Siete tornati ad avere un approccio normale con la vostra vita di tutti i giorni?
A me pare che la grande paura stia passando e che come in tutte le cose il tempo produca i suoi effetti benefici sui traumi che ci portiamo dentro.
Il retro-pensiero è che queste cose le stanno analizzando pure gli spacciatori di morte e che quindi si stiano organizzando per qualche altra azione spettacolare che ci potrebbe tenere nuovamente incollati alla televisione o al tablet per capire cosa stia succedendo.
Dargliela vinta però no: vivere mutilati della nostra libertà di scegliere cosa fare vorrebbe dire arrendersi a chi vuole omologarci e piegarci a logiche a noi estranee ed incomprensibili.
Non l’hanno fatto i nostri nonni oltre settanta anni fa andando (alcuni…) a morire nelle montagne, possiamo ben farlo noi oggi, magari prendendo senza troppa angoscia un aereo.
Dicembre 2nd, 2015 alle 08:13
Ieri Putin ha usato bombe al fosforo per bombardare Raqqa (trovi un video sconvolgente su internet)
Ieri evacuata la zona del London Bridge per un allarme.
Ieri evacuato l’aeroporto di Sofia.
Ieri la Russia (che ha subito un attacco) ha accusato lamTurchia di finanziare Daesh…
Notizia di ieri che Germania e Francia pensano ad una invasione di terra…
Tutto normale e linea a Ketty per la pubblicità?
Mah…
RISPOSTA
Sto parlando della nostra vita di tutti i giorni e della percezione che una persona ha e ho fatto una domanda raccontando una mia sensazione.
Trovo sinceramente fuori luogo il tuo finale, ciao
David
Dicembre 2nd, 2015 alle 08:14
Non e’ la caduta che fa male, ma la ricaduta!
Quella si che fa male !
La prima e’ casuale, la seconda no !
La primula
Dicembre 2nd, 2015 alle 09:21
Paura legittima… Menefreghismo generale sulla maniera oscena di risolvere il problema da parte di chi comanda tanto… Avanti così… Perdiamo facile…
Umberto Alessandria
Dicembre 2nd, 2015 alle 09:32
Non ho cambiato le mie abitudini e le mie preoccupazioni sono rivolte a problematiche ben più pressanti e immediate che di un ipotetico evento terroristico. Tra l’altro è molto più facile morire in un incidente stradale ma nessuno se ne preoccupa quando sale in auto.
questo è il mio modo di non darla vinta ai terroristi. Ad altri il compito di sconfiggerli e renderli inoffensivi.
CIRANO
Dicembre 2nd, 2015 alle 09:33
Sarò un incosciente ma a me fa più paura quello che ha detto che il salario non deve essere legato alla orario di lavoro,lui ha lobby e amici potenti i terroristi hanno solo nemici deboli e opportunisti.
Dicembre 2nd, 2015 alle 10:00
No.
E non sto parlando del sottoscritto, per quanto mi riguarda tutto “regolare”, la preoccupazione e per i miei cari.
Soprattutto il venerdì quando porto mia figlia a scuola, qualche pensiero lo faccio e non escludo di tenerla con me qualche volta.
Se la situazione in Libia si evolverà al peggio, l’Italia sarà costretta ad intervenire direttamente e saremo ancora più esposti ad attentati e rappresaglie (ammesso e non concesso che ad oggi non lo siamo).
Sarà una storia lunga e terribile, sia per gli attentati che subiremo che per le inevitabili sofferenze che la popolazione civile di Siria ed Iraq sta subendo e subirà.
Io la soluzione non ce l’ho, ma mi fanno ugualmente paura sia quelli de “andiamo, bombardiamo, ammazziamoli tutti” che quelli de “no alla guerra a prescindere, w la pace a tutti i costi”
MALA TEMPORA CURRUNT, SED PEIORA PARANTUR
Dicembre 2nd, 2015 alle 11:32
Scusi Guetta,
non pensiamo solo a chi ha “fatto” una vera guerra.
