I bambini degli altri
Loris aveva qualche mese più di Cosimo e a me pare impossibile immaginare il mio bambino uscire da solo e frequentare adulti o ragazzi più grandi: quando attraversa la strada per andare a vedere se il suo amico è in casa lo seguo trepidante dalla finestra.
A 8 anni non è possibile vivere e morire come Loris, neanche nella fantasia più perversa, in Italia e in nessun altro luogo del mondo.
Eppure pare che quella fosse la sua vita, una piccola esistenza già ai confini del reale, e allora immagino che in giro ci siano molti più Loris di quanto si possa credere.
Alla periferia delle nostre vite così comode e così piene di tutto esistono disagi e aberrazioni che non ci toccano solo perché ci fa comodo abbassare lo sguardo e continuare a giocare con lo smartphone.
Nessuno vedeva?
Nessuno sospettava?
Nessuno trovava strano che un bambino di 8 anni non fosse a scuola al mattino?
Facciamo veramente schifo.
Dicembre 2nd, 2014 alle 08:06
Purtroppo il voltarsi da un’altra parte per non VOLER vedere fa parte della ns. società (con la “s” minuscola…) e queste vicende terribili nei confronti dei bambini vanno alla svelta nel dimenticatoio di tante, troppe persone. Il girarsi quando una persona ti chiede un soldo più con lo sguardo che con le parole, un bimbo che sparisce, una donna maltrattata e uccisa, sono tutte vicende che ci dovrebbero fare stare male e NON ABITUARCI a vedersele scorrere sotto gli occhi.
Io e mia moglie non abbiamo figli ma in compenso abbiamo tanti nipoti (figli di amici), l’ultimo è un bimbo di 6 anni che è il ns. cocco, non riesco nemmeno ad immaginare che gli potrebbe succedere qualcosa di male più di una sbucciatura ad un ginocchio…..
Dicembre 2nd, 2014 alle 08:32
Buongiorno david
è vero facciamo schifo
è vero fa schifo questa Italia che ha preso la strada peggiore…
uno stato che tollera che un gruppo di teste rasate, vadano ad impedire a dei bambini di andare a scuola….
uno stato che tollera questo,
con la forza pubblica che si schiera a proteggere i cancelli della suola e non i bambini che scappano presi per mano dalle madri….
le stesse forze che massacrano gli operai con i manganelli, spaccano le teste di chi piange per la fame e per il lavoro….
ricordo dai libri di scuola che, i bambini ebrei vennero prima cacciati dalle scuole e poi gassati e cremati
ma abbiamo trovato i responsabili del disfacimento del nostro stato …i rom e gli immigrati
e salvini il salvatore….
Dicembre 2nd, 2014 alle 08:38
Che dire David, da padre di due figli (7 e 3 anni), non riesco nemmeno io a capire come sia possibile lasciare tutta questa libertà ad un bambino di 8 anni…
Anch’io come te, come mio figlio esce da casa lo seguo o lo accompagno….
Hai ragione, facciamo schifo!!!
Dicembre 2nd, 2014 alle 08:40
David, condivido il tuo pensiero al 100% e aggiungo che l’indifferenza e’ colpevolezza.
Dicembre 2nd, 2014 alle 09:20
eh no.. è sbagliata la declinazione del verbo, non è la prima persona plurale che va usata ma la terza. ci sono zone d’italia in cui diversi bambini non fanno i bambini ma rubano, spacciano e si trovano in situazioni da grandi. io non so di chi sia la colpa ma so perfettamente di chi non è: mia, tua e sono sicuro, di chi frequenta questo blog. mi sarei stancato di questo “politically correct” per cui ogni obbrobrio viene quasi giustificato e per cui le colpe vengono divise tra tutte le componenti della società cercando i motivi più disparati. non ho seguito bene la vicenda, ma negli anni abbiamo assistito a cose veramente disumane di cui non mi sento minimamente responsabile. quindi sostituirei il “facciamo schifo” con un sacrosanto “fanno schifo”, e che ognuno cominci a pagare seriamente per i delitti che commette senza alibi sociologici che sono la rovina di questo paese.
Dicembre 2nd, 2014 alle 09:34
No, io non faccio schifo. Non mi voglio mescolare con chi schifo lo fa davvero. Nel mondo tanti fanno ribrezzo per avere un comportamento da censurare verso i bambini, verso le donne, verso chi arriva da altri lidi e lo crediamo inferiore. Insomma c’è proprio un sudiciume che cresce di giorno in giorno dovuto ad un animo umano sempre più acido e cattivo che ormai ha perso qualsiasi tipo di valore e rispetto per il prossimo. Con la scusa di essere moderni, spesso vengono approvate azioni o manifestazioni dove è noto che potrebbe nascondersi il sudiciume. Molte responsabilità riguardo alcuni fatti criminosi accaduti che hanno coinvolto bambini o minorenni, sono da attribuirsi a quei genitori che se ne fregano dei figli fino al punto di non sopportarne la presenza. Inoltre, anche senza arrivare ai casi estremi, vi sono situazioni in cui le famiglie sono iscritte solo sui certificati, ma in realtà ognuno “viaggia” per proprio conto senza rendere conto a nessuno.
Dicembre 2nd, 2014 alle 09:55
per paolo post 2
anche lei ha trovato il suo capro espiatorio
Simone
Dicembre 2nd, 2014 alle 09:59
O marco san questa volta tu mi sei garbato, fanno schifo non facciamo, su questo episodio in particolare, anche io ho due figli ormai grandi (20 e17) ma a 8 anni a scuola ci andavano accompagnati e da soli non uscivano!
Io non mi riconosco in questa gente e non mi riconosco in questa Italia falsa perbenista e sempre pronta a giustificare anche chi commette atti atroci .
Dicembre 2nd, 2014 alle 10:04
Marco San ha espresso perfettamente anche il mio concetto.
Io non mi faccio schifo.
Mio figlio non frequenta ragazzi di 10 anni più grandi.
Io non sono indifferente alla sua educazione e, se sono circondato da uomini piccoli ed infami, non posso farmene una colpa.
Non sono un evangelico e non posso schifarmi e schifare i miei simili ogni volta che un fatto di cronaca mi turba.
Cosa avremmo dovuto fare per farci meno “schifo”?
Dicembre 2nd, 2014 alle 10:08
Calma dr Guetta, non si lasci coinvolgere dagli eventi.
Mi scusi, noi non facciamo schifo.
Caso mai, fa schifo chi fa schifo.
Non so se rendo bene il concetto.
Avete letto gli ultimi dati di una indagine del sole 24 ore?
Un milione di arresti l’anno.
Nove su dieci sono poi a piede libero nell’arco di pochi mesi.
Questo è il nostro tessuto sociale.
Nel mezzo della gramigna c’è la gente per bene, quella che si sbatte per educare i figli con l’esempio, l’istruzione, l’educazione, i sentimenti.
Tempo perso?
Non direi.
Finchè esisterà l’ultimo genitore che ad un figlio riuscirà a dire “NO” , abbiamo delle speranze.
Finchè esisterà una famiglia che si spenderà in opere e pensieri caritatevoli verso gli ultimi abbiamo una speranza.
Finchè esisterà qualcuno che telefona al 112 per segnalare che stanno rubando una macchina senza aver paura che poi finirà impelagato come testimone abbiamo una speranza.
Sulla scuola.
Ci sono scuole dove esistono i registri elettronici, le lavagne luminose, attività post scuola, insomma posti dove si impara e si cresce con attenzione.
La scuola la fanno i genitori prima dello stato ; per esempio, mi chiedo se quei genitori son mai stati ai colloqui con gli insegnanti.
Magari avrebbero saputo che c’era qualcosa che non andava , e avrebbero vigilato meglio.
Due ultime cose :
1- meno bla bla bla sui diritti e più attenzione ai propri doveri
2- che la famiglia torni ad essere il nido, centro inscindibile dell’universo dei bambini e non un porticciolo dove si arriva, si parte, un si sa chi c’è a desinare,oggi uno, domani un altro.
le migliori cose a tutti
Immonda Bestia
Dicembre 2nd, 2014 alle 10:44
IMMONDA BESTIA , SONO PIENAMENTE D’ACCORDO CON LEI !!
Dicembre 2nd, 2014 alle 10:46
Sono padre anch’io e conosco il sentimento dell’amore verso un figlio, ho imparato in questi primi anni di vita del mio bambino, cosa sia la paura, la preoccupazione, l’ansia per quella che è la quotidianità e il vivere di mio figlio che seppur piccolissimo ha già le sue abitudini quali l’asilo, andare dai nonni etc…e ogni volta che non è con me mi capita di pensare a cose assurde che possano capitargli nonostante sia comunque in mani quanto meno sicure e di cui mi fido ( sebbene sugli asili occorra sempre vigilare).
Mi rendo conto di ciò che dici, David, posso solo immaginare che in un contesto come quello in cui viveva il piccolo Loris potesse esserci una sorta di routine acquisita e tipica delle persone, ahimè, che vivono in situazioni di periferia o in paesi in cui sembra non possa accadere mai nulla, al punto che acquisisci una tale sicurezza da permetterti qualche distrazione su quella che deve essere la soglia massima di attenzione verso un figlio. Invece, paradossalmente avvengono sopratutto in questi luoghi e contesti le cose più terribili e gli omicidi più efferati; ricordo Brembate e il paese dove morì Sarah Scazzi..per citarne alcuni;..la mia non vuole essere certamente una giustificazione al comportamento dei genitori, che comunque va analizzato bene e non ristretto a voci e notizie di primo pelo, ma soltanto un tentativo di comprensione verso quella che sembrava essere una quotidianità quanto meno strana condotta da questo povero bimbo..forse un eccesso di fiducia da parte dei genitori nei confronti di chi gravitava intorno al bimbo, proprio perché vale la teoria per cui in paese si conosco tutti e sono tutti una grande famiglia….quando invece ti accorgi troppo tardi che non bisogna fidarsi di niente e di nessuno se in gioco può esserci la vita di tuo figlio….non mi piace accanirmi sul comportamento di una famiglia che non ha protetto abbastanza il proprio figlio (e questo lo diranno le indagini) e su cui per il resto degli anni graverà un peso immane.!!
