Se non avesse smesso così presto…
Ci pensavo nel leggere i tanti attestati che hanno accompagnato Francesco Totti nel compimento dei quaranta anni.
Pensavo a Giancarlo Antognoni e al suo addio a Firenze a “soli” 33 anni.
Ho scritto e detto che a me piace moltissimo chi capisce quando sia il caso di lasciare (Guccini docet) senza andare a raccogliere gli ultimi spiccioli ed elemosinare ingaggi o comparsate.
Ma Antognoni per noi ragazzi fiorentini oggi cinquantenni era un’altra cosa, una licenza poetica che ci prendevamo senza bisogno di chiedere nulla a nessuno.
Come sarebbe stato l’addio al calcio di Antognoni tre, quattro anni dopo, a Firenze e senza la parentesi svizzera?
E gli ipotetici quarant’anni sul campo?
Devo ammettere che Totti gli è stato superiore, così come Baggio, però a me sarebbe piaciuta una celebrazione un po’ più lunga di quel bellissimo pomeriggio del 25 aprile 1989 quando lo stadio si riempì per salutarlo, anche se giocava ancora nel Losanna.
Molto intenso, ma non completo.
Ragazzi, io capisco la vostra indignazione, ma premesso che non avrei mai scambiato Antognoni con Baggio o con Totti, bisogna anche guardare le carriere, il numero dei gol, i palloni d’oro vinti ecc
Poi siete liberi di prendervela con me come meglio credete, è il bello del blog!
Settembre 28th, 2016 alle 07:27
BEPPE DA LIVORNO
TOTTI E BAGGIO SUPERIORI A GIANCARLO???
MA STAI SCHERZANDO VERO???
CIAO
Settembre 28th, 2016 alle 07:31
Mah….su Baggio ne possiamo parlare, su Totti sorvolerei.
Ha piantato, sta piantando e pianterà più grane lui a Trigoria di quante potrebbero essere piantate da tutto il resto della rosa per almeno 20 anni.
Antognoni ha capito qual era il momento di smettere e lo ha fatto. Altri non si rassegnano all’età e pretenderebbero di fare quello che facevano venti anni prima.
Anche su questo si vede la grandezza di Giancarlo.
Settembre 28th, 2016 alle 07:31
Ricordo un altro grande giocatore che giocò fino a 40 anni il grande Piola, piemontese 1912 che nella classifica dei cannonieri italiani precede Totti. Ricordo anche Stanley Matthews, grande ala inglese che giocò fino a 53 anni. Antognoni, se ricordo bene ebbe, oltre allo scontro con Martina, un grave incidente, frattura della tibia e perone che lo tenne lontano un anno dal calcio giocato. Evidentemente tale incidente ebbe un peso decisivo nel declino del giocatore, gestito dall’allenatore Agroppi che non ebbe particolari riguardi nei suoi confronti. Ribadisco che l’allungamento della carriera oltre i limiti canonici non aggiunge niente alla grandezza di un calciatore, Antognoni resta il nostro grande “Antonio”anche senza un allungamento di carriera. Ritengo che Totti sia un grave problema per la Roma, crea inevitabilmente problemi per lo spogliatoio e per la Società, figura ingombrante e imbarazzante. La Juventus trattò con durezza ma competenza il problema della sua grande bandiera “Del Piero”. Ricordo inoltre 3 grandissimi calciatori Platini , Boniperti e Riva che lasciarono il calcio al culmine della gloria. Grande Antonio con la speranza di vederlo di nuovo in Società.
Settembre 28th, 2016 alle 08:05
Baggio era superiore e non di poco. Totti rispetto ad Antognoni ha altre qualità, ma dire che è superiore è un po’ azzardato. Forse gli è superiore nel carisma, questo è varo.
Settembre 28th, 2016 alle 08:06
TOTTI E BAGGIO SUPERIORI AD ANTONIO ? BOH
Settembre 28th, 2016 alle 08:07
Diciamo anche che per Totti è stato facile essere bandiera con lo stipendio che è sempre riuscito a strappare…Antognoni poteva guadagnare molto di più lontano da Firenze, ma non lo ha fatto.
Questo è veramente un simbolo, una bandiera, la nostra bandiera.
Settembre 28th, 2016 alle 08:08
Secondo me questa storia del compleanno di Totti sta diventando stucchevole e patetica,
Settembre 28th, 2016 alle 08:20
premessa tutta la mia stima per Giancarlo,però il confronto con Totti non regge,sia come classe che come forza che come reti fatte.
Antonio ha avuto in carriera incidenti terribili che ne hanno anticipato (purtroppo) l’attacco delle scarpe al chiodo.
fare i confronti fra giocatori di calci( consentitemi lo sproloquio) diversi è sempre ingeneroso,come fra ciclisti…
però da tifoso Viola,sono partigiano.
Settembre 28th, 2016 alle 08:26
A LAZIALEEEE!!!!
Settembre 28th, 2016 alle 08:26
Antognoni ha lasciato il calcio nel momento giusto.
A dispetto della modesta capacità dialettica, il suo comportamento dentro il campo e nella impenetrabile vita privata, hanno avuto sempre il marchio della classe pura.
Si è allontanato come calciatore da Firenze quando si è reso conto di non poter offrire garanzia di rendimento, non si è mai saputo di bizze per il rinnovo dei contratti, non ha chiesto favori ai potenti del calcio per rientrare da dirigente una volta che in quel ruolo ha subito una cocente sconfitta, nelle rare interviste non parla mai male di nessuno e non mostra rancori, semmai un velo di umanissima malinconia per alcune cose che potevano essere e non sono state.
Per tutto questo e forse anche perché la mia gioventù ha coinciso con la carriera di Antognoni a Firenze, Giancarlo è e sarà per me il prototipo di riferimento del calciatore ideale.
Settembre 28th, 2016 alle 08:30
Ma superiori di che?
Ma che stai dicendo?