Noi negli anni 70 – anche se il vero inizio fu Piazza Fontana – eravamo dei ragazzi ma il terrorismo impazzava per tutta l’Italia: dai moti calabresi agli attentati in Alto Adige, dalle stragi “di Stato” ai morti nelle strade (anche a Firenze). Allora eravamo direttamente colpiti, ma uno spirito più unito ci ha permesso di sconfiggere la strategia del terrore. Non voglio approfondire su chi e perchè volesse uno stravolgimento dello Stato civile che era stato raggiunto, ma so che in qualche modo ci ha cambiato (in peggio) la vita. E oggi vogliono farci passare per guerra di religione qualcosa che di religione non è: è semplicemente guerra di petrolio, potere su un’area, guerra per l’acqua. E di morti, mi scusi la franchezza, al momento ne ha fatti meno che quella che ci ha toccato direttamente negli anni 70. Io, quindi, continuo a vivere nella più assoluta normalità e, soprattutto, non mi sento Francese in quanto non ho mai pensato nè di colonizzare nè di sfruttare gente come me che ha solo avuto la sfortuna di nascere nel posto sbagliato.
Dicembre 2nd, 2015 alle 12:30
Tutto vero ma ricordiamoci che l’Europa non è più abituata a difendersi con strategie militari idonee ed efficaci………quello che è successo in Francia ci dimostra in modo eclatante come possano piccole cellule isolate seminare paura e terrore in uno stato intero ………..a parer mio siamo impreparati a fronteggiare una guerra di questo tipo semplicemente perchè pensavamo di aver acquisito uno stato di pace permanente e duraturo……..evidentemente non è così e loro se ne sono accorti…..comunque trovo inaccettabile che lo stato in cui vivo non mi riesca a garantire un margine di sicurezza minimo
voglio dire dopo l’attentato alla sede di charlie hebdo è assurdo che nulla sia cambiato in termini di sicurezza e che si possa ancora rischiare di perdere la propria vita andando ad un concerto o a farsi una pizza con gli amici……sembriamo inermi
Dicembre 2nd, 2015 alle 12:46
Mah.
Io non ci vedo niente di fuori luogo.
Ti domandi se la nostra vita è tornata normale ed io ti ho risposto elencandoti fatti di cronaca accaduti ieri (e non 10 giorni fa)
Se per te tutto è normale ok (ecco la battuta sulla pubblicità).
Per me di normale c’è poco quando vedo bombe al fosforo, aerei russi abbattuti dalla Turchia, aeroporti e interi quartieri di Londra chiusi.
Poi, se mi dici che a Firenze siamo tranquilli ti rispondo che lo eravamo anche il giorno dopo i fatti di Parigi.
Io quando guardo la TV o i siti internet continuo ad avere un grosso disagio, respiro il pericolo ed ancora non ho capito chi è il nemico…
Altro che retro pensiero…
Dicembre 2nd, 2015 alle 13:11
Oppure fare il facinoroso come uil capo della Lega e candidarsi per andare alla guerra. Poi dalla Gruber si è schermito dicendo che non ha il fisico, ma io credo che sia soprattutto un problema della sottitta che sta sopra la fronte. Grazie a gente come lui, il clima di massima solidarietà che si è registrato in Francia viene sistematicamente rotto da una strumentalizzazione becera degli eventi (e dei morti) per un grezzo calcolo elettorale (giocare sulla paura della gente). L’esempio più dignitoso che ci respirare aria pulita sono stati i genitori della giovane studentessa della Sorbona: dignitosi, schietti, onesti e chiusi nel loro dolore ma aperti alle culture ed alle religioni. Loro sono l’esempio della gente Padana da seguire che si contrappone ai berci dei politicanti rozzi e guerrafondai.
Dicembre 2nd, 2015 alle 13:39
La libertà non e` uno spazio libero.
Libertà e` partecipazione.
La battuta non e` mia.
Dovunque voi siate, siate consci di essere qui ed ora.
Partecipate.
Nella fabbrica, nell’ ufficio, nel semaforo rosso che ti stanno suonando che stai perdendo tempo a far passare la stracomunitaria col passeggino. Basta sia!!! Tutto può succedere. Ora qui. Siamo soli.
Siamo un interessante ibrido, capace di meravigliosi sogni e spaventosi incubi.
