Copenaghen
Dunque domani torno a Copenaghen, luogo cult dei miei vent’anni.
Estate 1980, partiamo in tre e a Stoccarda parte il motore della macchina di mio cugino, ci vogliono tre giorni per avere quello nuovo e così viviamo accampati vicino alle mucche in una tenda montata così e così.
Poi arriviamo a Copenaghen ed è come essere nel Paese delle Meraviglie, con la particolarità di non avere una lira (o una corona) e quindi si razionava tutto, in pratica si mangiava solo la sera, ma non ci pesava per niente.
Clima fresco, il giorno partite su partite di calcio e la sera via a Tivoli dove…vabbeh, sembrava di essere in un luogo incantato, con queste bellissime ragazze bionde che ti guardavano ammirate perché eri moro, con un sacco di capelli e pure magro.
Al ritorno dissi che ero in grado di guidare dopo una notte di baldoria, mi addormentai in trenta minuti, sbattemmo nella foresta nera tedesca, facemmo un paio di testa-coda, ci mancò di poco un tir, rischiammo seriamente la vita e distrussi la Golf di mio cugino, ma la vacanza resta memorabile.
Giuro che mi ci sono volute un paio di settimane per riprendermi in Italia, per accorgermi che non eravamo più in Danimarca.
Due anni dopo cercammo di ripetere l’incanto ad Ibiza, più o meno nella stessa formazione e fu un fallimento: si viveva di notte e al secondo giorno avevo già voglia di tornare in Italia.
Ho quasi paura a tornarci a Copenaghen, ovviamente è tutto diverso, ho 53 anni, sono un’altra persona e fisicamente mi sento ancora parecchio acciaccato e forse non si dovrebbe mai rivedere i posti dove si è stati veramente felici.
Sarà perché a vent’anni “si è stupidi davvero, quante balle si ha in testa a quell’età”, ma è stato tutto bellissimo.
Tivoli è chiuso…lo aprono da fine aprile, ma è stato emozionante lo stesso.
Attraverso i cancelli, su quei vialetti, era come se vedessi passeggiare il ragazzo che ero allora, con tutti i miei sogni, la mia irruenza, le mie speranze.
Copenaghen continua ad essere bellissima, anche 34 anni dopo, senza capelli e qualche chilo in più.
Febbraio 17th, 2014 alle 19:58
C’è un tempo per ogni cosa, ed ogni cosa va fatta a suo tempo.
Il passato fa sempre parte di noi ed i ricordi piacevoli ci fanno sempre stare bene.
Bella riflessione David.
Febbraio 17th, 2014 alle 20:04
MEMORABILE SOPRATUTTO PER TUO CUGINO!
Febbraio 17th, 2014 alle 20:34
Hai ragione David, non si dovrebbe mai tornare sul luogo del delitto, ma la nostalgia dei luoghi e degli avvenimenti dei vent’anni è più forte di te.
Qualche anno fa, era inverno, rientravo da un viaggio di lavoro da Casarano nel Salento, quando all’altezza di Ostuni (bellissima località turistica in provincia di Brindisi), il mio sguardo incrociò un cartello che indicava “Camping Costa Merlata” e d’improvviso un flash!
Ero stato in quel camping nell’estate del 1983 insieme a 4 amici su di una vecchia Fiat 127, con motore truccato, così carica che lanciata in autostrada non superava i 90 km all’ora e per sorpassare (quando trovavamo chi andava più piano di noi) dovevamo scalare in terza.
Ci divertimmo assai e socializzammo con delle ragazze di Bari con cui per un po’ di tempo mantenemmo pure contatti epistolari.
Ho preso la svolta a destra sonno arrivato all’ingresso del camping chiuso, ho parcheggiato e mi sono ritrovato a passeggiare sulla spiaggia scrutando in lontananza le piazzole vuote e subito mi sono tornate alla mente quelle bellissime giornate passate con spensieratezza in compagnia di amici. Una nostalgia incredibile!
Poi ho fatto una foto e l’ho mandata a un paio di amici protagonisti di quella vacanza, in cui ne successero di tutti i colori, i quali non credevamo che fossi là, ma avevano anche loro lo stesso ricordo di quei momenti.
Devo dire che dopo di un accenno di malinconia per il tempo inesorabilmente passato, poi durante il viaggio di ritorno mi sono sentito meglio, più leggero.
Credo che, al contrario di chi sostiene che non bisogna guardare troppo al passato, delle cose della vita che hai fatto con seppur in anni lontani, bisogna mantenerne il ricordo perchè, se fatte con piacere, possono procurare gioia anche a distanza di tanto tempo.
Sono le cose non fatte, le scelte non prese che ti procurano tristezza e malinconia.
Divertiti e urlaci almeno un paio di goooool!
