Un grande
Inserito da admin il 12 Giu 2016 2:43 pm. Categoria: Fiorentina.
Beppe Virgili non sembrava assolutamente un ex giocatore, meno che mai un signore che aveva vinto uno scudetto a Firenze e che con la maglia della Nazionale aveva segnato al Brasile.
Farlo parlare in radio era stata un’impresa perché non gli piaceva affatto raccontarsi, ma una volta rotto il muro della timidenza (e della diffidenza) diventava irresistibile.
Grazie a suo figlio Aurelio ero riuscito ad entrare nelle sue simpatie e bisognava vederlo in famiglia per capire il valore dell’uomo.
D’altra parte, non si tirano su in quel modo quattro figli se non si hanno dentro certi valori e certe convinzioni.
Colpevolmente non sapevo che stesse così male ed era tra i più giovani di “quella” Fiorentina, certamente mi e ci mancherà moltissimo.
Giugno 12th, 2016 alle 15:22
Ho avuto il piacere e l’onore di conoscerlo. Davvero una bella persona, lui che non era di Firenze era diventato più fiorentino di noi. Ciao Pecos Bill.
Giugno 12th, 2016 alle 16:09
se n’è andato un altro del primo scudetto, RIP Pecos Bill.
Giugno 12th, 2016 alle 16:28
Quasi suo coetaneo sono stato colpito dalla sua morte. Grande centravanti, allora non si parlava di punta o mezza punta, aveva nel fisico e nel tiro i suoi punti di forza. Ricordo vivamente una sua grande prestazione con la maglia azzurra contro il Brasile, segnò 2 reti (vado a mente) e distrusse il suo stopper un certo De Sordi. Memorabile fu il suo goal in una amichevole precampionato (1955) al grande portiere russo Jascin al quale piegò le mani. Jascin era una leggenda e in quella partita la Fiorentina anticipò alla grande il grande percorso del suo primo scudetto. Purtroppo ricordo anche il tramonto della sua stella a Firenze, nella quale però rimase a vivere fino alla sua morte. Nel corso della mia vita sono venuto a conoscere anche l’uomo Virgili non direttamente e posso affermare che l’uomo superò l’atleta. Addio Pecos Bill!
Giugno 12th, 2016 alle 16:40
Ad un concerto Vasco Rossi, cantando “Un gran bel film”, a un certo punto, invece di dire “Steve McQueen”- come in “Vita Spericolata”- disse: “Pecos Bill!!”
Pensava mica al nostro?
Un tuo pensiero su questo Calcio Storico: sta andando un po’ troppo di fori?
Giugno 12th, 2016 alle 17:00
Un saluto a Beppe anche dal mio Babbo, classe 1935, ex portiere della primavera viola, che non scrive qui ma mi ha parlato spesso di Pecos Bill, che aveva conosciuto e che apprezzava molto anche come persona.
Giugno 12th, 2016 alle 18:51
Ricordo bene gli esordi di Virgili in maglia viola nel campionato 1954/55. Aveva sostituito al centro dell’attacco Bacci, un attaccante del tutto diverso: il toscano, dotato di buona tecnica, ma lento e riflessivo; il friulano di vent’anni, piedi grezzi, ma svelto, rapido e con un tiro al fulmicotone, anche se non sempre preciso. Le polemiche non mancarono, ma Virgili le mise a tacere con i suoi gol entusiasmanti (anche se uniti a molti sbagliati), che si consolidarono nell’anno successivo dello scudetto, quando ebbe accanto il finto(per allora) 10 – Montuori e il fantasmagorico Julinho, che lo aiutò molto a crescere, così come fece con Chiappella, che gli giocava accanto sulla destra, dove Bernardini lo aveva spostato indietro, accanto a Rosetta.
Ebbi poi la fortuna, essendo militare, di assistere nel Marzo 1956 a San Siro alla partita con l’Inter, quando Lorenzi (detto Veleno) portò in vantaggio l’Inter (facendo poi, da buon toscano anti-viola, il gesto dell’ombrello) e quindi la nostra rimonta e il sorpasso con tre splendide volate sulla destra di Julinho che, arrivato sulla linea di fondo (come faceva sempre)depositò al centro tre palloni, di cui i primi due furono scagliati in rete da Virgili con una potenza terrificante (specie il secondo) e quindi da Prini, lasciando esterrefatti gli spettatori di San Siro.