Cosa c’entra col calcio!?! Bene, ci inquadrino, tutti noi uomini e donne col sorriso nonostante tutto questo, perché c’e` del buono in questo mondo. E` giusto lottare per questo. Partecipare. Finché Morte Non Ci Separi
Dicembre 2nd, 2015 alle 14:04
Mai avuto paura.
Ho più paura degli effetti di tutto sto caos cioè le libertà che ci verranno tolte nel nome della lotta contro il male.
Un esempio su tutti è il fatto che i paesi occidentali decidono a secondo del loro tornaconto chi è buono o cattivo come nei cartoni animati…
L’Iran fino a ieri era la nazione più pericolosa al mondo e cercava di costruire l’atomica,ve lo ricordate tutti…beh adesso sono gli amici nostri perché tre mesi fa abbiamo stipulato contratti per centinaia di milioni di euro con questa repubblica ISLAMICA.
Dicembre 2nd, 2015 alle 14:34
“Normalità”
Non ho cambiato di una virgola il modo di vivere, almeno in riferimento alle preoccupazioni.
Non ho nemmeno acceso il televisore, che in casa mia fa da pensile e sta spento quasi ininterrottamente, mentre ascolto parecchia radio; ma ho dovuto chiudere spesso i notiziari perché rimpastavano nel solito terrorismo giornalistico.
Cosa è cambiato? Beh, qualcosa di buono.
Primo: mi sono documentato sulla situazione internazionale in Siria e dintorni, di cui me ne fregava il giusto fino a un minuto prima dell’attentato.
Secondo: ho scelto dei video ad hoc sull’argomento e li ho mostrati ai miei studenti, chiedendo loro di ricercare notizie atte a rispondere alle molte domande che sono scaturite dalle immagini e informazioni.
Terzo: ho partecipato a una fiaccolata per la pace, con molti musulmani che vivono in Valdarno.
Quarto: ho capito che la Francia in primis e tutta l’Europa e gli USA hanno una grande responsabilità storica e morale su ciò che sta accadendo e farò del mio meglio per non cadere nel giochino cattivi da una parte / buoni dall’altra, perché non ha senso.
Suggerisco due video, in particolare, disponibili su Youtube:
1. “WhySyria” (origini della situazione politica nell’area suddetta), breve e chiarissimo: si trova sul canale di DadoBax.
2. “Stato islamico (ISIS): da dove viene e cosa intende fare”, a cura di una ragazza molto competente e chiara che si chiama Fiorella (La Fiore); si trova sul canale “Dumb res” ed è una spiegazione e di circa 30 minuti che illustra nei dettagli la genesi del califfato.
Dicembre 2nd, 2015 alle 14:46
A #7maraschino, che “non si sente francese perché non ha mai colonizzato nessuno” ricordo che i terroristi provengono da terre indipendenti da 70 anni, quando nemmeno i padri di questi bastardi erano nati. Quindi il colonialismo c’entra come i cavoli a merenda, altrimenti non si spiegherebbero gli attentati a Tunisia, Egitto, India, Indonesia e Russia, colonialiste anche loro? Mi piace poi lo snobbare la guerra attuale perché “ha fatto meno morti delle BR”, lo diceva anche Goldfinger a James Bond, cosa sono 5mila morti? ne muoiono di più in incidenti in America in un mese. Complimenti.
Dicembre 2nd, 2015 alle 14:55
Penso che dovremo evitare la deriva che vuole noi europei piagnucoloni e vulnerabili. Un certo distacco è consigliabile. Hollande non mi sembra molto scosso. E’ un esempio; ride, scherza con la sua proverbiale faccia a bischero, conta soldi, cena in ristoranti di lusso. Perché dovremo preoccuparci al posto suo?
Dicembre 2nd, 2015 alle 15:29
Stando agli ultimi episodi parigini credo che l’aereo, mediamente, sia più sicuro che prendere un caffè.
Quello che mi preoccupa è che spesso i morti ammazzati dal terrorismo sono, per chi ci governa, “piccoli sacrifici” necessari per perseguire interessi molto più “alti”.
Dicembre 2nd, 2015 alle 15:47
Concordo con te David.
