Occasione da sfruttare
Inserito da admin il 13 Ott 2015 6:18 am. Categoria: Fiorentina.
Non parlo di Napoli, ma della possibilità da parte dei tifosi di assistere ad un allenamento a porte aperte della Fiorentina.
Capisco che la squadra sia a ranghi ridotti, ma dalla prossima settimana comincerà una serie di impegni molto ravvicinati che rendono obiettivamente complicato programmare una seduta open.
E’ per questo che sarebbe bello oggi un annuncio da parte della società, per permettere a tutti i tifosi di abbracciare “la capolista”.
Godiamoci il momento, senza neanche stare a pensare troppo a quanto dura, cerchiamo di fare blocco unico ora che le cose vanno veramente bene.
Magari poi ad Andrea viene voglia di fare un sacrificio in più a gennaio…
Ottobre 13th, 2015 alle 08:31
ma lasciarla un po’ in pace e tranquillità questa società, visto che per ora ci sta dando delle soddisfazioni, no, eh? via David, non ti ci mettere anche te adesso! e facciamola vivere a questo giro, dato che è un’abitudine che sta prendendo piede….che ci stia portando fortuna?
Chi vivrà vedrà, ed io conterei di vederne ancora per un bel po’ di situazioni come quella attuale….
Ottobre 13th, 2015 alle 08:46
Ottima idea David, resta però da valutare se Sousa ha bisogno di tranquillità massima per
per preparare la gara. Certo che i tifosi darebbero una bella carica. Facciamo decidere la società. Io che nel 1969 avevo 17 anni, ricordo quella cavalcata fantastica, dove abbiamo perso una sola gara in casa per 1-3 ( Toh stesso risultato di Torino…grat grat). MAI avrei pensato di arrivare a questa età senza vincere qualche altro titolo… sono passati 46 anni! Come non sognare??? FORZA VIOLA
Ottobre 13th, 2015 alle 08:49
Complimenti per la trasmissione di ieri sera. Davvero bella. Una compagnia che ha reso piacevole un altrimenti interminabile ritorno alla base. E complimenti per avere voluto Prizio. Una di quelle voci che i puri, gli eletti, i veri interpreti del tifo viola, vorrebbero far tacere. Invece nel Pentasport c’è spazio per Prizio per Monti. Per Brovarone e per Bucchioni. Ed è questo che fa la differenza.
Ottobre 13th, 2015 alle 09:21
CONSIDERAZIONI TATTICHE SPARSE
Alcune considerazioni sul tema che più mi interessa: la tattica.
Spero che la lunghezza, eccessiva, non vi spaventi.
INTENSITÀ.
Il CT Conte non mi piace, ma è innegabile che di calcio ci capisca.
Nell’ultima intervista, in riferimento alla Fiorentina, ha parlato di squadra dotata di “intensità”.
“Intensa” come era la sua Juve.
“Intensa” come, anche, la prima Juve di Lippi in cui Conte ha giocato ed dove, evidentemente, ha imparato.
Quella Juve di Lippi era talmente “intensa” che fu accusata, non in un processo sportivo, ma in uno penale, di doping ed i suoi responsabili furono si assolti, ma solo per prescrizione.
Quella nella quale Del Piero e Vialli passarono, in poco più di un anno, da avere un fisico “normale” ad uno da “palestrato”.
“Intensa” significa una squadra in cui i dieci giocatori di movimento, a partire da quelli di attacco, non si risparmiano e partecipano intensamente ad entrambe le fasi ossia quella di possesso palla e quella di non possesso.
Quando vidi, a Firenze, la prima Juve di Lippi, pensai che quei dieci “assatanati non potessero continuare con quei ritmi per tutti i novanta minuti, ma lo fecero e perdemmo alla grande.
Insigne, in una recente intervista, ha parlato del nuovo modulo del Napoli, che è passato dal 4-3-1-2, abituale per Sarri, ad un 4-3-3, ed ha detto che, comunque, più importante dei moduli è, proprio, la “intensità” con la quale i moduli si applicano.
E questa frase, sicuramente, l’ha sentita da Sarri.
Forse, la prima squadra da poter definire “intensa” è stata l”Olanda di Michels e di Cruijff, quella del così detto “calcio totale”.
B) INTENSITÀ ED ORGANIZZAZIONE.
L’intensità diventa micidiale quando è accompagnata dalla “organizzazione” di squadra.
L’Olanda di Cruijff era così.
Sia Ancelotti che Spalletti, in una recente intervista, in relazione alla attuale Fiorentina, hanno parlato di squadra “organizzata”.
Organizzata è quella squadra in cui tutti sanno cosa fare, si muovono con i tempi giusti ed in modo tra loro coordinato.
Occorrono “schemi”, “moduli” studiati, a fondo e ripetutamente, in allenamento, con giocatori che sappiano interpretare le due fasi di gioco e capiscano che le loro scelte individuali devono essere prese in funzione di squadra.
Ci sono squadre “intense ed organizzate” e squadre altrettanto “intense”, ma non molto “organizzate”.
A quest’ultime appartiene, ad esempio, l’Inter di Mancini che è “fisicamente” intensa perché sono stati scelti giocatori dotati di “gran fisico”, ma che non brilla per “organizzazione”.
Contano più i giocatori e le loro singole qualità che la squadra.
Tanto è vero che Mancini ha più volte dichiarato che, per lui, i “moduli” non hanno poi molta importanza.
Altro esempio è l’Inter” del “triplete” di Mourinho in cui Eto’o, Milito e Pandev facevano anche i terzini.
Il calcio moderno, a livello internazionale, è caratterizzato da squadre che abbinano “intensità” ed “organizzazione”.
L’una o l’altra, da sole, spesso non bastano.
Il calcio inglese, infatti, che ha molta intensità, ma poca organizzazione, sono anni che non sfonda a livello internazionale.
C) PRESSING
Caratteristica comune alle squadre intense ed organizzate, è il “pressing alto”.
Il “pressing alto” è efficace solo se fatto in modo organizzato da giocatori che si muovono in avanti con i tempi giusti ed in modo coordinato.
Se lo fai bene, è un arma micidiale, perché se riesci, con metodo ed in modo continuo, a recuperare palla in avanti, ti trovi “praterie” libere per andare in porta.
Se lo fai male, è un suicidio.
L”ultima partita con l’Atalanta, ne è un esempio.
Nei primi minuti, l”Atalanta ci ha fatto un pressing alto e, facendolo male, ha preso il primo gol dopo cinque minuti.
Altro esempio, in positivo, è la nostra partita con l’Inter.
Sousa ha fatto, con l’Inter, un pressing alto insistito da cui l’Inter non sapeva uscire.
Il primo gol con l’Inter su rigore non è frutto solo di un errore del portiere, ma di un errore provocato dal nostro pressing.
Reja ha provato a fare la stessa cosa con noi, ma gli è andata male.
Ma, non è solo importante sapere fare “pressing alto”, è altrettanto importante saper “USCIRE DAL PRESSING ALTO” fatto dall’avversario.
Gli allenatori, che, almeno per me, sono i più bravi, allenano le loro squadre ad “uscire” dal pressing avversario.
Sarri ne è un esempio.
Mi e capitato di vedere un allenamento di Sarri nel quale faceva continuamente provare la fase iniziale di possesso palla e l’uscita dal pressing avversario.
Intorno al portatore di palla, nella propria metà campo, faceva muovere in modo coordinato tre o quattro altri giocatori, in modo che il portatore, attaccato dal pressing, avesse più alternative di scarico di palla.
È, infatti, evidente che se scambi la palla velocemente avendo a disposizione più alternative di passaggio, il pressing avversario lo puoi eludere con molta più facilità.
Il pressing alto avversario si può eludere anche con lanci sulle punte.
Punte che devono muoversi per dettare il passaggio quando la palla è in possesso di un compagno che sia in grado di fare il lancio.
Noi, oltre ai centrocampisti, abbiamo due difensori centrali, Gonzalo con il destro ed Astori con il sinistro, che sono in grado di fare il lancio lungo.
C’è poi un altro tipo di pressing che lo stesso Sousa ha definito come “PRESSING INDIVIDUALE”.
È quello che ci ha fatto il Genoa di Gasperini e che ci ha messo in difficoltà.