Loro attaccanti Antonio centrocampista?
Scusami ma e’ un giudizio tecnico che mon condivido!
E poi loro in squadre attrezzate per vincere e Antonio a tirar la carretta con sopra Gola Rossinelli Desolati Bertarelli e Contratto CelestePin Oriali a fine carriera Gentile a fine carriera mentre Totti se non gli regalavamo noi Batistuta di scudetti non vinceva neanche uno.
Dimenticavo, noi vhe siamo cresciuti a Pane ed Antognoni non possiamo essere d’accordo.
Settembre 28th, 2016 alle 08:36
Ho avuto la fortuna di veder giocare Antonio.
Baggio superiore?
mah..
Ha segnato sicuramente di più,
ma stiamo parlando di due ruoli completamente diversi
è come voler stabilire se è più forte Franco Baresi o Van Basten.
In ogni caso, dopo l’esplosione di Del Piero
Baggio ha scaldato le panchine di tutte le strisciate.
Antonio aveva un modo di giocare unico
e secondo me è stato inferiore a pochi,
è sottovalutato perchè è rimasto a Firenze.
Il suo addio alla Fiorentina fu roba da urlo,
costretto ad emigrare a Losanna,
da non credere.
Totti bisogna ammettere che è stato un grande,
quando gioca non è simpatico
ma fuori dal campo cambia tutto
e poi a me piacciono i giocatori bandiera
quindi tra Totti e Baggio
scelgo sicuramente il primo
anche perchè Baggio, è stato un bel gobbo.
Settembre 28th, 2016 alle 08:41
termometro alla mano, devo convenire al 100% con Alessandro B
Vdz
Settembre 28th, 2016 alle 08:44
Antonio, a 24 anni, giocò per due mesi con il piede che era un’anguria tanto era gonfio, lo fece perché la viola rischiava ls B e senza il suo apporto ci sarebbe andata in B.
Poi al mondiale andò che ancora era infortunato e perse il posto in squadra perché un mondiale non è uno scherzo. Altri giocatori avrebbero “marcato visita” così la squadra scendeva in B lui sarebbe andato alla Juve dove Agnelli stravedeva per lui. Altri, non lui il nostro commoventissimo e mito degli adolescenti di fede viola
Dice la canzone: Il giocatore lo vedi dal coraggio dall’altruismo e dalla fantasia ed in questo Antognoni non era secondo a nessuno
Settembre 28th, 2016 alle 09:01
Antonio è Antonio, non si discute si ama a prescindere ed è il primo nel cuore…ma Baggio è stato un altro grandissimo e non tiriamo fuori la storia del gobbo, che se era per lui non sarebbe mai andato via da Firenze, questo ormai lo sanno anche i sassi
Settembre 28th, 2016 alle 09:12
Aggiungo una cosa al mio precedente messaggio: la grandezza di un calciatore, e a maggior ragione di una “bandiera”, si misura da quanto anteponga il bene e l’interesse della squadra e della città al proprio.
Antognoni lo ha sempre fatto, Totti e Baggio mai.
Settembre 28th, 2016 alle 09:12
ONORA IL PADRE
Settembre 28th, 2016 alle 09:43
Credo che ognuno abbia il suo tempo e la sua epoca calcistica e Giancarlo ha fatto quello che doveva quando riteneva fosse giusto.non dimentichiamo i due grissini infortuni avuti.
Forse sarebbe stato più romantico se avesse terminato la sua carriera in viola, ma in ogni caso lui è diventato ed è il simbolo della Fiorentina per tante generazioni vecchie e nuove perciò va bene così.
Quanto alla bravura mi astengo su Totti che però ha avuto la soddisfazione di vincere anche uno scudetto con la sua squadra oltre al mondiale come Giancarlo.
Per quanto riguarda Baggio, dal punto di vista tecnico io lo ritengo il giocatore più bravo che abbia mai visto sui campi di calcio da Maradona in poi.
Saluti
Lucky
Settembre 28th, 2016 alle 09:44
Non grissisini! Grossi infortuni….😆
Settembre 28th, 2016 alle 09:45
Mi spiace contraddirti David ma per me Antognoni è stato superiore a Baggio e Totti.
Sempre più apprezzato all’estero che in italia e ancora questo è inspiegabile.
Negli anni 80 andavano di moda partite straordinarie come Europa contro resto del mondo. Antognoni, quasi sempre unico giocatore italiano convocato nelle selezioni dei migliori giocatori Europa.
Un modo di giocare, correre, trattare il pallone, unico e inimitabile.
Classe cristallina.
Avesse giocato nella juve, nel Barcellona, Ayax ecc. oggi sarebbe paragonato a Cruijff come talento.
Campione del mondo nel 82
Nella famosa partita dopo il mondiale, Europa contro Resto del Mondo All Stars sempre del 1982, giocavano tra gli altri, Maradona, Zico, Falcao, Platini, Beckenbauer, Rossi, Tardelli, Krol, Neeskens ecc. Antognoni premiato come miglior giocatore. Probabilmente all’apice della carriera, vederlo giocare era una gioia per gli occhi e per l’anima.
Settembre 28th, 2016 alle 09:50
Su Antonio ha già detto tutto robertodisanjacopino nel suo mirabile post ………nulla da aggiungere se non la amara constatazione che il calcio attuale della nostra serie A si è ormai impantanato in un liquame di mediocrità generale per cui profili calcistici come quelli di Totti ancora riescono ad emergere e ancora sorprendentemente a fare la differenza tra i propri colleghi…….e che poi a dispetto delle sue movenze da cougar attempata che si aggira insistentemente nella hall di un piano-bar nel disperato tentativo di attirare gli ultimi sguardi consolatori di un indilazionabile destino riesca anche nell’ardita operazione di segnare qualche goal, (ovviamente da fermo su calcio di rigore),beh ciò è ancora più sbalorditivo…
e poi il paragone con Antonio non regge la seta e il poliestere hanno caratteristiche chimico-fisiche molto diverse
Settembre 28th, 2016 alle 10:18
Per quanto mi riguarda Antonio, al netto dei 2 gravi infortuni e della visibilità mediatica ridotta rispetto ad oggi, è stato il più grande calciatore di tutti i tempi, dietro di lui in classiifca mettete chi vi pare. PER SEMPRE UNICO 10
Settembre 28th, 2016 alle 10:27
@ 20 Stollo
la ricordo pure io,
una delle soddisfazioni clacistiche più grandi della mia vita!!!!
