Come saranno quelli di oggi?
Ci pensavo mentre tornavo a casa dopo Viola d’amore con Daniele Carnasciali: cosa rimarrà di “Fiorentina” a tutti quei ragazzi che oggi vestono la maglia viola?
La nostalgia del tempo che è stato è una brutta amica per formulare analisi lucide e quindi è probabile che mi faccia fregare dal ricordo di quanto era bello “avere tutto per possibilità”, ma ci voglio provare lo stesso.
Daniele è un signore di cinquant’anni, che ha corso su e giù sulla fascia destra per un quinquennio regalando assist, qualche gol e, soprattutto, un’immagine pulita.
Come lui ce ne sono stati tanti altri: non campioni, ma persone normali che avevano la fortuna di saper giocare splendidamente a calcio e che poi hanno “incontrato” Firenze, una città speciale che gli è rimasta attaccata addosso come una seconda pelle.
Sono riusciti perfino a sopportare noi fiorentini…
E quelli di oggi?
Borja Valero a parte, e forse Bernardeschi, Gonzalo e Astori, cosa resterà di loro nella nostra memoria in questo turbinio di milioni di euro e di scarso attaccamento a tutto?
E cosa avrà davvero rappresentato per loro la Fiorentina?
Novembre 16th, 2016 alle 08:00
Per ora molto poco….. io ricordo molto bene
i giocatori dal 1965 ( solo quelli significativi è ovvio) di questi quasi nessuno
rimarrà nei ricordi. Forse come scrivi i vari B.Valero/Gonzalo/Astori e Bernardeschi. Anche il Baba per ora non rientra nella lista. Poi metti che sono anni che non vinciamo un bel nulla e la frittata è servita. Anche se il procuratore fa girare le p…e, Salah poteva essere un idolo a Firenze. Peccato averlo perso. E’ il giocatore che ci manca come il pane. Se poi i vari Kalinic & C. si riprendono la scena, allora li ricorderemo volentieri come i vari Carnasciali. Domenica TUTTI A EMPOLI ED UN BELL’APPLAUSO A PASQUAL!!!
Novembre 16th, 2016 alle 08:09
Solo Borja Valero !!
Novembre 16th, 2016 alle 08:43
nulla
Novembre 16th, 2016 alle 09:23
Le cose belle , come il calcio che ricordi e che io adoravo , finiscono…fatevene una ragione…
Umberto Alessandria
Novembre 16th, 2016 alle 09:24
Per gli scarponi un punto d’arrivo,per quelli un tantino più dotati una rampa di lancio………è sempre stato così e sarà sempre così anche se forse a questa specifica domanda potrebbero rispondere con maggiore dovizia di particolari i procuratori e la loro insaziabile voglia di……. “procurare”
se Carnasciali avesse avuto l’appeal di salah di quale colore sarebbe stata la sua seconda pelle??
Novembre 16th, 2016 alle 09:32
Se prendo in considerazione tutta la rosa, tutti i dirigenti, tutti i collaboratori, TUTTO della Fiorentina di questo istante, io ricorderò solo l’attaccamento di Fagorzi.
Chiunque altro, CHIUNQUE ALTRO, per me potrebbe partire stasera, potrebbe sparire, non ricorderò niente e nessuno di questa mandria di individui.
Novembre 16th, 2016 alle 09:35
Io riesco a contarne solo due che pur avendo talento da vendere si sono innammorati perdutamente di Firenze,Manuel Rui Costa e Borja Valero (escludendo ovviamente Antognoni.)
e tutti gli altri???
o che pelle hanno ora??
Novembre 16th, 2016 alle 09:37
Credo che il più riconoscente di tutti sarà Iakovenko (e signora).
Novembre 16th, 2016 alle 09:39
ora non esagerare con i cross di carnasciali. ne metteva in area una su cento era capace di centrare l’avversario anche quando era girato.
Novembre 16th, 2016 alle 09:48
Bella domanda!Preferisco non conoscere la risposta.Il mio modello,poiché ho avuto l’immensa fortuna di vederlo giocare e conoscerlo personalmente, é e resta Kurt Hamrin.Ma ce ne sono stati altri di grandi.