Dicembre 2nd, 2014 alle 10:50
Il tuo pensiero e’ pienamente condivisibile David. Quando ero piccolo a scuola ci andavo con mia sorella da solo e a piedi, ed i miei genitori erano assolutamente tranquilli. Oggi che sono padre di un bambino di 9 anni, anche se abito in una tranquilla città’ di provincia , mio figlio a scuola lo accompagno tutte le sante mattine, perche’ di questa società’ ipocrita, egoista, violenta e malata che mi fa schifo, non mi fido per niente!! Sulla vicenda di Loris sono evidenti anche le responsabilità’ della famiglia e della scuola, perche’ questo piccolo angelo non era la 1 volta che a scuola non ci andava, tutti sapevano, tutti ridevano, tutti se ne fregavano, ed oggi hanno tutti le lacrime di coccodrillo!! Chiaramoci, a chi uccide e/o violenta donne e bambini darei la pena di morte senza alcun ripensamento, perche’ chi si macchia di queste atrocità’ non merita di vivere. Il punto e’ che oggi ci si indigna x 2-3 giorni e poi ci dimentichiamo di tutto, quando invece dovremmo prendere immediatamente provvedimenti per fare in modo che certe cose non avvengano più!! Siamo una società’ completamente allo sbando e non vedo come e la volontà’ di cambiarla per il bene dei nostri figli!! Ciao piccolo Loris riposa in pace
Dicembre 2nd, 2014 alle 10:59
La dura legge della strada
Quando si pensa che la cosa giusta sia ilr agazzo cresca nella strada perche la vita è dura ed è bene che sia la strada a crtescerlo , purtroppo e dico purtroppo lungo il tragitto si trovano gli orchi.
Questi genitori hanno fatto crescere il loro figlio dalla strada.
Quando Lei, Direttore, dice che osserva suo figlio fino all’angolo della strada affiche non succeda niente, badi che i problemi sorgono sempre dietro l’angolo…
Ora Lei ha 3 figli ed io solo 1 ed è pure piccolo e quindi i miei problemi verranno poi …
Torno alla dura legge della strada
Mai visto i film di Malena, Baaria, Nuovo cinema paradiso ? mai visti fim degli anni 50, 60 fino agli 80?
I bambini stanno per strada!
Nel Sud ancora è cosi, da noi a Firenze no !!
Ci avete caso ?
La mia infanzia è stata piazza Savonarola.
Si vedeva la differenza fra il bambino seguito dalla mamma e quello di strada.
Purtroppo la legge della strdda ha punito Loris.
un abbraccio
la primula
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:03
avendo fortunatamente ricevuto un’educazione, posso affermare, almeno fino alla mezzanotte di oggi, che i miei figli non sono stati lasciati soli davanti a scuola nemmeno una volta, che gli è stato e gli viene insegnato il rispetto (e credo nella maggior parte dei casi lo applichino) per gli altri e per le cose comuni nonchè per le loro, che il mondo purtroppo in alcuni casi è per lo meno pericoloso quindi devono fare molta attenzione, che non siamo mai andati da nessun professore a lamentarci, che quando hanno sbagliato hanno pagato.
Non ci vuole molto. Non siamo tutti uguali.
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:03
per onlyviola
certo tutti quelli come me….
che abbiamo permesso che lo Stato Italiano venisse diretto da delinquenti ….
e ancora adesso, a volte, ci voltiamo dall’altra parte invece di dire che è colpa nostra
io sono colpevole per non aver tutelato il futuro dei miei figli costringendoli a vivere il proprio futuro in uno stato assente
io sono colpevole di non essere andato in piazza a lottare contro la corruzione
io sono colpevole di aver ignorato tutte le volte che ho visto persone che ci truffavano il futuro con l’evasione fiscale, anche la più piccola, anche quella che ci porta a non pagare un po’ di più…
io sono colpevole di non aver votato per 20 anni con la scusa del tanto sono tutti uguali e mi fanno schifo….
e anche di tante altre cose…..
la mia generazione ….quella dei quasi cinquantenni …..
ha rovinato il mio paese….
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:04
Leggo di Nippo, Marco san,Only viola, Marco da Signa, mar Tirreno, Paolo da Novara, il Duca.
Genitori, e brave persone che stanno lottando per lasciare un mondo migliore a persone migliori.
Son contento di scrivere in mezzo a voi.
Immondo
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:11
Questo paese si sta mostrando per quello che è: vince la vessazione, la violenza, l’indifferenza, l’egoismo.
Non c’è legge ed i più furbi ne traggono vantaggio.
Potremmo parlare di tanti casi eclatanti e di quelle che sono le piccinerie quotidiane che mostrano come la gente si comporta.
Nello specifico, in un paese di poche anime, anch’io mi fiderei a lasciare i miei figli da soli. Io, negli anni 60, giravo in monopattino la città (Firenze) e nessuno mi controllava: mai successo niente! I miei figli lo stesso in un piccolo Borgo sulle colline: successo niente, mai!
Ma sono uno che crede (va) nella Comunità e nella socializzazione.
Oggi non so, ma non solo per gli avvenimenti che si sente dire, ma proprio perchè mi accorgo di come è cambiata la gente, forse per combattere la miseria che ci assale o per combattere mentalità diverse che negli anni hanno preso il sopravvento sulla nostra, e parlo segnatamente di immigrazione (non solo terzomondista). Siamo differenti, non ce lo nascondiamo.
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:14
L’ultima tua frase è quella che inquadra perfettamente il mondo del caxxo in cui si vive…
Che gente di m..da che esiste!
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:26
Io, oggi 55enne, a 8 anni andavo a scuola da solo accompagnando, tenendola per mano, mia sorella di 6 anni dal Barco, facendo Via Baracca e Via Allori fino alla scuola dell’Olmatello. Nessuno ci ha mai rotto le scatole.
Sabato scorso i volontari del banco alimentare si sono sorpresi perché sono andato loro incontro chiedendo la busta per fare la spesa senza che avessero bisogno di rincorrermi.
Due settimane fa una vecchietta ha sgranato gli occhi perchè alla fermata dell’autobus l’ho aspettata per aiutarla a scendere.
Gesti che dovrebbero essere la norma sono diventati una sorpresa.
Questo mondo è morto.
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:33
Io non credo di fare schifo. Mi ritengo una persona perbene, onesta, che rispetta ed esige rispetto. Pago le tasse, ho la fedina penale pulita, non ho mai alzato le mani su una persona (uomo o donna che fosse), mi informo, ho una cultura (media, ma ce l’ho), mi impegno nel sociale anche tramite il mio lavoro e non sono indifferente a niente, viaggio per quanto posso, cerco di capire le culture più differenti, ho amici in diverse parti del mondo, di etnie, culture e religioni diverse. Posso avere milioni di difetti come tutti, ma io non faccio schifo e non voglio essere mescolato con questi criminali.
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:41
Hai ragione. Ma non dovrebbero essere per primi i genitori ad accorgersi di anomalie nel comportamento dei figli? Tu segui il tuo bimbo con lo sguardo e anche noi, mamma e papà, lo seguiamo il nostro con lo sguardo e la speranza di non essere invadenti.
Poi ci sono le maestre, in questo caso, e senz’altro chiunque si accorga di qualcosa che non va. Ma non è neanche facile andare a dire a un genitore – sperando si non essere fraintesi o, peggio, aggrediti – di aver notato un comportamento sospetto di loro figlio, a meno di esserne un educatore. Anche se questi ultimi sono sempre più delegittimati ultimamente e in alcuni casi inascoltati.
E’ molto più complicato di un facciamo schifo, che è una reazione comprensibile ma banale. E’ vero che buona parte della società, non solo italiana, è persa dietro a uno smartphone, ma non è che negli anni’80 non ci fossero i disattenti al vivere sociale, anzi.
Semplicemente è un raro dono quello di vedere oltre al proprio naso. E si è fortunati se, segnalando presunte anomalie a chi di dovere, non ci venga rotto.
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:53
No David, “fanno schifo” non “facciamo schifo”! Mi associo ai molti post che mi hanno preceduto: su queste cose non si può generalizzare!
Dicembre 2nd, 2014 alle 11:53
Ove abito io se un bambino non va a scuola dalla segreteria parte una telefonata alla famiglia per sapere il motivo dell’assenza.Poi esiste il male e di questo siamo sicuri.Che la terra gli sia lieve.
Dicembre 2nd, 2014 alle 12:02
Scusate ma da giornalista dico che qui non hanno raccontato ancora tutta la verità perché o le indagini altrimenti vengono scoperte o, come si dice, gli inquirenti brancolano nel buio. A parte che a giudicare non devono essere le persone, aspettiamo anche solo a commentare prima di aver capito che cosa è successo a quel povero bimbo. Troppe volte davanti a orchi presunti, ci sono famiglie ben più mostruose. Immonabestia ha ragione in assoluto, ma quante famiglie non sono quel nido che dice lui, ma covi di vipere? L’unico che non ha colpe è il bimbo, che riposi in pace, che ho paura abbia avuto una vita davvero d’inferno.
Dicembre 2nd, 2014 alle 12:05
Anche io David mi dissocio: non faccio schifo, FANNO SCHIFO! Fanno schifo coloro che si girano dall’altra parte, fanno schifo coloro che contestano la mia idea di punizioni esemplari ( si avete capito bene IO TAGLIEREI LA TESTA a chi commette certi reati e la taglierei anche ai giudici che li lasciano liberi dopo poco tempo). Me ne frego della legge del kaiser, SERVONO PUNIZIONI ESEMPLEARI E BASTA! No facciamo come quello che ha ucciso e torturato due bambini di 12 e 14 anni e oggi dopo pochi anni di carcere passeggia libero e si gode l’eredità dei genitori. Ma non parlo solo di chi uccide e tortura bambini: chi commette omicidi o reati tipo fare una rapina e sparare sulla folla, chi entra in casa di qualcuno per rapinarlo e lo tortura.. etc etc. TUTTI CON LA TESTA TAGLIATA. No spendiamo risorse dello stato per processi, consulenze da 100/200.000 ( cosi care a tanti professionisti), facciamo passare mesi/anni e poi gli facciamo pattuire la pena e cosi passeggiano liberi, liberi di commettere altri reati. Tagliare la testa è atroce?? Per me NO! Sono peggio di animali e quindi serve la punizione.
Dicembre 2nd, 2014 alle 12:16
I bambini del sud Italia hanno almeno il doppio degli anni dei nostri, purtroppo!
Per loro è normale sparare col fucile del papà in aria, oppure fare la voce grossa in paese, oppure cominciare a “futtere” a 12 anni, dare della bottana alla mamma se per caso saluta un amico.
Giusto per dirne qualcuna!
Sto parlando ovviamente non di tutto e tutti, ma di una comunque troppo grande fetta di torta!