È un pressing non di squadra, ma di alcuni giocatori, a ciò incaricati, ed è destinato non a qualsiasi portatore di palla, ma solo su quegli avversari, di più qualità, che possono fare la giocata importante.
Il Genoa aveva destinato questo pressing a Borja ed agli altri trequartisti di turno.
È una specie di marcatura ad uomo riservata agli avversari di qualità che ti possono mettere in difficoltà.
In fase di non possesso, almeno tre giocatori presidiano, a centrocampo, una zona di loro competenza e quando un avversario di qualità entra nella loro zona, gli si avvicinano preventivamente e lo marcano ad uomo.
Roncaglia, nel Genoa dell’anno scorso, ha giocato molto proprio perché sapeva fare questo tipo di pressing e perché è ormai uno dei pochi difensori che sa ancora marcare ad uomo.
Un po’ un moderno “Gentile”.
Ed è per questa sua caratteristica che Roncaglia viene spesso utilizzato anche da Sousa.
D) LA FIORENTINA
Sousa vuole una squadra “intensa” ed “organizzata”.
Una squadra che sappia fare pressing alto e sappia “uscire” dal pressing alto dell’avversario.
Con l’Inter, nonostante giocassimo a Milano e con la prima in classifica, Sousa non ha avuto paura a fare il pressing alto e questa è stata l’arma tattica vincente.
Nella prima partita in casa, con il Milan che ci pressava, volendo essere lei, da grande squadra, a condurre la partita, già nei primi minuti siamo riusciti ad uscire dal loro pressing con lanci negli spazi, che inevitabilmente si creano, una volta su Ilijcic ed una volta su Kalinic, che potevano fruttare il gol.
Uscire dal pressing con fraseggi stretti o con lanci è importante quanto saper fare il pressing.
Sousa non gioca con seconde punte, ma con una punta ed, almeno, due trequartisti.
L’unica punta deve muoversi molto facendo pressing in fase di non possesso, e dettando continuamente il passaggio in profondità in fase di possesso.
Per Sousa, il possesso palla deve servire a muovere la squadra avversaria ed a creare quegli spazi nei quali la punta od uno dei trequartisti si devono buttare.
Nel gioco di Montella, questa ricerca degli spazi c’era poco e si cercava soprattutto di entrare in area con triangoli o con giocate di quei giocatori (Cuadrado, Joaquim o Salah) che sapevano saltare l’uomo nell’uno contro uno.
Il continuo movimento della prima punta serve ad effettuare il passaggio in profondità ed anche se il passaggio viene chiuso dal difensore, quel movimento serve a creare spazi di inserimento per i compagni.
Kalinic è bravissimo a fare questi movimenti.
Ed è bravo anche a fare pressing sui difensori.
Un pressing sui difensori fatto bene dalla punta e dal trequartista, è molto importante perchè, anche se non c’è recupero palla, quel pressing permette alla squadra di guadagnare quei secondi che servono per schierarsi meglio, per accorciare, per mettere in atto le così dette “marcature preventive”.
Kalinic, nell’ultima partita con l’Atalanta ha dimostrato non solo di essere instancabile e tatticamente intelligente, ma di avere anche qualità tecnica come dimostra il passaggio del terzo gol.
Babacar, quei movimenti da prima punta, ed il pressing costante sul difensore, non sa, almeno per il momento, farli altrettanto bene ed è per questo che le partite più importanti le gioca Kalinic.
Sono convinto che Babacar, se messo in campo, spesso riesca a trovare la via del gol indipendentemente da schemi e compagni, tanta è la sua innata “classe”, ma se non si adegua a quello che gli chiede Sousa farà, purtroppo, molta panchina.
I centrocampisti di Sousa devono saper fare le due fasi, ossia saper recuperare palla e saper fare un passaggio in avanti sul trequartista o sulla punta.
Chi sa fare solo l’una o l’altra fase ( come Suarez od, in parte, Mati) giocherà meno.
Suarez credo sappia fare molto bene la fase di non possesso.
Anzi, credo che sia uno dei migliori giocatori nel recupero palla.
Ha un fisico importante, ma il recupero palla lo fa più che con il fisico, con la posizione giusta e con la scelta giusta del tempo.
Si dice che i centrocampisti migliori siano quegli che “vedono il gioco” un attimo prima degli altri.
Pirlo, ad esempio, vede prima il gioco in fase di possesso.
Suarez lo vede prima in fase di non possesso.
È che, quando recupera palla, Suarez, forse perché appagato dal recupero fatto, si limita dare la palla accanto.
Non tenta mai il passaggio più difficile in avanti o qualche inserimento.
E finché non si metterà in testa che recuperando palla ha fatto solo la metà del suo lavoro, con Sousa continuerà a giocare poco.
È un po’ come De Rossi.
Messo centrale davanti alla difesa, potrebbe essere molto utile e determinante in alcune partite, ma deve imparare anche ad essere più costruttivo, più propositivo.
Nelle partite che ha giocato, ha provato a fare il passaggio difficile, ma non ci è quasi mai riuscito.
Quando riuscirà a fare qualche “passaggio filtrante” e qualche “inserimento senza palla”, ci ritroveremo un gran bel giocatore.
Borja è il giocatore ideale di Sousa.
Ha intensità, intelligenza tattica, ottima tecnica, sa fare l”ultimo passaggio, il triangolo e sa fare inserimenti in area, sa fare gol( anche se ne potrebbe fare di più), sa dettare il pressing e sa anche uscire dal pressing.
Uscire dal pressing usando la propria abilità tecnica, facendo ad esempio, un dribbling, è difficile e Borja lo sa fare, ma è molto pericoloso.
Pizzarro ne era un esempio e lo sapeva fare, ma, ogni tanto, perdeva palle che ci sono costate dei gol.
Borja, con l’Atalanta, ha provato ad uscire dal pressing di due avversari, ha perso palla nella nostra trequarti e per poco non ci è costato il pareggio.
Ma chi è in grado di uscire, da solo, dal pressing di due avversari, qualche volta deve provarci, perchè se ci riesce la squadra si trova in superiorità numerica.
Borja è il “giocatore universale”, il “todocampista”, il “quattroquartista”
che tutti gli allenatori, Sousa compreso, vorrebbero.
Gli esterni di Sousa, come Bernardeschi e Kuba, devono anche saper difendere e fare tutta la fascia.
Kuba lo ha sempre fatto e lo sa fare.
Kuba ha tempi di inserimento perfetti.
Chi gioca sulla fascia deve sapere quando inserirsi e farsi trovare libero.
Vi ricordate i primi due gol presi a Siviglia da quel giocatore, non ricordo il nome, che pure essendo un esterno alto era stato messo a fare il terzino.
I suoi inserimenti improvvisi dalla fascia è stata l’arma tattica che ha fatto vincere la partita al Siviglia.
Kuba raramente salterà l’uomo nell’uno contro uno, come faceva Joaquin, ma la sua intelligenza tattica ed i suoi inserimenti, con il tempo giusto, dalla fascia sono e saranno molto importanti per il gioco di squadra.
Bernardeschi ha sempre giocato da seconda punta e da trequartista e sta imparando a fare tutta la fascia come gli chiede Sousa.
Per me, Bernardeschi è un potenziale fuoriclasse la cui principale caratteristica è quella di saper fare assist.
Con l’Atalanta ne ha fatti due e sono stati un rigore ed un gol.
Ha fisico, velocità, tecnica, visione di gioco, personalità.
Deve solo imparare ad essere più resistente ed a dosare le forze per fare tutta la fascia.
Il binomio Alonso-Bernardeschi sulla nostra sinistra potrebbe essere un arma vincente in molte partite.
Bernardeschi mi ricorda un pò Di Maria ex Real, oggi PSG.
D) IL NAPOLI
Sarà una partita a scacchi tra due “gran maestri”.
Presuntuosamente, nel mio prossimo post, cercherò di indicare la tattica migliore per quella partita.
Sbaglierò tutto, ma, cosa volete fare, mi diverto così.
SCUSE
Mi scuso per questa lunga, troppo, “pappardella tattica” che pochi avranno avuto la pazienza di leggere.