Novembre 16th, 2016 alle 10:11
David
gli importa una s..a a loro di Firenze.
come di torino, milano o roma.
sono lavoratori (sic!), farlo al campo di marte, al comunale o al del duca per loro è uguale, basta riempire la busta a fine mese…
i tempi sono cambiati e bisogna accettarlo.
Novembre 16th, 2016 alle 10:25
Bella domanda…
Io non credo che cambierà molto, da questo punto di vista. Credo che ogni generazione cerchi e costruisca i suoi miti; soprattutto credo che sia universalmente umano guardare al passato e vederlo più bello, più sano, più vero e cose del genere rispetto al presente.
Beh, credo che sia un fenomeno naturale, dovuto al fatto che viviamo 70-80 anni ciascuno: ci misuriamo col primo mondo che conosciamo quando siamo bambini, ragazzi e poi giovani, mondo che per noi diventa il paradigma di qualunque cosa, e poi trascorriamo gli altri 50 a sentirci in qualche modo superati e fuori posto, aumentando progressivamente la percentuale di frasi che cominciano con “ai miei tempi”…
Ma non credo che la percezione sia proprio realistica.
Le generazioni che hanno vissuto le dittature, la guerra mondiale, la guerra fredda, il terrorismo, il Vietnam, il vuoto plastificato degli anni ’80 e cose del genere, rimpiangono i propri tempi come migliori. Esattamente come quelle che, sfalsate a volte di soli pochi anni, hanno vissuto da giovani la ricostruzione, la Costituzione, il Concilio Vaticano II, il voto alle donne, la Dichiarazione dei diritti dell’uomo, la caduta del muro di Berlino, l’invenzione di Internet e cose del genere. Quindi, sospetto che ci sia un meccanismo generalizzato di distorsione della memoria che squalifica il presente.
Tra 40 anni i giocatori viola che sono stati amati in questo nostro decennio saranno considerati mitici.
Come ora è visto mitico un Alessio Tendi oppure un Desolati.
Tra 40 anni Tomovic, Mutu, Pasqual, Gilardino e Gonzalo, in misura e per motivi diversi, probabilmente saranno gli inimitabili e carissimi del cuore di mio figlio che ha 20 anni.
È cambiato, vero, e cambierà ancora, sicuramente, il senso e il tempo di appartenenza ad una maglia. Ma lo farà in un mondo che è cambiato e che cambia allo stesso modo, in contemporanea. I concetti di fedeltà, appartenenza, bandiera e simili resteranno. Avranno delle misure diverse. Come diversi sono i tempi di comunicazione a distanza, di trasmissione di un’immagine, di corteggiamento, di matrimonio, di permanenza in un lavoro e cose del genere.
Secondo me, ci sarà sempre una viola da amare e dei giocatori da considerare “uno di noi” e “come lui nessun”.
Novembre 16th, 2016 alle 10:50
penso che rimanga molto poco.
molti di questi bell’imbusti hanno preso il calcio come una macchinetta per far soldi dopo che hanno scoperto di sapere prendere a pedate una zucca vestiti in bermuda.
si tratta di ragazzi che arrivano ai 38 anni, più o meno,senza avere una minima idea di cosa sia la vita vera.
tuttavia penso che abbiano l’attenuante di vivere in un ambiente quello dello spogliatoio e quello del procuratore che non gli trasmetta nessun tipo di valore né tanto meno di attaccamento, una parola priva di significato per loro.
poi, ovvio, ci sono le eccezioni che confermano la regola, ma son mosche bianche…
Novembre 16th, 2016 alle 11:08
Nulla e sinceramente spero di non ricordare niente di alcuni elementi l’allenatore in primis. Domenica applausi per Pasqual.
Novembre 16th, 2016 alle 11:16
Scommettiamo che fra 20 anni si parlerà di Tomovic come ora si parla di Carnasciali? “Uno scarsone che sputava sangue in campo, mica come le fighette di oggi”
Novembre 16th, 2016 alle 11:19
Semplice. Un bel conto in banca e niente più al di la delle tante chiacchiere. Il calcio è un mondo finto dove conta quasi sempre di più l’avere che l’essere.