Dicembre 2nd, 2014 alle 12:17
HAI RAGIONE. SCHIFO TOTALE ED INACCETTABILE
CIRANO
Dicembre 2nd, 2014 alle 12:26
Non ho figli ma ricordo come ci lasciavano in libertà i miei genitori … A nove anni facevo un chilometro e mezzo a piedi da solo per andare a scuola … Sono le camminate più belle che abbia mai fatto e ricordo ancora i sogni e le storie che mi immaginavo in quelle brevi camminate …
Oggi ne faccio due di chilometri , alle cinque del mattino , per andare a prendere il treno e andare a servire questo paese nel quale fatico a riconoscermi … ebbene mi guardo alle spalle ad ogni angolo … IO FACCIO SCHIFO ?? … quando prenderanno l’ennesimo orco ( che esistevano anche quando io ero piccolo ma se li beccavano forse pativano di più ) mi raccomando …. garantisti come sempre cosi gli altri orchi si preparano …
Umberto Alessandria
Dicembre 2nd, 2014 alle 12:36
Certo bella schiavitù per un genitore dover seguire tutti i movimenti di un figlio per assicurarsi che la sera possa tornare a casa vivo e vegeto e questo perchè la scuola latita ,lo stato latita e ognuno pensa al proprio orticello come se i figli degli altri non facessero parte della stessa comunità nella quale viviamo immersi fino al collo tutti i giorni ……ecco perchè la frase del Direttore “facciamo veramente schifo” ha una sua verità incontrovertibile e punta il dito proprio su questo colpevole estraneamento da parte di tutti noi quando capitano eventi del genere,basta che non tocchino a noi, ma se un giorno dovessero toccare anche noi che cosa penseremmo della società in cui viviamo?? certo la colpa è dell’orco, ma perchè è diventato un orco ??quali disagi avrà a sua volta dovuto patire l’orco per diventare tale?? se ci poniamo queste domande e cerchiamo di entrare nei delicati equilibri psicologici che governano la nostra mente forse ci renderemmo più consapevoli del fatto che solo con la partecipazione(intesa come intima collaborazione) attiva e continua di tutti noi all’interno della società,potremmo evitare o almeno cercare di ridurre episodi del genere,in fin dei conti che ci piaccia o no l’uomo è un animale sociale e tirarsi fuori dal calderone non ha un gran senso almeno che non si vogliano far crescere i propri figli in atmosfera protetta (come i wurstel)quindi tanto vale professare ed insegnare loro fin dai primi anni di vita l’amore e soprattutto il rispetto verso il prossimo perchè prima o poi questo prossimo lo incontreremo sulla nostra strada……l’indifferenza non fa altro che alimentare questo circolo vizioso
che poi in Italia una patente scaduta venga equiparata ad un uccisione per strangolamento di un bimbo questo ci spiega perchè siamo ridotti a questo stato di rassegnazione sociale
Dicembre 2nd, 2014 alle 12:44
grazie Immonda @10 e 17, è sempre un piacere leggerti e vedere che c’è ancora qualcuno con la testa e il cuore a posto. Non ho mai votato come te ma questo non c’entra nulla, la faziosità non fa parte del mio carattere e so riconoscere le persone perbene (il mio nonno avrebbe detto “un cristiano, non un animale”).
P.S. ovviamente quanto sopra vale anche per tante altre persone che scrivono qui e che non sto a nominare perchè mi ci vorrebbe troppo spazio, per nostra fortuna. A cominciare dall’esimio Dr. Guetta che forse non si rende conto di quanto ci giovi questo blog non monotematico sulla Fiorentina.
Grazie di cuore a tutti!
Dicembre 2nd, 2014 alle 12:51
non sono d’accordo sul plurale. Io, come te, non faccio schifo.
Investo molto tempo per spenderlo con i miei figli. Tempo che sottraggo al mio tempo libero, visto che di queste lune il lavoro lo dobbiamo tenere molto stretto. Lo dico con grande soddisfazione ovviamente, ma costa molta fatica.
Costa fatica tornare la sera stanchi morti a casa e trovare forza ed energia per giocare a fare la “lotta sul lettone” col piccolino, ripassare i compiti con la mia principessa perchè ha bisogno di sicurezza e parlare degli schemi di calcio della FLORIAGAFIR, di quanto sia severa la prof o Dio esiste o no (questa domanda mi ha levato il sonno per diverse nottate…).
Costa fatica ma DEVE esser fatto. E’ un dovere morale di ogni padre che ha a cuore la propria famiglia.
Troppo faceile come fanno molti amici/conoscenti, parcheggiarli davanti ad un televisore o con un video gioco in mano.
Ho visto al ristorante tre coppie con un figlio ciascuno parcheggiati in fondo al tavolo con gli ipad in mano.
quindi non siamo noi che facciamo schifo.
fanno schifo chi non rispetta gli altri, che siano donne, madri, amici e figli.
ciao
mike
Dicembre 2nd, 2014 alle 12:51
io non mi faccio schifo.
punto.
anzi.
del palazzo dove sono nato (tantissimi anni fa)e vissuto fino a 26 anni,al Campo di Marte, ricordo ancora oggi tutti i cognomi degli inquilini,la composizione del nucleo familiare,cosa faceva di lavoro il capofamiglia e che auto o che moto o che bici avevano,e chi per primo comprò la televisione.
questo non perchè ero un “bracone” ma solo perchè prima la conoscenza non superficiale fra le famiglie degli inquilini di un palazzo era la normalità.
adesso viviamo in delle minigiungle dove la mattina bisogna cominciare a correre più forte degli altri.
Povero Loris sei nato nel posto sbagliato e nel tempo sbagliato,che gli angeli ti siano amici.
Dicembre 2nd, 2014 alle 13:15
scusa violetviper, io farei schifo perchè non mi pongo il problema del perchè l’orco è diventato orco? e cosa dovrebbe fare una persona oltre che lavorare, cercare di comportarsi al meglio, mantenere la famiglia e crescere i figli nel modo migliore possibile? andare a predicare a scampia o nelle periferie per tentare di redimere chi? ma stiamo scherzando?? è proprio grazie a discorsi come il tuo che tendono a distribuire le colpe, che chi delinque è sempre in parte giustificato e non viene punito a dovere. io, te e tutti gli altri possiamo fare ben poco caro violetviper e anzi ci tocca subire questo mondo dell’incontrario, ma oltre a tutto questo sentirmi dire che faccio schifo perchè non tento di capire questi figli di buona donna, no davvero. ecchecazzo!
Dicembre 2nd, 2014 alle 13:19
Ogni tanto tra 7 miliardi di vite nasce qualche grand’uomo che col suo esempio ispira la vita di altri uomini una volta che non c’è più. Ogni tanto. Per il resto, sì, facciamo schifo. Facciamo schifo come uomini. Schifo è la codardia, schifo è il calcolo, schifo è l’indifferenza. Non la religione punirà questi crimini, serve lo Stato; siamo stanchi di tutto quel mucchietto di regole di procedura penale, esecuzione penale e quant’altro che fanno ridere tutti i delinquenti balordi con la libertà di uccidere, rapinare, stuprare e rubare.. e rimanere impuniti. Facciamo schifo perché nei fatti non abbiamo le palle per batterci per cose che non ci riguardano personalmente. Se solo tutti dessero un centesimo della propria pulizia, il mondo sarebbe ricco. Ma non facciamo neanche questo.
Dicembre 2nd, 2014 alle 13:32
L’episodio è in sé molto grave ed appare legato alla piaga della pedofilia, deviazione sessuale che affligge da sempre l’umanità. Mi astengo dal proseguire a trarre ulteriori analisi sociali e mi limito a rispettare il dolore della famiglia e di tutti noi italiani.
Dicembre 2nd, 2014 alle 14:02
ROMA CAPUT IMMUNDI.
Dicembre 2nd, 2014 alle 14:27
eh no caro violetviper
esiste una bella forbice fra il non degnarsi di guardare se il proprio bimbo ha varcato la soglia della scuola e il bimbo impacchetato come wurstel !
Esiste una via di mezzo
Un genitore tende a wurstellizzare il figlio fino a che è bimbo, ci riesce… ma dopo nella fase adolescenziale nasce la ribellione.
ribellione che porterà il bimbo a diventare adulto.
il piu’ delle volte i wurstellini sono quelli piu’ ribellini
Mi dispiace ma non accetto questo tuo discorso da primo della classe.
no
nn siamo tutti colpevoli
l’orco è un assassino.
e l’orco non è stato ammazzato prima di divenare orco.
quindi la tua teoria causa-effetto non funziona.
mi dispiace ma qui si parla di omicidio.
Con affetto
la primula
Dicembre 2nd, 2014 alle 14:42
David
anche io ho un figlio di 8 anni e, nonostante io viva in provincia e sia cresciuto libero di andare dove volevo già a quella età (erano altri tempi), sono assolutamente d’accordo con te che forse quì qualcuno, o meglio più di uno, non ha fatto quello che doveva.
Dispiace dirlo, ma ho l’impressione che in certe zone di Italia ci sia ancora una certa cultura per cui l’ambiente(famiglia, amici e conoscenti) sia così malmesso e compromesso che poi può succedere di tutto.
Certo che sono stato davvero male a leggere cosa è successo a quel povero ragazzo. RIP
Dicembre 2nd, 2014 alle 14:43
se intendi noi come razza umana, sì, facciamo schifo, e non era necessaria certo questa prova d’appello…potremmo stare giorni a elencarne i motivi..
se guardo a come mi sono comportato in vita mia, passando 99 volte su cento da coglione che rispetta le regole, che ha una morale, che anche facendo cose assurde o nocive, le ha fatte fatto cercando di danneggiare solo sé stesso, no, mi dissocio anch’io, lo schifo è altro! schifo che trova il proprio habitat in italia, un paese disastrato e disastroso, una non nazione, meta ovvia di tutta la teppa del mondo, senza distinzioni
Dicembre 2nd, 2014 alle 14:47
Sono nato in S.Frediano ed ho vissuto l’infanzia per le strade di quel quartiere, oggi come allora abbastanza degradato, anche se molto più snob e radicalchic.
Via del Campuccio, Piazza S. Spirito, via delle Caldaie, via Santa Monaca, Boboli sono state la mia palestra ma i miei genitori, e la nonna, sono sempre stati molto attenti alle mie frequentazioni e mi hanno sempre marcato molto stretto.
Poi che c’entra, tutto può sempre succedere, ma le percentuali diminuiscono molto
Non so perché ma in questa situazione vedo un po’ di lassismo, quel bambino mi è sembrato molto solo e abbandonato a se stesso in un contesto estremamente pericoloso.
I tempi oggi sono molto cambiati in peggio e, fin quando ho potuto, i miei figli li ho seguiti passo passo, spesso anche a prezzo di grossi sacrifici. Io, personalmente io, li ho accompagnati ambedue a scuola fino all’età di 16 anni e non li ho lasciati fin quando non erano entrati nel portone.
E a mia figlia, oggi di 26, quando esce dal lavoro a buio e va a prendere la macchina in un parcheggio isolato, chiedo sempre di telefonarmi.
Esagerato? Non so, non credo.
E per rispondere a Primula, non possiamo accettare che negli anni 2000 sia ancora la strada a fare la selezione naturale.
M.T.
Dicembre 2nd, 2014 alle 14:57
Ho due bambini piccoli, non riesco nemmeno a pensare a questo episodio.
Scusate.
Dicembre 2nd, 2014 alle 15:03
Aggiungo poi (per tutti quelli che criticano lo stato, la scuola ecc) che dove vivo io il pulmino comunale non prende i bambini e non li lascia se non c’e’ un familiare autorizzato (con delega) ad aspettare. Allo stesso modo se voglio andare a prendere i figli a scuola devo prima chiamare per avvertire in modo che l’autista sia informato ecc.
