Intolleranti
Vergognosa la vicenda della Sapienza e del Papa, intollerabile vivere in un mondo di intolleranti.
Lo siamo diventati un po’ tutti e abbiamo finito col dimenticare quello strepitoso assioma illuminista che così recitava: “ho idee diverse dalle tue, ma mi batterò fino alla morte perché tu possa esporle liberamente”.
Viviamo nel nostro particolare, nella nostra casta, piccola o grande che sia.
Ci svegliamo già sospettosi verso il prossimo e il nostro grado di sopportazione verso gli altri sta ormai declinando verso lo zero assoluto.
Nel nostro povero microcosmo calcistico stiamo anche peggio, prendiamo Firenze, che pure è davvero molto meglio di tante altre piazze.
Ci sono tifosi intolleranti verso Della Valle perché non spende come Moratti, con Corvino perché non parla un italiano forbito e non compra Ronaldinho, e poi c’è Corvino intollerante verso i giornalisti che fanno domande scomode e che non lo apprezzano, secondo lui, quanto meriterebbe.
Per non parlare dei giornalisti, dove si vive di rancori quasi tribali e dove io sono forse uno dei peggiori, perché coltivo un’insana tolleranza verso tutti coloro che a mio insindacabile giudizio mi hanno fatto un torto in trent’anni di attività.
Tutti siamo convinti di essere in credito con gli altri e che le nostre ragioni siano le migliori, le più giuste.
E se ci dessimo tutti una regolata e ricominciassimo a dialogare?
Sempre che ci si ricordi appena appena di come si fa.
Gennaio 16th, 2008 alle 14:54
Manca la capacità di confrontarsi…Siamo diventati una società spugna.Assorbiamo le notizie che ci vengono propinati senza un minimo di spirito critico, senza la capacità di valutare se ci stanno dicendo una c….a o meno…David, manca semplicemente l’educazione, sia quella che dovrebbe essere insegnata dietro un banco di scuola, sia soprattutto quella che dovrebbe essere impartita dalla famiglia.
Ciao Daniele
Gennaio 16th, 2008 alle 14:56
In un mondo senza valori sono proprio i valori a fare da spauracchio,gli studenti della Sapieza avrebbero avuto l’occasine di IMPARARE molto da un uomo che molto ha da dare, invece l’hanno colta per INSEGNARE ai giovani che con la prepotenza si può tutto. Invece con la prepotenza si genera solo prepotenza … è un peccato che per un gruppo di imbecilli siano molti a rimetterci, ma d’altra parte, il calcio insegna, oggi funziona così. Mi dispiace per tutti quei ragazzi che il Papa l’avrebbero voluto, e lo vorrebbero, incontrare volentieri.
Gennaio 16th, 2008 alle 15:14
Caro David,
no, non ci siamo. L’illuminismo (che comunque qualche magagna ce l’ha: vedi Adormo-Horkheimer) è una corrente di pensiero che esalta l’apertura dello spazio pubblico come spazio di discussione: in questo senso, mi sento, nel mio piccolo, illuminista. L’attuale Pontegice (autore, in un passato non lontano, di dichiarazioni fuori luogo e intimamente “violente”/intolleranti anche nei confronti della scienza moderna e del “caso Galilei”) non ha accettato la possibilità della manifestazione del dissenso, della contestazione, in occasione della sua “visita” all’Università di Roma: è per questo che ha rinunciato alla “visita” stessa. Non mi sembra un comportamento da condividere, anche se ci sono molte responsabilità, per questo pasticcio, del Rettore. Personalmente, credo che sia difficile coltivare la tolleranza (anche se bisogna sempre farlo, ma nei modi e nelle forme più opportune!) nei confronti di chi non ammette il dissenso, che non tollera la possibilità che gli altri abbiano ragione (una ragione diversa dalla “propria”), che non ritiene lecito un progetto di esistenza basato sul valore dell’autodeterminazione (nel riconoscimento del significato essenziale degli “altri”). Nonostante la mia formazione cattolica, ho sempre più dei dubbi (magari perché sto invecchiando) sul valore positivo della traduzione del senso di religiosità (che qualsiasi uomo possiede) in una qualche religione “ufficiale”. Le religioni “ufficiali” mi sembrano sempre più degli spazi non di raccoglimento spirituale, ma di trasmissione di dogmi, che si cerca di imporre in ogni modo (spesso confondendo il sacro con il profano). Oltretutto mi dispiace/mi ferisce il fatto che la Chiesa pensi di risolvere i suoi problemi di credibilità, in un mondo complicato come il nostro, facendo “politica” o facendosi tirare “politicamente” dalle mani di affaristi e pataccari ideologici. Un cattolico convinto mi potrebbe dire che anche in questo c’è la mano della Provvidenza. Speriamo che sia così. Intanto rileggiamoci Voltaire, Diderot e altri ancora per capire chi erano/sono i nemici della tolleranza: non certo chi studia e insegna i valori del pluralismo e del senso liberamente critico (non legato ad un dogma, anche e soprattutto quello della “fede”). Ciao.
Gennaio 16th, 2008 alle 15:22
attenzione a parlare di intolleranza e indicare il papa come una vittima.
Il papa è almeno altrettanto ontollerante verso i gay, i divorziati e le coppie di fatto, verso le più disparate forme di anticonzionali e verso certi rami di ricerca scientifica, lo ricorda ogni volta che il parlamento ne discute.
ma nessuno, nemmeno tu, parla di atti vergognosi
Gennaio 16th, 2008 alle 15:34
Bellissima riflessione David.
Sono convinto che questo Papa stia facendo regredire la chiesa e stia perdendo i punti guadagnati dal Papa polacco. In effetti la chiesa difende posizioni INDIFENDIBILI, però ciò non toglie che in una società civile, dico SOCIETA’ CIVILE, il confronto e la libertà di parola nonchè di pensiero deve essere all’ordine del giorno.
Voglio capire cosa insegnino all’università al giorno d’oggi se in molti non sono capaci di capire questo piccolo, semplice ma basilare concetto………
Gennaio 16th, 2008 alle 15:37
SI VABBE’ CARO GUETTA, MA ANCHE I’ BUON PAPOCCHIO SE LA DOVEVA ASPETA’ CON TUTTE LE SU CROCIATE CONTRO LA SCIENZA, LE SPERIMENTAZIONI ECC. ECC. UNNE’ CHE UNO PUO’ INFAMARE TUTTO E TUTTI E POI PENSA’ CHE LO ACCETTINO ANCHE A PARLARE COME SE NULLA FOSSE SOLO PERCHE’ L’E’ I’ PAPA E C’HA UN BELL’ABITO BIANCO.
BISOGNA DIFENDERE LA LIBERTA’ DI PAROLA, MA BISOGNA ANCHE DIFENDERE LA LIBERTA’ DI PROTESTA E DI CONTESTAZIONE E SICCOME UN SI POLE ANDA’ A SAN PIETRO A DIRE A I’ PAPA DI NON DIRE SCIOCCHEZZE SULLE CELLULE STAMINALI O SULL’ABORTO (SENNO’ T’ARRESTANO O PEGGIO TI CROCIFIGGONO TUTTI GLI INVASATI CHE CI SONO), E’ ANCHE GIUSTO CHE QUALCUNO GLI FACCIA NOTARE CHE, ALMENO ALL’UNIVERSITA’, UN SI VO’ SENTI’ CAZZATE!!! ALTRIMENTI… C’E’ POLEMICA, C’E’ POLEMICA, C’E’ POLEMICA!!!
Gennaio 16th, 2008 alle 15:43
Sottoscrivo il primo commento in pieno(deodato). e ti saluto!
Forza Fiorentina!
Gennaio 16th, 2008 alle 15:45
Mah, a mio parere ti contraddici!
Perché reputi vergognosa la vicenda del papa? Io reputo vergognoso l’atteggiamento del papa, non la vicenda!! Se fosse davvero un grande uomo come il suo predecessore affronterebbe anche chi non è d’accordo con lui (visto che lui non è mai in accordo con la scienza come il suo credo gli “impone”).
Nessuno lo ha minacciato di morte, lui poteva benissimo andare ed essere il primo a lanciare messaggi distensivi e di dialogo. Ma la sua scelta è stata quella di voltarsi ed andarsene, di peggio non poteva fare. Meglio per chi non lo ama, avrà la sua idea molto rafforzata dopo questa decisione assurda.
Per quanto riguarda Corvino sinceramente ci saremmo stufati. Ma non certo di lui. Oramai la tua è una fobìa, ma tu fai il tuo lavoro come hai sempre fatto, che lui fa il suo. Ti pare?
RISPOSTA
Non hai proprio capito, mi spiace.
Prova un po’ a volare più alto, senza personalizzare il discorso, ciao
David
Gennaio 16th, 2008 alle 15:47
Mi scuso, ma aggiungo un’ultima considerazione: il valore del dialogo è decisivo (per evitare equivoci: ascolto volentieri tutti coloro che hanno un’idea, un messaggio, dal Pontefice alla persona più umile, che per me conta ancora di più), ma spesso si risolve però in una finzione. Dialogare vuol dire infatti partecipare a un confronto con i propri punti di vista, sapendo e accettando che dal dialogo si può uscire profondamente cambiati, anche negli stessi punti di vista. Se si pensa di dialogare sulla base della immodificabilità del proprio punto di vista, allora si prendono in giro gli interlocutori. Una proposta: bella questa tua idea di discussione! Mi piacerebbe però che una volta su mille (senza demagogia e senza voler annoiare nessuno) si parlasse anche dei morti sul lavoro, delle condizioni generali di chi lavora spesso in condizioni di rischio per tirare avanti, per far crescere dei figli ecc. Del lavoro non si parla più… si parla di tante altre cose, spesso superflue, ma alla riduzione dei diritti, delle garanzie, dei lavoratori non si fa mai cenno. Questo è veramente “intollerabile”. Ciao.
Gennaio 16th, 2008 alle 15:56
Caro David,
la questione del Papa all’Università di Roma non depone né a favore di chi ha innescato la protesta né a favore del Papa, che non ha avuto il coraggio, sottolineo coraggio) di affrontare una contestazione. Non mi sembra proprio che al Papa qui in Italia sia negata la possibilità di esprimersi. Anzi, si esprime anche troppo e neanche in maniera molto positiva. Magari dovrebbe imparare meglio la lezione del suo predecessore. Quanto ai giornalisti, specie molti di quelli fiorentini, io continuo a pensarne tutto il male possibile. Meno capiscono di calcio, più si sentono in diritto di emettere sentenze. Basti pensare, tanto per fare un piccolo esempio, a quella signora coi capelli tinti di rosso ed a quel signorei, che ti fanno (ahimé per te) compagnia nella domenicale trasmissione di RTV38. Darsi una regolata? Magari! Ma vaglielo un po’ a spiegare a certa gente.
Gennaio 16th, 2008 alle 15:58
Io credo che la presenza del Papa alla sapienza era quantomeno inopportuna per due ragioni che ti elenco subito.
Con che veste avrebbe parlato il papa all’università, come leader terreno di una disciplina inconfutable com’è per sua stessa definizione la fede, oppure il maggior esperto di teologia sulla terra?
In entrambi i casi sarebbe stato inopportuno infatti se la tesi è inconfutabile questa non ha senso venga discutta all’università, se invece si parla di teologia pura allora c’è da ricordare che all’università non si studia questa materia.
Al Papa è stato offerto di fare il suo discorso alla cappella universitaria, ma non ha accettato e lo voleva fare in sala magna.
Gennaio 16th, 2008 alle 16:00
Ma una 60ina di studenti possono fermare le decisioni del Vaticano? Da quel che so è quello il numero degli studenti contrari alla visita. La cosa mi sa di strumentalizzazione ..argomento difficile da trattare.
