Il massimo della pena
Vuole il massimo della pena quell’essere ripugnante e schifoso che ha consumato un atto sessuale con sua moglie e poi l’ha uccisa, ammazzando sempre a sqngue freddo anche i due figli, andando poi dopo una doccia a tifare Italia.
Qual è il massimo della pena per uno così?
Di istinto mi verrebbe da dire: la cella comune insieme ad altri detenuti.
Per la mia voglia di giustizia sarebbe meglio della pena di morte, che non dovrebbe appartenere ad un Paese civile, ma poi entrano in azione alcuni freni morali, ormai prossimi all’estinzione, perché io non ce la faccio davvero più a sopportare questo mattatoio civile.
Verrebbe da dire che noi uomini (sì, no uomini, perché nel 90% dei casi è il genere maschile che si macchia di delitti così) siamo delle bestie, ma è limitativo, perché gli animali non uccidono così.
Uccidono per sopravvivere o per difendersi, non per altri motivi.
Ripenso ai miei anni giovanili o anche quelli attuali, recupero nella memoria le cazzate più cazzate che posso aver fatto e non trovo neanche l’ombra del delirio di onnipotenza che ha preso la testa di molti.
Non arrivo a capire il percorso mentale che possa portare a questo scempio, a come esista solo l’io in tutte le sue forme più devastanti.
Gli altri, le altre, sono un corollario del mio piacere e se per regalarmi quel piacere io devo uccidere, non importa.
Uccido i miei figli, uccido una tredicenne perché altrimenti parla, uccido una moglie o una compagna che non vuole tornare con me, uccido semplicemente chi mi dice no.
Come siamo arrivati fino a questo punto?
Giugno 17th, 2014 alle 06:45
E’ un ingigantimento massiccio della cultura dello stupro, sempre in voga di questi tempi. La nostra società si impegna ad insegnare alle ragazze a non essere stuprate, piuttosto che insegnare ai nostri ragazzi, che so, a non stuprare.
Questa ne è solo la, purtroppo, logica evoluzione. Abbiamo insegnato che “l’uomo vero non deve chiedere mai”, con film, pubblicità, sport…ecco il risultato.
Giugno 17th, 2014 alle 06:58
io aggiungerei anche l’altro messaggio pubblicitaio:
“ma io valgo !!!”
che razza di società …
Giugno 17th, 2014 alle 07:00
Renato Vallanzasca…
Rapine, omicidi, sequestri di persona, evasioni.
Accumulati in via definitiva 4 ergastoli e 295 anni di reclusione.
Era in licenza a Milano quando lo hanno trovato a taccheggiare in un supermercato.
Oltre alla licenza premio il Vallanzasca gode della semilibertà.
Di giorno fuori e la sera in carcere.
Ricordo… 4 ergastoli e 295 anni di reclusione per OMICIDIO, RAPINE, SEQUESTRI DI PERSONA e EVASIONE!!!
Giugno 17th, 2014 alle 07:06
investiamo investiamo investiamo nella scuola; e mettiamo altre materie; educazione civica,moralità,etica.
E’ da lì l’unica strada per formare le teste con neuroni non alterati.
Giugno 17th, 2014 alle 07:08
Ho i brividi al solo pensiero, non è possibile che accadano queste cose
Pena capitale e basta,
Giugno 17th, 2014 alle 07:23
Quello che mi pare ancora più assurdo è che ti sei stufato della tua compagna esiste l’istituto del divorzio: non è velocissima come procedura, ma almeno ti separi e puoi iniziare una nuova vita. Invece no, molti delitti sono di persone che hanno fretta e si sbarazzano di moglie, fidanzata,compagna e, soprattutto, figli in modo cruento. Non so come possa riuscire a compiere un gesto del genere una persona, un uomo. Io non ci riuscirei, nemmeno a pensarlo: mi parrebbe un gesto fin troppo ripugnante.
Forse il problema sta alla radice, ad un’educazione che è molto cambiata in questi ultimi anni, ad un deprezzamento dei valori, ad una società che è cambiata moltissimo e che è più basata sull’egoismo, sull’apparenza.
Non mi ci ritrovo.
Giugno 17th, 2014 alle 07:25
E’ una cosa talmente fuori natura che non riesco nemmeno a considerarlo un essere ripugnante e schifoso. E’ troppo. E’ oltre. Oltre tutto. Ha fatto qualcosa che persino in guerra sarebbe considerata inaccettabile.
Il “bello” è che, con un buon avvocato, ha qualche possibilità di ottenere la seminfermità mentale.
Giugno 17th, 2014 alle 07:36
Mi dispiace deluderti ma gli omicidi delle donne ce ne sono sempre stati e sempre con la stessa frequenza, anzi, in passato erano anche in numero superiore.
Cos’è cambiato?
Tre cose: la sensibilità della società sull’argomento, la diffusione capillare dei mass media che rendono una percezione diversa del fenomeno e una legislazione penale molto più repressiva, mentre fino agli anni ’70 buona parte dei femminicidi passava per delitto d’onore e quindi veniva considerato un delitto minore.
Con questo lungi da me giustificare il problema, ma la situazione è molto più complessa di come la si vorrebbe rappresentare e richiederebbe ben altra analisi rispetto ad un giudizio tranchant come esprimi te quando dici “Verrebbe da dire che noi uomini (sì, no uomini, perché nel 90% dei casi è il genere maschile che si macchia di delitti così) siamo delle bestie, ma è limitativo, perché gli animali non uccidono così”.
L’unico augurio che posso fare a quell’assassino è il “FINE PENA: MAI”. ma che sia mai per davvero.
Giugno 17th, 2014 alle 07:37
EnricoC, l’assassino ha proprio affrontato quest’argomento. Mentre uccideva sua moglie, e lei chiedeva “perchè?”, lui le rispondeva “il divorzio non cancella i figli”.
Ho la pelle d’oca.
Giugno 17th, 2014 alle 07:38
E’ arrivato il momento della pena capitale caro David, oggi regna l’impunita’ per la maggior parte dei reati conto la persona, cosa credi che gli facciano a questo animale? Perizia psichiatrica sei sette anni e fuori. Per te e’ da paese civile questo? Per me visto che c’è’ pure la certezza di non incolpare un innocente ( e’ reo confesso) punturina e via!
Giugno 17th, 2014 alle 07:41
E con una forzatura lo scempio del calcio storico vergognosamente diventato palcoscenico di viltà e violenza !
Giugno 17th, 2014 alle 07:47
St.pauli, il calcio storico con la violenza sulle donne c’entra quanto il culo con le quarant’ore.
A me sembra che l’unico vile qui sei te che scrivi delle fesserie nascosto dietro una tastierina.
Ma guarda che gente….
Giugno 17th, 2014 alle 07:58
Ogni cosa è una storia a sé. Fuori dall’emotività se non si riesce a “comprendere” ha poco senso commentare. Che è accaduto dentro il cervello di quell’uomo? Che è accaduto dentro il cervello dell’assassino di Yara? Qualcosa di incomprensibile alla stragrande maggioranza degli uomini. Se non si “comprende” non si può neppure “prevenire”. Ma ci piace relegare tutto alla violenza di genere perché è più semplice.
Giugno 17th, 2014 alle 08:04
Va cambiato il diritto di famiglia. Probabilmente va organizzata la società in modalità differente eliminando completamente il concetto di famiglia. Persone psicologicamente deboli si legano a “vita” e mettono al mondo figli senza neppure lontanamente capire cosa fanno ed i vincoli affettivi possono apparire totalmente soffocanti. Oggi poi che lo “spirito di sacrificio” non va più di moda, che si insegna ai figli che se qualcosa ostacola la nostra (presunta) felicità, quel qualcosa va rimosso in tutti i modi. Oggi che i figli hanno tutto e gli viene a noia tutto e pretendono di più. Oggi che i rapporti di coppia sono talmente labili e inaffidabili. Andrebbe proprio cambiata l’organizzazione della società senza la famiglia come mattone fondante. Ma forse sono un visionario.
Giugno 17th, 2014 alle 08:05
Non so come ci siamo arrivati ma mi piacerebbe sapere dove sono ora i vari Pannella, Nessuno tocchi Caino e compagnia sbraitante…
Giugno 17th, 2014 alle 08:07
La cosa che mi deprime piu’ di ogni altra e’ che questo galantuomo al massimo tra 10 anni sara’ fuori… Come Erika e Omar,ad esmpio. O come quei dementi che investono e scappano e passano al massimo qualche mese ai domiciliari. Io non so come si possa fare un azione del genera,ne’ quale sarebbe la pena giusta,ergastolo o pena di morte. Il mio problema e’ che nn mi sento protetto dallo Stato. Troppe volte vedo delinquenti che la fanno franca. E il pensiero di campare un tipo cosi in carcere a spese nostre….
Giugno 17th, 2014 alle 08:12
Ciao Guetta,
tutte le volte che facciamo i “superiori” rispetto agli altri, tutte le volte che ce ne freghiamo di ciò che ci succede intorno, basta che noi viviamo bene, tutte le volte che non ci interessiamo di chi ci sta vicino e dei loro problemi, ci rendiamo complici di queste azioni.
Certo, quello è un pazzo, ma è la società, e cioè tutti noi, che partoriamo questi obbrobri, proprio con i nostri comportamenti.
Quindi non facciamo i falsi scandalizzati e non facciamo finta di chiedersi perché è successo, la riposta è molto semplice e sta nei nostri comportamenti quotidiani, nel nostro essere sempre più isolati e sempre più individualisti.
Questo è, e se non vi piace la spiegazione, continuate pure con le vostre lacrime di coccodrillo.
Giugno 17th, 2014 alle 08:14
è vero come ha scritto alessandro b. che gli omicidi sulle donne ci sono sempre stati, anche se questa ovviamente non è un’attenuante, ma questo ha fatto l’amore con lei, poi l’ha sgozzata, poi ha sgozzato la figlioletta di 4 anni (la figlioletta che ti butta le braccia al collo quando torni a casa!!) e il bimbo di 2. il tutto premeditatamente. qui siamo veramente al troppo, impossibile anche tentare di capire i meccanismi che possono scatenare cose di questo tipo. impossibile.
Giugno 17th, 2014 alle 08:18
Era una forzatura gigante ma c’è un nesso con l’idea di virilità, un fuori tema gigante dove l’uomo si manifesta nella sua più limitata idea di se. Scusatemela.
