Il nido vuoto
Ho qualcosa in comune con l’uomo più potente del mondo!
Il mio quasi coetaneo Barack Obama ha recentemente confessato di soffrire della sindrome del nido vuoto e lo dice ora che le sue figlie hanno 15 e 12 anni.
Poveraccio, non sa quello a cui andrà incontro…
Domani Valentina compie 18 anni e quel 30 agosto 1995 è stato uno dei giorni decisivi della mia vita perché da quando l’ho vista per la prima volta , alle 6 del mattino, nulla è stato più come prima, tanto da interrogarmi spesso di come fosse la mia vita senza figli.
Sicuramente devo averne avuta una, ma ho smarrito sensazioni e pensieri di quei quasi 35 anni vissuti con molta più leggerezza.
Certo, anche in quel giorno fondamentale è venuta fuori la mia passione/lavoro perché poi all’ora di pranzo chiesi a Letizia se le scocciasse una mia eventuale partenza quasi immediata per Ascoli dove la Fiorentina giocava la sera in Coppa Italia e lei fu grandiosa: andai, feci la radiocronaca in trance e vincemmo per due a uno.
L’ho presa larga per dire che vorrei parlare a quattr’occhi con Barack per confrontare le nostre angosce: per esempio mi piacerebbe, se potessi, comprare una piccola palazzina in cui mettere ad ogni piano un figlio…
Così, se tante volte avessero bisogno di me o della mamma…
Lui immagino che se lo possa permettere e credo che ci abbia già pensato.
Poi cerco di recuperare un po’ di quei pochi neuroni che mi girano in questa testona e capisco che è la loro vita e che la devono vivere intensamente, staccandosi da noi, facendo le loro scelte e i loro errori.
Tutto molto giusto, razionale ed educativo, ma quanto fa male…
Agosto 29th, 2013 alle 06:37
Hai scritto veramente delle belle parole.
Auguri a tua figlia.
Agosto 29th, 2013 alle 06:43
Caro David, ti voglio raccontare cosa ha fatto un mio cliente: aveva il tuo stesso desiderio e comprò tanti anni fa una bella villa dove ha ricavato 4 appartamenti per se e i tre figli. Andarono a vivere tutti assieme e i figli si crearono le loro famiglie. Col passare degli anni, ognuno andò dal padre a chiedere una porzione dell’appartamento dove viveva per potersi ingrandire. Alla fine rimase con un appartamento delle dimensioni di un monolocale e gli tocco ritirarsi nella loro villa in campagna…
Devo dire che però ha avuto una gran fortuna: a oggi tutti i suoi figli vivono serenamente, assieme alle loro famiglie, nella stessa villa ed è ciò che Ti auguro sinceramente.
RISPOSTA
Bello, ma mancherebbero alcuni presupporti, come dire, economici…
Ciao,
David
Agosto 29th, 2013 alle 06:43
Io dico sempre che nella vita potrò non aver combinato niente, essere assolutamente un mediocre nel mio lavoro per cui nessuno si ricorderà di me, ma ho comunque fatto, insieme a mia moglie, due splendidi figli e li si che ho lasciato una traccia indelebile.
Mi basta questo, talvolta,per tirarmi su.
Mia figlia ha 14 anni e mezzo e git ora quando esce la sera per qualche festa, mi sento male.
Che dici è normale?
Auguri per tua figlia e per te?
Lucky
Agosto 29th, 2013 alle 06:45
In Natura è altrettanto forte la spinta alla riproduzione quanto quella alla separazione dalla prole.
Non esiste che un animale conviva con i figli più a lungo dello svezzamento e se vuoi fare un dispetto a una madre, trattienile un figlio vicino.
L’Uomo si distingue da tutte le specie viventi, ma bisogna fare alcune considerazioni.
Innanzi tutto vale la componente affettiva, che non è nemmeno paragonabile a nessun altro animale, e che deriva dalla massima espressione di una evoluzione senza pari; poi quella sociale, di cui abbiamo alcuni esempi significativi in alcune specie piuttosto intelligenti, come il lupo o i primati.
Quello che ci “rovina” ultimamente è la crisi economica, che inchioda i figli nelle case dei genitori, in una sorta di parassitismo fino a pochi decenni fa poco conosciuto. L’Italia poi è leader mondiale per mammismo, avvicinata solo da pochi altri Paesi , tutti latini.
Io ho 3 figlie, piccole, ma il mio sogno già adesso è che si allontanino quanto prima da casa, che conoscano il mondo senza di me, non prima però di averle dato la mia educazione alla vita, unico compito da assolvere.
Penso che una trattenuta oltre i limiti sarebbe indebita e deleteria.
Ribot
Agosto 29th, 2013 alle 06:45
I tuoi figli non sono figli tuoi,
sono figli e le figlie della vita stessa.
Tu li metti al mondo, ma non li crei.
Sono vicini a te, ma non sono cosa tua.
Puoi dar loro tutto il tuo amore, ma non le tue idee,
perché essi hanno le loro proprie idee.
Tu puoi dare loro dimora al loro corpo, non alla loro
anima,
perché la loro anima abita nella casa dell’avvenire,
dove a te non è dato entrare, neppure col sogno.
Puoi cercare di somigliare a loro, ma non volere
che essi somiglino a te,
perché la vita non ritorna indietro e non si ferma
a ieri.
Tu sei l’arco che lancia i figli verso il domani.
— Kahlil Gibran (Gibran Khalil Gibran)
Agosto 29th, 2013 alle 06:46
Ah dimenticavo, di Obama m’importa ben poco, i suoi problemi non credo siano i miei.
Lucky
Agosto 29th, 2013 alle 07:19
La mia ha soltanto 15 mesi ed ancora non ci penso. In compenso vivo la sindrome al contrario. Ho lasciato casa a 22 anni, ho vissuto tanti anni all’estero ed ormai da 10 anni vivo a Milano. Ci sono momenti in cui penso di aver privato i miei splendidi genitori della gioia di avermi accanto, di averli un po’ abbandonati.
Agosto 29th, 2013 alle 07:26
L’ ultimo capoverso del tuo pensiero di oggi, è stato il filo conduttore della mia vita di padre di tre figli. Credo di essere riuscito nel compito, pur con qualche sofferenza, e contrasti con mia moglie molto più possessiva. Tuttit e tre stanno vivendo la vita che si sono costruiti a modo loro e con pieno orgoglio. Sin da giovane mi hanno insegnato, e ne ho fatto tesoro, che noi genitori dobbiamo essere custodi dei nostri figli dobbiamo amarli e crescerli fino all età adulta in maniera migliore possibile. Saluti viola.
Agosto 29th, 2013 alle 07:31
Io non ho avuto (ancora) la tua fortuna di avere un figlio, e dopo quel che m’è successo anche di recente tocchi un nervo scoperto per il sottoscritto. Non so se potrò mai godermi la gioia della nascita di un erede, di qualcuno che porti avanti l’esistenza mia e della mia compagna. Magari succederà quando meno ce lo aspettiamo, ma magari no, chi lo può dire.
Di sicuro quando un figlio cresce cambiano le preoccupazioni, fino al momento in cui il figlio esce di casa per costruirsi una nuova famiglia. Ma anche lì il genitore c’è sempre, pronto ad intervenire con la propria protezione.
Nel frattempo, sperando che qualcuno lassù ci voglia bene, mi godo le nipotine, ossia le figlie di mio fratello, che oggi faranno l’esordio allo stadio, in curva Fiesole, chiedendo alla squadra di vincere, in modo che possano ricordarsi della loro prima volta con una vittoria.
E faccio gli auguri alla primogenita di casa Guetta.
Agosto 29th, 2013 alle 07:41
La cosa più bella della vita era quando tornavi da lavoro e ti correvano incontro abbracciandoti.La mia bimba va alle medie il bimbo poco più piccolo,quindi mi sto godendo gli ultimi anni Ribot hai ragione te,ma è dura!
Agosto 29th, 2013 alle 07:45
…e pensa che pur di avere un figlio sono andata a prenderlo in un altro paese….. forse è l’unica cosa bella che avrò fatto nella vita…..
Agosto 29th, 2013 alle 07:57
Con un pizzico di (sana!!!) invidia auguro a te David e a tutti i babbi e le mamme qua dentro di essere dei genitori meravigliosi come lo sono i miei…
Col cuore
Franci
Agosto 29th, 2013 alle 08:03
Sono diventato padre piuttosto tardi, a 38 anni; adessoho due figli, due bellissimi maschietti di 7 e 9 anni. Sono due piccoli terremoti, sempre in movimento, difficilmente controllabili anche perchè piuttosto viziatelli. Sono felicissimo naturalmente ma temo di essere ancora nella fase del “nido pieno”….alcune volte non ce la faccio proprio fisicamente!
