Vediamo come va a finire
Prima di tutto, una spiegazione: la storia della registrazione è cancellata e anche tutto quello che ha trascinato dietro, ognuno faccia come gli pare: qui non si registra nessuno.
Vediamo ora come va a finire la storia della squalifica del campo del Milan, che obiettivamente è squilibrata rispetto ad altre situazioni (penso ai cori dello Juventus Stadium, alle bombe carta dell’Olimpico, per esempio), ma gli idioti anti-meridionali erano già stati avvertiti da altre sanzioni.
L’ho già detto e non cambio idea, non si va allo stadio come se fosse un porto franco, un posto dove ci è concesso sfogare i nostri istinti peggiori.
Se non passa la linea dura, avranno vinto quelli che pensano sia possibile ricattare società e appassionati e sono pure disposto a rinunciare ad un po’ di goliardia pur di assaporare il gusto di vedere nello stadio un luogo civile dove appassionarmi, arrabbiarmi, godere e soffrire.
Vediamo se si rimangiano tutto oppure no.
Ottobre 10th, 2013 alle 06:26
Certi cori e certi atteggiamenti non piacciono neanche a me, però credo che si stia esagerando. Anche perché diventa veramente impossibile sapere cosa si può cantare o cosa no. Poi per un centinaio di stupidi che intonano cori esagerati si chiude uno stadio intero? Anche Platini (che non ne dice una giusta) ha detto di punire i tifosi non lo stadio intero (o una curva). La tecnologia oggi ci permette di individuare le persone se si vuole………Siamo sempre i soliti, arriviamo ultimi, facciamo tanta confusione e di concreto non facciamo niente.
Ottobre 10th, 2013 alle 06:38
Quindi se i milanisti danno di terroni ai napoletani sono punibili, se il napoletano canta “milanista pezzo di m…a” non e’ punibile.
Oh David, ti riscrivo quello che ho già scritto a Massimiliano Bucci nel topic precedente: ma sapete distinguere tra vero razzismo e i cori ironici, sarcastici e goliardici?
Ma quante volte c’hai messo piede in curva te per giudicare gli ultras con questi giudizi tranchant?
In un calcio corrotto i tifosi di curva, quelli veri non quelli di professione, sono gli unici che non solo non guadagnano un euro, ma sono pure quelli che si sobbarcano trasferte lunghissime con solo qualche spicciolo in tasca, sono gli stessi che organizzano coreografie, striscioni memorabili, proteste clamorose che sono passate alla storia. E sono pure gli stessi che intonano quei cori che scandalizzano tanto i perbenisti.
Ma alla fine sono gli ultras la rovina del calcio italiano. Si’, e’ vero sono proprio loro, se questo vi fa dormire tranquilli gli ultras per voi reciteranno volentieri anche la parte dei mostri. E cosi’ l’animo dei perbenisti si sentirà appagato e tranquillizzato.
Ottobre 10th, 2013 alle 06:53
A proposito, lo striscione dei napoletani che offendevano se stessi chiedendo di essere squalificati spedisce al cesso decine di discorsi fatti anche su questo blog sulla “sofferenza” dei partenopei nell’udire certi cori territorialmente discriminanti.
Ma come al solito in Italia uno degli sport più frequentati insieme al salto sul carro del vincitore e’ il parlare di cose che non si conoscono. E ovviamente giudicare.
Ottobre 10th, 2013 alle 06:59
Per quanto riguarda la decisione di squalificare un campo per discriminazione territoriale, penso che finché certi stadi (esenti da punizioni per decisioni che provengono da palazzi ben più alti di quello del calcio) resteranno eternamente impuniti, la trovo sinceramente una soluzione che, e i fatti lo stanno già dimostrando, creerà ulteriore confusione al già confusionario sistema calcio italiano, allontanando ancor più la gente dagli spalti, la qual gente, nella maggior parte dei casi, vorrebbe solo andare a vedere una partita di calcio, sentendosi libera e non in un falso “convento”, dove non si può più dire nemmeno un vaffanculo a Balotelli sennò passi per razzista.
Isolare i deficienti invasati, che prendono lo stadio per il luogo dove sfogare le proprie frustrazioni o i propri istinti violenti, ivi comprese anche le offese pesanti alla regione di appartenenza di chicchessia, penso che sarebbe una soluzione migliore che punire chi sottoscrive un abbonamento da anni e poi si vede chiudere lo stadio per colpe non a lui ascrivibili.
O un ci son le telecamere?
Le coadiuvassero, con un sistema di microfoni ambientali e punissero i diretti responsabili… perché chiudere un’intero stadio?… perché ad esempio, io spettatore della curva A, devo essere punito per un coro discriminante di pochi idioti, proveniente dalla curva B distante più di un centinaio di metri da dove mi trovo io?
Ai posteri l’ardua risposta.
Intanto mi ci vien da ridere al vedere Galliani che è rimasto intrappolato nel suo stesso trabocchetto che lui aveva creato ad arte col suo pupillo, ma al contempo esprimo solidarietà a quei tifosi del Milan che si recano a S. Siro unicamente per vedersi una partita di pallone.
RISPOSTA
Su quello che mi chiedi ti rispondo in privato, ciao,
David
Ottobre 10th, 2013 alle 06:59
Eppoi, vi suggerisce nulla che colpiscano il Milan?
Il gruppo che ha più da guadagnare dal deflusso di spettatori dalle gradinate verso insalotti: se ha subito il potente Milan ora nessuno potrà lamentarsi se domani toccherà a lui. È intanto fioccano le tessere della pay tv. Tifosi, provate con l’ironia. Uno striscione
“Napoli collera” con una L in più fa sorridere tutti non prendere squalifiche
e domenica di torna tutti allo stadio e non alla tv.
Intelligenza, ironia. Non diamo la vinta a chi se andasse a Pisa-Livorno metterebbe le manette a uno stadio intero.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:02
Esatto!
Ottobre 10th, 2013 alle 07:08
di stupidi al mondo ce ne sono tanti. però i cori, anche offensivi, fanno parte del gioco.
trovo tanta ipocrisia e puerile perbenismo in tutti, comprese te David, quando mi parli di antimeridionalismo. Mi chiedo, e chiedo a te, quanti milanista che pronunciano la parola “terrone” hanno nonni, papà, mogli, fidanzate o sono nati loro stessi sotto firenze ?
tutta questo parlare dei cori, distoglie l’attenzione su quegli stadi, vedi roma, dove gli accoltellamenti o i pestaggi sono settimanali.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:11
Sono pronto a scommettere che nella migliore delle tradizioni del nostro Paese, torneranno sui propri passi, anche perché diciamocelo, è una norma che lascia praterie d’interpretazioni, e che per 10 ne punisce 100
ma sono pronto a cospargermi il capo di cenere se non lo fanno
aggiungo in merito al post precedente che io mi registro subito non vedo perchè non farlo
Ottobre 10th, 2013 alle 07:16
con tutto il rispetto
i cori a presa di giro per le squadre avversarie ci sono sempre state.
la differenza la fa solo se uno è del sud o no?
allora è lo stesso discorso del razzismo che vale solo per quelli di colore, o quelli rumeni.
io penso che bombe carte e accoltellamenti siano piu gravi di un coro, anche se offensivo, e mai oltre le righe (citiamone uno oltre le righe nostro, quello sui 39 gobbi).
quindi ok, il porto franco non deve esistere, ma nemmeno la chiesa.
diciamo che dovremmo “offenderci con rispetto” se mi passi il termine, e come per i calciatori (pizarro a parte…) al 90° finisce tutto.
david, un fiorentino canterà sempre i cori contro i gobbi e pisani, e quindi cos’è, razzismo territoriale? litigi storici? antipatia per furti?
via su
Ottobre 10th, 2013 alle 07:17
Già detto: severità all’italiana, miope e sproporzionata.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:32
Questa volta condivido al cento per cento. Serve la linea dura contro i delinquenti delle curve. Ammorbidirsi per la paura che questi delinquenti ricattino le societa’ facendo chiudere gli stadi e’ cedere al ricatto in partenza. Questi processi passano attraverso lotte aspre e non indolori, ma quando la battaglia sara’ vinta gli stadi saranno posti migliori.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:38
Vorrei commentare solamente con poche parole …Guardare gli altri sport !
Basta guardare come si comportano i tifosi negli altri sport e malgrado la loro “sfegataggine per il loro club” non fanno ciò che si vede nel calcio.
E poi si dice che vogliamo le famiglie allo stadio . . . impariamo la civiltà poi il resto viene da se.
Fino a che vedremo nell’altro il nemico da abbattere non sportivamente ma fisicamente avremo sbagliato tutto credendo di vivere un’altro film.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:39
Non la penso come te.
Allo stadio quei cori devono essere tollerabili esistanao da 40 anni.
L’ipocrisia regna in quei palazzi.
L’UNICA NAZIONALE CHE CONOSCO E’ QUELLA SENZA FILTRO.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:39
Ho come la sensazione di essermi perso qualcosa…
Boh.
Sul merito, ho già espresso il mio pensiero: per colpa di qualcuno non si fa credito a nessuno.
Quando l’Autorità decide di reprimere un abuso, fatalmente, finisce sempre per comprimere l’uso.
Crediamo forse che quando il governo britannico decise di usare il tanto celebrato “pugno duro” nei confronti degli hooligan, non siano anche stati commessi abusi e strappi allo Stato di Diritto? Detenzioni fuori norma, condanne per direttissima con quadri probatori a dir poco incerti, ecc. E sicuramente ci sono finiti dentro in parecchi che non centravano nulla. Quando si verificano incidenti la polizia sequestra tutte le fotografie dei reporter presenti, esamina tutto il materiale filmato e le foto dei “protagonisti” finiscono sui giornali, con numeri di telefono da chiamare per denunciare (in forma anonima) eventuali sospetti. Per non parlare degli steward addetti (che sono pagati dai club e non sono organi di polizia, quindi non pesano sui contribuenti), che “accompagnano” fuori dallo stadio gli spettatori colpevoli di aver insultato, offeso o minacciato (verbalmente o tramite gestacci) giocatori o tifosi avversari.
Certo, il terreno della “discriminazione territoriale” è estremamente scivoloso. Perché finché si tratta del pubblico di Milano che insulta i napoletani, è di facile lettura. Ma quando si tratterà di napoletani contro salernitani o viceversa?
Ma il messaggio andava lanciato. E se la Lega cederà alle pressioni del Milan (rigore), non sarà servito a nulla.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:41
L’ipocrisia della storia.