Credo, però, che la tattica sia fondamentale e credo, al contrario di molti opinionisti, tra i quali l’ineffabile Massimo Mauro di SKY, che la organizzazione tattica data da un buon allenatore sia altrettanto importante della qualità dei giocatori che vanno in campo.
Non è affatto detto che i migliori undici giocatori del mondo, messi nella stessa squadra, siano capaci, senza un buon allenatore e senza una disciplina tattica, di vincere un campionato.
Sono convinto che se fai suonare la nona di Beethoven ai trenta migliori musicisti senza un valido direttore d’orchestra, qualcuno, prima o poi, di quei musicisti, sbaglierà il tempo e rovinerà tutto.
FORZA VIOLA SEMPRE!!!
MICELE DI LANDO
CONSIDERAZIONI TATTICHE SPARSE
Alcune considerazioni sul tema che più mi interessa: la tattica.
Spero che la lunghezza, eccessiva, non vi spaventi.
INTENSITÀ.
Il CT Conte non mi piace, ma è innegabile che di calcio ci capisca.
Nell’ultima intervista, in riferimento alla Fiorentina, ha parlato di squadra dotata di “intensità”.
“Intensa” come era la sua Juve.
“Intensa” come, anche, la prima Juve di Lippi in cui Conte ha giocato ed dove, evidentemente, ha imparato.
Quella Juve di Lippi era talmente “intensa” che fu accusata, non in un processo sportivo, ma in uno penale, di doping ed i suoi responsabili furono si assolti, ma solo per prescrizione.
Quella nella quale Del Piero e Vialli passarono, in poco più di un anno, da avere un fisico “normale” ad uno da “palestrato”.
“Intensa” significa una squadra in cui i dieci giocatori di movimento, a partire da quelli di attacco, non si risparmiano e partecipano intensamente ad entrambe le fasi ossia quella di possesso palla e quella di non possesso.
Quando vidi, a Firenze, la prima Juve di Lippi, pensai che quei dieci “assatanati non potessero continuare con quei ritmi per tutti i novanta minuti, ma lo fecero e perdemmo alla grande.
Insigne, in una recente intervista, ha parlato del nuovo modulo del Napoli, che è passato dal 4-3-1-2, abituale per Sarri, ad un 4-3-3, ed ha detto che, comunque, più importante dei moduli è, proprio, la “intensità” con la quale i moduli si applicano.
E questa frase, sicuramente, l’ha sentita da Sarri.
Forse, la prima squadra da poter definire “intensa” è stata l”Olanda di Michels e di Cruijff, quella del così detto “calcio totale”.
B) INTENSITÀ ED ORGANIZZAZIONE.
L’intensità diventa micidiale quando è accompagnata dalla “organizzazione” di squadra.
L’Olanda di Cruijff era così.
Sia Ancelotti che Spalletti, in una recente intervista, in relazione alla attuale Fiorentina, hanno parlato di squadra “organizzata”.
Organizzata è quella squadra in cui tutti sanno cosa fare, si muovono con i tempi giusti ed in modo tra loro coordinato.
Occorrono “schemi”, “moduli” studiati, a fondo e ripetutamente, in allenamento, con giocatori che sappiano interpretare le due fasi di gioco e capiscano che le loro scelte individuali devono essere prese in funzione di squadra.
Ci sono squadre “intense ed organizzate” e squadre altrettanto “intense”, ma non molto “organizzate”.
A quest’ultime appartiene, ad esempio, l’Inter di Mancini che è “fisicamente” intensa perché sono stati scelti giocatori dotati di “gran fisico”, ma che non brilla per “organizzazione”.
Contano più i giocatori e le loro singole qualità che la squadra.
Tanto è vero che Mancini ha più volte dichiarato che, per lui, i “moduli” non hanno poi molta importanza.
Altro esempio è l’Inter” del “triplete” di Mourinho in cui Eto’o, Milito e Pandev facevano anche i terzini.
Il calcio moderno, a livello internazionale, è caratterizzato da squadre che abbinano “intensità” ed “organizzazione”.
L’una o l’altra, da sole, spesso non bastano.
Il calcio inglese, infatti, che ha molta intensità, ma poca organizzazione, sono anni che non sfonda a livello internazionale.
C) PRESSING
Caratteristica comune alle squadre intense ed organizzate, è il “pressing alto”.
Il “pressing alto” è efficace solo se fatto in modo organizzato da giocatori che si muovono in avanti con i tempi giusti ed in modo coordinato.
Se lo fai bene, è un arma micidiale, perché se riesci, con metodo ed in modo continuo, a recuperare palla in avanti, ti trovi “praterie” libere per andare in porta.
Se lo fai male, è un suicidio.
L”ultima partita con l’Atalanta, ne è un esempio.
Nei primi minuti, l”Atalanta ci ha fatto un pressing alto e, facendolo male, ha preso il primo gol dopo cinque minuti.
Altro esempio, in positivo, è la nostra partita con l’Inter.
Sousa ha fatto, con l’Inter, un pressing alto insistito da cui l’Inter non sapeva uscire.
Il primo gol con l’Inter su rigore non è frutto solo di un errore del portiere, ma di un errore provocato dal nostro pressing.
Reja ha provato a fare la stessa cosa con noi, ma gli è andata male.
Ma, non è solo importante sapere fare “pressing alto”, è altrettanto importante saper “USCIRE DAL PRESSING ALTO” fatto dall’avversario.
Gli allenatori, che, almeno per me, sono i più bravi, allenano le loro squadre ad “uscire” dal pressing avversario.
Sarri ne è un esempio.
Mi e capitato di vedere un allenamento di Sarri nel quale faceva continuamente provare la fase iniziale di possesso palla e l’uscita dal pressing avversario.
Intorno al portatore di palla, nella propria metà campo, faceva muovere in modo coordinato tre o quattro altri giocatori, in modo che il portatore, attaccato dal pressing, avesse più alternative di scarico di palla.
È, infatti, evidente che se scambi la palla velocemente avendo a disposizione più alternative di passaggio, il pressing avversario lo puoi eludere con molta più facilità.
Il pressing alto avversario si può eludere anche con lanci sulle punte.
Punte che devono muoversi per dettare il passaggio quando la palla è in possesso di un compagno che sia in grado di fare il lancio.
Noi, oltre ai centrocampisti, abbiamo due difensori centrali, Gonzalo con il destro ed Astori con il sinistro, che sono in grado di fare il lancio lungo.
C’è poi un altro tipo di pressing che lo stesso Sousa ha definito come “PRESSING INDIVIDUALE”.
È quello che ci ha fatto il Genoa di Gasperini e che ci ha messo in difficoltà.
È un pressing non di squadra, ma di alcuni giocatori, a ciò incaricati, ed è destinato non a qualsiasi portatore di palla, ma solo su quegli avversari, di più qualità, che possono fare la giocata importante.
Il Genoa aveva destinato questo pressing a Borja ed agli altri trequartisti di turno.
È una specie di marcatura ad uomo riservata agli avversari di qualità che ti possono mettere in difficoltà.
In fase di non possesso, almeno tre giocatori presidiano, a centrocampo, una zona di loro competenza e quando un avversario di qualità entra nella loro zona, gli si avvicinano preventivamente e lo marcano ad uomo.
Roncaglia, nel Genoa dell’anno scorso, ha giocato molto proprio perché sapeva fare questo tipo di pressing e perché è ormai uno dei pochi difensori che sa ancora marcare ad uomo.
Un po’ un moderno “Gentile”.
Ed è per questa sua caratteristica che Roncaglia viene spesso utilizzato anche da Sousa.
D) LA FIORENTINA
Sousa vuole una squadra “intensa” ed “organizzata”.
Una squadra che sappia fare pressing alto e sappia “uscire” dal pressing alto dell’avversario.
Con l’Inter, nonostante giocassimo a Milano e con la prima in classifica, Sousa non ha avuto paura a fare il pressing alto e questa è stata l’arma tattica vincente.
Nella prima partita in casa, con il Milan che ci pressava, volendo essere lei, da grande squadra, a condurre la partita, già nei primi minuti siamo riusciti ad uscire dal loro pressing con lanci negli spazi, che inevitabilmente si creano, una volta su Ilijcic ed una volta su Kalinic, che potevano fruttare il gol.
Uscire dal pressing con fraseggi stretti o con lanci è importante quanto saper fare il pressing.