Agosto 29th, 2013 alle 08:05
Ieri mio figlio ha compiuto 14 anni. Da quando è nato sono cambiate un sacco di cose, direi che è cambiato, e radicalmente, il mondo intero. Tra pochi giorni continuerà il suo percorso percorso scolastico affrontando le superiori e se mi volto indietro sembra veramente ieri quando una mattina di 8 anni fa lo fotografai dinanzi al suo primo banco delle elementari. Avevo una fotocamera con 3 milioni di pixel perchè non possedevo un cellulare che facesse foto come invece ho adesso che di pixel né ha 13 milioni, anche questo è un cambiamento. 14 anni vissuti intensamente, senza rimpianti per non aver fatto qualcosa per lui che magari potessi permettermi: nel nostro piccolo e per le cose opportune, gli abbiamo umilmente dato tutto quello che potevamo. In vista della sua crescita e del sopraggiungere della maledettissima Playstation che, ci tengo a dirlo, ha ricevuto in regalo solo un anno fa a 13 anni, la scorsa settimana ho fatto il primo passo verso la malinconia da nido vuoto. Approfittando della sua lunga assenza, lui ormai vive barricato da 40 o 50 giorni nel paesello con i miei ma anche con i figli dei miei cugini e altri ragazzi/e, abbiamo deciso che quel campo di Subbuteo fissato su quella grande tavola semovente, tutto cilindrato con tanto di recinto con i contenuti pubblicitari puramente inventati da mio figlio anni fa, andasse sbaraccato. Del resto non è che i giocassimo più tanto: lui ora preferisce la Play o al limite uscire con qualche amico, il resto del suo poco tempo libero lo passa al basket. Avevo quasi le lacrime agli occhi ma l’ho fatto: ad ogni elemento di fissaggio che staccavo, mi tornava alla mente quando e come lo avevo fissato e quante volte quel bambino fremente di giocare mi diceva: babbo, ma è pronto? Babbo ma quando si gioca….Altri tempi.
Tuttavia, pur legatissimi che si sia, auguro a mio figlio di pensare quasi come a suo tempo feci io, ovvero zero all’italiana, molto alla nordeuropea. La famiglia è bella quanto ci pare ma a un certo punto bisogna spiccare il volo. Per farlo MAI andare a vivere con la compagna o moglie che dir si. Voglia in casa di una delle famiglie, lo ripeto MAI! Bisogna andare lontano dalla famiglia quanto basta, a distanza d sicurezza, questo per il bene del nuovo nucleo familiare che verrà. Né troppo vicino né troppo lontano, una cosa giusta. I nonni possono vedere i nipoti come e quando vogliono ma poi ognuno a casa sua, altrimenti finirebbero per mettere bocca dove non devono e questo non va bene. Io ho esagerato e di brutto perchè appena ho avuto uno stipendio sicuro ho fatto fagotto andando a vivere da solo, avevo 20 anni. Per i miei fu un dolore tremendo ma per la mia vita quella cosa è stata il miglior investimento che ho potuto fare. Ho imparato a gestirmi, a fare le mie cose, a rendermi indipendente, certo ho battuto la bocca e durante i miei primi passi da libero professionista ho mangiato anche poco, ma non ho mai chiesto nulla. Spero che un giorno mio figlio possa fare altrettanto, magari qualche anno dopo perché significherebbe che almeno lui farebbe l’Università, ma è la vita ed è giusto così. Se lo avessi sotto le mie grinfie acora trentenne e più finirei pur involontariamente per condizionarlo e non è giusto. Vola colomba, vola! Nel massimo rispetto per te stesso e gli altri, con tenacia ed umiltà affronta il tuo mondo, vivi la tua vita. Tua madre ed io saremo li, spettatori non paganti delle tue imprese e dei tuoi tonfi. Se hai bisogno di una mano lo sai, basta uno sguardo ma per il resto sbaglia, picchia la bocca, cadi e rialzati, salvo che tu non intraprenda la strada del vizio e del crimine, noi non interverremo mai. Sarà dura tacere ma lo faremo.
Agosto 29th, 2013 alle 08:12
Auguri.
I figli so’ piezz e core…
Agosto 29th, 2013 alle 08:24
David, Obama è il presidente degli USA, non dell’Italia…non è detto che ce la faccia a comprarsi la palazzina per le figlie! Mentre qua, la cosa risulterebbe facile anche a un consigliere regionale…
Agosto 29th, 2013 alle 08:45
Caro David hai perfettamente ragione,
anche quando dici che la vita non è stata più la stessa, da quel momento si è aperto un nuovo mondo anche a partire dall’aver conosciuto tante nuove persone con molte delle quali è nata una bella amicizia.
Non riesco ad immaginare una vita senza la mia piccina (14 anni), non importa quanto fisicamente sarà lontano, sarà sempre la mia “trottola”.
Agosto 29th, 2013 alle 08:48
Credo che non dimenticherò mai le parole che la pediatra del nido ci disse per concludere il suo pensiero: “[…] per quella che sarà la vostra principale occupazione in questi anni: rendere i vostri figli indipendenti da voi”.
Agosto 29th, 2013 alle 08:53
David, pensa: io ho una bimba di un anno e già li faccio certi pensieri… A me basterebbe sapere di poter sempre esserci quando lei avrà bisogno. Anche se poi, come mi ha suggerito pochi giorni fa un amico… visto il rincoglionimento in atto… sarà più facile il contrario…
Spero solo di essere un padre all’altezza del mio… burbero oltre modo… ma sempre deciso e presente.
Anzi, per certi versi, come detto lui anche ieri sera, voglio essere migliore di lui/loro. Che ci hanno lasciato un Italia in condizioni pietose e che dobbiamo darci da fare per lasciarla ai nostri figli meglio di com’è messa oggi.
FV
Agosto 29th, 2013 alle 08:55
Ieri il Santo Padre ha celebrato la Messa dedicata a S.Lorenzo,
Questo uno stralcio della sua Omelia:
“Quando un giovane mi dice: “Che brutti tempi, questi, Padre, non si può fare niente!”, ma, lo mando dallo psichiatra, eh? Perchè non è vero, non si capisce un giovane, un ragazzo, una ragazza, che non vogliano fare una cosa grande. Poi faranno quello che possono, ma la scommessa è per cose grandi e belle” .
Ecco, questo discorso e bene che lo leggano alcuni utenti di questo post che spalano cacca sul domani della gioventù.
Ora fo culizione,poi leggo le prime decinaia di post.
Oggi capirò molto delle persone che frequentano questo blog.
Immonda Bestia
Agosto 29th, 2013 alle 09:03
Non mi spaventa la distanza ma la sofferenza. Poi te lo dico quando, tra una decina di anni, anche io dovrò iniziare ad affrontare il distacco.
Come si dice, sono felice se saranno felici, ovunque essi siano.
Certo che spero avranno la capacità di esserci quando avrò bisogno di loro, quando le parti si invertiranno.
Spero che mia madre sia contenta di me, io ce la metto tutta per esserci. Ma in fondo so che lo è e sono felice anche io.
Come dico sempre a tanti che si sorprendono di cose per me ovvie, il problema “anziani” è un falso idiologico. Il problema è la mancanza di memoria dei figli…
Agosto 29th, 2013 alle 09:11
Pensa David, tu avevi 35 anni quando hai avuto la prima figlia……io ne avevo 21 e lei ora ne ha quasi 12……altro che angosce, ero un bambino io quando è arrivata lei!?!?!? Negli anni mi sono impegnato molto e sono cresciuto con lei, ho trovato il modo di aiutarla e di starle accanto anche quando non è facile, anche quando la pazienza finisce, Ma nonostante tutto se oggi penso che domani lei spiccherà il volo, provo un senso di vuoto indescrivibile…..anche se spero che sia un meraviglioso volo, il più possibile vicino “al veleggiare di un aquila”.
FORZA VIOLA!!!!!!
Agosto 29th, 2013 alle 09:16
Vorremmo fermare il tempo all’infinito come nelle ormai vecchie foto sull’immancabile prato verde, stesi a giocare con i figli piccoli ma tant’è il tempo passa, i figli crescono, prendono le loro strade e noi rettifichiamo la nostra cercando di rimanere comunque a distanza ma sempre pronti ad aiutare e proteggere fintanto che non s’invertono i ruoli; poi naturalmente si fa di tutto per rimanere al passo come martedì scorso trascinato a Milano al concerto dei SYSTEM OF A DOWN (va urlato), sottocultura del brutto, spazzatura musicale, ma felice, in cui tra i 50000 forse ero tra i primi dieci più anziani.
Auguri.
Abbraccio.
Forza Viola
Agosto 29th, 2013 alle 09:34
@Simo post 14
Il tuo pensiero è il mio e il tuo persorso molto simile anche se io l’ho fatto dopo l’Università a 25 anni.
I figli vanno lasciati andare quando è il momento e se non lo fanno vanno spronati a farlo, la dipendenza dai genitori è deleteria per il loro futuro non per il nostro.
E’ molto egoistico tenere i figli in casa fino a età avanzata, poi, naturalmente, si fornirà tutto l’aiuto che serve (entro certi limiti) ma sempre in un ambito di autonomia reciproca.