In altri tempi (fine anni settanta) fu incentivata la partecipazione agli eventi calcistici da parte della gente creando un po’ ovunque gli “ultras”. L’obiettivo era certamente togliere giovani dalle piazze e fidelizzare i tifosi alle squadre. La cosa veramente affascinante del mondo “ultras” non è tanto il sostenere una squadra di calcio, ma l’appartenere ad un gruppo “border line” con logiche e leggi proprie di un mondo a se stante. Nella “storia” degli ultras gli eventi sportivi servono soprattutto a ricordare epiche imprese/ battaglie collaterali all’evento. E’ un mondo variopinto con tanti ingredienti parecchio affascinanti. Gli stessi ingredienti che amalgamavano i giovani studenti negli anni della protesta: lo stare insieme, il nemico comune, la trasgressione. L’idea insomma di poter vivere fuori dalla grigia ordinarietà quotidiana della società. Mai visto un ultras anni settanta con lo “spigato” grigio per intendersi.
Oggi il mondo ultras pare non abbia più i favori del sistema (che brutta parola ma sintetizza il concetto in senso lato). Oggi gli stadi devono diventare dei teatri ed i biglietti devono poter costare tanto per selezionare verso l’alto coloro i quali godranno dello spettacolo dal vivo. Gli altri che lo guardino in tv. Dato che poi lo spettacolo “calcio” appare sempre più un teatrino anche quello, nel quale le società hanno tutte un loro ruolo al quale devono attenersi (basti pensare al nostro terzo scudetto ancora non previsto su questi schermi “siete la Fiorentina il vs. scudetto è qualificarsi per la Champion!”), direi che è vicino il momento in cui questo sport verrà mandato a fankiulo dai tifosi. Mi piacerebbe molto accadesse di colpo e tutti insieme.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:42
un tempo ti avrei dato torto.
oggi sono perfettamente d’accordo con te.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:44
certo non si può chiamare “goliardata” il buttare giu’ a San Siro una motoretta dal terzo (?) anello…la linea dura ha sempre dato i suoi frutti, sta alle società isolare gli imbecilli anche con l’aiuto dei club di tifosi, che li conoscono certamente e non devono coprirli omertosamente. Galliani può dire quello che gli pare, evidentemente non era abituato a subire certe decisioni. E comunque considerare lo stadio una zona franca dove tutto o quasi è concesso o quantomeno tollerato non va bene, non si può accettare in un mondo civile.
P.S. e se qualcuno mi da dell’ipocrita può anche andare in quel posto…
Ottobre 10th, 2013 alle 07:46
Vivo la curva da molti anni e sò che l’essere ultrà, comporta il dovere seguire determinate logiche alle quali è difficile derogare. La cosa che interessa di più è quella di essere rispettati dalle altre tifoserie e non passare per servi dello stato. A meno di miracoli, credo che difficilmente la fiesole rimarrà immune dai provvedimenti del giudice sportivo. Lasciami dire però che alcuni provvedimenti sfiorano il ridicolo, nel corso degli anni le tifoserie avversarie ce n’hanno dette di tutti i colori, per un periodo i richiami al mostro di Firenze erano molto frequenti e anche alla speranza di uno straripamento dell’arno e che eravamo tutti finocchi come …. e via così, ma erano sfottò, pesanti, ma solo sfottò e come tali andavano incassati. A me pare che chi decide delle sanzioni, allo stadio non è mai entrato e questo comporta decisioni assurde, destinate a peggiorare la situazione già disastrosa delle presenze negli stadi.
Ottobre 10th, 2013 alle 07:50
Prima hanno fatto sparire il tamburi, poi è arrivata la tessera del tifoso e lo striscione con la marca da bollo, ora vogliono completare l’opera impedendo di vivere lo stadio con gli sfottò ecc.
Capisco il cori razzisti, deprecabili, ma primo chiudere lo stadio comporta danni economici per le società e secondo di punisce il giusto per il peccatore: chi paga in anticipo per versi la partita non può vedersi privato di quanto acquistato per colpa di un gruppo limitato di persone.
Di questo passo invece di andare al santuario di padre pio so può andare al franchi…
Ottobre 10th, 2013 alle 07:56
tutte cazzate ipocrite
Ottobre 10th, 2013 alle 08:11
Non è così facile affrontare questa questione schierandosi semplicemente fra chi è d’accordo con la linea dura o con chi non lo è. Anni di militanza negli stadi mi fanno frettolosamente propendere verso la tolleranza, considerando i cori insulsi come quelli incriminati semplicemente uno sfottò strabusato nel corso degli anni (avendo 44 anni l’avrò cantato migliaia di volte, arrivando a stufarmi!), che dimostra solo la mancanza di inventiva, di creatività e di partecipazione che ormai “abitano” negli stadi, tra i tifosi. Preoccupati oramai solamente più da merchandising che da passione e trasporto. Il rischio però di soprassedere a tale comportamento può essere “letale” per il calcio, può davvero significare che esistono luoghi dove la Legge (quella con la L maiuscola e quella a cui continuamente ci rivolgiamo per altri problemi ben più seri dei cori e per cui chiediamo Giustizia) non può entrare, perchè luogo di confino, di sospensione dal resto della Vita. Guardate, non voglio fare moralismi, neanche voglio passare per un benpensante e buonista. Ho frequentato lo stadio, ho fatto anche le mie “cazzate”, reputandole in quel momento giuste al mio percorso e non avendo un rigetto nei confronti di esse. ma davvero non possiamo fare a meno di tutto questo? Davvero si è se stessi perseguendo attegggiamenti ormai desueti e privi di significato? Inoltre ho l’impressione che dietro ci sia molto di più, anzi di meno, di quello che si vuol fare passare. temo che a muovere tutto questo dibattito ci sia il solito interesse economico. Un braccio di ferro tra poteri. quindi, se vogliamo davvero difendere il tifoso, lo stadio, il calcio non incancreniamoci. Difendiamo il “mondo ultras”, ma difendiamo in egual modo il calcio, senza il quale non ci sarebbe l’altro. Invece questa battaglia è l’ennesima dimostrazione che vogliono separare, dividere ciò che deve rimanere unito. Non entriamo in questa battaglia come vogliono loro. Perchè a divertirsi saranno gli spettatori di questa battaglia, non i contendenti. E questo è lontano dal reale scopo del gioco, dello sport, del tifo: il divertimento deve esprimersi fra i “giocatori” e fra i “sostenitori”.
Ottobre 10th, 2013 alle 08:17
SICURO, SICURO, SICURO?
Ottobre 10th, 2013 alle 08:21
Caro David, purtroppo questa volta devo dare rafione a “Zio Fester” Galliani !!
Le società però hanno anche le loro colpe, perchè sanno benissimo chi sono quelli nel curve intonano i cori razzisti, lanciano pedardi ed usano le “lame”, ma mai un nome è saltato fuori e mai sono state fatte denuncie, essendo solo capaci di agitarsi contro la responsabilità oggettiva e contro presunti iniqui provvedimenti che colpiscono nel mucchio senza distinguere tra buoni e cattivi !!
Cominciate a fare nomi e cognomi, isolando le mele marce ed i teppisti di professione che operano nelle curve mescolati ai veri tifosi !!
Ottobre 10th, 2013 alle 08:36
La motivazione della territorialità mi lascia molto perplesso, però io sostengo da sempre che allo stadio ci si deve andare a vedere la partita, magari con i figli e chiunque vada per creare turbolenze, mettere a repentaglio la sicurezza e la tranquillità dei giocatori o degli stessi spettatori va sanzionato duramente.
Poi la parolaccia, il coro di scherno, l’incazzatura e, al limite, uno scapaccione ogni tanto, può scappare.
Ma la violenza, anche verbale se esagerata e preordinata, fuori e dentro lo stadio va repressa e, magari prevenuta.
Non ci sono santi, lo stadio deve essere un posto come tutti gli altri, se commetti un reato devi essere punito, punto.
Le zone franche non devono esistere ed un delinquente è un delinquente in qualsiasi luogo si trovi.
E le società, come anche le autorità sanno benissimo chi sono i facinorosi mascherati da tifosi, che spesso le tengono anche sotto ricatto.
Quindi che si muovessero di conseguenza.
Ovviamente, occorre anche buon senso per calibrare le pene a livello sportivo, non è facile e come ti muovi scontenti qualcuno, me ne rendo conto, ma da qualche parte bisogna pur cominciare.
Certo se penso a certe partite di serie B o C di 20/30 anni fa, fra Sanbenedettese e Pescara (ma anche all’interno della stessa regione con Chieti o L’Aquila) dove da una parte si gridava “zingari” “pesciaioli” e dall’altra “meglio un morto in casa che un marchigiano alla porta” oppure “e le marchigiane p…p…..p….. e i loro figli, conigli, conigli conigli!” (sul motivo di “Cicale cicale”) mi viene da pensare che le squalifiche del campo e dello stadio oggi sarebbero fioccate a grappoli!
Saluti
Lucky
Ottobre 10th, 2013 alle 08:43
Buongiorno. Vivo a Pisa, ma sono “viola” dalla testa ai piedi. Domenica scorsa i tifosi pisani, durante la partita Pisa – Pontedera hanno intonato per più volte il coro “Firenze deve bruciare……”. Qui come la mettiamo? E’ intollerabile il coro dei tifosi milanisti contro i napoletani e va bene il coro dei pisani contro Firenze? Mah…… Un’altra cosa (che non c’entra nulla). Siccome sono considerato un po’ la memoria storica della Fiorentina, faccio notare che su “Violanews” di stamani, nella rievocazione della partita Fiorentina – Juventus disputata il 10 ottobre 1982, è contenuta una piccola inesattezza. Si sostiene infatti che il gol di Brio venne segnato sotto la “Fiesole”. Falso. Il gol venne segnato sotto la “Ferrovia”. Buona giornata a tutti e forza viola sempre.
Ottobre 10th, 2013 alle 08:45
Caro David,
Essendo il Milan, risolveranno tutto in modo…. “rigoroso”.
Hai usato, finamelmente la parola goliardia, se si tratta di rinunciare alla goliardia per una convivenza migliore va bene, ma in effetti era goliardia, appunto, nient’altro.
Rinunciare anche alla goliardia a scanso di equivoci.
Sono, però, persone come la Kienge e la Boldrini che, come Il prete in Chiesa che dice “siete tutti peccatori, pentitevi!”, hanno fatto sentire gli italiani dei razzisti senza la cultura dell’altro, senza se e senza ma.
In questo, periodo storico, c’è un fenomeno di puritanesimo (vedi anche il signor Prandelli, anche se ci riesce solo con i giocatori che vuole lui), proibizionismo lessicale, bacchettamento di mano di bimbi-tifosi cattivi.
Comincio a pensare che è una moda altamente demagogica e ipocrita, uno strumento per tenere a freno la rabbia della popolazione, che sta cominciando a capire dove vanno molti soldi delle loro tasse e sanno bene che i loro figli sono ancora disoccupati e molti rimarrano tali per lugo periodo.