Dicembre 2nd, 2015 alle 15:59
MALA TEMPORA CURRUNT, SED PEIORA PARANTUR..
abbiamo avuto 70 anni di “pace”, ci siamo rialzati da una guerra devastante , ci siamo riempiti la pancia, qualcuno si è comprato la casa al mare,qualcun altro al mare ci passa almeno le vacanze d’estate, abbiamo smartphone,figli annoiati che si sbattono senza talvolta fare una mazza, centri commerciali pieni e case riscaldate..( oh, lo conosco bene il paradosso del mezzo pollo a testa..)..case di riposo dove campiamo fino alla soglia dei novant’anni..ed abbiamo smesso, per eccesso di ricchezza ed egoismo di fare figli-se proprio necessario uno basta, e dopo i 34 anni svp- così perderemo il significato della parola zio, e della parola fratello…
non era mai successo in tanti anni di essere così in pace ..di essere così sazi, di essere così deboli..(ma siamo felici?)
lo so, sembra brutto dirlo, ma per difenderci dovremo combattere..
perchè cercare di integrare a qualunque costo popolazioni che non hanno alcuna intenzione di lasciarsi integrare, ed il cui obbiettivo storico dal 1200 è quello di conquistare e convertire l’ europa è operazione molto difficile e molto dolorosa..
la politica giusta è quella di aiutare la crescita a casa loro di quelle popolazioni, ma occorre che anche loro scelgano se e come crescere..
Dicembre 2nd, 2015 alle 16:39
Io le mie abitudine non le ho cambiate e di prendere l’aereo avevo paura anche prima.
D’altronde vivere in una città di 120.000 abitanti aiuta in questo senso.
Tuttavia le mie riflessioni le ho fatte e un misto di rabbia e timore per quel che è stato e quello che potrà essere nel prossimo futuro mi pervade di tanto in tanto.
Tuttavia è giusto continuare a vivere il più possibile nella normalità senza dimenticare che l’uomo è la specie che si adatta meglio a qualsiasi situazione.
Un saluto
Lucky
Dicembre 2nd, 2015 alle 18:01
Vorrei dare uno spunto di riflessione facendo un parallelo.
Proviamo a pensare all’Impero Romano d’Occidente. Riflettiamo sulle cause della sua lunga crisi che ha portato alla sua fine. Pensiamo a chi ha provocato il crollo e anche al come lo abbia fatto.
Riflettete bene e poi pensate all’Europa ed al Medio Oriente.
Secondo me il cosiddetto mondo occidentale è destinato all’implosione sotto la spinta delle popolazioni dell’altrettanto cosiddetto terzo mondo.
Quello che non sappiamo è la velocità con cui questo avverrà, per cui l’unica cosa che possiamo fare è cercare di rallentare quanto più possibile questa tendenza, purtroppo, inevitabile.
La storia delle dinamiche sociali ce lo dimostra.
Speriamo bene
CIRANO
Dicembre 2nd, 2015 alle 18:07
Paeto per Bruxelles adesso, curioso di vedere la normalità che troverò dopo il lockdown della settimana scorsa.
Dicembre 2nd, 2015 alle 18:17
Mauro 14
Scusami, ma confondi il mio pensiero.
1) gli attentatori di Parigi erano per 5/8 nati tra Belgio e Francia ed anche tra quelli di Charlie alcuni erano “indigeni”.
2) i paesi di cui parli sono stati colonizzati fino a metà del secolo scorso. Guarda caso, oltre ai paesi africani, lo sono stati anche la Siria ed il Libano.
3) non snobbo la guerra perchè ha fatto “meno morti”, anche se ammiro Ian Fleming, ma dico che questa non è guerra, è più o meno quello che ho già vissuto (come tanti altri) in gioventù dove il rischio si correva quotidianamente, andando ad una manifestazione o prendendo il treno, e dove anche le pallottole della polizia (oltre a quelle di fascistelli, comunistucoli ed anarcoidi) volavano ad altezza uomo.
Poi che i francesi abbiano considerato i “colonizzati” carne da macello non lo penso solo io.
