Primi giorni di scuola
L’esercizio più difficile è mettersi al loro posto, provare a pensare non più con la nostra testa, ma con gli entusiasmi e le paure di anni che ormai sono lontani.
Puoi soffocarli con il tuo affetto e quindi devi stare attento: né troppo distante, né troppo addosso.
Osservarli da lontano può essere una buona idea, a patto però che tu sappia correre subito in soccorso lasciando qualsiasi cosa tu stia facendo in quel momento.
Naturalmente lo devi fare a passi felpati, senza quasi fartene accorgertene, perché altrimenti si arrabbiano perché l’indipendenza è un loro stato permanente dell’anima, ma se per caso o per pigrizia non arrivi, poi ci rimangono malissimo.
E’ un lavoro di qualità, non di quantità: non conta il quanto, ma il come.
E, soprattutto, mai e poi mai devi commettere l’errore più grande, quello riportato a caratteri cubitali in ogni manuale del genitore: essere o diventare ad un certo punto della tua vita amico/a dei tuoi figli.
Perché loro, anche se magari dimostrano il contrario perché fa comodo, non lo vogliono e comunque gli amici giustamente se li scelgono e a noi ci hanno trovato, e magari non è nemmeno detto che siano troppo contenti del fato, ma tant’è.
Auguri a tutti i ragazzi e le ragazze, i bambini e le bambine che hanno ricominciato o stanno per ricominciare la scuola.
Settembre 15th, 2015 alle 21:04
PRIMO GIORNO ANCHE PER I GENITORI (E I PROF)
E’ un aspetto della cosa che forse sfugge a molti, ovvero che c’è un esordio, un’emozione (molto tinta di timore) nell’approssimarsi al primo giorno di scuola anche da parte dei genitori.
L’ho vissuta personalmente diversi anni fa, quando ho accompagnato i miei figli per il primo loro giorno di elementari.
Ma ho la fortuna di viverla anche da un’altra prospettiva, ovvero quella dell’insegnante. E questa temo che sia quasi del tutto sconosciuta, tranne che agli addetti ai lavori.
Ieri esordio nell’a.s. 2015-16. Un giorno prima rispetto agli altri perché il nostro istituto ha anticipato per esigenze di calendario, che l’autonomia concede,
Arrivi a scuola e sai cosa devi fare, ma sei curioso di vedere l’impatto con la nuova classe, con quei ragazzi e ragazze spauritissimi perché catapultati dalle medie e caldi di vacanze in un mondo delle superiori dove si ritrovano bambini tra compagni che sono già uomini e donne; e vedi i loro genitori, durante la fase di benvenuto, che non sanno che distanza avere, anche fisicamente, coi loro figlioli, che un po’ li cercano e un po’ se ne vergognano.
E tu, come insegnante, sai che tutti guardano te, si fanno un’idea di chi sei, come sei, se piavi o no, se sei competente o no, stronzo o no ecc.
Cerchi di capire se nel gruppo ci sono leader naturali, guardi i ripetenti e ti chiedi se quest’anno ce la faranno e soprattutto se saranno alleati o avversari, accogli i ragazzi con problemi psicofisici e ti chiedi se il gruppo classe li integrerà o no, cerchi di captare lo spirito nascente di gruppo. E molte altre cose, mentre fai l’appello, spieghi il regolamento, introduci il corso.
Primo giorno di scuola per tutti, dunque. E buon anno scolastico a tutti e ciascuno!
Settembre 16th, 2015 alle 06:55
Grande David, molte volte si pensano cose che non siamo in grado di esprimere a parole; ecco, a me basta aprire il tuo Link, sono sempre totalmente, o quasi, d’accordo con te esattamente nel modo in cui ti esprimi!! E molti dei tuoi “problemi esistenziali” me li rivedo addosso in un vestito fatto su misura. Benvenuto nel club dei genitori che amano i propri figli alla follia, ma che devono trovare sempre il modo giusto di dimostrarlo. Ammesso che ci riescano!!!
Settembre 16th, 2015 alle 07:21
bei tempi quando il primo giorno di scuola era San Remigio!!!!!
David per noi ci vuole l’università della 4^ età!!!!!
Settembre 16th, 2015 alle 07:54
Ho 2 figli e il detto “in do’tu vai le son cipolle” spiega da solo molto più di mille discorsi.
Settembre 16th, 2015 alle 08:35
L’ultima speranza per migliorare il paese… Auguri a tutti!!