C’è, però, chi capisce che è la cosa giusta da fare, aiutare i più deboli, e chi non lo capisce, non per razzismo, ma perchè preda dei problemi personali: vi sfido a dirmi come fa un disoccupato che ha perso la casa ad aiutare gli altri!
Nel secondo caso, preferiscono censurare anche il linguaggio, prima qualche scintilla diventi un incendio: il momento storico è delicato!
E questo atteggiamento lo paghiamo tutti, in primis, allo stadio, un perfetto campione analizzato, dai nostri governanti, del sangue della nostra società.
Sulla registrazione ottima decisione, sono d’accordo con te.
A chi ci ha lasciato, diciamo che morto un papa, se ne fa un altro, anche in Vaticano l’hanno capito.
Certi comportamenti di “ripicca” non mi piacciono, neache se si avesse ragione.
Un abbraccio.
Ottobre 10th, 2013 alle 08:46
X Picche
Ma che curve dici? certo qualche scalmanato c’è, ma io in curva ci vado ma non mi sento ne scalmanata e tantomeno delinquente. I vecchi ultras vengono in curva con compagna e figli. La vecchia curva non esiste più da un pezzo e colpire migliaia di persone per una cinquantina di drogati o delinquenti (che si trovano da tutte le parti) è una cosa assurda.
Ottobre 10th, 2013 alle 08:46
Una cosa è impedire gli sfottò una cosa è fare cori razzisti o che insultano i morti…se voglio dire allo stadio Juve mer.. quello si il coro sui 39 è davvero da incivili.
Ottobre 10th, 2013 alle 08:51
Continuo a non capire perchè un abbonato di un qualunque settore debba rimetterci (moralmente ed economicamente), non potendo andare allo stadio perchè “x” persone (con x da 10 a 1000000) hanno fatto dei cori stupidi magari in trasferta…non vedo proprio il nesso !
Ma se una volta ci si pigliasse direttamente con i responsabili, invece di andare sempre a sparare a vanvera con le sanzioni ? E poi anche in casa, se ci sono imbecilli che fanno cori sgradevoli, devo essere io a mettermi a litigare con loro ? E se non smettono cosa dovrei fare, picchiarli tutti ? Il principio è anche giusto, ma le modalità mi lasciano molto perplesso….
Ottobre 10th, 2013 alle 08:53
Non c’entra nulla ma volevo anche dire, da abbonato, che vendere i biglietti di curva (dove si vede male la partita) a 37 euro anche se con la GGiuve mi sembra un bel furto !
Ottobre 10th, 2013 alle 08:54
Sono secoli che in Italia ci si prende per i fondelli tra abitanti di regioni, città, persino quartieri diversi.
Di questo passo dovremo abolire il calcio storico fiorentino, perchè tra abitanti di quartieri diversi se le danno di santa ragione, per non parlare delle sfide fra contrade del palio di Siena. Quando c’è un evento particolarmente sentito è normale che si accendano gli animi, poi se le persone sono intelligenti tornano amiche come prima.
Non sopporto questo buonismo a tutti i costi, che porta alla massificazione dei comportamenti e delle persone.
Io sono fiero di essere pratese, toscano, e italiano, in quest’ordine. Se voglio prendere per i fondelli un napoletano, un romano, un fiorentino o un milanese lo faccio, e gli altri sono liberi di farlo nei miei confronti: se questa è inciviltà allora sono un incivile e temo lo rimarrò sempre, con buona pace dei perbenisti.
Filippo da Prao
Ottobre 10th, 2013 alle 09:07
infatti…vediamo come va a finire!
avanti con la linea dura…nessun problema…e sarebbe bello sottostare alle curve! ovvia!
Ottobre 10th, 2013 alle 09:14
Buondi’
secondo me David manchi dallo Stadio come tifoso da troppo tempo.
Lo Stadio inteso come Cinema, come teatro o al limite come divertimento/entertainment all’americana, lo puoi vivere se arrivi in auto, se parcheggi sotto lo Stadio, se hai un bel posticino caldo a sedere, se quando piove non ti bagni, se quando ti scappa non devi far alzare tutta la fila per andare in bagno (magari chimico), se ti fanno entrare almeno l’ombrello sugli spalti quando piove, se non ti danno da mangiare un panino schifoso a 4 euro, se non ti fanno pagare 45euro una Curva (come nei nuovi stadi di proprieta’…) se non rischi un DASPO solo perchè letighi con un noto dirigente sportivo, se durante la partita gli arbitri fanno il loro lavoro “sbagliando in maniera” imparziale, se i giornalisti quando intervistano un allenatore il cui giocatore ha appena preso a pugni un avversario non si fanno prendere per il c… accettando la versione che quello “non si puo’ chiamare pugno”, se quando esci e hai parcheggiato lo scooter sul marciapiede perche’ non ci sono parcheggi non trovi una multa…..TOGLI TUTTI QUESTI SE,e allora iniziamo la discussione sui cori e su come vivere lo stadio.
PS per quanto riguarda la punizione, punire un intero stadio per il coro di 50 bischeri sarebbe come chiudere un giornale per un articolo scritto male….ti sembra giusto?!
DANDI
Ottobre 10th, 2013 alle 09:17
condivido al 110% il post n°1!
secondo me la teoria del “colpirne 100 per educarne (forse…) 1” non ha mai portato da nessuna parte.
oltre agli striscioni gli addetti ai controlli vorrano sapere anche quali cori verranno cantati? giustissimo punire severamente gli ululati razzisti ma gli sfottò sui luoghi comuni delle varie città proprio no, altrimenti se dobbiamo essere tutti “amici” meglio smettere di giocare il campionato e tifare solo la nazionale
Ottobre 10th, 2013 alle 09:29
Con la decisione di non far registrare nessuno al suo blog, credo che Lei abbia dato un raro esempio di vera democrazia e gliene dò atto. Poi qualche stupito c’è sempre ad importunare, ma credo che Lei abbia le spalle grosse per sgrullarselo di dosso. Per quanto riguarda il discorso tifosi, sembra chiaro che nella considerazione delle autorità sia sportive che politiche gli stessi contano poco o nulla. Fermo restando che allo stadio si debba andare con il proposito di sfottere gli avversari e tifare per la propria squadra anche in maniera colorita e nient’altro, l’ultima decisione del giudice sportivo presa sui tifosi del Milan, mi sembra abbastanza blasfema, anche perchè noi viola abbiamo sempre chiamato “GOBBI” i tifosi Juventini e quindi secondo logica dovrebbe squalificare anche lo stadio di Firenze? Mah!. saluti viola
Ottobre 10th, 2013 alle 09:29
vedo tanti esempi di buonismo all’italiana.
lo dico con il massimo rispetto ma paragonare un “Pisa Me…” al lancio del motorino dal terzo anello di san siro non regge.
ricordatevi che gli ultras, di cui io non faccio parte, sono quelli che oltre a varie cazzate assurde che porta il sistema a identificarli come delinquenti, fanno cantare allo stadio e hanno realizzato coerografie che ci portiamo dentro ( o ditemi che quella dei monumenti non vi fa battere il cuore) oltre ad avere per anni organizzato trasferte, e quant’altro.
non si può generalizzare.
non si può dare il peso di uno sfottò che finisce al 90′ di un coro razzista.
e poi si dice che senza ultras si riempie lo stadio?
dove eravate voi tifosi bravissimi quando la fiorentina era in C2?
per caso sul divano?
io, che ripeto non sono un ultras, allo stadio c’ero e c’erano loro a far cantare la curva come se si fosse in A.
quindi per questo e in questa occasione io li appoggio.
su cose gravi come:
-bombe carta (ogni partita a napoli e roma)
-accoltellamenti (tranne nei giorni feriali, a roma)
-motorini che volano giu (no comment)
-assalti alla polizia
-cori razzisti (e non è il ballottelli vai a quel paese, perchè questo non è razzismo ma è lui che sta sulle scatole a mezza europa, vero tifosi dell’ajax?)
non si transige!
ma la tessera del tifoso ha portato sicurezza?
vienvia
basterebbe che chi fa cose gravi venga preso e portato in galera.
e invece stiamo qui a parlare di cose ridicole.
negli anni 70, lo stadio era pieno di famiglie.
i tifosi si mischiavano e pensate un pò.. si infamavano anche se erano seduti accanto.
ma finiva li!
scusate ma a me il buonismo dell’italiano medio mi fa proprio schifo.
Ottobre 10th, 2013 alle 09:37
mi sono infervorato e aggiungo:
il prossimo passo sarà chiudere gli stadi se….. INFAMIAMO L’ARBITRO?
sempre negli anni 70, la mi mamma mi racconta di un arbitro che fu portato via in elicottero al termine di una partita perchè tutti lo stavano aspettando a causa del suo arbitraggio.
non ricordo il nome dell’arbitro, ma…. allora negli anni 70 erano tutti ultras?
Ottobre 10th, 2013 alle 09:48
Caro Chem, prima dei tamburi hanno fatto.sparire le trombe elettriche…..ricordate la chucaracha??
Ottobre 10th, 2013 alle 10:00
come al solito in italia vengono equiparati in termini legislativi reati di rilevanza completamente differente….cioè chi ruba una mela dovrà percorrere lo stesso iter penale di chi commette un genocidio di massa………..se si squalifica un campo per semplici folcloristici sfottò territoriali che cosa ci dovremmo aspettare per reati ben più gravi ? probabilmente per come funziona la legge in italia la stessa sanzione creando un senso di ingiustizia totale….. e poi i tifosi del milan non hanno fatto nulla di male avendo molti di loro origini meridionali hanno semplicemente rivolto delle offese verso se stessi ……….se non ci si può nemmeno autoinsultare allora siamo proprio alla fine
Ottobre 10th, 2013 alle 10:03
Ma l’arbitro ? c’ha un territorio ? piccoli ultras potete solo offendere lui . Datevi pace e speriamo davvero che il calcio non si presti piu’ a fare da palco per fascistelli, intolleranti, omofobi e razzisti inamidati e non ! il problema e questo !
Ottobre 10th, 2013 alle 10:03
Quella razziale o territoriale, se si eccettuano alcune tifoserie che si rifanno ad ideologie di estrema destra, è, nella maggior parte dei casi, solo il MODO PIÙ IMMEDIATO, PIÙ SEMPLICE E, soprattutto, PIÙ IGNORANTE di offendere l’altro, il diverso.
Il problema vero, nello stadio od il altri contesti, non è il razzismo, è l’IGNORANZA.
Lo scorso 8 Ottobre 2013 è stata pubblicata una indagine ISFOL-PIAAC.
Il primo è l’ISTITUTO PER LO SVILUPPO DELLA FORMAZIONE PROFESSIONALE DEI LAVORATORI, il secondo è il “PROGRAMME FOR THE INTERNATIONAL ASSESMENT( valutazione) OF ADULT COMPETENCIES”.