Ricordo bene anche il gol che fece l’anno dopo alla grande Dynamo Mosca, in uno stadio strapieno con tanti “compagni” che (allora era così) facevano il tifo per i russi per simpatie …extra-calcistiche e se ne andarono delusi perché con quel gol di Virgili la Fiorentina vinse uno a zero.
Ah, dove sono i miei pastori?
Giugno 12th, 2016 alle 19:10
sarebbe stato bello vederti giocare… E gioire con te per lo scudetto
Addio Beppe
Giugno 12th, 2016 alle 19:36
Ciao Pecos. R.I.P.
Giugno 12th, 2016 alle 20:07
Addio Pecos Bill…io nel 56 non c’ero ma è’ come se ci fossi stato…R.I.P.
Giugno 13th, 2016 alle 07:33
a emiliofirenze @6
Grandi ed commoventi ricordi mi susciti, io avevo solo 19 anni e posso condividerli con te che dovresti avere un paio di anni più di me. Potremmo ricostruire le gesta di quella grande squadra che oltre ai singoli praticava un calcio che anticipava di decenni gli sviluppi tattici del calcio, riconoscendo a Bernardini tutti i suoi grandi meriti, difesa a tre Magnini , Rosetta ,Cervato , 2 ali tornanti,Julinhno e Prini, 2 centrocampisti difensivi e propositivi Segato,Gratton , Chiappella regista difensivo, Virgili punta con Montuori mezza punta, forse con la terminologia odierna un 3 – 5 – 1 -1. Grazie per il tuo intervento. Ti domando : io ricordo che la famosa partita Fiorentina-Dinamo Mosca fu disputata nel 1955, nel precampionato, cosa puoi dire in proposito? Un grande saluto e grazie ancora per il commovente tuffo nel passato ricordando gli ormai unici superstiti Sarti, Magnini e Orzan.
Giugno 13th, 2016 alle 07:42
Pecos Bill ha accompagnato il mio primo scudetto seguito dalla curva Fiesole(56-57).Che Fiorentina che era.Record imbattuto di reti subite in campionato a 18 squadre(11).Julhino passava 15- 20 palle a partita a Virgili e lui ne metteva dento una o due!Che spettacolo.E’ con grande commozione che ricordo questo grande atleta.
Giugno 13th, 2016 alle 07:50
#6 emiliofirenze
Bellissimo. Grazie.
Giugno 13th, 2016 alle 08:18
Un ricordo…R.I.P.Pecos Bill.
Giugno 13th, 2016 alle 08:20
Durante un Fiorentina-Juventus terminata 3-3,mi ritrovai seduto al suo fianco in tribuna.Scambiando qualche parola,mi racconto’ dei suoi goals alla Juve anche quando vesti’ la maglia del Toro.Mi colpi’ la sua generosita’ ed il suo senso civico,allorche’ intervenne,con prontezza, per salvare dalle ire dei tisosi un incauto gobbo che aveva esultato ad un goal della Juve,stemperando subito le tensioni.Un grande!Ciao Pecos Bill!
Giugno 13th, 2016 alle 08:39
ho avuto il piacere di parlarci quando faceva l’allenatore all’USAffrico,ci raccontava delle bistecche che mangiava quotidianamente e della forza che gli davano quando giocava nella Fiorentina!!
e se non ricordo male mi sembra che ci raccontò che lui è stato l’unico che ha calciato il pallone fuori dallo Stadio durante una partita ufficiale.
Grande personaggio!!
sarà per sempre nei cuori Viola!
Giugno 13th, 2016 alle 09:13
Riposi in pace .. primi ricordi di mio padre ragazzino .. anche grazie a Virgili ora posso essere fiero e orgoglioso di tifare Viola
Umberto Alessandria
Giugno 13th, 2016 alle 09:17
12 commenti per Beppe Virgili.
Lo specchio esatto di chi, soprattutto coloro che scrivono solo per contestare e tacciono quando c’è da ricordare, non ha la minima concezione di cosa significhi la storia di questa nostra amata Fiorentina.
Che tristezza.
Un grazie infinito dal profondo del cuore a emiliofirenze del post n. 6.
Pare di vedere il mio povero babbo, quando raccontava ad un bambino, di uno squadrone con gli occhi lucidi per l’emozione.