Umberto Alessandria
Settembre 16th, 2015 alle 09:18
Portata adesso la “principessa” all’ultimo anno di materna (se dico asilo mi cazzia), ero più emozionato io di lei, dopo 30 secondi di abbracci alle maestre, dovevo scappare in ufficio e mi sono avvicinato quasi con senso di colpa; amore il babbo deve andare a lavorare, bacino …
“si babbo però adesso basta sbaciucchiamenti e vattene che devo giocare con le mie amiche”
Ok, tutto a posto, ha 5 anni, tra un paio mi prende a labbrate …
Settembre 16th, 2015 alle 09:45
MA CHE DISGRAZIA IO MI MALEDICO, HO SCELTO TE UN GENITORE COME AMICO!
Settembre 16th, 2015 alle 09:52
La ragazza di 16 anni e mezzo ha voluto essere accompagnata a scuola esattamente come il piccolo di 9.
Gelosia? Bisogno di sentirsi ancora, sempre protetti da quei rompiballe dei tuoi genitori?
Credo di si.
In ogni caso ogni volta che li vedo varcare il cancello di scuola (elementare o superiore che sia) mi si riempie il cuore di emozione al solo pensare di quando erano dei “minimei” in braccio a te, completamente dipendenti da te.
Il manuale del genitore non l’ho mai letto, ma sicuramente i genitori devono fare i gernitori e nient’altro, già è difficilissimo, ci manca che che sbagli anche come amico!
Sulla qualità, caro David, in parte hai ragione ed anche io mi racconto questa favola come, credo, tutti i genitori che stanno poco a casa per colpa degli impegni lavorativi che li sovrastano, ma ti garantisco che se potessi aumentare anche la quantità non credo che i miei figli se la prenderebbero! 😉
Un saluto e Buona scuola a tutti!
Lucky
Settembre 16th, 2015 alle 10:30
@ 3 Pinob
o unn’era santa susina?
Buona scuola e buona viola a tutti!
Settembre 16th, 2015 alle 12:08
no no
il primo ottobre era san remigio
o non te lo ricordi Febo Conti a “chissà chi lo sa” con Richetto?
certo siamo proprio neanderthaliani….
tanto per rimarcare la gioventù
2 ne ho visti, se mi fanno vedere anche il 3^ scudetto a Firenze posso morire in pace…
Settembre 16th, 2015 alle 12:11
Ciao David prendo spunto dalle ultime dichiarazioni di bergomi sul doping per chiederti se hai mai affrontato sul blog il tema sulla fiorentina anni 70 80 e su quello che ne è conseguito
Settembre 16th, 2015 alle 12:21
@ DUCA
Questa sera, ore 21.30, Piazza del Duomo,
presentazione ufficiale della G.T.G. Pistoia.
Vieni ?
Settembre 16th, 2015 alle 12:43
“Buona scuola” MAI!!! Meglio: felice primo giorno.
Settembre 16th, 2015 alle 12:54
Ciao David, non intervengo quasi mai (specie quando si parla di Viola perché sono stanco e schifato di tutte le polemiche), ma ti leggo quasi sempre.
Ho avuto modo di dirtelo altre volte e te lo ripeto: quando scrivi di vita vissuta e racconti le tue esperienze, sensazioni o gustosi siparietti, si sente che sei molto più rilassato rispetto a quando scrivi di calcio, e ti escono delle vere perle, come contenuto ma soprattutto come stile. Io te lo dico, tu dovresti fare lo scrittore!
Un caro saluto
Settembre 16th, 2015 alle 15:02
Prima di essere genitori, siamo stati figli. In quei momenti tutti ci siamo ripetuti, “quando sarò un genitore farò questo e quest’altro, mica come i miei”.
Ora che abbiamo varcato la soglia, siamo passati dall’altra parte, ci siamo accorti che è completamente diverso da come ci eravamo immaginati. Tutti i propositi resettati, tabula rasa, pagina bianca. Da quel momento è tutto un tentativo, nella speranza di ricordare come facevano i “nostri”. Dopotutto i migliori genitori sono coloro che sbagliano meno.
Comunque buona avventura a tutti, studenti, genitori, insegnanti.
CIRANO
Settembre 16th, 2015 alle 15:02
Ieri è stato uno dei giorni più importanti e felici della mia vita, la mia piccina a 5 anni e mezzo ha iniziato il suo lungo e proficuo, spero, percorso scolastico.