Lucky
P.S. Non eravamo poi così stupidi a vent’anni. 😉
Febbraio 17th, 2014 alle 20:35
Bel racconto David. Ci sono un po’ di errori di ortografia, comunque bel racconto ( io ha 53 anni , da te non me lo sarei mai aspettato) :-))
Febbraio 17th, 2014 alle 20:40
Io …
è molto più grave di “fa” con l’accento!
Chi di grammatica ferisce di grammatica perisce.
🙂
RISPOSTA
Ragazzi, scritto in cinque minuti…
giornata campale, comunque ho toppato!
Febbraio 17th, 2014 alle 20:43
Fidati David , io ne ho 47 e ci sono stato l’anno scorso per dieci giorni, e l’e musica anche alla nostra età ……. Tanta tanta ma tanta roba
Febbraio 17th, 2014 alle 20:44
David,
credo invece che sia bello rivedere i posti
dove si e’ stati felici..quel tuo “forse”
e’ la paura di un confronto con un corpo e una mente diversa ? non c’e’una partita in questo..vedere cose vecchie con gli occhi “nuovi” della nostra eta’ e’ un modo per miscelare emozioni antiche e moderne , e’ chiudere un cerchio.. vuol dire vivere la vita a 360 gradi
ah..dato ci siamo…guardiamo di vincere !! Fiorentina , sempre sia lodata !!!!
Febbraio 17th, 2014 alle 20:45
….ed io che sono quel cugino, nonostante la macchina distrutta e tutte le cose negative che racconti conservo ancora un ricordo bellissimo come non può essere altrimenti con l’entusiasmo dei 20 anni.
Cio’ nonostante oggi la stessa gioia dei “casini” di allora e forse molto di più ce la danno i nostri figli che crescono ed ai quali cerchiamo di dare il meglio che possiamo….
Febbraio 17th, 2014 alle 21:01
Concordo su tutto
Anche io feci lo stesso in Olanda dove trovai una ragazza bellissima con cui mi fidanzai a distanza era il 1989 ed all epoca ci scrivavamo meravigliose lettere promettendosi amore a vita
Ci tornai 2 anni dopo nello stesso posto dove avevo passato una vacanza meravigliosa fu uno shock tremendo tutto era cambiato
Febbraio 17th, 2014 alle 21:06
Caro David,
mi sarebbe cosa gradita sapere il modo di seguire la partita in TV , naturalmente con la tua radiocronaca.
Con o senza TV, FORZA VIOLA sempre !
Febbraio 17th, 2014 alle 21:07
Grande David, non ti ci vedo proprio alla “guida irresponsabile” 😀
NOTA: togli il refuso “io ha 53 anni” sennò qualche checca ti becca!
Febbraio 17th, 2014 alle 21:30
Bene David, io invece parto mercoledì e vado direttamente a Elsberg dove in circa 600 sosterremo la nostra squadra cercando di infonderle la forza che ultimamente le fa un po’ difetto! Spero di incontrarti, magari con una vittoria in tasca!
Febbraio 17th, 2014 alle 21:42
Io con l’iPhone sbaglio continuamente. Il correttore è una figata ma quanti refusi…
Posso venire anche io in Danimarca?
Febbraio 17th, 2014 alle 22:16
I ns. viaggi da studenti erano questi: una macchina scarrettata, una tenda! il tanto di moda oggi cibo da strada e qualche travelere’s chèque e la ricerca di una gazzetta dello sport vecchia di 2/3 giorni per qualche notizia della Viola.
Febbraio 17th, 2014 alle 22:26
Anche io avevo vent’anni quando arrivai a Copenaghen, tappa di un lungo Inter-Rail. Era il 1992, dopo la maturità. Mi rivedo nei vari commenti: lo stupore all’arrivo, lo smarrimento al ritorno, la malinconia del ricordo. Bravo David, bell’articolo (perché chiamarlo “post” lo sminuisce e non è certo una impressione immediata di un dopopartita). Avanti viola!
Febbraio 17th, 2014 alle 23:18
La Danimarca mi ha un po’ deluso, camminano sopra i capidogli spiaggiati e fanno a pezzi le giraffe. Me la ricordavo per dei re molto coraggiosi, tanto da girare con le stelle gialle di David in piena epoca del reich. Adesso forse gli è capitato un re alla Napolitano, che se la dorme sul trono.
Febbraio 17th, 2014 alle 23:43
Caro David,
quelle ragazze bionde….
Se ti dovesse capitare di trovare un albergo vicino allo stadio, e arrivassero di nuovo le mucche sotto la tua finestra……..
Ecco, sappi che quelle non sono mucche dal pelame biondo, ma le bionde che ti ammiravano a vent’anni, pronte a saltarti addosso prima della radiocronaca.
