:57
Non ascolto, Radio Sportiva, anche se alcuni amici me ne dicono un gran bene, quindi non posso esprimere un parere.
Febbraio 14th, 2017 alle 16:13
Ottimo David,
qualcuno deve incartare e portare a casa…
Febbraio 14th, 2017 alle 17:13
In riferimento al commento 12, David, credo tu abbia frainteso, mi pare di capire che l’autore intendesse 180’000€ per i diritti di radiocronaca e non il numero di ascoltatori. Magari ho capito male io eh!
Un saluto
RISPOSTA
Non ho frainteso: 180.000 euro per i diritti è una cifra folle e completamente campata in aria, ciao
David
Febbraio 14th, 2017 alle 17:13
Perdonami David, non mi intendo assolutamente di gestione di una radio e quindi non ho capito questa tua frase:
“Con l’aggiunta di un particolare che ci ha condizionato fin dall’inizio: nel primo anno di Sportiva, il 2011, era saltato il sistema di rilevazione degli ascolti, per questa ragione la Radio era splendida da ascoltare (cioè in pratica senza pubblicità, che nessuno pianificava), ma i conti erano ovviamente da brividi”.
Più che altro non capisco una cosa: le uscite le avevate, ma se non avevate pubblicità (che immagino sia la principale fonte di entrate per una radio) con cosa pagavate tutti i costi?
Probabilmente non ho capito nulla….proprio per questo ti chiedo spiegazioni….grazie.
RIPOSTA
Infatti abbiamo fatto molta fatica, ciao
David
Febbraio 14th, 2017 alle 18:10
@2 classe 37: la penso come te,mi sono stupita molto anche io. credevo che dopo le voci e le proteste di qualche tempo fa le cose si fossero sistemate…
Febbraio 14th, 2017 alle 18:12
@6 maraschino: forse no,sai? se hai letto,nel comunicato si parla anche di ingerenze. mi sa che questo motivo avrebbe fatto voltare pagina a david più dei soldi
RISPOSTA
Con me le ingerenze non ci sono mai state e neanche le avrei accettate: so sbagliare da solo e ho una storia di quasi 40 anni alle spalle che parla per me, ciao Monica
David
Febbraio 14th, 2017 alle 19:33
E se domani sera tu diventassi un mito, in terra di Germania?
Ma chi è, quel signore italiano che urlava in modo così esagitato al gol del numero 10 (quello con i tatuaggi)?
Mi sembra lo stesso di quando in quella squadra giocava super Mario, ma non sono sicuro… si chiama come il deejay famoso, quello degli europei…. coso, lì… via, un mi viene!
Dopo il Rap del Trap…. il Rap del Guett..!!
Florenz uber alles
Febbraio 14th, 2017 alle 20:32
Le trasmissioni di ieri di radio sportiva che in genere ascolto pochissimo, mi hanno dato una enorme tristezza. Ho sentito parlare giornalisti e opinionisti che invece di essere solidali con chi lotta per 1.000 euro al mese ha preferito esporsi contro di loro. Se prima l’ascoltavo poco ora non l’ascolterò più! Mi auguro però che i redattori possano trovare la loro strada lontano da questa radio. Si conferma quello che ho sempre pensato di questo paese, in pochi vogliono guadagnare sulla pelle di tanti. TRISTEZZA INFINITA, PERCHE’ NON SONO NATO ALLE ISOLE TONGA?
Febbraio 14th, 2017 alle 20:37
David, il dato che riveli al numero 12 dovrebbe far riflettere:
C’erano 170.000 radioascoltatori.
Ci sono 129.000 radioascoltatori.
Io sono fra i 41.000 che non ascoltano più le trasmissioni sulla Fiorentina in radio.
In auto ho una chiavetta USB con tanta buona musica e devo dire che il mio fegato sta molto molto meglio di prima.
Parla troppa gente che vuole più bene a se stessa che alla Fiorentina.
Manca la leggerezza di Mario, è tutto molto pesante.