Giugno 17th, 2014 alle 08:19
La risposta te l’ha data proprio lui, questa bestia che prima sgozza l’intera famiglia perché di ostacolo alle sue voglie tromberecce e dopo, messo di fronte all’evidenza, supplica il massimo della pena davanti ai carabinieri.
E’ ovvio che nelle menti più deboli questi eventi portino alla conclusione che ci vuole la pena di morte.
Il punto è che la pena di morte non risolve il problema, l’america ce lo insegna tristemente, ma rappresenta solamente il “dente per dente” di vendetta.
Quando accadono questi fatti mi viene sempre in mente cosa dissero ai giornalisti i coetanei ed amici di Erica ed Omar, quelli che maciullarono madre e fratellino di lei: “a questi due date l’ergastolo vero ? Mica li farete uscire tra 10 anni …”
Ecco, la certezza della pena, io uno così a giro tra 20 anni non ce lo voglio: hai ammazzato intenzionalmente una o più persone? Bene, ti becchi uno o più ergastoli, fine del discorso … e se per arrivare a questo tocca cambiare la costituzione, facciamolo.
Poi si dovrebbe “aprire un curturale” sullo stato attuale della nostra società, sulla violenza ai danni dei più deboli, sull’egoismo che ormai pervade ogni aspetto della nostra (loro) vita, sulla necessità di una rivoluzione sociale ecc ecc.
Tutto vero, tutto giusto, ma PRIMA, datemi la certezza della pena, poi se ne ragiona del resto.
Giugno 17th, 2014 alle 08:24
Aridàje con questo MERDA di “pena di mor*e”… a me fa schifo solo scriverlo!!!
Vendetta non significa giustizia!
Moglie e figli non torneranno certo in vita ammazzando un ulteriore essere umano.
Anzi, penso sia pure peggio: da una parte un efferato omicidio, dall’altra un assassinio legalizzato.
Inconcepibile.
A nulla probabilmente servirà far notare che i paesi con questa malaedetta “pena” sono anche tra i più violenti in assoluto.
Ma come pensate che ci sia Pace in uno stato che ammazza i propri cittadini???
Boh… scusate lo sfogo, di solito non sono così “egocentrico” da voler dire la mia ma su questo argomento sono fortemente intollerante.
Giugno 17th, 2014 alle 08:24
Quando i demoni si scatenano nell’anima e nel cuore di una persona, uomo o donna che sia, credo che non ci sia scampo, salta qualsiasi freno inibitore e le sovrastrutture – cultura, senso civico,educazione, ecc.- non possano niente contro la perdita del senso di responsabilità. Queste cose, nel rapporto tra uomo e donna, sono sempre successe: fino agli anni 60 c’era persino il delitto d’onore a giustificare ogni infamia e la condizione della donna, in famiglia o nella società rurale, era di semi schiavitù o quasi. Dopo, con la disponibilità dell’energia diffusa e a basso costo, con l’industrializzazione, le cose sono cambiate ma il retaggio di una cultura millenaria è rimasto. Leggere ogni tanto il buon Fedor, uno che ha indagato a fondo i recessi più sordidi dell’animo umano, a scuola e nei centri di formazione e di educazione potrebbe servire (invece delle tante letture accademiche e didascaliche). Se non altro si creerebbe, nel tempo, una percezione diverso del senso di colpa e di espiazione, oggi totalmente assente nella nostra società.
Giugno 17th, 2014 alle 08:35
Grazie David x questo post…era giusto oggi non parlare di calcio x rispetto di quella povera donna e di quei due angeli…ho una bimba di 6 anni ed un bimbo di 22 mesi e non ti dico ieri quanto ho pensato a questa storia e come hai scritto tu non arrivo a capire come si può arrivare a tanto…cosa ha spinto quell’essere inumano a fare tutto ciò…un raptus omicida, una discussione finita male, un improvviso impeto d’odio e rabbia…forse avrei “compreso” (si fa x dire) di più…ma non i bambini, non mentre dormono nel loro lettino, così indifesi e così vulnerabili…la domanda di tutti oggi è quella…MA COME SI FA???…purtroppo risposta non c’è ma se è la società che ha portato qualcuno di “noi” a fare un gesto simile cominciamo ad interrogarci tutti e a capire dove e cosa stiamo sbagliando…
Giugno 17th, 2014 alle 08:40
No, non riesco ad arrivare a capirlo, questo “padre”.
Anche io, qualche volta, mi sono sentito ingabbiato dalla mia famiglia; è normale, penso, e ci passiamo tutti in alcuni periodi della nostra vita.
E questo nonostante che al monmento in cui, magari sposandoci, si compia un atto più o meno consapevole: legandoci a qualcuno, si imposta la nostra vita con l’obiettivo di condividere le cose con altri, cercando di costruire un qualcosa di buono e sapendo di dover arrivare a rinunce e scendere a compromessi.
Si rinuncia a comprare qualcosa, perchè una famiglia costa (e tanto).
Si rinuncia al nostro tempo, perchè fra lavoro e famiglia, ci rimangono le briciole.
Si rinuncia alle nostre cose personali, perchè è giusto che queste siano condivise insieme ai nostri cari.
Puoi avere successo, e la tua famiglia viene costruita solida e viva e quello che ricevi in cambio delle tue rinunce viene moltiplicato per 1000; puoi averne meno, e la tua famiglia ha problemi,con separazioni, litigi, allontanamenti, incomprensioni.
Però…
…però, anche nei casi in cui ti sembra di non riuscire a far fronte alle tue rinunce, anche nei casi in cui hai fallito e la tua famiglia si sfalda, non puoi liberartene così, facendo un reset.
Ecco un reset; forse siamo troppo abituati al virtuale, dove quando le cose non stanno andando a finire come speravi, stacchi, spegni e ricominci con una nuova partita.
La vita reale non funziona così.
Non puoi far fuori i tuoi figli, perchè sono ostacolo alla tua nuova idea di vita.
Come ha fatto? Con che animo? Con che forza?
Non lo capirò mai.
Giugno 17th, 2014 alle 08:49
Una semplicissima ” Tazzurella e Cafè” risolverebbe il problema a questi animali.
Conteviola.
N.B lo scrivo convintamente ,primo come padre , secondo come cittadino e ducis in fundo come uomo.
Giugno 17th, 2014 alle 08:50
@20 Menti più deboli???.. Spiegati meglio…
… Se la pena di morte servisse anche solo come deterrente???…anche solo a salvare una vita sarebbe già qualcosa… Due bambini sgozzati e questo magari la fa franca… Bah…
Umberto Alessandria
Giugno 17th, 2014 alle 08:54
Qui la situazione è ancora più aberrante del già aberrante delitto d’onore (o come diavolo volete chiamarlo). Qui non c’era nemmeno una donna che voleva andare via o che tradiva il marito, qui era solo una moglie e due figli che rappresentavano un ostacolo (?) al desiderio di libertà (??) di un individuo. Quello che mi fa andare in bestia è che la bambina di cinque anni, magari sarà saltata in collo a questo essere, per Natale o per la festa di compleanno, tutta felice di essere in braccio al suo babbo. In effetti vengono in mente più sentimenti di vendetta che di giustizia….
Giugno 17th, 2014 alle 08:58
Ho l’impressione che si stia facendo molta confusione.
Leggo di femminicidio, di violenza del maschio sulla femmina, di cultura della virilità.
Qui non centra nulla.
Non risulta che questo signore, prima di adesso, abbia mai alzato un dito contro sua moglie.
Poi, d’un tratto, la massacra e massacra i figli piccoli, le sue creature, sangue del suo sangue. I figli per i quali ognuno di noi, al contrario, sacrificherebbe se stesso.
Qui siamo di fronte a qualcosa di spaventoso: il deserto nel cuore e nell’anima. Un anaffettivo, un sociopatico che considera la propria famiglia un ostacolo a una vita diversa e che per questo decide semplicemente di rimuoverla. Per sempre. Dopo averlo fatto si sarà sentito libero?
E’ questo che mi atterrisce.
In principio fu Pietro Maso. Poi vennero Erika e Omar. Questa è l’evoluzione della specie. In quasi tutte le lingue non esiste neppure una parola per definire il genitore a cui muoiono i figli, tanto è considerata abnorme questa condizione. Adesso abbiamo i padri che eliminano i figli per inseguire i propri effimeri sogni.
Giugno 17th, 2014 alle 09:00
e vanno tutti a messa, erano così brave persone, salutavano sempre, sempre sorridenti. a volte quasi non ci si crede che tutte le volte il resoconto dei vicini sia questo. tutte le maledette volte.
Giugno 17th, 2014 alle 09:04
Caro David
Non siamo arrivati a questo, ci siamo sempre stati. È nella natura dell’umanità, gesti così non hanno niente a che vedere con la pubblicità, con la società moderna o con particolari cambiamenti sociali.
Si cercano cause troppo spesso a sproposito. Fa male ammettere che certi eventi accadono e noi non potremo mai comprenderli e accettarli e mai far niente per evitarli.
Davvero qualcuno pensa che le pene attualmente previste per reati del genere non siano un deterrente sufficiente a compiere atti simili? Negli Usa, con la pena di morte in vigore, forse non accadono?
Eppure qualunque pena prevista o inflitta non toglierà mai a nessuno la possibilità uccidere.
Giugno 17th, 2014 alle 09:06
Quando ho sentito la notizia al telegiornale, giuro mi è venuto da vomitare….
In questo paese si cerca sempre una giustificazione per il carnefice e mai si rispettano le vittime.
Basterebbe che gli dessero l’ergastolo e ce lo lasciassero davvero in carcere. Lì qualcuno che fà in modo di non lasciargli finire di scontare la pena lo trova di sicuro.
Ma quando si danno i permessi premio a Erica e Omar, a Vallanzasca e si potrebbe continuare all’infinito, cosa ci dobbiamo aspettare?
Non si tratta di giustizialismo o “lacrime di coccodrillo”, si tratta solo di certezza della pena, che vale per queste atrocità, ma anche per i vari ladri, ladroni e tangentisti ancora a giro a far danni….
Giugno 17th, 2014 alle 09:09
la pena di morte non funziona come deterrente.
Gli Stati Uniti sono un esempio.
Addirittura ci sono Stati come la California che hanno dimezzato la percentuale del tasso di crescita degli omicidi quando hanno abolito la pena capitale.