Riposa in pace GRANDE PECOS BILL.
Giugno 13th, 2016 alle 10:04
Riposa in pace, vecchia gloria.
Giugno 13th, 2016 alle 10:10
Insieme a Rogora fu uno dei primi nomi che mio padre estrasse dai suoi ricordi sugli scudetti vinti .
Pecos Bill lo aveva visto giocare e lo esaltava tanto .
Giugno 13th, 2016 alle 10:14
PER ME IL BABBO CALCISTICO DI BATI!!! SANGUE FRIULANO E GRANDE GENEROSITA’!!! CIAO BEPPE!!! GRAZIE
Giugno 13th, 2016 alle 10:21
TI RICORDO CON TANTO AFFETTO E SIMPATIA(ANCHE NEI CAMPI DA TENNIS)
CIAO CAMPIONE
Giugno 13th, 2016 alle 10:47
Quando sarai arrivato lassu’ di a Romeo Anconetani che siamo tornati in B….R.I.P. tutti e due
Giugno 13th, 2016 alle 10:47
Ho avuto l’onore ed il piacere di essere un Suo giocatore quando era Presidente dell’Affrico.
Che personaggio!!!
Aveva una parola sempre per tutti; e faceva commenti e complimenti a tutti. Dai pulcini alla prima squadra.
Ricordo un suo complimento a fine di una partita, non ricordo l’avversario. Mio padre che a fine doccia, mi disse: “ma ti rendi conto di chi ti ha abbracciato a fine partita e tirato su come un eroe? Virgili!!! L’attaccante del primo scudetto viola. Colui che si permise di fare doppietta al Brasile di Pele”. Io quasi non ci avevo fatto caso…
Grande Uomo
RIP
Giugno 13th, 2016 alle 10:53
E’ bello leggere i commenti di molti che come me ricordano quella fiorentina. Ero un bambino e ricordo bene gli allenamenti del giovedì ai quali mi accompagnava mio babbo, mentre le partite me le raccontava lui abbonato di maratona.
Da li nasce la fede che mi porterà a giorni a rinnovare l’abbonamento a prescindere.
Come credo a questi miei anziani compagni di tifo
Mi interessa relativamente chi viene.
Mi interessa relativamente chi va.
Mi interessa relativamente se si spende o si risparmia
Mi interessa solo che ci saranno 22 giocatori viola che scenderanno in campo e non sento la necessità di farmi troppe seghe mentali perché so che 22 saranno e per loro farò il tifo.
La passione è l’unica cosa che niente e nessuno riuscirà a portarmi via al contrario dei molti “sensibili” che albergano qui e nei vari siti viola.
In quegli anni di quanto si spendesse ce ne fregava meno del giusto, non si facevano calcoli, non sentivamo la necessità di ascoltare proclami del Presidente o aspettare conferenze stampa “chiarificatrici” per analizzare e vivisezionare ogni parola o battito di ciglia per capirne poi, ognuno a suo modo, il significato più o meno recondito.
Ci bastava leggere su LA NAZIONE il nome di chi veniva e di chi andava, qualche commento al Chiosco e poi tutti allo stadio con lo stesso amore ed entusiasmo dell’anno prima.
C’era quasi solo il calcio giocato. Quello “ragionato” lo lasciavamo agli addetti ai lavori.
Noi facevamo i tifosi. E basta.
A ognuno il suo ruolo
MARIO T.
Giugno 13th, 2016 alle 15:21
L’ho conosciuto tanti anni fa quando era nel consiglio direttivo della società Africo. Persona squisita, mai sopra le righe.
Ciao Pecos Bill, R.I.P.
Giugno 13th, 2016 alle 16:06
Lui e i suoi meravigliosi compagni mi hanno fatto innamorare della Viola, un amore è una passione che sono cresciuti nel tempo e che 60 anni non sono riusciti a scalfire, una passione che ancora oggi mi accompagna e mi emoziona.. Per uno che vive in una terra di strisciati e’ motivo di orgoglio. Grazie Pecos Bill, riposa in pace e continua a guardare la Fiorentina con affetto da lassù ..
