Siamo tutti un po’ sotto l’effetto anestetizzante di una sosta obbligatoria e comunque fastidiosa sotto diversi punti di vista e non sarà facile entrare subito in partita, anche perché giocare alle 12.30 porta sempre un effetto secondario strano, non da calcio vero, almeno secondo un vecchio purista come il sottoscritto.
Vincere contro il Cagliari andrebbe molto al di là dei tre punti e non sono i soliti discorsi del calcio, che non farei mai neanche sotto tortura.
Il fatto è che sono proprio queste partite quelle scivolose, le gare in cui se cadi ti fai veramente male e stai a chiederti a lungo come sia successo, solo che poi la stagione va avanti a ritmi fortissimi e rischi di essere travolto.
L’amico Fagotto ha ricordato giustamente le due rovesciate di Pulici dell’Udinese che ci mandarono in tilt dopo i primi due successi iniziali del campionato 82/83, quando venivamo dal quasi scudetto di Cagliari: c’ero anch’io, ovviamente, e ci rimasi malissimo.
E’ bene pensarci, anche per esorcizzare il pericolo…