Con immutata stima
Dicembre 2nd, 2015 alle 19:02
“Who knows when we shall meet again. If ever. But time, keeps flowing like a river. To the sea”
[Words by Eric Woolfson – The Alan Parsons Project – Time (from L.P. The Turn Of A Friendly Card – 1980)]
“Chissà se ci incontreremo di nuovo. Semmai. Ma il tempo continua a scorrere come un fiume. Verso il mare”
Son già passati 6 anni oggi, ma le tue parole e la tua voce non moriranno mai.
In loving memory of Eric Woolfson.
L’Antigufo
Dicembre 2nd, 2015 alle 21:55
Lunedì ero a NY. Controlli come non avevo mai visto. Meglio così. Martedì ero alla stazione di Bologna.Mi sono recato vicino alla sala d’aspetto ove è scoppiata la bomba nel 1980.Anche in nome di quella lista dei caduti ricordata nella lapide non dobbiamo cedere.
Dicembre 2nd, 2015 alle 22:48
Bastarebbe non guardare piu tg e leggere i giornali , a cosa serve? tanto nessuno di noi se ne frega in fondo e tutti andiamo a letto al caldo .
Ma in tanti hanno bisogno di vedere la sofferenza per capire che stanno bene .
Questi porcai ci sono da anni , ma solo se viene colpita Parigi ci si impaurisce…
tze.
Dicembre 3rd, 2015 alle 11:08
..immagini di migliaia di autobotti che fuoriescono da siria ed iraq ed atterrano su marte..
venusiani che incassano 2/3 “miliardi” sesterzi che noi pleiadiani in un anno ci ripianeremmo un debito sanguinoso..
adesso marito e moglie appena sgravata giungono da Klingon e sparano su dei poveri ragazzi sulla carrozzina ..”VI PIACE VINCERE FACILE Eh?”
“ho visto cose, ragazzi, che non potete neanche immaginare, bombe al fosforo al largo di Orione..”
Maledetta piramide YUKOS, lo sapevo che sotto sotto era l’ astronave di RA,dove ca..zz è finito lo Stargate,che mi voglio levare da tre passi..
MA il bello deve venire, perchè adesso esce STARWARS7 e siamo daccapo..
A MA UNA SPADA LASER, per favore!!
Dicembre 3rd, 2015 alle 11:09
Mi spiace andare fuori tema e me ne scuso fin da ora. Vorrei soltanto sottolineare che, come io e Cisco affermavamo ieri, stamani i vari giornali stanno attuando il solito noioso e banale assalto all’arma bianca alla serenità dell’ambiente viola, cosa che succede PUNTUALMENTE da anni, direi perlomeno che da quando seguo il calcio, cioè 17 anni. Basta vedere gli articoli di Repubblica sui presunti malcontenti societari, o gli affondi su Bernardeschi, oppure gli articoli sulle certezze minate, su Pasqual non più capitano, su Suarez e Verdù acquisti sbagliati, su Rebic testa calda, su Alonso e l’ufficialità del rinnovo che non arriva…
Questa è la rassegna stampa FIORENTINA di una squadra che finora sta giocando per il PRIMO posto, che vede lo STADIO sempre più vicino(praticamente zero gli articoli di serio approfondimento in merito), e che è stata SUBISSATA di TORTI ARBITRALI.
E’ questo che dovrebbe creare un ambiente coeso? Possibile che tutti i giornalisti si chiamino fuori da ogni responsabilità sociale?Io non dico che siano loro a parlare per il popolo o a imbeccarlo, ma spesso sono loro a indirizzare il dibattito pubblico. Negare le responsabilità comunicative del giornalismo scagliando pietre e nascondendo le mani è non essere pienamente consapevoli del proprio ruolo, ergo non svolgerlo nel modo migliore secondo me.
Questo ovviamente si può rifare alla tematica di cui parli proprio tu, David: le nostre preoccupazioni molto spesso sono determinate da ciò di cui parlano i giornalisti. Tu stesso sei “vittima e carnefice” attivo di questo gioco, con riferimento ai fatti ben più gravi che affliggono il nostro Mondo in questo momento. Spero che tu possa passarmi il parallelismo.
Forza viola!