Inneggiare alla pena di morte come leggo nei commenti di molti in questo blog non è una richiesta di GIUSTIZIA ma di VENDETTA.
mike
Giugno 17th, 2014 alle 09:17
ci vuole la pena di morte
e basta con il buonismo.
questo è il classico esempio di uno che non merita di vivere
come si fa ad essere buoni con uno così?
ha piantato un coltello nella gola a due bambini!!!!!!!!
Giugno 17th, 2014 alle 09:18
E’ vero che negli stati uniti la pena di morte non è certo un deterrente verso i crimini violenti, ma se negli stati uniti ti danno l’ergastolo non esci più qui se ti danno l’ergastolo tra buona condotta e ca@@ate simili dopo 15 anni uno e fuori con buona pace dei parenti delle vittime. Pena di morte anche no ma la certezza della pena deve essereuno dei cardini della giustizia
Giugno 17th, 2014 alle 09:23
David, è semplicemente la natura dell’uomo!
L’uomo che fa le guerre, l’uomo che fondamentalmente cattivo e avido.
Il nostro cervello è estremamente più evoluto di quello degli animali e questo oltre ad essere un bene è anche un maledetto male.
Gli animali mangiano quando hanno fame, fanno l’amore quando hanno voglia e l’orologio biologico glielo impone, bevono quando hanno sete ed uccidono se si sentono in pericolo o se devono mangiare, e soprattutto dormono quando hanno sonno.
Noi uomini dovremmo essere in equilibrio tra la natura animale e quella razionale, ma questo equilibrio viene molto spesso meno ed il perchè, secondo il mio modesto modo di vedere, è da ricercare un pò nella malattia mentale, sia essa psicologica o psichiatrica, ed un pò nel completo snaturamento del nostro essere a causa di una società che ti impone di stare in alcuni binari, anche se non hai la velocità adatta per starci e quindi prima o poi deragli!
Ho ridotto e banalizzato in poche righe dei concetti per i quali non basterebbero 10 libri ed anni di discussione, tutto questo per dire che è un pò riduttivo dire la pena che spetta a questo qui per quello che ha fatto.
Lui non si è divertito a fare quello che ha fatto e sicuramente non c’è pena di morte, ergastolo o chissà cos’altro che ci porrà al riparo da futuri eventi di questo tipo.
Io a volte mi ritiro da questo mondo, lascio anche mia moglie da sola (che poi sola non sarà mai visto quanto l’amo!) e vado a misurarmi ed a vivermi dentro a completo contatto con la natura, prendo le mie gambe e mi faccio un’escursione in alta montagna, io e me medesimo.
Al ritorno trovo molta più pace, ma non perchè il mondo stia meglio, semplicemente perchè sto meglio io!
La società moderna con tutto questo correre, e quindi una conseguente perpetua superficialità, è il vero cancro del nostro pianeta.
Non si può continuare in questo modo, bisogna cercare di fare lo sforzo di “avere” meno ed “essere” di più!!
Giugno 17th, 2014 alle 09:23
un uomo equilibrato non torna a casa e fa una strage semplicemente perchè vuole trombarsi la collega…altrimenti ci sarebbero stragi tutti i giorni.
un essere capace di simili strocità è una persona molto malata.
Non mi stupirei se nei prossimi giorni ne uscisse un ritratto totalmente diverso dalle belle foto patinate del suo idilliaco matrimonio…
mike
Giugno 17th, 2014 alle 09:35
Come essere umano sono basito di fronte a teli nefandezze, abbassarsi a comportamenti che neanche l’animale più feroce metterebbe in atto è la conferma dell’infinita estensione della stupidità umana.
Di sicuro una società con la certezza della pena invece della nostra iperpermissiva, lassista e perdonatrice forse aiuterebbe e tali esseri dovrebbero rimanere in carcere duro a vita, ma non basta: ci vuole anche un repentino e deciso cambio di passo nel modo di vita dell’attuale società. Riscoprire valori ormai sopiti e coperti da 30 anni di pubblicità ingannevole e di consumismo/capitalismo/finto liberismo sfrenato. L’egoismo sfrenato sta uccidendo la società umana solo per far accumulare denaro e potere ai soliti noti mentre una massa ormai acefala si muove sempre più a caso in una realtà che giorno dopo giorno rifiuta e quindi si comporta come in un grande videogioco dove tutto è possibile.
La vita è una sola non ha il tasto reset e va rispettata: sia la propria che soprattutto quella degli altri, il rispetto non è solo fisico ma anche e soprattutto morale, non si può sfruttare il prossimo, non si può giocare sui sentimenti, non si può essere bestie con il nostro futuro i figli!!!
Abbiamo bisogno in tempi brevi di tornare a una società giusta, civile, dove la convivenza e il mettere in comune sapere, risorse, capacità siano l’imperativo, dove il noi prevalga sull’io, dove ci si aiuti veramente l’un coll’altro, dove probabilmente si dovrebbe vender meno fumo e superfluo limitandi i super profitti anche a costo di essere tutti e ripeto tutti un pochino più poveri ma ricchi di umanità.
Se non ci muoviamo subito e soprattutto quest’appello è indirizzato alle generazioni più giovani, più colpite da questa virtualizzazione e spersonalizzazione del modo di vita, l’Umanità non avrà speranza e nuove epoche buie ci attenderanno a breve. Non spengiamo la fiaccola che ha portato l’uomo dalle caverne ad oggi…
Giugno 17th, 2014 alle 09:39
Il massimo della pena è”occhio per occhio,dente per dente”.Tutto il resto sono balle!
Giugno 17th, 2014 alle 09:42
Lo stupro come metafora della sopraffazione a tutti i costi del tuo interlocutore è a mio avviso lo specchio dei nostri tempi.
Oggi la tendenza è quella di urlare più forte dell’altro, quasi che così il tuo pensiero valga di più, che sia un’idea politica, sociale, sportiva o semplicemente per affermare che le tue scarpe sono più belle delle mie.
Semplicemente la mancanza di rispetto delle idee altrui e della persona che hai davanti, che in alcuni casi sfocia nelle percosse o addirittura nell’omicidio.
Forse ho generalizzato troppo, perchè nella fattispecie è evidente che sull’omicida è calato un velo nero che non gli ha fatto vedere altra via che quella perseguita, ma sono convinto che alla base di molti fatti efferati ci sia proprio lo scadimento verticale dei valori morali e personali.
Lucky
Giugno 17th, 2014 alle 09:46
Io ho a schifo queste persone. Mi è ripugnante solo il pensiero di far male ad un bimbo, figuratevi quello che ha fatto quella bestia.
Per me lui si merita una bella vita da trascorrere in isolamento assoluto, con le foto dei suoi familiari massacrati alle pareti, ad imperitura memoria. L’unico contatto col mondo esterno deve essere una finestrella dove far entrare cibo ed uscire escrementi.
La pena di morte mai, perché uno Stato non può decidere di togliere la vita a nessun essere umano. Arrogarsi questa facoltà, trasmette il messaggio che l’omicidio in determinate situazioni è legale e consentito. Una manna per la psiche dei potenziali assassini.
Chi invoca tale pena mi fa paura. Prendo ad esempio il messaggio di Conteviola al 25.
Lui si dimostra a favore della PDM e chiosa il suo intervento con uno stupendo lapsus freudiano:
“…ducis in fundo…”
Non aggiungo altro.
CIRANO
Giugno 17th, 2014 alle 09:52
CARO DAVID , E’ UNA SOCIETA’ MALATA MOLTO MALATA, BISOGNA FERMARE TUTTO QUESTO SCEMPIO.
INIZIANDO DA PENE SEVERE, E FORSE PER CERTI DELITTI LA PENA CAPITALE SAREBBE LA PIU’ GIUSTA.
LA DEMOCRAZIA DAVID E’ BELLA , MA QUESTA E’ FOLLIA .
CIAO
Giugno 17th, 2014 alle 09:55
La pena di morte non c’entra nulla, non è un deterrente e sono mille anni che si sa.
E’ piuttosto un problema culturale ma, soprattutto, economico: quando in un paese di per sé consumistico come il nostro entra anche la crisi economica, nulla ha più valore.
Non ha più valore un frigorifero ( se si rompe, non lo aggiusti, lo cambi) non ha valore nemmeno un telefonino da € 700,00 (se cambia modello, ne compri un altro con mille comode rate orarie), non ha più valore nemmeno la vita.
E se la vita non ha valore, si torna alla legge della giungla: il più forte uccide la più debole (anche se qualche volta, ma raramente, accade che lo stalker o l’omicida familiare sia una donna).
Guardate l'(in)evoluzione da Parolisi a Lissi: Parolisi ha ucciso la moglie ma non la figlia perché aveva un’altra che l’avrebbe sposato, Lissi ha ucciso moglie e figli per avere la speranza di essere accettato da una che, comunque, gli aveva dato picche.
Si eliminano le persone come si cambiano i cellulari.
Giugno 17th, 2014 alle 10:01
i dati parlano di una forte diminuzione degli omicidi volontari negli ultimi decenni. Siamo passati da 7 ogni 100.000 abitanti del 1991 (picco storico massimo dal 1984 ad oggi) a 1 ogni 100.000 del 2012.
Purtroppo o per fortuna oggi la tecnologia permette una diffusione di massa della notizia immediata.
vent’anni fa potevamo vedere le notizie al telegiornale o leggerne i dettagli il giorno dopo.
oggi i titoli, sottolineo solo i titoli, vengono sparati ogni 3 minuti dalle testate giornalistiche online.
ultimamente si mandano solo le immagini.
gli approfondimenti non vengono piu seguiti.
mike
Giugno 17th, 2014 alle 10:03
Sono contro la pena di morte e contro il carcere a vita. Perché penso che sia giusto così e non lo rimetto in discussione ogni volta.
Questo non vuol dire che stanotte non abbia avuto gli incubi, immaginando il mio paperotto di 5 anni che ha pianto per 2 ore perché una sera per scherzo uscendo da una stanza gli ho fatto “Bu'”, davanti al suo babbo con un coltello in mano. Perché mi avrebbe sorriso e mi sarebbe venuto incontro fiducioso. Il babbo non puo’ farmi male.
Giugno 17th, 2014 alle 10:04
spero per tutti che il muratore sia relamente il colpevole perchè se così non fosse sarebbe la fine di un sistema di informazione completamente marcio.