Tanto per dire che lo Stato a volte si preoccupa anche troppo dei nostri figli, ma come sempre il grosso del lavoro sta a noi, non allo Stato.
Dicembre 2nd, 2014 alle 15:08
ha ragione violetviper, io sono con lui.
nessuno dice di non punire il colpevole, ma solo di capire il motivo per il quale la società in cui viviamo ha generato il COLPEVOLE; se tutti guardiamo al nostro orticello preoccupandoci solo di noi stessi siamo veramente alla fine, la socializzazione è necessaria per uno sviluppo di una società più giusta, lo stare insieme, vivere aiutandosi l’uno con l’altro permette ad un popolo di progredire, a una società di migliorarsi e dare una speranza ai nostri figli per il futuro. Il colpevole forse verrà trovato e pagherà, ma il mondo in cui ha vissuto Loris se non si interroga e non trova una risposta non cambierà mai, e allora avremo altri piccoli Loris anche in futuro….
Dicembre 2nd, 2014 alle 15:41
SCHIFO? NO GRAZIE…
No,non mi ci ‘mescolo’ in questo giochino.
So benissimo riconoscere chi fa schifo
dove è lo schifo e chi no fa schifo.
Il ridurre a luoghi comuni certe tragedie,non fa altro che permeare di ‘normalità’ vicende raccapriccianti. Che siano stupri,femminicidi,rapimenti di minori ecc. non si può ricondurre tutto alla generalizzazione. Il bimbo in questione sarà nato in un luogo sfortunato,
in un momento sbagliato ed in un tempo che
non ha più tempo per gli altri,ma ricordo,specie a noi 40-50 enni,che i nostri
balocchi da ragazzi erano nei cortili,nei campetti dei circolini o dal prete,branchi di ragazzi come oggi,purtroppo non si vedono più. Eppure,molti di noi,seguiti più o meno a seconda dei casi,sono cresciuti ed evoluti in una società che non esiste più.
Non ci sono più i cortili,le strade e le piazze,i quartieri,i ragazzi vanno a scuola,studiano,palestra o corso di qualcosa
camera e internet. Tutto è cambiato ma una cosa è rimasta la stessa.l’attenzione.
Padre di una ragazza di 12 anni,con la quale passo il più tempo possibile,della quale conosco amiche,amici e rispettive famiglie,cerco di limitare,senza essere invasivo,qualsiasi ‘danno’collaterale.
Lei sa che è seguita e ne è consapevole nella misura in cui non si metta mai nelle condizioni di rischio. Ho la fortuna di aver scelto di vivere in una piccola città
della romagna(1a per qualità di vita secondo il sole24 di ieri)nella quale probabilmente è più facile muoversi,dove la gente e mediamente per bene,i servizi e la sicurezza di livello,ma il primo baluardo al peggio sei tu,non ci sono alternative.
Allora mi chiedo,siamo sicuri che facciamo tutti schifo? Che nessuno si chieda,vedendo un bimbo di 8 anni,fuori da scuola a metà mattina,cosa ci faceva in giro?
Un piccolo paese,dove tutti si conoscono,dove il capo degli inquirenti dice a chiare lettere,che nessuno in paese collabora… Siamo tutti uguali?
Io dico di no,ecco perché io non mi faccio schifo,ma proprio per niente..
UdF
Dicembre 2nd, 2014 alle 15:43
Caro David, come ti capisco, purtroppo questa è parte della cultura insita qui nel sud, dove è meglio aver paura di mettere il naso in qualsiasi cosa,anche la più innoqua aparentemente ti può di colpo catapultare in incubo di ricorse e fughe.
Un bambino di 8 anni, qui al sud in molti casi è già un uomo….un picciotto…. che fa il suo…. Se parliamo di certe zone, certi quartieri, certe città.
Qui in quelle situazioni la prima cosa che ti viene sottratta è l’infanzia, in quanto diventi custode di segreti e sostanze che neanche sanno cosa sono, rubano l’anima di poter giocare normalemnte a calcio, a nascondino oppure a campana, per la strada da soli ( si anche a 8 anni, ecco eprchè non è strano. In alcune realtà la scuola non è sentita, considerata un obbligo ma solo un intralcio o un mezzo di…
Purtroppo noi che veniamo/viiamio in altre realtà vediamoe ci sembra strano cose che qui al sud…spesso in certe realtà sono normale quotidianità. Purtroppo facciamo tutti un pò schifo, perchè probabilmente nessuno di noi su o giù che sia fa abbastanza per lottare contro questi emeriti …..
Loris è una vittima di un carnefice che non è certo appelabile, ma altrettanto non appellabile questa società che genera situazioni e mostri del genere, di una società che prima scarica verso qualcun altor o qualcosa d’altro, responsabilità che sono anche sulle proprie spalle.
Ciao piccolo Loris.. guardaci da lassù e cerca di aiutare a vedere un pò più dentro di noi e a trovare una briciola di forza e di coraggio per fare almenouna zione al giorno che cambi questa società.
Dicembre 2nd, 2014 alle 15:47
Debbo una controdeduzione all’amico VioletViper oggi stranamente , ma anche finalmente 😉 ,distante dalle mie posizioni.
Lo debbo alla sua pacatezza, alla sua autorevolezza e simpatia.
Vipera mia diletta , oggi mi cadi nel deja vu.
Perdonami, perchè tacci tutti noi di schifismo e di responsabilità per il degrado sociale ?
No scusa, non ci sto.
Succedono certi fatti incresciosi, certi fatti vergognosi, è acclarato.
E il cittadino onesto e che fa il suo dovere che colpa ne ha ?
Se ti arrotano e scappano via, cosa fai ?
Se in casa sua o per la strada picchiano una ex fidanzata cosa fai?
Se ti svaligiano la casa , cosa fai?
Gli vai a dire ” guarda lei hai sbagliato, la invito a restituire il bottino?”
Come quelli che gli scippano il portafogli e
sperando di far leva sul buon sentimento ne implorano la restituzione perchè dentro c’erano le foto dei poveri cari?
Se sei in macchina, magari con a bordo moglie e figlioli, e ti fregano il posto cosa fai? Scendi e lo prendi a cazzotti mentre la moglie ti urla “vai facci sognare” i figliolini ti gridano “babbo picchia per noi?”
Oppure gli dici : ” Guardi lei sta contravvenendo alle norme di civiltà e di etica del comportamento automobilistico pertanto la invito a recedere dal suo proposito e a restituire il posteggio a me spettante?”
Violet dai, marianna cane un lo fare i’bischero.
Questo mondo è una giungla.
Metà gente circola con piccoli temperini spacciandoli per piccoli utensili personali ma in realtà sufficenti a tagliarti in due la vena giugulare.
Metà gente in macchina nell’abitacolo ha cacciaviti e attrezzi da giardinaggio che con un colpo ti aprono in due ?
Causa o effetto?
Ignaro DNA del delinquente o attuazione di un minimo di posizione di difesa ?
Non ne comprendo più i bordi.
Io stesso , ho posizionato un’ ascia nell’ombrelliera , al magazzino.
Tale arnese, lo cataloghiamo come un innocuo caro ricordo del mio povero Babbo o l’oggettino pronto all’aupo a scindere in due il ladro che s’azzardasse ad aprirmi la macchina per la seconda volta con un millino di danni di carrozzeria ,oltre a occhiali da sole, ruota di scorta e collezione di CD ?
E’ un’idea!
Il sistema per non voltarsi dall’altra parte quando la società sforna di queste evenienze antipatiche.
Vedi tu.
Qui siamo arrivati a intitolare un salone di Montecitorio a uno che col passamontagna stava per ammazzare un carabiniere a colpi di estintore nì’capo.
Bada, non fo politica, non mi ci addentro sennò riparte il polverone della Diaz e simili.
Bagnamo le polveri, per carità.
Ci sarebbero pure delle risposte a questo degrado , ma sono , o improponibili, o fuori legge, o troppo costose.
Cosa proponi Violet?
Oggi i costumi sociali son questi c’è poco da fare.
Se nel condominio c’è un cretino che non paga ne condominio ne bollete e vengono a staccare la luce e l’acqua a tutti perchè sei ritenuto solidale che fai?
Gli righi la macchina?
Lo bastoni nottetempo previo accurato agguato?
Gli violenti la moglie per ripicca?
Si paga anche per lui, controvoglia e zitti
Non se ne esce.
Da ragazzo andavo sempre al cinema.
Ci stavo di casa, nel senso letterale della parola.
Sai, al cinema non ho mai pagato , succede ad avere il Babbo operatore e la Mamma cassiera nei cinema.
Minchia! tessera dell’Anicagis tengo. 😉
Spesso venivo importunato da pedolfili che mi si siedevano accanto allungandomi qualche banconota da mille lire.
Normalmente mi alzavo, cambiavo posto e la cosa finiva li.
Una volta decisi che la misura era colma e andai ad avvertire le maschere.
Questi vennero, uno da un lato della file di sedili, uno dall’altro, lo presero e lo portaron fuori.
Fu chiamato i carabinieri, ma prima, per così dire quando succedon queste cose, ops, cadde dalle scale.
Anno di grazia 1971, forse 72, mi par che il film proiettato fosse Mimì metallurgico.
Non l’abbiamo mai più rivisto in quella sala.
Qui accanto a me c’è un macellaio gira con un Rolex d’oro costa quanto un’automobile.
Più di una volta mentre ero in fila ho sentito gente che gli diceva ” ma la unn’ha paura la sera di buio che glielo piglino?”
Risposta del dispensatore di braciole e macinato: “S’hanno a provare, gli taglio in due”
Cazzo! ganzo! gli manca solo che gli dica anche “coraggio fatti ammazzare”
I macellai ne sanno una più del diavolo.
Molti oggi hanno rammentato che da ragazzi prima s’andava a scuola a piedi e che si teneva le porte aperte.
O prova ora.
Qual è l’ultima cosa che si dice ai nostri figlioli quando si va a lavorare e magari loro rimangano a casa a fare i compiti?
Gli si dice :
“CHIUDI A CHIAVE E NON APRIRE A NESSUNO”
S’è fatto carriera vai.
E quando i nostri figliolini vanno a fare due passi in centro o vanno a casa di amici cosa gli si dice?
“NON TI FERMARE A CHIACCHERA CON GENTE CHE NON CONOSCI E TORNA SUBITO A CASA”
Bella costatazione di rapporti interpersonali un c’è che dire.
Ma tanto poi si chiacchera con facebook, che ce frega.
Tu dici che si fa schifo?
Io direi proprio di no.
Io penso, nel mio piccino, che fa schifo chi aderisce allo schifo, con azioni e pensieri.
Chi ne prende le distanze, scusami non fa ne schifo, ne, è correo di questo degrado.
Se poi si vuol rovesciare i tavoli, fare le rivoluzioni davvero,far roteare forconi e spranghe non fate che farmi un fischio.
Non mi fa che bene fare un pò di sano movimento.