L’indagine aveva il compito di analizzare il “livello di competenze fondamentali” della popolazione tra i 16 ed i 65 anni ed è stata svolta in 24 paesi tra i più industrializzati.
Lo scopo era quello di valutare il “livello di competenza individuale per VIVERE E LAVORARE NEL XXI SECOLO”.
Il punteggio è da 1 a 6.
Il punteggio minimo è tre.
L’ITALIA È RISULTATA ULTIMA.
Addirittura il 70% degli italiani non ha raggiunto il punteggio 3 e quindi ” HA COMPETENZE ALFABETICHE AL DI SOTTO DI QUELLO CHE È CONSIDERATO IL LIVELLO MINIMO PER VIVERE NEL XXI SECOLO”.
Quando siete in strada od allo stadio, SETTE delle DIECI PERSONE che vi stanno intorno, non hanno competenze sufficienti a ” vivere in questo mondo” !!!!!
Quando quelle sette persone, allo stadio, vorranno offendere un giocatore avversario, si sforzeranno di trovare un insulto non razziale o territoriale, oppure, più semplicemente e senza fare troppi sforzi intellettuali, gli urleranno “nero” o “napoletano” di m…..”?
Il problema vero è l”ignoranza, non il razzismo.
Combattiamo quella e vinceremo anche l’altro.
MICHELE DI LANDO
‘
Ottobre 10th, 2013 alle 10:13
A me un coro “Arrivano i napoletani, che puzzo scappano anche i cani” fa orrore. Senza se e senza ma. Mi fa orrore cantare “Heysel heysel”, mi fa orrore leggere che “gli slavi sono ingrati” quando si parla di Jovetic e Ljaijc. Mi fa orrore Zamparini che chiama Mutu “furbo zingarello”. Mi fa orrore uno stato che incrimina per favoreggiamento chi salva una donna in mare senza prima averle chiesto il regolare passaporto. Siamo tutti passeggeri su questo cazzo di pianeta, e abbiamo tutti lo stesso diritto di stare a bordo
Ottobre 10th, 2013 alle 10:20
Senza gli sfotto’,i cori e gli striscioni si toglie spettacolo al calcio finendo per uccidere il calcio stesso.Bandire la violenza fisica,estromettere dagli stadi fumogeni,mortaretti e qualsiasi oggetto atto ad offendere, e’ piu’ che giusto;ma lasciate stare tutto il resto o gli stadi finiranno per essere chiese all’aperto.
Ottobre 10th, 2013 alle 10:34
qui mi sa che si vuol guardare il dito e non la luna……
stanno uccidendo il calcio per far fare gli abbonamenti a skyfo e merdaset
a me un m’incantano
via david un facciamo gli ipocriti, pell’amordiddio, mica animali ma nemmen preti, sennò la domenica e vo alla verna
Ottobre 10th, 2013 alle 10:35
…POVERA ITALIA, POVERO CALCIO ITALIANO, OSTAGGIO DI LEGA E CURVE POTERI ALLEATI ASSIEME IN UNA DELLE PIUì’ VERGOGNOSE RETROMARCIA DELLA STORIA DELLO SPORT ITALIANO! UNA VOLTA CHE ERANO STATI MESSI SERI PALETTI ALLA MALEDUCAZIONE ,AL RAZZISMO E ALLA IGNORANZA CULTURALE, EBBENE, SI FA MARCIA INDIETRO E LE SOCIETA’ CAVALCANO LA PROTESTA, ESCLUSIVAMENTE PER FINI ECONOMICI! QUESTO ALLONTANERA’ SEMPRE PIU’ PERSONE PERBENE DAGLI STADI ITALIANI, GIA’ QUASI DESERTI! E’ STATA PERSA UNA BUONA OCCASIONE E HANNO PREVALSO MIOPI INTERESSI EGOISTICI! NON E’ UN BEL SEGNALE, ED E’ ANCHE UNA SCONFITTA PER CHI GONGOLA, PENSANDO DI AVER VINTO! UNA BRUTTA FIGURA ANCHE FUORI DAI NOSTRI CONFINI , PAESE DEL BUONISMO E DELLA TOLLERANZA ALLA STUPIDITA’
Ottobre 10th, 2013 alle 10:39
Linea dura ??? ..in Italia .. forse linea discontinua .. e lo sapete tutti cosa vuol dire : faran figli e figliastri !!! …Sul razzismo sono perfettamente allineato .. su codesti cori ( presunta discriminazione territoriale ) no … al corso a Roma nel 1992 , su 300 eravam 17 polentoni … cosa dovevam fare?? sparare a tutti ??’ …non ci siam mai cosi divertiti tanto ..ogni tanto ancora parte ( su ambo i fronti ) , con AMICI meridionali , qualche coretto .. che faccio ??? : Mi do 15 gg di arresti domiciliari a pane e acqua ?? o chiudo la “zip” per una settimana ?? … Ripeto e lo grido DOVE CAVOLO E’ LA GIUSTIZIA SPORTIVA QUANDO SI CANTA PER L’HEYSEL , PER SUPERGA E BARETTI DUE SCHIANTI PERFETTI o CONTRO IL POVERO MOROSINI … quelli sono cori da chiusura immediata ….
Umberto Alessandria
Ottobre 10th, 2013 alle 10:39
Sono d’accordo col post 11 di “chem”. Piuttosto che stiano attenti alle bombe carta e chi entra co i coltelli,piuttosto che proibirci di cantare sfotto’ e portare dentro una bibita in brick per dissetare un bambino.Se poi ci vogliono tutti seri e composti che costruiscano cattedrali al posto degli stadi.P.S. io rivorrei anche i tamburi,eppure in certi stadi specie del sud li vedo e vedo entrare anche gente con gli ombrelli quando piove,chissa’ perche’ a Firenze ti levano anche la cintura ai pantaloni…Siamo alla “paese che vai usanza che trovi” “2 pesi 2 misure”.
Ottobre 10th, 2013 alle 10:40
ah poi a me i luterani del blog mi sono sempre stati simpatici ma quella di non scrivere più per una bischerata mi sembra un pò infantile.
hanno a fa che gli pare, sono liberi di pensarla così, ma io quel bischero che scrive nemmeno lo leggo più, visto che quando mi ha risposto, l’ho catalogato come ignorante, nel senso che ignora l’educazione civile e la netiquette..
Ottobre 10th, 2013 alle 10:51
Mi dispiace, ma questo è solo buonismo e perbenismo molto simile a quello ottuso e inutile delle sinistre!
Cori? Sfottò?
Prenderò sul serio i provvedimenti disciplinari contro le tifoserie solo quando verranno toccati i delinquenti di Lazio e Roma che continuano da decenni impuniti a sfasciare tutto, menare, leggermente accoltellare ecc. senza che nessuno faccia niente!
Idem per quanto riguarda i reati fiscali, per i quali Lazio e Roma nemmeno dovrebbero essere iscritte al campionato!
Mi va benissimo la linea dura, ma che dura sia!
Cominciamo di lì: il resto gli altri sono apprendisti.
Ottobre 10th, 2013 alle 11:08
IL RAZZISMO E’ UNA COSA ( anche seria ), ma il dire ” NOI NON SIAMO NAPOLETANI ” O COSE SIMILI E’ ALTRO. IO NON MI SENTO PER NULLA NAPOLETANO, NON MI PIACE QUELLA PSEUDO CITTA’ E LO DICO QUANTO MI PARE E PIACE……………
Ottobre 10th, 2013 alle 11:11
Se verranno punite in egual misura le tifoserie romane, torinesi e milanesi, al pari delle altre, mi sta bene anche il pugno di ferro, purchè sia a termine.
Non è tollerabile che si vada allo stadio come se si andasse in trincea.
Ma gli sfottò sono sfottò, che male fanno?
Anzi, meglio un coretto goliardico e intelligente o un’offesa diretta a muso duro?
Alcune parole sono come pietre, d’accordo, ma in tutti gli sport esistono, basta non superare la soglia della violenza.
Che ci debba essere una “Crusca” prefettizia che dica cosa si può dire e cosa no mi pare, francamente, ridicolo.
Stiamo andando ad eliminare le barriere e ci si offende per un “Voi comaschi noi con le femmine”?
Ottobre 10th, 2013 alle 11:13
La mia è una curiosità, rivolta perlopiù a qualche appassionato/esperto di tifoserie inglesi e del calcio d’oltremanica che spesso è preso ad esempio virtuoso. Ma è vero che effettivamente il modo di tifare in quel contesto è privo di simili aspetti? Cioè, davvero non ci sono cori in cui si dà di “inserire infamia a caso” ai tifosi avversari e tutto è concentrato sul coro a favore della propria squadra, lasciando solo i fischi per l’altra? Non do giudizio di valore, mi interesserebbe soltanto saperne qualcosa da qualcuno che magari frequenta gli stadi inglesi o ne sa più di me, un saluto e Forza Viola.
Ottobre 10th, 2013 alle 11:17
Ho provato a scrivere anche sulla pagina FB del Pentasport che a mio parere la proposta degli interisti di fare cori per portare alla contemporanea chiusura di tutti gli stadi mi pare una cosa insensata. Risultato: nessuno che la pensa come me.
Credo invece che, come capita ad esempio in Inghilterra, sia possibile arrivare ad uno stadio senza striscioni e anche senza cori fuori posto e senza gente che ci lascia tre dita, con posti comodi, coperti e dove, magari, si spende anche un pochino di più per entrare.
Lo so sono un illuso, arriverà prima il terzo scudetto della fiorentina!!!!!
Ottobre 10th, 2013 alle 11:27
Buongiorno Viola a tutti,
Credo che come spesso succede si mischia goliardia ad offese gratuite.
Per me la goliardia è in Fiorentina Como lo striscione viola ” Noi con le femmine voi co(I)maschi” oppure Fiorentina Roma di Lunedi striscione romano ” Semo tutti parrucchieri”, gli striscioni per Conte etc etc.
Fare un coro ricordando 39 morti secondo me è un altra cosa ed è da disprezzare o almeno io che in curva ci sono stato per diversi anni non l’ho mai cantato.
Io sono appassionato ex giocatore e allenatore di Rugby, e posso assicurarvi che puo esistere uno stadio con 80 mila persone che fanno il tifo ognuno per la sua squadra, puo esistere anche che in una Nazione come l’Irlanda ci possa essere uno sport dove l’Eire non esiste, e dove i giocatori Cristiani e quelli protestanti giocano insieme, e lo stesso fanno i tifosi.E l’inghilterra era la patria degli Hooligans nel Calcio, quindi si puo fare. Che nessuno vieti l’ironia la goliardia ma ricordare 39 persone morte o l’alluvione a Firenze non serve a niente e a nessuno.
Forza Viola sempre e comunque.
