Un altro sport
Sì, sembrava un altro sport quello dei quarti di Champions.
Eppure c’eravamo anche noi fino a quattro anni fa e avremmo pure meritato di andare avanti, lasciando indietro il Bayern, che pure arrivò in finale.
E’ un effetto un po’ straniante, nel senso che a me non pare che l’ultima Fiorentina di Prandelli fosse più forte di quella attuale, anche perché faceva già a meno di Mutu, che aveva cominciato la sua parabola discendente.
Il problema è che quella attuale di Fiorentina, pur con tutto l’affetto del mondo, non ce la vedo a giocare i quarti di Champions e allora ti viene il sospetto che siano andati molto avanti gli altri, che abbiano cominciato a correre, abbinando ad una condizione atletica da quasi superman un’abilità tecnica che prima non c’era.
E’ anche così che si spiega il lento declino del mio amato Barcellona, amato da me e detestato non so perché da molti di voi: loro continuano a giocare benissimo, ma gli altri corrono di più.
Aprile 10th, 2014 alle 17:54
Mi auguro di cuore per tutti loro che sia solo duro allenamento e null’altro … la salute è importante … Io adoro il barca ma l’atletico è stato superiore e merita la semifinale guidata da simeone che fra qualche anno insidierà guardiola come miglior tecnico al mondo … quella che tu rammenti era una grande Fiorentina che si squagliò in seguito come gelato al sole per colpe sue e di quel ridicolo uomo norvegese …. peccato , bastava poco … ci ritorneremo fra due anni e saremo più forti di allora !!!
Umberto Alessandria
Aprile 10th, 2014 alle 17:56
David,pensavo le stesse cose ieri sera vedendo Atletico Madrid-Barca.Il Barça é superiore tecnicamente ma é arruffone in difesa!L’atletico é fortissimo invece.La lingua batte sempre dove il dente duole.Anche chelsea e PSG sono di un altro pianeta.Lo stesso dicasi per il Bayern.In Italia, non solo la Viola attuale, ma neppure bilan,Rubentus,Napule, possono reggere il confronto Champions!Forse,il prossimo anno, la Roma.
Aprile 10th, 2014 alle 18:05
david se noti bene il calcio sta diventando sempre più un gioco a chi corre di più in minor spazio (inteso come distanza fra il primo attaccante e l’ultimo difensore). La tecnica conta solo se fatta a mille all’ora. Ma se riguardi una partita di fine anni 90, le sette sorelle fra loro giocavano a ritmi altissimi, infatti in europa si dominava. Infatti un Pizarro o un Pirlo sani sono molto più determinanti ora a fine carriera che 10 anni fa quando non li facevano mai alzare la testa.
Aprile 10th, 2014 alle 18:06
Sono da sempre innamorato del Barcellona, per tanti motivi.
Ma ieri penso abbia meritato di andare avanti l’Atletico. Meno bello, ma più intenso, cattivo, concreto. Tra l’altro, un bello spot per chi sogna, come noi, grandi cose senza grandissimi mezzi. Dicono che può succedere. Raramente, ma può succedere.
Aprile 10th, 2014 alle 18:19
Vedere giocare il barca, è sempre uno spettacolo, il risultato può anche annoiare,
Aprile 10th, 2014 alle 18:22
No nessuna squadra italiana attualmente può reggere il confronto perchè le più forti squadre europee hanno 20 titolari le nostre no… Il prossimo anno forse la Rubentus passerà i gironi per poi andar fuori contro la prima vera squadra negli otavrtendo dalla quarta fascia e senza riserve valide farà già un miracolo ad arrivare terza nel girone (sempre che per il Fair Play non la penalizzino o le intemperanze dei tifosi le facciano squalificare il campo) mentre il Napule sempre che passi il preliminare seguirà lo stesso detino di quest’anno…
Noi per andare in CL e cercare di giocarsela dovremmo investire tanti milioni e non so se i DVB abbiamo la voglia/capacità di farlo…
I tempi delle fasi finali della Coppa dei Campioni con tante squadre italiane è finito e non so quando tornerà…
Aprile 10th, 2014 alle 18:24
Mi è saltato un pezzo…
ecco il testo corretto:
No nessuna squadra italiana attualmente può reggere il confronto perchè le più forti squadre europee hanno 20 titolari le nostre no… Il prossimo anno forse la Rubentus passerà i gironi per poi andar fuori contro la prima vera squadra negli ottavi/quarti la Roma partendo dalla quarta fascia e senza riserve valide farà già un miracolo ad arrivare terza nel girone (sempre che per il Fair Play non la penalizzino o le intemperanze dei tifosi le facciano squalificare il campo) mentre il Napule sempre che passi il preliminare seguirà lo stesso detino di quest’anno…
Noi per andare in CL e cercare di giocarsela dovremmo investire tanti milioni e non so se i DVB abbiamo la voglia/capacità di farlo…
I tempi delle fasi finali della Coppa dei Campioni con tante squadre italiane è finito e non so quando tornerà…
Aprile 10th, 2014 alle 18:29
Il Barca è arrivato ieri con la difessa alla frutta, assenze pesanti. L’Atletico correva con la bava alla bocca, Messi passeggiava. Forse, quasi sicuramente, un ciclo meraviglioso, in tutti i sensi, si sta chiudendo: Puyol, Xavi, Mascherano, Dani Alves.
Le 8 squadre dei quarti sembravano rispetto alla nostra serie A di un altro pianeta: corsa e tecnica. Una domanda a cui non trovo risposta: ma che allenamenti fanno durante l’anno diversi da noi per rendere così? E i campionati non sono a 16/18 squadre come chi parla della poca competitività del nostro pallone. Putroppo i fuoriclasse si stanno concentrando non solo all’estero, ma in poche squadre, portando ad avere ai vertici sempre le stesse.
Forza Viola
Aprile 10th, 2014 alle 18:39
Atletico Madrid e Borussia Dortmund dimostrano che con la programmazione è possibile ottenere risultati impensabili. Mentre a Firenze la proprietà spende tanto e investe poco, gli altri vanno avanti… .
Aprile 10th, 2014 alle 18:45
Si…Direttore..sono d’accordo! Abbiamo un campionato di basso livello…Per me bisogna tornare ad un torneo a 16
Si gioca troppo e male con squadre che dovrebbero militare in B e in alcuni casi in Lega Pro…
Oltre ovviamente rendere accessibile ai meno abbienti le famigerate scuole calcio diventate aimè circoli esclusivi che inclusivi…
Aprile 10th, 2014 alle 19:11
Le ho viste tutte le partite e ho notato che c’è una differenza abissale.
Non riesco a capire il perchè, c’è chi parla di doping, c’è chi parla di fattore generazionale, c’è chi dice che la crsi ci ha colpito in maniera più forte degli altri paesi in campo calcistico.
I 4 allenatori che sono in semifinale sono o ex allenatori o ex giocatori, o entrambi, del campionato italiano, non vorrei che una volta quello che era il nostro vantaggio, ovvero la preparazione tattica superiore, la capacità di sfruttare gli errori degli altri, la capacità di massimizzare le nostre potenzialità, nel tempo si sia annullata.
Tutte le squadre europee ora, dopo che c’è stata la migrazione dei tecnici italiani o che hanno allenato in Italia, sono preparate dal punto di vista tattico come noi e ci asfaltano invece dal lato fisco e tecnico, forse perchè non abbiamo ancora capito questo e siamo ancora preoccupati di preparare le partite dal punto di vista tattico cercando di lavorare sulle debolezze altrui e non sui nostri punti di forza.
In Italia a parte Noi, e questo è un merito di cui dobbiamo andare fieri, la Juventus, ma solo perchè è la più forte, e forse la Roma e il Verona, cercano di imporre il proprio gioco a prescindere dall’avversario, tutte le altre si adattano e cercano di sfruttare gli errori altrui.
David, o chi ha voglia di rispondere alla mia domanda, secondo Te perchè in questo momento il nostro calcio a livello europeo è cosi di serie B, dove la squadra che domina il campionato da 3 anni, l anno scorso è uscita ai quarti e quest’anno al primo turno?
Aprile 10th, 2014 alle 19:17
D altrone se la miglior squadra italiana viene eliminata dal galatasaray, non possiamo mica pretendere che la quarta competa con le 8 squadre più forti d europa. Abbiamo comunque fatto più bella figura noi di napoli milan udinese lazio e secondo me anche della juve. Quindi non lamentiamoci sempre …un po di entusiasmo cavolo…E chi dice che questa fiorentina non avrebbe eliminato copenaghen e galatasaray? Avremo fatto più strada della juve con un girone come il loro!!!