Gennaio 16th, 2008 alle 16:00
Ma una 60ina di studenti possono fermare le decisioni del Vaticano? Da quel che so è quello il numero degli studenti contrari alla visita. La cosa mi sa di strumentalizzazione ..argomento difficile da trattare.
Gennaio 16th, 2008 alle 16:00
Caro David ne stavo parlando con una amica e ho detto:”voglio andare a dire la stessa cosa a David sul blog”…e mi ritrovo sul blog proprio l’argomento del giorno.
A me non interessa se uno è cattolico o no, per il Papa o contro di Lui, non mi interessa, non è questo il punto. Il punto è che ognuno, anche se la pensa all’opposto di me e non vuole ascoltare, ha diritto di parlare.
Chiunque.
Che sia il Papa,
io
il rabbino di Roma
il Dalai Lama
uno scienziato
un politico
ognuno
Ognuno deve avere diritto di parola, impedire questo vuol dire regredire ad una dittatura o ad una società dove si parla solo chi la pensa come noi. Questo atteggiamento di questi pseudo-studenti è purtroppo tipico di una certa sinistra estrema e lo trovo aberrante, fastidioso e profondamente ingiusto (oserei anche anti-costituzionale).
Sono talmente arrabbiato che vorrei rileggere Voltaire e tirarlo in faccia a tutti i repressori della libertà .
Anche Orwell e Huxley avrebbero delle opinioni in merito.
Sono furibondo e mi dissocio da questi studenti, che certo non mi rappresentano in quanto studente e â?uomo di scienzaâ? (mi si passi questa definizione decisamente pomposa: se lâho usata è solo per far capire che sono un persona âscientificaâ? per interessi e attività ma ciò non mi impedisce di parlare, discutere, ascoltare, controbattere colore che la pensano diversamente da me).
Sono un ragazzo giovane e odio vedere che la libertà viene calpestata. Mi sento come se tutto quello che ho letto, studiato, creduto, sia stato messo in pericolo da alcuni repressori della libertà .
Amareggiato è dir poco; per di più è un’amarezza che proviene da altri giovani e questo mi fa star ancor più male.
Ho finito le parole davvero.
Gennaio 16th, 2008 alle 16:07
Non amo particolarmente questo Papa,perchè è il classico Papa di transizione,di idee conservatrici per frenare il modernismo indotto dall’immenso Wojtila,ma abbastanza in là con l’età per occupare il soglio pontificio per un periodo non troppo lungo,poi si vedrà….La sua è stata una elezione “politica”,forse come sempre ,solo un po’ troppo evidente,ma tant’è…
Magari si poteva pensare che in questo periodo storico il mondo Musulmano sta tentando di minare con ogni mezzo,politico,ideologico e anche terroristico la convivenza con le altre Culture,cristiana in primis.Infatti in più occasioni ha scatenato accuse contro il Capo della Chiesa Cattolica,creando rivolte e scompiglio in più parti del mondo,ecco che a mio modesto avviso sarebbe il caso di evitare contestazioni interne,sarebbe stato sufficiente manifestare dubbi e perplessità ma in modo meno veemente,evitando di presenziare all’apertura dell’anno accademico,senza il clamore -internazionale- che è stato creato.Gli “scienziati” puri,ma anche gli studenti di sinistra hanno esultato,se dal loro punto di vista è stata ottenuta una vittoria,da un altro punto di osservazione,più ampio,è un bell’autogoal che ci crea ulteriore discredito internazionale ma che può rafforzare anche i propositi bellicosi di chi ha da tempo dichiarato guerra all’Occidente e alla cristianità ,e che trae beneficio dall’idea che il Pontefice abbia una corrente contraria anche a casa propria.
Gennaio 16th, 2008 alle 16:20
Ciao David
è giusto in generale essere più tolleranti, prendere però il caso del Papa come atto di intolleranza mi sembra un pò eccessivo.
Come ha scritto giustamente Deodato, la chiesa stessa è altrettanto intollerante su molti altri temi e in ogni caso cosa c’entra il Papa con l’università???
l’università è un luogo di sapere e conoscenza con la “C” maiuscola e questo Papa ha avuto il coraggio di dire che il processo della chiesa all'”eretico” Galileo Galilei(fiorentino doc) è stata una cosa giusta perchè la fede cieca supera la ragione umana…
Il papa dovrebbe occuparsi solo delle anime e non intromettersi nella vita sociale e politica del nostro paese
Gennaio 16th, 2008 alle 16:21
Riguardo il papa, caro David non ci siamo. Ti copio/incollo la lettera del Prof. Marcello Cini, da cui tutto è scaturito. Era il 14 Novembre. Chi ha tempo/voglia…
Saluti e forza viola.
Signor Rettore, apprendo da una nota del primo novembre dell’agenzia di stampaApcom che recita: «è cambiato il programma dell’inaugurazione del 705esìmo Anno Accademico dell’università di Roma La Sapienza, che in un primo momento prevedeva la presenza del ministro Mussi a ascoltare la Lectio Magistralis di papa Benedetto XVI». Il papa «ci sarà, ma dopo la cerimonia di inaugurazione, e il ministro dell’Università Fabio Mussi invece non ci sarà più».
Come professore emerito dell’università La Sapienza – ricorrono proprio in questi giorni cinquanta anni dalla mia chiamata a far parte della facoltà di Scienze matematiche fisiche e naturali su proposta dei fisici Edoardo Amaldi, Giorgio Salvini e Enrico Persico – non posso non esprimere pubblicamente la mia indignazione per la Sua proposta, comunicata al Senato accademico il 23 ottobre, goffamente riparata successivamente con una toppa che cerca di nascondere il buco e al tempo stesso ne mantiene sostanzialmente l’obiettivo politico e mediatico.
Non commento il triste fatto che Lei è stato eletto con il contributo determinante di un elettorato laico. Un cattolico democratico – rappresentato per tutti dall’esempio di Oscar Luigi Scalfaro nel corso del suo settennato di presidenza della Repubblica – non si sarebbe mai sognato di dimenticare che dal 20 settembre del 1870 Roma non è più la capitale dello stato pontificio. Mi soffermo piuttosto sull’incredibile violazione della tradizionale autonomia delle università – da più 705 anni incarnata nel mondo da La Sapienza dalla Sua iniziativa.
Sul piano formale, prima di tutto. Anche se nei primi secoli dopo la fondazione delle università la teologia è stata insegnata accanto alle discipline umanistiche, filosofiche, matematiche e naturali, non è da ieri che di questa disciplina non c’è più traccia nelle università moderne, per lo meno in quelle pubbliche degli stati non confessionali. Ignoro lo statuto dell’università di Ratisbona dove il professor Ratzinger ha tenuto la nota lectio magistralis sulla quale mi soffermerò più avanti, ma insisto che di regola essa fa parte esclusivamente degli insegnamenti impartiti nelle istituzioni universitarie religiose. I temi che sono stati oggetto degli studi del professor Ratzinger non dovrebbero comunque rientrare nell’ambito degli argomenti di una lezione, e tanto meno di una lectio magistralis tenuta in una università della Repubblica italiana. Soprattutto se si tiene conto che, fin dai tempi di Cartesio, si è addivenuti, per porre fine al conflitto fra conoscenza e fede culminato con la condanna di Galileo da parte del Santo ufficio, a una spartizione di sfere di competenza tra l’Accademia e la Chiesa. La sua clamorosa violazione nel corso dell’inaugurazione dell’anno accademico de La Sapienza sarebbe stata considerata, nel mondo, come un salto indietro nel tempo di trecento anni e più.
Sul piano sostanziale poi le implicazioni sarebbero state ancor più devastanti. Consideriamole partendo proprio dal testo della lectio magistralis del professor Ratzinger a Ratisbona, dalla quale presumibilmente non si sarebbe molto discostata quella di Roma. In essa viene spiegato chiaramente che la linea politica del papato di Benedetto XVI si fonda sulla tesi che la spartizione delle rispettive sfere di competenza fra fede e conoscenza non vale più: «Nel profondo.., si tratta – cito testualmente – dell’incontro tra fede e ragione, tra autentico illuminismo e religione. Partendo veramente dall’infima natura della fede cristiana e, al contempo, dalla natura del pensiero greco fuso ormai con la fede, Manuele II poteva dire: Non agire “con il logos” è contrario alla natura di Dio».
Non insisto sulla pericolosità di questo programma dal punto di vista politico e culturale: basta pensare alla reazione sollevata nel mondo islamico dall’accenno alla differenza che ci sarebbe tra il Dio cristiano e Allah – attribuita alla supposta razionalità del primo in confronto all’imprevedibile irrazionalità del secondo – che sarebbe a sua volta all’origine della mitezza dei cristiani e della violenza degli islamici. Ci vuole un bel coraggio sostenere questa tesi e nascondere sotto lo zerbino le Crociate, i pogrom contro gli ebrei, lo sterminio degli indigeni delle Americhe, la tratta degli schiavi, i roghi dell’Inquisizione che i cristiani hanno regalato al mondo. Qui mi interessa, però, il fatto che da questo incontro tra fede e ragione segue una concezione delle scienze come ambiti parziali di una conoscenza razionale più vasta e generale alla quale esse dovrebbero essere subordinate. «La moderna ragione propria delle scienze naturali – conclude infatti il papa – con l’intrinseco suo elemento platonico, porta in sé un interrogativo che la trascende insieme con le sue possibilità metodiche. Essa stessa deve semplicemente accettare la struttura razionale della materia e la corrispondenza tra il nostro spirito e le strutture razionali operanti nella natura come un dato di fatto, sul quale si basa il suo percorso metodico. Ma la domanda {sui perché di questo dato di fatto) esiste e deve essere affidata dalle scienze naturali a altri livelli e modi del pensare – alla filosofia e alla teologia. Per la filosofia e, in modo diverso, per la teologia, l’ascoltare le grandi esperienze e convinzioni delle tradizioni religiose dell’umanità, specialmente quella della fede cristiana, costituisce una fonte di conoscenza; rifiutarsi a essa significherebbe una riduzione inaccetabile del nostro ascoltare e rispondere».
Al di là di queste circonlocuzioni (i corsivi sono miei) il disegno mostra che nel suo nuovo ruolo l’ex capo del Sant’uffizio non ha dimenticato il compito che tradizionalmente a esso compete. Che è sempre stato e continua a essere l’espropriazione della sfera del sacro immanente nella profondità dei sentimenti e delle emozioni di ogni essere umano da parte di una istituzione che rivendica l’esclusività della mediazione fra l’umano e il divino. Un’appropriazione che ignora e svilisce le innumerevoli differenti forme storiche e geografiche di questa sfera così intima e delicata senza rispetto per la dignità personale e l’integrità morale di ogni individuo.
Ha tuttavia cambiato strategia. Non potendo più usare roghi e pene corporali ha imparato da Ulisse. Ha utilizzato l’effige della Dea Ragione degli illuministi come cavallo di Troia per entrare nella cittadella della conoscenza scientifica e metterla in riga. Non esagero. Che altro è, tanto per fare un esempio, l’appoggio esplicito del papa dato alla cosiddetta teoria del Disegno Intelligente se non il tentativo – condotto tra l’altro attraverso una maldestra negazione dell’evidenza storica, un volgare stravolgimento dei contenuti delle controversie interne alla comunità degli scienziati e il vecchio artificio della caricatura delle posizioni dell’avversario – di ricondurre la scienza sotto la pseudo-razionalità dei dogmi della religione? E come avrebbero dovuto reagire i colleghi biologi e i loro studenti di fronte a un attacco più o meno indiretto alla teoria danwiniana dell’evoluzione biologica che sta alla base, in tutto il mondo, della moderna biologia evolutiva?