Ottobre 10th, 2013 alle 11:30
L’inutilità totale: anni di prese di giro e non è mai successo nulla, ora invece c’è questo buonismo dilagante e fa molto comodo dare addosso agli stadi che alla fine non sono che una goccia d’acqua nel mare.
Ma lo avete visto cosa hanno fatto i “tifosi” del levski al loro nuovo allenatore ad esempio? Irruzione in sala stampa e maglietta con i colori del club sradicata di dosso perchè in una intervista si era dichiarato tifoso dell’altra squadra della città da ragazzo. Dimissioni 12 ore dopo dall’incarico. E qui ci si preoccupa di due cori fatti sulle città di provenienza?
Tutta questa aggressività non è altro che la il risultato dell’esasperante vita a cui stanno costringendo le persone che, non potendosi sfogare in altro modo, vanno allo stadio e offendono un po’ a caso.
Per certi versi chi sta in alto, dovrebbe quasi ringraziare se ancora la gente si sfoga urlando allo stadio, il giorno che deciderà di marciare verso altre sedi sarà l’ultimo dei problemi il tifo antiterritoriale
Ottobre 10th, 2013 alle 11:30
L’argomento è spinoso e controverso…dove finisce lo sfottò e inizia l’offesa violenta ? dove finisce il campanile e inizia l’odio territoriale ? dove finisce l’intelligenza della persona singola e inizia la “demenza” da branco ?…in Italia, nel calcio ma non solo esiste la cultura del tifo contro (probabilmente dovuto al retaggio storico che è base del campanilismo tutt’oggi esistente), se vogliamo gli stadi modello teatro (modello inglese per intenderci) la strada da seguire è questa…
Ottobre 10th, 2013 alle 11:46
Per ciò che riguarda la faccenda delle registrazioni, rispetto l’opinione di chi lascia il blog anche se non la condivido. D’altra parte, nel recente passato, hanno smesso di affacciarsi da questa finestra persone di grande umanità ed humor che era un piacere leggere anche per il loro bagaglio culturale. Cmq, se della loro uscita ce ne siamo fatti una ragione, anche per stavolta sarà la stessa cosa.
Per ciò che riguarda l’argomento attuale, penso che con certa gentaglia non bisogna mai essere morbidi.
Ottobre 10th, 2013 alle 11:47
A me sembra la solita soluzione all’italiana.Ma se invece di tanti bei discorsi venissero privatizzati gli stadi con sorveglianza vera stipendiata dalle società e posti assegnati rigorosamente,si’ che si possa risalire facilmente ai responsabili,vedrai che la musica cambierebbe.Se una volta individuati, gli autori di puncicate e simili venissero schiaffati in galera,invece che daspati e quelli che intonano cori razzisti venissero sanzionati con belle multe che si ricordassero per una vita,vedrai che no ci sarebbe bisogno di chiudere nessuna curva o stadio.Ma così si fa un po’ di fumo e si continua a
Ottobre 10th, 2013 alle 11:48
A me sembra la solita soluzione all’italiana.Ma se invece di tanti bei discorsi venissero privatizzati gli stadi con sorveglianza vera stipendiata dalle società e posti assegnati rigorosamente,si’ che si possa risalire facilmente ai responsabili,vedrai che la musica cambierebbe.Se una volta individuati, gli autori di puncicate e simili venissero schiaffati in galera,invece che daspati e quelli che intonano cori razzisti venissero sanzionati con belle multe che si ricordassero per una vita,vedrai che no ci sarebbe bisogno di chiudere nessuna curva o stadio.Ma così si fa un po’ di fumo e si continua a permettere ai soliti di fare come gli pare.
Ottobre 10th, 2013 alle 11:53
lo stadio neanche può essere vissuto come luogo senzalegge dove tollerare ogni oscenità e porcheria verbale collettiva…Quanto allla nostra presunta patente di nazione di atavici campanilismi, ciò non autorizza a sdoganare e ad assuefarci a slogans odiosi e violenti che non mi risulta abbiano corso negli altri stadi dei paesi civili..
facciamocene una ragione ..sì allo sfottò nò ai cori aberranti del tipo …w supergabianconera che persolamente mi fanno venire il voltastomaco e non mi frega nulla che siano urlati da gente della mia stessa fede calcistica…restano lo stesso gesti e comportamenti miserabili.
Ottobre 10th, 2013 alle 11:57
voglio vedere cosa succederà quando chiuderanno lo stadio alla romerda, se mai succederà.
Saluti, max c.
Ottobre 10th, 2013 alle 12:02
Seguo da anni anche il rugby ,ho visto la nazionale spesso e per me la vera differenza la fa chi stà in campo. Prima di tutto nessun giocatore di rugby si sognerebbe di fare della simulazione un arte ci sono dei calciatori che appena sfiorati o neanche toccati crollano aterra come morti e nessun giudice punisce niente.
Se si da il buon esempio in campo le tensioni sugli spalti e con esse le scuse per offendere diminuirebbero ,con la moviola ci sarebbero meno errori e quindi meno proteste con ciò che ne consegue.
Squalificare un campo per razzismo territoriale sinceramente fa un pò ridere allora “Giulietta è una zoccola” come lo classifichiamo ?
Ripeto sioamo corretti e giusti sul campo che poi gli spalti si adeguano da soli
Ottobre 10th, 2013 alle 12:14
Boh, a me sembra che il tanto declamato “politically correct” sia di un’ipocrisia puzzolente. Non a caso e’ di origine anglosassone. Vivo in un paese anglosassone, e so quello che dico.
Tra l’altro In premier si continua a cantare “always ice in the runway” ai tifosi del MU (che sarebbe come incitare alla tragedia di Superga), quindi starei attento a prendere gli inglesi come esempio.
Da ultimo, non so te David, ma io non accetto lezioni di morale da chi ha alzato al cielo una coppa che grondava ancora del sangue di 39 persone.
Ottobre 10th, 2013 alle 12:21
MA CHE …
RISPOSTA
Questa storia e’ stata molto triste, sotto diversi punti di vista, lascia stare, ciao
David
Ottobre 10th, 2013 alle 12:32
E’ vero, non si va allo stadio per sfogare le proprie frustrazioni offendendo biecamente l’avversario.
E peraltro chi dice che succede solo nel calcio forse dovrebbe andare a vedere una partita di basket o di hockey su pista o su ghiaccio (non è uno scherzo).
Ma l’ironia lasciatecela…
E con questa cosa della discriminazione territoriale, uno può cantare tranquillamente -39 (non è discriminazione territoriale) e rischiare la sanzione perché si prende per il culo i senesi e il palio, per dirne una?
Ottobre 10th, 2013 alle 12:42
Come sempre in Italia non si fa niente fino all’ultimo momento, poi una volta costretti (UEFA, razzismo, genio boateng…,) finiamo per abbracciare uno spropositato populismo e gettare via il bambino con l’acqua sporca.
Per l’altro argomento David, se mi permetti, ok chiudere ogni discussione ma addirittura cancellare post e commenti.. Alla faccia della trasparenza..
Ciao
Ale
Ottobre 10th, 2013 alle 12:45
Secondo me è arrivato il momento di iniziare a punire i colpevoli e non tutti i tifosi… Esistono i biglietti nominali con i posti assegnati, basterebbe farli rispettare e non ci sarebbero problemi a individuare i veri colpevoli…
Poi non sono convinto che dietro a tanti cori ci sia la discriminazione ma dei semplici sfottò…
Poi è assurdo che per esempio nei derbi di roma viene messa a ferro e fuoco la città e nessuno viene punito perchè avviene fuori dallo stadio… io preferisco che mi venga fatto un coro contro dentro lo stadio piuttosto che una coltellata fuori…
Ottobre 10th, 2013 alle 12:48
ma io non capisco per incitare la propia squadra si deve obbligatoriamente offendere i tifosi avversari? ma cantare e basta è vietato?
Ottobre 10th, 2013 alle 12:51
“Il 20 ottobre arriva la Juve a Firenze. Per evitare squalifiche i tifosi bianconeri non saranno chiamati Gobbi ma diversamente diritti!”
Cit. Andrea Muzzi
Ottobre 10th, 2013 alle 12:52
La critiche degli ultras sono molto pelose. Gli sfottò ci possono stare i cori razzisti no, e sono cosa ben diversa. Non ci vuole molto a capire: basta pensare “se io dicessi una cosa del genere in faccia a uno, quello si offenderebbe o la prenderebbe a ridere?”. Il famoso striscione “Voi Comaschi, noi colle femmine” era perfetto e credo che i comaschi stessi si siano fatti una gran risata. Quelli che inneggiano al Vesuvio o a cose del genere non sono sfottò ma insulti che, detti di persona, risulterebbero in una bella querela.
Certo, gli accoltellamenti e le bombe sono peggio dei cori, infatti bisogna fermare anche quelle. Soprattutto serve che in ITALIA viga UNA SOLA legge e non che ogni stadio sia considerato diverso con comportamenti che sono permessi a Roma e invece a Firenze sono giustamente puniti.
Però gli Ultras devono proprio capire che i tempi sono cambiati. Gli stadi devono smettere di essere porti franchi dove non vige la legge. Ieri al Pentasport sentivo due vecchi Ultras parlare di chi “comanda” la curva. COMANDA??? O che siamo in guerra? Nell’esercito??? Allo stadio ci si va per tifare, per divertirsi, mica per essere comandati.
Sinceramente spero proprio che continuino queste sentenze draconiane e anzi, che si irrobusticano pure.
Ottobre 10th, 2013 alle 13:01
Linea dura va benissimo c vorrebbe come sempre buon senso. Non so cosa hanno gridato i tifosi del Milan però :
1. Napoli colera e’ un coro razzista non c’è scampo.
2. Il coro su heysel e’ di cattivissimo gusto e va condannato anche quello come discriminatorio.
3. Gli uh uh uh a qualsiasi giocatore di colore sono razzisti anche contro balotelli.
4. Onore a Arkan e’ razzismo e oltre.
E via e via
Molti striscioni sono razzisti. Poi ce ne sono alcuni che non vogliono esserlo ma che sono border line e qui viene il difficile : giulietta e’ na zoccola x qualcuno potrebbe discriminare idem per voi comaschi noi con le femmine…questi chiaramente x me non sono nulla ma nel calderone della legge…bhe t potrebbero squalificare.
Ultima cosa: se in Inghilterra o negli stati uniti con stadi pieni tu ti azzardi a fare un uh uh uh vieni preso e portato via lo stesso se intoni un voto razzista anche lontanamente, poi gli striscioni non ci sono ma andate a giocare al celtic park!!! Gli stadi sono pieni e la gente si diverte lo stesso.
Andate in Inghilterra e provate ad alzarvi dalla sedia….eppure il tifo c’è.
Quindi come sempre si parla del nulla in questo paese.