Novembre 16th, 2016 alle 11:24
Sono professionisti, è il loro “lavoro” (le virgolette sono d’obbligo), vanno dove pagano di più. Poi si, ci può essere il Borja di turno, ma li conti sulle dita di una mano e qualche dito ti avanza. Noi si ragiona da tifosi, loro da professionisti. Io, avessi sfondato nel calcio, nella Fiorentina ci avrei giocato gratis, ma se mi avessero richiesto Lazio e Genoa (per dirne due di cui non mi frega nulla) sarei andato da chi mi dava più soldi. Poi ovvio che mi sarei impegnato al massimo, ma intanto paga, poi si vede. Brutta da dire, ma è così.
Io ne ricordo e ne ricorderò tanti della Fiorentina, bravi e meno bravi, scarponi e campioni, ma Antognoni sarà sempre il mio idolo, che rientri o meno in società, Antognoni, per me, sarà per sempre LA FIORENTINA.
Novembre 16th, 2016 alle 11:30
Forse, alcuni di loro, quantomeno gli italiani, si portano dentro più di quello che pensiamo…
Siamo noi tifosi, soprattutto quelli di Firenze, che quando non abbiamo a che fare con campioni, infamiamo i malcapitati di turno, a volte per nulla.
Qualche anno fa è capitato con Faccenda. Tornato a Firenze ha ricevuto tanti attestati di stima e affetto con frasi del tipo “quando giocavate voi sì che giocavate per la maglia…” in realtà quando giocava è stato uno dei giocatori più criticati ed infamati come il povero Celeste Pin, da anni riscoperto nei discorsi di tutti e celebrato con vent’anni di ritardo, che ogni volta che si prendeva goal negli anni 80 era per colpa sua..- Carnasciali rispetto ai suddetti era forse di una categoria superiore e, nell’anno disgraziato della retrocessione, fu uno dei meno peggio…in più toccò vette alte tra il 94 ed il 97 ma quante critiche ho sentito del tipo “fa la fascia trenta volte e un cross non riesce a metterlo in mezzo…ah se si avesse Benarrivo si vincerebbe lo scudetto”, oggi invece ” Eh… se si avesse Carnasciali non s’avrebbe il problema del terzino…”
Riteniamo che Francesco Graziani (nulla contro di lui anzi!) sia uno dei nostri e che si porti dentro Firenze dove ci ha giocato in realtà solo due anni, (segnando 14 goal in due campionati, che onestamente sono una media goal molto bassa anche per quei tempi) ma nel nostro immaginario è uno di noi e lo vediamo come eroe mentre di altri ci importa il giusto e consideriamo che loro si portino dentro poco di Firenze perchè magari non appaiono nei media e non mandano le foto con il ponte vecchio sullo sfondo ai vari siti… Noi si decide che se Gonzalo e Borja sbagliano tre partite di fila lo fanno perchè fuori forma, se Tomovic o Tello ne sbagliano altrettante è perchè sono scarsi…E qundi pensiamo che Gonzalo e BV portino Firenze nel cuore più d’altri…
Poi, magari, tra vent’anni quando Tomovic verrà in visita a Firenze gli si dirà “ah se ci fossi tu oggi a giocare..” Gente come Dainelli, Pasqual, Pioli, Gamberini, Battistini, Iachini, Donadel, Pin, Di Chiara porterà sempre Firenze nel cuore per averci passato degli anni ma anche altri, che son stati delle meteore, non si dimenticano di quanto bella sia questa città…
Così in ordine sparso, a distanza d’anni, sarebbe interessante sapere cosa direbbe la gente se in radio venissero i Di Mauro, gli Iorio, i Vanoli, i Guerrini, i Tedesco, i Rossitto, i Sottil, i Mattei, i Calisti,gli Occhipinti, i Salvatori, i Carbone e i Fiondella… tutta gente che oggi riceverebbe più manifestazioni d’affetto rispetto a quando giocava e che forse non ha mai dimenticato Firenze….
Novembre 16th, 2016 alle 11:53
ma se invece dei calciatori ex viola, si facesse lo stesso discorso per le band e i cantanti e i cantautori??
ovviamente senza considerare la cittadinanza acquisita..ma per capire meglio il cambiamento degli “ideali” con il mutare (in crescita) del proprio conto in banca.
Novembre 16th, 2016 alle 12:22
Volevo scrivere qualcosa,
ma quello che avrei volute dire
l’ha già detto Picchio
che ha fotografato con precisione la situazione dei tifosi.