Giugno 13th, 2016 alle 16:19
Grazie di cuore a tutti e’ motivo di orgoglio sapere che tuo padre resterà nella storia della tua squadra….meraviglioso sentire l affetto di un fiume di gente.forse si poteva aspettare un messaggio anche dall’attuale Fiorentina….o forse e’ stato meglio vedere il grande Giancarlo Antognoni,Valcareggi,roggi,hamrim,merlo,bigica,de magistris,galli,oltre ai vecchi compagni….loro vera dimostrazione di affetto viola,di passione,di partecipazione.grazie a David,Beppe ti voleva bene e pur inizialmente riluttante appena cominciata l intervista non avrebbe mai smesso con i suoi aneddoti.ho ritrovato il film della cena fatta 25 anni fa al ritorno di julino a Firenze,una chicca per i tifosi che spero di poter condividere.grazie a tutti di cuore da me da Beppe.p.s. Bellissimo lo striscione attaccato dalla curva Fiesole allo stadio,la curva che diceva mio padre faceva venire i brividi quando segnava. Aurelio Virgili
Giugno 13th, 2016 alle 17:11
LET’S GO PENS !
Giugno 13th, 2016 alle 19:52
Io me lo ricordo come presidente dell’Affrico, in piedi sulla panchina a bordo campo (lato opposto alla tribuna) a tifare e incitare come un pazzo. Sembra sorridente, spaccone e gentile allo stesso tempo. Un grande ricordo. Dispiace se ne sia andato ancora relativamente giovane.
Giugno 13th, 2016 alle 21:10
Corri nelle praterie, grande Pecos.
Giugno 13th, 2016 alle 22:22
I casi della vita ti portano a volte ad incontri che assumono significato vero. Così è stato per me con la famiglia Virgili. Un abbraccio a tutti loro.
Giugno 13th, 2016 alle 22:34
Sempre nella storia della Fiorentina e nella mente di chi ha avuto la fortuna di vederlo in azione
Giugno 13th, 2016 alle 23:43
Emilio Firenze e Classe 1937, splendido duetto. Per dirla con Guccini ci avete fatto guardare cose mai viste.
Giugno 14th, 2016 alle 05:42
RIPOSA IN PACE PECOS BILL
Giugno 14th, 2016 alle 08:27
Quando muore qualcuno è sempre un dolore
e quando se ne va una vecchia leggenda viola,
ancora di più.
Purtroppo quella splendida squadra si sta ricomponendo velocemente da un’altra parte.
Non li ho mai visti giocare
se non nei racconti di chi c’era,
ma è lo stesso.
R.I.P. grande Virgili.
Giugno 14th, 2016 alle 09:30
Andate a leggervi le dichiarazioni del figlio e, mi raccomando, continuate a sbavare per questa proprietà.
Giugno 14th, 2016 alle 09:35
“Sono arrivati telegrammi da tutta l’Italia calcistica, dal Torino al Bari fino al Livorno. L’Udinese ne ha mandati addirittura tre, uno direttamente da Pozzo. È mancato solo quello della Fiorentina. Io voglio usare l’ironia e dico che forse è una mancanza giustificata, i proprietari della Fiorentina non sono di Firenze e forse non sapevano chi era mio padre e cosa aveva dato per questa maglia. Anzi, forse non sanno neanche che abbiamo vinto due scudetto in passato. Per mandare un telegramma o un mazzo di fiori bastava un attimo, è un gesto che non c’è stato e che ci ha fatto male. Magari adesso potranno vendere l’abbonamento che ogni anno mettevano a disposizione a Giuseppe, un posto in tribuna laterale nella zona riservata agli handicappati, quasi in curva e con la balaustra a coprire la visuale.”
Giugno 14th, 2016 alle 09:51
Ho riletto diverse volte il tuo topic, David.
Posso dirti che se qualcuno scrivesse su mio padre quello che hai scritto te su Virgili, mi commuoverei davvero tanto.
Riposa in pace Pecos Bill.