Ottobre 10th, 2013 alle 13:45
Ma se io dico meglio un morto in casa che un pisano all’ uscio, commetto discriminazione territoriale?
Ottobre 10th, 2013 alle 13:58
Il calcio è in crisi di credibilità e spettacolo. Con la baggianata dei cori di discriminazione territoriale ( una comica solo la definizione ) è in crisi di buon senso. A Bossi e Borghezio quante sanzioni avremmo dovuto dare? I legislatori del calcio hanno perso il capo. A volte sarebbe meglio per loro se rimanessero a casa e non andassero a lavorare che partorire simili sciocchezze e ridicole pensate.
Ottobre 10th, 2013 alle 14:00
IL CALCIO E MORTO…
cosi come l’abbiamo conosciuto fino ad oggi.
Credo che il post n°7 di Nedo sia stato più che esaustivo e concordo nel modo e nel merito.
Il calcio è divenuto negl’anni un teatrino
che su i media fa più gossip che altro.
Non è più uno sport,è un reality pilotato.
Noi facciamo ancora finta di crederci
perché alimentati dalla passione,l’appartenenza alla maglia o al campanile,ma sappiamo benissimo che non è più così da in pezzo o forse,peggio,non lo è mai stato.
Andare allo stadio è diventato una cosa impossibile,ogni volta che ci voglio andare con moglie e figlia,mi tocca fare nell’ordine:analisi del sangue,cud,esibire stato di famiglia e certificato penale,e se tutto va bene,dopo aver prenotato on line o telefonicamente,passare a prendere-pagare i biglietti almeno un giorno prima della partita per poter usufruire degli sconti famiglia o quant’altro.Ditemi se tutto ciò ha un senso in mondo che si muove con un clic…
Vogliono fare lo stadio nuovo,ma con questo
sistema chi sperano che ci vada? Quando vado a teatro,non presento un documento,idem al cinema,ad un dibattito pubblico piuttosto che ad una partita di basket o di volley.
Per anni abbiamo rovinato gli stadi rendendoli una zona franca con l’avallo dele istituzioni,creando i presupposti per morti,feriti e casini vari,ma ci accorgiamo solo oggi che i ‘tifosi’ se ne dicono di tutti i colori,domanda,ma chi doveva fare,dov’era? Non voglio uno stadio-arena,ma
neanche uno stadio purgato dalla sana passione,dal colore e dal calore degli spettatori. Sempre che ci crediamo ancora…UdF
Ottobre 10th, 2013 alle 14:00
Ora sono i cori, poi ci saranno quelli che si adombreranno per i fischi, già da tempo non possono entrare nemmeno i fumogeni. Quindi via, se ancora ce lo consentiranno andremo allo stadio vestiti di tutto punto come per andare all’opera…se ce lo consentiranno, perché altrimenti tutti davanti alle tv. Questo è una paese RIDICOLO!
Ottobre 10th, 2013 alle 14:02
Ma voi vi divertite ancora allo stadio? o è meglio starsene a casa, guardarsi la partita e spegnere la scatola quando finisce la partita? con un semplice tocco del dito? io ritengo assurdo già lo stare seduti in curva fiesole a “fare il tifo”. Persino Pavarotti cantava male da seduto.
Ottobre 10th, 2013 alle 14:04
gazzetta.it//Calcio/Squadre/SerieA/10-10-2013/razzismo-sesso-depressione-verita-50-giocatori-a-201330628341.shtml
Almeno i tifosi sono meno ipocriti di chi, col calcio, ci mangia e pure bene.
Ottobre 10th, 2013 alle 14:57
Premesso: un po’ di sfottò e sana ironia (anche se a volte pesante, purchè non inciti alla violenza) per me fanno parte dello “spettacolo stadio” e danno un motivo in più per seguire le partite dal vivo e non in tv. Se poi vogliamo veramente evitare che allo stadio vadano gli incivili ed i violenti le società sanno cosa fare: visto che tutti i presidenti parlano sempre dei “pochi” colpevoli, utilizzino le telecamere e gli steward per identificarli, e, che so, al secondo sgarro.. denuncina, daspo, e via… ma queste cose non c’è voglia di farle, per cui ci teniamo i pochi tifosi incivili e poi ci lamentiamo per le squalifiche. Resta il dubbio: ma se a lamentarsi non fosse stato lo zio ma un altro meno potente, gli avrebbero consigliato di calare un velo pietoso, magari multandolo per il poco rispetto delle istituzioni sportive, e sarebbe finita lì?
Ottobre 10th, 2013 alle 14:58
Io personalmente non vado allo stadio perchè non mi piace l’ambiente.. Sarà che sin da piccolo ho sempre giocato a Rugby e sono abituato ad andare allo stadio a vedere il rugby.. Però non sono d’accordo con quelli che dicono che il calcio deve imparare dal rugby ecc…. Mi sembrano bischerate.. Trovo che siano due cose completamente diverse.. In primis perchè di solito chi va a vedere le partite di rugby o c’ha giocato o ha in famigli qualcuno che lo pratica.. Infatti i tifosi sono seduti uno accanto all’altro a vedersi la partita con una birretta e tifando ognuno per la sua squadra senza infamare costantemente l’arbitro.. Però questo nel calcio sarebbe impossibile e secondo me il motivo è principalmente l’influenza che ha l’arbitro di calcio sulle partite che è di gran lunga maggiore di quanto ne abbia uno di rugby.. Non concepisco il tifo contro.. La vera svolta sarebbe che ognuno andasse allo stadio per incitare i suoi e stop.. Ma non penso sia un caso che solo nel calcio non è così…..
Madiaro
Ottobre 10th, 2013 alle 15:04
Volevo fare un’aggiunta al mio post, al n. 2….ma domenica 20 ottobre sarà discriminazione territoriale anche mettersi a saltellare cantando “chi non salta è juventino”? Cioè rischiamo di discriminare chi, accanto a noi, resta fermo?
Fatecelo sapere almeno ci regoliamo di conseguenza.
Ottobre 10th, 2013 alle 15:20
Il post 15 di Nedo è da applausi.
Ottobre 10th, 2013 alle 15:31
Personalmente ho provato più fastidio per i fischi durante il minuto di silenzio per la strage di immigrati,detto questo però mi domando: se la stessa pena fosse stata comminata al Chievo a all’Udinese ci sarebbe stata questa alzata di scudi? Non avevo mai visto zio Fester così arrabbiato e Lotito subito dietro a lui….chi comanda in Lega?
Ottobre 10th, 2013 alle 15:44
Ma se uno fa un’entrata scorretta su un giocatore mica gli iniziano un processo per tentata lesione personale. Anche negli stadi si dovrebbe applicare la scriminante dell’offesa. Cori territorialmente discriminanti! una nefandezza culturale allucinante. Il gesto dell’ombrello lo posso fare dentro lo stadio? o è un’offesa al buon costume? Lo state prendendo a pallate il calcio, Platini & C.. Ma quanto siete assurdi! Arrivederci
Ottobre 10th, 2013 alle 15:47
@77 Massimiliano71
Interessante l’articolo ma il P.S. finale è autenticamente esilarante, soprattutto pensando ai risultati ottenuti dal Pescara la stagione scorsa. 🙂
Lucky
Ottobre 10th, 2013 alle 15:49
Molti commenti elogiano il cosidetto stadio “all’inglese”. Ma siamo sicuri di voler trasformare i nostri stadi in una specie di teatri asettici dove non si può nè alzarsi nè urlare una qualsiasi cosa senza per questo essere cosiderati più o meno dei criminali? Se sono chiamati all’inglese, lasciamoli agli inglesi. Noi siamo diversi e lo rimarremo sempre.
Ottobre 10th, 2013 alle 15:58
Se era per me il riferimento io no ho detto che si deve imparare dal rugby ,poi seguendoil tuo ragionamento chi ha giocato a rugby è un bravo tifoso e chi ha giocato a calcio no? L’arbitro:se ci hai giocato sai perfettamente che nel rugby ci sono molte più regole e neanche tanto immediate da capire che nel calcio .Non capisco perchè nel calcio sarebbe impossibile basterebbe mettere ,questa volta si come nel rugby,la moviola in campo e come dicevo prima sanzionare pesantemente i furbetti che simulano.Si stemperebbero i toni e le polemiche a tutto vantaggio della tranquillità sugli spalti.
Io almeno la penso così
Ottobre 10th, 2013 alle 16:01
Per David
Letto la tua risposta, preso atto e controrisposto.
Grazie.
L’Antigufo
Ottobre 10th, 2013 alle 16:05
MISTERIOSO E FUMOSO. NON CAPISCO MA MI ADEGUO.
PERO’ TUTTI QUEI COMMENTI…..PECCATO.
Ottobre 10th, 2013 alle 16:19
A proposito di di cori inadeguati allo stadio, leggetevi l’articolo odierno di RUTTOSPORT.IT (anche direttamente su violanews nella sezione “Tutte le altre notizie” e fatevi due sane risate.
Lucky
Ottobre 10th, 2013 alle 16:20
Cito:
“Prima di tutto, una spiegazione: la storia della registrazione è cancellata e anche tutto quello che ha trascinato dietro, ognuno faccia come gli pare: qui non si registra nessuno”.
Sono solo dispiaciuto che la cosa abbia preso questa piega e spero che Antonello e Company ritornino al più presto.
Senza di loro non mi va neppure di postare le formazioni. Cedo campo libero (per ora) al mio Maestro CACCIA che ieri HO CONOSCIUTO DI PERSONA 😉
Non mi son più lavato le mani dopo aver strinto la sua!!!!
Ottobre 10th, 2013 alle 16:28
La squalifica dello stadio del Milan è la solita storia all’italiana.
Una storia che parte da lontano e che giunge sino a noi: ai miei tempi lo stadio era davvero una zona franca.
Offese verbali di tutti i colori dagli spalti (è proprio il caso di dirlo ….) e rischio quasi permanente di rise dentro e fuori dallo stadio.
Oggi il rischio del cazzottone o peggio è sicuramente diminuito (merito ANCHE della tanto vituperata schedatura del tifo ?), in compenso non puoi portare una bandiera, un tamburo e, praticamente, non puoi mandare nessuno a fare qualcosa a quel paese perché chiudono tutto lo stadio.
Un buon risultato da una parte in cambio del solito eccesso dall’altra: la punizione che prescinde dall’educazione e non porta ad essa, in quanto oggi cosa sia un grido offensivo lo decide un questurino.
Come reagiscono i tifosi ?
Da perfetti italiani insofferenti delle regole e delle limitazioni.
I tifosi minacciano di aggravare la situazione per continuare a comandare in curva; l’offesa razziale che si sostituisce alle bandiere, ai tamburi, ai chioschetti autofinanzianti purché il tifo comandi.