Il passato che ti insegue con la campanella al collo!
Adesso, sei più consapevole della natura della tua paura di tornare a Copenaghen?
MUUUUUUUUUUUUHHHHHHH!!!
Un abbraccio.
Febbraio 17th, 2014 alle 23:44
basta che non guidi te stavolta 😀
Febbraio 18th, 2014 alle 00:11
Caro David, la cittá è stata ribattezzata a suo tempo Scopenaghen, ma a questa etá, la sera o vai allo stadio o vai al cinema. Ma come sará vedere un film in danese?
Febbraio 18th, 2014 alle 00:19
Bel pezzo, Davide, quando ti metti a fare il narratore di cose extra calcio mi piace molto come scrivi (te l’avevo già detto in un’altra occasione). Io un ricordo del genere, anche se fu tutta un’altra storia, ce l’ho per la Grecia 😉
Febbraio 18th, 2014 alle 00:42
Mamma mia David, tre ricordi e citazioni gucciniane, mi fai, venire il groppo in gola…io di anni ne ho 57 ed i viaggi di quell’epoca erano fantastici ma forse irripetibili. Vere avventure. Ne ricordo due in particolare sempre con la mia macchina una mitica Panda 30 ben 600 di cilindrata con le balestre al posto degli ammortizzatori. Il primo anno in quattro fino a Siviglia, nonostante a Barcellona ci avessero, sfondato il “deflettore” e portato via i bagagli…l’anno dopo stessa macchina ma in 5!! Tour della costa jugoslava giù fino alla splendida Dubrovnick. Questa volta mela cavai con un paio di Levi’s ceduti per la causa..ma come diavolo, si, faceva a viaggiare così? Al solo pensiero mi viene un attacco sciatico!!! Speriano invece chemi nostri eroi che viaggiano belli comodi, giovedì, tornino a farci, godere…certo se, ripenso, a quei jeans…e alla causa….
Febbraio 18th, 2014 alle 00:45
Azz… ma quando imparo a scrivere con sto, tablet..cosa vuol, dire non avere più vent’anni…
Febbraio 18th, 2014 alle 01:46
Fiat 500 targata FI 13000, con pavimento sfondato e riscaldamento sempre acceso (vi ricordate la levetta sotto il sedile posteriore? … era bloccata), cappottina aperta all’aria giugnolina.
Insieme a me un amico e la tenda con le vettovaglie.
Dietro due amici su un Guzzi Stronello appena preso dal concessionario (usato, naturalmente) viaggio verso Lerici con fermata causa finto guasto della moto (era in riserva ma si erano dimenticati di girare la leva eh eh).
Una settimana grandiosa a mangiare niente e a imbroccare qualsiasi cosa passasse sottomano (lo struscio del lungomare …).
A mangiare il pesto insieme ai portuali che ci guardavano in tralice (curiosità morbosa o malcelata disapprovazione?).
Un giorno di campeggio in più strappato saltando pranzo e cena (un vasetto di yogurt in quattro).
Che tempi, gente, che tempi …
Febbraio 18th, 2014 alle 02:34
Che insegnamento David, hai detto una cosa sacra: non tornare nei posti dove si e’ stati felici. Ora capisco le continue delusioni quando torno in certi posti. Grazie!
Febbraio 18th, 2014 alle 04:30
Mentre tutto scorre (come dicono i Negramaro) e aspetti di poter fare la radiocronaca, si va verso la partita e verso un nuovo vecchio governo, qui nella fantastica italia.
Vogliamo parlare del Signor Barca e del Signor De Benedetti?
Mentre un occhio cade sulle belle fanciulle danesi e ti gusti i loro stili di vita, sicuramente lì dove sei ci sono molti meno problemi di quanti ne possiamo avere qui.
Come siamo messi in italia…
Le donne sono belle anche qua, ne converrai, ma quello che troverai al tuo rientro, se non fosse per la bella Firenze…
La stampa (lì almeno raccontano i fatti politici italiani per come sono) danese che dice ?
Febbraio 18th, 2014 alle 07:47
Bel post David, io mi ritengo fortunato ad aver mantenuto tutti gli amici dei miei venti anni. La gioia dei ricordi ė sempre superiore alla malinconia che li accompagna
Febbraio 18th, 2014 alle 08:18
Consolati: le splendide bionde del 1980 ora avranno la stazza di una petroliera, come molte donne nordiche. Tu invece sei sempre il Dan Aykroyd de noantri!!!