Auguri a Valentina.
Agosto 29th, 2013 alle 09:39
Il post n.11 di Robi è il post più bello che abbia letto in questi sette splendidi anni di blog.
Ringrazio Iddio che al mondo ci siano ancora di queste famiglie.
E a Robi dico che alla fine dei suoi giorni avrà amato quel figlio più di quello che avrebbe avuto dalla Natura.
Robi, sei un grande uomo, debbo conoscerti,per inchinarmi di fronte alla tua persona.
Antonello
Agosto 29th, 2013 alle 09:46
Perbacco, sono un maleducato…
Auguri vivissimi alla Signorina Valentina.
E una pacca sulle spalle di incoraggiamento a papà Guettone.
Alla mamma non importa l’incoraggiamento, perchè le mamme hanno tanto più carattere e forza d’animo.
Son convinto è così anche in casa Guetta
Auguri a tutta la famiglia,un bacino al piccolo Cosimo.
Tra dieci anni ti farà imbiancare i capelli.
Antonello
Agosto 29th, 2013 alle 09:46
Ho una figlia piccola 6 anni che sta crescendo (per me)forse troppo velocemente
Condivido ampiamente la tua “apertura mentale” in quanto amare significa vivere e lasciar vivere quindi anche i figli ch dovranno far le loro esperienze tutte gioiose e dolorose per assaporare e godere la vita in tuttti i suoi aspetti e fino all’ultima stilla
Agosto 29th, 2013 alle 09:54
Aspetta di avè i nipoti…poi me lo racconti!
Agosto 29th, 2013 alle 09:58
Parliamo della Viola che è meglio per favore ……………………..
Un saluto a tutti i genitori di questo blog.
Conteviola
Agosto 29th, 2013 alle 10:05
Non mi piacerebbe avere per figlio Obama, ma se fossi suo padre gli darei uno scapaccione e gli consiglerei di rendere subito il premio Nobel per la pace.
Agosto 29th, 2013 alle 10:13
Caro David, t’avevo scritto un post ( circa mezz’ora fa ma non ne vedo traccia). Forse ho qualche problema tecnico; provo a riscriverlo, anche se magari non mi verrà la stessa cosa. Se per caso lo ritrovi, butta via una dei due tanto dirò le stesse cose.
La premessa è che ho due figli, maschi, di 13 e 16 anni; nonostante l’età più giovane delle tue due femmine, le ansie sono già iniziate.
Ma cosa fai con le tue ansie? Le metti a tacere e te ne fai una ragione.
Io ho già iniziato, con Andrea, il maggiore, ad avere le prime vere ansie.
Controllo il più possibile le sue amicizie, per evitare che entri in casini, provo a stimolarlo quando si adagia però..
..cerco di non chiuderlo in casa, anzi preferisco che esca piuttosto che vederlo inebetito davanti alla TV o con la play per le mani.
Non è tutto rosa e fiori: si danno orari (a 16 anni si possono dare) e indicazioni ma finché non sento aprirsi il cancello del giardino e rientrare il motorino io non dormo.
E’ viscerale, non ci posso fare niente ed è il pegno che devo pagare (comunque, anche se lo maledico spesso, in questi casi santo, santissimo cellulare)
Per la questione casa non sono d’accordo con te, ma rileggendo meglio il tuo post, non lo sei nemmeno tu.
Hai già capito che comprandogli una casetta, soprattutto vicino a te, già li vincoleresti.
E’ bene che vivano la vita in maniera aperta.
Ti facevo l’esempio di una Camilla che, in un suo ipotetico, futuro, rifiutasse una bella opportunità di vita lontana dalla Toscana, proprio perché adagiata sul pensiero che aveva già una casa in cui vivere: sarebbe la cosa peggiore che le potresti fare.
Nella sua millenaria saggezza, ti scrivevo, anche la bibbia fornisce le sue indicazioni (Genesi 2,24)
Siamo genitori, li abbiamo voluti noi; questo è quello che ci spetta.
Detto questo, goditi il compleanno di tua figlia!
Auguri Valentina.
Agosto 29th, 2013 alle 10:25
Per prima cosa AUGURI VALENTINA! È il tuo momento, goditelo senza troppe ansie , appoggiati ai tuoi genitori solo quel tanto che basta per dare a te ed a loro tranquillità e poi comincia a volare ed a creare giorno dopo giorno la donna di domani.
Noi genitori purtroppo soffriamo l’allontanamento dei figli, quando avviene, ma, come ha detto giustamente qualcuno prima di me, è giusto che avvenga perché loro saranno gli uomini e le donne di domani , saranno genitori , dovranno vivere le nostre stesse ansie…ecco forse questa è la cosa che spaventa di più me, e credo anche molti di voi, non esserci quando hanno bisogno, non poterli mettere al riparo dalle ansie che abbiamo vissuto noi è che purtroppo saranno inevitabili. Allora non ci rimane che dare loro tutte le armi per affrontare il futuro: una sana educazione, dei valori a cui fare riferimento, dei punti fermi irrinunciabili e poi sperare che, come noi, magari anche con qualche lacrimuccia, riescano a vivere bene la loro crescita. Noi saremo sempre qui , almeno finché il cielo vorrà , su noi potranno contare ma devono necessariamente imparare a volare da soli e questa libertà che lasciamo loro è il nostro estremo gesto d’amore, quello che ci costa di più. Anche tu David, come molti altri amici del blog, vedrai situazioni che non ti piacciono ma dovrai restare in silenzio, magari pronto ad intervenire ma in silenzio; ti garantisco che, se avrai il coraggio di essere spettatore e la forza di sopportare il batticuore, sarà per te una grande soddisfazione vedere che tua figlia saprà affrontare e superare il momento proprio come tu avresti voluto..perché in fondo siete tu e Letizia che l’avete cresciuta. Magari i tempi di reazione non saranno gli stessi ma la conclusione sarà identica…ma ammetto che è dura!
A conforto di tutti quelli che oggi sono “soltanto” genitori dico che quando arrivano i nipoti si ricomincia, vero Mario T.? pronto Goderiger? Allora il nostro ruolo è una cosa meravigliosa: i figli tornano, chiedono un supporto per guardare i bambini o per accompagnarli al nido etc.., i nipoti sono i nostri “doppiamente figli” ma soprattutto questa volta viviamo il ruolo di genitori con leggerezza…li viziamo, li amiamo e la sera torniamo a casa nostra. Per i pensieri, i problemi e la guida di disciplina ci sono i genitori noi colmiamo tutto il resto…ed è bellissimo ! Fare i genitori è difficile, un mestiere che nessuno ti insegna e nel quale devi quotidianamente costruirti l’esperienza..quando diventi nonno riscuoti finalmente gli interessi!
Buona giornata a tutti i genitori ed i nonni del blog, in carica o in procinto di, e…vi ricordo che stasera si gioca!
Agosto 29th, 2013 alle 10:38
Il mio auspicio piu’ grande, da neo Babbo, e’ quello di riuscire ad essere cio’ che sono stati i mie genitori per me e i miei suceri per la mia compagna. Di riuscire a dare in termini di affetto qullo che ho ricevuto io.
Vorrei sempre vedere sulla bocca di mio figlio il sorriso e nei suoi occhi la felicità.
Viola78
Agosto 29th, 2013 alle 10:40
CONDIVIDO PIENAMENTE….HO UNA BIMBA DI 19 ANNI E IL GRANDE DI 23; DICONO ” I FIGLI NON SONO NOSTRI..SONO IN PRESTITO!” UNA ABBRACCIO E FORZA VIOLA!!!!!!!!!!!!!!!
Agosto 29th, 2013 alle 10:41
Caro David non è facile……. mia figlia è già sposata ( anche se la vedo tutti giorni insieme alla nipotina) e mio figlio si sposa il prossimo anno. Già immagino la mattina nel vedere le camere dei figli vuote, non sentire i litigi tra moglie e figlio…. mah cosi è la vita. Sono fortunato perché la figlia abita vicino ed il figlio abiterà a pochi km. Penso a quei genitori invece che hanno i figli sposati lontani e che vedono loro ed i nipotini raramente.
Agosto 29th, 2013 alle 10:44
Temo che molti amici del blog che hanno scritto fin qui siano più reali, o maturi, o intelligenti di me.
Hanno visto meglio e/o subodorano meglio le vicende familiari.
Io e mia moglie siamo figli unici.
Mia moglie alla recente morte dei genitori ha ereditato un bel terratetto, molto grande, due ampi piani, soffitta, più resede tergale, lavanderia e piccolo giardino e garage.
L’altro giorno sparai la cazzata che più cazzata davanti ai miei familiari non potevo dire.
Dissi : “ma perchè non si rialza la soffitta, la si coibenta, si mette le finestre e così la diventa una bella palazzina di tre piani; poi noi (io e mia moglie) ci si ritira a pian terreno, e gli altri due piani si lasciano alla primogenita che ha ventanni,e c’ha pure il fidanzato (anzi no, il ragazzo, un si dice più il fidanzato) e sta cominciando a ragionare di andarsene .