Non desco a capire, quindi, le motivazioni della Sua proposta tanto improvvida e lesiva dell’immagine de La Sapienza nel mondo. Il risultato della Sua iniziativa, anche nella forma edulcorata della visita del papa (con «un saluto alla comunità universitaria») subito dopo una inaugurazione inevitabilmente clandestina, sarà comunque che i giornali del giorno dopo titoleranno (non si può pretendere che vadano tanto per il sottile): «Il Papa inaugura l’Anno Accademico dell’Università La Sapienza».
Congratulazioni, signor Rettore. Il Suo ritratto resterà accanto a quelli dei Suoi predecessori come. simbolo dell’autonomia, della cultura e del progresso delle scienze.
Marcello Cini
Gennaio 16th, 2008 alle 16:23
Mi domando:
Ma è possibile un confronto con chi si ritiene infallibile?
Io il papa l’avrei fatto parlare alla Sapienza ma a patto che alla fine del suo discorso fosse disposto a RISPONDERE alle domande degli studenti!
Gennaio 16th, 2008 alle 16:27
Questo probabilmente dovrebbe essere appeso al tuo specchio in modo che tu lo possa leggere ogni giorno…..Puoi non crederci ma è vero al 100%
1. al mondo ci sono almeno due persone che morirebbero per te
2. almeno 15 persone ti vogliono bene in una qualche maniera
3. l’unica ragione per cui qualcuno potrebbe odiarti è proprio perchè vorrebbe essere come te
4. il tuo sorriso può portare gioia a chiunque, anche a qualcuno a cui non sei caro
5. ogni notte qualcuno pensa a te prima di addormentarsi
6. per qualcuno tu significhi tutto
7. tu sei speciale e unico
8. qualcuno di cui neanche conosci l’esistenza ti ama e ti ammira
9. anche quando fai l’errore più madornale ne deriva qualcosa di bello
10. quando pensi che ormai tutto il mondo ti abbia voltato le spalle,guarda di nuovo
11. ricordati sempre i complimenti che ti sono stati fatti. Dimentica le offese
Se sei un amico amato manda questo messaggio a tutti, anche a chi te l’ha mandato.
Se lo ricevi indietro vuol dire che ti amano davvero.
E ricordati sempre: quando la vita ti offre limoni, recupera sale e tequila e fammi un fischio!!
I buoni amici sono come stelle, non li vedi sempre ma sai che sono sempre al tuo fianco.
‘Preferisco ricevere una rosa e un sorriso da un amico finchè sono vivo piuttosto che un camion di rose quando morirò!’.
Mandalo a tutti gli amici, anche a me se mi reputi tale…
E non dire che sei troppo occupato per farlo…non conosci la frase ‘fermati e annusa i fiori??’…
Questa e la poesia di una ragazza malata di cancro!passatela a tutti!e riflettiamo!
ciao David
a Mauro
Gennaio 16th, 2008 alle 16:31
Buonasera a tutti,
voglio esprimere anch’io la mia opinione in materia Papa/Sapienza.
1) Se il Papa andava a parlare qualcuno di molto autorevole l’aveva invitato.
2) Avrebbe parlato in un luogo fondato da un Suo predecessore. Senza quel Papa oggi non ci sarebbe la Sapienza.
3) E’ stato contestato un uomo per delle dichiarazioni fatte 18 anni fa, citando un Fisico ateo.
4) Ha fatto un atto di umiltà a non andare perchè ve le immaginate che effetto avrebbero avuto nel mondo, le immagini dei celerini che bastonano 100 studenti dentro l’università?
5) Ben vengano le esternazioni del Papa su qualsiasi materia, io preferisco ascoltare Lui piuttosto che saccenti tuttologi che parlano dai pulpiti massmediatici.
Grazie per lo spazio concessomi
Nicola
Gennaio 16th, 2008 alle 16:35
Tanto per mescolare il sacro con il profano non mi sembra che il desiderio di non ospitare il Papa sia indice di intolleranza ma piuttosto di un’avversione a chi intollerante lo è da sempre e non disdegna di manifestarlo. Non mi sembra che il Papa sia una persona a cui è impedito di manifestare le sue idee anzi mi sembra che lo faccia fin troppo spesso noncurante del pensiero altrui e delle scelte differenti da quelle che lui desidera. Le famiglie di fatto ne sanno qualcosa. Piuttosto dal capo di una chiesa ci aspetterebbe segnali di solidarietà e distensione e questa scelta mi sembra che vada nella direzione opposta. Ruini non si è lasciato scappare l’occasione mentre ha taciuto quando il Dalai Lama non è stato ricevuto in Vaticano per non turbare i Cinesi che stanno accettando i Vescovi cattolici mentre perseguitano il popolo tibetano. No caro Guetta questa volta dissento massimo rispetto a chi rispetta ma sempre allerta con i veri intolleranti camuffati da vittime.
Gennaio 16th, 2008 alle 16:40
Caro David,
nessuno ha impedito al Papa di parlare.Dirlo è una bugia.Sarebbe stato contestato e questo nei paesi democratici si può fare.Se il Papa non vuole essere contestato non va, è una scelta sua.
non parliamo di dialogo perché non ha senso dialogare con una persona che ha già la Verità assoluta in tasca ed è infallibile (il Dogma dell’infallibilità non è ancora stato rimosso).
La protesta dei docenti è sensata perchè l’Italia è il paese avanzato(?) che investe meno in ricerca e di più in religione.
L’invito del Papa alla lectio magistralis suonava come una genuflessione della scienza alla fede
Gennaio 16th, 2008 alle 16:50
Non sono d’accordo con Guetta neanche un pò. Sono un ricercatore del CNR di Roma e la mia sede è a due passi dalla Sapienza.
La cosa incredibile è che stiamo parlando di un papa che è contro qualsiasi forma di relativismo scientifico, che afferma che c’è la supremazia cristiana sopra qualsiasi altra verità.
Ha inoltre ha affermato che non bisogna prendere sul serio Darwin e che è «inammissibile» – parole del professor Ratzinger a Ratisbona – «rifiutarsi di ascoltare le tradizioni della fede cristiana»?
Ora secondo te, è così assurdo che una persona che dice cose di questo tipo non sia persona “grata” da chi fa della ricerca scintifica e quindi del relativismo il suo operare tutti i giorni?
Tu inviteresti a cena a casa tua una persona che ha opinioni totalmente diverse sul tuo lavoro? Forse diresti: “hai libertà di dire quello che vuoi, ma a casa mia non ti invito”. Diresti forse anche di più: “bene il confronto, la diversità di opinioni, discutiamone insieme ma se permetti nel giorno del mio compleanno non ti invito alle celebrazioni di un anno accademico”, perchè non è questa la sede e il momento.
Sono intollerante?
Gennaio 16th, 2008 alle 17:07
Si dice che siamo figli della rivoluzione francese e che proprio grazie a libertà, fraternità ed uguaglianza l’uomo alzò finalmente la testa; io sono in accordo assoluto ma proprio per questo i chiarissimi professori avrebbero dovuto accogliere l’ospite, dialogare anche con un eventuale civiel contraddittorio.
Comunque; forza Viola.
Gennaio 16th, 2008 alle 17:12
pur non essendo un cattolico praticante..come la maggior parte degli occidentali mi rifaccio agli ideali che sono presenti nella fede cattolica.Premesso questo,al tuo interessante post,voglio aggiungere solo una mia breve postilla della mia esperienza universitaria…nella cara e vecchia Cesare Alfieri scienze politiche di Firenze un illustre professore di diritto pubblico(tra l’altro grande tifoso viola..ma nn voglio citare il suo nome)una volta disse poche parole,ma incisive,al termine di una concitata assemblea dei collettivi studenteschi..”qui alla Cesare Alfieri tutti hanno il diritto di parlare..fosse anche Mussolini”.Parole saggie che lì per lì sembravano assurde ma poi riflettendoci avevano un senso ben preciso..ovvero tutti avrebbero il diritto di parlare specie in un luogo dove si dovrebbe manifestare apertura mentale..e invece????
Deluso ancora una volta dall’università italiana..
Ti saluto
Gennaio 16th, 2008 alle 17:14
Mah….
Certe persone mi fanno ridere…
Ma cosa vuol dire che il Papa se lo doveva aspettare???
Aspettare cosa? Qui non si è contestato cosa ha detto una persona ma si è intrapreso una battaglia in nome della LAICITA'(?)dello stato affinchè una persona non avesse la possibilità di parlare!!!!
Scusate ma che schifo….
Voglio fare una provocazione… Scommettiamo che se veniva a parlare qualsiasi altro esponente di una qualsiasi altra religione LA STRAGRANDE MAGGIORANZA di quelli studenti avrebbero commentato: “Un bell’incontro fra culture diverse…”
Scommettiamo???
E allora questa come la chiamate?
Io la chiamo ideologia, ipocrisia, odio, e soprattutto ignoranza e mancanza di umiltà.
Mancanza di umiltà perchè se non credo nella religione cattolica e quindi non la conosco appieno come è normale che sia, LA TANTO INVOCATA SCIENZA E RAZIONALITA’ mi direbbe: non criticare se non si conosce..o sbaglio??? Oppure un fisico si permette di criticare un architetto in quanto tale, senza conoscere un cazzo di architettura????
Invece è più comodo leggere le notizie, le parole, le frasi, i pensieri interpretati dai giornalisti che spesso scrivono su giornali orientati politicamente….e molti fanno le pecore e i burattini urlando e strepitando contro le persone…Parlo di persone e non del Papa perchè è un discorso che vuole andare oltre questa vicenda…
Tutti quei figli di papà dell’università che in questi giorni hanno scritto slogan e striscioni (patetici) mi sembrano quei bambini che piangono perchè vogliono il giocattolino visto in televisione….
Allo stesso modo questi ragazzi ignorantelli seguono come cagnolini giornali e politici e si scaldano appena c’è l’occasione di andare contro il nemico…
La cosa paradossale è che questa gente CAMPA e ripeto CAMPA, sulle dichiarazioni dei propri nemici non vedendo l’ora che questi dicano, a parer loro, una bestialità….
Infatti scommetto che molti non sono mica tanto contenti che il Papa non sia venuto in facoltà….
Avrebbero avuto un ulteriore visibilità e avrebbero potuto CAMPARE ancora per un po’ con qualche frase detta dal ponteficie e strumentalizzata ad hoc per indire:
LA PIU’ GRANDE BATTAGLIA LAICA DELLA STORIA….!!
Ma va a cagar…….
Ciao David e scusa per lo sfogo..!
Gennaio 16th, 2008 alle 17:17
Ma se quella sessantina di intolleranti fosse rimasta semplicemente a casa, se il Papa si fosse recato alla Sapienza, non sarebbe stata una forma di protesta semplice senza negare il diritto a chi ama il Papa di ascoltarlo?
(E’ chiaro però che chi non ascolta poi non critica nemmeno!)
Ratzinger ancora non riesce a conquistarmi e alcune sue uscite non le condivido come tanti altri ma non per questo spengo la televisione e non lo ascolto.
Sento ancora tantissimo la mancanza di Giovanni Paolo II un uomo vero più che un Papa, unico nel suo genere nel richiamare folle di fedeli e giovani; unico anche nel mettere d’accordo un pò tutti.
Credo anche che questa mancanza si faccia sentire proprio in questi gesti di intolleranza.
Buona serata a tutti.
P.S.:
Per Deodato:
Caro amico qui nessuno vuol fare passare il Papa per vittima/intollerante, ma sono proprio quelle categorie che tu citi che vogliono passare da martiri verso il cattolicesimo.
Non puoi pensare che la dottrina cattolica accetti i gay, i separati e le coppie di fatto e chi più ne ha ne metta.
Sono d’accordo che queste categorie devono avere i giusti riconoscimenti e tutele dallo stato italiano, ma la chiesa non può andare contro la sua dottrina.