Sousa non gioca con seconde punte, ma con una punta ed, almeno, due trequartisti.
L’unica punta deve muoversi molto facendo pressing in fase di non possesso, e dettando continuamente il passaggio in profondità in fase di possesso.
Per Sousa, il possesso palla deve servire a muovere la squadra avversaria ed a creare quegli spazi nei quali la punta od uno dei trequartisti si devono buttare.
Nel gioco di Montella, questa ricerca degli spazi c’era poco e si cercava soprattutto di entrare in area con triangoli o con giocate di quei giocatori (Cuadrado, Joaquim o Salah) che sapevano saltare l’uomo nell’uno contro uno.
Il continuo movimento della prima punta serve ad effettuare il passaggio in profondità ed anche se il passaggio viene chiuso dal difensore, quel movimento serve a creare spazi di inserimento per i compagni.
Kalinic è bravissimo a fare questi movimenti.
Ed è bravo anche a fare pressing sui difensori.
Un pressing sui difensori fatto bene dalla punta e dal trequartista, è molto importante perchè, anche se non c’è recupero palla, quel pressing permette alla squadra di guadagnare quei secondi che servono per schierarsi meglio, per accorciare, per mettere in atto le così dette “marcature preventive”.
Kalinic, nell’ultima partita con l’Atalanta ha dimostrato non solo di essere instancabile e tatticamente intelligente, ma di avere anche qualità tecnica come dimostra il passaggio del terzo gol.
Babacar, quei movimenti da prima punta, ed il pressing costante sul difensore, non sa, almeno per il momento, farli altrettanto bene ed è per questo che le partite più importanti le gioca Kalinic.
Sono convinto che Babacar, se messo in campo, spesso riesca a trovare la via del gol indipendentemente da schemi e compagni, tanta è la sua innata “classe”, ma se non si adegua a quello che gli chiede Sousa farà, purtroppo, molta panchina.
I centrocampisti di Sousa devono saper fare le due fasi, ossia saper recuperare palla e saper fare un passaggio in avanti sul trequartista o sulla punta.
Chi sa fare solo l’una o l’altra fase ( come Suarez od, in parte, Mati) giocherà meno.
Suarez credo sappia fare molto bene la fase di non possesso.
Anzi, credo che sia uno dei migliori giocatori nel recupero palla.
Ha un fisico importante, ma il recupero palla lo fa più che con il fisico, con la posizione giusta e con la scelta giusta del tempo.
Si dice che i centrocampisti migliori siano quegli che “vedono il gioco” un attimo prima degli altri.
Pirlo, ad esempio, vede prima il gioco in fase di possesso.
Suarez lo vede prima in fase di non possesso.
È che, quando recupera palla, Suarez, forse perché appagato dal recupero fatto, si limita dare la palla accanto.
Non tenta mai il passaggio più difficile in avanti o qualche inserimento.
E finché non si metterà in testa che recuperando palla ha fatto solo la metà del suo lavoro, con Sousa continuerà a giocare poco.
È un po’ come De Rossi.
Messo centrale davanti alla difesa, potrebbe essere molto utile e determinante in alcune partite, ma deve imparare anche ad essere più costruttivo, più propositivo.
Nelle partite che ha giocato, ha provato a fare il passaggio difficile, ma non ci è quasi mai riuscito.
Quando riuscirà a fare qualche “passaggio filtrante” e qualche “inserimento senza palla”, ci ritroveremo un gran bel giocatore.
Borja è il giocatore ideale di Sousa.
Ha intensità, intelligenza tattica, ottima tecnica, sa fare l”ultimo passaggio, il triangolo e sa fare inserimenti in area, sa fare gol( anche se ne potrebbe fare di più), sa dettare il pressing e sa anche uscire dal pressing.
Uscire dal pressing usando la propria abilità tecnica, facendo ad esempio, un dribbling, è difficile e Borja lo sa fare, ma è molto pericoloso.
Pizzarro ne era un esempio e lo sapeva fare, ma, ogni tanto, perdeva palle che ci sono costate dei gol.
Borja, con l’Atalanta, ha provato ad uscire dal pressing di due avversari, ha perso palla nella nostra trequarti e per poco non ci è costato il pareggio.
Ma chi è in grado di uscire, da solo, dal pressing di due avversari, qualche volta deve provarci, perchè se ci riesce la squadra si trova in superiorità numerica.
Borja è il “giocatore universale”, il “todocampista”, il “quattroquartista”
che tutti gli allenatori, Sousa compreso, vorrebbero.
Gli esterni di Sousa, come Bernardeschi e Kuba, devono anche saper difendere e fare tutta la fascia.
Kuba lo ha sempre fatto e lo sa fare.
Kuba ha tempi di inserimento perfetti.
Chi gioca sulla fascia deve sapere quando inserirsi e farsi trovare libero.
Vi ricordate i primi due gol presi a Siviglia da quel giocatore, non ricordo il nome, che pure essendo un esterno alto era stato messo a fare il terzino.
I suoi inserimenti improvvisi dalla fascia è stata l’arma tattica che ha fatto vincere la partita al Siviglia.
Kuba raramente salterà l’uomo nell’uno contro uno, come faceva Joaquin, ma la sua intelligenza tattica ed i suoi inserimenti, con il tempo giusto, dalla fascia sono e saranno molto importanti per il gioco di squadra.
Bernardeschi ha sempre giocato da seconda punta e da trequartista e sta imparando a fare tutta la fascia come gli chiede Sousa.
Per me, Bernardeschi è un potenziale fuoriclasse la cui principale caratteristica è quella di saper fare assist.
Con l’Atalanta ne ha fatti due e sono stati un rigore ed un gol.
Ha fisico, velocità, tecnica, visione di gioco, personalità.
Deve solo imparare ad essere più resistente ed a dosare le forze per fare tutta la fascia.
Il binomio Alonso-Bernardeschi sulla nostra sinistra potrebbe essere un arma vincente in molte partite.
Bernardeschi mi ricorda un pò Di Maria ex Real, oggi PSG.
D) IL NAPOLI
Sarà una partita a scacchi tra due “gran maestri”.
Presuntuosamente, nel mio prossimo post, cercherò di indicare la tattica migliore per quella partita.
Sbaglierò tutto, ma, cosa volete fare, mi diverto così.
SCUSE
Mi scuso per questa lunga, troppo, “pappardella tattica” che pochi avranno avuto la pazienza di leggere.
Credo, però, che la tattica sia fondamentale e credo, al contrario di molti opinionisti, tra i quali l’ineffabile Massimo Mauro di SKY, che la organizzazione tattica data da un buon allenatore sia altrettanto importante della qualità dei giocatori che vanno in campo.
Non è affatto detto che i migliori undici giocatori del mondo, messi nella stessa squadra, siano capaci, senza un buon allenatore e senza una disciplina tattica, di vincere un campionato.
Sono convinto che se fai suonare la nona di Beethoven ai trenta migliori musicisti senza un valido direttore d’orchestra, qualcuno, prima o poi, di quei musicisti, sbaglierà il tempo e rovinerà tutto.
FORZA VIOLA SEMPRE!!!
MICELE DI LANDO
Ottobre 13th, 2015 alle 09:37
Aprire gli allenamenti al pubblico è importante ma per me non più di tanto. La cosa fondamentale è la preparazione alla partita di domenica. Tutta Italia ci osserva e Napoli ci teme. Noi non abbiamo niente da perdere, perché male che vada rimarremo sempre oltre la ns posizione di competenza. Loro invece devono vincere per forza, altrimenti rimarranno molto in basso.
Sono fiducioso.
CIRANO
PS: salutate la capolista
Ottobre 13th, 2015 alle 10:16
E’ un peccato aver finito le ferie,
altrimenti avrei potuto leggere il post di Michele di Lando.
Amico mio, forse scrivi anche cose interessanti,
ma se il post è lungo 2 km,
chi lo legge?
devi essere più circonciso (come disse uno dei 5 stelle l’altro giorno in parlamento e non scherzava..)
Per il resto chi se ne importa degli allenamenti a porte aperte,
devono fare come credono
pensando al bene della squadra.
E non penserei neanche tanto a Gennaio
anche per rispetto per quelli che stanno giocando (e bene) adesso.