Dicembre 3rd, 2015 alle 11:12
PS YODA ammicca ai Klingon, per lui il cattivo è OBI-WAN KENOBI,chiaro no?
ogni allusione a fatti e persone realmente esistenti è puramente casuale,ovvio..
Dicembre 3rd, 2015 alle 12:14
E’ tutto molto più complicato rispetto alle guerre dei nostri nonni e al periodo del terrorismo.
Qui non siamo più in grado di prevedere o difenderci da qualcosa, se vogliono colpire colpiscono. L’unica difesa è la normalità, ma sarà un periodo molto lungo da passare e chissà se si arriverà mai ad una soluzione.
Sta diventando una guerra di tutti contro tutti e per il solo scopo di mettere le mani sulle ricchezze petrolifere. In una situazione del genere è difficile arrivare alla fine quando tutti dicono di combattere un unico nemico ed in realtà ognuno compie certe azioni solo per proprio interesse.
Non vedo oggi in noi, la mentalità giusta per opporci in modo credibile a queste minacce, troppo benessere e troppo egoismo. Però bisogna dire che la minaccia è molto amplificata dai social e dalla propaganda su internet, non va sottovalutata, ma l’unica medicina ripeto è la normalità……facile a dirsi!
Dicembre 3rd, 2015 alle 13:02
Sai che mi preoccupa? Che se mi guardo dentro scopro una morbosa curiosità, quasi una sete di novità da brivido reale sulla schiena. Ieri sono rimasto interiormente deluso dalla strage americana perché non aveva nulla a che fare col terrorismo (così dicono) e poi è così lontana. Ho paura di me stesso e della relazione filtrata dalla tv con gli eventi nudi e crudi. Non percepisco il dolore. Non provo dolore. Provo eccitazione. Macabra.
Ricordi Alfredino Rampi? Chi non lo ricorda. Lì in quella occasione provai dolore e tristezza. Piansi ovviamente. Per l’11 settembre no. Nessun dolore. Come se fossi al cinema a vedere un film con il più il brivido che fosse tutto vero. E’ questo brivido, questa vera paura, l’adrenalina nel corpo, che dà assuefazione e se non la si prova più, la notizia non prende. Il ritorno alla normalità è una delusione. Finisce l’emozione, finisce l’adrenalina di essere davanti ad una svolta epocale, di vivere un cambiamento forte e potente. Mi dovrebbe scoppiare la casa sotto il culo e dovrebbe essere per via del terrorismo islamico…non una bombola di gas eh…
allora sì che mi sentirei vivo! Da morto…
Ovviamente vi invito a leggere quanto ho scritto con la necessaria intelligenza…sto parlando di un meccanismo interiore che evidentemente i media sanno “solleticare”, di come la realtà “virtuale” della tv e di internet siano percepiti. Nella mia vita reale niente è cambiato e non mi sono mai spostato dalla mia normalità.
Dicembre 3rd, 2015 alle 13:04
Vivendo a Roma si nota un certo aumento delle attività di controllo e monitoraggio anche se per l’estensione della città sempre insufficienti. pensare di controllare un’area grande come Roma con oltre 3 milioni di abitanti è impossibile anche con tutte le tecnologie dell’ultimo momento. Anch’io ho vissuto gli “anni di piombo” e delle “stragi di Stato” e sicuramente mi sentivo più a rischio allora di oggi. Concordo con chi afferma che ci si deve informare seriamente (non ascoltando il MSM) per capire “cui prodest” tutto ciò e facendolo si evince abbastanza facilmente che dietro all’ISIS e alla tensione crescente ci sono i soliti gruppi super-potenti che controllano Washington da decenni: quale migliore soluzione per risolvere una crisi economica che una bella guerra fra “poveracci” che così si ammazzeranno fra di loro con le armi che “questi” gli hanno già venduto e non penseranno minimamente a unire le forze contro il loro vero “nemico di classe”.