Aprile 10th, 2014 alle 19:18
Io non tifo nessuno all’infuori della Fiorentina, ma credo che la vittoria meritatissima dell’Atletico, che ha messo cuore,forza,determinazione con un pressing alto ma anche con la tecnica di alcuni elementi notevoli e il buon gioco, e’ una vittoria anche del calcio, inteso come sport oltre che come fenomeno economico.
Questo perché ieri ha vinto una società che, pur avendo una storia e una tradizione di tutto rispetto, non ha nemmeno lontanamente i mezzi economici del Barcellona, o del Real o degli altri squadroni europei finiti nei quarti (Borussia Dortmund escluso).
Questo è un lumicino di speranza acceso per chi sostiene che con degli investimenti ragionevoli, con scelte tecniche mirate e con la dovuta professionalità si può arrivare in alto a dispetto dell’imperante teoria che il potere economico sfrenato può tutto e vince su tutto.
Qualche volta non è così.
Saluti
Lucky
Aprile 10th, 2014 alle 19:50
Non so perché…ma quando vedo il Bar Cellona,
I cinepanettoni , gli amici di Maria , le boy bands, gli onorevoli e senatori all’uscita delle due aule parlamentari,la gente che mi suona dietro quando mi fermo ai gialli e alle strisce, il sentimento che mi pervade e’ di mandargli un reparto della celere con i cani lupo e accidenti a quelle che vanno di fori.
Scusatemi , ogni tanto la parte “scura” che è in me salta fuori.
Ora la rinserro dentro.
Aprile 10th, 2014 alle 20:14
Ciao David,
Mi sono riguardato il primo tempo di Atletico Barca. Li hanno letteralmente mangiati sul piano fisico e della grinta. A tratti mi ha ricordato Everton Fiorentina.
Ora, sul piano della grinta posso ammettere che il Barca sia piu’ appagato di altri per tutto quello che hanno vinto nel recente passato, ma sul piano fisico non mi so dare molte spiegazioni se non pensando a qualche aiuto lecito, ma molto borderline dal punto di vista di etica sportiva.
Vado nel concreto: hai mai sentito parlare di tenda ipobarica (la usavano Lance Armstrong e anche David Beckham )? In pratica si tratta di mezzi che riproducono le condizioni che si verificano in altura, cioe’ respiri aria rarefatta (con meno ossigeno) quindi stimoli la produzione di globuli rossi che portano piu’ ossigeno ai muscoli, quindi aumenti la resistenza fisica in maniera artificiale. In molti paesi, tra cui Spagan e Germania, ma anche Inghilterra, credo, la tenda ipobarica e’ lecita. In Italia invece e’ vietata perche’ puo’ essere pericolosa per la salute dell’atleta e rientra come pratica dopante.
Con questo non voglio assolutamente dire che Atletico Madrid o Borussia D. ne facciano uso, ma certe prestazioni atletiche, e non solo nel calcio, mi fanno molto riflettere.
Aprile 10th, 2014 alle 20:18
Il Barcellona dei tempi migliori è uno spettacolo, ma senza il miglior Messi avrebbe poco senso.
Immaginatevi CR7 nel Barcellona, si toglierebbe la maglia dopo 10 minuti e andrebbe a far la doccia.
Ibra con loro ha fallito, Sanchez, spaventoso negli spazi, con loro è un giocatore più che normale.
Fabrehas gioca al 50% delle sue possibilità ed era un fenomeno.
Senza Messi, Iniesta e Xavi non puoi giocare come il Barcellona, a livelli altissimi intendo.
Io poi sono di parte, preferisco sì le squadre che impongono il gioco e ti mettono alle corde, ma con intensità, velocità, agonismo.
Per intendersi il Milan di Sacchi lo preferisco 10 volte al Barcellona.
Andrea
Aprile 10th, 2014 alle 20:21
David a me il calcio di oggi non piace granchè,preferivo quello di 20-30 anni fà! Il calcio di baggio,zico,maradona e gli altri! Infatti come fà uno come ilicic che và 2 all’ora a giocare nel calcio di oggi? La mia chiaramente è una battuta,ma preferisco vedere un calcio piú tecnico anche se è fatto con meno rapidità! Dopo la fiorentina x me c’è solo il real madrid! Soprattutto dopo quel gol di mijiatovic alla juve!
Aprile 10th, 2014 alle 21:17
Ottima analisi David!!
Il calcio è sempre di più uno sport atletico, dove la fisicità, intesa come prestanza fisica ed atletica, conta tantissimo.
I nostri da quel punto di vista fanno purtroppo ridere, pur essendo pieni di classe e giocando un ottimo calcio!
Aprile 10th, 2014 alle 21:28
La differenza tra Champions e Europa League è abissale.Le gare di ieri e ier l’altro sono di un altro pianeta. Maledico invece il sorteggio che ci ha rimandato tra i genitali i metalmeccanici torinesi, perché questa Uefa la potevamo vincere, davvero. Pensando all’anno prossimo, e non pagando di tasca niente tranne abbonamento e biglietti, gioisco a rigiocare la ex Uefa, dove sarà possibile ripetere almeno l’ottimo cammino di questa stagione. Per la Champions ne abbiamo ancora tanta di strada da fare. Speriamo di percorrerla, ma il passo dovrà essere lungo, molto molto lungo. Vediamo.
Aprile 10th, 2014 alle 21:30
A dire il vero uscimmo agli ottavi, comunque il bayern non era lo squadrone invincibile di adesso. É però vero che il campionato italiano attualmente non offre squadre all’altezza delle otto che hanno dato vita a partite veramente stupende.
mentre scrivo la juve ha avuto l’ennesimo colpo di culo nel suo momento peggiore. Mai una gioia…
Aprile 10th, 2014 alle 22:19
Nel calcio non si vince ai punti, lo sappiamo tutti.
Ai punti avremmo battuto la Juventus, l’Inter, il Milan, la Roma tante di quelle volte…
E invece la Roma viene qui, viene presa a pallate, pali traverse, poi fa un tiro in porta a tempo scaduto e vince.
Il problema Barcellona (e con le dovute proporzioni Fiorentina) è il rapporto quantità di gioco / reti.
Troppe volte ho visto il Barca nascondere la palla agli avversari per 80′ e non riuscire a vincere.
Vogliamo parlare della Fiorentina?
Oggi ci vuole un certo cinismo, che è indispensabile proprio in virtù del fatto che (Guetta ha ragione) il livello si è alzato maledettamente.
Nemmeno io ce la vedo questa viola alle fasi cruciali di CL.
Semplice: Prandelli era meno bello ma più concreto, non vinceva mai con le strisciate ma con le altre sbagliava poco o nulla.
Montella magari ti rifila 4 gol all’Inter e alla Juventus, ma poi perde a Cagliari, a Catania, a Bologna…
Finché ci accontentiamo di giocare bene il Montella dell’anno scorso è il massimo, ma se vogliamo alzare un po’ l’asticella bisogna pensare diversamente, e infatti il Mister aveva impostato questa squadra diversamente.
Gli infortuni, poi, hanno riportato le cose su binari diversi.
Che facciamo, liquidiamo Montella?
Tanto è facile vincere qualcosa a Firenze!
Aprile 10th, 2014 alle 22:21
….non è solo una questione di corsa.
Guardateli giocare. Guardateli attentamente: Il Bayern, il Dortmund, L’Atletico, in certe partite l’Arsenal, un pochino meno il PSG
Guardateli.
Si è vero, giocano a mille fisicamente.
Ma oltre alla corsa, ci mettono tanta tecnica.
Tantissima che in italia ce la sogniamo.
Cavolo: non sbagliano un passaggio.
Fanno sempre la scelta più giusta.
Il gioco è tutto di prima e veloce.
Si muovono in verticale tutti assieme (e qui mi viene in mente Mario Gomez).
Giocano da squadra.
Sempre cortissimi.
Pressing alto.
Ma sopratutto i giocatori nei campionati Esteri, non sono pompati nei muscoli. Si muovono più leggeri e con miglior tecnica.
Uno spettacolo vederli giocare.
Altra categoria.
Oggi la Fiorentina in una sfida Champions con il Bayern ne uscirebbe ridicolizzata. Con un risultato tennistico.
Ma anche con l’Atletico. Ma anche con il Dortmund e anche con Arsenal e PSG oltre che Chelsea.
Pensa a quanto è debole in calcio italiano.
La massima aspirazione della juve al momento è una finale in EL.
In CL non ha nessuna speranza.
