Noi che mandiamo avanti il mondo
Aspettate a chiamare la neurodeliri: il noi è riferito alla mia generazione, che dovrebbe aver preso il bastone del comando da almeno una decina d’anni.
Cosa stiamo facendo e cosa lasceremo ai nostri figli?
Non sopporto chi non si prende mai le proprie responsabilità, chi pensa sia sempre colpa degli altri se le cose non vanno come dovrebbero.
Ergo: proprio non mi piace che si dica che dovevano pensarci quelli che c’erano prima a lasciarci di noi un mondo migliore, per ancora un po’ tocca a noi e quindi vediamo di darci da fare.
Un punto a nostro sfavore è che la famosa parità maschio-femmina è ben lontana dall’essere raggiunta: nel 2015 era da augurarsi che ci fossero molte più donne nei posti chiave.
Magari mi sbaglio, ma resto convinto che la conflittualità diminuirebbe sensibilmente, spesso ci frega il testosterone e la voglia di far vedere quanto siamo bravi e grossi.
Col tempo ho maturato due pensieri guida, diciamo pure, allargandosi, che ho sviluppato una sorta di etica morale che dovrebbe accompagnare le nostre azioni e la nostra vita interiore.
Il primo è non fare mai agli altri ciò che non vorresti venisse fatto a te.
Facile a dirsi, vero?
Molto più difficile ad applicarsi, e basterebbe banalmente pensare ai piaceri della carne: chi è capace di fermarsi immaginando a quello che potrebbe accadere se fosse lui/lei ad aspettare ignaro/a a casa?
Il secondo è ancora più importante e riguarda i nostri figli (per chi ne ha).
Si tratta di avere una dirittura morale che vorremmo vedere in loro quando saranno grandi, comportarsi cioè come vorremmo che i nostri figli si comportassero.
Ci sarebbe anche la capacità di ascoltare e accogliere chi ci sta accanto, ma questo è un fatto estremamente soggettivo e di compatibilità tra esseri umani.
Io non sono affatto pessimista, qualcosa di interessante si può ancora costruire prima di passare la mano e non è che abbiamo sprecato il tempo: ci stiamo impegnando e siamo (chi più, chi meno) persone serie, alla fine qualcosa di buono verrà fuori.
Settembre 29th, 2015 alle 15:27
Mi sa David che la vostra generazione è stata bypassata da quella giovane. Vedi Renzi e company, sono tutti born in the seventies…vi hanno saltato quasi a piè pari forse perché c’è stato un difetto di formazione? Forse perché molti di voi si sono sputtanati il cervello durante gli anni di piombo e delle grandi ideologie? Boh? Non ho la risposta. So solo che chi governa e sta pigliando il potere oggi è parecchio più giovane.
Settembre 29th, 2015 alle 16:00
In effetti con la Merkel alla guida della nazione più potente dell’UE si vede come la conflittualità è diminuita.
Settembre 29th, 2015 alle 16:21
Un film che ti apre il cuore…
“Inside Out”
Pixar Animation Studios
Ti prego vai a vederlo con i tuoi figli.
Loro vedranno un bel film, tu vedrai… Non dico altro. Ciao!
Settembre 29th, 2015 alle 16:33
Un film che ti apre il cuore…
“Inside Out” -Pixar Animation Studios-
Per favore, vai a vederlo con i tuoi figli.
Loro vedranno un bel film, tu vedrai… Non dico altro. Ciao!
Settembre 29th, 2015 alle 17:20
Confermo quel che ha detto Gionny.
Andate a vedere Inside Out con i vostri figli.
Per un ora e mezzo vedrete la vita da una prospettiva diversa.
Possibilmente andateci con una fiammante Audi 2000TDI da 180CV.
Settembre 29th, 2015 alle 17:57
Al di la del contenuto del post,
quello che non mi trova assolutamente d’accordo,
ma proprio per nulla
è che ci dovessero essere più donne nei posti chiave.
Ma perchè?
Quello delle quote rosa è un concetto che mi deprime.
Il numero pari tra uomini e donne va bene quando si organizzano le feste.
Ma se si parla di posti chiave,
di ruoli importanti
la distinzione tra uomo e donna non conta niente.
Non deve contare niente.
Conta l’individuo, non il suo sesso.
A capo di uno stato o di un’azienda ci potrebbero stare anche tutte donne,
L’importante è che sappiano il fatto loro.
Perchè deve essere imposto un numero minimo di donne o di uomini?