Febbraio 18th, 2014 alle 08:33
Bella storia David. Non sono del tutto convinto che ogni cosa vada fatta a suo tempo eh eh eh. La realtà supera spesso la fantasia ed il futuro riserva avventure che “neppure te le immagini”. Ho 47 anni e torno da un viaggio dal quale nulla mi aspettavo e che invece mi ha riservato delle incredibili sorprese…il viaggio David può cambiare tutti i parametri e può accadere che una splendida ventitrenne si innamori di te…è più difficile però tornare coi piedi per terra e tu “tieni pure famiglia!”.
Buon divertimento e forza viola.
Febbraio 18th, 2014 alle 08:44
Un’anno fa Mario Ciuffi ci lasciava, ma sicuramente ha continuato a seguire la sua Fiorentina e tutti noi che la amiamo.
Riteniamo doveroso rivolgergli un pensiero e un saluto in questo giorno che aggiunge un velo di tristezza a un momento in cui le cose sembrano non girare per il verso giusto, e siamo un po’ abbattuti.
E qui ci accorgiamo che Il suo spirito ci manca.
Con qualche frustata e qualche sferzante battuta ci avrebbe fatto tornare il sorriso a dispetto della sfortuna che sembra non volerci abbandonare, ma soprattutto a dispetto di chi forse cerca di uccidere i nostri sogni
Maurizio Nencini (Goderiger) – Mario Tintori – Antonello Vannucci (Immonda Bestia)
RISPOSTA
Ciao ragazzi, ascoltate il Pentasport stasera, abbiamo recuperato grazie a Sara Lupo una chicca,mun abbraccio a voi e a Mario,
David
Febbraio 18th, 2014 alle 08:55
Ciuffi sempre nel cuore!
Febbraio 18th, 2014 alle 09:17
Hai talmente ragione sul fatto che non bisognerebbe mai tornare sui luoghi dsove sei stato felice da ragazzo, io sono stato felicissimo nella mia stupidità di 20 enne per 10 anni a S. Teresa di Gallura, da quando sono venuto via, non ci ho mai voluto più rimettere piede…troppi i bei ricordi (ora c’è un bel presente) troppa la paura di trovare qualche delusione che mi sporchi la luminosità serena e intensa di quegli anni…
Febbraio 18th, 2014 alle 09:20
Sempre bello leggere storie di avventure !!!
Mi accodo al pensiero per Mario .. Intercedi tu con la dea Eupalla per il proseguo della stagione ….
Umberto , Alessandria
Febbraio 18th, 2014 alle 09:39
x shimon: un lo so se è un complimento codesto 🙂
comunque ad ognuno di noi, ripensare ai propri vent’anni fa un effetto diverso: a me, pensando che il meglio della vita è passato mi fa venir voglia di impiccarmi! hai voglia di dire che c’è un tempo per ogni cosa ecc. ecc. come c’è scritto sul primo commento. conviene pensarci il meno possibile e calarsi nel presente. proprio oggi è un anno che il Ciuffi non c’è più, il senso di quello che voglio dire è anche in questa triste ricorrenza.
Febbraio 18th, 2014 alle 09:39
Di sabato non parlo, altrimenti mi si intasa la vena.
Ciao Mario, già un anno è passato e mi sembra ieri. Se non ricordo male era sempre in concomitanza di Fiorentina-Inter.
Per quanto riguarda il tuo ricordo giovanile, ti posso dire che la nostra generazione ha fatto cose per il triangolo nero che questi pischelli di oggi neanche si immaginano. Siamo (stati) troppo forti.
Chioso il mio intervento facendoti notare, caro David, che la “foresta nera” è veramente pericolosa; ci può portare (noi maschietti) alla rovina in un batter di ciglia…e di tronchi…
CIRANO
Febbraio 18th, 2014 alle 10:23
Unica delusione: la sirenetta.
Perchè è vero che eravamo tutti sessualmente molto attivi (a parole) ma nel 74 io avevo ancora nella testa i libri di fiabe e questa sirenetta me la immaginavo ben diversa.
Le panterone bionde invece mi mettevano quasi soggezione, mi sembravano troppa roba!
e la Dyane 4 (quella col motore 400 bicilindrico) sovraccarica sulle autostrade tedesche con il limite minimo di velocità di 80km ora e i tir che quasi si appoggiavano al nostro paraurti perchè più di 70-75 non si riusciva a fare.
Dormendo nel sacco a pelo sull’erba di una piazzola autostradale fui svegliato dal mio sesto senso e da un talpone che era a dieci cm dal mio orecchio.
Da allora pernottamento in auto, sedili in tela con sbarre di ferro sagomate che al mattino ti avevano disegnato per tutto il giorno schiena e cosce.
Ci sono ritornato altre volte, soprattutto per lavoro, ma i gardens Tivoli non li ho visti più con quegli occhi.
Certo ai nostri figli anzi ormai ai nostri nipoti noi abbiamo molto da raccontare.