Peccato fu poco pubblicizzata la cosa
Vdz
Settembre 28th, 2016 alle 10:34
totti superiore? Negli sputi e nelle pedate forse.
Onore al Padre.
Alessandro Boldrini da Galleno IL RE E’ NUDO!
Settembre 28th, 2016 alle 10:36
Totti e Baggio erano piu´ attaccanti… Antognoni piu´ centrocampista.
Totti era bravo ma anche pompato dai media perche´ giocava nella Roma.
Baggio ha cambiato tante squadre e ci sara´ un perche´…non era una bandiera….anche se buddista.
Saluti Viola 😉
Settembre 28th, 2016 alle 10:44
https://www.youtube.com/watch?v=Va36YD7fBnY
Settembre 28th, 2016 alle 10:50
@ Stollo
Me la ricordo la sensazione di goduria quando surclassò per gioco, tecnica e senso tattico i Maradona e Platini ecc. mi pare si giocasse negli States a NY ma non ci metterei la mano sul fuoco.
Ripeto, noi ventenni dell’epoca, di fede viola, avevamo un solo mito, Giancarlo ANTOGNONI, PUNTO.
Settembre 28th, 2016 alle 10:51
Negli anni 80/90 anche Totti avrebbe smesso molto prima. Oggi, a parte la scienza, la preparazione e l’alimentazione che permettono una longevità atletica maggiore, il livello del campionato italiano non si può paragonare minimamente a quello di 25/30 anni fa. Oggigiorno molti calciatori giocano ad età avanzata e a livelli alti per la lega nazionale, cosa impensabile quando in Italia, trovavi tipetti in difesa come Maldini, Baresi, Aldair, Passarella, Galli, Wiercowood, Ferri, Cravero ecc. ecc. per non parlare dei mediani. Anche il “totti” di 25 anni fa si doveva ritirare o cambiare lega ben prima dei 35 anni.
Settembre 28th, 2016 alle 10:57
David.hai toppato maledettamente,
Settembre 28th, 2016 alle 10:58
@Violavero n.15:
Codesta è la leggenda,
in realtà c’è andato e anche volentieri
anche perchè se ti ricordi,
come per incanto gli si aprirono le porte della nazionale.
quando giocava con noi non vide neanche l’under 21
e gli veniva preferito un certo Notaristefano.
nella nazionale maggiore, fece un’amichevole dove venne bocciato dalla critica
e restò ai margini
fino a che si vestì di bianco nero
e come per incanto diventò titolare.
Ai giocatori gl’importa un tubo della maglia
e Baggio non fa eccezione, anzi.
personalmente lo reputo un campione
ma m’è sempre rimasto un po sulle scatole.
gli avevo rimesso un po le stime
negli ultimi tempi che giocava col Bologna,
mi aveva ripreso parecchi punti con la storia di Borgonovo,
poi non si è fatto neanche vivo per la festa dei 90 anni
ed è stato l’unico.
Ha ricominciato a starmi sulle scatole.
Settembre 28th, 2016 alle 11:00
Stollo, mi hai ricordato cose fantastiche
Settembre 28th, 2016 alle 11:27
Oddio, Alessandro B. tu mi fai piangere. Mi ricordo in vacanza in Vespa in Sardegna con un’amica. Si cercò un albergo con la tv e si chiese di poterla accendere di notte. Ci guardarono come due pazze. Si fece i turni a dormire per non perderla. Mi sembra fosse verso le 3 di notte
Settembre 28th, 2016 alle 11:30
Baggio è stato un sogno ,Giancarlo una certezza
Settembre 28th, 2016 alle 11:44
TOTTI , CHI?
Settembre 28th, 2016 alle 11:45
Io ero allora stadio e ricordo ancora con piacere quella partita.
Forse avrebbe potuto giocare altri campionati a Firenze, ma per come la vedo io, sono stati più che sufficienti per me.
Mai visto a Firenze un altro campione come lui.
Un saluto viola.
Poli Simone
Settembre 28th, 2016 alle 11:52
Da piccolo, qui in Basilicata, alle scuole elementari giocavamo al “gioco del silenzio”, che poi era una scusa dell’insegnante per farci stare zitti; alla fine veniva chiamata quello più zitto a scegliere il nuovo più silenzioso che, a sua volta di continuava a scegliere.
Era una classe maschile per cui alla fine il gioco si divideva in squadre di calcio, di cui noi piccoli supporters facevamo tifo; in una classe di una trentina di alunni una dozzina tifavano inter 7-8 tifavano jooouve 5 – 6 milan, 4 o 5 napoli, un paio erano totalmente agnostici e non tifavano per il football uno era del cagliari, uno si diceva genericamente tifoso del Brasile; nessuno della roma ne della lazio, uno del torino e poi c’eravamo io e un altro fans della Fiorentina.
Nome del gioco mio era De Sisti mentre lui era Chiarugi.
Ovviamente le altre “squadre” di fans avevano i mazzola i rivera i suarez i facchetti i Pierinoprati i Juliano e Altafini panzanato riva burgnich schnellinger ecc. ecc.
Poi poco più tardi esordì in serie A un giocatorino bravino proveniente dall’Astimacobi e di li a breve divenne titolare fisso in nazionale a 20 anni, capitano della Fiorentina, bandiera della squadra.