Siamo corti in difesa, lo sappiamo e ci penseremo.
@ Shimon:
io non mi sento ne eletto
ne tantomeno puro,
figuriamoci..
ma che bischerata è??
però prizio non lo sopporto
se fossi responsabile di una radio
lo potrei mettere al massimo a leggere le previsioni del tempo.
Non è obiettivo,
sempre livoroso
sempre contro
colleziona figure di melma
eppure è sempre li che parla.
A che serve una voce così?
quale giovamento porta?
Ma via..
Dopo la famosa discussione con Sconcerti
avrebbe dovuto cambiare mestiere
per il bene suo e di chi è costretto a cambiare stazione tutte le volte che lo sente arrivare.
Ottobre 13th, 2015 alle 10:24
L’unica sconfitta coincide con l’allenamento a porte aperte. Finiamola con queste richieste assurde. nessuna società al mondo si allena a porte aperte.
Ottobre 13th, 2015 alle 10:26
MICHELE DI LANDO, la tua disamina è così interessante che ti perdono la lunghezza e anche il fatto che l’hai inserita due volte!!!
Mi piacerebbe proprio vedere una partita con te.
Ottobre 13th, 2015 alle 10:29
Vedi Linus, Prizio non ti garba e ci mancherebbe, ognuno ha i suoi gusti e le sue opinioni.
Ma concludi che andrebbe fatto tacere.
Io certo non amo Bucchioni, che non è neppure simpatico come il Monti, ma penso sia giusto che parli e spesso lo ascolto anche. Se proprio non lo reggo, cambio stazione.
Ottobre 13th, 2015 alle 10:36
Michele di Lando: faccio prima a vedere tutta una partita per rendermi conto della tattica che a leggere le tue considerazioni. Lavora sulla sintesi, ti prego.
Ottobre 13th, 2015 alle 11:03
Shimon,
io ho concluso dicendo proprio che quando lo sento cambio stazione,
ed ho iniziato dicendo che se io fossi il responsabile di un programma radio sarebbe l’ultima persona che chiamerei,
anzi non lo chiamerei mai.
Secondo me, la libertà di espressione e di pensiero è ovviamente sacrosanta.
Ma chi si esprime pubblicamente lo deve fare in un certo modo.
la persona in questione ha avuto dei contenziosi coi DV.
Ha il dente avvelenato e si sente.
Ed è diventato insopportabile.
Oltre a non essere minimamente obiettivo proprio perchè troppo coinvolto in certi argomenti.
Questo per quanto riguarda il suo attuale rapporto con la Fiorentina.
Per il resto, ti invito a cercare sul tubo il suo scontro con Sconcerti.
E’ molto indicativo per capire il livello del personaggio.
Fai il paragone con Bucchioni,
ma secondo me non regge.
Bucchioni è come Calamai, Rialti, Ferrara..
Possono piacere o meno
ma le bischerate che spesso dicono o scrivono
sono in buona fede.
A me sta bene tutto
ma i contro a prescindere no.
Anche e soprattutto perchè non fanno il bene della Fiorentina
perchè sono sempre pronti a sobillare gli animi quando le cose vanno male.
Se eravamo a metà classifica
sai che polemiche
col ridimensionamento, l’autofinanziamento
e tutte le menate che ci hanno sfrantumato le p…e in estate.
Questi soggetti non aspettano altro che le cose non vadano per continuare la loro guerra personale.
E ci rimette la Fiorentina.
No, proprio non li sopporto,
se questi sono gli amici
non abbiamo bisogno dei nemici.
Ottobre 13th, 2015 alle 11:28
Io non la trovo cosi’ prioritaria la storia degli allenamenti…le ultime volte che lo abbiamo fatto abbiamo perso…quindi facciamoli concentrare a modino e vediamo che succede in queste due partite… temo molto napoli ho paura di un cappottino fatto ad arte…
Ottobre 13th, 2015 alle 11:50
Vabbè la disamina di MDL è una pappardella però è interessante ed approfondita.
Questo chiedevo alcuni post orsono quando chiedevo MA COME C…AVOLO GIOCHIAMO ?
Condivido molti aspetti però a mio parere c’è anche un qualcosa in più che è determinante:
A me sembra che questa squadra SAPPIA SCEGLIERE il momento nel quale ad esempio, effettuare il pressing alto oppure aspettare più bassi.
E così anche in altre situazioni tattiche, con palla o no, sembra che sia CAMALEONTICA … e questo mi fa godere come un riccio !
PS: paura della partita di Napoli molto poca, comunque vada sarà un successo, questi in casa sono fortissimi e ci sta tutto, l’importante è casomai non perdere di rimballata tipo l’anno scorso più che altro per un fattore psicologico negativo; l’unico risultato veramente determinante sarebbe il 2, in quel caso con i partenopei (e parte italiani) a 9 punti si scaverebbe un bel solco …
Ottobre 13th, 2015 alle 11:50
@micheledilando @4, permettimi ma se oltre a scrivere dei fiumi di parole tu li riporti anche due volte mi sembrerebbe troppo, non trovi? la prossima volta un po’ più conciso, grazie, tanto si capisce lo stesso.
Ottobre 13th, 2015 alle 12:05
Grande Linus. Anche a me non piacciono le persone rancorose come Prizio.
Ottobre 13th, 2015 alle 12:14
Questo va messo in redazione al Pentasport. Un inviato sul campo che la sa vedere come pochi. Un piacere da leggere e una visione chiara, può anche sbagliare, ma e` sempre godibile. Si parla di sport. C’è bisogno di gente innamorata come Michele.
I miei complimenti. Ciao.
Ottobre 13th, 2015 alle 12:17
Davide quanto dura e’ presto detto, se guardiamo la cosa obbiettivamente (non da tifoso ma esterno) potrei pensare che non avendo una rosa mostruosa e giocando un calcio a 1000 all’ora potremo piantarci, questo e’ possibilissimo, potrei pensare che roma e napoli hanno rose migliori, posso pure pensare che la juve e’ sempre la piu’ forte e recuperera’.
Pero’, un grosso pero’, siamo davanti, mettiamo punti in cascina che comunque non ce li toglie nessuno e saranno li a far monte, la juve e’ lontana, il napoli ha l’allenatore nuovo e l’ambiente e presidente caldo che quando perdi 1 partita van di fori, a Roma non sopportano piu’ l’allenatore ma non possono mandarlo via in quanto ha un contratto 2018, INSOMMA qualche premessina bona c’e’, e se non lo vince quest’anno una outsider non lo vince piu’, quindi meglio esserci noi che altri no?
Ottobre 13th, 2015 alle 12:21
MICHELE DI LUNGO!
Ottobre 13th, 2015 alle 12:27
Dopo aver purtroppo constatato la follia che sta pervadendo Di Lando che ripete all’infinito considerazioni che altrimenti susciterebbero anche un certo interesse, ti dico che francamente questa ansia per gli allenamenti a porte aperte, in questo momento, non la capisco molto.
M’interessa di più la preparazione della prossima partita e se siamo concentrati il giusto.
In generale penso che poi potra essere una buona idea aprire ai tifosi ogni tanto gli allenamenti della squadra.
Saluti
Lucky
Ottobre 13th, 2015 alle 12:30
@Micheledi Lando. Prolisso o no,io le tue disquisizioni le leggo sempre volentieri. Grazie.
Ottobre 13th, 2015 alle 13:02
Io invece ilk Michele di Lando l’ho letto tutto e trovato, al solitop, assai interessante e lucido. Bravo. Per gli allenamenti a porte aperto, anche no per questa volta. Conta vincere e concentrarsi, niente altro, e la sana euforia del tifo viola rischierebbe solo di far perdere concentrazione, che è quello che serve a Sousa in questa fase.
Ottobre 13th, 2015 alle 13:35
Attendo il post sulla tattica di Michele di Lando , sempre molto acuto .
Ottobre 13th, 2015 alle 13:53
Le cose vanno bene e vanno male, conta lo spirito che ci si mette in ogni caso: sono convinto che quello che dici sia un saggio consiglio per creare questo spirito, se ti daranno retta, poco importa come andrà, sarà comunque un successo!