Soprattutto la capacità di entusiasmarci che mi sembra oggi manchi, il sano divertimento fatto di piccole grandi cose.
che ci hanno segnato la vita, per fortuna.
Paolo
Febbraio 18th, 2014 alle 10:28
Eh!, anche io sono quasi a 53, ma ricordo come ieri una vacanza estiva in Croazia, ante dissoluzione della Rep.Federale Jugoslava, era l’estate 1986.
Andati con la mitica Panda in 3 più bagagli, ci è voluto “una vita” ad arrivare.
Ma che mondo meraviglioso era, un popolo bellissimo i dalmati, donne e uomini, e le belgradesi! Che ricordi, e le due tedesche in tenda canadese. Giuro ho finito le forze!!!
Ancora che ricordi bellissimi, spero che tutti i navigatori abbiano qualcosa da raccontare…
Febbraio 18th, 2014 alle 10:42
Un ricordo per Marione.
Da oggi, considerato che i miracoli non esistono e che a questo punto anche lui avrebbe detto “ll’è roba da rihovero pensare di vincere quest’anno”, toglierò il SUiLpiTS ovviamente per rimetterlo il primo luglio all’iniziare della nuova stagione.
Febbraio 18th, 2014 alle 10:47
Ci sono stato ben 11 anni fa in viaggio di nozze in Danimarca , eravamo in crociera e Copenaghen fu una tappa bellissima seppur ci capitó una giornata piovosa .
Se ripenso che avevo avuto l’occasione di andarci con l’erasmus nel 2000 mi mangio le mani, ero quasi in fondo agli studi e magari ci sarei rimasto visto che lassù c’è un tenore di vita diverso , in particolare per il lavoro .
Oggi sono qua con 2 bambine piccole e non so con quali prospettive , ho un lavoro che mi piace ma vorrei avere di più .
Pensiamo un po’ a giovedì . È meglio .
Febbraio 18th, 2014 alle 10:56
Di’ la verità tutti se’ spezzato a Christiania…..adesso, come per qualsiasi cosa bella, è molto peggiorata oppure, come più facilmente, l’ho vista con occhi da adulto.
Febbraio 18th, 2014 alle 11:03
Voi Copenaghen?
Io Tunisi !!!
un pensiero , un sospiro .. sono gia’ passati 22 anni,minchia !!!
un abbraccio
la primula viola
Ciao Mario
Febbraio 18th, 2014 alle 11:03
Ringrazio di cuore gli amici “BASETTONI” per l’affettuoso ricordo di Mario Ciuffi.
Febbraio 18th, 2014 alle 11:56
Dunque… Germania-Danimarca-Germania passando per la Svizzera? Célo-Manca-Célo-Célo!
Bona David!
RISPOSTA
volevamo andare a Parigi, pensa te come eravamo sonati…
Febbraio 18th, 2014 alle 12:09
La domanda è ma a tuo cugino gli avete sfondato prima il motore poi la macchina…?davvero per lui indelebile come vacanza
Febbraio 18th, 2014 alle 12:28
Stesso entusiasmo e stesse tasche vuote, estate 1989, inter-rail Monaco-Copenaghen- Stoccolma-Oslo-Bergen: a Bergen non avevamo di che mangiare nè dormire, si faceva colazione sul fiordo al mercato del pesce perchè il pesce era l’unica cosa che costava poco (il prezzo saliva del 50% se il panino era chiuso, costava più la seconda fetta di pane che un etto di pesce); dormivamo nei parchi, nelle stazioni e nei treni, e ci sentivamo signori se in treno c’era posto da distendere le gambe. Gli anni migliori della mia vita.
Febbraio 18th, 2014 alle 12:34
Grande david..mi commuovano le tue parole..non vedere I posti dove eravamo un giorno tanto felici..chi vuol capire..un abbraccio lorenzo da amburgo in marcia su ejsberg..
Febbraio 18th, 2014 alle 12:48
Sono felice per te che la Danimarca ti evoca ricordi felici, io sono invece fuori dal coro forse perchè “femmina”. Ci sono stata 20 anni fa, ricordo un paese molto peace and love e niente più, bella vacanza ma ne più ne meno come altre. Ora poi che si sono messi ad uccidere giraffe, ad eseguire l’autopsia in pubblico e per di più davanti a bambini e a dare la carne ai leoni…..non ci metterò più piede neanche se me la regalano una vacanza.
Febbraio 18th, 2014 alle 14:03
oh David..e si va a Esbjerg…da Copenaghen ‘un ci si passa nemmeno… 🙂 🙂
Febbraio 18th, 2014 alle 14:31
Considerazione ed invidia..
Chissà che goduria per tuo cugino!!!