Aprile 10th, 2014 alle 22:27
Anch’io sono da anni letteralmente affascinato e estasiato dal gioco del Barcellona (e della Spagna).
I blaugrana incarnano l’essenza del gioco del calcio, che è prima di tutto “gioco di squadra” e in quella fitta rete di passaggi, con gli avversari asfissiati e ubriacati da una palla che non vedono mai, c’è la vera esaltazione del collettivo.
Ovviamente ci vogliono interpreti di un certo tipo per recitare un copione fatto di raffinate geometrie. E infatti, per far parte dell’undici catalano, cervello e piedi “educati” hanno la priorità su forza e imprevedibilità. I tessitori della tela del tiki-taka sono certamente Apollinei, i Dionisiaci sono messi alla porta (vedi alla parola: Ibrahimovic).
E forse è proprio questa caratteristica che a molti non piace. Per i tanti “critici” che detestano il possesso palla al 70%, il Barça è colpevole di uccidere la fantasia nel calcio.
Odiano il Barça coloro per i quali il calcio è entropia, disordine, caos che obbedisce solo alla legge dei fuoriclasse in grado di cambiare le sorti di match. Per loro il calcio è roba da predestinati, la razionalità offusca la classe e andrebbe sicuramente bandita per salvare il calcio. Gente che non baratterebbe mai un dribbling con una triangolazione.
Se sotto l’aspetto puramente romantico e estetico posso essere in parte d’accordo, trovo però che nel tiki-taka del Barcellona ci sia quella che potremmo definire il trionfo della ragione sull’irrazionalità, il Barça è modernità compiuta e progresso. Se vogliamo “politicizzare” la questione potremmo dire che il Barcellona è di “sinistra”, mentre Simeone, Mourinho e Klopp sono certamente di “destra”.
Insomma: il tiki-taka catalano è collettività, solidarietà, uguaglianza, pazienza, lenta crescita, maestria, identità, ordine e coerenza.
Chi lo “detesta” sicuramente apprezza un calcio che è: individualismo, opportunità, estro, giocosità, diversità, molteplicità e ingegno.
Da buon “razionale”, personalmente preferisco affidarmi ad un collaudato meccanismo di geometrie (anche se a volte un po’ noioso e ripetitivo) piuttosto che alle “buone lune” dei fuoriclasse predestinati. Perciò: Viva Barça, Viva Montella !
Aprile 10th, 2014 alle 22:29
Disamina perfetta.
Aprile 10th, 2014 alle 22:44
A proposito di Atletico: ma avete visto che attaccanti ha Simeone in rosa?
Rodríguez titolare nazionale Uruguay. Un vero diavolo. Ai livelli di Higuain.
E David Villa ex Barcellona.
Prendili entrambi e mettili nella Fiorentina di quest’anno.
Tra l’altro adattissimi per il gioco di Montella.
Poi se ne riparla 🙂
Purtroppo giocatori del genere a Firenze non li vedremo mai.
Almeno fino al nuovo stadio.
Dopo tutto è possibile.
Lo stadio nuovo per la Viola è un vero e proprio crocevia.
Aprile 10th, 2014 alle 23:13
Non sai perché detestiamo il Barcellona?
Una delle cinque squadre più mafiose d’Europa dovrebbe pure rimanere simpatica a noi fiorentini?
Eppure nel 1997 eri a fare la radiocronca sia dell’andata che del ritorno della semifinale di Coppa delle Coppe. O ti sei scordato come andò?
Aprile 10th, 2014 alle 23:14
Il risultato, caro Steve, non annoia mai(specie se è quello desiderato), il gioco sì, può annoiare e a me, al contrario, fa questo effetto quello del Barcellona, che ho sempre trovato eccessivamente dispendioso, efficace solo con giocatori dotati di grande tecnica e soprattutto disponendo di un finalizzatore come Messi.
Preferisco di gran lunga il gioco veloce e senza fronzoli di chi riesce a tirare in porta con il numero minimo di passaggi possibile.
E spero che quel gioco a tiki taka non costituisca più un esempio da seguire pedissequamente, perche quando vedo, ad esempio, i nostri Roncaglia, Tomovic, Savic, Comper, Pasqual, cominciare l’azione dal fondo con i disimpegni laterali mi vengonp i brividi….
Aprile 10th, 2014 alle 23:21
David non e’ il detestato di se x se…Io ad esempio stavo per l’Atletico solo perche’ sto sempre x le squadre dal budget finanziario inferiore…e’ diventato la mia cartina di Tornasole x il tifo..
Aprile 10th, 2014 alle 23:40
Nell’atletico giocano thiago e Diego 2 clamorosi flop dalle Juve.
Un certo Simeone cacciato da Catania ha costruito una squadra che fa un catenaccio moderno e che corre lotta su ogni pallone con una serie di scarti, un portiere fenomenale, un trascinatore turco, un bisonte in attacco che ha sostituito falcao.
Senza il bisonte ed il turco ha fatto fuori il magnifico barca con tanti troppi giocatori in fase calante.
Vedere l’Atletico che se la gioca contro le 2 grandi spagnole mi fa sperare un giorno di avere una squadra che riesce a vincere.
La Fiorentina di Prandelli era una squadra che aveva minore qualità rispetto a quella di Montella se considero Gomez e Rossi: con il Liverpool e poi con il Bayern Cesare riuscì nel miracolo delle partite perfette e solo un ciccione di arbitro e il magnifico Robben ci portarono via un quarto di finale. Si pago’ a caro prezzo quell’eliminazione con il disfacimento di una squadra che schierava a Monaco Koldrup, Comotto, Natali, Bolatti e Gobbi.
Aprile 10th, 2014 alle 23:52
E con Rossi e Gomez da inizio campionato in campo, ce la vedresti la squadra ai quarti?
Io si. Io penso a quando c’era il Goteborg,perchè ho appena letto un articolo, questo. “Lavorare 6 ore anziché 8 rende più produttivi e felici”: il test a Göteborg
L’amministrazione della città svedese ha deciso di avviare un gruppo di controllo a orario ridotto, ma che riceverà la stessa busta paga. Se l’efficienza sarà superiore a quella dei colleghi a turno “pieno”, la proposta sarà estesa a tutti gli impiegati comunali.Come nazione siamo da lega pro. Ma chi ci ha ridotti così?
Aprile 11th, 2014 alle 05:41
Il Baeça é sempre uno spettacolo anche se il suo ciclo si sta avviando ad una conclusione. L’Atlético gioca con una intensità vertiginosa, é tutto fisico e tecnica a mille all’ora ma non ha quella fantasia che ha il Barça. In questo momento i primi 20 minuti dell’Atlético contro il Barça avrebbero affondato qualsiasi grandissimo d’Europa. Io spero che vincano la Chapions. Anche se preferisco sempre Guardiola a Simeone.
La Fiorentina fa tenerezza al cospetto di questi squadroni ma non direi che sia un problema suo. Piuttosto lo é di tutto il calcio italiano che é veramente caduto in basso. Il ranking Uefa per clubs la dice lunga.
Aprile 11th, 2014 alle 05:48
Anch’io sono un fan del Barca. Fino alla primavera 2010 lo ero anche del Bayern: in verità erano le città -che considero le più divertenti d’Europa (o almeno: quelle in cui io mi sono divertito di più) – a influenzarmi nella scelta calcistica. E non a caso si sono scambiate l’allenatore.
Il Barca ha un livello tecnico superiore alle altre che soprattutto corrono. E ora che si è appannato in difesa non ce la fa più a resistere al
mulinare di gambe.
Vero. Noi non potemmo stare in quel contesto. Altrimenti non avremmo il pur splendido Toni quasi capocannoniere a 37 anni. E la Juve che sa far di conto ha ben pensato di non misurarsi per arraffare con la finale in casa l’euroleague. In Turchia credo sia stato un calcolo e non i trattorini a farla uscire dalla CL.
Noi viola acciaccati strutturali abbiamo qualche affanno a restare quarti in italia. Ancora quei livelli non ci competono
Aprile 11th, 2014 alle 06:11
Diciamo che adesso va forte il partito del “che palle il Barcellona” é un partito molto forte e molto in voga, al quale io non mi iscrivo
Per transizione anche se non ortodossa io amo la Fiorentina del mille passaggi della palla a terra e del possesso palla
La leggenda dell’Atletico é bella e comprendo contagiosa, ma gioca e picchia come la Triestina di Rocco, anche se ha meritato moltissimo la qualificazione e nella partita del ritorno ha espresso una qualità e un furore altissimo
Il Barcellona ha rappresentato per anni una vera e propria rivoluzione, ha sovvertito il concetto stesso di calcio come solo, a mia memoria il Milan di Sacchi fece molti anni prima, sono state due avanguardie che hanno cambiato il calcio, ma come sempre e come fu anche per il Milan, e come é normale che sia la spinta propulsiva di una avanguardia si esaurisce
e la restaurazione arriva, la forza vince sulla bellezza, ormai, va detto abbastanza sfiorita e stanca
È morto il Barcellona evviva il Barcellona
Aprile 11th, 2014 alle 06:46
vero, verissimo !!!
sono migliorati gli altri. in ogni caso non parliamo più solo din un calcio fisico, queste squadre uniscono tecnica prestanza atletica.
un appunto al mercato. samuel no !!!