Io la trovo una cosa offensiva verso le stesse donne.
Ormai, studiano, lavorano esattamente come gli uomini
e fanno carriera se sono capaci
e spesso lo sono.
Alessandro B. citava la Merkel che è un esempio lampante.
Nel bene e nel male.
RISPOSTA
Per un semplice calcolo: se sono il 50% del mondo perché devono essere solo il 10% a comandare?
C’è qualcosa che non mi torna, ciao
David
Settembre 29th, 2015 alle 20:14
Gentile Guetta, noto che ogni tanto le parte una sviolinata destinata alle donne, quasi dovesse pagare pegno per scusarsi o giustificarsi. Ma sono fatti Suoi. Quello che però non mi aggrada è che tutte le volte “loro” siano meglio di noi, più brave, più belle, più buone. La sua è una vera visione maschilista. Per me, invece, la collaborazione con l’altro sesso deve essere totale e proprio iio ne sono l’esempio: oggi chi tira avanti in modo maggiore la baracca è proprio mia moglie che ha però avuto la possibilità, dopo 15 anni di lavoro retribuito, di crescere (con anche il supporto del sottoscritto) due figli per 18 anni, senza problemi economici grazie al mio reddito. Ora è voluta tornare a lavorare (in un diverso settore rispetto a prima) per poter sostenere un futuro più sereno a tutta la famiglia. Come tante donne (sicuramente più degli uomini) ha voluto fortemente due figli (e sono felice che siano arrivati ma, se non lo fossero, sarei stato sereno lo stesso) e questo condiziona e condizionerà sempre la donna. Ho avuto a che fare, anni fa, con una tagliatrice di teste: una vera carogna, single, decisa, senza scrupoli: ha voluto un figlio e, già durante la lieta attesa, si è come ammorbidita tanto che, dopo il parto, era proprio una persona diversa, quasi buona. E così ha poi deciso di cambiare. Lavoro, diventando socia di una società di recruiting, trovando quindi lavori alle persone. Perché noi uomini abbiamo il testosterone ma le donne, con la maternità cambiano diventando più disponibili, ma anche un po’ più pallose. In poche parole professionalmente inaffidabili.
Settembre 29th, 2015 alle 20:17
Al di là dl fatto generazionale, basterebbe che tutti ci comportassimo secondo coscienza, con più pazienza e attenzione verso il prossimo (tu sei il mio prossimo, io sono il tuo prossimo), applicando ciò che David suggerisce (non fare al prossimo tuo ciò che non vorresti fosse fatto a te).
Beh, tutto questo basterebbe a renderci la vita più facile, più leggera, più felice, con più senso e più gratificante
Grazie David per avermi fermato per un minuto per riflettere di questo.
Potremmo cominciare nel nostro piccolo ad applicare quanto sopra nei commenti ai post di David
Ciao
Settembre 29th, 2015 alle 20:22
sono d’accordo con Linus se sono migliori degli uomini devono essere il 100% se non sono le migliori che siano lo 0%. Le quote rosa imposte per me sono una boiata
Settembre 29th, 2015 alle 21:27
Non si può fare un calcolo a livello mondiale
Ci sono zone dove le donne non le fanno neanche uscire di casa.
Sono convinto che se si fa la media in Europa/America viene fuori una cosa ben diversa.
Non mi sembra che quando una donna dimostra di valere non abbia le stesse opportunità di un uomo.
Quante direttrici di banca,
Direttori sanitari,
responsabili amministrative,
funzionari pubblici,
magistrati
ministri
sono donne?
Tante.
Secondo me non si può imporre un numero di uomini o donne nei posti di comando
quei posti dovrebbero spettare a chi li merita.
Settembre 29th, 2015 alle 23:06
Picierno- Boschi- Madia- Sara Biagiotti, altra ragazza ” del camper renziano”
PD
Taverna – Ruocco –
M5s
Biancofiore – Renzulli – De Girolamo
FI NCD
Ecco le donne che cambieranno il volto politico del paese.Un ICONA per la necessità delle quote rosa in politica.
A comandare, come dici te, non penso si debba andare per calcoli percentuali ma solo ed unicamente per MERITO. Nessuna donna mediocre dovrebbe prendere il posto di un Giachetti,un DiMaio,un Civati un Cicchitto, nonostante la loro diversa appartenenza politica. Le donne che sacrificano nel 2015 il loro merito perché sono donne , non sono donne del 2015. Sino donne che nel 2015 scelgono di fare la mamma, la moglie, la nuora,eccet come la si faceva fino agli anni 70 oppure si fanno costringere dai propri mariti,figli,suoceri a farlo.a in questo caso la colpa non è di quest’ultimi ma della donna che accetta.