Beato te che ti guardavano perchè eri moro. Io sono praticamente carbone e non mi ha mai cagato nessuna… ne in casa e ne in trasferta…
Febbraio 18th, 2014 alle 15:04
….la mi’ porti un bacione a Copenaghen…
…Mario per sempre nei nostri cuori e nelle nostre orecchie…
Facci sapere (per puro interesse giornalistico..), se le Danesi son sempre da strabuzzare gli occhi, (e non vedo perche’ no, visto che le mamme, son quelle tue di allora…)
Ricordo ancora un articolo de La Nazione, che lessi in pullman col Vieusseux del grande Tanturli, in una trasferta contro il Toro…
…nel mese di Maggio piu’ caldo che la storia della Danimarca ricordava da decenni, il sindaco di Copenaghen, dovette chiedere alle ragazze, (su richiesta dell’associazione camionisti),di vestirsi un po’ di piu’ e di non prendere il sole in topless nei parchi, perche’ erano aumentati del 70% gli incidenti urbani…
…speriamo di aggiungere dei bei nuovi ricordi, alle nostre memorie….
Forza Viola e i nostri “prodi” 600 ! ….tenete alto il labaro fiorentino! 😉 …
P.S….per non sembrare maschilista o sessista, spero anche che qualche fiorentina appassionata di bei vichingi, lasci li un bel ricordo della Donna italica… 😉
Febbraio 18th, 2014 alle 15:11
…eeeh, caro@20 silvio c., io invece ricordi simili, se non per il posto per le sensazioni e la nostalgia del ricordo, cel’ho per 10 giorni in un semplice campeggio di vada a 16 anni, ospite sì della zia, non potevo certo andare da sola! ma era come se fosse la prima vacanza da sola, figurati la zia, non è certo la mamma! chiedeva solo che non uscissi dal campeggio, e infatti ne uscivo solo per andare sulla spiaggia. ma chi se ne frega! la mattina piscina, il pomeriggio spiaggia e la sera il bar del campeggio col juke box, ogni step con un gruppo diverso di ragazzi/e conosciuti lì, nient’altro che cazzeggio e qualche flirt e pomiciata, ma mi sono divertita tanto tanto…..
Febbraio 18th, 2014 alle 16:23
Ciao Mario!! Anche per quest’anno è andata, ma ci riproviamo l’anno prossimo per il terzo scudetto!
Febbraio 18th, 2014 alle 17:29
Dai Zac,
Racconta del Krasnapolsky…
Un pensiero al grande Mario e un saluto a David!
E sempre forza viola!!! Mamo
Febbraio 18th, 2014 alle 17:33
…purtroppo sono nostalgico, e oggi con i miei 51 anni se mi guardo indietro inizio a star male. Quel male che ti piglia allo stomaco. Che ti rammenta (sempre ce ne sia bisogno) che i tuoi 20 anni non torneranno più.
Preferisco sforzarmi di non ricordare.
Ma a volte non ci riesco.
Ciao 🙂
Febbraio 18th, 2014 alle 17:57
L’anno di nascita esclude qualsiasi ricordo godereccio. La prima visita di Copenhagen fu effettuata da sposatissimo e i ricordi più vivi sono la Sirenetta e il Museo dedicato a Bertil Thorvaldsen, grande scultore del paese di Amleto. La Danimarca mi ricorda l’approdo in Italia negli anni ’50 dei grandi calciatori John Hansen, Karl Hansen , Praest (mitici i suoi duelli con il grande Ardico Magnini)tutti Juventini. Sono nato troppo presto.
Febbraio 18th, 2014 alle 19:24
bella storia davvero, David, salvo forse per tuo cugino, ma il sapore dei vent’anni o giù di lì non si dimentica mai. il ritornarci ora va fatto con lo spirito giusto, vale a dire sicuramente più maturo e adulto di allora ma ugualmente validi ambedue, io credo che lo apprezzerai lo stesso.
Un pensiero a Mario Ciuffi, sempre nei nostri cuori.
P.S. ma della signora Renza si sa qualcosa?
Febbraio 18th, 2014 alle 19:39
I ricordi dei vent’anni anni sono parte di noi ed è bello riassaporarli di quando in quando.
L’ importante e’ non cercare di vivere in un momento che non c’ e’ più se non nel nostro cuore.
Quindi non aver paura di tornare sul luogo del delitto…. L’ unico consiglio che mi sento di darti e’ di lasciare la macchina a casa.
Tornando alla partita e alla stagione viola in generale vorrei far arrivare alla squadra un grande abbraccio e un Grazie di cuore per tutte le emozioni che mi hanno regalato nel’ ultimo anno e mezzo.