Risposta della Figlia:”babbo , ma stai scherzando, piuttosto vo in affitto in un monolocale tutta la vita”!
Risposta della moglie: “tu dicessi meno cazzate”!
Risposta dell’altra figlia tredicenne :
“O t’un l’avevi promessa a me!!”
Io compro i’ Ferrari e tra tre gironi m’ammazzo.
Da questo blog oggi sto imparando molte cose.
Immonda Bestia
Agosto 29th, 2013 alle 10:49
Ciao David, io sono diventato Babbo a quasi 48 anni. I miei pernsieri e le mie angosce sono chiaramente diversi da chi ha avuto figli in una fascia d’età più bassa. Io mi sento, e sono, ancora un ragazzaccio ma vedo all’orizzonte arrivare velocemente un’età meno agile, meno paziente anche se più mentalmente ordinata e razionale. Sarò capace di infondere educazione, sicurezza, di trasmettere esperienza e indipendenza? Intanto mi chiedo come ho fatto a vivere tutto questo tempo senza di “lei”, soprattutto come farò un domani quando sarà destinata a vivere la sua vita autonomamente. Ci penso già adesso che non ha neanche un anno. Alè Viola!
Agosto 29th, 2013 alle 10:53
Prima di tutto auguri alla splendida Valentina.E’ molto bello quando sento parlare i padri cosi’.I padri figura molto importante per i figli.Io sono cresciuta senza questa figura,per volere del cielo purtroppo,mio padre mi e’ stato strappato da un malaccio che ero una bimba e lui troppo giovane per andarsene.Quanto mi e’ mancato .I miei figli sono cresciuti senza questa figura,perche’ noi due genitori ad un certo punto abbiamo sentito che non valeva piu’ la pena stare insieme.Che errore,e gli errori si pagano,ma quel che e’ piu’ brutto e’ che pagano sopratutto i nostri figli,che in questa storia proprio non c’entrano niente.L’unica colpa che mi faccio e’ non essere stata capace di tener testa al mio ex,e quando poi alla fine mi sono accorta che ero stanca di piegare la testa e accettare,sono scoppiata.Una vita insieme e’ fatta di diritti e doveri,ma da entrambi le parti. Per questo vi dico amate e rispettate le vostre compagne e sopratutto ascoltatele,perche’ anche se sono semplicemente donne,non sempre hanno torto.Fatelo per il bene anche dei vostri figli.Un domani vi saranno ancora piu’ vicini.I miei ora adulti stanno lasciando il nido,e mi mancano,e la paura della solitudine si fa sempre piu’ forte.Mi resta il piu’ piccolo,ha solo quindici anni,ma presto tocchera’ anche a lui,per il momento non voglio pensarci,me lo coccolo e basta .I figli sono veramente pezzi di cuore,sono il mio cuore,sono la mia anima,e’ l’unico tesoro che ho.Voglio chiudere gli occhi e vederli sistemati tutti,io piu’ che esserci per loro non posso fare altro purtroppo,devono camminare con le loro gambe.Mi auguro che abbiano testa per farlo.
Agosto 29th, 2013 alle 10:55
Da meno di tre settimane sono diventato nonno di un magnifico bambino e mi sembra quasi impossibile che quello che giusto ieri era il “mio bambino” sia oggi padre a sua volta.
Nelle ore immediatamente successive alla nascita ho rivissuto alla rinfusa nella memoria gli anni della sua infanzia e della sua adolescenza:
i giochi fatti assieme
quando gli insegnavo a memoria le formazioni della Fiorentina
le vacanze
le nostre passeggiate solitarie
le prime malattie che non ti facevano dormire
10 anni di calcio a giro sui campi di periferia di tutta la provincia
la lotta sul lettone
le serate sul divano a vedere la TV
le discussioni per lo studio
Mi è parso sia tutto passato fin troppo in fretta e mi è sopraggiunto il rammarico di avergli dedicato meno tempo di quanto avrei dovuto, sempre preso nel vortice del lavoro.
Troppo spesso, quando era piccolo, uscivo la mattina che dormiva e tornavo la sera che era già a letto.
Passavano giorni che non lo vedevo.
Allora non gli davo particolare peso.
C’era una vita davanti.
Oggi che questa vita è volata via in un soffio me ne rammarico anche se tutto quello che ho fatto l’ho fatto per dare a lui, e a sua sorella arrivata 10 anni dopo, una vita quanto più serena possibile.
Oggi hanno ambedue preso la loro strada e la casa è più vuota anche se tutti e due non mancano di far sentire giornalmente la loro presenza con una visita o una telefonata.
Io e mia moglie abbiamo vissuto molto serenamente questo distacco perché per fortuna sono ambedue ragazzi (25 e 35 anni) seri, lavoratori, onesti e corretti con compagni altrettanto seri, lavoratori, onesti e corretti e ci consola pensare, forse un po’ presuntuosamente, che tutti i nostri sacrifici, le nostre parole, i nostri esempi hanno avuto il loro coronamento aiutandoli a crescere “sani” in un una Società e in un periodo in cui era sempre più facile cadere in fallo.
Leggendo oggi la notizia di un padre 72enne che esasperato ha “decapitato” il figlio 36enne tossico, disoccupato e manesco mi rendo conto di quanto fortunato sono stato perché, lasciatevelo dire, non sempre basta essere dei bravi genitori per evitare simili tragedie.
Essere genitori è difficilissimo ed è facilissimo sbagliare, anche nella più perfetta buona fede.
Basta un attimo, un’amicizia sbagliata, un momento di disattenzione, un momento di debolezza, la valutazione superficiale di un minimo disagio e ti ritrovi in baratri dai quali è poi difficilissimo uscire.
Quindi lasciamoli crescere e vivere le loro esperienze, non tarpiamo mai le loro ali ma facciamo in modo che sappiano che in qualsiasi momento noi ci siamo.
Anche quando hanno 35 anni e sono padri a loro volta, o ne hanno 25 ma vivono già indipendentemente la loro vita.
Sono e resteranno sempre qui bambini che quando qualcosa li turbava ti davano la manina o ti si stringevano a una gamba e sentivi che avresti dato la vita per aiutarli e difenderli.
MARIO T.
P.S. Auguroni a Valentina!
Agosto 29th, 2013 alle 10:59
penso sempre che per un genitore è fondamentale capire che tuo figlio non sei te, è un’altra persona(il mio x ovvi motivi è diverso anche fisicamente) e poi che prima o poi prenderà la sua strada. E’ difficile ma io ripenso a me che non vedevo l’ora di spiccare il volo……
Agosto 29th, 2013 alle 11:01
@Immonda:
Antonello, sarò brevissimo perché come sai non amo scrivere di argomenti extracalcistici. Preferisco parlarne a voce sia perché sono pigro, sia perché sono convinto che sia necessario guardarsi negli occhi, per spiegarsi meglio e anche per evitare fraintendimenti. Quelle del papa son parole sante (d’altra parte…),però è innegabile che in questo momento storico una giovane coppia (ad esempio) non avrebbe alcuna possibilità di comprarsi neanche una casuccia senza l’aiuto dei genitori. Te li immagini a entrare in una banca a chiedere un mutuo senza una parte del capitale e con due stipendi da precari? Vabbè, poi se ne ragiona a cena, insieme a un monte di altri argomenti. Goditi gli ultimi giorni di mare, poi cerchiamo di vederci prima del sedici, quando parto io.
Concludo con i più cari auguri a Valentina, e anche a mia mamma, che domani compie settant’anni. 44 giorni dopo Mick Jagger, come dice lei.
Auguri, Ma’!
Andrea
Agosto 29th, 2013 alle 11:03
scusa Valentina AUGURI! Ti auguro di essere sempre proiettata nel futuro e di ricordare che noi in fondo siamo stati fortunati a nascere qui, ti vorrei raccontare di mio figlio, dove stava quando l’ho incontrato…..”suda, incazzati e poi prega e quando puoi tu scappa via, che soffrire di coraggio è la più bella malattia…Vola alto!” by Renatino Zero
Agosto 29th, 2013 alle 11:12
Capisco il problema perché ci sono già passato.
Ho tre figlie e due sono ancora in casa con noi, ma la più grande, oggi ventisettenne, quando tre anni fa ci comunicò la sua decisione fu veramente un colpo al cuore.
Non siamo ipocriti, il distacco fa male, eccome se fa male, anche se poi, azionando il cervello, si trovano mille motivi di giustificazione.
L’importante è continuare ad avere un rapporto solido e profondo con i figli (da questo punto di vista non mi posso lamentare)ma loro hanno tutto il diritto di volare con le proprie ali. A noi genitori il compito di vigilare, in silenzio e senza invasioni di campo, pronti a dare una mano all’occorrenza senza farlo pesare, con leggerezza e ragionamento sereno.