Ottobre 13th, 2015 alle 14:09
a volte capita…un tread cui non sapresti cosa dire perchè sinceramente te ne frega il giusto dell’argomento oppure non hai un’idea precisa da parteggiare…
allora leggo un pò di risposte…e trovo il famoso “carro di buoi” scritto da Linus a cui attaccarsi
Come non condividerlo, sentire Prizio istiga quel fremito assurdo di cambiare canale anche quelle poche volte e in quei pochi tratti stradali dove Radio Bruno si sente bene.
Ma non come dice Shimon “perchè non garba”, ci sono tanti giornalisti che non garbano ma si ascoltano ugualmente, ma perchè a parer mio non è un buon giornalista, non svolge correttamente il suo lavoro. Firenze non ha bisogno di tali personaggi, che appena c’è da buttar merda sulla società (e squadra) la raccolgono col carro…
ho sempre sognato un testa tenta in diretta con Prizio per vedere come avrebbe risposto ad una serie di domande…scomode…
E pensare che ammiravo veramente il primo Prizio, e spesso scrivevo nei commenti sulla testata che dirigeva…
Vdz
Ottobre 13th, 2015 alle 14:22
@4 michele di lando:
…a parte l’aver riscritto il tuo intervento(cos’era, prima la brutta e poi la bella?? 😉 ), io che non capisco una mazza di tattica e tecnica mi beo di leggerti perchè capisco un po’meglio e mi rivedo le partite nella mente quando ti leggo!
grazie e forza viola!
Ottobre 13th, 2015 alle 14:50
Circa Stefano Prizio vorrei dire la mia, premettendo che sono suo amico e quindi di parte:
I signori Gaetano Salvemini e Benedetto Croce, tra i pochi firmatari del manifesto degli intellettuali antifascisti durante il regime, una volta finita la guerra si dichiararono assolutamente contrari e pronti ad agire all’ipotesi di messa al bando del partito comunista (come in francia e germania ovest), loro che detestavano i comunisti…
questo per dire che la democrazia è tremendamente difficile da mettere in pratica quotidianamente (sarà per questo che il mondo “democratico” è quello che è…); Prizio è sempre stato un rompipalle polemico, e lo dice chiunque lo conosca, per natura è portato allo scontro, litiga da una vita con Sconcerti, eppure questi gli ha scritto la prefazione del libro, perché Sconcerti è una persona degna e mai chiederebbe di mettere a tacere chi non la pensa come lui.
In Italia dovrebbe esserci ancora libertà di parola (magari la tolgono con voto di fiducia!!) ma è incredibile come si voglia mettere il bavaglio a una qualunque voce dissidente.
Se rileggiamo i post del solo 2015 è un continuo chiedere l’isolamento, il silenzio per chiunque dica, o abbia detto anche una volta sola, una mezza parola contro la proprietà e i dirigenti. Richieste fatte sempre dagli stessi soggetti, tutti di provata e (auto)dichiarata fede democratica.
Tralasciando le vicende private, la storia coi dellavalle è una cosa che ancora mi fa infuriare, poiché alla fine l’unico risultato è stato quello di mettere sotto silenzio Prizio e di dare un pesante avvertimento agli altri; una “berlusconata” in piena regola, fatta da chi si era presentato con propositi di rinnovamento anche morale. Io all’epoca non lo conoscevo ancora di persona…
Se ha del risentimento con la proprietà è legittimo, chiunque lo avrebbe al posto suo, ma vi posso garantire che da parte sua ci sono stati gesti distensivi, gesti purtroppo non ancora raccolti…
Dico di lui ma penso anche agli altri che quotidianamente, su questo blog e altrove, vengono marchiati come eretici e messi nelle liste nere, nello stile della DDR o degli ultras romani, scegliete voi il colore.
Detto questo, spero che compriate il suo nuovo libro perché è pieno di storie interessanti e di aneddoti poco conosciuti.
Ottobre 13th, 2015 alle 15:23
Io penso che gli allenamenti specie quelli di rifinitura debbono essere fatti a porte chiuse in quanto la presenza di tifosi festanti potrebbe distrarre la concentrazione che il mister pretende dai propri giocatori,(ci sono momenti che anche solo per una “bonaria paternale”,troppi orecchi che sentono fanno piu’male delle parole dette.Per quanto riguarda gli opinionisti tutte le persone hanno diritto di parola,opinione,giudizio,senza offendere niente e nessuno.Sta’alla propria intelligenza giudicare e analizzare il tutto e trarre poi le PROPRIE considerazioni a quanto detto o letto,anche io certe volte storgo la bocca a sentire certe parole,ma se poi guardo il panorama etico civile che ci circonda be’sorrido e penso che in fondo e’solo un gioco e tutti vogliono parteciparvi. P.S. Salutate la Capolista
Ottobre 13th, 2015 alle 15:36
NO !!!!
Porta decisamente sfiga
quindi
allenamento chiuso
e basta !!!!
la primula viola
Ottobre 13th, 2015 alle 16:00
Annuncio del Guetta pro domo sua.
Non sanno più cosa dire in due settimane senza campionato e gli allenamenti a porte aperte darebbero un po’ di ossigeno ai giornalai.
O non si era già intonato un peana quando ci concessero di assistere a un allenamento alla settimana ?
E che continuino così o come gli pare, allora, tanto è lo stesso !!!
Questo calcio è diventato sempre di più un prodotto da vendere confezionato nel cellophane, che sai cosa c’è dentro solo quando l’hai aperto.
Io se devo pregare qualcuno di poter sbirciare dal buco della serratura quello che fa per me può anche schiantare.
Ottobre 13th, 2015 alle 16:52
Non si possono fare previsioni a questo punto: è una squadra, la nostra, che strutturalmente non sembrava certo in grado di poter competere per le prime posizioni. Poi esce fuori Bernardeschi, un semi sconosciuto Kalinic, Suarez non ancora in forma ma che gioca anche centrale di difesa, Kuba che sembra il miglior Jorgensen, G. Rossi che regge bene gli urti, Ilicic che confeziona assist, Vecino che va alla grande e si potrebbe continuare.
Però attenti: il Napoli ha messo a dormire la Lazio con cinque reti ed io firmerei per un pari.
Ottobre 13th, 2015 alle 17:53
Amici, nemici. Ma ti leggi?
Ottobre 13th, 2015 alle 19:31
x MICHELE di LANDO..
mi associo a shimon, una partita con te la vedrei volentieri..
e sottoscrivo la tua disamina, che non è assolutamente prolissa, anzi..
..quest’ anno per una serie di coincidenze fortunate ( in primis l’ abbandono di Montella, di Joaquin, di Gomez..) abbiamo pescato le carte giuste dal mazzo, e siamo proprio bellocci..
non è che abbiamo una supercar, ma siamo “fatti bene”..
Sousa nell’ aprire la dispensa , oltre alle uova ci ha scoperto anche una bella fetta di pancetta, degli ottimi spaghetti e da lì alla carbonara ( una grattata di Parmigiano e di pepe..)il passo è stato breve..
insomma, non saremo ostriche e champagne, ma CON UN BEL GOTTO DI VINO ROSSO SI STA VIAGGIANDO ALLA GRANDISSIMA..
ps se analizzi la gara di domenica ti leggo volentieri..e che diamine!! BHURP!!
Ottobre 13th, 2015 alle 19:54
Caro Linus,
sei proprio sicuro che Bucchioni e Calamai, quando intervengono, siano in perfetta buonafede ?
Io no.
Ottobre 13th, 2015 alle 20:15
Michele di Lando, bellissima analisi come sempre!!! A me non mi annoi di sicuro, grazie! Te ne intendi davvero!
PS David, io continuo a toccar ferro per domenica
Ottobre 13th, 2015 alle 20:28
L’allenamento “open” farebbe certo felici i tifosi, ma se serve l’isolamento a massimizzare la concentrazione in vista della trasferta di Napoli, io ne faccio volentieri a meno…
Forza Viola!!!
Ottobre 13th, 2015 alle 21:15
che palle ma non ce l’avete un lavoro? uno vero intendo? ma non ce la fate a tifare la domenica e basta? è così difficile?