Febbraio 18th, 2014 alle 23:33
Appena atterrato a Shanghai, non ho dormito una sega e tra tre ore mi tocca fare un training a una ventina di persone in inglese e Mamo ( al 52) mi chiede di raccontare del Krasnaposky…
Vabbe’…su richiesta…
23 anni, in 3 su 3 mountain bike (arrivati con le bici sul tetto su una punto parcheggiata davanti allo Sleep In) ci accingevamo da Copenaghen a partire alla volta di Stoccolma (programmate anche l’isola di Visby e l’altra…)…
Quindi seratona pre partenza al pub, Krasnaposky appunto…al bancone come d’uopo x chi cercava di beccare…
Facendola breve, la biondona dall’altra parte del locale dopo che ci siamo puntati x 5 minuti si dirige impettita verso di me, scansa Mamo e il Pando (il terzo) e mentre pensavo che mi avrebbe tirato un ceffone, mi prende per il collo con la mano e mi mette letteralmente la lingua in bocca…non so se ero piu’ scioccato io o i miei amici…
Come e’ andata a finire non ve lo racconto…
Vediamo se con una doccia ora mi riprendo
Bona
Zachini (da Shanghai)
Febbraio 19th, 2014 alle 08:05
Oh zachini sei sicuro che no fosse un trans? 😉
Se fossi stato in lui avrei più scelto il Pando. 😀
Ciao zac buon rientro
Lucky
Febbraio 19th, 2014 alle 08:50
Grande David….altri tempi…sembra un secolo fa ma sono passati solo trent’anni. Oggi è normale viaggiare, per studio, per lavoro, per piacere…per amore…per ogni cosa, ai nostri tempi erano imprese eroiche e siamo “solo” cinquantenni! Noi avevamo le cabine telefoniche…le lettere spedite tramite posta…il motorino 48cc presa diretta…adesso hanno telefonini, ipad, ipod, pc…tutto e di più…ma io sono felice (e direi anche tu) dei nostri vent’anni…vissuti con poco e meno trent’anni fa!! Un abbraccio viola Fabrizio
Febbraio 19th, 2014 alle 10:28
eehhhhhhhhhhhhh vent’anni……. invece a volte occorre tornare…per assaporare quello che è stato e che siamo stati, per ricordare una bella ragazza bionda che conferma la leggenda sulle nordiche …. o per rivivere un posto dove sei stato comunque bene, (anche se ti ha fermato la polizia e ti ha fatto spogliare….) basta non cercare di essere ancora ventenni quando non lo si è più….perchè a quel punto siamo dei deficienti….
ascoltatevi “the first picture of you” dei Lotus Eaters….e ditemi, per chi ha più di 45 anni…se non rivedete una spiaggia e un bel volto di ragazza….
Febbraio 19th, 2014 alle 10:32
Se avevate poco voi figuratevi io la televisione in casa è entrata quando siete nati voi e nella seconda metà degli anni settanta ero già sposata e mamma però non rimpiango niente e sono stata sempre felice perché ho sempre apprezzato quello che avevo. Copenaghen l’ho vista 5 anni fa con mio marito, la nostra prima vacanza all’estero dopo il viaggio di nozze del 1975, è stata una vacanza bellissima non certamente per i motivi di David e degli altri amici che hanno scritto, ma è una città e un paese affascinante che finalmente avevamo visitato.
Febbraio 19th, 2014 alle 11:36
Effettivamente David, soggetto e verbo all’infinito e via andare, c’hanno regalato sempre tante gioie. Nostalgia canaglia…..
Febbraio 19th, 2014 alle 11:46
Che città esagerata e……..che gnocche senza confini, interplanetaree oserei dire………peccato che ci sono stato in viaggio di nozze, boia deh!!!!!
Il bello e che poi mi sono pure separato, almeno avessi abbordato una biondona di nascosto…….macchè!?!?!?
Febbraio 19th, 2014 alle 12:09
Sullo stesso tema di quanto scritto da David vi scrivo di Firenze, la vostra (e mia) città.
Ci sono venuto via nell’82 per gli studi universitari; poi il destino ha voluto che trovassi il lavoro a Pisa e con il lavoro la famiglia.
Nessun rimpianto, sono sufficientemente felice della vita che faccio e di quella che ho fatto; quando erano vivi i miei a Firenze ci venivo spesso; ma da diversi anni le mie visite si sono diradate (non considero una visita il transitarci frettolosamente in macchina).
Però l’altro giorno ero di nuovo a Firenze, a piedi per Via San Gallo, dove son nato e vissuto intensamente per 18 anni.
Non pensavo, ma l’emozione è stata forte; ho girato per le strade riassaporando quando uscivo libero per la città, senza controllo (senza cellulare); ho riguardato come un cretino i campanelli dei miei vecchi amici, persi di vista, non trovandoli più: Massimiliano, in via delle Mantellate con cui s’erano fatte insieme le medie alla Leon Battista Alberti, Mario in cima a Via San Gallo angolo Piazza della Libertà (anzi Piazza Cavour) con cui si era formata una squadra e si facevano epiche partite di calcio in piazza o al giardino dell’Orticoltura.