Aprile 11th, 2014 alle 07:03
off line… David a che punto è il rinnovo del contratto di Pradè? sono preoccupato
Aprile 11th, 2014 alle 07:15
In Italia si fa mercato vendendo loro comprando. Hanno 25 giocatori fortissimi. Djemba ba è il terzo attaccante del Chelsea. Al calcio italiano mancano i soldi stranieri. Vogliamo parlare degli stadi e del pubblico? Il cristal palace ha più spettatori dell udinese perché chi nasce in quella parte di Londra non tifa per le grandi ma per la SUA squadra. Corrono il doppio perché sono in tanti e se pareggiano facendo tournover nessuno ti rompe le scatole più di tanto. Fiscalmente pagano meno e i capitali delle squadre di vertice sono di magnati sfondati di soldi. è cambiato prima il mondo e poi il calcio. Nessuno investe da noi e il perché lo sappiamo.
Aprile 11th, 2014 alle 07:21
…..non mi pare che ci sia proprio una nitida linea di demarcazione del doping sportivo in Spagna….e manco fiscale 😛
Aprile 11th, 2014 alle 07:30
Comunque son passati. Bene ora che passino la semifinale e che la dea bendata c assista nel vederli piangere in finale in casa.
Aprile 11th, 2014 alle 07:42
probabilmente per riequilibrare un pochino le cose ci vorrebbe una normativa comune per tutte le federazioni europee riguardo il doping e una uniformità di trattamento fiscale fra tutti gli stati e forse alcuni stati (Spagna…) tornerebbero fra i ranghi degli umani. Oltre a questo in Italia non ci possiamo permettere una serie A a 20 squadre, si deve tornare a 16 (ottimale) o 18 (limite max); tornare a investire sulle scuole calcio che fanno pena (mio figlio ha frequebtato quella della Lodigiani a Roma per 3 anni e la mafia e la scarsa preparazione degli allenatori sono impressionanti… tali da far passare la voglia di giocare a pallone a diversi ragazzini); ridare credibilità alla FIGC e alla Lega cacciando i manovratori del calcio nostrano che assegnano i posti a tavolino indirizzando poi le ex giacchette nere (capitali stranieri seri non verranno mai se ce il Moggi o Giraudo o il Cellino Galliani Lotito ecc. ecc. di turno a distruggere la regolarità dei campionati); costruire finalmente dei campi nuovi per il Calcio adatti alla tecnologia che il XXI secolo offre anche per la comodità degli spettatori; istituire le squadre B per far giocare seriamente i giovani e prepararli a giocare in serie A (il campionato primavera è un’latra fars inutile); distribuire i proventi dei diritti che il Calcio produce in maniera equa e non mafiosa come adesso…
Senza questi cambiamenti il calcio italiano scivolato nella B europea sprofonderà presto nella C…
Aprile 11th, 2014 alle 08:44
e si, corrono talmente tanto e sono talmente lucidi e precisi (sempre) che, almeno a me, fanno venire dei dubbi
Aprile 11th, 2014 alle 08:45
Caro David, a me viene invece il sospetto che all’estero abbiano molto allentato ………i controlli antidoping !!
Aprile 11th, 2014 alle 09:13
In questi giorni con il compleanno di Antonio in tv sono passati degli spezzoni delle partite di allora; mi è cascato l’occhio sulla differenza abissale nell’aspetto fisico dei giocatori; allora erano mingherlini e con la muscolatura allungata, oggi sembrano tutti dei partecipanti a mister muscolo e pesano 20 kg più di allora e corrono incessantemente per 90 minuti. Solo palestra e allenamenti? Non credo. Mi viene in mente il ciclismo dove le stesse salite di 30 anni fa vengono fatte a 10 kmh di velocità in più, e nel ciclismo sappiamo a cosa è dovuto questo incremento della performance…….
Aprile 11th, 2014 alle 09:29
il calcio è verticalizzare. girare per il campo 20 minuti a forza di passaggi alla lunga diventa noioso.
Aprile 11th, 2014 alle 09:34
Chiunque abbia visto il Valencia ieri sera si sarà chiesto quale sostanza “magica” avessero assunto i calciatori spagnoli.
Aprile 11th, 2014 alle 10:19
In effetti mi piacerebbe conoscere il valore di ematocrito dei giocatori di certe squadre. Così, tanto per capire. Poi se è tutto ok, tanto di cappello ai preparatori atletici. Se è tutto ok…..
Aprile 11th, 2014 alle 10:19
comunque vedere 3 campionati finiti da mesi (italiano, francese e tedesco) e 2 aperti perchè ci sono solo 2-3 squadre in lotta (spagnolo e inglese)… mi fa pensare che ci sia una voragine fra 8 club e il resto d’Europa. L’odiata “lei” farebbe fatica a strappare una figura degna di nota con le migliori d’Europa e, purtroppo, stiamo parlando dei più forti del nostro campionato. Così il calcio mi piace sempre meno e… preferisco rimanere in EL a giocarci le nostra chances.
Aprile 11th, 2014 alle 10:27
Gianluca (Cucca)post 42
sai quante volte me lo sono chiesto io?
Fisicamente il calcio è uno sport che sviluppa una muscolatura asimmetrica con gli allenamenti tradizionali. Penalizza specialmente spalle e braccia (escluso portieri). Nessun calciatore prima aveva il fisico da nuotatore, per intenderci. Ora quando si levano la maglietta sfoggiano tutti un fisico da gold’s gim. Gli allenamenti devono essere cambiati per forza, mi garberebbe sentire cosa ci racconta un addetto ai lavori. I tuoi (nostri) sospetti sono infondati perchè c’è stato un cambiamento radicale nel tipo di preparazione atletica? Però deve essere radicale che nemmeno Pannella …
Boh
Aprile 11th, 2014 alle 11:03
Molto piacevole da leggere l’intervento di Omino di Ferro, cui però mi permetto contestare la classificazione destra/sinistra, inserendo in quest’ultima il gioco del Barcellona. Per me è vero il contrario perchè il gioco dei catalani è “aristocratico”, nel senso che è possibile ed efficace solo con giocatori di raffinata tecnica, in grado di scambiarsi il pallone rapidamente in spazi ristretti e soprattutto disponendo di un grande fuoriclasse come Messi che lo finalizza.
L’altro invece è più “plebeo”, nel senso che può essere giocato anche dai meno dotati, purchè ben preparati fisicamente ed esalta il vero fine del calcio, quello per cui si soffre e si gioisce con l’emozione del tifo, cioè la ricerca del gol da fare e da non subire.
Il tifoso “malato” come me preferisce giocar “male” e vincere invece che giocar “bene” e perdere, e le virgolette stanno a significare la mancanza di unanimità sui due concetti.
Per me il “bel gioco” si misura con il rapporto minuti giocati/tiri in porta effettuati , perchè il possesso di palla deve essere strumentale e non fine a sè stesso.Altrimenti è come il petting senza scopare.
Aprile 11th, 2014 alle 11:06
e noi che cerchiamo di imitare il Barcellona ma siamo ancora molto inferiori tecnicamente e anche più lenti ,dove vogliamo andare?
Dobbiamo acquisire fisicità e velocità altrimenti facciamo la fine che ha fatto pure la nostra primavera con la Lazio……….
Aprile 11th, 2014 alle 11:23
Ma quanto correva l’Atletico! Magari pure troppo…….
Aprile 11th, 2014 alle 11:32
A scanso di equivoci, solo applausi e giù il cappello davanti alla voglia, l’organizzazione, il cuore dell’Atletico Madrid, senza ombra di dubbio farò il tifo per loro per la vittoria finale in CL.
Ma alcuni commenti attuali sul Barcellona sono tipici di coloro che aspettano la caduta degli dei per poter tirare fuori la bile accumulata nel tempo.
Per me il Barcellona rappresenta la bellezza, e non si discute, come ha mirabilmente spiegato l’Omino di Ferro.