Agosto 29th, 2013 alle 11:17
Cosi’ va la vita. Il segreto vero e’ essere sempre disponibili, ma mai
invadenti, saper ascoltare e non pretendere di catechizzare, amare
e non esigere di essere “rispettati”. La vita e’ un percorso individuale
che e’ tanto piu’ piacevole quanto sinceri e gradevoli sono i compagni di percorso, inclusi genitori e figli. Altrimenti questo
si fa accidentato dagli egoismi, che sono alla base di tutte le piccole
e grandi tragedie familiari. Vivere con leggerezza non vuol dire
venire meno ai propri doveri, ma saper affrontare anche i rovesci
della vita con la forza che deriva dalla fiducia e dal rispetto di se’
stessi e dei propri cari, riconoscendo e accettando prima di tutto
i nostri e i loro limiti, al di la’ delle nostre e delle loro qualita’.
Infine, penso che per evitare errori sia necessario che il genitore
tenti un percorso a ritroso nella ricostruzione della propria
esperienza di crescita dall’ infanzia alla puberta’, delle insicurezze e degli ostacoli cha ha dovuto affrontare nella ricerca
della propria personalita’. Compiere questo percorso e’ di enorme
aiuto, soprattutto per i figli, che vanno educati con l’ esempio e
non con le paterne raccomandazioni.
Agosto 29th, 2013 alle 11:23
Anche io quando è’ partito ADEM ho patito la sindrome del Nido vuoto… sono quindi partito per Firenze e mi sono detto: “il nido non può restare vuoto”, ho pregato mio figlio di andarsene dalla squadra magnifica dove giocava, con un allenatore magnifico, in una città magnifica, dove visse il magnifico…. Per tornare, anzi andare a Roma….. A Roma?????? Adesso ADEM non è comunque a casa, in piu non è più in una squadra magnifica, con un allenatore magnifico……..
SI però ADESSO NIDO PIENO DI SOLDI….
In fede Babbo di Adem Ljajić
trattasi di sindrome della zucca vuota
Agosto 29th, 2013 alle 11:27
Mi perdoni Davide Guetta, belle parole, ma son discorsi da madre non da padre. Anch’io ho due figli, maschi, 29 e 26 anni. Ho sempre detto a loro ed alla madre: meglio che stiano bene (lavoro ed affetti) lontano da noi che male (lavoro precario ed altro) vicino a noi. Oggi, proprio oggi, dico che ho fatto bene a dargli questo messaggio. Era solo un messaggio, il resto sta a loro. La madre, comprensibilmente come madre: perché, ti dispiacerebbe se si realizzassero qui?
RISPOSTA
Non vedo differenze tra madre e padre, conta l’animo umano, mi pare che la sua visione sia un po’, con tutto il rispetto, stereotipata.
Agosto 29th, 2013 alle 11:39
Abbraccio tutti i genitori da genitore!
Agosto 29th, 2013 alle 11:41
Ciao David, ti leggo spesso, ma è la prima volta che ti scrivo: quando nacque mio figlio, ora tredicenne, pensai solo che volevo essere un padre che sbagliasse il meno possibile nei suoi confronti.
I figli sono persone autonome già in tenera età, e penso, per quanto mi riguarda, che il piacere più bello sarà quando, ormai vecchio, vedrò mio figlio andare per la sua strada senza commettere troppi errori anche grazie ai miei insegnamenti. daltronde il ruolo del padre è un ruolo che i figli capiscono ed apprezzano solo quando sono grandi e magari il padre non c’è più.
Comunque stasera io e mio figlio saremo in maratona a tifare viola. (almeno in questo sono stato più bravo di te) scherzo.
Auguroni di cuore a Valentina
Agosto 29th, 2013 alle 12:22
Come figlio sono daccordo sull’idea della palazzina. Sarebbe un’ottima soluzione avere genitori e figli accanto, ma ognuno con la propria abitazione indipendente. Ancora meglio avere al pian terreno un salone + cucina per ritrovarsi durante i weed end o le feste, magari con un piccolo giardino esterno. Per fare questo occorrono diversi soldi e non è facile trovare una casa del genere (meglio ancora costruirla ex novo, ma i terreni edificabili sono scarsi). Ci vuole una situazione familiare felice, dove tutti hanno il lavoro vicino a casa. Ti auguro di coronare questo sogno david, da figlio mi sarebbe piaciuto…poi il divorzio e altri problemi hanno impedito la realizzazione.
Agosto 29th, 2013 alle 12:29
Auguri valentina !!! sul resto non posso esprimermi poichè il Signore , per noi, ha deciso per altro …. Forza ragazzi siete il futuro di sto pianeta malandato ma pur sempre meraviglioso !!!
Umberto Alessandria
Agosto 29th, 2013 alle 12:30
Ne ho uno di undici ed una di dieci.
Da quando ci sono sono l’inizio e la fine della mia giornata, il motivo per il quale mi alzo presto e vado a letto tardi, per il quale non dormo la notte pur morto di stanchezza, per il quale i conti non mi tornano mai.
Non credo che vivrò la sindrome del nido vuoto, mi ci sto preparando da tempo.
Faccio tutto questo perché stiano bene in salute e diventino onesti lavoratori, che questi sono i semi della felicità.
Qui o altrove, non importa cin chi, mi basta solo che siano felici con poco e che portino sempre rispetto alla mamma che li ha fatti e cresciuti con tanti sacrifici veri.
Se e quando succederà sarò felice di aver fatto un buon lavoro e potrò andare anch’io dal mio babbo.
Agosto 29th, 2013 alle 12:30
Due figlie, 15 e 13 anni; l’età della prima adolescenza molto complicata, prima le feste erano in casa dei compagni di classe, adesso ci sono i ritrovi per tutti i ragazzi del 1998 ecc. ecc. nei locali in centro, sia pure con conclusione entro mezzanotte; quando vado a prendere la più grande, scruto con attenzione le facce dei ragazzi per capire se girano alcolici, sigarette o altro.
In questo momento mi sembra tutto tremendamente difficile ed io inadeguato al ruolo importante che vorrei avere e che da figlio ho vissuto con sofferenza, figlio unico e con il babbo che ci ha lasciati quando avevo 16 anni.
Adesso rimpiango le notti in 4 nel lettone ed i cartoni animati a tutte le ore sul divano del salotto, era faticoso ma stavamo tutti nello stesso nido; credo che dovrò maturare tanto, più di quanto dovranno fare le mie figlie!
Agosto 29th, 2013 alle 12:43
Spero un giorno di avere anche io le vostre preoccupazioni……… io e mia moglie purtroppo al momento non riusciamo ad avere dei figli….
Un abbraccio a tutti
Agosto 29th, 2013 alle 13:08
Auguri a Valentina!! Ma com’è bella la parola mamma (e anche babbo s’intende).
Agosto 29th, 2013 alle 13:18
ne pareri ne consigli da chi non ha figli.
non avendone … mi attengo al detto.
FV
Agosto 29th, 2013 alle 13:20
martedì mattina ore 9, il treno parte alle 9,30 ma è meglio essere in anticipo, con la mia compagna, non la madre, partenza per Venezia. la mia “bambina grande” 28anni (la piccola 25) è a Venezia da qualche giorno con il suo compagno e, visto che da giugno vive in Inghilterra e ci vediamo via Skipe da tre mesi, nonostante sia appena rientrato da una breve vacanza non posso fare a meno di accampare imprevisti impegni di lavoro e partire. Credimi, non c’è niente di peggio di quando decidono di volare lontano. E quindi affrontare questa nuova realtà che ci coglie senzaltro impreparati, inadatti, e che ci fa sentire maledettamente soli.
io pensavo di essermici abituato, primo perchè essendomi separato ho perso quella magnifica abitudine del bacio serale da molto tempo, poi perchè lei se ne era già andata da Firenze da 3 anni per vivere e lavorare a Bologna. ma sai, anche se in realtà non lo facevo, l’idea di salire in macchina e in un’ora esser lì, era un’altra cosa.
ora è veramente dura.
anche se è stata una scelta condivisa (!) anche se lei sta bene, è serena ha un ottimo lavoro etc. etc.
e allora una bella giornata a Venezia e poi lei via e io in treno, con gli occhi lucidi, un vuoto dentro che non si riesce a descrivere, il pensiero a quando la rivedo, al pacco viveri da fargli con le nostre cose buone che là non hanno, insomma il rincoglionimento totale del manager attempato che era conosciuto come il duro di cuore. Te la dico tutta? penso agli anni a venire, quando in pensione avrei potuto avere il nipotino, magari maschio, da accudire. penso a quando potrei avere bisogno e mi dovrò arrangiare.
Penso che proprio ora che il rapporto padre figlio stava cambiando e poteva diventare eccezionale …
tu dirai e l’altra? non sono cattolico ma la parabola del figliol prodigo l’ho capita da poco.