Avevo, ovviamente, un megaposter di Giancarlo Antognoni in camera mia e quando veniva qualche compagno tifoso di una strisciata, inevitabilmente venivo preso in giro perchè tifavo per una squadra che non lottava per lo scudetto. Ma nessuno di questi fans di intermilajuve ha mai messo in discussione la classe cristallina del mio idolo calcistico di bambino prima, adolescente ed adulto poi.
Mi ricordo gli emigrati in Germania o Svizzera, che tornavano in estate al paesello con le macchine sportive o i macchinoni mercedessoni persi a nolo per impressionare, a mo di rivalsa, quelli che erano rimasti perchè bene o male riuscivano a campare decorosamente senza partire verso nuove destinazioni.
Alla fine questi dicevano che, in Germani o Svizzera o Francia o Inghilterra il giocatore italiano più ammirato era lui, Antognoni, soprattutto in Germania dove affermavano che lui, il Giancarlo, giocava a testa alta, cioè il pallone neanche lo guardava quando lo aveva tra i piedi e questo, per gli stranieri, era sintomo di classe pura, perchè di giocatori così in Germania Francia ecc. ce n’era uno al massimo due, ma forse anche nessuno.
Questo era Antonio, per chi non avesse vissuto quegli anni e per chi non ha mai avuto la fortuna di vederlo giocare al CALCIO.
by antico
Settembre 28th, 2016 alle 11:55
macchine sportive o i macchinoni mercedessoni presi a nolo…
Settembre 28th, 2016 alle 11:57
SI, si giocò a New York e fu una partita favolosa, con la Luce che abbagliò il mondo!!!!
Settembre 28th, 2016 alle 11:58
Io, a Firenze, tecnicamente parlando, ho visto solo un solo giocatore superiore ad Antonio.
Socrates Brasileiro Sampaio de Souza Vieira de Oliveira.
Settembre 28th, 2016 alle 11:58
Ettai scritto una bischerata diperridere.
Settembre 28th, 2016 alle 12:10
E io non andrò mai a mangiare all’enoteca Pinchiorri!
Perchè non ho i soldi, mica per altro… 😂😂😂😂😂
Settembre 28th, 2016 alle 12:14
Solo un esempio…Coi palloni dell’epoca di Antognoni, Totti avrebbe tirato scoregge e non i missili di oggi ….David…dai su…ti sei leggermente sbagliato…;)
Umberto Alessandria
Settembre 28th, 2016 alle 12:30
Totti superiore a Giancarlo? Assolutamente no, ha solo avuto la fortuna di vivere in un epoca più mediatica e giocare in una squadra alla quale vengono riservate sempre particolari attenzioni di visibilità, ma dal punto di vista tecnico Antonio resta l'”unico 10″.
Settembre 28th, 2016 alle 12:49
Antognoni e’ di grzn lunga superiore al coniglio Baggio e all antisportivo Totti!!! Le rinunce che ha fatto Antognoni in termini di guadagni,carriera e trofei non le ha fatte nessuno quindi non scherziamo per favore!!!!!! Ale’ Viola
Settembre 28th, 2016 alle 12:56
“Il ragazzo che corre guardando le stelle”.
E se l’ha detto il Barone…
Settembre 28th, 2016 alle 13:03
Ma basta con questo totti:buon giocatore come molti altri!Leccascarpe dei Romani levatevi di torno!
Settembre 28th, 2016 alle 13:08
Per me Antonio è un mito nel senso assoluto del termine, poiché dal vivo non l’ho mai visto. Certo che si gli hanno dato il golden foot, qualcosa in più rispetto a Totti l’avrà fatta…il paragone con Baggio invece è delicato: ho iniziato a seguire il calcio dal suo ultimo anno in viola, per lui ho tifato per la nazionale ed è l’unico ad avere un personale poster nella mia cameretta…tra lui e Antonio avrei serie difficoltà a scegliere, ammetto, ma Totti proprio no. Se lo avessero buttato fuori la metà delle volte in cui ha offeso arbitri e le di loro madri, avrebbe beccato 10 giornate di squalifica l’anno.
P.s.
Fancuore il giallorosso che ti fa pagare 300 euro un antipasto, se mi posso sdare vo da i’Perseus, che tra l’altro costa molto meno!
Settembre 28th, 2016 alle 13:14
È nato Totti, e sti cazzi, sei nato te, ti abbiamo fatto gli auguri, ma ora anche basta….
E che palle con questi 40 anni di Totti, che palle…..
Gli auguro di camparne altri 100, ma basta…….
Settembre 28th, 2016 alle 13:20
Paragonare Antognoni a Totti è come paragonare la ribollita al buco del culo……. Non c’entra proprio nulla……
Scusa il francesismo.
Settembre 28th, 2016 alle 13:31
Scrivo prima di leggere gli altri commenti.
Che immagino numerosi perché il tuo post sembra fatto ad arte per scatenare il meglio e il peggio del fiorentinismo.
Non me la sento di fare paragoni. È questione di gusti e molti fattori non sono comparabili.
Antonio è stato il mio mito di ragazzo.
Di un mondo ed un calcio che per molti aspetti non esistono più.
Non so come lo valuterei oggi.
Ma oso pensare che non resterebbe a vita nella Fiorentina di oggi nel campionato di oggi.
E professionalmente parlando, penso che farebbe bene.
Meno male che non esiste la riprova…
Settembre 28th, 2016 alle 13:48
David, caro fratello viola, ti ammiro per molte cose, ma di calcio giocato ci pigli il giusto!
Non si tratta di opinioni personali!
Giancarlo nel suo ruolo era unico!…..ed è stato un vero grande, fuori e dentro il campo!…un vero numero uno.
Baggio, Totti, Del Piero, sono altri ruoli e forse anche altre carriere, ma hanno giocato anche in squadre ben più importanti della Viola di Giancarlo, eccezione forse per quella dell’82.