La costituzione parla di presunzione di innocenza.
vedere la foto di un uomo in homepage sparata da tutte le testate giornalistiche e leggere il commento preso il “presunto” assassino mi mette i brividi…
mike
Giugno 17th, 2014 alle 10:19
La pena di morte può essere un deterrente in un paese dove chi piglia sei ergastoli dopo venti anni va al supermercato a fare la spesa a gratis ??? … si , forse avete ragione voi , la risposta è NO ….
io però sto parlando di casi specifici : qui c’è uno che ha affondato la lama sul collo dei suoi bambini sapendo bene cosa lo aspettava …con la mente lucida … non mi sembra sia un delitto passionale o d’impeto o che altro … se non si alzano le pene tra sconti , premi e permessi vari questo fra un po fa feste come quello che è andato a rubare le mutande al supermercato …
se pensate che ciò sia giusto , che la giustizia preveda già il massimo della pena ( ergastolo ) non so che dirvi …
io ,per casi come questo ,sono per la pena di morte … anche solo se bastasse a salvarne uno in futuro … ci sono persone che sanno benissimo cosa fanno e cosa li aspetta se gli va storta e il massimo che possono pagarla in quel caso ..
proviamo a fargli un po stringergli il culo …
Umberto Alessandria
Giugno 17th, 2014 alle 10:19
Boh….mamma mia….la pena di morte?
Non lo so, forse preferisco non umiliare i miei valori dicendo che sono d’accordo….forse. Ma da cosa nasce questa esasperazione non riesco proprio a capirlo, niente può essere così grande da trasformarti in un mostro.
Sono talmente incredulo che mi si blocca il cervello.
Bravo David che non perdi occasione di raccontare queste tragedie. Non abbassare la guardia è necessario e tu non manchi mai.
Giugno 17th, 2014 alle 10:21
Motta Visconti e Mapello due anonime cittadine del nord che nascondevano mostri. Province sterili e benestanti dove si uccide e poi si va a vedere la partita o si tiene un peso enorme per anni come se nulla fosse.
Giugno 17th, 2014 alle 10:22
Giusto mike rights (36)! Altrimenti io sarei Jack the Ripper!!!!
Giugno 17th, 2014 alle 10:28
Mi sento di ribadire un concetto: lasciare da parte l’emotività. L’istinto è ammazzarlo quell’essere. E a pensarci bene gli si farebbe un favore, tanto è vero che molti di questi assassini poi si suicidano. Il “movente” psichico che lo ha mosso non è certamente quello di farsi una trombata, per farsi una trombata non c’è alcun bisogno di fare ciò che ha fatto. Questo aveva perso completamente la testa per l’altra donna. Perdere letteralmente la testa per qualcuno è di per sé un segnale di “tara” psichica è bene saperlo e chi vive questi sentimenti così estremi nella sua vita forse un salto da uno psichiatra farebbe meglio a farlo. Uno squilibrato perdutamente innamorato da distruggere la sua vita affettiva preesistente perché di ostacolo al nuovo grande immenso amore e alla felicità. Il meccanismo è questo, ma sia chiaro è ROBA DA PAZZI!
Giugno 17th, 2014 alle 10:31
Secondo me il problema qui non è la pena o la certezza della stessa.
il problema o i problemi sono altri
Cosa ha portato quest’uomo ad uccidere moglie e figli? o un padre di famiglia ad uccidere una 13enne ?
una seconda vita virtuale?
la scontentezza della sua vita reale?
vizi nascosti che vuoi tenere nascosti o che non vuoi nascondere piu’ ?
sicuramente un raptus
e li, sul raptus, che si deve lavorare.
Perche secondo me, puo’ capitare a tutti, anche a me che fino ad oggi non ho mai fatto a cazzotti ne spintoni con nessuno/a.
Prego il Signore, sempre, di non aver mai questi raptus e nell’eventualità che mi sfugga la rabbia dal mio corpo che un angiolino custode mi protegga…..
la primula viola
Giugno 17th, 2014 alle 10:32
pena di morte! ma non come negli usa dove passano anni e anni prima dell’esecuzione: sei colpevole? bene, lo stesso giorno verrai giustiziato!
certa gente è un pericolo pubblico per la società e può ricommettere lo stesso crimine: meglio prevenire
Simone
Giugno 17th, 2014 alle 10:43
Vorrei solo far notare:
Doretta Graneris : Libera
Pietro Maso : Libero
Erika di Nardo : Libera
Ferdinando Carretta : Libero
Filippo de Cristofaro : Libero (con ereditá riscossa)
Gianni Guido : Libero
I commenti sono superflui…….
Giugno 17th, 2014 alle 10:55
E’un essere ripugnante, ma dobbiamo essere civili in un paese civile, quindi in carcere a vita. Però con una piccola eccezione, cella comune , doccia comune, mensa comune, insieme a tutti gli altri.Se in questo paese il massimo della pena è l’ergastolo subirà la legge del carcere…
Giugno 17th, 2014 alle 10:58
Il massimo della pena sarebbe darlo ai parenti delle vittime!!! E che ci facciano ciò che vogliono!!!!
Giugno 17th, 2014 alle 10:59
ONLYVIOLA 52
Caro Simone, ti invito a rileggere quello che hai scritto…ti assicuro che è raccapriciante. Mi auguro con tutto il cuore che il tuo lavoro non ti porti a decidere il destino altrui…
STEFANO
Giugno 17th, 2014 alle 11:04
I sentimenti che suscita questo episodio non possono che essere unanimi. Chiunque abbia una compagna o un compagno al quale vuol bene pensa sia impossibile ucciderlo dopo aver consumato un gesto d’amore.
Ma avere la forza di tagliare la gola ai propri figli gela il sangue nelle vene. Mi ha tolto il sonno…
Adesso, ci toccherà mantenerlo in carcere per i prossimi vent’anni salvo non vederlo uscire prima per buona condotta o perchè giudicato incapace.
Sinceramente rimpiangere la pena di morte non credo che sia da Paese civile. Domandarsi se sia la società malata, forse, ma comunque tutto senza senso.
Ciò che spero è che sia pienamente capace di rendersi conto di cosa ha fatto e che dopo qualche tempo in cui maceri nel rimorso trovi la forza di togliere il disturbo. Nessuno ne sentirebbe la mancanza..
Giugno 17th, 2014 alle 11:07
Sono perfettamente d’accordo con mike rights.
Di casi nei quali sono stati fatti pastrocchi con il DNA ne sono piene le cronache giudiziarie. Non so se vi ricordate il “biondino” inglese che una decina di anni fa fu accusato dell’omicidio di Annalisa Vincentini a Castiglioncello. Anche in quel caso il mostro era stato sicuramente trovato fino a quando non si resero conto di aver combinato un pastrocchio.
E così anche questa volta il mostro è stato sbattuto in prima pagina senza alcun processo e senza alcuna gertezza giuridica accertata definitivamente.
Naturalmente ci ha messo del suo anche la politica con un tipico esempio di squallido garantista ad intermittenza come Alfano, quello che fa daspare Genny a’ carogna per la maglietta “Speziale libero” e poi va a manifestare contro i giudici per la condanna a Berlusconi.
Comportamento tipicamente ipocrita e forcaiolo all’italiana.
Giugno 17th, 2014 alle 11:07
Stefano, anche Anna Maria Franzoni è già libera.
Giugno 17th, 2014 alle 11:08
risposta a CIRANO post 56
forse (anzi certamente) hai ragione Stefano, ho usato toni molto accesi e crudi però la domanda che mi sono posto (e che dovrebbero porsi tutti) è la seguente “come reagirei IO se succedesse a me?”
Simone
Giugno 17th, 2014 alle 11:20
Un raptus sgozzare moglie, 2 bambini?
Un raptus violentare una ragazzina di 13 anni e ucciderla?
Sono d’accordo con Davide, qui siamo di fronte a mostri che uccidono con premeditazione per sbarazzarsi chi si oppone al loro piacere.
Giugno 17th, 2014 alle 11:25
Quoto in pieno il post 40 Cirano ha,secondo me ,ragione su tutto va murato vivo ,come Cagliostro che abbia tutto il tempo per rendirsi conto dell’abominio compiuto.
Come Mike post 45 mi auguro che il colpevole dell’omicidio di Yara sia quello indicato perchè sentire un ministro della giustizia ch fa quelle dichiarazioni in pratica giudicando prima dei giudici (è pure recidivo aveva fatto lo stesso con Ciro la carogna)mi fa dubitare di essere in uno stato di diritto.Ma forse per Alfano la presunzione di innocenza vale solo per i parlamentari
Giugno 17th, 2014 alle 11:33
Io non riesco a giudicare tali atti perchè alla base di siffatti gesti evidentemente è assente qualsiasi lucida consapevolezza di ciò che si sta consumando…..
a volte mi vien da pensare (poichè ciò ci viene spesso rappresentato nelle finzioni cinematografiche e anche con una frequenza esasperata ed esagerata)che questi soggetti non riescano a discernere tra fiction e realtà e arrivino a contestualizzare e a confonderne i contorni della propria vita reale con quella di un attore magari visto la sera precedente in un film …….cioè ho paura che alla fine anche un crimine venga sdoganato quando viene fatto osservare per troppe volte e non viene filtrato opportunamente ……anche se alla fine mi sembra troppo banale e puerile trovare una giustificazione del genere ,considerando che siamo immersi nel mondo dell’immagine, forse qualche elemento scatenante si può trovare anche in ciò altrimenti un altra ipotesi e che questi si facciano………..ma di brutto eh!!
Giugno 17th, 2014 alle 12:03
Non è per fare il reazionario, ma il processo infinito di tolleranza, verso qualsiasi tipo di reato, grazie anche all’esempio di chi dovrebbe far rispettare la legge e invece è il primo a delinquere, ha fatto sì che in Italia ci sia l’impunità totale: chiunque commetta reati penali è un pluripregiudicato, che dovrebbe stare in galera e invece è a piede libero. Nel caso di lucida follia come questi, un po’ deriva sicuramente dal delirio ormai diffuso (avete idea di quanti psicofarmaci, droga, alcool vengano consumati? Uniti allo stress dei tempi moderni vien fuori un mix letale), ma molto deriva dal senso di certezza della NON pena che c’è qui. Siamo la brutta copia degli USA, solo che lì che se ti beccano sei fottuto…
P.s. Tanto per fare esempi famosi: Erika e Omar liberi dopo nemmeno 10 anni, sollecito e Amanda knox liberi nonostante la condanna a 30 anni
Giugno 17th, 2014 alle 12:05
Pensa come si devono sentire i genitori … hanno messo al mondo un figlio (a cui vorranno comunque sempre bene) che ha ucciso la moglie e i loro nipotini … come faranno ad avere ancora voglia di vivere ?