Quando s’è bastonato mezza Italia ci si ferma un pochino, si ripiglia fiato, si prende un caffè, e poi si ricomincia a bastonare quell’altra mezza.
Ciao mio carissimo Violet, mi metto avanti e colgo l’occasione per farti i più sentiti auguri di Buon Natale e felice Anno Nuovo.
Beccati anche un Alè Viola e un accorato viva l’America.
le migliori cose a tutti
Immonda Bestia
Dicembre 2nd, 2014 alle 15:52
Telecamere ad alta definizione ovunque, sarebbe un ottimo deterrente,tanto la privacy in Italia è un concetto astratto e comunque dovrebbe passare in secondo piano,prima la tutela dei minori e delle donne,e ti dirò di più, vorrei per legge l’impianto dei microchip per i minori, per sapere dove sono in qualsiasi istante,e pene esemplari(tipo la morte per certi crimini),costa 400 euro al giorno un detenuto.
Dicembre 2nd, 2014 alle 16:15
Piango, non metaforicamente, per quello che è successo a Loris, soprattutto se pendo ai miei 8 anni ed all’età dei miei bambini.
Piango un pò meno quando leggo della totale indifferenza che la madre dimostrava per le sorti di questo bambino, e mi sforzo di pensare che sia una realtà travisata, il mio cervello si rifiuta di accettare qualcosa del genere.
L’intervento più illuminante, come spesso succede su argomenti tremendamente seri, è quello di Immonda Bestia, perchè il tessuto sociale nel quale viviamo e facciamo crescere i nostri figli non è sempre colpa o merito di qualcun altro, siamo noi quest tessuto e possiamo/dobbiamo salvaguardarlo o cambiarlo dove non va.
Alla scuola elementare a Sesto dove sono andati i miei due bambini (uno ancora in quarta) è regola che ogni genitore o nonno o amico di famiglia accompagni il/la figlio/a sino al cancello di ingresso, ed all’uscita ci devono essere i genitori o persone delegate con tanto di copia delle carte d’identità, oppure si deve avvertire che il bambino viene preso dal genitore di un amico, sennò non esce, non viene mandato via.
Le regole servono e con un pò di buona volontà e buon senso ci insegnano a vivere meglio con tutti, quindi la società può essere dannata o virtuosa soprattutto in base a come noi ci impegniamo, nessuno escluso.
Dicembre 2nd, 2014 alle 16:30
DA BEPPE LIVORNO
BUONA SERA IO HO 59 ANNI E QUANDO ERO BIMBO FIN DALLA PRIMA ELEMENTARE SONO SEMPRE ANDATO A SCUOLA DA SOLO E COME ME ALTRI MIEI COETANEI. MAI AVUTO PROBLEMI CON PERSONE PIU’ GRANDI , FORSE E’ FORTUNA MA IO PROPENDERI PER DIRE CHE VIVEVAMO IN UNA SOCIETA’ MIGLIORE CON MENO AGI E DENARI MA CON MOLTA PIU’ SOLIDARIETA’ .
MI DISPIACE DAVVERO TANTO PER PER LORIS
LO PORTO NEL CUORE
UN SALUTO
Dicembre 2nd, 2014 alle 17:40
Non sono d’accordo.
Quando si dice “facciamo tutti schifo” è come dire che nessuno ha colpa, è il sistema, è il mondo di oggi. E’ anche questo un modo come un altro per scaricarsi la coscienza e trovare un capro espiatorio, anche se “collettivo”.
Non c’è condizione sociale o familiare che giustifichi l’assenza o l’indifferenza di un genitore nei confronti dei propri figli, così come non c’è malattia di sorta che possa anche lontanamente sminuire le colpe di un pedofilo o di chiunque faccia del male ad un bambino.
Quindi non voglio assolutamente essere accomunato a certa gente, perchè tra il non accorgersi di un disagio e l’esserne la causa ce ne corre, eccome se ce ne corre.
Il mondo è peggiorato e 50 anni fa certe cose non succedevano? Ok, ma la distinzione tra bene e male dovrebbe esserci ancora, e la colpa di chi non la riconosce non si può sminuire dicendo “è così che va il mondo” oppure “siamo tutti colpevoli”.
Filippo da Prao
Dicembre 2nd, 2014 alle 17:55
Quello che più mi ha colpita è stato il fatto che Loris non era la prima volta che non andava a scuola, era già accaduto altre sette, otto volte. Capisco avesse avuto 15 anni (erano tanto belle le forche, soprattutto in primavera a Boboli), ma a 8 anni non è proprio accettabile. Nessuno si era posto il problema? La mamma non lo sapeva? Non capisco….
Dicembre 2nd, 2014 alle 18:30
No,no attenzione se ho dato adito a questa interpretazione non ci siamo, forse mi sarò espresso male ma io non ho tacciato nessuno di fare schifo relativamente alla propria sfera personale,ci mancherebbe……era riferito in generale alla condizione culturale e mentale nella quale siamo cresciuti e ci siamo formati,dall’uomo di Giava ad oggi (in particolare nel nostro paese)più si tendeva al raggiungimento della posizione eretta del bipede più aumentavano comportamenti ed attività istintive finalizzate soltanto a soddisfare bramosità di chiara matrice postindustriale (in money we trust!!)egoismo,individualismo,personalismo e possessività diventavano i veri e gli unici valori in cui credere a discapito della solidarietà e della conoscenza del prossimo (in parole povere se credi in questi valori il prossimo tuo diventa solo uno da fregare, altro che rispetto)… tutto questo ovviamente non ha fatto altro che ridurre sempre di più l’ingresso del proprio orticello per poi potervi finalmente apporre il cartello LIMITE INVALICABILE ,ma tutto ciò ha generato soltanto uno spesso muro contenitivo eretto ad arginare fenomeni di socializzazione ed integrazione (quindi ci siamo privati volontariamente dell’occasione di conoscere l’altro o il diverso e quindi anche di crescere) e che ha avuto come effetto ultimo quello di impermeabilizzarci alla contaminazione e allo scambio di idee e ha creato di conseguenza emarginazione nelle fasce più deboli o sfortunate,……….da qui secondo me può nascere il disagio sociale che poi può sfociare in alcuni atti criminosi,io non sto giustificando il criminale ma vorrei capire perchè è arrivato a compiere tale gesto,se ho un malato cerco di curarlo non di ammazzarlo……….dopo tutto la società è come una rete dove tutte le maglie sono intimamente connesse tra di loro se si strappa in un punto tutto il tessuto alla fine cederà….non possiamo chiudere la porta e far finta che fuori va tutto bene …….è comodo ma non risolve il problema che si inasprisce e si cronicizza sempre di più
Immondo poeta !!!
tu quoque brute fili mi…….oggi sembri il risultato di uno shekeraggio tra Mahatma Gandhi e Madre Teresa di Calcutta ma mi hai frainteso ,mi dispiace non era mia intenzione passare per bischero ma te mi hai puntualmente ricordato che lo sono………come potrei mai contraddirti,Auguri di un sereno Natale anche a te e famiglia ………..mi hai fatto venire la voglia di una Cadillac ’70s rigorosamente VIOLA……..vò ad affittarla
primula viola
mi dispiace deluderti ma il primo della classe non lo sono mai stato e mai mi sono atteggiato nel farlo ……..poi è vero sono diventato ordinario di prima fascia all’Insipienza di Roma ………..ma questa è un’altra storia
ringrazio Wanderbosch che ha saputo cogliere bene il senso di quello che volevo dire
Dicembre 2nd, 2014 alle 18:41
Il problema David è che tutti staremo qui a dire che facciamo schifo ma già da domani sarà acqua passata e ben pochi di quelli che oggi ammettono che la società è disgustosa domani ricorderanno di poter far qualcosa per migliorarla.
Lo schifo è la normalità e a volte ci indigniamo.
Dicembre 2nd, 2014 alle 19:21
Quando Immondo parla di un’epoca passata, riferisce alcuni episodi sparsi ma, in realtà, parla di un’intera struttura sociale.
La struttura sociale di allora era fatta di:
1.) lavoro;
2.) ricchezza (poca o tanta, più o meno reale ma non facciamo sottigliezze in questo momento);
3.) una struttura contadina, almeno nelle nostre zone – già la nord trent’anni or sono avevano già i problemi che noi abbiamo qui oggi – che implicava una solidarietà in famiglia, nel lavoro, nel vicinato perché i contadini sanno che per arrivare in fondo al vigneto con la vendemmia, per proteggere il pollaio dalle volpi, per far crescere i figli quando i genitori erano tutto il giorno nel campo bisognava stare uniti e darsi una mano.
A distanza di anni è successa la catastrofe: il lavoro è andato a rotoli e s’è creata una povertà che sgomenta, fatta di tante pretese e soldi pochi come la voglia di sacrificarsi (i contadini sono sempre stati poveri ma avevano poche pretese); dove c’è la povertà e l’aspettativa del futuro è di stare peggio, cresce la tensione sociale e cresce la guerra fra disperati.
In un momento di disperazione sociale diffusa il mondo ti bombarda di offerte: il tablet scontatissimo, il cellulare con garanzia bimestrale tanto se si rompe dopo fai prima a ricomprarlo, donne a portata di tubo catodico ma non di tubo personale.
E siccome sembra tutto così a portata di mano ma anche irraggiungibile senza una lira o senza credito sulla tessera bancaria, qualcuno sbrocca: ecco le rapine modello bancomat, ecco le violenze sessuali come passatempo.
Se la persona è debole in tutti i lati della sua vita, come fa ad esporsi e testimoniare contro il pedofilo che ha preso Loris ?
Testimoniare, da un obbligo civico, è diventato un martirio: chi ti protegge le spalle dagli amici del pedofilo quando la sera rimetti la macchina nel garage al buio da solo quando alle sette di sera in un condominio di cento alloggi non c’è un’anima in giro ?
Come puoi azzardarti a riprendere un ragazzino che sporca il muro di una chiesa, che offende un vecchietto per strada, che fa il bulletto negli spogliatoi con quelli più piccoli, che gira per strada in orario scolastico quando poi rischi che il padre venga a cercare te e lasci impunito lui ?
Quando ho preso un cazzotto nel muso – se mi va bene – dal padre, la dentiera nuova la pago rivendendo la medaglia al valor civile che non riceverò mai ?
Se allo stadio dieci idioti belli impasticcati o gonfi di rum che a torso nudo in pieno inverno – visti di persona, erano tifosi del Verona di Bagnoli – si mettono a cazzottare il primo che capita, cosa fanno gli altri 29.990 presenti ?
Stanno zitti e fermi perché avanti che arrivino i Carabinieri hanno fatto in tempo a cazzottarne altri venti di eroici testimoni e non ho mai voluto essere uno di quelli.
Una volta c’era l’aia – chi l’ha vissuta sa di cosa parlo – con la gente che faceva veglia e si guardavano le spalle l’uno con l’altro, oggi c’è la giungla della terra di nessuno.