Riguardo ai giocatori,
credo che in generale siano più “mercenari” o professionisti che dir si voglia
rispetto a quelli che giocavano dagli anni 80 in giù.
Il cambio radicale delle regole,
l’affacciarsi dei procuratori
hanno reso i calciatori delle macchine da soldi,
delle vere e proprie aziende.
Inoltre anche l’enorme numero di stranieri contribuisce al fatto che oggi per un giocatore, la città in cui gioca
corrisponde ad una specie di scatto di livello di carriera.
E gl’importa una sega dei tifosi.
Uno dei pochi sembra essere Borja,
ma visto che qualcuno gli rinfaccia
di essere ruffiano con i selfie che spesso mette sui social,
viene da pensare che facciano bene quelli che pensano solo al portafoglio.
Novembre 16th, 2016 alle 12:29
Pienamente d’accordo con Alessio Rui (#18). Solo il futuro ci dirà cosa ci ha cosa ci hanno lasciato!
Ricordo che stiamo esaltando come campioni quelli che dal ’86 al ’91 hanno ottenuto un piazzamento medio del 9° posto senza vincere un titolo. Adesso, da 5 anni, stiamo infamando come brocchi assurdi gente che mediamente ci tiene al 4° posto tutti gli anni…
P.S. ripenso anche a quelli che in Maratona bubavano sempre su Rui Costa perché faceva pochi gol….MAH!
Novembre 16th, 2016 alle 13:58
Vista da fuori, la loro vita, tolto il sacrificio fisico e mentale lautamente retribuito, sembrerebbe avere abbastanza tempo da perdere.
Gli consiglierei di studiare la storia della loro attuale squadra, la Fiorentina,
associazione calcio della città di Firenze.
Vorrei ascoltassero i ricordi dei tanti ex, delle mirabili imprese spesso solo sfiorate, ma una cosa su tutte: sempre considerata una piazza di passaggio, si rivela, a fine carriera, come il solo palcoscenico in cui un buon giocatore si può esprimere in modo completo, certo che ogni suo sforzo sarà apprezzato e tramandato. Uno come Contratto che fa autogol allo scadere contro Lei, a tutt’oggi rimane nell’ immaginario collettivo come uno dei migliori. Solo qui era possibile. Così, per fare un esempio.
È una bella squadra e io sono di parte. O allora!?!!
Novembre 16th, 2016 alle 14:25
E’ bene ricordarsi che il tifoso fiorentino più che il fuoriclasse ha sempre ricordato chi metteva l’anima in campo….Pagliari, Tendi, Iachini, Faccenda….sono solo alcuni esempi di giocatori modesti ma grandi combattenti che a distanza di decenni vengono ricordati dal pubblico viola.
Novembre 16th, 2016 alle 15:09
nè più nè meno di quello che succede nelle altre squadre.
quando capiremo che il calcio è completamente cambiato e non ha più niente a che fare con quello a cui eravamo abituati?
quanto è che non vedete un telefono con la rotella?
Vdz
Novembre 16th, 2016 alle 15:11
Dillo a me che dopo 14 anni mi hanno messo in cigo, dovrei essere incazzatissimo ed invece mi sento sollevato e se non fosse per il denaro che sto perdendo dare contentissimo perché mi ero proprio rotto le palle della mia società.
Figuriamoci sti multimilionari , si ricorderanno di essere stati viola solo per concedere interviste ed apparizioni tv a pagamento perché nessuno se li filerà di striscio e cadranno nel dimenticatoio più assoluto.
Novembre 16th, 2016 alle 15:13
Al solito il correttore, furbescamente, interviene di soppiatto cambiando sarei in dare.. Credo si capisca ugualmente.
Novembre 16th, 2016 alle 15:34
Ribadisco il concetto chiave già espresso: il calcio di oggi è figlio del mondo di oggi. Velocità, stress, mancanza di riferimenti a lungo termine, mercificazione, trasformazione ecc. sono il pane quotidiano. Che per noi adulti o di mezza età è un mondo senza più valori, bandiere ecc., mentre per i ragazzi della Fiesole è ciò in cui si riconoscono, che li emoziona e che tra trent’anni vedranno come “quelli sì che erano tempi”.