Bene, se non ti ho annoiato adesso ti faccio tanti auguri per tua figlia e ti suggerisco una piccola cosa: sdoppiati, 50% padre, 50% amico. perchè ora il babbo da solo non basta più.
un abbraccio
Paolo
Agosto 29th, 2013 alle 13:27
Caro David ,
Auguri per i 18 anni di tua figlia.
Firenze mi ha dato l’insegnamento più importante 11 anni fa e lo applico spesso , niente sindrome del nido vuoto . O voli o cadì . Io volo e spero che le mie figlie lo capiscano quando glielo spiegherò tra alcuni anni.
Agosto 29th, 2013 alle 13:36
Ti capisco caro David,( ho un figlio che ne farà 18 l’anno prossimo,) lo sò che è difficile ma ci dobbiamo provare per il loro bene .Ci vorrà tanta forza perchè il mestiere di genitore è il più difficile che c’è ma quando mio figlio ci abbraccia (a me e mio marito) e ci dice “Grazie , siete i genitori migliori al mondo”è il mestiere più Bello che si possa fare .Auguri alla tua bimba e Forza viola!!!!!!!!!!!!!!
Agosto 29th, 2013 alle 13:54
Ho perso il babbo presto. Ho sempre pensato di sapere tutto su quanto mi ha dato e il significato della sua vicinanza. Sbagliavo. Quando ho avuto il primo figlio, allora ho cominciato a capire. Finalmente ho saputo cosa ha fatto per me. Quanto fosse importante la sua presenza. Fino a quel momento nessuno avrebbe potuto spiegarmelo a parole. Anche se è un’impresa non voglio cercare di legare troppo i figli. La mia esperienza personale mi dice che l’importante è DARE, ma soprattutto EDUCARE. Senza pensare di ricevere mai nulla in cambio per questo. La soddisfazione massima per me sarebbe vedere i miei figli INDIPENDENTI, anche da me. E la vicinanza fisica non voglio confonderla con la vera vicinanza: quella dell’anima. Perché anche se un figlio ti pensasse come un coglione, considerasse di troppo la tua presenza, quando tu non ci sarai più, nei momenti che “contano”, penserà sempre: “se avessi ancora mio padre”.
Dedicato a ‘i mi babbo.
Auguri Valentina
Agosto 29th, 2013 alle 14:06
la Gaia ha solamente tre anni, son pensieri che ancora non mi tormentano.
l’idea sarebbe quella di dare la più ampia libertà possibile, di scelta intendo, la cosa dura sarà applicare questo giustissimo concetto.
Farò tesoro di molti consigli letti sopra.
Agosto 29th, 2013 alle 14:07
Che posso dire…leggendo il blog c’è da commuoversi, soprattutto Mario al post 39..
Ripenso a due anni fa a quando sono diventato papà dopo un paio di tentativi maledettamente andati male, e quanto si soffre…, e vedevo la felicità e il pianto gioioso di mio padre che diventato nonno avrà fatto tanti pensieri. Purtroppo la piccola, tanto desiderata, non ha potuto godersela perché pochi mesi dopo la malattia se l’è portato via, e da un letto d’ospedale voleva vedere foto e video dell’ultima nipotina arrivata.
Spero a mia figlia di trasmetterle qualcosa di buono…
Agosto 29th, 2013 alle 14:07
david trovo il tuo post molto interessante….io con mia moglie stiamo già facendo quell’esperienza che dici te con il nostro figliolo(detto in toscano o citto detto in casentinese)sono sette anni che lavora in spagna (malaga)e devo dirti che finchè non le fai certe esperienze non ti rendi conto.Con tutto ciò siamo orgoliosi del nostro figliolo e ti auguro che se le tue figli andranno lontano si comportino come il mio (e non lo dico che il mio è migliore degli altri ma solo x quello che ha fatto fino ad ora) ciao david e forza viola sempre anche da chi stà in spagna!!!!!!!!!!!!!!!
Agosto 29th, 2013 alle 14:50
Il personaggio Obama mi è sempre piaciuto come esempio di determinazione e intelletto costruttivo, non ha il carisma del presidente democratico che lo ha preceduto, ma ha comunque un’eloquenza che gli si avvicina.
In questi giorni però è sulle prime pagine dei giornali per essere uno dei potenziali artefici della distruzione di una bella quantità di nidi. Speriamo bene, lì purtroppo come ti muovi dai man forte a qualche macellaio e tagliagole dell’altra sponda.
Non mi inerpico oltre…
Il mio di nidi mi sa che ci metterà un po’ prima di essere abbandonato dai pulcini.
Agosto 29th, 2013 alle 15:06
Guardacaso, ieri sera quando osservavo mio figlio di 2,5 anni giocare, ballare, cantare la canzoncina della Pimpa, ripensavo a quando aveva pochi mesi e se ne stava accoccolato nelle mie braccia…figuriamoci quando me lo ritroverò sull’ uscio di casa
Agosto 29th, 2013 alle 15:11
…uuuh, david, che bordoni mi hai fatto venire!!!
io se penso alle labbrate che mi avrebbe (e a volte mi ha, confesso!) tolto dalle mani mio figlio e come a volte ora mi manca!
Agosto 29th, 2013 alle 15:18
Aggiungo una postilla in riferimento al post n° 51
Anch’io mi auguro, quando sarà il momento di rincontrare il mi’ Babbo, e dirgli, con il sorriso in faccia (che tante volte non ho avuto) “hai visto che qualcosina di bono l’ho fatto anch’io”…sicuro che mi risponderà , sempre con il sorriso “certo, non l’ho mai dubitato”
Agosto 29th, 2013 alle 15:39
p.s.: …ah, naturalmente auguri alla vale, che la pioggia sia leggera sopra di te!
e un altro p.s.: ha ragione nedo, aspetta di avere i nipotini!!
Agosto 29th, 2013 alle 16:05
Io sono ‘padre’ da 9 anni di una bimba di 12..
Forse qualcuno può pensare che non abbia i titoli per intervenire, ma vi posso assicurare che la sensazione che David ha descritto benissimo ce l’ho anche io.
Andrea
Agosto 29th, 2013 alle 16:17
giorni fa ho aiutato mio figlio a montare un letto a una piazza e mezzo,comprato all’Ikea, per la sua camera.
Il precedente singolo era diventato scomodo,visto che gli capita spesso di rimanere in compagnia di amiche che restano a dormire in casa nostra.
Mentre si allestiva il letto mi veniva a mente di quando lui era piccolo e gli cambiavo il pannolino e gli lavavo il culetto…i figli si fanno per il mondo anche se vorremmo che fossero solo una nostra esclusiva.
Auguri di cuore alla neodiciottenne Valentina..
Agosto 29th, 2013 alle 16:18
Auguri a tua figlia Valentina che tra l’altro si chiama come la mia…….
Mi sa questo sogno della casa su più piani deve essere comune……….ma mia figlia che ha quasi 30 anni mi ha già fatto capire che proprio non ci siamo. La prossima settimana andrà via di casa (per la seconda volta tra l’altro e mi sa quella definitiva) e sento già un vuoto terribile anche se resta la” piccola ” di vent’anni………
Agosto 29th, 2013 alle 16:34
Io a Gennaio, se tutto va bene, divento Babbo di una bambina. Tutti mi dicono che mi cambierà la vita, son curioso e spaventato allo stesso tempo. Queste del nido son cose lontane per me, intuisco qualcosa ma non capisco fino in fondo. Mi sento come prima di una partenza.
Agosto 29th, 2013 alle 16:38
Non vede differenza tra madre e padre, conta l’animo umano? Bah, io mi riferivo a padre normale e madre normale, entrambi …. umani. Poi il cordone ombelicale, fisico e psicologico, non l’ho inventato io. Cmq son l’unico, a cui lei ha risposto, la ringrazio e forza Viola, ovviamente.
Agosto 29th, 2013 alle 16:38
Oggi ho riportato a casa i miei tre maschi dopo le mie tre settimane di ferie da babbo separato. Stasera sarò come sempre in fiesole ma penserò ancora alle bischerate, alle chiacchierate, alle litigate che s’ è fatto in queste tre settimane. Sono un uomo fortunato perché nel mio fallimento di marito (anche se poi ho trovato la vera strada) non sto fallendo da padre ed è una gioia che mitiga l’amarezza di non poterli seguire ora per ora. Un saluto a tutti i babbi viola…
Agosto 29th, 2013 alle 17:27
Fin dal primo giorno li curiamo amorevolmente, sul loro futuro creiamo progetti su progetti, li vediamo crescere giorno dopo giorno forti, belli e …..credi pure sani.
Poi un giorno t’arriva la “mazzata tra capo e collo”…una risonanza ti sputa un verdetto che t’annienta, che ti fà urlare dalla disperazione….tuo figlio a soli 29 anni ha una di quelle malattie che solo a nominarle ti fa tremare le vene dei polsi…..
Ti disperi e pensi ai momenti felici trascoesi con lui, il giorno della nascita, il primo giorno di scuola, le prime solenni incazzature,quando ruffianamente ti blandiva per ottenere il ventino per la pizzata.