Penso inoltre che la chiesa abbia il diritto di non accettare queste categorie ma credo vivamente che alla fine solo il nostro Signore potrà giudicarci nel giorno della morte; per quello che siamo o che abbiamo fatto nella vita terrena.
Con tutta la stima, Batman.
Gennaio 16th, 2008 alle 17:20
complimenti,pezzo che sottoscrivo in pieno.CIAO DAVID
Gennaio 16th, 2008 alle 17:37
David, non sono un credente e non seguo il Papa.non so cosa abbia fatto il divin”Tedesco”.Comunque tutti sono liberi di credere,venerare,adulare e di esprimersi come vogliono senza intaccare la libertà od offendere l’intelligenza altrui.Un esercizio non facile.Quando dico( perché lo penso) che a me non piace Corvino, non ci penso neppure ad impedirgli di parlare ma voglio avere la libertà di non condividere quello che dice e come lo dice.Lui puo pensare altrettanto di me e tutto rimane entro termini civili, se non si aggrediscono gli altri ,anche solo verbalmente.Non mi pare che questo avvenga sempre, anche nei tuoi confronti.Spesso ti attaccano ingiustamente ma tu sei molto bravo,calmo(in apparenza) e diplomatico.Io lo sono un po’ meno.Credo che la conoscenza porti alla cultura ed insieme ci portino alla tollerenza ,senza per questo che ci si impedisca di esprimere idee e comportamenti diversi da altri.
Gennaio 16th, 2008 alle 17:47
Il fatto è che l’inaugurazione dell’anno accademico è una vetrina per l’università, non un’occasione di dialogo.
Se lo fosse sarebbe una cerimonia con un po’ più di senso. Non è un caso che presenzino gli invitati istituzionali con interventi già scritti.
E se l’assolutismo, in contrapposizione al relativismo tanto vituperato dal papa, lo esercitano alcuni docenti non va più bene?
Il fatto, a mio avviso, è che ci curiamo troppo di ciò che il papa potrebbe dire. Personalmente vivo benissimo anche senza.
Gennaio 16th, 2008 alle 17:47
il papa caro david ha posizioni paragonabili su certi aspetti della vita moderna a quelle di ahmadinejad il presidente dell’iran al quale di recente quel simpaticone di maradona ha regalato una maglietta! se si semina vento diceva un vecchio adagio si raccoglie tempesta ed un papa così reazionario e intransigente non può certo pensare che ci genuflettiamo tutti al suo potere come accdeva in passato! perchè quando attacca persone che vivono in maniera diversa da quello che vorrebbe lui e lo fà ingerendo negli affari interni di un altro stato voi giornalisti tacete in modo vergognoso? oppure gli date addiritura ragione? però nessuno dovrebbe avere il diritto di contestarlo? e poi via! nessuno voleva ucciderlo! solo che ritirandosi ha fatto la figura della povera vittima, come se la chiesa fosse un gruppo di poverini senza potere( specie in italia)! ma non diciamo cazzate!
Gennaio 16th, 2008 alle 17:51
Beh, non avrò capito, spiace a me. Di certo la tua risposta non è molto “collaborativa”. Se “voliamo più in alto” il tuo discorso mi trova d’accordissimo, l’intolleranza è un nodo importantissimo nel mondo d’oggi, sarebbe bene parlarne meglio, anche in questa sede perchè no?
Ma se mi poni l’esempio del papa sei te che non hai capito che hai sbagliato esempio. L’atteggiamento vaticano è il solito: strumentalizzare la folla, ed è questo che faranno, organizzando domenica a San Pietro una bella “controffensiva”.
La chiesa in Italia è un problema ben più grave dell’intolleranza, ahimé, pur essendo l’intolleranza uno dei 3 problemi più gravi del paese (l’altro ovviamente è l’intera classe politica).
Non voliamo troppo alti, guardiamo davanti a noi…
Gennaio 16th, 2008 alle 18:35
In piena sintonia con il pensiero di Deodato.
Gennaio 16th, 2008 alle 19:43
Non concordo con Lei! Vergognosi sono altri comportamenti! Ho quasi senssant’anni e dico, come ho letto ieri sera in uno striscione dalla Sapienza: “194 motivi per non volere il Papa”! Da donna laica, ormai anziana, Le dico che il Papa, quale Capo di Stato straniero, non è legittimato a criticare le leggi(sottoposte peraltro a numerosi referendum, quale quella sul divorzio e sull’interruzione di gravidanza)del nostro Stato, quale Capo della Chiesa cattolica, ha sin troppo la possibilità di parlare ai cattolici italiani (non passa un solo giorno in cui le televisioni, tutte, non propongano parole ed immagini del Papa)! Bisogna iniziare a dire basta! Lo Stato deve essere laico.
Comunque l’amore per la Viola ci unisce!
Giuliana
Gennaio 16th, 2008 alle 19:57
No, no e poi no. Il confronto e le idee vanno benissimo, ma il papa non può permettersi di affermare che la Chiesa ha vinto sulle convinzioni di Galileo. Allora, visto che ancora crede che la Terra sia in una sfera di vetro, è meglio che ci si rinchiuda lì dentro .
Gennaio 16th, 2008 alle 20:12
Non ritengo giusto che chiunque possa presiedere al discorso inaugurale dell’ anno accademico. Tale evento deve essere celebrato da chi ne ha la competenza e da chi è benvoluto e ammirato dall’ organo docente e dal corpo studentesco, e non credo proprio che il papa sia la persona più indicata. Non vedo perchè non vengano ascoltate le voci di coloro ai quali tale discorso dovrebbe essere indirizzato ovvero gli studenti; ritengo sia giusto che possano essere loro a decidere chi voler ascoltare.
Quello che è successo è solo un episodio enfatizzato all’ inverosimile dai soliti personaggi al fine di ottenere la compiacenza del Vaticano. Non è certo il discorso di inaugurazione dell’ anno accademico la sede adatta per il tanto osannato confronto; da più docenti a favore della contestazione è stata espressa la volontà di avere il papa alla Sapienza in occasioni diverse ma questi inviti sono caduti nel vuoto. Spiacente David ma non sono d’ accordo con te.
Gennaio 16th, 2008 alle 20:20
Caro David, sono uno studente di fisica dell’università di Firenze e ti pongo questa domanda:
tu accoglieresti volentieri in casa tua una persona che ritiene l’olocausto giusto e ragionevole?
Vabeh che il paragone è un po’ forte ma il concetto è quello, nel 1990 Ratzinger ebbe il coraggio di definire il processo a Galileo, testuali parole, giusto e ragionevole. Vedi, quindi, che l’intolleranza non è dei fisici della sapienza l’intolleranza è del papa Ratzinger, e non è accettabile sentire un personaggio del genere che più volte nei suoi discorsi ha sbeffeggiato la scienza e le suoi tesi fare la predica oltretutto in casa propria. Ratzinger non rappresenta persona con cui stabilire un dialogo in quanto lui, per primo, non disposto a ricercarlo: è questo il concetto che deve essere chiaro.
Ricordo inoltre che se fosse stato per la chiesa a quest’ora crederemmo che il sole ruota intorno alla terra, le donne non potrebbero abortire e, addirittura, le coppie non potrebbero divorziare. All’atteggiamento dei fisici della sapienza andrebbe fatto invece un plauso, in quanto persone che hanno avuto il coraggio di manifestare con forza la propria opinione rischiando oltretutto la probabile rovina della propria carriera, considerato l’ammafiamento di matrice democristiana presente all’interno degli atenei. Vergognosi, casomai, sono tutti quei politici del governo, prodi in primis e grandissimi paraculo, che mai hanno avuto le palle di contraddire le parole del vaticano tese più volte, in quest’ultimi tempi, a un’ingerenza dei valori laici della società italiana e a calpestare diritti di altrui persone, come per il caso delle coppie di fatto.
T’inviterei, quindi, caro david, a riflettere e a riconsiderare bene le tue parole, e comunque sia forza viola
Gennaio 16th, 2008 alle 20:33
ecco i’ polemica direi che è quello che, in parole povere, ha descritto meglio la vicenda.
Ma, senza voler tirare fuori bestemmie ma per intendersi, te pensi che se io vo ai vaticano con l’intenzione manifesta di affermare che in base a mie ricerche Gesù era omosessuale loro mi accolgano con un tappeto rosso?
E guarda, che il papa è stato molto più offensivo nei confronti della comunità scientifica di quanto abbia potuto esserlo io con queste parole, e su quello penso che proprio non ci piova sempre che non vogliate smentire la realtà dei fatti.
Quindi, dialogo una sega, fosse venuto i poero woitilia di sicuro sarebbe stato bene accolto, questo le sue minchiate che le spari in casa sua.
Gennaio 16th, 2008 alle 20:41
caro Deodato ,
in parte hai ragione, il Papa può pensarla come vuole e divulgare il suo pensiero a 360° , come tutte le persone.
Il problema non è essere intolleranti;tutti lo siamo e nessuno potrà mai cambiare il nostro modo di pensare.
Il punto è un altro.
Se all’intolleranza seguono atti che influiscono sulla libertà degli altri o peggio nella violenza allora si cade nel vergognoso.
Nessuno può ostacolare il libero pensiero.
Non sei d’accordo? sei libero di non ascoltare o di ascoltare e di dissentire; ma ripeto nessuno può ostacolare il libero pensiero
Impariamo a vivere
Gennaio 16th, 2008 alle 20:46
Personalmente la pensa esattamente come te, ma vorrei aggiungerei una cosa: se non fosse stato il papa, ma il dalai lama, tutto questo non sarebbe successo…
Gennaio 16th, 2008 alle 20:47
vergognoso è il papa nessuno l’ha costretto a rimanere a casuccia sua ha avuto solo paura della contestazione e lui parla di censura?sai quanti bambini con l’AIDS ha sul groppone il papa per non far adoperare il profilattico in africa?
Gennaio 16th, 2008 alle 21:30
Forse mi sono perso qualcosa….
Se non erro il papa doveva aprire l’anno accademico all’università la sapienza, e non partecipare ad un dibattito o fare un intervento una tantum.
doveva aprire, se non sbaglio e in questo baillame di notizie è possibile, l’anno accademico. ora chi mi spiega la presenza del papa all’apertura dell’anno accademico?
sarebbe, scusate non voglio essere sacrilego, come se il presigente della repubblica italiana fosse invitato ad aprire la porta santa per il giubileo.
ve lo immaginate? e magari vi immaginate il papa ad aprire l’anno giudiziario? Io no, e pur ritenendomi (a torto?) tollerante non me lo immagino nemmeno ad aprire un anno accademico.
intolleranza sarebbe stato il rifiuto ad un intervento del papa durante l’anno, non adesso. e in ogni caso mi sembra di vedere cencio che dice male di straccio, ed i 15 minuti che il tg di mezza giornata ha dedicato alla notizia hanno incrementato questa mia impressione.
Saluti.
Gennaio 16th, 2008 alle 21:46
Aggiungiamo che la sessantina (erano di più) era composta da cialtroni, vestitiin modo indegno. Scritte +Maria -Gesù (vedi foto Repubblica) indicano immediatamente quale fosse il loro livello mentale (sotto na molto sotto lo zero). Vedere commenti tipo quello di C’è Polemica fa venire il voltastomaco; anticlericali che rimpiangono un papa (solo dopo che è morto) che alla scienza non ha mai concesso niente di più dell’attuale e che era chiuso anche in altre tematiche (vedi uso del preservativo).
RIDICOLI
Gennaio 16th, 2008 alle 23:19
Leggo dei commenti vergognosi!
Vergognatevi e leggete Voltaire.