Febbraio 14th, 2017 alle 22:32
Caro David,
la cifra di 180000 euro per i diritti di radiocronaca della Fiorentina non me li sono inventati, è la cifra che dappertutto si dice che Bessi non volesse più pagare e per questo te ne saresti andato a Bruno, che invece li pagherebbe.
Del resto non hai mai spiegato con precisione le ragioni di quel divorzio.
Per quanto attiene al resto, non mi hai risposto: non ti ho chiesto quanti ascoltatori ti sei portato dietro a Bruno – ne abbiamo già parlato e notammo che ne avevi persi tanti per strada.
Non è che hai mollato Blu quando hai visto arrivare la magra e Sportiva per gli stessi motivi ?
Io ho chiesto come va a Bruno il saldo fra spese ed introiti pubblicitari.
Del resto Sportiva vi surclassa con un milione di contatti al giorno ed è piena di debiti….
RISPOSTA
Caro Maledetto Toscano,
Radio Bruno va benissimo tanto che la mia struttura fiorentina ha assunto da poco a tempo indeterminato sei giornalisti, evento epocale per la radiofonia toscana e non solo (temo)
I 180.000 euro per i diritti sono una balla totale e non sono i diritti i motivi per cui ho lasciato Blu e conseguentemente Sportiva, ma non vedo perché dovrei raccontare al mondo come sono andate le cose
Il finale sul fatto che Sportiva ci surclassi è comico, con la storia di 1 milione di ascoltatori: va in tutta Italia.
Semmai ci batte in Toscana con 112.000 contro 90.000, ma il pubblico è completamente diverso
Soddisfatto o come qualche tempo fa continui a scrivere provocazioni?
Febbraio 14th, 2017 alle 22:34
P.S.
A quanto si dice sarebbero 180000 in due anni, 90000 all’anno.
Non confermi nemmeno queste cifre ?
Febbraio 14th, 2017 alle 22:38
ciao david. infatti io intendevo che uno dei motivi che avrebbero potuto indurti a cambiare stazione potevano essere ipotetiche ingerenze della proprietà,non che tu le avevi accettate!
Febbraio 14th, 2017 alle 23:30
Quindi, in due anni e mezzo, le due radio hanno perso circa un quarto degli ascolti.
Mi sembra un dato preoccupante, David, non credi?
Anche se tu hai migliorato la performance della nuova radio, non hai portato con te tutti gli ascoltatori della radio precedente.
Forse non e’ corretto confrontare dati di giugno e di febbraio, ma è bene anche non trascurarli: l’interesse degli utenti per le radio viola e’ in calo.
Febbraio 15th, 2017 alle 02:39
Fanno bene i lavoratori a rivendicare anche scioperando i loro diritti….
Ma invece i vari opinion fenomeni sacci sapiens sentenziocrati spesso senza arte né parte quanto e come vengono pagati invece?
Eppoi immagino che i problemi economici della proprietà non riguardano certo la radio quindi dove nascono i buffi???
Febbraio 15th, 2017 alle 09:17
“Radio Bruno va benissimo tanto che la mia struttura fiorentina ha assunto da poco a tempo indeterminato sei giornalisti”.
David, queste sì che sono bellissime notizie.
E le dai solo incidentalmente in una risposta??!!
RISPOSTA
Beh, non mi sembrava una cosa da pubblicizzare
Io lo so come vanno le cose a casa nostra, comunque grazie!
Febbraio 15th, 2017 alle 09:23
@ robertosanjacopino
il dato che analizzi (parlo di trasmissioni sulla Fiorentina in generale) penso sia inconfutabile (almeno dai pochi numeri riportati da David), però penso che non venga considerato il costante sviluppo e avanzare dello streaming, anche se sinceramente non lo saprei quantificare. Io ad esempio quando c’è un ospite interessante (tipo Sconcerti) e devo affrontare le 3 gallerie dell’Impruneta mi collego con cellulare.
In secondo luogo non so quanto possa pagare la politica dell’ospitata di gente che spala costantemente merda sulla società e su alcuni giocatori.