Quelli che sparano a zero adesso secondo me sono un po’ miopi e smemorati. Non si ricordano quanto erano pallosi, trent’anni fa, quelli che li criticavano rimpiangendo i loro bei tempi…
In un presente che va a velocità fotonica e dove tutto è réclame e merce, dove nemmeno la famiglia, l’identità dei genitori e la nazionalità sono certi e stabili, qualcuno vorrebbe che il calcio funzionasse con le regole e i valori di trent’anni fa?
E si permette di disprezzare dei professionisti perché incarnano il modello diffuso in tutti i rami della società?
Ma come sarebbe possibile?
Novembre 16th, 2016 alle 15:52
purtroppo restera’ poco nella memoria…
ma credo non tanto per i calciatori che saranno più o meno affezionati a firenze e alla fiorentina, ma proprio per noi stessi
il calcio, il mondo in generale e’ cambiato .. noi un po’ datati sapevamo a memoria la formazione… e a scuola invece di ripetere le tabelline.. andavamo con Superchi,rogora,mancin, esposito…etc etc…
un po’ più grandicelli.. avevamo Galli, contratto,tendi,galbiati etc etc etc
e ci appassionavamo sia con la vittoria dello scudetto, sia con gli anni più bui… e ci e’ rimasto dentro….
trovatemi ora un ragazzino che sa la formazione della viola..!!! non esiste… o se esite e’ molto raro ….!!!!
forza viola!
Novembre 16th, 2016 alle 16:32
Bella riflessione. Per fortuna non prevediamo il futuro. Quello che so è che Firenze è magica ed il tifo viola non lo dimentichi facilmente. Io vivo in un’altra città e quando torno mi emoziono.
Novembre 16th, 2016 alle 17:52
Ma soprattutto cosa rimarrà a noi di questi anni Viola?
Io mi emoziono pensando alle prime partite allo stadio con mio Babbo (metà anni 80),a Baggio che raccoglie la sciarpa Viola, alla mitraglia di Bati, alla corsa di Rui Costa all’ inchino di Mutu….
Oggi onestamente mi emoziono molto poco….non aspetto più con la stessa frenesia la domenica per andare allo stadio…..
Mi spiace per mio figlio, che oggi ha tre anni, e che probabilmente (nonostante non si sia vinto praticamente niente) non vivrà quello che ho vissuto io…..
Per la Fiorentina attuale sono lontani anni luci i momenti come l’ attesa della squadra di ritorno da Bergamo per la vittoria della Coppa Italia.
Conti, plusvalenze, progetti, cittadelle non vanno a braccetto con la passione e la nostra Fiorentinità. Abbiamo bisogno di sognare non di calcolatrici e libri contabili.
Viola78
Novembre 16th, 2016 alle 17:58
Un c’e’ nulla di viola ma e’ come il mondiale 2006 “e resta poco” !
Spero davvero che giri qualcosa e finalmente si vinca qualcosa ancora siamo in tempo per crescere con questa squadra !! forza viola!!
Novembre 16th, 2016 alle 18:42
Sono tanti gli ex giocatori viola che ricordo con affetto, un po’ per la loro simpatia, un po’ perchè all’epoca ero ragazzino e molto più coinvolto emotivamente rispetto ad ora. Oltre ai più noti penso ad esempio a Robbiati, Iachini, Baiano, Schwarz, Faccenda, Piacentini, Lulù “Pesticcia” Oliveira, Amoruso…gente che se giocasse oggi sarebbe di sicuro infamata al primo errore tecnico, ma che all’epoca era tutt’al più bonariamente canzonata.
Il calcio è cambiato, certo, ma non sono solo i giocatori ad essere diventati più freddi, anche il tifo si è evoluto; oggi si pretendono risultati, allora si pretendeva attaccamento alla maglia prima di ogni altra cosa. Vent’anni fa un giocatore in difficoltà non sarebbe stato subissato di fischi, così come non sarebbe stata contestata pesantemente la squadra dopo una semifinale europea.
Non lamentiamoci poi se i calciatori sono mercenari, quando gli stessi tifosi sono definiti clienti, e si comportano come tali.
Filippo da Prao
Novembre 16th, 2016 alle 18:43
Io ricordo anche un Carnasciali molto polemico con la Fiorentina quando lasciò la maglia viola….e faceva un po il fenomeno quando ci incontrava…
Novembre 16th, 2016 alle 18:47
Domenica ad Empoli con tutti i maschi di famiglia: babbo, figlio, fratello e nipoti. 6 Picchi a sostenere la nostra Viola 🙂
Ragazzi, siateci tutti!