Ed ora cosa mi rimane???
Mi rimane la speranza nella medicina, la speranza che il male non progredisca.
Come quando era piccino anche ora tutte le sere mi soffermo nella sua cameretta per una carezza.
Quindi……..godetevi ora dopo ora i vostri figli e non abbiate mai il rimpianto per avergli negato una carezza o un sorriso.
Lasciate a loro di scegliere la propria vita vicina o lontana da voi che sia.
Agosto 29th, 2013 alle 18:16
Mi ero dimenticato di fare gli augurissimi a Valentina.
Rimediato.
Agosto 29th, 2013 alle 18:29
Da padre,appena entrato nel club de ’50’
mi riconosco appieno nel tuo post,ah,benedette figlie…..
Agosto 29th, 2013 alle 18:38
ho perso la speranza per quell’OT…riproverò un altra volta
ma oggi il post induce a scrivere…
son venuto al mondo tardi, genitori anziani e da loro ho preso tante cose pratiche della vita, quelle che servono, infatti mi dicono “lui sa fare tutto”, perforza i’ mi’ babbo era un aggeggione e da lui ho imparato. Forse mi sono mancati nel gioco ma prima c’era anche poco per giocare, soldi e tempo specialmente. mia sorella più grande di 17 anni mi ha aiutato con la scuola e poi abitando insieme mi ha reso lo zio più giovane della zona, il soprannome coi miei amici è stato proprio quello “lo zio”….diciamo che con i nipoti piccoli ho fatto pratica per il futuro.
il passaggio da zio a nonno è stato fulmineo, nel senso che alla tenera età di 50 sono diventato nonno…fate 2 conti e capirete che mio figlio è diventato babbo a soli 17 anni (16 lei). Sono nonno di una splendida e credetemi incredibile nipotina, leva il fumo alle schiacciate veramente.
Antonello direbbe “un gl’e l’avevi detto di non bucallo in cima?”…glel’avevo detto ma un l’è servito.
Passare da portarlo nei campi della provincia a fargli vedere come si mette il pannolino è stao un lampo e un mezzo trauma.
Tralasciando tutti i problemi che gravitano intorno ai ragazzi e dopo un paio d’anni vissuti con svariati problemi da alcuni mesi i ragazzi abitano in una casetta al Borgo (quello del Pieraccioni) tutta loro, mio figlio uscito da scuola col diploma dopo neanche un mesetto ha trovato lavoro e contribuisce da solo a mandare avanti la baracca, è inutile dire che nesono orgogliosissimo anche perchè sta facendo strada nel suo campo.
Insomma il volo è spiccato alla grande, da passerotto, passando per uccellino, ora mi ritrovo un falchetto e un uccellino di nido.
stiamo vicini, vediamo la partita assieme quando si può, non interferiamo ma siamo pronti a correre e all’inizio per sistemare casa l’aggeggione è stato chiamato spesso e volentieri.
non so se durerà perche dietro ci sono molti problemi ma sarà quel che Dio vorrà, ultimamente lo vedo sempre più babbino e la cosa mi fa capire che negli annni abbiamo lavorato bene, lo vedo stanchissimo, ha responsabilità al lavoro e l’orario è lungo, ma quando è con la figlia è felice, dopo lo smarrimento iniziale ha capito che le femmine sono babbone… e devo dire con sommo godimento anche nonnone…
Sarà che la Viola quest’anno emana tante aspettative, sarà l’inconscio del voler fare ancora il babbo, ma quando mi ha chiesto se facevo con lui l’abbonamento in fiesole, non c’ho pensato un minuto, il primo della mia storia.
Chiudo questa lunga storia, scusate, dicendo che il week end passato con mio figlio a Moena è stato molto bello…come due amici.
Agosto 29th, 2013 alle 19:14
Che gran gruppo in questo blog. Io ho solo 20 anni e non scrivo quasi mai, ma mi emoziono a leggere i racconti di vita di voi “vecchietti”(senza offesa!!). Spero di poter un giorno condividere la gioia del terzo (per me il primo) scudetto, con tutti voi! FORZA VIOLA
Agosto 29th, 2013 alle 19:39
Caro David,
mi sarebbe piaciuto approfondire l’ argomento, ma non ho avuto il tempo. Posso solo anticiparti che ho 5 tra nipoti e pronipoti tutte femmine per cui capisco perfettamente le tue ansie.
Tanti auguri di tutto cuore, Valentina !
P.S. Lascia perdere Obama , a me sta cadendo di grazia ogni giorno di più .
Con o senza Obama, FORZA VIOLA sempre !
Agosto 29th, 2013 alle 21:00
Caro Diversamente viola,
è inutile che cerchi le parole.
Sarebbero tutte inutili e superflue.
Posso solo sperare che il tempo che trascorri con noi alleggerisca almeno un po’ le tue giornate.
Avremmo già dato tutti noi un senso al tempo che gli dedichiamo.
Un abbraccio da padre a padre.
Per quello che può valere hai tutta la mia solidarietà e vicinanza, da padre a padre.
E se credi fai una carezza per me a tuo figlio.
MARIO T.
Agosto 29th, 2013 alle 22:42
Caro David, ho una bimba di 2 anni, avuta come te a quasi 35anni: solo adesso inizio a capire le ansie e gli stati d’animo che avevano i miei genitori verso di me.
Un saluto viola
Agosto 29th, 2013 alle 23:04
Scusate se sciupo questo splendido topic con un OT, ma qualcuno potrebbe spiegarmi cos’e’ preso alla nostra squadra?
Comunque s’e’ passato il turno e questo e’ la cosa importante. Su Netto soprassiedo, qualsiasi commento sarebbe inadeguato.
Agosto 29th, 2013 alle 23:19
Diciotto anni, età meravigliosa, e quando l’abbiamo non ce ne rendiamo conto.
Ancora ho tempo, ma quando mi toccherà qual diciottesimo compleanno le mie vane preoccupazioni di adesso saranno moltiplicate per cento!
Auguri a tutta la famiglia!
P.S. David, poi quando sono nelle peste ti scrivo per delle dritte!!!
Agosto 29th, 2013 alle 23:28
Amici, oggi leggendo molti dei vostri post ho avuto i lucciconi, e più d’una volta mì è toccato sospender la lettura.
Parlo della disavventura dl figlio di Diversamente Viola, parlo di Nirvana autodefinitosi marito fallito, parlo dei problemi della Manu ,parlo di Dani68 che pensa a quando ritroverà lassù suo padre per dirgli quello che non gli ha detto ,parlo di Chiantigiano che ha perso il padre così prematuramente.
Davvero, oggi sto in un angolo , in silenzio, umilmente disposto a comprendere quanta forza c’è in voi nel superare prove alle quali io sarei sicuramente impreparato.
Non solo.
In ogni vostro post ho letto la maturità che la natura vi ha consegnato come dote quando la Cicogna vi ha portato il suo dono.
Non ci insegna nessuno a essere i genitori.
Eppure, leggendovi ho respirato a pieni polmoni tanti momenti di giustizia, di buonsenso , di saggezza, di coraggio, importanti quanto l’amore nella crescita dei figli.
Da certuni di voi ho appreso lezioni, io che sto dando tutto me stesso per le mie figlie.
Vi ringrazio, vi ringrazio, vi ringrazio infinitamente.
Colgo l’occasione per felicitarmi con Rocco Riffredi e gentile Signoraper la loro dolce attesa, e ringrazio l’amico Mario T per aver rammentato uno dei momenti più belli dell’essere padre: la lotta sul lettone.
Certe sere mi addormentavo che non ne potevo più.
Che momenti.
———————–
@ Franz Paperott.
Andrea, il discorso del Papa sul dovere dei giovani di essere ottimisti non è un discorso economico.
E’ un discorso di slanci, di ideali.
Sì, un c’è quattrini, c’è poco lavoro, i genitori stessi spesso non possono più aiutare i figli come nelle precedenti generazioni, ma non si può perdere la gioia di vivere.
Non si può comprare la casa perchè non ci danno il mutuo?
Andrea mio diletto amico, vorrà dire che si starà in affitto, che ci ameremo in affitto, che procreeremo in affitto e invecchieremo in affitto.
Lo faremo in quattro stanze, e se non ci si fa lo faremo in tre stanze.
E lotteremo per i nostri figli, faremo i sacrifici per i nostri figli, e se un c’è soldi per cambiare la macchina si tien quella che c’è, oppure la si compra più piccina.
E se s’ha le rate del mutuo si fa a meno della settimana bianca.
Ma con amore, con la gioia di tornare a casa e ritrovarsi tutti assieme, a mangiare, e poi a raccontarci le cose, a giocare sul lettone, magari senza aria condizionata, ma capaci di addormentarci sereni.
Andrea, quando i miei Genitori si sposarono nel 1955 avevano una bicicletta in due,mio padre era un elettricista e mia madre la figlia di un colono.
Come oggi succede a una coppia di giovani precari, anche a loro quando sono andati in banca gli hanno fatto una risata.