Mi rivolgo ad es. ad Osvaldo (quasi mio collega almeno in ambito di studi scientifici):
CHIUNQUE ha diritto di parlare. Anche se dice delle fesserie. Ed infatti voi continuate a dirle ed io continuo a sostenere che voi dovete avere il diritto di dirle. Io non vado in piazza per cercare di tapparvi la bocca. Io semmai scendo in piazza per darvi tutte le possibilità del mondo per esprimervi liberamente. Non sono d’accordo con voi, ma chi se ne frega, è SACROSANTO (aggettivo adeguato in questa contesto…) che voi parliate e dissentite dal mio pensiero.
Aggiungo al caro Osvaldo, che se il Papa non cerca il dialogo (secondo la tua opinione, che come tale è libera), è un Suo problema, non certo tuo. Se vuoi essere un intellettuale vero devi batterti affinché lui, come chiunque altro, possa parlare, dicendo anche cose che ritieni errate. Il tuo ragionamento è stato alla latina: occhio per occhio, dente per dente. “Lui non vuole il dialogo, nemmeno io dialogo allora, ergo il Papa non può parlare”. Ma ti sembra un ragionamento logico? Un ragionamento che rispetta la libertà di espressione?
p.s.:il Papa è contro la scienza? ma a te che te frega? Qualcuno ti ha vietato di studiare? Il Papa ha poteri politici su di te? Può vietarti di studiare scientificamente? Ma allora che diavolo ti importa delle tue opinioni.
Stessa cosa dico a Giuliana:sei per uno stato laico? benissimo, è una tua opinione (che per altro io condivido in pieno). Ma che c’entra questo con il Papa e le sue opinioni? Solo perché il nostro stato è laico, i leader religiosi non possono parlare in pubblico? dobbiamo discriminarli? Il Dalai Lama deve stare zitto? il rabbino di Roma deve tacere?
NO, TUTTI POSSONO PARLARE ED ESPRIMERSI LIBERAMENTE. Chi non li vuole ascoltare, non li ascolti, è libertà anche questa.
Sapete qual è il vero nocciolo della questione: che molti di voi non sono solo atei (e fin qua non ci sono problemi), ma vuole esigere che gli altri che religiosi lo sono (es.il Papa) stiano zitti e NON OSINO proferir parola, magari qualcosa che vada contro le loro idee. Voi non siete atei, voi volete eliminare le religioni, e questo non si può fare perché è lesivo dei diritti fondamentali dell’uomo che ricordo essere libertà di parola, espressione, stampa, RELIGIONE…Cavolo c’è anche questa…maledetta “Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo” del 1948. Ma va beh, facciam finta che non ci sia l’ultima che ho detto…
Io posso darmi fuoco affinché voi possiate esprimere le vostre opinioni anche le più diverse dalle mie, ma violare i diritti inviolabili dell’uomo è aberrante, nessuno lo può fare, e farlo vuol dire non rispettare l’uomo in sè, e non essere più in uno stato libero. A quel punto qualcun altro dovrebbe aiutare me, perché non sarei più un uomo libero.
Diciamoci la verità, se si fosse trattato di un qualunque altro leader religioso, nessuno lo avrebbe contestato. Il Dalai Lama nessuno lo avrebbe contestato. E’ lui non è certo un uomo di scienza. Qui la scienza non c’entra proprio nulla. Dite quello che vi pare, ma garantite A TUTTI le libertà individuali.
1948: Dichiarazione universale dei diritti dell’uomo.
Dopo ben 60 anni siamo qui ancora a discuterne. Volete Stalin? Hitler? Franco? Loro non si facevano problemi, nessuno poteva parlare. Ma sì torniamo un po’ all’antico. Il retrò va sempre di moda!
Gennaio 16th, 2008 alle 23:39
p.s.: sempre d’accordo con BATMAN. Non è una novità, di solito siamo sempre d’accordo! Stesso vale per il giovane Holden. Soprattutto quest’ultimo ha capito cosa vuol dire “rispettare la libertà di espressione” e permettere a chiunque di parlare.
p.p.s.: quanto vi da fastidio quando qualcuno (chiunque egli sia) vi dice “ma stai zitto che tu!”? A me molto! Tutti hanno il diritto di parlare, anche se dicono fesserie.
Gennaio 17th, 2008 alle 00:02
E’ forse stata tollerante la Chiesa (ovvero chi predica “ama il prossimo tuo come te stesso) nei confronti di PierGiorgio Welby e della sua famiglia ???? Via, siamo seri, parliamo di calcio piuttosto che di questo tedesco oscurantista, ex cannoniere delle Flak bavaresi…..
Gennaio 17th, 2008 alle 00:07
Ragazzi,l’errore che state facendo è un altro: Il Papa quando parla, quando dà un giudizio (cosa sacrosanta per ogni persona), non fornisce solo una sua opinione, fornisce un dictat per tutti coloro che si dichiarano credenti. Non parla un uomo qualsiasi ma il vicario di Cristo,la sua non è una opinione come le altre, ha un peso, una consistenza diversa il problema è tutto qua. Io posso capire, anche non comprendendolo tante volte, che questi giudizi li esprima dalla finestra del Vaticano o durante una omelia, ma scusatemi, non riesco a capire per quale motivo un pontefice debba aprire l’anno accademico di una delle principali università LAICHE d’Europa.Un Papa che più volte si è dichiarato contro la sperimentazione sugli embrioni, contro l’uso del preservativo (voglio dire, anche l’ultimo degli ignoranti ormai sa che il preservativo limitando la circolazione dell’AIDS salva potenzialmente moltissime vita e che non si tratterebbe dunque di acconsentire alla “fornicazione”), un Papa che si è schierato perfino contro Galileo, BENEDETTOOOO SVEGLIA E’ I’SOLE CHE GIRA INTORNO ALLA TERRAAAAAA!!!!
Gennaio 17th, 2008 alle 00:21
Neri Ha ragione. E’ stata un’idea sbagliata sin dall’inizio. L’iniziativa è partita dal Rettore che ha invitato il papa all’inaugurazione dell’anno accademico. Un’occasione ufficiale, in cui avrebbe dovuto tenere un discorso. Diverso sarebbe stato l’invito ad un’iniziativa sui rapporti fra scienza e fede o fra etica e ricerca scientifica.
Gennaio 17th, 2008 alle 01:26
caro batman il problema con la chiesa ed i cattolici non è la loro accetazione dei gay (che comunque sono ti ricordo una minoranza e la cui discriminazione la dice lunga su dove stà veramente l’intolleranza)in quanto di questo ai gay ti garantisco che non gliene frega una mazza! ma il fatto è che vogliono uno stato che si comporti come loro e leggi che ricalchino appieno il loro pensiero e questo in un paese civile e democratico è semplicemente inaccettabile! a meno che non si voglia assomigliare all’iran o all’arabia saudita!
Gennaio 17th, 2008 alle 01:34
Facciamo un paragone, per capire:
1) Corvino prende Vieri
2) Guetta pensa che non sia la mossa giusta e critica, liberamente e giustamente.
3) Se Guetta avesse aizzato la piazza e impedito con un atto di violenza (fisica o verbale) l’arrivo di Vieri a Firenze (COSA CHE NON HA FATTO, SIA CHIARO)…
4) Oggi la Firentina avrebbe 10 punti in meno.
E Guetta qualche euro in più della scommessa.
Prima si guardano i fatti, la realtà, poi si giudicano (fatti e persone).
il resto si chiamano PREGIUDIZI…e fanno molto schifo.
Gennaio 17th, 2008 alle 01:39
Pienamente d’accordo con Birraio e Batman….
Gennaio 17th, 2008 alle 02:16
Caro David, ti scrivo con la consueta schiettezza. Che tutti dovrebbero poter esprimere la loro opinione è vero e fai bene a ricordarlo. Ma nel ribadire questo fondamentale aspetto della civile convivenza dovresti anche cercare di capire il motivo per cui, nei confronti di un potere massmediatico e politico come quello rappresentato dalla chiesa cattolica in Italia, sia necessario stabilire i modi adatti a come queste opinioni vengono veicolizzate. Esistono, cioè, i tempi ed i luoghi all’interno dei quali un papa, che rappresenta non tutti ma soltanto alcune persone (cioè coloro che in esso si riconoscono), può esprimere le proprie idee senza calpestare i diritti altrui, rappresentabili da un livello minimo di laicità in un paese che, da quando è caduto il fascismo, non prevede più la religione di stato. Purtroppo in Italia questo non avviene perchè lo stato non compie la propria funzione di “vigile”. Il sostanziale “lassaiz faire” non è certo casuale ma fomentato dalla chiesa stessa attraverso il proprio laicato che, trasversalmente, da sempre domina la politica italiana; grazie ad una favorevole congiuntura storica (una sinistra mai così genuflessa ai voleri vaticani) la chiesa attua nuovamente, così come negli anni ’50, una politica decisamente “aggressiva”, spinta com’è dall’intima convinzione di fare comunque il bene di tutti. Animata dal sacro furore di agire direttamente per conto di Dio non si ferma certo a riflettere su bazzecole come il rispetto di chi, essendo laico e non credente, trova ridicole certe idee (che oltretutto assai spesso vengono prima pubblicamente applaudite e poi privatamente dimenticate) e doloroso dovervisi forzatamente adeguare (tanto per dirne una, grazie all’influenza vaticana in Italia ancora oggi non esiste una legge che garantisca la possibilità per il convivente di assistere il compagno/la compagna morente in ospedale:bisogna essere per forza sposati). Provo un misto di divertimento e tristezza quando sento definire “cattolico” il nostro disgraziato paese! Gli italiani possono essere accusati di tutto tranne che di condividere qualcosa che abbia anche solo la sembianza di una norma etico-morale condivisa (cattolica o meno). Ripenso al comico “family day”, dove tutti i politici avevano almeno due mogli (e chissà quante amanti), alle storie di prostitute e cocaina (ricorderai il Mele-gate) e chi più ne ha più ne metta. Tutti a farsi il segno della croce.