Novembre 16th, 2016 alle 18:57
……almeno quelli di questi ultimi anni, solo i soldi (troppi) che hanno guadagnato, la maggior parte senza merito.
Novembre 16th, 2016 alle 21:31
proprio niente perchè è cambiato il calcio ma sono cambiati ache i tifosi..
ai giocatori non viene fatto più un coro, quando giochiamo in casa sembra di essere ad un’interrogazione in classe, tutti pronti a mugugnare se Tizio sbaglia un cross o un passaggio!
non a caso Borja è l’unico ad avere un coro di affetto dai tifosi, paradossalmente senza aver fatto niente di particolare rispetto ad altri (ad esempio Gonzolo) se non mostrare il figlio piccolo che cantava l’inno della viola.
Oggi anche la storia di Firenze, il piazzale e il ponte vecchio si ok … l’è un pò passata dai, rendiamocene conto!
Rimane una città stupenda a misura d’uomo e perfetta per una famiglia ma che per un giovane non offre più niente!
Novembre 16th, 2016 alle 21:44
Thomas Repka: gran martellatore in campo e signore fuori. Se non ricordo male, quando fu costretto a venir via da Firenze, con la Fiore che stava fallendo lo fece con sincero dispiacere.
Novembre 17th, 2016 alle 00:23
solo borja. al resto non gliene frega niente.
Novembre 17th, 2016 alle 00:28
Senza ricorrere ad aiuti internettiani, qualunque età abbiate, provate a citare ad alta voce l’undici del ’56, del ’69, dell’82, di Fiorentina-Bayern anda e rianda e quello dell’anno scorso: quale formazione ricordate meglio?
Dipende tutto dalle vittorie finali conseguite, dai ricordi legati alla giovinezza, deformati dalla nostalgia, dallo spessore umano di quegli atleti che, pochi,si sono distinti dalla massa dei banali e cinici professionisti.
Novembre 17th, 2016 alle 00:44
18 Alessio Rui
Fiondella non potrà mai venire in radio o in altro loco, visto che, purtroppo….
è morto !
🙁
Novembre 17th, 2016 alle 07:14
Assolutamente d’accordo con Alessio Rui. In ogni caso credo che a pochi rimarra’ la citta’ e I fiorentini nel cuore, i tempi sono cambiati, oggi molto più di ieri, i giocatori sono mercenari e non hanno la minima idea di cosa voglia dire LAVORARE e i sacrifici che la vita impone quotidianamente. Forza Viola per sempre
Novembre 17th, 2016 alle 07:36
più che telefoni a rotella mancano proprio le rotelle
Novembre 17th, 2016 alle 09:54
Mamma mia che palle con la tiritera “il calcio è cambiato”!!!
Il giocatore che dà tutto se stesso in campo era apprezzato negli anni ’50, lo era negli anni ’80, lo era 15 anni fa ed è pure oggi.
Un Valon Behrami che rincorreva palloni ovunque io lo ricordo con molto più affetto di Toni o Montolivo.
Novembre 17th, 2016 alle 10:31
x caz feat ermetico
hai perfettamente ragione…ma intendevo porre un’ipotesi non un fatto reale, se mi sono espresso male scusami tanto…
Novembre 17th, 2016 alle 10:34
Desolati
Novembre 17th, 2016 alle 11:53
@ alessandro B
…infatti un valon behrami ha vestito la ns maglia per 2 anni (se non mi sbaglio) mentre carnasciali l’aveva praticamente cucita addosso
VDZ
Novembre 17th, 2016 alle 12:25
Cu tocca davvero rimpiangere “il pesticcia”?
Novembre 17th, 2016 alle 12:48
Sull’ aria de “Il ponte sul fiume Kway”…
La canzone per Fiondella…
Una delle squadre più sabotate nella storia del calcio.
Ci fosse ancora mi berrei una Sevenapp, con il finale dedicato a Carnevale e Compagnia Cantante. Buon pro’ vi faccia.
Firenze non retrocederà mai. Wembley e Bergamo (ma soprattutto Wembley) nascono da quella scritta. Da quella fronte alta del cittadino che “un vo’ beghe con nessuno”, vero spirito da calciante.