E’ il sempiterno “dividi et impera” che funziona sempre a favore dei potenti contro le masse, il futuro prossimo vedrà grandi masse di semi-schiavi e un’elite di super-ricchi sempre più sicura al comando del Pianeta. Prima che anche l’informazione venga controllata per azzittire chi non è allineato al pensiero dominante, dobbiamo cercare di far capire a tutti parlandone in continuazione come stiano veramente le cose, smascherare le tonnellate di bugie che quotidianamente ci vengono propinate da TG e pennivendoli vari, se non faremo questo il nostro futuro è segnato…
“Mala tempora currunt sed peiora parantur”
Dicembre 3rd, 2015 alle 13:22
La normalità è la condizione psicologica standard che rientra dopo gli shock della paura. La voglia di ripartire dalle cose normali, quotidiane sostenuta del motore della vita e della vitalità.
E’ interessante tuttavia fare qualche accenno al ruolo dei media che hanno avuto nella formazione della pubblica opinione. La carneficina dei folli fondamentalisti è stata dominante per qualche giorno. Ci ha portato direttamente nel luogo degli attentati, nel dolore dei conoscenti, nello sbigottimento della gente.
Lo shock è seguito ad un sentimento asimmetrico rabbia – paura con quest’ultima prevalente fra la gente mentre la prima più marcata nelle istituzioni politiche e civili. Dibattiti e talk-show hanno dato lo spunto per la formazione dell’opinione pubblica.
Tuttavia adesso che l’occidente si organizza per una reazione le notizie si fanno frammentarie incalzate da quelle di cronaca più recente, e se pubblicate, sempre più vaghe. I bombardamenti in Siria e negli luoghi sospetti parlano solo di fondamentalisti della black-list e al limite di qualche danno collaterale. Nessun civile intervistato nessuna conta dei morti.
Le demenziali guerre della Bush’s family, quelle che sostenevano di esportare la democrazia a suon di cannonate, e che hanno portato da una parte a distruggere il sottile equilibrio laico dei despoti del medio oriente a favore dei califfati e degli estremisti in salsa islamica, dall’altra parte ad una ecatombe economica e umana dei reduci e dei veterani USA.
Obama, che è sicuramente di un altro spessore rispetto ai George, ha sviluppato il programma dei droni che hanno un consistente risparmio rispetto ai caccia e che possono evitare alle madri statunitensi morti sul campo o i ben più numerosi morti suicidi per la deriva psicologica degli effetti delle guerra.
I governi occidentali stanno cominciando ad usare l’arma dei droni per attaccare il nemico. Naturalmente i danni collaterali non diminuiranno anzi forse per la novità ci sarà un maggior numero di vittime civili, almeno all’inizio. La cosa che mi colpisce è che fondamentalmente sarà una sorta di terrorismo anche questa, con una evidente differente motivazione, ma che avrà un effetto simile sulle popolazioni coinvolte.
La vecchia guerra convenzionale è in via di estinzione? Probabilmente si, anche se non ancora estinta. Ma i nuovi estremisti non sono i poveri affiliati ai medioevali Taliban, che per inciso controllano più zone in Afghanistan di prima dell’intervento occidentale, sono pieni di petrodollari, hanno accesso al mercato delle armi e presto anche quello dei droni, e sono presenti con affiliati in ogni paese occidentale.
Pensare di mettere mano al fucile per salvaguardare la presunta superiorità morale dei visi pallidi è come suol dirsi anacronistico.
Così come prevedere una soluzione basata unicamente o prevalentemente sulla forza è a mia parere destinata al fallimento. Credo che un’opzione migliore sia di affiancare alle soluzioni proposte dai governi, un opera capillare di intelligence, e l’apertura alla conoscenza dei popoli interessati. La conoscenza, il confronto dialettico penso siano il vero antidoto alla radice del fanatismo, cioè l’odio. Quindi un’altra volta tornano a galla gli intermediari della cultura e del sapere e cioè i media. Che non possono esimersi dalla loro responsabilità.
Dicembre 3rd, 2015 alle 15:11
Parlando del nostro paese ( e leggendo la cronaca di tutti i giorni) dico che non ci vuole molto a mettere uno stato in sicurezza, basta fare l’esatto contrario di ciò che stanno facendo adesso. Primo militarizzare il paese controllando ogni incrocio, secondo ripristinare il servizio di leva obbligatorio, terzo, una volta militarizzato, gestire l’ingresso delle persone che hanno bisogno di aiuto vero e rasare al suolo le cooperative che fino ad adesso hanno solo lucrato sulle disgrazie di interi popoli.