Però si è dimenticato di un particolare: il Barcellona degli ultimi 7/8 anni è una meravigliosa sintesi di talento calcistico e classe puramesso a disposizione di un’idea quasi utopistica, ma che diventa reale perchè coltivata sin dalla tenera età e fatta condividere dall’uomo, prima che dal calciatore.
Di fronte ad una filosofia così spinta e così estrema, che non ammette variabili, ci si trova spiazzati e spesso e volentieri si combatte solo con l’arma del dileggio e della provocazione (Mourinho docet).
Aprile 11th, 2014 alle 11:32
Questi vanno tutti a mille e il sospetto di MaxVinella è più che fondato. Chi dice che la fisicità non incide sul resto del gioco, non sa di cosa parla. Bisogna essere lucidi per poter fare certe cose a livello tecnico e certi movimenti a livello tattico. Io sono straconvinto che ci siano tante belle “bombe” nelle farmacie du queste squadre…
Aprile 11th, 2014 alle 11:50
Armstrong ha fatto finalmente i nomi dei dopatori… Pedro Celaya, Luis Garcia Del Moral e Michele Ferrari. Se non erro il secondo è stato più volte accostato all’ambiente tennistico e calcistico spagnolo del periodo d’oro delle vittorie a rripetizione degli iberici.
Forse quello che sentii dire da un commentatore spagnolo un po’ di tempo fa sul problema del doping di Nadal: “se esce fuori tutta la storia cancellano tutti i titoli vinti dagli spagnoli negli ultimi 10 anni…” era vero.
Ieri il Valencia correva veramente troppo come anche l’Atletico che pressava dal 1° al 90° i giocatori del Barca.
Io personalmente preferivo i giocatori di 20/30 anni fa meno muscolosi ma più tecnici ma se la strada della fisicità è percorsa in modo legale non abbiamo scelta e per risalire si deve correre di più… se invece è fatta in modo illegale (doping) allora devono stroncarla il prima possibile.
In casa nostra ricordate comunque la differenza di rendimento fisico della Rubentus fra Campionato e Coppe…
Aprile 11th, 2014 alle 11:56
Spagnoli forti e che corrono? Avrò sempre dei dubbi su di loro…scommetto in una finale Real-Atletico…a meno che il favoloso Bayern (vera squadra che merita tutto il blasone e la forza che ha) non ci metta lo zampino…
Aprile 11th, 2014 alle 12:33
La tua sensazione è identica alla mia. Il fatto è che il campionato italiano è calato di brutto rispetto a pochi anni fa. E’ questo che ci confonde le idee. Leggevo da qualche parte che il giocatore medio della premier league inglese corre un chilometro in più a partita rispetto ad uno del campionato italiano. E’ tanta roba. A questo aggiungiamoci il diverso livello tecnico ed il morto è sulla bara.
Aprile 11th, 2014 alle 12:46
Dopo lo scippo di Ovrebo a Monaco, io non vedo più partite di Champions.
Faccio eccezione per la finale e per qualche partita decisiva e “calda” come Atletico-Barcellona.
Aprile 11th, 2014 alle 12:51
Giusto per spazzare un po’ di inutile dietrologia, sembra che i preparatori atletici dell’Atletico Madrid, Oscar Pitillas e Oscar Ortega, siano ricercati da mezzo mondo calcistico in quanto portatori di grandi innovazioni che hanno dato risultati che sono sotto gli occhi di tutti.
Mi piace pensare che ci sia ancora qualcuno che arriva a certi livelli grazie al lavoro e all’organizzazione.
Mi soprprese Prandelli che, dopo l’amichevole con la Spagna, affermò che gli spagnoli erano paurosamente più avanti degli italiani dal punto di vista fisico e atletico. Possibile che nessun giornalista gli abbia chiesto il perché? Si allenano meglio? Preparatori migliori? Il buon Cesare sembrava accettare il fatto come ineluttabile…Mah!
Aprile 11th, 2014 alle 13:20
A parte il fatto che poi in Spagna vengono fuori le magagne quando purtroppo qualcuno sviene e non si rialza. La storia dell’Operacion Puerto e del dottor Fuentes risalgono a pochi anni fa… Per quanto riguarda la Fiorentina di ora, non capisco come faccia a non essere da Champions una formazione comunque buona che poi aggiunge due fenomeni come Rossi e Gomez davanti. Poi è chiaro, se consideri la squadra di ora con Matri e Matos davanti è un altro discorso…
Aprile 11th, 2014 alle 13:26
Ci Pensa Rui…. Anche se preferivo vederli cambiare canale in finale….
Umberto Alessandria
Aprile 11th, 2014 alle 13:41
La squadra di Prandelli era più.quadrata di quella.attuale; oggi siamo forti in avanti ma più.deboli dietro.
Rimane il fatto che la più forte squadra italiana può essere la quinta al massimo in Europa: il calcio italiano fa pena. Fortissimi fisicamente, sembra di essere maratoneti e culturista ma piedi come principe e nessuno che cambia passo. Oltre a ciò, scartare un avversario non è più consideratoun requisito del calcio.
Aprile 11th, 2014 alle 14:06
un’OT s’impone:
Dell’Utri, co-fondatore di Forza Italia, latitante in Libano e ricercato dall’Interpol;
Berlusconi: sappiamo chi è, condannato in definitiva per evasione fiscale e adesso ai servizi sociali con un paio di “processetti” niente male in arrivo;
Mastella: traditore del csx ed attualmente in forza al cdx, rinviato a giudizio per associazione a delinquere;
Fitto: condannato in primo (secondo?) grado per corruzione;
Cuffaro: condannato in definitiva per associazione mafiosa;
Cosentino: agli arresti per associazione mafiosa;
Formigoni: sequestro preventivo di 50 milioni di euro (non suoi … dice);
Verdini: rinvii a giudizio a pioggia per corruzione, bancarotta & simili;
Mi vengono da dire due cose che mi sembrano molto semplici ed incontestabili:
1) Chi rivota FI o NCD è complice o rimbambito, tertium non datur;
2) Sostenere che la situazione e la condotta del PD, che pure ha i suoi problemi (Penati & c.) è anche lontanamente paragonabile a quanto sopra riportato è manifesta disonestà intellettuale e chi lo sostiene dimostra una bassezza umana da far accapponare la pelle;
3) MADONNA CHE SILENZIO C’E’ STASERA: e non sto parlando solo del M5S che continua ad attaccare esclusivamente il PD, ma anche e soprattutto del PD stesso, di Fratelli d’Italia, NCD & c.
mala tempora currunt
Aprile 11th, 2014 alle 15:40
Le caratteristiche dei giocatori viola (specialmente il centrocampo) sono da Tichi Taca.
Abbiamo dei palleggiatori innamorati del pallone.
Cuadrado, Mati, Borja, Pizarro.
Se pensiamo di far giocare questi calciatori di prima e in verticale, ….buonanotteeeee!
Questa squadra è nata per fare possesso di palla, e per giocare spesso anche in orizzontale.
Ecco perchè la viola dovrebbe avere un certo tipo di attaccanti: veloci, driblomani e dal baricentro basso. Rocciosi e esplosivi nel breve.
Io sono sempre stato dubbioso, sull’acquisto di Mario Gomez. Grande calciatore. Ma secondo il mio modestissimo parere, davvero poco adatto per questa Fiorentina.
Certo, adesso che è viola,megio averlo in squadra, che non averlo. Che diamine.
Quindi spero rientri prima possibile.
Aprile 11th, 2014 alle 15:55
David, non è che gli altri siano andati più avanti: la verità è che lo sono sempre stati. Ogni anno su una decina di squadre con numeri da CL ce n’è sempre qualcuna che buca e qualcuna che viene su ma della maggior parte ne ritrovi sistematicamente le stesse dagli ottavi in poi, ci sarà bene una ragione. Chi ha un’ossatura valida e efficiente – vale a dire giovane, capace e ben guidata dalla panca – vive “di rendita” con piccoli inserimenti ogni anno e va avanti sempre nel tabellone: poi ogni anno c’è qualche new entry (come la Fiorentina di Prandelli) che fa del suo meglio per fare la sua figura e cercare di restare tra le squadre premium. Se però i rimpiazzi in campo o in panca non sono all’altezza il crollo è garantito, abbiamo l’esempio dell’inter che insegna molte cose: il segreto per restare a lungo nell’Olimpo della CL è riuscire a mantenere di altissimo livello tutte le componenti di una squadra, titolari, riserve e allenatore: per fare questo ci vuole i soldini ma bisogna anche saperli spendere bene altrimenti si fa la fine del milan o del Barça di quest’anno o della juve l’anno prossimo. Conte non può andare avanti all’infinito a spremere sangue dalle rape che ha, se avesse del cervello l’anno prossimo cambierebbe aria, è il suo momento e non può perdere l’occasione.