Vi invidio. Che siate in campo, al mare, per strada: vi invidio, gente di Firenze.
Un urlo che da la linea a tutto il mondo; non rabbia, bensì l’intuizione della bellezza, dell’ estasi catalizzata in voce da trentamila persone all’ unisono.
Viverlo da calciatore, anche modestissimo….. Il Calcio passa di qui.
Ed ammira sé stesso.
Novembre 17th, 2016 alle 13:59
Non rimarrà alcunché ,i tempi sono mutati e la passione per la maglia non esiste più .
Novembre 17th, 2016 alle 14:01
Mitizziamo troppo i tempi andati. Carnasciali era criticatissimo, e allo stadio era tutto un bubare perché non riusciva a crossare senza prendere il difensore che aveva davanti. Nello stesso periodo in tanti dicevano male di Rui Costa perché non segnava mai (invece Zidane sì) e Toldo passò almeno un girone subissato dai fischi. Anche Bati fu paragonato a Dertycia…
Novembre 17th, 2016 alle 14:34
Zachini, e cosa vuol dire?
Schwarz è stato 3 anni a Firenze, non una vita…..Pagliari 3 anni….Riganò 3 anni…..Fiondella 2 anni….Pusceddu un anno…Brocchi un anno….tutta gente che viene ancora ricordata a Firenze e che non c’è certo stata 18 anni come Antognoni.
Novembre 17th, 2016 alle 15:40
Mah…boh….non saprei rispondere. Il calcio é cambiato tantissimo in questi anni.Tantissimo.
Basta vedere la tv, giocatori che rilasciano interviste e non sappiamo se guardate la loro espressione oppure i loro tatuaggi.
Altri tempi.
Io mi sono innamorato del calcio grazie a mio padre mi portava allo stadio e per me quelle domeniche eran giornate straordinarie. Non so voi come vi siete innamorati della Viola ma io la prima partita allo stadio Fiorentina Catania 83/84 finita 5 a 0 me la ricordo ancora oggi a 43 anni….cioé quei giocatori viola in campo me li ricordo tutti ( anche i 40 enni e oltre di questo blog son sicuro avranno tali ricordi d’infanzia) anche senza aver visto chissá quale filmati in questi anni( Antognoni Pecci,Galli, Passerella e via discorrendo….)
I giocatori di oggi , di questi ultimi anni che ricorderemo ( top Player alcuni dato che pure il lessico calcistico é cambiato) sono pochi , inutile fare nomi, ognuno avrà il suo preferito.
Il resto , va e viene…..
Novembre 17th, 2016 alle 15:40
Alessandro B.:
hai ragione per quanto riguarda il rapporto tifosi/calciatore,
ed è anche vero che il tempo mitizza
perchè per esempio, Pagliari a Kalinic non gli lega neanche le scarpe,
eppure è ricordat con affetto anche da me che all’epoca ero un bimbo.
il discorso era sul rapporto calciatore/tifosi,
i calciatori oggi sono aziende
e nelle maggior parte dei casi considerano le varie città dove giocano
come dei veri e propri avanzamenti di carriera.
Quindi sono convinto che alla stragrande maggior parte di loro gl’importa un tubo di Firenze, del Ponte Vecchio,
di Torino, di Milano o di Bologna;
tirano a fà ciccia sia loro che soprattutto i procuratori.
Non vedremo più un Antognoni o un Gigi Riva,
purtroppo.
Novembre 18th, 2016 alle 09:19
@ alessandro B
ti ha risposto Linus al 53
ed aggiungo…schwartz verrà ricordato? forse per il modo di giocare e dare tutto in campo…uguale Brocchi che se non ricordi male ritornato ad avere un minimo valore di mercato ci ha salutato e via…e comunque sono periodi non paragonabili, quello era un periodo dove la SERIE A per qualunque giocatore era un punto di arrivo, quindi anche una squadra come la Fiorentina poteva andare bene, oggi come oggi la seria A viene dopo la Premier, la Bundesliga e la Liga….faccio fare a te i conti dove sta ora la percezione di importanza della Fiorentina…senza contare il mercato americano, cinese ecc…
Quando si paragonano situazioni vanno analizzati a fondo i contesti…altrimenti si rischia di paragonare pere con mele
Come dire che le coppie una volta litigavano molto meno…grazie si sentivano una volta al giorno con la sip se andava bene, ora sono in chat fissi 24 su 24…
Vdz
Novembre 18th, 2016 alle 09:33
Linus, di Gigi Riva e Antognoni ce ne sono sempre stati pochissimi.