Giugno 14th, 2016 alle 10:31
Queste le parole di Aurelio Virgili:
“”Sono arrivati telegrammi da tutta l’Italia calcistica, dal Torino al Bari fino al Livorno. L’Udinese ne ha mandati addirittura tre, uno direttamente da Pozzo. È mancato solo quello della Fiorentina. Io voglio usare l’ironia e dico che forse è una mancanza giustificata, i proprietari della Fiorentina non sono di Firenze e forse non sapevano chi era mio padre e cosa aveva dato per questa maglia. Anzi, forse non sanno neanche che abbiamo vinto due scudetto in passato. Per mandare un telegramma o un mazzo di fiori bastava un attimo, è un gesto che non c’è stato e che ci ha fatto male. Magari adesso potranno vendere l’abbonamento che ogni anno mettevano a disposizione a Giuseppe, un posto in tribuna laterale nella zona riservata agli handicappati, quasi in curva e con la balaustra a coprire la visuale. Ripeto, bastava un piccolo gesto, come quello della splendida Curva Fiesole e dei tantissimi tifosi viola che in questi giorni hanno speso qualche minuto del loro tempo per salutare una persona che è sempre stata innamorata della maglia viola”.
DAVID, PUOI DIRCI SE E’ VERO? OPPURE, COME SPERO, E’ SOLO UN MALINTESO CON LA SOCIETA’?
Giugno 14th, 2016 alle 14:03
La Fiorentina dello scudetto purtroppo non l’ho vissuta ma rimane nella storia, mentre ho avuto la fortuna di conoscere Beppe e lui si che rimmarà nella mia mente per lo spessore umano. Era totalmente immune dalla C aspirata o a qualsiasi altra inflessione dialettale puramente fiorentina….sembrava fosse appena arrivato in città…. ma parlandoci era profondamente innamorato di Firenze e dei fiorentini. Persona fantastica. Mi addolora veramente sapere della sua morte. Un abbraccio alla famiglia.
Giugno 14th, 2016 alle 14:39
Da Repubblica:
“Si sono svolti questa mattina, nella chiesa di San Gervasio e Protasio a Firenze, i funerali dell’ex calciatore gigliato Giuseppe Virgili, scomparso sabato scorso all’eta’ di 81 anni dopo una lunga malattia. Oltre al gonfalone ufficiale del club, a rappresentare la societa’ di proprieta’ dalla famiglia Della Valle per l’ultimo saluto ad uno dei protagonisti del primo scudetto conquistato dalla Fiorentina nella stagione 1955-1956, c’era il club manager Roberto Ripa, oltre ai responsabili dell’area scouting del settore giovanile viola, Maurizio Niccolini e Stefano Cappelletti.”
Capisco che forse sarebbe stato meglio essere presenti col presidente,
capisco che il figlio, in un frangente cosi triste come la morte di un genitore
non abbia fatto caso al gonfalone,
quello che mi fa schifo
sono i soliti sciacalli
che neanche rispettano la morte di un nostro vecchio centravanti
per rinfocolare le solite polemiche.
Che pena.
Giugno 14th, 2016 alle 19:04
Mio zio, Beppe Chiappella, mi parlava di Virgili come di una furia inarrestabile nell’anno dello scudetto.
Una roccia. I difensori non riuscivano a tenerlo.
Ogni volta che si incontravano era uno spettacolo sentirli, i loro racconti, le loro emozioni, gli aneddoti, l’attaccamento a Firenze di quella magnifica squadra di fenomeni è un qualcosa di irripetibile.
Compagni sul campo ed amici fuori dal campo.
Un alchimia magica.
Spiace per quello che ha scritto il figlio di Pecos, spiace perché alcune di quelle sensazioni le ho provate anche io quando, nel 2009, morì.
Per quanto riguarda l’abbonamento a Virgili è andata meglio che a
Chiappella. Alla richiesta di una abbonamento “in” Fiorentina risposero…
“Chiappella ma a lei non serve, è sufficiente che ci telefoni e le forniamo un biglietto”…
Mio zio, che a Firenze “qualcosa” ha fatto rispose (con il suo classico vocione) “non verrò mai ad elemosinare un biglietto, telefonare la mattina come un raccomandato qualsiasi? Non importa, grazie e buon lavoro”…
Le 2/3 volte che tornó allo stadio si comprò il biglietto (10 campionati da giocatore, 6 in panchina, uno scudetto, 2 coppe Italia ed una coppa delle coppe)…
Poi, dopo la morte di Julinho e la mancanza del minuto di silenzio, (trisemente rimediata dopo 2 settimane a seguito delle polemiche che ne seguirono) non mise più piede allo stadio e non ha più parlato di Fiorentina con nessuno se non per dire, dall’alto del suo amore per i colori viola, “non importa, non parliamone nemmeno, si vede che per loro noi vecchietti non siamo importanti”.