E quella fava dell’assasino di Yara ? Hsa tre figli e da quattro anni vive tranquillo in famiglia ? Ma in che cazzo di mondo di merda si ta facendo crescere i nostri figlioli ?
Giugno 17th, 2014 alle 12:08
io sono contro la pena di morte, non risolve il problema e puó essere anche una facile scappatoia per qualche malato di mente.
io invece li vorrei vedere con una bella palla al piede, ai lavori forzati, a spaccarsi la schiena per dieci ore al giorno fino a che campano, in modo che possano rendersi utili alla società ed avere tutto il tempo di pentirsi di quello che hanno fatto.
saluti, max c.
Giugno 17th, 2014 alle 12:25
L’amore nasce e finisce,dovrebbe durare tutta la vita nel bene e nel male,ma sempre di piu’ e’ il male che ha il sopravvento,che distrugge.Il cervello,il cuore e’ sempre meno usato,ma quello che veramente fa male a chi ancora ha il cuore al posto giusto,e il cervello per comprendere,e’ che a rimetterci in tutta questa cattiveria e egoismo sono i piu’ indifesi,i bambini,quelli che hanno il diritto alla vita ,quelli che non hanno chiesto di venire al mondo,chiedono solo di essere amati.Chi osa toccare uno di loro,non ha piu’ diritto di respirare,la prigione sarebbe solo un privilegio,dove continuerebbe ad avere un tetto sulla testa e pasti che non si merita.Una volta ho visto su FB una immagine di un uomo (ora non ricordo in che paese),costui aveva violentato una bambina eppoi l’aveva uccisa,ecco l’avevano portato sulla pubblica piazza e ognuno degli abitanti di questa cittadina aveva ficcato un coltello nel suo corpo fino a morte.Questo sarebbe la pena maggiore che si meriterebbe lo sterminatore della sua famiglia,come l’assassino di Yara.Che questi magnifici fiori strappati alla vita con tanta crudelta’ possano riposare in pace.
Giugno 17th, 2014 alle 13:10
Non esiste una ricetta, non esiste un rimedio. Non esiste una pena commisurata al reato compiuto da queste bestie ma dobbiamo necessariamente provare a dare una risposta ai familiari delle vittime ed arrestare questa spirale di violenza che sembra non avere fine.
Intanto potremmo cominciare con lo smettere di celebrare le gesta di questi delinquenti che, a mio parere, godono nel vedersi famosi, su tutti i telegiornali, ospiti in TV etc.etc. Per assurdo le loro gesta potranno perfino arricchirli attraverso libri, trasmissioni e così via..ecco, questo va fermato! Nessuna ribalta per chi uccide, la fredda notizia che l’omicida è stato preso basterà !
Poi la certezza della pena , senza grazia, senza buona condotta, senza sconti: come posso permettere di tornare alla vita normale ad una che ha ucciso madre e fratello con oltre 90 coltellate? Come posso permettere di tornare a fare la sua vita a chi ha sterminato la famiglia? Su questo credo si possa convenire: pene certe e severe e nessun clamore mediatico !
Non posso neppure esprimere a parole cosa penso della bestia che ha ucciso moglie e figli sgozzandoli ne’ di quello che ha abbandonato in un campo il cadavere straziato di Yara…non ci sono parole , solo lacrime e che Dio aiuti i parenti tutti delle vittime, non torneranno più ad una vita normale e dovranno ogni giorno confrontarsi col loro dolore e con i loro mille perché senza risposta. Li abbraccio tutti idealmente ma so che niente potrà confortarli.
Giugno 17th, 2014 alle 14:25
X Onlyviola.
Vedi Simone, se succedesse a me, probabilmente (di sicuro) farei di tutto per eliminare fisicamente il colpevole con le mie stesse mani. Ma questa sarebbe una reazione istintiva di un singolo essere umano. Se ci riuscissi, poi mi consegnerei alla giustizia, perché nessuno può togliere la vita ad un essere umano.
Le istituzioni non possono seguire le pulsioni umorali, devono porsi altre finalità, come la tutela dell’ordine pubblico e della sicurezza della società.
Spesso di esserestato chiaro, perché questo è un argomento complicato e trovare le giuste parole è un problema…
Stefano
Giugno 17th, 2014 alle 14:33
Caro David,
questo è l’assassinio più eclatante, alla luce del sole, con tanto di confessione.
Un caporale fece lo stesso alla moglie (ma non aveva figli, mi pare) senza confessare.
Poi ci sono gli altri casi più nascosti, individuati da Papa Bergoglio: sono coloro che, rubando soldi pubblici, impediscono che questi, si trasformino in strutture, strumenti e servizi finalizzati a salvare vite umane.
Costoro rubando, uccidono senza fare clamore, come conseguenza indiretta certo, ma uccidono.
Di questi non se ne parla, perchè non ci si ragiona sopra, perchè non fanno scalpore: sono omicidi massa silenziosi.
Chi ruba milioni di euro, impedisce di costruire altri ospedali, altri macchinari, di creare lavoro e costruire mense e case per chi non le ha.
In Italia, i poveri muoiono ancora di fame e di freddo, ma senza essere notati, come conseguenza indiretta della ruberia pubblica.
Chi è peggio David, il mostro rumoroso che desta indignazione o il mostro silenzioso che dissangua masse di persone senza che l’opinione pubblica se ne renda conto?
Comunque di mostri si tratta.
Un abbraccio.
Giugno 17th, 2014 alle 14:51
La pena migliore sarebbe l’ergastolo a vita in regime ristretto, la pena di morte sarebbe un regalo che un essere come questo non merita.
Il problema dell’ergastolo in un paese fantoccio come l’Italia lo sappiamo tutti e in tanti lo hanno già fatto notare: non è assolutamente certo, anzi l’unica cosa certa è che tra qualche annetto e impietosimento di qualcuno sarà già fuori…
Per questo per me quando c’è la certezza assoluta al 1000×1000 dell’omicida, ci deve essere anche la certezza assoluta al 1000×1000 della pena, e la pena certa al 1000×1000 e’UNA SOLA…
VDZ
Giugno 17th, 2014 alle 15:06
x 40 Cirano il colombiano
(direttore fammi usare alcuni piccoli epiteti)
Tu non sai cosa vuol dire perdere un congiunto
dell’età della ragazzina, mio Fratello aveva 12 anni ed è stato ammazzato da un testa di cazzo alla guida di una macchina.
Tu che ne sai del dolore che ti esplode dentro , tu che ne sai del dolore nel vedere i tuoi genitori invecchiare precocemente. Tu che ne sai della rabbia nel vedere quel pezzo di m… libero per la città e non vedere piu’ libero di giocare tuo fratello. Mi fermo qui e ti dico carissima testa … prima di scrivere certe cosa metti in funzione quel cervello
Mi scuso con te direttore e con gli Amici del Blog per la scurrilità del mio scritto dettato dagli scritti saccenti di un ……
Conteviola
N.B L’angelo di mio fratello aveva 12 anni era sul marciapiede che aspettava l’autobus per andare a scuola
Giugno 17th, 2014 alle 15:22
David io sono stanco anche di sentire sempre i soliti discorsi, tanto qualcuno che lo difenderà lo trova, e ci farà, come spesso accade, una battaglia politica su valori morali ed etici della serie siamo tutti uguali, deve avere un altra possibilità, recuperiamolo, era incapace di intendere e di volere e bla bla bla bla.
Io l’ho detto tante volte cosa ci vole, il problema è che non ne nasce più.
Alessandro Boldrini da Galleno
Giugno 17th, 2014 alle 15:55
caro david, siamo arrivati a questo punto perché abbiamo tolto DIO dalla nostra vita… e inevitabilmente abbiamo aperto la porta ad altro…!!!
Giugno 17th, 2014 alle 16:12
Forse di fronte a meccanismi cosi’ difficili da capire bisognerebbe avvere l’umilta’ di non sparare giudizi e sentenze, proprio per l’impossibilita’ di capire. Dietro a questo atto c’e’ un disastro psicologico, e senza nessun gustificazionismo, forse bisognerebbe far parlare chi di queste cose se ne intende, invece di bearsi di frasi a effetto….
Giugno 17th, 2014 alle 16:23
Caro Guetta, siamo arrivati a questo perchè oramai, come uomini, siamo perdenti su tutti i fronti! E quando qualcuno si accorge di aver toccato il fondo o è capace di reagire (positivamente, ovviamente) oppure si deprime, o – e questo è il caso – sclera.
Il problema è che la Società di oggi non ha più ideali (e non parlo di “idoli”), non ha (e non da) più certezze, ed infine ti emargina. Vorrei, infine, evidenziare il problema di quei padri che non possono crescere i propri figli per le caratteristiche di una Legge che tutela solo le donne: quella merda di Motta Visconti li ha ammazzati, a molti padri separati li hanno portati via, grazie all’idiozia dei legislatori che hanno trasformato una legge in una ulteriore ingiustizia
Giugno 17th, 2014 alle 16:29
Lorenzo, Londra: dovremmo tutti pensarla come te. Ma….
Giugno 17th, 2014 alle 16:37
@lorenzo, londra 74
a me pare che le frasi ad effetto tu l’abbia scritte tu…ed è proprio con queste frasi ad effetto che alla fine si tende a giustificare tutto: “noi non capiamo il disastro psicologico…????”
e questa non è la classica frase ad effetto?