Se poi si sovvertono anche le proporzioni fra imbecilli e tifosi normali, non importa: sino a ieri cinquanta tifosi urlavano i loro slogan dementi (non sono mai più di cinquanta che urlano o fanno a cazzotti) con gli altri 30.000 che se ne stavano zitti, oggi 30.000 tifosi minacciano di zittire la minoranza con una mossa alla rovescia, con lo scopo non dichiarato di riaffermarsi in curva e, magari, ridiscutere anche la tessera del tifoso e biglietto nominale.
Ho sentito poi dire, anche a Radioblu, che lo schedamento ha fallito perché qualcuno ha comprato un biglietto a nome di Giacomo Leopardi nato a Recanati e non si è seduto al posto assegnato, tanto fanno tutti così.
Altro esemplare di italiano medio.
L’italiano medio che compra un biglietto nominale con posto assegnato deve essere preso un custodia da un agente Digos dall’uscita di casa alla seduta allo stadio, altrimenti – come gli molli le briglie – deve ingrangere la legge per sentirsi libero e fare i propri comodi.
Ma comprare il biglietto con il proprio nome e sedersi al posto assegnato è tanto difficile ?
Sarebbe molto più comodo per tutti e sarebbe molto più comodo per chi deve individuare chi insulta o picchia.
Morale della favola.
Le pene per gli insulti razziali devono essere inasprite: se uno fa il coro dell’Haysel si devono chiudere tutti gli stadi d’Italia per una giornata.
Basta farlo una volta o due; alla terza volta, l’imbecille che ci riprova verrà sommerso da una bordata di fischi o di manate dagli altri 29.999 tifosi che hanno pagato il biglietto o l’abbonamento, che hanno già perso due partite e rischiano di perderne un’altra.
L’italiano capisce soltanto se lo bastoni nella testa o nel portafoglio.
Ottobre 10th, 2013 alle 16:29
@ Michele di Lando
Secondo me un insulto è un insulto, a prescindere da cosa colpisce o da come è rivolto. Pensi davvero che sentirsi dire “figlio di prostituta” sia più piacevole?
Filippo da Prao
Ottobre 10th, 2013 alle 16:29
Ripeto: o si puniscono tutte le offese (cosa impossibile), o si lascia perdere e ci si occupa di altro, tipo isolare le frange estreme e violente di tifoserie come quelle di Roma e Lazio, tanto per fare degli esempi.
Siccome sono fermamente contrario a qualsiasi tipo di censura, se durante le partite non si riscontrano reati punibili penalmente non vedo il motivo di prendere questo tipo di provvedimenti.
Filippo da Prao
Ottobre 10th, 2013 alle 16:32
Sono d’accordo con la linea dura e con tutto quello che hai scritto. Mamma mia quanta gente con la coda di paglia ! E’ un buon inizio. Speriamo soltanto che non si faccia un passo indietro come è avvenuto spesso in questo paese incivile.
Ottobre 10th, 2013 alle 17:09
Una pagliacciata fatta sull’onda lunga di un cretino .
Mi stupisco che gente intelligente come te ed anche altri utenti del sito scambino il razzismo per goliardia , scambino odio razziale o territoriale per un gioco a chi se la dice più grossa in un contesto predefinito che inizia e finisce li.
Ma ne avete idea cosa si dicono i Contradaioli al palio di Siena durante il palio ? Allora squalifichiamo la contrada oppure aboliamo il Palio (come diceva qualcuno)
I giocatori di Calcio in Costume , il Palio Marinaro di Livorno per limitami a quello che ho potuto toccare con mano .
Aboliamo tutto ciò che è popolare almeno tutti davanti alle televisioni , radio e pc ci raccontate cosa comperare , dove, quando e perchè.
Quando il calcio sarà come il teatro , assoggettato alle logiche di mercato e dello star sistem sarà finita la Passione “Che ti fa chiudere la vena”
Si perchè la passione è per sua natura irrazionale e quindi “Se giudicherai da buon borghese li condannerai a dieci anni …più le spese” (credo che DeAndrè cantasse più o meno così) .
Il calcio è passione e la passione , come il Sentimento , non è controllabile in una forma così demenziale .
Ottobre 10th, 2013 alle 17:39
Bene così: che li stadi cessino di essere una riserva di inciviltà e maleducazione. Il bene delle persone è nella direzione opposta
Ottobre 10th, 2013 alle 18:25
Shimon, anche io.
Andrea
Ottobre 10th, 2013 alle 18:45
@inca
No chi ha giocato a rugby non è per forza un bravo tifoso.. Ma capendo le regole e avendoci giocato sa che quello che dice l’arbitro non si discute. L’arbitro parla solo con i capitani e sugli spalti non senti le persone infamare l’arbitro per tutta la partita.
Il mio ragionamento sull’influenza dell’arbitro è: Nel rugby l’arbitro prende decisioni a volte anche difficili ma non incide sull’andamento della partita in maniera netta. Per farla breve nel 95% dei casi il più bravo vince anche se l’arbitro gli fischia contro due o tre falli inesistenti… Nel calcio uno può giocare al catenaccio tutta la partita e poi prendere un rigore inesistente al 90° e vincere la partita grazie ad un errore dell’arbitro.. Inoltre se nel rugby c’è un fallo di ammonizione il giocatore esce dal campo 10 minuti perchè il fallo lo ha commesso contro quella squadra e non contro la squadra con la quale giocherà la settimana dopo.. Ovviamente esistono le squalifiche ma intanto uno se fa un fallo grave viene penalizzato durante la gara e non dopo.. Nel un arbitro può tranquillamente ammonire un giocatore in diffida sbagliando e facendo saltare una partita importante la giornata seguente…
Per quanto riguarda la moviola è talmente evidente che non la vogliono mettere in pratica che mi sembra quasi una cosa ridicola..
In sostanza sono due sport talmente diversi che non è possibile confrontarli. Per concludere il rugby ti insegna sin da bambino dei valori e un senso di rispetto per l’arbitro che nel calcio non sarà mai Più attuabile… O ce l’hai alla base delle regole e del gioco o non ce l’hai..
Madiaro
Ottobre 10th, 2013 alle 18:50
Ho capito, ho capito.
RISPOSTA
Infatti, una cosa molto fastidiosa, ciao
David
Ottobre 10th, 2013 alle 19:02
nedo @15, ma quanti anni hai? c’eri davvero nel 70 o eri un ragazzo ancora? non si parlava di trasgressione allora ma di essere “contro” una società con determinati schemi, di volerli cambiare. La “trasgressione” è venuta dopo ed i suoi effetti portati al massimo livello e fuori da ogni logica sono stati le BR. Bisogna stare attenti a giustificare certi atteggiamenti, c’è da sbagliarsi di brutto, dai retta.
Ottobre 10th, 2013 alle 20:26
X Maledetto Toscano
Mai stato in curva? Se ci fossi stato non diresti certe cose. Il gruppo di chi canta e incita sta tutto insieme ( quei pochi sono rimasti) ………..mi spieghi come fai a comprare i biglietti tutti insieme in quella zona? Poi mi spiegate che cavolo è successo all’interno degli stadi negli ultimi anni specialmente a Firenze ?????
Io sento molti più discorsi razzisti nell’ambiente dove lavoro che allo stadio…………ne sento di più sull’autobus o nelle scuole. Ai giardini pubblici o nei centri commerciali. Basta con questi discorsi assurdi………..il mondo del calcio è uno dei primi nei quali il razzismo è quasi assente…….giocano assieme giocatori di razze religioni e lingue diverse e “quasi” a nessun tifosi interessa minimamente……….Chiudiamo le scuole, i centri commerciali, fermiamo gli autobus…………
Ottobre 10th, 2013 alle 21:05
Contro il milan questo striscione: BALOTELLI ITALIANO DI ME..A
Ottobre 10th, 2013 alle 21:17
La memoria della gente è corta. Alcune volte sento parlare degli anni 70 come di un periodo tranquillo in cui gli stadi erano pieni di famiglie….Che siete grulli? Se per una domenica tornassero gli usi e costumi degli anni 70/80 qualcuno rimarrebbe sconvolto. In quel periodo tutto era tollerato, anzi gli ultras erano visti dall’immaginario collettivo come dei ganzi. Il post di Nedo ha spiegato bene il fenomeno. Oggi non succede niente, solo demagogia da 4 soldi. Giornalisti e giudici di campo “tendono” l’orecchio verso la curva per captare un coretto di maleducazione….ma vaiaaaa!!!
Ottobre 10th, 2013 alle 22:09
Mi affaccio (causa super lavoro) solo a questa tarda ora alla finestra di David (il quale a quest’ora dorme beatamente).
Noto che il mio Discepolo mi ha preceduto abbondantemente, dando annuncio, urbi et orbi, dell’incontro a Teano.
Che dire, Marco il mio Discepolo è una persona diversa da quella che mi aspettavo.
Pensavo fosse uno scazzone come me, e invece si è presentata al mio cospetto, una persona distinta e seria, un compito e apprensivo padre di famiglia.
Ma è un professionista delle formazioni, ed ha idee rivoluzionarie su di esse.
Vi stupirà tutti.
Mentre io sono un artista un po’ naif, tutto genio (poco) e sregolatezza (parecchia), lui è un terminator, dotato di lucida mente e potenti strumenti tecnologici.
Sono spacciato !
Ottobre 10th, 2013 alle 22:28
Mi sembra che inglesi, spagnoli e tedeschi si divertano parecchio nei loro “teatrini”. Senza tamburi fumogeni e striscioni. Ma a che c…o servono poi sti striscioni? Goliardia? Mah?
Ottobre 10th, 2013 alle 23:40
Caro David,
Ormai ho qualche capello bianco, ma qualche figlio fa e qualche anno fa, mi sono visto un bel pò di partite sia in casa che in trasferta ed un’idea me la sono fatta. In Italia non c’è mai stata la reale volontà politica e sociale di debellare la violenza attorno al calcio e così si è andati avanti con provvedimenti di facciata, come la tessera del tifoso che non hanno altro effetto che allontanare la gente dagli stadi. Basterebbe intrufolare un pò di poliziotti in borghese nelle curve e nei cortei in trasferta per bloccare la mano a chi lancia il sasso o a chi urla frasi irripetibili sicuro che nella massa vi è l’anonimato e l’impunità. Tolta la certezza dell’impunità la violenza negli stadi potrebbe essere gestita in modo piuttosto agevole. Ma evidentemente si preferisce vietare i tamburi. Mi spieghi che male fanno dei ragazzi che cantano? O obbligare le persone a passare dai tornelli per essere identificati, salvo poi ammettere che la tessera del tifoso non serve a nulla perchè non si può identificare chi canta cori razzisti. Continuiamo pure a prenderci in giro.