Io non c’ero, ero ancora sulla Luna, ma son convinto che son usciti dalla banca , mano nella mano , si son dati un bacio , alla banca gli hanno fatto una pernacchia e son ripartiti con la loro bicicletta alla conquista del mondo, con l’arma invincibile della loro gioventù.
Caro Andrea, ascoltami; ora l’hanno spostato, ma per oltre ventanni, subito dopo il ponte Baley, a Mezzana, lungo la strada (via dei Confini) che da Prato va a Campi Bisenzio,c’era un piazzale lungo almen duecento metri dove la concessionaria Mercedes del dr. Fineschi teneva le auto revocate per insolvenza del leasing o del prestito.
Non dico duecento metri di Panda.
Dico duecento metri di Mercedes .
Se a Prato tu vai a Galciana o a Cafaggio dove ci son le case popolorai assegnate dal comune tu vedi che lungo il marciapiede della strada c’è pieno di macchinoni , suv, e compagnia cantante.
Vuoi vedere l’ultimo modello dell’Audi?
Lì lo trovi.
No, un mi sta più bene.
Non mi sta più bene che questi poi vadano a giro e a fare i sit in in comune perchè dice che non trovan lavoro, che non gli rinnovan i contratti , che sono in cassa integrazione e via e via.
Il lavoro glielo troverei io.
A Pianosa.
Ciao mitico fantascientifico Orla, scusami se sul finir della serata mi s’è un pò intasata la vena.
Sarà che stasera la viola mi ha un pò deluso, anche se la missione è compiuta.
T’abbraccio, e ti dedico un prosecchino mondiale.
Antonello
Agosto 30th, 2013 alle 00:01
Bel post. Da quando sono padre mi sono uleriormente avvicinato ai miei genitori.
Un detto indiano dice che i figli sono le frecce ed i genitori gli archi. Ai genitori il compito di tendere correttamente l’arco e scagliare la freccia nella direzione giusta. Ma una volta scagliata la freccia segue la sua strada.
Mike
Agosto 30th, 2013 alle 00:28
robi, Conte de Monnet, Mario T, Andrea Lucca, Rocco Riffredi, Chianti Giano ……wow, questo blog e’ prezioso.
Ti stimo David, auguri a tua figlia.
P.S. Diversamente Viola ho tremato leggendo il tuo post.
Spero che questo momento diventi solo un brutto ricordo per tuo figlio, un abbraccio.
Alessandro Boldrini da Galleno
Agosto 30th, 2013 alle 01:00
concordo con te David.
Tanti Auguri Valentina.
Agosto 30th, 2013 alle 06:51
Anche io voglio abbracciare Diversamente Viola ed esprimergli la mia solidarietà in questo momento estremamente difficile. Fra tutte le “difficoltà” che noi vorremmo risparmiare ai figli ti sei imbattuto nella peggiore. Spero con te che la scienza medica possa trovare un rimedio ed arrestare la terribile malattia e ti auguro tanta forza per affrontare questo momento difficilissimo.
Un fraterno abbraccio
Lucia
Agosto 30th, 2013 alle 07:05
UN abbraccio di tutto cuore a Diversamente Viola.
Le sue parole sono state una frustata a freddo questa mattina.
Agosto 30th, 2013 alle 07:56
Direttore non si angosci….è l’andare delle cose, prima se ne vanno di casa meglio è…
Agosto 30th, 2013 alle 08:43
L’attimo incui ho visto nascere mio figlio, e come se avessi capito il “senso della vita”…ecco perchè quando leggo di genitori che non riescono ad aver figli, o di figli che stanno male (sul serio, purtroppo) mi sale un angoscia che mi stringe il cuore…per quanto può servire, un abbraccio a tutti i genitori che per un motivo o l’altro stanno soffrendo.
Agosto 30th, 2013 alle 10:35
Ciao David,
mi permetto di darti del tu perchè anche se non ci siamo mai visti, tu sei la “voce” del mio cuore viola per cui non riuscirei mai a parlarti in tono distaccato.
Ti leggo e ti ascolto sempre parlare della nostra amata Fiorentina, le tue grida ai gol sono le stesse che io urlo da sempre… ma le parole che hai scritto oggi sono quel qualcosa in più che ha reso inetivabile risponderti.
Ti dico solo questo… proprio quest’anno il più grande dei miei due figli (Leonardo di 16 anni)mi ha chiesto di fare l’abbonamento con i suoi amici in curva e non vedremo più quindi la partita insieme. Lunedì sera i due gol fatti al Catania hanno avuto un sapore molto diverso senza l’abbraccio con lui a cui ero abituato da dieci anni (a 5 anni lo tenevo già con me sulle ie gambe allo stadio).
Ed è solo un esempio della mia “sindrome da nido vuoto”… perciò FATTI DIRE GRAZIE per quello che hai scritto perchè mi hai fatto sentire meno SOLO.
Già perchè è proprio come dici tu…
“Tutto molto giusto, razionale ed educativo, ma quanto fa male… ”
Un abbraccio … ANDREA
Agosto 30th, 2013 alle 12:34
un abbraccio a Diversamente Viola
Agosto 30th, 2013 alle 12:52
Un abbraccio commosso a DIVERSAMENTE VIOLA.
Agosto 30th, 2013 alle 17:08
Ringrazio con il cuore gli “amici” di qst blog che hanno espresso la loro soliderietá nei miei confronti.
Purtroppo la vita ci puó riservare mazzate micidiali,sopratutto quando colpiscono ituoi figli.
Mi scuso se vi ho turbato ma questo é un peso che da anni mi distrugge lentamente; la mia mente si rifiuta di accettare qst situazione e quindi non ne parlo con nessuno chiudendomi sempre piú in me stesso.
Mi sono aperto con voi perchè mi sembra di conoscervi da sempre, e xkè di ognuno di voi mi sono creato un “profilo immaginario”
Grazie di nuovo a tutti indistintamente..
Agosto 30th, 2013 alle 19:30
Diversamente Viola, grazie a te per aver condiviso con degli “sconosciuti” il tuo fardello.
Capisco quanto sia difficile farlo ma mi auguro ti possa essere di aiuto.
Siamo tutti con te e non mollate mai!!!
Forza Viola e Forza Diversamente Viola.
MARIO T.
Agosto 30th, 2013 alle 21:23
Diversamente Viola, per me , che conto 1, hai avuto il lasciapassare in questo blog dal momento che ti sei presentato con grande educazione e hai incassato le inevitabili battute dei più duri e puri.
Le tue vicissitudini non ti apriranno la strada delle discussioni sportive sul blog.
Si gioca, si scherza, ci si agita e ci si impreca come fanciullini ignari.
Ma hai qualcosa di molto più importante adesso.
L’affetto, la stima ,l’augurio.
Da babbo a babbo, un abbraccio stretto a te e a tuo figlio.
Antonello
Agosto 31st, 2013 alle 07:21
………..le parole di diversamente viola, sono meravigliose, anche se da lontano senza conoscerti ti invio un abbraccio a te, a tua moglie ,a soprattutto a tuo figlio. Senza parole.
FV
Agosto 31st, 2013 alle 08:34
Antonello,te non sei solamente uno,ma uno dei numero 1 di qst blog.
Ci somigliamo molto , anche a me piace la buona compagnia,tirar tardi davanti ad un gottino di buon vino con gli amici,la buona tavola e per ultimo ma ……..non ultima “la famosa baffona”!!!!
Qst blog mi è piaciuto da subito,per la multiciplità di argomenti trattati, e lo sapevo che avrei trovato difficoltà ad inserirmi, ma d’altronde a me non piace dipingermi diverso da quello che sono!!!
L’ho detto in uno dei primi post “tra di voi mi sento come una zucca in uncampo di cocomeri!!”
Non mi piace assolutamente piangermi addosso, e mi scuso sindceramente con tutti voi per essermi sfogato su una situazione che mi coinvolge.
Pensa te che ho vissuto 20 anni a prato (zona badie ed amico di tal Maurizio Castagna, che penso tu conosca)
Continua………..
Agosto 31st, 2013 alle 09:41
A Diversamente Viola
Castagna chi il consigliere di Alleanza Nazionale?
No, personalmente non lo conosco.
Purtroppo mi tocca esser parente di Massimo Carlesi capogruppo PD in consiglio a Prato.
FU trombato alle ultime elezioni dal Cenni.
S’ha ancora da ripigliare.
Trattasi di bravissima persona, e ciò mi dispiace.
Sai perchene?
Perchè ,mi tocca dirlo, nel vecchio PCI mediamente c’erano persone migliori che in Alleanza Nazionale e nell’allora MSI.
peccato solo che votano sbagliato.
Immonda Bestia
Settembre 2nd, 2013 alle 14:00
Si chiama ciclo della vita….!!!
Però fa male..si….!!!
Ho la tua stessa situazione, ma l’ho presa assolutamente più serenamente….essendo conscio che è il cilo della vita.