E’ stato per me un salto nel passato e una speranza per il futuro, che emozione !! unica, indescrivibile.
Auguro a questi scolari, dai bimbi ai più grandi, un mondo migliore di quello che gli stiamo lasciando noi.
Settembre 16th, 2015 alle 15:54
@ 9 markmas67
E’ vero mia madre me lo diceva sempre santa susina!
Ma che voleva dire non me lo sono mai chiesto…
Un saluto
Lucky
Settembre 16th, 2015 alle 16:15
Veramente, anche a casa mia era
“Santa Susina si torna a scuolina”
Un bacio alla mia maestra elementare, insegnante di scuola ma sopratutto maestra di vita.
Ho avuto l’onore di esserle devoto amico e di averla avuta ospite d’onore al mio matrimonio e al battesimo delle mie figlie.
Benedico ogni volta che mi ha messo dietro la lavagna, e benedico il giorno che mi sospese per tre giorni allorchè un compagno alzò la mano e le disse che parlando tra di noi due avevo detto che era grulla.
A proposito… quando tornai a casa il babbo mi fece nero, e mi portarono a chiederle scusa in ginocchioni per essere riammesso a scuola.
Quando in classe la Maestra batteva la bacchetta sulla cattedra per ottenere silenzio e massima attenzione, non volava una mosca.
Oggi i genitori a una Maestra che sospende un ragazzino gli fanno pigliare una lavata di capo dal Dirigente Scolastico.
Ridatemi il novecento.
A tutti gli innamorati di quella scuola e di quei tempi andati,mi permetto di consigliare il libro “ricordi di scuola”, di Giovanni Mosca, grande scrittore dello scorso secolo.
Un tuffo all’indietro che fa bene al cuore.
P.S. La maestra era una infervorata tifosa Viola,cosa abbastanza rara per una pratese negli anni 60.
Quando a volte ci beccava a giocare tra i banchi con le figurine Panini ce le sequestrava sempre ,e l’ultimo giorno di scuola ce le rendeva , ma i giocatori della Fiorentina e gli Scudetti li teneva lei.
Aveva un debole per il povero Ferrante.
Infine, mi è doveroso un plauso al Dr. Guetta per la sua opinione sul fatto che un genitore non deve essere amico di un figlio, e che nella sua crescita deve essere sempre presente, a distanza, discreto, ma sempre presente.
Le migliori cose a tutti.
Immonda Bestia
Settembre 16th, 2015 alle 16:36
In questa digressione scolastica, consentimi, caro Guetta, di sottoporti un breve excursus della storia di Firenze, dove mi sembra si potrebbero ricavare analogie con le attuali vicende della Fiorentina.
” Nel 1737 moriva fra bagordi e dissolutezze Gian Gastone dei Medici e con la sua morte senza discendenti maschi aveva fine la dinastia dei Medici che aveva governato Firenze per tre secoli, non senza meriti, anche se l’apogeo economico e politico di Firenze era stato toccato fra il 1200 e il 1300 in epoca repubblicana.
Le potenze politiche d’Europa avevano scelto per la successione la casa dei Lorena, una dinastia prestigiosa, che si diceva discendesse addirittura da Carlomagno, che allora era rappresentata da Francesco III, il, il quale, sposato con l’arciduchessa Maria Teresa d’Austria figlia dell’imperatore Carlo VI d’Asburgo, era molto più interessato alle sorti dell’impero che a Firenze, dove giunse solo dopo due anni per restarci solo tre mesi, senza più farvi ritorno, anche perché nel frattempo era diventato Imperatore.
Per governare Firenze e la Toscana Francesco III si affidò a dei reggenti, i primi due austriaci, il terzo un italiano austriacante – Botta Adorno – (famoso per l’episodio del balilla di Genova), i quali suscitarono grande malcontento perché non solo imposero esose tassazioni, ma vollero anche sancire la discontinuità con la vecchia gestione diretta dei servizi pubblici, sciatta, ma bonaria, sostituendola con il regime degli appalti più lucroso (per gli appaltanti),e più vessatorio (per gli utenti), arrivando ad appaltare anche il servizio della Zecca, delle porte e del ghiaccio.
Anche al caffè Castelmur di via Calzaiuoli, abituale ritrovo dei simpatizzanti dei Lorena, l’insoddisfazione era grande.