Antonio è il simbolo di Firenze e della Fiorentina, ben più di quanto lo sarà mai Batistuta e credo che nella storia “moderna” della Viola non sia paragonabile a nessuno.
Settembre 28th, 2016 alle 14:21
@Linus n.30
Non sono d’accordo, può darsi per un filo di ingenuità nostalgica che mi lega a quegli anni, ma a quei miei tempi di tifoso a tempo pieno, questo traspariva.
Se fosse come dici tu, per Baggio, a distanza di anni gli avrebbe fatto comodo in tutte le interviste fare il filo-aziendalista-juventino; invece, pervicacemente, ha detto che gli anni più belli li ha vissuti a Firenze in maglia viola e mai menzionando il fatto che con la maglia dei gobbi ha vinto il Pallone d’Oro, scusa se è poco…
Settembre 28th, 2016 alle 15:04
Caro Stollo,
Hai colpito nel segno.
Se ricordo bene, in quella partita giocata a NY, platini era riserva di Antogno ed entrò al posto di un altro perché la Luce dominava in lungo e in largo.
Io presente, al mare, di notte insieme al babbo davanti al minuscolo tv in bianco e nero dell’epoca…
Riguardo alla grandezza ed ai paragoni tra giocatori di epoche diverse, si fanno sempre male, specie se i ruoli non sono gli stessi.
Per me Antognoni aveva una classe unica. Solo vederlo correre a testa alta suscitava emozione e ammirazione. Forse non era un finalizzatore eccelso perché in area entrava poco, ma la botta da fuori, gli assist ed i lanci di 50 mt fatti con una naturalezza unica ed apparentemente senza fatica rimarranno nella storia del calcio!
La sua carriera che tu, David, giudichi finita anzitempo, è stata pesantemente condizionata dal secondo infortunio, che ne ha limitato irrimediabilmente la dinamicità. Alla fine si è arreso alla sfortuna che ne ha caratterizzato la carriera ed ha dignitosamente tolto il disturbo…
Di Baggio non so cosa pensare: un po’ perché mi sento sempre come un amante tradito, un po’ perché penso che abbia avuto la sfortuna di giocare in piena epoca 4-4-2, lui fantasista puro si è ritrovato a dare spettacolo solo nelle piazze che preferivano il talento agli schemi ed ai risultati.
Er Pupone: tanto forte quanto burino. Ha fatto fuori tutti gli allenatori che non gli andavano a genio. Da qualche anno crea non pochi problemi tattici: meglio una o due magie a partita giocando in dieci o giocare in undici, ma con lo spogliatoio spaccato? Supertutelato dagli arbitri che da lui subiscono qualsiasi cosa, gioca da quasi 25 in serie a: campionissimo.
SFV
Mamo
Settembre 28th, 2016 alle 15:05
Antognoni prescinde da scudetti e goal segnati.
Rappresemtava il bello proprio come Firenze
Settembre 28th, 2016 alle 15:10
Riguardo alla precisazione che hai fatto in fondo al post,
Antonio ha fatto pochi gol
ma non era una punta
e non ha vinto scudetti
(anzi uno lo avrebbe anche vinto)
ma nel calcio i trofei vinti contano il giusto
altrimenti Batistuta sarebbe peggio di Iaquinta o di Schillaci.
e poi se Antonio fosse andato alla juve,
avrebbe vinto tutto
ma sarebbe stato il solito giocatore che è stato qui.
Comunque,
come giustamente dici tu, sono opinioni,
Settembre 28th, 2016 alle 16:00
La fine di Antognoni fu assai strana.
Premesso che a quei tempi a 33 anni un calciatore era già finito, quando decise di smettere lasciò Firenze per Losanna con una scelta incomprensibile.
Fu una mezza festa come lo è stata per Maldini al Milan e Del Peoro a Torino.
Certo, meglio una mezza festa che restare sul groppone della Roma come un’ipoteca……
Settembre 28th, 2016 alle 16:53
Magari anche Socrates e Passarella son venuti a Firenze per vedere come faceva, lui, anzi, Lui, a guardare le stelle….
Firenze e` più grande, grazie a Lui.Galli Cuccureddu Contratto me li ricordo perché alla fine arriva Lui.
A Cagliari a pari punti perché c’e` Lui.
Quello che e` Roma, che e` Napoli, che Genoa Samp, Bologna non saranno purtroppo per loro, mai, Firenze lo e`. Finite voi la frase.
Dedicargli lo stadio e` troppo poco.
Non si può imprigionare un’ Idea.
Firenze e Giancarlo. Giancarlo e Firenze. Forever.
Baggio nel cuore. Antonio nelle stelle.
Settembre 28th, 2016 alle 17:26
Non sto a fare graduatorie, il calcio è materia largamente opinabile, ognuno ha le sue preferenze.
Per me Baggio, che peraltro era una “mezza punta” al contrario degli altri due, è stato superiore: le prodezze tecniche che ho visto fare a lui in sede realizzativa, non le ho viste da Antognoni, né tanto meno da Totti (anche per la minore …frequenza). Certo questi ultimi avevano altre doti di costruzione del gioco (ed Antognoni anche di eleganza), che Baggio non aveva, ma per me il “codino” aveva quel che di magico che ho visto solo in Maradona (lui,sì, più forte!).
Quanto al momento del distacco, mentre quello di Totti rischia il patetico e quello di Baggio fu necessitato dall’infortunio, quello di Antognoni non fu così pacifico perchè ricordo che nei due anni in cui giocò nel Losanna un giornalista fiorentino (che morì tragicamente e di cui non ricordo il nome)curava le riprese televisive delle partite, non senza qualche polemica.
Comunque una cosa è certa: non so il più bravo, ma il più “fiorentino” è stato Antognoni, “il ragazzo che toccava il pallone guardando le stelle”.