Chi ti parla si sente, da persona aperta, mite e democraticamente laica (e proprio per questo non avverso a chi ha la fede, qualunque essa sia) violentato da quel potere così forte ed invasivo; contemporaneamente provo la sgradevole sensazione di essere lasciato solo da chi dovrebbe garantire spazi di convivenza liberi dall’influenza di qualsiasi confessione religiosa e non lo fa (quanto disgusto per questa generazione di politici, di ogni partito e colore…tutti a fare la gara a chi si inginocchia per primo). Per questo trovo la tua indignazione odierna un po’ eccessiva. Sei indignato perchè al papa è stato praticamente impedito di parlare all’Università. Io ti chiedo: a quale titolo un papa deve parlare alla Sapienza? Il posto del papa non è quello. Che parli dal sagrato di una delle sue chiese. E’ già tanto che, da laico e non credente, debba sorbirmi quasi quotidianamente i suoi pensieri ai tg nazionali. La chiesa è sempre stata nemica del libero pensiero, della scienza, della ricerca del sapere, di ogni relativismo. La chiesa, quando può, professa il creazionismo e rifiuta l’evoluzionismo. Va bene per chi vuole crederci ma non ha senso regalare dignità scientifica a dei dogmi religiosi. La Turchia (!!!) sta faticosamente uscendo da queste dinamiche, noi dovremmo rientrarci? La chiesa professa una dottrina. La sua filosofia è sempre stato il tomismo, fosse per loro (e ce lo insegna la storia) non avresti potuto studiare i filosofi greci, caro David. C’è una sola verità che non è (non può essere!) oggetto di discussione ma solo di accettazione incondizionata. Va bene per chi ci crede e basta. Ebbene, questo oscurantismo mentale è la cosa più lontana dallo spirito che deve permeare ogni istituzione educativa, dalle scuole materne fino, appunto, all’Università. A suo modo l’Università…è sacra! Nel senso che parlare da una cattedra comporta, deve comportare, l’accettazione di certe regole e principi. Principi OPPOSTI a quelli rappresentati da qualunque papa. Da una cattedra non si fa proselitismo o catechismo. Non ti citerò i roghi che per secoli la chiesa ha acceso con i corpi di coloro che per questi principi hanno dato anche la vita, non basterebbero le pagine del blog. Perchè ci sono stati, ci sono e ci saranno sempre persone che fanno della ricerca del Sapere la propria ragione di vita. Che cercano di dare qualcosa in più all’Uomo in questa vita e non in un’ipotetico aldilà. E la chiesa è ancora lì, come allora, a combattere perchè l’unica fonte di verità sia il proprio libro sacro. Un tempo, quando poteva, dando al rogo i vari Giordano Bruno, oggi usando altri mezzi (per nostra fortuna!!). E questa gente dovrebbe parlare proprio a La Sapienza? Non scherziamo! Tenere fuori un papa da un’Università è un ATTO DOVUTO E NOBILE di AUTODIFESA. Lo sarebbe ovunque. Lo è in special modo in Italia. Io sono più indignato del fatto che i proprietari dello ior non pagano l’ici per milioni di euro; o del fatto che il papa invita pubblicamente i farmacisti italiani a non vendere anticoncezionali (nota bene: i farmacisti ITALIANI. Nel senso… che sanno bene dove e con chi possono permettersi di fare i gradassi. Per questo motivo, ad esempio, i francesi usano la pillola abortiva da 10 anni mentre da noi le donne che disgraziatamente devono abortire sono costrette ad un travaglio psicofisico aggiuntivo inutile e punitivo). Non affronto poi argomenti come la discriminazione operata dalla chiesa nei confronti degli omosessuali, all’atteggiamento oscurantista in materia sessuale ed alle conseguenze deleterie di tale atteggiamento (l’argomento pedofilia ci porterebbe lontano anche se, personalmente, mi piacerebbe sapere in che percentuale l’8 per mille serve a pagare gli avvocati a chi a fatto cose tanto schifose da non poterle neanche scrivere), all’atteggiamento verso le donne perennemente in ritardo di un secolo. Cosa dire… il fatto che tu ti sia indignato proprio oggi, invece che tutte le altre volte, mi fa pensare che anche tu sia caduto nella trappola tutta italiana del “chi tocca il papa muore”, come usava dire a suo tempo il buon dario fo.
p.s.
Cmq, per tornare a noi, il pazzo n’ha fatte 2 e forzaviola!
ciao
Gennaio 17th, 2008 alle 03:11
Ci tengo a dare forza alla tesi:
SI il papa ospite della Sapienza;
NO ad inaugurare l’anno accademico.
Le ragioni sono state ampiamente illustrate da chi mi ha preceduto.
Sui contenuti del tuo post sono ampiamente d’accordo.
Gennaio 17th, 2008 alle 07:15
LA MISTIFICAZIONE. Questa è la netta sensazione che si ha leggendo il tuo post. Non riesco a capire perché si voglia dire che si è voluto impedire di parlare al Papa. Ma quando mai: lo vediamo, lo sentiamo e lo leggiamo a tutte le ore su giornali, radio e televisioni. Ci accompagna con le sue parole ecumeniche e non in ogni istante della nostra giornata. Il Papa si premunisce di intervenire in qualsiasi questione della nostra vita. M anon solo si puo’ permettere di intervenire nelle nostre istituzioni legislative per influenza scelte politiche che influenzano poi la nostra vita in ogni suo aspetto. Il Papa ha la capacità e la liobertà di fare scelte di campo politico appoggiando politici, di parte e a lui formalmente devoti. Non abbiamo una legge che affronti il oproblema delle unioni di fatto nemmeno nelle sue piu’ blande situazioni. Interviene su tutto, utilizza la debolezza numerica di questo parlamento per condizionarne pesantemente le scelte e i risultati. Ma che mi state a dire che questa manifestazione da parte di alcuni (fra l’altro scienziati) che rivendicano la laicità dello state e di tutte le proprie istituzioni è intelleranza. La vera intolleranza è quella che il Papa stesso, i suoi vari RUINI e suoi servi prezzolati come Ferrara. Vera intolleranza è pretendere di guidare i propri fedeli e anche tutti gli altri senza averne il diritto. Intolleranza è questa campagna mediatica che conduce tutto nella direzione decisa da poteri forti (dei quali la Chiesa non è certo l’ultimo esempio). ma fatemi il piacere. Rispettate cattolicamente anche tutti gli altri. Scrivi questo messaggio di getto e non lo voglio nemmeno rileggere. Sono molto arrabbiato.
Gennaio 17th, 2008 alle 09:56
Qui non si tratta di intolleranza. Si tratta solo di capire cosa ci faccia il papa di una dottrina creazionista nel tempio del sapere scientifico ad inaugurare un anno accademico dove gran parte delle tematiche trattate saranno antitetiche e aborrite dal mondo cattolico. Tutto qui. Se poi in questo paese quando si parla di papa e di chiesa non si può esprimere neppure un dissenso io mi dimetto da cittadino italiano. Si può?
Gennaio 17th, 2008 alle 10:21
Personalmente critico della contestazione solo un manifestante,che ha definito la visita del Papa a LA SAPIENZA un’atto grave. Sbagliato, perchè il Papa (come tutti i liberi cittadini)ne aveva il diritto.Il resto doveva avvenire nella maggior libertà possibile: discorso di Ratzinger e contestazione (legittima perchè il Papa si è dimostrato,durante numerose omelie, contro Illuminismo e scienza).Invece Benedetto XVI ha fatto dietrofront,passando per vittima: a differenza (qualcuno ricorderà) di Wojtila.
Gennaio 17th, 2008 alle 10:49
Ma se esistesse un anno ecclesiastico da cominciare tu pensi che inviterebbero un darwinista convinto a celebrarlo in Vaticano?! Il problema è proprio questo, mi pare che anche la chiesa si trinceri dietro l’ipocrisia di chi ha le spalle coperte dal sostegno mediatico. Ciò che mi preoccupa di più non è il fatto in sè, che può lasciare spazio a riflessioni critiche anche nei confronti dei professori universitari (fin da piccolo so che quando si litiga la colpa “è un pò di tutt’e due”), ma il modo in cui tutta l’opinione pubblica ha con sdegno rifiutato una manifestazione di dissenso come quella degli studenti della sapienza. Possibile che oggi non si ascoltino i motivi di chi protesta in forza di uno sdegnato, falso e viscido atteggiamento “politically correct”?? E sopratutto: vi rendete conto che il papa ha indetto una sorta di contromanifestazione a Roma in occasione del prossimo Angelus? Alla faccia del rispetto dello Stato laico..
Gennaio 17th, 2008 alle 11:10
Davide mi dispiace ma non sono daccordo con il tuo post, parlo in particolare del titolo e della parte iniziale, per me si stà distorcendo quella che è la realtà dei fatti, come la maggior parte di chi ha parlato nei media ha cavalcato. Probabilmente da parte tua per un impeto contro una possibile ingiustizia o mancanza di libertà d’espressione che non esiste nei fatti. Le motivazioni di questa levata di scudi per il papa da parte di praticamente tutti i media è facilmante comprensibile qui uin Italia, purtroppo.
Si vuol parlare di intolleranza e non è permesso ad un contesto di Scenziati nell’atto di aprire l’attività accademica di una libera università di scegliere chi, possa rappresentarli, in questo atto formale, con un’intervento dall’esterno. Tanto meno se l’invitato, fatto ingoiare, rappresenta sia istituzionalmente che personalmente quanto di più contrario (restando comunque legittimo, per carità…) a quello che invece deve rappresentare un libero pensiero scentifico.
Il papa, giustamente, ha scelto di non andare dopo che probabilmente ha dedotto di non avere l’unanimità dei consensi ad un suo intervento. Per fortuna ancora si può manifestare un disaccordo, addirittura contro il papa, pensa un pò!
Parlare del papa come di un poveretto a cui non è permesso di esprimere le sue opinioni, quì in Italia poi, è quanto di più ipocrita si possa denunciare. Tutti i giorni è sempre dato risalto a cosa dice il papa e la chiesa su ogni questione, dico ogni questione, del vivere civile e dell’attivita dello stato. Permettendo un’ingerenza fuori di ogni logica sulla nostra vita. Non esiste un’altro posto al mondo, anche nelle più retrive dittature o arretrate nazioni, dove la voce di una confessione religiosa sia cosi presente nella comunicazione e nei media, cioè fuori dal contesto di culto e di confessione.
Gennaio 17th, 2008 alle 11:39
Mi spiace David ma quello che è vergognoso è che fiocchino critiche e “lezioni d’educazione” verso i manifestanti. Dialogo vuol dire anche dissenso e dissenso significa anche libertà di manifestare. Prima di tacciare come intolleranti gli altri bisognerebbe guardare meglio i segni che la Chiesa continua a imporre ad uno stato che dovrebbe essere LAICO (dai crocifissi nelle aule delle scuole, che pare un sacrilegio togliere sebbene sarebbe legittimo, alle continue interferenze del Pontefice nelle questioni socio-politiche italiane).
L’intolleranza vera è ben altro da quanto espresso alla Sapienza, ma francamente è un discorso troppo lungo e gravoso e piuttosto che banalizzare un simile argomento sarebbe meglio limitarsi, in questa sede, alla Fiorentina.
Gennaio 17th, 2008 alle 11:56
Mi pare comunque che anche il Papa abbia preso “la palla al balzo”.
Forse questo signore è più interessato all’immagine che alla sua missione.
Non ti pare?
Gennaio 17th, 2008 alle 12:47
Dopo Ferrara ci volevi giusto te!
O questa?
E’ vero tolleranza anche con gli intolleranti come il papa ma che ora si dica che gli è stata tappata la bocca mi sembra proprio una indecenza.
Come mai sulla Rai, televisione pubblica e laica, ci sono decine e decine di programmi cattolici? Come mai al telegiornale c’è sempre il servizio sul nostro amato santo padre?
Ma forse gli italiani che pagano le tasse (sempre meno) sono tutti cattolici? (non cristiani che è tutta un’altra cosa) Gli atei? I protestanti? I musulmani? Gli ortodossi? Perchè questa gente deve finanziare con le proprie tasse la propaganda vaticana sulla televisione di stato?
Parliamo di questo invece che di quello che hanno fatto all’Università La Sapienza.
Ma se ne rende conto o no il “Prof. Ratzinger” come lo chiama Ferrara che i giovani si stanno allontanando tantissimo dal Vaticano e che i preti che ci sono in Italia vengono da posti dove si muore di fame, così noi italiani furbi si mantengono e gli si fa anche fare una vita da nababbi!
Ma il dogma dell’infallibilità del papa che ti va bene?
Ti sembra una regola di convivenza civile tra i popoli?
Se sei credente basi la tua vita sull’infallibilità del papa o su ciò che ha detto Gesù Cristo?
Parliamo di queste cose, altro che intolleranti verso il papa che è la massima espressione della censura sulla cultura e sull’innovazione alla pari dei mujaidin o come si scrive.
Gennaio 17th, 2008 alle 12:55
David leggiti Locke, un filosofo che parla di laicità dello stato.
Ricordati che la religione è l’oppio dei popoli.
Cosa ne pensi del dogma sull’infallibità papale.
E’ giusto che sulla RAI televisione di stato (vaticano non certo italiano) ci sia sempre questo qui vestito di bianco a pontificare giudicare e dire cosa è bene e cosa è male?
E’ giusto che gli italiani paghino le tasse per mantenergli la televisione mentre la chiesa non paga nemmeno l’ICI sugli immobili con attività a scopo di lucro?
Gesù Cristo predicava libertà, uguaglianza, povertà, amore questi qui cosa predicano?
Povertà? Non mi pare dato tutti i soldi che c’hanno.
Libertà? Non mi pare dato che o fai come dicon loro o sei na schifezza.