Si dovette aspettare che compisse diciotto anni il secondogenito di Francesco – Pietro Leopoldo – perché il padre imperatore gli cedesse il governo del Granducato. Pietro Leopoldo giunse subito a Firenze e si insediò stabilmente in Palazzo Pitti, da dove governò con saggezza ed equilibrio,avviando molte riforme, fra cui – primo al mondo – l’abolizione della pena di morte, avvalendosi di bravi ed esperti ministri toscani, fra cui Pompeo Neri ed Angelo Tavanti, ricordati ancor oggi quali saggi ed illuminati statisti. ”
Che te ne pare?
Settembre 16th, 2015 alle 16:42
riguardo a quanto scritto sopra da vennihi visto che sei piu rilassato ti vorrei porre delle domande su un probabile network nazionale radiofonico in costruzione (RMC-105-VIRGIN-R101-radio sportiva-radioblu ecc…).Dico questo dopo aver visto la continua e reiterata presenza in video di Russo Puccetti e compagnia cantante.se è cosi riesco a spiegarmi il tuo addio alla creatura cresciuta per 35 anni ed il rammarico per l’abbandono di tanti allievi
Settembre 16th, 2015 alle 17:32
@pinob e @markmas
avete ragione tutti e due, uno sul sacro e l’altro sul profano.
Il primo ottobre è San Remigio (ricordando sia Febo Conti sia il Remigino d’oro dell’Antoniano di Bologna) ma il popolo diceva “Santa Susina si torna a scuolina”.
Però, caro Pinob, perchè porsi il limite di soli tre. Io ne ho visto uno, me ne mancherebbe uno per raggiungerti ma, sinceramente, non vorrei mai superarti.
Settembre 16th, 2015 alle 19:26
Quello dei genitori è un mestiere che quando si è imparato spesso è troppo tardi !!
Settembre 16th, 2015 alle 19:48
Pinob, secondo me Richetto non era in trasmissione con Febo Conti, ma con il Mago Zurli’ allo Zecchino d’oro.
Ma siccome si parla di cinquanta anni fa, mi posso sbagliare.
Sospiro.
Settembre 16th, 2015 alle 19:49
Mestiere difficile quello del genitore. Io mi trovo a dover gestire non solo le ansie sei miei tre figli ma anche du mia moglie e vi assicuro Che l’affare a quel punto si complica. In bocca a lupo
Settembre 16th, 2015 alle 19:51
Vado in OT e mi dispiace visto l’argomento ma….Egregio direttore, la stimò e l’ammiro come uomo e giornalista ma stasera al penta mi ha deluso per l’atteggiamento con il sig. Pasquale Bruno. Se un giorno suo figlio perderà una partita 5 a 0 gli insegnerà che è meglio finire in 6 e far finire la partita? Magari avendo tirato calci e fatto male a qualcuno? Ma ci ricordiamo il livello di questo calciatore? Si ci ricordiamo il balletto di Van Basten perché quello è il “rispetto” che si e guadagnato! Lui si ritiene così superiore a Roncaglia??? Ma per favore!! E gli stipendi presi alla Juve li ha restituiti perché venivano dai disprezzati gobbi? Il sig. Bruno nel privato può essere la miglior persona di questo mondo…. Ma come esempio di uomo di calcio vale proprio poco.
Settembre 16th, 2015 alle 20:53
Caro David, grazie per questo bel post!
E caro Ombanching, mi hai fatto scompisciare: è da un mese che mia figlia di tre anni e mezzo mi spiega la differenza tra asilo e scuola materna (ora lei è “grande” e passa alla seconda…).
Saluti a tutti e sempre Forza Viola!
Mamo
Settembre 16th, 2015 alle 21:56
I miei figli, causa il mio trasferimento hanno iniziato la stagione in scuole nuove….. Mi facevo un mare di pensieri e problemi per questo, invece mi hanno stupito alla grande.. Mai visti così brillanti, mi hanno donato anni di vita!!!!!
Grazie figli miei!!!!
Settembre 17th, 2015 alle 07:53
David, scusa ma vorrei farti notare che ogni volta che parli di tuo figlio scrivi che non bisogna essere amici ma genitori…
Alzheimer?
RISPOSTA
Veramente il riferimento è più a quelle grandi che a lui, comunque ci sta
Controllatemi, ciao
David
Settembre 17th, 2015 alle 08:53
MARCO SIGNA
Ti stupisci? I bambini hanno una capacità di adattamento unica. Passato il primo momento di disorientamento, si trovano talmente a loro agio da sembrare lì da sempre. il problema siamo noi genitori, molto più rigidi ed ostici ai cambiamenti.