Fino a poco tempo fa giocavano gente come Baresi, Maldini e Zanetti….tuttora sono in attività De Rossi e Totti….chissà se un giorno potremo parlare in tal senso di Donnarumma, Bernardeschi e di qualcun altro.
Ma di giocatori attaccati a tifosi e città ce ne sono ovunque…da noi c’è Borja, c’è stato Pasqual e ce ne sono stati molti altri anche in epoca recente che si sono trasferiti a vivere a Firenze anche dopo la carriera.
Il calcio non è cambiato, la realtà è che questa tiritera la si usa solo per giustificare l’ingiustificabile.
Novembre 18th, 2016 alle 10:42
Zachini, mi pare che tu non abbia capito nulla né dei miei messaggi né di quelli di Linus. A me di un anno o sei anni non interessa nulla, se un giocatore dà tutto se stesso sono sicuro che verrà ricordato a vita a Firenze, anche se ci è stato un paio di anni e basta. Che poi se ne vadano perché Inghilterra, Spagna e Germania sono più appetibili non mi interessa, a me basta che dia tutto in maglia viola. e lo stesso vale per il 90% dei tifosi.
Ma continua pure a dire che il calcio è cambiato.
Novembre 18th, 2016 alle 12:39
Alessandro B.,
bisogna vedere a quale periodo ci si riferisce,
secondo me è cambiato quando hanno preso campo le lobby dei procuratori
dopo la legge Bosman.
Guarda i giocatori di Raiola quante squadre cambiano nella loro carriera.
Ci sono fondi di investimento che comprano ragazzini promettenti..
credo proprio che i sentimenti contino quasi zero in un mondo cosi.
Certo, è vero che gli Antognoni e i Gigi Riva sono sempre stati rari
ma prima quasi ogni squadra anche piccola aveva un giocatore simbolo,
penso ai vari Chinaglia, Pulici e altri.
Il calcio è cambiato
perchè è cambiato il mondo
perchè sono cambiate le regole
e anche la persone in generale
tifosi, giocatori e presidenti.
Domenica sera c’è il derby di Pechino,
vedi un pò te.. 🙂
Novembre 18th, 2016 alle 13:53
@ Alessandro B
allora goditi e ricorda pure Salah che se non sbaglio ha dato tutto in quei 6 mesi…
il calcio non è cambiato…bravo…
mamma mia …questa è la frase dell’anno…
vdz
Novembre 19th, 2016 alle 11:49
Io… direi Borja, Gonzalo e Pasqual.
Novembre 19th, 2016 alle 18:17
Zachini, se è per questo abbiamo avuto fulgidi esempi anche trent’anni fa con Nicola Berti.
Come al solito non solo sei in mala fede, ma vuoi parlare di cose che neppure conosci.
Ciao tuttologo dei miei testicoli.
Novembre 20th, 2016 alle 23:35
Alessandro B
malafede? testicoli?
ma sei di fuori come un terrazzo? ma rilassati e controlla di averLi ancora i testicoli, io non ci giurerei…
ma che ti agiti cosi per una frase “il calcio non e’ cambiato”??? tu hai seri problemi, fattelo dire…quasi quasi ci indovino…anzi no…poi altrimenti mi bannano
ciao malafede…
fenomeno
Vdz
Novembre 21st, 2016 alle 10:57
Zachini, sei sempre all’opera con questi discorsi per poter giustificare l’operato della società.
Dacci un taglio te con le tue frasi fatte buone per ogni occasione.
Ciao tuttologo.
Novembre 22nd, 2016 alle 16:41
Alessandro B
Io non devo giustificare niente, la società opera bene di suo ed è sotto gli occhi di tutti.
Quindi sei fuori strada, piuttosto se tu che devi per forza trovarti qualche cosa per autoconvincerti che la società sta operando male…
ciao cliente
Vdz
Novembre 23rd, 2016 alle 09:20
Io spero solo che un giorno ti renda conto di quanto ti rendi ridicolo con certi discorsi.
Continua pure, che il calcio è cambiato….