Settembre 28th, 2016 alle 18:23
Antonio campione in campo e fuori
Numero uno rimasto a Firenze per scelta come potevano fare benissimo altri
Onora il padre
Settembre 28th, 2016 alle 18:37
Caso Totti: grande giocatore, bravo coi piedi, ma non altrettanto con la testa (si è mai chiesto: Cosa farò dopo?). E poi vorrei ricordare al Signor Pinchiorri, che evidentemente ha la memoria corta, che lui ha sempre indossato la maglia di quella squadra che, grazie a una VERGOGNOSA COMBINA, ci spedì in serie B!!! Almeno i gobbi non sono arrivati a tanto (anche se ci fregarono uno scudetto). Mi aspetto auguri anche per ANTOGNONI, BAGGIO, BATISTUTA (mica gli mancheranno i soldi per comprarsi una pagina di giornale?!).
Settembre 28th, 2016 alle 18:43
Su Antognoni:
La superiorità di Antognoni su Totti è spiegata in una semplice cosa :
Da figliolini a subbuteo si metteva i numerini alle maglie dei giocatorini e a quello col dieci , col pennellino gli si tingeva i capelli di biondo .
Questo a Firenze.
A roma a quell’altro ai massimo gli possan dipingere le corna.
E vediamo di onorare il Padre peppiacere.
Passiamo ad altro .
Sul Pinchiorri :
Vado ad incollare vecchia cosuccia…
Immonda Bestia ha scritto:
gennaio 11th, 2013 alle 11:28 am
Lo splendido Pratese ,divenuto una star da mettere in una teca di vetro, che disse al maitrè di sala dal pregiato Pinchiorri reo di aver tardato a portargli la carta dei vini:
“ciccio dimmi quanto tu costi compro te e tutto il locale” ha vissuto un momento di grande fama.
Peccato che citato in giudizio dal titolare dello spettabile locale sia stato condannato a pagare 10.000 euro di danni morali.
Però, vuoi mettere!
Una volta noi Pratesi si campava Firenze, Montecatini alto e basso,s’avea tutti la seconda casa in Versilia o a S.Marcello Pistoiese , a Pracchia e a Maresca, all’Abetone quando si passava ci mettevano il tappeto rosso…
S’arrivava con le nostre Alfette e con le nostre Mercedesse mentre gli italiani viaggiavano ancora in lambretta.
Una volta andai ospite in una riserva privata di caccia vicino l’Arnaccio, comitiva di pratesi, il più sciagurato aveva il Beretta Imperiale Montecarlo che costava quanto un’automobile.
Sessanta mila lire per ogni fagiano buttato dal guardia.
Foppeddire.
Immonda Bestia
Settembre 28th, 2016 alle 18:58
tutto nasce dal segno del tempo quaranta anni dopo la vita si allunga e così anche le carriere dei giocatori
Settembre 28th, 2016 alle 19:45
David sei un grande, ti seguo sempre da Trapani (Trapani Viola è sempre presente) però secondo me il paragonare Antognoni con Baggio e Totti è, secondo il mio modesto parere, sbagliato.
È sbagliato perché la bandiera viola era più centrocampista mentre gli altri due più attaccanti, perché il calcio dì Antognoni era diverso da quello di Baggio e da quello di oggi di Totti. Antognoni ha sofferto due gravissimi infortuni dove nel primo ha rischiato la vita è nel secondo bisogna ricordare che le cure ed i tempi di recupero di trent’anni fa non sono come quelli di oggi. Poteva si, giocare altre due/tre anni ma ha capito che a Firenze aveva fatto il suo tempo e, nonostante tutto, ha preferito andare a giocare in Svizzera per non indossare una maglia diversa da quella viola! Ho avuto l’onore ed il piacere, come te e tanti altri, di vederlo (Antognoni) in campo dal vivo ed era un bel vedere!
Chiudo con una riflessione: secondo me Antognoni anche oggi farebbe faville con la sua tecnica sopraffina non so se gli altri due sarebbero diventati campioni o solo ottimi calciatori.
Finisco ribadendo che Baggio e Totti sono stati (Baggio) e sono (Totti) immensi e meritano assoluto rispetto
Totti è ed sarà la Roma mentre Antognoni è stato, è, ed sarà per sempre la Fiorentina (in questa cosa sono uguali!!)
Settembre 28th, 2016 alle 20:34
Antonio e’ Antonio e non si discute. Baggio l’ho sempre reputato un bravo ragazzo,innamorato di Firenze e non mi stava antipatico neanche quando è andato dai gobbi anche perché ho sempre creduto alla sua buona fede e che non ci volesse andare e ancora gli credo. Ma Totti proprio no! Incarna in se stesso tutti gli pregiudizi sui romani. Coatto,arrogante,prepotente,provocatore,piantagrane,antipatico,insomma in una sola parola”insopportabile”. Per questo a differenza degli altri due quando anche lui finalmente smetterà non ne sentirò certo la mancanza e credo neanche il calcio italiano.
Settembre 28th, 2016 alle 21:32
Se si esamina la carriera ed i titoli vale quel che dici, se si ragiona da tifosi viola………… Totti chi?
Settembre 28th, 2016 alle 21:43
con tutto il bene che gli voglio, certo che totti e baggio gli sono stati superiori…. gnamo… e’ la nostra bandiera ma la realta guardiamola…
Settembre 28th, 2016 alle 22:20
Quel giorno ero allo stadio, tieni presente che ero venuto di proposito dall’Abruzzo con mia moglie e mio figlio ancora ragazzo, quando all’edicola dove comprammo i biglietti, vi erano gigantografie di Baggio e del Grande Capitano, mio figlio rivolgendosi
all’edicolante dise che Baggio era un grande campione e forte, per tutta risposta l’edicolante nel bell’accento Fiorentino, gli disse : ” bel ragazzo ci vogliono 10 Baggio per fare UN ANTOGNONI” be la penso ancora allo stesso modo.