Chiaramente sono supposizioni personalissime da ascoltatore senza avere la minima cognizione delle basi del mercato radiofonico, non essendo il mio lavoro…anche se qui dentro ci sono fenomeni che asseriscono volta volta farebbero il lavoro di corvino nettamente meglio di lui…
Vdz
Febbraio 15th, 2017 alle 09:26
Mi associo alla considerazione di Alessandro B: 6 giornalisti a tempo indeterminato è un eccellente dato ed una buona cosa per tutti, ma soprattutto per loro ai quali faccio le mie sincere congratulazioni.
Vdz
Febbraio 15th, 2017 alle 10:59
Caro David,
Io non provoco.
Pongo delle domande alle quali rispondi se e come ti va.
I 180000 sin due anni aranno amche una follia ma tutti dicono che la cifra è quella e tu smentisci ma non dici quale sia quella vera.
Mi congratulo per l’assunzione dei giornalisti a tempo pieno.
Un’ultima domanda: Alessandro Guetta chi è?
RISPOSTA
Tu hai scritto 180.000 euro l’anno, non in due anni, rileggi
Non vedo perchè dovrei rilevare cifre che fanno parte di una scrittura privata
Alessandro Guetta è figlio di mio cugino Daniele
Febbraio 15th, 2017 alle 15:14
Zachini: è vero, la questione streaming non viene considerata quanto dovrebbe. Il dato quantitativo andrebbe valutato. Il dato qualitativo mi porta a dire che le radio viola vengono ascoltate da un target diretto sull’anziano e quindi l’aspetto streaming potrebbe non essere rilevante. Ma qui mi fermo perché non voglio passare da esperto di una materia di cui usufruisco, ma della quale non sono a conoscenza.
Mi riempie di soddisfazione l’assunzione di sei persone a tempo indeterminato. In questo argomento sono più a mio agio e posso goderne a tutto tondo.
Febbraio 15th, 2017 alle 18:12
“Alessandro Guetta è figlio di mio cugino Daniele”
….ahiahiahi,david,qui si fa nepotismo,eh ??!! 😀 😀
…scherzo,naturalmente,è molto bravo!
….e complimenti per le assunzioni,una piccola boccata d’aria fresca.
Febbraio 15th, 2017 alle 19:56
Se leggete tra le righe, capirete che david ha sempre seguito in prima persona gli aspetti economici delle radio (prima a radio blu adesso a radio bruno), magari non da ragioniere, ma sicuramente nell’aspetto principale: gli introiti pubblicitari. A radio sportiva non penso si occupasse di questo aspetto e si sono visti i risultati. Una radio ben fatta, di qualita, ma che non sta in piede a causa del bilancio negativo e che si trova in cattive acque. Nel mondo dell’editoria la pubblicità è linfa vitale, senza di quella arriva prima o poi il buio. Dispiace per radio sportiva ma hanno retto anche troppo senza bravi commerciali. David è bravo giornalista e ottimo commerciale, assumere troppa gente non fa gli interessi a lungo termine dei lavoratori. Quindi se ha stabilizzato 6 contratti a radio
Febbraio 15th, 2017 alle 19:58
Quindi se ha stabilizzato 6 persone a radio bruno è un grande merito, se da altre parti licenziano.
Febbraio 16th, 2017 alle 00:35
@ Re Andre (34): come avrebbe detto Giovannone il sottocoho….un c’ho capito un cazzo.
Potresti spiegarti meglio?
Febbraio 16th, 2017 alle 10:42
Nel P.S. avevo scritto di 180.000 in due anni, quindi 90.000 all’anno.
Allora questa è la cifra vera ?
Rileggi meglio te.
RISPOSTA
Scusa, ma perché dovrei dire a te qual è la cifra?
E comunque in due anni non l’avevi scritto, ma comunque ogni volta ti impunti su argomenti da addetto ai lavori, contento te…
Febbraio 16th, 2017 alle 15:22
Mi Spiace per i ragazzi di sportiva .