Che devo dirvi signori? Che forse nella vita corriamo troppo e che bisognerebbe soffermarsi un po’ più spesso in queste cose: ci fortificano, ci fanno capire che qualcosa abbiamo fatto e vissuto.
E che avete (abbiamo) sempre una bellissima città da preservare.
Saluti
Paolo Pisa
Febbraio 19th, 2014 alle 12:30
@zachini 57.
Stessa esperienza. ma a byron bay in australia. Lei era di brisbane. che risate.
Febbraio 19th, 2014 alle 15:25
EGR. D. GUETTA mi scuso se esco dall’argomento ma sono troppo curioso. intanto le dico che in questa mia non c’è niente di ironico o di diverso da quello che traspare , o almeno cerco di far trasparire,qualche mio pregiudizio si e lo ammetto per essere sincero fino in fondo,ma solo quello. mio figlio ieri mentre tornava a casa dal lavoro stava ascoltando radio sportiva e mi ha riferito che in quello spazio da lui ascoltato hanno telefonato dei napoletani, almeno tre ,uno anche dalla nostra amatissima pisa, per lamentarsi del comportamento della società viola, non è potuto essere molto esaustivo nei miei confronti sulle risposte date perché ha dovuto anteporre un paio di telefonate di lavoro e una dalla ragazza e allora mi rivolgo a lei per chiederle quale delle due soluzioni che andrò a suggerirle è stata data.PRIMA OPZ : GUARDATE CHE SE LA SOCIETA’ FIORENTINA AVESSE AVUTO PARI PARI IL VOSTRO TRATTAMENTO(guardi che qualche raro sportivo napoletano mi ammette su facebook) NON CREDIAMO CHE AVREBBE FATTO DOSSIER O POLEMICHE , MA DOVETE AMMETTERE ,SE SIETE SPORTIVI, CHE COSI’ NON E’ STATO, aggiungendo poi a piacere…….seconda opz che non metto tra due punti perché non so cosa uno potrebbe dire,ma la metto giù così,OPPURE DOPO AVER CRITICATO IN TEMPI E MODI DIVERSI LA RAI , SKY , E MEDIASET PER IL LORO SERVILISMO, E’ STATO USATO IL LORO PROPRIO MODO DI AGIRE RINNEGANDO IL PROPRIO PENSIERO E E QUELLO CHE “PROMETTE” UN GIORNALISTA ALL’IINIZIO DEL PROPRIO MANDATO, DANDO PRIORITA’ ALLA QUANTITA’ DEI RISPETTIVI TIFOSI E DI CONSEGUENZA POSSIBILI ASCOLTATORI, SULL’ALTARE DELL’ODIENCE,COSA CHE VARRA’ ANCHE PER LOMBARDI,PIEMONTESI E LAZIALI.
P.S. mi scuso per il maiuscolo che in questo caso non vuol significare urlato ma solo evidenziare punti diversi,almeno questo era il mio intendimento. ultima cosa , spero che in questo mio scritto non siano presenti troppi errori,casomai come in passato è successo me li faccia notare, sa io essendo una persona di qualche hanno fa non sono ne l’aureato ne diplomato come i miei figli che in questo momento non sono presenti per suggerirmi.cmq sono convinto che se facessimo una gara in quello che è stato il mio lavoro per una vita ……..li farei meglio io.CORDIALISSIMI SALUTI!! SOLO IL VIOLA DELLE MAGLIE.
Febbraio 19th, 2014 alle 18:20
Ma siete sicuri che la Fiorentina giochi domani?? No perchè a mediaset parlano del milan, del napoli e della merdus…..boh?
Andassero a fuoco gli impianti di mediaset..che goduria.
Febbraio 19th, 2014 alle 18:22
Le si conosceva al mitico Savioli di Riccione in estate e d’inverno le si andava a trovare a casa loro.Era una vita da non morire mai.Mi auguro che quando arriverà il momento visto che ai miei figli ho dato tutto è di più(partendo praticamente dal niente) mi facciano avere una badate bona.
Febbraio 19th, 2014 alle 23:24
CLAUDIO, i giornalisti non sono robot sono persone comuni.
Febbraio 20th, 2014 alle 08:11
Caro David, io ai giardini di Tivoli ci sono andato giusto 10 anni fa con mia moglie e mia figlia Che aveva 4 anni e mezzo e voleva vedere a tutti i costi la statua della sirenetta al porto di Copenaghen. Ora ne ha 15 compiuti, ha un fidamzatino ed io sono disperato! :'(
Lucky