Settembre 28th, 2016 alle 22:38
È difficile paragonare tra loro calciatori di decenni differenti, forse ha anche poco senso. Però, e non solo come tifoso della fiorentina, ho sempre avuto e sempre avrò una certezza incrollabile: nel suo ruolo, con le sue caratteristiche, tra i giocatori che ho visto e che conosco, Antognoni non ha eguali. Mi viene difficile anche solo pensare un nome che gli si possa avvicinare. Trovo certe somiglianze in Crujiff, ma troppo attaccante per essere accostato al centrocampista per antonomasia. Sto parlando di calcio, non sto parlando di giocoleria, per quella c’è stato Maradona, fenomeno che vinceva la partita da solo: prendeva la palla e la portava via, nascondendola agli avversari e ai compagni e vincendo di pura tecnica ed estro. Sto parlando di CALCIO, inteso come gioco di aria e di spazi, giocato di squadra. C’è una sensazione che solo Antognoni mi ha fatto provare guardando una partita: l’impressione che il campo si ingrandisse a ogni suo lancio, giuro di avere visto con i miei occhi il prato allargarsi e allungarsi sotto le sue falcate. Perchè giocava senza guardarsi i piedi, senza guardare la palla, guardando sempre oltre l’avversario e tu che guardavi lui giocare dovevi guardare dove guardava lui per capire il suo calcio. Allora anche te guardavi le stelle, guardavi avanti e non l’erba o la palla, vedevi il gioco, e il pallone arrivare dove stavi guardando perchè il pallone arrivava sempre dove guardava lui. E capisci che non il dribbling, non il tunnel, non il tackle, ma il passaggio, che anticipa e detta il movimento, è la vera essenza del calcio, giocato di squadra.
Prende palla sul cerchio di centrocampo, si gira toccando il pallone una sola volta e cambia gioco con un lancio tesissimo di quaranta metri per l’ala che intanto allungava in profondità sulla fascia opposta, la palla arriva con una precisione così millimetrica e docile che la puoi stoppare come un passaggio da cinque metri. Riceve palla sulla sua tre quarti di spalle alla porta avversaria, aggira un avversario con una finta di corpo e già acquista la velocità necessaria per saltarne altri due, senza guardarli, tagliando in orizzontale il campo con tre falcate e due tocchi, sa già dove mettere il pallone, deve solo aspettare che il compagno si muova, allora rallenta una frazione di secondo e il lancio assume una traiettoria liftata, il pallone resta più tempo in aria e cade precisamente sui piedi dell’attaccante che finalmente si fa trovare al posto giusto. L’ampiezza e la profondità del gioco del calcio. Porta palla al limite dell’area avversaria, chiede lo scambio con il compagno che gli viene incontro, chiude il triangolo scaricando dal vertice destro un diagonale secco e imperioso che non lascia al portiere nemmeno il tempo di girare la testa per guardare il pallone insaccarsi. Classe e potenza, visione di gioco e corsa, tocco di palla, lancio e tiro: in un calcio come quello attuale sarebbe il titolare del centrocampo in una qualsiasi super squadra del mondo. Altro che Pogba. Con una maglia diversa dalla mia, gloriosa come poche ma assai poco trendy, starebbe lassù nell’olimpo mondiale. Altro che Platini, altro che Totti (chi?), altro che pallone d’oro (Mathias Sammer!)
Settembre 29th, 2016 alle 00:28
Il Pupone gran bel giocatore ma non ha mai vinto niente.
Uno scudetto in 20 anni con Batistuta, Samuel e Emerson.
Un mondiale ma da riserva di cui si ricorda un rigore con l’Australia ma dove sono stati decisivi Buffon e Pirlo.
Al romano tanto gli piaceva misurarsi che a 30 anni ha rinunciato alla Nazionale e non ricordo si sia mai piazzato nei primi 10 nella classifica del Pallone d’oro.
Baggio a neanche 20 e’ stato operato per 2 volte ai crociati, ha trascinato una modesta Fiorentina alla finale di UEFA, l’Ialia ad una semifinale ed a una finale Mondiale ed i Gobbi ad una vittoria in UEFA.
Ha vinto un Pallone d’oro.
Poi i problemi fisici non gli hanno permesso di mantenere una condizione fisica tale da giocare titolare in uno squadrone come il Milan che schierava i più forti giocatori del mondo.
Giancarlo ha giocato 2 mondiali ed è stato protagonista fino alla semifinale contro la Polonia.
Lo amiamo perché nel pieno della carriera fino a 27 anni ha giocato in una squadretta, poi gli hanno messo intorno dei giocatori e quando eravamo in lotta per lo scudetto ha avuto l’incidente con Martina. Lui che non aveva mai avuto un raffreddore, se non una maledetta tarsalgia l’anno del mondiale in Argentina, rientrò a tempo di record per lottare per uno scudetto che ci fu rubato a Cagliari.
A 30 anni gli spaccarono tibia e perone nel più terribile infortunio che ho visto al Comunale.
Era una mezzala a tutto campo non una punta come Baggio, capace di lottare contro Falcao e Cerezo e nello stesso tempo di lanciare gli uomini in porta come nessun altro.
Ha chiuso con la nazionale a 30 anni con oltre 70 presenze per colpa di quel maledetto infortunio.
Settembre 29th, 2016 alle 03:49
Antonio non ha mai smesso
Settembre 29th, 2016 alle 03:50
Quando mi chiedono chi sua più forte fra Maradona e Pelé dico: Maradona è il secondo più grande calciatore della storia. Dopo Antognoni
Settembre 29th, 2016 alle 06:18
Uno lascia successi e numeri e maglie e daje e acceso folklore.
La nostra è struggente poesia che lascia bellezza e dolore.
A ciascuno il suo.
Settembre 29th, 2016 alle 06:33
Baggio e Totti più attaccanti Antognoni più centrocampista.
I primi due giocavano con intorno ottimi giocatori,Antonio con zuccheri gola sella bertini…..