Aprile 11th, 2014 alle 16:00
Caro David,
ecco perchè per ora non ci siamo fatti del male in uefa, con la nostra bella figura con Dnipro ed Esbjerg.
La verità è che i Della Valle devono decidere cosa desiderano fare da grandi, avendone ovviamente le possibilità: o restaurano anche S. Pietro oppure trattengono Cuadrado e comprano chi manca.
Un abbraccio.
Aprile 11th, 2014 alle 16:02
Gra una vecchia signora e una benfica
Voi, per chi tifereste?
Aprile 11th, 2014 alle 16:04
Fra ina vecchia dignira e ina benfica voi per chi tifereste?
Aprile 11th, 2014 alle 16:53
chi parla di doping mi fa ridere…
non perché penso che il doping non ci sia, ma perché è ovvio che gli italiani negli sport si dopano come tutti gli altri.
il problema rimane, a parità di doping loro vanno di più e giocano meglio.
le loro scuole calcio insegnano un altro sport, il problema nostro è tutto qui.
Aprile 11th, 2014 alle 16:55
@emiliofirenze: ti ringrazio per l’apprezzamento. Sulla metafora (giocosa) di “destra” e “sinistra” relativa al gioco del Barça, potremmo stare a disquisire una giornata intera e non arrivare a niente.
I valori della “destra” e della “sinistra”, ammesso che esistano, non possono essere degli assoluti, dei valori oggettivi e misurabili. Sono un po’ come un barattolo vuoto che ognuno riempie con quello che, al momento, fa più comodo.
Pertanto nella mia affermazione (personale e perciò discutibilissima) mi sono riferito a quelli che sono stati i valori storicamente attribuiti alla dicotomia destra-sinistra.
Di destra è sempre stato considerato essenzialmente tutto ciò che esalta la persona come individuo unico al centro del mondo e, come tale, libero da regole e vincoli opprimenti. L’individuo nasce libero e con determinate caratteristiche fisiche e caratteriali; il compito della società è quello di non ingabbiarlo perché possa “spiccare il volo” e realizzarsi.
Di sinistra è invece ogni pensiero che inquadri l’individuo in funzione di una collettività e il compito della società è quello di mediare sull’equilibrio dei rapporti che si stabiliscono al loro interno per garantire a tutti pari opportunità di emergere; l’individuo nasce quindi non-libero e spetta alla ragione (attraverso educazione e formazione) e ad una condotta solidale, renderlo allo stesso tempo più libero e partecipe affinché realizzi le proprie ambizioni.
Ecco, è proprio sulla base di questa interpretazione classica, che ho accostato il “tiki-taka” blaugrana ai valori di sinistra in quanto, calciatori fisicamente normali, attraverso lo stimolo della ragione e l’addestramento della “tecnica collettiva” (i famosi “torelli” tipici del gioco catalano) arrivano a far funzionare una squadra che è più collettività che fenomeni individuali. Il fatto che il fenomeno Messi, una volta tolta la casacca blaugrana ed indossata quella albiceleste, perda le forze come un qualsiasi Sansone rapato a zero , è sintomatico della forza del collettivo.
Rispetto la tua posizione, ma quella che tu definisci “aristocrazia” della tecnica raffinata (associandola, secondo me in maniera errata, alla tecnica che servirebbe per fare i passaggini corti) io la riscontro più in un anarchico Ibrahimovic, in un Cristiano Ronaldo capace di gol di ogni genere e fattura, in un Maradona o un Baggio che erano genio e sregolatezza, tutti intolleranti ad ogni tipo di schema e ogni rigida imposizione tattica.
Per me quindi il talento puro è tecnica (qualità scarsamente allenabile) e non tattica (qualità più facilmente allenabile). Per fare, come dici tu, i passaggini corti non serve una grande tecnica, ma grande applicazione tattica e senso della posizione (su questo non potrai smentirmi: fare un passaggio corto è più facile che fare un lancio preciso di 40 metri). Serve sapersi muovere in campo (soprattutto senza palla) per poter stare vicini, giocare in superiorità numerica e quindi avere sempre molte opportunità di passaggio relativamente semplici.
Riepilogando: un Mourinho adatta il modulo ai giocatori (visione di destra, tolgo i vincoli per esaltare le qualità dei singoli. Il modulo è al servizio dei calciatori.), Guardiola sceglie i giocatori adatti al suo modulo (visione di sinistra, scelgo individui pronti a seguire determinate regole per raggiungere un ambizioso fine comune. I calciatori sono al servizio del modulo e partecipi – ma non schiavi come con Zeman ed altri integralisti).
Aprile 11th, 2014 alle 18:32
Complimenti a omino di Ferro, la descrizione del Barça è perfetta e acuta l’applicazione delle categorie di destra e sinstra. Il blog oggi vola alto e si pervade d’immenso…
A me il Barça di Pep ha fatto divertire come nessun’altro team. il movimento collettivo, da orchestra, era a volte talmente perfetto da rasentare l’arte e mi piace pensare che, nella nostra dimensione, anche la Fiorentina, abbia avuto momenti simili, provando a costruire una sua identtà, alla facca della palla lunga e pedalare. E Bravo omino di Ferro
Aprile 11th, 2014 alle 18:55
Caro David,
Provo a spiegarti il mio “odio” per il Barcellona. Per me lo sport deve rimanere sport e quando si fonde con la politica ed arriva ad utilizzare la grande cassa di risonanza che danno i media al calcio per fini politici, si finisce col perdere il senso dello sport. Non si può vedere continuamente bandiere indipendentiste allo stadio ed addirittura la maglia della squadra che si trasforma da azulgrana a giallorossa per perorare ancora di più la causa politica indipendentista. Alcuni giocatori si dichiarano indipendentisti però giocano lo stesso con la nazionale spagnola, cioè con una squadra che è la massima espressione dello Stato che loro non riconoscono come proprio, salvo poi tirare fuori le bandierine indipendentiste quando li inquadrano dopo una vittoria della Spagna.
Se a tutto questo ci aggiungi la spocchia dei loro tifosi che sono convinti da anni di avere inventato il calcio loro hai più di un buon motivo per comprendere questo “odio” a cui ti riferisci. Capisco che vista dall’Italia uno si può innamorare di Messi e di Iniesta, ma vista da qui è tutta un’altra cosa.
Un caro saluto
Aprile 11th, 2014 alle 20:25
A Barcellona solo Espanyol. Dalla parte dei raccattati. SEMPRE
Aprile 11th, 2014 alle 20:35
i non sopport la ling catalan…comunque hanno retto anche troppo, considerato che hanno inventato la siesta…SFV
Aprile 11th, 2014 alle 23:33
X Omino di ferro: precisando che per spazi ristretti non intendevo necessariamente passaggini corti, ma rapidi e quindi difficili, per il resto: chapeau!
Aprile 12th, 2014 alle 05:23
…odiano il Barca quelli come me…che odiano pure l’atletico madrid, il real e il bayern…per gli stessi motivi legati alla nostra storia…giocassimo nei loro campionati sarebbero per noi esattamente come la juve…io non dimentico Robbiati fermato in contropiede al Camp Nou da un vergognoso fischio finale e nemmeno vergogna Frisk (disgrazie per generazioni auguro a lui e ai suoi prossimi)…non dimentico ovrebo…mio padre non dimentica e non mi fa scordare un paio di finali una a Madrid e l’altra a Stoccarda…
Aprile 12th, 2014 alle 06:22
La differenza con il nostro calcio è abissale e ci vorranno anni per colmarla. Quello che fa impressione è la condizione atletica di queste squadre, corrono come degli ossessi. Ma come fanno?
Aprile 12th, 2014 alle 09:08
omino di ferro
Trovo interessanti le riflessioni originali, specialmente quelle che nessuno si sognerebbe di esporre in pubblico, quindi scrivere su un giornale o altro media. La tua lo è, mi complimento. Voglio solo dirti che se tu non fossi stato di sinistra forse la tua riflessione sarebbe stata molto diversa. Una sola considerazione.Quando scrivi che il gioco di sinistra deve scegliere individui pronti a seguire regole per raggiungere un ambizioso fine comune; vedi si raggiunge il fine comune ma il pallone d’oro lo vince Messi.E un Messi potrebbe vincerlo tranquillamente in una squadra di Mou, forse dando ancora più spettacolo e realizzando lo stesso ambizioso fine comune.