SIAMO NEL 2015 !
Settembre 29th, 2015 alle 23:09
PS
Le donne politico che ho citato sono donne che occupano posti di rilievo nei loro partiti. Ma se al posto loro ci fossero uomini penso che nessuno sentirebbe la mancanza.
Settembre 29th, 2015 alle 23:19
PS
Infine chiudo, perché i discorsi generici,sulle categorie hanno per me sempre un po’ del ridicolo. Ma veramente pensi che la donna, con le pari opportunità (che x me già esistono)una volta nei posti di comando avrebbe una dirittura morale superiore ? Non pensi che anche la tua sia una visione sessista della società?
Settembre 30th, 2015 alle 00:22
…..ci sono donne brave, e donne meno brave.
…..ci sono uomini bravi e uomini meno bravi.
…..ci sono donne più capaci degli uomini, e uomini più capaci delle donne.
…..ci sono solo persone!
Considero maschilista un protezionismo delle donne nel mondo del lavoro.
Quando tutti quanti smetteremo di parlare di femminismo e maschilismo e parità, quel giorno davvero le donne saranno considerate sullo stesso piano degli uomini.
L’anima non ha sesso, razza o religione.
Quando guardo negli occhi una persona io vedo l’anima. Non il sesso o il colore della sua pelle.
Settembre 30th, 2015 alle 06:26
Premesso che per me la donna è quanto di più bello Dio potesse donarci, io credo che finché l’uomo andava a lavorare e le donne facevano le mogli e le mamme la famiglia è esistita come la donna è uscita di casa la famiglia non esiste più , ovviamente generalizzo , e non voglio offendere nessuno.
Settembre 30th, 2015 alle 07:20
“la mia generazione ha un trucco buono
critica tutti per non criticar nessuno
e fa rivoluzioni che non fanno male
così che poi non cambi mai
essere innocui insomma che sennò è volgare
puoi giudicare come sono se vuoi, ma lo sai…”
Afterhours – Baby Fiducia
Settembre 30th, 2015 alle 08:49
mio nonno mi ha insegnato che :
l’uomo propone, la donna dispone.
Settembre 30th, 2015 alle 08:54
“se sono il 50% del mondo perché devono essere solo il 10% a comandare? C’è qualcosa che non mi torna”.
No, non è che c’è qualcosa che non ti torna, semplicemente c’è qualcosa che fai finta di non vedere: conosco donne che nella mia ex professione di avvocato davano ampiamente le pappe ai colleghi maschi, ma ad un certo punto si sono ricordate di essere donne e che solo loro, nella coppia, possono procreare.
E a quel punto hanno accantonato, parzialmente o totalmente, la carriera per pensare alla famiglia.
E fino a quando quel 50% maschile non potrà partorire ed allattare le cose andranno così.
Onestamente bisognerebbe farla finita di pensare che uomini e donne sia perfettamente uguali: gli uomini possono aiutare le donne in casa, con i figli e con tutti gli impegni famigliari ma alla fine sono le stesse donne che decidono che ci sono cose più importanti del potere fine a se stesso.
E mi meraviglia che proprio te ometti di considerarlo dopo che negli ultimi mesi un tuo post su tre su questo blog è relativo ai tuoi figli.
Ciao.
Settembre 30th, 2015 alle 09:01
” Il primo è non fare mai agli altri ciò che non vorresti venisse fatto a te ” …
sacrosanta affermazione … da girare in primis, fra gli altri , a quelli che soggiornano a Montecitorio …
Umberto Alessandria
sulle quote rosa mi accodo a molti .. che siano le competenze e la profesionalità a decidere …
Settembre 30th, 2015 alle 09:19
CONDIVISIBILE (con riserva)
Condivido l’appello alla responsabilità: verissimo che non si deve scacrcare sulle generazioni precedenti o successive.
Resto un po’ perplesso anch’io su questo ricorrente tributo/scusa alle donne, che nonostante le ottime intenzioni – che condivido pienamente – alla fine può suonare anche più sessista che doveroso.
In alcuni campi (in aumento) attualmente è l’uomo a trovarsi in posizione di svantaggio, mi pare, quindi nella questione “posti di comando uomo/donna” sarei anch’io – come hanno detto in diversi qui – per ragionare in termini di merito, più che di percentuali.