Giugno 15th, 2016 alle 07:52
Credo che il commento di Nippo valga più di mille parole scritte da qualsiasi giornalista.
Ho una sola reazione: mi viene da vomitare.
Giugno 15th, 2016 alle 10:25
Sottoscrivo ogni singola parola di Linus al post 41.
Che tristezza.
Giugno 15th, 2016 alle 18:41
vi ha risposto Nippo POVERI pronati, vergognatevi insieme ai due fratelli marchigiani che tutto sono fuorchè i miei presidenti.
Ma di cosa parliamo?
RIP Pecos Bill
Alessandro Boldrini da Galleno IL RE E’ NUDO E ANCHE VERAMENTE POCO INTELLIGENTE
Giugno 15th, 2016 alle 20:54
Galleno,
povera pronata sarà la tu sorella
tanto per dire..
e vergognare vergognati te.
Continua pure la litania del re
visto che pensi di essere intelligente,
ma offendi a casa tua.
grazie.
Giugno 15th, 2016 alle 21:44
Ciao Beppe! mi hai fatto esaltare quando ero ragazzo (avevo 14 anni quando vincemmo il 1° scudetto); assieme a Julinho e Montuori formavi un meraviglioso trio d’attacco. Ma soprattutto ricordo un tuo splendido gol in semi-rovesciata negli ultimi minuti dell’ultima partita di campionato. Non ricordo contro chi giocavamo, ma erano passati 2 o 3 anni dallo scudetto vinto ed ho ben presente che avevi disputato un campionato non esaltante; credo che proprio con quella splendida rete finale ti guadagnasti la riconferma (allora giocare con la maglia viola addosso era un onore per tutti, anche per i campioni). Ciao, meraviglioso interprete della mia adolescenza.
Giugno 16th, 2016 alle 19:31
Linus se viene a Galleno prono anche te fenomeno!
Alessandro Boldrini da Galleno IL RE E LINUS SONO PARECCHIO PRONI
Giugno 16th, 2016 alle 20:07
Comunque se e’vero tutto ciò che scrive nippo la società con buona pace di linus deve davvero vergognarsi
Giugno 17th, 2016 alle 07:39
Come al solito c’è chi fa finta di ignorare quanto detto dal figlio di Virgili e da Nippo.
Guardate, che non è peccato mortale ammettere che la Fiorentina ha pisciato fuori dal vaso, eh?!
Come il sottoscritto ha apprezzato il repulisti di dirigenti incapaci che è appena stato fatto “in” Fiorentina anche voi potreste ammettere che il comportamento della società viola è stato scorretto e inopportuno.
Ma forse avete paura che Dieguito e Andreino si impermalosiscano e poi tengano il broncio?
Giugno 17th, 2016 alle 08:44
@galleno:
quanti siete?
e unvvubastahe!
pronami questa ….
eccone un altro grosso..
Giugno 17th, 2016 alle 14:38
Alessandro B.
il fatto è che la cosa che da più fastidio,
almeno a me,
è attaccarsi anche al funerale di un nostro grande ex centravanti
per cercare il modo di fare nuove polemiche.
La Fiorentina al funerale c’era con tre rappresentanti e il gonfalone,
forse ci poteva andare un rappresentante più in vista,
forse gli ex del 57 potrebbero essere più considerati
ma rispettiamo almeno il funerale di Virgili.
E’ tutto un bubare,
ma che palle..
Giugno 17th, 2016 alle 15:15
Galleno, lascia perdere…offendono, pigliano per il culo, poi quando rispondi a tono fanno le vittime e gli offesi.
Caso strano proprio come i Della Valle… 😀 😀 😀
Giugno 17th, 2016 alle 18:28
Nippo perdonami, non so quali siano le abitudini in voga nel mondo del calcio, ma io trovo del tutto regolare che qualunque ex giocatore della Fiorentina, come di altra squadra, l’abbonamento se lo paghi di tasca propria come ogni cittadino. Magari ricorrendo al prezzo ridotto, ma comunque pagando.
Per me dovrebbero pagare il biglietto anche i giornalisti e ovviamente le autorità politiche giudiziarie, figurati. Niente favoritismi a nessuno.