Si scarica sul singolo e sulla famiglia i problemi che lo Stato dovrebbe risolvere a livello aggregato: la sicurezza – prima di tutto dagli extracomunitari -, il lavoro, la sanità (dove se paghi ti curano, se non paghi finisci nelle fosse comuni delle corsie di medicina generale), la scuola con gli insegnanti che, fatte le loro due orine (con la u) al giorno, appaltano l’ignoranza ai loro colleghi di ripetizioni private, gli anziani che devano morì prima di costare troppo o che si devano accontentare di sopravvivere male se costano poco.
Poi ci sono le indiscusse responsabilità personali: di chi ha preso Loris e non ha scuse da accampare come di chi permette che un bimbo a otto anni non vada a scuola.
Ma se ad un italiano gli dici di arrangiarsi, stai tranquillo, ti prende in parola.
Dicembre 2nd, 2014 alle 20:10
paolo db hai perso un’occasione per tacere. spiegami cosa c’entra salvini in una tragedia del genere, no spiegamelo. se poi tutti gli eventi sono buoni per fare politica allora vabbene, altrimenti lo schifo è proprio questo strumentalizzare la morte terribile di un bambino per fare slogan. ma smettila…
Dicembre 2nd, 2014 alle 20:55
Il degrado della società italiana è uno dei motivi, non l’unico chiaramente, che mi ha portato a prendere la decisione di emigrare all’estero. Certo che la mia non è una risposta civilmente responsabile, sarebbe meglio restare e provare a dare il proprio contributo, ma adesso dopo 3 anni che vivo in Svizzera sono ancora più convinto di aver fatto bene. Bene per me è per le mie due figlie che possono crescere in un paese più equo e funzionale.
Un saluto viola.
Dicembre 2nd, 2014 alle 22:06
Ho aspettato a scrivere per non avere una rezione di pancia. Devo dire che non è tutto così semplice. No. Certo controllare i figli, accompagnarli ovunque, educarli, dargli valori, esempi.. con molta fortuna e molto sacrificio li porti alla maggiore età. Gli hai insegnato ed hanno imparato. Arrivano a 23 anni, escono dalla discoteca. Sentono delle urla in un bagno, ragazzine molestate dal branco idiota, a cui non è stato insegnato il rispetto e non sono stati insegnati i valori. Tua figlia, si invece, sa cos’è il bene e il male. Sa, che non ci si volta dall’altra parte ed interviene. Mette in fuga il branco. Meno uno. Questo l’aspetta, e le sferra un pugno. Cade, batte la testa. In coma. Puoi tu che le hai insegnato tutto, che sei una persona perbene, devi staccare la spina a quella tua meravigliosa, figlia,che non si girava dall’altra parte. Non basta ragazzi, non basta. E non facciamo tutti schifo. Questa meravigliosa, ragazza tedesca non faceva schifo. E non c’è più.
Dicembre 2nd, 2014 alle 23:08
Quando vedo la foto di Loris piccolo e indifeso mi si stringe il cuore.
Oggi per la prima volta ho letto di questa storia ed il bimbo sembra sia sparito nel nulla, con nessuno che lo ha visto e 40 telecamere in paese su cui non esiste immagine che lo riprende.
Nel post di David concordo sull’agghiacciante silenzio intorno e la sensazione e’ che questa storia avrà risvolti orribili.
Questa e’ una storia di pedofilia in cui non è possibile che nessuno si sia accorto di niente.
Un bimbo che subisce violenze non racconta niente ma è un bimbo che si rinchiude in se stesso; i familiari e gli insegnanti non possono non essere stati consapevoli che qualcosa fosse cambiato.
Dicembre 3rd, 2014 alle 08:24
caro paolo
mai mi permetterò di dirti di tacere se vuoi esprimere un opinione, che io la condivida o meno…..
comunque salvini per me era solo un esempio, dello scempio, che questo paese e chi lo abita sta diventando….
se non la pensi così, per l’amor del cielo, libero di farlo…..
fino a che te lo permetteranno
saluti e forza viola sempre
Dicembre 3rd, 2014 alle 09:00
“Nessuno vedeva?
Nessuno sospettava?
Nessuno trovava strano che un bambino di 8 anni non fosse a scuola al mattino?”
Ahimé, e infatti…
Dicembre 3rd, 2014 alle 09:54
Come sempre Antonello ha centrato il punto, bravo, concordo su tutto! A volte mi dicono che esagero, che sono apprensiva, che dovrei lasciar perdere e stare a guardare ma non ci riesco. I figli prima ed i nipoti dopo vanno protetti ed educati a fare altrettanto e, a mio parere, prevenire è sempre la cosa migliore. Per questo vigilo, ammonisco, rimbrotto, mi rendo noiosa spesso ma sono contenta di farlo perché i pericoli sono troppi e gli occhi non bastano mai .
La famiglia prima e la scuola poi devono insegnare e garantire la sicurezza ai nostri ragazzi. Se tanto ci siamo impegnati e ci stiamo impegnando per la sicurezza sulle strade con corsi, conferenze e leggi (casco, cinture ETC..) dovremmo impegnarci a 360 gradi contro ogni forma di pericolo perché i bambini sono il nostro futuro, ogni bambino ci appartiene e merita la nostra attenzione e cura. Non è accettabile che si scopra solo dopo 4-5 ore che un bambino di 8 anni è scomparso, la scuola dovrebbe immediatamente segnalarne l’assenza, per legge, con disposizione ministeriale! E dovremmo anche educare i bambini a riconoscere il pericolo, denunciare le molestie, proteggere i più deboli.
@luca-Pisa comprendo il tuo dolore e lo faccio mio , ma ti dico che è proprio per questo che dobbiamo impegnarci di più per diffondere la stessa coscienza sociale di questa meravigliosa ragazza che si è trovata sola perché altri non avevano ricevuto i suoi stessi insegnamenti . La tua storia deve essere un incentivo a fare di più non a tirarsi indietro.
Dicembre 3rd, 2014 alle 09:57
Io penso come violetviper (53). Se in quel paese qualcuno avesse avuto davvero a cuore la vita non solo di sé stessi o della propria famiglia ma degli altri in generale l’orco sarebbe stato fermato subito dai passanti. Che sanno e non parlano.
Quanti di noi vedono ingiustizie di ogni tipo e si girano dall’altra parte per qualsiasi motivo? In questo senso scusate ma siamo tutti colpevoli, con o senza fedina penale pulita.
Se vogliamo davvero dare una svolta alla società dobbiamo partire noi per primi. Non è banalità, occorre molto sforzo anche per non cadere nella violenza (ho visto un uomo scendere dalla macchina e aggredire quello davanti. Ho avuto paura, ma avevo il telefono pronto a chiamare aiuto) o nella rassegnazione del “tanto io da solo non cambio nulla”… io ci credo e nel mio piccolo ci provo, a disarmarmi e partire…
Dicembre 3rd, 2014 alle 10:18
Violet, non ti ho dato di bischero.
Non mi permetterei mai di dare di bischero a una persona che non so se ritenere più gentiluomo o più intelligente.
Una bella gara.
Bada ben bada ben, ho detto non fare i’bischero, con quel tono canzonatorio come si dice a un amico.
Come si può dire quando al bar arriva un amico con un vestito sgargiante ; anche se sappiamo che costui è un accanito e indefesso trombatore gli si dice “allora se tu sei buco dillo”!
Che mi comprendi cicala? 😉
PS. te bisogna tu venga un’estate a Senigallia .
C’è il “sammer jamboree” , arrivano le macchine americane da tutta Europa ; un festival di Cadillac, Playmouth, Buick, Pontiac, Dodge, De Soto,Mercury, e tutte le altre.
E la gente vestita in stile adeguato.
Un viavai nelle strade e nelle piazze di rockabilly paian sortiti dal ritorno dal futuro.
Arriva delle passere da urlo, che tuttavia, ahimè, davanti a tali macchine mi diventan trasparenti.
Tra togliere il telone ad una Eldorado e togliere le mutande a una di tal passerine, preferisco la prima.
Ma tanto un mi tocca ne quella ne quell’altra, sichhè il problema non si pone.
Il businnes delle auto d’epoca sta ingrossando a dismisura.
Pensa, accanto al mio magazzino c’era una bella concessionaria di Smart.
Ora si son messi a commerciare auto d’epoca.
Ogni volta ci passo davanti ci lascio un litro di lacrime .
Accidenti a non potere.
Ciao vipera, un abbraccio.
————————–
A Maladetto Toscano
Come sempre hai fatto una analisi che è una lastra a raggiX, ma che dico, una una risonanza magnetica.
Ritrovassimo la morale e l’impegno del dopoguerra , a noi itagliani non ci fermerebbe nessuno.
C’era una nazione di macerie fumanti, non c’era pane, eppure la gente si aiutava, si voleva bene, e sopratutto mi hanno sempre raccontato che eran più contenti.
Oggi, se a un figliolo gli finisce il credito allo smarthphone par che sia finito il mondo.
Tipo le mie figliole quando mi telefonano con la chiamata a carico del ricevevente. “Babbo, ricaricami subito, ho bisogno urgente”
Risposta canonica, potrei mettere un nastro registrato:
“Dio bonino, dammi il tempo di sortire di bottega.
E la paghetta ? O non c’hai la paghetta!”
risposta rituale:
“babbo, la paghetta l’è più lì!”
Invece noi, carao Maladetto s’aveva solo due grandi problemi.
Mettere in cinta le ragazze? No.
Organizzare i cortei di protesta contro la borghesia e i padroni? No
Il problema nostro, penso di tutti noi, di sicuro il mio, , grosso, insormontabile , era quando ci andava il pallone nel fiume, o quando si finiva la carta per fare i pirulini per la cerbottana.
Non so se s’era più furbi o più sciocchi dei ragazzi di ora.
Ai posteri l’ardua sentenza.
Ciao Maladetto, Buon natale anche a te e buon anno.
Antonello
Dicembre 3rd, 2014 alle 10:58
Si semina per gran parte dei primi anni di vita dei nostri figli; si semina sperando che il seme sia buono, che tu lo stia innaffiando nella giuta maniera e che il frutto cresca bene.
Questa notiza ci spaventa perchè c’è dentro l’angoscia che ognuno di noi genitori si porta sempre dentro: quella di vedere morire un figlio; e tu puoi aver seminato bene ed innaffiato meglio, ma ci sono cose che poi ti sfuggono di mano e non ci puoi fare niente.
Il piccolo Loris non so se stia stato innaffiato come si deve; leggendo le notizie ho più qualche dubbio, anche se ho imparato a non credere ciecamente a quello che viene scritto.
E quindi, in questo caso, come padre mi sento un po’ più tranquillo perchè mi dico, forse illudendomi, che a me una cosa del genere non succederà mai.
Mi spaventano forse più altre cose: fra queste quella che ha scritto Luca-pisa al post 58.
Io, da quando ho letto la notizia, quella ragazza fantastica e coraggiosissima ce l’ho nel cuore e nel cuore ho i suoi genitori; hanno fatto male ad educarla così, oppure nella vita bisogna girarsi dall’altra parte?