Settembre 30th, 2015 alle 13:02
Caro David questa volta condivido in pieno con te !!!
Settembre 30th, 2015 alle 17:02
Cosa ti abbia spinto a scrivere questo post sinceramente non lo so né saprei immaginarlo, di sicuro è qualcosa di ben diverso dalle esperienze che mi portano a condividere alcuni passaggi, ma già che siamo in ballo balliamo fino in fondo.
Hai ragione a dire che ci frega spesso il testosterone, non tanto la sostanza che produce il nostro corpo, quanto quello che pensiamo serva per fargliela produrre. Un’idea di maschio e mascolinità stereotipata (e mai corrisposta a realtà nei secoli che ci hanno preceduto) che porta gli uomini a nascondere i loro sentimenti anche più profondi e brutti quali la tristezza e la paura (al punto che poi a furia di nasconderli esplodono, e allora leggiamo di suicidi o gesti inconsulti dettati dalla depressione), che porta a discriminare e bullizzare (quando non a picchiare a sangue) chi è omosessuale o solo ha dei comportamenti che non sono ritenuti sufficentemente machi.
Sui piaceri della carne taccio per umana pietà, se dovessi raccontare quanti bravi maritini negli anni ho conosciuto alla ricerca di fugaci incontri di sesso prima di tornare a casa dalla moglie e dai figli ti ricrescerebbero i capelli dall’orrore. Ma forse è anche per questo che in quasi 9 anni nemmeno una volta ho pensato di mettere le corna al mio ragazzo, né di nascondere quello che provo per lui davanti agli altri. E in questo mi ricollego anche al discorso dei figli, che troppo spesso chi li ha non si rende conto del dono immenso e meraviglioso che ha ricevuto e di quanto dovrebbe custodirli con estrema attenzione perché possano crescere sani e pronti ad affrontare le sfide del futuro. E ti dico questo perchè vedo tanti, troppi ragazzi di 12-13 anni con uno smartphone in mano, liberi di navigare e comunicare con chiunque (pure su Facebook!), e questo li isola dal rapporto con gli altri e li mette potenzialmente in mano a gente pericolosa che non dovrebbe avere a che fare con nessuno, tantomeno con loro.
A differenza tua però non sono tanto ottimista, perché più si va avanti e più vedo che la gente rincretinisce, se la prende con i più deboli e i più indifesi perché prendersela con sé stessi li costringerebbe a riconoscere i propri errori… insomma, hai presente la Germania negli anni ’20? Ecco, un po’ meno poveri di loro, ma tanti stanno diventando scemi uguale, e la cosa non mi tranquillizza. Vista la fine che fecero fare vent’anni dopo a quelli come me. E te.
Bòna Davidde, e steo tanto meglio quando a 15 anni venivo a aspettà il G e te sotto la radio, e fà il viaggio da Montecatini a Prato era come oggi andà a Parigi 😉
Settembre 30th, 2015 alle 17:42
David, imporre una percentuale di donne nei posti di comando, solo per appiattire la famosa disparita uomo – donna, sarebbe come dire ( e lo hai detto ironicamente te ) che “Gomez deve giocare per forza per ritrovare la forma”.
Se non ci sono abbastanza donne nelle stanze dei bottoni, ci sarà una ragione, il perchè non mi è chiaro, ma forse è la natura stessa che detta regole a noi sconosciute, basta osservare il mondo animale per capire quanto questi due mondi, quello maschile e quello femminile, abbiano ruoli ben diversi e definiti.
Settembre 30th, 2015 alle 21:12
Boh, anch’io ti leggevo e mi domandavo quale potesse essere stato “l’evento scatenante”. Mi hai lasciato un po’ perplesso. Di una cosa sono sicuro, noi e le donne siamo animali simili all’esterno ma molto diversi dentro. Generalizzando in questo si sbaglia di poco. Adoro le donne, ho goduto con molte di loro e x loro ho fatto le piu grandi pazzie della vita…ma allo stesso tempo talvolta le detesto. E proprio non riesco a capirle. Ma ho due figli maschi e anche due figlie femmine…e le donne faranno sempre parte della mia vita…e allora continuo a provare provare provare..a capirle meglio. Sempre forza Viola
ps- sul discorso del successo sul lavoro mi accodo anch’io agli altri precedenti commenti: avanti chi vale, quella l’unica regola