Se fosse sopravvissuto manche uno solo dei 3…perchè poi non ti presenti da lui e gli chiedi gli effetti del suo di disastro psicologico…
vdz
Giugno 17th, 2014 alle 16:43
Mi sarei aspettato da te un post meno spontaneo ma più “illuminato”,anzi lo avrei sperato per aiutarci ad affrontare queste vicende così assurde.Non è così semplice:il massimo della pena farebbe più piacere a noi “normali” cittadini,lasciando però indifferenti i colpevoli di queste frequenti vicende di lucida follia.La certezza del massimo della pena o della pena di morte avrebbe sfiorato la mente di questa persona impedendogli di non fare quello che ha fatto?Non credo.Quello che ha fatto è “solo” l’estrema conseguenza di un disagio cronico che andavo corretto prima:ma un disagio difficile da riconoscere:infatti come sempre si legge:<>
Possiamo discutere sul dopo:pena di morte,lavori forzati,riaprire i manicomi,isolamento a vita,esperimenti utili di ogni genere su questa gente(avevo pensato anche a questo) ma è sul prima che dobbiamo interrogarci:in passato gli omicidi passionali era frequenti,ma non credo fossero tanti frequenti quanto i femminicidi e gli infanticidi delle persone care come invece accade adesso.Ma perchè accadono questi fatti?Davvero la società di adesso permette a tutti di poter pensare di fare tutto?Davvero nella società di oggi la gente è incapace di chiedersi e di sapere cosa vuole nella vita e dalla vita?Io in questo momento sono meno rabbioso di molti altri ma forse molto più preoccupato e confuso.Ha scritto chi spesso ha sperato di leggere:”Le forze dell’ordine non sono riuscite a sottrarlo a linciaggio della gente che lo ha ridotto in fin di vita”
Giugno 17th, 2014 alle 16:45
Hai ragione David…un paese come il nostro non può accettare la pena di morte….ma in certi casi ci vorrebbe!!!!
ci vorrebbe perchè a prescindere dal motivo per cui la sua mente ha deciso di uccidere lui si è arrogato il diritto di togliere dal mondo tre persone indifese, ci vorrebbe perchè lui male che vada resterà in carcere 3-4-5-6 anni e poi per buona condotta inizierà a godere dei benifici di legge e godrà dei permessi premio….(ma di quale premio stiamo parlando?!!!!)
ci vorrebbe perchè magari lo stesso stato che non può permettersi di condannarlo a morte gli dovrà pagare le spese per la detenzione e le spese per un legale…
ci vorrebbe perchè per lui la galera vuol dire un pasto caldo tutti i giorni e un tetto….e ci sono persone che non uccidono volontariamente ma che non se li possono permettere…
ci vorrebbe perchè quando uscirà potrebbe ricommettere il delitto di cui si è macchiato…così come è successo per altri assassini che sono stati premiati con le uscite…
Giugno 17th, 2014 alle 16:46
Integrazione messaggio precedente
infatti come sempre si legge:”Mi è sempre sembrato una brava persona”
Giugno 17th, 2014 alle 16:56
Sono di fronte ad un episodio sul quale non ho né il coraggio né il pudore di scrivere alcunché. La giustizia faccia il proprio corso ed emetta la sua sentenza.
Giugno 17th, 2014 alle 17:26
il fatto caro david, è che gli infermi mentali per legge non esistono più. Perchè nessuno mi venga a dire che questo è un essere mentalmente a posto. Qui siamo alla paranoia pura. Siamo alla schizofrenia, non esiste nemmeno di parlare di rispetto, di amore….se uno mentalmente è inconsapevole non lo salvi con nulla!!!
non c’entra nulla la certezza della pena ragazzi! questa gente n o n ragiona…
Giugno 17th, 2014 alle 17:28
Quell’uomo probabilmente è un sociopatico, non si tratta di gesti isolati, ci sono purtroppo tantissime persone che hanno la mente “malata”, inutile nascondersi dietro un dito. Certi problemi la mente umana li ha avuti, li ha e li avrà sempre…e di sociopatici ce ne sono moltissimi, per fortuna la maggior parte di loro si ferma a manipolare gli altri facendo credere al prossimo di essere diverso da come si è realmente, tutto per ottenere ciò che si vuole. Molti di noi conoscono un sociopatico, solo che probabilmente non ce ne accorgiamo.
Giugno 17th, 2014 alle 18:03
Non riesco a commentare una cosa simile. Cerco di immedesimarmi, prendo un coltello e penso di uccidere i miei figli. La lama infilzerebbe il corpo più volte… il MIO corpo, perché mi ucciderei piuttosto che torcere in capello ai miei figli! Ma come si fa? Quest’uomo ha procreato solo perché frutto di almeno due scopate???
Quest’uomo non merita di essere condannato a morte. Deve essere murato dentro una cella, con un foro verso l’esterno per veder scorrere le giornate e uno interno per il pane e l’acqua, finché un Dio non si decida di prenderselo per proseguire la pena in eterno!
Giugno 17th, 2014 alle 18:37
Sono per la pena di morte, soprattutto per chi uccide i bambini. Una volta che c’è la matematica certezza sul colpevole del crimine ed una volta che sia accertato che l’assassino non sia un vero infermo mentale, la condanna capitale è l’unico mezzo da praticare. Una iniezione letale e via……
Non se ne può più di questi assassinii giornalieri, dove le vittime sono quasi sempre i più deboli ed indifesi. Le donne scompaiono o vengono trucidate con una frequenza impressionante. troppi bambini vengono uccisi solo perché non voluti, perché ingombranti oppure semplicemente per far dispetto al compagno/a. Troppi pargoli vengono “dimenticati” in macchina sotto il sole cocente. E’ vera dimenticanza?
E’ perfino pericoloso fare una passeggiata in centro città, perché una rapina a mano armata potrebbe essere dietro l’angolo. Troppi sono i casi di morte dovute a sparatorie fra bande dove a rimetterci sono gli innocenti. Insomma, credo sia l’ora di finirla di fare gli ipocriti e pensare con certa serietà a reintrodurre la pena che manda con velocità all’inferno.
Giugno 17th, 2014 alle 18:43
CERTEZZA DELLA PENA..
Serve solo questo,senza troppe attenuanti e seghe varie,basta la galera,anche a vita ove necessario,già sarebbe un’ottima cosa. Poi viene il resto,l’educazione al rispetto,dalla scuola alla famiglia,tutti si devono adoperare ad educare i ragazzi a comportamenti che non ledano gli altri.
Invece si assiste fin da piccoli ad episodi di bullismo,madri che non educano al rispetto dell’altro sesso,padri che esortano il ‘maschio’ di casa ad essere tale,ecc. La cultura italiana è composta da tanti piccoli stereotipi che sommati fanno un grande mostro di ipocrisia,ignoranza e maleducazione. Se ci sono tanti stupri e femminicidi,mobbing e omicidi passionali,dovremmo interrogarci da dove veniamo e che cosa abbiamo avallato fino a pochi decenni fa(delitto d’onore) o quello che in tanti sommessamente senza metterci la faccia pensano delle donne. Poi ci sono i casi limite,l’apice della follia,ma tutto nasce da una sub cultura che purtroppo pervade questo ignorante paese…
Gli esempi nocivi della società sono molteplici,e fino quando chi sbaglia,resta fuori,anche l’ultimo dei balordi si sentirà in diritto di farla fuori dal vaso.
Iniziamo a mettere dentro e far rispettare le pene fino all’ultimo giorno,mettiamo dentro chi ha assassinato questo paese per 20 anni di fila,mettiamo dentro i funzionari regionali che fanno sparire 32 miliardi l’anno di fondi europei,mettiamo dentro chi uccide deliberatamente sulle strisce pedonali,mettiamo dentro chi uccide i familiari con 90 coltellate. Poi buttiamo via la chiave…. Qualcuno prima di
provarci ci penserà due volte.
Udf
Giugno 17th, 2014 alle 19:45
E anche oggi , altre due mogli e madri ammazzate a pugni e a coltellate.
Ormai è una mattanza.
E quel che è peggio mi par che tutto ormai non desti più scalpore e onda emotiva.
Tra poco ci rincresce più delle bastonate che danno alle foche per prendergli la pelliccia o delle tonnare che di queste poverette.
A volte mi par che si sia di banda tutti.
Certo, ne abbiamo viste e sentite di tutte.
A volte ripenso a quella ragazzetta Erika che uccise la mamma e il fratellino che a metà delle ottanta coltellate mise il coltello in mano al suo ragazzo Omar dicendogli, “devi partecipare anche te, sennò significa che non mi vuoi bene e allora ci lasciamo”
E quello giùe a menar coltellate al fratellino di lei e alla sua mamma.
Tutta questa gente assassina la sera va a letto con qualche cadavere sulla coscienza e davanti agli occhi,eppure dorme tranquillamente e in carcere gioca a pallavolo con gli altri detenuti come se fosse in carcere per aver rubato in un supermercato o mandato affandomo un pubblico ufficiale.
Ragazzi, qui bisogna camminare a testa bassa, andar via di pedina, senz’oro addosso e possibilmente appiedi.
Una coltellata è sempre dietro l’angolo.
Non si sa più se la sera s’andrà a letto, un si sa più se nostri figlioli torneranno da scuola o dalla palestra, non si sa più niente.
Se tu hai una figliola appena appena decente e carina ti aspetti pure che trovi un ragazzo che, se lasciato, perda la testa e compia una sciocchezza irreparabile.
E noi ci si preoccupa del malaffare politico, sportivo, scolastico, artistico, di costume.
Cito questa:
quando un Commissariato tutte le settimane deve mandare i cani antidroga a un istituto professionale come sta succedendo qua a Prato, significa che non siamo più nella merd@.
Siamo già oltre.
Siamo in attesa del Diluvio.
Immonda bestia
Giugno 17th, 2014 alle 19:56
Anche a me vengono in mente le peggiori pene corporali per fatti del genere. Ma mi domando se sia ancora giusto stupirci… In molti hanno maschere pronte ad ogni contesto sociale, pur di compiacere e piacere. Se non si è accettati ovunque, se non si è interessanti o al centro dell’attenzione è una sconfitta personale. E’ una gara a chi la fa più grossa, nessuno pensa alle conseguenze, pur di vivere un’emozione di un minuto. Gente immatura (uomini e donne) che semplicemente non hanno il coraggio di prendersi delle responsabilità ed incapaci di fare una rinuncia per un bene maggiore. Ne conosco a decine, persone con famiglia “da pubblicità del mulino” ma che in realtà sono doppiogiochisti incredibili. Si vantano con quelli come loro, e si fanno beffe di quei “banaloni” diversi da loro. Deboli con i forti e forti con i deboli: la peggio razza di tutte! Io penso sempre alle creature, vittime per eccellenza di un mondo che non ne ha mai abbastanza rispetto. RIP
Giugno 17th, 2014 alle 20:49
Conteviola un ci fa caso, queste persone vivono fuori dal mondo, con chissà quali scheletri nell’armadio.
L’unica speranza è che, se devono succedere, certe cose tocchino a loro, vedrai come cambiano modo di pensare.