Ai miei figli ho insegnato a non voltarsi, ma se succedesse una cosa del genere non so se me lo perdonerei.
Saluti
Paolo Pisa
Dicembre 3rd, 2014 alle 11:44
L’Immonda ha già detto tutto…
Dicembre 3rd, 2014 alle 11:57
Poeta ,certo avevo perfettamente inteso (almeno lo spero)il tono canzonatorio,e poi un pò di sana autocritica ogni tanto mi fa bene ,spesso la esercito per depurarmi dalle tossine e dalle scorie……..
no questa un me la dovevi dire,adesso vado in fissa ,ho già la bava alla bocca, il mio riflesso Pavloviano preferito superiore fin anche a quello della porchetta (rigorosamente calda e SGOCCIOLANTE)……
Eldorado WOW !!
MAN,YOU’RE FUCKING RIGHT
ONE OF THE COOLEST CARS EVER MADE!!
nessuna versione femminile del rattus norvegicus può ingaggiare una sfida con questa auto ……ne uscirebbe sempre con le ossa rotte,non c’è chirurgia estetica che tenga e il bello è che non invecchia mai
la puoi portare anche nello spazio tutte le forme di vita alternative ne resterebbero estasiate…….
ps poeta via carica qualcosina sulla paghetta, te sei rimasto con l’iva al 19%
Dicembre 3rd, 2014 alle 12:02
Franci, gentile amico, lei ha perfettamente ragione quando dice “dobbiamo tutti fare qualcosa”
Vuol essere così gentile da rispondere ad un paio di quesiti che le porgo ?
Bene, legga :
Sud Italia, paesino x: L’ennesimo negozio è fatto preda di racket,il negoziante resiste , resiste, resiste, ma quando gli telefonano a casa con la seguente frase …
” bellini i tuoi bambini, davvero bellini, speriamo non gli accada mai niente, perchè tu lo sai vero, che a volte succedono le disgrazie, tu lo sai vero che a volte chi non rispetta le regole poi trova i guai in casa”!
Ecco, mi dica se lei fosse il negoziante cosa si attenderebbe dal suo vicino di casa.
Secondo quesito :
lei vede che un bimbo compagno di classe di suo figlio è vittima di bullismo.
Da buon cittadino segnala ai professori, al preside, magari anche alle forze dell’ordine.
I bulli vengon sospesi.
Okkey, ci siamo fin qui?
E ora i bulli aspettan suo figlio per ripicca e lo pestano per bene, con la promessa che se va a denunciarli il ragazzo avrà conseguenze ancora peggiori.
Lei che fa?
Grazie della cortese attenzione.
Risponda liberamente e con il cuore in mano.
Qui nessuno fa process, ne emette sentenze.
Mi stia bene
Immonda Bestia
Dicembre 3rd, 2014 alle 12:15
Mamma mia…..
@10 Antonello sono d’accordo nella tua visione della famiglia e ogni goccia della fatica che facciamo io e la mia compagna non ha prezzo perché ci ripaga tra qualche anno e forse quando noi non ci saremo più l’educazione che gli abbiamo dato agirà nel suo massimo splendore. Lo schifo non mi appartiene. Io pompo come un matto principi e valori di rispetto, ascolto e etica fermezza nel mio piccolo. Giorno dopo giorno senza mai finire in prima pagina . in prima pagina ci va lo schifo ma il non schifo è di più!!!!!
Essere genitori è durissima.
Una delle cose che mi fa impazzire è che non esiste un modo per avvertire i genitori dell’assenza del bimbo a scuola.
Dicembre 3rd, 2014 alle 12:51
… e intanto nelle terre del Commissario Montalbano, nessuno sa , nessuno ha visto, nessuno parla
neanche le telcamere hanno visto…..
e i giorni passano…..
La primula
Dicembre 3rd, 2014 alle 13:05
Caro Immonda,
Buon Natale e buon anno in anticipo su tutto l’anno.
Dicembre 3rd, 2014 alle 13:56
Quello che sta venendo fuori da questa triste storia è sempre più inquietante…
Umberto Alessandria
Dicembre 3rd, 2014 alle 14:02
Con sommo rispetto per le opinioni di tutti non ritengo che”prima” la società fosse migliore di quella odierna, anzi. La povertà non rende migliori gli uomini, la disperazione non migliora la solidarietà, l’ignoranza non fonda e non forma i valori sociali. La pedofilia è una piaga sociale che non conosce classi sociali, confini geografici, epoche. Ricordo che in Piazza Pitti negli anni 40 sui muri di una casa era scritta in grosso formato rosso “Dio ci salvi dalla fame e dai flagelli e dalla f.. di Don Cancelli”. Don Cancelli era un prelato condannato per abusi su minori. Datemi retta se aveste conosciuto veramente la Guerra, la fame, il freddo non avreste nostalgia di quei tempi. Saluti.
Dicembre 3rd, 2014 alle 14:05
Penso che non devono esistere parti d’Italia dove lo stato fa finta di non vedere. Pezzi di Afghanistan e Iraq ce li abbiamo in casa nostra, spero vanamente che lo stato agisca di conseguenza.
Dicembre 3rd, 2014 alle 14:49
Gentile Immonda, le rispondo volentieri, anche se sembrerò banale…
Dico che se tutti i commercianti fossero come lui il racket non esisterebbe. Dico che i bulli sarebbero sospesi perchè tutti, non solo mio figlio, se pensassero come me avrebbero non solo denunciato, ma anche parlato con i genitori dei bulli per capire anche la loro sofferenza.
Come vede sono molto banale.
Io che faccio? Ci provo, provo a scrivere qua quello che penso, lo dico agli altri, credendo sempre che l’unione sia la cosa che davvero più manca nella nostra società, l’umanesimo inteso come sacralità della vita… poi vediamo…
Dicembre 3rd, 2014 alle 14:55
PS: Lucia, da donna a donna, complimenti!
Dicembre 3rd, 2014 alle 15:53
@Babbo Viola Forza Pepito e Berna
Il modo per avvertire i genitori dell’assenza dei figli a scuola esiste e si chiama Registro Elettronico, dove gli insegnanti segnano assenze e presenze (oltre ai compiti e altre cose) che vengono immediatamente registrate sul web.
Io, collegandomi tutte le mattine al sito della scuola (nella mia area riservata) vedo se mio figlio è presente in aula oppure no.
Dicembre 3rd, 2014 alle 16:42
Prima di tutto non si lascia il bambino di otto anni davanti alla scuola e si và via!
Poi ci ripenso e dico, ma io a otto anni andavo a scuola a piedi da solo o con un compagno di classe mio vicino di casa e non ero l’unico che lo faceva.
Purtroppo è cambiato il mondo in senso poco bono e oggi non è più possibile lasciare un ragazzino troppo libero di andare e fare.
Poi magari lo proteggi troppo, gli inculchi un sacco di regole, principi e ottieni l’effetto contrario e quando se la deve cavare da solo sono guai.
Mestiere difficilissimo il genitore, oggi più di ieri…
Nel caso specifico, non si capisce bene quanto e se sua madre c’entri nella sparizione del piccolo, ci sono cose poco chiare e forse molto brutte dietro questa storia e questa famiglia.
Certo che con il colpevole, se lo trovano, non ci si dovrebbe nemmeno perdere tempo, una puntura e via.
Ma basterebbe anche il carcere a vita, solo che in Italia questa è pura utopia.
Dicembre 3rd, 2014 alle 18:42
Come avevo detto e mi spiace…la storia di Loris è ben diversa ed è dentro la famiglia non fuori
Dicembre 3rd, 2014 alle 19:25
Ancora una volta pare che l’orco non sia fuori.
Ho paura per quello che sta per uscire fuori. Teniamoci stretti, reggiamoci, perchè c’è roba grossa.
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@ Franci.
Ma lei è una Lei.
Non avevo capito, o forse non rammentavo.
Mi perdoni.
Onorato e grato della sua risposta.
Notevole, coraggiosa, come sempre le Madri si lottano come leonesse ferite.
La vorrei al mio fianco quando esco tardi la sera.
Suo marito permettendo.
Non pensi male,è solo per un fatto di mia sicurezza personale.
Immondo
Dicembre 3rd, 2014 alle 19:38
Ciao sono nato in san Frediano 44 anni fa alla il quartiere era degradato tanto che c’era il detto che li nn c’erano cimiteri perché morivano tutti in galera io non ho mai avuto problemi a uscire e giocare per strada. Il problema sono le persone nn i luoghi finché nn ci sarà la cultura del rispetto verso la famiglia e una rete di servizi sociali funzionanti al suo servizio nn sorprende amo ci di questi orrori
Dicembre 3rd, 2014 alle 21:11
@77 il che cosa???? Bello non lo sapevo mica…forse perché a Bologna le elementari non lo fanno… Ma solo le superiori ho visto su google.
Io ho pochi problemi perché va con lo scuolabus e c’è un’operatrice che li porta alla scuola. Però a Bologna non ce ne sono altre che hanno il bus e quindi mi son sempre chiesto cme fare… Ora son più tranquillo. Per me dovrebbe essere obbligatorio. Comunque la storia di Loris è torbida e per fortuna occasionale… Ci son solo tanti media avvoltoi atti a soddisfare la morbosità dell’umano. Ma resto dell’idea che siano molto più importanti le famiglie banalmente innamorate e dedicate l’uno all’altro.
Dicembre 3rd, 2014 alle 23:11
Caro Classe 1937, io, classe 1950, ripeto, nato e vissuto fino al ’64 in S.Frediano (ho fatto le medie alla Machiavelli di Piazza Pitti) ho scoperto tardi, ma molto molto tardi, il vocabolo “pedofilo” e il suo significato.
Sono stato tardivo io oppure noi ragazzi degli anni 50 vivevamo in un mondo diverso, più duro per certi versi ma meno cattivo?
C’era forse allora molto meno benessere ma molta più umanita, anche tra chi viveva ai margini della legalità?
Non eravamo tutti un po’ più amici e meno conoscenti?
Fernando, l’ortolano, i’ Moro, il pizzicagnolo, Dario, il lattaio, Carlino il macellaio, il pollaiolo all’angolo, gli artigiani di via del Campuccio,che battevano il ferro e intagliavano il legno sul marciapiede davanti alla bottega, i fiacchere che avevano li le stalle, erano tutti “angeli custode” di noi ragazzini che si sciamava per quelle stradine a giocare a nascondino (gioco oggi pericolosissimo) o con le cerbottane coi piruli di carta
Oggi chi abbiamo? La cassiera dell’Esselunga e quella dell’Ikea?
M.T.
Dicembre 3rd, 2014 alle 23:23
….queste atrocità sono come un incubo.
Per favore svegliatemi.
Non posso credere sia il mondo reale.
Deve per forza essere un mondo parallelo. Un mondo cattivo.
Fino ad oggi non ho mai creduto all’esistenza del diavolo. Ma forse mi sono sbagliato.