Ho lavorato ventitré anni in una azienda agricola, ma quando qualche volta vado lì a prendere qualche bottiglie di vino, voglio pagare. Accetto lo sconto dipendenti, ma voglio pagare.
Giugno 17th, 2016 alle 18:29
…politiche E giudiziarie.
Giugno 17th, 2016 alle 18:58
@robertosanjacopino
San Jacopino… chissà quante volte hai incontrato Beppe, magari ci i conosciamo pure.
Punti di vista.
Posso assicurarti che nessuno, a parte Galli, sapeva chi fosse Chiappella nella nuova “Fiorentina”.
Ti ripeto, punti di vista…
Io Batistita non lo farei mai pagare!
Giugno 17th, 2016 alle 21:07
quaquaraqua
Alessandro Boldrini da Galleno IL RE E’NUDO E E’ UGUALE UGUALE AI SUOI PRONATI COME LINUS
Giugno 18th, 2016 alle 07:19
Nippo: non sapere chi era Chiappella… Dice tutto sulla dirigenza dell’era DV. Freddezza tecnocratica, assenza di feeling.
C’è di peggio, si poteva nascere tifosi juventini…
Chiappella non ho mai avuto il piacere di incontrarlo, però a S.Jacopino ho comprato casa nel 1999, prima abitavo nel quartiere del Lippi (quello di Gil De Ponti) e niente a che vedere con Marcello.
Giugno 18th, 2016 alle 08:55
Linus, quindi il figlio di Virgili ha detto solo cazzate?
Bene. L’importante è saperlo.
David, ma te che scrivi che lo conosci bene potresti chiedergli se ha fatto una sparata dettata dal dolore o se c’è altro?
Abbi pazienza ma sarebbe anche il tuo ruolo di giornalista chiarire la vicenda anziché far montare una polemica, magari sul nulla.
Te l’avevo chiesto già alcuni giorni fa….
Giugno 18th, 2016 alle 09:29
La vita è strana..
Se una ventina di anni fa
Mi avessero predetto
Che tramite un apparecchietto
Avrei perso il mio tempo
Ad interloquire con un fascio di campagna
Che ripete ossessivamente frasi senza senso
E che per giunta pensa di essere anche ganzo,
Avrei pensato che mi prendessero oer il culo.
Invece..
La cosa che mi dispiace
È che tutto questo avviene in un blog viola
E che questo soggettone faccia il tifo per la stessa squadra che sostengo io.
Era meglio quando internet non c’era,
Si entrava in contatto con meno persone,
C’era anche una certa selezione,
Perché dal vivo le persone si guudiacano meglio,
un bischero si riconosce subito
E gli si da la giusta importanza.
Giugno 18th, 2016 alle 12:50
Alessandro B:
Ho troppo rispetto per Virgili e suo figlio
anche se non lo conosco,
per dire che ha detto una cazzata.
I rappresentanti della Fiorentina c’erano e questo è un dato di fatto,
può darsi che il figlio di Virgili
alle prese col dolore per la scomparsa del babbo
abbia preso una cantonata.
niente di male, certo.
io ce l’ho con chi parte da li per montare le solite polemiche.
Giugno 18th, 2016 alle 14:07
David, in un blog non si può dire quaquaraqua, come si è permesso di dire Galleno a Linus.
Non si può dire perché è un’offesa gravissima, tratta dal libro di Sciascia “Il giorno della civetta”. La pronuncia un personaggio che è il capomafia del paese, quando viene interrogato dal carabiniere a proposito di due omicidi avvenuti nel paesino siciliano dove si svolge la vicenda. Il mafioso dice pressappoco, vado a memoria:”…ci sono cinque categorie di maschi, signor capitano: gli uomini, i mezzi uomini, gli ominicchi, i piglianculo e i quaquaraqua. Lei è un uomo, signor capitano”.
Ora Galleno può, come noi tutti, dire qualunque fesseria o scherzare con il suo stucchevole, ma innocuo tormentone, ma quaquaraqua non puoi farglielo passare senza ammonirlo e dirgli che si deve vergognare.
Giugno 19th, 2016 alle 09:51
Linus, basterebbe che chi può chiedesse spiegazioni al figlio di Virgili.
Purtroppo io e te non possiamo.
Certo è che quel che ha scritto Nippo non è bello.