Per l’estero non mi pronuncio, ci pensi chi in quei paesi ci vive, e lotti come hanno fatto i popoli dall’anno 1 se vogliono cambiare la loro vita, perchè aspettare chi ti toglie le castagne dal fuoco è più semplice, ma poi gran parte delle castagne gliele devi dare.
Non siamo capaci di curare il nostro orticello e abbiamo la presunzione di gestire quello degli altri, classico delle persone mediocri e false che pullulano in questo paese in grande quantità, ma appena gli toccano la bicicletta diventano adolf hitler.
Un altra alternativa è farsi insegnare a gestire la sicurezza da Israele, ma mi pare esagerato.
forza Viola
Alessandro Boldrini da Galleno
Dicembre 3rd, 2015 alle 15:52
Normalità??
È venuta meno millenni orsono direttore…
Dicembre 3rd, 2015 alle 15:56
Sposo quanto detto da Cisco e Marco gruppo a se
È in atto puntuale l’ennesima azione di sabotaggio della serenità in casa Fiorentina ed ahimè il cavallo di Troia è purtroppo popolato in buona parte da giornalisti fiorentini molti dei quali sì definiscono tifosi….
CHE TRISTEZZA
Dicembre 3rd, 2015 alle 18:52
..caro Maurizio, hai detto bene..
è in atto un braccio di ferro globale tra Romulani e Klingon, e credo che l’ opinione pubblica in certe nazioni apparentemente democratiche sia molto male informata delle vere ragioni di certi accadimenti..
io una mia opinione me la sono fatta ormai da tre lustri, quando sono successe alcune piccole cose che a mio parere rappresentano la chiave di lettura per quello che succede oggi..
certamente adesso che si è coltivato in laboratorio il mostro dell’ odio e della rivincita nel mondo islamico, alcuni tasselli potrebbero andare a posto,in un bagno di sangue innocente..
ma questo agli Tezcatlipocas non interessa,anzi
Dicembre 4th, 2015 alle 01:51
Ma chi ha paura? Perchè ha paura? Accendi la televisione e non senti parlare d’altro. OK, abbiamo un elitè del petrolio che fa il lavaggio del cervello alla gente e li porta alla follia di morire in nome di un Dio uccidendo ovunque. Il numero dei morti? Quelli dei paesi occidentali è irrisorio rispetto a quello del mo. Eppure tutta questa paura si è accesa dopo Parigi 23 novembre. Gli sciacalli della politica hanno sequestrato TG ed ogni genere di trasmissione. Vigliacchi ed ipocriti. Ogni altro tema soffocato. Prendete l’inquinamento, che ha avuto risalto con il vertice di Parigi. Quanti morti fa l’inquinamento? Soltanto in Cina fa 1,6 milioni di vittime, circa 4.400 al giorno. Questo solo in Cina. Dove sono gli sciacalli della politica per queste morti? Quanto tempo passiamo a sentire parlare dell’ISIS e non pensiamo a quante persone che si ammalano vicino a noi devono ringraziare l’inquinamento. Trovo eccessivo, bulimico, sciacallaggine mediatica, distrazione mediatica, ridicolo tutto questo affannarsi per gli attentati terroristici.
Dicembre 4th, 2015 alle 09:29
Domandina: avrà causato più morti per cancro all’apparato respiratorio la truffa pluriannuale della Volkswagen o la strage terroristica a Parigi? Eppure non abbiamo dichiarato guerra ai crucchi per questo.
La Cina e’ la nazione più inquinata del mondo e l’aria svolazza di qua e di là portando morte nelle nazioni limitrofe e oltre: si pensa a embarghi commerciali con la Cina o i paesi occidentali fanno a gara per esportare merci in un Paese peraltro a conduzione dittatoriale assoluta per la libertà personale?
Ergo: perché dovrei farmi condizionare dalla paura per Daesh, quando mi sposto con sotto il culo una comoda Passat e addobbo il mio alberino di Natale made in China con palline colorate made in PRC?