Queste persone sentenziano cosa è giusto e cosa è sbagliato, senza rendersi conto di essere l’altra faccia della stessa medaglia.
Mi dispiace per il tuo dolore, sappi che da questa sera ne sono partecipe.
Alessandro Boldrini da Galleno
Giugno 17th, 2014 alle 21:05
tutto vero, tutto giusto… anch’io sarei per fare a dadini chi commette atti abominevoli contro donne e bambini. ma questo episodio del marito che ha ucciso moglie e figli va oltre all’immaginazione. questo fatto devo dire che mi ha sconvolto: cioè questo, ha architettato tutto prima: la partita dell’italia a mezzanotte.. la finta rapina.. questo assassinio mi ha colpito talmente tanto che sono andato a vedere il profilo facebook di lei. aveva organizzato le ferie al mare, metteva le foto delle cenette che preparava al marito, non era la classica vittima dello stalker che almeno sa di correre dei rischi. no.. lei viveva tranquilla tanto che prima di morire ha fatto l’amore con lui. e lui, dopo che è stato con questa povera ragazza che evidentemente lo amava, premeditatamente ha preso un coltello e l’ha sgozzata. poi cosa veramente aberrante e indefinibile, ha sgozzato nel sonno la sua bambina si 4 anni e il bambino di due. è un fatto di cronaca molto diverso dagli altri e mi ha profondamente colpito, questo non va recuperato, va punito e duramente. un ergastolo in siberia a spaccare sassi finchè non crepa credo che potrebbe essere una punizione adatta anche se la moglie e i poveri bambini non ce li riporta nessuno. episodi come questo sono la prova che Dio non esiste.
Giugno 17th, 2014 alle 21:19
caro David … non ho parole, dal piccolo dei miei 32 anni provo ribrezzo e non ho nella mia memoria ricordi di fatti di cronaca nera come negli ultimi anni. la pena di morte? non serve… Dio farà scontare la pena a questa persona prima sulla terra poi dopo. troppo facile sarebbe toglierlo dal mondo. auguro a queste persone spiritualmente di provare l inferno , materialmente di essere messi in cella con altri detenuti… poi ci pensino loro. Poveretta quella moglie, quei bambini, la piccola Jara, tutte le vittime. requiem aeternam dona eis Domini.
Giugno 17th, 2014 alle 21:39
Dai la pena di morte no! Mai uccidere un altro uomo è da paese incivile. Ma quando la colpa è certa è di così tale crudeltà ed efferatezza qualcosa dovremmo pur fare. Quindi suggerirei di lasciarlo senza acqua e senza cibo a spaccare sampietrini in montagna a maniche corte per un mese e vedere cosa succede…dici resisterà? A dimenticavo se crolla lo rimettiamo in piedi a forza di vergate. Certo uno così non può permettersi di riposarsi..😊
Giugno 17th, 2014 alle 22:55
La mente umana nasconde delle bestialità assurde. Ogni giorno si supera il limite dello schifo e dell’assurdo. La vita umana vale sempre meno. Come può un padre uccidere moglie e figli? No, non ce la fò a commentare è un qualcosa che và oltre le mie capacità mentali. Mi fà provare solo angoscia e freddo.
Giugno 17th, 2014 alle 23:09
Nonostante tutto lo schifo che provo non credo che la pena di morte possa modificare la mente umana. Servirebbe solo a fare vivere il paese nel terrore di qualche errore giudiziario. Bisognerebbe piuttosto cominciare ad educare i bambini, anche e in particolare nelle scuole, sull’importanza di rispettare le idee altrui e
riportare nelle scuole l’educazione civica che è per me la materia più importante. Non si può lasciare l’educazione dei ragazzi nelle mani di Internet che in certi casi è devastante!
Giugno 18th, 2014 alle 00:21
35 Lorenzo
La prossima volta che vai camminare chiamami . Sarei onorato di far 2 passi con te
Giugno 18th, 2014 alle 01:53
E’ una cosa aberrante, ma non credo che nella storia dell’essere umano non siano mai esistiti esempi del genere, forse siamo sempre stati così, anzi, forse peggio. Tempo fa vidi un documentario sull’inquisizione e quello che facevano alle donne era assai peggio…con questo non voglio minimamente sminuire quello che è successo, voglio solo dire che puoi mettere tutte le regole e le leggi che ti pare ma saremo sempre dei violenti, purtroppo. Siamo anche dei prevaricatori, infatti puoi costruire tutta la democrazia che ti pare ma il povero soccomberà sempre col ricco di turno.
Giugno 18th, 2014 alle 02:43
Lo ammazzerei, come ammazzerei tutti quelli che gioiscono x il rapimento di 3 ragazzini
Giugno 18th, 2014 alle 08:58
PER CONTE VIOLA
Ti prego di leggere il mio ultimo intervento , al n° 69. Mi sembra chiaro i come la pensi.
Bisogna separare le pulsioni personali, individuali dagli atti delle istituzioni. Sono profondamente colpito dalla tua storia, mi dispiace veramente per la tua famiglia ma soprattutto per il tuo fratellino. Se hai capito il mio messaggio, saprai come mi comporterei in una simile situazione.
PER GALLENO
Senti, sentirmi dire che ho scheletri nell’armadio da un fasdicsta come te che invoca il ritorno di M;ussolini non è accettabile. Tu hai scritto al 73:
“…Io l’ho detto tante volte cosa ci vole, il problema è che non ne nasce più.
Alessandro Boldrini da Galleno”.
Tralascio poi il tuo riferimento alle mie eventuali disgrazie…Tu seui una persona detestabile
Stefano Sarti da Calenzano
Giugno 18th, 2014 alle 10:20
Ci vuole la pena di morte ,così si liberano le carceri, un costo in meno per lo stato (€400 al giorno per detenuto). Uno come Rina perché dobbiamo mantenerlo e poi non abbiamo soldi per i pensionati e disoccupati?
Giugno 18th, 2014 alle 10:24
PER GIULIANO al 100
Giusto! Allora allarghiamo il discorso ai vecchi e ai disabili. Anche loro sono un notevole costo per le misere casse dello stato.
Quando leggo queste cose, scorre un brivido lungo la schiena che mi raggela totalmente.
Ho quasi paura…
CIRANO
Giugno 18th, 2014 alle 11:00
La pena peggiore per questi individui ? Continuare a vivere, con la consapevolezza di quello che hanno fatto, inferno anticipato di quello che vivranno anche dopo.
Io credo che a questo livello di oltre bestialità l’uomo c’è sempre stato. Si uccideva per piacere, per convenienza, anche nel passato.
Unica via di uscita ? Si, forse investire nella scuola, nell’educazione morale dei bambini.
Giugno 18th, 2014 alle 11:40
Cirano non facciamo pateticismi smielati..
non paragoniamo chi é anziano o ha un handicap con dei mostri
. OK la pena di morte concordo non serve… ma dei campi di lavoro o concentramento dove questi energumeni debbano sputare sangue per guadagnarsi la giornata si! 400 euro al giorno..
e poi un anziano dovrebbe campare con 400 euro al mese… ma vergognaaaa!!
Giugno 18th, 2014 alle 11:44
Pena di morte?
E’ quasi naturale che dopo efferatezze di questo genere venga fuori chi la chiede. L’onda emotiva suggerisce di lavare col sangue questi aberrati.
Ma…. ma c’è sempre qualcosa che non mi convince:
1) Laddove in uso, e mi riferisco ai regimi dittatoriali, viene applicata anche e soprattutto per motivi politici divenendo di fatto liberticida. In USA, democrazia liberale, invece spesso ha una connotazione classista, e comunque è in linea con la violenza diffusa ivi compreso l’uso e abuso di armi da fuoco e non mi pare che funzioni come deterrente.
2) Che tipo di stato è quello che condanna l’omicidio, che anche se brutale è sempre omicidio, applicando lo stesso omicidio come punizione? In altre parole se le convenzioni che regolano i rapporti fra gli individui certificano l’omicidio come “la peggiore lesione della convivenza civile”, come fa ad essere lo stesso omicidio di stato, seppur edulcorato nella forma e nel modo di presentarsi alla pubblica opinione, congruente con quanto dichiarato?
3) A mio parere è un risvolto ipocrita nel chiedere la pena capitale. Direi quasi di cattivismo ipocrita, tanto per essere alla moda: il demandare a terzo soggetto, cioè l’istituzione, il ruolo di carnefice. Spesso non considerando che il boia, altra figura che andrebbe studiata nel passato, non è che il sicario legale ma il mandante è la comunità. E una piccola porzione di questa comunità sono anch’io, come tutti i cittadini. E IO non voglio assoggettarmi all’omicidio legalizzato o essere sottomesso a chi ha voglia di un bagno di sangue seppur riparatore.
Arrivo a pensare che l’onda emotiva che porta alla vendetta personale sia penalmente rilevante ma eticamente meno ipocrita di chi reclama la sedia elettrica o altre diavolerie similari.
Un pensiero anche alla mia terra, la Toscana e a Leopoldo II di Lorena che ispirato da Cesare Beccaria abolì la pena di morte e la tortura ad esso collegata, dando alla nostra terra lustro e civiltà storicamente indelebili.
Giugno 18th, 2014 alle 12:06
Siamo arrivati a questo punto per molte ragioni di carattere sociale. Di certo uno di questi e’ la totale assenza di vere e ripeto vere punizioni. Tolleranza zero verso chi si macchia di questo tipo di reati.
Giugno 18th, 2014 alle 12:24
x cirano: forse giuliano ha un po esagerato, ma che c’entrano i vecchi e i disabili col suo discorso? non hanno fatto niente di male, mentre tanto per farti un esempio recente, proprio l’altra sera in tv parlavano della imminente liberazione del famoso “mostro di foligno” un pedofilo che nel 93 ammazzò due bimbi per abusare di loro. tra pochi mesi, lo riavremo in circolazione. io se fossi il babbo di uno dei bimbi, lo farei circolare poco..
Giugno 18th, 2014 alle 13:10
Non perdiamo la calma.
Conosco CIRANO e posso garantire che è una persona squisita che col suo modo di fare rappresenta perfettamente il suo pensiero che di base è assolutamente condivisibile.
Non può infatti uno stato civile commettere un atto che lo metterebbe sullo stesso piano del condannato.
Di contro però uno stato civile deve consentire ai suoi cittadini, e soprattutto ai parenti delle vittime, di avere la certezza che chi ha sbagliato paga.