Dicembre 4th, 2014 alle 05:42
Classe 1937 ha espresso un concetto che condivido al 100%
Non è vero che ieri si stava meglio di oggi.
Ne sono convinto. Potrei parlarne per ore.
Delinquenza, ignoranza, violenza, fame, pericoli.
Più andiamo indietro nel tempo e più troviamo disagi e situazioni poco piacevoli.
I bambini di oggi forse non giocano a pallone per strada, forse stanno troppo tempo davanti ai video game ma sicuramente sono più sicuri.
Torniamo indietro di 40 anni? (Altro che registro d classe sul web).
Essere bambino a ragusa nel 1960 o essere donna a ragusa nel 1960 (la città di Loris)… Veramente credete che fosse più semplice?
Non scherziamo!
Cosa cambia? Cambia la percezione. Prima i disagi erano nascosti, non amplificati dai media, erano ovattati dal silenzio.
Ora, con 1000 telegiornali, giornali, siti e social un fatto di cronaca passa da video a video creando la sensazione dell’ “incredibile”.
Le violenze degli anni 80 restavano circoscritte a pochi elementi, quelle degli anni 60 ancora più nascoste, negli anni 40 un bambino di 8 anni era già un uomo…
Sapete cosa penso? Credo che non si stava meglio prima. È solo che prima eravamo più giovani.
Ma nessuno di voi si ricorda del mostro di Firenze? Io avevo paura anche a fermarmi in macchina…per non parlare delle sparatorie, delle bande della magliana, delle uno bianche, degli spacciatori e dei tossici – quelli veri non quelli di 2 cannette – delle stragi, dei rapimenti, degli scontri politici fatti con le spranghe, degli scippi alle donne con i Ciao senza targa… Potrei andare avanti con decine di esempi.
Tutta roba che ora, x fortuna, non c’è quasi più.
Dicembre 4th, 2014 alle 07:00
Fanno schifo..e nn facciamo schifo!
Fa schifo chi uccide un bambino di otto anni,chi di tre,di che abusa.
FA schifo chi “cade su una scialuppa di salvataggio per primo” pur essendo il capitano della nave.ma fa piu schifo senz’altro chi il suddetto capitano lo invita all’isola dei famosi,famoso per aber ucciso una trentina di persone.
O chi intervista “zio Michele” e si fa mostrare come ha nascosto il corpo di una tredicenne,come fosse la cosa piu normale.
Io, che ancora ho la forza di indignarmi, non faccio schifo.
Fanno schifo loro.
Dicembre 4th, 2014 alle 08:39
M.T. e Nippo. Credo che la verità stia nel mezzo ai vostrimdue puntimdi vista. È vero che i pericoli c’erano anche prima, solo, che se ne parlava meno. E sicuramente la cattiveria non mancava. È altrettanto vero però chemi rapporti tra le persone erano più approfonditi, meno superficiali. In una parola ci, si, conosceva. Oggi non conosciamo il vicino del pianerottolo. Siamo chiusi nel nostro piccolo mondo. Quello del piccolo Loris, appare però sempre più come il, solito caso dell’orribile focolare domestico. È qui che s’infrange la bella disamina d’Immonda. Più dell’80% delle violenze su, donne e bambini, si consuma nel focolare domestico. Nel tremendo focolare domestico. Concetti come famiglia, comunità sia scolastiche, che, ricreative, che religiose, troppo spesso oggi nascondono il mostro. Non son più sinonimi di sicurezza o di valori. Certo, non per questo dobbiamo abbandonarli. Ma dobbiamo stare con gli, occhi bene aperti, sempre, qualunque sia il contesto. E comunque è proprio in famiglia che accade il peggio. Ed è qui che la scuola deve dare una mano. Solo degli insegnanti attenti possono capire se ci sono problemi in famiglia. Quando capiremo che L’INSEGNANTE deve avere formazione e stipendi adeguati alla missione importantissima da assolvere, avremo rimesso la chiesa al centro del villaggio. Magari con meno ferie, ma con più specializzazione ed importanza. Chissà quante deve averne passate il piccolo Loris nei suoi terribili otto anni. E nessuno si è accorto di niente? Non è accettabile.
Dicembre 4th, 2014 alle 08:41
Scusate gli errori, maletetto tablet.
Dicembre 4th, 2014 alle 09:30
Nippo, che sei sicuro che i bambini lasciati oggi al computer siano più sicuri di noi quando si giocava a pallone sotto casa?
Che sei sicuro che i consumatori di pasticchine, anfetamine e diavoli vari di oggi sian più sicuri degli eroinomani degli anni 70 che andavano a farsi di nascosto e non in piazza come ora?
Che sei sicuro che viaggiare di notte oggi sia più sicuro di quando quarantanni fa si cazzottavano tra missini e lotta continua?
Che sei sicuro che depredarti la macchina mentre tu posteggi oggi o trovartela rigata, sia più sicuro di quando facevano uno scippo su un Ciao?
Che sei sicuro che viaggiare oggi in mezzo a due automobili su dieci senza assicurazione RCA sia più sicuro di quando s’attraversava la strada quarantanni fa senza dossi, strisce pedonali fosforescenti, segnalatori,cazzi e lazzi vari?
Che sei sicuro che siamo più sicuri oggi di prima?
Io non son sicuro.
In quanto al Mostro, bada cosa ti dice il tuo amico Antonello.
Da ragazzo andavo per venire (questa è bellina davvero 😉 in mezza campagna nei dintorni di Prato.
L’ultima cosa a cui pensavo era il mostro di Firenze.
Quando prende la mezzora strappamutande , a ventanni un ce n’e per nessuno marianna cane.
E bada ben , spesso andavo , e venivo (riborda) nel piccolo appezzamento del babbo, sopra il cementificio di Settimello, in Via delle cantine.
Sai dov’è?
A neanche un chilometro in linea d’aria dal “campo delle Bartoline”, uno dei luoghi dei delitti .
Ciao Daniele.
Stammi bene, ma che dico, ottimamente.
Antonello
Dicembre 4th, 2014 alle 09:46
Mario T, che ha i capelli imbiancati non a caso,dice cose molto sagge.
Scrivo l’ultima, poi mi ritiro.
Intorno al 1970 ovvero a dieci anni, con la figlia di un collega del Babbo, appena s’aveva due o tre spiccioli s’andava al vecchio “bar Italia” a giocare a flipper in una saletta interna.
Chi è diversamente giovane rammenterà il bar Italia, in via Garibaldi, a Prato; ora chè un negozio di Swarovsky, prima ancora c’era un negozio di Geox, prima ancora vendevan valige, insomma, il tempo passa.
Dopo un par di settimane, la cassiera che ci vedeva entrare e uscire in questo bar , ci fermò e ci fece un cazziatone:
” ragazzini, non va bene che vu siate sempre a giro e a spender soldi , se continuate lo dico ai vostri genitori”
In centro si conoscevan tutti.
Come oggi.
Fermate il mondo, voglio scendere.
In terza media, quando cominciai a fumar le prime sigarette di rimpiatto, quando compravo le Muratti le nascondevo o dietro l’aiuola del Monumento ai Caduti di piazza san Francesco, o in casa, nella torretta di un modellino di un panzer Tigre.
Oggi fanno prima, le chiedano ai genitori .
Immonda bestia
Dicembre 4th, 2014 alle 15:57
@franci, grazie e ricambio di cuore!
@Immondo @ MarioT orgogliosa di far parte della cerchia dei vostri amici, ce ne fossero di più come voi il mondo sarebbe diverso!
Dicembre 4th, 2014 alle 16:17
Seguo sempre il tuo bolg Davide… hai toccato un tema importante per la ns società…Nel mio piccolo credo che come dice Immonda, che saluto, persona mai banale nei suoi interventi, ieri credo che si stava meglio, oggi credo che la società sia molto compromessa , una volta si tornava a casa, si giocava e si studiava. (almeno così ho fatto io) i miei insegnanti erano “intoccabili” se un mio prof o maestro dicevano a miei genitori che ero assente ( mentalmente o materialmente ) non rischiavano di essere malatrattati dai miei…. anzi..quando arrivavo a casa se non prendevo una sano “schiaffo” ma soltanto una ramanzina ero contento. Oggi no , gli educatori devono stare ben attenti a come parlano con i genitori perchè possono essere tranquillamente maltrattati.Andavo a scuola da solo dall’età di 9 anni , 500 mt da dove abitavo, ma tutti ci conoscevamo, il fornaio il macellaio l’edicolante… e per tutti c’era rispetto, c’era rispetto quando salivo sul bus per l’anziano a ui cedevo il posto a sedere, c’era rispetto per il povero che chiedeva 20 lire (senza mai essere arrogante come sono ora …) Oggi purtroppo il figlio arriva a casa e ti dice “O Babbo sai che il prof mi ha detto che non capisco nulla perchè non seguo la lezione… ” e il babbo si inca..a e il giorno dopo và dal prof a dirgli che lui non capisce niente, il mi figliolo è bravo sei te che sei un incompetente… A me mi mettevano in castigo , oggi fai nella tua camera a giocare con internet o ipod qualsiasi.Quindi io credo che forse bisognerebbe ritornare a dei vecchi e sani valori di una volta, questo non vuol dire “NON ESSERE MODERNI” come genitori , ma essere semplicemte “DEI GENITORI” che aiutano i propri figli in un percorso (la vita) molto difficile, che soltanto con dei valori veri e non effimeri, si affronta con positività.
Saluti a tutti a FORZA VIOLA sopratutto domani sera……….
Dicembre 5th, 2014 alle 18:55
non prendetemi per un vecchio (forse) contacazzate rincoglionito (questo no davvero) ma quando la Fiorentina perde ci sono anche 250 commenti, quando vince almeno 200 e ora una novantina….ma che gli s’è seccato l’inchiostro nella penna a tutti? mah… forse invecchio davvero, che ne dite?
Dicembre 6th, 2014 alle 04:51
Sono sincera, non ho parole per commentare questa brutta cosa. Purtroppo quì non c’è legge tutti possono uccidere, maltratare, fare ciò che vogliono e tu sei impotente perchè sai che non puoi fare niente. Anche io sono stata sempre per strada congli amichetti a giocare ma non sono mai stata infastidita da nessun orco. Mia mamma anche se aveva 8 figli era sempre pronta a venire a parlare con la maestra,e si accorgeva subito se c’era qualcosa che non andava. Comunque la vita è cambiata tutti siamo cambiati: Troppi permessivismi fanno male specialmente a quelli che ci comandano dall’alto dei partiti che dovrebbero dare l’esempio e invece sono proprio loro i più zozzoni e ladri.Ognuno pensa ai propri interessi e non gline grega niente di un povero angioletto che viene ucciso, anche perchè se pure venisse preso troveranno delle attenuanti come sempre e, sicuramente sarà fuori come tutti gli altr dopo poco tempo…..QUESTO E’ IL VERO SCHIFO!!!!!!Vi abbraccio tutti…..