CIRANO
Settembre 17th, 2015 alle 10:16
24, 17 e 10 anni. Di sante susina ne ho già viste e comincio a ricordare con un po’ di nostalgia. Auguri a tutte le future donne e uomini che oggi si preparano al meglio per il domani, e che sia un domani migliore. Abbraccio e forza viola.
Settembre 17th, 2015 alle 10:25
Scusi Franco , lei pensa quindi che bisogna essere amici dei figli?
Lei pensa che si possa considerare un figlio come un compagno di banco o un amichetto col quale si va a pescare insieme ?
Secondo me lei travisa i ruoli.
Con i figli dialogo, rispetto, confronto, dopodichè,comunque sia, da li in poi, uno fa il genitore, e l’altro fa il figlio, con annessi e connessi di responsabilità, doveri civici e morali.
E senza scadere nell’ovvio le riporto pure una vecchia massima napoletana : i figli si baciano solo quando dormono.
Le migliori cose
Immondo
Settembre 17th, 2015 alle 14:30
un fatto divertente raccontato da un amico: la di lui moglie quando aveva 5 anni cominciarono in famiglia a raccontarle del primo giorno di scuola, che avrebbe frequentato dei bambini che non conosceva, che andare a scuola voleva dire che era grande, che ci sarebbe stata una maestra, che avrebbe dovuto fare questo e quello e che NON avrebbe dovuto fare quest’altro e quell’altro, in breve fu tirata su per giorni in attesa del giorno fatidico che finalmente arrivò. I genitori la portarono a scuola, la lasciarono e la rividero solo a mezzogiorno quando il babbo la riportò a casa, e lì avvenne il dramma: la bimba entrò, si tolse il cappotto, posò lo zaino con i libri e le matite e rivolta ai genitori disse: “ovvia, anche questa è fatta, il primo giorno di scuola è passato, io ho fatto quello che dovevo fare, ora è tutto finito e lasciatemi in pace” facendo intendere che lei aveva capito che col primo giorno di scuola avesse esaurito tutti i suoi doveri scolastici. Quando le spiegarono che era solo l’inizio di un lunghissimo periodo allora urli e pianti a non finire, disperata,…..peraltro questo esordio non esatto nel mondo della formazione scolastica non le ha impedito di avere un corso di studi eccellente, di essersi laureata a pieni voti con 110 e lode e di essere andata ad insegnare ad un istituto tecnico in provincia materie fondamentali e difficili (che non conosco) attirandosi fama di insegnante brava e severa, al punto che tutti facevano a gara per mandare i figlioli nella sua sezione: chi studiava e otteneva buoni voti passava, gli altri bocciati senza pietà. Tutti quelli che poi sono andati all’università l’hanno ricordata sempre con riconoscenza tanto da invitarla alla discussione della tesi, cosa che lei ha fatto con molto piacere.
Settembre 17th, 2015 alle 16:07
Scusi immonda ma non ha capito.
Io credo che un genitore NON deve essere amico ma genitore.
Ho solo notato che più di una volta il nostro David ripeteva a se stesso che i genitori non sono amici…
Tutto qui.
Ciao
Settembre 17th, 2015 alle 16:49
Primo giorno di Ludoteca
tutto ok a parte il primo quarto d’ora attaccati alla gonna della mamma.
Poi felicissimi e per i fatti loro
Ludoteca?
Già, unica soluzione…purtroppo nonostante le tasse che pago (alla fonte) in questo fantastico paese…per il nido mi chiedono per 2 gemelli più di 700 euro al mese sconto gemello compreso, piu’ 200 di iscrizione.
E se si ammalano, se non ci sono per qualunque ragione non ti scalano niente…
Almeno la Ludoteca paghi per quanto frequenti, 2/3 volte la settimana e la mamma è contenta
Vdz
Settembre 18th, 2015 alle 06:58
Scusi Franco , io ho letto e continuo a rileggere il suo post .
Sinceramente , mi perdoni si interpreta in modo bipolare 🙂
Mi stia bene
Le porgo un Forza Viola
Immondo
Settembre 18th, 2015 alle 15:40
Se “bipolare” non è una offesa, contraccambio volentieri il saluto.
Sempre forza viola!
franco
Settembre 19th, 2015 alle 08:27
“Bipolare”?
Nessuna offesa, ci mancherebbe,
Trattasi di battuta Sassarolese.
Cordiali saluti
Immondo