Duramente e senza sconti.
E invece qui non avviene e capisco quindi la rabbia estrema di chi come “conte viola” vede l’assassino di suo fratello circolare liberamente.
Capisco e condivido il suo desiderio di giustizia che configura nella pena capitale dopo che un debosciato qualsiasi ha eseguito la stessa condanna, SENZA PROCESO E SENZA APPELLO, su suo fratello
Come potranno reagire per esempio i genitori dei due bambini umbri, rapiti, violentati e uccisi da Luigi Chiatti alla fine degli anni 90′, che a breve lo vedranno liberamente circolare?
Di seguito uno stralcio della vicenda tratto da Wikipedia
“Il 1º dicembre 1994 cominciò il processo a carico di Luigi Chiatti, accusato dell’omicidio di Simone Allegretti e Lorenzo Paolucci. Il 28 dicembre dello stesso anno, Luigi Chiatti venne condannato a due ergastoli.
L’11 aprile 1996 la corte d’Assise d’Appello di Perugia riformò la sentenza di primo grado, dichiarando Luigi Chiatti semi-infermo di mente e condannandolo a 30 anni di reclusione.
Il 4 marzo 1997, infine, la Corte suprema di cassazione confermò la sentenza d’appello, rendendo quindi definitiva la condanna inflitta in quella sede. Tra le testimonianze portate dalla difesa, si ebbe quella di un compagno di orfanotrofio di Chiatti che affermò che egli stesso e Chiatti erano stati al tempo vittime di abusi sessuali da parte di un sacerdote.
Si trova tuttora nel carcere di Prato.
Per buona condotta e in aggiunta allo sconto di pena ottenuto con indulto è stata annunciata la sua imminente scarcerazione”
Ecco, questo per me è un caso esemplare in cui per nessun motivo, per nessuna ragione il colpevole possa avere la possibilità di rivedere la luce del sole.
Mi spiace per il suo passato, per la sua infanzia infelice, per la sua condizione mentale, ma non può tornare a circolare liberamente fianco a fianco di chi ha così duramente colpito.
E invece dopo nemmeno 20 anni è libero.
In questo caso caro CIRANO lo Stato mette in condizione un cittadino di avere l’impulso di farsi giustizia da solo, cosa che nei panni di quei due padri io non esiterei a fare.
Ti sembra questo forse giusto e meno aberrante?
M.T.
Giugno 18th, 2014 alle 13:22
Rispondo a marcomontecatini, poi non intervengo più.
Pateticismi? Io? Ma capisci la lingua italiana? Hai compreso il mio intervento?
Non credo proprio. E poi, scusa tanto, quello che fa considerazioni populiste senza fondamento sei tu. Cosa centra la pensione minima con la pena di morte? A volte mi sembra di essere un alieno.
Non si può giustificare l’introduzione della pena di morte con valutazioni prettamente economiche. La vita umana non ha prezzo, non la possiamo barattare con nessun altro bene. Se si accetta questa valutazione, allora anche l’eutanasia è accettabile, sia quella volontaria che quella involontaria. Un vecchio o un invalido non autosufficiente, non sono utili alla società, anzi sono solo un costo. Quindi via anche loro.
Chiaro ora il mio discorso?
CIRANO
Giugno 18th, 2014 alle 13:33
Mi dispiace, ma sono assolutamente favorevole alla pena di morte in situazioni come questa… Potete pensare quello che volete, ma niente mi farà cambiare idea… certi individui non meritano di respirare la stessa aria delle persone perbene. Non riesco nemmeno a seguire gli aggiornamenti del caso al telegiornale da quanto mi scuotono certi avvenimenti… mi tocca cambiare canale…
Giugno 18th, 2014 alle 13:57
Mi sono ricollegato ora e rileggendo il mio intervento mi sono accorto di una disattenzione, oltre al “centra” senza apostrofo. Ho fatto confusione con gli interventi di marcomontecatini e giuliano.
Nel mio primo intervento sull’argomento ho scritto come tratterei il colpevole. Non pensavo ai lavori forzati, potrebbero essere un’alternativa. Però porterebbe una distrazione nelle sue giornate. Invece deve stare a tormentarsi tutta la vita per quello che ha fatto. Un’anticipazione terrestre dell’inferno.
Ribadisco, ISOLAMENTO TOTALE. Cella 3×3 senza finestra, senza mai uscire. uno spioncino per fare uscire gli escrementi e far entrare il cibo. Vi assicuro che non esisterebbe pena peggiore.
Caro marcomontecatini, lo chiami pateticismo questo?
CIRANO
Giugno 18th, 2014 alle 14:12
Prima o poi qualcuno mi spiegherà perché è più brutto un omicidio di una donna che di un uomo. Perché David, ti ha scioccato più la storia di questo qua e non della madre che ha ucciso le sue due figlie…e non solo a te. Anzi, non mi son certo messi a contarli, mi sa però che i bambini vengono uccisi più dalle madri che dai padri…ma evidentemente fanno meno notizia.
Giugno 18th, 2014 alle 14:58
Cirano! e che diamine!
Alessandro Boldrini da Galleno
Giugno 18th, 2014 alle 15:26
Come siamo arrivati a questo punto?
Buonismo sinistroide, lassismo, niente bocciature, niente rimproveri, niente proibizioni.
E scempio mentale destroide, TV trash, veline, calciatori, paninari, reality, telefilm uno peggio dell’altro, quiz da mentecatti in cui vinci col culo e non con la conoscenza, e altri modelli ignobili.
Insomma vent’anni di berlusconismo condito col peggio che si poteva importare dall’estero, misto all’ottusità inarrivabile della sinistra sessantottinesca.
Però non basta, ci vuole anche un pizzico di stress generale dovuto alla crisi e ai problemi comuni che dia la sensazione latente a tutti di un’imminente catastrofe.
E soprattutto ci vuole la situazione ipermafiosa italiana, dove nulla avviene per i canali legali e tutto si raggiunge aggirando gli ostacoli, altrimenti non è possibile.
Ecco che qualunque cosa è permessa, tanto non ci si arriva altrimenti.
Finché non saremo convinti che le cose si conquistano per vie legali, ognuno sceglierà la via illegale a lui più consona per arrivarvi. Che sia una raccomandazione, una mazzetta, un omicidio.
Non ti piace eh, David?
Figurati a me!
Giugno 18th, 2014 alle 15:53
caro Cirano, ho definito smielato pateticismo il tuo rimanere inorridito davanti a richieste di pene capitali. io sono contrarissimo sia chiaro… perché e’ troppo facile per l’assassino morire senza scontare quanto meno i rimorsi di coscienza, se hanno una coscienza questi qua. Poi altro discorso… se un detenuto costa 400 euro al giorno… consentimi il paragone con anziani che ne prendono 400 al mese e non sanno come vivere, più che legittimo direi, poi invece che preoccuparci di questi ultimi ci si preoccupa dell’affollamento delle carceri e dello scarso profilo di vita dei detenuti
… scusa… ma mi viene il vomito … Certezza della pena e sane bastonate da rendere pubbliche.. vedrai che poi i vari accoltellatori (vedi milano ieri) ci penserebbero… quanto meno un pochinino…
Giugno 18th, 2014 alle 16:52
Mi riconduco al fraterno Mario Tintori,e affermo per conoscenza personale che il sor Cirano, architetto valentissimo è persona di spessore e umanità fuor dal comune.
Suvvia, non discutiamo tra di noi ciò che vien scritto nel momento di dolente repulsione a quelle tragedie criminali che sempre più spesso inframezzano il già poco quieto vivere.
Per quanto mi concerne la pena da far scontare allo sciagurato sarebbe quella di fargli accudire per il resto dei suoi giorni i terminali ai reparti di oncologia e geriatria.
Giusto per fargli capire che qualsiasi omicidio, ma in particolare quelli motivati da pulsioni sessuali sono l’inutilità più assurda che esista.
Questi particolari assassini vanno fatti convivere giorno e notte con la decadenza corporale , affinchè capiscano che non di vaganti (im)pulsioni terrene deve essere il nostro impeto, ma di amore per le nostre creature e e matura accettazione e preparazione ai tormenti della vecchiaia.
Ragazzi,date retta, ai giovinetti adulti di domani,diamo meno film, meno internet, maggior avvinamento alle letture umanistiche, maggior accostamento agli insegnamenti sacri, accettazione dei doveri civici e più spalle larghe quando si incontrano i no imposti dalla vita quotidiana.
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Sulla vicenda del Mostro di Foligno.
Se ben rammento, il padre del bambino violentato dal Chiatti sodomizzò con un ramo d’un olivo il turpe maniaco prima che costui finisse in carcere .
Ripeto, vado a memoria.
Antonello
Giugno 18th, 2014 alle 17:15
Non avvinamento.
Avvicinamento.
Ho il braccino corto anche a scrivere.
Giugno 18th, 2014 alle 17:57
Non posso credere che alla base di un delitto, di un atteggiamento borderline, di una violenza, non ci sia un pregresso di sofferenza, di malattia, di depressione, di anaffettività, di qualcosa che è mancato dalla nascita all’adolescenza o sempre in quella fase di violenze subite. Certamente il genere maschile, fin dall’infanzia è più “muscolare”, “fisico”. Alla base di tutto c’è il fallimento di una coppia dove un genitore o entrambi hanno trascurato, abbandonato, violentato un figlio, una figlia. Secondo me.
Giugno 18th, 2014 alle 18:01
Pena di morte e mi offro gratuitamente per l’eseguzione, iniezione e via andare,faccio l’ infermiere da anni e problemi zero per questi schifosi.
Giugno 18th, 2014 alle 18:06
Esecuzione scusate sbagliato a digitare
Giugno 18th, 2014 alle 18:47
immonda bestia… hai ragione.
Giugno 19th, 2014 alle 10:39
Partendo dalla premessa che sia stato lui a fare questo massacro, cosa che non sempre è scontata come qualcuno ha giustamente fatto notare, il problema c’è, è esistito sempre ed esisterà sempre.
Allora la domanda giusta a cui rispondere è: cosa può fare la società per cercare di ridurre al minimo tali situazioni?
Sebbene non sia sicuramente un esperto in materia, credo che questo “processo di rieducazione” non possa non passare dai concetti di sicurezza della pena(senza sconti) e di sensibilizzazione dell’ argomento, sopratutto in ambito scolastico.