Ottobre 10th, 2013 alle 23:43
La penso sostanzialmente come te, spero che non l’abbiano vinta i furbetti del quartierino calcistico che hanno trovato negli ultras un alleato anche troppo manipolabile. Spero di non vedere mai in vita mia un asse Galliani-Curva Fiesole che lotti per lo stesso intento, la gente si svegli un pochino e quando a pagare è una strisciata non si dispiaccia neanche troppo.
Tutti gli altri scenari Orwelliani, paventati in questo thread da improbabili ultras dell’ultima ora, sono secondo me frutto di ansie e stress.
Ottobre 10th, 2013 alle 23:52
io ho piu’ di vent’anni di abbonamento di Fiesole ma nonostante questo continuo a pensare vhe il tifo “contro” sia una delle cose piu’ brutte che esistanto , oltre a portare una sfiga colossale . e poi penso che il tifo debba spingere la squadra e sono sicuro che i calciatori si sentono di spingere quando incitati e non quando si offendono gli avversari . Le offese le trovo INUTILI ed infamanti per chi le fa’ , ma mi dite poi dove sta’ scritto che ognuno ha il diritto di offendere gli altri e soprattutto per quale motivo dovrebbe farlo , perche’ tifa una squadra diversa dalla sua ? la violenza nasce anche da questi comportamenti , spesso la violenza verbale porta poi alla violenza fisica , o per dirla in altri termini la violenza fisica e’ un fuoco che per accendersi ha bisogno prima dell’innesco , e l’innesco e’ proprio l’offesa . e poi basta con questa storia della mentalita’ ultras … ma che vadano in palestra a sfogare le proprie frustrazioni senza scatenare risse nei luoghi pubblici dove sono anche le famiglie ed i bambini . ma ci rendiamo conto di cosa blatera certa gente ? ma il cervello cosa lo hanno a fare ? solo per “pianificare” agguati e cazzotti ? io vi dico la verita’ : che siano VIOLA o gobbi a me fanno paura nello stesso modo , paura che un giorno mio figlio si comporti in quel modo ignobile :lupi quando sono in gruppo agnelli da soli . Tutta gente che porta avanti la cultura della violenza e dello scontro fisico , nel XXIo secolo… neanderthal con il cellulare ed il moncler incapaci di vedersi per quello che sono : comparse malate di protagonismo che vogliono rubare i famosi 15 minuti di notorieta’ . questa e’ tutta gente che dice di “non riconoscersi nel calcio di oggi ” E CHE RESTASSERO A CASA PER L’APPUNTO , MA COSA VENGONO A FARE ALLO STADIO SE GLI FA SCHIFO .
Ottobre 11th, 2013 alle 00:00
Non è chiudere le curve che insegna civiltà ed educazione quella si impara a casa !!!!
Chi va allo stadio va si per guardare la partita ma anche per tutto il resto, certo che non deve essere un porto franco ma ci hanno già tolto tutto: fumogeni, tamburi, megafono, ecc… se ci levano anche la possibilità di prendere per le mele gli avversari…
Se c’è un striscione con scritto “Vesuvio lavali” piuttosto che inneggiante a Superga si prende il responsabile e allo stadio non ci si fa andare più è semplice ma si vuol farla complicata perchè ad oggi in Italia un tifoso paga di più SKY che un abbonamento in curva.
Ottobre 11th, 2013 alle 06:11
Cara Claudia,
ci sono stato trentacinque anni circa in curva e so di cosa parlo come Ste73.
Negli anni 70 c’erano pochissime limitazioni: un controllino fugace addosso dei Carabinieri appena passato il controllo biglietti, uno sguardo nelle borse delle donne o una palpatina (alle borse, non alle donne) e via.
Se non vado errato, si entrava anche con le bottiglie, bastava svitare il tappo; fumogeni, razzi, bandiere, petardi erano una costante.
Paparelli a Roma fu ucciso da un razzo che volò da curva a curva.
I cori contro i neri erano rari, perchè erano rari i neri; in compenso, contro i napoletani si urlava di tutto, soprattutto dalla Fiesole.
La Maratona era più tiepida, loro bubolavano parecchio ma urlavano e cantavano poco, la Ferrovia era più calma con le offese perchè i tifosi avversari in trasferta erano fra noi.
Sono un tifoso di Ferrovia, infatti, ed il formaggino venne dopo.
Il rischio di risse era quasi costante: contro Roma, Lazio, Napoli, Juve non mi portavano nemmeno allo stadio.
Ma le urla, i cori e le scazzottate coinvolgevano quasi tutta la curva.
Oggi gli scontri sono rari ed i cori non ci sono più; a Firenze il razzismo cattivo contro i neri è raro, quello contro i “terroni” è più goliardico che offensivo mentre in altri stadi d’Italia il razzismo è una costant, nella cabina elettorale come allo stadio.
Tu mi dici che per far cantare cinquanta persone insieme si autorizzano seimilanovecentocinquanta tifosi a sedersi dove gli pare ? Così da rendere più difficile il lavoro di identificazione ?
No, cara Claudia: il gruppo dei cinquanta fonda un club, un’associazione e si potrebbe chiedere alla società di dare biglietti nominativi sequenziali sempre alle stesse persone beni identificate.
Non credo sia difficile, ma tutti gli altri 29.950 tifosi stanno al loro posto: si canta insieme se ci va, si urla insieme a chi gli va, chi vuol seguire la partita in silenzio lo fa.
Identificare ed isolare quelli che inneggiano all’Hysel ( il coro più degradante che ho sentito a Firenze, seguito da quello su Superga) sarà più facile, isolare quelli che vorrebbero menare una passeggiata.
Mi chiedi cosa succede negli stadi oggi: succede che è cresciuta la sensibilità contro le aggressioni verbali contro i neri perchè è cresciuto il fenomeno dell’immigrazione con tutte le problematiche economiche e sociali che si riflettono al parco giochi come allo stadio come in cabina elettorale.
Una volta fare il verso della scimmia ai pochi neri che c’erano poteva essere goliardia, oggi è – giustamente – reato.
Ottobre 11th, 2013 alle 06:45
Sull’area dura la penso più o meno come te, però mi chiedo:
Sarà fatto rispettare sempre?
Gli steward inizieranno a lavorare tipo Germania o Imghilterra o faranno solo presenza? In caso contrario l’unica azione possibile sarebbe la chiusura di una curva o di uno stadio per colpa di pochi, quindi una grande cavolata.
Sarà applicato sempre e ovunque o questa super attenzione durerà 1-2 mesi?
Ma siamo sicuri che se si fa un coro tipo Pisa M…rda sia giusta la squalifica o il DASPO?
Ottobre 11th, 2013 alle 08:04
@ Maladetto Toscano (post 110): posto o non posto rispettato qualsiasi gabinetto di polizia scientifica ha programmi di riconoscimento facciale e la DIGOS conosce mezza gente di curva.
Quindi quello del posto è un falsissimo problema.
Ottobre 11th, 2013 alle 10:17
Caro Massimiliano71,
il problema del posto assegnato non è un falsissimo problema, è viceversa uno dei tanti elementi che compongono la correttezza dei comportamenti.
Certo che esistono programmi di riconoscimento facciale e la conoscenza diretta dei questurini; se è per questo, con il cellulare che ti porti dietro vedono anche dove sei in bagno. Con le telecamete ad alta definizione, i microfoni direzionale ed i sonar della Marina si riesce a vedere anche chi starnutisce e dove.
Ma è necessario tutto questo ?
Ti offro la mia contro-rflessione: se 30.000 persone accedessero alla stadio con biglietto nominativo vero, con tessera del tifoso e ciascuno si sedesse al proprio posto non sarebbe più necessario mantenere le barriere di vetro o quelle anacronistiche reti dietro le porte che ai miei tempi non c’erano e che furono innalzate dopo i primi episodi di monetine.
Ciascun tifoso potrebbe arrivare allo stadio dieci minuti prima della partita (parcheggio permettendo ma questo è un altro problema).
Nessun programma di riconoscimento facciale, due della DIGOS ai monitor e gli altri ad inseguire i delinquenti veri; fuori dallo stadio potrebbe bastare una camionetta di agenti a curva.
Una volta stilata la black list delle offese punibili, chiudi due volte la curva o il settore dei responsabili se non riesci proprio ad individuarli direttamente e non sentirai più un coro dell’Haysel a vita.
Seguendo le regole, saresti molto più libero; sono le tendenze vagamente anarcoidi dell’italiano medio che lo rendono schiavo e costano palate di soldi allo Stato.
Ci faresti a cambio ?
Io si.
Ottobre 11th, 2013 alle 10:29
Come ha già espresso in un post benedetto ferrara. Con questa nuova disposizione della discrimazione territoriale il più bello striscione per ironia e sarcasmo della storia del tifo in Italia, partorito da geniali menti ultras viola, non sarebbe mai stato partorito: “Voi comaschi, noi con le femmine”
Volete davvero privarci delle bellezza di queste cose? Io no.
Ottobre 11th, 2013 alle 12:36
Commento con una capacità di sintesi, anche perchè non entro nel merito di un provvedimento idiota, anche perchè non c’è nulla da commentare. Dopo la minchiata della TDT FALLITA miseramente. ora per giustificare il nulla che pervade chi comanda il calcio in Italia, si inventano una cosa demente.
Non ho buone sensazioni, anzi per dirla tutta, prevedo foschi scenari sia in Italia che a Firenze.
Ovviamente augurandomi di sbagliare, ma sono certo di no.
Ottobre 11th, 2013 alle 18:17
X Maledetto Toscano
Gogliardia una volta le offese verso le persone di colore?
Sì certo………ma se fino a 20 anni fa c’erano persone che avevano paura di sporcarsi le mani a toccarli.
Oggi il razzismo è legato più al fatto che non avendo lavoro noi, gli emigranti ce lo portano via………….ma più del 90% delle persone per fortuna non credono più nella superiorità della razza.
So cosa succedeva in curva una volta…….ho 50 anni e ho messo piede allo stadio la prima volta nel 1973……….è proprio per questo che dico che oggi è ridicolo pensare di chiudere una curva per un coro. Ben inteso che alcuni cori non li canterei mai.
Ottobre 12th, 2013 alle 10:32
Salve David, scusa per il commento postumo. Hai visto com’é andata a finire? Andando tutto a finire.. come sempre quando a esere coinvolti sono i padroni. Comunque a platinette, che pontifica sulla discriminazione territoriale forse é sfuggito il film francese “Bienvenues chez les chtis” a cui si ispira il nostro “Benvenuti al sud”. Lí i “terroni” sono quelli del nord della Francia, i quali storicamente non godono di gran rispetto dal resto della nazione. E quante ce ne avete dette e ce ne dite voi bucaioli a noi del contado, atteggiamento peraltro ricorrente in tanti altri posti. Anche qui in Svizzera. Se il mondo fosse un computer andrebbe resettato perché é imballato di brutto dalle cazzate. Forza Viola