Ottobre 13th, 2015 alle 22:11
D’accordo su Shimon sul Pentasport di ieri, veramente ben fatto e interessante, le vorrei più spesso puntate così. Vorrei dire una cosa su Bucchioni: è stato l’unico che ha dato un voto positivo al mercato della Fiorentina, argomentando con precisione il suo convincimento; vorrei che i suoi detrattori lo riconoscessero.
Ottobre 13th, 2015 alle 22:59
Andrea è un presidente totalmente indipendente, non saranno gli allenamenti aperti o meno, che gli faranno aprire il portafoglio.
Ottobre 13th, 2015 alle 23:54
@4
Intensità e organizzazione hanno sublimato grandi squadre con fuoriclasse.
In un Campionato come quello italiano un grande allenatore può fare la differenza se ha giocatori in tutti i reparti di personalità e qualità.
In questo momento ci presentano tutti come una squadra organizzata e sottovalutano i ragazzi in campo.
Ieri sulla nazione mettevano a confronto il ns. attacco con quello dei Napoli con le valutazioni di mercato. Come al solito ci trattano da calimeri con Berna e Baba che insieme non valgono Gabbiadini, con Kalinic che vale 1/3 di Callejon ed 1/6 di Higuain.
I Napoli hanno sicuramente un grande attacco, vox populi anche un grande allenatore che li ha organizzati quindi non ci sarà partita.
Sono curioso di vedere come andrà a finire questa battaglia da tutti definita impari contro lo squadrone.
Ottobre 14th, 2015 alle 07:33
macchè porte aperte, lavorare sodo e in tranquillità, noi tifosi si godrà domenica pomeriggio.
Ottobre 14th, 2015 alle 07:36
NO! Lasciamo in pace la squadra ed il tecnico. La presenza dei tifosi in questo momento è un di più che non aiuta, tanto lo sanno benissimo che siamo con loro.
Ottobre 14th, 2015 alle 07:42
un imprenditore, con tutto l’ entusiasmo che c’è in città per il primo posto in classifica, per prendere decisioni importanti di calcio mercato, avrebbe bisogno di vedere 100 tifosi che assistono all’ allenamento ?
Ottobre 14th, 2015 alle 08:50
@ MICHELE DI LANDO
Il post é lungo ma non credo sia possibile esprimere una disamina tecnica in poche parole.
Magari David potrebbe aggiungere uno spazio (un post dedicato pre-post partita )per coloro che amano discutere di tattica.
SSLF
Ottobre 14th, 2015 alle 08:57
A corollario del post di Michele di Lando-
Per me Conte ci capisce il giusto; è un allenatore sopravvalutato ed in effetti dopo la Juventus nessun top club si è fatto avanti. Mi dà l’idea che intensità, organizzazione, pressing alto siano tutte cose legate. Il pressing alto è da tanti anni arma tattica: direi dal 1992 quando fu eliminato il passaggio indietro al portiere e si ridisegnarono i ruoli della difesa. Ovviamente occorre una grande condizione fisica ed una forte applicazione mentale. Difficilmente una squadra può prevalere sulle altre nel corso di un campionato, solo per queste due caratteristiche. E giustamente tu citi il doping per la Juventus di Lippi (ma probabilmente per molte altre squadre di vertice). Ricordo che la cosa veramente “stupefacente” era la farmacia da medio ospedale piena zeppa di farmaci, tra i quali molti neurologici e psichiatrici. Buffon dichiarò di soffrire di depressione e Pessotto si buttò dalla finestra…la Juventus forse aveva scoperto che oltre al fisico occorre dopare la mente…un professore universitario spiega ma gli studenti comprendono in misura diversa solo una parte di quello che viene spiegato. Così organizzare una squadra dipende tanto da chi la gestisce quanto dall’intelligenza di chi ascolta. Riuscire ad aumentare il livello di concentrazione aiuta ad imparare e a mettere in pratica in campo.
Invece per uscire dal pressing ci vuole tecnica individuale ed organizzazione di gioco. E lì si fa la differenza tra le squadre nel calcio moderno. Tutti i giocatori professionisti sono fisicamente mostruosi e preparati. Ma è la tecnica individuale, che fa correre il pallone invece che le gambe e che forse non è dopabile, che fa la differenza. Anche l’Atalanta è ben organizzata e quando ha gamba fa un gran pressing alto. Ma quando incontra una squadra tecnicamente forte, si trova costretta a cambiare strategia di gioco per non correre a vuoto. Si può pure scegliere di difendere in modo diverso arretrando e sfruttando gli spazi con veloci ripartenze. Lo faceva Zeman nel Foggia venti anni fa quando il pressing delle tre punte falliva. Nacque Zemanlandia e le ripartente veloci da un lato all’altro del campo…ma aveva Signori, Baiano, Shalimov Di Biagio…piedi buoni.
Sarri e Paulo Sousa non si sono mai incontrati, ma io non vedo Napoli-Fiorentina come un loro duello. Piuttosto lo vedo come la prosecuzione delle partite delle ultime stagioni dove purtroppo la differenza l’ha fatta la bravura dei giocatori, soprattutto del Napoli davanti. In campionato due sconfitte 0-1 e 0-3 firmate Higuain, Mertens, Callejon, Hamsik…non firme a caso. Quindi siamo sfavoriti direi nettamente ma il pallone è rotondo e sarà più bello se si vince.
Ottobre 14th, 2015 alle 09:37
Visto che domenica è lontana e non c’è molto da scrivere, poiché le nazionali interessano il giusto, vorrei riportare alcune precisazioni, puntualizzazioni, spigolature.
Scrivere molto non significa essere prolissi, così lo siamo quando si usano molte più parole del necessario per descrivere un concetto. MDL è stato lungo, non prolisso.
Affermare che persone come Prizio non troverebbero lavoro da giornalisti in una società normale, non significa censurare i suoi pensieri, più semplicemente è un meravigliarsi della sua presenza sui media regionali.
Dare insufficiente alla sessione estiva di mercato non equivale a giudicare negativamente la rosa di una squadra. io ho dato 4 al mercato ma non ho potuto giudicare la rosa uscita da tale sessione. Ora che è possibile farlo, do un bel 7.
Spero che quando si leggono gli interventi altrui si cerchi di carpirne la sostanza, non fermandoci superficialmente alla forma.
CIRANO
PS: per quanto riguarda gli allenamenti aperti, io penso che sarebbe positivo istituzionalizzare un giorno, sempre quello, che so, il martedi il venerdi
Ottobre 14th, 2015 alle 09:39
Non sopporto Prizio perché lo considero prevenuto, e questo da prima della citazione di ADV, avendoci più volte discusso di persona a 4 occhi.
Le sue discutibilissime tesi sui DV, almeno nel privato, non le ha mai nascoste e l’articolo che scrisse ne fu logica conseguenza.
Con questo ribadisco che
– mi fa piacere che lavori a radiobruno anche se ogni tanto mi fa così inca…re che cambio canale;
– non conosco lo “stato dell’arte” della causa giudiziaria ma se ADV è andato avanti sarei molto deluso, prima perché non si citano i giornalisti salvo casi eccezionali, secondo perché in certi momenti l’umanità dovrebbe comandare le nostre azioni;
– comprerò certamente il libro (non sapevo del gesto di Sconcerti, bellissimo);
Ottobre 14th, 2015 alle 09:40
@Shimon: é un modo di dire
che sta a significare che se quelli che dovrebbero essere “amici”
cioè dalla tua parte,
sono come prizio
non importa avere “nemici”
perchè chi è dall’altra parte fa meno danni di chi dice di essere dalla tua.
Mi sembra che sia molto calzante come paragone.
A meno che non si pensi che a certa gente stia veramente a cuore la Fiorentina.
@Leo: se fossi stato nei panni dei DV avrei fatto di peggio.
Una cosa è la democrazia
Una cosa è la libertà di pensiero,
un’altra la diffamazione.
@Maledetto toscano: no, ma in confronto a qualcun altro si.
@Michele di Lando:
non vorrei che pensassi che sono contrario alle tue disamine tecniche.
Al contrario le trovo interessanti
anche se penso che il calcio alla fine sia più pratica che teoria,
E’ solo che avevo iniziato a leggere il tuo pezzo
e quando mi sono accorto che avrei dovuto leggere per altri 10 minuti ho abbandonato.