Come classe,movenze,visione di gioco,lanci,cambio di gioco,attaccamento alla squadra Antonio e’ infinitamente superiore,sarebbe come paragonare 5 centesimi ad un cocomero.
Settembre 29th, 2016 alle 08:34
@violavero: Credo che Baggio parli cosi a distanza di anni
perchè da noi era amatissimo,
alla juve non è che l’abbiano trattato proprio bene.
Credo sia logico che oggi Baggio ricordi il periodo fiorentino come il migliore della sua vita
anche se ha vinto ed è diventato un campione con loro.
Ho letto che Leosenio, tifava la nazionale per via di Baggio,
ecco, io ho fatto l’esatto contrario
ho iniziato a tifare contro a bestia proprio per via di Baggio.
Io ho sempre vissuto quella vicenda
che oggi sarebbe una cosa normalissima,
come un tradimento anche da parte sua
e ogni gol che gli vedevo segnare per me era un cazzotto nello stomaco
almeno per i primi anni dal distacco.
Non lo ricordo come mito viola,
a lui preferisco anche Nappi, per dire.
E’ stato un campione
però chi lo paragona a Maradona, rischia la denuncia,
in ogni caso a me è sempre rimasto un po sulle scatole
a partire da come giocò la famosa finale di coppa uefa contro di “loro”
per finire all’aver completamente ignorato l’invito alla nostra festa dei 90 anni.
Settembre 29th, 2016 alle 10:17
Come tecnica calcistica, Baggio e totti (volutamente minuscolo) sono superiori ad Antognoni; tecnicamente, forse anche Hamrin gli era superiore.
Se li guardiamo come calciatori e uomini in senso lato, Antognoni non ha pari, forse il solo Batistuta potrebbe insidiarlo.
Il problema di totti è Roma, non la Roma: laggiù essere giudicato un dio vivente crea problemi alla testa, ti autorizza a sentirti eterno come una statua del Campidoglio, non ti fa capire quando tieni in scacco un’intera città.
Spalletti e Pallotta avevano capito tutto ed avevano fatto bene a preparargli l’uscita – leggi, mancato rinnovo del contratto da giocatore – ma la stessa identica manovra a Torino con Del Peoro è riuscita ( ed infatti la Juve si è fortificata mille volte) a Roma con totti no.
Chiedetevi perché.
Settembre 29th, 2016 alle 11:02
EM @68:
Ti scoccia se stampo il tuo commento e lo incornicio?
Ancora grazie….!
Settembre 29th, 2016 alle 11:54
Ancora su Totti dico che è facile fare la bandiera a 4 milioni netti all’anno e creando casini ogni volta che c’era un rinnovo. Antognoni e’ sempre rimasto a Firenze felice della sua scelta,senza tanti mal di pancia e nonostante le solite note lo avrebbero coperto d’oro a stipendi nettamente inferiori (anche rapportati ai tempi di oggi)
Settembre 29th, 2016 alle 13:54
Baggio Totti piu forti di Antonio …. forse ma Antonio resta Antonio l amore x il piu grande capitano viola sorvola I numeri parafrasando il maestro di Pavana … ” e’ difficile spiegare è difficile capire se non hai capito già
Settembre 29th, 2016 alle 14:37
Per chi non lo ricordasse o non avesse visto il filmato della partita Europa Resto del Mondo nel 1982 postato dal puntuale Alessandro B, Antognoni portava la maglia n. 1!
Probabilmente furono assegnate in ordine alfabetico ma a me piace pensare che lui in quel momento era veramente il numero 1 e glielo riconoscerono.
Saluti
Lucky
Settembre 29th, 2016 alle 15:54
Epoche calcistiche diverse , il paragone non si pone viste le caratteristiche differenti anche come ruolo .
Rispetto la tua opinione David e di tutti gli altri del blog . Forza viola !
Settembre 30th, 2016 alle 00:36
Non sara’ stato il piu’ forte…(e qui si potrebbe aprire un dibattito)…Ma sicuramente era (e resta) il piu’ bello da veder giocare: IL RAGAZZO CHE GIOCA GUARDANDO LE STELLE
Settembre 30th, 2016 alle 03:56
mamma mia, fai questo lavoro da 40 anni davvero? Come si può accomunare 3 giocatori di epoche diverse mettendo le vittorie come termine di paragone tra l’altro? Allora il Bati sarebbe un mediocre visto che Inzaghi ha vinto più di lui?
Ottobre 1st, 2016 alle 10:29
Baggio : classe, gran finalizzatore i ispiratore, ma non era un giocatore a tutto campo
Totti : dalla tre quarti di campo in su, giocatore impareggiabile, grande classe, tanti goals
Antognoni : giocatore a tutto campo, quindi più completo sia di Totti che di Baggio. come diceva Allodi, l’ unico difetto di Antonio era non entrare in area di rigore più spesso, forse non aveva il cambio di passo ( ha rischiato la vita e si è rotto, due delle poche volte che c’è entrato).
quindi, Antonio potenzialmente il migliore e più completo dei tre; ma per come si è svolta la storia : 1 Totti; 2 Antonio; 3 Baggio.
Ottobre 2nd, 2016 alle 02:36
Così come non mi farei problemi a dire che Baggio è stato superiore a Delpiero, pur avendo vinto meno, si può anche ammettere al di lá dei numeri (e del tifo) il valore assoluto di uno che sta per chiudere una carriera con statistiche che sembravano essere impossibili nel calcio moderno ma relegabili ad altre epoche, quando la competizione era tutt’altra cosa. Io non ho visto giocare Rivera o Mazzola ma mi sembra del tutto giusto mettere Baggio e Totti al top del calcio italiano degli ultimi 40 anni, per ragioni squisitamente tecniche. Vero é che paragonare epoche diverse può essere scivoloso, ma insomma…non mi pare che David abbia detto una castroneria, anzi.