Uguaglianza? Non mi pare dato che son più bravi loro.
Amore? Non mi pare nemmen quello.
Come mai il nostro caro papa non ha detto nulla sul fatto che Bush sta vendendo 20 miliardi di dollari di armi!!!!! ai sauditi (che hannop in mano il 7% dell’economia americana)?
O non è contrario alla guerra?
Ma via via. Ma che c’entra il vaticano la chiesa e il papa con Gesù Cristo? Niente!!!!!!!
Gennaio 17th, 2008 alle 13:31
Frequento l’Univeersità e posso dire che di persone intolleranti come a Roma ce ne sono anche a Firenze. Sono tutte persone (sia Prof. che studenti…) che in nonme delle loro idee non vogliono far parlare gli altri (ultimo clamoroso episodio la contestazione all’ambasciatore israeliano…). DI FATTO SONO PIU’ FASCISTI LORO DELLE CAMIIE NERE CHE CIRCOLAVANO IN ITALIA AI TEMPI DEL VENTENNIO…
Gennaio 17th, 2008 alle 13:56
Per Francesco, prima inviti a leggere Locke poi nel post prosegui con una serie di banalità che fanno venire il voltastomaco.
Non siamo in un regime stalinista/ateo siamo in Italia e che vi piaccia o no una parte (non tutti) gli italiani sono cattolici. E’ chiaro che in Tv parlano del papa e non delle altre religioni, quella cattolica è la religione più diffusa in Italia.
Il concetto poi che alcuni (in malafede non vogliono capire) non è ESSERE O NON ESSERE IN ACCORDO CON LE POSIZIONI DELLA CHIESA è PROTESTARE PERCHE’ UNO VIENE A FARE UN DISCORSO.
Le persone civili (ma purtroppo gli estremisti non lo sono) contestano il contenuto del discorso non la persona a priori.
Non so se non lo sapete ma non siamo in dittatura comunista
Gennaio 17th, 2008 alle 15:22
Concordo ancora una volta con Birraio…
Il problema è che le persone che si professano atee e liberi da qualsiasi tipo di “vincolo” (?) religioso vanno a dire cosa deve fare la chiesa e cosa non deve fare…. Si mettono a giudicare Papi ed ecclesiastici non in quanto persone ma in quanto cattolici con un viscido pregiudizio di fondo.
E’ inutile scandalizzarsi di parole pronunciate dal Papa quando ci si vuole fermare alla buccia del discorso senza sapere NIENTE di religione cattolica. Senza contare che c’è gente che spulcia le parole del pontefice andando a pescare quei passaggi che,strumentalizzati, possano destare scandalo all’opinione pubblica……..
SCHIFOSI!
Si può commentare e criticare anche senza conoscere appieno la materia, ma almeno con un po’ di umiltà e soprattutto cercando di capire il SENSO VERO delle parole senza strumentalizzarle per offendere le persone!
Altro che peace and love…..
Ciao a tutti.
Gennaio 17th, 2008 alle 16:27
Per birraio
Mi sa che la birra ti fa male!
Gennaio 17th, 2008 alle 16:32
Per Birraio e Andrea
Ma voi fate l’amore con la vostra ragazza solo per riprodurvi o anche per piacere?
Pensate che l’omosessualità sia una malattia?
Non gliel’ho ordinato io al papa di fare il papa e di dichiararsi portatore della parola di Dio, hanno fatto tutto da sè, ma che la loro parola non corrisponda a quello di Dio non lo dico solo io, dato che siete di Firenze andate alle Piagge dove c’è la comunità di Don Santoro, andate sul sito del Gruppo Abele di don Ciotti che sta a Napoli nel Rione Sanità a spalare la m…a tutti giorni.
Don Santoro dice sempre “La chiesa con i poveri? La chiesa per i poveri!” Se vi sembra che il vostro amato papa si comporti così?
Questi son due sacerdoti che danno tutto quello che hanno sia di materiale e di spirituale agli altri non certo il vostro amato papa, ci scommetttete che loro all’Università La Sapienza li prendevano volentieri?
Il vostro papa pensa d’avere sempre ragione, come voi del resto, ma via via informatevi sul mondo prima di aprire bocca magari evitate di fare figuracce….beata ignoranza!
Gennaio 17th, 2008 alle 17:26
Birraio nessuno vuol essere in dittatura comunista, ma a quanto pare accettiamo ben volentieri la dittatura cattolica. E non solo nella gestione politica del paese (lo saprai anche tu quanto è radicato il potere della chiesa nelle sale del potere), quanto nella cultura! Mi pare che un ipotetico Ruini non intervenga In altri paesi Europei quando si parla di legge 194 nelle sale del parlamento.
MA come fai a parlare di dittatura comunista.. dai, un pò di onestà intellettuale.. Proprio il fatto che questi tizi che hanno manifestato siano stati messi alla gogna da tutto il paese ti dimostra proprio che quello che dici è fuori luogo. Oggi farsi sentire è diventato impossibile. Tanto che è quasi difficle omprendere quali sono e dove sono le ingiustizie
Gennaio 17th, 2008 alle 18:40
Concordo con Andrea anche se sostituirei “schifosi” (termine troppo forte a mio parere) semplicemente con ignoranti, purtroppo tante idee sono generate da mode incomprensibili, va di moda essere buddisti? w Budda allora!, intendiamoci ci sono tanti praticanti che meritano il massimo rispetto ma sono pronto a scommettere che una larga maggioranza dei credenti forse sa a malapena chi era Budda.., adesso è “cool” l’islamismo..idem come sopra.
Morale: ognuno è libero di pensarla come vuole ma criticare tanto per seguire il vento o improvvisarsi “novelli Voltaire dè noantri”, come quel gruppetto di studenti/professori della Sapienza, e impedire al Papa di parlare è di una tristezza infinita, che dire?..altro squallido spaccato di vita quotidiana.
Gennaio 17th, 2008 alle 19:19
eh no david.
intolleranti di cosa? la sapienza di roma ha invitato il papa, alcuni prof hanno scritto una lettera in cui chiedevano di non invitarlo e altri studenti hanno chiesto la possibilita’ di manifestare contro il papa. non hanno chiesto che non parlasse ma solo di poter manifestare contro. tanto che il rettore gli ha concesso il permesso. il papa poi ha declinato l’invito.
poi che a tutti piaccia gridare contro i comunisti…..e’ un’altra cosa.
Gennaio 17th, 2008 alle 19:44
Vittorio Zucconi, che io reputo uno dei migliori giornalisti italiani (vedi che non ce l’ho con tutti) ha fotografato bene la vicenda che ha visto protagonista Benedetto XVI: è un Papa che straparla troppo su tutti gli argomenti mentre dovrebbe centellinare i suoi interventi, l’autorità più alta della chiesa cattolica dovrebbe dispensare la sua dottrina sui valori più alti della vita umana ed invece interviene su tutto, ci manca che dica la sua sulla tramvia di Firenze e poi saremo al completo. Ciò detto sono d’accordo ancora con Vittorio Zucconi sul fatto che aver contestato la sua presenza all’Università di Roma è stato un errore madornale, non si può impedire a nessuno di esporre la propria opinione: a me piaceva molto di più Giovanni Paolo II, che, pur nella celebrazione dei dogmi cattolici, aveva un’umanità, un carisma, un’attrazione personale, una simpatia, un modo di fare molto superiori a quelli dell’attuale Papa: Ma questa è un’altra storia, così come è un’altra storia la vicenda calcistica che ci vede accomunati nel tifare per la Fiorentina: dal sacro al profano il passo è assai lungo, però l’intolleranza probabilmente è la stessa. C’è però una cosa sulla quale dovremmo essere tutti d’accordo e cioè i risultati (calcistici, ovviamente). Su quelli, la storia della Fiorentina è lì a dimostrarlo, non si può bleffare, non ci possiamo raccontare favole. Sui risultati si giudica l’operato di una società, se ha fatto bene o ha fallito i propri obbiettivi, compatibili con le proprie possibilità. E qui mi fermo.
Gennaio 17th, 2008 alle 19:58
X Lorenzo Maltese e gli altri che la pensano come lui…
state facendo una gran confusione…
…il punto non è se il papa ha il diritto o no di parola (che poi questo diritto ce l’ha anche chi protesta: come si diceva un tempo: “libero fischio in libero stato”) il punto è se è condivisibile o no che il papa venga ad INAUGURARE L’ANNO ACCADEMICO!!! ripeto INAUGURARE L’ANNO ACCADEMICO!
l’inaugurazione dell’anno accademico è una formalità nella quale si parla degli indirizzi e degli sviluppi che si auspicano per un’università… …e non può essere certo il papa a darli, visto che si tratta della sapienza e non della cattolica (lì avrebbe avuto senso) e visto che il pontefice vuole imporre (neanche suggerire, imporre) una visione del mondo che è ampiamente minoritaria (anche tra i cattolici) ed inaccettabile per molte persone…
…la cosa è assurda come lo sarebbe se all’inaugurazione dell’anno liturgico avessero invitato Marco Pannella a fare un discorso…
…fortunatamente la chiesa non è così autolesionista da compiere leggerezze del genere: non capisco perché, però, debba esserlo un’università…
P.S.: qui si è citato spesso (e a sproposito!) il Dalai Lama dimenticando, però, di aggiungere che non si sono mai sentite dal Dalai Lama le parole di intolleranza dette dal papa e da alcuni suoi collaboratori…
Gennaio 17th, 2008 alle 21:07
LIMITATI A PARLARE DI CALCIO VA’…
RISPOSTA
Per te, che sei un poveraccio, faccio un’eccezione e rispondo: io parlo quando voglio e come voglio.
So dà il caso che questo sia il mio blog, dove, se permetti, decido io gli argomenti, anche se capisco che questi concetti siano un po’ difficili per uno che ha a disposizione pochi neuroni.
Se non sei d’accordo con quello che scrivo argomenta con parole sensate e non con questa frase da perfetto minus habens.
Sono quelli come te che rovinano qualsiasi dialogo,
David
Gennaio 17th, 2008 alle 22:33
Bè, caro David e amici viola, io credo che il fatto del Papa Benedetto XVI sia stato costretto a rinunciare al suo intervento sia una cosa gravissima.
Volevo solo soffermarmi su tre aspetti:
1) la lettera scritta dai 67 (sessantasette) docenti (e se questi sono i professori dei nostri figli c’è parecchio da preoccuparsi)è stata capace di far scatenare tutto questo pandemonio costringendo il Papa a “rinunciare” alla visita. Vorrei solo ricordare che alla Sapienza di Roma tra docenti e studenti gravitano circa 140.000 (centoquarantamila)persone e il fatto che in 67 + un manipolo di scellerati sia riuscito nell’impresa suddetta fa molto riflettere. Fa riflettere perchè si è in presenza della cosiddetta “dittatura delle minoranze” che sono una bella mina vagante per un sistema democratico.
2)Ho parlato di «rinuncia» da parte del Papa, tuttavia Egli non ha rinunciato: è stato costretto a rinunciare. Lo sanno tutti che il ministero degli Interni non aveva garantito il tranquillo svolgimento della giornata. Ratzinger se ne infischia della propria incolumità, ma non ha voluto mettere a rischio quella degli altri. Per questo lui ha fatto bene a lasciar perdere, ma al Viminale farebbero bene a vergognarsi.
3)in Italia è vietatissimo urtare la sensibilità dei fedeli delle altre religioni, magari anche solo con una fetta di salame nelle mense scolastiche: ma è lecito, lecitissimo sputare addosso alla Chiesa in nome della libertà. Certe volgarità al Gay Pride, le prime pagine sul «pastore tedesco» e le battute grevi dei matematici-scrittori («Ratzinger avrebbe dovuto chiamarsi Adolfo I») sono permesse, anzi applaudite nei salotti bene.
Bè che altro dire…VERGOGNA.