Prometto che lo leggerò tra sabato e domenica 🙂
Sale l’ansia da prestazione
anche grazie a chi ha ricordato che il Napoli ne ha dati 5 alla Lazio.
Me ne ero dimenticato.
Vabbè.. l’anno scorso ne prendemmo 4,
possiamo solo migliorare.
Ottobre 14th, 2015 alle 10:11
..dobbiamo attirarli su un terreno sul quale non sono abituati a confrontarsi..perchè effettivamente hanno un attacco che può risolvere qualsiasi partita.
ma credo che psicologicamente siamo più forti noi, siamo più continui..
ci vuole un corpo a corpo in spazi strettissimi, dove noi ripartiremo meno ma anche loro non devono trovare un centimetro di campo..
quindi maglie strettissime al centro , Kuba è un filo spinato sulla fascia e per afvore niente falli al limite dell’ area..
se poi non riescono subito a segnare e la partita si incarta ne vedremo delle belle..
PS niente tiqui taka SVP
Ottobre 14th, 2015 alle 10:11
+ tattica
– polemica
God save di lando
Ottobre 14th, 2015 alle 10:18
a conferma di quanto detto, dilungandosi inevitabilmente quando si parla di tattica, da Michele Di Lando, aggiungo che nell’unica, finora, partita persa a torino col toro, giocò Suarez e se rivedete la partita Sousa non smise di riprenderlo sulla posizione in campo e sul fatto che non riuscisse a verticalizzare; io penso che Suarez e Borja non possano giocare in mediana insieme e che la giusta diga davanti la difesa debba essere composta da Badelj e Borja se Bernardeschi fa il lavoro sporco che ha fatto benissimo contro l’Atalanta, diversamente Badelj e Vecino con Borja più avanti.
Cmq questa squadra vive sicuramente un periodo di grandissima forma, è dal secondo tempo della partita col bologna che qualcosa è cambiato…e credo che sia in concomitanza dall’ingresso di Kalinic che ha dato profondità al gioco di Sousa.
Ottobre 14th, 2015 alle 10:21
Dopo aver letto il tuo @4, ho dovuto prendere un Vov come ricostituente. Ma che sei stato a scuola di prolissitá da Leone Tolstoj ?
Ottobre 14th, 2015 alle 10:27
aggiungo che questa squadra mi ricorda, almeno finora, il Borussia di Klopp; si gioca a pane e salame, pochi fronzoli, anche Ilicic ha smesso di fare colpi di tacco, si va dritti alla metà senza specchiarsi troppo..speriamo di poter imitare quel Borussia fino alla fine, in fondo anche loro non erano partiti con i favori del pronostico e molti loro giocatori sono balzati agli onori della cronaca solo dopo aver stupito tutti per l’intensità di gioco unità alla qualità di giocatori ben allenati che non erano fenomeni ma col tempo lo sono diventati; ditemi se qualcuno, prima che il Borussia esplodesse nelle due stagioni top culminate con la finale di champions, conoscesse i vari Lewandosky, Goetze, Kuba (il nostro), Gundogan etc…
Ottobre 14th, 2015 alle 10:47
ora devono stare concentrati sulla partita e basta. a me di vederli allenare mi importa zero. Prefrisco vederli vincere.
Che poi questa fissazione degli allenamenti aperti c’è solo a Firenze. Ma che siete così tanto sicuri che serva a qualcosa?
Ottobre 14th, 2015 alle 11:51
cedere passatina fare passaggi scolastici confermando che è bene che sia andato al milan, non ha prezzo!
sentire fischiare il passatina dal pubblico romano, non ha prezzo!
vedere cambiare in meglio il gioco della Nazionale con l’uscita del passatina, non ha prezzo!
passatina, credo che tu,oltre ad essere estremamente sopravvalutato, tu porti anche sfiga!
Ottobre 14th, 2015 alle 11:52
acc. vedere non cedere…
Ottobre 14th, 2015 alle 12:01
esatto, il Borussia è esploso senza gli investimenti milionari del bayern..
perchè si è creato un incredibile legame tra alcuni giocatori , il mister e il tifo, che invece di vivere di polemiche come alcuni di noi ha saputo creare quell’ incredibile “muro giallo” intorno alla squadra
Ottobre 14th, 2015 alle 13:27
MICHELE DI LANDO@
Ottima analisi.
Non condivido tutto ma ha una logica !
Bravo
Ottobre 14th, 2015 alle 15:11
Un plauso a Michele Di Lando.
Il post è particolarmente lungo perché, credo involontariamente, è ripetuto 2 volte. Problemi di click, suppongo. Il contenuto è in buona parte condivisibile, in alcuni punti opinabile, ma è proprio questo il bello. Altro che post “sul nulla” o polemiche gratuite, si parla di calcio per gli amanti del calcio. Per gli amanti di finanza c’è il Sole 24 Ore, per quelli di gossip Novella 2000, ecc…
BRAVO !! Continua a pubblicare i tuoi post.
Ottobre 14th, 2015 alle 15:17
Non sono d’accordo sulle porte aperte agli allenamenti. Con tutta la buona volontà dei tifosi, alla squadra serve concentrazione. Né eccessivo entusiasmo, né critiche o polemiche. Fra l’altro coi rientri dalla varie nazionali Sousa ha poco tempo per preparare a dovere la partita col Napoli, quindi le prove generali si fanno a porte chiuse. Non servono né i commenti degli pseudo-opinionisti né quelli dei tifosi.
Ottobre 14th, 2015 alle 16:11
linus per la prima volta non sono d’accordo con te…:) quindi dovrei chiedere la tua uscita dal blog….ahahahahaha scherzo!!!!!!!!!
anche a me prizio non piace ma a volte lo ascoltavo anche se non condivido quasi nulla di quello che dice. Ha una dialettica e una cultura di cui fa sfoggio inevitabilmente, che gli consente di trattare qualsiasi argomento ma anche (a volte) di essere estremamente antipatico. Sulla vicenda giudiziaria devo però dare il mio appoggio al Prizio perchè un famoso (allora) consigliere comunale disse ben peggio (anzi disse proprio la frase incriminata) ma non ho notizia di azioni giudiziarie nei suoi confronti. Poi semmai i dv hanno querelato anche lui.
Credo che, banalizzando, prizio sia arrivato al momento del cartellino come si dice tra arbitri: il prossimo è giallo, e di solito il fallo lo fa uno che fino a quel momento se ne era stato buono. Non so come sia finita la vicenda ….ma preferisco l’astio di prizio al nulla di Calamai.
Ottobre 14th, 2015 alle 16:31
quoto @jack kramer @53, ma se si facesse finita con questa eterna tiritera degli allenamenti aperti al pubblico? trovo molto più professionale che una squadra si alleni a porte chiuse, in qualunque sport, senza spettatori o comunque estranei a vedere. Accetto solo che ci siano a vedere in sede di preparazione precampionato in quota, Moena o altrove, ma a Firenze porte chiuse, tranne le partitelle di allenamento con squadrette del circondario, ma schemi e movimenti sono riservati agli addetti ai lavori.
Ottobre 14th, 2015 alle 16:32
c’è un “ma” di troppo, scusate..
Ottobre 14th, 2015 alle 17:18
ps: uscito il più grande giocatore del mondo ieri l’italia ha fatto due gol…..che strana la vita!
Ottobre 14th, 2015 alle 17:36
Io sono contrario agli allenamenti a porte aperte, perchè disturbano la concentrazione dei giocatori e la preparazione delle tattiche e degli schemi. Poi ci sono i giornalisti che approfittano dell’occasione per dire quello che hanno visto ma anche quello che non hanno visto. Però ho capito che tu David ne chiedi solo uno, simbolico, allora forse uno ogni tanto si può fare.
Ottobre 15th, 2015 alle 09:08
@ MICHELE DI LANDO: il tuo post dovrebbe leggerlo quel simpaticone di Orrico.
Ma credo che si fermerebbe nella lettura ad “alcune considerazioni”.
Ottobre 15th, 2015 alle 14:22
Ho i miei dubbi che sia vero, ma visto che a pensare male ci s’azzecca….si può sapere cosa combina (o pensa di combinare) De Laurentiis?
http://www.violanews.com/news-viola/repubblica-de-laurentiis-non-vuole-far-giocare-napoli-fiorentina/