Ciao
Aprile 12th, 2014 alle 09:43
vogliamo parlare di bernardeschi convocato allo stage azzurro…
vdz
Aprile 12th, 2014 alle 09:47
Purtroppo tutto quello che dice Alessandro da Barcellona é vero, lo confermo anch’io che vivo in Catalogna e che al Camp Nou ci lavoro ogni qual volta vi giochi il Barça. Tuttavia quando solo penso al calcio riesco ancora a divertirmi ed emozionarmi con il gioco di questa squadra. Che poi in realtá é peggiorato tantissimo dall’addio di Guardiola.
Aprile 12th, 2014 alle 10:08
Quello del Barca è un ciclo che si sta chiudendo, ed è la cosa più normale del mondo.
Personalmente tiferò per l’Atletico. E’ il più debole in termini economici, vende da due anni il suo miglior giocatore (senza drammi), e compensa con abilità tecnica, tattica, ingegno e grinta. Proprio una bella realtà.
Aprile 12th, 2014 alle 10:17
Ho in mente solo……….
EVA GREEN !
Aprile 12th, 2014 alle 10:17
Mah.. io non riesco ad odiare nessuna squadra straniera. Ho un debole per le inglesi in particolare arsenal perchésono stato a vederla al vecchio highbury diverse volte. Quando giocano gli squadroni mi piace guardare ma non sono coinvolto. Per esempio sono curioso di vedere bayern-real.(e passerà sicuramente il bayern che é quasi imbattibile). Per il discorso doping siamo buffi: parlado della juve si dice che in europa non vince perché non si possono bombardare come quando giocano in campionato.. c’é qualcosa che non torna.. io penso comunque che se i calciatori si dopassero sarebbe una cosa generalizzata e gli italiani non resterebbero sicuramente indietro.
Aprile 12th, 2014 alle 10:20
OT:
ragazzi, ma state vedendo cosa sta succedendo a Prato?
Il Nicco Fans Club?
E’ uno spettacolo, seguitelo su Fb, il babbo di Nicco, un bambino malato in cura al Meyer, ha creato un gruppo e ad oggi ha 63000 iscritti.
Oggi si trovano in una piazza a Prato, sono migliai, tutti colorati come i clown, evento organizzato per Nicco e gli altri bimbi malati. Ne parleranno anche aal Rai.
Andrea
Aprile 12th, 2014 alle 11:04
@piero 65 e 66
O Piero, o cambi tastiera o ti rifai gli occhiali …
Aprile 12th, 2014 alle 12:12
Credo che la rivoluzione calcistica del Barcellona di Guardiola rimanga un fatto a se stante nella storia calcistica del dopoguerra e del futuro prossimo venturo. E’ sicuramente vero che la società azulgrana ha rifondato in modo diverso il suo essere un mondo polisportivo con determinati valori di fondo, non primo e sicuramente non ultimo l”appartenenza” storica – culturale – identitaria ad una comunità (non dimentichiamo che la difesa dei valori civili e democratici contro il colpo di stato di Franco, iniziò e continuò in Catalogna, anche dopo la guerra civile). Sul piano della cultura calcistica, la rivoluzione del Barcellona può essere storicamente comparata solo a quella dell’Ajax di Cruiff e Neeskens (i cui migliori epigoni furono la Polonia di Deyna – il calcio totale – e il Milan di Sacchi)e a quella della grande Inter di Herrera, interprete sublime della vera scuola calcistica italiana, seconda – ricordiamolo – solo a quella del Brasile. Affibbiare etichette o categorie politiche ad una filosofia calcistica mi sembra più un esercizio retorico che altro, mentre le verità storiche e il portato della memoria rimangono e sono lì’ a testimoniare gli accadimenti e i loro effetti. Come, per esempio, da quel che si narra, il dirottamento politico di Alfredo Di Stefano, the biggest one, il più grande di sempre (o, perlomeno, il più decisivo di sempre)dal Barcellona al Real, che ha privato lo squadrone di Suarez, Evaristo, Gensana, di un valore aggiunto che avrebbe fatto la differenza per i dieci anni successivi. Tifare Barcellona non è solo calcio, è anche tutto questo. Se il Barcellona attuale sta calcisticamente morendo, ebbene, viva il Barcellona!
Aprile 12th, 2014 alle 12:26
@ briscola 76
Visto che (come ho anche specificato) è una mia libera interpretazione (e quindi discutibile all’infinito), è possibile che, se fossi stato di destra, avrei rappresentato un “quadro” diverso. Anche se ho cercato di essere più aderente possibile a quelli che storicamente sono i valori accostati a destra e sinistra.
Su Messi può darsi, ma per adesso non ne abbiamo la riprova (e chissà se l’avremo mai …). Sta di fatto però che nell’Argentina, almeno fino ad oggi, non è mai stato il Messi del Barcellona.
Batistuta in Nazionale ha segnato 56 gol in 78 partite, Messi 37 su 87. Nel Barcellona ha invece una media da extraterrestre con 240 gol in 271 partite.
Vedremo ai Mondiali cosa saprà fare.
Aprile 12th, 2014 alle 13:26
David ma da dove vengono presi gli 80 euro promessi da Renzi non parli?
RISPOSTA
No, mi sembra un’ottima cosa, a te no?
Aprile 12th, 2014 alle 13:54
Concordo con Zachini: vogliamo parlare di Bernardeschi.
Il ragazzo e’ classe allo stato puro, il migliore prodotto del vivaio della Fiorentina degli ultimi venti anni.
Non ci devono essere ragioni di Bilancio di Mercato…..l’anno prossimo deve tornare a Firenze.
Aprile 12th, 2014 alle 15:01
🙂 lo sarebbero se non fossero gia stati ripresi da altre parti!
Aprile 12th, 2014 alle 15:10
ecco l’ennesima bufala di disinformazione da Beppe Grillo alla quale i soliti informati abboccano subito.
Aprile 12th, 2014 alle 16:03
Apparte l’Atletico che ha fatto il miracolo non capisco di cosa ti stupisci, quanti milioni di euro ci sono in campo in queste semifinali ?
Non è migliorato nessuno rispetto ad altri, ne tecnicamente ne fisicamente, le squadre che sono lì, hanno seplicemente il meglio delle risorse umane in campo, il fatto è che il campionato italiano è mediocre fatto di giocatori mediocri, la Juventus che sembra uno schiaccia sassi in Italia, va in champions e non ha possibilità verso certe potenze, tevez che tutti dicono che è un fenomeno, non è altro che uno scarto del City e Lorente è arrivato a parametro zero scartato dall Atletico, per prendere un caso più vicino a noi vogliamo parlare di quel gran fenomeno di Jovetic ?
Diciamo le cose come stanno, noi siamo la serie B dell’Europa, ma purtroppo non solo nel calcio.
Aprile 12th, 2014 alle 17:28
Interessanti le considerazioni di OMINO DI FERRO, anche se possibili di discussione su ciò che si può definire do destra o sinistra nel calcio.
Il Barcellona può essere considerata di destra per il censo e per la ricchezza intrinseca del club oppure di sinistra per la mutualità del gioco espresso, così come l'”operaio” Atletico Madrid potrebbe essere in teoria di sinistra anche se operario non è un simmetrico al pensiero di sinistra.
Ciò che, a mio parere, non è da mettere in discussione è il tratteggio culturale che ODF dà di sinistra o destra. Ovviamente non con la contrapposizione totale tipica del bianco e del nero o del questo O quello. In una soluzione di opinioni contigue la destra tende a valorizzare più l’individuo (mi rammento l’ammirazione di Ribot per Napoleone)mentre la sinistra ha una visione storicamente orientata maggiormente sul collettivo e l’inclusivo.
Più che la parabola del Barcellona in crisi parlerei mi della parabola del calcio attuale in crisi. Un modello di calcio basato sui rapporti di forza con la disuguaglianza come sistema per cui ogni anno allo start si presenta chi ha 1 e chi ha 100. Che percezione di competitività se ne ha?
I vertici del calcio rispondono che è meglio un calcio ingiusto perché la diseguaglianza è un incentivo a migliorare. Giusto rilievo direi. Ma la diseguaglianza estrema crea le stesse condizioni dell’egualitarismo. Impigrisce chi vive di rendita, tanto uno sbaglio lo può sempre ammortizzare e costringe gli altri a vendere senza poter costruire nel tempo.
Ecco perché è importante che il fair play avanzi ma collegato ad altre riforme come gli sponsor comuni e una possibile gestione dei giovani come nell’NBA che avvicini le possibilità dei club fra loro e faccia risaltare la capacità e non la ricchezza.