Pensiamo alla Viola.
Gennaio 17th, 2008 alle 23:05
Caro Alessio C. ma perché ti ostini?
E’ questo che non capisco:
“Il Papa vuole imporre…etc. etc.”
Ma perché usi quel verbo? come fa ad imporre? Lui dice delle cose, a chi piacciono piacciono a chi non piacciono non piacciono.
Anche tu o io allora vogliamo imporre qualcosa, ogni volta che esponiamo un opinione. Ma che cavolo, queste cose mi sembrano semplici da capire.
Se uno parla, non vuol dire imporre. Imporre vuol dire usare la violenza fisica, e non mi pare che sia stato io a “occupare” il senato accademico. Ricordo che non si può occupare nessun luogo, nemmeno quello di una università.
Se poi a te non piace il Papa, per carità, tuo diritto sacrosanto. Non volevi che venisse? benissimo, ma non sei tu a decidere. Quello che potevate fare erano allora due cose: o non ascoltarlo o manifestare (pacatamente e pacificamente! non certo come hanno fatto questi “occupatori”, quello sì che è “imporre”) il proprio dissenso. Occupare con la forza un qualunque luogo non è pacifico. E’ solo stupido.
Siamo alle solite, alla fine dei conti il Dalai Lama sì, il Papa no. Ma devo ripetere tutto? che ognuno, anche se dice fesserie, può parlare etc. etc.?
Comunque, almeno qui molti di voi dicono fesserie (e lo ribadisco) ma né si impongono con la forza né sono violenti.
Gennaio 18th, 2008 alle 07:04
Clemente Mastella cita Fedro: âGli umili soffrono, quando i potenti si combattono.â?
In un paese normale, la Magistratura indaga. Su chiunque.
In un paese normale, quando la Magistratura indaga, non ci si dimette per ricattare il governo.
In un paese normale, finché non câè una sentenza, si è innocenti come lâacqua di fonte.
In un paese normale, è inopportuno inserire i propri familiari nei posti chiave delle amministrazioni.
In un paese normale, deputati e bidelli rispettano in egual modo le sentenze definitive.
In un paese normale, prima di riciclare i politici trombati, si ricicla lâimmondizia.
In un paese normale, lâimmondizia non brucia nelle strade.
In un paese normale, riciclando lâimmondizia, si evita che pessimi politici se ne giovino per tornaconto personale.
In un paese normale, non si confondono le biomasse con lâimmondizia.
In un paese normale, non si fa pagare una tassa sulla fornitura elettrica per incenerire lâimmondizia, raccontando che è una biomassa.
In un paese normale, quando una sentenza definitiva dice che una frequenza televisiva non ti appartiene, quella TV va sul satellite.
In un paese normale, non è il proprietario della stessa emittente a definire le leggi della comunicazione.
In un paese normale, non si fanno scambi fra le leggi sulla comunicazione e quelle elettorali.
In un paese normale, una legge elettorale permette ai cittadini di scegliere i candidati.
In un paese normale, non si fanno leggi elettorali con il solo scopo di cassare gli altri.
In un paese normale, si preserva la democrazia come un dono prezioso.
In un paese normale, queste cose è inutile dirle, perché tutti le sanno.
Gennaio 18th, 2008 alle 08:40
forse sono stato frainteso, io non concordo minimamente con certe posozioni della Chiesa.
Mi pare assurdo il non far parlare una persona a prescindere, a pretendere che non parli.
Per quanto riguarda l’opportunità o no di innaugurare l’anno accademico posso essere in accordo con i professori ma non certo con quegli studenti straccioni con scritte NO VAT -GESU’ +MARIA a questa manica di tossici dell’anno accademico non glie ne importa niente (c’erano degli ultra trentacinquenni che si definiscono ancora “studenti”).
Una protesta faziosa da persone incivili.
Gennaio 18th, 2008 alle 09:38
la vergogna sta nel fatto che esista ancora un Papa ! Le religioni (TUTTE) sono sempre state la negazione dell’uomo e l’origine di molti degli orrori di cui è stato capace l’essere umano! L’intolleranza di cui parli nasce dalla voglia di questo tizio tedesco di fare politica. L’ha dimostrato + volte finora mettendo bocca in cose di non chiaro “interesse religioso”. Voitila era un cavallo di troia…ok, ma questo qua manco fa quello sforzo di apparenza… Che triste vedere che + di 4000 anni di storia non hanno insegnato niente a nessuno!
Gennaio 18th, 2008 alle 14:13
David, è il papa che ha rinunciato a esporre le sue (per altro opinabili) idee; nessuno gli ha impedito di andare alla Sapienza. In questo caso non si tratta di mancanza di dialogo, ma soltanto di un’abile mossa politica del vaticano.
Ciao
Gennaio 18th, 2008 alle 19:25
Il papa se voleva poteva andare e magari beccarsi i fischi o gli applausi.Furbo il papa è passato da vittima e gli altri da fascisti.E i superficiali pensano sia colpa degli studenti…
Gennaio 18th, 2008 alle 19:34
..guetta come al solitio e qausi sempre d’accordo con il tuo pensiero trasfuso nel tuo post
Gennaio 18th, 2008 alle 19:44
L’Italia è una barzelletta. I professori pensino ad insegnare, visto che – dati statistici alla mano- non sanno farlo.
Gennaio 18th, 2008 alle 20:44
Strano, tutti atei e dissacratori critici nei confronti della Chiesa e dei suoi rappresentanti per poi correre a cercare un prete nel momento del bisogno..coerenza professoroni..coerenza, che quando rintocca la campana ( e purtroppo prima o poi tocca..) ci scopriamo tutti fervidi credenti e strilliamo alla ricerca di un prete, categoria che solitamente da giovani critichiamo e dileggiamo..ma chissà perchè!!
Gennaio 18th, 2008 alle 21:12
Non ne possiamo più che ci siano ingerenze…Io l’avrei fatto venire il Papa alla mia università per chiedergli perchè non pagano le tasse come tutti i cittadini normali e perchè sono proprietari di alberghi di lusso a roma registrati come convitti e fanno sfrattare invalidi da case che devono vendere senza avere pietà. Fatelo venire da me il Papa io non mi opporrò a patto che si faccia fare delle domande però
Gennaio 19th, 2008 alle 01:07
OOH David, non ce l’ho con nessuno ma credo che questa vicenda stia cadendo nel ridicolo,ho sempre saputo che dove finisce la mia democrazia inizia quella degli altri,che per la miseria faccio di tutto per poter rispettare…ma,non e’ che hanno lo stesso diritto il papa che intende velatamente far politica e chi non lo vuole ascoltare??? Partendo da due basi e valori diversi …ma hanno lo stesso diritto ! E poi,ma proprio di pena di morte vuol parlare il Santo Padre? Illustrissimo quasi Dio ma come? Proprio Lei? Che dal suo pulpito sono state fatte stragi immani nel nome di non si sa’ quale Signore(le crociate)e inoltre …ma risulta anche a te che come STATO ,citta’ del Vaticano non abbia ancora ABOLITO la pena di morte????Non con questo che giustizino ancora delle vite umane ma…qualcun altro molto piu’ laico ha portato in giro per il mondo una moratoria contro questa brutalita’,,,che ne pensi???
PS,cambiando discorso,ma il CECCA? Che fine ha fatto???
RISPOSTA
Ceccarini ha deciso di sua spontanea volontà di cambiare radio durante la stagione, ciao
David
Gennaio 19th, 2008 alle 10:06
x Massimo (Firenze): che tutti corrano da un prete nel momento del bisogno lo dici tu. Forse sono le TUE abitudini. Del resto quel che dici è simile alla situazione inversa: “tutti” a proclamarsi cattolici…per poi rispettare le REGOLE solo quando fa comodo (accendere un cero e pregare perchè l’esame vada bene e così via) e bestemmiare senza farsi troppi problemi. ma sono scelte, no? fatti loro. sempre però che costoro non vengano poi a fare la morale agli altri.
caro Massimo, parla per te che è meglio.
il rispetto dev’essere reciproco, non a senso unico.
e il DIALOGO è quello aperto, fatto di discussione, domande e RISPOSTE. non sentenze.
Gennaio 19th, 2008 alle 11:18
La penso come te, ma ti faccio una domanda: credi che papa Ratzinger sia disposto al dialogo? No, non lo è assolutamente e non può nemmeno esserlo perchè i dogmi religiosi sono insindacabili e indiscutibili per definizione. Quindi cosa ci va a fare all’Università? A raccontare ai ricercatori che tutto quello che stanno facendo è peccato? E dopo di che non può neanche essere contraddetto? Io credo che alla Sapienza abbiano sbagliato, nel senso che dovevano lasciarlo andare tranquillamente e dovevano farlo parlare in un’aula completamente deserta. Così il papa si è fatto una gran pubblicità e basta. Comunque se uno crede ai dogmi religiosi può andare in San Pietro la domenica. L’Università è luogo di dibattito per eccellenza. E forse sarebbe anche l’ora che la Chiesa, come istituzione, crescesse un po’ e si aprisse di più alle istanze reali della società che non sono certo quelle di 2000 anni fa.
Gennaio 19th, 2008 alle 13:16
X vracy,
certo che il dialogo non deve essere a senso unico, ma a giudicare dai diversi post letti credo che proprio chi sputa a prescindere deve avere rispetto per le opinioni altrui ed essere più tollerante.
Per la faccenda del redimersi nel ..”momento del bisogno” non lo dico io stai tranquillo..è un dato di fatto.
Ciao
Gennaio 19th, 2008 alle 13:35
Forse la domanda dovresti farla a Ratzinger non a qualcun’altro. Sono i soliti pregiudizi che derivano dall’ambiente in cui viviamo.
Tutti a fermarsi alla buccia….Troppo comodo…
E vale per tutto e per tutti(compreso in primis me)… Non si può giudicare le persone a questo modo..senza conoscerle e senza ascoltarle…
Gennaio 19th, 2008 alle 15:23
Che la religione cattolica non sia più la “religione di Stato”, penso che sia un bene. Bisogna essere aperti alla plurità di idee e – di conseguenza- è necessario mettere sullo stesso piano tutte le confessioni. Ci sta, sia chiaro, anche una critica al Santo Padre, ci mancherebbe altro. Però, molto spesso, si perde il senso della misura e si passa dalla critica al vilipendio. La prima è consentita; nel secondo caso non si commette peccatto, bensi un fatto costituente reato.
Gennaio 19th, 2008 alle 16:03
….In un paese normale, UN GOVERNO DEL GENERE si sarebbe dimesso.
Gennaio 21st, 2008 alle 16:15
X KARLO: sì hai ragione, così com’è altrettanto vero che in un paese normale berlusconi non farebbe politica, ma anzi, assieme ai vari mastella, dell’utri, mezza udc e tanti altri sarebbe dietro le sbarre. inoltre in un paese normale la chiesa non mette bocca sulle scelte politiche del governo..hai ragione karlo, l’italia non è un paese normale, da qualsiasi parte la guardi.
Gennaio 23rd, 2008 alle 14:24
A Napoli, all’epoca della dominazione ispanica, esisteva- di fatto- una Res publica dei togati che sovrastava, mediante artifizi giuridici, persino la volontà espressa dai rappresentanti della Corona Spagnola. Resta da capire, tornando ad oggi, quale sia la reale attendibilità dei provvedimenti emessi dalla magistratura. E’ possibile che Igor Marini(telecom serbia) sia stato, sin da subito, liquidato come delinquente, calunniatore ecc., mentre ergastolani( vedi caso Andreotti) siano stati ritenuti assolutamente attendibili e meritevoli di attenzione ? Mi parli di Cuffaro, ma lo conosci tu Antonio Bassolino??? E’ realmente possibile, secondo te, che i delinquenti stiano solo da una parte???