No quindi all’eguaglianza che disincentiva a crescere e no allo status quo che uccide la vera competizione dello sport. Un calcio più equo come da vera cultura sportiva e nello stesso tempo un calcio che cresce e cresce decisamente meglio.
Aprile 12th, 2014 alle 17:45
X Ombanching
indovinare chi ha scritto in questo blog il pezzo qui sotto:
“Se però preferisci parlare delle vicende locali son tutt’orecchi .
Ieri sera ?
Grandissimo Dennis Verdini.
Pigliava foco.
Ha detto che lunedi vuoterà il sacco alla stampa di alcune telefonate di Rossi di cui è entrato in passesso .
Parte la bambola.
O ,io un c’entro nulla, sto solo riportando , non i mandate la Digos a casa.”
Aprile 13th, 2014 alle 00:50
La ciempions e’ tanta roba , e’ proprio un altro calcio, tutti danno il massimo , viene creata un atmosfera quasi magica per ogni partita, e noi s’e’ sempre fatto buone figure ,grazie anche a Prandelli, che con quello che ci s’aveva ,faceva quasi miracoli ,(in effetti questa fiorentina parrebbe piu’ forte),ma sono sicuro che se ci fosse stata data la possibilita ‘ di andarci , avremmo fatto la nostra buona figura,come ha fatto per dire il napoli quest’anno, ci sono squadre piu’ portate all’esaltazione,e secondo me ,Firenze risponde parecchio bene. Io invece ce la vedo (magari con un po’ di culo),agguantare una qualificazione di quelle toste.Poi certo si potrebbe raccattare una risolata ,pero’ ho sempre visto un coraggio in champions, che in campionato ci manca ,parlo proprio in generale , non riferito a quest’anno.Magari fare la champions , c’ha sempre esaltato parecchio.
Per quanto mi riguarda sul barcellona , visto che anch’io ho provato antipatia a momenti, penso che sia solo la sindrome da piu’ forte ,poi vederli giocare e’ divertente, e uno li guarda , un po’ come era guardare il milan di sacchi e company, pero’ che palle i forti, quelli che non perdono mai, come fai a volerli vedere sempre vincere,poi faccio fatica ad appassionarmi ad un altra squadra,anche se straniera , faccio il tifo a seconda di come si mettono le partite, uno spera sempre ,magari in super rimonte,o ribaltoni improvvisi , alla fine a volte sembra di guardare la motoGP.
speriamo un si dopano come cavalli………
Aprile 13th, 2014 alle 09:06
Sarà… mi fa male ammetterlo, ma il Milan all’andata all’Atletico gliel’ha fatta sudare… Se avesse vinto 2 a 0 nessuno avrebbe avuto da ridire. E anche al ritorno, senza quella deviazione sul 2-1 la partita non era affatto così decisa.
Io credo che sia semplicemente una questione di campionato. Anche i gobbi soffrono per vincere contro il catania, mentre in spagna vanno in carrozza anche contro la quinta/sesta. Infatti anche le squadre inglesi, nonostante siano molto molto più preparate di quelle italiane soffrono. Il campionato toglie energie per le coppe, e viceversa.
Aprile 13th, 2014 alle 16:20
E siamo a mille.
Aprile 13th, 2014 alle 16:26
AL SIG MEMORY DEL N92
Caro Memory, ma tu facevi prima a firmarti briscola vorrei sapere cosa significa ricopiare una frase di un mio vecchio post di quattro anni fa, tra l’altro estrapolandola da un contesto assai complesso e che non dava niente di definitivo ma solo di ipotetici giochi politici futuri.
Come sempre sei molto scorretto.
Si l’ho scritta io quella frase , mbeh!
Non ho capito cosa ti pizzica.
Francamente non ho capito questa tua cosa e dove vuoi andare a parare.
Hai voglia di leticare con me?
IB
Aprile 13th, 2014 alle 20:08
Se non cambiano i criteri di spartizione risorse; tempo una decina di anni e sarà una noia mortale seguire il calcio. Tralasciamo il fatto riguardante la componente atletica de giocatori che sarebbe ora di vederci chiaro. Io non credo a tutte queste esplosioni di giocatori nati in nazioni che nella storia del calcio sono sempre state delle meteore. Adesso anche il Belgio sembra fatto da fenomeni. Però è forte nel ciclismo.
Aprile 13th, 2014 alle 22:08
96 IB
le tue solite allucinazioni.
Scommettiamo icchè ti pare, se memory riscrive, andiamo dal Guetta in tre: io te e lui.
Perché hai questa allucinazione dei multinick , deliri di mpersecuzione, sono anni, e ci metti nel mezzo sempre me?
Non trovo aggettivi per qualificarti.
Aprile 14th, 2014 alle 06:45
Caro briscola la mia frase di ben quattro anni fa ricopiata pari pari ieri è tratta da una discussione che ebbi con te.
È stata ricopiata da un mio post del 2010 che ti avevo rivolto nel mezzo di una discussione proprio con te.
E’ inevitabile che venga da pensare che sei tu che l’hai ritirata fuori.
Per quale motivo non si è ancora capito.
Ma non ho voglia di leticare , vai pure in pace .
Tanto i lettori hanno già capito.
IB
Aprile 14th, 2014 alle 20:53
Caro Immonda Bestia , no non vo in pace ma sto qui. fare cosa? Perdere tempo per te, per darti la soddisfazione di sapere che c’è qualcuno che evidentemente ti era molto vicino 4 anni fa e che ora ha dei sentimenti che, come minimo , sono di meleggio, verso di te. Lo faccio per te, perché la cosa non mi interessa. Ho visto davvero, con grande stupore (basta digitare la frase su google) che quelle parole erano indirizzate da te a me con una cordialità che non ricordavo esserci mai stata. Ripeto, Non ci crederai , ma te lo scrivo lo stesso, non ricordavo minimamente. Se quel post 96 l’avessi scritto io, sarei un mezzo maniaco (non saprei meglio definirmi), ricordarmi in modo così dettagliato qualcosa che hai scritto 4 anni fa ed usarlo ora per deriderti / e/o provocarti. Per me sarebbe senza senso. Vedi la vita mi ha insegnato che i rancori più grossi nascono all’interno di equipe di lavoro, gruppi di amici. Anche nella criminalità organizzata sono più i morti ammazzati es dalla mafia ,fra clan rivali, pentiti, ex amici (un nome su tutti, Salvo Lima), che quelli di magistrati polizziotti o giornalisti antimafia. Renditi conto, mi dici vai pure in pace dopo avermi scritto che facevo prima a firmarmi briscola, che come sempre sono molto scorretto ecc … poi devo andare in pace perchè i lettori, ai quali non frega nulla dei nostri bisticci, hanno già capito. Ti sembra giusto scrivermi con questi toni solo perchè la frase copiata era una risposta a me? Come al solito ti fermi sempre alle apparenze, in superficie e , concludi male. Allora ti aiuto. In quei 25 nomi del post di quel giorno c’è il memory 96 che conosci con un altro nick. Tuo amico, molto da ricordarsi quelle parole, e ultimamente non più tanto amico. Vedi a differenza di te anche io mi sono fatto i miei sospetti ma scrivo anche che non posso esserne sicuro. Quello che vorrei ti togliessi dalla testa è che io sia una specie di maniaco che ora, minimo, ti meleggia. Liberati da questa convinzione e vai, ma veramente, in pace anche te.
E non ti scrivo stai sereno, perchè di questi tempi non si può più scrivere.
SPERO APPREZZERAI
Aprile 14th, 2014 alle 21:30
Briscola, io comprendo tutto e tutti.
Ma francamente son molto stupito dal fatto che uno copi e incolli una mia frase del 2010 .
Mah!
Son veramente stupito.
Non arrabbiato.
Stupito.
Mi sto sforzando, ma non capisco il perché e il bisogno di copiare e incollare a distanza di quasi un lustro una mia frase, tra l’altro banale e ipotetica.
Si davvero, non ne capisco il bisogno o l’ utilità.
Comunque la cosa finisce qui.
Son rientrato in questo blog con la ferma intenzione di non gettarmi più in polemiche sterili e noiose.
Come ho gia scritto giorni addietro, al mondo siamo quasi 5 miliardi.
Figurati se m’importa sega che …quanti?…
Tre? Quattro? Cinque individui mi stiano perennemente a darmi addosso.
Tanto la frase del marchese del Grillo la conoscono , non gliela sto a ripetere.
Buonanotte.
Immonda Bestia